OVO N° 7

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Numero di Luglio-Agosto della rivista OVO, mensile di arte e cultura contemporanea

Transcript of OVO N° 7

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OVODirettore Editoriale: Riccardo Caracciolo;Ideatore e Curatore: Massimo Tonietti;

Caporedattore: Nicola Cecchelli;Staff di Direzione: Simona Chiavacci;

Tania Magnani, Massimo Tonietti;

Progetto grafico:Alexandra Barbieri, Tania Magnani;

Curatore “Firenze in Contemporanea”: Nicola CecchelliCuratore “Hamelin”: Andrea Angeloni

Curatore www.iovo.it: Marcello Accanto

Hanno collaborato: Benedetta Bianchi, Alessandra De Bianchi, Linda Giusti, Elena Magini,

Giorgio Edoardo Pinto, Rossella Tesi e Serena Vanzaghi.

[email protected] - [email protected] - [email protected]

supplemento de IL FREE PRESS del 30-06-10aut. trib. n. 5633 del 25-02-08 - distribuzione gratuita

Edito da: Publigest srl, via G.B. Amici n° 20, 50131 Firenze, Tel +39 055 571359 / Fax 055 582746 / Cell 327 5303110

Stampa: Filograf - Forlì

Piazza Duomo n°22 - Via Garibaldi n°16 55045 Pietrasanta (Lu) - Tel. +39 0584 71799pietrasanta@marcorossiartecontemporanea.comwww.marcorossiartecontemporanea.com

21 agosto – 19 settembre 2010 Inaugurazionesabato 21 agosto ore 19.00

PAOLO MAGGISStrange Romance

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H 30 - XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara -POSTMONUMENT- intervista a Fabio Cavallucci di Nicola Cecchelli

arTE - dENTrO al CONTEMPOraNEO

H 40 - aNdrEa ZITTEl -BETWEEN arT aNd lIFE

arTE - dENTrO al CONTEMPOraNEO

H 44 - GIOrGIO aNdrEOTTa CalO’ <> ElENa MaGINI

arTE - dENTrO al CONTEMPOraNEO

H 46 - MEC arT -arTE OlTrE la FINE dElla PITTUra-

arTE - dENTrO al CONTEMPOraNEO

H 50 - H 59

SPECIalE VErSIlIa 2010

H 62 - FIlIPPO MaNZINI <> MaTTEO CHINI

BElVEdErEGiacomo Piussi“Il Giardino delle Delizie”

a cura di Chiara Guidi

7-20 Agosto 2010opere in mostra presso galleria e VETRINA

Bruno Ceccobelli“Graziaplena-economia della grazia”

a cura di Federica Forti

21 agosto - 3 settembre 2010 opere in mostra presso VETRINA

Programma in Agosto

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FLEETING SIGNSDal 1° luglio all’8 agosto 2010

Aoristò – Ristorante sopra il globoVia De’ Buti n°11, Pistoia

ME AND MY MOTHERDal 2 luglio al 12 settembre 2010

EX3 – Centro per l’Arte ContemporaneaViale Giannotti n° 81/83/85, Firenze

CONTEMPORANEAMENTEDal 3 luglio al 1° agosto 2010

Marcorossi ArtecontemporaneaPiazza Duomo n°22, Pietrasanta (Lu)

UNKNOWN SUBJECTDal 3 luglio al 12 agosto 2010

ExmarmiVia Nazario Sauro n° 52, Pietrasanta (Lu)

ARTISTICADall’8 al 21 luglio 2010

Galleria del Teatro RomanoVia Portignani n°34/36, Fiesole (Fi)

REALTÀ COLORATEDal 15 luglio al 23 settembre 2010

Galleria I.A.C. - Impruneta Arte Contemporanea

Via della Croce n° 41Impruneta (Fi)

TITOLI, LIBRI, SOGNI E UN’AVVERTENZA: QUI, OPEREDal 17 luglio al 30 luglio 2010Galleria Susanna OrlandoVia Carducci n°10, Forte dei Marmi (Lu)

ZEITGEISTDal 17 luglio al 22 agosto 2010Palazzo PanichiVia Marzocco n° 42, ang. Piazza Duomo, Pietrasanta (Lu)

AMORE E FRAGOLEDal 22 luglio all’8 agosto 2010Galleria del Teatro RomanoVia Portignani n°34/36, Fiesole (Fi)

TREES, BUSHES AND FIELDSDal 24 luglio 2010Galleria Enrico AstuniPiazza Duomo n° 37, Pietrasanta (Lu)

NUNZIODal 05 agosto al 12 settembre 2010Galleria CardiVia Padre Eugenio Barsanti n°45, Pietrasanta (Lu)

STRANGE ROMANCEDal 21 agosto al 19 settembre 2010Marcorossi ArtecontemporaneaPiazza Duomo n°22, Pietrasanta (Lu)

Per ogni informazione sulle inaugurazioni consultare la Guida al Contemporaneo nelle pagine successive.

luglio e agosto 2010:il nuOVO da non perdere...

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L’Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea è costitu-ita tra le Gallerie e le Associazioni culturali che operano nel settore dell'arte moderna e contemporanea e che esercitano l’attività di esposizione, pro-

mozione e/o vendita al pubblico di opere d’arte. L’A.N.G.A.M.C ha lo scopo di rap-presentare e tutelare, in ogni sede, gli interessi morali, economici e culturali della categoria rappresentata. L’obiettivo principale é quello di qualificare sempre più il mercato dell’arte e le sue potenzialità con la migliore preparazione professionale e culturale degli operatori, anche con interventi nell’ambito giuridico e amminis-trativo; promuovere dibattiti e conferenze su temi di interesse per gli associati. Il delegato territoriale della Toscana è Mauro Stefanini cell. 335 7054800

GALLERIA ENRICO ASTUNIThe Impressed; fino al 22/07/10; Auto-re: Chosil Kil • Trees, bushes, and fields; Autore: Valentina D’Amaro; Curatore: Michele Robecchi; Vernissage: sabato 24 luglio ore 18:00; Sede: Piazza Duo-mo n°37, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel. e Fax +39 0584 71760; Orario: tutti i giorni 10:30 – 13:00 17:00 – 20:30; Bi-glietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.galleriaastuni.com

GALLERIA BIAGIOTTIPROGETTO ARTERound Robin -girone all’italiana-; fino

al 31/07/10; Autori: Marco Campajo-la, Alessandro Casati, Fabiano De Mar-tin, Marco De Micheli, Ericailcane, An-drea Facco, Andrea Galvani, Emanuele Kabu, Andrea Mastrovito, Natalie Rebholz, Manuela Sedmach, Andreas Senoner e Nicola Toffolini; Curatrice: Sandra Tomboloni; Sede: Via delle Bel-le Donne n°39r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 214757; Orario: dal lunedì al venerdì 14:00 - 19:00; Web: [email protected]

FLORA BIGAI ARTE CONTEMPORANEASede: Via Garibaldi n°37, 55045 Pietra-

AssociAzione nAzionAle Gallerie d'arte Moderna

e Contemporanea

santa (Lu), Tel +39 0584 792635 / Fax +39 0584 792459; Orario: tutti i giorni escluso il lunedì 10:00 – 13:00 15:30 – 19:30; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.florabigai.com

GALLERIA CARINI & DONATINIGuerra e Pace; fino al 04/07/10 c/o Casa Masaccio Arte Contemporanea; Autore: Gian Marco Montesano; Cura-tore: Valerio Dehò; Sede: Via Gruccia n°192/b, 52027 San Giovanni Valdar-no (Ar), Tel. e Fax +39 055 943449; Orario: tutti i giorni escluso il sabato e la domenica 09:30 - 12:30 15:00 - 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.carini-donatini.com

ELEONORA D’ANDREA ARTE CONTEMPORANEALa libertà oltre ogni limite; fino al 30/07/10; Autore: Raffaello Ossola; Sede: Via Vincenzo Gioberti n°14, 59100 Prato, Tel. e Fax +39 0574 574670 / Cell. +39 340 8596967; Ora-rio: dal lunedì al venerdì 16:00 - 19:00, sabato 10:30 - 13:00 16.00 - 20.00 (per tutti gli orari e i giorni non specificati su appuntamento al numero +39 340 8596967); Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.elexpo.it

GALLERIA DELLA PINA ARTE CONTEMPORANEASede: Piazza Duomo n°11, 55045 Pie-trasanta (Lu), Tel. +39 0584 792871 /

Fax +39 0584 792871; Orario: dal gio-vedì alla domenica 16:00 - 20:00; Bi-glietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.dellapinaarte.com

SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEASede: Via Ghibellina n° 164r, 50122 Fi-renze, Tel. +39 055 2340239 / Fax +39 055 2269190; Orario: tutti i giorni escluso la domenica 09:30 – 12:30 15:30 – 19:30; Biglietti: ingresso libe-ro; Web: [email protected] www.santoficara.it

FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEAMEC ART –Arte oltre la fine della pittu-ra; fino al 24/07/10; Autori: Gianni Bertini, Bruno Di Bello, Elio Mariani, Mimmo Rotella e Aldo Tagliaferro; Cu-ratore: Francesco Tedeschi; Catalogo: Silvana Editoriale, disponibile in galle-ria; Sede: Via Val di Marina n°15, 50127 Firenze, Tel +39 055 410153 / Fax +39 055 4377359; Orario: dal mar-tedì al sabato 10:00 – 13:00 15:30 – 19:30, lunedì, domenica e festivi aper-to su appuntamento; Biglietti: ingres-so libero; Web: [email protected] www.frittelliarte.it

GALLERIA GIRALDISede: Piazza della Repubblica n°59, 57123 Livorno, Tel. +39 0586 883022 / Cell. +39 329 8626020 / Fax +39 0586 887778; Orario: dal lunedì al sabato

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GuIDA AL CoNTEMPoRANEo, L'ATTuALE GEoGRAFIA ARTISTICA DI FIRENzE E oLTRE. A cura di Serena Vanzaghi

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GuIDA AL CoNTEMPoRANEo, L'ATTuALE GEoGRAFIA ARTISTICA DI FIRENzE E oLTRE. A cura di Serena Vanzaghi

10:00 – 13:00 17:00 – 20:00, domeni-ca su appuntamento; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.galleriagiraldi.it

ARMANDA GORI CASA d’ARTESede: Viale della Repubblica n°64/66/68, 59100 Prato, Cell. +39 335 303142 - +39 338 5924449 / Fax +39 0574 604901; Orario: apertu-ra al pubblico solo su appuntamento, contattare i numeri telefonici indicati; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.armandagori-arte.it

GUASTALLA CENTRO ARTEPOP ITALIA evoluzioni; fino al 15/07/10; Autori: Franco Angeli, Enri-co Baj, Tano Festa, Piero Gilardi, Mim-mo Rotella, Mario Schifano e Emilio Tadini; Catalogo: disponibile on-line; Sede: Via Roma n°45, 57126 Livorno, Tel. +39 0586 808518 / Fax +39 0586 813514; Orario: dal lunedì al venerdì 10:00 – 13:00 16:30 – 20:00, sabato 10:00 – 13:00; Biglietti: ingresso libe-ro; Web: [email protected] www.guastallacentroarte.com

