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Dopo serrate trattative e due scioperi nazionali, è stata siglata da ABI e le 8
sigle sindacali del credito l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del Contratto
Nazionale dei lavoratori bancari, che sarà valido fino al 31 dicembre 2018 e
che verrà sottoposto all’approvazione delle assemblee dei lavoratori.
L’accordo ribadisce la centralità della contrattazione nazionale, difende le
normative sull’area contrattuale, non interviene sugli scatti d’anzianità e
attribuisce al nuovo Contratto una forte valenza sociale, arricchendolo di
strumenti utili a sostenere la nuova occupazione e la ricollocazione dei
lavoratori in esubero e va a gestire le prossime riorganizzazioni di settore in
una prospettiva di solidarietà intergenerazionale, difendendo, inoltre, il potere d’acquisto delle
retribuzioni, con un aumento medio di 85 euro a regime nel triennio. L’ABI ha inutilmente provato a
forzare la mano utilizzando ogni mezzo, ma unitariamente il movimento sindacale, in uno con tutti i
colleghi, ha saputo tenere botta e infine vincere una battaglia che verrà ricordata nella storia delle
relazioni industriali di settore. La tenuta della categoria è finalmente salva e al riparo anche da pericolose
derive che si sarebbero create in occasione delle prossime fusioni se fosse stato disdetto il Contratto
Nazionale di Lavoro a tutela dei lavoratori bancari.
L’ANIMA SOCIALE DEL CONTRATTO E L’INCREMENTO DELL’OCCUPAZIONE
GIOVANILE
L’ipotesi di accordo prevede per i neo-assunti l’incremento dell’8% del salario d’inserimento e la
conferma della contribuzione aziendale sulla previdenza integrativa nella misura del 4%.
Diminuisce, così, nei loro confronti, il differenziale tra salario d’ingresso e tabelle retributive nazionali.
Viene confermata la validità del Fondo per la nuova occupazione, già istituito nella precedente tornata
contrattuale, e la sua validità sarà prorogata fino al 31 dicembre 2018, con le attuali modalità di
finanziamento, che coinvolgono anche i top manager in quanto chiamati a contribuire versando al fondo
una quota del proprio stipendio.
Il Fondo servirà a finanziarie nuove assunzioni stabili di giovani. Entro tre mesi le Parti costituiranno un
gruppo paritetico per la sua gestione.
Il Fondo, oltre a finanziare la nuova e stabile occupazione giovanile, potrà essere implementato anche in
sinergia col Fondo di Solidarietà, prevedendo: prestazioni a favore dei lavoratori che hanno perso il posto
di lavoro; quelli confluiti sul fondo emergenziale o licenziati per motivi economici; interventi di
solidarietà espansiva, di riconversione e riqualificazione professionale del personale in esubero o
coinvolto nelle riorganizzazioni; iniziative mirate ad agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del
lavoro.
Si prevede, inoltre, il mantenimento delle condizioni contrattuali attuali per i lavoratori che confluiscono
in nuove società a seguito di processi di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale, oppure in casi di
cessioni individuali e collettive dei contratti di lavoro, senza che venga, quindi, applicato loro il nuovo
contratto a tutele crescenti.
Nell’ambito dell’ente bilaterale Enbicredito, viene istituita per la prima volta una piattaforma per
l’occupabilità dei lavoratori bancari che hanno perso il posto, con l’obiettivo di favorire l’incontro tra
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Saggio Cinese
Se tu pagare come dici tu, io lavorare come dico io.
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Numero 4 / 2015
APRILE
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CCNL: FRUTTO DEL VOSTRO SOSTEGNO
ALLA NOSTRA DETERMINAZIONE
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domanda e offerta di lavoro nelle imprese del settore. Inoltre, in caso di nuove assunzioni, le banche
valuteranno prioritariamente le posizioni dei dipendenti confluiti nel Fondo emergenziale.
L’AUMENTO ECONOMICO
Previsto un aumento economico medio di 85 euro a regime (terza area terzo livello) nel triennio di vigenza del
contratto. L’ aumento sarà suddiviso in 3 tranche: 1 ottobre 2016 (25 euro), 1 ottobre 2017 (30 euro), 1 ottobre
2018 (30 euro).
L’INQUADRAMENTO DEL PERSONALE
E’ stata confermata la fungibilità all’interno dell’area dei quadri direttivi. Per quanto riguarda gli
inquadramenti, si è deciso di istituire un cantiere di lavoro (durata 12 mesi) per la definizione di un sistema di
classificazione del personale, al fine di rendere più flessibile la disciplina, adeguandola ai mutati assetti tecnici,
organizzativi e produttivi delle singole imprese del settore.
Le Parti hanno concordato che, su iniziativa delle aziende, possano essere definite intese aziendali in materia di
inquadramenti.
LE ATTIVITA’ COMMERCIALI
Le Parti, in uno scenario economico caratterizzato da un notevole sviluppo dei mercati finanziari e
dall’evoluzione della normativa di Vigilanza confermano l’attualità e la rilevanza dei principi definiti con il
Protocollo sullo sviluppo sostenibile e compatibile del sistema bancario sulla attività vendita di prodotti e
servizi condividendo la necessità che i lavoratori operino con dignità, responsabilità, integrità e trasparenza.
