P rogetto Roma 422
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Progetto Roma 422
Introduzione“La nostra Comunità nasce dal percorso comune che i gruppi scout AGESCI Roma 101, 105, 107 e 109 hanno intrapreso per dare una risposta più efficace alle difficoltà che affrontava ogni singolo gruppo nel proporre uno scautismo di qualità nel proprio territorio, scegliendo di non disperdere le energie e di salvaguardare le ricchezze e le esperienze di ciascuno.”
“Crediamo che insieme si possa arrivare dove da soli non si riesce, e che i valori scout che cerchiamo di testimoniare ai ragazzi chiamino innanzitutto noi capi a una fraternità e solidarietà concreta.
Queste sono le condizioni di partenza di un percorso unitario che vede i Capi, provenienti dalle singole locali realtà, riuniti in un unico contesto di analisi, progettazione e proposta educativa.”
PEG 2008-2011
Il Territorio
La situazione inizialePunti di forza Punti di debolezza
Opportunità Minacce
• Conoscenza e collaborazioni pregresse tra i
gruppi• Presenza attiva all’interno delle Parrocchie
– buoni rapporti con il Presbiterio• Presenza di capi “trainanti” che
appoggiano il progetto• Chiarezza della “situazione” dei rispettivi
Gruppi
• Comunità capi con numeri esigui o
composte da Capi giovani – necessità di
confronto e trasferimento delle
competenze/conoscenze• Percorso scout non completo in nessuna
realtà• Competenze concentrate su pochi capi con
esperienza• Poco tempo lasciato ai capi giovani per
formarsi• Radicamento al Gruppo (Capi e ragazzi)
• Resistenze da parte dei genitori• Poca comprensione da parte dei Parroci
• Forte sponsorship e supporto dei
Responsabili di Zona verso il progetto• Possibilità di offrire un percorso “unico”
alla complessità del Territorio
raccogliendone le sfide educative
fattori
interni
fattori
esterni
Le mete“La nostra unione può favorire il confronto, la valorizzazione e la crescita di tutti: •dei nostri ragazzi nei cammini d' Unità, per offrire loro esperienze e dinamiche relazionali più ricche; •di noi capi perché possiamo scoprire nella verticalità (capi di diversa esperienza e permanenza nella Comunità Capi) e nel confronto sul metodo, occasioni significative di formazione e crescita.”
PEG 2008-2011
in COMUNITÀ CAPI
•“Coordinatori” dedicati alla comunità Capi (non servizio in branca)
•Riunioni frequenti (3-4 al mese) ruotando logisticamente tra le diverse realtà
•Percorso strutturato per arrivare a “vivere la fede come relazione piena e
apportatrice di senso”
•Confronto sul metodo e nello specifico delle singole branche (confronto tra le
rispettive tradizioni; analisi/riscoperta dell'intenzionalità dei tre fondamentali
ambienti educativi scout - Gioco, Avventura, Strada - ; uniformità nella proposta
e individuazione di stili e tradizioni comuni - intenzionalità nella scelta degli
strumenti)
•Stimolare i capi alla partecipazione agli eventi dell’iter formativo
•Offrire ai futuri neo-entrati in Comunità Capi il tempo di formarsi nel ruolo di
aiuto
Gli “strumenti”
negli STAFF e nelle BRANCHE
•Mantenere la presenza di almeno una Branca in ogni singola realtà
•Staff misti per provenienza e esperienza (recuperare la verticalità)
•Progettare occasioni in cui far vivere ai ragazzi e alle branche la continuità
della nostra proposta
nel “TERRITORIO”
•Individuare nelle varie parrocchie le proposte più significative per la vita
comunitaria per permettere una partecipazione attiva e di qualità del
gruppo
•Proporre a ogni realtà parrocchiale la progettazione e la realizzazione di
un evento comunitario significativo
•“Spiegare” il progetto ai genitori e coinvolgerli in un percorso di
“conoscenza” reciproca
Gli “strumenti”
COMUNITÀ CAPI
•La Comunità è cresciuta nella consapevolezza del ruolo e nella capacità di
confronto
•L’attenzione complessiva alla proposta unitaria e alla progressione
personale hanno registrato un positivo consolidamento, diventando –di fatto-
elementi oramai concretamente e fattivamente costitutivi dell’azione
educativa di questa Co.Ca.
•Sono state soddisfatte le attenzioni che la Co.Ca. ha inteso riporre in relazione
alla formazione permanente e alla crescita dei Capi recentemente entrati
all’interno della Co.Ca.
•Gli iter formativi sono in linea con i “tempi associativi”
La verifica
“TERRITORIO”
•Abbiamo conosciuto meglio e nel dettaglio i singoli territorio e le loro
specificità “passando dal riconoscerci “ugual” al conoscerci “diversi” ma
legati da un'identità di fondo e da obiettivi comuni”
•Il lavoro “interno” alla Comunità ha momentaneamente penalizzato le
relazioni con le Parrocchie
•C’è stato un coinvolgimento positivo dei Parroci nel progetto
•Il percorso con i genitori ci ha permesso di far conoscere meglio la
proposta educativa, condividere analisi e considerazioni sui ragazzi in maniera
più strutturata e migliorare complessivamente il dialogo
•La penetrazione sul territorio ha avuto effetti positivi, dando modo di
realizzare solide e importanti collaborazioni con associazioni operanti in
realtà difficili della “periferia”
La verifica
Il progetto è divenuto il gruppo
Roma 422 che continuerà ad
operare sul territorio come un unico
contesto di analisi, progettazione
e proposta educativa cercando di
restituire alle singole realtà la
completezza del percorso scout.
Il presente