P IANO DELL’ O FFERTA F ORMATIVA - Comune di Fossano · 2015. 6. 12. · P IANO DELL’O FFERTA F...

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1 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA IANO DELL’ FFERTA ORMATIVA Secondocircolofossano DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2° CIRCOLO DI FOSSANO P.O.F. PIANO DELL‛OFFERTA FORMATIVA PER L‛ANNO SCOLASTICO 2014/15 DELIBERA N. 3 DEL COLLEGIO DOCENTI DEL 13.11.2014 DELIBERA N. 2 DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO DELL‛11.12.2014 PREMESSA La presente versione del P.O.F. rappresenta l'aggiornamento del P.O.F. - Documento base, elaborato nell'anno scolastico 2000-01, integrato negli anni scolastici successivi. Il presente documento è il frutto delle discussioni e delle decisioni assunte dal Collegio dei docenti in prima istanza, poi dal Consiglio di Circolo e, per quanto di competenza, dal Dirigente Scolastico, relative all‛offerta formativa e di servizio per l‛anno scolastico 2014/15. INDICE PREMESSA PAG. 1 DATI INFORMATIVI SUL CIRCOLO PAG. 2 CONTRATTO FORMATIVO SCUOLA - FAMIGLIA PAG. 4 REGOLAMENTO INTERNO ALUNNI DI SCUOLA PRIMARIA. E DELL‛INFANZIA PAG. 5 REGOLAMENTO INTERNO ALUNNI CHE FREQUENTANO LE CLASSI A TEMPO LUNGO: GESTIONE MENSA LEVI PAG. 6 REGOLAMENTO INTERNO MENSA NEL PLESSO “CALVINO” PAG. 6 REGOLAMENTO DI CIRCOLO PAG. 7 OBIETTIVI PAG. 15 PROGRAMMAZIONI EDUCATIVE E DIDATTICHE PAG. 22 I PROGETTI PAG. 22 RISORSE UMANE PAG. 23 INCARICHI AGLI INSEGNANTI PAG. 27 CONVENZIONI E CONTRATTI PAG. 32 RISORSE FINANZIARIE PAG. 32 DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA PAG. 33 POLITICA D'USO ACCETTABILE E SICURO DELLA SCUOLA PAG. 35

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  • 1 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2° CIRCOLO DI FOSSANO

    P.O.F.

    PIANO DELL‛OFFERTA FORMATIVA

    PER L‛ANNO SCOLASTICO 2014/15

    DELIBERA N. 3 DEL COLLEGIO DOCENTI DEL 13.11.2014DELIBERA N. 2 DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO DELL‛11.12.2014

    PREMESSA

    La presente versione del P.O.F. rappresenta l'aggiornamento del P.O.F. - Documento base, elaboratonell'anno scolastico 2000-01, integrato negli anni scolastici successivi.

    Il presente documento è il frutto delle discussioni e delle decisioni assunte dal Collegio dei docenti inprima istanza, poi dal Consiglio di Circolo e, per quanto di competenza, dal Dirigente Scolastico, relativeall‛offerta formativa e di servizio per l‛anno scolastico 2014/15.

    INDICE

    PREMESSA PAG. 1

    DATI INFORMATIVI SUL CIRCOLO PAG. 2

    CONTRATTO FORMATIVO SCUOLA - FAMIGLIA PAG. 4

    REGOLAMENTO INTERNO ALUNNI DI SCUOLA PRIMARIA. E DELL‛INFANZIA PAG. 5

    REGOLAMENTO INTERNO ALUNNI CHE FREQUENTANO LE CLASSI

    A TEMPO LUNGO: GESTIONE MENSA LEVI PAG. 6

    REGOLAMENTO INTERNO MENSA NEL PLESSO “CALVINO” PAG. 6

    REGOLAMENTO DI CIRCOLO PAG. 7

    OBIETTIVI PAG. 15

    PROGRAMMAZIONI EDUCATIVE E DIDATTICHE PAG. 22

    I PROGETTI PAG. 22

    RISORSE UMANE PAG. 23

    INCARICHI AGLI INSEGNANTI PAG. 27

    CONVENZIONI E CONTRATTI PAG. 32

    RISORSE FINANZIARIE PAG. 32

    DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA PAG. 33

    POLITICA D'USO ACCETTABILE E SICURO DELLA SCUOLA PAG. 35

  • 2 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    DATI INFORMATIVI SUL CIRCOLO

    Orari degli Uffici

    SEGRETERIATel. e fax 0172 - 61306E-mail: [email protected] al pubblico dal lunedì al giovedì dalle 7,30 alle17,30; il venerdì dalle 7,30 alle ore 14; il sabato dalleore 7,45 alle 13,00.

    DIRIGENTE SCOLASTICOIl Dirigente Scolastico svolge attività in sede e fuorisede. Riceve gli insegnanti, i genitori e il pubblico, perbrevi colloqui, tutti i giorni quando è in Ufficio, in ora-rio indicativo 9,30 - 18,00 (sabato mattina 9,30 - 13,00)preferibilmente su appuntamento telefonico.

    Plesso Scuola Primaria I. Calvino - Via Garibaldi 5 - Fossano (tel. 0172 61306)Settimana corta mattino (lunedì – venerdì) ore 8,05 - 12,35 attività didattica

    pomeriggio (martedì e giovedì) ore 14,15 - 16,30 attività didatticaNei locali della scuola è attivo un servizio mensa dal lunedì al venerdì e un servizio di doposcuola nei pomeriggi dilunedì e mercoledì gestito dalla Cooperativa “Gli amici di Jim Bandana”.

    Plesso Scuola Primaria P. Levi - Via Sacco 3 - Fossano (tel. 0172 694535)Tempo normale mattino (lunedì - sabato) ore 8,20 - 12,30 attività didattica

    pomeriggio (martedì) ore 14,30 - 16,30 attività didatticaTempo lungo mattino (lunedì - venerdì) ore 8,20 - 12,30 attività didattica

    pomeriggio (dal lunedì al giovedì) ore 14,30 - 16,30 attività didatticaNei locali della scuola è attivo un servizio mensa dal lunedì al venerdì per gli alunni delle classi a tempo lungo.

    Plesso Scuola Primaria L. Rolfi - Via S. Ciriaco 4 - Genola (tel. 0172 68232)Tempo normale mattino (lunedì - sabato) ore 8,15 - 12,45 attività didatticaSettimana corta mattino (lunedì – venerdì) ore 8,15 - 12,45 attività didattica

    pomeriggio (martedì e giovedì) ore 14,15 - 16,30 attività didatticaNei locali della scuola è attivo un servizio mensa nei giorni di rientro pomeridiano (martedì e giovedì).

    Plesso Scuola Primaria F.lli Vernassa – Via Roma 16 - Cervere (tel. 0172 474668)Settimana corta mattino (lunedì – venerdì ) ore 8,00 - 12,30 attività didattica

    pomeriggio (martedì e giovedì) ore 14,15 - 16,30 attività didattica

    Plessi Scuola dell'infanzia di Fossano:“Rodari” via Sparla 1 (tel. 0172 695172), “Collodi” via Fornace 20 (tel. 0172 646154)

    lunedì - venerdì ingresso ore 8,15 - 8,45 uscita ore 16,00 - 16,15Sono possibili uscite intermedie: Prima uscita alle ore 11,50 – 12,00 Seconda uscita alle ore 13,50 – 14,00

    Orario ridotto Dal 15 al 19/09/2014 Prima uscita alle ore 11,50 – 12,00 Seconda uscita alle ore 13,50 – 14, 00

    ORARI DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE CON GLI ALUNNI

    SERVIZI SCOLASTICI

    Servizio di prescuola In accordo con il Comune di Fossano si garantisce un servizio di prescuola dalle ore 7,30all‛inizio delle attività didattiche nei Plessi di Scuola dell‛Infanzia e di Scuola Primaria.Il Comune di Genola garantisce un servizio di prescuola dalle ore 7,40 all‛inizio delle attività didattiche nel ples-so L.Rolfi di Genola (servizio rivolto anche agli alunni che arrivano con lo scuolabus).Servizio di doposcuola In accordo con il Comune di Fossano e in base al numero delle richieste, si attiverà unservizio di doposcuola dalle ore 16,15 alle ore 18,15 nel Plesso di Scuola dell‛Infanzia “Collodi”.

  • 3 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    INIZIO ATTIVITA' CON GLI ALUNNI lunedì 15 settembre 2014

    FESTIVITA‛ sabato 1° novembre e lunedì 8 dicembre 2014

    FESTIVITA‛ LOCALE lunedì 10 novembre 2014per Cervere (Sagra locale)

    VACANZE DI NATALE da mercoledì 24 dicembre 2014a martedì 6 gennaio 2015

    VACANZE DI CARNEVALE da sabato 14 a martedì 17 febbraio 2015

    VACANZE DI PASQUA da giovedì 2 aprile 2015a martedì 7 aprile 2015

    FESTIVITA‛ sabato 25 aprile 2015venerdì 1 e sabato 2 maggio 2015lunedì 1 e martedì 2 giugno 2015

    S. PATRONO lunedì 4 maggio 2015 per Fossanolunedì 18 maggio 2015 per Genola

    ULTIMO GIORNO DI SCUOLA: giovedì 11 giugno 2015 scuola Primariamartedì 30 giugno 2013 scuola dell‛Infanzia

    SITUAZIONE ALUNNI FREQUENTANTI CLASSI/SEZIONI

    Dati comparati negli ultimi 5 anni. Situazione al 14 ottobre 2014

    CALENDARIO REGIONALE PER L‛ANNO SCOLASTICO 2014/2015

    Scuola primaria Scuola dell'infanzia

    ANNI CALVINO LEVI ROLFI VERNASSA TOTALI RODARI COLLODI TOTALITOTALICIRCOLO

    2010/11 132 284 158 110 684 106 140 246 930

    2011/12 119 286 167 94 666 108 140 248 914

    2012/13 118 314 181 97 710 122 136 258 968

    2013/14 131 316 181 103 731 127 131 258 989

    2014/15 159 314 183 106 762 127 133 260 1022

    Le classi di Scuola primaria sono 37 Le sezioni di Scuola dell'infanzia sono 10

  • 4 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    SecondocircolofossanoCONTRATTO FORMATIVO SCUOLA - FAMIGLIA

    E' un patto che regola i rapporti tra le diverse componenti della Scuola, in particolare tradocenti, genitori, alunni, all'insegna del reciproco rispetto.Coinvolge i Consigli di Interclasse, il Collegio dei Docenti, il Consiglio di Circolo e i genitori.

    Chiarezza, trasparenza e condivisione sono i principi base a cui si ispira. La Scuola si impegna a condividere la costru-zione di percorsi educativi con gli enti sul territorio, in primo luogo la famiglia, e di valorizzarne competenze e risorse.La scuola persegue l‛obiettivo di costruire un‛alleanza educativa costante con i genitori, non solo quando si verificano iproblemi, riconoscendo i reciproci ruoli nelle comuni finalità educative. E‛ aperta e attenta alle richieste/esigenze dellefamiglie considerando l‛accoglienza delle diversità come un valore irrinunciabile.

