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FieraFiera di Primavera

29a Edizione28-29-30 Marzo 2009

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IL PROGRAMMA

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PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE28/29/30 Marzo 2009Sabato 28 Marzo Dalle ore 15.00 - Saltabimbi (Oratorio Don Bosco)

Ore 18.30 - S. Messa (Chiesa s.Maria Nascente)

Ore 20.45 - Coro “New Sunrise Gospel Choir” in concerto (Chiesa s.Maria Nascente)

Domenica 29 Marzo Sagra delle bancarelle (Via Camposanto – S. Michele – De Marchi – IV Novembre – Gramsci – Roma – P.zza Falcone e Borsellino)

Saltabimbi (Oratorio Don Bosco)

Arti e mestieri (Via Roma)

Nella cascina del Fattore Alberto (Via De Marchi - Cortile Scuola Materna)

L’arte del fai da te (Hobbisti in Via Roma - Via Gramsci)

Pittori in strada (Via Fante d’Italia)

Anno Domini MCDXCI - Sanctae Mariae Nascenti - Il 20° Secolo (Chiesa s.Maria Nascente)

Mostra di modellismo (Palestra Oratorio Don Bosco)

Fiat 500... tutto un altro mondo! (P.zza della Meridiana)

La battaglia di Solferino (Via Fante d’Italia, 7)

Dalle ore 9.45 - Concerto di campane (Chiesa s.Maria Nascente)

Ore 15.00 - Bersaglieri “Fanfara Tramonti-Costa”(Centro Storico e spettacolo finale presso Oratorio Don Bosco)

Lunedì 30 Marzo Ore 13.00 - Pranzo “Quelli della terza età” (Oratorio Don Bosco)

Ore 20.30 - S.Messa Solenne in suffragio dei defunti della Parrocchia (Chiesa s.Maria Nascente)

Pagina 4 Il PresidentePagina 5 Fiera di Primavera, Fiera della CittàPagina 6 Il saluto della ProvinciaPagina 7 Come nasce la “Fiera”Pagina 8 Musica? Di corsa!Pagina 9 “New Sunrise Gospel Choir” in concertoPagina 11 Fiat 500... tutto un altro mondo! Pagina 12 Anno Domini 1491 - Sanctae Mariae NascentiPagina 14 Modellismo in FieraPagina 15 La cascina del fattore AlbertoPagina 16 Una gradita sorpresa

Pagina 17 Croce Rossa Italiana in FieraPagina 18 Una grandiosa scampanataPagina 20 La battaglia di Solferino e San MartinoPagina 22 Trattoria “Da don Paolo”

Comitato Promotore “Fiera di Primavera”Paderno Dugnano (Mi)via Camposanto, 4 - 20037 Paderno Dugnano (Mi)Tel e Fax: +39029181679e-mail: fieradiprimavera@tin.itCod. Fiscale: n.08747380155 - P.IVA: 00923800965

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IL PRESIDENTEdi Enzo Stucchi

Sono passati 29 anni. Era il 1981 ed io poco più che diciottenne con altri amici, organiz-zavo la prima riedizione della Fiera di Primavera. Certo non avevo la responsabilità organizzativa che oggi mi hanno affidato, ma tanto entusiasmo che, da allora, mi ha accompagnato per più di un quarto di secolo. Ancora oggi, a 46 anni di età, quel fervore che mi accomuna agli altri amici mi permette, anzi, ci permette, di continuare ad organizzare questa sentita festa e mantenerne viva la tradizione. Un particolare riconoscimento ed un sentito grazie a Nino, Giorgio, Paola, Paolo, Luca, Cristina e Alberto che con me for-mano lo zoccolo duro dell’organizzazione, insieme a tutti quelli che nel frattempo si sono aggiunti e parte-cipano attivamente alla pianificazione dell’evento.

Sicuramente la Fiera non è più quella di una volta.

Ricordo l’esposizione bovina ed equina: bastò far girare la voce tra i macellai e gli allevatori della zona, convocarli per sentire il loro parere, stendere un minimo di regolamento ed ecco organizzata la rassegna. Poi, con il passare degli anni, i macellai chiudono schiacciati dalla concorrenza dei grandi su-permercati, gli allevatori non hanno eredi, le misure di polizia veterinaria sono sempre più rigide ed è così che non si riesce più a trovare un bovino nel raggio di decine di chilometri.