GALLERIA d’ARTE MENTANASede: Piazza Mentana n°2/3/4r; 50122 Firenze, Tel e Fax +39 055 211985; Orario: dal lunedì pomeriggio al saba-to 11:00 – 13:00 16:30 – 19:30, chiuso domenica e lunedì mattina; Biglietti:

ingresso libero; Web: [email protected] www.galleria-mentana.it

GALLERIA OPEN ARTLa coscienza del tempo – On the rim of time; fino al 24/07/10 c/o Galleria Open Art; 08/05/10 – 30/06/10 c/o Palazzo Pacchiani (orario lun./sab. 15:00 – 20:00); Autore: Paul Jenkins; Curatore: Mauro Stefanini; Catalogo: a cura di Mauro Stefanini con la colla-borazione dell’artista e Suzanne Don-nelly Jenkins. Testo a cura di Beatrice Buscaroli, edizioni Gli Ori – Galleria Open Art vol.21 italiano/inglese; Sede: Viale della Repubblica n°24, 59100 Prato, Tel. +39 0574 538003 / Fax +39 0574 537808; Orario: dal lunedì al ve-nerdì 16:00 – 20:00, sabato su appun-tamento, chiuso domenica e festivi; Patrocinio: Comune di Prato; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.openart.it

GALLERIA SUSANNA ORLANDOTitoli, libri, sogni, e un’avvertenza: Qui, opere; 17/07/10 – 30/07/10; Autore: Gianfranco Barrucchello; Curatore: Chiara Guidi • Innen Aussen (solo c/o spazio VETRINA); 23/07/10 – 05/08/10; Autore: Esther Siedel; Cu-ratore: Enrico Mattei • Il giardino delle Delizie; 07/08/10- 20/08/10; Autore: Giacomo Piussi; Curatore: Chiara Gui-di; Sede: Via Carducci n°10, 55042 For-te dei Marmi (Lu), Tel. e Fax +39 0584 83163; VETRINA: Via Sauro n°3, 55045 Pietrasanta (Lu); Orario: tutti i giorni

10:30 – 13:00 17:00 - 24:00, orario ve-trina: visibile 24 ore su 24; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.galleriasusan-naorlando.it

GALLERIA POGGIALI & FORCONIUpcoming; fino al 16/07/10; Autori: Davide Bramante, Enzo Cucchi, Gio-vanni Frangi, Thomas Gillespie, David Lachapelle, Luigi Ontani, Luca Pigna-telli e Gilberto Zorio; Sede: Via Della Scala n°35a • Via Benedetta n° 3r, 50123 Firenze, Tel +39 055 287748 / Fax +39 055 2729406; Orario: dal mar-tedì al sabato 10:00 - 13:00 15:30 - 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.pog-gialieforconi.it

CLAUDIO POLESCHI ARTE CONTEMPORANEASede: Via Santa Giustina n°21, 55100 Lucca, Tel. +39 0583 469490 / Fax +39 0583 471464; Web: [email protected]

GALLERIA IL PONTEI sei scalini sono la musica; fino al 16/07/10; Autore: Giuseppe Chiari; Curatori: Andrea Alibrandi ed Enrico Pedrini; Sede: Via Di Mezzo n°42/b, 50121 Firenze, Tel +39 055 240617 / Fax +39 055 5609892; Orario: dal lu-nedì al venerdì 15:30 – 19:00, sabato su appuntamento, chiuso i festivi; Bi-glietti: ingresso libero; Note: l’esposi-zione è realizzata in collaborazione

con l’Archivio Giuseppe Chiari; Web: [email protected] www.galle-riailponte.com

GALLERIA LA SUBBIA DI PAOLA RAFFOSede: Via Barsanti n°11, 55045 Pietra-santa (Lu), Tel. +39 0584 283338 / Fax +39 0584 71647; Orario: tutti i giorni 10:00 – 12:00 17:00 – 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected]

TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALEMaestri Moderni e Contemporanei. Antologia scelta 2010; Sedi: Lungarno Cellini n°13/a, 50125 Firenze, Tel. +39 055 6812697 / Fax +39 055 6812020; Orario: tutti i giorni tranne il sabato e la domenica 09:00 – 13:00 15:30 – 19:30. Chiuso per ferie periodo natali-zio e agosto; Biglietti: ingresso libero; Note: esposizione collettiva di maestri storicizzati di livello nazionale e inter-nazionale che si arricchisce di una scelta di giovani artisti contemporanei presentati come nuove ed emergenti proposte. Parte dell’esposizione sarà itinerante nelle varie sedi della Torna-buoni Arte, a Milano, a Portofino, a Forte dei Marmi e a Venezia protraen-dosi per gran parte del 2010. Per ulte-riori informazioni contattare la galle-ria; Web: [email protected] www.tornabuoniarte.it

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GuIDA AL CoNTEMPoRANEo, L'ATTuALE GEoGRAFIA ARTISTICA DI FIRENzE E oLTRE. A cura di Serena Vanzaghi

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GuIDA AL CoNTEMPoRANEo, L'ATTuALE GEoGRAFIA ARTISTICA DI FIRENzE E oLTRE. A cura di Serena Vanzaghi

AORISTÒ RISTORANTE SOPRA IL GLOBOFleeting Signs; 01/07/2010 – 08/08/2010; Autore: Alfredo Rapetti; Curatore: Nicco-lò Bonechi; Vernissage: giovedì 01 luglio alle ore 21:00; Sede: Via De’ Buti n°11, Pi-stoia, Tel. 0573 26506 / Fax 0573 307620; Ufficio Stampa: Associazione Culturale Logout; Web: [email protected] www.aori-sto.it

ARIA ART GALLERYDive Glamour e Moda (in occasione di Pitti Immagine); fino al 29/08/10; Autori: Angelo Frontoni; Curatrice: Elisabetta Bru-scolini e Gaia Casagrande; Catalogo: dispo-nibile in sede; Sede: Borgo Santi Apostoli n°40, 50123 Firenze, Tel. +39 055 216150 / Fax +39 055 4641406; Orario: dal marte-dì al giovedì 10:30 - 13:30 15:00 - 19:30, venerdì e sabato 10:30 - 13:30 15:00 - 20:00, domenica 15:00 - 20:00 e lune-dì su appuntamento; Biglietti: ingresso libero; Note: La mostra, organizzata da In Media Tuscany www.inmediatuscany.com, in collaborazione con European School of Economics www.uniese.it, si completa con l'esposizione di tre abiti di scena, contemporanei all'epoca delle foto, provenienti dall'archivio della famo-sa sartoria AnnaMode Costumes www.annamodecostumes.com di Roma e rea-lizzati per alcuni tra i più importanti set ci-nematografici; Web: [email protected] www.ariaartgallery.com

GALLERIA ALESSANDRO BAGNAIMASSIMO BARZAGLI Photograms; fino al 30/07/10; Autore: Massimo Barzagli; Sede: Via del Sole n°15r, 50126 Firenze, Tel. +39 055 6802066; Orario: dal lunedì al sabato 10:00 – 19:00; Biglietti: ingres-so libero; [email protected] www.galleriabagnai.it

BASE / PROGETTI PER L’ARTE6 proposte una scultura sociale; fino al 31/08/10; Autore: Erwin Wurm; Sede: Via San Niccolò n°18r, 50123 Firenze, Tel +39 055 602102 / Fax +39 055 2207281; Orario: dal martedì al sabato 18:00 – 20:00 (dalle 20:00 alle 24:00 come vetri-na); Biglietti: ingresso libero; Patrocini: associazione BASE X BASE e Osservatorio per le Arti Contemporanee dell’Ente Cas-sa di Risparmio di Firenze; Web: [email protected] www.BaseItaly.org

XIV Biennale Internazionale di Scultura di CarraraPOSTMONUMENT; fino al 31/10/10; Au-tori: Carl Andre, Giorgio Andreotta Calò, Huma Bhabha, Rossella Biscotti, Monica Bonvicini, Carlos Bunga, Cai Guo-Qiang, Valentin Carron, Maurizio Cattelan, Marcelo Cidade, Nemanja Cvijanović, Sam Durant, Urs Fischer, Yona Friedman, Cyprien Gaillard, Antony Gormley, Tho-

> > altri spazimas Houseago, Daniel Knorr, Terence Koh, Liu Jianhua, Paul McCarthy, Yer-bossyn Meldibekov and Nurbossyn Oris, Ohad Meromi, Gustav Metzger, Deiman-tas Narkevicius, Kristina Norman, Damián Ortega, Santiago Sierra, Rirkrit Tiravanija, Kevin van Braak, Yelena Vorobyeva e Viktor Vorobyev, Gillian Wearing, Artur Żmijewski • (Parte storica) Libero Andre-otti, Aldo Buttini, Leonardo Bistolfi, Artu-ro Dazzi, Lucio Fontana, Liu Kaiqu, Arturo Martini, Fausto Melotti, Dymitr Szwarc, Adolfo Wildt; Curatore: Fabio Cavallucci; Catalogo: Silvana Editoriale; Sede: Carra-ra (Sedi varie); Info: per ogni informazio-ne su orari, biglietti e programma esposi-tivo • Responsabile ufficio stampa: Lara Facco Cell. + 39 349 2529989 • Addetto stampa: Elena Del Becaro Tel. + 39 0585 641548 [email protected] • Media Relations: Rosi Fontana, Kura Tel. + 39 050 9711343 [email protected]; Patrocini: La XIV Biennale Internazionale di Scultura è organizzata dal Comune di Carrara, dalla Fondazione Cassa di Rispar-mio di Carrara e dalla Cassa di Risparmio di Carrara, con il sostegno della Regione Toscana e della Provincia di Massa e Car-rara ed in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti, l’Apt di Massa-Carrara, il gruppo Internazionale Marmi Macchine e l’associazione Amici dell’Accademia di Belle Arti di Carrara; Web: [email protected] www.labiennaledi-carrara.it

FONDAZIONE IL BISONTE PER LO STUDIO DELL’ARTE GRAFICAOpera Grafica di Linda Goodman; fino

al 07/07/10; Autore: Linda Goodman; Sede: Via San Niccolò n°24/r, 50125 Firenze, Tel. +39 055 2342585 / Fax +39 055 2346768; Orario: tutti i giorni 09:00 – 13:00 14:00 – 19:00; Note: visite guidate alla collezione e alla stamperia calcogra-fica della fondazione; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.ilbisonte.it

GALLERIA CARDIVeroniche; fino al 31/07/10; Autore: Mimmo Paladino • Notae ad paeniten-tiam; fino al 10/09/10; Autore: Bernardì Roig (c/o Chiesa di San Matteo, Piazza San Matteo n° 3, 55100 Lucca); Sede: Via Padre Eugenio Barsanti n°45, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel. +39 058 4793578 / Fax +39 058 4284836; Orario: dal venerdì alla domenica 10:00/13:00 15:30/19:30; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.galleriacardi.com

CUCO CUCINA CONTEMPORANEASede: Via del Melarancio n°4r, 50123 Firenze, Tel. +39 347 5217260; Orario: dal lunedì al sabato 11:00 – 15:00 18:00 – 23:00 (aperto a pranzo e a cena); Note: cucina creativa e giovani artisti in esposizione; Web: www.cucofirenze.blogspot.com

EX3 - Centro per l’Arte ContemporaneaMe and My Mother; 02/07/10 – 12/09/10; Autore: Ragnar Kjartansson; Curatori: Arabella Natalini e Lorenzo Giusti; Vernissage: giovedì 01 luglio alle ore 18:30; Sede: Viale Giannotti

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GuIDA AL CoNTEMPoRANEo, L'ATTuALE GEoGRAFIA ARTISTICA DI FIRENzE E oLTRE. A cura di Serena Vanzaghi

