IL GERLO 1

OTTOBRE-NOVEMBRE-DICEMBRE 2017

GIORNALINO DEGLI OSPITI DELLA CASA DI RIPOSO“AMBROSETTI - PARAVICINI” DI MORBEGNO

Buone Feste

2 IL GERLO

OTTOBRE-NOVEMBRE-DICEMBRE 2017

pag 3 DON RICCARDO: S. NATALE

pag 5 AUGURI DALLE NOSTRE SUORE

pag 7 LA VITA DI OGGI:

- Festa dei Nonni

- Festa dei Volontari

- La Castagnata

-Sfidamusicale

pag 15 NOTIZIE DAL CENTRO DIURNO

pag 18 TAI CHI CHUAN CON GIUSEPPE

pag 20 AUGURI ASSOCIAZIONE AMICI CA.RI

pag21 ProgrammadelleAttivitàNatalizie2017

pag23 LocandinaMostra‘AvisMorbegno’

e‘AmiciCa.Ri’

IL GERLO 3

SANTO NATALEGIOIA DA VIVERE E DA TRASMETTERE

La liturgia della terza domenica di Avvento che, nei termini lati-ni, era chiamata “Dominica Gaudete”, è introdotta da un’antifona tratta dalla Lettera di S. Paolo ai Filippesi: “Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino !” Per questo, continua l’Apostolo, “la vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti: e la pace di Dio che sorpassa ogni intelligenza custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù”.Natale è questo: Il Signore è vicino! Dio si è fatto vicino, Dio-Con-Noi, ogni giorno, per sempre…Si dice: “A Natale ci si sente più buoni”. E’ vero: nell’atmosfera del Natale qualcosa si muove dentro di noi, ma, basta al mondo che noi ci sentiamo buoni per un giorno? Certo no! Il mondo ha bisogno che noi coltiviamo ogni giorno il desiderio di essere più buoni, che ogni giorno continuiamo il nostro allenamento alla bontà….Il Natale, se vissuto in profondità, suscita in noi anzitutto lo stupo-re: il nostro Dio si è fatto vicino in punta di piedi nella tenerezza di un fragile bambino povero, nato in una stalla, deposto in una man-giatoia. Quel fragile bambino cercato a morte nella sua tenera età e quindi profugo, inizia un cammino di solidarietà con la nostra miseria coi nostri disagi, con le nostre sofferenze e passerà tra gli uomini facendo del bene, liberando dal potere del male e alla fine accetterà di morire in croce per la nostra salvezza…Da questo stupore sgorgherà per noi serenità, fiducia, gioia, sen-timenti che prendono tutto il nostro essere rendendolo radioso. Da questi il sentirci buoni e determinati alla bontà resa veramente gradevole, accettabile… E’ quello che S. Paolo ha chiamato affa-

4 IL GERLO

bilità: serenità e gioia che si esprimerà in quel sorriso indescrivi-bile che ci accompagnerà nell’attenzione agli altri per trasmettere quello che abbiamo provato noi reso concreto, visi-bile nei gesti che spontaneamente e gioiosamente saremo capaci di offrire. Questa l’affabilità che si manifesta (sia nota), che sarà gradita a quelli che accostiamo accendendo o ravvivando vere luci che dissipano le tenebre che spesso calano sulla vita umana e rea-lizzando ogni giorno il Natale.

“Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce” scriveva il profeta Isaia annunciando diversi secoli prima il Na-tale. Quella luce che ha avvolto nella Notte Santa i poveri pastori di Betlemme avvolga anche noi riempiendoci di quello stupore capace di renderci affabili portatori di luce ai nostri fratelli.Questo il migliore augurio di BUON NATALE che possiamo scambiarci.

Don Riccardo a nome anche di don Silvano

IL GERLO 5

BUON NATALE DALLE SUORE

Così nacque Gesù, un primogenito senza fratelli Figlio di Dio e della Vergine ebrea.Nessuna festa cristiana è così universalmente sentita, perfino da chi non è credente, come il Natale di Gesù, considerato come sa-gra dei buoni sentimenti anche se inquinata da un’esplosione di consumismo non giustificabile in nome della fede.La stupenda pagina nella quale l’evangelista Luca narra l’evento ricco di suggerimenti e stimoli che consentono di edificare il vero, profondo significato del fatto e del mistero che intimamente l’av-volge. Maria e Giuseppe nell’imminenza della nascita del Bam-bino si spostano da Nazareth a Betlemme, patria del re Davide

antenato di Giuseppe attraver-sando tutta la Palestina.Il viaggio è provocato dal do-vere di farsi registrare nel cen-simento indetto dall’imperatore Augusto: un gesto di obbedien-za civile che si inserisce prov-videnzialmente nel disegno divino. I profeti nella Bibbia