Proprio a tal fine, si prevede un rafforzamento delle attività di informazione, formazione e sensibilizzazione a
favore del personale.
LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO
Le Parti hanno convenuto di incontrarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto delegato in materia,
per valutarne i criteri applicativi presso le aziende, e favorire l’equilibrio di genere e all’attuazione della
normativa sui congedi parentali ad ore. È previsto, inoltre, per i lavoratori in caso di malattia oncologica, la
conservazione del posto di lavoro e del mantenimento del trattamento retributivo per 36 mesi.
L’IMPEGNO DELLE PARTI
Le Parti si sono impegnate a redigere, entro 90 giorni da oggi, il testo coordinato del Contratto Collettivo
Nazionale. Nel testo si confermeranno le vecchie previsioni di legge in materia di licenziamenti per tutti i
lavoratori assunti prima dell’entrata in vigore della riforma del lavoro (7 marzo 2015).
Si prevede infine di includere i temi dei nuovi modelli di banca e dei nuovi mestieri e le connesse
professionalità, tra le materie oggetto di studio dell’Osservatorio nazionale.
Mercoledì 1 aprile 2015 Veneto Banca ha convocato le OO. SS. per
illustrare il tanto atteso Piano Industriale 2015/2017. Il Presidente Prof.
Favotto ha aperto l’incontro presentando le linee guida di un progetto che
mira allo “stand alone”. Il Direttore Generale ha quindi illustrato più
approfonditamente i singoli capitoli del Piano Industriale anticipando che
a breve verrà presentato anche a tutti i dipendenti.
Al di là delle rassicurazioni, delle belle parole e degli obiettivi più o meno
ambiziosi che il Gruppo si propone di raggiungere, il primo dato che balza
all’occhio è che il Piano Industriale si pone un target di taglio pesante del
costo del lavoro e una forte riduzione delle filiali.
La Banca si pone l’obiettivo di un contenimento del costo del lavoro per 22 milioni di euro a regime, attraverso
la riduzione degli organici di circa 450 dipendenti.
Tra gli obiettivi il Piano prevede di chiudere 70 filiali non performing su tutto il territorio nazionale.
Al momento quanto ci è stato illustrato sono solo le linee guida che, successivamente, presumiamo prima
dell’estate, porteranno obbligatoriamente all’apertura di una procedura contrattuale durante la quale
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VENETO BANCA PRESENTA
IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE
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contrasteremo, con dati concreti e incontrovertibili gli obiettivi che si pone l’azienda; i quali non potranno
essere pagati così pesantemente solo dalle lavoratrici e dai lavoratori del Gruppo.
Gli sprechi e le spese eccessive che si sono accumulati nel corso degli anni sono infatti concause non
secondarie e peraltro ben conosciute da tutti.
E’ chiaro che il costo del credito è la componente principale della perdita di bilancio 2014 e che essa non è
certo imputabile a chi ancora adesso dimostra capacità di produrre valore per la banca e per gli azionisti.
Non a caso lo stesso Direttore ha ribadito ancora che Veneto Banca ha una Rete Commerciale “straordinaria”
che è stata in grado di produrre risultati lusinghieri nel primo trimestre del 2015, nonostante tutto.
Le OO.SS., nessuna esclusa, sono preoccupate per le prospettive che si aprono, non ultima la consapevolezza
che il mandato ampio conferito all’advisor Rotschild è orientato a esaminare tutti gli scenari, anche alla luce
della trasformazione in legge del Decreto di riforma delle Banche Popolari. Sull’argomento la banca ha
dichiarato che non appena Banca d’Italia definirà le autorizzazioni, Veneto Banca sarà tempestiva nel procedere
alla trasformazione in SPA.
Ci riservano una valutazione più approfondita delle ricadute che il P.I. genererà pur rappresentando fin d’ora
che non siamo disponibili a consentire che il costo di questa situazione e dell’ ipotetico rilancio di Veneto
Banca venga pagato solo dai lavoratori del Gruppo.
A tal proposito ci aiuteranno tutti gli strumenti già esistenti in categoria e che sono rinvigoriti grazie anche alla
firma dell’Ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL.
Quello che abbiamo riportato è la premessa contenuta nella comunicazione del 26 febbraio u.s., dal titolo
PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI – ANNO 2014 (AD ESCLUSIONE DELLA RETE
COMMERCIALE), pubblicata all’attenzione di tutti i dipendenti del Gruppo BIM. Purtroppo anche quest’anno,
nonostante le nostre numerose raccomandazioni, continuiamo a ricevere dai colleghi BIM, soprattutto da quelli
distaccati presso la Capogruppo, segnalazioni relative alla mancata discussione delle schede di valutazione.
Qualcuno sta ancora aspettando quella dell’anno scorso. Ci chiediamo come un momento, che anche l’azienda
condivide essere il “più significativo del legame organizzativo tra responsabile e collaboratore”, possa essere
gestito con cosi tanta superficialità e disinteresse.