    Nell‛ottica dello sviluppo di un‛etica della responsabilitàNOI INSEGNANTI ci impegniamo a: Creare un ambiente adatto al dialogo, a sperimentare, a capi-re, a provare il piacere di imparare attraverso forme diinterazione e collaborazione che possono essere introdot-te dall‛aiuto reciproco, dall‛apprendimento cooperativo elaboratoriale, dall‛apprendimento tra pari all‛interno dellaclasse;Promuovere un clima di classe sereno e collaborativo e acco-gliente;curare la formazione della classe come gruppo promuoven-do legami cooperativi e gestendo gli inevitabili conflittiUtilizzare, di norma, un tono di voce adeguato;far interiorizzare agli alunni le regole della vita sociale tra-mite la discussione, la riflessione e la condivisione;Comunicare con chiarezza le consegne delle attività da svol-gere;Guidare gli alunni nella comprensione e organizzazione dellavoro;Valorizzare l‛esperienza e le conoscenze degli alunni e pro-muovere la consapevolezza del proprio modo di apprendereal fine di imparare ad apprendereGestire l‛errore come momento di crescita e di apprendimen-to;Favorire e promuovere l‛autostima dell‛alunno, guidandoloall‛autovalutazione;Promuovere il dialogo ed il confronto costruttivo con i geni-tori e riconoscere i reciproci ruoli di insegnante e genitoreFar attenzione che gli adulti rispettino le regole scolasti-che.Promuovere l‛abitudine ad operare scelte educativo-didattiche in teamtutelare un rapporto sereno, collaborativo, costruttivo erispettoso fra colleghi

    Nell‛ottica dello sviluppo di un‛etica della responsa-bilità I GENITORI si impegnano a:Esser consapevoli, visti i grandi cambiamenti avvenutinella società, della necessità di attuare un rinnovatorapporto di corresponsabilità formativa e di una pro-gettualità comune per la crescita dell‛alunno;impegnarsi affinché i figli arrivino puntuali a scuola e con ilnecessario per le lezioni;rispettare gli orari scolastici, perché l‛assistenza è garantitasolo su domanda nel pre-scuola e nel dopo-scuola;non entrare, di norma, in classe/sezione, durante le lezionigiustificare sul diario/libretto assenze o i ritardi dei figli;firmare puntualmente gli avvisi;collaborare affinché i figli rispettino le regole della conviven-za democratica;seguire i figli nello studio e controllarli nei compiti a casa;essere disponibili all‛ascolto dei figli;partecipare agli incontri programmati dalla scuo-la;richiedere colloqui individuali con gli insegnanti perchiarire questioni personali; per questioni che riguar-dano il gruppo classe/sezione ci si puo‛ riferire ai rap-presentanti dei genitoricollaborare con i docenti, in sintonia con le scelte della Scuo-la;informare la Scuola di eventuali difficoltà dei figli;collaborare con i docenti per la costruzione di una positivaautostima dei figli;capire il valore delle proposte didattiche basate non unica-mente sulla quantità delle pagine scritte;evitare giudizi negativi sulla Scuola e i docenti, specialmentein presenza dei figli.

    Nell‛ottica dello sviluppo di un‛etica della RESPONSABILI-TA‛, GLI ALUNNI si impegnano a:aver cura e rispetto di sé, degli altri e dell‛ambiente scolasti-co;collaborare nella costruzione del gruppo classe;acquisire consapevolezza della propria responsabilità nell‛a-dottare un ruolo attivo nell‛apprendimento e nella co-costruzione dei saperi.

    Nell‛ottica dello sviluppo di un‛etica della RESPON-SABILITA‛, IL DIRIGENTE si impegna a:esercitare una funzione di leadership educativa;valorizzare le risorse umane e sostenere le relazionipositive all‛interno della comunità professionale;coordinare e promuovere la professionalità dei singolidocenti;collaborare con le reti di scuole, gli enti territoriali ealtre agenzie educative.

  • 5 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    REGOLAMENTO INTERNO PER GLI ALUNNI DI SCUOLA PRIMARIAPer poter garantire un regolare e proficuo andamento della vita scolastica, si ricorda la necessità di osserva-re alcune disposizioni fondamentali

    INGRESSO ALUNNI All‛orario stabilito gli alunni entra-no ordinatamente nell‛edificio scolastico, accolti dagliinsegnanti in servizio. Al suono del campanello inizia lalezione. Eventuali ritardi degli alunni devono essere giu-stificati sul diario. Si fa affidamento sulla collaborazionedei genitori, i quali sono pregati di garantire la puntualitàdei propri figli. Le assenze devono essere giustificate daigenitori sul diarioRAPPORTI INTERPERSONALI Nell‛ambito scolastico glialunni devono usare un linguaggio adeguato, rivolgendosi aicompagni, al personale docente e non docente con corte-sia ed educazione.USCITA DEGLI ALUNNI Al termine delle lezioni anti-meridiane e pomeridiane gli alunni escono ordinatamentedalle aule e, classe per classe, vengono accompagnati dagliinsegnanti fino all‛uscita.GESTIONE DELL‛INTERVALLO Durante l‛intervallo glialunni utilizzano gli spazi predisposti dagli insegnanti permangiare, andare ai servizi, socializzare; sono tenuti adun comportamento corretto, rispettoso delle persone edel materiale scolastico.

    COMPORTAMENTO DURANTE LE LEZIONI Prima dientrare in classe gli alunni devono appendere agli attacca-panni dei corridoi cappelli, giubbotti ecc.Durante gli spostamenti da un‛aula all‛altra gli alunni devo-no disporsi in fila e procedere in silenzio per non disturba-re le attività delle altre classi. Gli alunni sono tenuti a par-tecipare attivamente alle lezioni mantenendo un comporta-mento corretto. Ogni alunno deve contribuire a mantenerepulita e ordinata la propria aula. Gli alunni devono avercura del materiale comune, del proprio e rispettare quellodegli altri. Quando il Dirigente Scolastico, insegnanti, per-sonale non docente o altre persone autorizzate entrano inclasse durante le ore di lezione, gli alunni rimangono sedu-ti, continuando le attività che stanno svolgendo, ma sonotenuti a salutare e a comportarsi educatamente, mante-nendo il silenzio.CONTROLLO DEL DIARIO Il diario è uno strumentoprezioso per la collaborazione tra scuola e famiglia. Serveper annotare i compiti e le comunicazioni.. Si ricorda aigenitori l‛opportunità di controllare quotidianamente ildiario e di apporvi, settimanalmente, la propria firma.

    REGOLAMENTO INTERNO PER GLI ALUNNI DI SCUOLA DELL'INFANZIA

    Per poter garantire un regolare e proficuo andamento della vita scolastica, si ricorda la necessità di osservarealcune disposizioni fondamentali.

    INGRESSO ALUNNI All‛orario stabilito gli alunni entra-no ordinatamente nell‛edificio scolastico accompagnati daigenitori, accolti dagli insegnanti in servizio dalle ore 8.15alle ore 8.45. Entro le ore 8.45 i genitori devono lasciarel‛edificio scolastico. Eventuali ritardi degli alunni sarannosottolineati ai genitori. Dopo il 3° ritardo occorre il per-messo del Dirigente Scolastico per poter essere accolti.Le assenze devono essere giustificate dai genitori sull‛ap-posito libretto. Le assenze prolungate (oltre 5 giorni) permotivi di famiglia necessitano di una preventiva giustifica-zione orale o scritta.USCITA DEGLI ALUNNI

    Al termine delle attività antimeridiane e pomeridiane glialunni saranno consegnati ai genitori o a persone maggio-renni precedentemente delegate (su modulo firmato econservato dagli insegnanti). In caso di ritardo l‛insegnan-te avvisa telefonicamente la famiglia; se il ritardo superai 15 minuti, saranno avvisati i Vigili urbani. Si ricorda chein casi particolari, in cui sia necessario far uscire l‛alunnoin orario non previsto dalla scuola, il genitore (o chi peresso) dovrà attendere nell‛ingresso e compilare l‛appositomodulo.

    COMPORTAMENTO DURANTE LE ATTIVITA‛

    Gli alunni sono chiamati al rispetto di regole fondamentali:ascoltare gli insegnantinon far male a se stessinon far male agli altrinon distruggere le cose degli altriPrima di entrare in classe gli alunni devono riporre, negliappositi armadietti dei corridoi, cappelli, giubbotti ecc.Durante gli spostamenti da un‛aula all‛altra gli alunni devo-no ordinatamente procedere in silenzio, per non disturba-re le attività degli altri gruppi. Gli alunni sono tenuti apartecipare attivamente alle attività, mantenendo un com-portamento corretto. Ogni alunno deve aver cura dellapropria persona, dei materiali e dell‛ambiente.

    RAPPORTI INTERPERSONALI

    Nell‛ambito scolastico gli alunni devono usare un linguaggioadeguato, rivolgendosi ai compagni, al personale docente enon docente con cortesia ed educazione.

  • 6 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano.REGOLAMENTO INTERNO PER GLI ALUNNI CHE FREQUENTANO

    LE CLASSI A TEMPO LUNGO: GESTIONE MENSA LEVI

    Il tempo mensa, con orario dalle 12,35 alle 14,30, comprendeil pasto e il momento gioco del dopo-mensa; alle 14,25 gli alun-ni vengono accompagnati in classe dalla assistente per iniziarel‛attività didattica con l‛insegnante alle 14,30. Il venerdì, gior-no che non prevede attività didattica pomeridiana, le assisten-ti accompagnano gli alunni all‛uscita, alle ore 14,30 e i genitoridevono attenersi all‛orario indicato. Gli alunni che usufruisco-no del servizio mensa, quando non consumano il pasto a scuola,rientrano, per il momento dopo–mensa, dalle 13,30 alle 13,40 evengono accompagnati da un collaboratore scolastico alla pro-pria assistente.

    Le assistenti mensaLe assistenti comunali accompagnano i bambini nella sala men-sa e li assistono durante il pasto. Il pasto viene distribuito neilocali refettorio allestiti all‛interno dell‛edificio scolastico. Iltempo mensa deve essere considerato un “momento educativo”durante il quale valgono regole di comportamento condivisetra assistenti e alunni:- si parla senza urlare- non ci si alza da tavola senza un valido motivo e, in tutti icasi, senza il permesso dell‛assistente- non si spreca il cibo.Finito il pasto gli alunni si allontanano dalla mensa con la pro-pria assistente che sovrintende al lavaggio dei denti e proponeattività adeguate alla finalità di cui sopra.

    Se, durante la mensa il comportamento non è stato rispetto-so delle regole stabilite, gli alunni, individualmente o comegruppo, rimarranno seduti in classe per un momento di ri-flessione. Nel momento dopo-mensa, se il tempo lo permet-te, l‛attività di gioco si svolge negli spazi limitrofi alla scuola(cortile e prato) in modo organizzato per gruppo classe.Se gli alunni rimangono nei locali scolastici il gioco si svolgenell‛ inter-spazio tra le aule senza occupare l‛anfiteatro.Qualora le assistenti, per motivi di salute di un bambino,dovessero comunicare con la famiglia, per l‛utilizzo del tele-fono si devono rivolgere ai collaboratori scolastici al fine dinon lasciare senza assistenza il gruppo degli alunni. Al ter-mine della settimana le assistenti consegnano ai bambini lavalutazione del comportamento che viene controfirmatadall‛insegnante di classe e incollata sul diario come comuni-cazione alla famiglia.

    Le insegnanti di classeLe insegnanti di classe mantengono uno stretto contatto conle assistenti per concordare interventi educativi e vengonomesse giornalmente a conoscenza dei fatti rilevanti accadu-ti nel tempo-mensa. Compatibilmente con l‛Organico di Cir-colo, si cerca di garantire, almeno una volta alla settimana,la presenza di una insegnante con funzione di coordinamentoe supporto educativo-didattico

    .REGOLAMENTO INTERNO PER GLI ALUNNI CHE USUFRUISCONO DELLA MENSA NEL PLESSO CALVINO

    Il tempo mensa, con orario dalle 12,35 alle 14,10, comprendeil pasto e il momento gioco del dopo-mensa; alle 14,10 gli alun-ni vengono accompagnati in classe dall‛assistente per iniziarel‛attività didattica o il doposcuola alle 14,15.Il venerdì, giorno che non prevede attività didattica pomeri-diana, le assistenti accompagnano gli alunni all‛uscita, alle ore14,15 e i genitori devono attenersi all‛orario concordato.Chi non usufruisce del servizio mensa, dovrà rispettare l‛ora-rio d‛ingresso del plesso.

    Le assistenti mensaLe assistenti comunali accompagnano i bambini nella sala men-sa e li assistono durante il pasto.Il pasto viene distribuito nei locali refettorio allestiti all‛in-terno dell‛edificio scolastico.Il tempo mensa deve essere considerato un “momento educa-tivo” durante il quale valgono regole di comportamento condi-vise tra assistenti e alunni:- si parla senza urlare- non ci si alza da tavola senza un valido motivo e, in tutti icasi, senza il permesso dell‛assistente- non si spreca il cibo.Finito il pasto gli alunni si allontanano dalla mensa con la pro-pria assistente che sovrintende al lavaggio dei denti e propo-ne attività adeguate alle finalità di cui sopra.