avevano infatti predetto la nascita del Messia Redentore nella città di Davide. Tutto il significato della storia della salvezza, di cui la Bibbia è documento e ammonimento è appunto l’inserirsi di Dio nelle piccole e grandi vicende dell’uomo per riempirle di valori eterni. A Betlemme, Gesù nasce nella confusione delle operazioni di un censimento e nelle SOLITUDINE di una grotta.Nel villaggio, l’ospitalità era problematica, per l’eccezionale af-flusso di non residenti: l’albergo disponeva di pochissimi ambien-ti riservati e non si trova di meglio che una delle grotte adibite a rifugi di fortuna e ricovero per le bestie.Gesù nasce dunque in povertà. Un alto silenzio incombeva quella notte a Betlemme mentre si compiva l’evento che avrebbe segnato

6 IL GERLO

l’inizio di una nuova storia, l’evento nel cuore dell’umanità, una speranza immensa. I primi a farne l’esperienza furono alcuni pa-stori che vigilavano il gregge nei vicini campi.Gesù chiama per primi a sé gli emarginati e spalanca loro la por-ta del Regno di Dio. Sui pastori di Betlemme si spalanca il cielo: nella notte profonda una misteriosa luce, l’apparizione dell’ange-lo messaggero di grande gioia. É la buona Novella, è nato il solo Salvatore degno di questo nome, il Messia figlio di Dio. Il firma-mento di Betlemme si riempie di una folla di angeli, come se il cielo si fosse proteso sulla terra in un’ansia di riconciliazione ad invitare l’umanità a mirare in alto, a trovare in Dio la soddisfazio-ne dei desideri d’infinito.Gli angeli cantano “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama”.Carissimi ospiti, la nascita di Gesù è appunto un mistero su cui riflettere, da cui trovare conclusioni per la vita di ogni giorno.Siamo in Avvento, prepariamoci a fare festa a Gesù che viene.Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a voi e a tutte le per-sone che donano il loro tempo per rendervi sereni.

Suor Leonilde, Suor Faustina e Suor Alma

IL GERLO 7

LA VITA DI OGGILUNEDì 2 OTTOBRE

Festa dei nonniProtagonisti della giornata dei SS. Angeli Custodi siete stati voi cari ospiti! Un pomeriggio rallegrato dalla fisar-monica di Alfredo e da tanti volontari che sono intervenuti per festeggiarvi!!! Grazie a tutti, un altro pomeriggio riu-scito al meglio.

8 IL GERLO

“I nonni sono persone che ci lascianoun’eredità fatta

di emozioni e storie meravigliose,

momenti di magia,sospiri incredibiliche sanno di tempi passati e di casa”.

IL GERLO 9

GIOVEDÌ 5 OTTOBRE

FESTA DEI VOLONTARIQuest’ anno la festa dei volontari si è svolta giovedì 5 otto-bre ed è iniziata alle ore 18.00, con la s. messa celebrata da don Riccardo, nella chiesa della Casa di Riposo; è stato un momento di preghiera che ci ha riunito in un gruppo di circa 60 persone. La cena ci ha visti più numerosi anche perché eravamo in compagnia del personale che precedentemente era ancora in servizio. La serata è trascorsa in modo piace-vole e interessante, nel salone Paravicini, in una coreogra-fica disposizione dei tavoli a ferro di cavallo,come succede nelle serate importanti e familiari nello stesso tempo.Dopo la cena, il presidente, dott. Campanella, ha consegna-to le pergamene alle nuove volontarie Martina, Luisa e Ga-briella alle quali rivolgiamo un caloroso BENVENUTE tra noi! Altro momento di rito è stato la consegna della meda-glia che indica gli anni trascorsi nell’Associazione AMICI. CA. RI., un piccolo simbolo che oltre a riconoscere l’ opera-to di ogni volontario, ci ricorda semplicemente il lento, ma continuo passare del tempo!

10 IL GERLO

Un tempo, però, trascorso in modo operativo, con-creto e soprattutto propositivo nel dare un valore spe-ciale ad alcuni momenti della giornata degli ospiti.

IL GERLO 11

AUGURI DI NATALE… e a proposito di tempo, eccoci

di nuovo nel meravigliosoe magico TEMPO di NATALE,

dunque tempo di AUGURI ed ecco gli auguri dei volontari

AMICI.CA.RI. per il NATALE 2017

12 IL GERLO

GIOVEDÌ 12 OTTOBRE

LA CASTAGNATAImmancabile ed atteso appuntamento quello della tradizio-nale CASTAGNATA di ottobre. 75 i kg cucinati quest’anno dai nostri preziosi volontari e grazie alle numerose volontarie che si sono adoperate a sbucciare i BRASCHEE per tutti i presenti!!!Grazie del bellissimo pomeriggio trascorso insieme.

