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Direttore responsabile Giovanni Coviello n° 270 - 31 maggio 2014 - euro 1,20 www.vicenzapiu.com V icenza Più Periodico indipendente, non riceve finanziamenti pubblici Se la chiusura sventata in extremis della Asola P&C era premonitrice di difficoltà più ampie del gruppo di Elio Marioni, che anche a Povolaro apre ai contratti di solidarietà, Claudio Cicero, l’ex assessore di Hüllweck, consigliere delegato di Variati e ora consigliere di opposizione fa il lobbista elettrico e da Imola porta la Microvett in Cima a Creazzo Askoll giù Cicero in Cima Lavora con i media del network VicenzaPiù Per un ulteriore potenziamento sul territorio cerchiamo collaboratori e corrispondenti per ‘coprire’ le città, i paesi e le aree delle nostre testate giornalistiche. Prendiamo in esame curricula (da inviare a [email protected]) di giovani (pubblicisti e non) che vogliano maturare esperienza nel mondo della comunicazione. Analoga ricerca è rivolta ad agenti che, vendendo pubblicità per i media del gruppo VicenzaPiù, trovino un’adeguata fonte di guadagno in un ambiente professionale e contribuiscano al rafforzamento dell’informazione indipendente. Inviare i curricula a info@ mediachoice.it Pay what you want Paga quello che vuoi per supportare l’informazione indipendente e sfoglia co- modamente in digitale i pe- riodici VicenzaPiù, la vetrina senza diaframmi su “Fatti, personaggi e vita vicentina”. Clicca su ww.vicenzapiu.com

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Direttore responsabile Giovanni Coviello n° 270 - 31 maggio 2014 - euro 1,20

www.vicenzapiu.com

VicenzaPiùPeriodico indipendente, non riceve finanziamenti pubblici

Se la chiusura sventata in extremis della Asola P&C era premonitrice di difficoltà più ampie del gruppo di Elio Marioni, che anche a Povolaro apre

ai contratti di solidarietà, Claudio Cicero, l’ex assessore di Hüllweck, consigliere delegato di Variati e ora consigliere di opposizione fa

il lobbista elettrico e da Imola porta la Microvett in Cima a Creazzo

Askoll giùCicero in Cima

Lavora con i media del network VicenzaPiùPer un ulteriore potenziamento sul territorio cerchiamo collaboratori e corrispondenti per ‘coprire’ le città, i paesi e le aree delle nostre

testate giornalistiche. Prendiamo in esame curricula (da inviare a [email protected]) di giovani (pubblicisti e non) che vogliano

maturare esperienza nel mondo della comunicazione.

Analoga ricerca è rivolta ad agenti che, vendendo pubblicità per i media del gruppo VicenzaPiù, trovino un’adeguata fonte di guadagno in un ambiente professionale e contribuiscano al rafforzamento dell’informazione indipendente. Inviare i curricula a [email protected]

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Giornale chiuso in redazione alleore 15.00 di venersì 30 maggio 2014

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VicenzaPiu.Tv, 24 ore in streaming,tutti i giorni, tutti i mesi

VicenzaPiu.Tv quasi a regimeproprio quando sono scoccati

otto anni dal primo numero di Vi-cenzaPiù datato 25 febbraio 2006 esi arricchisce, dopo lo sport, l’infor-mazione, lo spettacolo, la cultura, leinchieste, i dibattiti e le dirette, anchedi una serie di documentari la cuiprogrammazione è disponibile sulsito www.vicenzapiu.tv, quello dellastreaming tv di Vicenza. Si potrannosempre conoscere i programmi e gliorari cliccando alla voce Palinsestodel sito dello streaming e consul-tando i lanci quotidiani sul networkweb VicenzaPiu.com e VicenzaPiù-Sport.com. Di seguito, in questa pa-gina, descriviamo brevemente leprime serie di documentari che tra-smetteremo mentre le pagine suc-cessive danno una primo spaccato,sul campo, di quello che la nostraredazione, con nuovi giovani, stacostruendo.

ADRIARTICAAdriartica è un viaggio, una sfida,un’avventura, un’insieme di gesti alfine di comunicare un messaggiopreciso: i limiti che a volte ci po-niamo possono essere sospintiavanti, modificati o addirittura ab-battuti. Ecco perchè Sandro Dutto,in sedia a rotelle da anni, insieme aSimone Chieregato hanno deciso diaffrontare questa impresa. Partenzada Venezia per giungere fino a CapoNord con delle moto a 3 ruote.Senza volere ostentare nulla, con illoro concreto esempio, cercherannodi mostrare come la volontà, soste-nuta dallo spirito, può dare frutti pre-ziosi. L’itinerario si snoderà attra-verso Germania e Polonia, perpassare poi alle tre Repubbliche Bal-

tiche. Attraversata la Russia, pas-sando per San Pietroburgo, la rottaprosegue a Nord, attraverso la re-gione della Carelia Russa fino agiungere a Murmansk. Da qui ilpasso è breve per arrivare in Norve-gia ed effettuare il giro di boa a CapoNord. Nel viaggio di ritorno si per-correranno le strade lungo i fiordinorvegesi, passando poi attraversola Svezia, la Danimarca e PaesiBassi. Un’ultima tappa a Parigi primadi rientrare a Venezia. Un viaggio di40 giorni attraverso 15 nazioni,lungo quasi 14.000 km.

COSTUMI CULINARISecondo Peirone viaggia con la suatroupe alla ricerca di cibi e pietanzeinsolite o poco conosciute, a voltesquisite ed a volte addirittura quasidisgustose. Un format simpatico etalvolta ironico che svela bizzarretradizioni locali.

CUORE TUAREGMarzouga, in Marocco, è da oltre10 anni scenario di uno dei più im-portanti e difficili rally motociclistici,il Tuareg Rally. Quando il Team diEnergia e Sorrisi insieme al HighwayTruck Team, parteciparono anni fa aquesta gara, rimasero affascinatidalla magia dei luoghi visitati e dalcalore della gente. Nelle edizionisuccessive, la partecipazione al rallyè diventata anche occasione di fargiungere in questi luoghi aiuti diprima necessità e materiale scola-stico in collaborazione con una On-lus locale. Cuore Tuareg è avventurafantastica, tra Rally e Solidarietà,dove moto e camion portano aiutisolidali: una sfida umanitaria e unasfida sportiva, dove l’unica medagliaè il sorriso.