Una vera e propria anomalia totalmente trascurata dall’azienda che ha disposto:
valutazione degli obiettivi individuali e delle capacità distintive;
colloquio di valutazione con il valutato;
compilazione e invio della scheda alla Direzione Risorse Umane.
Ricordiamo che la valutazione può avere conseguenze su un eventuale premio
di produttività e che il lavoratore/lavoratrice che ritenga il complessivo
giudizio professionale non rispondente alla prestazione da lui svolta può infatti
presentare ricorso alla Direzione aziendale competente (vedi prossimo articolo)
e nel fare ciò può richiedere l’assistenza del proprio sindacato. La valutazione
delle performance è un’attività seria e risponde a un preciso obbligo
contrattuale. Curioso che l’azienda chieda ai dipendenti il rispetto delle norme
e dei regolamenti quando essa stessa li disattende.
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NEL GRUPPO BIM LE VALUTAZIONI
DEL PERSONALE NON SONO CHE
BELLE PAROLE SU UN PEZZO DI CARTA
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La percentuale di rimborso delle spese dentarie sostenute nel 2014 è pari a
circa l'86% dell’importo della fattura al netto della franchigia del 20%,
prevista per le spese sostenute presso le strutture non convenzionate o nel
caso non siano state rispettate le istruzioni della compagnia che trovate
pubblicate sul nostro sito nell’apposita sezione riservata ai nostri iscritti
(SPESE DENTARIE : VADEMECUM PER EVITARE BRUTTE
SORPRESE - http://www.fabigvb.it/veneto-banca-scpa1.html). Anche quest'anno numerose le segnalazioni da
parte dei colleghi che si sono rivolti a studi convenzionati e che si sono comunque visti applicare la franchigia
del 20% diversamente da quanto previsto dalle condizioni di polizza. Abbiamo già chiesto chiarimenti al
broker al quale abbiamo inviato un elenco dei colleghi interessati che ci hanno contattato. Come peraltro già
avvenuto negli ultimi tre anni a questi colleghi non potrà che essere riconosciuto quanto dovuto. Approfittiamo
per invitare i colleghi a verificare che i nominativi che risultano essere convenzionati con Previmedical lo siano
veramente in quanto ci risulta che l’elenco contenga diversi errori e non sia aggiornato.
In seguito alla segnalazione che abbiamo inviato all’Ufficio Amministrazione lo scorso 27 gennaio, l’azienda,
come promesso, ha provveduto a rivalutare le salvaguardie economiche derivanti dagli accordi del 7 febbraio
2008, sottoscritti per gestire le ricadute per la cessione delle 36 Filiali, a far data dal 18 febbraio 2008, dal
Gruppo Intesa Sanpaolo a Veneto Banca (18 da Intesa Sanpaolo, 6 dalla Cassa di Risparmio di Padova e
Rovigo, 8 dalla Cassa di Risparmio di Venezia e 4 dalla Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia).
In particolare ci riferiamo alla voce retributiva “38001 A.P. RIVALUTABILE”.
Invitiamo tutti coloro che percepiscono tale trattamento, derivante dal suddetto
accordo, a verificare l’accredito, seppur esiguo, di quanto dovuto e suggeriamo a
tutti quanti di controllare con regolarità la propria busta paga perché non è
escluso possa capitare di rilevare qualche errore. Se avete dubbi o avete necessità
di chiarimenti non esitate a contattare il vostro Rappresentante Sindacale FABI
di riferimento o a scrivere all’indirizzo mail [email protected].
Controlleremo il vostro cedolino e, nel caso di anomalie, vi forniremo tutta la
consulenza e le indicazioni utili per ottenere quanto vi è dovuto.
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GRAZIE ALLA NOSTRA SEGNALAZIONE,
AI COLLEGHI INTERESSATI L’AZIENDA HA
RICONOSCIUTO QUANTO DOVUTO
VALUTAZIONI : IN CASO DI GIUDIZIO
INADEGUATO, SI PUO’ FARE RICORSO
Seppur è un argomento che abbiamo trattato più volte, essendo tempo di valutazioni, ricordiamo che il vigente
CCNL prevede che il lavoratore/lavoratrice che ritenga il complessivo giudizio professionale non rispondente
alla prestazione da lui svolta può presentare un proprio ricorso alla Direzione aziendale competente entro 15
giorni dalla comunicazione. Nella procedura il lavoratore/lavoratrice può farsi assistere da un suo
Rappresentante Sindacale. L’azienda, sentito il lavoratore/lavoratrice entro 30 giorni dal ricorso, comunicherà
le proprie determinazioni al riguardo nei successivi 60 giorni. Il lavoratore/lavoratrice cui sia stato attribuito il
giudizio di sintesi negativo può, a richiesta, ottenere il cambiamento di mansioni e, compatibilmente con le
esigenze di servizio, essere trasferito ad altro ufficio. Ricordiamo che i ricorsi si possono fare anche in caso in
cui non vi sia stato un abbassamento del giudizio, ma lo stesso non sia considerato adeguato alle proprie
prestazioni. Il giudizio professionale è molto importante e influisce sul personale percorso lavorativo. Un
giudizio professionale complessivo negativo, ad esempio, può comportare la mancata erogazione del premio
aziendale. Confidiamo si continui a lavorare con la massima diligenza e il massimo impegno, ma non si abbia
timore, quando necessario, di far valere i propri diritti.