    Se, durante la mensa il comportamento non è stato rispetto-so delle regole stabilite, gli alunni, individualmente o comegruppo, rimarranno seduti in classe per un momento di ri-flessione.Nel momento dopo-mensa, se il tempo lo permette, l‛attivitàdi gioco si svolge negli spazi limitrofi alla scuola (cortile) inmodo organizzato per gruppo classe.Se gli alunni rimangono nei locali scolastici il gioco si svolgenell‛ inter-spazio delle aule predisposte.Qualora le assistenti, per motivi di salute di un bambino,dovessero comunicare con la famiglia, per l‛utilizzo del tele-fono si devono rivolgere ai collaboratori scolastici al fine dinon lasciare senza assistenza il gruppo degli alunni.

    Le insegnanti di classeLe insegnanti di classe a turno supportano le assistenti neigiorni di maggior affluenza alla mensa; mantengono unostretto contatto con le assistenti per concordare interventieducativi e vengono messe giornalmente a conoscenza deifatti rilevanti accaduti nel tempo-mensa.

  • 7 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    SecondocircolofossanoREGOLAMENTO DI CIRCOLO

    PREMESSAIn questa sezione del Piano sono comprese le disposizioni interne che regolamentano l‛attività scolastica per quanto attie-ne alle competenze del Consiglio di Circolo.

    ISCRIZIONINella Scuola dell‛Infanzia i bambini vengono ammessi alla frequenza su domanda dei genitori presentata entro il termine esecondo quanto stabilito dalla normativa vigente. In caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili si dovràprocedere alla formazione di una lista d‛attesa.

    CRITERI PER L‛AMMISSIONE ALLA FREQUENZA DEI BAMBINI ISCRITTI ALLE SCUOLE DELL‛INFANZIA CIT-TADINE (1°-2° CIRCOLO)

    Saranno ammessi alla frequenza delle scuole dell‛infanzia con il seguente ordine di precedenza:- i bambini che già frequentano le scuole dell‛infanzia nell‛anno scolastico in corso (riconferme)- i bambini disabili provvisti di documentazione rilasciata dall‛A.S.L. di competenza- i bambini di 5 anni residenti nella zona di competenza del Circolo presso cui si vuole l‛iscrizione- i bambini di 4 anni residenti nella zona di competenza del Circolo presso cui si vuole l‛iscrizione- i bambini di 3 anni residenti nella zona di competenza del Circolo presso cui si vuole l‛iscrizione- i bambini di 5,4,3 anni non residenti nella zona di competenza del Circolo presso cui si vuole l‛iscrizione- i bambini di 5,4,3 anni non residenti nel Comune di Fossano.

    Ai fini della precedenza si considera la residenza sia all‛atto dell‛iscrizione che all‛inizio dell‛attività didattica.In caso di eccedenza di iscrizioni rispetto al punto 5, 6 e 7 vengono applicati i seguenti criteri con relativo punteg-gio e formazione di lista d‛attesa:

    aFrequenza nel precedente anno scolastico dei servizi 0/3 comunali (asili nido, se-zione primavera)

    10 punti

    bSituazione di disagio socio- culturale, stato di invalidità o gravi patologie certifi-cate di uno dei due genitori

    15 punti

    c nucleo familiare comprendente un solo genitore 15 punti

    d nucleo familiare in cui entrambi i genitori lavorano 15 punti

    e Fratelli già frequentanti la stessa scuola 10 punti

    f Fratelli frequentanti altre scuole del Circolo 3 punti

    g Numero figli (0/14 anni)2 punti x ogni figlio(escluso l‛interessato)

    A parità di punteggio viene data la precedenza al bambino di età maggiore.I bambini iscritti fuori termine iscrizione, vengono ammessi alla frequenzaInserendoli in coda alla lista d‛attesa già esistente utilizzando gli stessi criteri di punteggio degli altriI bambini già frequentanti altri plessi ma trasferiti in corso d‛anno, vengono ammessi alla frequenza solo in caso di• trasferimento di residenza• disponibilità di postocon precedenza assoluta rispetto a quelli inseriti in lista d‛attesa.A parità di domanda su un unico posto libero viene data la precedenza prima ai bambini di 5 anni, poi a quelli di 4 anni einfine a quelli di 3 anni già frequentanti.

  • 8 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    Anche le iscrizioni alle Scuole Primaria del Circolo avvengono a livel-lo cittadino sulla base di una indicativa ripartizione della città inzone di competenza, stabilite in accordo tra le 2 Direzioni Didatti-che e l‛Ufficio Scuola del Comune di Fossano.

    Nel Circolo sono presenti classi a Tempo Lungo e a Settimana Corta.In caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili si seguiranno i seguenti criteri per l‛inserimento.CRITERI E RELATIVO PUNTEGGIO PER L‛AMMISIONE ALLA FREQUENZA DEI BAMBINI ALLE SCUOLE PRI-MARIE A TEMPO LUNGO/SETTIMANA CORTA CITTADINE (1° - 2° CIRCOLO)

    a Residenza al momento dell‛inizio dell‛attività didattica nella zona di pertinenza del Circolo 15b Fratelli e/o sorelle già frequentanti una classe a tempo lungo/settimana corta 15c Nucleo famigliare in cui entrambi i genitori lavorano a tempo pieno 15d Nucleo famigliare in cui un genitore lavora a tempo pieno e un genitore lavora a part-time 10e Nucleo famigliare composto da un solo genitore che lavora, ma in condizioni di vedovo, separato 20f Situazione di disagio socio-culturale segnalato dai Servizi Sociali o stato di invalidità o grave patologia 15

    CRITERI DI FORMAZIONE DELLE INTERSEZIONI E DELLE CLASSI

    Le intersezioni delle Scuole dell‛infanzia sono formate sulla base di dati di osservazione e di conoscenza degli alunni chehanno inizio sin dall‛anno scolastico precedente alla frequenza, oltre che nel primo periodo della scolarità. Il criterio gene-rale è quello dell‛equilibrio interno di intersezioni, eterogenee per età e miste per sesso. Le scuole dell‛Infanzia lavoranoper sezioni aperte (vedi Programmazione Educativa) utilizzando la compresenza degli insegnanti per realizzare i progettieducativi. Sezioni aperte significa organizzare la proposta educativa (dalle 8,15 alle 16,15) suddividendo i bambini per grup-pi misti di intersezione, superando la rigida divisione per sezione.Nei Plessi Collodi e Rodari sono presenti rispettivamente 5 sezioni.Le classi di Scuola primaria (nel caso di 2 classi per un corso) sono formate da gruppi di alunni formalmente iscritti sulRegistro di classe in ordine alfabetico. Nel primo periodo di scolarità, gli insegnanti effettuano osservazioni sui gruppi e suisingoli alunni, per la costituzione delle classi in situazione di equilibrio interno. Le due classi di uno stesso corso non costi-tuiscono entità separate, in quanto l‛attività didattica avviene a gruppi mobili (gruppo allargato, ossia entrambe le classiinsieme, gruppo classe o piccolo gruppo) a seconda delle necessità programmate o del momento, considerato che le inse-gnanti delle due classi sono gli stessi. Quando le classi sono singole (una sola classe prima, una sola classe seconda, ecc.), làdove è possibile, si costituiscono team in verticale oppure si prevede l'intervento sulla classe di un insegnante prevalente.Gli alunni disabili che arrivano in corso d‛anno saranno indirizzati, prioritariamente, in classi dove non sono presenti altribambini disabili e, secondariamente, dove c‛è un solo inserimento.

    CRITERI DI ASSEGNAZIONE DELLE DISCIPLINE AI DOCENTI DI SCUOLA ELEMENTARE

    Annualmente il Dirigente Scolastico assegna gli ambiti d‛insegnamento disciplinari e le tre educazioni agli insegnanti di scuo-la primaria, in base ai seguenti criteri:• competenze epistemologiche e didattiche degli insegnanti rispetto alla discipline dell‛ambito, derivate da formazione e

    aggiornamento, nonché esperienza d‛insegnamento;• esigenze delle classi e degli alunni;• nel caso di insegnanti neo immessi in ruolo, con esperienze e competenze non particolarmente significative, qualora sia

    possibile, si tiene conto dell‛orientamento della personalità del singolo docente;Con l‛entrata in vigore dell‛organico funzionale, sono possibili diversi accorpamenti delle discipline d‛insegnamento in ciascunambito, a prescindere dalla composizione più comune degli ambiti. Per quanto riguarda le educazioni (ed. motoria, ed. musi-cale, ed. all‛immagine…) si segue il criterio della competenza o, in mancanza della stessa, delle preferenze personali.

  • 9 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    SecondocircolofossanoCRITERI DI DEFINIZIONE DEGLI ORARI D‛INSEGNAMENTONella scuola primaria gli orari d‛insegnamento dei docenti sono concordati in una prima fase a livello di Plesso, tenendoconto dell‛utilizzo di spazi comuni e tenendo conto delle necessità di intervento degli insegnanti specialisti di lingua stra-niera e di Religione cattolica (che operano in più Plessi). In una seconda fase gli orari sono completati a livello di team do-centi, in base alle esigenze degli alunni di alternare momenti di maggior impegno cognitivo con altri più mirati ad attivitàespressive e socializzanti, compatibilmente con la programmazione educativa-didattica.Tale organizzazione prevede l'utilizzo di tutte le ore di compresenza degli insegnanti, per fare fronte alle esigenze edu-cative-didattiche di tutti gli alunni, in particolare per una serena e proficua integrazione degli alunni stranieri presenti innumero elevato nel nostro Circolo.Nella scuola dell‛infanzia gli orari d‛insegnamento sono programmati in modo tale da utilizzare un congruo numero di oredi compresenza settimanali per l‛attività didattica con gli alunni a piccoli gruppi, a sezioni aperte. Tale modello organizza-tivo prevede l‛utilizzo di tutte le risorse docenti, sia di scuola comune sia di sostegno, per la condivisione di tutte le attivi-

    ISTRUZIONE DOMICILIARE In caso di comprovata necessità e dopo una richiesta scritta da parte della famiglia gliinsegnanti attivano interventi di istruzione domiciliare e/o ospedaliera.Il Progetto di istruzione domiciliare nasce dalla necessità di garantire il diritto-dovere all‛istruzione per gli alunni in si-tuazioni di degenza e post-degenza ospedaliera, la cui regolare frequenza alle attività scolastiche sia impedita.Con C.M. 84/02 il MIUR ha previsto l‛istituzione del servizio scolastico domiciliare e la circolare regionale 37/04 tratta itemi di tale servizio, indicandone le procedure di attivazione.ATTIVITÀ' ALTERNATIVE I genitori, all‛atto dell‛iscrizione, optano per l‛insegnamento o il non insegnamento della reli-gione cattolica.Gli alunni che non si avvalgono dell‛insegnamento della religione cattolica e che rimangono a scuola svolgono attività didat-tica ordinaria di potenziamento, consolidamento o di recupero, possibilmente, in un ambiente diverso da quello dove sisvolge l‛insegnamento della religione cattolica; nella scuola dell‛infanzia i bambini svolgono attività condotte con altrigruppi di bambini.COMPITI A CASA Il compito a casa è un momento necessario di verifica individuale della comprensione e dello studio diun argomento; può considerarsi altresì una esercitazione volta a consolidare delle conoscenze e delle abilità su temi af-frontati a scuola.Durante la settimana gli alunni di scuola primaria svolgono alcuni compiti distribuiti in modo equilibrato nei vari giorni,escludendo, per quanto possibile, i giorni dei rientri pomeridiani e il fine settimana.Gli alunni che frequentano le classi a tempo lungo svolgono compiti nel fine settimana e si possono prevedere attività distudio o di consolidamento anche nei giorni con rientro pomeridiano,I bambini della scuola dell‛infanzia hanno il compito di portare a casa il libro di lettura in prestito e di restituirlo dopoqualche giorno (nell‛ambito del progetto lettura).COLLABORAZIONI DI ADULTI Per l‛attuazione delle attività didattiche, a volte, è necessario ed auspicabile il ricorsoa persone competenti esterne alla scuola, che possano intervenire saltuariamente nel ruolo di esperti. Per questo, gli inse-gnanti potranno contattare genitori o nonni dei bambini, per i quali l‛intervento a scuola può avvenire con comunicazionealla Referente di Plesso; in casi diversi sarà data comunicazione preventiva alla Direzione. Per interventi continuativi diesperti, sarà necessaria, da parte di questi ultimi, la compilazione di un foglio - notizie utile ai fini assicurativi.IL PERSONALE DEGLI ENTI LOCALI Nella Scuola lavora anche personale del Comune e personale della Provincia. Sitratta di figure professionali che svolgono ruoli assistenziali soprattutto con alunni portatori di handicap. Gli assistentidel Comune si occupano delle autonomie di base e delle autonomie sociali di alunni con handicap psicofisico e dell'assisten-za alla mensa e al dopo-mensa per gli alunni che frequentano le classi a tempo lungo nel Plesso "Primo Levi". Nel plesso“I.Calvino” gli assistenti della Cooperativa “Jim Bandana” garantiscono assistenza mensa e doposcuola. Tutti gli assistentidevono dimostrare di possedere una buona capacità di instaurare relazioni con bambini e ragazzi, la consapevolezza diassumere ruoli educativi, la disponibilità alla collaborazione con insegnanti e personale scolastico.RAPPORTO SCUOLA – UNIVERSITA' – TIROCINIO DIDATTICO La nostra Scuola ritiene che sia necessario un rap-porto con l‛Università, perché le Scuole hanno bisogno di condurre esperienze didattiche in collegamento con la ricercascientifica d‛alto livello, che le possa indirizzare e sostenere; ma anche l‛università ha bisogno delle Scuole per non chiu-dersi in un ambito di ricerca accademica, per sperimentare e verificare sul campo ipotesi e teorie. La scuola collabora conla Facoltà di Scienze della Formazione Primaria dell‛Università di Torino con l‛esperienza del tirocinio; di volta in volta ilDirigente Scolastico valuterà quali classi potranno essere interessate, tenendo conto delle esigenze delle tirocinanti edella disponibilità delle insegnanti accreditate.