EXPLORER: LOS TRIBESLa passione per l’esplorazione, l’in-teresse per le antiche culture e la

salvaguardia delle tradizioni ance-strali, sono i temi proposti da questaserie. Con rigore scientifico, la col-lana vi proietterà nei luoghi più sper-duti della terra alla ricerca di tribùincredibili che rappresentano la pro-tostoria dell’umanità. Ciò che si vedeoggi, domani potrebbe scomparire...

FAU (I Fedeli amici dell’uomo)Documentari monografici sulle varierazze canine. Questa collana parladello standard, dell’alimentazione,del carattere, dell’educazione e dellatoelettatura dei nostri amici a quattrozampe, ma racconta anche la storiae le origini delle più belle razze ca-nine. Inizieremo con Il Setter, Il Bre-ton, Il Pointer, Il Bracco, Il Drahatar,Il Golden retriver, Il Segugio ita-liano, Il Labrador, La caccia di valle,La caccia al cinghiale.

FRAMMENTIUna bellissima raccolta di clip cheraccolgono i frammenti della nostrastoria, dal Costume allo Sport, dallaCultura allo Spettacolo. Un viaggioattraverso gli usi e i costumi di untempo e tante curiosità da scoprireper mantenere viva la nostra Memo-ria.

di Angela Mignano

LA GRANDE GUERRAIl racconto dettagliato dei momentipiù importanti, dei fatti cruciali edelle battaglie che hanno segnato ilperiodo storico del primo conflittomondiale. Intenso, approfondito eben fatto: consigliato!

LA STORIA DEL 900 ITALIANOUna serie di documentari storici cheraccontano le vicende più impor-tanti e i momenti più salienti chehanno segnato la storia del Nove-cento in Italia. La ricostruzione deglieventi che hanno portato alla nuovasistemazione del Paese, dall’unita’d’Italia alla Seconda Guerra Mon-diale. La figura centrale del docu-mentario è Benito Mussolini, ritrattonon solo come uomo politico e stra-tega, ma anche come uomo e figuracarismatica. Un documentariounico, con immagini d’archivio ine-dite.

MISSIONE RELITTIUno splendido viaggio nelle profon-dità oceaniche alla ricerca di miste-riosi relitti. Tra splendidi fondali epesci di ogni specie vi racconteremola storia e le tragedie che hannocoinvolto questi imponenti e ormaidimenticati mostri di ferro.

PESCA NEI LAGHI DEL SUD ITA-LIAI laghi costituiscono un ambienteidoneo per quasi tutti i pesci delleacque interne siano essi di fondo odi superficie. La rilevante profondità

e la ricchezza di plancton, formanoun habitat che consente alla popo-lazione ittica di giungere a dimen-sioni maggiori di quelle conseguitenei fiumi e la fauna è la più dispa-rata. I sistemi per insidiare i pinnatisono molti: il ledgering, la pesca afondo, lo spinning, la roubasiennee così via.

TERRE DIFFICILITre documentari ambientati in altret-tanti continenti per raccontare storiedi vita al limite ma che segnano ognisingola giornata del nostro pianeta.SUD AMERICA, “I volti di Cocha-bamba”. Un viaggio tra la povertà,le carceri, il narcotraffico e la drogache rovinano migliaia di personeogni giorno. AFRICA, “Ethiopia: ilpopolo che cammina”. Scopriamola vera vita africana. Accompagnatidalle Suore missionarie, scopriamole reali necessità di un popolo chevive come centinaia di anni fa. Senzaacqua nè cure mediche. EUROPA,“Romania: terra di piccole grandidonne”. Dagli orfanotrofi alla strada.La condizione di molte donne equella degli zingari che vivono nellediscariche. Entreremo anche in unmanicomio incontrando Maria e al-tre donne che ci racconteranno illoro duro passato.

VINI D’ITALIAPillole che insegnano ad assaporaree ad accompagnare ai giusti cibi, ivini della grande tradizione italiana,attraverso la storia dei vitigni, l’analisie la descrizione di quello che damolti è definito “il nettare degli dei”.

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30 maggio 2014 pag4

La consegna del riconoscimento a VicenzaPiù deilavoratori di Askoll P&C alla presenza del sindaco Variati

Èavvenuta sabato 24 maggiopresso la sede di VicenzaPiù in

viale Trento la consegna al direttoreGiovanni Coviello e alla redazionedi un riconoscimento dell’impegnoprofuso per far conoscere alla citta-dinanza la vertenza Askoll P&C diCastell’Alfero in provincia di Asti.Alla presenza del sindaco di Vi-cenza Achille Variati, intervenutoper il riconoscimento dato a un edi-tore indipendente di Vicenza, i la-voratori dello stabilimento diCastell’Alfero facente capo algruppo con sede nella provincia di

Vicenza, Tiziano Toniolo della RSUCisl, Sandra Marchiori, Dina Cor-tellazzi, Giseppe Chiparo ed EnzoPoglio hanno consegnato personal-mente la targa per “gratitudine estima per il grande contributo e so-stegno nella vertenza Askoll P&C”.Dopo le dichiarazioni di Tiziano To-niolo, sindacalista della Rsu CislAskoll, della dipendente SandraMarchiori, del direttore Coviello edel sindaco Variati, che vi propo-niamo nel video di VicenzaPiùTv(http://www.youtube.com/watch?v=7RLeZOr6Sa4 ), la sede della re-dazione si è arricchita oltre chedella targa anche  delle firme delladelegazione di lavoratori e deicomponenti della redazione, pre-

senti Martina Lucchin ed EdoardoAndrein, apposte sul numero spe-ciale di VicenzaPiù con la coper-tina dedicata all’anniversario degliotto anni dalla nascita del giornalee con la foto di un manifestanteAskoll che durante il corteo di pro-testa nel vicentino mostrava il nu-mero precedente in cui VicenzaPiùaveva dedicato ben sei pagine allavertenza in corso e ora risolta.Almeno temporaneamente anchese con nubi permanenti sul futurodei lavoratori astigiani e di quelli vi-centini che devono sostenere laconcorrenza degli altri siti dellaAskoll in cui il costo del lavoro èmolto più basso.