IN VENETO BANCA SPESE DENTARIE
LIQUIDATE ANCORA CON ERRORI
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Essendo l’ultimo giorno utile per le richieste economato, Davide, collega Gestore Famiglie di una filiale del
Nord Italia, si deve cimentare per la prima volta con la procedura di ordine economato dato che i colleghi
solitamente preposti al compito soni assenti, chi per ferie chi per malattia. Dopo qualche difficoltà iniziale per
accedere al portale, Davide inizia a scorrere i vari prodotti e, verificando le necessità di agenzia, nel termine
stabilito, conferma l’ordine.
Qualche mese dopo si trova con stupore recapitata una lettera di contestazione della Banca relativa proprio alla
fornitura che aveva inserito lui in procedura. Viene contestato a Davide l’ordine di una valigetta metallica di
dimensioni medie che in filiale non si trova piu. Dato che il materiale a catalogo è messo a disposizione per
esclusive ragioni di servizio viene nello specifico accusato il collega di appropriazione indebita, ossia l’ordine
della valigetta è stato fatto per soddisfare unicamente sue esigenze personali. Nella medesima lettera viene
contestato inoltre la richiesta di un eccessivo quantitativo di rotoli di carta igenica (4 confezioni da 48 rotoli
ciascuna, per un totale di 192 rotoli) che assolutamente non si giustificano con la reale esigenza della filiale
dato che ci lavorano solo 3 persone. Come di consueto la lettera si conclude con l’invito rivolto al collega di
presentare entro 5 giorni dalla presente le controdeduzioni in merito precisando che, trascorso il suddetto
periodo senza che sia pervenuta una valida giustificazione, l’azienda si riterrà libera di adottare il
provvedimento disciplinare più idoneo ai sensi del vigente CCNL.
Davide, nei termini previsti e assistito dalla FABI, predispone e consegna una lettera a sua difesa nella quale
ammette di aver fatto quegli ordini, ma sottolineando che era la prima volta che si cimentava con quella
procedura dato che i colleghi erano assenti e che quel giorno oltre a svolgere la sua normale attività di Gestore
Famiglie doveva anche fare la cassa quindi adempiere contemporaneamente più attività. In merito all’ordine
della valigetta ammette che sia stato fatto per mero errore di digitazione, probabilmente incuriosito dal prodotto,
inconsapevolmente ha digitato e confermato l’ordine al posto di visionarlo. Dell’errore si è poi accorto solo
successivamente ossia quando l’approvvigionamento è arrivato. Nella lettera a difesa tiene a sottolineare che,
non conoscendo la procedura di restituzione, ha preferito tenere la valigetta nel magazzino della filiale peraltro
alla vista di tutti. Ammette che si vergognava dell’errore fatto e, dato che doveva recarsi in direzione centrale
per un corso, aveva messo la valigetta ancora sigillata in auto per restituirla in quell’occasione.
Il giorno del corso, distratto anche dall’incontro con colleghi che non vedeva da tempo, si dimentica
completamente della valigetta che rimane nel bagagliaio per diverso tempo dato che al lavoro va a piedi e
utilizza l’auto in sporadiche occasioni. Davide dichiara che potrebbe sembrare non abbia agito in modo corretto,
ma ribadisce la sua completa buona fede sull’intera vicenda e che fino al giorno del corso l’oggetto sia sempre
rimasto nel magazzino della filiale sempre alla vista di tutti.
Anche in merito alla seconda contestazione Davide fa leva sulla sua buona fede.
La sua intenzione era quella di ordinare solamente quattro pacchi di carta igienica cosi come sono
comunemente presenti sugli scaffali dei centri commerciali e che dalla procedura non è assolutamente evidente
che ogni confezione contenesse addirittura 48 rotoli ciascuna., tra le altre cosa ribadisce che l’ufficio economato
non ha nemmeno evaso l’ordine considerando la richiesta un errore della filiale dato il numero dei dipendenti.
Davide conclude la lettera confidando che in merito alle due
contestazioni la sua posizione possa ritenersi chiarita e che il
tutto sia stato il risultato di errori e superficialità da parte sua
ma fatti sempre in buona fede.
La banca, preso atto delle giustificazioni pervenute, comunica
che viene adottato nei confronti di Davide il provvedimento
disciplinare della “sospensione dal servizio e dal trattamento
economico” per un periodo di un giorno ai sensi dell’art. 44
lettera c del vigente CCNL.
Seppur Davide ritenga la sanzione ingiusta e spropositata
rispetto a quanto contestato preferisce non impugnarlo e accetta
sommessamente la punizione.