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GuIDA AL CoNTEMPoRANEo, L'ATTuALE GEoGRAFIA ARTISTICA DI FIRENzE E oLTRE. A cura di Serena Vanzaghi

c/o Albergaccio del Macchiavelli, via Scopeti n°64, Sant’Andrea in Percussiva – San Casciano V.P. (Fi); Autori: Cristiano Arcadi, Marco Barzagli, Roberto Coccolo-ni, Mimmo Corrado, Enzo Correnti, Laura Fantucci, Anna Gori, Massimo Macche-relli, Diana Polo, Sergio Tassi, Giovanni Ugolini; Curatore: Consiglio Direttivo Associazione Art-Art; Vernissage: giovedì 15 luglio alle ore 19:00; Sede: Via della Croce n°41, 50023 Impruneta (Fi), Cell. +39 333 7405522; Orario: sabato 18:00 – 20:00, gli altri giorni su appuntamen-to telefonando al 055 828471; Biglietti: ingresso libero; Ufficio Stampa: [email protected] +39 339 7854375; Patrocini: Co-muni di Impruneta e San Casciano V.P.; Web: [email protected] www.artartimpruneta.it

KEN’S ART GALLERYDir. Walter Bellini-Silence of Happiness -personale di pittura e installazioni-; fino al 31/07/10; Autore: Miljan Suknovic; Curatore: Walter Bellini; Catalogo: disponibile in galleria; Sede: Via San Niccolò n°23/r, 50125 Firenze, Tel. +39 055 242895 - 333 8248366 / Fax. +39 055 2268894; Orario: tutti i giorni 10:00 – 13:00 15:00 – 19:00 escluso fe-stivi; Biglietti: ingresso libero; Note: la mostra di Miljan Suknovic si svolgerà a Firenze e a Capoliveri (Isola d’Elba); Web: [email protected] www.kensart-gallery.com

MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEAContemporaneamente; 03/07/10 – 01/08/10; Autori: Arcangelo, Luca Cac-

cioni, Marco Gastini, Franco Guerzoni, Mirco Marchelli e Paolo Serra; Vernis-sage: sabato 03 luglio alle ore 19:00 • Strange Romance; 21/08/10 – 19/09/10; Autore: Paolo Maggis; Vernissage: saba-to 21 agosto alle ore 19:00; Sede: Piazza Duomo n°22 • Via Garibaldi n°16, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel. +39 0584 71799 / Fax +39 0584 71699; Orario: orario estivo tutti i giorni 11:00 – 13:00 18:00 – 00:30; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.marcorossiartecontemporanea.com

CASA MASACCIO -Centro per l’Arte Contemporanea-Guerra e Pace; fino al 04/07/10 in colla-borazione con Galleria Carini & Donatini; Autore: Gian Marco Montesano; Curato-re: Valerio Dehò; Sede: Corso Italia n°83, 52027 San Giovanni Valdarno (Ar), Tel +39 055 9126283; Orario: dal martedì al sabato 16:00 – 19:00, domenica e festi-vi 10:00 – 12:00 16:00 – 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.casamasaccio.it

CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCIPaolo Canevari - Nobody Knows; fino al 01/08/10; Autore: Paolo Canevari; Cura-tore: Germano Celant; Sede: Viale Della Repubblica n°277, 59100 Prato, Tel +39 05745317 / Fax +39 0574531901; Orario: 10:00 – 19:00 tutti i giorni tranne il mar-tedì, da mercoledì 9 giugno fino a fine luglio, tutti i mercoledì ore 10:00 – 23:00; Biglietti: 5.00€ intero - 4.00€ ridotto, visi-

n°81/83/85, 50126 Firenze, Tel +39 055 628 7091; Orario: dal mercoledì alla do-menica 14:00-22:00; lunedì e martedì chiuso – chiuso per ferie dall’ 08/08/10 al 01/09/10; Biglietti: ingresso libero; Patrocini: Comune di Firenze, Assesso-rato alla Cultura, Assessorato alle Attività Produttive, Quartiere 3, Regione Tosca-na; Ufficio Stampa: Davis & Franceschini tel. +39 055 234 7273; Note: possibilità di prenotazione visite guidate in italiano e in inglese; Web: [email protected] www.ex3.it

EXMARMIUnknown Subject; 03/07/10 – 12/08/10; Autori: Thomas Gillespie; Curatore: Ma-rina Fokidis; Catalogo: a cura di Lorenzo Bruni; Vernissage: sabato 03 luglio alle ore 19:00; Sede: Via Nazario Sauro n°52, 55045 Pietrasanta (Lu), Cell. +39 333 8073318; Orario: dal martedì alla do-menica 18:00 - 24:00; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.ex-marmi.it

PALAZZO FABRONIARTE DEL XX SECOLO NELLE COLLEZIONI DELLE FONDAZIONI BANCARIE DI VENE-ZIA E PISTOIA • 1910 – 2010: un secolo d’arte a Pistoia; fino al 25/07/10; Cura-trice: Lara-Vinca Masini; Catalogo: GLI ORI editori contemporanei • Venezia e il secolo della Biennale; fino al 25/07/10; Curatore: Enzo Di Martino; Catalogo: Allemandi; Sede: Via Santa n°5, 51100 Pi-stoia, Tel +39 0573 371817; Orario: dal martedì alla domenica 10:00 – 18:00; Biglietti: intero 5.00€ - ridotto 3.00€ (possibilità di biglietto cumulativo con i musei del sistema museale pistoiese); Enti Promotori: Fondazione Cassa di Ri-

sparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione di Venezia; Ufficio Stampa: Ambra Nepi Comunicazione Tel. +39 055 244217 - +39 055 2021485 - +39 348 6543173, [email protected] [email protected] www.ambranepicomunicazione.it; Web: www.fondazionecrpt.it www.fondazionedive-nezia.org

FRASCIONE ARTESede: via Maggio n°60r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 2399205; Orario: dal marte-dì al sabato 10:00 – 13:00 15:00 – 19:00, lunedì 15:00 – 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.frascionearte.com

FYR ARTE CONTEMPORANEATime’s Diary; fino al 15/07/10; Autore: Gao Yang; Curatori: Rosanna Ossola e Maurizio Vanni; Sede: Borgo Albizi n°23, 50122 Firenze, Tel. +39 055 2343351; Orario: dal martedì alla domenica 16:00 – 19:30 (in altri orari previo appunta-mento); Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.fyr.it

GALLERIA GENTILISede: Via del Carmine n°11, 59100 Pra-to, Tel +39 0574 606986 / Fax +39 0574 443704 / Skipe galleriagentili; Orario: dal martedì al sabato 14:00 – 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] [email protected] www.galleria-gentili.it

GALLERIA I.A.C. -Impruneta Arte Contemporanea-Realtà colorate; 15/07/10 – 23/09/10

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GuIDA AL CoNTEMPoRANEo, L'ATTuALE GEoGRAFIA ARTISTICA DI FIRENzE E oLTRE. A cura di Serena Vanzaghi

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GuIDA AL CoNTEMPoRANEo, L'ATTuALE GEoGRAFIA ARTISTICA DI FIRENzE E oLTRE. A cura di Serena Vanzaghi

te gratuite al solo costo del biglietto d’in-gresso ogni mercoledì alle ore 21:00; Info: Comunicazione/Ufficio Stampa - Ivan Aiazzi, Silvia Bacci, Tel. + 39 0574531828, [email protected] [email protected], Ufficio Stampa - Studio Pesci, Via San Vitale n°27, 40125 Bologna, Tel. + 39 051 269267 / fax + 39 051 2960748, www.studiopesci.it [email protected]; Patrocini: per la lista completa degli enti promotori consultare il sito; Web: [email protected] www.centropecci.it

CENTRO PER L’ARTE CON-TEMPORANEA LUIGI PECCI -Sale espositive CID/Arti Visive-GIANNI PETTENA –Nuove acquisizioni per la collezione del museo-; fino al 01/08/10; Autore: Gianni Pettena; Sede: Viale Della Repubblica n°277, 59100 Prato, Tel +39 05745317 / Fax +39 0574531901; Orario: 10:00 – 19:00 tutti i giorni tranne il martedì, da mercoledì 9 giugno fino a fine luglio, tutti i mercoledì ore 10:00 – 23:00; Biglietti: ingresso libero; Note: visite guidate gratuite il sabato e la domenica alle ore 17:00

CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI -Spazio Progetti-THOM PUCKEY | JAN VAN DER PLOEG –The Prato Project. Una doppia personale congiunta-; fino al 09/01/11; Autori: Thom Puckey e Jan Van der Ploeg; Catalogo: Edizioni Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; Sede: Viale Della Repubblica n°277,

59100 Prato, Tel +39 05745317 / Fax +39 0574531901; Orario: 10:00 – 19:00 tutti i giorni tranne il martedì e dal 9 al 22 agosto, da mercoledì 9 giugno, fino a fine luglio, tutti i mercoledì ore 10:00 – 23:00; Biglietti: ingresso libero; Patrocini: Regione Toscana, Comune di Prato, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ASM S.p.a., CariPrato, Gruppo Consiag, Unione Industriale Pratese, Aeroporto di Firenze.

ISTITUTO DEL MARMO PIETRO TACCANiente da vedere tutto da vivere; fino al 15/09/10; Autori: TORNARE PER PARTI-RE - Francesca Banchelli, Stefania Balestri, Francesco Carone, Michelangelo Consani, Martina della Valle, Yuki Ichihashi, Irina Kholodnaya, Jacopo Miliani, Giovanni Ozzola, Olga Pavlenko, Studio + +, Moira Ricci, Hladilovà / Siedlecki, Mirko Smer-del, Eugenia Vanni ed Enrico Vezzi _ PRE-SENZE - Giuseppe Chiari, Ketty La Rocca, Maurizio Nannucci e Gianni Pettena _ LUOGHI - Daniele Bacci, Vittorio Cavalli-ni, Vittorio Corsini, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Paolo Parisi e Robert Pettena; Curatore: Lorenzo Bruni; Sede: Via Pietro Tacca n° 36, 54033 Carrara, Tel +39 0585 71421 - +39 0585 74301 Fax +39 0585 75240; Orario: 9:00 – 13:00 tutti i gior-ni tranne sabato e domenica, chiusura estiva dal 16 al 28 agosto; Info e coordi-namento: Lara Pozzi, Tel. 328 7363879, [email protected] [email protected]; Note: visite guidate solo su appuntamento. Evento parallelo della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, progetto promosso da VIA NUO-

VA arte Contemporanea, Firenze, Tel. + 39 055 2396468 [email protected] [email protected] [email protected] www.vianuova.org; Biglietti: ingresso libero.