  • 10 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    LA SOSTITUZIONE DEL PERSONALE ASSENTE Il Dirigente Scolastico procede nella sostituzione del personaleassente, in ottemperanza della normativa vigente, con l‛obiettivo di contemperare il principio della funzionalità del ser-vizio con quello del contenimento della spesa pubblica.Scuola dell‛infanzia Gli insegnanti assenti, vengono sostituiti, di norma, dal primo giorno di assenza.In caso di non sostituzione, gli insegnanti, in via eccezionale, e comunque solo per il primo giorno di assenza del collega,danno la disponibilità a garantire gli adattamenti di orario consoni all‛organizzazione interna (cambio turno). In sede diCollegio Docenti, hanno indicato la loro disponibilità nel garantire il servizio nel primo giorno di assenza di un collega.Scuola Primaria Gli insegnanti, in sede di Collegio Docenti, hanno proposto di nominare i supplenti, sia su scuola comunesia su sostegno, a decorrere dal primo giorno di assenza del titolare (per assenze a partire da due giorni).In caso di non sostituzione, in via eccezionale, il servizio sulle classi sarà garantito, dove è possibile, all‛interno del mo-dulo di appartenenza apportando adattamenti all‛orario e, successivamente, attingendo alle disponibilità del Plesso for-malizzate nella tabella sostituzioni. Qualora non si trovino altre soluzioni, gli alunni verranno suddivisi nelle altre classi.

    BIBLIOTECHE, MEDIATECHE E CENTRI DI DOCUMENTAZIONE Per incrementare e diffondere la cultura pro-fessionale nel Circolo sono attive le biblioteche, audioteche, mediateche e i Centri di documentazione. La bibliotecamagistrale ha sede presso la Direzione con sezioni distaccate presso ogni Plesso scolastico. Presso la Direzione Didat-tica è disponibile materiale video e multimediale a disposizione del personale del Circolo. Presso la Direzione sono rac-colti materiali di documentazione di alcune attività didattiche svolte nelle classi e sezioni in questi ultimi anni

    CENTRO RISORSE TERRITORIALE Il Centro Risorse Territoriale affonda le sue radici su unpercorso di formazione in servizio che le scuole dell‛infanzia del distretto di Fossano (I.C. diBene Vagienna, D.D. Fossano 1° e Fossano 2°), hanno portato avanti a partire dall‛a.s. 1995/96 e,a partire dall'a.s. 2000/01, è stato riconosciuto dal Ministero. Nell‛a.s. 2013-14 è stata annessaalla rete del Centro Risorse anche la Scuola Secondaria di Primo Grado “Sacco-Boetto-Paglieri”.Il Centro Risorse si costituisce come un laboratorio territoriale di formazione e sostegno al la-voro dei docenti della scuola dell‛infanzia in continuità con la scuola di base e con le agenzie edu-cative presenti sul territorio. Il Centro è coordinato da un nucleo di progetto costituito dai diri-

    genti dei tre circoli e da una insegnante per Istituto con incarico di referente per la formazione. Il supporto culturaleè garantito da un comitato scientifico di cui fanno parte Giovanna Zunino (coordinatore del nucleo) e la Dott. DonatellaSavio, ricercatrice in Pedagogia.

    Il Centro Risorse offre:

    Consulenza sulla progettazione di percorsi di formazione in servizio secondo il modello della ricerca-azione;Attività di formazione attraverso:

    • progettazione e coordinamento di percorsi di formazione nelle scuole/servizi per l'infanzia che ne facciano ri-chiesta con la finalità di migliorare la qualità del servizio offerto dalle scuole del territorio rispondendo ai realiproblemi dei plessi, sostenere la pratica riflessiva e auto-valutativa dei docenti e la loro professionalità

    • progettazione, coordinamento e monitoraggio di esperienze di continuità tra docenti e utenti dei servizi per laprima infanzia 0-3 e la scuola di base 3-16 per sviluppare un sistema sempre più integrato sul territorio;

    • progettazione e coordinamento del laboratorio pedagogico "Scuola formatori" Il Centro ha avviato due ciclitriennali di scuola per formatori. Il gruppo formatori si occupa della supervisione dei percorsi di formazione nellescuole ed è luogo di confronto e di approfondimento di temi di attualità pedagogica;

    • attività di informazione e aggiornamento: si realizzano convegni/giornate informative/percorsi a tema/tavoli dilavoro con finalità di supporto e orientamento per le scuole dell‛autonomia rispetto alle innovazioni dell‛Istituzione(Autonomia, Nuove Indicazioni) e in risposta ai bisogni formativi dei docenti;

    • attività di tutoraggio per i nuovi docenti delle scuole dell‛Infanzia della rete.

  • 11 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    DOCUMENTAZIONE DIDATTICA ORIGINALE E PRESTITI ESTERNIUna parte dell‛attività didattica ed educativa è documentata attraverso materialitestuali, iconici, grafici, video e supporti informatici. In ogni Plesso di Scuola si tro-vano materiali di documentazione, in particolare presso la Direzione Didattica e nel

    Centro documentazione distrettuale della Scuola dell‛infanzia. Tutti i materiali disponibili sono consultabili in sede, manon potranno essere asportati, in quanto si tratta di materiali originali e, come tali, non reperibili altrove. Inoltre, aisensi della legge 675/96 (legge sulla privacy) tali documenti possono contenere dati riservati relativi agli alunni.

    UTILIZZO DEI LOCALI SCOLASTICII locali scolastici sono concessi in utilizzo dal Consiglio di Circolo, su richiesta, ai Comuni, alle Associazioni, ad Enti pub-blici e privati per iniziative di tipo culturale, compatibilmente con le esigenze connesse alle attività didattiche ed edu-cative delle Scuole.

    VIGILANZA DEGLI ALUNNI ALL‛INGRESSO E ALL‛USCITA DALLA SCUOLANella Scuola dell‛infanzia l‛ingresso ha durata di mezz‛ora, i genitori possono entrare ad accompagnare i bambini all‛in-terno dell‛edificio dove si trovano gli insegnanti ad accoglierli. Per l‛uscita i bambini sono consegnati ai genitori (o a lorodelegati).Nel caso della Scuola primaria gli alunni potranno accedere alle aule con cinque minuti di anticipo rispetto all‛orario diinizio dell‛attività didattica contando sulla presenza degli insegnanti che accolgono i bambini nelle aule o nei locali adia-centi. Per l‛uscita gli insegnanti accompagnano gli alunni sulla porta della scuola e li consegnano ai genitori (o loro dele-gati). Negli ultimi anni della Scuola primaria molti alunni compiono il tragitto casa-scuola senza accompagnamento diadulti, previo avviso dei genitori agli insegnanti.

    DISTRIBUZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO A SCUOLA

    Nelle Scuole primarie e dell‛infanzia del Circolo potrà essere distribuito materiale informativo per iniziative culturali o sportive se prodotto dall‛Amministrazione scolastica, da Enti Pubblici o da Associazioni con il patrocinio dei Comuni o dialtri Enti pubblici locali. In caso di iniziative di Enti privati, qualora non vi siano fini di lucro, pur sempre nell‛ambito difinalità culturali o sportive, potranno essere affisse locandine alle bacheche dei genitori. I biglietti omaggio o consconti per i circhi o per altre iniziative di privati saranno eventualmente distribuiti all‛esterno degli edifici scolastici.

    RAPPORTI INSEGNANTI – SEGRETERIA

    Il personale amministrativo predispone gli elenchi per i registri di classe/sezione e i frontespizi dei documenti divalutazione; trasmette agli insegnanti, all‛inizio dell‛anno scolastico, l‛elenco dei dati anagrafici alunni per la segnala-zione di eventuali variazioni.

    Gli insegnanti o il personale ausiliario segnalano richieste di acquisti/interventi di manutenzione alla Direttrice ammi-nistrativa. E‛ compito del Dirigente Scolastico procedere all‛emissione degli ordini d‛acquisto o alle richieste di inter-vento.In caso di assenze prolungate degli alunni, non adeguatamente giustificate, gli insegnanti informano la Segreteria.Per richiedere un finanziamento alle banche o ad altri enti gli insegnanti informano preventivamente la Direzione

    ed elaborano un progetto specifico a livello di Plesso o di Circolo.

    Tale progetto viene presentato ed approvato dal Collegio docenti (preferibilmente nei mesi di giugno e/o settembre).Successivamente gli insegnanti compilano la richiesta di finanziamento su appositi moduli e la trasmettono alla Segre-teria che, attraverso il Capo d‛istituto, la invia alla banca o all'ente interessato.Tale procedura viene eseguita dai docenti, come componenti del Circolo e garanti del progetto pedagogico.Nel caso pervengano più richieste di finanziamento sarà compito del Collegio docenti o dello staff individuare criteri dipriorità, onde garantire un‛equa distribuzione delle risorse.

