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Editoriale: Il cielo italiano non basta più ad ENAV Il Ministro della Difesa visita l’ACC di Roma ENAV alla Conferenza di Limassol “Single European Sky: the time for action” BLUE MED: firmato l’accordo tra Cipro, Grecia, Italia e Malta La Parola a… Maurice Georges Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB - Roma Mensile dei dipendenti di ENAV SpA - Controllo e sicurezza della navigazione aerea 9 anno IX ottobre 2012

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Editoriale: Il cielo italiano non basta più ad ENAV

Il Ministro della Difesa visita l’ACC di Roma

ENAV alla Conferenza di Limassol“Single European Sky: the time for action”

BLUE MED: firmato l’accordo tra Cipro,Grecia, Italia e Malta

La Parola a… Maurice Georges

Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB - Roma

Mensile dei dipendenti di ENAV SpA - Controllo e sicurezza della navigazione aerea

9anno IX

ottobre 2012

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31 mesi.Tanto è passato da quando fu emana-ta la prima Disposizione Organizzativa.Tanti mesi sono serviti perché un’ideasi trasformasse in una realtà concreta.Se è vero che il commercio è l’atti-vità principale su cui, da sempre, sifonda il sistema economico di unPaese, è altrettanto vero che le re-gole che sottendono a questa attivi-tà sono sempre più complesse ed incontinua evoluzione.

Calare questi concetti in una realtàcome ENAV non è stato facile; unaSocietà che, per quanto moderna edinamica, non si era mai confronta-ta, vista la propria natura ed il pro-prio ruolo svolti fino ad ora, con re-gole e culture estremamente lonta-ne dalle proprie.Basti pensare alle esperienze inter-nazionali avute negli ultimi anni do-ve le ottime relazioni costruite daENAV sono state la base di una nuo-va credibilità e ruolo che hanno fat-to della nostra società uno dei prin-cipali attori del sistema aeronauticoglobale.

E poi esattamente come l’Araba Fenicerisorge dalle proprie ceneri, lo scorso8 ottobre, ENAV ha avviato ufficial-mente il progetto Malesia dopo avervinto la più importante gara al mondodi consulenza aeronautica.Tutto questo ci rende orgogliosi, ciinebria ma non ci fa perdere la luci-dità di riconoscere che se tanto è sta-to fatto ancor di più è ancora da fare.Lo Sviluppo Commerciale è una mi-cro Funzione di pochi uomini e don-ne che hanno messo in una valigia ilproprio cuore, la propria passione, lapropria motivazione, la propria casae hanno deciso di crederci fino in fon-do. Parlano tante lingue, vanno inogni dove, mangiano qualsiasi cosa,si arrabbiano, sorridono, viaggianocon gli occhi gonfi di sonno per quelmaledetto jet-leg che non li molla maima resistono.

Oggi ENAV fornisce i propri serviziin oltre 15 Paesi nel mondo, ha unvertice e un Capo Azienda che ci cre-dono, hanno scommesso allora e so-no pronti a rilanciare adesso. l

di Mauro Iannucci

Responsabile Funzione Sviluppo Commerciale ENAV

Diversamente nell’ambito commer-ciale ci si muove in altra direzione;quelle stesse organizzazioni che so-no state e sono ancora nostre allea-te nella realizzazione dei più sfidan-ti progetti internazionali si sono ri-velate ciniche, aggressive e senza scru-poli in una competizione dove nonc’è posto per i secondi o per i terzi.O si vince o si perde. O hai tutto onon hai nulla.E poi ENAV stessa, un crogiuolo diprofessionalità ed eccellenze a voltetroppo spesso autoreferenziali. Il nuo-vo corso di sviluppo commerciale hamesso a dura prova non poche volteil sistema, ha obbligato un processodi cambiamento per molti aspetticontro natura.Ma il dado è tratto. L’ENAV ce l’hafatta!2 milioni di Euro di contratti acquisi-ti nel 2010, 3 Milioni nel 2011 e 10 mi-lioni nel 2012.La nostra Academy è sempre più in-ternazionale, prepara ControlloriCinesi, Ucraini, Libici e tanti altri.Radiomisure è un fenomeno inarre-stabile. Non possono non toccare leparole del Com.te Brandetti dettequalche giorno fa ricordando che so-lo pochi anni orsono la nostra flottastentava a sopravvivere e molti dei no-stri compiti istituzionali venivano af-fidati a fornitori esterni mentre oggisiamo noi a volare per loro, oggi sia-mo noi in giro per il mondo, oggi sia-mo noi che proprio pochi giorni faabbiamo fatto volare il nostro aereo asud dell’Equatore.

IL CIELO ITALIANONON BASTA PIÙ AD ENAV

EDITORIALE

“IL DADO È TRATTO.L’ENAV CE L’HA FATTA!2 MILIONI DI EURO DICONTRATTI ACQUISITI NEL2010, 3 MILIONI NEL 2011E 10 MILIONI NEL 2012”

“TUTTO QUESTO CI RENDEORGOGLIOSI, CI INEBRIA MANON CI FA PERDERE LALUCIDITÀ DI RICONOSCERECHE SE TANTO È STATOFATTO ANCOR DI PIÙ È AN-CORA DA FARE”

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IL MINISTRO DELLA DIFESAVISITA L’ACC DI ROMA-CIAMPINO

Lo scorso 8 ottobre il Ministro del-la Difesa Amm. Giampaolo Di Paolaha visitato, accolto dall’AU MassimoGarbini, il Centro di Controllo d’Area(ACC) ENAV di Roma Ciampino.Il Ministro era accompagnato tra glialtri, dal suo capo di gabinetto il Gen.Pasquale Preziosa, ed il portavoce,Fabrizio Ravoni.Il Ministro ha potuto verificare comeil Centro di Ciampino sia una strut-tura operativa tra le più avanzate inEuropa, che gestisce il 65% dello spa-zio aereo nazionale e controlla ognigiorno circa 3.200 movimenti aereiosservando da vicino la situazione deltraffico aereo nei cieli italiani.