PALAZZO PANICHIZeitgeist; 17/07/10 – 22/08/10; Auto-re: Giuseppe Veneziano; Curatore: Ivan Quaroni; Vernissage: sabato 17 luglio alle ore 18:00; Catalogo: con testi di: Luca Beatrice, Andrea G. Pinketts, Marco Cin-golani, Chiara Canali, Edoardo Montolli, Ivan Quaroni, Gian Paolo Serino, Giovan-ni Allevi, Giuseppe Veneziano; Sede: via Marzocco n°2, ang. Piazza Duomo, 55045 Pietrasanta (Lu); Note: mostra organizza-ta dalla Gestalt Gallery Tel. 0584 790900, www.gestaltstudio.it [email protected], Patrocini: Comune di Pietrasanta; Bi-glietti: ingresso libero

PALAZZO PITTIBetween Art and Life; fino al 18/07/11; Autore: Andrea Zittel; Curatore: Alberto Salvadori; Sede: Piazza Pitti n°1 (Galle-ria del Costume e Sale della Meridiana), 50125 Firenze, Tel. +39 055 23885 / Fax +39 055 2388699; Orario: 08:15 – 18:50 nei mesi di giugno, luglio, agosto; Biglietti: intero 7.00€ - ridotto 3.50€ (per ogni ulte-riore informazione contattare lo spazio); Patrocini e collaborazioni: Osservatorio Arti Contemporanee Ente Cassa di Rispar-mio di Firenze e della Fondazione Pitti Im-magine Discovery in collaborazione con il Polo Museale Fiorentino. Il progetto si avvale della collaborazione con le gallerie Andrea Rosen di New York, Massimo De Carlo di Milano e Sadie Coles di Londra; Web: www.entecarifirenze.it www.pit-timmagine.com

PROMETEO GALLERY di Ida PisaniSantiago Sierra; Opening 05 agosto 2010; Autore: Santiago Sierra; Sede: Via Barsan-ti n°40, 55045 Pietrasanta (Lu); Tel. e Fax +39 +39 0583 495552; Orario: tutti i gior-ni 11:00 - 13:00 18:00 - 24:00; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.prometeogallery.com

GALLERIA DEL TEATRO ROMANOINCANTI DI NATURA; fino al 07/07/10; Autore: Antonio Franceschetti; Curato-re: Simone Gianassi; Catalogo: disponi-bile in galleria, con testo a cura del Prof. Giovanni Faccenda • ARTISTICA -mostra collettiva-; 08/07/10 – 21/07/10; Cura-tore: Simone Gianassi; Vernissage: gio-vedì 08 luglio alle ore 18:30 • AMORE E FRAGOLE -mostra personale-; 22/07/10 – 08/08/10; Autore: Francesca Porrari; Curatore: Simone Gianassi; Vernissage: giovedì 22 luglio alle ore 18:30; Sede: Via Portigiani n°34/36, 50014 Fiesole (Fi), Tel. +39 333 6060636; Orario: tutti i gior-ni 16:00 – 19:30 21:00 – 23:00; Biglietti: ingresso libero; Web: [email protected] www.galleriadelteatro-romano.com

GALLERIA TEMPIO ARTESede: Via Stagio Stagi n°102, 55045 Pie-trasanta (Lu), Tel./Fax +39 0584 791931; Orario: da mercoledì a domenica 11:00 – 13:00 16:00 – 20:00, lunedì e martedì solo su appuntamento; Biglietti: ingres-so libero; Web: [email protected] www.tempioarte.com

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GuIDA AL CoNTEMPoRANEo, L'ATTuALE GEoGRAFIA ARTISTICA DI FIRENzE E oLTRE. A cura di Serena Vanzaghi

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GuIDA AL CoNTEMPoRANEo, L'ATTuALE GEoGRAFIA ARTISTICA DI FIRENzE E oLTRE. A cura di Serena Vanzaghi

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A - ARIA ART GALLERY Borgo Santi Apostoli n°40B - GALLERIA ALESSANDRO BAGNAIVia Salutati n°4/rC - BASE / PROGETTI PER L'ARTEVia San Niccolò n°18r D - GALLERIA BIAGIOTTI ARTE CONTEMPORANEAVia delle Belle Donne n°39r

E - GALLERIA IL BISONTEVia San Niccolò n°24/rF - CUCO CUCINA CONTEMPORANEAVia del Melarancio n° 4r G - EX3 - Centro per l’Arte ContemporaneaViale Giannotti n°81/83/85H - SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

Via Ghibellina n° 164rI - FRASCIONE ARTEVia Maggio n°60r L - FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEAVia Val di Marina n°15M - FYR ARTECONTEMPORANEABorgo Albizi n°23K - KEN’S ART GALLERYVia San Niccolò n°23

N - GALLERIA I.A.C.Impruneta Arte Contempo-ranea Via della Croce n°41, Impruneta O - GALLERIA d’ARTE MENTANAPiazza Mentana n°2/3/4r P - MNAF. MUSEONAZIONALE ALINARI PER LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA Piazza Santa

Maria Novella 14°Q - PALAZZO PITTIPiazza Pitti n°1 R - GALLERIA POGGIALI & FORCONI – Via Della Scala n°35a - Via Benedetta n° 3rS - GALLERIA IL PONTEVia Di Mezzo n° 42/bT - ART GALLERY RENASSANSVia Ghibellina n°152/r

U - C.C.C.S. - Centro di Cultu-ra Contemporanea Strozzina – Palazzo Strozzi – Piazza Degli Strozzi n°1V - GALLERIA DEL TEATRO ROMANO – Via Portigiani n°34/36, FiesoleZ - TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALELungarno Cellini n.13/a

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MaPPa dEl CONTEMPOraNEO - FIrENZEg

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Ce n’è davvero per tutti i gusti. Basta dare un’occhiata al programma del XXXI Festival La Versiliana, per rendersi conto dell’ampio respiro culturale che avvolge nell’intimo l’intera manifestazione. Si va dall’arte, che vede un nutrito calenda-rio di mostre allestite in suggestive lo-cation, alla musica, con nomi altisonanti del panorama italiano e internazionale (Francesco Renga, Milva, Gino Paoli, Malika Ayane, Morgan), al teatro, che vedrà la messa in scena di sette prime nazionali, senza dimenticare la danza e il balletto, con il prestigioso spettacolo “Remix” (30-31 luglio) degli acrobati il-lusionisti Momix. Ma è senza dubbio l’arte, sottoforma del trittico scultura-pittura-design, la prota-gonista assoluta dell’edizione 2010 del Festival. Grazie alla proficua collabora-zione tra Assessorato alla Cultura, Cen-tro Arti Visive Pietrasanta e Fondazione La Versiliana, è stato possibile realizzare un palinsesto artistico di notevole pre-stigio, vero fiore all’occhiello di questa edizione. Due sono le vetrine espositive: la prima andrà in scena dal 3 luglio al 4 agosto, la seconda proseguirà dal 7 al 30 agosto.

Protagonisti del primo ciclo sono alcuni artisti italiani. Fra questi, Claudio Olivie-ri (Roma, 1934), pittore analitico pre-sente al festival con la personale Quali Sensi, mostra antologica che raccoglie i lavori dell’artista dal 1972 a oggi. Un’antologica è dedicata anche alla carriera dell’artista padovano Concetto Pozzati (Vo’, Padova 1935), animatosi con la cultura pop e divenuto esponen-te di spicco del movimento surrealista. La mostra, dal titolo Anime silenti. Dai segni universali ai sogni quotidiani, ten-ta di offrire un quadro complessivo della sua ultracinquantennale vita artistica. La pittura vede protagonista anche Gianfranco Zappettini (Genova, 1939), artista genovese anch’egli dedito alla pittura analitica. In mostra viene pre-sentato un percorso storico delle sue opere, dagli anni Sessanta per giungere ai giorni nostri. Chiudono la prima vetrina espositiva due giovani designer italiani: Andrea Salvetti (Lucca, 1967) e Alessandro Ciffo (Biella, 1968), il cui operato è ca-ratterizzato dalla continua sperimen-tazione di nuove tecniche e materiali, con l’obiettivo di incanalare l’anima del

XXXI FESTIVal la VErSIlIaNa

Marina di Pietrasanta (Lu)dal 03 luglio al 31 agosto 2010

Un’estate all’insegna dell’arte. Due mesi ricchi di appuntamenti espositivi,

spettacoli teatrali e musicali. Un cocktail esplosivo in grado di placare la sete culturale che anima lo spirito umano. Tranquilli dunque, nessuno resterà a bocca asciutta...

design industriale sui binari della pro-duzione artistica. Il secondo ciclo espositivo (7-30 agosto) è incentrato sulla scultura. L’artista russo Dashi Namdakov (Ukrik, Siberia 1967) propone un percorso espositivo carat-terizzato da un’opera di grandi dimen-sioni, da un complesso di opere medie e da una serie di sculture-gioiello. In programma anche la mostra dal tito-lo La linea della visione. Si tratta di una collettiva di artisti [Omar Galliani (Mon-tecchio Emilia, Reggio Emilia 1954), Pe-ter Greenaway (Newport, Galles 1942), Denis Santachiara (Campagnola, Reggio Emilia 1950) e Luigi Mainolfi (Rotondi, Avellino 1948)] provenienti da ambiti di-sciplinari differenti ma accomunati dalla passione per il disegno, strumento uti-lizzato nei rispettivi campi di pertinen-za. La collettiva 3D2D, indagine artistica sul tema delle tre dimensioni, chiude la ricca manifestazione, presentando i la-

vori di scultori, designer e architetti. L’arte fruita in ogni sua forma, è dunque questo lo spirito che anima il XXXI Festi-val La Versiliana.

Marcello Accanto

Ufficio Stampa Assessorato alla Cultura Comune di Pietrasanta: Tel. + 39 0584 795381 / Fax + 39 0584 795588web: [email protected] www.comune.pietrasanta.lu.it

Ufficio Stampa Festival La Versiliana: Tel. +39 0584 265777 web: [email protected]

Fondazione La Versiliana, Viale Morin n°16, 55044 Marina di Pietrasanta (Lu), Tel. +39 0584 265733 web: [email protected] www.laversiliana.it

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cell 333 [email protected]

Inaugurazione:SABATO 17 LUGLIO 2010 ORE 19,00

KEN’S ART GALLERY Capoliveri Via Galileo Galilei 1,Isola d’Elba

Orari di galleria: lunedì - domenica ore 19-24

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aperto tutti i giorni

dalle 7.30 alle 23.00

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DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli

Nicola Cecchelli: L’abbattimento di due monumenti, le Twin Towers nel 2001 e la statua di Saddam Hussein nel 2003, ha segnato l’inizio di que-sto decennio. In tempi recenti si è registrata una prima formulazione in ambito artistico del concetto contem-poraneo di monumento, Unmonumen-tal, ciclo espositivo curato da Richard Flood, Laura Hoptman e Massimiliano Gioni al New Museum di New York, adesso siamo a Carrara con Post Mo-nument... che cosa ci aspetta?Fabio Cavallucci: Possiamo dire che Unmonumental sia stata una rasse-gna finalizzata principalmente ad una lettura estetica del fenomeno. Con quel ciclo espositivo si è voluto fare due cose apparentemente opposte: da una parte ritornare sulla scultura, dall’altra mostrare quanto la suddetta sia oggi frammentata e ricomposta, sparsa e raccolta, quindi appunto non più monumentale o, perlomeno, ma-nifesto di una monumentalità che non corrisponde più al concetto classico di forma iconica rappresentata. Ora, personalmente, non so dire quanto Unmonumental sia legato alle vicende storiche relative all’ab-battimento di monumenti, vicende

che, peraltro, hanno accompagnato il cammino dell’uomo non solo in tem-pi recenti, come quelli da te indicati. Da sempre, infatti, la storia è fatta di costruzioni e di abbattimenti di mo-numenti. Data tale doverosa premessa, posso dire come Postmonument si collochi in questo scenario. In realtà Postmonument è princi-palmente una domanda: oggi siamo nell’epoca del post e non possiamo non definirci tutti post, non possia-mo non esser consapevoli che stiamo vivendo una fase importante della storia dell’umanità che corrisponde alla caduta dei valori tradizionali, alla caduta di determinate ideologie, alla caduta dei miti che hanno, tutto sommato, sorretto la storia occiden-tale sino a oggi. I miti della ragione, del progresso, dell’evoluzione tecno-logica... ecco perché siamo nell’epo-ca del postmonument. Quanto que-sto sia poi legato o meno all’esistenza di futuri monumenti non spetta a me dirlo... per il semplice fatto che non lo so. Ho chiesto agli artisti di esprimer-si su questo concetto, nella rassegna troveremo, quindi, soluzioni anche molto differenti.