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di Edoardo Andrein e Martina

/ La consegna dela targa (da sx Andrein, Variati, Toniolo, Lucchin,Marchiori, Cortellazzi, Coviello

/ Rsu e operai Askoll firmano n. 269 d VicenzaPiu / La Askoll Tre a Povolaro

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pag530 maggio 2014

/ Elio Marioni e un plastico del mega Centro Equestre previsto nel 2009 a Duevillee migrato ora a Caldogno con i 20 milioni di investimenti previsti

/ Convocazione dell'assemblea in Askoll Tre

/ La foto con la targa per VicenzaPiu dei dipendenti Askoll P&C salvati dal licenziamento prima della partenza della delegazioneper Vicenza

Askoll 3 dopo Castell’Alfero: a Povolarocontratto di solidarietà per 220 dipendenti

Martedì 27 maggio in Askoll 3,a Povolaro, sono state indette

due assemblee sindacali, di un’oraciascuna, per spiegare in cosa consi-sterà il contratto di solidarietà con al

massimo il 45% dell’orario di lavoroper tutti i dipendenti, 220 persone.Un anno fa era già stato rinnovato ilmedesimo contratto per circa 150 di-pendenti anche in Askoll 2. Ad oggi,da quanto ci dice il sindacalista dellaFim Cisl Stefano Chemello, non siteme che possa succedere quanto siè rischiato nell’astigiano a Castell’Al-fero, il licenziamento in blocco, cioè,per 223 lavoratori, poi trasformatosi,

dopo una lunga battaglia di cui èstato dato merito anche a Vicenza-Più, in una serie di strumenti tra cui,proprio, un contratto di solidarietà. Il contratto di solidarietà in alterna-tiva alla cassa integrazione risulta es-sere un contratto più tutelante perquanto riguarda i lavoratori, econo-micamente e anche a livello di nor-mative. “Per loro è una novità e quindi ab-biamo dovuto spiegare cosa succedenelle varie casistiche” spiega il sin-dacalista Chemello. Le motivazioniriconducibili alla crisi economicasono sicuramente note a tutti e sistanno ripercuotendo anche in que-sto gruppo di aziende. “Le persone, continua Chemello,hanno sicuramente timore dopo le

notizie della chiusura di Castell’Al-fero, logico pensare: quando toc-cherà a noi? I lavoratori non dormonosicuramente sonni sereni ma di certonon si può vivere sempre nella paura.Abbiamo trovato il problema e ora,assieme alla RSU, stiamo cercandodelle soluzioni. Con il contratto di so-lidarietà, dato il calo della produ-zione, abbiamo fatto evitareall’azienda il licenziamento dellaforza lavoro risultante in esubero”. La cassa integrazione è già stata vis-suta nei mesi scorsi dai dipendenti ela soluzione meno dolorosa è oraquesta tipologia di contratto. I lavo-ratori, restii nel rilasciare interviste,si dividono.Alcuni esprimono timore: “Siamopreoccupati per tutto, è una cosa

normale. Ogni realtà è a se ma sicu-ramente la situazione non è facile”.Altri invece si dimostrano par-zialmente ottimisti: “Non siamoinformati se saranno interessatepiù Askoll per i licenziamenti,ma penso per il momento siastato un caso circoscritto a Ca-stell’Alfero”. Opinioni che sembrano condiviseanche dal sindacalista RSU Gio-vanni Sciurti, dipendente Askoll da17 anni: “I dipendenti ora avevanola necessità di capire in cosa effetti-vamente consistesse il contratto inAskoll 3. Anche se si sta a casa per2 giorni a settimana, comunque cisi sente abbastanza tutelati.”

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di Federica Raccanelli

“Non ho nulla da dire rispetto aquanto è già noto ed è emerso

dall’assemblea di martedì”, ri-sponde così Massimo Fùrlan, re-sponsabile della comunicazionedel gruppo capitanato da Elio Ma-rioni e con sede nella provincia diVicenza, alla nostra richiesta dichiarificazioni. Nello stabilimento Askoll Tre mar-tedì 27 maggio in due successiveassemblee sindacali 220 lavoratoritra impiegati ed operai hanno

avuto notizia della decisione del-l’azienda di avvalersi di una ridu-zione del monte ore e dellaretribuzione attraverso l’utilizzodel contratto di solidarietà, con cuisi evitano licenziamenti indivi-duali o collettivi. E che il settore del bianco sia incrisi è risaputo, ma a quanto cor-risponda il calo di produzionedello stabilimento Askoll specia-lizzato in componenti per elettro-domestici per adesso non è dato asaperlo. “Non ho con me i dati perrispondere”, afferma infatti Furlanper poi trincerarsi in un “non honiente da aggiungere”.

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Contratto di solidarietàAskoll Tre, “parla” l’azienda.Con il no comment di Furlan

di Federica Raccanelli

(M.L.) Dopo le pompe per ac-quari, i motori per elettrodome-stici, il gruppo Askoll punta sullamobilità elettrica. Questa la noti-zia che il Giornale di Vicenza e LaRepubblica lanciavano ad iniziodel 2013, fissando per il 2014l’appuntamento per l’avvio dellariconversione industriale dellaholding con sede a Dueville gui-data da Elio Marioni. “Produrremoin Italia a partire dal prossimoanno, creando qui nuovi posti dilavoro”, diceva infatti Marioni an-nunciando l’investimento nel pro-getto di 20 milioni di euro.Complice la crisi del bianco, chea tutt’oggi non accenna a finire(vedi il caso Electrolux e la quasichiusura dello stabilimento pie-montese Askoll di Castell’Alfero),la Askoll si preparava dunque aportare sul mercato minicar, mo-torini e bici elettrici a basso costo.Riconvertire le eccedenze e crearenuovi posto di lavoro era quindil’obiettivo perseguito con questoprogetto dalla Askoll di Marioni.“Ho 2500 dipendenti diretti.

Marioni elettrico, quando pensava alle famiglieCome si può pensare che io, conuna responsabilità sociale di tuttequeste famiglie, non senta il pesodi tutte le mie scelte? Ognuna hauna ricaduta collettiva. A volte tut-tavia bisogna optare per le azionidi rottura, quelle difficili, che pe-sano sull’animo ma garantisconola continuità dell’intero sistema. E’il prezzo da pagare per continuarea esistere in un mercato in cui do-mina il caos. Non possiamo arren-

derci”, diceva il patron di Askoll aLa Repubblica nel marzo 2013commentando l’allora recentechiusura dello stabilimento diMoncalieri, sfiorata quest’anno in-vece da quello di Castell’Alfero. Il2014 è iniziato da qualche mese,ma di motori elettrici non si senteparlare in quel di Askoll. Mal’anno è ancora lungo.

