Padova ovest magg2014 n70

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L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fiscale” che già più di vent’anni fa lo stori- co Luciano Cafagna identificava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfug- genti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edificare un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corpora- zioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito. continua a pag. 3 continua a pag. 8 Editoriale T angenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici poli- tici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza. Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir Tasi, c’è chi paga e chi no Tasse pagg. 4-5 Rovigo, Padova e Venezia saranno prota- goniste dell’evento dell’estate veneta: quattro serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto. pag. 20 Tasse, entro il 16 giugno previsto l’acconto Tasi Limena pag. 7 Polizia locale, il sindaco pensa di uscire dal Consorzio Mestrino pag. 8 pagg. 6, 9, 12, 13 Elezioni a Limena, Villafranca e Rubano nel segno della continuità Confermato Costa a Limena e Salvò a Villafranca, a Rubano vince il consigliere di maggioranza Sabrina Doni E lezioni amministrative 2014, Limena con- ferma la propria fiducia al sindaco uscente Giuseppe Costa (sostenuto dalla lista omo- nima Costa Sindaco), chiamato a svolgere il suo secondo mandato grazie al voto di 2571 elettori, il 54,33 per cento del totale dei consen- si. Un’investitura che il rpimo cittadino definisce “eclatante e in parte inaspettata”. Anche a Villafranca il verdetto è netto. Il sindaco uscente Luciano Salvò raccoglie un ampio consenso. Con un bottino di 2.903 voti, ottiene il 51,21 per cento delle pre- ferenze, oltre il 20 per cento in più del suo più agguerrito avversario, Roberto Muraro (sostenuto dalla lista civica “Villafranca che vorrei”) che di voti ne porta a casa 1.747. A Rubano invece il sindaco è eletto al secondo turno, con il ballottaggio dell’8 giugno. Doni, già consigliera di maggioranza nella precedente legislatura, ottiene una buona affermazione già il 25 maggio. Sostenuta dalle liste Vivere Rubano e Rubano Futura, appoggiata dal Pd, dai So- cialisti italiani, Assieme per il bene comune e Verdi, aveva raccolto il 40,65 per cento dei voti, prevalendo di gran lunga sul secondo, Renato Boldrini, candidato del Movimento 5 Stelle. Delusione per il centrodestra, che si presentava frammentato. Al ballottaggio Doni ottiene più del doppio del suo avversario, in una giornata elettorale che ha fatto registrare una scarsa affluenza alle urne. Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 70 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it di Padova Ovest Un decreto approvato dal Consiglio dei Ministri che dichiara lo stato di calamità per i comuni veneti colpiti dall’alluvione del 3 febbraio scorso e che stanzia a favore delle sue vittime 27 milioni di euro, cifra che copre appena il 5% del danno totale, ammontante a mezzo miliardo. ALLUVIONE A RUBANO: 27 MILIONI DI EURO IN ARRIVO pag. 14 DIECIDIECI SUMMER TOUR I nostri prodotti lasciano il segno Vieni a trovarci nelle nostre Il nostro Servizio per il vostro Sviluppo ESPERIENZA DECENNALE NEL SETTORE IMMOBILIARE SOLUZIONI INNOVATIVE UN UNICO INTERLOCUTORE SERVIZI INTEGRATI DI MANUTENZIONE VIA DELL’INDUSTRIE, 9 35030 CERVARESE SANTA CROCE (PD) PARTITA IVA: 04665090280 . ISCRIZIONE REA: 408256 TEL./FAX. 049/9003187 - INFO@SVILUPPOSERVICE.IT RISTRUTTURAZIONI E RIQUALIFICAZIONI ENERGETICHE DI IMMOBILI FINALIZZATE AL RECUPERO DEGLI INCENTIVI DI LEGGE. RIFACIMENTO E BONIFICA TETTI REALIZZAZIONE ISOLAMENTI TERMICI E ACUSTICI CON SOLUZIONI ALLAVANGUARDIA IMPIANTI ELETTRICI E TERMOIDRAULICI, FOTOVOLTAICI, GEOTERMICI, SOLARE SANITARIO. IMPIANTI IDROSANITARI E CARTONGESSI SERRAMENTI, PORTE E PAVIMENTI, CONTROSOFFITTI E PARETI DIVISORIE

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Padova ovest magg2014 n70

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offerte della tua zona!

L’INTERVENTO

Tasi e crisi fi scale Onorevole Diego Crivellari

La partita a scacchi che si sta giocando tra governo ed enti locali intorno alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e che, mentre

scriviamo, ha portato ad una nuova proroga dei termini previsti per il pagamento della prima rata, da giugno a settembre, non è soltanto l’ennesima puntata di un rapporto mai facile tra il potere centrale e i territori, né può esse-re rappresentata come l’esito parziale di una trattativa sotterranea tra governo e Anci, ma è probabilmente (anche) il sintomo di qualcosa di più grave e pervasivo. L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fi scale” che già più di vent’anni fa lo stori-co Luciano Cafagna identifi cava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfug-genti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edifi care un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corpora-zioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito.

continua a pag. 3

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Editoriale

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

Tangenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici poli-tici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti

l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza.

Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica

di Alessandro Abbadir

continua a pag. 8

Editoriale

Tangenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici politici ed im-prenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo

piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’asses-sore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza.

Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica

di Alessandro Abbadir

Tasi, c’è chi paga e chi no

Tasse

pagg. 4-5

Rovigo, Padova e Venezia saranno prota-goniste dell’evento dell’estate veneta: quattro

serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star

internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto.

pag. 20

Tasse, entro il 16 giugno previsto l’acconto Tasi

Limena

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Polizia locale, il sindaco pensa di uscire dal Consorzio

Mestrino

pag. 8

pagg. 6, 9, 12, 13

Elezioni a Limena, Villafranca e Rubano nel segno della continuitàConfermato Costa a Limena e Salvò a Villafranca, a Rubano vince il consigliere di maggioranza Sabrina Doni

Elezioni amministrative 2014, Limena con-ferma la propria fiducia al sindaco uscente Giuseppe Costa (sostenuto dalla lista omo-

nima Costa Sindaco), chiamato a svolgere il suo secondo mandato grazie al voto di 2571 elettori, il 54,33 per cento del totale dei consen-si. Un’investitura che il rpimo cittadino definisce “eclatante e in parte inaspettata”.

Anche a Villafranca il verdetto è netto. Il sindaco uscente Luciano Salvò raccoglie un ampio consenso. Con un bottino di 2.903 voti, ottiene il 51,21 per cento delle pre-

ferenze, oltre il 20 per cento in più del suo più agguerrito avversario, Roberto Muraro (sostenuto dalla lista civica “Villafranca che vorrei”) che di voti ne porta a casa 1.747.

A Rubano invece il sindaco è eletto al secondo turno, con il ballottaggio dell’8 giugno.

Doni, già consigliera di maggioranza nella precedente legislatura, ottiene una buona affermazione già il 25 maggio.

Sostenuta dalle liste Vivere Rubano e Rubano Futura, appoggiata dal Pd, dai So-

cialisti italiani, Assieme per il bene comune e Verdi, aveva raccolto il 40,65 per cento dei voti, prevalendo di gran lunga sul secondo, Renato Boldrini, candidato del Movimento 5 Stelle. Delusione per il centrodestra, che si presentava frammentato.

Al ballottaggio Doni ottiene più del doppio del suo avversario, in una giornata elettorale che ha fatto registrare una scarsa affluenza alle urne.

Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 154 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PDPeriodico d’informazione locale. Anno XXI n. 70 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

di Padova Ovest

Un decreto approvato dal Consiglio dei Ministri che dichiara lo stato di calamità

per i comuni veneti colpiti dall’alluvione del 3 febbraio scorso e che stanzia a favore delle sue vittime 27 milioni di euro, cifra che copre appena il 5% del danno totale,

ammontante a mezzo miliardo.

Alluvione A RubAno: 27 milioni di euRo in ARRivo

pag. 14diecidieci

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Il nostro Servizio per il vostro Sviluppo

ESPERIENZA DECENNALENEL SETTORE IMMOBILIARESOLUZIONI INNOVATIVE UN UNICO INTERLOCUTORE

SERVIZI INTEGRATI DI MANUTENZIONEVIA DELL’INDUSTRIE, 935030 CERVARESE SANTA CROCE (PD)PARTITA IVA: 04665090280 . ISCRIZIONE REA: 408256TEL./FAX. 049/9003187 - [email protected]

RISTRUTTURAZIONI E RIQUALIFICAZIONI ENERGETICHEDI IMMOBILI FINALIZZATE AL RECUPERO DEGLI INCENTIVI DI LEGGE.RIFACIMENTO E BONIFICA TETTIREALIZZAZIONE ISOLAMENTI TERMICI E ACUSTICI CON SOLUZIONI ALL’AVANGUARDIA

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L’INTERVENTO

Tasi e crisi fi scaleUna serie di scorciatoie che, non da oggi, sono all’origine dell’esplosione del debito pubblico e della scarsa competitività del ‘sistema Italia’. La crisi

fi scale, in sintesi, è ciò che mette in discussione le stesse fondamenta del nostro patto sociale. La tassazione media delle imprese è arrivata al 68%. Il rapporto tra tassazione e debito pubblico ha raggiunto nel 2013 la percentuale record del 44%. Il cuneo fi scale si attesta nello stesso periodo ad oltre il 47%, un dato che è sopra di dodici punti rispetto alla media europea. Pochi dati che rendono evidente come questo carico crescente, all’interno di un meccanismo complessivo che penalizza l’impresa, senza riuscire ad aggredire il grosso dell’evasione né sostanzialmente toccare le rendite, rischi di frenare ogni possibile ripresa. Ma non si tratta solo di cifre e di statistiche, pur eloquenti. Imu, Tares, Tasi, Tari, Iuc... Cittadini e imprese devono fronteggiare una gabbia di regole e di obblighi burocratici che sono spesso espressione di un sistema basato ancora sul primato di un sapere giuridico-formale, che fabbrica e implementa norme ambigue, stratifi cate, di diffi cile lettura e di ancor più diffi cile interpretazione, con il risultato di accrescere esponenzialmente il grado di discrezionalità (e di conseguenza il potere) delle amministrazioni ai diversi livelli. Emaniamo leggi, schemi, regolamenti, monumenti cartacei, ma non sappiamo semplifi care e non sappiamo ‘delegifi care’. E’ la politica tutta ad essere in questione. Allentare il patto di stabilità, liberando risorse per gli investimenti - come è stato annunciato dal governo - è soltanto il primo passo. La battaglia per una fi scalità più equa e per uno stato più vicino ai cittadini non potrà essere combattuta senza un profondo rinnovamento della macchina burocratica: un rinnovamento che richiede decisioni nette e implica il superamento di mentalità e di culture molto radicate negli apparati, un nuovo approccio alla gestione dei conti e della spesa pubblica, un modo di guardare ai problemi che non sia semplicemente il rifl esso di un’ottica meramente contabile, ma capace di produrre previsioni, di elaborare scenari credibili e di confrontarsi in maniera dinamica con la complessità dell’economia reale. Forse è questa la sfi da più diffi cile per Renzi e per chiunque voglia prepararsi a governare questo Paese, lasciando ad altri la scommessa su uno sfascio generalizzato.

segue da pag. 1

Onorevole Diego Crivellari

500 euro per lavori utilifondo solidARietàAltRi 100 milA euRo

Il Comune di Padova ha finanziato con 100mila euro il “Fondo straordi-nario di solidarietà”, promosso dalla Fondazione CARIPARO, da destinarsi a beneficiari residenti nel Comune di Padova. Sarnno circa 400 le persone aiutate grazie al finanziamento e che, in cambio di 500 euro mensili per un semestre, forniranno lavoro come imbianchini, guardiani, stradini, etc.Per effetto della crisi economica, negli ultimi anni i servizi comunali hanno registrato un significativo incremento di richieste di aiuto da parte di famiglie e singoli in difficoltà.

In rete il servizio di prestitobibliotecA digitAleAllA poRtAtA di tutti

Da questo mese per gli utenti delle 88 biblioteche in rete del Sistema bibliotecario provinciale padovano sarà possibile avere a disposizione gratuitamente il servizio MLOL Media Library On Line. Una biblioteca digitale che consente, in biblioteca, da casa e ovunque si voglia, l’accesso ed il prestito di quotidiani italiani e stranieri, ebook, audiolibri e molto altro.

Dalle celebrazioni agli incontrigiugno AntoniAnoviAggio nellA fede

Fino al 28 giugno si svolge l’ottava edizione del Giugno Antoniano, che quest’anno è dedicata al viaggio, al cammino come momento di preghiera e pausa di riflessione. Il programma si divide in momenti diversi che propongono le tradizionali cerimonie religiose ma anche spettacoli ed iniziative organizzate per celebrare la figura di Sant’Antonio. Le celebrazioni religiose e i momenti spirituali comprendono diversi momenti di incontro: dal pellegrinaggio notturno alla rievoca-zione storica del transito di Sant’Antonio all’Arcella alla processione del 13 giugno che chiama a raccolta migliaia di fedeli.

Ponte ciclopedonalenuovA pAsseRellA

su ARgine s. gRegoRio

Inaugurata la nuova passerella ciclopedo-nale sul canale San Gregorio a Padova. Il

ponte in acciaio - lungo 55 metri, provvisto di un piano calpestabile e ciclabile della

larghezza di 6 metri al centro e di 2 metri e mezzo all’imbocco in corrispondenza

degli appoggi laterali - unisce i lungargini Terranegra e Rovetta, collegando l’anello

ciclopedonale urbano e i parchi La Fenice e Roncajette. Il progetto, del valore complessi-vo di quasi 1 milione di euro, è stato finan-ziato da AcegasAps nell’ambito delle opere

di compensazione urbana e ambientale, previste dall’accordo tra Comune di Padova e AcegasAps, relative alla costruzione della terza linea di incenerimento del termovalo-

rizzatore di San Lazzaro.

Bianchi e rossi per Aps Holdingi coloRi di pAdovAsui nuovi Autobus

Hanno i colori della città, bianchi e rossi, i 22 nuovi autobus che vanno ad

arricchire il parco bus di APS Holding. Si tratta di veicoli a bassissimo impatto

ambientale, tutti alimentati a metano, e dotati di pedana retrattile per la salita a

bordo di passeggeri disabili e carrozzine. Ogni mezzo è dotato di due telecamere

antiscippo e anti “portoghesi”.

Studi completati con regolaritàA pAdovA lA lAuReA

e’ più giovAne

Ci si laurea sempre più giovani e rimanendo regolari negli studi,

aumentano gli stage e i tirocini con una percentuale di soddisfazione del

proprio corso di studi per quasi 9 iscritti su 10. Sono alcuni dei dati raccolti dal Consorzio Almalaurea che “fotografa-no” le performance dell’Università di Padova; in particolare ciò è avvenuto confrontando i laureati del 2013 con quelli che hanno concluso il loro ciclo

di studi prima della riforma, nel 2004. Padova si conferma dunque una sede

universitaria d’eccellenza.

economiA locAle

pag. 16

Metalmeccanicacon l’exportbatte la crisi

Ambiente

pag. 17

Energia dai rifiutila Sesa aprele porte e combattegli odori molesti

cultuRA, lA mostRA

pag. 25

L’amore per Padovafissato da Umiciniin decine di foto

euRopee

pagg. 18-19

Il Veneto svolta a sinistra

tRAspoRti

pag. 23

Treno: viaggiare costa di più

cultuRA

pag. 24

Apre la Biennale Architettura

Padova Ovest Provincia RegionelimenA

pag. 7

La scuola primaria Manzoni fa omaggio a Chagall

mestRino

pag. 8

Aspiag Service, reintegrati 81 lavoratori

villAfRAncA

pag. 10

Casa Maran, l’ampliamento dei servizi sanitari

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Limena, Rubano, Villafranca per un numero complessivo di 15.079 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 29 maggio 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

348 440 7804

ALESSANDRO

RAMPIN

4 Argomento del mese

imu peR seconde cAse e negozi

E’ tempo di versare il primo acconto per i proprietari

L’Imu è viva e vegeta. Non si paga per la prima casa ma per gli altri fabbricati e ter-reni le aliquote sono le stesse dell’anno scorso. E il 16 giugno scadono i termini per il pagamento della prima rata. Devono pagarla tutti i proprietari di immobili diversi

dall’abitazione principale non di lusso o assimilati. Sono considerate case di lusso quelle di categoria catastale A/1, A/8 e A/9, sono assimilate alle abitazioni principali quelle degli appartenenti ai corpi militari e civili e al personale delle prefetture trasferiti che per motivi di servizio sono domiciliati in comuni diversi da quelli in cui hanno l’abitazione. Sono inoltre esentati, ma solo se il comune lo prevede nella sua delibera, le persone ricoverate in casa di cura, le abitazioni date in comodato a un fi glio o a un genitore purché l’abitazione abbia rendita catastale inferiore a 500 euro e il comodatario un Isee inferiore a 15 mila euro, le case possedute da italiani residenti all’estero. La data del 16 giugno non è vincolante per il comune che può scegliere anche un’altra scadenza, anche se la stragrande maggioranza dei Comuni veneti ha confermato questa scadenza. I conti della prima rata vanno effettuati sulla base delle aliquote decise dalle singole amministrazioni per il 2013 anche se vi fosse già una delibera per quest’anno. Anche in questo caso gli uffi ci comunali sono a disposizione dei contribuenti per il calcolo dell’Imu. Nei prossimi mesi comunque i sindaci, e anche i cittadini, si aspettano indicazioni per uniformare e unire sotto un’unica voce la Tasi, l’Imu e la Tari, la tassa sui servizi ambientali. Un fatto è certo, i contribuenti dovranno continuare a mettere mano al portafoglio.

Chi paga a giugno, chi a luglio e chi a settembre o forse ottobre: calendario differenziato per la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili introdotta fra le scadenze fi scali di

quest’anno. I Comuni erano chiamati a deliberare le aliquote, da applicare sulla rendita catastale dell’abitazione o dell’immobile, entro il 23 maggio. Ma la concomitanza con le elezioni ammini-strative del 25 maggio ha spinto molti sindaci a rinviare il prov-vedimento di alcune settimane. Così, con il solito provvedimento dell’ultima ora che ha fi ssato uno spartiacque tra chi aveva già preso delle decisioni e chi no, come era accaduto lo scorso anno per la “mini Imu”, il Governo ha stabilito che nei Comuni dove si era riusciti a fi ssare le nuove aliquote entro il 23 maggio si pagherà al termine previsto del 16 giugno mentre i contribuenti residenti negli altri comuni pagheranno il 16 settembre, anche se con tutta probabilità questa scadenza verrà fatta slittare di un altro mese, il 16 ottobre. In Veneto sono 242 su 581, il 41 per cento, i Comuni che hanno già fi ssato l’aliquota, nei quali pertanto si dovrà pagare subito, il 16 giugno. Ci sono anche tre capoluoghi di provincia, Treviso, Venezia e Vicenza, così come molti Comuni in provincia di Treviso e di Padova. Anche in questa occasione non verranno spediti a casa dei bollettini ma saranno

i contribuenti a dover calcolare la tariffa in base alle aliquote sta-bilite dalle singole amministrazioni. Ovviamente tutti i municipi hanno previsto uno sportello dedicato e aperture straordinarie proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini - contri-buenti, chiamati ancora una volta a mettere mano al portafoglio e anche ad impiegare del tempo, per pagare quando dovuto. La maggioranza dei Comuni ha deciso di confermare l’aliquota del 2,5 per mille, anche se non sono mancate le eccezioni, come nel bellunese dove diversi sindaci hanno deciso di deliberare un’aliquota zero, per non far pagare nulla, almeno per questa prima rata. A complicare il quadro è il fatto che la procedura per la determinazione della tassa è estremamente complessa e anche per questo oltre la metà dei Comuni veneti ha preferito rimandare l’approvazione delle aliquote nelle prossime settima-ne, anche se dalla nuova tassa, comunque, non si scappa. “La coincidenza con le elezioni ha indotto molte giunte e consigli comunali a procrastinare la decisione sulle aliquote - spiega il pre-sidente della consulta fi nanza locale di Anciveneto, Diego Mar-chioro - Viste le condizioni economiche di molte famiglie, per loro il rinvio è comunque una boccata di ossigeno. Per far fronte agli eventuali ammanchi nelle casse comunali, ci aspettiamo un

anticipo di tesoreria da parte del Governo”. “La Tasi è di fatto una riedizione della vecchia Ici, cioè un pesante salasso su un bene primario come la casa –commenta sconsolato il presidente dell’Anci regionale Giorgio Dal Negro -. Se non altro è positivo che il Governo permetta di pagare la tassa non solo a giugno ma anche nei prossimi mesi. Quanto al ruolo dei Comuni, - aggiunge Dal Negro - mi auguro che la gente capisca che non siamo i gabellieri dello Stato. Gli amministratori comunali dovranno lavo-rare molto per far capire la situazione fi nanziaria degli enti locali ai cittadini”. . Molto critico nei confronti della questione Tasi è il sindaco di Albignasego, nel padovano, Massimiliano Barison, già a capo del movimento dei “sindaci virtuosi” che si era mobili-tato dopo la beffa della “mini Imu”. “Anche in questa occasione i cittadini dei Comuni virtuosi, che hanno rispettato la legge, verranno penalizzati. Non capisco perché il rinvio non potesse riguardare tutti i Comuni invece di ripetere un copione ormai costante e applicando un trattamento che penalizza i Comuni virtuosi. Fra l’altro dove la Tasi non è stata ancora determinata, lo Stato dovrà anticipare i soldi perché altrimenti i Comuni non saranno nemmeno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. Insomma, siamo alle solite”.

di Nicola Stievano

Quasi tutte le giunte hanno confermato

l’aliquota del 2,5 per mille con l’introduzione di numerose detrazioni

Massimiliano Barison: “Come con la mini Imu

ancora una volta i cittadini dei comuni

virtuosi sono penalizzati”

LA NUOVA IMPOSTAScadenza del 16 giugno

confermata solo per il Comuni, nel Veneto 4 su 10, che hanno

deliberato le aliquote prima del 23 maggio. Per tutti gli altri

invece si pagherà in autunno, a settembre o più probabilmente

ad ottobre. I dubbi dell’Anci sulle modalità di calcolo

della nuova imposta, l’ira dei “sindaci virtuosi” che denunciano

la nuova incongruenza Paga e Tasi: quando i ritardatari la fanno franca

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5Argomento del mese

Pagamenti alle Pubbliche amministrazioni in forma elettronica Semplifi cazione Da giugno sono partite le nuove regole

Novità in arrivo per la pubblica amministrazione e i pagamenti per evitare che qualcuno evada il fi sco e anche per semplifi -care le operazioni sempre contorte ed astruse come da tradizione della burocrazia italiana. Un passo in avanti è stato fatto nella direzione dei paesi più avanzati.

E’ partito infatti lo scorso 6 giugno, l’obbligo di fattura elettronica per i pagamenti della P.A. D’ora in avanti, quindi, ministeri, agenzie fi scali ed enti nazionali di assistenza e previdenza non potranno più accettare le tradizionali fatture emesse in forma cartacea.

Dal 2015, inoltre, l’obbligo si estenderà alla totalità delle PA. D’ora in poi imprese, fornitori e professionisti dovranno tenere conto del fatto che, dal momento che la norma si applica ai ministeri, si dovrà intendere con essi anche tutti gli organi e gli enti che vi fanno riferimento come, per esempio, scuole, istituti di formazioni o centrali di polizia. E’ bene, inoltre, ricordare che è previsto un trimestre di transizione in cui le PA. potranno accettare fatture cartacee esclusivamente nel caso in cui siano state emesse prima della data del 6 giugno.

Lo scambio tra partite Iva e l’ente pubblico, inoltre, sarà gestito dal “Sistema di interscambio” coordinato dall’Agenzia delle Entrate che, ricevuta la fattura da parte dei privati provvederà a inoltrarla all’uffi cio specifi co.

Il Sistema, poi, ricevuta la fattura provvederà a rilasciare a chi l’ha emessa una ricevuta di consegna per certifi care che, effettivamente, è stata ricevuta dall’ente pubblico. Dove, invece, il recapito non fosse andato a buon fi ne, il Sistema segnalerà l’esito negativo.

Paga e Tasi: quando i ritardatari la fanno franca

Scadenze

La denuncia della Cgia di Mestre “Un ingorgo fi scale estivo” Tasse in arrivo e non solo Tasi. Tra giugno e luglio infatti nelle casse dello stato

sono previsti oltre 75 miliardi di euro. Il presidente della Cgil di Mestre lancia l’al-larme, perché si tratta di un vero e proprio stress fi scale per famiglie ed imprese.

Tra giugno e luglio, fa sapere la Cgia con il suo presidente Giuseppe Bortolussi, i cittadini e le imprese italiane saranno chiamati a onorare ben 29 scadenze fi scali. Al netto del gettito riconducibile ai contributi previdenziali, si stima che nelle casse dello stato entreranno oltre 75 miliardi di euro di tasse: 40 miliardi versati dalle famiglie e 35 dalle imprese. Come si è arrivati a stimare un gettito complessivo pari a oltre 75 miliardi di euro? L’Uffi cio studi della Cgia di Mestre si è basato sui dati statistici del 2013: considerando le principali novità normative introdotte nel 2014, si può così affermare che tra il mese di giugno e quello di luglio entreranno nelle casse dello Stato oltre 75 miliardi di euro. Si arriva a questa cifra considerando il gettito realizzato negli anni scorsi delle seguenti imposte: Irpef, Ires, Iva e stimando il gettito dell’Imu e della Tasi. In questo importo rientrano anche i diritti camerali e il gettito atteso dalla rivalutazione dei beni di impresa, delle partecipazioni e dei terreni. Non si è considerato il gettito riconducibile ai contributi previdenziali. Bortolussi da questo punto di vista è chiaro. “Sfi ancate dalla crisi e sempre più a corto di liquidità – dichiara – c’è il pericolo che molte famiglie e altrettante piccole imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fi scale”. Ma andiamo nel dettaglio dell’analisi fatta dall’associazio-ne artigiani di Mestre. Gli appuntamenti più importanti di giugno riguarderanno infatti il versamento delle imposte e dei contributi risultanti dal Modello Unico: ovvero Irpef, Ires, contributi previdenziali sia a saldo che in acconto. Inoltre, bisognerà pagare la prima rata dell’Imu, della Tasi e in molti Comuni anche la rata della Tari (la nuova tassa sull’asporto rifi uti). Per quest’ultimo tributo, saranno i sindaci a decidere il numero e le scadenze delle rate. A giugno, inoltre, dovranno essere onorati i versamenti mensili re-lativi alle ritenute Irpef, sia dei dipendenti sia dei lavoratori autonomi, il pagamento dei contributi previdenziali e dell’Iva riferita al mese precedente. Sarà possibile spostare a luglio il versamento degli importi risultanti dalla dichiarazione dei redditi con l’aggravio di uno 0,4%. Sempre a luglio i contribuenti dovranno eseguire il versamento Irpef dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, i contributi previdenziali e il pagamento dell’Iva del mese precedente. “Oltre all’imponente sforzo economico che nel prossimo bimestre famiglie e imprese saranno chiamate a sostenere – prosegue Bortolussi – i contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla buro-crazia che attanaglia queste operazioni. Secondo una nostra elaborazione su dati della Banca mondiale, per pagare le tasse in Italia, e quindi in Veneto sono necessarie 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi. Nell’area dell’euro solo il Portogallo registra una situazione peggiore della nostra”. Intanto le riforme vanno avanti a passi più o meno veloci anche d’estate. Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero che, nel corso di un’audizione di fronte alle commissione Finanze e Camere del Senato, ha spiegato che il primo pacchetto contenente tre decreti attuativi della delega sarà pronto per fi ne giugno. I provvedimenti riguarderanno la semplifi cazione, il catasto e il 730 pre-compilato. In particolare, obiettivo fondamentale della riforma del catasto – che sarà completata entro fi ne anno – sarà garantire l’equità nella tassazione degli immobili. Per raggiungere lo scopo, sarà ridefi nito il funzionamento delle commissioni censuarie.