Resta comunque il ricordo di tante, ma vera-mente tante iniziative organizzate per rendere la Fiera un pò diversa dal tradizionale mercato del martedì: la sfilata di moda organizzata nel 1991, la parata di carrozze d’epoca nel 1982, la mostra sullo scrittore Emilio De Marchi del 1991, occasione che mi ha inoltre permesso di conoscere le discendenti dello scrittore; la mostra dedicata ai 100 anni di locomo-zione nel 1988 con trattori, carrozze, moto, auto e le biciclette d’epoca, quest’ultime gentilmente concesse dal Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

Comunque sia, il ricordo è solo per i nostalgi-ci. La Fiera deve necessariamente evolversi come si evolve la società in cui viviamo ed adeguarsi alle aspettative della gente, sempre più numerosa e fe-dele a questo tradizionale appuntamento, non solo di gioia e di festa ma anche religioso.

Anche se alcuni stentano a crederlo, la Fiera non ha perso di qualità. Si è solo adeguata ai tempi: così gli artigiani che all’epoca espletavano nel vecchio cortile gli antichi mestieri, sono diventati gli Hobbisti

di oggi; l’esposizione bovina ed equina si è trasfor-mata nella riproduzione di una fattoria con tanti pic-coli animali da far vedere e conoscere ai nostri figli; le simpatiche giostrine con i cavallini di legno hanno preso le sembianze dei moderni gonfiabili (o salta-bimbi) di oggi.

Per il resto, il programma è sempre ricco di mo-stre ed eventi che oggi come allora la distinguono da tante altre fiere.

Basta solo partecipare ai vari momenti culturali e religiosi che, con tanta fatica, ogni anno il Comita-to si sforza di organizzare, per scoprire che la Fiera del terzo millennio, non è poi così tanto differente da quella che conoscevano i nostri nonni.

Ora vi lascio alla 29a edizione della Fiera di Pri-mavera, augurandovi di trascorrere una splendida giornata di gioia e di festa in compagnia di tanti amici e parenti.

Buona visita.

EDITORIALE

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FIERA DI PRIMAVERA, FIERA DELLA CITTA’di Gianfranco Massetti*

La fiera di Primavera è la Fiera della Città di Paderno Dugnano.Non è una banalità ma una bella realtà.Nata tanti anni fa tra difficoltà e timori si è ormai im-posta come la più attesa ed importante della nostra comunità locale. Ed è diventata anche un appunta-mento per tanti cittadini milanesi. Una fiera dell’area metropolitana milanese.Questo grazie al lavoro alla tenacia e alla disponibilità dei suoi numerosi collaboratori, volontari e del suo presidente che ringrazio pubblicamente.

E’ ridiventata anche una tradizione che fa parte della nostra nuova identità. Per la sua capacità in-novativa, ma anche per essere capace di ritessere un filo di continuità con le origini civili, culturali e religio-se della nostra città.Così le identità dei luoghi si ricostruiscono e si mo-dificano.

Tutto questo è diventato la Fiera di Primavera.Un lungo racconto di emozioni, di storie, di tradizioni, di colori, di profumi, di persone che ogni anno si ac-calcano attorno alle bancarelle, dentro la Parrocchia di Paderno, nei cortili e nelle vie della nostra città.

Noi siamo or-gogliosi del suo successo e dell’affetto che la circonda e siamo grati anche per la presenza dei nostri collabo-ratori dell’URP dentro la Fiera che permette ai tanti visitatori di incontrare e co-noscere anche le attività del nostro Municipio.

La Fiera è diventata e deve diventare sempre più anche una vetrina della nostra città: dei tanti talenti, tante aziende, tanti luoghi di eccellenza che ci possono rendere un polo d’attrazione dentro il mi-lanese.Un luogo dove vale la pena di vivere, di lavorare, di divertirsi, di crescere.Sono convinto che anche gli operatori economici do-vrebbero guardare con più attenzione e più interesse alle sue potenzialità e al suo futuro.Per ora ci limitiamo ad augurare, di cuore, una “bella stagione per la Fiera e per la nostra città”.

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...lavoriamo con i vostri “numeri”

IL SALUTO DELLA PROVINCIAdi Ezio Casati*

Carissimi Presidente e amici della Fiera di Primavera,desidero rivolgere a voi tutti un caloroso saluto e in bocca al lupo per l’edizione 2009 dell’attesa e amata Fiera di Paderno. La kermesse, giunta quest’anno alla ventinovesima edizione, è più viva che mai. Grazie al vostro contributo, in quei giorni, la città si anima con centinaia di bancarelle per le strade, decine di eventi nelle piazze, spettacoli, mostre e soprattutto la bellezza dell’incontro tra le persone.