  • 12 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    REGOLAMENTO USCITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA DELL'INFANZIAIl presente Regolamento, attenendosi al criterio della massima semplificazione delle procedure amministrative, si compo-ne di tre parti:

    a) La normativa in vigoreLa C.M. n. 623 del 2 ottobre 1996 disciplina le visite e i viaggi d'istruzione, demandando l'intera gestione degli stes-si alla "completa autonomia decisionale e responsabilità degli organi d'autogoverno delle istituzioni scolastiche". Saràdunque il presente Regolamento a stabilire principi e modalità organizzative per i viaggi d‛istruzione da effettuarsi nelCircolo, per le classi di scuola dell‛infanzia e di scuola primaria. Per quanto attiene agli aspetti finanziari valgono le di-sposizioni che regolano la gestione del bilancio delle pubbliche amministrazioni e della Scuola in particolare(Regolamento di contabilità in vigore dal 1/01/2002).

    b) PremessaLe visite e i viaggi d'istruzione, ivi compresi quelli connessi ad attività sportive, presuppongono, in considerazione dellemotivazioni culturali didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, una precisa,adeguata programmazione didattica e culturale predisposta dalla scuola e si configurano come esperienze di apprendi-mento e di crescita della personalità, rientranti tra le attività integrative della scuola. Nella scuola Primaria si auspica lapartecipazione ai viaggi da parte dei genitori Rappresentanti, per condividere con gli insegnanti e gli alunni l‛esperienza.Nella scuola dell‛Infanzia è prevista la partecipazione ai viaggi dei collaboratori scolastici nella loro funzione.

    c) Le soluzioni didattiche e organizzativeNel corso dell‛anno scolastico, in accordo con i genitori, è possibile effettuare un solo viaggio di istruzione a pagamento;sono escluse le iniziative gratuite sebbene comportino una spesa per il trasporto. Data la rilevanza educativa e didatticadelle visite e dei viaggi è opportuno che tutti gli alunni prendano parte alle uscite programmate, salvo gravi motivi. In talcaso, e previa autorizzazione del D.S., i bambini non partecipanti verranno accolti nelle eventuali classi/sezioni funzio-nanti nel plesso. In ogni caso i viaggi si potranno effettuare quando sia assicurata la partecipazione di almeno due terzidegli alunni componenti le singole classi/sezioni. Eventuali situazioni eccezionali, in deroga a tale percentuale, verrannovalutate nello specifico, dal Dirigente scolastico.Uscite brevi, a piedi o con utilizzo di mezzi pubblici comunali: é necessario che gli insegnanti acquisiscano l'autoriz-zazione dei genitori all‛inizio del primo anno di frequenza degli alunni; tale autorizzazione rimarrà valida per tutti glianni successivi. E‛ comunque auspicabile che, di volta in volta, gli insegnanti segnalino anticipatamente 1'iniziativa allefamiglie (in assemblea, per iscritto o con altre modalità) e ai collaboratori scolastici.Viaggi con mezzi pubblici (bus di linea, treno) entro la giornata: è necessario acquisire da parte degli insegnanti il pa-rere favorevole dei genitori Rappresentanti di classe o di sezione, successivamente sarà acquisita 1'autorizzazione deigenitori (su apposito modulo). Concluse queste operazioni, almeno entro 7 giorni dall'effettuazione del viaggio saràrichiesta 1'autorizzazione alla Direzione Didattica (su apposito modulo). La Direzione risponderà con 1'autorizzazionescritta e lettera d'incarico agli insegnanti, nel più breve tempo possibile, prima del viaggio.Viaggi con mezzi privati: gli insegnanti dovranno anche acquisire, da una Ditta locale che disponga di mezzi adeguatialla normativa vigente, un preventivo da presentare in Segreteria con la richiesta dell‛autorizzazione. Sarà compito delDirigente scolastico valutare e autorizzare la richiesta del viaggio.

  • 13 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    SecondocircolofossanoSoggiorni di studio Per tutti i soggiorni di studio (compresi tra 2 e 5 giorni), valgono le stesse disposizioni previste daicapoversi precedenti. Si chiede, però, agli insegnanti di concordare, all‛inizio dell‛anno scolastico, con i Rappresentantidelle classi/sezioni e con i genitori, l‛effettuazione del soggiorno. La richiesta di autorizzazione alla Direzione dovràpervenire con due mesi di anticipo per permettere di effettuare tutti gli adempimenti amministrativi in tempo utile,unitamente ad almeno tre preventivi di agenzie di viaggio.

    Sicurezza trasporto alunni: il trasporto dei bambini sui veicoli è regolato dall‛Art. 172 del Codice della Strada. L‛articoloprevede che i passeggeri di età inferiore ai 12 anni e di altezza inferiore a 1.50 m siano agganciati a un sistema di ritenu-

    ta omologato.

    Contributi finanziari Per la partecipazione ai viaggi d'istruzione che prevedono contributo finanziario da parte dellefamiglie, si chiede agli insegnanti di valutare opportunamente con i Rappresentanti dei genitori 1'entità della cifraLa Scuola prevede un contributo finanziario, compatibilmente con le risorse del Circolo, per le famiglie che dichiarino la

    non disponibilità a sostenere i costi del viaggio presentando, alla Segreteria della scuola il proprio Modello ISEE che non

    deve superare un reddito annuale di € 15.000,00.

    Il Dirigente scolastico, verificata la disponibilità finanziaria, provvederà al rilascio dell'autorizzazione per il viaggio. In

    misura di un alunno ogni 20 partecipanti sarà possibile richiedere un contributo alla scuola per le spese del viaggio. (In

    caso di viaggio in treno, un insegnante dovrà anticipare le quote, con successivo rimborso dietro presentazione del relati-

    vo biglietto).

    Per i viaggi effettuati con mezzi privati e/o agenzie di viaggio, la scuola provvederà direttamente a versare la quota a

    carico degli insegnanti e degli alunni bisognosi.

    Ogni adulto autorizzato a partecipare al viaggio (Rappresentanti dei genitori ed eventuali esperti) dovrà provvedere au-

    tonomamente al finanziamento del viaggio.

    Il versamento delle quote degli alunni dovrà essere consegnato in Segreteria.In caso di non partecipazione di un alunno al viaggio, non saranno possibili rimborsi alla famiglia.

    Garanzie assicurative Contestualmente alla richiesta alla Direzione di autorizzazione al viaggio andranno segnalati co-gnome e nome di tutti gli adulti partecipanti (genitori, esperti, ecc.). In tal caso, con 1'autorizzazione al viaggio, entrano

    in vigore per tutti gli adulti le condizioni assicurative previste dalla convenzione con l'Agenzia scelta dalla Scuola. Con ilversamento della quota d'inizio anno tutti gli alunni risultano assicurati per qualsiasi tipologia di viaggio regolarmente

    autorizzato dalla Scuola.

    Disposizioni per gli insegnanti Valutata l‛opportunità dell‛effettuazione di un viaggio, gli insegnanti informeranno i Rap-presentanti dei genitori e ne acquisiranno il parere (vedi punti precedenti). Inoltre, nell‛ottica della condivisione di un‛im-portante esperienza scolastica, inviteranno i Rappresentanti dei genitori alla partecipazione al viaggio avendo cura di

    chiarire con gli alunni il senso della partecipazione dei Rappresentanti di classe/sezione, onde evitare equivoci e atteggia-

    menti non adeguati. In caso di impossibilità di partecipazione da parte di un Rappresentante di classe o di sezione, sarà lo

    stesso Rappresentante a delegare un altro genitore che abbia dato la sua disponibilità. La partecipazione ai viaggi d'i-

    struzione da parte dei genitori che non siano Rappresentanti di classe o sezione é consentita in presenza di reali motiva-zioni di salute degli alunni, adeguatamente documentate con certificato medico e valutate di volta in volta dal Dirigentescolastico. Il tempo aggiuntivo prestato durante le visite guidate e i viaggi d‛istruzione regolarmente documentato verrà

    recuperato o retribuito in base alle scelte della contrattazione d‛Istituto.

    Disposizioni sulla sicurezza Per le uscite o viaggi, di norma, si richiede la presenza di almeno un insegnante ogni 15bambini. In caso di classi o sezioni con alunni portatori di handicap si predisporranno tutte le condizioni organizzativenecessarie: si cercherà di favorire la partecipazione del personale di assistenza e si garantirà la presenza dell'insegnante

    di sostegno, nei limiti del possibile. Tutti gli alunni e gli adulti partecipanti dovranno avere un documento valido di rico-noscimento. Per gli alunni provvede la Segreteria della Scuola, dietro rilascio di una fototessera. II documento resteràvalido per i 3 anni di scuola dell'infanzia e per i 5 anni di scuola elementare.

    Variazioni di data Eventuali variazioni di data o altre minime variazioni, da imputare a motivi di organizzazione non pre-ventivabili, saranno autorizzate dal Dirigente scolastico, previa richiesta scritta alla Direzione (su apposito modulo), da

    trasmettere in tempo utile.

    Varie Le visite e i viaggi si potranno effettuare in qualsiasi periodo dell'anno scolastico, fatte salve le motivazioni didat-tico-educative, le condizioni di sicurezza e il rispetto delle norme previste dal presente Regolamento.

  • 14 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    LA CORNICE ISTITUZIONALESi ritiene opportuno riconsiderare l‛art. 3 della Costituzione della Repubblica italiana in fun-zione del ruolo che contraddistingue la Scuola pubblica: “Tutti i cittadini hanno pari dignitàsociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di reli-gione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali. E‛ compito della Repubblica ri-

    muovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l‛uguaglianza dei cittadini, impedi-scono il pieno sviluppo della persona umana e l‛effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all‛organizzazione politica,economica e sociale del paese”Per la Scuola pubblica tale articolo si può interpretare come esigenza di offrire, a tutti gli alunni e a ciascuno di loro,le condizioni e gli strumenti per il pieno sviluppo della personalità individuale e sociale, a prescindere dalla situazioneeconomica e culturale di provenienza.

    INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

    OBIETTIVI

    Per gli alunni:Favorire lo sviluppo delle competenze relazionaliAcquisire consapevolezza del proprio ruolo attivonell‛apprendimento e della co-costruzione dei sa-periTrovare nella Scuola le condizioni per una crescitapersonale rapportata alle potenzialità individualiCrescere nell'educazione alla diversitàPoter sviluppare le intelligenze multiple e la crea-tivitàRimuovere situazioni di disagioFruire di un insegnamento individualizzato sia insituazioni di difficoltà, sia in situazioni di eccel-lenzaArricchire e/o integrare le attività curricolari conProgetti educativi specifici

    Per i docenti:Promuovere e Valorizzare il modello di insegnamento in teamrendendo partecipi anche gli assistenti alle autonomieLa formazione e l‛aggiornamento devono contenere input me-todologici e creare un reale miglioramento dell‛offerta forma-tiva, quindi generare un vero cambiamento nella pratica edu-cativaCreare occasioni di confronto e scambio sull'attività didatticasostenendo atteggiamenti riflessivi e meta cognitivi (comefaccio? perché faccio così?)Incoraggiare l‛atteggiamento di ricerca e l‛apprendimentocooperativo nella comunità professionale di adulti e del do-cente nel gruppo classeDotarsi di strumenti professionali, per gestire i problemi deldisagio e della diversità nelle classiGestire con chiarezza la complessità organizzativa e di fun-zionamento della ScuolaCurare l‛accoglienza dei nuovi docenti e dei supplentiAcquisire competenze informatiche e multimediali adeguate

    al ruolo professionalePer il personale ATA:Curare la formazione e l'aggiornamento su aspettiqualificanti della professionePromuovere confronti e scambi sulle attivitàDotarsi di strumenti professionali, per gestire iproblemi del lavoro via via in aumentoAcquisire competenze informatiche e multimedialiadeguate al ruolo professionale

    Per le famiglie:Capire bene i ruoli dei genitori verso la Scuola (diritti edoveri)Capire bene il ruolo dei Rappresentanti dei genitori e le loromodalità di raccordo con la Scuola e con le famiglieTrovare anche nella Scuola un'occasione di conoscenza eapprofondimento di questioni educativePorsi, all'interno della Scuola, come possibile risorsa

    Per l‛organizzazione Scuola:Favorire un clima relazionale positivo e partecipativo, basato sul rispetto reciproco di tutti e di ciascunoSollecitare l'attenzione da parte di ciascuna componente (docenti, personale amministrativo, personaleausiliario, ecc.) alle legittime esigenze delle altre componenti, in un‛ottica di qualità delsistema scolasticoProseguire il lavoro in rete a livello territoriale (con altre Scuole e con Enti locali)Reperire risorse finanziarie adeguate al ruolo di una scuola autonomaGarantire efficienza, efficacia ed economicità nella prospettiva della Qualità.

  • 15 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    SecondocircolofossanoMODALITA‛ DI VERIFICA Tutti gli obiettivi prevedono momenti di valutazione e verifica:

    Strumenti Tempi Sedi

    Osservazioni degli alunni nei vari conte-sti scolasticiProve strutturate per la Scuola PrimariaVerifiche periodiche stabilite nei teame nelle intersezioniOsservazioni dei contesti e dei percorsinelle scuole dell‛Infanzia

    Verifiche periodiche stabilite daiteam e dalle intersezioneVerifiche quadrimestrali nelle scuolePrimarieVerifiche annuali negli organi colle-gialiVerifiche di fine anno

    I plessi e l'attività didattica quo-tidianaTeam/Gruppi di ambito/Gruppi diintersezioneConsigli di classe e di intersezioneCollegio DocentiConsiglio di Circolo

    OBIETTIVI GENERALI

    • Promuovere la crescita formativa di tutti gli alunni e di ciascuno• Valorizzare e sviluppare la professionalità degli insegnanti e di tutti gli operatori• Curare il rapporto con le famiglie e il territorio• Favorire la formazione di una cultura organizzativa secondo le prospettive della qualità del servizio

    OBIETTIVO DI FONDO DEL P.O.F.