Alessandro Abbadir

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6 Limena

La cittadinanza di Limena chiamata al voto ha risposto con un’affluenza del 78,10%, ovvero 4.733 persone sul

totale di 6059 si sono recate alle urne. Poca differenza nella votazione di genere, hanno votato 2407 donne e 2326 uomini. Limena riconferma la propria fiducia alla Lista Costa Sindaco, per il secondo manda-to, con 2571 voti, in termini percentuali il 54,33%. Segue Limenattiva e Democratica con il 28,13%, ovvero 1331 voti e, chiude la fila, Limen - Oltre i confini, con 668 voti e il 14,12%.

Giuseppe Costa, riconfermato sindaco di Limena, si dice largamente soddisfatto dell’esito delle amministrative: “Un risul-tato eclatante che non ci aspettavamo, quindi ringrazio la cittadinanza, che ha vo-luto accordarci ancora una volta la fiducia. L’impegno che abbiamo preso non verrà disatteso”.

Per quanto riguarda la futura composi-zione della Giunta, Costa non si sbilancia e spiega che la scelta dei componenti si

compierà sulla base delle competenze, del-le professionalità, delle preferenze e della garanzia di poter dedicare alla vita ammini-strativa un ampio margine di tempo.

“E’ mia intenzione chiudere al più pre-sto, perché non voglio tempi morti,- afferma - ma l’ultimo decreto Delrio ci complica la vita, con la riduzione dei consiglieri da 6 a 4 perché qualche assessore dovrà rimanere fuori e non sarà facile”.

Stando a quanto espresso dai cittadi-ni, hanno raccolto più preferenze: Stefano Tonazzo, assessore uscente all’Istruzione, con 387 voti, Stefano Toubai, assessore al Commercio e Attività produttive, con 368 preferenze e Maurizio Martinello, vicesinda-co uscente, con 325 adesioni. Per quanto riguarda il programma a breve termine, entro i primi tre mesi, le priorità sono la nuova piazza dietro le Barchesse e la casa di riposo per anziani.

“Il procedimento per la casa di riposo è già avviato – spiega il sindaco - e subirà un’accelerazione, inoltre produrremo il pro-

getto preliminare per la nuova piazza. E’ nostra volontà portare l’ambulanza a Lime-na, che sia Croce Verde o Croce Rossa non ha importanza, sceglieremo chi garantirà il servizio migliore”.

di Nicol Veronica Stefani

Costa: “Un risultato eclatante e in parte inaspettato”. Tra le priorità la nuova piazza dietro le Barchesse e la casa di riposo

Elezioni amministrative I cittadini rinnovano la fiducia al sindaco uscente

Riconfermato Giuseppe Costa con il 54% delle preferenze

Silvia Compagnin candidata Sindaco per la lista Limen – Oltre i Confini ha ricevuto 668 voti e , quindi, il 14,12% del consenso. L’avvocata entrerà in consiglio comunale e

promette di svolgere un’azione di controllo del comportamento della maggioranza: “Non ci aspettavamo di vincere – spiega la Compagnin tramite una nota pubblicata sul profilo Facebook della pagina della Lista - Porteremo avanti i nostri valori nell’op-posizione in una fattiva collaborazione di intenti e di azioni, rima-nendo sempre attenti osservatori delle scelte dell’amministrazione comunale, soprattutto per evitare...vogliamo chiamarle prevaricazioni o sfumature di grigio?”. Una promessa che lascia presagire un clima di attenta analisi e osservazione all’interno del consiglio comunale e stando a quanto è avvenuto in fase di campagna elettorale i toni potrebbero accendersi facilmente. La Compagnin continua la nota con i ringraziamenti ai cittadini e ai collaboratori di Limen: “Mi hanno offerto l’occasione di vivere un’esperienza interessante e costruttiva”. La Compagnin motiva il risultato conseguito alle urne analizzando la penalizzazione subita dall’esser partita in ritardo rispetto a quanto sarebbe stato necessario per diffondere gli intenti del programma, anche se rileva un ritorno positivo: “La campagna elettorale mi ha insegnato molto ed è stata un’esperienza gratificate. L’aver conquistato parecchi voti, con una percentuale superiore alla media delle altre civiche del padovano mi ha reso orgogliosissima. Anche se abbiamo iniziato un po’ in ritardo, rispetto agli altri, abbiamo lavorato incessantemente e con assoluta coesione mettendocela tutta, sino alla fine”.

Limen oltre i confini raccoglie il 14% del consensocompAgnin: “oRgogliosA di AveR pReso più dellA mediA delle civiche del pAdovAno”

N.V.S.

neWs

Limenattiva e Democratica, capitanata da Riccardo Zanon, il più giovane dei tre candidati a sindaco per Limena si

è aggiudicata il 28%, ovvero 1331 voti. Un risultato inaspettato per i componenti del gruppo che fanno autocritica e fanno risalire lo sfavorevole risultato alla parten-za tardiva e al non aver diffuso sufficiente-mente i valori del proprio programma tra la gente.

“Sapevamo – commentano - che sa-rebbe stata una dura battaglia, ma non ci aspettavamo un divario così importante. Probabilmente ci siamo dedicati troppo alle dinamiche di coesione del gruppo, senza appurare se all’esterno potesse giungere il nostro messaggio, in maniera completa. Partire sei o sette mesi prima del voto ci ha penalizzati, anche perché un progetto ambizioso come il nostro ne-cessitava di più tempo per essere spiegato e diffuso”.

In Consiglio comunale siederà oltre a Riccardo Zanon, Nadia Celeghin, ca-pogruppo di minoranza della precedente amministrazione, che ha ottenuto 217 preferenze e Natascia Marzoli, che ha preso 144 consensi.

“Faremo una puntuale, precisa, co-stante e pressante opposizione, cercan-do di coinvolgere i cittadini, che rimane obiettivo focale e punto cardine del nostro programma e che vorremmo perseguire per attuare, a prescindere dal fatto che

saranno altri ad amministrare”, spiega Zanon. Sugli obiettivi a breve termine del programma di Costa, Zanon precisa che in sede di consiglio il suo gruppo punterà alle reali urgenze del territorio che Lime-nattiva e Democratica considera la messa in sicurezza degli edifici scolastici e gli investimenti nella cultura.

“Per la piazza da un milione di euro – anticipa - voteremo contro ritenendo che le priorità per Limena siano ben al-tre. Lo stesso dicasi per la casa di riposo che rischia di diventare un investimento di privati stile Beverly Hills”. Zanon e la sua lista ritengono che la costituzione di una casa di riposo per anziani avrebbe come target solo una fetta di popolazione molto agiata e che risorse ed energie dovrebbero essere convogliate invece per le scuole e la messa in sicurezza della biblioteca.

Riccardo Zanon (Limenattiva e Democratica)“non AbbiAmo diffuso sufficientemente i nostRi intenti di pRogRAmmA”

N.V.S.

7Limena

Arriva la Tasi e ben 105 Comuni vene-ti salderanno a giugno una parte del tributo sui servizi indivisibili. Tra questi

anche Limena. La giunta Costa, avendo approvato in

anticipo il bilancio preventivo, di cui la sca-denza prevista era fissata entro il 23 mag-gio, in concomitanza con le elezioni ammi-nistrative ed europee, è riuscita a non far slittare la data del pagamento a settembre. La Tasi, che insieme a Tari e Imu compone la Iuc, Imposta Unica Comunale, prevede

il pagamento dei servizi indivisibili, ovvero le attività dei Comuni che non vengono of-ferte a “domanda individuale” (asili nido, trasporto scolastico), ma a livello più ampio (illuminazione pubblica, sicurezza, anagra-fe, manutenzione della strada).

Saranno i Comuni a deciderne le ali-quote, che non potranno sforare il tetto del 2,50 per mille e le detrazioni, anche per quanto riguarda le case affittate. Una parte dell’onere ricadrà sugli inquilini in affitto. A Limena il pagamento del 70% della quota

sarà effettuata dal possessore e il restante 30% dal detentore. La scadenza prevista per il pagamento della prima rata è il 16 giugno, mentre il saldo è fissato per dicem-bre.

Il Comune di Limena ha stabilito l’uno per mille come aliquota base, per l’abitazio-ne principale e per i fabbricati rurali ad uso strumentale. Per i fabbricati costruiti e desti-nati alla vendita, l’aliquota è fissata al 2,50 per mille, mentre l’imposta non è prevista per le rendite inferiori ai cinque euro annui.

E’ prevista una detrazione sulla prima casa e una maggiorazione della stessa per cia-scun figlio di età non superiore a 26 anni.

Altra scadenza, ma per l’Amministrazio-ne questa volta, è prevista per il 23 mag-gio. Limena, infatti, fa parte di quei 4.400 Comuni che avevano chiesto all’esecutivo di Renzi di poter svincolare dal Patto di Stabilità somme da destinare alla messa in sicurezza di edifici scolastici.

Per Limena si parla di 180 mila euro per l’ampliamento della scuola elementare

Petrarca. Renzi dopo aver confermato il suo be-

nestare ha chiesto la comunicazione dei pro-getti, ma Limena ha rilanciato, avendo tro-vato la disponibilità dei soldi per la Petrarca. Ora il sindaco Costa chiede di dirottare i 180 mila euro per la realizzazione di altre opere, come la messa in sicurezza della pista ci-clabile, il completamento dell’illuminazione pubblica e la realizzazione dell’ascensore nella barchessa municipale.

di Nicol Veronica Stefani

Il Comune ha stabilito l’1 per mille come aliquota di base, per l’abitazione principale e per i fabbricati rurali ad uso strumentale

Tasse Istruzioni per l’uso

Entro il 16 giugno previsto l’acconto Tasi

Più di 100 opere, tra disegni e lavori artistici, hanno gremito le pareti dell’Oratorio della Beata Vergine del Rosario. Gli artisti che hanno esposto i loro lavori artistici, dal 22 al 25 maggio,

sono stati gli alunni della scuola primaria A.Manzoni di Limena. Indagare il sogno, sotto la guida delle insegnanti Rosi Castiglione e Liliana Simion, seguendo il percorso creativo di Marc Chagall, pittore onirico vissuto tra il 1887 e il 1985 e, coronare il lavoro

dell’anno scolastico con la mostra: “Il viaggio è... l’emozione di un sogno”. Un’occasione strutturata dalle insegnanti per insegnare ai bimbi la ricchezza delle forme e la libertà della fantasia, mettendoli in contatto con i sogni ed emozioni, per scoprire e incoraggiare i desideri e superare le paure, attraverso l’ausilio dell’arte e della pittura. Arte a 360 gradi, perché il progetto si è concluso con uno spettacolo teatrale: “Sbocciano i sogni”, ispirato al racconto “La

città dei fiori”, della scrittrice Eveline Hasler, realizzato dagli alunni delle classi seconde, insieme alle insegnanti Federica Bortolotto, M.Teresa Busellato, Rosa Gaudio, Marina Mogno e Lialiana Simion. Lo spettacolo ha avuto luogo venerdì 23 maggio al teatro Falcone Borsellino, coinvolgendo un centinaio di bimbi, che grazie al sup-porto di genitori e autorità locali, hanno potuto cimentare le proprie emozioni e la propria interiorità, attraverso il teatro. N.V.S.

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segue da pag. 1

Persone ai vertici delle istituzioni e di primo piano dell’im-prenditoria che stando alle accuse della magistratura, corrompe-vano o intascavano mazzette legate alla realizzazione del Mose. Tangenti che servivano per fi nanziare le loro campagne elettorali o direttamente per arricchirsi personalmente. Gli scossoni non mancheranno a livello politico. Già si reclama a gran voce una veloce rottamazione della vecchia classe dirigente dei partiti. A Venezia il terremoto ha investito il Comune. E lo scandalo rischia di allargarsi ad altri grandi opere: il Passante e le bonifi che am-bientali di porto Marghera. La corruzione solo nella nostra regione sarebbe costata dalle prime stime emerse dalle indagini, centinaia di milioni di euro. Soldi pubblici sottratti alla collettività, ai giovani ai disoccupati, agli anziani. Il Veneto e l’Italia sono ad un bivio : o cambiare radicalmente mentalità (anche con l’aiuto di normative più stringenti in termini di assegnazioni di appalti e trasparenza amministrativa) e considerare la corruzione una piaga che bloc-ca la ripresa e toglie soldi dalle tasche di tutti, o continuare in questa maniera tra il discredito di tutti. Discredito che infl uenza soprattutto degli investitori esteri che in Italia ci metteranno piede sempre meno visto l’andazzo. Se le accuse verranno confermate con le condanne, chi ha rubato deve restituire il maltolto. Da qui si può ripartire, con la consapevolezza soprattutto dopo una re-cessione come quella degli ultimi 7 anni, che chi ruba, ruba dalle tasche di tutti. Non fa un danno ad una entità statale astratta e lontana, ma porta via soldi agli asili, agli ospedali (a cui magari come amministratori propongono tagli), alle forze dell’ordine, alle pensioni degli anziani. Forse, mutuando uno slogan politico, è la volta buona. E’ la volta buona che corruzione e malaffare diventa-no irreversibilmente intollerabili .

Editoriale

di Alessandro Abbadir

Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica

8 Mestrino

Dopo l’uscita di Veggiano, anche il sindaco di Mestrino, Marco Valerio Pedron, avrebbe deciso di abbandonare il Consorzio di polizia

locale Padova Ovest. Il primo cittadino, infatti, ha manifestato tutto il suo scetticismo in merito all’e-conomicità del servizio e alla sua qualità, visto che, a suo avviso, la regionale 11 sarebbe scarsamente presidiata dalle forze di polizia locale. L’alto nume-ro di sinistri che interessano l’arteria che attraversa Mestrino e Rubano, rappresenterebbe per Pedron un pretesto più che valido per gestire la sicurezza in proprio, all’interno del proprio comune. “Per farmi un’idea dei vantaggi rappresentati dall’adesione del comune di Mestrino al Consorzio, ho chiesto di for-nirmi i dati relativi al servizio – spiega il primo citta-dino – tuttavia mi sembrano del tutto inadeguati”. Da qui l’intenzione di uscire dalla convenzione di comuni, della quale fanno parte Selvazzano, Ruba-no e Cervarese, portando il tema in discussione nel prossimo Consiglio comunale, che probabilmente si terrà prima della fine di giugno.

Secondo il presidente dimissionario del Consorzio, Enoch Soranzo, invece, nelle scorse settimane non sarebbe arrivata all’ente alcuna richie-sta di dati ne’ tanto meno lamentele in merito alla qualità del servizio. Il sin-daco di Selvazzano ha ricordato che risale all’estate scorsa l’attivazione di uno sportello del Consorzio proprio a Mestrino, e che tale attivazione era sta-

ta autorizzata proprio per garantire una maggiore presenza degli agenti su l’asse viario della regionale 11. “In merito alla posizione del sinda-co di Mestrino – ha spiegato – cado dalle nuvole, in quanto non ho avuto avvisaglia alcuna di intenzioni di questo tipo.

Anzi – ha proseguito Soranzo – nell’ultima assem-blea è stato deciso un piano di videosorveglianza con l’istallazione di varchi e il comune e anche Pedron era d’accordo, tant’è che il progetto sta an-

dando avanti”. Anche per quanto riguarda l’espetto economico del servizio, l’ex presidente ha riporta-to dati che dimostrerebbero un effettivo risparmio dei comuni nella gestione partecipata del servizio di Polizia locale. “E’ ovvio che avere un’unica sede già porta ad un risparmio – conclude Soranzo – i comuni soci pagano una retta di appena mille euro annuali. Solo questo ha permesso ai Comuni di ri-sparmiare complessivamente 90 mila euro che in parte sono serviti per l’abbattimento della quota di adesione al Consorzio”.

Polizia locale La decisione del primo cittadino Marco Valerio Pedron

Mestrino valuta l’ipotesi di uscire dal Consorzio

Nelle foto piccole il sindaco di Mestrino Marco Valerio Pedron e il presidente dimissionario del Consorzio Enoch Soranzo

Il Sindaco è insoddisfatto del costo e della qualità del servizio, soprattutto perché la regionale 11 sarebbe scarsamente presidiata dalle forze di polizia locale

Risale all’estate scorsa l’attivazione di uno sportello del Consorzio proprio a Mestrino

Alla fine l’accordo è arrivato e il blocco che ha tenuto senza approvvigionamenti i supermercati Despar per diversi giorni è stato rimosso. Ma si è dovuti ricorrere al Prefetto. Tutto

è iniziato lo scorso 30 aprile quando i 103 lavoratori-soci della cooperativa Mestieri e Mestieri, che lavorano nel settore della logistica per il gruppo Aspiag Service a Mestrino, temendo una mancata riassunzione nel cambio d’appalto che ha portato all’av-vicendamento della cooperativa friulana con il vicentino Consorzio Sistema, hanno organizzato un presidio che ha impedito il carico

e lo scarico delle merci. Uno stato di tensione che nelle intenzioni del sindacato Filt-Cgil sarebbe dovuto rimanere acceso fintanto che non fossero andate a buon esito, per i lavoratori, le trattative con i dirigenti della cooperativa vicentina subentrante. Situazione che invece è stata sbloccata dalla Prefettura, chiamata in causa dall’amministratore delegato di Aspiag Service, Paul Klotz, che si era rivolto alle istituzioni per far rimuovere il blocco con l’uso della forza pubblica. Le parti sono state convocate in piazza Ante-nore dove sono state ricevute dal vice-prefetto vicario, Francesca

Iacontini, e dal capo di gabinetto, Antonella Reina. Soddisfazione è stata espressa da entrambe le parti alla conclusione dell’in-contro anche se il posto di lavoro non è stato riconfermato a tutti i 103 lavoratori. Solo 81, infatti, sono entrati a far parte del Sistema Consorzio, gli altri hanno deciso volontariamente di abbandonare l’occupazione in cambio di un indennizzo di 20 mila euro. Proprio l’entità della rifusione, piuttosto alta, era fatto dichiarare al sindacato che la trattativa si è conclusa con successo anche per coloro che non sono più rientrati al posto di lavoro.

neWs OccupazioneAspiAg seRvice, concluso lo sciopeRo, ReintegRAti 81 lAvoRAtoRi

Il presidio all’Aspiag di Mestrino (fonte Twitter@dinozer)

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Persone ai vertici delle istituzioni e di primo piano dell’im-prenditoria che stando alle accuse della magistratura, corrompe-vano o intascavano mazzette legate alla realizzazione del Mose. Tangenti che servivano per fi nanziare le loro campagne elettorali o direttamente per arricchirsi personalmente. Gli scossoni non mancheranno a livello politico. Già si reclama a gran voce una veloce rottamazione della vecchia classe dirigente dei partiti. A Venezia il terremoto ha investito il Comune. E lo scandalo rischia di allargarsi ad altri grandi opere: il Passante e le bonifi che am-bientali di porto Marghera. La corruzione solo nella nostra regione sarebbe costata dalle prime stime emerse dalle indagini, centinaia di milioni di euro. Soldi pubblici sottratti alla collettività, ai giovani ai disoccupati, agli anziani. Il Veneto e l’Italia sono ad un bivio : o cambiare radicalmente mentalità (anche con l’aiuto di normative più stringenti in termini di assegnazioni di appalti e trasparenza amministrativa) e considerare la corruzione una piaga che bloc-ca la ripresa e toglie soldi dalle tasche di tutti, o continuare in questa maniera tra il discredito di tutti. Discredito che infl uenza soprattutto degli investitori esteri che in Italia ci metteranno piede sempre meno visto l’andazzo. Se le accuse verranno confermate con le condanne, chi ha rubato deve restituire il maltolto. Da qui si può ripartire, con la consapevolezza soprattutto dopo una re-cessione come quella degli ultimi 7 anni, che chi ruba, ruba dalle tasche di tutti. Non fa un danno ad una entità statale astratta e lontana, ma porta via soldi agli asili, agli ospedali (a cui magari come amministratori propongono tagli), alle forze dell’ordine, alle pensioni degli anziani. Forse, mutuando uno slogan politico, è la volta buona. E’ la volta buona che corruzione e malaffare diventa-no irreversibilmente intollerabili .

Editoriale

di Alessandro Abbadir

Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica

Vittoria schiacciante della lista “Vivi Villafranca “: la lista, che fa capo al sindaco Luciano Salvò, ha guada-gnato la maggioranza assoluta: 51,21 % con 8 consi-

glieri comunali: ha staccato la lista Lista civica “Villafranca che vorrei“ di Roberto Muraro di ben venti punti, visto che si è assestata al 30,82 % con tre consiglieri. All’ 11, 48 % il movimento Cinque Stelle di Giorgio Pancotti, che ottiene un consigliere comunale. Chiude Guido Rebustello con la lista civica “ Per Villafranca “ che ottiene il 6,47 %.

Soddisfatto il sindaco Luciano Salvò, che con i suoi 2900 voti ottiene il secondo mandato.

“Il risultato - commenta - è abbastanza netto ed ine-quivocabile che dà sicuramente una grande soddisfazione: non avevo fatto previsioni di percentuali ma percepivo una non ostilità da parte dei cittadini: non si ha mai un risultato acquisito prima e per me è stata una piacevole sorpresa. Soddisfacente andare oltre la metà degli elettori: questo dimostra che è stato recepito e compreso il programma. Il mio impegno quindi non è stato bocciato: sono stato ri-tenuto meritevole del secondo mandato e continuo come sempre”.

Roberto Muraro, candidato per la lista “Villafranca che vorrei“ ha ottenuto 1.747 preferenze.

“A noi sono mancati molti consensi che pensavamo di

avere. Il nostro modo di fare politica è un metodo nuovo che in campagna elettorale ha mirato a coinvolgere la gente come fulcro del nostro programma: la gente stessa ne è stata parte attiva: La speranza era alta ma di certo non ci si aspettava uno scarto così netto: mi attendevo al massimo 2-300 voti di scarto.

Abbiamo visto però che nei comuni limitrofi sono stati confermati molti sindaci. Abbiamo notato il timore a cam-biare: ci aspettavamo che la gente fosse più pronta ma si avverte ancora il legame con la tradizione“.

Commenta così Giorgio Pancotti, candidato per il Mo-vimento Cinque Stelle, che ha ottenuto 651 preferenze: “Sostanzialmente siamo soddisfatti delle preferenze avute,

questo considerando anche che abbiamo iniziato tardi la nostra campagna elettorale. Voteremo ciò che è utile per il cittadino senza alcuna preclusione. Pensavamo a qual-che punto in più ma comunque abbiamo superato la media nazionale. Ci aspettavamo una risposta buona e volevamo andare in Consiglio Comunale: ci siamo riusciti “.

Poi prosegue: “La nostra campagna elettorale ha avuto una spesa irrisoria e la risposta dei cittadini ci ha premiato. Ora valuteremo ogni singolo provvedimento: se saranno utili per il cittadino daremo il nostro appoggio“.

Il quarto candidato, Guido Rebustello, della lista civica “Per Villafranca“ ha ottenuto 367 preferenze.

“Sono deluso. Evidentemente i cittadini si fermano alle apparenze - il suo commento - piuttosto che badare alla sostanza. Il nostro programma era uguale a quello degli altri ma puntava molto sull’ambiente, questione che vedo andare a rilento: il mio dispiacere sta anche nel fatto di non poter realizzare interventi di tipo idrico che sono urgenti. E’ necessario riaprire i fossi chiusi e ripulire quelli già aper-ti: c’è un forte rischio di essere sommersi dall’acqua. Sul discorso sanità e viabilità invece eravamo ben chiari: fare riferimento a Padova come gli altri comuni e non andare controcorrente”.

Luciano Salvò

9Villafranca

Amministrative Il vincitore: “Sono stato ritenuto meritevole del secondo mandato”

Salvò ancora sindaco, con il 51,21% dei votiGli altri. Muraro: “C’è ancora timore verso il cambiamento”, Pancotti sostanzialmente soddisfatto, Rebustello delusodi Massimiliano GranatoAmministrative del 25 maggio. Vince

agevolmente Luciano Salvò che rac-coglie un ampio consenso. Con un

bottino di 2.903 voti, ottiene il 51,21 per cento delle preferenze, oltre il 20 per cento in più del suo avversario più agguer-rito, Roberto Muraro (sostenuto dalla lista civica “Villafranca che vorrei”), che di voti ne porta a casa 1.747, pari al 30,82 per cento dei voti complessivi.

Luciano Salvò, sostenuto dalla lista civica “Vivi Villafanca”, viene dunque confermato sindaco.

Più distaccati gli altri due avversari in corsa. Guido Rebustello della lista ci-vica Rebustello sindaco per Villa-Franca raccoglie 367 preferenze, pari al 6,47 per cento; Giorgio Pancotti, candidato del Movimento 5 stelle, ottiene 651 voti (l’11,48% delle preferenze).

Ha votato il 74,61 per cento degli aventi diritto al voto, in tutto 5.832 elettori su 7.817, divisi quasi equa-mente tra maschi e femmine (2.911 i primi, 2.921 le seconde).

Le schede bianche sono risultate 65, le nulle 99.

I numeri del votosAlvò RAccoglie 2900 voti, il

20 peR cento in più del secondo

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10 Villafranca

La Regione Veneto ha dato il benestare ad aprire una nuova Farmacia nella frazione di Ronchi di Villafranca un anno fa, ma il bando sembra avere dei tempi lunghi. Se la Legge sulle

liberalizzazioni ha permesso di aprire più farmacie entro determi-nati parametri, il Comune in questione, avendo superato i 10mila abitanti, può averne una terza dopo le due esistenti: al momento però l’operazione risulta bloccata.

La terza sede farmaceutica è stata resa necessaria per sop-perire alle esigenze dei cittadini più lontani alle altre due sedi già esistenti, anche pensando ai cittadini anziani.

A questo proposito la Regione ha appunto istituito un bando ma alcuni rallentamenti hanno procrastinato l’apertura del nuovo esercizio. Nell’attesa dell’assegnazione definitiva, si è deciso di domandare l’apertura di un dispensario farmaceutico in loco: una sorta di punto di riferimento come una vera e propria farmacia, che raccoglie ricette e consegna medicinali.

Il bando unico per tutte le nuove farmacie della Regione è sta-to frenato dai vari ricorsi al Tar che stanno rallentando la procedura di assegnazione della Farmacia. Il centro provvisorio è attivo due volte la settimana e raccoglie gli ordini dei clienti, prima costretti a rivolgersi alle farmacie di altri Comuni come Mestrino, Campodoro: tutte a distanze non proprio agevoli.

“Si sta aspettando il parere dell’Ordine dei Farmacisti assieme al benestare dell’Usl e della Regione - afferma il primo cittadino Luciano Salvò - questo è un servizio utile perché consente ai cit-tadini che abitano lontani dai due esercizi già esistenti di avere le medicine. L’apertura di una terza farmacia è stata resa necessaria soprattutto per questo motivo: se poi si considera che non ci sono mezzi pubblici che colleghino Ronchi ad altri comuni, questa è di-ventata un’esigenza impellente: auspichiamo quindi che le risposte che attendiamo siano piuttosto celeri:nel frattempo la struttura provvisoria ci permette di ovviare a queste esigenze”.