Si tratta di un evento unico e ineguagliabile in tutto il panorama fieristico lombardo. In quasi trent’anni di duro lavoro volontario siete riusciti

a trascinare le istituzioni locali, le associazioni, i commercianti, gli artigiani e soprattutto la gente in una manifestazione intelligente e produttiva. Una fiera che, nata per pura scommessa, al solo scopo di riproporre la tradizione e la cultura delle nostre antiche sagre paesane, coinvolge oggi decine di migliaia di visitatori e curiosi.

Dal punto di vista economico e sociale, argomenti che seguo con particolare attenzione in veste di Assessore provinciale, riscontro il grande attivismo e i risultati che un evento del genere produce sul territorio. Le attività commerciali e artigianali, invitate dal Comitato promotore, ma anche tutti i negozi della città vivono la Fiera con grande entusiasmo. In questi tempi di crisi economica, lasciatemelo dire, la Fiera di Primavera sarà di stimolo e di aiuto. Un segnale positivo per tutti.

Desidero, infine, rivolgere a voi tutti e alla città di Paderno Dugnano il saluto e l’incoraggiamento personale di Filippo Penati, Presidente della nostra Provincia di Milano. L’amministrazione provinciale, nel sostenervi e nel confermarvi la sua amicizia, augura a tutti i cittadini una buona Fiera!

* Assessore alle Attività economiche, Politiche sociali, Formazione professionale della Provincia di Milano

EDITORIALE

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Agenti Generali Procuratori

TAGLIABUE GIUSEPPE E STEFANO

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COME NASCE LA “FIERA”di Nino Matera

“Fiera”: 29 anni, una passione che ti pren-de la mano, ti coinvolge, ti entusiasma. E’ come essere nel cratere di un vulcano, da cui ven-gono eruttate faville di idee, non sempre di facile rea-lizzazione. Lungo tutto l’inverno queste idee vengono vagliate, alcune scartate, altre plasmate e perfezio-nate. Il risultato di questi mesi di fatica, di impegno ma soprattutto di entusiasmo è il programma defini-tivo. “Arte - Cultura - Spettacolo”, questo è il filo con-duttore “srotolato” molti anni fa e seguito, seppur con qualche lieve variazione, fino ai giorni nostri. Tanti i preparativi: organizzare e posizionare centina-ia tra ambulanti, espositori, hobbisti e pittori; trovare temi nuovi ed interessanti per mostre, manifestazioni e spettacoli. Dopo tutta la fatica ecco la “paga”: l’affet-to e la partecipazione di migliaia di visitatori, la pre-senza e l’attenzione di alcune personalità.Anche quest’anno, passeggerò per le vie della Fiera

in cerca di quei volti che da 29 edizioni ci accompagnano e che erano presenti perfino quando la partecipazione di pubblico non era così numerosa. Due per tutti: il “fi-runat” (venditori di castagne infilate) e l’intagliatore di legno.Che Dio ci benedi-ca! E il nostro Santo in paradiso interceda per il bel tempo. Se è un po’ irriverente disturbare un Santo per così poco, ci af-fideremo a qualche amico che da lassù sicuramente ci guarda.

Per prepararci degnamente alla commemorazione dei nostri cari defunti:

ORARIO DELLE FUNZIONI RELIGIOSEDELLA CHIESA PARROCCHIALE S. MARIA NASCENTE

DI PADERNO DUGNANOGIORNATE PENITENZIALI:Mercoledì 25 - Giovedì 26 - Venerdì 27 Marzo

Ore 20.45 - Predicazione straordinaria didon Peppino Maffi e don Renato Rebuzzini

UFFICIO SOLENNE:Lunedì 30 Marzo

Ore 8.00 - S. MessaOre 10.00 - Ufficio Solenne celebrato da Mons. Carlo Faccendini, Vicario EpiscopaleOre 15.00 - S. Messa al CimiteroOre 20.45 - Ufficio Solenne

SPET

TACO

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MUSICA? DI CORSA!di Riccardo Medana

Ci sono spettacoli musicali che non puoi costringere tra quattro mura. La Fanfara “Tramonti-Crosta” di Lonate Pozzolo (VA) è un buon esempio fra questi, caratterizzato da un’espe-rienza lunga più di quarant’anni e un lungo curriculum di partecipazioni che non ci ha fatto esitare un attimo a con-tattarli!

La Fanfara è uno spettacolo unico nel suo genere: lungo le vie della Fiera, tra un acquisto e l’altro, vi trove-rete al centro della scena! I Bersaglieri passeranno a pochi metri da voi pro-ponendo classici della loro tradizione insieme a capolavori della musica classica e moderna. Lo spettacolo terminerà presso l’Ora-torio don Bosco con i carattteristici e memorabili caroselli: i Bersaglieri suoneranno correndo creando con grande precisione delle perfette figure geometriche!