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ORA ANCHE LA CARTA IGIENICA
E’ DIVENTATA UN PROBLEMA
Ogni mese pubblicheremo il racconto di una reale contestazione sollevata dall’azienda nei confronti di un/a
dipendente di un istituto di credito italiano. Qualcuna potrebbe riferirsi anche a casi che si sono verificati nel
Gruppo Veneto Banca. Non esprimeremo giudizi di sorta, ma ci limiteremo a raccontare i fatti per come si sono
svolti. Ognuno potrà serenamente giungere alle proprie conclusioni. Invitiamo ancora una volta al massimo
rispetto delle norme e dei regolamenti.
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Vi scrivo per segnalare la situazione di disagio in cui ci troviamo a lavorare a causa dei recenti “traslochi” di
uffici, dettati da esigenze legate alla nuova struttura commerciale.
Siamo stati avvisati da un giorno all’altro della necessità di spostarci in un ufficio adiacente al nostro. Al di là
dei soliti inconvenienti che questo comporta, dando per sottinteso che nessuno ci ha dato una mano per spostare
faldoni e quant’altro (persino l’armadio ce lo siamo spostato da soli), le condizioni dell’ufficio in cui ci hanno
traslocato erano indecenti.
Abbiamo ovviamente richiesto e dovuto sollecitare urgenti interventi di pulizia e di scrostatura dei muri, nonché
di un trattamento antimuffa e una rinfrescata.
L’inizio dei lavori è avvenuto durante l’orario di lavoro: i falegnami passavano con le persiane in mezzo alle
scrivanie e ai pc accesi e c’erano secchi di vernice e una puzza assurda ovunque.
Abbiamo dovuto lavorare con le finestre spalancate perché non si respirava e i giubbotti indossati.
C’è chi ha avuto problemi agli occhi che, particolarmente irritati, hanno cominciato a lacrimare. Sapore acre in
bocca, gola irritata e tosse secca.
Inutili le bottigliette d’acqua bevute.
Dopo i lavori per terra abbiamo trovato di tutto e dopo aver atteso per 2 giorni che qualcuno pulisse
ci siamo decisi a passare noi stessi scopa e straccio.
Qualcuno si è preso l’impegno di portare un secchio e un mocio per poter ripristinare un ambiente di lavoro
sano.
Nel frattempo abbiamo continuato a lavorare con il massimo impegno e la massima precisione, rispettando
ritmi e tempi.
Pur comprendendo le necessità di riorganizzare velocemente gli uffici e tutto il resto, non trovo accettabile che
si debba lavorare in queste condizioni di scarsa igiene e soprattutto di problemi per la salute speriamo solo
momentanei.
Vi chiedo: siamo obbligati a rimanere al lavoro in queste condizioni?
Mi auguro di non trovarmi più in una situazione simile, ma se dovesse capitare vorrei sapere come regolarmi.
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CONDIZIONI IGIENICHE CARENTI ?
CONTATTATECI SUBITO
Caro collega, anche se la Corte di Cassazione si è espressa più a favore di dipendenti che si sono rifiutati di
svolgere le proprie prestazioni in presenza di condizioni igienico-sanitarie carenti (esempio sentenza n. 26114
dell’11 dicembre 2014), quando ci si trova in una situazione come quella che hai descritto è opportuno avvisare
immediatamente i propri Rappresentanti Sindacali, ancor meglio se ricoprono anche il ruolo di RLS.
Rifiutarsi di svolgere la propria prestazione lavorativa potrebbe indurre l’azienda a sollevare una contestazione
che potrebbe dar luogo a una sanzione disciplinare e anche al licenziamento.
I tuoi Rappresentanti Sindacali e gli RLS si attiveranno immediatamente per segnalare i problemi rilevati
all’azienda che è tenuta a intervenire.
Nel caso la situazione non venisse sanata è possibile richiedere un intervento
agli enti preposti.
Uno di questi è lo Spresal (Servizio Prevenzione Sicurezza negli ambienti di
Lavoro dell’ASL) che, valutata la situazione, può anche decidere di disporre
la chiusura dei locali e sanzionare l’azienda per il mancato rispetto delle
vigenti normative.
Ci auguriamo di non arrivare mai a tanto.
LA MATERNITA’ FACOLTATIVA
HA EFFETTI SULLA PENSIONE ?
Ciao, una domanda…
Siccome dalla nascita di mio figlio ho conservato ancora tanti giorni di maternità facoltativa e che fra un po’
scadono perché compirà 8 anni, vorrei farne qualcuno ma mi è venuto un dubbio: i giorni di maternità
facoltativa valgono ai fini contributivi per il calcolo della pensione?
Se li faccio devo recuperarli per poter andare in pensione senza penalizzazioni?
Mi fate sapere? (Continua a pagina 7)
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Cara collega, grazie per la mail.
Abbiamo ricevuto diverse richieste simili alla tua e ci fa piacere constatare che sono molti i colleghi che hanno
compreso l’importanza della previdenza integrativa e hanno deciso di aprire una posizione previdenziale anche ai
propri figli per garantire loro un futuro migliore.
Ti confermiamo che anche i tuoi figli potranno beneficiare delle commissioni agevolate previste dalla classe “R” che
risultano essere particolarmente vantaggiose.