    IMPIEGARE IN MODO OTTIMALE LE RISORSE DISPONIBILI PER UN MIGLIORAMENTO CONTI-NUO DEL SERVIZIO SCOLASTICO, IN UNA PROSPETTIVA DI QUALITA'

    OBIETTIVO GENERALE

    PROMUOVERE LA CRESCITA FORMATIVA DI TUTTI GLI ALUNNI E DI CIASCUNO

    OBIETTIVO STRATEGIE RISULTATI ATTESI

    EDUCARE ALL'ASCOLTO(SAPER ASCOLTARE SE

    STESSI E GLI ALTRI, PERESSERE ASCOLTATI)

    IN VISTA DI UNA CORRETTACOMUNICAZIONE.

    AQUISIRE CONSAPEVOLEZ-ZA DELLA RESPONSABILITÀ

    PER LE PROPRIE AZIONIPROMUOVERE FRA GLI A-

    LUNNI LA CORRESPONSABI-LITÀ FORMATIVA

    L'attività educativa e didattica ordinaria delle classi,con particolare attenzione all'ascoltoCo-costruzione e condivisione delle regoleAvere cura dei momenti non strutturati come l‛inter-vallo e il gioco libero dove emergono le dinamiche re-lazionali tra alunni.Uso di tecniche particolari: Apprendimento collabora-tivo, strategie metacognitive., condivisione delle co-noscenze, ascolto attivo, circle time, lavori di gruppo,discussione in gruppo, classe come comunità di ricer-ca, problematizzazione, costruzione di ipotesi e veri-fiche, didattica esperienziale e laboratoriale, darespazio all‛emergere dei bisogni e degli interessi deglialunni

    Maggiore sensibilità e di-sponibilità all‛attenzione eall‛ascolto delle proprieesigenze fisiche, intelletti-ve, emotive, socialiMaggiore sensibilità e di-sponibilità all‛attenzione eall‛ascolto delle esigenzefisiche, intellettive, emoti-ve, sociali degli altri

    STARE BENE A SCUOLATROVARE NELLA SCUOLA ILCONTESTO PER UNA CRESCI-TA PERSONALE RAPPORTATAALLE POTENZIALITÀ VALO-RIZZANDO L‛ESPERIENZA ELE CONOSCENZE DEI SIN-GOLI

    Avere cura degli ambientiConcordare chiare e semplici regole di convivenzaDare spazio all'osservazione e all'ascolto dei bisognidegli alunniDare spazio all‘emergere degli interessi spontaneidegli alunniAttività che sostengano lo sviluppo emotivo e relazio-nale degli alunni come psicomotricità, filosofia perbambini.

    Sviluppare il piacere distare insieme e di appren-dere

  • 16 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    OBIETTIVO STRATEGIE RISULTATI ATTESI

    FORMARE CITTADINI DELL‛-EUROPA E DEL MONDO:

    EDUCARE ALLA CONSAPEVO-LEZZA DELLA RESPONSABI-LITA‛ DI OGNI CITTADINOPROMUOVERE L‛INTERCUL-TURA COME EDUCAZIONEALLA DIVERSITA‛ E COMECONOSCENZA DI ALTRECULTURE DEL MONDOVALORIZZARE LA SINGOLA-RITÀ DELL‛IDENTITÀ CUL-TURALE ITALIANA E STRA-NIERA

    L'attività educativa e didattica ordinaria delleclassi con particolare attenzione all'interculturaApprendimento collaborativoIntervento di mediatori culturali all‛interno della

    scuolaInterventi di coinvolgimento delle famiglie degli

    alunni stranieriCreazione di una rete di collaborazione tra le fa-

    miglie straniere ed italiane.Utilizzo della C.A.A. in tutti i plessi scolastici per

    favorire e migliorare la comunicazione verbaleAttivazione di Progetti di alfabetizzazione lingui-

    stica e percorsi individualizzatiCollaborazione con gli enti territoriali per l‛acco-

    glienza delle famiglie neo arrivateAttivazione di Progetti specifici con interventi

    mirati degli insegnanti in orario aggiuntivo

    Miglioramento della conoscenza erispetto delle diversità di pensiero,atteggiamento, consuetudine, nelleclassiMaggiore disponibilità all‛interazio-ne di tutti con tuttiIncremento della conoscenza delleculture rappresentate dagli alunnistranieri nelle classi

    PROMUOVERE UN BUON LI-VELLO DI INTEGRAZIONEDEGLI ALUNNI DIVERSA-MENTE ABILI NEL CONTE-STO SCOLASTICO (E SO-CIALE)

    Riflettere con gli alunni sulle diversità individuali esulla ricchezza di cui ognuno è portatore, nelcorso delle attività educative e didattiche

    Promuovere percorsi formativi e individualizzati inun‛ottica di interazione costante con le classicomuni

    Attivazione del GLH cittadino (Primo Circolo, Se-condo Circolo e Scuola Media, famiglie, opera-tori ASL, Comune)

    Attivazione di Progetti specifici.Effettuare incontri periodici con gli operatori spe-

    cializzati dell‛ASL e con la famiglia per pro-gettare e verificare l‛azione educativa indivi-dualizzata.

    Sviluppo di atteggiamenti di solida-rietà nei confronti dei più deboliIncremento progressivo di cono-scenze, abilità, competenze da par-te degli alunni diversamente abiliMaggiore disponibilità all‛interazio-ne di tutti con tutti

    CONTENERE E PREVENIRE ILDISAGIO PERSONALE E SO-CIALE; PREVENIRE IL DISA-GIO E L‛INSUCCESSO SCO-

    LASTICO

    L'attività educativa e didattica ordinaria comeluogo di espressione e valorizzazione di sé

    Uso di tecniche particolari: Ascolto attivo, circletime, pratiche cooperative

    Sensibilizzare e promuovere iniziative di continui-tà

    Attivare Progetti educativi e didattici miratiConfronto tra colleghi del team, con la famiglia e

    gli operatori degli enti del territorio (Asl,Consorzio, doposcuola) per individuare strate-gie comuni

    Stesura documentazione per alunni B.E.S.

    Riduzione degli effetti comporta-mentali del disagio (aggressività,conflittualità, o isolamento, de-pressione,…)Incremento della stima di sé e del-la fiducia nei compagni e negli adul-tiSviluppo delle intelligenze verbali enon verbaliSuperamento delle difficoltà di-dattiche con interventi individua-lizzati.

  • 17 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PROMUOVERE APPRENDI-MENTI SIGNIFICATIVI

    (INTERESSE, MOTIVAZIO-NE)

    ACQUISIRE CONSAPEVO-LEZZA DEI PROPRI APPREN-DIMENTI E DEL MODO IN

    CUI SI APPRENDEACQUISIRE CONSAPEVO-

    LEZZA DEL PROPRIO RUOLOATTIVO NELL‛APPRENDI-

    MENTO E DELLA CO-COSTRUZIONE DEI SAPERI

    Uso di tecniche particolari: Apprendimento colla-borativo, strategie metacognitive., condivisio-ne delle conoscenze, ascolto attivo, circletime, pratiche di meditazione guidata, lavori digruppo, discussione in gruppo, classe comecomunità di ricerca, problematizzazione, co-struzione di ipotesi e verifiche, didattica e-sperienziale e laboratoriale, dare spazio all‛e-mergere degli interessi e dei bisogni deglialunni

    Sviluppo di competenze di automo-nitoraggio e autovalutazioneMaggiore autonomia nello studio

    PROMUOVERE LO SVILUPPOINTEGRALE ED ARMONICODELLA PERSONAFAVORIRE LO SVILUPPODELLE INTELLIGENZE MUL-TIPLE;FAVORIRE LO SVILUPPODELLE INTELLIGENZE MUL-TIPLE

    Promuovere esperienze di arte, teatro, musica,psicomotricità, scacchi, globalità; di movimen-to e sana alimentazione per migliorare gli stilidi vita

    Integrazione e trasversalità fra discipline e campidi esperienza.

    L'attività educativa e didattica ordinaria comeluogo di espressione e sviluppo delle intelligen-ze multiple.

    Attivare Progetti educativi mirati

    Riduzione degli effetti comporta-mentali del disagio (aggressività,conflittualità, o isolamento, de-pressione,…)Integrazione e trasversalità fradiscipline e campi di esperienza.Incremento della stima di sé e del-la fiducia nei compagni e negli adul-tiSviluppo delle intelligenze verbali enon verbali

    PROMUOVERE LA LETTURACOME FONTE PIACEVOLE DI

    APPRENDIMENTO

    Gli insegnanti leggono abitualmente fiabe e raccon-ti agli alunni

    Disponibilità e facile accessibilità ai libri nelleclassi e nelle sezioni

    Allestimento di spazi laboratorio – lettura in tuttii Plessi di Scuola dell‛infanzia e Scuola elemen-tare del Circolo e loro utilizzo sistematico

    Attività in collaborazione con la Biblioteca di Fos-sano

    Sviluppare negli alunni il “piaceredella lettura”

    OBIETTIVO STRATEGIE RISULTATI ATTESI

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

  • 18 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    SecondocircolofossanoOBIETTIVO GENERALE

    VALORIZZARE E SVILUPPARE LA PROFESSIONALITA’ DEGLI INS.TI E DI TUTTI GLI OPERATORI SCOLASTICI

    INIZIATIVE PER I DUE ORDINI DI SCUOLACONVEGNI

    “INDICAZIONI 2012. Cosa vuol dire programmare per competenze?....”4 settembre, relatrice dott. C. MION n. ore n.3gruppi di lavoro: n.7 ore (30 ottobre, 4 dicembre,… gennaio)L‛ iniziativa ha coinvolto i collegi dei quattro istituti della rete del Centro Risorse .“PERCORSI FORMATIVI”:percorso “Coordinatori non si nasce, si diventa”, n.10 ore (11 e 18 settembre, n. 4 ore supervisione il 24 novembre everifica)PERCORSI A TEMA:GRUPPI DI SUPERVISIONE SULLA GESTIONE DELLA CLASSE E LA RELAZIONE EDUCATIVA CON GLI ALUNNI:Gruppo di lavoro rivolto a docenti infanzia, primaria, secondaria di primo grado.Il gruppo, proseguendo il percorso dello scorso anno sul tema degli alunni Bes lavorerà su materiali osservativi portatidai partecipanti relativi alla gestione di situazioni problematiche della propria classe/sezione e sarà supportato da co-ordinatori del centro risorse. Si ipotizza un momento informativo iniziale con un esperto che ponga l‛accento su un ap-proccio cognitivo – comportamentale.4-5 incontri da 2 ore, a cadenza mensile o ogni due mesi a seconda delle esigenze dei partecipanti(indicativamente tra dicembre e maggio 2015).

    PERCORSO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA PER INNOVAZIONE PEDAGOGICAPercorso di formazione rivolto a formatori e docenti degli istituti della rete del centro risorse per la progettazione ecompilazione di bandi di innovazione didattica con la dott. A. Rovera.n.2 incontri per n.8 ore complessive (14 e 21 novembre 2014, locali cascina Sacerdote)PROGETTO “IL MONDO A SCUOLA, A SCUOLA DEL MONDO”, progetto in reteProgetto di formazione triennale che fa seguito ai progetti “L‛Europa a scuola, a scuola d‛Europa” e “Cittadini senzafrontiere”.