Il capo Fanfara Carlo Cortellezzi, bersagliere per tradizione famigliare e allievo di quel Leandro Bertuzzo che ha scritto un pezzo della storia del 3° Reggimento Bersaglieri, ha ricoperto sin dalla fon-dazione un ruolo chiave della struttura, fungendo da esempio ed incitando il gruppo a quella “fiducia in se stessi sino alla presunzione” che lo stesso La Mar-mora aveva annoverato come fondamentale per un bersagliere.

A partire dalla prima apparizione, in occasione del raduno nazionale di Ravenna del 1967, l’attività del gruppo non ha conosciuto soste e ha segnato la par-tecipazione della Fanfara a tutti i Raduni Nazionali e alle più importanti manifestazioni in Italia e all’estero (Svizzera, Germania, Francia, Olanda, Liechtenstein, Giappone, USA, Russia, Malta, Lussemburgo...).

Quindi, preparate le scarpe da ginnastica: ci sarà da correre!

| SU INTERNET: http://www.fanfaralonate.net

SPETTACOLI

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G as l i n i B a r

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Gasl i n i Ba r

E no t e ca

“NEW SUNRISE GOSPEL CHOIR” IN CONCERTO di Paola Marelli

Perché il “New Sunrise Gospel Choir”?Per capire cosa sia il Gospel, bisogna ripercorrere breve-mente la sua storia. La definizione di canto Gospel è quella di canto popolare su tema evangelico; la traduzione italiana di Gospel è, infatti, Vangelo. Questi canti non erano in origine religiosi, ma sono il risultato della fusione della tradizione cano-ra africana con i testi della musica sacra europea. Durante i secoli XVII e XVIII, quando i Neri dal continente afri-cano furono portati in schiavitù al di là dell’Atlantico, a lavo-rare nelle piantagioni di cotone degli Stati Uniti meridionali, la loro musica li accompagnava spesso durante il giorno, quale deterrente per alleviare la fatica. Quando, in seguito, i predicatori venuti dall’Europa li conver-tirono al Cristianesimo essi cominciarono a cantare canti re-ligiosi, chiamati Spirituals, derivati, appunto, da canti religio-si europei ai quali essi aggiunsero i ritmi e i colori africani.

“E cosa credi che fossero gli spirituals, i blues e tutto il resto se non il nostro inno, la nostra lode al Signore?E come credi che allora avrebbero potuto resistere i negri delle piantagioni senza di Lui, senza la fede, senza la spe-ranza in Lui?Si sarebbero suicidati tutti, credimi, se non avessero ascol-tato la Sua voce.Ecco, soltanto questo è il jazz: la nostra speranza in Lui”.

Louis Armstrong

L’unione di tante persone, energie ed anime ha portato ad un unico grande respiro, quello del New Sunrise Go-spel Choir; una forza che nasce all’interno di ciascun corista, un’unica immagine che riflette luci e colori in ogni direzione come un cerchio luminoso, un “nuovo sole” che crea una proiezione del singolo amplificata dal gruppo.

I New Sunrise nascono con la più vera e sentita umil-tà di voler divertire, divertendosi, regalare musica a chi ascolta e avvolgere tutto e tutti in un abbraccio di suoni, co-lori e sensazioni.

Il Gospel (Parola di Dio), è un genere che ben si spo-sa con questi principi e fa si che il messaggio di amicizia, unione vocale, musicale e stilistica, giunga a chi ascolta at-traverso l’espressione di una spontanea dose di simpatia.Il Comitato Promotore vi aspetta numerosi Sabato 28 mar-zo 2009 alle ore 20,45 presso la chiesa di Santa Maria Nascente per ascoltare il New Sunrise Gospel Choir.

L’ingresso naturalmente è gratuito, perché la parola di Dio non ha prezzo...

| SU INTERNET: http://www.newsunrisegospelchoir.com

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MOSTRE

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DA LUNEDI’ A SABATO ORARIO CONTINUATO 09:00 - 19:30Via Cardinale Riboldi, 15 - Paderno Dugnano (Mi) - Tel. 02-9185014

FIAT 500... TUTTO UN ALTRO MONDO!a cura della Associazione “Club Cinquini Brianzoli”

“Un pezzo di storia”. Ecco come si può definire la FIAT 500. Nata nel lontano 1957 dall’ingegno di Dan-te Giocosa fu subito apprezzata dagli italiani che, ne-gli anni successivi, ne fecero impennare le vendite. Nonostante il tempo trascorso, è sempre rimasta nei cuori di tutti, ma con il compimento del 50° anno di età e la coincidente uscita della nuova versione si è riacceso un grande interesse, facendo esplodere una “500 mania”, dove, chi ne possedeva una, pur ma-landata che fosse, si affrettava a farla restaurare, per poter rivivere i tempi trascorsi e potersi pavoneggiare tra le vie del paese con il suo “Cinquino” lucido di tutto punto.