La procedura è molto semplice.
Dovrai aprire delle nuove posizioni mediante la compilazione del modulo che abbiamo provveduto a pubblicare sul
nostro sito internet nella sezione SERVIZI-PREVIDENZA
COMPLEMENTARE AZIENDALE-VENETO BANCA SCPA o
che si può scaricare nella propria Area Riservata del nuovo sito
Arca.
E’ importante ricordare che il modulo non dovrà essere diffuso e,
tantomeno, utilizzato per adesioni diverse da quelle sopraindicate.
In un secondo momento sarà sufficiente unificare le due posizioni
tramite il modulo MODULO PER L’UNIFICAZIONE DI DUE
POSIZIONI PREVIDENZIALI ACCESE IN ARCA
PREVIDENZA A NOME DEL MEDESIMO ADERENTE che
puoi scaricare sempre accedendo all’area riservata agli iscritti
FABI del nostro sito.
Il tutto naturalmente avverrà senza costi aggiuntivi.
Restiamo a disposizione.
Un caro saluto.
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“QUOTA R” ANCHE PER I FAMILIARI CHE
ADERISCONO GIA’ AD ARCA PREVIDENZA
Materia complessa. La normativa sui contributi sulla maternità è un
vero e proprio ginepraio.
Dopo un’approfondita analisi e aver interpellato patronati e
direttamente l’INPS possiamo rispondere che i periodi di congedo
parentale danno diritto all’accredito della contribuzione figurativa ai
fini del trattamento pensionistico.
Per quanto riguarda il versamento dei contributi ci sono però alcune
differenze:
- i contributi riferiti alla maternità obbligatoria, alla maternità facoltativa e alle assenze per malattia del
bambino entro i 3 anni di vita del bimbo vengono coperti sulla base della retribuzione effettiva;
- i contributi riferiti ai permessi orari per l'allattamento, i permessi per la malattia del bambino da 3 a 8 anni e
alla maternità facoltativa oltre i 6 mesi o entro i 6 mesi ma usufruita tra i 3 e gli 8 anni di vita del bimbo
vengono coperti da contributi figurativi pari al 200% dell'assegno sociale, con la possibilità di riscatto o
copertura con versamenti volontari.
Nessuna penalizzazione quindi per quanto riguarda la maturazione "temporale" del diritto pensionistico, ma
solo una lieve penalizzazione di tipo economico per chi va in pensione con il sistema contributivo.
Volendo è possibile fare dei versamenti volontari per coprire i periodi scoperti di contribuzione anche se serve
relativamente in quanto si pagherebbe per avere, forse, una pensione un pochino più alta domani.
Per i versamenti volontari per i lavoratori dipendenti, l’importo del contributo dovuto è settimanale e viene
calcolato sulla base delle ultime 52 settimane di contribuzione obbligatoria anche se non collocate
temporalmente nell’anno immediatamente precedente la data di presentazione della domanda.
Buongiorno,
Su Parola alla FABI dello scorso mese ho appreso delle commissioni agevolate, la cosiddetta classe “R”,
previste per i figli dei dipendenti che aderiscono al Fondo Pensione Arca Previdenza.
Volevo gentilmente sapere come fare posso fare per far rientrare in questa campagna anche le posizioni dei miei
figli, già sottoscrittori del suddetto fondo.
Resto in attesa di cortese risposta.
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FABIO MANAVELLA : CON CALMA
DA TORINO AL RESTO DEL MONDO
Fabio Manavella lavora in Banca Intermobiliare dal 2006.
Conosce numerose attività all'interno della banca in quanto, in
questi anni, si è occupato di Back Office, poi di Antiriciclaggio
fino alle gestioni patrimoniali presso il Middle Office di
Symphonia.
E’ una persona molto attiva che, nel proprio tempo libero, non
si può dire riesca ad annoiarsi. In aggiunta alle tante cose che
ama fare, nel 2008, all’età di 30 anni, scopre la passione per la
moto nonostante sia consapevole della sua pericolosità per
quello che ha avuto modo di vedere in 10 anni di servizio
come operatore del soccorso sulle ambulanze del 118 di
Torino, prima in qualità di barelliere e poi di autista.
La moto è nota per non essere il mezzo più sicuro, eppure
Fabio si rende presto conto che gli incidenti, soprattutto se in
moto, nel 99% dei casi avvengono non per colpa del mezzo, ma di chi lo conduce: mai per questo darle troppa
confidenza.
Guidare una moto ti aiuta a migliorare la tua percezione della strada e di ciò che ti circonda e ti insegna a mantenere
molto più alto il livello di attenzione rispetto a quando si
guida un’automobile.
Robert Pirsig nel suo celeberrimo romanzo dal titolo "Lo
Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" ha
scritto che "...se fai le vacanze in motocicletta le cose
assumono un aspetto completamente diverso”.
Solo in moto si possono cogliere gli infiniti dettagli che
un viaggio ti regala: il caldo, il freddo, i colori del
paesaggio che cambia e gli odori di un bosco, della
campagna o del mare.