Servizio pubblicoil sindAco sollecitA lA conclusione dell’iteR peR ApRiRe lA fARmAciA

Dell’ampliamento dei servizi sanitari della casa di riposo “Don Luigi Maran”, se ne

parlava da un bel po’. Da tempo, infatti, era sentita a Villafranca l’e-sigenza, soprattutto per la fascia di popolazione più anziana, di una struttura per i servizi ambulatoriali e sociali, soprattutto a causa delle distanze che separano il Comune dai presidi ospedalieri di Campo-sampiero e Cittadella o dal distret-to sanitario di Piazzola sul Brenta.

A questo proposito, era stata individuata proprio la struttura gestita dalle suore Elisabettine come il luogo deputato ad ospitare i nuovi servizi, visto che già da qualche anno, oltre alla casa di riposo, sono attivi ben due punti prelievi e gli ambulatori fisioterapici ai quali la popolazione ha sovente fatto ricorso. Da qualche settimana l’ampliamento non è più una mera aspirazione ma un progetto concreto che è andato via via definendosi. Sono recentemente partiti i nuovi lavori che interesseranno la casa “Don Luigi Maran” con l’abbattimento dell’edificio originario e la costruzione di un’ala in cui saranno ospitati, appunto, nuovi alloggi per anziani, ambulatori e servizi sociali.

“I lavori di ampliamento verranno realizzati a spese dell’ordine delle Elisabettine - spiega il sindaco, Luciano Salvò – mentre per quanto riguarda gli ambulatori da qualche settimana è arrivato l’assenso dei medici di base del territorio per dare vita al servizio di medicina di gruppo”.

In buona sostanza, verrà garantita la presenza di un medico condotto, della guardia medica nei giorni festivi, prefestivi e di notte. L’accordo con le suore Elisabettine e con l’Usl 15 prevede inoltre l’apertura di ambulatori di specialità come cardiologia, geriatria e pneumatologia.

“Con l’aumento dei servizi sanitari nella struttura – ha concluso il primo cittadino – la nuova Casa Maran è diventata un vero polo sanitario e assistenziale”.

Partiti i lavori alla casa delle suore ElisabettinecAsA mARAn, polo sAnitARio e AssistenziAle

sAlute e teRRitoRio

La morte dell’agente peni-tenziario di Taggì di Sopra, che lo scorso 29 aprile ha

deciso di farla finita con la vita, ha riaperto una serie di interro-gativi all’interno del sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe). A parlare è stato Do-nato Capece, convinto che la morte dell’agente che prestava servizio al carcere di Due Palaz-zi di Padova, sia legato ad un generale stato di stress che col-pisce l’intero settore della Polizia. “Cento casi dal Duemila ad oggi sono una enormità. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: l’istituzione di apposite convenzioni con centri specializzati di psicologi del lavoro in grado di fornire un buon supporto agli operatori di polizia - garantendo la massima privacy a coloro i quali intendono avvalersene - può essere un’occasione per aumentare l’autostima e la consapevolezza di possedere risorse e capacità spendibili in una professione davvero dura e difficile, all’interno di un ambiente particolare quale è il carcere, non disgiunti anche dai necessari interventi istituzionali intesi a privilegiare maggiormente l’aspetto umano ed il rispetto della persona nei rapporti gerarchici e funzionali che caratterizzano la polizia penitenziaria”.

“Purtroppo l’elenco dei suicidi fra gli agenti della polizia penitenziaria s’allunga – spiega Giampie-tro Pegoraro, coordinatore veneto della Cgil-Polizia penitenziaria Come Cgil - abbiamo lanciato richieste di intervento al Governo e al Ministero della Giustizia, tutte rimaste inascoltate.

Le condizioni di lavoro per gli agenti sono sempre più difficili: in carcere finiscono malati anche psichiatrici, tossicodipendenti in crisi, tantissimi stranieri. E gli agenti sono del tutto impreparati a gestire situazioni complesse e spesso al limite, costretti a turni pesanti con 40-50 ore di straordinari al mese, tante volte non pagati. Basta pensare che mancano circa 7 mila agenti nelle carceri italiane”.

Morte di un agente penitenziarioil sindAcAto si inteRRogA

Ma.Gr.

Ronchi

Uno dei primi punti del programma della nuo-va Giunta di Villafranca, insediatasi dopo le elezioni del 25 maggio, riguarda il piano

sicurezza. I tre punti fondamentali riguardano: la videosorveglianza, l’ambito della Polizia Locale e la presenza costante di Carabinieri sul territorio.

Nel 2008 l’unico comando di Polizia era sito a Piazzola sul Brenta ed era riferimento anche dei comuni limitrofi: era aperto in alcuni orari predefi-niti e in alcuni giorni della settimana. L’ambito di Polizia Locale a Villafranca Padovana vide la luce invece nel 2010 e fu un vero e proprio balzo in avanti. All’epoca la struttura era in coabitazione con gli uffici dell’assistenza sociale, spostatasi proprio recentemente a Casa Maran, casa di riposo di Taggì di Sotto.

“Nel 2013 abbiamo stipulato un accordo con gli altri comuni limitrofi affinché un terzo degli agenti della polizia locale abbia come riferimento il presidio di Villafranca Padovana: verranno inoltre coordinati da altri agenti della polizia locale - spiega il primo cittadino Luciano Salvò - questo anche per dare maggiore garanzia di una migliore copertura del ter-ritorio e dare la possibilità di concentrare la videosor-veglianza dei comuni dell’unione Padova Nordovest comprendenti Campodoro, Villafranca, Piazzola sul Brenta, Curtarolo e Campo San Martino: le immagini confluiranno in questa centrale operativa di Piazza

Marconi“.L’ambito di polizia locale si sta aggiornando:

verranno infatti sostituite le telecamere e moderniz-zato il sistema di registrazione: le sei nuove teleca-mere garantiranno una migliore risoluzione delle im-magini, un sistema di trasmissione più moderno ed efficiente. Le immagini poi saranno a disposizione degli ufficiali della polizia giudiziaria per eventuali indagini.

L’iniziativa non si ferma qui: in programma ci sarà anche l’implementazione di ulteriori teleca-mere in altre zone sensibili del Comune: questa iniziativa sarà realizzata anche in collaborazione con altre realtà ed altre istituzioni come l’Etra

(Energia Territorio Risorse Ambientali ); questo per avere un maggiore controllo delle isole ecologiche ed evitare, ad esempio, un cattivo uso o errato dei cassonetti per la raccolta differenziata o abbandono dell’immondizia. La priorità è di avere maggiore pre-senza di forze dell’Ordine e di agenti sul territorio. Da cinque mesi infatti, grazie ai Carabinieri c’è una presenza costante nel territorio che garantisce anche una copertura notturna. I vigili sono anche numerica-mente più presenti.

Questo risultato è stato anche riscontrato da un comitato provinciale per l’ordine pubblico, riunitosi proprio ad inizio anno.

Amministrazione Il neo sindaco Luciano Salvò illustra il programma

Verrà data priorità al Piano sicurezzaVideosorveglianza, Polizia locale e presenza sul territorio dei Carabinieri sono i tre temi fondamentali di Massimiliano Granato

Ordine pubblico, tema prioritario per il rieletto sindaco

12 Rubano

Sabrina Doni è il nuovo sindaco di Rubano, con 3.859 voti - pari al 67,77%, - ottenuti al ballottaggio dello scorso 8 giugno ottiene una percentuale di consensi

che è il doppio dell’avversario, Renato Boldrini, candidato sindaco sostenuto dal Movimento 5 stelle. Quest’ultimo infatti raccoglie al secondo turno 1.835 preferenze, il 32,23%, in una giornata elettorale che ha visto andare al voto soltanto il 46,89 per cento degli aventi diritto, in tutto 5.824 elettori.

Il consiglio comunale risulterebbe così composto: per la maggioranza Francesca Dall’Aglio, Ermogene Gatto, Lorenzo Segato, Anna Cipolla, Riccardo Fantin, Alberto Rampado, Paola Giannachi, Lorenzo Rampazzo, Stefania Doneg, Pierluigi Vergati; la minoranza: Renato Boldrini, Samantha Dalla Libera, Donatella Banzato, Ni-cola Pedron, Fabio Targa e Michela Gottardo.

Il voto del 25 maggio. Per le amministrative di Rubano si è registrata al primo turno del 25 maggio un’affluenza del 70,61%. Questo significa che hanno votato 8.770 persone su un totale di 12.420 degli aventi diritto. Un calo rispetto alla tornata elettorale del 2009, in cui si era ottenuta una percentuale pari a 75,7%. Equilibrio tra i votanti uomini e donne, la per-centuale dei primi è stata del 69,51%, mentre per il

gentil sesso si è constatato un 71.78%. Già nel primo turno aveva primeggiato Sabrina

Doni, sostenuta dalle liste Vivere Rubano e Rubano Futura, appoggiata da Partito Democratico, Socialisti ita-liani, Assieme per il bene comune e Verdi, conquistando il 40,65% delle preferenze, seguita da Renato Boldrini del Movimento 5 Stelle che ha preso il 17,69% dei voti. Una differenza sufficientemente marcata, ma una per-centuale non adeguata (serviva raggiungere il 50%) a far raggiungere a Doni la maggioranza necessaria ed evitare il ballottaggio. Lo scrutinio elettorale ha messo in evidenza un’altra battaglia nel voto del 25 maggio

scorso. Una corsa sul filo di lana, che ha visto rincorrersi

sino all’ultimo momento, il pentastellato Boldrini e Do-natella Banzato, supportata da Forza Rubano e Prima Rubano, il blocco principale del centodestra. La Banzato, però, non è riuscita a portare a casa i numeri sufficienti per contendere a Doni la fascia tricolore, con una percen-tuale di voto del 17,11. Stando ai dati del sito di Beppe Grillo, Boldrini è stato uno dei 12 candidati sindaci ad andare al ballottaggio, unico nel territorio del Veneto.

Nella classifica della corsa al municipio di Rubano seguono: Fabio Targa con Difesa Civica, che si è accapar-

rato l’8,88% dei voti, Michela Gottardo con il 7,66%, sostenuta da Rubano al Centro e Nuovo Centro Destra di Alfano, Luigi Tarquini candidato sindaco della Lista Ci-vica Rubano Sociale, con il 4,61% e, infine, Emanuele Scieri, con Rubano Città in Movimento, che ha registrato il 3,40% dei voti. Un risultato amaro da digerire per le liste di estrazione di centro-destra, che si appresta-no a modificare la traiettoria della strategia in vista di un’offerta più incisiva per il territorio. Un’uscita di scena senza rimpianti o amarezza per il sindaco uscente Otto-rino Gottardo, che si dichiara soddisfatto del responso delle urne.

di Nicol Veronica Stefani

Ottiene più del doppio dei voti dell’avversario candidato del Movimento 5 Stelle, Renato Boldrini, in una giornata elettorale che ha fatto registrare una scarsa affluenza alle urne

Elezioni amministrative La candidata del centrosinistra vince al ballottaggio

Sabrina Doni è il nuovo sindaco

A sinistra il neo sindaco Sabri-na Doni con la squadra che l’ha sostenuta, a fianco Renato Boldrini

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13Rubano

Sabrina Doni, eletta sindaco, sostenuta dalle li-ste Vivere Rubano (Pd, Psi, Verdi e Assieme per il bene comune) e Rubano Futura è soddisfatta

dell’esito del primo turno e di quello del ballottaggio. Ringrazia tutti coloro che l’hanno scelta: “Ringrazio tutti gli elettori che hanno avuto fiducia in noi e nel nostro programma. A loro va il mio grazie per il sostegno alle nostre proposte su politiche giovanili e familiari, ambien-te e mobilità sostenibile, partecipazione attiva, lavoro e nuove imprese”.

Doni enfatizza l’ampiezza dell’offerta delle liste che la sostengono. Vivere Rubano propone elementi di esperienza e di continuità con la giunta passata, mentre Rubano Futura si compone di giovani alla prima espe-rienza politica, ma che derivano da contesti dell’associa-zionismo e di relazione con il territorio.

“E’ importante capire - afferma - che chi ha compo-sto la nostra squadra funge da tramite comunicativo tra i cittadini e l’amministrazione, per diminuire la distanza che separa le istituzioni dalla gente e poter rispondere

alle varie esigenze del territorio”. “Chi ci ha votato - conclude - ha dimostrato di pre-

ferire chi fa proposte concrete e sottolinea l’urgenza di attuarle. Questo è il tempo del coraggio e della respon-sabilità, per costruire opportunità di futuro e attuare progetti sfidanti. Amministrare è un impegno che merita passione, serietà e volontà di rimboccarsi le maniche. Noi siamo pronti a farlo mettendoci la faccia, per es-sere gli amministratori di tutti e lavorare per il bene di Rubano”.

di Nicol Veronica Stefani

Elezioni amministrative I commenti del nuovo sindaco Sabrina Doni

“Chi ci ha votato ha dimostrato di preferire chi fa proposte concrete” Fabio Targa con Difesa Civica ha ottenuto una

percentuale di 8,88% nella corsa per la fascia tri-colore. Rispetto alle logiche di alleanza si è detto

disponibile a fornire appoggio a chi fosse intenzionato ad attuare i principi cardine del suo programma, ovvero l’abolizione dei dirigenti, l’abbassamento delle tasse, la creazione di un ufficio Lavoro e l’istituzione di un tutor tributario comunale.

Per Luigi Tarquini di Rubano Sociale, che ha preso il 4,61% dei voti, appare: “Assurdo non rientrare nella compagine del Consiglio Comunale per chi ha ricevuto quasi 400 voti”. Per il futuro promette di “presiedere e vigilare dall’esterno del Consiglio e continuare a lavorare sul territorio per il bene comune di Rubano”. Emanuele Scieri è arrivato ultimo in questa tornata elettorale, ag-giudicandosi con la Lista Rubano Città in Movimento il 3,40% dei voti. Probabilmente l’essere partiti più tardi, rispetto agli altri candidati, può aver giocato a sfavore della civica da lui capitanata. Nemmeno per Scieri si prospetta un posto all’interno del Consiglio Comunale. C’è da dire che le amministrative del 25 maggio a Ru-bano verranno ricordate anche per un fatto non troppo lusinghiero. Una serie di vicissitudini e di incomprensioni hanno creato non pochi disagi nello spoglio dei voti al seggio 7, provocando una vera e propria gazzarra, tan-to che è servito l’intervento della Prefettura. I risultati degli scrutini non sono arrivati se non dopo la mezza-notte e, come se non bastasse, i dati sulle preferenze portati all’ufficio elettorale in municipio continuavano a non tornare.

Gli sconfitti del 25 maggioi RisultAti delle civiche di scieRi, tARquini e tARgA. gAzzARRA Al seggio 7

N.V.S.

“Ci ha punito la frammentarietà”. Secondo Donatella Banzato, candidata sindaco per Forza Ru-

bano e Prima Rubano che il 25 maggio ha raccolto il 17,11%, ovvero 1.439 voti, il problema è sorto fin dall’inizio quando si è deciso di offrire più soluzioni della stes-sa area politica: “La velleità, da parte di alcuni, di correre da soli ha disperso i voti,

ma siamo soddisfatti del risultato portato a casa. In un solo mese e mezzo di campa-gna elettorale siamo quasi riusciti a portare via il trono al M5S, che ha iniziato il suo lavoro nel territorio un anno e mezzo in an-ticipo rispetto al nostro”. In consiglio comu-nale dovrebbe sedere, oltre alla Banzato, anche Nicola Pedron, 45 anni, consigliere comunale uscente e unico della lista di For-

za Rubano con alle spalle un’esperienza po-litica. “Sarà un’opposizione diversa rispetto a quella del passato, in cui la minoranza utilizzava toni forti, ma sterili, senza otte-nere risultati”.

Michela Gottardo, di Rubano al Cen-tro e Nuovo Centro Destra di Alfano, che ha raccolto l’adesione del 7,66% fa un’a-nalisi diversa, considerando il crollo del voto leghista che non è stato intercettato dalla Lista Prima Rubano.

N.V.S.

il centrodestra escluso dal ballottaggiodonAtellA bAnzAto: “puniti dAllA fRAmmentARietà”

Il caso

Sabrina Doni

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14 Rubano

Un decreto approvato dal Consiglio dei Ministri che dichiara lo stato di calamità per i comuni veneti colpiti dall’alluvione

del 3 febbraio scorso e che stanzia a favo-re delle sue vittime 27 milioni di euro, cifra che copre appena il 5% del danno totale, ammontante a mezzo miliardo. Tante parole di conforto, seguite dalla mancanza di fatti e aiuti concreti.

Inizialmente al Veneto, a differenza di Toscana ed Emilia Romagna, non erano destinate risorse, ma grazie alla reazione di sindaci e autorità locali interessate, tra cui anche Rubano, la situazione è un po’ mi-gliorata. Il Governatore Luca Zaia, in una nota da Palazzo Balbi, ha paragonato a una beffa lo stanziamento deciso dal Consiglio dei Ministri: “Dei 218 milioni di danni arre-cati alla rete idrica primaria ne verrebbero risarciti a malapena una decina; appena 3 milioni circa andrebbero alla rete idrica secondaria contro i 75 richiesti e documen-tati; forse nemmeno 13 milioni dovrebbero risarcire poi privati, imprese, commercianti, artigiani che hanno subito 259 milioni di danni”.

Disposta la sospensione dei versa-menti tributari sino al 31 ottobre 2014 per le famiglie e imprese alluvionate. Un riconoscimento insufficiente secondo il sin-daco uscente di Rubano Ottorino Gottardo, che preme per un incontro con la Regione affinché vengano chiariti i parametri di distribuzione dei fondi e per chiedere uno stanziamento preciso di risorse che la Re-gione metta a disposizione ai comuni per la sicurezza idraulica “altrimenti si continue-ranno a fare grandi dichiarazioni e poco in termini di fatti”.

Un aiuto concreto è arrivato dall’ini-ziativa promossa dal supermercato Alì di Tencarola, nel centro commerciale “Il Bac-chiglione”, che ha raccolto, attraverso la clientela dei supermercati Alì, Alìper e delle profumerie Unix della provincia di Padova, un fondo da destinare agli alluvionati delle zone di Selvazzano, Rubano, Montegrotto e Battaglia. Consegnati quattro assegni da 3 mila euro ciascuno, per un totale di 12 mila euro.

La raccolta è avvenuta attraverso i pun-ti della carta fedeltà, con la donazione di 1 euro, ammontante a 100 punti della carta, che il Gruppo Alì ha raddoppiato. Un piccolo gesto che ha potuto smuovere una più gran-de somma e una maratona di solidarietà.

di Nicol Veronica Stefani

Approvato il decreto dal Consiglio dei Ministri che dichiara lo stato di calamità per i comuni veneti colpiti dall’alluvione dallo scorso febbraio

Lo chiamano il “suppostone” e a ben guardarlo, quando si arriva a Bosco di Rubano, è proprio un pu-

gno nell’occhio. E’ l’antenna di telefonia di proprietà di Telecom, installata nel parcheggio di via Cavallotto, che oltre a mal adattarsi al contesto ambientale circostante, appare eccessivamente vici-na alle abitazioni. Insorgono i residenti della zona che lamentano una grave in-combenza del ripetitore e issano sull’an-tenna uno striscione di protesta, per sottolineare il patto disatteso dall’am-ministrazione comunale, che aveva assicurato il rispetto ambientale della co-struzione. Il Movimento 5 Stelle cavalca la battaglia assieme ai cittadini, organiz-zando una serata di approfondimento sull’elettromagnetismo, con l’esperto Achille Sacchi e, tramite un comunicato spiega: “Non aspetteremo che i nostri bimbi si ammalino per metter in sicurez-za questa torre base”, per denunciare le poche certezze dell’impatto della torre sulla salute ed enfatizzare l’estrema vi-cinanza della stessa alle scuole.

L’amministrazione Gottardo rispon-de alle critiche, che non sono mancate anche da parte di Michela Gottardo del Ncd, spiegando che il decreto Gasparri stabilisce una via preferenziale per l’in-stallazione di tali impianti e, laddove i parametri di emissione rispettino le norme, le autonomie locali non possono negare la richiesta di installazione. Vie-ne precisato che l’Arpav ha dichiarato il proprio bene placido per l’installazione, non rilevando anomalia alcuna.

neWs

La protesta degli abitanti il pAnoRAmA di bosco di RubAno “guAstAto” dAll’AntennA di telefoniA

N.V.S.

Alluvione in Veneto Alì di Tencarola raccoglie 12mila euro

Dal Governo in arrivo 27 milioni di euro

12

VIAGGIO IN PROVINCIAPADOVA

Cinquantun’anni, laureato in biologia e consigliere dele-gato di Ravagnan Spa. Questo in sintesi estrema il pro-fi lo di Mauro Ravagnan eletto dall’assemblea dei soci

Presidente della sezione Metalmeccanici di Confi ndustria Padova. Un ruolo strategico che dovrà guidare la maggiore sezione merceologica della compagine patavina di Confi ndu-stria che conta oltre 500 aziende associate e più di 26mila addetti ai lavori.

Mario Ravagnan succede a Massimo Finco, il cui man-dato è scaduto, e sarà affi ancato nei ruoli di vice presidenti da Enrico Berto, della Berto’s di Tribano, e Mirco Maschio della Mascio Gaspardo di Campodarsego. Oltre ai vertici è stato rinnovato anche il Consiglio direttivo di sezione ai cui banchi ora sono seduti: Giorgia Barichello (Barichello Carlo, Vigonza), Francesco Blasi (Komatsu Italia, Este), Gianfran-co Cattapan (Plastic Systems, Borgoricco), Amelia Fioren-zato (Piron, Cadoneghe), Luca Iovini (I.T.EL., Limena), Franco Masenello (B.M. Tecnologie Industriali, Limena), Maurizio Minozzi (Mita, Conselve), Vittorio Rubin (Offi cine Meccaniche Rubin, Campodarsego), Attilio Temporin (Agri-mec Lami, Tribano), Marco Tono (Tonoimpianti, Padova), Antonio Vendraminelli (Vecom, Padova), Fabio Voltazza (Pressofusione Saccense, Piove di Sacco).

“Il metalmeccanico, con 5.254 imprese, è il settore portante del sistema produttivo provinciale” ha sottolineato

Mario Ravagnan nella nuova veste di presidente “prima voce dell’export, investito sì, ma non piegato dalla crisi. Dal 2009 al 2013 le imprese del comparto hanno avuto un calo del -6,9%, più contenuto di quello nazionale (-8,3%) e regionale (-8,4%). Padova resta la seconda provincia metalmeccanica del Veneto, con il 21,3% delle imprese, la decima in Italia (2,4%)”.

Dati che lasciano ben sperare nel trend positivo di settore che permet-ta una crescita costante e duratura e soprattutto ce riesca a coinvolgere sempre più giovani e professionisti qualifi cati. Uno spiraglio è dato dai lievi segnali di ripresa del settore che ha aumentato la pro-duzione del +0,8% nel 2013 arrivando ad una percentuale del +3,3% nell’ultimo triennio. Anche nel comparto export l’aumento è lieve ma signifi cativo con una percentuale del +3%, ad esclusione dei metalli preziosi.

Ottimistica è dunque la visione di Ravagnan “Le nostre imprese hanno le carte in regola, prodotti, specializzazioni, mercati per tornare a crescere.” E analizzando i dati del settore conferma “Segnali positivi ma ancora insuffi cien-ti a invertire la tendenza. Se una parte delle imprese più strutturate e globalizzate continua a performare, la mag-gioranza si sente ancora su un piano inclinato ed esprime

disagio. La questione centrale è la competitività. Da qui la sollecitazione al governo a intervenire per stimolare gli investimenti e per un contesto più competitivo”. Una richie-sta che dovrebbe tradursi in riduzione del carico fi scale, semplifi cazione burocratica, energia meno cara, merito. Ma anche un mercato del lavoro più moderno e accessibili-

tà del credito. Spostandosi sul tema dell’inter-

nazionalizzazione Ravagnan sottoli-nea come questo sia un argomento fondamentale che deve portare alla creazione di una rete territoriale “Bi-sogna costruire un sistema sinergico,

tra ministero, Ice, Regioni e Camere di Commercio, con l’obiettivo di formare chi lavora con l’estero o lo approccia per la prima volta e concentrarsi sulle direttrici strategiche. Dal canto nostro ci attiveremo subito per stare al fi anco delle aziende, aiutarle a valorizzare i punti di forza e a superare le criticità.

Una per tutte, la scarsa attitudine a lavorare in fi lie-ra. Bisogna superare il mero rapporto di subfornitura tra grandi, medie e piccole imprese, creare reti integrate per proporsi sui mercati in modo effi cace.” Massimo Finco, pre-sidente uscente, sarà ora alla guida della nuova sezione Confi ndustria Veneto Metalmeccanici.

E’ il settore portante del sistema locale, vi sono segnali di ripresa Ravagnan nuovo presidente

Padova che produce I numeri di Confi ndustria invitano ad un cauto ottimismo

Metalmeccanica leadernell’export vince la crisi

Un progetto ambizioso quanto carita-tevole è quello intitolato “La gene-rosità che batte la crisi” volto a dare

sostegno alle famiglie padovane in diffi coltà e promosso dal Comune di Padova in colla-borazione con i beati costruttori di Pace, Acli, Caritas, Ucid e i sindacati CGIL, Cisl, Uil. Fir-mato nel maggio 2013 il protocollo d’intesa è stato rinnovato nelle scorse settimane e prevede la messa a disposizione di somme di varia entità per aiutare nelle spese correnti le famiglie in diffi coltà. Il contributo iniziale di 100 mila euro, assicurato dal Comune, lo scorso anno ha avuto un’integrazione di 57 mila euro di Caritas e 50 mila euro di Ucid e cittadini e ha permesso di aiutare 504 fami-glie pagando 1108 bollette con un contribu-to medio pari a 378 euro. I singoli cittadini possono fare donazioni spontane.

Sostegno alle famiglie

lA geneRositàAbbAtte le difficoltà

Ha dato il via alle sue attività il mese scorso scorso il nuovo uffi cio turistico che troverà spazio presso la stazione ferroviaria patavina e che sarà a disposizione dei turisti 7 giorni su 7 con orario continuato dalle 9 alle 19 da lunedì a sabato e dalle 10 alle 16

di domenica e nei giorni festivi. Con ‘apertura di questo uffi cio arrivano a 2 gli IAT riconosciuti dalla Regione Veneto, come previsto dalla nuova normativa del settore, che permettono di reperire notizie e informazioni nonché acquistare biglietti di ingresso e prenotare visite in tutti i punti di interesse della Regione, senza tralasciare le minicrociere sul Brenta e i tour in autobus fra le vie cittadine. Una forte spinta al turismo che raddoppia l’offerta informativa in un punto strategico della città, senza limitarsi al centro torico, ma coinvolgendo i turisti fi n dal loro arrivo

in città sia che avvenga in treno sia che avvenga in bus o con altri mezzi.Una forte crescita, quella del comparto del turismo, preannunciata dall’aumento dei dati di

settore che registrano un ottimistico andamento positivo. L’uffi cio situato in Piazzetta Pedroc-chi nelle scorse settimane ha registrato fi no a 500 visitatori giornalieri e dati positivi arrivano anche dalle emissioni delle Padovacard, la tessera pensata su misura per i turisti che consente ingressi agevolati ai punti di interesse della città, che nel mese di aprile hanno superato di più di 300 unità quelle dello scorso con un aumento del 23% (1671 contro le 1356 del 2013). Una stagione in crescita probabilmente dovuta alla proposta culturale della città e agli eventi che stanno crescendo attraendo visitatori anche a livello nazionale e internazionale.