La nostra Associazione (Club Cinquini Brianzoli), è nata allo scopo di riunire gli appassionati della 500 e condividere l’interesse comune. Il risultato è un bel gruppo di amici con cui divertirsi, partecipa-

re ai raduni domenicali (che nel periodo estivo sono molto numerosi) e una volta l’anno organizzarne uno nostro. Le attività dell’Associazione sono costanti: organiz-zare esposizioni, manifestazioni a tema come Bab-bo Natale con la slitta trainata da una nostra 500 e di tanto in tanto piacevoli gite, come quella tra i vigneti pavesi dove allestiamo una grigliata per tutti e pas-siamo una bella giornata insieme. In occasione del-la Fiera di Primavera del 29 Marzo, oltre alle nostre vetture, abbiamo preparato una mostra fotografica dove si potranno ammirare immagini di vario gene-re, avente come soggetto ovviamente la Fiat 500. La simpatia e il buon umore la faranno da padroni! L’ap-puntamento è in Piazza della Meridiana!

| SU INTERNET: http://www.cinquinibrianzoli.it

MOST

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EDICOLACARTOLERIA 10

1999-2009

anni!ALFA

ANNO DOMINI 1491 - SANCTAE MARIAE NASCENTIdi Enzo StucchiDopo tre anni di lungo lavoro siamo giunti al termine del nostro racconto: Anno Domi-ni MCDXCI, Sancta Mariae Nascenti. La storia della nostra comunità parrocchiale narrata attraverso i documenti conservati in archivio è giunta al XX secolo. Sono 14 i compact disc utilizzati per raccogliere tutti i documenti, dapprima visionati, poi cata-logati e scansiti.Altri 4, sono stati utilizzati per raccogliere le foto, anch’esse scansite e catalogate.Un lavoro immenso che ci ha permesso in par-

te di raccontare la storia recente di Paderno e in parte di aggiornare o approfondire quella già conosciuta dei due secoli passati.

Siamo partiti dal documento più antico, datato 1491. In quell’epoca il continente ame-ricano non era ancora stato scoperto, mentre a Paderno un notaio ufficializzava su un foglio a pergamena in lingua latina e scrittura goti-ca l’affitto dei fondi parrocchiali. Si costruiva la prima chiesa nel centro abitato, in sostituzio-ne della piccola chiesina, ubicata un po’ fuori

mano, al San Michele. Nel 1563 Baldassarre Boffa si insediava, in qualità di primo parroco di Santa Maria Nascente.

Nel 1604 l’eminentissimo Car-dinale e Arcivescovo di Milano Federico Borromeo (cugino del ben più noto San Carlo Borromeo) giungeva a Paderno per compiere la visita pastorale. Attraverso il suo manoscritto ancora ben conservato in archivio, abbiamo potuto capire come era disposta la chiesa, quali oggetti e statue la adornavano.

Vi abbiamo raccontato di Emilio De Marchi, scrittore e poeta del

MOSTRE

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diciannovesimo secolo, che usava trascorre-re gran parte dei mesi estivi nella sua amata Paderno; dell’illustre concittadino Agostino Ri-boldi, studioso di fama internazionale, divenuto prima vescovo di Pavia e successivamente Car-dinale a Ravenna; dei tanti parroci che si sono succeduti a Paderno, delle innumerevoli tra-sformazioni che la nostra chiesa ha subito nel corso dei secoli e dei momenti più importanti e significativi che la nostra comunità parrocchia-le ha vissuto.

Siamo giunti così agli inizi del 1900.In questa terza sezione della mostra vi raccon-teremo delle grandi trasformazioni che hanno coinvolto anche il nostro piccolo paese, di Mons. Antonio Regondi e di Mons. Carlo Buzzi, prota-gonisti nella storia del novecento ed artefici di cambiamenti non solo spirituali ma anche ma-teriali: la costruzione della nuova Chiesa, del cinema Splendor, dell’Oratorio maschile, del circolo San Michele, del Seven e altro ancora.

Vi narreremo del fenomeno dell’immigra-zione che ha dato origine alle comunità parroc-chiali di Calderara e del Villaggio Ambrosiano ed infine delle visite Pastorali, tra le quali spicca quella effettuata nel 1962 da Giovanni Battista Montini, cardinale e arcivescovo di Milano eletto poi al soglio di Pietro con il nome di Paolo VI.