    OBIETTIVO STRATEGIE RISULTATI ATTESI

    La formazione e l‛aggiornamento de-vono contenere input metodologici ecreare un reale miglioramento dell‛of-ferta formativa, quindi generare unvero cambiamento nella pratica edu-cativaSostenere i percorsi formativi digruppi di docenti per qualificare l‛of-ferta formativa e promuovere lo svi-luppo di una maggiore professionalità.Promuovere iniziative di formazionein continuità tra i diversi ordini discuola: Scuola dell‛Infanzia, ScuolaPrimaria e Scuola Secondaria di 1°gradoMigliorare la qualità dell‛insegnamen-to a livello di ambitiFavorire la riflessione, il confronto el‛approfondimento del testo delleIndicazioni integrandole con la quoti-dianità

    Percorsi comuni al gruppo dei docenti del Circoloattraverso la formazione nei plessi, i gruppi diambito, i percorsi a tema attivati (es. la relazioneeducativa e i BES, la continuità)Promuovere il modello di insegnamento in team,valorizzando gli incontri di programmazione setti-manale o di intersezione.Curare l‛accoglienza dei nuovi docenti e dei sup-plenti (un docente del team incaricato, mettere adisposizione dei supplenti le informazioni utili perla gestione della classe)Creare occasioni di confronto e scambio sull'atti-vità didattica sostenendo atteggiamenti riflessivie meta cognitivi (Come faccio? Perché faccio co-sì?)Rendere partecipi anche gli assistenti alle autono-mieCondividere con il personale ATA l‛approccio edu-cativo

    Incoraggiare l‛atteggia-mento di ricerca e l‛ap-prendimento cooperativonella comunità professio-nale di adulti e del do-cente nel gruppo classeSollecitare la riflessionesull‛ interazione tra pra-tica quotidiana e le indi-cazioni del testo pro-grammatico attraverso ilconfronto in gruppi dilavoro e la lettura peda-gogica in gruppi di rete

  • 19 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    INIZIATIVE PER LA SCUOLA INFANZIA

    CONVEGNO “PROGETTO CONTINUITA‛ 0-6”Iniziativa rivolta a educatori servizi 0-3, insegnanti scuola infanzia, amministratori, genitoriSabato 29 novembre h.8,30 – 13 Presenti dott. ssa Savio e dott. Cremaschi

    PERCORSI A TEMA

    PERCORSO GRUPPO FORMATORI

    FORMAZIONE E RICERCA

    Iniziative per la SCUOLA PRIMARIA

    INCONTRI PER NUOVI INSEGNANTI DELLA RETESi attivano percorsi specifici di accoglienza con incontri formati-vi nei due plessi di scuola dell‛infanzia 2° circoloSi attivano momenti informativi aperti a tutte le nuove docentidelle scuole della rete e tirocinanti di scienze della formazione.Aperto alle domande delle insegnanti rispetto al modello pedago-gico “lavorare per progetti”.

    Periodo dicembre 2014 - maggio 2015N. 6 ore di formazione a cura delle inss. ac-coglienti Gertosio D. e Tavella N.n.2 incontri in data da definire h.16,30 –18,30A cura di M. G. Capra, formatrice del C.R.T.

    Percorso di supervisione e approfondimento/formazioneRivolto a docenti scuola infanzia /primaria del territorio provinciale che hanno concluso la scuola per formatori,comprende Incontri di supervisione e di progettazione di 1° livello e incontri di 2° livello con esperti dott. Savio eZunino. Periodo: settembre 2014- giugno 2015 - Monte ore previsto: 30 ore

    Percorsi di formazioneRivolto alle Scuole Infan-zia

    Scuole della rete: percorsi di plesso conl‛intervento di un formatore in continuitàcon gli anni precedenti.Ogni team approfondirà il tema scelto allaluce delle nuove Indicazioni Nazionali.

    n. 5 incontri di n.2 ore ciascunocoordinati da formatori del C.R.T:periodo: ottobre 2014– maggio 2015

    Progetto Continuità 0-6Rivolto a docenti di Sc.Infanzia/educatori servizi0-3

    Percorso formativo di gruppo con un forma-tore nell‛ambito del Progetto Sperimentalecittadino di continuità 0-6

    n. 3 incontri di n.2 ore ciascunocoordinato da formatori del C.R.T:periodo: nov. 2014 – mag. 2015

    “USO DEL REGISTRO ELETTRO-NICOconsulenza tecnica del prof. Mina

    Corso di formazione finalizzatoall‛uso del registro elettronicoRivolto a tutti i docenti

    Incontro di 2 ore: 09/09/14h. 8,30-10,30 Sede: Sc.P.LeviPercorso di AUTO-FORMAZIONE

    LINGUA ITALIANA:“SCRITTURA STRUMENTALE(PRODUZIONE DEL TESTO E-SPOSITIVO E DEL TESTO AR-GOMENTATIVO”Relatrici: P.Faudella (esperta Univ.di To e esperta AVIMES)Patrizia Truffa (esperta Univ. diTo, esperta OCSE PISA)

    “Questioni di didattica della scrit-tura” Seminario introduttivo rivoltoa tutti i docenti della scuola prima-ria e secondaria Seguiranno attivitàdi ricerca- azione tra febbraio eaprile con due incontri in presenza eattività nelle scuole, per la produ-zione di materiale e di esperienzedidattiche volte al miglioramentodelle valutazioni diagnostiche speci-fiche.

    Periodo: 1 pomeriggio tra il 10 e il15 gennaio 2015Durata: 2,5 ore (dalle 15,00 alle17,30)Sede del corso:da definire a Torinopossibilità di realizzazione in pro-vincia di Cuneo per almeno 20 do-centi

  • 20 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PERCORSI DI FORMAZIONE:Proposte educative e formative del PIANO COLLABORATIVO ASL CN1 e SCUOLE.

    Educazione all‛alimentazione, attività fisica e stili di vita.Promozione della salute orale.

    Benessere psico-fisico (convivenza uomo animale)

    Corsi sulla “SICUREZZA” (Primo soccorso, uso del defibrillatore, …)

    Corsi sui DISTURBI SPECIFICI dell'APPRENDIMENTO

    Corsi di FILOSOFIA

    Corsi d‛INTERCULTURA

    Corsi di “SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE”

    Corsi di formazione MUSICALE

    Corsi per l‛insegnamento della lingua INGLESE

    Corsi di formazione per l‛Insegnamento della Religione Cattolica

    Iniziative con la BIBLIOTECA

    AZIONE DESCRIZIONE PERIODO

    LINGUA ITALIANA:“DIDATTICA DEL LESSICO”Relatrici: Prof.ssa M.Beltramo

    (esperta di grammatica della lingua

    italiana, collaboratrice MIUR)

    Seminario introduttivo rivolto a tutti i

    docenti della scuola primaria e seconda-

    ria Successive attività di ricerca- azione

    nelle scuole con due incontri in presenza

    nel periodo gennaio - marzo

    Periodo: 15 gennaio 2015

    Durata: 2,5 h (dalle 15,00 alle 17,30)

    Sede del corso: da definire a Torino;

    possibilità di realizzazione in provincia

    di Cuneo in base alle adesioni

    MATEMATICA:“RELAZIONI E FUNZIONI”Supporto scientifico di Francesca

    Ferrara (Professore associato ,

    Dipartimento di Matematica, Uni-

    versità di Torino )

    Percorso di Ricerca-Azione sul nucleoconcettuale Relazioni e funzioni.Seminario unificato per Torino

    Cuneo a Torino

    Incontri di ricerca-azione condotti dalle

    formatrici del Gruppo Matematica con la

    supervisione dell‛esperta (sia a Torino

    che a Cuneo)

    SeminarioPeriodo: gennaio 2015

    Sede del corso: Torino;

    3 Incontri di ricerca-azionePeriodo: 19 febbraio, 19 marzo

    16 aprile 2015

    Sede del corso: Torino;

    Periodo: 26 febbraio, 26 marzo,

    23 aprile 2015

    Sede del corso: Cuneo

    “AUTOVALUTAZIONE DI ISTI-TUTO E MIGLIORAMENTO OR-GANIZZATIVO DIDATTICO”Coordinatrice Silvana Mosca

    Esperti gruppo di Valutazione

    Attività e materiali di formazione per

    dirigenti scolastici e docenti impegnati

    nell‛elaborazione del R.A.V. (Rapporto di

    Auto Valutazione) secondo le indicazioni

    della cm 47/ott 14 di accompagnamento

    alla Direttiva 11 del 18/09/14

    SeminarioPeriodo: novembre, dicembre 2014 e

    gennaio 2015

    “RIEDUCHIAMO IL CERVELLO”“Dallo stress al Burnout: conosce-

    re il fenomeno per prevenirlo” A

    cura della Dott.ssa P.Isaia Psicolo-

    ga del Centro Medico Marenese

    Il corso ha l‛obiettivo di illustrare le

    dinamiche relazionali e scolastiche tra

    colleghe, ma anche con dirigente scola-

    stico, famiglie e bambini.

    Progetto educativo di prevenzione“

    Seminario di 3 ore,Periodo: da definire

    Sede del corso: da definire

    “ATLANTE ON LINE”Supporto scientifico della Fonda-

    zione Fontana e l‛Università di Pa-

    dova

    Laboratorio tecnologico interculturale di

    geografia antropica, coerente con le In-

    dicazioni per il curricolo.

    Un atlante su web realizzato dal MIUR

    LaboratorioDurata: 3 ore ( dalle 14,30 alle 17,30)

    Periodo: da definire

    Sede: scuole che lo richiedono

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

  • 21 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    Iniziative: Corsi di aggiornamento su contenuti inerenti al profilo professionale (MIUR)Corsi di carattere generale su autonomia cultura del servizio e sicurezza

    OBIETTIVO GENERALE

    CURARE IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE E IL TERRITORIO

    IN UN‛OTTICA DI CONDIVISIONE E DI SERVIZIO

    OBIETTIVO INIZIATIVE RISULTATI ATTESI

    PROSEGUIRE E SVILUPPARE UNRAPPORTO DI COLLABORAZIONEEDUCATIVA E ORGANIZZATIVACOSTANTE CON LE FAMIGLIE

    Curare l‛accoglienza dei genitori dei nuovialunni iscritti

    Incoraggiare la partecipazione ai momentiufficiali di incontro con la Scuola

    Pubblicizzare e divulgare il P.O.F. in formatoelettronico

    Incoraggiare la partecipazione alle iniziativedi formazione promosse dal Comune diFossano e dalle Direzioni Didattiche

    Incremento nella partecipazionedei genitori alla vita della ScuolaMaggior soddisfazione da parte diinsegnanti e genitori per un lavorosvolto insieme con un obiettivoeducativo comuneMaggiore conoscenza della Scuolada parte delle famiglie

    Obiettivo: Iniziative di formazione e aggiornamento personale ATA

    OBIETTIVO GENERALE

    FAVORIRE LO SVILUPPO DI UNA CULTURA ORGANIZZATIVA

    OBIETTIVO INIZIATIVE RISULTATI ATTESI

    ATTENZIONE AGLI ASPETTI DEL-LA SICUREZZA E PREVENZIONE

    DEI RISCHI

    NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

    Attivazione del Comitato Prevenzione eProtezione, in attuazione del D.L. 626/94 ed. Leg. 81/08

    Diffusione di materiale informativo al per-sonale

    Due prove di evacuazione annuali per cia-scun plesso

    Corsi di formazione sulla sicurezza.

    Maggior conoscenza e attenzioneagli aspetti della sicurezza

    Prove di evacuazione come prassiordinaria di comportamento in unluogo pubblico

    Risultati attesi: Crescita professionale e miglioramento della performance individuali e collettive. Mag-giore disponibilità al cambiamento e all‛innovazione.

    Obiettivo: Lavoro in rete per l‛integrazione scuola/territorio

    Iniziative: Collaborazione con il Centro Risorse Territoriale e con le scuole cittadine. Raccordo con l‛U-niversità e il Liceo Pedagogico. Collaborazione con il CAP.