Dopo mesi di attesa, finalmente ci siamo... incontri, conferenze, rumors e una spennellata

di sana polemica italiana, hanno anticipato l’evento artistico dell’anno (in Italia ma non solo).

Un’intervista a Fabio Cavallucci curatore dell’attesissima XIV Biennale di Carrara...

N.C.: L’inaugurazione è stata preceduta da un programma fitto d’incontri con gli artisti che nel corso dei mesi hanno effettuato sopralluoghi in città. Com’è stata recepita la proposta?F.C.: In due parole: sostanzialmente bene. Abbiamo sempre avuto una buo-na affluenza di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara così come de-gli abitanti della città. Devo dire che il tutto è cresciuto lentamente attirando sin dalle prime battute una grande

attenzione mediatica a livello locale e non solo; diciamo che non è passato un giorno in cui non sia stato pubbli-cato almeno un articolo sulla biennale, ritengo perciò che ormai non esista al-cun carrarese che non sia consapevole dell’evento. Come accade sempre con la stampa, poi, le informazioni divulgate si pos-sono definire oscillanti, poiché, ovvia-mente, non essendo riportato soltanto il punto di vista degli organizzatori, si

Paul McCarthy, Shit, travertino noce, 160 X 240 X 360cm, 2010. Prodotto da Studi Nicoli, Carrara. Courtesy l’artista e XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara.

Fotografia di Marcello Accanto.

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DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli

riscontra, piuttosto, una visione co-rale... certamente tutto ciò è servito non voglio dire a istruire, perché non aveva questo fine, ma almeno a dare l’idea che l’arte ha un grosso poten-ziale di comunicazione che ritengo si sia manifestato anche in questo caso.

N.C.: Scorrendo l’elenco degli artisti invitati si passa da Yona Friedman (Budapest, Ungheria 1923) a Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979). La Biennale, insomma, include artisti di ogni età. Artisti così distanti dal punto di vista generazionale, non solo i due citati, come hanno recepito il concept della rassegna?F.C.: Devo esser sincero, molto bene. Ho sempre avuto commenti molto positivi dagli artisti, naturalmente una prima dimostrazione di ciò risiede nell’aver accettato l’invito. Su questo punto ammetto che non era facile invitare artisti importanti, giovani e meno giovani, contesi dalle più gran-di biennali e musei internazionali. Gli artisti che presenteremo hanno mol-to apprezzato anzitutto il concept di Postmonument, ma soprattutto han-no apprezzato Carrara, nel senso che si sono trovati di fronte alla precisa realtà che abbiamo voluto mostrare loro: vera, genuina, senza fronzoli, non fittizia insomma … e di questo penso siano rimasti molto entusiasti. Cai Guo-Qiang (Quanzhou, Fujian, Cina 1957), grande artista cinese, mi ha detto “... finalmente una biennale vera!” ed io credo che volesse dire “... finalmente una città vera, un luo-go dove realmente si può far arte!”, poiché molto spesso gli artisti sono

invitati in Biennali che hanno senza ombra di dubbio un fine culturale, ma che risulta appannato dalle finalità legate all’attrattiva turistica... quindi si sono trovati di fronte a un proble-ma vero, relativo all’odierno concetto di monumentalità, calato in una realtà che questo problema lo avverte, poi-ché Carrara, come tutti sappiamo, è stata la patria di molti monumenti...

N.C.: ... in realtà intendevo più come un artista di 87 anni ha recepito il concept rispetto a un artista di 31 anni...F.C.: ... beh guarda, diciamo la verità, io sono dell’idea che le generazioni ab-biano un senso preciso, voglio dire che è chiaro che un giovane nato e cresciu-to con la televisione, con il cellulare, maturato, insomma, nel mondo della comunicazione di massa, ha, rispetto a un anziano, una visione che non può che esser diversa... però sia chiaro, la visione generazionale è un fatto che è superato dalle qualità individuali e dall’intelligenza... ci sono, cioè, dei grandi vecchi che hanno una lucidità, una capacità di comprensione o intu-ito che a volte supera quello dei gio-vani, rispetto anche a elementi della realtà prettamente contemporanei. Posso quindi dire di non aver notato un grande divario tra generazioni dif-ferenti.Quest’esposizione accoglie artisti gio-vani e meno giovani, non tralasciando artisti storici, i sopracitati anziani che però sapevo già esser assolutamente freschi come mentalità... come Yona Friedman o Gustav Metzger (Nür-nberg, Germania, 1926) artista dal passato travagliato che è uno dei padri

sconosciuti dell’arte contemporanea, anche per la forte critica da lui spesso rivolta contro l’arte contemporanea stessa, così come la Friedman è una fautrice dell’architettura contempora-nea, o per meglio dire dell’arte/archi-tettura, perché non ha mai realizzato edifici ma solo disegni progettuali. Par-lo d’individualità che sono state scelte proprio per la loro apertura e la loro

capacità innovativa, nonostante le dif-ferenze generazionali. In conclusione, non ho trovato differenze e non credo le abbiano trovate gli artisti in quanto, avendo scelto di partecipare, significa che hanno trovato anche loro il concet-to molto interessante e utile alle loro rispettive linee di ricerca...

N.C.: Tra le interessanti proposte cor-

Gustav Metzger, Historic Photographs: Liquidation of the Warsaw Ghetto, April 19-28 days, 1943, fotografia in bianco e nero su carta OPP blue back paper montata su tavola,

rovine, 150 X 211cm, 1995-2010. Courtesy Museo Dipartimentale d’Arte Contemporanea di Rochechouart. Fotografia di David Bordes.

Nelle due pagine seguenti: Nemanja Cvijanović, The Monument to the Memory of the idea of the Internazionale, installazione audio, 2010. Courtesy l’artista e XIV Biennale In-ternazionale di Scultura di Carrara.

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DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli

relate all’evento spicca Biennale Edu-cational. Anche alla luce della riforma scolastica Gelmini, che prevede drastici tagli alle ore d’insegnamento previste per la storia dell’arte nelle scuole supe-riori, quanto è importante l’educazione ai nuovi linguaggi artistici contempora-nei per ridimensionare l’antipatia tutta italiana nei confronti di questi ultimi?F.C.: Evidentemente per me è impor-tantissima. Pur ritenendo che l’arte ab-bia un grande potenziale comunicativo è anche vero che essa è in definitiva un linguaggio, un codice... non potremmo comprendere neanche la letteratura se non conoscessimo la lingua... il fatto, quindi, che la Gelmini abbia previsto tali tagli nella riforma, rispecchia senza dubbio la scarsa attenzione della classe politica verso gli odierni ambiti cultu-rali. E’ un fatto terribile a mio parere, poiché significa ipotecare il futuro della nostra nazione, ipotecare la vita stessa delle future generazioni. Non so come una classe politica possa decidere di far questo... mi sembra una follia assoluta, mi sembra che stiamo purtroppo guardandoci le scarpe non vedendo più in là di un metro. I nostri nipoti si troveranno assoluta-mente arretrati rispetto al resto del mondo, anche se c’è da dire che tale inquietante situazione sia generaliz-zata anche dal punto di vista interna-zionale.

N.C.: Grande risonanza mediatica sul progetto di Maurizio Cattelan (Pado-va, 1960) che prevedeva la sostituzio-ne del monumento di Giuseppe Maz-zini con uno dedicato a Bettino Craxi. La soprintendenza locale, però, blocca tutto: la sostituzione non sa da fare.

Allora l’artista sentenzia: “il progetto è morto quindi io lo seppellisco!” ri-ferendosi all’alternativo monumento funebre, sempre dedicato al defunto statista italiano, installato nel cimitero monumentale di Marcognano e svelato giusto pochi giorni fa. Il progetto è morto ma chi l’ha ucciso?F.C.: Chi lo ha ucciso? Beh, il progetto è nato ed ero perfettamente consape-vole della scarsa probabilità di riusci-ta... non per i repubblicani inferociti, non per le prevedibili polemiche, ma perché un progetto di questo tipo si sarebbe naturalmente scontrato con una delle regole basilari della cultura italiana: il mantenimento e la conser-vazione dei monumenti storici. Il suddetto progetto è interessante an-che affrontato sotto questo punto di vista: premettendo quanto a Cattelan interessassero poco i singoli personag-gi in questione, l’intento dell’interven-to è legato alla percezione culturale del tempo che passa, dei monumenti che cambiano sia in negativo sia in positi-vo, perché in fondo qui eravamo sem-plicemente di fronte al nuovo rispetto al vecchio. Pur rispettando le ragioni della conte-stazione, il progetto di Cattelan ha ul-teriormente dimostrato quanto l’Italia sia un paese vecchio, rivelandosi una specie di cartina tornasole, tanto per l’Italia quanto per Carrara: un luogo dove il cambiamento non è possibile... da questo punto di vista, allora, il pro-getto non è morto ma perfettamente riuscito, ha colto nel segno, riuscendo a dare un’interpretazione reale di ciò che è la nostra società.

N.C.: Concludendo, se dovesse fare

come Jorge Luis Borges, gigante della letteratura che recensiva autori e ope-re mai nate, e dedicare un saggio a un monumento fantasma, quale sarebbe l’oggetto del testo?F.C.: Che dire... forse i monumenti più interessanti sono proprio quelli che non si sono mai visti, non necessaria-mente perché non siano mai nati. Ci sono monumenti nati e caduti pur rimanendo ancora monumenti... il Colosso di Rodi non l’ha mai visto nes-

suno, ma è nell’immaginario di tutti e rimane ancora un grande monumen-to... quindi io mi dedicherei più ai monumenti che non si vedono ma si pensano soltanto...

Nicola Cecchelli è critico d’arte. Vive e lavora tra Milano e Firenze.Fabio Cavallucci è il curatore della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara. È nato a Santa Sofia di Roma-gna (FC) nel 1961.

Maurizio Cattelan, Untitled, marmo di Carrara, 120 X 240 X 242cm, 2010. Prodotto dallo Studio d’Arte Cave Michelangelo, Carrara. Courtesy l’artista e XIV Biennale Internazionale

di Scultura di Carrara. Fotografia di Zeno Zotti.

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DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli

Così la station wagon progettata come unità abitativa per condizioni ambien-tali estreme, qui riproposta nella prima sala della Galleria, non offre un inerte modello espositivo, semmai un’alter-nativa concreta, da lei stessa esperita nel deserto di Joshua Tree, dove vive assieme al figlio per alcuni periodi dell’anno. Tutte le opere sono comunque carat-terizzate da un’intima partecipazione fisica dell’artista, talmente sensibile da dissolvere quell’apparente percezione di freddezza che si può provare di fron-te a forme così sintetiche ed essenziali. Le gouches e i dipinti su tavola dalle linee minimaliste, i bellissimi arazzi

che ricreano una non ben identificata mappatura satellitare, perfettamente fagocitata dagli arredi della sala otto-centesca, gli aggraziati abiti-uniforme, tessuti con materiali poveri e di riciclo, sono quindi il frutto di sistematiche riflessioni sulle infinite possibilità che l’uomo ha di vivere libero a diretto contatto con la natura, senza rinuncia-re alle sue necessità primarie. Quali ulteriori sviluppi si potranno ancora declinare? Ciascuno insegua la propria ispirazione; intanto da qualche parte si legge: “Rules make me more creative” (Zittel, 2006).

Linda Giusti

Andrea Zittel, Prototype for Billboard at A-Z West: Single Strand Form, 2006 © Andrea Zittel. Courtesy Galleria Massimo De Carlo, Milano e Andrea Rosen

Gallery, New York. Fotografia di Alessandro Zambianchi.