Esporremo un gran numero di foto a testi-monianza dei più significativi avvenimenti del

900 e chissà... sicuramente qualche “Paderne-se doc” riconoscerà parenti e amici.

Ma ora non vogliamo svelarvi altro. Vi invitia-mo a visitare la mostra allestita presso la crip-ta della chiesa di Paderno dal 22 marzo al 5 aprile.

| SU INTERNET: http://www.fieradiprimavera.it

MOST

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MODELLISMO IN FIERAdi Luca Frigerio

Il gruppo “Amici Modellisti e Collezionisti San Martino di Bollate” nasce nella primavera del 1991 per merito del grande spirito di iniziativa che anima il suo attuale presidente Martino Radice.

L’Associazione è sostenuta dall’amore per il modellismo dei suoi componenti, ma soprattutto dall’amicizia e dalla stima che li unisce.L’interesse principale è rivolto alla costruzione di mo-delli in varie scale e diverso genere modellistico.

Esiste anche una forte propensione verso il collezioni-smo per cui buona parte dei soci pos-siede collezioni che spaziano dal gene-re militare a quello civile, dal navale al “fantasy”.

Alcuni soci hanno assemblato un plastico ferroviario che si svi-luppa per circa 30 metri e consente la circolazione simultanea di vari treni. Esso viene esposto nei prin-cipali eventi dell’anno ed è una irresistibile attrazione soprattutto per i bambini.

L’attività degli amici modellisti consiste nel di-vulgare l’hobby del modellismo, obiettivo che si concretizza organizzando mostre di carattere dimo-strativo e competitivo.

Presso la palestra dell’Oratorio don Bosco sa-ranno presenti circa 20 espositori con le loro opere.

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MOSTRE

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EDILIZIA CIVILE ED INDUSTRIALEPADERNO DUGNANO - VIA POGLIANI, 32

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NELLA CASCINA DEL FATTORE ALBERTOdi Alberto Tedeschi

C’eravamo lasciati con una promessa e il Comitato Promotore Fiera di Primavera tiene fede agli impegni presi: all’interno della Scuola Materna di Via De Marchi quest’anno ritroverete la “Cascina del Fattore Alberto”.

La scorsa edizione non fu possibile organizzarla in quanto la Polizia Veterinaria sconsigliava il raduno di alcuni tipi di animali da cortile a causa di malattie riscontrate nella zona.

Saranno esposte capre, mucche, cavalli, oche, anatre, conigli e maiali: i rumori e l’odore di...

campagna saranno per i più anziani un ritorno al passato; per i più piccoli l’occasione di provare un’esperienza rara o totalmente nuova.Purtroppo i nostri bambini alcuni di questi animali li vedono soltanto alla televisione!

Il fattore Alberto vi aspetta numerosi per l’intera giornata di domenica 29 marzo.

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LA VO

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UNA GRADITA SORPRESAdi Piero T. (lettera ricevuta dal Comitato Promotore)

E’ davvero da tanti anni che non torno a Paderno. Per motivi di lavoro i miei genitori la lasciarono alla fine degli anni ‘70 ed io, allora bambino, tra un pianto e una protesta salutai gli amici e partii con loro.

9 marzo 2008, le nove del mattino, il tempo è un po’ incerto. Volevo camminare con calma per le vie del paese, ritrovare angoli e strade della mia infanzia, cercare i volti degli amici di un tempo dietro ai peli della barba o alle prime rughe. Supero il ponte della ferrovia per dirigermi verso il centro storico del pae-se. Arrivo a testa bassa in fondo alla discesa, immer-so nei miei pensieri e alzando gli occhi vedo... non so cosa io veda o come si chiami. Mi trovo catapul-tato in un altro luogo: le strade brulicano di persone che si accalcano davanti a una infinità di bancarelle. I rumori, i profumi, la musica, il sorriso dei bambini, le urla degli ambulanti: sono in una sagra di paese! Recupero in un negozio un opuscolo con il program-ma della manifestazione; si chiama “Fiera di Prima-vera”. Il nome non mi è nuovo: mio nonno Giacomo mi raccontava spesso di questa festa che si teneva sempre quindici giorni prima della Pasqua, in occa-sione dell’Ufficio generale in ricordo dei defunti della parrocchia. Guardo il calendario e mi accorgo che la data è proprio quella. Intuisco che qualcuno ha deciso di far rivivere quell’antica tradizione.Sono le ore 18: sono esausto e anche un po’ bagnato. Ho camminato fino quasi a consumare le suole delle scarpe. Ho visitato l’esposizione di moto d’epoca, la mostra felina e quella rassegna interessantissima sulla storia della parrocchia di Paderno. Sono rimasto stupito davanti all’abilità del soffiatore di vetro e dell’in-