    Risultati attesi: Collaborazione costruttiva tra agenzie educative del territorio

  • 22 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    SecondocircolofossanoPROGRAMMAZIONI EDUCATIVE E DIDATTICHE

    Gli Ins.ti di Sc. dell‛infanzia e primaria annualmente elaborano dei Documenti di Programmazione educativa e didatticache fanno riferimento ai testi normativi ministeriali e al Piano dell‛offerta formativa del Circolo. Tali Documenti sono:

    La Programmazione didattica ed educativa per la Scuola dell‛infanzia e primariaI vari P.E.I. (Progetti educativi individualizzati) per gli alunni portatori di handicapQuesti Documenti sono consultabili presso la Direzione (locale Biblioteca), previa richiesta al personale di Segreteria eriproducibili in copia per i genitori, dopo il 30 novembre. I genitori potranno richiederne copia in visione (breve consul-tazione a Scuola) anche agli insegnanti dei propri figli.

    I PROGETTILa Scuola dell‛Autonomia esprime le proprie capacità di iniziativa e di risposta ai bisogni formativi del territorio anchecon la realizzazione di Progetti formativi in coerenza con gli obiettivi del P.O.F. Per l‛anno in corso si prevede la realiz-zazione dei seguenti Progetti le cui schede sono consultabili c/o la Segreteria o sul sito della scuola:

    Progetti di Circolo realizzati con finanziamenti regionali e/o ministeriali

    N° Titolo Argomento Ins.te Referente

    1 “In-divenire” (Circolo)Mediazione culturale (Consorzio Monviso Solidale eCooperativa Arca)

    Marengo S.Giordano M.

    2“Il mondo a scuola, a scuola delmondo” (Circolo)

    Ed. alla cittadinanza e al dialogo interculturaleMarengo S.Giordano M.

    3 “Ti muovi” (Circolo) Educazione stradale Olocco4 “Movimento e sport” (Sc.Primaria) Educazione motoria Progetto MIUR Rattalino5 “La C.A.A. a scuola” (Circolo) Utilizzo della C.A.A. nelle sezioni/classi Cervo F.

    6“F.C.E. Fossano certifica l‛eccel-lenza” (Circolo)

    Ampliamento dell‛insegnamento della lingua inglese Riva

    7La storia di ieri per la storia dioggi (Circolo)

    Settantesimo anniversario liberazione: “Il valoredella memoria”

    Mosca L.

    8La scuola che promuove la salute(Circolo)

    Educazione alla salute nella scuola

    Progetti che prevedono un ampliamento dell‛offerta formativa (vedi programmazione educativo-didattica 2014/15)

    Titolo Argomento Referente

    “Psicomotricità sulla scacchiera” (cl. 1-2)“Scacchi” (cl. 3-4-5) (Sc. Primaria)

    OrientamentoSviluppo della logica nel gioco

    Cornaglia

    “Orti scolastici” (Circolo) Educazione ambientale e al gusto Racca

    “Laboratorio teatrale” (Plesso Vernassa) Attività linguistico-espressive-teatrali (Martorello) Mellano

    “Laboratorio teatrale” Plessi Calvino—Levi) Attività linguistico-espressive-teatrali (Martorello)GiubergiaCornaglia

    “Emozioni in punta di pennello” (Collodi) Educazione estetica Gosmar

    “Arte, natura e musica” (Plesso Rodari”) Educazione all‛arte e alla musica Gertosio

    “Educazione musicale” Fondazione FossanoMusica (Circolo)

    Educazione musicale e ritmica Ravera

    “Filtia” (Circolo) Filosofia con i bambini Gertosio

    “Progetto lettura e teatro” (Circolo) Attività in biblioteca e teatro

  • 23 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    SecondocircolofossanoRISORSE UMANE

    Classi Alunni Tot. Al. Insegnanti

    1A-B 21+22 43 (1H) Cervo Freiria Giubergia Romero

    2A-B 22+22 44 (2H) Costamagna Gondolo Rattalino Romero

    3A 24 24 Marengo Simonetta Rattalino Racca Romero

    4A 24 24 Botto Gastaldi Racca Romero

    5A 14 24 (2H) Giubergia Marengo Simonetta Racca Romero

    7 159

    Classi Alunni Tot. Al. Insegnanti

    1A 22 22 Lamberto Meinero Mellano Mangiola

    2A 21 21 Barroero Cavallo Meinero Catanzariti Mangiola

    3A 25 25 (1H) Barroero Bergesio Cavallo Catanzariti Mangiola

    4A 18 18 Barroero Bergesio Lamberto Catanzariti Mangiola

    5A 20 20 Lamberto Meinero Mellano Mangiola

    5 106

    Si riportano di seguito i prospetti con le assegnazioni del personale insegnante ai Plessi, alle classi, allesezioni e alle attività.

    ORGANICO SCUOLA PRIMARIA A.S. 2014/15

    PLESSO CALVINO

    PLESSO VERNASSA

  • 24 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    Classi Alunni Tot. Al. Insegnanti

    1 A-B- 21+19 40 Botto Carretto Graglia Muggiri Olocco Mangiola

    1 C 12 12 Carretto Graglia Olocco Ariaudo

    2 A-B 22+27 49 (2H) Marengo Serena Poggi Tripaldi Callea Ariaudo

    2 C 17 27 (1H) Callea Marengo Serena Ariaudo

    3 A-B-C 20+21 +21 62 (1H) Abbà Artale Galliano Sordella Racca Ariaudo Marchisio

    3 D T.L. 26 26 Giannuzzi Galliano Ariaudo

    4 A-B 15+19 34 (1H) Brunetti Melani Mosca Tallone Ariaudo

    4 C T.L. 20 20 Brunetti Mosca Tallone Ariaudo

    5 A 24 24 Barberis Ghio Pirra

    5 B-C T.L. 14+16 30 (1H) Barberis Cornaglia Ghio Palermo Pirra

    16 314

    PLESSO LEVI

    PLESSO ROLFI

    Classi Alunni Tot. Al. Insegnanti

    1 A-B 21+22 43 (1H) Fiorito Giaccone Tomatis Riva Marchisio

    2 A-B 17+16 33 Bottasso Chiavassa Masinara Mina Riva Marchisio

    3 A-B 24+22 4 (2H) Chiavassa Lamberto E. Mina Ravera Riva Marchisio

    4 A-B 17+20 37 Nitardi Racca Vinai Riva Marchisio

    5 A 24 24 Tomatis Vinai Riva Marchisio

    9 183

  • 25 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    SCUOLA PRIMARIA POSTI DI SOSTEGNO a.s. 2014/15

    Plesso Classi Alunni h Ins. SostegnoAssistente Enti

    locali

    Calvino 1A 1 Manassero Silvana

    Calvino 2A-B 2Tortone AnnalisaTortone Annalisa Visconti N.

    Calvino 5A 2Brignone PaolaBrignone Paola Messa E.

    Levi 2A-B-C 3Panero StefaniaPanero StefaniaBosio Sandra

    Levi 3B 1 Tonietti Chiara Toselli Sivia

    Levi 4B 1 Leonardi Melania

    Levi 5B 1 Bosio Sandra

    Rolfi 1B 1 Lamberti Marta Fantino Alice

    Rolfi 3A 2Leonardi MelaniaLeonardi Melania

    Peirasso C.

    Vernas-sa

    3A 1 Lamberti Marta Abrate M.E.

    TOTALE 15

    ORGANICO DOCENTI SC. DELL‛INFANZIA - A.S. 2014/15

    Scuola SezAlunni

    hInsegnanti

    Ins.te di

    sostegno

    Ass.enti

    locali

    Collodi

    A Panero Testa Sabrina Pirra L.

    B 1 Brizio Tavella Magi Pirra L. Pelissero

    C Cagnotto Giordano Pirra L.

    D 1 Vallauri Torcoli Pirra L. Pirra M. Bruno

    E 1 Gosmar Testa Monica Pirra L.PelisseroChiri L.

    MuragliaPeano

    Rodari

    A Mosca Rosano Pirra L.

    B Geuna Lanzavecchia Pirra L.

    C Falco Gertosio Pirra L. Bramardi

    D Leone A. Macario G. Pirra L.

    E 1 Bogliotti Dalmasso L. Pirra L. Morreale Occhilupo

  • 26 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    Secondocircolofossano

    ORGANICO COLLABORATORI SCOLASTICI A.S. 2014/15

    N. PLESSO COLLABORATORI ORGANICO

    1 “CALVINO” LEGNAME Maria titolare

    2 “CALVINO” LEGNAME Pasquale titolare

    3 “CALVINO” MONDINO Stefanella titolare4 “CALVINO” COIS Sabina titolare5 “LEVI” CAGNOTTI Marilena titolare6 “LEVI” BERGESIO Bruna titolare

    7 “LEVI” ITALIA Assuntina titolare

    8 “LEVI” LAMBERTI Daniela titolare

    9 “ROLFI” BERGAMINO Maria Teresa titolare

    10 “ROLFI” BONO Silvia titolare11 “VERNASSA” DALMASSO Secondina titolare

    12 “VERNASSA” GIAMPAGLIA Filomena titolare13 “RODARI LOVERA Giovanna titolare14 “RODARI MUGGIRI Daniela titolare15 “RODARI ROCCATAGLIATA Silvia T.D. fino al 30/06

    16 “COLLODI” ABATE Gerlanda titolare

    17 “COLLODI” AGODINO Tiziana titolare18 “COLLODI” STEFANUCCI Floriana titolare

    ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO – A.S. 2014/15

    CAVALLO Ada ASSISTENTE AMMINISTRATIVA T.I.

    CISMONDI Rosanna ASSISTENTE AMMINISTRATIVA T.I.

    COMINO Giovanna D.S.G.A. TEMPO INDETERMINATO

    MARCONETTO Metilde ASSISTENTE AMMINISTRATIVA T.I.

    MASSANO Donatella ASSISTENTE AMMINISTRATIVA T.I.

    ROSSO Daniela DOCENTE UTILIZZATO IN SEGRETERIA

    GARONE Angela DOCENTE UTILIZZATO IN SEGRETERIA

  • 27 SCUOLA DELL‛INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    SecondocircolofossanoINCARICHI AGLI INSEGNANTI

    Commissione ContinuitàFanno parte della Commissione Continuità gli insegnanti referenti dei Plessi della Scuola dell‛infanzia, delle classi prime e quinte ele-mentari del Circolo coordinati dalle Funzioni Strumentali Area 3: servizi per gli studenti.La Commissione opera per il raccordo tra asilo-nido e Scuola dell‛Infanzia, tra Scuola dell‛Infanzia e Primaria, tra Scuola Primaria eScuola Secondaria di primo grado per attuare iniziative finalizzate all‛accoglienza e progettare esperienze significative per i bambini,ponendo particolare attenzione alle ragioni ed ai significati delle attività da realizzare ed alle teorie pedagogiche ed educative che lesottendono.Il passaggio ai diversi ordini di scuola coinvolge i bambini, i genitori e gli insegnanti ed è una condizione di cambiamento a forte valenzapositiva, ma richiede anche notevoli capacità di adattamento. I docenti coinvolti operano per creare situazioni favorevoli e produrreazioni che consentano di comprendere il diverso contesto in cui i bambini saranno chiamati a fare esperienza.Gli alunni disabili che dovranno effettuare il passaggio da un ordine di scuola all‛altro, realizzeranno in corso d‛anno, un certo numero divisite alla nuova scuola con il gruppo sezione/classe e con l‛insegnante di sostegno a livello individuale. Inoltre, nel primo periodo discolarizzazione, l‛insegnante di sostegno dell‛ordine di scuola precedente potrà accompagnare l‛alunno nella scuola accogliente, per unnumero di ore da stabilire sul momento, in base al bisogno reale di ciascun alunno.

    Continuità 0/6Il progetto coinvolge operativamente i bambini/e, le educatrici, le insegnanti dei Servizi Educativi 0-3 e delle Scuoledell'Infanzia della città, tale progetto si è avviato a febbraio 2009 ed è coordinato e monitorato dal Centro Risorse.

    Finalità e obiettiviPromozione di un sistema integrato dei servizi 0-6 sul territorioCoordinamento delle Attività di Continuità tra i servizi della prima infanzia (0-6) della città di Fossano a carico delCentro RisorseSostegno del passaggio dei bambini e delle famiglie tra i diversi servizi educativi presenti in FossanoPromozione del dialogo e del confronto tra educatori e insegnantiReciproca conoscenza delle realtà educative: Nido e Scuola dell‛InfanziaRiflessione e formazione sulle pratiche e sugli orientamenti pedagogiciRicer