Nel 2011 acquista la sua bella custom, ideale per
osservare quello che ti passa intorno accompagnato dal
borbottio del suo potente bicilindrico, che i suoi amici
paragonano, a ragione, a quello di un trattore.
Fabio sostiene che il progresso è sicuramente una fortuna
per chi deve compiere un viaggio per necessità o per
lavoro, ma per chi lo fa per puro piacere quel che conta
non dovrebbe essere arrivare dal punto A al punto B, ma
quello di assaporare tutto ciò che collega il punto di
partenza con quello di arrivo, permettendo allo sguardo
di cogliere le sfumature del paesaggio e di venire a contatto con la gente e la cultura del posto.
In poco tempo Fabio ha percorso più di 40.000 km, aprendo gli occhi su realtà che non avrebbe neanche mai
immaginato di poter vedere con i propri occhi. Le sue più belle uscite sono visibili sul suo blog Roch'n'Rua Freeriders
Torino (http://rochnrua.blogspot.it/).
Tra i suoi più bei viaggi Fabio ci tiene a ricordare quello nel
giugno 2010 da Torino a Camargue, la zona umida a sud di
Arles, in Francia, fra il Mar Mediterraneo e i due bracci del delta
del Rodano. Nel luglio 2011 destinazione Africa, l’anno dopo in
direzione della Turchia e l’anno successivo per raggiungere
Oxford.
Fabio ci racconta che vedere le montagne dell'Africa davanti a
sé, superato lo stretto di Gibilterra in prossimità di Tarifa, è stato
molto emozionante, mentre decisamente meno restare senza
alternatore sulla manica e avere 1.000 km da percorrere senza
più nulla che ricaricava la batteria della moto.
“Provate a rallentare e ricordate che arrivare più lentamente in
un luogo fa di noi dei turisti più consapevoli”.
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A partire da quest'anno, la nuova legge per la semplificazione fiscale ha introdotto grandi novità che, a tendere,
prevedono che la presentazione della dichiarazione dei redditi sia resa disponibile già compilata dall’Agenzia
delle Entrate.
Quest’anno, sulla dichiarazione precompilata troveremo il nostro CU (nuova denominazione del CUD) i dati
degli immobili di proprietà e le pratiche già in corso per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico.
Quest’anno non sono ancora presenti dati importanti (come ad es. spese sanitarie, assicurazioni, ecc).
Come sempre anche quest'anno i CAAF FABI sono a vostra disposizione per il controllo e la compilazione del
730.
Con l’introduzione del precompilato, il vantaggio fondamentale per il contribuente è legato ai controlli.
Infatti, se il 730 precompilato viene presentato senza effettuare modifiche, non saranno effettuati i controlli
documentali sulle spese comunicate all’Agenzia dai soggetti che erogano mutui fondiari e agrari, dalle imprese
di assicurazione e dagli enti previdenziali (interessi passivi, premi assicurativi e contributi previdenziali).
Se il 730 precompilato viene presentato, con o senza modifiche al CAAF, i controlli documentali saranno
effettuati nei confronti di questi ultimi.
Presentando il tuo 730 attraverso il CAAF FABI rispondieremo direttamente noi alle eventuali contestazioni
dell’Agenzia delle Entrate.
Una grande responsabilità alla quale ci siamo preparati attraverso percorsi di formazione forniti dall’efficiente
struttura che i CAAF FABI sono riusciti a costruire in tanti anni di attività.
Cosa devi fare per fare 730 con la FABI?
Contatta il tuo Rappresentante Sindacale o la Struttura FABI della tua Provincia per richiedere la delega che ci
consentirà di scaricare il tuo precompilato.
Una volta fatto questo, come lo scorso anno potrai fissare un appuntamento o stabilire modalità diverse (invio
on-line o a mezzo posta della documentazione/ritiro da parte del tuo rappresentante sindacale) per la verifica e
la compilazione del tuo 730 nelle nostre sedi provinciali per poter così recuperare correttamente tutto il tuo
credito, cominciando dalle spese sanitarie, le spese per interessi sui mutui, le spese per la ristrutturazione
dell’immobile e il recupero energetico, i contributi versati per colf/badanti ecc.
www.fabigvb.it - [email protected]
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E’ TEMPO DI DICHIARAZIONI DEI REDDITI :
PER IL TUO 730 AFFIDATI ALLA FABI
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Esistono le fate, eccome. Noi esseri umani non le possiamo vedere, ma una volta abitavano il mondo insieme a
noi. Poi improvvisamente sono fuggite ed ora abitano nei paesi dei TRA.
Come, non sapete che paesi sono? Ma sono i paesi che stanno tra tutti i TRA.
Un esempio: tra il sogno e la realtà abitano le fate della fantasia; tra il dormi-veglia abitano le fate del mattino,
tra il bene ed il male abitano le fate della giustizia e via di seguito.
Le fate abitavano sulla terra insieme a noi, ed a capo di tutte vi era la fata più bella, più dolce, più giusta che
l’universo intero avesse mai creato.