IL GERLO 13

14 IL GERLO

MERCOLEDÌ 29 NOVEMBRE

sfida musicale con il direttoreGrazie al nostro direttore Giancarlo Rizzetto e a tutti i vo-lontari che oggi si sono messi in gioco per regalarci un po-meriggio all’insegna del divertimento e della voglia di stare insieme. Il gioco INDOVINA LA CANZONE è stato ap-prezzatissimo, attendiamo la replica!!!

IL GERLO 15

L’INVERNOO, non si può non amare l’inverno…la stagione dell’interio-rità, dei crepuscolari, della gioia di stare ancora più vicino alla persona amata scaldandosi sotto le coperte, o godendosi insieme un film distesi sul divano e sorseggiando una tazza di cioccolata fumante avvolti in calde e morbide coperte colorate. Tutte le stagioni hanno un proprio fascino di rinnovamento, ma, per chi ama rintanarsi, l’inverno è la stagione ideale per godersi la casa e osservare quel paesaggio brumoso dai colori sfumati. Il freddo consente di apprezzare i sapori intensi e il tepore. Ho sempre amato l’inverno: i cappelli, i guanti, i ma-glioni giganti, le sciarpe colorate, gli ombrelli, i cami-ni, l’attesa di qualcosa che non conosci, i cambiamenti improvvisi di tempo, la pioggia, la neve, il freddo pun-gente, la vista di un plaid sul bracciolo di un divano e i miei gatti addosso che mi rallegrano con le loro fusa. Il mare dona emozioni e profonde ispirazioni.Ed in quell’impalpabile velo di malinconia si respira un’aria magicamente romantica.Esiste forse qualcosa di più dolce di camminare mano nella mano su una spiaggia deserta? O di perdersi tra le onde del mare in tempesta dietro i vetri di una tiepida stanza? E starsene chiusi, al caldo, osservando quella, purtroppo rara,

NOTIZIE DAL CENTRO DIURNO

16 IL GERLO

nebbia che nasconde i paesaggi dietro una coltre di mistero? L’inverno significa anche passeggiare per quei colorati ed in-cantevoli mercatini natalizi colorati e scintillanti che rendo-no ancor più vivo e percepibile il fascino di questa stagione.

L’inverno è magico. È quel respiro che si fa fumo.

È il ghiaccio che trovi la mattina sul vetro della macchina.È pioggia e neve che rallentano per un po’ il mondo

e rendono il paesaggio surreale. Sprofondare in una malinconia solitaria inspirando

il profumo del freddo pungente che infiamma le guance. E chiudere la porta guardando il gelido mondo da dentro.

Da casa. E la casa appare ancora più bella.

Calda e profumata di dolci appena sfornati. Si trascorre molto più tempo a casae aumenta il desiderio d’intimità.

È romanticismo, quiete e…silenzio. Pura poesia.

Buon inverno…

IL GERLO 17

T.N. L’inverno è un periodo particolare, a molti piace e ad altri no. Io che sono nata in montagna, ho sempre amato l’inverno, ho sempre aspettato con ansia le abbondanti ne-vicate che davano un aspetto nuovo al paesaggio. Le vette innevate assomigliavano a meravigliosi pizzi, i rami degli abeti assumevano un aspetto quasi magico, i tetti tutti bian-chi e uguali rendevano i paesi più belli, e poi, i prati coperti dalla bianca coltre di neve diventavano per noi ragazzi delle splendide piste dove lanciarsi in spericolate avventure sugli slittini e gli sci! Non mancavano i giganteschi pupazzi e le memorabili battaglie a palle di neve.

A.A. Mi è sempre piaciuto l’inverno per il suo lento incede-re e la possibilità che dava a grandi e piccini di riposarsi dal-le fatiche estive. D’estate era tutto un correre in campagna, zappare, raccogliere, il tutto senza sosta. D’inverno si accendeva il camino, si stava in casa a chiac-chierare, la sera spesso ci si trovava con le amiche nella stal-la a cantare.

A.A. Fino all’età di 20 anni l’inverno è stato per me tante discese con lo slittino da Mello a Traona a consegnare la po-sta magari anche tre quattro volte al giorno quando c’erano i telegrammi. Salivo faticosamente a piedi nella neve da Traona, carica di posta, trascinando il mio slittino e poi, una volta compiuto il mio dovere, salivo sul mio slittino e scen-devo come uno “cavezzacollo” da Mello! I miei genitori, finchè non mi vedevano tornare, stavano in ansia, grazie al cielo non mi è mai successo nulla!!!