LARGO AL TURISMO APERTO L’UFFICIO INFORMATIVO IN STAZIONE A PADOVA

“Dati positivima da soli non bastano per invertire la tendenza”

Mauro Ravagnan

Il nuovo uffi cio turistico in stazione

16

di Emanuele Masiero

13Spazi Aperti

Sette megawatt di energia ad impatto ambientale nullo, prodotta senza combustione e un sistema di selezione dei rifi uti che permette di raggiun-

gere il 95% di differenziazione. Sono questi i numeri impressionanti con cui Sesa Spa si presenta al pubblico. Ma nonostante tutto l’azienda che gestisce i rifi uti di gran parte della provincia di Padova è spesso nell’occhio del ciclone per i presunti odori molesti che arrivano a Ospedaletto ed Este. Per questo il Consorzio Padova Sud ha organizzato una visita guidata agli impianti di Este, accompagnando gli amministratori del territorio alla scoperta della tecnologia che permette di differenziare ulteriormente la parte di secco non riciclabile.

L’obiettivo fi nale resta sempre quello dei “Rifi uti Zero”, grazie al raggiungimento di un valore fi nale di secco non riciclabile prossimo allo zero. Sindaci, assessori e consiglieri, hanno prima assistito ad una spiegazione sulle differenti tipologie di rifi uti e sui si-stemi di trattamento e smaltimento. Successivamente, gli amministratori, sono stati accompagnati all’interno dell’impianto di selezione del rifi uto secco non ricicla-bile. L’impianto di selezione tratta la frazione secca dei

rifi uti derivante dalla raccolta differenziata e imballaggi riciclabili dalle attività produttive e industriali del territo-rio. Nell’impianto di selezione vengono conferite le fra-zioni dei rifi uti e vengono selezionate separatamente: i rifi uti riciclabili vengono avviati ai centri di recupero e solo il residuo delle selezioni non più riciclabile viene conferito nella discarica.

I Comuni del Consorzio rientrano tutti nella speciale classifi ca dei “Comuni Ricloni” stilata da Legambiente, con una media di circa il 70% di raccolta differenziata. L’impianto di selezione permette di differenziare ulterior-mente aumentando la percentuale di un altro 10-25%. Il valore medio generato dai riciclabili è pari a 13,76 euro/famiglia. Un dato che rappresenta il 60% circa dei costi afferenti alla raccolta e al trasporto. Gli ammi-nistratori dei Comuni del Consorzio Padova Sud hanno potuto osservare da vicino anche gli impianti utilizzati per alimentare la rete di teleriscaldamento che serve le utenze di Ospedaletto Euganeo ed Este. La rete di teleriscaldamento distribuisce, tramite condotti di acqua calda, il calore recuperato dai gruppi di cogenerazione.

Con gli amministratori erano presenti Simone Borile

(Presidente del Consorzio Padova Sud), Angelo Manda-to (Amministratore Delegato di Sesa) e Natalino Furlan (Presidente di Sesa). “L’attenzione e la cura che met-tiamo nella gestione del ciclo dei rifi uti sono apprezzate in tutto il territorio nazionale – ha commentato Boris Furlan, Presidente di Sesa – I nostri impianti sono spes-so oggetto di visite per vedere in prima persona come vengono gestiti i processi del ciclo dei rifi uti. Registriamo presenze non solo dall’Italia, ma anche da altri stati eu-ropei, perché di fatto, i nostri impianti, sono eccellenze tecnologiche in grado di produrre energia verde. Dalla Sesa escono 7 MW di energia ad impatto ambientale nullo, prodotta senza combustione. La presenza degli

amministratori del territorio è un appuntamento impor-tante perchè sindaci, assessori e consiglieri comunali, rappresentano i cittadini e sono una garanzia di con-trollo della qualità delle risorse pubbliche. Il progetto per cui lavoriamo ogni giorno è raggiungere l’obiettivo rifi uti zero e su questa strada continueremo a dare il massimo”.

“Impianti come quello della Sesa sono di fonda-mentale importanza – ha spiegato Simone Borile, Presidente del Consorzio Padova Sud – Gli sforzi quoti-diani dei cittadini con la raccolta differenziata vengono ulteriormente valorizzati grazie all’impianto di selezione del rifi uto secco”.

Presentata la nuova tecnologia chepermette di differenziare ulteriormenteanche la parte di secco non riciclabile

Iniziartiva della Sesa di Ospedaletto L’azienda di servizi ambientali apre le porte agli amministratori del territorio

Obiettivo “rifi uto zero” e sostenibile

Un momento della visitaagli impianti della Sesaad Ospedaletto, doveviene prodottaenergia per 7 megawattsenza combustione

Illustrato neldettaglio il ciclodi lavorazionee differenziazionedei rifi uti urbani

Una collaborazione internazionale che parte da Padova per prevedere in tempo reale e con dati diffusi via web

le piene dei fi umi. Si chiama Smart Water ed è un progetto europeo che vede la Pro-vincia di Padova capofi la in collaborazione con partner europei della Romania, Bulgaria e Grecia. Con le emergenze idrauliche che spesso interessano l’area del Camposampie-rese, si è evidenziata la necessità di pren-dere in considerazione come bacino pilota quello del torrente Muson dei Sassi. Ma di fatto si tratta di una innovazione tecnologi-ca che potrebbe risultare fondamentale per tutta la provincia: non dobbiamo dimenti-care le alluvioni che in questi mesi hanno interessato la bassa padovana e che hanno causato danni praticamente incalcolabili.

Durante la presentazione del progetto hanno partecipato il vicepresidente della Provincia di Padova, i rappresentanti dei partner europei, la Regione Veneto sezione Protezione Civile, il dirigente del settore servizi informativi della Provincia di Padova e molti volontari. L’obiettivo è quello di pre-vedere in tempo reale, attraverso uno stru-mento accessibile via web, le piene dei fi umi in relazione alle precipitazioni previste e dei loro effetti in caso di esondazioni. Le emer-genze idrogeologiche che hanno colpito in questi mesi la nostra provincia (bacino del Bacchiglione e del Fratta-Gorzone) eviden-ziano l’urgenza di applicazione di modelli a breve termine anche per altri importanti fi umi in modo di avere uno strumento di ge-stione dei rischi legati alle alluvioni che sia

semplice, accessibile via web e replicabile in ogni zona d’Europa. Smart Water anche in Veneto potrebbe diventare uno standard nella consultazione dei modelli idraulici pre-visionali e trovare applicazione in altri corsi d’acqua che, per le loro caratteristiche, de-vono essere tenuti sotto stretta sorveglian-za. Si stima che l’architettura del progetto, tenuta costantemente aggiornata, potrebbe avere ulteriori margini di miglioramento: una diminuzione dell’incertezza previsiona-le e un aumento del dettaglio degli scenari di evento man mano che i Comuni adegua-no i loro piani comunali di Protezione Civile alle nuove linee guida. Smart Water sarà un programma particolarmente apprezzato da amministratori, cittadini e utenti perché consentirà di rilevare con qualche ora di an-ticipo le situazioni di criticità in modo che possano essere gestite senza causare gravi conseguenze.

PIENE DEI FIUMI: COME PREVEDERLE?

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La presentazione del progetto

17Spazi aperti

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IL DIRITTO DI CAMBIARE

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Roger De Menech, segretario regionale del Partito democratico, si lascia an-dare a caldo: “La nostra vittoria è un

terremoto politico, siamo il primo partito in Veneto ma soprattutto i risultati di queste elezioni dimostrano come il sistema delle destre e della Lega stia attraversando una profonda crisi; non sono più loro il punto di riferimento della politica veneta e naziona-le. Anche i cittadini Veneti sono stanchi di annunci e promesse mai realizzate; con il voto hanno dimostrato di essere disponibili a far cambiare verso anche alla nostra regio-ne, ed affrontare una sfi da che deve vedere la nostra comunità pronta al cambiamen-to dopo troppi anni di immobilismo. Siamo pronti a cogliere la sfi da delle regionali del 2015!!”.

Non capita spesso di vedere comuni-cati stampa che si chiudono con due punti esclamativi, ma questa volta ci sono tutte le ragioni per esultare. Va bene che hanno votato solo 64 veneti su 100, ma in cinque anni il Pd è passato dal 20,3 al 37,5 per cento. E dopo aver inghiottito tanti rospi amari, questa volta potrebbe davvero con-

quistare palazzo Balbi. Il Veneto già balena bianca, già terra promessa di Forza Italia, già roccaforte della Lega, si è dunque im-provvisamente risvegliato di sinistra? Cosa è successo alle partite iva, agli artigiani, perfi no agli operai che tenevano in tasca la tessera della Cgil e quella del Carroccio? Si sono già spente le 5 stelle di Grillo, primo partito con più del 25 per cento dei voti ap-pena un anno fa?

“Questo 2014 somiglia tanto al 1994 – dice Paolo Feltrin, politologo tra i più consultati, coordinatore dell’osservatorio

elettorale del consiglio regionale – perché c’è la sensazione che stia iniziando una nuova epoca”. Ed è da que-sta osservazione, che coglie un sentimento

largamente diffuso anche a prescindere dai numeri, che è forse possibile partire per spiegare il Veneto che avanza. Allora l’uo-mo nuovo era Silvio Berlusconi, vent’anni dopo si chiama Matteo Renzi.

Renzi “ultima spiaggia per l’Italia”, aveva dichiarato prima del voto il presiden-te degli industriali veneti Roberto Zuccato. Renzi che ottiene il 34 per cento del voto

di Germana Urbani

Dagli artigiani agli industriali, un coro di consensi per il giovane premier. Ma gli elettori sono sempre più mutevoli nelle loro scelte, e la conquista del voto non passa più per l’ideologia. Contano solo i risultati concreti

Hanno votato 64 veneti su 100 e il Pd è passato in cinque anni dal 20,3 al 37,5%

Il Veneto svolta a sinistra?

artigiano, secondo un sondaggio realizzato da Confartigianato Veneto a un mese dalle urne. Renzi che, dice il patron di Diesel Ren-zo Rosso, “è l’unico che può fare qualcosa di positivo ora in Italia”. Lo spostamento di voti è in gran parte dovuto alla lui, al credito personale che ha saputo riscuotere in un momento di estrema diffi coltà per il paese e in una campagna elettorale che né Ber-lusconi né Grillo hanno saputo interpretare in maniera adeguata: tutto preso nei suoi problemi personali il primo, apocalittico e poco comprensibile il secondo.

Non sembra essere, invece, quello di Renzi un successo frutto di uno spostamen-to ideologico dell’elettorato. Non solo gli esperti di fl ussi elettorali dell’Istituto Catta-neo hanno subito certifi cato la mancanza di ogni “sfondamento” nell’area di centrode-stra, ma il voto per i sindaci ha mostrato

forti differenze da quello per le europee. In un caso come nell’altro, si vota sempre più la persona, si giudica la sua credibilità più che il nome del partito. Al punto – giusto per citare il caso più emblematico – che il trionfo veneto di Renzi è andato di pari passo a Padova, la principale città chiamata al voto, col sofferto risultato di Ivo Rossi, con un partito che sulle amministrative ha preso 16 punti percentuali in meno rispetto alle europee e col fl op dei candidati renziani nelle preferenze per il consiglio comunale.

Ecco perché, fatta una larga apertura di credito a Renzi, il Veneto ha spiegato subito a quali condizioni il sostegno al centrosini-stra potrà durare nel tempo. “Il premier non sbagli indirizzo – ammonisce il presidente regionale di Confartigianato Giuseppe Sbal-chiero – quando viene in Veneto è bene che faccia tappa alle nostre assemblee.

Deve ascoltare la piccola impresa, compren-dere i suoi problemi e sostenere i suoi pro-getti, se intende mantenere il consenso che ha avuto”. E Andrea Tomat, già presidente di Confi ndustria, patron di Lotto e Stonefl y, è ancora più esplicito nella sua analisi: “È stato un voto pragmatico, una richiesta di stabilità e riforme. L’ideologia non c’entra, anzi Renzi piace perché mostra di essere an-dato oltre gli schemi del passato e promette di cambiare davvero il suo partito”. Un fi sco meno oppressivo, riforma della pubblica amministrazione, sostegno ai redditi per far ripartire i consumi, più attenzione al mondo della piccola impresa e meno sudditanza nei confronti degli interessi di grandi aziende e sindacati. Su questo, nei prossimi mesi, Renzi si gioca la fi ducia ricevuta. E su que-sto, con ogni probabilità, il Pd si gioca anche le sue carte per conquistare la regione.

Matteo Renzi

La vittoria del Pd è tutta farina di Renzi

18

11Il Veneto in primo piano

37,5 per cento, per un totale di 899 mila e 723 voti. Più che la percentuale, su cui infl uisce un’affl uenza logicamente

più bassa di quanto non avvenga alle politiche o alle regio-nali, è il numero assoluto di consensi quel che conta. Il Pd versione Renzi è il primo partito veneto, e dal suo bottino di voti si può iniziare a fare qualche calcolo per capire come è cambiato lo scenario e quali possibilità ci siano che, per la prima volta, il Veneto elegga il prossimo anno un presidente di sinistra. Lo scorso anno alle politiche Bersani di voti ne raggranellò 628.384: il balzo in avanti è clamoroso, 271 mila voti in più. Ma da dove sono arrivati? In attesa di studi più precisi, l’occhio degli analisti si è subito appuntato su tre dati eloquenti.

Il centrodestra, innanzitutto, non ha pagato più di tanto dazio a Renzi. Non sono più i tempi della trionfale elezione di Zaia con quasi il 60 per cento dei voti, ma comunque Lega, Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia han-

no messo insieme 880.627 voti, appena 25 mila in meno dello scorso anno. Certo, la frammentazione delle sigle, la divisione a Roma tra chi sta al governo e chi all’opposizione, le rivalità che sul territorio si trasformano spesso in guer-re personali contano, nell’immagine da opporre a Renzi e nell’effi cacia del lavoro politico. Ma considerando che l’e-lettorato di centrodestra è più incline all’astensionismo, ci sono tutti i margini per considerare la partita per la rielezione di Zaia apertissima, specialmente se la sua maggioranza ri-troverà una suffi ciente compattezza. A favore di Zaia potrà giocare anche il nuovo equilibrio tra i partiti, con la Lega che supera (anche se di poco, 15,2 contro 14,7 per cento) Forza Italia e con l’indubbio successo mediatico di Matteo Salvini, che ha saputo ridare al Carroccio quello smalto che pareva smarrito col tramonto di Bossi e gli scandali interni.

Il dato più clamoroso, anche se atteso da tutti, è invece il crollo di Scelta Civica. Il movimento tenuto a battesimo da Mario Monti si è perso per strada, tra litigi e scissioni:

un anno fa aveva attirato il voto di quasi 300 mila veneti, pescando molto anche nel mondo cattolico in cerca di una diversa rappresentanza, questa volta è stato scelto da appe-na 20 mila elettori. E non sfugge a nessuno che il suo calo è quasi esattamente pari alla crescita del Pd, come se quel voto moderato che non aveva avuto fi ducia in Bersani sia stato oggi sedotto e conquistato in grandissima parte dal messaggio di Renzi.

C’è però un terzo aspetto da tenere nel dovuto con-to, ed è il forte calo del Movimento 5 Stelle, che in dodici mesi ha perso anch’esso per strada 300 mila voti. In parte rifugiatisi di nuovo nell’astensionismo, in parte forse tornati nell’alveo del centrosinistra da cui provenivano. Il peso di Grillo rimane comunque signifi cativo, con 476 mila voti che ne fanno di gran lunga il secondo partito regionale sfi orando il 20 per cento del totale. Di alleanze, c’è da scommetter-ci, i grillini non ne faranno nemmeno in Veneto. Ma visto che alle regionali si vota col turno unico, recuperare anche

una parte di quel mezzo milione di consensi in nome della “scelta utile” potrebbe fare la differenza tra due blocchi che oggi si fronteggiano ad armi pari, anche se con diverso spi-rito ed entusiasmo: con che strategie, con quali volti e con qualeiparole d’ordine, sono gli interrogativi che terranno ben impegnati gli “spin doctor” nei prossimi mesi. A destra come a sinistra.

di Germana Urbani

L’analisi del voto

Veneto diviso a metà, ora il centrosinistra punta alla Regione

i volti

Alessandra Moretti regina delle preferenze. Sernagiotto brucia per duemila voti Lia Sartori. Eletto David Borrelli, primo consigliere comunale nella storia dei 5 stelle Era vicesindaco di Vicenza quando Bersani la scelse come sua portavoce alle primarie del 2012 e, in una infelice dichiara-

zione a Radio 24, defi niva Renzi “misogino, costruito e maschilista”. Acqua passata. Il partito adesso è tutto col suo segretario e lei ora è per tutti “miss preferenze”. Con 230 mila voti Alessandra Moretti è il volto nuovo (e bello) del Pd veneto, per metà proiettata a Strasburgo e per metà con la testa già alle regionali del prossimo anno, pronta a ripetere la stessa strada di andata e ritorno già percorsa da

Debora Serracchiani in Friuli. Con lei il Pd veneto porta in Europa l’ex sindaco di Padova ed ex ministro Zanonato, che sfi ora quota 100 mila mettendosi tutti gli altri alle spalle. Due anche gli esponenti di Forza Italia: Elisabetta Gardini, riconfermata con quasi 68 mila preferenze, e l’assessore regionale Remo Sernagiotto che ha fatto piangere lacrime amare all’uscente Lia Sartori. Tra i 5 Stelle brilla David Borrelli, trevigiano, primo consigliere comunale nella storia del movimento nel 2008. Nella Lega Flavio Tosi arriva a 99 mila preferenze ma rimane a fare il sindaco: al suo posto subentra Mara Bizzotto. Tra i bocciati illustri, Sergio Berlato, Antonio Cancian e Clodovaldo Ruffato.

ecco i veneti che volAno in euRopA

19Il Veneto in primo piano

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20 Il Veneto in primo piano12 Il Veneto in primo piano

Nelle province di Rovigo, Padova e Vene-zia è ai blocchi di partenza il più impor-tante tour di eventi di questa stagione

estiva 2014. Dalla collaborazione infatti di Notte Bianca al Quadrato e DieciDieci il 7 giu-gno a Rovigo ha preso il via il DieciDieci Sum-mer Tour con oltre 6.000 spettatori. Quattro serate all’insegna del divertimento, della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreogra-fi e. Il tutto nelle più belle piazze del Veneto. Dopo Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, sarà la volta di Piazza Italia a Sottomarina il 28 giugno, mentre il 18 luglio il Tour arriverà a Piove di Sacco, in Piazza Vittorio Emanuele. Il DieciDieci Summer Tour chiuderà infi ne in bellezza il 2 agosto a Cavarzere, in Piazza del Municipio, con la Notte Bianca al Quadra-to che da alcuni anni sta attirando migliaia di spettatori da tutto il Veneto.

Ogni serata avrà lo scopo di coinvolgere il pubblico giovane residente e proveniente da tutto il Veneto, con oltre cinque ore di per-

formance sul palco, musica dei migliori dj di fama internazionale, ballerini, esplosioni di luci ed effetti speciali.

Imponente l’animazione, grazie alle per-formance dell’artista Thorn, che alzerà i toni

Partito a Rovigo con oltre 6.000 presenze, il Tour toccherà le più belle piazze del Veneto, prossima tappa il 28 giugno a Sottomarina

Musica e divertimento per i giovani

DieciDieci Summer Tour al via!

della piazza con la sua voce e la sua presenza sul palco. Le coreografi e della serata inoltre saranno curate da Etienne Jean Marie, che con la sua Summer Crew darà vita ad uno spettacolo danzante e con effetti speciali a sorpresa.

Imponente l’organizzazione del Dieci-Dieci Summer Tour, a cura di Rubens Pizzo e Mattia Astolfi , esperti del settore e organiz-zatori di numerose serate di grande successo di pubblico.

“Quest’anno abbiamo voluto organizza-re il divertimento dei giovani veneti in molte piazze della nostra regione, - racconta Ru-bens Pizzo – per dar loro modo di ritrovarsi sempre sotto il comune denominatore della musica di tendenza con molte guest star internazionali, come i Delayers a Rovigo, dello spettacolo a cura del famoso performer Thorn e del corpo di ballo più ricercato, quello di Ethienne e della sua Summer Crew, che daranno vita ad uno spettacolo danzante e con effetti speciali a sorpresa”.

Fondamentali anche le pubbliche relazio-ni che, soprattutto attraverso i social network, stanno promuovendo le serate, del tutto gra-tuite, soprattutto grazie all’intervento degli sponsor, nazionali e locali, a cura della socie-

tà Give Emotions, nella persona di Giuseppe Bergantin, esperto del settore ed organizzato-re a sua volta di importanti eventi di pubblico.

La voce ha iniziato a spargersi già nel mese di maggio, complici i numerosi sopral-luoghi nelle piazze, le riunioni organizzative ed i numerosissimi contatti per la formazione della migliore line up possibile. “Ora che fi -nalmente tutto è pronto – conferma Mattia Astolfi – possiamo pensare solo ad accoglie-re al meglio le migliaia di persone che già hanno dato la loro adesione agli eventi ed alle moltissime che in queste ore ci stanno chie-dendo informazioni per arrivare nelle quattro piazze dove si terranno le tappe del DieciDieci

Summer Tour”Il DieciDieci Sum-

mer Tour è cresciuto quest’anno grazie alla disponibilità ed alla vo-lontà di divertire i giova-ni cittadini delle ammini-

strazioni comunali di Rovigo, Chioggia, Piove di Sacco e Cavarzere, alle quali va il principale ringraziamento degli organizzatori.

Fondamentale inoltre la presenza degli sponsor, quali l’assessorato all’Economia e Sviluppo della Regione Veneto, Wind, Argos Energia e Beck’s, che durante le serate cree-ranno momenti di aggregazione ed informa-zione.

Etienne Jean Marie darà vita a uno spettacolo danzante con effetti speciali

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13Il Veneto in primo piano

Dallo scorso 14 maggio viaggiare in treno in Vene-to con un biglietto singolo o di andata e ritorno costa di più. Qualche lettore smaliziato potrebbe

domandarsi: ma dov’è la novità? Gli ultimi anni, infatti, sono stati scanditi da periodici aumenti dei biglietti e da un altrettanto periodico braccio di ferro tra Regione e Trenitalia fatto di multe per la scarsa qualità del ser-vizio, polemiche sui fondi messi a bilancio dalla giunta Zaia, disdette di contratti e annunci di gare europee per la gestione del servizio che però – almeno fi no a ora – non hanno sortito alcun risultato concreto.

Questa volta, però, una differenza c’è. L’ennesimo aumento, che questa volta arriva anche al 15 per cento del costo dei biglietti, arriva infatti a pochi mesi dal battesimo dell’orario cadenzato, la grande rivoluzione annunciata dalla Regione ed entrata in funzione tra di-sagi, disservizi e proteste d’ogni sorta. Si poteva quindi immaginare che, in attesa di mettere perfettamente a punto i meccanismi del nuovo orario, non ci sarebbero state ulteriori novità. E invece così non è stato, anzi proprio i costi dell’orario cadenzato sarebbero la causa del nuovo aumento che non tocca (e questa è l’unico aspetto positivo) gli abbonamenti di studenti e pendo-lari.

“Si tratta di un aumento contenuto e limitato ai biglietti di corsa semplice – spiega l’assessore Rena-to Chisso – che ci permetterà di raccogliere nel corso dell’anno circa 10 milioni di euro, quanto ci serve a coprire le spese legate all’incremento del numero di treni in circolazione. Con l’orario cadenzato, infatti, siamo passati da 600 a 850 corse al giorno. La scelta di aumentare i biglietti singoli è stata presa proprio per tutelare gli abbonamenti, che non sono stati toccati e che rimangono in Veneto mediamente meno costosi che nelle altre regioni del Nord Italia”.

Ma quanto peseranno, in termini concreti, i rincari sui portafogli degli utenti? I biglietti chilometrici per la fascia fi no a 20 chilometri sono saliti a 2 euro e mez-zo, mentre per le distanze fi no ai 30 chilometri si sale da 2,85 a 3,30 euro. Anche per chi vuole spostarsi fuori provincia il costo aumenta non poco: da Padova a Treviso si spendono oggi 9 euro e mezzo rispetto agli 8,20 precedenti.

Durissimo il giudizio di Antonino Pipitone, il consi-gliere regionale dell’Italia dei Valori che per primo ave-va acceso i rifl ettori sulla vicenda ancora lo scorso gen-naio, anticipando di fatto quanto è poi puntualmente

avvenuto: “L’orario cadenzato non è stata la panacea dei mali del trasporto ferroviario veneto. Le carenze, soprattutto in alcune linee, rimangono, le soppressioni continuano quotidianamente e adesso scopriamo che la Regione lo fa pagare agli utenti, con un aumento dei biglietti molto elevato, assolutamente inaccettabile. E poco conta che al momento gli abbonamenti non ven-gano toccati: lascia allibiti la distinzione tra viaggiatori occasionali e abbonati. Se uno fa 5 viaggi al mese non gli conviene farsi l’abbonamento, ma è pur sempre un utente costante, pendolare anch’esso. E quest’aumen-to sarà una mazzata”.

Fortemente critico anche il sindacato, che per boc-ca del segretario regionale della Filt Cgil Ilario Simonag-gio stigmatizza anche il percorso scelto dalla Regione: nessun coinvolgimento dei sindacati di categoria, no-nostante le ripetute richieste di un tavolo tecnico per verifi care l’andamento dell’orario cadenzato. Quanto al costo dei biglietti, “l’aumento medio sulle corse

semplici è particolarmente pesante, sino ai limiti della stangata, nelle prime fasce di percorrenza dove è stabil-mente superiore a due cifre e in taluni casi sopra il 15 per cento. Si tratta in defi nitiva delle maggiori fasce di addensamento del trasporto ferroviario pendolare della nostra regione”. E proprio dal Tavolo dei pendolari, che raggruppa numerosi comitati di utenti nati in tutta la regione negli ultimi anni, arriva la stoccata fi nale: in Lombardia, ricordano in un comunicato di commento agli aumenti, l’orario cadenzato è stato sostenuto con uno stanziamento aggiuntivo della regione. “In Veneto invece – denunciano – si è prima voluto farlo a costo zero e si sono poi scaricati i costi sugli utenti. Ancora una volta la Regione smentisce se stessa: l’aumento dei biglietti non incentiva di certo l’uso del treno e non corrisponde ad alcun miglioramento del servizio”. Dopo l’estate, quando riapriranno scuole e uffi ci, c’è da scommettere che la polemica riprenderà. In attesa del prossimo aumento.

di Germana Urbani

Aumenti che sfi orano il 15 per cento per i biglietti singoli. Abbonamenti risparmiati, almeno per ora, ma le risorse stanziate dalla regione non bastano a sostenere l’impegno per il nuovo orario cadenzato. E i pendolari protestano

Trasporto locale

Viaggiare in treno adesso costa di più

Riapre ad agosto la linea Belluno-Calalzo, vero gioiello di ingegneria inaugurato nel 1914. Cento anni dopo, la vera scommessa è sulla possibile

valorizzazione anche in campo turistico.Almeno una buona notizia, sul fronte del trasporto

ferroviario, arriva dal Bellunese. Ed è tanto più signifi ca-tiva perché coinvolge una delle linee storiche del Veneto, tra le poche ferrovie d’alta quota ad essersi salvata dalla progressiva dismissione che ha colpito, ad esempio, il treno per Asiago. La linea Belluno-Calalzo, ferma da mesi dopo i danni dovuti al maltempo dello scorso inver-no che ha determinato la caduta di un ingente numero di alberi sulle rotaie, riaprirà il prossimo 1° agosto, giu-sto in tempo dunque per celebrare degnamente i cento anni dalla sua inaugurazione.