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pag630 maggio 2014

Cicero, il consigliere a geometriavariabile. Ed elettrica

Nato a Tripoli (Libia) nel 1961,Claudio Cicero inizia il suo im-

pegno politico come Presidente delComitato di Gestione Asilo Nido Fer-rovieri per poi diventare Presidentedel 7° Circolo Didattico e consiglieredi Circoscrizione dal 1991. Setteanni più tardi viene eletto in consi-glio comunale a Vicenza nelle filedi Alleanza Nazionale durante ilmandato del sindaco in quota ForzaItalia Enrico Hüllweck. Dal 2000 Ci-cero gestisce la delega assessorilealla Mobilità, a cui si aggiungonoTrasporti e Infrastrutture Stradali, fa-cendo scoprire alla città di Vicenzale rotatorie. Da allora soprannomi-nato il "signore degli anelli", Ciceroconclude la sua esperienza da as-sessore nel 2008 dopo aver presoparte attiva a fianco del sindaco Hül-lweck alla vicenda della base ame-ricana all'ex aeroporto Dal Molincon corollari finali di polemiche an-che amministrative. Scoperta la pas-sione "civica", Cicero, dopo aver rac-colto circa il 10% di consensi comecandidato sindaco, siede inizial-mente tra le opposizioni insieme adun altro consigliere della sua listanel primo mandato del sindaco dicentrosinistra Achille Variati comecapogruppo di "Cicero…Impegno a360°”. Torna ad occuparsi di mobilitàdal 2010 come consigliere delegatoproprio nella giunta dell’avversarioAchille Variati. Due anni più tardi ilcalendario fascista appeso al suo uf-ficio gli costa, per lo meno ufficial-mente, il ritiro della delega da partedel sindaco. Cicero torna a sedereda solo e con un consenso elettoralenettamente calato in sala Bernardaanche nel 2013 durante il secondomandato di Achille Variati. Battibec-chi continui con l'attuale assessorealla progettazione e sostenibilità ur-bana Antonio Dalla Pozza a parte,la recente attività politica di ClaudioCicero si è concentrata nella raccoltafirme per l'abolizione della leggeMerlin e sulla situazione dei nomadi

a Vicenza.Sul piano professionale, che si in-treccia con le sue “caratteristiche”politiche, Claudio Cicero ha semprevantato un connotazione tecnica conattitudini dichiarate all’inventiva ealle soluzioni pratiche in varieaziende, da quelle di macchine orafealle ultime nel settore dei motori elet-trici.Ed è in quest’ambito che la sua sto-ria, professionale e di politico, persua dichiarazione (vedi accanto) an-che lobbista, si intreccia con la Mi-crovett di Imola, che produceva mo-tori elettrici per mezzi di trasporto eper cui Cicero ha lavorato subitodopo la perdita dell’incarico asses-sorile. La società con ex sede in ViaGambellara (segno del suo destinoveneto?, ndr) è passata in pochi annidalla leadership di settore e da premiprestigiosi (vedi box) a un recentefallimento dalla cui procedura è stataacquistata dalla Cima di Creazzo dicui Claudio Cicero è ora diventatoDirettore generale. La Microvett è,già dai tempi della giunta Hüllweck,fornitrice a Vicenza di Veloce, Vi-cenza Logistic City Center S.r.l., “ilprimo Centro Eco-Logistico di Vi-cenza”, che, come recita nel suo sito,è nato «per iniziativa del Comune eha come obiettivo la distribuzione"intelligente" ed ecologica dellemerci nell'area più densamente ur-banizzata della città. Per dare ope-ratività al progetto - denominato VE-LOCE - è stata costituita una societàpubblico/privato che ha come ra-gione sociale "Vicenza Logistic CityCenter s.r.l.". Soci della società sonoil Comune di Vicenza, con una quotamaggioritaria del 55%, e le Associa-zioni di Categoria (Industriali, Apin-dustria, Artigiani, C.N.A. Commer-cianti) in rappresentanza del settorespedizionieri/corrieri e del settorecommercio e servizi».

Gli articoli del numero del 24 aprile2014 di “Sabato sera”, il periodico lea-der incontrastato dell’informazioneimolese, sono qui riprodotti per suagentile concessione

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Martina Lucchin

/ Claudio Cicero con Achille Variati e (in basso) con Enrico Hullweck

VEICOLI ELETTRICI / Epilogo amaro

Comprano Microvett all’astae se la portano a VicenzaIl 15 aprile la società Cima, produttrice di motori elettrici, si è aggiudicata all’astaper 320 mila euro l’azienda imolese. Veicoli e attrezzature saranno trasferiti in Veneto.

VEICOLI ELETTRICI / Intervista all’acquirente, Giulio Bocchi

«Manterremo il marchio Microvett,ci impegneremo perché torni in auge»

Imola. Di Microvett a Imola re-sterà solo la storia. Nelle prossime settimane veicoli, macchinari, attrezzature e scrivanie saranno portati via dallo stabilimento di via Gambellara. Destinazione: la provincia di Vicenza. Lì ha sede la società Cima che il 15 aprile scorso si è aggiudicata all’asta per 320 mila euro l’azienda imolese produttrice di veicoli elettrici. Nessun concorrente, nessun rialzo rispetto alla base d’asta, peraltro inferiore di 80 mila euro a quella precedente. Era il 24 gennaio, quando l’offerta degli olandesi della El Kw, con relative promesse di mantenere lo stabi-limento produttivo a Imola e di dare lavoro a tutti i dipendenti, aveva fatto desistere i vicentini, da tempo interessati a Microvett, ma fin dalle prime battute deter-minati a portarsi tutto in Veneto, garantendo solo cinque posti di lavoro a coloro che avrebbero

scelto di trasferirsi. «Già nel 2013 i vicentini presero contatto con noi - spiega Stefano Pedini, segre-tario generale della Fiom-Cgil di Imola - ma fin da subito dissero che avrebbero spostato la produ-zione in Veneto. Se questa fosse stata l’unica proposta, l’avremmo presa in considerazione, se non altro perché funzionale al man-tenimento degli ammortizzatori sociali. L’offerta degli olandesi,

sponsorizzati dall’assessore allo Sviluppo economico Mirco Can-telli, avrebbe invece permesso di mantenere l’azienda e i posti di lavoro a Imola. E così, poco prima dell’asta di gennaio, i vicentini hanno ritirato la caparra già ver-sata, rinunciando a partecipare».Poi, però, dopo l’aggiudicazione e al momento di pagare il saldo, gli olandesi hanno chiesto una ridu-zione dell’importo, contestando la

discrepanza tra la perizia del tri-bunale che elencava i beni presenti nell’azienda e lo stato di fatto. Tra incomprensioni vere o presunte e accuse reciproche, a fare le spese di tutta la vicenda sono stati i 17 lavoratori, per i quali il 20 febbraio è scattata la mobilità. A nulla sono

valsi i tentativi dell’amministra-zione comunale di coinvolgere nel «salvataggio» un’altra azienda del settore, la I’Moving di Jesi, nata all’inizio dello scorso anno dalla partnership tra Energy Resources, che progetta e realizza sistemi fotovoltaici, geotermici, eolici e a biomasse, e Faam, leader nel settore degli accumulatori. La società marchigiana, però, non ha partecipato nemmeno all’ultima asta. Senza più il problema della concorrenza, senza più alcun ob-bligo nei confronti dei lavoratori, ormai licenziati, e con uno sconto sostanzioso rispetto all’importo iniziale, Cima ha avuto campo libero. Per il sistema produttivo imolese è l’ennesima sconfitta.

lo.mi.