t a g l i a t o r e di legno. Ho a m m i r a t o le forme, la luce, i colori di bellissi-mi quadri, la semplicità e al tempo stesso la ricercatez-za delle opere degli Hobbisti. Mi sono quasi commosso constatando l’enorme delusione negli oc-chi dei bambini che pensavano di trovare all’interno del cortile della scuola materna la solita fattoria (ma-nifestazione non allestita a causa di una cautelativa ordinanza in materia di polizia veterinaria).Ho mangiato una trippa d’altri tempi e l’ho digerita inseguendo i trampolieri che invadevano chiassosi le vie del paese. Ho fatto la fortuna di decine di com-mercianti, acquistando le cose più inutili e le borse strapiene che trascino con fatica ne sono la prova.E’ stato bello partecipare alla 28a edizione della Fiera di Primavera. Penso con rammarico alle 27 edizioni che mi sono perso, ma già attendo con ansia la pros-sima in programma per il 29 marzo 2009.Ho vissuto una giornata intensa e piena di emozioni, nella quale l’intelligenza e la capacità degli organiz-zatori hanno saputo fondere arte e cultura, tradizione e folklore, gioco e impegno sociale. Da oggi avrò un valido motivo per tornare al mio pae-se natìo tutte le primavere!

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CROCE ROSSA ITALIANA IN FIERAa cura del Comitato Locale C.R.I. di Paderno Dugnano (MI)

Come ormai da tradizione, anche per il 2009 il Comitato Locale della Croce Rossa Italiana veglierà sulla sicurezza della Fiera di Primavera. I volontari allestiranno un campo base funzionale con un P.M.A. (Posto Medico Avanzato) presidiato da un medico e un infermiere, antistante l’Oratorio don Bosco e ga-rantiranno con la presenza di squadre appiedate un immediato intervento su tutta l’estensione della Fie-ra. Questi ultimi, con il supporto di sette ambulanze e di una sala operativa mobile, saranno costantemente informati su ogni situazione.

Il Comitato metterà a disposizione inoltre la squadra dei nuovi Pionieri, i quali si presteranno per intrattenere i più piccoli con animazioni di vario tipo.

Nell’anno del suo 48° anniversario di Fondazione la Croce Rossa Italiana Padernese vuole ricordare il 150° anniversario della Battaglia di Solferino (episo-dio grazie al quale il Fondatore della nostra associa-zione Henry Dunant ebbe ispirazione per l’istituzione del nostro movimento).

Quest’anno il Comitato Locale per il 150° anni-versario della C.R.I. sarà presente in particolar modo per manifestare un ringraziamento particolare a tutta la popolazione che è sempre vicina e che lo sostiene da anni.Tutto ciò ci fa capire che esiste un posto anche per noi nei loro cuori!In conclusione vorremmo portare a conoscenza di tutti la “Carta dei Valori del Volontariato”: “la persona che, adempiti i doveri di ogni cittadino, mette a dispo-sizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la comunità di appartenenza o per l’uma-nità intera. Egli opera in modo libero e gratuito pro-muovendo risposte creative ed efficaci ai bisogni dei destinatari della propria azione o contribuendo alla realizzazione dei beni comuni”. Partendo da presupposti culturali diversi, il volontario agisce, in forma individuale o associata, per il bene comune e un mondo migliore.

| SU INTERNET: http://www.cripaderno.it

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UNA GRANDIOSA SCAMPANATAa cura della Federazione Campanari Ambrosiani

Il suono delle campane che dall’alto del campanile scandisce la vita quotidiana di ognuno oggigiorno è caduto nell’indifferenza, o peggio, tra i rumori molesti. Un tempo neanche troppo lontano non era affatto così, soprattutto nelle feste, dove erano proprio le campane ad annunciarle. Esse erano parte integrante di ogni comunità che, a discapito di sacrifici, faceva a gara per avere campane più grosse e belle del paese vicino, campanilismo appunto, simbolo non solo di vanto, ma soprattutto di appartenenza.

Quest’anno in occasione della Fiera di Primavera i sacri bronzi di Santa Maria Nascente alzeranno la loro voce nell’aria: un poderoso “concerto” di 8 campane (con questa parola si indica l’insieme musicale) accordate nella tonalità di Si bemolle grave fuso nel 1938 dalla fonderia Barigozzi di Milano.