“Saluto i 100 anni della ferrovia per Calalzo – sot-tolinea l’assessore Renato Chisso – È stato un grande esempio d’ingegneria e di progresso, per il quale il mio impegno è di garantire un futuro di almeno altri 100 anni. Ad agosto la linea riaprirà e il treno tornerà a cor-rere, come previsto, facendo da navetta tra Calalzo e Ponte nelle Alpi. Nel frattempo opereremo perché il si-stema ferroviario e turistico si riappropri di una stazione che per decenni è stato il terminal ferrovario di Cortina d’Ampezzo e del cuore del Cadore”.

I nodi da risolvere sono sostanzialmente due. Da un lato i problemi strutturali e la necessità di una continua manutenzione lungo il percorso, che non può essere la-sciata solo all’intervento dei comuni. Dall’altro lato, la grande questione delle risorse economiche necessarie a garantire un servizio fondamentale per i residenti e in prospettiva ricco di attrattiva turistica, ma che non può certo basarsi solo sui biglietti venduti.

“La questione “ferrovie del bellunese” – sottolinea ancora l’assessore – va tratta con lucidità e solidarietà, sapendo bene che questi collegamenti ferroviari hanno fatto la storia e creato benessere e devono tornare a farlo, senza illusioni però sul fatto che i costi e i ricavi possano compensarsi e pareggiare. In montagna tutto costa di più che in pianura, anche far viaggiare il treno. Cento anni di binari per Calalzo e della sua bella stazio-ne devono dirci proprio questo ed essere uno stimolo non per recriminare ma per percorrere assieme quel per-corso che le genti e il territorio delle Dolomiti meritano”.

A Cortina in treno, come una volta

L’assessore Chisso: “Servono 10 milioni di euro per garantire le 850 corse giornaliere che oggi eroghiamo. Ma gli abbonamenti restano tra i più bassi del Nord Italia”

23Il Veneto in primo piano

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14 Cultura veneta

In mostra i lavori dei grandi architetti

Fino al 29 settembre la Fondazione Querini Stampalia di Venezia allestisce una mostra, nell’ambito degli eventi della 14. Biennale Architettura, che ripercorre un’anima

contemporanea della sua secolare storia. “nel segno di Carlo Scarpa” è il titolo dell’esposizione, ma nello stesso tempo diventa fi lo rosso per una narrazione che vide lo stesso archi-tetto partecipe negli spazi della

Querini, ridisegnandoli in una chiave moderna e attuale. Infatti nel 1961 il direttore della Fondazione stessa Giuseppe Mazzariol ricordava la dialettica con Scarpa stesso al riguardo del progetto all’interno della sede: “quando gli chiedevo che l’acqua alta restasse fuori dal palazzo … lui, guardandomi negli occhi dopo una pausa di attesa: dentro, dentro l’acqua alta, dentro come in tutta la città. Solo si tratta di contenerla, di governarla, di usarla come materiale luminoso e rifl ettente. Vedrai i giochi della luce sugli stucchi gialli e viola dei soffi tti, una meraviglia!”.

Infatti proprio questi capricci reali di forme, uniti alla presenza dell’acqua, fanno degli spazi Stampalia un’unicità diffi cilmente riscontrabile nel suo genere. In questo contesto l’allestimento espositivo crea delle relazioni tra architetti, artisti contemporanei e il Maestro, diventando tutti assieme soggetti facenti parte di una passata interpretazione dello spazio della Fondazione.

Diverse sono le opere di personalità che dialogano con i disegni e gli schizzi, appartenenti all’Archivio della Fonda-zione, che documentano la fase ideativa e progettuale de-gli ambienti di Scarpa. Lavori, all’interno di una collettiva, suddivisi tra gli artisti quali Haris Epaminonda, Michelangelo Pistoletto, Candida Höfer, Ivana Franke, Remo Salvadori, Margarita Andreu, Giulio Paolini, la fotografa Alessandra Che-mollo, il violoncellista Mario Brunello, il regista Riccardo De Cal, la coreografa Sasha Waltz e il compositore Atsuhiko Gon-dai, fanno da ponte per approfondire il tema della Biennale Fundamentals. Quindi riprendere il passato di un repertorio universale, che diventa utile strumento su cui orientare il pre-sente e il futuro.

Fondazione Querini nel segno di Carlo Scarpa

Il Museo Civico di Basano del Grappa si presenta alla cittadinanza bassanese, nazionale e internazionale con un’im-

magine rinnovata all’interno di una sede più confortevole e fruibile ai visitatori. Per l’occasione, fi no al 31 agosto, due mostre inaugurano questo nuovo corso trattando da un lato la tematica del pa-esaggio all’interno di “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” e dall’altro celebrando i 450 anni dalla scomparsa di Michelangelo con “Michelangelo, capo-lavori grafi ci”. Entrando nel merito delle migliorie della struttura museale si nota subito un ingresso ridisegnato, nel quale l’entrata principale al Museo da piazza Garibaldi non passa più per il chiostro trecentesco, ma s’immette in una sala di prima ac-coglienza dove il visitatore ha modo di cogliere l’ar-ticolata composizione dell’istituto. Continuando: il bo-okshop è stato rinnovato, con annesso guardaroba, in un’area dotata di apparati informativi interattivi pronti a fornire informazioni sulla storia e sul patrimonio dell’istituto stesso, l’attività didattica trova una spe-

cifi ca accoglienza in una spaziosa area per le classi, un laboratorio archeologico nasce con la simulazione di un campo di scavo e infi ne il Gabinetto Disegni e Stampe diventa uno spazio dotato di tutti i dispositivi idonei a garantire con-dizioni ottimali alla conservazione dei materiali. In riferimento alle mostre in corso, nel “Paesaggio urbano nella map-pa dei Bassano” si ammira, tra le opere esposte, una delle più belle mappe del Cinquecento italiano raramente presen-tata per ragioni di conservazione: la mappa dalpontiana uscita dalla bottega dei Dal Ponte. Al ritratto urbano tipico del Rinascimento, si passa nella secon-da mostra in programma all’opera del

genio della Cappella Sistina. Per l’occasione l’Associa-zione Culturale MetaMorfosi presenta diciotto disegni realizzati da Michelangelo provenienti dalla collezione grafi ca di proprietà della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. Tra questi si possono ammirare il “Volto virile” per la Cappella Sistina, il “Sacrifi cio di Isacco” e il capolavoro assoluto di “Cleopatra”.

Esposti alcuni disegni di Michelangelo

IL MUSEO BASSANO RIAPRE

Al.Ch. Al.Ch.

“Fudamentals” comprende tre manifestazioni che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura

La 14° Mostra Internazionale di Architettura, or-ganizzata dalla Biennale di Venezia, per la prima volta inaugura nel mese di giugno, assumendo la

stesa connotazione temporale di quella più conosciuta e frequentata delle arti. Di conseguenza tutti gli eventi collaterali o meno che animeranno la città di Venezia hanno dovuto creare nuove sistemazioni spalmando inaugurazioni e chiusure fi no al 23 novembre, giorno di chiusura della manifestazione. Il titolo di quest’anno, Fundamentals, è stato ideato dal curatore Rem Koolha-as, mentre la partecipazione complessiva è aumentata di 10 nuovi paesi presenti per la prima volta: Kenya, Marocco, Mozambico, Costa d’Avorio, Repubblica Do-minicana, Emirati Arabi Uniti, Costa Rica, Indonesia, Nuova Zelanda e Turchia. Come ricorda il presidente Ba-ratta “oltre all’Arte e all’Architettura la Biennale opera in diversi settori, in particolare Danza, Musica, Teatro e Cinema. Qui Koolhaas non si è lasciato scappare nulla. La Mostra vedrà al suo interno la presenza delle attività di questi nostri diversi settori. E con attività non sempli-cemente affi ancate e giustapposte alla Mostra d’Archi-tettura, ma integrate nella Mostra di Architettura. Mai come quest’anno tutta la Biennale è nella Biennale”. Infatti “Fudamentals” comprende tre manifestazioni

che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura. In sintesi la storia diventa ele-mento conduttore di un tris di tematiche denominate in: “Absorbing Modernity 1914-2014”, “Elements of Architecture” e “Monditalia”. Il primo contenitore inclu-de nel titolo un centenario, che al di la dello scoppio della I guerra mondiale, vuole essere un invito ai singoli padiglioni nazionali di mostrare, in modo personale, il processo di annullamento del concetto di nazione per un’adozione di un singolo linguaggio moderno e di tipo-logie quasi universali. Dunque una panoramica globale dell’evoluzione dell’architettura verso un’unica estetica moderna, svelando all’interno della globalizzazione la sopravvivenza di caratteristiche e mentalità nazionali uniche. “Elements of Architecture” invece è il Padi-glione Centrale dei Giardini che analizza, come indica il curatore, “gli elementi fondamentali degli edifi ci uti-lizzati da ogni architetto, in ogni tempo e in ogni luogo: pavimenti, pareti, soffi tti, tetti, porte, fi nestre, facciate,

balconi, corridoi, camini, servizi, scale, scale mobili, ascensori, rampe… Attraverso una panoramica glo-bale dell’evoluzione degli elementi architettonici condi-visi da tutte le culture, la Mostra estenderà il discorso all’architettura al di là dei suoi parametri tradizionali, e coinvolgerà ampiamente il pubblico nell’esplorazione di una dimensione familiare, perduta e visionaria dell’ar-chitettura”. Concludendo “Monditalia” all’Arsenale parla in un tema unico dedicato all’Italia, coinvolgendo teatro, danza, musica e cinema della Biennale al fi ne di creare un ritratto collettivo del paese.

di Alain Chivilò

Mostre Una panoramica globale degli elementi architettonici

La Biennale Architettura apre a GiugnoTutto in una notte potrebbe

essere il motto delle edizioni estive di Art Night a Venezia.

Infatti il solstizio d’estate del 21 giugno, precisamente dalle ore 18, è testimone di circa 400 eventi gratuiti che hanno come tematica principale l’Arte. Nata 4 anni fa, la manifestazione è arrivata a coinvolgere più di 100 istituzioni, divise tra privato e pubblico, attraverso aperture speciali, musica, visite guidate, incontri letterari e performance. Tutto ruota intorno alla sede stori-ca dell’Università Cà Foscari, vero fulcro ideativo, in collaborazione con il Comune di Venezia. Proprio dal cortile centrale dell’ateneo inizia le danze con “Family Dress” un progetto performance di arte relazionale ideato da Do-Knit-Yourself in collaborazione con la Naba di Milano. Un caleidoscopio fatto di 30 abiti che come un mosaico crea un’opera co-rale tessuta da differenti realtà presenti nei luoghi del mondo. Gli abiti, due dei quali realizzati con ricami e tessuti della storia dell’azienda Malìparmi sponsor di questa edizione, sono collegati tra loro con lunghi strascichi. Dall’università gli abiti, indossati dagli studenti di tutti gli ate-nei veneziani, andranno a danzare e a muoversi tra il pubblico presente, grazie all’accompagnamento di musicisti per spostarsi unitamente nelle calli. Alle 22.30 sempre nella sede di Cà Foscari, l’artista visivo Nico Vascellari, con il suo gruppo musicale Ninos du Brasil, assieme al video artista Carlos Casas presenteranno in anteprima il nuovo album “Novos Misterios”. In sintesi un ricco programma che, con le ultimissime noti-zie, è visionabile sul sito www.artnight.it

neWs

ARt night veneziA 2014

24 Cultura veneta

17Cultura provinciale

Con l’arrivo della bella stagione torna la voglia di vivere gli spazi aperti della città, con qualche occasione per sco-

prire o riscoprire luoghi dimenticati o poco conosciuti, anche dai padovani doc. Uno di questi è sicuramente Villa Breda, a Ponte di Brenta, da qualche anno teatro delle iniziati-ve raccolte nel cartellone di “ParcoScenico”, e per il secondo sede del concorso nazionale “Land Art”, un’originale manifestazione de-dicata alle sculture e installazioni interamen-te realizzate con materiali naturali.

La giuria dell’evento ha il compito di segnalare, tra i bozzetti proposti, le 12 sculture realizzate il 7 e 8 giugno, sotto gli occhi di chi ha voluto assistere al processo. Da allora, il parco della villa si trasformerà in spazio espositivo en plain air, ma sarà il 29 giugno che il concorso entrerà nel vivo, con l’apertura della mostra dedicata ai boz-zetti inviati dagli artisti e la proclamazione dei tre artisti che avranno la possibilità di esporre le loro opere in una personale. La manifestazione si chiuderà, con le premia-

zioni uffi ciali, il 5 ottobre, nel frattempo, si susseguiranno spettacoli teatrali, concerti e iniziative pensate perché i cittadini possano vivere questa dimora storica e l’oasi di ver-de che la circonda.

L’iniziativa è dell’associazione “Vi-viamo villa Breda”, assieme alla storica associazione “Benvenuto Cellini”, che si battono per salvare dal progressivo deca-dimento un patrimonio artistico e naturali-stico di grande valore, ma anche un pezzo importante della storia cittadina. Nata come dimora di villeggiatura della famiglia Contarini nel Seicento, la villa fu acquistata nel 1859 da un padovano illustre, Vin-cenzo Stefano Breda, imprenditore, uomo politico, ma soprattutto fi lantropo. Alla sua morte, divenne sede dell’omonima fonda-zione, nota purtroppo per il dissesto fi nan-ziario che la vide protagonista nel 2008.

Oggi, grazie ad una convenzione, le due associazioni hanno ottenuto la possi-bilità di restituire la villa ai cittadini grazie a questa ed altre iniziative. Per chi non

avesse mai avuto occasione di visitare il complesso, “Viviamo villa Breda” guidati al bel parco all’italiana e all’interno della villa, che ospita un museo articolato in tre sezioni: la prima è dedicata alle aziende municipalizzate dell’acqua e del gas di Padova, la seconda al museo dell’ippica,

mentre la terza ospita il museo e l’archivio storico della Fondazione Breda. La sezione accoglie la pinacoteca, i bronzetti e i mobili di Villa Breda, la ricca biblioteca del senato-re, il suo consistente archivio con i carteggi storici. Tutte le informazioni e il programma degli eventi sul sito dell’associazione.

La preziosa dimora, uno dei luoghi della città da riscoprire, aprealle originali installazioni “green”

Il concorso A Ponte di Brenta il concorso nazionale dedicato alle sculture con materiali naturali

“Land Art” vive a Villa Breda

Un’installazione di “Land Art”, Villa Breda ospita il concorso

È già iniziata la corsa ai biglietti per i concerti dell’Hydrogen Festival di Piazzola sul Brenta, l’ormai

tradizionale appuntamento con la musica dell’estate padovana. Quest’anno a dare lustro al cartellone sarà l’esclusiva italiana degli Scorpions, storica rock band tedesca (18 luglio), assieme a nomi internazionali di primo piano come Massive Attack (9 luglio) , James Blunt (15 luglio) e Paolo Nutini (17 luglio). Tra le voci nostrane le due star Emma (19 luglio) ed Elisa (25 luglio), ed i Negramaro, che daranno inizio alla kermesse il 6 luglio. Per gli estimatori una chicca da non perdere: il 14 luglio fa tappa all’Hydrogen Robert Plant, leggen-dario cantante dei Led Zeppelin, insieme a The Sensational Space Shifters, in giro per l’Europa per promuovere il nuovo album.

grandi concerti

L.O.

Hydrogen Festivaltutto è prontoa Piazzola sul Brenta

L’esposizione all’internodi Laura Organte

Centro Altinate Inaugurata la mostra permanente con gli scatti donati alla città

È un amore ricambiato quello tra la città di Padova e Giovanni Umicini, il fotografo fi orentino di nascita ma pa-

dovano di adozione che per sessant’anni ha immortalato la vita cittadina nelle sue pelli-cole, svelando la poesia nella quotidianità delle strade e delle piazze. Il 16 maggio scorso è stata inaugurata nel nuovo spazio al terzo piano del Cento Altinate San Gaeta-no una mostra permanente dedicata al suo lavoro, generosamente donato al Comune: “Amo follemente Padova e se fosse una donna sarebbe un disatro”, ha affermato il maestro nel corso della vernice, e non si fa-tica a crederlo, scorrendo con gli occhi i suoi scatti. Le sue foto, in un ricchissimo bianco e nero realizzate con la sapiente tecnica analogica, ci consegnano strade, portici, piazze, monumenti, negozi e padovani di ogni giorno, tutti soggetti che costituiscono le sfaccettature di un ritratto multiplo e inso-stituibile per comprendere la “patavinitas” del nostro tempo. Un ritratto di città dove l’effi cacia della rappresentazione , caratte-rizzata da un’intensità cromatica chiaroscu-rale di singolare effetto, deriva direttamente dalla conoscenza e dall’amore dei luoghi.

Il lavoro fotografi co di Umicini rientra nel fi lone defi nito Street photography, o “poesia della vita”: attraverso l’obiettivo

fotografi co, l’autore entra in sintonia con la vita dei suoi soggetti e li indaga cogliendo gli aspetti più intimi dell’animo umano. Nell’opera di Umicini c’è una capacità stra-ordinaria di leggere le situazioni quotidiane e di coglierne l’essenza vitale, unita alla for-za dell’intensità emotiva ed espressiva con cui rappresenta la città di Padova e i suoi simboli, la Basilica del Santo, Prato della Valle, il Caffè Pedrocchi e la zona centra-le delle piazze, con i vicoli e il ghetto. Un racconto unico ed emozionante sulla storia di Padova, attraverso gli sguardi esemplifi -cativi dei suoi protagonisti: i cittadini, di ieri e di oggi.

L’amore per Padova in fotol’omaggio di Umicini

Due delle foto di Umicini esposte alla mostra permanente

Laura Organte

eventi e mostRe

PREMIO CAMPIELLO, ECCO LA CINQUINAÈ stata defi nita la cinquina fi nalista del Premio Campiello 2014. In ordine di prefe-renze, le opere che si giocheranno il prestigioso riconoscimento sono Roderick Duddle (Einaudi) di Michele Mari, La voce degli uomini freddi (Mondadori) di Mauro Corona, Morte di un uomo felice (Sellerio) di Giorgio Fontana, Le vite di Monsù Desiderio (Bompiani) di Fausta Garavini e, infi ne, La gemella H (Einaudi) di Giorgio Falco. Ste-fano Valenti con La fabbrica del panico (Feltrinelli) è il vincitore del Premio Campiello 2014 “Opera Prima”. Lo ha proclamato a Padova la giuria presieduta da Monica Guerritore. Si attende ora il verdetto dei Trecento Lettori, che arriverà a settembre.

SCULTURE A CIELO APERTO PER L’ESTATEUna mostra a cielo aperto, con sculture di artisti del calibro di Elio Armano, Alberto Biasi, Antonio Ievolella, Angelo Rinaldi, Mauro Staccioli e Thon, in esposizione fi no al 14 settembre per festeggiare la fi ne dei lavori in piazza Eremitani, divenuta davvero piazza, e non più parcheggio, grazie alla pedonalizza-zione dell’area che ora farà da spazio di connessione tra la città moderna e il centro storico. La valorizzazione della zona prosegue con i lavori in atto presso i Musei Civici, il completa-mento del sito archeologico presso l’Arena romana, la nuova protezione della Cappella degli Scrovegni e dell’area circostante con il ridisegno del giardino romantico.

CRISTINA COCCO ALLA GRAN GUARDIAIn esposizione fi no al 27 luglio 2014 presso la Sala della Gran Guardia la personale di Cristina Cocco. Il titolo della mostra, “Riti di passaggio”, allude alla ricerca dell’artista sui cicli dell’esistenza, osservati attraverso la natura: «L’incon-tro, avvenuto nell’Orto Botanico patavino con le Victoria cruziana e Euriale ferox, ninfee stupefacenti per la capacità di rigenerarsi dalla materia della loro decomposizione, ha avviato un’osservazione durata dieci anni – racconta l’artista – su questa ho innestato la mia ricerca pittorica, ammirando e osservando la costante metamorfosi e concentrandomi sul mistero dell’acqua immota che contiene una moltitudine di indizi di vita e morte».

a cura di Laura Organte

25Cultura provinciale

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Kranjska Gora si trova vicino al confine con Italia, distante a 10 km da Tarvisio, è rinomata come il miglior centro sportivo, di ricreazione e intrattenimento di tutte le Alpi Giulie. Durante tutto l´anno la località ospita ospiti desiderosi di relax e di rigenerarsi per essere sempre pronti per nuove avventurose sfide. I nostri ospiti sono escursionisti, atleti professionisti, giovani famiglie e tutti coloro che si lasciano coccolare presso i nostri centri wellness. Alcuni decidono di sfidare la dea bendata ai centri del gioco ed intrattenimento. Grazie al clima mite e fresco, Kranjska Gora in estate diventa una piacevole valle verde, dove agli ospiti vengono offerte innumerevoli possibilità di svago con ottimi punti di partenza per le diverse attività sportive, sport estremi o anche soltanto per un tranquillo break in compagnia. È un ottimo punto di partenza per escursioni in un ambiente naturale di rara bellezza e per trascorrere del tempo in mezzo alla natura ancora incontaminata. Negli hotel Hit holidays Kranjska Gora hanno preparato

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LO SPORT in PRIMO PIANO

Basket della Bassa protagonista a li-vello provinciale: da Montagnana a Sant’Elena, la palla a spicchi nostrana

ha raccolto importanti successi nei massimi campionati provinciali, pur mancando d’un soffi o la conquista del titolo nei rispettivi campionati. Il Redentore Este di coach Silvio Limena è arrivato ad un soffi o dalla storica promozione in serie D. Il quintetto bianco-rosso è arrivato sino alla semifi nale del cam-pionato di Promozione: dopo aver eliminato nel turno precedente la Nuova Pallacanestro Dese, la squadra atestina si è arresa al Ther-mal Olympia, formazione che poi ha vinto il campionato. Scendendo di una serie, è sfumato di un soffi o pure il sogno dei Boars Baone di Nicola Cesaro: in Prima Divisione la promozione è saltata proprio all’ultimo atto, nella semifi nale giocata contro il Selvazzano. Dopo una stagione regolare emozionante, i “cinghiali” di Baone avevano eliminato nei quarti l’Arzergrande arrivando a giocarsi il pass per il salto di categoria. In Seconda Di-visone è un’altra squadra della Bassa la pro-

tagonista dell’anno sportivo: il Sant’Elena di coach Mattia Tamiazzo ha infatti conquistato la promozione in Prima battendo nel doppio turno di semifi nale i Brenta Gunners. Tra le prime quattro del campionato c’è anche il Showtime Pernumia, formazione monseli-cense giovane ma carica di entusiasmo.

Appena prima dei campionati seniores, nell’Under 19 Gold, ci hanno pensato i ra-gazzi del Montagnana di Ascani Scapini a tenere alto l’onore della Bassa: i rossoneri della città murata hanno perso il titolo pro-

vinciale solamente nella fi nalissima contro il Basketlandia. Nell’Under 19 Silver, invece, le squadre della nostra zona hanno fatto man bassa di premi portando in fi nale Bc Solesino e Redentore Este.

A trionfare, alla fi ne, sono stati proprio gli atleti atestini guidati da Fabio Baù. Il So-lesino si è rifatto nella categoria Under 17 Silver, dove i ragazzi di Gigi Brunizzo hanno asfaltato i pari età dell’Olimpia Camposam-piero conquistando il titolo di campioni pro-vinciali.

Ad un soffi o dalla serie Dciclismo

Straordinaria impresa del veronese Alberto Zanoni (Cage-Capes vc Silva-

na) che si è imposto in per-fetta solitudine, dopo 58,800 km percorsi in 1h 21’47” alla media di 43,138, sul traguardo della 18. Gp citta’ di Conselve, perfettamente allestita dal Gs cicloamatori di Conselve del neo presidente Simone Mazzucco.

L’atleta di Cologna Veneta bissa così il successo dello scorso anno e lo fa da domi-natore uscendo, a una ventina di chilometri dal traguardo, da un drappello di sei concor-renti, tra cui il padovano Emanuele Barison ( Asd Monselice) che avevano infi ammato la gara. Mentre la reazione del gruppo, trascinata dai veneziani dell’Uc Mirano, che volevano portare allo sprint Leonardo Marchori, recente vincitore del Gp della liberazione a Cadoneghe e del memorial Tincani a Monselice, riassorbiva i reduci della fuga Zanoni continuava in bello stile e trionfava a braccia alzate sul traguardo di via Verdi, aggiudi-candosi anche la medaglia d’oro alla memoria di Pietro Pavin.

A 7” il veneziano Marchiori ( Uc Mirano) bruciava il gruppo e si aggiudicava il posto d’onore e la medaglia d’argento in memoria di Luigi Pavin, terzo Luca Mozzato compagno di colori del vincitore. Per gli atleti padovani 8. posto di Emanuele Barison biancorosso dellAsd Monselice. Premiazioni operate dal sindaco Antonio Ruzzon e dal suo vice Matteo Lazzarin coadiuvati da Antonietta Bolzonaro moglie di Maffeo Martin socio dei cicloamatori locali recentemente scomparso.

il veRonese zAnonitRionfA A conselve

Walter Lotto

Della serie quando i sogni diventano realta’: l’Arre Volley Zr impianti è promossa in serie C, questo il re-

sponso dei play off dopo la vittoria (3-0) nel derby patavino contro la Juvenilia, de-cisiva la classifi ca avulsa e il quoziente set a favore del team del presidente Matteo D’Anna.

E’ l’apice fantastico di un percorso iniziato quattro anni fa dalla terza divi-sione, tre campionati vinti consecutiva-mente, quest’anno la serie D iniziata con l’obiettivo della salvezza, poi vittoria dopo vittoria e arrivata la consapevolezza di essere molto competitivi, da qui l’aspi-razione di puntare in alto, è arrivato il se-condo posto in campionato, i conseguenti play off e ora la serie C.

“Un successone- ha detto Matteo D’Anna- che sa di sacrifi cio, che profuma

di grandi risultati e che premia il al massi-mo l’impegno dei giocatori e società, con serietà e dedizione abbiamo dimostrato che nello sport tutto è possibile e abbiamo portato in un piccolo paese la grande pal-lavolo, un encomio pubblico a tutte le per-sone che hanno contribuito all’impresa”.

LA SOCIETA’: Presidente Matteo D’An-na; vice Roberto Banzato; consiglieri Anna Barbierato, Gloria Barbierato, Eleonora Bianzale, Monia Sguotti, Elia Ruzzarin, Davide Gomiero.

LA ROSA: Nicola Brunoro, Davide Bot-taro, Davide Caldon, Mattia Pistore,Diego Gallocchio, Nicola Ventiroli, Mauro Manfrin, Sandro Schiavon, Alberto Rossi, Francesco Scalfari, Nicola Siviero, Alessandro Mene-ghin, Franco Bortoletto, Andrea Bordin. Allenatore Maurizio Ferro; vice Alessandro Meneghin.

LA PPOMOZIONE. Arriva all’apice un percorso iniziato 4 anni faARRe volleY conquistA lA seRie c

W.L.