Vicenza. Giulio Bocchi, ammi-nistratore unico di Cima Auto-motive, è colui che il 15 aprile scorso si è aggiudicato all’asta Microvett per 320 mila euro. Nel vicentino la famiglia Bocchi produce motori elettrici dal 1979. Della gamma fanno parte motori di serie e speciali per compressori, idropulitrici, pompe e macchinari per l’agricoltura e l’edilizia. Nel prossimo futuro punterà anche sulla progettazione, costruzione e trasformazione di autoveicoli a propulsione elettrica e mista. Ovvero ciò che faceva Microvett

a Imola. Chi è Cima?«La nostra azienda principale - spiega - ha 70 dipendenti e pro-duce circa 2 mila motori elettrici al giorno, in un’area di 14 mila metri quadri, con un fatturato annuo pari a 11 milioni di euro. Produciamo tutto “made in Italy”. E’ qui che produrremo i motori per i veicoli. Li abbiamo già messi a punto, testandoli al banco prova con ottimi risultati in termini prestazionali e, ne siamo sicuri, anche in termini di costo».Perché, acquistando Micro-

vett, avete scelto di non mante-nere il polo produttivo a Imola?«Perché l’attività dell’azienda “madre” si svolge a Vicenza e abbiamo già la disponibilità dello stabilimento di proprietà nelle immediate vicinanze».E’ vero che conserverete il marchio Microvett?«Assolutamente sì. Abbiamo da sempre ritenuto che il marchio Microvett, vero capostipite nel settore della trasformazione di veicoli da endotermici ad elettrici, non dovesse essere “annullato” e ci impegneremo perché lo stesso

ritorni il più presto possibile in auge come lo era qualche anno fa. Troppo spesso in Italia stia-mo assistendo al de profundis di molte aziende storiche con il depauperamento di competenze e conoscenze specifiche maturate in tanti anni di duro lavoro. Ecco, noi vorremmo cercare di salvare questa realtà italiana molto impor-tante in un settore in evoluzione».Quando verrà effettuato il tra-sloco di attrezzature, veicoli e suppellettili dell’azienda?«Non appena saranno espletate tutte le pratiche burocratiche e di conseguenza saremo autorizzati ad entrare in possesso fisicamente dell’azienda. Sottolineiamo il fatto di aver già versato il “saldo” relati-vo all’acquisto nel suo complesso dell’azienda».La loro destinazione sarà il vostro nuovo stabilimento, in via di ultimazione, ad Altavilla Vicentina?«Esattamente, la sede della Micro-vett sarà nel comune di Altavilla Vicentina a cinque chilometri da Vicenza. Lo stabilimento è già praticamente ultimato ed è stato

attrezzato per poter accogliere tutta la strumentazione in dota-zione alla Microvett, con impor-tanti nuovi investimenti quali ad esempio il banco prova a rulli sia inerziale che frenato e un nuovo banco prova motori, che saranno allestiti in un’apposita sala prove».Ad acquisizione avvenuta, quali sono i vostri progetti collegati al know how di Mi-crovett?«Innanzitutto cercheremo di riprendere i contatti con i clienti in difficoltà, anche attraverso col-laborazioni esterne, per risolvere i problemi di manutenzione rimasti irrisolti in questo ultimo periodo di inattività aziendale. Contem-poraneamente riprenderemo lo sviluppo di quei progetti che riterremo più validi, avendo già sviluppato motu proprio, un in-novativo sistema di trasformazione dei veicoli endotermici in veicoli “elettrici” già da noi brevettato».

Lorena Mirandola NELLE FOTO: L’INTERNO

DELLO STABILIMENTO «CIMA»

A CREAZZO (VICENZA)

ECONOMIA E LAVORO24 APRILE 201416

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pag730 maggio 2014

C’era una volta Micro-Vett

Alla Micro-Vett, ormai, sonoabituati a premi e riconosci-

menti. «Ne riceviamo spesso»,commenta il presidente GaetanoDi Gioia. Minimizza. Ma la sod-disfazione è palpabile, gliela silegge in volto. Sì perché stavoltail palcoscenico è stato di quelliche non lasciano insensibili purei manager di lungo corso: laGiornata della ricerca e dell’in-novazione, aperta dai saluti delPresidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, durante laquale sono stati consegnati i Pre-mi imprese x innovazione, con-corso nazionale voluto daConfindustria per mettere in lucele eccellenze italiane e per dif-fondere la cultura dell’innova-zione tra le imprese. Aconsegnare i premi giovedì dellascorsa settimana, 6 marzo, al-l’auditorium della Tecnica, ilpresidente uscente di vialedell’Astronomia, Luca Corderodi Montezemolo, la candidata(unica) alla sua successione,Emma Marcegaglia, il ministro

per lo Sviluppo economico, Pier-luigi Bersani.Nata nel 1987, la Micro-Vett èoggi il maggior produttore italianoe tra i primi in Europa di veicoli atrazione elettrica, ibridi e bimoda-li. Tutto il know-how (motore elet-trico, adattamenti, omologazioni)è originale Micro-Vett. Tra i suoiclienti aziende ed enti pubbliciitaliani e stranieri, tra cui le muni-cipalità di Stoccolma, Oslo e Ma-drid. E poi Enel, Poste Italiane,Eurodisney, Dhl, Ferrari Corse,Fiat... Oltre 4 mila i mezzi com-mercializzati oggi in circolazione.Nel 2007, l’azienda imolese eraarrivata tra le cinque finaliste nellaprima edizione del Premio italia-no della meccatronica, organizza-to dagli industriali di ReggioEmilia. Allora spuntò solo un ter-zo posto, si fa per dire, però dietroa colossi come Brembo, l’aziendabergamasca leader mondiale neisistemi frenanti, o come Merlo,leader mondiale nei sollevatori te-lescopici. Aziende con fatturati dacentinaia di milioni e centinaia didipendenti.Stavolta Micro-Vett è stata selezio-nata da Confindustria tra le 365aziende che hanno compilato ilquestionario d’ingresso, poi scese