Le campane suoneranno solennemente col metodo di suono tipico della nostra diocesi, il suono ambrosiano, che prevede l’uso delle campane portate “a bicchiere” ossia con la bocca rivolta verso l’alto per poi farle ricadere una ad una ottenendone il loro rintocco in un elaborato e cadenzato intreccio musicale.

Alla sera, in annuncio del giorno seguente dedicato all’ufficio generale per i defunti di Paderno, si provvederà al suono funebre solenne dal sapore sospeso e struggente.

Alle corde delle campane padernesi si alterneranno per la giornata i campanari membri

della Federazione Campanari Ambrosiani, il primo sodalizio presente nella Diocesi di Mila-no che raggruppa gli ultimi suonatori e tutti quanti desiderano far continuare a vivere questa bella tradizione del suono a corda delle campane.

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LA BATTAGLIA DI SOLFERINO E SAN MARTINOdi Claudio Stoppa

150° anniversario della battaglia di Solferino e San Martino 1859-2009

“Tuttavia pur rispettando i trattati, non possiamo restare insensibili al grido di dolore che da tante parti d’Italia si leva verso di noi”.

Parole pronunciate, all’apertura del parlamen-to del Regno di Sardegna dal Re Vittorio Ema-nuele II il 10 gennaio 1859. Questa frase di sfida irritò l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe che dispose di ammassare truppe sul confine tra Lombardo-Veneto ed il Piemonte, ma nel contempo

alimentò i sentimenti degli italiani all’unità del Paese, così che moltissimi volontari corsero in Piemonte ad arruolarsi.

Il 29 aprile l’esercito austriaco attraversò il fiu-me Ticino invadendo il Regno di Sardegna. Era ini-ziata la seconda guerra d’indipendenza.

Il 30-31 maggio combattimenti a Palestro e a Vinzaglio, dal 1 al 4 giugno a Magenta, l’8 giugno l’entrata trionfale a Milano di Napoleone III e Vittorio Emanuele II, nei giorni 17 e 18 i due eserciti alleati giunsero nelle zone del bresciano e del mantovano. Alle tre del mattino del 24 giugno del 1859 le due armate nemiche mossero per lo scontro. I franco-piemontesi al comando di Napoleone III imperatore dei francesi, con 135.000 uomini e 400 cannoni, contro 160.000 uomini e 360 cannoni, agli ordini di Francesco Giuseppe imperatore d’Austria e Ungheria. La batta-glia ebbe come teatro la zona delle colline moreni-che del basso Garda. A sera al termine dell’immane scontro giacevano sul terreno più di 40.000 corpi, tra morti e feriti. Molti periranno il giorno successivo pur avendo ferite di poco conto, soli e abbandonati per la mancanza di un primo soccorso.

La battaglia raccontata attraverso i documenti, le foto e le cronache dell’epoca, in una raccolta che potrete visitare in occasione della 29a edizione della Fiera di Primavera, presso i locali della sede del quartiere in via Fante d’Italia.

| SU INTERNET: http://www.fieradiprimavera.it

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TRATTORIA “DA DON PAOLO”di Luca FrigerioOrmai è diventata una consuetudine. Certamente questa tradizione non è radicata e sentita dalla popolazione come la Fiera di Primavera, ma certamente è divenuto un appuntamento da non perdere.Stiamo parlando dell’appuntamento con il mezzogiorno, o meglio con l’ora del pranzo da passare in Oratorio.

Una pausa culinaria di alto livello, dopo le fatiche procurate dal continuo girovagare per le vie della città in mezzo alle tante bancarelle; un intervallo fuori

dalla confusione, dove si può mangiare un boccone in compagnia di amici e parenti.Don Paolo, (il locandiere), ha già convocato tutti: gli esperti alimentaristi ed i gastronomi, per ottimizzare le calorie e non alzare troppo il livello di colesterolo, gli chef, i camerieri, non da ultimo i lavapiatti. Insomma tutto è già organizzato nei minimi dettagli.

Il menù è deciso e anche quest’anno sarà in grado di soddisfare ogni tipo di palato, dalla trippa alla milanese (cibo tradizionale legato al V° lunedì di Quaresima, giorno della commemorazione dei

defunti della parrocchia) alla grigliata di carne con verdure, dalla frittura di pesce, ai tanti primi piatti di pasta, disponibili con svariati ed elaborati sughi, il tutto condito con dell’ottimo vinello.

A questo punto non resta che rivolgere a ciascuno di voi l’invito: ci vediamo domenica 29 marzo all’ora di pranzo (oppure se preferite anche la sera per cena) e non dimenticate, il ricavato servirà come sempre a sostenere le iniziative dell’Oratorio. Insomma, l’utile unito al dilettevole.

Buon appetito!

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