Volley Il Redentore Este vede sfumare all’ultimo la storica promozione

Gli atleti del Redentore Este protatonisti di gare entusiasmanti

Zanoni taglia il traguardo a Conselve

18

LO SPORT in PRIMO PIANO

Basket della Bassa protagonista a li-vello provinciale: da Montagnana a Sant’Elena, la palla a spicchi nostrana

ha raccolto importanti successi nei massimi campionati provinciali, pur mancando d’un soffi o la conquista del titolo nei rispettivi campionati. Il Redentore Este di coach Silvio Limena è arrivato ad un soffi o dalla storica promozione in serie D. Il quintetto bianco-rosso è arrivato sino alla semifi nale del cam-pionato di Promozione: dopo aver eliminato nel turno precedente la Nuova Pallacanestro Dese, la squadra atestina si è arresa al Ther-mal Olympia, formazione che poi ha vinto il campionato. Scendendo di una serie, è sfumato di un soffi o pure il sogno dei Boars Baone di Nicola Cesaro: in Prima Divisione la promozione è saltata proprio all’ultimo atto, nella semifi nale giocata contro il Selvazzano. Dopo una stagione regolare emozionante, i “cinghiali” di Baone avevano eliminato nei quarti l’Arzergrande arrivando a giocarsi il pass per il salto di categoria. In Seconda Di-visone è un’altra squadra della Bassa la pro-

tagonista dell’anno sportivo: il Sant’Elena di coach Mattia Tamiazzo ha infatti conquistato la promozione in Prima battendo nel doppio turno di semifi nale i Brenta Gunners. Tra le prime quattro del campionato c’è anche il Showtime Pernumia, formazione monseli-cense giovane ma carica di entusiasmo.

Appena prima dei campionati seniores, nell’Under 19 Gold, ci hanno pensato i ra-gazzi del Montagnana di Ascani Scapini a tenere alto l’onore della Bassa: i rossoneri della città murata hanno perso il titolo pro-

vinciale solamente nella fi nalissima contro il Basketlandia. Nell’Under 19 Silver, invece, le squadre della nostra zona hanno fatto man bassa di premi portando in fi nale Bc Solesino e Redentore Este.

A trionfare, alla fi ne, sono stati proprio gli atleti atestini guidati da Fabio Baù. Il So-lesino si è rifatto nella categoria Under 17 Silver, dove i ragazzi di Gigi Brunizzo hanno asfaltato i pari età dell’Olimpia Camposam-piero conquistando il titolo di campioni pro-vinciali.

Ad un soffi o dalla serie Dciclismo

Straordinaria impresa del veronese Alberto Zanoni (Cage-Capes vc Silva-

na) che si è imposto in per-fetta solitudine, dopo 58,800 km percorsi in 1h 21’47” alla media di 43,138, sul traguardo della 18. Gp citta’ di Conselve, perfettamente allestita dal Gs cicloamatori di Conselve del neo presidente Simone Mazzucco.

L’atleta di Cologna Veneta bissa così il successo dello scorso anno e lo fa da domi-natore uscendo, a una ventina di chilometri dal traguardo, da un drappello di sei concor-renti, tra cui il padovano Emanuele Barison ( Asd Monselice) che avevano infi ammato la gara. Mentre la reazione del gruppo, trascinata dai veneziani dell’Uc Mirano, che volevano portare allo sprint Leonardo Marchori, recente vincitore del Gp della liberazione a Cadoneghe e del memorial Tincani a Monselice, riassorbiva i reduci della fuga Zanoni continuava in bello stile e trionfava a braccia alzate sul traguardo di via Verdi, aggiudi-candosi anche la medaglia d’oro alla memoria di Pietro Pavin.

A 7” il veneziano Marchiori ( Uc Mirano) bruciava il gruppo e si aggiudicava il posto d’onore e la medaglia d’argento in memoria di Luigi Pavin, terzo Luca Mozzato compagno di colori del vincitore. Per gli atleti padovani 8. posto di Emanuele Barison biancorosso dellAsd Monselice. Premiazioni operate dal sindaco Antonio Ruzzon e dal suo vice Matteo Lazzarin coadiuvati da Antonietta Bolzonaro moglie di Maffeo Martin socio dei cicloamatori locali recentemente scomparso.

il veRonese zAnonitRionfA A conselve

Walter Lotto

Della serie quando i sogni diventano realta’: l’Arre Volley Zr impianti è promossa in serie C, questo il re-

sponso dei play off dopo la vittoria (3-0) nel derby patavino contro la Juvenilia, de-cisiva la classifi ca avulsa e il quoziente set a favore del team del presidente Matteo D’Anna.

E’ l’apice fantastico di un percorso iniziato quattro anni fa dalla terza divi-sione, tre campionati vinti consecutiva-mente, quest’anno la serie D iniziata con l’obiettivo della salvezza, poi vittoria dopo vittoria e arrivata la consapevolezza di essere molto competitivi, da qui l’aspi-razione di puntare in alto, è arrivato il se-condo posto in campionato, i conseguenti play off e ora la serie C.

“Un successone- ha detto Matteo D’Anna- che sa di sacrifi cio, che profuma

di grandi risultati e che premia il al massi-mo l’impegno dei giocatori e società, con serietà e dedizione abbiamo dimostrato che nello sport tutto è possibile e abbiamo portato in un piccolo paese la grande pal-lavolo, un encomio pubblico a tutte le per-sone che hanno contribuito all’impresa”.

LA SOCIETA’: Presidente Matteo D’An-na; vice Roberto Banzato; consiglieri Anna Barbierato, Gloria Barbierato, Eleonora Bianzale, Monia Sguotti, Elia Ruzzarin, Davide Gomiero.

LA ROSA: Nicola Brunoro, Davide Bot-taro, Davide Caldon, Mattia Pistore,Diego Gallocchio, Nicola Ventiroli, Mauro Manfrin, Sandro Schiavon, Alberto Rossi, Francesco Scalfari, Nicola Siviero, Alessandro Mene-ghin, Franco Bortoletto, Andrea Bordin. Allenatore Maurizio Ferro; vice Alessandro Meneghin.

LA PPOMOZIONE. Arriva all’apice un percorso iniziato 4 anni faARRe volleY conquistA lA seRie c

W.L.

Volley Il Redentore Este vede sfumare all’ultimo la storica promozione

Gli atleti del Redentore Este protatonisti di gare entusiasmanti

Zanoni taglia il traguardo a Conselve

27

12 Sì,viaggiare

oggi ha assunto rinomanza nazionale grazie alla certifi cazione Igp. Valorizzate in cucina anche le anguille, tipica presenza nelle acque del delta. E’ emozionante pranzare nella grande sala dell’idrovora abbellita da un affresco a tutta parete di Elvio Mainardi che docu-menta la civiltà del lavoro nel Polesine.

Ma torniamo ad Adria città, alla sua storia ben raccontata dal Museo Archeologico attraverso le tante collezioni che lo arricchi-scono. In esposizione i pregevoli reperti rinvenuti nelle necropoli scoperte nella zona, corredi funerari variegati che testimoniano le usanze degli adriesi di allora ma anche la loro ricchezza. Il prin-cipale richiamo è costituito dalla Tomba della biga con i resti di quattro cavalli e di un carro: resta misteriosa l’identità del defunto a cui venne dedicata. Probabilmente un giovinetto. Il nucleo storico del Museo è rappresentato dalla collezione Bocchi, frutto dell’ap-passionata raccolta di reperti archeologici restituiti dal sottosuolo di Adria svolta da diversi membri dell’omonima famiglia durante i secoli XVIII e XIX. La collezione comprende migliaia di oggetti appartenenti a diverse categorie, risalenti sia all’età preromana che a quella romana. Con l’inizio del XX secolo la collezione fu acquisita dal Comune di Adria ai fi ni della costituzione del Museo Civico. Nel corso del Novecento i numerosi scavi condotti ad Adria e nei dintorni dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto incrementarono progressivamente le raccolte, tanto che per ben due volte la sede dovette essere cambiata per dare spazio alle nuove acquisizioni. Quella attuale è stata inaugurata nel 1971 e recentemente è stata ristrutturata, rendendo ancora più agevole la visita.

Dai secoli cupi del Medio Evo Adria risorse grazie alla sua sede vescovile. La cattedrale, più volte riedifi cata, presenta al suo in-terno numerosi pezzi d’arte come gli affreschi ottocenteschi di Se-

bastiano Santi, gli armadi seicenteschi della sagrestia opera dello scultore Giacomo Piazzetta. Vicino alla cattedrale sorge il palazzo del Vescovado e poco lontano c’è Villa Mecenati, bell’esempio di architettura degli anni ‘30, oggi sede del Conservatorio Mu-sicale. In Riviera Matteotti sorge il Teatro Comunale, realizzato dall’architetto Scarpari nel 1935, e nella zona retrostante c’è il colorito quartiere Cannaregio, un tempo abitato da pescatori e raccoglitori di canna palustre. Pregevole anche Palazzo Tassoni, sede municipale. Merita una visita anche la chiesa di Santa Maria Assunta, detta della Tomba per la presenza di un antico tumulo forse di origine romana.

Un capitolo a parte merita l’autodromo internazionale che ha portato ad Adria un notevole volume di attività, comprese alcu-ne competizioni internazionali. L’omaggio a una terra che ha dato grandi piloti: da Arnaldo Cavallari, imprenditore del pane (creò la famosa Ciabatta Polesana), al suo allievo Sandro Munari, una leg-genda “mondiale” dei rally, nato nella vicina Cavarzere. Un certo richiamo ha anche l’outlet di una nota azienda di abbigliamento.

Il delta del Po costuisce la naturale estensione del territorio di Adria. Il modo ideale per conoscerlo e scoprire i segreti dell’ambien-te naturalistico che custodisce è un’escursione in barca. Partendo dalla visita dei rami principali per poi entrare nei corsi d’acqua più piccoli, facendosi largo fra i canneti per approdare negli scani, le isolette create dal grande fi ume mediante il continuo deposito di sedimenti. E’ l’occasione per vedere da vicino aironi e garzette, cavalieri d’Italia e alzavole: un’avifauna rara che qui ha trovato il suo habitat ideale. La compagnia di navigazione con maggiore esperienza è la Marino Cacciatori, attiva fi n dagli anni Settanta. Propone un ampio ventaglio di escursioni per entrare nel magico mondo del delta e per vivere le sue suggestioni.

Riscoprire Adria, la città che diede il nome all’Adriatico. Centro di primaria importanza per i traffi ci commerciali prima con i Greci (VI secolo a.C.) e poi anche con gli

Etruschi. Città dalle sette vite, dunque, che ha saputo conser-vare nel tempo quel suo accento di nobiltà, come testimo-niano i bei palazzi del suo elegante centro storico, tutto stret-to intorno alle rive del Canal Bianco. Città piacevolmente decadente e per questo affascinante e talvolta malinconica. Per qualcuno inguaribilmente romantica. Con le stagioni cam-biano le atmosfere che sa suscitare, talvolte raccolte, talvolta languide. Non muta invece il suo tratto aristocratico.

Oggi Adria guarda al turismo con rinnovato interesse e accanto alle sue proposte d’arte e di storia, concentrate soprattutto sul Museo Archeologico Nazionale, offre anche spunti di turismo ambientale. La trasformazione di una vecchia idrovora in un ostello-ristorante ha dato vita all’A-molara, un complesso che può essere considerato la porta del delta del Po. Una struttura ricettiva molto frequentata dai giovani, dove si possono organizzare escursioni in bicicletta, barca o canoa nella parte più orientale del Polesine, quella che sfuma in mare fra i canneti del grande fi ume diviso in più rami. Giusto citare l’esperienza dell’Amolara anche per il sapiente recupero di un complesso di archeologia industria-le, al cui interno è stato ricavato il Museo dei Sette Mari (Septem Mària, secondo la defi nizione che Plinio il Vecchio diede al Polesine e ai sette rami del delta del Po nel I secolo d.C.), museo dove sono esposti macchinari e foto d’epoca e dove è documentata la straordinaria epopea della bonifi ca, quella che un secolo fa rese coltivabili molte zone paludose del Polesine. Paolo Bordin, il titolare dell’ostello che è anche proprietario dell’accogliente Hotel Leon Bianco in centro sto-rico a Adria, all’Amolara ha puntato molto anche sul recupe-ro della cucina tradizionale polesana. Una cucina semplice fatta di cose buone, a partire dal riso del delta del Po che

IN COPERTINA L’ARISTOCRATICO CENTRO STORICO DI ADRIA CHE SI RISPECCHIA LANGUIDO NELLE ACQUE DEL CANAL

BIANCO. SOTTO: L’IDROVORA DELL’AMOLARA (ORA OSTELLO-RISTORANTE E MUSEO). SOPRA: LA CATTEDRALE E

IL CENTRO STORICO AL CREPUSCOLO. IN BASSO, DA SINISTRA: LE VECCHIE IDROVORE DELL’AMOLARA,

ESCURSIONI NEL DELTA DEL PO CON LE IMBARCAZIONI DI MARINO CACCIATORI, L’AUTODROMO INTERNAZIONALE

E TRE IMMAGINI DI REPERTI CUSTODITI AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE

HA DATO IL NOME ALL’ADRIATICOE S’È APERTA AI COMMERCI

CON GRECI ED ETRUSCHI LA LUNGA STORIA DELLA CITTÀÈ RACCONTATA MIRABILMENTE

AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALEATTRAVERSO I CORREDI FUNERARI

RINVENUTI NELLE TANTE NECROPOLISCOPERTE NELLA ZONA

ORA È LA PORTA DEL DELTA DEL POE GUARDA AL TURISMO AMBIENTALE

L’ESEMPIO DELL’EX IDROVORA AMOLARAORA OSTELLO, RISTORANTE E MUSEO

E PER I PATITI DEI MOTORIC’È L’AUTODROMO INTERNAZIONALE

I SAPORI ANTICHI DEL POLESINE

Sette mari, sette vite È la nobile Adria

VENETO

Ad Adria sono molte le possibilità per vivere un’esperienza gastronomica piacevole, alla ricerca degli antichi sapori del Polesine. Oltre all’Ostello Amolara, che propone una cucina semplice di territorio e anche dei menu low cost che attraggono i gio-

vani (18 euro), va ricordato il ristorante Zoccoletto, con le sue specialità di carne e di pesce. Poi il ristorante Molteni, dell’hotel omonimo, che propone una cucina ricercata ma con solidi fondamenti sulla tradizione. Tra le avanguardie va citato il ristorante Ofi -zial di recente apertura: un bel locale in stile vintage dove lo chef Claudio Stoppa (nella foto) propone piatti moderatamente creativi, fra cui spicca la fondina del doge, dedicata all’astice e ai molluschi. Viene cotta su una pentola di pietra ollare. Sul delta del Po, nell’avamposto di Santa Giulia, dove è ancora attivo un ponte di barche, consigliata la sosta all’Osteria Arcadia: piatti tipici del delta, comprese cozze e vongole coltivate in proprio. Il marito della titolare Pamela Veronese organizza escursioni di pescaturismo nelle valli.

28 Sì, viaggiare

38 Concerti e non solo

nuovo disco e touR peR i RumAteRA

A due anni da “Xente Molesta”, i RUMATERA, dopo un tour che li ha visti impegnati per 116 live in tutt’Italia, i Tosi de Campagna hanno presentato dal vivo, in anteprima assoluta, il nuovo doppio album

“AWANTI COI AMMICCI” il 24 aprile 2014 nel tempio dei rock clubs: il New Age di Roncade, Treviso. “AWANTI COI AMMICCI”, pubblicato da La Grande V e distribuito da Audioglobe, è in vendita dal 4 maggio 2014. “AWANTI COI AMMICCI” è un doppio Ep che contiene nel primo cd con i brani dal sound classico targato Rumatera e in un secondo con tre brani dall’impronta più elettronica, tra cui il primo singolo “Kilometro 01” prodotto da Cristian Milani e il brano “Venenglish” prodotto da un maestro della dance come Gigi Barocco (Ultra Records). La band per festeg-giare l’evento ha regalato ai primi 200 fans un gadget particolare e pensato per l’occasione.

LA BAND. I Rumatera nascono nell’estate del 2007 dall’idea di Daniele Russo, Giorgio Gozzo, Luca Perin e Giovanni Gatto per creare una band che portasse in musica la vita dei “tosi de campagna” intesi come i ragazzi che hanno mantenuto una mentalità ed uno stile sinceri non condizionati dallo stile domi-nante. Da allora sono passati più di 300 live (con oltre 20mila spettatori all’Home Festival di Treviso nel 2013) e cinque albums “Rumatera” (2008), “My Crew” (2009), “71 Gradi” (2010), “La Grande V” (2011) e “Xente Molesta” (2012).

Ci spieghi il titolo...““Awanti coi ammicci” è una di quel-

le cose che si dicono al bar quando uno chiede “beviamo na biira?”. “Awanti coi ammicci” per noi è diventato un vero e proprio tormentone e come tutti i tormen-toni che ci prendono ciclicamente, anche questo è andato a fi nire in un disco... è comunque anche un modo positivo di affrontare le avversità, è un motto pro-positivo”.

Come vanno i concerti...“Molto bene, grazie! L’atmosfera è sempre più festosa e il pubblico (che dal nostro punto di vista è

lo spettacolo) è sempre più molesto”.I prossimi live...“Tutti i live si trovano su www.rumatera.com, diciamo che copriremo tutto il Veneto e faremo qual-

cosa in Lombardia e Piemonte... le date si aggiungeranno strada facendo, il booking deve ancora essere chiuso. Per noi una data importantissima è fi ssata il 17 agosto, saremo allo Sziget festival a Budapest sul palco Europa!!! Yeeeeee!!!”

Come siete nati, di dove siete esattamente, e le line up succedutesi...“Io e Giò proveniamo dai Catarrhal Noise, storica band veneta, Sciukka e Gosso dai Budregassi,

altra band che si è data molto da fare all’epoca. Ci siamo incontrati suonando nei bar delle nostre zone e alle feste della birra. A me è venuto in mente di mettere in piedi la band. Siamo partiti accomunati dalla passione per il punk rock californiano e poi abbiamo costruito il nostro stile. Sciukka e Goso sono di Cazzago di Pianiga, io di Scaltenigo e Giò di Mirano. La line up è sempre la stessa dal 2007, anno in cui abbiamo cominciato a suonare”.

Esprimervi in veneto... solo un motivo musicale od anche culturale od anche politico...“Soprattutto culturale, nel senso che siamo fi gli della cultura in cui siamo cresciuti. Quindi un pò per

prendere in giro certi atteggiamenti, pensieri o modi di dire, un po perché al bar siamo abituati a parlare in dialetto, la canzoni nascono in questa lingua. Il fatto di metterla giù in modo musicale nelle canzoni è una conseguenza della questione culturale. Di politico non c’è proprio nulla nella nostra scelta di esprimerci in dialetto”.

Il disco nuovo cosa dice in più rispetto ai precedenti...“Beh, rispetto ai precedenti approfondiamo molto di più la tematica del riscoprire e godere delle cose

semplici ma quello che salta di più all’orecchio è la presenza di tre canzoni con base elettronica. Esperi-mento che avevamo già fatto ne “La Grande V” ma che in “Awanti coi ammicci” prende un altro peso!”.

Le fonti di ispirazione musicale...“Da Gianni Dego ai Bloody Beetroots, tutto quello che ci sta in mezzo passando per Blink 182 e

Ac/Dc”.Dal vivo avete due fi guranti... vuoi parlarne...“Eheheh. Una è la “dolgissima” Lady Poison che spruzza Rhum e Pera direttamente negli occhi delle

prime fi le! In teoria dovrebbe spruzzarglielo in bocca ma è famosa per la sua mira! L’altro è Giovannino PDM molestissimo presentatore e lanciatore di cori! Non dimentichiamoci delle TEALS che sono delle cheerleaders che ci seguono praticamente in tutti i concerti ormai”.

RumAteRA: la band dialettale veneta con un nuovo album “AWAnti coi Ammicci”

Piazzola sul BrentahYdRogen festivAl 2014

Hydrogen Festival: a Piazzola sul Brenta (PD) tornano le grandi stelle della musica internazionale.Nella bellissima Company Area arrivano Robert Plant and The Mississippi All Stars, James Blunt, Paolo Nutini, Massive Attack, Negramaro, Emma, Elisa e l’unica data italiana del tour di addio degli Scorpions. Un calendario straordinario, dal rock al pop, dall’elettronica alla musica italiana. Superati i 300.000 spettatori nelle 3 precedenti edizioni.

Hydrogen FestivalNegramaro, 6 luglioMassive Attack, 9 luglioRobert Plant and North Mississippi All Stars, 14 luglioJames Blunt, 15 luglioPaolo Nutini, 17 luglioScorpions, 18 luglioEmma, 19 luglioElisa, 25 luglio

Company Arena, Piazzola sul Brenta, Padova. Torna la grande musica live del Hydrogen Festival, a Piazzola sul Brenta (PD).La kermesse, giunta alla settima edizione, porterà sul mega palco il meglio della musica italiana e straniera, a partire dal 6 luglio 2014. Forte di oltre 300.000 presenze nelle precedenti sei edizioni, l’Hydrogen Festival si conferma uno degli eventi musicali e culturali più interessanti in Italia, unendo al valore degli artisti la bellezza della location, che gode di una impareg-giabile quinta naturale data dalla facciata di Villa Contarini e dal grande porticato.In 19 giorni andranno in scena 8 artisti, selezionati, come nelle scorse edizioni, in base all’unico criterio della qualità, cercando di andare incontro ai gusti più diversi: in calendario quindi la storia del rock di Robert Plant e degli Scorpions, l’elettronica dei Massive Attack, il rock degli Scorpions, il pop di Blunt e Nutini, per chiudere con la grande musica italiana dei Negramaro, Elisa e Emma; tutti i colori dello spettacolo dal vivo.Il programma apre il 6 luglio con il rock dei Negramaro, tornati quest’anno veri e propri re dei palchi italiani.Il 9 luglio tornano, dopo il memorabile live di 4 anni fa, i Mas-sive Attack, vera leggenda della musica elettronica britannica, padri di quel trip hop che ha infl uenzato tutta la musica degli anni ‘90 del secolo scorso.Il 14 luglio arriva il mito immortale di Robert Plant, anima dei Led Zeppelin, accompagnato sul palco da una band interessante, i North Mississippi Allstars.James Blunt e le sue melodie pop saranno invece protagonisti il 15, mentre il 17 il pubblico dell’Hydrogen Festival avrà modo di conoscere il talento puro di Paolo Nutini.Venerdì 18 un concerto imperdibile per gli amanti del grande rock: a dare infatti l’addio ai fans italiani con la loro unica data

italiana del loro Farewell Tour saranno gli Scorpions, band che ha scritto pagine indimenticabili dell’hard rock mondiale.Sabato 19 spazio alla musica italiana con il talento di Emma, che torna in scena per poche data estive.A chiudere il programma, il 25 luglio, Elisa, il cui tour sta conquistando il pubblico di tutta Italia.L’area live sarà dotata di wifi gratuito, area relax e area giochi.

19 luglio 2014 – Castello Scaligero di Villafranca fioRellA mAnnoiA “fioRellA mAnnoiA live 2014”

La Signora della canzone d’autore italiana, riper-correrà quasi trent’anni di carriera il 19 luglio presso il Castello Scaligero di Villafranca, nell’ambito del Villafran-ca Festival 2014. FIORELLA MANNOIA, grazie alla sua voce plasma le canzoni, inedite o covers, aggiungendovi tanta intensità e originalità interpretativa. Fiorella Mannoia sarà accompagnata dalla sua band, composta da Carlo Di Fran-cesco (percussioni e direzione musicale), Diego Corradin (batteria), Luca Visigalli (basso), Davide Aru (chitarre), Fabio Valdemarin (pianoforte).

Padova sheRWood festivAl 2014 pRogRAmmA conceRti

11 giugno: Espana Circo Este + F.A.S.K. (apertura festival) 13 giugno: The Zen Circus 15 giugno: Sherwood in collaborazione con Radar: The Pains Of Being Pure At Heart 18 giugno: 99 Posse 22 giugno: Die Antwoord 25 giugno: Dub Fx 27 giugno: Caparezza – presentazione nuovo album 02 luglio: Brunori Sas 05 luglio: Perturbazione 06 luglio: New York Ska Jazz Ensemble 11 luglio: Afterhours 16 luglio: Radar Festival Day One con SLOWDIVE live – prima data italiana reunion tour 18 luglio: Estra

SGUARDO A NORDEST Manu Chao“La ventura” venerdi’ 27 giugno 2014Trieste – Borgo Grotta Gigante

Guca sul Carso 2014il piu’ importante Festival Balkan in Italiavenerdi’ 18 luglio 2014sabato 19 luglio 2014Trieste – Borgo Grotta Gigante

Dubioza kolektiv (Bosnia)Koza Mostra (Grecia)Dzambo Agusevi Orkestar (Macedonia)Radio Zastava (Italia – Friuli Venezia Giulia)

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.tuttoeventitalia.it

in veneto eventi

mille e ancora mille...pagina a cura di graziano edi corazza1113

intervista a el bullo, daniele Russo, chitarra e voce dei Rumatera

29Concerti

Giardinaggio 23

Agapanto, il fi ore dell’amore

>> Eleganti e robusti, spiccano sugli altri fi ori come gli amori più grandi, quelli eterni

Si chiama Agapanto ed è un fi ore me-raviglioso che regala gioia al cuore e freschezza agli occhi. I suoi colori

sono tipici dei fi ori che amano l’ombra ma l’agapanto è una pianta del sole, della luce, del calore. La sua regione d’origine non per nulla è l’Africa, un continente misterioso e ricco di vitalità e luce. Qui è considerato qua-si come una pianta sacra, molto usata nelle cerimonie e nei festeggiamenti. Si ritiene che porti fortuna, prosperità e amore. D’al-tronde lo dice anche il suo nome: Agapanto viene dal greco e signifi ca fi ore dell’amore.

Certo è più conosciuto come giglio africano, coltivato in colonie che formano macchie di colore blu-viola.

Fino a pochi anni fa era diffuso quasi esclusivamente nei giardini della riviera ligu-re e nelle zone costiere più a Sud della no-stra penisola. Ultimamente, però, l’Agapan-to sta godendo di un discreto fervore, sia da parte dei privati che dei cultori professionali. Per questa ragione sono aumentate a dismi-sura anche le varietà, che adesso arrivano a toccare le 625 specie, con tonalità delle fi oriture, che vanno dal blu al viola, fi no al bianco e all’azzurro.

Si tratta di una pianta davvero facile da coltivare. E’ una bulbosa perenne che non necessita di molta acqua. Le foglie, lunghe e carnose, si alzano verdeggianti a primave-ra mentre i fi ore sboccia d’estate su di un lungo stelo che può arrivare ad un metro d’altezza. Si tratta di un fi ore composto:

una sfera di fi ori, in realtà, sempre ricca di insetti laboriosi.

Normalmente ogni pianta riesce a pro-durre due o tre fi oriture per stagione vege-tativa.

Essendo una piante di origina africana, l’agapanto predilige climi caldi ed esposizio-ni in pieno sole con poche ore di ombra, giusto nelle ore più calde della giornata. In inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo, può sopportare temperature di poco inferiori allo zero, per questo spesso, si ricorre alla coltivazione in vaso, in modo da proteggerla in serre fredde durante i mesi più rigidi.

Ma chi pianta i bulbi a terra può coprirli con una spessa pacciamatura, oppure dis-sotterrarli prima delle gelate.

Se si decide di coltivare questi fi ori in vaso, i vasi devono essere capienti, soprat-tutto quando si tratta di varietà non nane, che possono allargarsi molto, riempiendo tutto lo spazio che trovano a disposizione. Usate del un buon terriccio fertile, soffi ce e molto ben drenato, per evitare che ristagni idrici vadano a favorire lo svilupparsi di muf-fe e marciumi delle radici.