Figlia della stella più luminosa era giunta sulla terra per portare amore e pace. Lei aveva creato i rossi tramonti
e le splendenti albe, lei era padrona degli eterni ghiacciai, e del blu di tutti gli oceani.
Con lei l’amore era sovrano, il nostro pianeta conobbe l’epoca più bella di tutti i tempi.
Le fate vivevano insieme a noi aiutandoci ogni qual volta avevamo bisogno.
La terra era un paradiso.
Ma, come accade in tutte le leggende anche in questa esiste un ma, la strega dell’invidia viveva di rancore verso
le fate. Lei voleva essere sovrana degli uomini, lei voleva distruggere l’amore, lei odiava gli uomini che
amavano le fate. Così pensò che se fosse riuscita a distruggere le fate gli uomini avrebbero adorato solo lei.
Quindi se avesse distrutto Fata Pasqualina lei avrebbe vinto.
Vagò nelle notti senza luna nascondendosi a tutti e raccolse dai sogni degli umani i loro incubi peggiori, creò un
sogno talmente pauroso che pure lei rischiò di esserne distrutta. Con questo sogno racchiuso in un ampolla
stregata iniziò la ricerca di fata Pasqualina, e quando l’avesse trovata, l’avrebbe obbligata a respirare il
contenuto dell’ampolla: così Pasqualina sarebbe morta.
Ma le fate che tutto percepiscono vennero a conoscenza del piano della malvagia Invidia e avvertirono la loro
regina. Pasqualina non riusciva a capire perché Invidia l’odiasse tanto e cercò di sfuggirle.
Non conosceva però la tenacia che animava quella malvagia strega ed un giorno si trovò quasi prigioniera,
Invidia le era alle spalle, l’aveva ormai raggiunta e si apprestava ad aprire la tremenda ampolla per farle
respirare il contenuto. La malvagia ormai era sicura, aveva vinto!
Ma, esistono sempre i ma nelle leggende, passò di lì una piccola gallinella che vedendo la disperazione di Fata
Pasqualina le disse:-Presto entra dentro il mio uovo.- e subito Pasqualina si dissolse ed entrò dentro l’uovo della
buona gallinella. Invidia cercò in tutti i modi di trovare un apertura in quello strano oggetto che non aveva mai
visto. Cercò di romperlo, ma quell’uovo era magico, sarebbe riuscito a romperlo solo chi era animato da buone
intenzioni verso le fate.
Poi, improvvisamente, l’uovo scomparve e nessuno sa dove sia.
Le fate, prive della loro regina, decisero di ritirarsi nei paesi dei TRA, e noi uomini ora siamo soli sulla terra.
Fu da quel giorno che una volta all’anno tutti noi acquistiamo le uova, da allora si chiamano di Pasqua, e le
rompiamo sperando che dentro vi sia Pasqualina, ma nessuno ancora l’ha trovata. Vi si trovano solo regali che
le fate dei paesi dei TRA ci fanno trovare per ricordarci che loro ci amano ancora.
Aspettano solamente che da un uovo fatato si manifesti la loro REGINA.
La terra potrà così tornare ad essere il regno delle fate, e noi felici per l'eternità.
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LA LEGGENDA DELLA FATA PASQUALINA
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QUESTI SONO I RAPPRESENTANTI
DELLA FABI DEL GRUPPO VENETO BANCA
Baldini Fabio Banca Intermobiliare
Tomasino
Francesco Banca Intermobiliare
Tutino Laura Banca Intermobiliare
Vaglini Stefano Banca Intermobiliare
Albenzio Nicola Bancapulia
Caldarola Sergio Bancapulia
Basso Fabio Ex Carifac
Curina Rodolfo Ex Carifac
Fabbri Federico Ex Carifac
Gentilucci
Stefania Ex Carifac
Pellacchia Cecilia Ex Carifac
Tesei Cristiano Ex Carifac
Vallesi Giacomo Ex Carifac
Antonelli Anna Symphonia SGR
Lambertino Milena Symphonia SGR
Pera Stefano Symphonia SGR
Algeri Giuseppe Veneto Banca
Brotto Wladimir Veneto Banca
Capuani Simone Veneto Banca
Chiesa Natale Veneto Banca
Cicardi Dimistri Veneto Banca
Cristina Elisabetta Veneto Banca
Danè Fabio Veneto Banca
De Regibus Fabio Veneto Banca
Erseni Gabriele Veneto Banca
Falcioni Cristina Veneto Banca
Fiamingo Liliana Veneto Banca
Frigo Flavio Veneto Banca
La Motta
Francesco Veneto Banca
Manzi Erminio Veneto Banca
Niccoli Giovanni Veneto Banca
Nini Giulia Veneto Banca
Nova Francesco Veneto Banca
Porta Emanuela Veneto Banca
Rogora Sara Veneto Banca
Ruffoni Luca Veneto Banca
Soffiantini
Dominich Angela Veneto Banca
Stucchi Elia Veneto Banca
Valbusa Dall’Armi
Mario Veneto Banca
CO
NT
AT
TI
Viganò Emanuela Veneto Banca
Zordan Jennifer Veneto Banca