a 56 e infine rimaste solo 16. Ealle magnifiche 16 sono stati as-segnati (in base al punteggioconseguito dopo il percorso divalutazione) 2 award, 5 prize e 9menzioni speciali. Per la Micro-vett, però, la soddisfazione è sta-ta doppia: per essere entrata trale migliori e per aver visto pri-meggiare la Sotral, tra le sueclienti. «Si può dire che la Sotralabbia vinto il primo premio an-che grazie a Micro-Vett», com-menta Di Gioia.L’azienda torinese, infatti, operanei servizi di logistica distributi-va di generi destinati alla ristora-zione collettiva. E per accederenei centri storici o per operaredurante i blocchi ecologici usa iveicoli elettrici prodotti in viaGambellara. «Durante la conse-gna del premio – racconta DiGioia – ho incontrato l’ammini-stratore delegato della Sotral, ilquale mi ha spiegato come pro-prio il giorno prima fosse già nel-la capitale per presentare allaCamera di commercio di Romail piano per gestire la distribuzio-ne nella capitale coi nostri vei-coli elettrici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Fulvio Andalò

L’azienda di via Gambellara era tra i maggiori produttoridi veicoli a trazione elettrica.Qui un articolo dell’epoca di Fulvio Andalò su “Sabato sera” sui prestigi0si riconoscimenti ricevuti

/ Claudio Cicero

/ La Micro-Vett di Imola

Microvett: dal fondo in Cima

Il mondo dei motori elettrici ed eco-sostenibili sembrava essere fiore

all’occhiello italiano, Micro-Vett eral’azienda specializzata nella produ-zione di veicoli a propulsione elet-trica nata nel 1986 da Gaetano DiGioia. La Micro-Vett ha voluto por-tare in Italia l’innovazione per quantoriguarda i motori alimentati ad ener-gia elettrica e quindi in grado di noninquinare l’ambiente. L’azienda di DiGioia si è adoperata nella produzioneanche di batterie e motori elettrici dautilizzare sulle scocche di autoveicolipre-assembleati da costruttori esterni.Tra i principali partner di Micro-Vettsi possono ricordare Iveco per gli au-tocarri Daily, con Fiat e la Piaggiohanno poi collaborato per i furgon-cini Porter, meno costosi dei Daily econ un’autonomia di 100km. I pro-blemi da subito riscontrati dal-l’azienda sono stati gli alti costi diproduzione e la limitata autonomiadei veicoli. Questo ha fatto sì che imaggiori acquirenti dei prodotti fos-sero i comuni italiani e le Poste Ita-

liane. Con alcuni miglioramenti tec-nici, come l’installazione di accumu-latori più potenti nel 2000, si rilevòun incremento di richieste da partedella clientela. Nascono la city carCasaliny Ydea e il veicolo commer-ciale Doblò, prodotto fino al 2009 epoi sostituito dal Fiorino e dal Qubocon un costo leggermente inferiore.Il Fiorino aveva autonomia maggioredato il suo peso più contenuto e ciòha permesso una sua più larga diffu-sione anche presso numeroseaziende europee, in Spagna, Franciae Germania. Il successo di Micro-Vettè giunto anche con la vendita di 371veicoli alla città di Reggio Emilia, uti-lizzati da vari enti affiliati alla città.L’azienda imolese ha anche rifornitodi veicoli Fiat, Enel DHL, Disneyland,Til Reggio emilia, Waste Manage-ment, il Comune di Livorno e Stoc-colma. Ha poi mandato in produ-zione altri tre veicoli: la E500, laversione elettrica della 500 della Fiat,il Ducato trasformato e poi il nuovoarrivato, che è andato a sostituire ilPorter, l’Edy1 dal prezzo di listino piùbasso. In totale si stima che Micro-Vett sia stata produttrice di oltre4.500 veicoli elettrici. La ditta a causadei mancati pagamenti, per la mag-gior parte proprio degli enti pubblici,

di Federica Raccanelli

e dello stop degli incentivi per la con-versione dei veicoli in mezzi elettrici,si è vista ben presto costretta a portarei libri in tribunale. Il 18 febbraio del2013 il drammatico epilogo: Micro-Vett ha dichiarato il fallimento dopo27 anni di attività con circa una tren-tina i lavoratori che si sono trovatisenza il posto di lavoro. Il tracollo èavvenuto in dodici mesi, perchè è dal2012 che iniziavano a trapelare leprime indiscrezioni sullo stato finan-ziario dell’azienda. Successivamentealla dichiarazione di fallimento sem-brava giungesse in porto l’accordocon la società olandese El-KW Ne-derland con proprietari Jeroen Geurtse Jurgen Kalleveen. Si prevedeva ilreintegro immediato di 10 dipendentisu 24. La società olandese assieme adue private equity avevano costituitouna cordata e, offrendo 400 milaeuro, si era aggiudicata l’intero bloccoaziendale. Il futuro della Micro-Vett

sembrava tornare a rivedere la luceattraverso la nuova proprietà olan-dese, che aveva già lasciato una ca-parra di 100.000 euro ma la trattativasi bloccava. A causa di varie disso-nanze su valutazioni e magazzino leparti poi si irrigidivano e l’affare nonandava in porto lasciando spazio al-l’azienda Cima di Creazzo, che facapo alla holding Cima Automotive,per una aggiudicazione senza con-correnti per l'importo della based'asta. In un capannone industrialegià attivo Cma Automotive continueràad operare nel campo della mobilitàelettrica, ma con un nuovo progetto:un kit che permette la trasformazionedei veicoli endotermici (con motorea scoppio) in veicoli elettrici. Cimaprevede un investimento complessivo– con tecnologie d'avanguardia - dadue milioni di euro.

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pag830 maggio 2014

L’uomo delle rotatorie era il lobbista conle amministrazioni pubbliche di destra

È direttamente da Claudio Cicero, l’exassessore di Enrico Hüllweck e poi con-sigliere delegato di Achille Variati, dopoe prima la sua collocazione elettorale inopposizione in sala Bernarda, che ci fac-ciamo raccontare la storia dello sbarco aVicenza dei motori elettrici della ex Mi-crovett di Imola per cui ha lavoratoprima di riapprodare anche lui insiemea loro a Creazzo presso la Cima.