Trattandosi di una pianta africana, resiste bene al caldo, e non ha bisogno di annaffi ature frequenti. Va innaffi ata soltan-to ai primi segni di sofferenza che arrivano dopo periodi molto siccitosi. Sono assoluta-mente da evitare i ristagni d’acqua, per cui è consigliabile far asciugare perfettamente il terreno prima di innaffi are nuovamente.

di Germana Urbani

Esuberante come l’estate, blu o azzurro come il mare delle coste africane. La pianta giusta per creare ricche bordure nel vostro giardino o angoli incantati

Se da una p i a n t a v o l e t e

farne altre in autunno o tra marzo e aprile dovete divide-re i cespi di foglie. Poi con un coltello pulito ed affi lato si procede a tagliare i rizomi facen-do attenzione che tutte le porzioni preparate contengano una buona quantità di radici, in modo da garantire un corretto attecchimento alle future piante. Agli agapanti non piace molto venire spostati e maneggiati, quindi capita spesso che un rinvaso, o la divisione dei rizomi, causino la mancata fi oritura per l’anno successivo.

dA unA A molte piAnte

Per avere delle belle piante si consiglia di usare ogni 15-20 giorni un concime per piante da fi ore, ma a metà dose

rispetto a quella consigliata, in quanto grandi quantità di fertilizzante spingono le foglie a scapito dei fi ori che restano più piccoli del normale. Ricordate di togliere periodicamen-te le foglie rovinate, o ingiallite, in modo da eliminare eventuali funghi o batteri.

concime, come e quAnto?

30 BenessereBenessere10

I chili di troppo ammalano il corpo più di molti altri fattori. Ma l’obesità non è più un problema che riguarda il popolo ame-

ricano, come eravamo abituati a pensare, oggi anche l’Italia conta numeri importanti e preoccupanti.

E il Veneto non è da meno. Secondo i dati rilevati al 2012, si stima che circa il 40% degli adulti tra i 18 e i 69 anni superi il proprio peso forma. Ma se un 31% è in sovrappeso un buon 9% è già obeso. Per non parlare dei bambini che sempre più vengono messi a dieta sin dalla tenera età.

Proprio per questo Consumer International e World Obesity Federa-tion, due delle principali associazioni mondiali che si occupano di questi temi, in occasione dell’assemblea gene-rale dell’Organizza-zione mondiale della sanità hanno proposto una ricetta per la pre-venzione dei chili di troppo. Più educazione, stop agli spot soprattutto quando potrebbero essere esposti i bambini, maggiori tasse per scoraggiare i consu-mi e persino etichette shock che mostrino i dan-ni alla salute. Le stesse ricette messe a punto in questi anni per diminuire il consumo di sigarette potrebbero ‘tornare buone’ anche per contra-stare l’epidemia di obesità, che ormai è anche più perico-losa del fumo. Le due associazioni

hanno così lanciato l’ipotesi di una vera e pro-pria ‘Convenzione Globale’ contro il cibo poco salutare, sul modello di quella contro il tabacco approvata nel 2003 e legalmente vincolante per i paesi che l’hanno ratifi cata. L’obiettivo è ottenere una serie di misure più rigide contro l’in-dustria alimentare, che spesso, recita la bozza di convenzione, ‘’si tira indietro rispetto a cam-biamenti positivi, con i governi che si sentono impossibilitati a intervenire’’. Tra le misure sug-gerite ci sono la rimozione dei grassi artifi ciali da cibo e bevande entro cinque anni, la proibizione

di spot degli alimenti poco salutari, ma an-che l’adozione di un metodo di tassazione che scoraggi i consumi di ‘cibo spazzatura’, e persino il cambiamen-

to delle autorizzazioni al commercio. In questo contesto, spiega Luke Upchurch di Consumer International, anche l’adozione di etichette con messaggi che avvisino del pericolo per la salute o addirittura con immagini shock degli effetti dell’obesità potrebbero essere effi caci. ‘’Sono necessarie misure più stringenti di queste – spie-gano le as-sociazioni - ma se qualche governo dovesse decidere che anche questo tipo di eti-chette possono essere utili noi supporteremmo la scelta’’. Proprio dieci anni fa, ricordano le due Ong, l’Organizzazione Mondiale della Sanità

pubblicava la sua Global Strategy on Diet and Physical Activity and Health, il primo documento in cui si riconosceva il potenziale pericolo per la salute rappresentato dall’alimentazione non corretta. Nonostante il riconoscimento però il numero di morti causate dall’obesità è continua-to ad aumentare, passando da 2,5 milioni nel 2005 a 3,8 nel 2010, e le persone in sovrap-peso o obese sono ormai più di mezzo miliardo nel mondo, il 10% degli uomini e il 14% delle donne, con la maggioranza concentrata nei pae-si in via di sviluppo. Per contrastare con effi cacia l’obesità nel mondo, spiega il docu-mento ela-borato dalle associazioni, è necessaria una con-venzione vincolante dall’alto, e non una serie di regole lasciate alla buona vo-lontà dei singoli paesi. ‘’Siamo nella stessa situazione degli anni ‘60, quando l’industria del tabacco affermava che non c’era niente di sbagliato nelle sigarette e nel giro di 30-40 anni sono morte milioni di persone - sottolinea Upchurch -. Se non si agisce ora rischiamo di avere la stessa intransigenza da parte delle industrie alimentari’’.

Alcuni stati si stanno muovendo la Califor-nia potrebbe adottare a breve delle etichette per le bevande gassate con dei messaggi di allar-me simili a quelli delle sigarette. Una legge in questo senso, affermano i media locali tra cui il Los Angeles Times, ha passato l’esame di una commissione e sarà in discussione al Senato californiano nei prossimi giorni.

>> Obesità: un’epidemia più pericolosa del fumo

Veneti sempre più grassi: si corre ai ripari

Rimozione dei grassi artifi ciali da cibo e bevande entro cinque anni

di Germana Urbani

Negli Stati Uniti, dove il problema obesità è certamente più impor-tante e di lunga data che in Italia,

i provvedimenti contro gli zuccheri ag-giunti preoccupano non poco.

Una tassa sulle bibite zuccherate proporzionale alle calorie contenute po-trebbe far scendere i consumi quasi del 10%, un effetto maggiore rispetto a una tassazione basata sulla quantità della bevanda acquistata. Lo afferma uno studio del centro ricerche Usa Research Triangle Institute di New York pubblicata dall’American Journal of Agricultural Economics. I ricercatori hanno sviluppato un modello matematico per prevedere le reazioni del mercato a diversi tipi di tassazione, da cui è emerso che con una tassa di 0,04 centesimi a caloria si otterrebbe un minore consumo, sempre in termini di calorie, del 9,6%. “Tassando le quantità di bevanda invece - spiega Chen Zhen, l’autore principale – al massimo si otterrebbe un minore consumo dell’8,6%. Ma una tassa sulle calorie spingerebbe le compagnie a riformulare i prodotti per diminuire il contenuto di zucchero - continua l’esperto - oltre a spingere i consumatori a consumare bibite meno caloriche. Una tassa sulla quantità inve-ce farebbe costare di più sia una lattina di una bevanda da 150 calorie che una da 50’’.

pReoccupAti i pRoduttoRi di bibite zuccheRAte

Il 40% degli adulti tra i 18 e i 69 anni supera il proprio peso forma. Ma se un 31% è in sovrappeso un buon 9% è già obeso

La scritta proposta avvertirebbe i consu-matori che “consumare bevande con zuccheri aggiunti contribuisce a causare obesità, diabete e carie dentali”. La commissione ha approvato il provvedimento con cinque favorevoli e due con-trari, trasmettendola all’assemblea generale.

Le principali associazioni di produttori si

sono dette fortemente contrarie alla legge, che sarebbe inutile dal momento che le bibite non sono la maggior fonte di calorie della popola-zione. A favore invece ci sono diverse associa-zioni scientifi che, tra cui la California Medical Association.

Giardinaggio 23

Agapanto, il fi ore dell’amore

>> Eleganti e robusti, spiccano sugli altri fi ori come gli amori più grandi, quelli eterni

Si chiama Agapanto ed è un fi ore me-raviglioso che regala gioia al cuore e freschezza agli occhi. I suoi colori

sono tipici dei fi ori che amano l’ombra ma l’agapanto è una pianta del sole, della luce, del calore. La sua regione d’origine non per nulla è l’Africa, un continente misterioso e ricco di vitalità e luce. Qui è considerato qua-si come una pianta sacra, molto usata nelle cerimonie e nei festeggiamenti. Si ritiene che porti fortuna, prosperità e amore. D’al-tronde lo dice anche il suo nome: Agapanto viene dal greco e signifi ca fi ore dell’amore.

Certo è più conosciuto come giglio africano, coltivato in colonie che formano macchie di colore blu-viola.

Fino a pochi anni fa era diffuso quasi esclusivamente nei giardini della riviera ligu-re e nelle zone costiere più a Sud della no-stra penisola. Ultimamente, però, l’Agapan-to sta godendo di un discreto fervore, sia da parte dei privati che dei cultori professionali. Per questa ragione sono aumentate a dismi-sura anche le varietà, che adesso arrivano a toccare le 625 specie, con tonalità delle fi oriture, che vanno dal blu al viola, fi no al bianco e all’azzurro.

Si tratta di una pianta davvero facile da coltivare. E’ una bulbosa perenne che non necessita di molta acqua. Le foglie, lunghe e carnose, si alzano verdeggianti a primave-ra mentre i fi ore sboccia d’estate su di un lungo stelo che può arrivare ad un metro d’altezza. Si tratta di un fi ore composto:

una sfera di fi ori, in realtà, sempre ricca di insetti laboriosi.

Normalmente ogni pianta riesce a pro-durre due o tre fi oriture per stagione vege-tativa.

Essendo una piante di origina africana, l’agapanto predilige climi caldi ed esposizio-ni in pieno sole con poche ore di ombra, giusto nelle ore più calde della giornata. In inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo, può sopportare temperature di poco inferiori allo zero, per questo spesso, si ricorre alla coltivazione in vaso, in modo da proteggerla in serre fredde durante i mesi più rigidi.

Ma chi pianta i bulbi a terra può coprirli con una spessa pacciamatura, oppure dis-sotterrarli prima delle gelate.

Se si decide di coltivare questi fi ori in vaso, i vasi devono essere capienti, soprat-tutto quando si tratta di varietà non nane, che possono allargarsi molto, riempiendo tutto lo spazio che trovano a disposizione. Usate del un buon terriccio fertile, soffi ce e molto ben drenato, per evitare che ristagni idrici vadano a favorire lo svilupparsi di muf-fe e marciumi delle radici.

Trattandosi di una pianta africana, resiste bene al caldo, e non ha bisogno di annaffi ature frequenti. Va innaffi ata soltan-to ai primi segni di sofferenza che arrivano dopo periodi molto siccitosi. Sono assoluta-mente da evitare i ristagni d’acqua, per cui è consigliabile far asciugare perfettamente il terreno prima di innaffi are nuovamente.

di Germana Urbani

Esuberante come l’estate, blu o azzurro come il mare delle coste africane. La pianta giusta per creare ricche bordure nel vostro giardino o angoli incantati

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Crucilibro22

di Germana Urbani · www.guanda.it>www.adelphi.it< >www.nutrimenti.net< >www.einaudi.it<

Eroe - Eroina Greta, casalinga irlandese Saul Karoo, script doctor Un postino Andrea Luna, insegnante precario

La famiglia PattersonLa gente del paese Billy, il fi glio adottivoRobert Riordan, marito di Greta, pensionato Alter Ego

New YorkGirifalco in CalabriaHollywoodLondraLocation

La moglie sterileIl Caso e le coincidenzeLa vera madre di BillyIl grande caldoCo-Protagonisti

Andrea ha una vita senza emozioni. Decide, un pò per scappare dalla

moglie inaridita dal suo sterile ventre, parte per un viaggio a

New York che si trasforma in una peregrinazione che lo trascina ai

margini della società e che gli regala incontri memorabili

Il postino di Girifalco, uomo schivo e solitario, dedito a registrare, in forma di coincidenze, le epifanie del Caso,

apre, legge e copia le lettere prima di consegnarle

Saul è il dottore dei fi lm. aggiusta le sceneggiature degli altri. La sua vita è quella di un intellettuale ma la sua vita privata è un disastro. Bugiardo, smodato nel bere e nel fumo, si è separato dalla moglie

e respinge le richieste d’affetto di Billy

In un giorno particolarmente caldo Robert esce da casa per non

farne più ritorno. Solo dopo la sua scomparsa sua moglie Greta

scopre che il marito ha portato via il passaporto e ha ritirato il conto

in banca

Intrigo

L’incontro che dà una svolta è quello con la famiglia Patterson: Ary, la madre, e i suoi due fi gli gemelli di tredici anni, Benjamin e Allison. All’improvviso, Andrea decide di

tornare a casa dalla moglie, ma quello che ha lasciato non esiste piú. E allora

capisce che «casa» è altrove

Un giorno arriva, però, una strana missiva. Il postino si prepara alla sua missione: svelare una sciagurata passione e salvare Girifalco dai traffi ci loschi del sindaco, che vuole vendere il

lussureggiante monte Covello per farne una discarica

Un giorno tagliando la pellicola di un grande regista vede sulla scena la vera madre di suo fi glio adottivo,

Billy e decide di cercarla. da quel momento in poi tutto cambierà e per qualcuno sarà una vera

tragedia

La scomparsa del padre riporta a casa i tre fi gli, ormai lontani, ognuno alle prese con i suoi

problemi. Mentre si susseguono le ipotesi su dove sia andato Robert, i tre fi gli non sanno che la madre

nasconde un segreto che potrebbe spiegare tutto

Finale

Il racconto di un’umanità fragile, una galleria di anime trasportate da un vento nefasto e che solo la

volontà può fermare

Lo scrittore compone un inno alla scrittura e al suo segreto potere

di entrare nei percorsi del destino grazie anche all’abilità di fondere

insieme lingua e dialetto

Un grande libro fatto di una materia molto densa che procura in parti uguali riso, lacrime e notti

insonni proprio come il cinema

Un romanzo magistrale in cui l’autrice dimostra la sua eccellenza nel saper sondare tutto quello che il genere umano tiene celato nel

proprio animo

Cosa dire del libro

Fabio Geda Se la vita che salvi è la tua

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Maggie O’FarrellIstruzioni per un’ondata di

caldoGuanda, pp. 350

€ 18.50

Leggere…

Maggie O’Farrell Steve Tesich Domenico Dara Fabio Geda

Ciò che non dici ti defi nisce forse anche meglio di ciò che fai

Finale

Leggere

Almeno una volta nella vita occorre perdersi. Forse è solo questo che ci riporta davvero alla vita vera

32 Crucilibro 28

i nostri EspertiA cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare, così come da alcuni di Voi richiestomi, l’affi damento dei fi gli con particolare attenzione all’assegno di mantenimento anche a seguito delle modifi che apportate a seguito dell’entrata in vigore a febbraio 2014 della riforma del diritto di famiglia e della fi liazione (D. Lgs. 28.12.2013 n. 154).Questa riforma ha, tra le altre cose, abrogato gli artt. 155 – 155 sexies del Codice Civile, che disciplinavano i provvedimento nei confronti dei fi gli in caso di separazione dei genitori, ed equiparato i fi gli naturali ai fi gli legittimi.In sostanza oggi sono gli artt. 337 bis – 337 octies del Codice Civile che disciplinano l’esercizio della responsabilità genitoriale a seguito di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio o all’esito di procedimenti relativi i fi gli nati fuori dal matrimonio.ma che cos’è l’affi damento dei fi gli?L’affi do dei fi gli defi nisce la ripartizione della responsabilità genitoriale sui fi gli minorenni in situazioni di non convivenza, causata dalla separazione dei genitori o da cessazione di convivenza more uxorio. Peraltro, a partire dal mese di febbraio 2014, non si parla più di potestà genitoriale ma di responsabilità genitoriale. Come ho già avito modo di dirvi in qualche rubrica “fa”, il nostro ordinamento, con la riforma del 2006, predilige l’affi damento condiviso che prevede, in

caso di cessazione della convivenza dei coniugi o dei conviventi more uxorio, l’attribuzione stabile ad entrambi i genitori dell’esercizio della responsabilità genitoriale in regime di comune accordo.Nonostante il favore legislativo per l’affi damento condiviso, il giudice che pronuncia la separazione ed i consequenziali provvedimenti relativi ai fi gli deve valutare, prima di ogni altra, la soluzione che tutela al meglio l’interesse del minore, ragion per cui può disporre l’affi damento esclusivo ad uno solo dei genitori solo ove ciò risponda al superiore interesse del minore. quali sono i presupposti per l’affi damento condiviso?Il presupposto per tale forma di affi damento è l’assenza di “confl ittualità insanabili” tra i genitori, ovvero il permanere di un’ “armonia” tra gli stessi.Il giudice, quando dispone l’affi damento condiviso, provvede anche sulla residenza dei fi gli (c.d. collocamento prevalente) e sulle modalità e tempi con cui l’altro genitore può e deve stare con loro. Il genitore cui sono affi dati i fi gli, salva disposizione del tribunale, esercita la responsabilità genitoriale attendendosi alle condizioni determinate dal Tribunale in sede di separazione o nella successiva modifi ca delle condizioni di separazione, o con la sentenza di divorzio o nel provvedimento ottenuto ex. 337 bis c.c. Salvo non sia stabilito diversamente, le decisioni di maggiore interesse per i fi gli (Es. istruzione, educazione, salute, tenendo

conto delle inclinazioni e delle aspirazioni dei fi gli stessi) devono essere concordate da entrambi i genitori.quali gli spazi per l’affi damento esclusivo?Con la L. n. 54/2006 il modello dell’affi do esclusivo sembrava essere superato e ormai eccezionale, tuttavia la recente riforma attuata dal d.lgs. 154/2013:ha previsto all’art. 337-quater c.c.:1. La possibilità per il giudice di disporre l’affi damento dei fi gli ad uno solo dei genitori qualora ritenga, con provvedimento motivato, che l’affi damento all’altro sia contrario all’interesse del minore;2. La possibilità per ciascuno dei genitori di chiedere, in qualsiasi momento, l’affi damento esclusivo quando sussistano le condizioni indicate al punto 1). Il giudice, se accoglie la domanda, dispone l’affi damento esclusivo al genitore richiedente, facendo salvi, per quanto possibile, i diritti del minore nei confronti del genitore non affi datario.Attenzione, però, che se la domanda risulta essere manifestamente infondata, il giudice può considerare il comportamento del genitore che ne ha fatto richiesta ai fi ni della determinazione dei provvedimenti da adottare nell’interesse dei fi gli.Non sono considerati validi motivi per l’affi damento ad un solo genitore:1) il confl itto tra i genitori, se questi singolarmente non si comportano in modo contrario all’interesse del minore;2) la lontananza fi sica dei due genitori;

3) la tenera età del minore.Vi segnalo, inoltre, di come il Giudice, nell’adottare i provvedimenti inerenti i minori possa decidere di assumere qualsiasi mezzo di prova che ritenga necessario, anche d’uffi cio (ovvero di sua iniziativa).Peraltro, con il d.lgs. 154/2013 è diventato obbligatorio l’ascolto del minore – salvo il caso in cui sia manifestamente superfl uo o dannoso per lui – in tutti gli atti in cui devono essere prese decisioni che lo riguardano (per esempio anche nei procedimenti in cui si omologa o si prende atto di un accordo dei genitori).L’assegno di mantenimento: che cos’è?L’assegno di mantenimento è un provvedimento economico che viene assunto dal giudice (ma può anche essere rimesso ad accordi liberamente concordati e sottoscritti dai coniugi) e consiste nel versamento di una somma di denaro, suscettibile di revisione nel tempo, in favore del coniuge economicamente debole o dei fi gli nati dal matrimonio o fuori dal matrimonio. Il d.lgs. 154/2013 ha riformato alcune disposizioni in tema di assegno di mantenimento a favore dei fi gli di cui tratterò più ampiamente nella prossima rubrica.

AFFARI DI FAMIGLIA

Affi damento dei fi gli, responsabilita’ genitoriale e accenni sull’assegno di mantenimento a pochi mesi dalla riforma della fi liazione (d. lgs. 28.12.2013 n. 154)

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

IL DIRITTO PER IL CITTADINO

Nuove garanzie per chi compra casa e aziende: il prezzo va depositato dal Notaio

Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin

DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN [email protected]

La legge 143 del 2013 e un successivo decreto attuativo – che dovrebbe arrivare tra pochi mesi – prevedono che il prezzo delle compravendite di immobili e delle cessioni di aziende venga obbligatoriamente depositato presso il Notaio e che solo in un secondo momento venga corrisposto al venditore. In particolare il Notaio potrà – e dovrà sotto pena di gravissime responsabilità civili, penali e fi scali – svincolare le somme a favore del venditore soltanto dopo aver eseguito la registrazione e la trascrizione dell’atto ed aver verifi cato, soprattutto, l’assenza di ipoteche o di ulteriori vincoli.

Fino ad oggi il controllo sull’esistenza di vincoli sui beni ceduti veniva fatto prima della stipulazione dell’atto. Dopo il rogito però occorre di solito procedere ad altri adempimenti di legge (generalmente registrazione e trascrizione) che richiedono qualche giorno; in questo breve periodo un venditore truffaldino, che avesse già incassato il prezzo, avrebbe potuto rivendere lo stesso bene ad una seconda persona, che poteva ben riuscire a registrare e trascrivere per prima. Il compratore avrebbe avuto così un doppio danno: 1) avrebbe perso il prezzo, ormai incassato dal venditore; 2) avrebbe perso pure la proprietà del bene; restava il risarcimento

del danno contro il venditore truffaldino, ma con tutte le diffi coltà e le lunghezze di un processo. Ora invece cosa succederà: succederà che il prezzo non verrà dato subito dal compratore al venditore, bensì al Notaio, il quale lo dovrà versare in un proprio conto vincolato. Solo dopo che l’atto sia stato registrato e trascritto e siano stati fatti gli ulteriori controlli, il Notaio procederà con la consegna della somma al venditore. È chiaro che se questi controlli successivi non avessero buon esito il compratore potrà riottenere facilmente la somma direttamente dal Notaio, senza dover “rincorrere” il venditore che l’ha truffato.

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i nostri EspertiA cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare, così come da alcuni di Voi richiestomi, l’affi damento dei fi gli con particolare attenzione all’assegno di mantenimento anche a seguito delle modifi che apportate a seguito dell’entrata in vigore a febbraio 2014 della riforma del diritto di famiglia e della fi liazione (D. Lgs. 28.12.2013 n. 154).Questa riforma ha, tra le altre cose, abrogato gli artt. 155 – 155 sexies del Codice Civile, che disciplinavano i provvedimento nei confronti dei fi gli in caso di separazione dei genitori, ed equiparato i fi gli naturali ai fi gli legittimi.In sostanza oggi sono gli artt. 337 bis – 337 octies del Codice Civile che disciplinano l’esercizio della responsabilità genitoriale a seguito di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio o all’esito di procedimenti relativi i fi gli nati fuori dal matrimonio.ma che cos’è l’affi damento dei fi gli?L’affi do dei fi gli defi nisce la ripartizione della responsabilità genitoriale sui fi gli minorenni in situazioni di non convivenza, causata dalla separazione dei genitori o da cessazione di convivenza more uxorio. Peraltro, a partire dal mese di febbraio 2014, non si parla più di potestà genitoriale ma di responsabilità genitoriale. Come ho già avito modo di dirvi in qualche rubrica “fa”, il nostro ordinamento, con la riforma del 2006, predilige l’affi damento condiviso che prevede, in

caso di cessazione della convivenza dei coniugi o dei conviventi more uxorio, l’attribuzione stabile ad entrambi i genitori dell’esercizio della responsabilità genitoriale in regime di comune accordo.Nonostante il favore legislativo per l’affi damento condiviso, il giudice che pronuncia la separazione ed i consequenziali provvedimenti relativi ai fi gli deve valutare, prima di ogni altra, la soluzione che tutela al meglio l’interesse del minore, ragion per cui può disporre l’affi damento esclusivo ad uno solo dei genitori solo ove ciò risponda al superiore interesse del minore. quali sono i presupposti per l’affi damento condiviso?Il presupposto per tale forma di affi damento è l’assenza di “confl ittualità insanabili” tra i genitori, ovvero il permanere di un’ “armonia” tra gli stessi.Il giudice, quando dispone l’affi damento condiviso, provvede anche sulla residenza dei fi gli (c.d. collocamento prevalente) e sulle modalità e tempi con cui l’altro genitore può e deve stare con loro. Il genitore cui sono affi dati i fi gli, salva disposizione del tribunale, esercita la responsabilità genitoriale attendendosi alle condizioni determinate dal Tribunale in sede di separazione o nella successiva modifi ca delle condizioni di separazione, o con la sentenza di divorzio o nel provvedimento ottenuto ex. 337 bis c.c. Salvo non sia stabilito diversamente, le decisioni di maggiore interesse per i fi gli (Es. istruzione, educazione, salute, tenendo

conto delle inclinazioni e delle aspirazioni dei fi gli stessi) devono essere concordate da entrambi i genitori.quali gli spazi per l’affi damento esclusivo?Con la L. n. 54/2006 il modello dell’affi do esclusivo sembrava essere superato e ormai eccezionale, tuttavia la recente riforma attuata dal d.lgs. 154/2013:ha previsto all’art. 337-quater c.c.:1. La possibilità per il giudice di disporre l’affi damento dei fi gli ad uno solo dei genitori qualora ritenga, con provvedimento motivato, che l’affi damento all’altro sia contrario all’interesse del minore;2. La possibilità per ciascuno dei genitori di chiedere, in qualsiasi momento, l’affi damento esclusivo quando sussistano le condizioni indicate al punto 1). Il giudice, se accoglie la domanda, dispone l’affi damento esclusivo al genitore richiedente, facendo salvi, per quanto possibile, i diritti del minore nei confronti del genitore non affi datario.Attenzione, però, che se la domanda risulta essere manifestamente infondata, il giudice può considerare il comportamento del genitore che ne ha fatto richiesta ai fi ni della determinazione dei provvedimenti da adottare nell’interesse dei fi gli.Non sono considerati validi motivi per l’affi damento ad un solo genitore:1) il confl itto tra i genitori, se questi singolarmente non si comportano in modo contrario all’interesse del minore;2) la lontananza fi sica dei due genitori;

3) la tenera età del minore.Vi segnalo, inoltre, di come il Giudice, nell’adottare i provvedimenti inerenti i minori possa decidere di assumere qualsiasi mezzo di prova che ritenga necessario, anche d’uffi cio (ovvero di sua iniziativa).Peraltro, con il d.lgs. 154/2013 è diventato obbligatorio l’ascolto del minore – salvo il caso in cui sia manifestamente superfl uo o dannoso per lui – in tutti gli atti in cui devono essere prese decisioni che lo riguardano (per esempio anche nei procedimenti in cui si omologa o si prende atto di un accordo dei genitori).L’assegno di mantenimento: che cos’è?L’assegno di mantenimento è un provvedimento economico che viene assunto dal giudice (ma può anche essere rimesso ad accordi liberamente concordati e sottoscritti dai coniugi) e consiste nel versamento di una somma di denaro, suscettibile di revisione nel tempo, in favore del coniuge economicamente debole o dei fi gli nati dal matrimonio o fuori dal matrimonio. Il d.lgs. 154/2013 ha riformato alcune disposizioni in tema di assegno di mantenimento a favore dei fi gli di cui tratterò più ampiamente nella prossima rubrica.

AFFARI DI FAMIGLIA

Affi damento dei fi gli, responsabilita’ genitoriale e accenni sull’assegno di mantenimento a pochi mesi dalla riforma della fi liazione (d. lgs. 28.12.2013 n. 154)

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

IL DIRITTO PER IL CITTADINO

Nuove garanzie per chi compra casa e aziende: il prezzo va depositato dal Notaio

Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin

DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN [email protected]

La legge 143 del 2013 e un successivo decreto attuativo – che dovrebbe arrivare tra pochi mesi – prevedono che il prezzo delle compravendite di immobili e delle cessioni di aziende venga obbligatoriamente depositato presso il Notaio e che solo in un secondo momento venga corrisposto al venditore. In particolare il Notaio potrà – e dovrà sotto pena di gravissime responsabilità civili, penali e fi scali – svincolare le somme a favore del venditore soltanto dopo aver eseguito la registrazione e la trascrizione dell’atto ed aver verifi cato, soprattutto, l’assenza di ipoteche o di ulteriori vincoli.