Si respira aria nuova a Palazzo Pitti. La personale dedicata ad Andrea Zittel (Escondido, California 1965) è senza dubbio il fiore all’occhiello dell’evento Pitti Uomo.Le prestigiose sale della Galleria del Costume sono profanate da ottanta opere storiche e due inedite della qua-rantacinquenne artista californiana, che ha fatto dell’arte e delle sue infinite ap-plicazioni nella quotidianità domestica una filosofia di vita.Lontana dalle dinamiche coercitive del-la contemporaneità consumistica, che azzera ogni tentativo di emancipazione dall’appiattimento massificato, Andrea sceglie coraggiosamente di persegui-re una strada alternativa fin dai suoi esordi artistici, preferendo l’indagine e l’investigazione di un’arte funzionale a misura d’uomo.Dallo studio dello spazio alla proget-tazione di ambienti residenziali, dalla

ricerca delle potenzialità estetiche degli oggetti di uso comune alla loro funzio-nalità, dalla manualità artigianale alle confezioni tessili, niente sfugge alla poliedricità intellettuale della Zittel che coglie ogni occasione artistica per sug-gerire nuove prospettive di vita sociale. E a ogni soluzione elaborata, secondo una preventiva ricerca di autentici bi-sogni umani, corrisponde una coerente sperimentazione sulla propria pelle: “between art and life”.

aNdrEa ZITTEl -BETWEEN arT aNd lIFE-a cura di Alberto Salvadori

Palazzo Pitti, Firenzedal 18 giugno al 18 luglio 2010

Dai fasti del rinascimentale Palazzo Pitti alla disarmante eloquenza dei linguaggi alternativi

della contemporaneità. Per imparare a guardare (e pensare) la realtà da prospettive diverse...

In questa pagina: Andrea e David © Andrea Zittel. Courtesy l’artista e Andrea Rosen Gallery, New York. Fotografia di David Dodge.

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DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli

Elena Magini: Sei stato chiamato a proporre una riflessione sull’attualità del monumento nella cultura attuale. In cosa consiste il tuo intervento?Giorgio Andreotta Calò: A Carrara ho deciso di vivere direttamente l’espe-rienza di lavoro alle cave. L’idea era quella di realizzare un monumento al lavoro e ai cavatori e di riassumerlo in un gesto molto semplice: staccare un blocco direttamente dal monte. Quello che è stato portato alla Chie-sa del Pianto oggi è un blocco che ho tolto utilizzando il metodo dei cunei su una parte di montagna non “colti-vata”... grezza. Ciò ha creato un rapporto più naturale con il monte, poiché a me interessava proprio questo.

E.M.: In che modo il tuo lavoro si quali-fica come un “post-monument”?G.A.C.: Io credo a questa idea di ce-lebrazione, di commemorazione, di rendere omaggio. Non rendo omaggio tanto realizzando una forma ma com-piendo un’azione. Questa azione si va ad inscrivere sulla scultura, che è infor-me... non rappresenta nulla. Ho voluto creare una “gerarchia oriz-zontale”, dove si confonde il ruolo

dell’artista con quello del lavoratore, facendo una sorta di monumento al lavoro, che è orizzontale poiché non avendo questo blocco una forma che rappresenta qualcosa di esistente, è un materiale che non è stato eleva-to a qualcos’altro. Rimane se stesso. È un monumento quasi piano, che non conduce ad un valore più alto. Il valore sta nel gesto stesso che viene compiuto. Per me era importante an-che farlo da solo, perché ciò implica un’idea di anarchia... una gerarchia orizzontale, appunto.

E.M.: Le tue opere si situano sul crina-le tra intervento architettonico diretto e evento partecipativo. Il materiale primario delle tue operazioni è il resto architettonico, che modificato e riconfi-gurato, attiva lo spettatore con modali-tà inedite. In che modo questo aspetto è presente nel tuo intervento?G.A.C.: Il blocco è “amplificato” dall’ambiente in cui viene collocato. La chiesa, attualmente in restauro, ampli-fica l’oggetto, ma lo fa con una strati-ficazione dei livelli di significato. Tutti gli elementi religiosi, le forme scolpi-te, sono stati coperte da teloni che le proteggono, ma allo stesso tempo ne

GIOrGIO aNdrEOTTa Calò <> ElENa MaGINI

Giorgio Andreotta Calò racconta la sua partecipazione a Post Monument,

XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara. Un’esemplificazione della capacità

della scultura contemporanea di veicolare valori di memoria collettiva e convogliare significati attivi per la società…

Carrara, Bacino Canalgrande. Martedì 11 maggio 2010.

impediscono la riconoscibilità. È come entrare in uno spazio che non ha un’identità marcata, uno spazio neutro. La struttura stessa dello spazio, inoltre, ti permette di leggere il lavoro da una prospettiva più ampia. All’interno della chiesa c’è una balaustra che permette una visione rialzata dell’opera. La vista a volo di uccello, esperibile dallo spet-tatore salendo una scalinata, è la stessa che si aveva nella cava, nel luogo in cui è stato staccato il blocco di marmo. La possibilità di salire in cava, infine, per-metterebbe di capire l’ambiente e le condizioni di lavoro, la provenienza di questo monolite... una sorta di cerchio che si chiude.E.M.: Questa ibridizzazione tra architet-tura e performance, è in qualche modo debitrice delle operazioni anarchitetto-niche di Gordon Matta-Clark, artista sul quale ti sei formato?

G.A.C.: La parte performativa del mio lavoro deriva anche da questo. Se pen-so a questo lavoro, ad esempio, l’idea di decontestualizzazione può essere avvici-nata alla pratica di Matta-Clark. Qui però il blocco non è solo decontestualizzato, ma si integra di nuovo con il luogo in cui è stato posizionato. È un lavoro sullo spazio, sull’idea di am-plificazione... il legare una data forma all’ambiente circostante. Non è stato semplicemente posizionarlo in un altro luogo, è stato creare un ambiente che lo ricontestualizzasse e gli attribuisse nuo-vamente un altro significato.

Elena Magini è storica dell’arte. Vive e lavora a Firenze.Giorgio Andreotta Calò è nato a Venezia nel 1979. Vive e lavora tra Amsterdam e l’Italia.

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DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli DENTRo AL CoNTEMPoRANEo. A cura di Nicola Cecchelli

Anni ‘60 = Pop Art. Equazione artisti-ca piuttosto riduttiva e superficiale ma tant’è. Nell’immaginario collettivo difficil-mente troveranno posto altre espressioni d’arte di altrettanta portata e rapidità di diffusione da ricorrere come prima asso-ciazione istintiva. Certo non mancheranno i molteplici riferimenti, più o meno dotti, alle tendenze e ai movimenti artistici co-evi ugualmente rivoluzionari a livello in-ternazionale. E proprio in questo contesto si inserisce la Mec-Art (mechanical art) che forse non avrà conosciuto medesima fortuna, ma sicuramente ha lasciato un segno indelebile nell’acceso dibattito sulle inevitabili implicazioni di linguaggi mass mediali e mezzi di riproducibilità tecnica nell’arte a cavallo tra il 1960 e 1970.La Galleria Frittelli di Firenze coglie così l’occasione dell’uscita monografica di Sil-vana Editoriale curata da Von Feierabend con testo critico di Francesco Tedeschi, per proporre un significativo percorso esposi-tivo delle opere più rappresentative della mec-art italiana per mezzo dei suoi mas-simi rappresentanti : da Mimmo Rotella (Catanzaro, 1918 – Milano, 2006) a Gianni Bertini (Pisa, 1922), ai più giovani Elio Ma-

riani (Milano, 1943), Bruno Di Bello (Torre del Greco, Napoli 1938) e Aldo Tagliaferro (Legnano, Milano 1936 - Bazzano, Bologna 2009).

MEC arT-arTE OlTrE la FINE dElla PITTUra-

Galleria Frittelli, Firenzedal 04 giugno al 24 luglio 2010

Quando esecuzione meccanica e riproducibilità tecnica diventano pure espressioni artistiche. Dalle implicazioni

della comunicazione mass mediale alla tela: un decennio sperimentale che va sotto il nome di Mec-Art...

Oltre quaranta opere dislocate in perfet-to equilibrio semantico e tematico per raccontare la cronaca attuale attraverso il riporto su tela sensibilizzata d’immagini stampate prelevate dai rotocalchi, dalla televisione, dal cinema. Unito contro il postulato di unicità, tradi-zionalmente attribuita all’opera d’arte, e contro la spettacolarizzazione delle imma-gini mediali tipiche della pop art, questo gruppo, nato a Parigi nel ‘63 attorno alla figura di Pierre Restany e sviluppatosi a Milano intorno alla fine degli anni ‘60, si pone come voce alternativa, individuando una nuova figurazione fondata sui proces-si fotografici che si offrono come compen-sanzione, se non addirittura sostituzione, del linguaggio pittorico.

La mostra propone le diverse soluzioni corali e singolari dei cinque artisti italiani in risposta agli stimoli della realtà sociale, attraverso il reperimento di clichè estratti dalla pubblicità e dalla cronaca contempo-ranea, ricontestualizzati con fotomontaggi e collage mentali in composizioni che spa-ziano dalla satira alla poesia, dalla politica all’erotismo, dal reportage alla moda.Infine, è importante sottolineare che per sensibilizzare la partecipazione pubblica all’approfondimento di questi anni d’in-dagine e di questo gruppo, che non riuscì infine a sviluppare un’identità univoca e programmatica, la Galleria Frittelli ha de-dicato un’intera serata al dibattito aperto con gli artisti Di Bello e Mariani.

Linda Giusti

Gianni Bertini, Venere a idrogeno, mec-art, 50 X 73cm, 1964. Courtesy Archivio

Gianni Bertini, Firenze.

Mimmo Rotella, Il Papa, mec-art, 90 X 120cm, 1963. Courtesy Frittelli Arte Contemporanea, Firenze.

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Negli spazi della Galleria Cardi di Pietra-santa viene presentata, è proprio il caso di dirlo, un’icona dell’arte contempora-nea italiana, ovvero Mimmo Paladino (Paduli, Benevento 1948), con le sue tele che ci offrono una religiosità che va oltre il peso della storia e al di là della post-modernità.Veroniche è infatti il titolo scelto, con un riferimento ai Vangeli apocrifi e a quella figura di donna che asciugò il volto di Gesù durante la salita al Calvario.L’arte si fa impronta, raffigurazione sug-gestiva, che lascia ampio spazio all’im-maginario.Otto opere in cui ritornano i leitmotiv dell’artista, dalle croci greche, alle stim-mate, agli arti distesi, all’idea generale di corpi sacrificati nell’imperscrutabile mistero di un’antica epifania, che si rin-nova e si tinge di moderni tratti espres-sionisti.Un’intera parete, con il suo candore, fa da sfondo a una croce blu, in cui balena una figura umana, con la sua impercetti-bile nudità. Le altre opere invece scom-

pongono il corpo, scegliendo i colori della terra, dal marrone all’arancione, dall’ocra al giallo, come per riportarci a una dimensione tellurica dell’esistenza e della sofferenza. E poi ancora, teste nere su fondo bianco, come per indicar-ci un’astrattezza di pensiero, o il senso del vuoto che aleggia intorno a noi.La carica visionaria va oltre un Cristia-nesimo ortodosso, per svelare il senso tutto umano del dolore e del segno spaziale che esso può lasciare, come un’impronta appunto. L’esempio più significativo di tutto ciò è l’icona per antonomasia: proprio la Sacra Sindone, cui l’artista s’ispira.Una mitologia che si fa crogiolo di varie epoche e varie culture, per dirci che noi siamo la sintesi di tutto ciò.Un’arte che raffigura, simboleggia, dà libero sfogo all’inconscio collettivo, nel tentativo reiterato di oggettivare un significato, o semplicemente per cele-brarne l’inenarrabile mistero.