«Sono un ex dipendente Micro-Vett,quando è stato dichiarato il fallimentosiamo stati tutti messi in mobilità e io,cercando nuove risorse, ho trovato la di-sponibilità di Giulio Bocchi, presidentedella Cima di Creazzo. Per quanto ri-guarda i dipendenti imolesi, essendostati messi tutti in mobilità, ora la Cimanon ha il problema di reintegrarli. Sonostati comunque assunti uno dalla Velocee uno dalla 4C Auto, come addetto allamanutenzione. Io ora per Cima sono ge-neral manager. Abbiamo un nuovo bre-vetto per la trasformazione dei motori daendotermici ad elettrici. Un kit che per-metterà questa modifica del motore alpiù basso costo possibile e che ora dob-biamo omologare. La Cima ora ha fon-dato Cima Automotive, di cui Bocchi èamministratore unico. Pensiamo, co-munque, che prima ancora di costruiredirettamente vetture elettriche, il mer-cato della trasformazione dei motori en-dotermici in elettrici potrebbe esseremolto interessante: si userebbero anchecomponenti del motore già in uso nelleauto e questo abbatterebbe i costi. Orasi sta “correndo” con il Ministero e gliorgani preposti per effettuare le omolo-gazioni e tutti i test necessari, in 3 o 4mesi potremmo essere pronti anche se

le procedure sono molto puntuali e at-tente. Ho utilizzato la mia esperienza inMicro-Vett per realizzare ciò che lì nonesisteva, in modo da economizzare almassimo. Bocchi è una persona estre-mamente attiva interessata a tutto ciòche è novità, è stato stimolato dalla miaproposta e quindi ha deciso si espan-dere la sua azienda nel settore motori.Ora abbiamo già rapporti con Fiat, dicui a breve ci saranno i riscontri, ma ab-biamo contatti anche, seppur minori,con Piaggio e con Iveco. Siamo anchein trattativa con VEM per un veicolo difabbricazione cinese, un piccolo mezzoda lavoro. Faremo delle proposte perclassi di potenza. L’autonomia è un falsoproblema in realtà. Aumentare la caricadelle batterie fa aumentare ovviamentei costi quindi da noi si punta sulla con-sapevolezza dell’acquirente delle po-tenzialità del veicolo per, quindi,utilizzarlo in base alle sue caratteristi-che. Abbiamo dei contatti con AIMEnergy per rifornire i caricatori nellacittà ma sarà possibile ricaricare i veicoliche usciranno da noi anche con le presedi casa di notte, quando c’è un con-sumo di energia minore rispetto algiorno. Abbiamo anche contattato laFIAMM per le batterie, vedremo oracome andranno i nostri contatti». Come ha conosciuto la Micro-Vettprima di andare a lavorarci?«Nel 2003 quando iniziava il progettocon Veloce è stata fatta una ricerca dimercato, poi è stato aperto il bando e sisono presentati i rappresentanti dellaMicro-Vett. Dopo aver fatto tutti i testche servivano, sono stati scelti. Nel2005 Veloce è partito, era l’unico pro-getto per il trasporto elettrico che fun-zionava in Italia e Micro-Vett portava isuoi clienti a Vicenza come referenza.Nel 2008 sono stato chiamato dall’al-lora presidente di Microvett, Gaetano DiGioia, che mi propose di andare a lavo-rare per lui come responsabile delle

Pubbliche relazioni. Io mi occupavodelle amministrazioni pubbliche ma hoprogettato anche bus, 500 da corsa emoto».Anche Raffaello De Brasi, ex deputatodel Pd, ci ha dichiarato di essere stato«consulente dal 2008 al 2011 di Micro-vett nel campo delle relazioni legateagli enti pubblici. Claudio Cicero ha ini-ziato a lavorare per Micro-Vett nel2010, io non ho mai avuto l’occasionedi conoscerlo se non all’interno del-l’azienda. Ritengo sia stato notato dalDi Gioia come persona abile quando sisono venduti i mezzi alla Veloce di Vi-cenza e poi gli sia stato chiesto di en-trare in azienda»«Certo che me lo ricordo, avevamo lostesso ruolo, ci occupavamo entrambi

Con lui ad occuparsi di quelle di sinistra per la Microvett era Raffaello De Brasi, ex deputato del Pd.L’ex assessore e consigliere delegato alla mobilità ora è general manager della Cima Automotive di Creazzo

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della comunicazione con le amministra-zioni. Io mi occupavo delle amministra-zioni di destra e lui invece di quelle disinistra. Lui l’ho conosciuto in Micro-

Vett, prima, confermo, non ne avevo

mai avuto l’occasione»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Federica Raccanelli

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pag930 maggio 2014

Speciale

L’Ente Gestore del Centro di Ser-vizio per il Volontariato di Vi-cenza (CSV di VI), nell’ambito

del progetto di gestione “Volontariatoin Rete”, anche per il 2014 promuoveil Bando “Azioni Solidali”, strumentoideato per fornire a tutte le Associa-zioni iscritte al Registro Regionale delVolontariato un’opportunità concretaper tradurre in realtà le loro proposte.Il Bando promosso per la gestione delCSV si è rivelato negli anni uno stru-mento prezioso, conosciuto ed apprez-zato dalle organizzazioni divolontariato del territorio che, grazie alsostegno delle Fondazioni Bancarie, inquesti cinque anni di gestione del CSVdi Vicenza, ha permesso di destinarealla progettazione sociale un totale diEuro 4.345.732,05.Il Bando 2014 con la destinazione di150.000,00 euro, vede riconfermata lasua struttura nelle tre linee di inter-vento all’interno dei Gruppi Rosso eVerde, per meglio rispondere alle prio-rità delle associazioni di volontariatocon particolare attenzione a quelle dinuova istituzione e a quelle menostrutturate.“Volontariato in Rete – FederazioneProvinciale di Vicenza, Ente Gestoredel CSV di VI, oltre all’emanazione delBando, vuole proseguire anche lastrada intrapresa, afferma la PresidenteMaria Rita Dal Molin, incentivando laco-progettazione con le Associazioni diVolontariato con particolare attenzioneai bisogni formativi delle OdV che sa-

ranno però orientati nello spazio per laformazione ON DEMAND. Pertanto,come avevamo già proposto nel 2013,il CSV si farà carico della gestione am-ministrativa e fiscale individuando trale OdV proponenti un’associazione divolontariato capofila che collaboreràcon gli uffici per la gestione del corsonell’ambito dei percorsi di formazionerichiesti. Per questo motivo il bando2014 non prevede di finanziare pro-getti di percorsi formativi.”Il Bando 2014 è il risultato dell’impe-gno che il Consiglio Direttivo ha volutodedicare al Volontariato Vicentino, te-nendo conto delle linee progettuali de-finite dall’Assemblea della FederazioneProvinciale di Vicenza “Volontariato inRete”, Ente Gestore del Centro di Ser-