Fino ad oggi il controllo sull’esistenza di vincoli sui beni ceduti veniva fatto prima della stipulazione dell’atto. Dopo il rogito però occorre di solito procedere ad altri adempimenti di legge (generalmente registrazione e trascrizione) che richiedono qualche giorno; in questo breve periodo un venditore truffaldino, che avesse già incassato il prezzo, avrebbe potuto rivendere lo stesso bene ad una seconda persona, che poteva ben riuscire a registrare e trascrivere per prima. Il compratore avrebbe avuto così un doppio danno: 1) avrebbe perso il prezzo, ormai incassato dal venditore; 2) avrebbe perso pure la proprietà del bene; restava il risarcimento

del danno contro il venditore truffaldino, ma con tutte le diffi coltà e le lunghezze di un processo. Ora invece cosa succederà: succederà che il prezzo non verrà dato subito dal compratore al venditore, bensì al Notaio, il quale lo dovrà versare in un proprio conto vincolato. Solo dopo che l’atto sia stato registrato e trascritto e siano stati fatti gli ulteriori controlli, il Notaio procederà con la consegna della somma al venditore. È chiaro che se questi controlli successivi non avessero buon esito il compratore potrà riottenere facilmente la somma direttamente dal Notaio, senza dover “rincorrere” il venditore che l’ha truffato.

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i nostri EspertiA cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare, così come da alcuni di Voi richiestomi, l’affi damento dei fi gli con particolare attenzione all’assegno di mantenimento anche a seguito delle modifi che apportate a seguito dell’entrata in vigore a febbraio 2014 della riforma del diritto di famiglia e della fi liazione (D. Lgs. 28.12.2013 n. 154).Questa riforma ha, tra le altre cose, abrogato gli artt. 155 – 155 sexies del Codice Civile, che disciplinavano i provvedimento nei confronti dei fi gli in caso di separazione dei genitori, ed equiparato i fi gli naturali ai fi gli legittimi.In sostanza oggi sono gli artt. 337 bis – 337 octies del Codice Civile che disciplinano l’esercizio della responsabilità genitoriale a seguito di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio o all’esito di procedimenti relativi i fi gli nati fuori dal matrimonio.ma che cos’è l’affi damento dei fi gli?L’affi do dei fi gli defi nisce la ripartizione della responsabilità genitoriale sui fi gli minorenni in situazioni di non convivenza, causata dalla separazione dei genitori o da cessazione di convivenza more uxorio. Peraltro, a partire dal mese di febbraio 2014, non si parla più di potestà genitoriale ma di responsabilità genitoriale. Come ho già avito modo di dirvi in qualche rubrica “fa”, il nostro ordinamento, con la riforma del 2006, predilige l’affi damento condiviso che prevede, in

caso di cessazione della convivenza dei coniugi o dei conviventi more uxorio, l’attribuzione stabile ad entrambi i genitori dell’esercizio della responsabilità genitoriale in regime di comune accordo.Nonostante il favore legislativo per l’affi damento condiviso, il giudice che pronuncia la separazione ed i consequenziali provvedimenti relativi ai fi gli deve valutare, prima di ogni altra, la soluzione che tutela al meglio l’interesse del minore, ragion per cui può disporre l’affi damento esclusivo ad uno solo dei genitori solo ove ciò risponda al superiore interesse del minore. quali sono i presupposti per l’affi damento condiviso?Il presupposto per tale forma di affi damento è l’assenza di “confl ittualità insanabili” tra i genitori, ovvero il permanere di un’ “armonia” tra gli stessi.Il giudice, quando dispone l’affi damento condiviso, provvede anche sulla residenza dei fi gli (c.d. collocamento prevalente) e sulle modalità e tempi con cui l’altro genitore può e deve stare con loro. Il genitore cui sono affi dati i fi gli, salva disposizione del tribunale, esercita la responsabilità genitoriale attendendosi alle condizioni determinate dal Tribunale in sede di separazione o nella successiva modifi ca delle condizioni di separazione, o con la sentenza di divorzio o nel provvedimento ottenuto ex. 337 bis c.c. Salvo non sia stabilito diversamente, le decisioni di maggiore interesse per i fi gli (Es. istruzione, educazione, salute, tenendo

conto delle inclinazioni e delle aspirazioni dei fi gli stessi) devono essere concordate da entrambi i genitori.quali gli spazi per l’affi damento esclusivo?Con la L. n. 54/2006 il modello dell’affi do esclusivo sembrava essere superato e ormai eccezionale, tuttavia la recente riforma attuata dal d.lgs. 154/2013:ha previsto all’art. 337-quater c.c.:1. La possibilità per il giudice di disporre l’affi damento dei fi gli ad uno solo dei genitori qualora ritenga, con provvedimento motivato, che l’affi damento all’altro sia contrario all’interesse del minore;2. La possibilità per ciascuno dei genitori di chiedere, in qualsiasi momento, l’affi damento esclusivo quando sussistano le condizioni indicate al punto 1). Il giudice, se accoglie la domanda, dispone l’affi damento esclusivo al genitore richiedente, facendo salvi, per quanto possibile, i diritti del minore nei confronti del genitore non affi datario.Attenzione, però, che se la domanda risulta essere manifestamente infondata, il giudice può considerare il comportamento del genitore che ne ha fatto richiesta ai fi ni della determinazione dei provvedimenti da adottare nell’interesse dei fi gli.Non sono considerati validi motivi per l’affi damento ad un solo genitore:1) il confl itto tra i genitori, se questi singolarmente non si comportano in modo contrario all’interesse del minore;2) la lontananza fi sica dei due genitori;

3) la tenera età del minore.Vi segnalo, inoltre, di come il Giudice, nell’adottare i provvedimenti inerenti i minori possa decidere di assumere qualsiasi mezzo di prova che ritenga necessario, anche d’uffi cio (ovvero di sua iniziativa).Peraltro, con il d.lgs. 154/2013 è diventato obbligatorio l’ascolto del minore – salvo il caso in cui sia manifestamente superfl uo o dannoso per lui – in tutti gli atti in cui devono essere prese decisioni che lo riguardano (per esempio anche nei procedimenti in cui si omologa o si prende atto di un accordo dei genitori).L’assegno di mantenimento: che cos’è?L’assegno di mantenimento è un provvedimento economico che viene assunto dal giudice (ma può anche essere rimesso ad accordi liberamente concordati e sottoscritti dai coniugi) e consiste nel versamento di una somma di denaro, suscettibile di revisione nel tempo, in favore del coniuge economicamente debole o dei fi gli nati dal matrimonio o fuori dal matrimonio. Il d.lgs. 154/2013 ha riformato alcune disposizioni in tema di assegno di mantenimento a favore dei fi gli di cui tratterò più ampiamente nella prossima rubrica.

AFFARI DI FAMIGLIA

Affi damento dei fi gli, responsabilita’ genitoriale e accenni sull’assegno di mantenimento a pochi mesi dalla riforma della fi liazione (d. lgs. 28.12.2013 n. 154)

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

IL DIRITTO PER IL CITTADINO

Nuove garanzie per chi compra casa e aziende: il prezzo va depositato dal Notaio

Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin

DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN [email protected]

La legge 143 del 2013 e un successivo decreto attuativo – che dovrebbe arrivare tra pochi mesi – prevedono che il prezzo delle compravendite di immobili e delle cessioni di aziende venga obbligatoriamente depositato presso il Notaio e che solo in un secondo momento venga corrisposto al venditore. In particolare il Notaio potrà – e dovrà sotto pena di gravissime responsabilità civili, penali e fi scali – svincolare le somme a favore del venditore soltanto dopo aver eseguito la registrazione e la trascrizione dell’atto ed aver verifi cato, soprattutto, l’assenza di ipoteche o di ulteriori vincoli.

Fino ad oggi il controllo sull’esistenza di vincoli sui beni ceduti veniva fatto prima della stipulazione dell’atto. Dopo il rogito però occorre di solito procedere ad altri adempimenti di legge (generalmente registrazione e trascrizione) che richiedono qualche giorno; in questo breve periodo un venditore truffaldino, che avesse già incassato il prezzo, avrebbe potuto rivendere lo stesso bene ad una seconda persona, che poteva ben riuscire a registrare e trascrivere per prima. Il compratore avrebbe avuto così un doppio danno: 1) avrebbe perso il prezzo, ormai incassato dal venditore; 2) avrebbe perso pure la proprietà del bene; restava il risarcimento

del danno contro il venditore truffaldino, ma con tutte le diffi coltà e le lunghezze di un processo. Ora invece cosa succederà: succederà che il prezzo non verrà dato subito dal compratore al venditore, bensì al Notaio, il quale lo dovrà versare in un proprio conto vincolato. Solo dopo che l’atto sia stato registrato e trascritto e siano stati fatti gli ulteriori controlli, il Notaio procederà con la consegna della somma al venditore. È chiaro che se questi controlli successivi non avessero buon esito il compratore potrà riottenere facilmente la somma direttamente dal Notaio, senza dover “rincorrere” il venditore che l’ha truffato.

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34 I nostri esperti

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i nostri EspertiMESSAGGIO PUBBLICITARIO

PODOLOGIA - LA CURA DEL PIEDE

Il piede diabetico: l’importanza della prevenzioneDott.ssa Sofi a Biasioli

DOTT.SSA BIASIOLI SOFIA –Podologo e Tecnico ortopedico- Tel. 377/9982047- Chioggia (fronte ospedale)

x

Il signifi cato della sessualità umana può essere colto da due punti di vista diversi e tra loro complementari: dal punto di vista della persona considerata come individualità e dal punto di vista dell’amore coniugale nel quale la sessualità e implicata con i signifi cati suoi propri. I signifi cati propri sono la COMUNIONE (sempre possibile e sempre da ambire) e la PROCREAZIONE (ridotta ai pochi giorni fecondi nell’arco del ciclo mestruale e limitata dall’età della donna). Dal punto di vista della persona in se stessa considerata, la sessualità rivela tre fondamentali signifi cati.Essa è principio di identifi cazione della propria individualità di maschio e femmina. Il sesso indica la personalità maschile o femminile.La sessualità rimanda sempre ad altro da sé. Nella sua incompiutezza (il desiderio sessuale è sempre desiderio dell’altro) essa indica il bisogno

di trovare l’oggetto adeguato alla sua realizzazione. Biologicamente il maschile richiama il femminile e viceversa. A un livello più profondo la sessualità rivela una struttura trascendente della persona (io trascendo me stesso per venirti incontro). Termine ultimo della trascendenza della persona è Dio, che ha creato l’uomo maschio e femmina e ha voluto porre nella relazione della mascolinità e della femminilità il luogo per la comprensione che Dio è Amore e origine di ogni vita. Nell’ottica cristiana quindi il sesso, la corporeità sono cose molto buone anzi divine, perché rispecchiano la realtà dell’Amore di Dio.Infi ne la sessualità indica non un semplice bisogno fi siologico di sesso, ma rivela la VOCAZIONE della persona umana a realizzarsi nell’amore. La sessualità umana non è semplice meccanismo istintivo di riproduzione della specie, ma il luogo

della relazione, di comunicazione, di amore. La conoscenza ed accoglienza di questi valori da parte degli adolescenti, i quali stanno impostando la loro vita, il rispetto del corpo proprio ed altrui sono come una casa costruita sulla roccia. Essa non vacilla al sopraggiungere delle tempeste.Poi, secondo la visione cristiana l’amore che è proporzionale all’uso della sessualità non è qualsiasi amore, ma quello specifi co che viene defi nito “amore coniugale”. Le fondamentali caratteristiche dell’amore coniugale sono descritte nell’enciclica Humanae Vitae. La lettera è frutto di un ampio studio commissionato prima da Giovanni XXIII e poi di Paolo VI. In essa è contenuta una risposta adeguata al problema etico sollevato da vari mezzi tecnici per una regolazione razionale della fecondità. La fecondità può essere affrontata con due modalità razionali differenti,

le quali aprono specialmente i nostri adolescenti a due tipologie di vita:La modalità razionale tecnica: contraccezione coi mezzi di origine vegetale, contraccezione chimica e meccanica, aborto, sterilizzazione, fecondazioni eterologhe, uteri in affi tto, eutanasia infantile… La modalità razionale umanistica: regolazione naturale dei concepimenti attraverso i concreti metodi naturali per es. il metodo sinto – termico Roetzer, educazione all’affettività ed alla relazione, educazione al perdono ( non condanna) ed i percorsi di recupero delle persone sofferenti per i traumi riportati a causa dell’uso improprio del corpo proprio od altrui, scoprire di essere amati da Gesù nonostante tutto, ridestare il coraggio di amare = sperare e di lasciarsi amare nella verità…

LO SPAZIO DELL’ETICA

Il signifi cato della sessualità alla luce dell’antropologia biblica

di Magdalena Buszynska ([email protected])

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i nostri EspertiMESSAGGIO PUBBLICITARIO

PODOLOGIA - LA CURA DEL PIEDE

Il piede diabetico: l’importanza della prevenzioneDott.ssa Sofi a Biasioli

DOTT.SSA BIASIOLI SOFIA –Podologo e Tecnico ortopedico- Tel. 377/9982047- Chioggia (fronte ospedale)

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Il signifi cato della sessualità umana può essere colto da due punti di vista diversi e tra loro complementari: dal punto di vista della persona considerata come individualità e dal punto di vista dell’amore coniugale nel quale la sessualità e implicata con i signifi cati suoi propri. I signifi cati propri sono la COMUNIONE (sempre possibile e sempre da ambire) e la PROCREAZIONE (ridotta ai pochi giorni fecondi nell’arco del ciclo mestruale e limitata dall’età della donna). Dal punto di vista della persona in se stessa considerata, la sessualità rivela tre fondamentali signifi cati.Essa è principio di identifi cazione della propria individualità di maschio e femmina. Il sesso indica la personalità maschile o femminile.La sessualità rimanda sempre ad altro da sé. Nella sua incompiutezza (il desiderio sessuale è sempre desiderio dell’altro) essa indica il bisogno

di trovare l’oggetto adeguato alla sua realizzazione. Biologicamente il maschile richiama il femminile e viceversa. A un livello più profondo la sessualità rivela una struttura trascendente della persona (io trascendo me stesso per venirti incontro). Termine ultimo della trascendenza della persona è Dio, che ha creato l’uomo maschio e femmina e ha voluto porre nella relazione della mascolinità e della femminilità il luogo per la comprensione che Dio è Amore e origine di ogni vita. Nell’ottica cristiana quindi il sesso, la corporeità sono cose molto buone anzi divine, perché rispecchiano la realtà dell’Amore di Dio.Infi ne la sessualità indica non un semplice bisogno fi siologico di sesso, ma rivela la VOCAZIONE della persona umana a realizzarsi nell’amore. La sessualità umana non è semplice meccanismo istintivo di riproduzione della specie, ma il luogo

della relazione, di comunicazione, di amore. La conoscenza ed accoglienza di questi valori da parte degli adolescenti, i quali stanno impostando la loro vita, il rispetto del corpo proprio ed altrui sono come una casa costruita sulla roccia. Essa non vacilla al sopraggiungere delle tempeste.Poi, secondo la visione cristiana l’amore che è proporzionale all’uso della sessualità non è qualsiasi amore, ma quello specifi co che viene defi nito “amore coniugale”. Le fondamentali caratteristiche dell’amore coniugale sono descritte nell’enciclica Humanae Vitae. La lettera è frutto di un ampio studio commissionato prima da Giovanni XXIII e poi di Paolo VI. In essa è contenuta una risposta adeguata al problema etico sollevato da vari mezzi tecnici per una regolazione razionale della fecondità. La fecondità può essere affrontata con due modalità razionali differenti,

le quali aprono specialmente i nostri adolescenti a due tipologie di vita:La modalità razionale tecnica: contraccezione coi mezzi di origine vegetale, contraccezione chimica e meccanica, aborto, sterilizzazione, fecondazioni eterologhe, uteri in affi tto, eutanasia infantile… La modalità razionale umanistica: regolazione naturale dei concepimenti attraverso i concreti metodi naturali per es. il metodo sinto – termico Roetzer, educazione all’affettività ed alla relazione, educazione al perdono ( non condanna) ed i percorsi di recupero delle persone sofferenti per i traumi riportati a causa dell’uso improprio del corpo proprio od altrui, scoprire di essere amati da Gesù nonostante tutto, ridestare il coraggio di amare = sperare e di lasciarsi amare nella verità…

LO SPAZIO DELL’ETICA

Il signifi cato della sessualità alla luce dell’antropologia biblica

di Magdalena Buszynska ([email protected])

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Protagonisti a NordestProtagonisti a Nordest

L’ha fondato Riccardo Dalla Pria nel 1954. Prima con i calciobalilla, Jukebox, flipper, biliardi poi sono subentrati videogames e slot machine

Sessant’anni impegnato a far diver-tire la gente. Iniziando con i calcio-balilla, per poi passare ai juke box, ai fl ipper, ai biliardi per fi nire agli attuali giochi elettronici. E’ la sto-ria di DALLA PRIA GROUP, azien-da piovese da sempre sul settore dell’intrattenimento. A fondare l’a-zienda ci ha pensato Riccardo Dalla Pria, scomparso sette anni or sono. Nel 1954 Riccardo faceva l’autista di taxi. Ed è stato proprio durante un viaggio con un cliente che ha in-travvisto la possibilità di entrare nel business del gioco. Ha piazzato cal-ciobalilla (che andava ad acquistare nelle carceri di Alessandria), fl ipper (importati usati dagli Usa), biliardi “Fabo” che fabbricava lui stesso, in molti bar del Piovese per poi allar-gare il suo giro in tutto il Triveneto e in Friuli. Attualmente DALLA PRIA GROUP, con sedi a Piove di Sacco in via Alessio Valerio e in via Dell’In-dustria nella Z.I. piovese, annovera oltre 110 dipendenti e fattura circa una trentina di milioni all’anno, ma ne versa allo stato ben 36, consi-derato che nei video games tutto è controllato e tassato praticamente on line. A dar una mano al papà Riccardo nel ’67 è entrato nel grup-po Dalla Pria il fi glio Paolo, 64 anni sposato con due fi gli che riveste la carica di Presidente del gruppo. E proprio il fi glio Claudio 43 anni sposato con tre fi gli nel ’91 ha se-guito le orme del padre assumendo la carica di Amministratore Delega-to e socio. Quindi è stata la sorel-la Barbara, sposata con due fi gli, laureata in economia e commercio alla Ca’ Foscari, nella veste di le-gale rappresentante della ditta ad entrare nell’azienda fondata dal nonno Riccardo. Attualmente DAL-LA PRIA GROUP è articolato su tre ditte: la Highlight of the Games che importa, produce e vende i prodot-ti, la Lunamatic che si occupa del

noleggio degli apparecchi installati nelle sale giochi, e la D.P. Service e Magic Games che prendono in con-siderazione le slot machine.Attualmente DALLA PRIA GROUP gestisce 3.500 slot machine nei bar e tabacchi del triveneto e del Friuli e 1.500 video giochi nei bowling e sale gioco. Sette di queste sola-mente a Jesolo sono di proprietà del gruppo.“Dobbiamo tutto a nostro padre – precisa Paolo Dalla Pria - è stato lui a vederci chiaro nel lontano 1954 e mettere su la nostra azienda, ora con i miei fi gli cerchiamo di gestirla al meglio, anche perché abbiamo la responsabilità delle oltre 110 fami-glie che vivono grazie allo stipendio dei nostri dipendenti. Ma è sempre più diffi cile causa il clima di caccia alle streghe che il mondo del gio-co ha subìto negli ultimi due anni e che non accenna a diminuire. Eppure siamo stati noi e le nostre organizzazioni di categoria a sug-gerire le iniziative per regolamenta-re il gioco. Non sono certamente le nostre macchinette che funzionano ad un euro e che non erogano più di cento euro ad incrementare la dipendenza da gioco. La chimera del cambiamento di vita grazie ad una vincita è fi glia di altri prodotti immessi nel mercato”.Dal 2007 la famiglia Dalla Pria è entrata nel mondo del calcio locale prendendo a gestire la Piovese che milita nel campionato di Eccellenza con Claudio a far da Presidente. “In questi anni – spiega - abbia-mo sempre cercato di allestire una squadra competitiva per rimanere nella categoria e ci siamo riusciti. Il nostro impegno però è sempre ri-volto alle squadre minori a far sì che i giovani crescano in un ambiente sano dove misurarsi lealmente e non prendano strade diverse e pe-ricolose”.

Festeggia le nozze di diamante nel settore dell’intrattenimento

Dalla Pria Group compie 60 anni di vita

Sotto un’immagine del fondatore, Riccardo Dalla Pria

L’intervista

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Il gruppo fattura una trentina di

milioni e dà lavoro a oltre 110 dipendenti.

Da dieci anni la famiglia dalla Pria gestisce anche la Piovese Calcio in

eccellenza

CUCINA

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UN PIATTO DI PASTA FRESCO, LEGGERO E DECISAMENTE SEMPLICE E VELOCE DA PREPARARE.SEMPRE PIÙ SPESSO IN CUCINA VENGONO UTILIZZATI PRODOTTI PRONTI E SOTT’OLIO, COME SGOMBRI E ACCIUGHE, PERCIÒ ABBIAMO PENSATO AD UN RICETTA CHE LI RENDESSE INGREDIENTI PRINCIPE DEL PIATTO, MA SERVITI CON CLASSE. PER AMALGAMARE IL TUTTO UN FORMAGGIO VACCINO LEGGERO E FRESCO, INSAPORITO DA PREZZEMOLO APPENA COLTO E SAPORITA BOTTARGA. INSOMMA UN PIATTO DI PASTA DA GUSTARE SU UNA TERRAZZA AFFACCIATA SUL MARE E ACCOMPAGNARE CON UN VINO LEGGERO E ALTRETTANTO POCO IMPEGNATO.

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CUOCERE LA PASTA IN ACQUA BOLLENTE SALATA.IN UNA CIOTOLA MESCOLARE GLI SGOMBRI SMINUZZATI CON LA MOZZARELLA A PEZZETTI MOLTO PICCOLI, LE ACCIUGHE, LA BOTTARGA ED IL PREZZEMOLO, CONDIRE IL TUTTO CON L’OLIO DEGLI SGOMBRI.SCOLARE LA PASTA AL DENTE E VERSARLA NELLA CIOTOLA CON IL CONDIMENTO, UTILIZZARE IL LIQUIDO DELLA MOZZARELLA PER AMMORBIDIRE.SERVIRE GUARNENDO IL PIATTO CON ALTRO PREZZEMOLO FRESCO.

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TUTTO È POSSIBILE, ROT-TURE E RITORNI DI FIAMMA, COLPI

DI TESTA E DI FULMINE · SALUTE QUAL-CHE STATO INFIAMMATORIO C’È CON UN LEGGERO MAL DI TESTA E LA PRESSIONE CHE SCHIZZA SU

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11FASCINO PART-

NER GELOSO MA INNAMORATISSIMO

E FEDELE O ALMENO UN FLIRT ROMANTICO: TUTTO ROSA · SALUTE IL PENSIERO POSITIVO NON RIENTRA NELLE VOSTRE ABITUDINI, È IL PARTNER A DARVI CARICA: SIATE OTTI-MISTI

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12FASCINO E’ TUTTO UN

SUSSEGUIRSI DI INCONTRI, FLIRT E COLPI DI FULMINE, CHE APPAGANO I CUORI

SOLITARI SALUTE FORMA FISICA PERFETTA, POTETE ARCHIVIARE UN MALESSERE CHE VI HA DISTURBATI A LUNGO. GODETEVELA

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO COPPIA BEN ASSORTITA, SE PUR CON CARATTERI

DIVERSI, ANCHE LE STORIE IN RODAGGIO TENDONO A STA-BILIZZARSI · SALUTE MAL DI TESTA E QUALCHE EPISODIO DI INSONNIA, PER IL RESTO POTETE AFFERMARE DI STARE BE-NONE

ACQUARIODAL 21/01

AL 19/02FASCINO PRONTI PER IL FLIRT CHE RICONFERMA IL VOSTRO FASCINO, MAGARI

PER UNA STORIA DISIMPEG-NATA · SALUTE IN BARBA ALLA DIETA SBALLATA E ALLE NOTTI VITAIOLE STATE

BENONE, AL MASSIMO RISENTITE DI SVARIONI ORMONALI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO L’AMORE NON SI ACCONTENTA

DI FANTASIE, RECLAMA SICUREZZE, PROMESSE E UN PROGETTO DI VITA A DUE · SALUTE PIEDI E SISTEMA RESPIRA-TORIO IN TILT, SOPRATTUTTO SE AMATE LE SCARPINATE E SUDATE AB-BONDAN-TEMENTE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO BEL LOOK

M A IN COPPIA È TEMPO DI DECISIONI: O SI CHIUDE QUI O SI RI-COMINCIA SU PRESUPPOSTI DIVERSI. · SALUTE SE VI ARRABBIATE LA PRES-SIONE SCHIZZA E IL VISO SI ARROSSA, MA SIETE COMUNQUE IN FORMA

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO SE VI

SIETE INNAMORATI DI UN BELLO E IMPOSSIBILE, IL PERCORSO VERSO LA FELICITÀ SARÀ LUNGO · SALUTE QUALCHE ATTACCO DI MAL DI SCHIENA È POSSIBILE. STATI INFIAMMA-TORI ALL’ORDINE DEL GIORNO PER LO STRESS

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO TRA AMI-CIZIA E PASSIONE C’È

UNA GAMMA INFINITA DI SFUMATURE E VOI POTETE SPERIMENTARLE TUTTE · SALUTE SPORT E DIVERTIMENTI FANNO PARTE DEL PACCHETTO BENESSERE, PER STAR BENE E SENTIRVI VOI STESSI

CANCRODAL 22/06AL 22/07FASCINO BATTAGLIE IN

FAMIGLIA SU QUESTIONI DI PRINCIPIO E DI RUOLO, VE LA

PRENDETE SOPRATTUTTO COI PUPI · SALUTE LL PUNTO DEBOLE

È E RIMANE LO STOMACO, A PROVA DI GASTRITE OGNI VOLTA CHE SIETE TESI: LEGGEREZZA

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO SIETE PIENI DI AS-

PETTATIVE E CURIOSITÀ, ANCHE IL PARTNER DIVENTA UNA CITTÀ SCONOSCIUTA DA ES-PLORARE · SALUTE IL PUNTO DEBOLE È SEM-

PRE LA COLONNA, SEGUITA A RUOTA DA SPALLE E GINOCCHIA, LO SPORT VI AIUTA MOLTO

VERGINEDAL 24/08AL 22/09

FASCINO LA VOS-TRA DIFFIDENZA DOPO SI TRASFORMA IN SOSPETTO,ATTENTI A NON

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Già da 179 EUR Già da 282 EUR

Terme Dolenjske TopliceT: 00 386 7 39 19 400E: [email protected]

Già da 177 EUR Già da 271 EUR

Talaso Strunjan al mareT: 00 386 5 67 64 100E: [email protected]

Già da 156 EUR Già da 260 EUR

Sconti: per i bambini, soci del Club Terme Krka. Supplementi: tassa di soggiorno, camera singola.I prezzi sono in EURO, a persona in camera doppia.

* 1 bambino fino ai 14 anni non compiuti e i bambini fino ai 6 anni non compiuti in camera con due adulti soggiornano gratis (al Talaso Strunjan solo a Luglio)

Parco avventura

Otočec

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