Alessandra De Bianchi

MIMMO PaladINO -VErONICHE-Galleria Cardi, Pietrasanta (Lu)dal 05 giugno al 31 luglio 2010

Attraverso una sensibilità più che contemporanea, l’arte ritorna alla propria sacralità,

al suo ruolo vicario nei confronti della religione.Opere che celebrano, narrano, raffigurano...

quel mistero antico che oggi si rinnova

Nella pagina a fianco: Mimmo Paladino, Veronica, tecnica mista su carta con cornice in legno, 155 X 185cm, 2009. Courtesy Galleria Cardi, Milano e Pietrasanta.

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SPECIALE VERSILIA 2010. A cura di Nicola Cecchelli e Massimo Tonietti

La traccia di un contatto, una forma nuo-va che emerge come risultato dell’in-contro tra due diversi corpi. Questo il si-gnificato di The Impressed. Traccia fisica innanzi tutto ma anche l’indelebile se-gno lasciato da un’immagine, da un ri-cordo, da un’esperienza nella memoria dell’artista. Giunta in Versilia, Chosil Kil (Seoul, Korea del Sud 1975) ha portato avanti la sua ricerca attraverso analisi dell’uso dei materiali e delle tecniche di costruzione, consultazione di archivi pubblici e privati, sopralluoghi presso i ruderi di architetture in disuso. A questa fase analitica ha seguito un lavoro di decostruzione e delocalizza-zione degli oggetti. Alcune delle opere in mostra restituiscono appieno il senso di tale operazione. Non Grave (2010) è composta da una serie di frammenti bronzei, disposti come fossero reperti osservabili all’interno di un museo ar-cheologico. Questi oggetti sono calchi di residui della lavorazione di un famoso ex laboratorio artigiano ora dismesso:

sono, infatti, ottenuti da fori lasciati sui muri da macchine e operai. Sons in need of sea (2010) parte anch’esso da un altro edificio in disuso: l’ex colonia marittima di Laveno, costru-ita per consentire le vacanze ai “figli bisognosi di mare” degli operai della Richard Ginori. L’opera è una scultura di marmo che nasce dal disegno origi-nale del progettista. Commissionata e finanziata solo per la metà da Chosil Kil ad uno scultore locale, simboleggia con la sua incompiutezza la chiusura e l’ab-bandono della colonia. In The break through (2010), infine, un’antica palla di cannone inglese in-frange la vetrina della galleria Astuni su Piazza del Duomo. L’opera è un invito, diretto e provocatorio, dell’artista alla città, che riassume il suo modo d’in-tendere la vita ed il lavoro artistico: un invito ad aprirsi al contatto, a lasciarsi impressionare e in tal modo modificare l’altro e se stessi.

Giorgio Edoardo Pinto

CHOSIl KIl -THE IMPrESSEd-a cura di Emanuele Guidi

Galleria Enrico Astuni, Pietrasanta (Lu)dal 26 giugno al 22 luglio 2010

Calchi di storia e di memoria: un’artista onnivora e la sua immersione in una terra ricca di passato e presente. I ‘negativi’ dell’incontro-scontro tra un’interessante protagonista dell’arte

internazionale e il litorale versiliano. Reperti trasformati, riesumati o ricollocati a caccia di nuove ‘impressioni’...

Nella pagina a fianco: Chosil Kil durante l'azione The break through. Courtesy l'artista e Galleria Enrico Astuni, Pietrasanta (Lu).

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SPECIALE VERSILIA 2010. A cura di Nicola Cecchelli e Massimo Tonietti

“Big Brother is watching you”. Così Geor-ge Orwell nel suo romanzo 1984 aveva predetto le dinamiche delle società alle soglie del terzo millennio, e così si è av-verato. Un’esigenza di controllo che pervade ogni ambito della realtà, in cui il con-cetto di “privacy” va sfumandosi ineso-rabilmente verso un atteggiamento di pubblico dominio delle proprie azioni e dei propri pensieri “in tempo reale”. A partire da questa riflessione il lavoro di Thomas Gillespie Thomas Gillespie (Canterbury, Inghilterra 1986) si dipana negli imponenti spazi del complesso in-dustriale ExMarmi in una mostra curata da Marina Fokidis e allestita in collabo-razione con la Galleria Poggiali & Forconi di Firenze. Il nuovo ciclo di quadri e gli in-terventi site-specific concepiti dall’artista greco di adozione londinese riproducono vedute di strade anonime di sobborghi di Londra. Nessun nome, nessun elemento identificativo può essere rintracciato sulle tele, eppure la sensazione di esse-re come spiati da chi sta oltre la finestra

baluginata da una luce fioca è forte. Gli “unknown subjects” di Gillespie scuoto-no la percezione dell’osservatore: forse, nei mesti notturni suburbani, qualcosa è accaduto o forse sta per accadere, men-tre il monitoraggio ossessivo del Grande Occhio (invisibile sebbene onnisciente) registra la situazione. Il senso psicologico di essere coinvolti in un agguato nel buio è anche favorito dall’atmosfera della mostra e dalla par-ticolare tecnica pittorica con cui sono stati eseguiti i quadri, a metà tra la ma-nifestazione della forma visiva e la sua liquefazione. La società odierna, nella sua corsa all’omologazione e al riconosci-mento schematico di ogni realtà, rigetta ciò che non è identificato, gli “unknown subjects”, per la paura dell’ignoto. Gille-spie sfida questa paura che è, allo stesso tempo, una corazza, per portare lo spet-tatore a una riflessione sull’attendibilità di ciò che vediamo (o ciò che ci inducono a vedere) e ciò che naturalmente è.

Serena Vanzaghi

THOMaS GIllESPIE -UNKNOWN SUBJECT-a cura di Marina Fokidis

EXMARMI, Pietrasanta (Lu)dal 03 luglio al 12 agosto 2010

Immersi in un’atmosfera da film noir, gli “Unknown Subjects” di Gillespie approdano nei grandi spazi del cantiere per le arti

sceniche ExMarmi a Pietrasanta. Nella società del “Grande Fratello” che tutto vede e tutto sa, il “non-identificato” prende piede attraverso questa mostra.

Nella pagina a fianco: Thomas Gillespie, Martyrs Field, olio e tecnica mista su tela, 139 X 183cm, 2010 (dettaglio). Courtesy Galleria Poggiali & Forconi, Firenze.

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SPECIALE VERSILIA 2010. A cura di Nicola Cecchelli e Massimo Tonietti

Colori come sfumature cangianti, opere che escono dalla spazialità bidimensio-nale, contaminazione di materiali diffe-renti... scelte espressive che rendono l’arte metamorfica e sperimentale.Il visitatore penserà solo in un primo momento di trovarsi di fronte ad ope-re astratte, ma poi permetterà al suo sguardo di seguire i sentieri che si cela-no nelle profondità dei materiali scelti e potrà ravvisare tutte le figure che il suo sguardo proietterà al loro interno.Ecco allora farsi avanti, nei Tappeti persiani, cento anni, Misteri (2000) di Arcangelo (Avellino, 1956), immagini archetipiche estratte da civiltà e culture differenti.Oppure le carte di Luca Caccioni (Bolo-gna, 1962) dove, grazie all’impiego di oli particolari, le immagini sembrano emergere da un sostrato lontano, per palesarsi nella loro evanescenza.E ancora, le opere in bilico fra la spa-zialità scultorea e gli effetti cromatici di una tela dipinta, ideate da Marco Gasti-ni (Torino, 1938). Allo stesso modo, Franco Guerzoni (Mo-

dena, 1948) ci presenta opere dall’in-gannevole bidimensionalità, in cui i fori e le sovrapposizioni danno forma a un’intricata trama di piani differenti, ornati da preziosi pigmenti.Una pluralità di materiali contraddistin-gue, invece, l’opera di Mirco Marchelli (Novi Ligure, Alessandria 1963), utilizza-ti per far rivivere oggetti umili, che cre-ano opere stratificate, testimoni dello scorrere del tempo.Infine, Paolo Serra (Morciano di Roma-gna, Rimini 1946) ritorna alla tela, ma per approfondirne lo spessore attraver-so una zelante cura dello sfondo e l’uso di lacche e foglie d’oro e argento che rendono la monocromaticità soltanto un’illusione.Sei strade diverse, ma che si uniscono contemporaneamente nel comune in-tento di creare opere dai molteplici si-gnificati, sia visivi sia concettuali, affin-ché le materie e le loro alchimie creino significati autonomi, al di là del gesto dell’artista stesso.

Alessandra De Bianchi

CONTEMPOraNEaMENTEMARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA, Pietrasanta (Lu)

dal 03 luglio al 1° agosto 2010

Un’arte polimorfa, dove si fa avanti il mistero racchiuso nella raffigurazione.

Un’arte che diviene indagine, per far vibrare materia e colore nella percezione estetica...

Nella pagina a fianco: Mirco Marchelli, Giardino cortese, stoffa, tempera, cera, legno, 14,5 X 29 X 59,5cm, 2008. Courtesy MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA, Pietrasanta (Lu).

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SPECIALE VERSILIA 2010. A cura di Nicola Cecchelli e Massimo Tonietti

Nicola Cecchelli: Possiamo dire che alla luce dei rispettivi curriculum Ivan Quaroni & Giuseppe Veneziano (Mazzarino, Calta-nissetta 1971) siano un tandem affiatato, non proprio inseparabili come Batman & Robin ma quasi. Com’è nato il dinamico duo?Ivan Quaroni: Giuseppe ed io ci siamo conosciuti a un’inaugurazione della galle-ria Antonio Colombo di Milano. Lui mi ha chiesto di scrivere per la sua personale da Luciano Inga Pin, ma poi ho saputo che poco prima l’aveva chiesto anche a Chiara Canali. Così si è trovato due curatori invece di uno. Io ho accettato più per simpatia che per interesse. In quel momento, non cono-scevo ancora il suo lavoro, ma in seguito ne sono rimasto conquistato. In ogni caso, Ivan Quaroni e Giuseppe Veneziano sono professionalmente due single. Più che un dinamico duo, direi che sono individualità differenti che per qual-che strana ragione sono condannate a sop-portarsi a vicenda.

N.C.: L’opera di Veneziano è una sorta di cocktail. Non un preciso distillato né un inconfondibile liquore, ma chi meglio di te potrebbe riassumerla in poche parole...I.Q.: L’opera di Veneziano è un lecca-lecca colorato con i toni di un carretto siciliano. All’apparenza è dolce, ma ha un retrogu-

sto amaro. Metafore a parte, il suo è un lavoro originale, stilisticamente unico. Non conosco nessuno che gli somigli. Inoltre, il fatto che al momento sia un pittore, non esclude che in futuro possa esprimersi anche attraverso altri media. E’ un artista che lavora a partire dalle idee, non è uno di quelli che trova l’opera “strada facendo”. Più o meno, ha sempre in mente dove an-dare a parare. E’ un artista progettuale o, se preferite, “concettuale”, ma in modo diverso dagli edonisti del concettuale di maniera. Tre sono i temi che animano la sua ricerca: ses-so, politica e religione. Come nel Rinasci-mento, in fondo. Uno, invece, è lo stile pit-torico: pop. Con la “p” minuscola. Perché il pop non è solo un circoscritto movimento artistico, ma anche una forma mentis.