18 IL GERLO

Tai chi chuanIl Tai Chi Chuan fa parte della grande famiglia delle arte marziale tradiziona-li Cinese, popolarmente conosciute con il nome di Kung Fu (parola che significa esercizio che richiede dedizione sforzo e che viene eseguito con abilità), o Wu Shu (arti marziali). Tali arti sono state suddivise in due grandi gruppi denominati Wai Chia (stile esterno) dove si usa in prevalenza la forza muscolare. Nei Chia, (stile interno) dove si usa in prevalenza la scioltezza, l’elasticita, la flessibi-lità, l ‘itrospezione, la lentezza movimenti e la respirazione. La piu nota arte marziale interna e il Tai chi chuan. Indicata per la salute psicofisica perchè stimola e potenzia l’energia interna. Può essere praticata come una ginnastica morbida e meditati-va. Sono 108 movimenti suddivisi in quattro parti, vanno ese-guiti lentamente con calma interiore, con movimenti armoniosi accompagnati da una respirazione lenta e profonda.

Da alcuni anni mi occupo di due gruppi di utenti CDR (circa 8-10) per gruppo e per circa un’ora ciascuno svol-go l’attivita di Tai Chi. Gli utenti hanno manifestato in-teresse, partecipazione e impegno. Per questo ritengo l’esperienza positiva per entrambi i gruppi.

Giuseppe.

IL GERLO 19

20 IL GERLO

L ’associazione amici ca.riaugura a tutti un felice natale

IN PUNTA DI PIEDISono passati ormai tre anni da quando Claudio mi chiamò, ma mi mancava il coraggio e la percezione di trovarmi da-vanti a tutti gli anziani e ammalati per una vera ragione.Guardavo, pensavo e in silenzio mi avvicinavo con commo-zione a quegli anziani e ammalati per una vera ragione.I volontari che già da tanti anni frequentavano il servizio mi aiutavano a comprendere quanto era importante essere vicini e far sentire nel loro cuore il CALORE e l’affetto e la gioia di poter fare qualcosa d’importante per aiutarli e inco-raggiarli nel loro stato di vita. Le assistenti sempre premurose con una delicatezza li fanno sentire a loro agio, come se fossero a casa loro. Don Ric-cardo il regista non li perde ma di vista e le tre suore agiscono senza far rumore. Il S. Natale si avvicina e i cuori sensibili fanno cose impossibili. Pace E gioia a tutti auguro di cuore, un grande abbraccio è l’augurio che faccioChe il S. Natale sia portatore di pace, amore e felicità

Il volontario Erminio

IL GERLO 21

PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ NATALIZIE 2017DICEMBRE 2017

LUNEDÌ 11ore 10.30: Primo incontro con i bambini

della Scuola elementare “Giulio Spini” di Morbegno

MARTEDÌ 12ore 10.30: Cruciverba con le ragazzedella Scuola IPSIA ROMEGIALLI

VENERDÌ 15ore 15.30: Secondo incontro con i bambini

della Scuola elementare “Giulio Spini” di Morbegno

LUNEDÌ 18ore 10.00: Festa di Natale al Centro Diurno

ore 15.30: Tombola Natalizia

MARTEDÌ 19ore 10.30: Terzo incontro con i bambini

della Scuola elementare “Giulio Spini” di Morbegno

GIOVEDÌ 21ore 15.30: FESTA DI NATALE, SCAMBIO DI AUGURI

ore 16.00: APERTURA MOSTRA AMICI CA.RI

VENERDÌ 22ore 10.30: Concerto dei ragazzi Scuola Media Vanoni di Morbegno

ore 15.00: ARRIVO DI BABBO NATALEE CONSEGNA DEI REGALI AI PIANI

22 IL GERLO

DOMENICA 25 S. NATALE ore 10.00 Santa Messa

LUNEDÌ 26 S. STEFANO ore 10.00 Santa Messa

MERCOLEDÌ 27Ore 15.30: Spettacolo di Natale con i ragazzidell’Oratorio di Campovico

GIOVEDÌ 28ore 15.30: Spettacolo di Natale

VENERDÌ 29ore 15.30: Canti di Capodanno con Giovanni e i volontari

GENNAIO 2018

LUNEDÌ 1Ore 10.00 S. MESSA IN CHIESAIn mattinata: AUGURI DI CAPO-DANNO dalla Filarmonica Dante Milani di Morbegno

VENERDÌ 5Ore 15.30: Auguri dagli Amici Ca.Ri con canti e balli. Visita della Befana che porterà piccoli doni per tutti.

IL GERLO 23