vizio per il Volontariato della provinciadi Vicenza.In questi anni di forte impegno condi-viso nella gestione del CSV di Vicenza,è maturata la necessità di rivalutare ilruolo del volontariato per poter parte-cipare da protagonisti al cambiamentoche ha coinvolto tutti i settori e i con-testi sociali. La progressiva carenza dirisorse non può e non deve condizio-nare l’agire dei volontari, per questo ènecessario favorire i processi parteci-pativi con le istituzioni, uscire dallesingole realtà associative, promuoverenuove alleanze per fare rete e definireinsieme con scrupolosa attenzione lereali priorità del territorio.In questo momento di grande incer-tezza diventa fondamentale il sostegno

delle Fondazioni Bancarie: Cassa di Ri-sparmio di Verona, Vicenza Belluno eAncona, Cassa di Risparmio di Padovae Rovigo, Cassa di Risparmio di Vene-

zia, Cassamarca, Monte di Pietà di Vi-cenza, Banca del Monte di Rovigo, acui va tutta la gratitudine del volonta-riato vicentino.

Il Bando 2014,concreto strumento

per le azioni solidali di 372 associazioni vicentine

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Bandoovincia della pr

Ente GestorolontariVVo

http://wwwicenza di Vovincia e del CSV di VI Ente Gestor

olontariato in Rete - Federazione Pr

.csv-vicenza.orhttp://wwwo di Servizio per il VCentr

ovinciale olontariato in Rete - Federazione Pr

gza.orrgolontariatoper il VVo

icenzadi Vovinciale 20142014Considerazioni generali - Anno 2013OdV che hanno partecipato al bando: 74I progetti presentati/approvati sono stati 83,rispettivamente da:· 65 OdV che hanno presentato un solo progetto· 9 OdV che hanno presentato 2 progetti

Nella tabella a lato riportiamo i rispettivi contributi concessi, riferitial numero complessivo di progetti approvati.

Tipologia di Bando 2013N. Progettiapprovati

ContributiConcessi

gruppo Rosso - Solidarietà 45 € 100.100,00

gruppo Rosso - Attrezzature e macchinari 13 € 8.250,00

25 € 10.300,00

Totale 83 € 118.650,00

Solidarietà77,58%

Attrezzature e macchinari 22,42

Gruppo Rosso69,9%

Gruppo Vedre30,1%

Progetti approvatidel gruppo Rosso

Progetti approvatidei gruppi Rosso e Verde

Assegnati contributi per un totale di€ 11.000,00 per 22 progetti

Il Consiglio Direttivo di Unisolidarietà Onlus riunitosi il 21 maggio u.s. ha deliberato l’erogazione di contributi perun ammontare di 11.000,00 Euro, legati al Bando “Azioni di contrasto alle nuove povertà 2014” frutto dell’accordosiglato in data 17 luglio 2012 e rinnovato in data 18 luglio 2013 tra Unisolidarietà Onlus e il CSV di Vicenza.

“Tutti i progetti sono stati esaminati dalla Commissione Bandi e Progetti del CSV di Vicenza, afferma il Presidente CarloPepe e, nel ringraziare per il lavoro svolto, con soddisfazione conferma che, anche per il 2014 Unisolidarietà Onlus in-tende garantire una concreta risposta a tangibili bisogni espressi dalla nostra comunità, con particolare attenzione allefasce più deboli”. L’accordo con l’Ente Gestore del CSV di VI infatti permette ad Unisolidarietà di collaborare insieme,condividendo valori e strategie che stimolano e favoriscono anche altre idee progettuali.Le Associazioni di Volontariato che risultano pertanto assegnatarie del contributo di Euro 500,00 previsto dal Bando2014 sono:Centro Aiuto alla Vita di Vicenza, A.C.A.T. Bassano Asiago, La casa sull’albero di Bassano del Grappa, Ozanam Onlusdi Vicenza, Solidarietà Umana Onlus di Chiampo, Società San Vincenzo De’ Paoli Consiglio Centrale Vicenza Onlus,Centro Aiuto alla Vita di Arzignano, Solidarietà e Speranza di Monte di Malo, Gruppo Insieme di Schio, Centro Aiutoalla Vita di Valdagno, A.C.A.T. Orizzonti Liberi di Vicenza, Centro Aiuto alla Vita di Thiene, Centro Astalli Vicenza, Dia-moci una mano Anteas di Dueville, Fileo Onlus di Costabissara, G.V.V. - A.I.C. Italia Consiglio Cittadino Vicenza, Gruppo

Bando OdV partecipanti Linee di intervento Progetti Risorse deliberate

2009 158 7 248 1.356.542,92

2010 174 7 292 1.455.695,95

2011 198 7 354 1.221.180,62

2012 80 6 94 193.662,56

2013 74 3 83 118.650,00

2009

1.200.000,00

2010 2011 2012 2013

1.000.000,00

1.400.000,00

1.600.000,00

800.000,00

600.000,00

400.000,00

200.000,00

1.356.542,921.455.695,95

1.221.180,62

193.662,56118.650,00

2009

300

2010 2011 2012 2013

250

350

400

200

150

100

50

248

292

354

94 83

Bando Risorse deliberate Linee di intervento

2014 150.000,00 3

BandoNumero di OdV che hanno presentatoun solo progetto

Numero di OdV che hanno presentato

2 progetti

Numero di OdV che hanno presentato

3 progettiTotali

2009 89 48 21 158

2010 73 72 29 174

2011 81 78 39 198

2012 62 18 - 80

2013 65 9 - 74

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o di Servizio CentrFederazione PrUnisolidarietà Onlus &

della prolontariato VVoil per o di Servizio icenza Ente Gestorovinciale di VFederazione Pr

olontariato in ReteVUnisolidarietà Onlus &

icenzaVdi ovincia ella prroe CSV di VIicenza Ente Gestor

olontariato in Rete

icenzae CSV di VI

olontariato in Rete 2014

2014di Solidarietà Montecchio Maggiore - G.S.M., Progetto Giulia di Sovizzo, Cen-tro Aiuto alla Vita di Noventa Vicentina, Centro Aiuto alla Vita di Chiampo, In-sieme per un mondo Migliore di Vicenza, Valbrenta Solidale di Valstagna.

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