N.C.: Quali sono i particolari tratti soma-tici della corrente da te battezzata Italian Newbrow che annovera Veneziano tra le sue fila?I.Q.: Newbrow è un neologismo anglo-sassone nato in opposizione al termine lowbrow, con cui vengono designati alcu-ni artisti della scena neopop americana. Mentre lowbrow si riferisce esplicitamente al recupero d’iconografie basse (low) come il fumetto, il tatuaggio, i cartoni animati, la televisione e il cinema di serie B, il punk

GIUSEPPE VENEZIaNO -ZEITGEIST-a cura di Ivan Quaroni

Palazzo Panichi, Pietrasantadal 17 luglio al 22 agosto 2010

Veneziano antologico a tutto tondo. L’artista siciliano è indagato per ogni misfatto. Non si scappa, c’è proprio tutto... un’intervista a Ivan

Quaroni di Nicola Cecchelli per far luce sui capi d’imputazione...

In questa pagina: Giuseppe Veneziano, La cosa più bella di Firenze è il Mc Donald, acrilico su tela, 65 X 100 cm, 2010. Courtesy l’artista e Gestalt Gallery, Pietrasanta (Lu).

e un’infinità di altre cose, il termine new-brow pone l’accento sull’aspetto inedito di fare arte. Italian newbrow non è propria-mente un nuovo linguaggio, ma una nuova attitudine, un’inclinazione, una modalità di pensiero che attinge a una pluralità di fonti iconografiche, siano esse alte o basse, ra-dicate nella cultura e nell’immaginario di massa di questo nostro mondo globale e connesso. Italian newbrow riflette una condizione mentale, un mood emotivo e spirituale, generato dai recenti mutamenti tecnolo-gici e culturali. Si tratta, forse, dell’unico scenario in grado di fare fronte, in termini artistici, alle variabili di quella che Zyg-munt Bauman ha definito “Società liqui-do-moderna” in riferimento alla rapidità dei mutamenti economici, sociali e geo-politici. Che cosa, infatti, muta altrettanto rapidamente della borsa, della tecnologia, dei consumi, della moda, e degli assetti politici se non la cultura di massa? Quale altra forma di pensiero è capace di adat-tarsi agli stravolgimenti periodici della vita liquido-moderna con eguale precisione ed efficacia? N.C.: Una risata vi seppellirà... Veneziano docet insieme a molti altri artisti... giusta ri-cetta per i nostri tempi duri oppure proprio da adesso non c’è più niente da ridere?I.Q.: L’ironia è il più efficace strumento con-tro “il logorio della vita moderna”, tanto per citare un celebre slogan pubblicitario. L’ironia è come un amaro digestivo, che ti rimette in sesto ed è anche la prospettiva più sana da cui guardare il mondo. Se sai prenderti in giro e prendere in giro gli altri hai risolto metà dei problemi del mondo. Veneziano è, senza dubbio, un artista ironico, abituato a cogliere aspetti inediti

della contemporaneità in netto anticipo sui tempi, come nel caso dell’opera No-vecento, in cui anticipava profeticamente la serie di scandali sessuali che poi hanno caratterizzato la recente cronaca politica del nostro paese. La sua sensibilità corre sul filo dell’attualità, ma la sua indagine non esclude la storia, soprattutto quella dell’arte, come dimostrano le sue molte-plici citazioni, che spaziano da Raffaello e Michelangelo a Beuys e Jeff Koons. Per concludere, credo che anche in questi tempi duri ci si possa fare una bella risata. Veneziano, almeno in questo, sarebbe d’accordo con me.

Nicola Cecchelli è critico d’arte. Vive e la-vora tra Milano e Firenze.Ivan Quaroni è nato a Milano nel 1970, dove vive e lavora.

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SPECIALE VERSILIA 2010. A cura di Nicola Cecchelli e Massimo Tonietti

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“Il fine del lavoro è la sua scansione tem-porale, la suddivisione dei vari momenti della lavorazione sulla materia, che è ciò che diventa visibile per il fruitore. Non c’è mai un lavoro diretto, nonostante sia ba-sato sulla fisicità, sulla sottrazione della materia, è un processo quasi meccanico che trova la sua realizzazione in qualcosa di leggero, quasi come se fosse un atto uni-co e non vari processi, una ricostruzione” spiega Filippo Manzini (Firenze, 1975) in un’intervista di prossima pubblicazione1. Nell’itinerario estetico ormai decennale del giovane artista è possibile rintraccia-re un tratto determinante di molta arte fiorentina. L’idea cioè di una fondazione storica dell’Arte - con la “A” maiuscola ap-punto - che identifica il progetto creativo come autonomia assoluta dell’arte visiva. Disegno, segno, traccia, spazio, pittura, immagine e rappresentazione (intesa nei suoi strumenti e metodi specifici) fanno parte di questo lessico che vede nella ri-cerca artistica un mondo protetto dalle influenze destabilizzanti dell’attualità. La poetica di Manzini tende così non solo alla forma ma alla formazione. Una forma-limite come tendenza a cui si piegano le idee dell’artista in una pratica deviata con-tinuamente verso la morfologia pur non coincidendo semplicemente con essa. L’opera è intesa nel suo farsi, nella deriva

controllata di un processo creativo infinito che rischia di risolversi nell’apparenza di una lettura puramente “retinica” e vive appunto tutta ai suoi bordi, nella costanza del pericolo della disparizione. L’elemento più fresco e contemporaneo invece consiste in una paziente ricerca della “differenza”. Elementi minimi, giochi appena accennati di luce e di ombra otte-nuti con l’uso insistito della riproduzione meccanica, prove ed esperimenti quoti-diani alla fotocopiatrice, sguardi che scivo-lano da linee esitanti a costruzioni esili ed erranti - i lavori col filo di ferro - segnalano appunto questo carattere meno tradi-zionale di Manzini. La pratica cioè di una figurazione “debole” che - in analogia col cosiddetto “pensiero debole” - rifiuta le grandi narrazioni e le costruzioni assertive per rifugiarsi nell’assenza, nella sottrazio-ne, nell’evocazione minima della forma. “Volevo creare un lavoro di essenzialità, di trasparenza con l’invisibilità, ammiro i lavori non-lavori, gli oggetti non-og-getti, cioè qualcosa che si descriva e che non si descriva, che in un certo senso si perde. Mi interessa la mancanza di og-gettività nel lavoro, sono per l’enigma che può essere legato ai processi o alle domande che si può porre l’osservatore dell’oggetto e sul perché esso sia stato creato. Desidero di esprimermi ed impe-

FIlIPPO MaNZINI <> MaTTEO CHINI

...punto di passaggio tra la bidimensionalità e la tridimensionalità, tra il disegno e lo spazio, superfici labili,

che si mantengono in un delicato equilibrio tra lo schizzo e l’oggetto, l’immaginazione e la forza di gravità.

gnarmi più nella resa del virtuale2”.Il bianco, il nero e il grigio percorrono le carte e i lavori xerografici a cui l’artista la-vora con metodo fin dal 2004. Carte bian-che che presentano piegature mediante le quali lo spazio viene semplicemente alluso e sempre indica orizzonti diversi, confini incerti. In questo lavorio a cui la piega sottopone il foglio in modi, Manzini sembra rielaborare il concetto di “piega” studiato da Gilles Deleuze. Di lui si potreb-be dire che “curva e ricurva le pieghe, le porta all’infinito, piega su piega, piega nel-la piega. Il suo tratto distintivo è dato dalla piega che si prolunga all’infinito” come il filosofo francese diceva del carattere più intimo del Barocco3. Nella piega Manzini cerca quasi un’inte-riorità dell’opera che non la faccia appiat-tire sull’apparenza senza scampo dell’arte

“morfologica” (come la chiamava Joseph Kosuth). Da questo piegare, dispiegare e ripiegare l’artista sembra spiegare con-tinuamente la sua poetica e impiegare all’infinito mezzi sempre più rarefatti. Il vuoto informa le sue opere come un bilico continuo sul nulla.

Matteo Chini è docente di Fenomeno-logia delle arti contemporanee all’Acca-demia di Belle Arti di Carrara. Studioso, storico e giornalista ha al suo attivo nu-merose pubblicazioni tra cui Pop Art. Miti e linguaggio della comunicazione di mas-sa, Giunti, Firenze, 2003. Ha anche svolto un’intensa attività curatoriale ed è colla-boratore di Flash Art dalla Toscana.

Filippo Manzini è nato a Firenze nel 1975 dove vive, lavora a Prato.

Filippo Manzini, Untitled, fili d’acciaio (6 elementi), dimensioni ambientali, 2010. Veduta della mostra 25 hours a day (2010), Villa Romana, Firenze. Courtesy l’artista.

1 - Angelika Stepken, “Intervista a Filippo Manzini” in cat. 25 hours a day, Villa Ro-mana, ed. Carlo Cambi, 2010.

2 - Ivi.3 - Gilles Deleuze, La piega. Leibniz e il Barocco, Einaudi, 2004 (1988)

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CONTEMPORANEAVia Val Di Marina n°15• FYR ARTE CONTEMPORANEABorgo Albizi n°23• GALLO CEDRONEVia Verdi n°28/r• GOLDEN VIEW OPEN BARVia Dè Bardi n°54-64/r• FONDAZIONE IL BISONTEVia Di San Niccolò n°24/r• GALLERIA I.A.C. Via della Croce n°41 (Impruneta)• KEN’S ART GALLERYVia Di San Niccolò n°23/r• LA CITE’Borgo San Frediano n°20/r• MARACANÀBorgo Tegolaio n°27/r• MUSEO MARINO MARINIPiazza San Pancrazio• PALAZZO MEDICI RICCARDIVia Cavour n°1• MELBOOKSTORE Via Dei Cerretani n°16• GALLERIA D’ARTE MENTANAPiazza Mentana n°2/3/4 r• MULASVia Panzani n°40/r• NOBILISVia Pietrapiana n°82/r• OIBÒVia Dei Benci n°53/r• OPERA ET GUSTOVia Della Scala n°17/r• PALAZZO PITTIPiazza Pitti n°1• GALLERIA POGGIALI & FORCONIVia Della Scala n°35a Via Benedetta n° 3r• GALLERIA IL PONTEVia Di Mezzo n°42/b

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• ELEONORA D’ANDREA CONTEMPORANEAVia Vincenzo Gioberti n°14• GALLERIA GENTILIVia del Carmine n°11• ARMANDA GORI CASA d’ARTEViale della Repubblica n°64/66/68• GALLERIA OPEN ARTViale Della Repubblica n°24• CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCIViale Della Repubblica n°277

RIFERIMENTI ALLE IMMAGINI RIPRoDoTTE NELLE PAGINE D’INTESTAzIoNE AI SERVIzI:

H 9 – Guida al Contemporaneo: l’immagine riprodotta è una veduta satellitare della città di Firenze, ottenuta grazie al software Google™ Heart.H 24 – Immagine riprodotta sulla pagina pubblicitaria del ristorante Il Peccato: Melissa Provezza, Spettacolo in prima serata, tessuti vari, 138 X 219cm, 2002. Courtesy l’artista. H 29 – Dentro al Contemporaneo: Gillian Wearing, Be a monument, stampe fotografiche, misure variabili, 2010. Courtesy l’artista e XIV Biennale Internazionale di Scultura di CarraraH 61 – Belvedere: Filippo Manzini, Untitled (set drawings), xerocopia su carta, 21 X 30cm, 2009. Courtesy P38 Contemporary Art Project, Lucca.

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