Dopo una breve pre-sentazione delle attivi-tà dell’Azienda, Gar-bini ha accompagnatoil Ministro nella salaoperativa dove ha in-contrato i Controlloridel Traffico Aereo al la-voro facendo doman-de e rimanendo affa-scinato da un mondo,il nostro, ricco di tec-nologie avanzate, maanche di valori umaniunici nel loro genere.“Grazie all’integrazio-ne tra controllori mili-tari e civili – ha dettoDi Paola – ENAV rap-presenta un modelloeuropeo nella gestionedello spazio aereo che con le sue tec-nologie d’avanguardia utilizzate è ri-

conosciuta leader tra iservice provider dalleprincipali istituzionieuropee di settore, im-portante primato vistal’imminente entrata invigore del Cielo unicoeuropeo. Il Governo –ha concluso l’Amm. DiPaola – non può quin-di che essere al fiancodi eccellenze naziona-li di questo tipo”. Nel corso della visita ilMinistro della Difesa èstato informato sulleprincipali attività in-ternazionali nelle qua-li ENAV è direttamen-te coinvolta per l’evo-

luzione dei sistemi del controllo deltraffico aereo, fondamentali per la rea-lizzazione del Cielo Unico Europeo. L’AU Garbini ha ricordato anche lenuove politiche commerciali che ve-dono ENAV presente in 15 Paesi,esportando servizi ed attività di al-tissimo know-how tecnologico e pro-fessionale, come ha dimostrato l’ul-tima gara vinta in Malesia per l’ae-roporto di Kuala Lumpur.Hanno accolto la visita del Ministro DiPaola, tra gli altri, anche l’AU di TechnoSky, Mauro Cipollini, il responsabile del-l’Area Operativa, Massimo Bellizzi, il re-sponsabile dell’ACC Maurizio Pagget-ti, il responsabile Area Tecnica, Vin-cenzo Smorto, il responsabile Rappor-ti con le Istituzioni, Corrado Ruggie-ri, il responsabile Comunicazione, Ales-sandro Di Giacomo e il responsabileSafety e Security, Giovanni Torre. l

di Gianluca Ciacci

Comunicazione

DI PAOLA: “GRAZIE ALL’INTEGRAZIONE TRA CONTROLLORI MILITARI E CIVILI, ENAVRAPPRESENTA UN MODELLO EUROPEO NELLA GESTIONE DELLO SPAZIO AEREO”

Il Ministro Di Paola mentre segue alcune fasi del controllo del traf-fico aereo insieme a Garbini.

Il Ministro della Difesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paola, accompa-gnato nella visita all’ACC dall’AU di ENAV, Massimo Garbini.

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Lo scorso mese di ottobre si è svol-ta, nella splendida cornice dell’iso-la mediterranea di Cipro, l’HighLevel Conference dal titolo “SingleEuropean Sky : the time for action”.La Conferenza tenuta nella città diLimassol è stata promossa congiunta-mente dalla Presidenza cipriota delConsiglio dell’Unione europea e dal-la Commissione europea. L’incontroha fatto seguito alle precedenti HighLevel Conferences tenutesi a Madrid,Bruges, Budapest e Varsavia ed ha riu-nito tutti gli esperti e rappresentantidelle istituzioni europee della comu-nità aeronautica. I lavori sono stati aperti dal Commis-sario europeo per i Trasporti Siim Kal-las e da Brian Simpson, Presidente delComitato Trasporti del ParlamentoEuropeo. “Il Progetto Cielo unico europeo varilanciato e rimane - a distanza di die-ci anni dal suo inizio - la priorità prin-cipale dell’esecutivo comunitario”, haribadito con forza il Commissario eu-ropeo, invitando i governi di tutti gliStati Membri a intervenire con mag-gior vigore su tutti gli obiettivi del pro-getto Cielo Unico: aumentare la si-curezza di dieci volte, triplicare la ca-pacità dello spazio aereo, abbatteredel 50% i costi di gestione e ridurredel 10% l’impatto del trasporto aereosull’ambiente. Rispetto a questi obiet-tivi di alto livello, la Commissione eu-ropea presenterà nuove proposte di

riforma per rafforzare il quadro esi-stente del Cielo Unico – ha annun-ciato Kallas – con quattro ambiti diazione: efficienza e prestazioni, bloc-chi funzionali, rete di gestione euro-pea, tutte misure contenute in un nuo-vo pacchetto legislativo denominatoSingle European Sky 2+, a sostegnodel futuro sistema del Trasporto Ae-reo. Il 2012 è un anno critico per il Cielounico europeo, in quanto prevedel’entrata in vigore, entro il mese di di-cembre, di quattro elementi essenziali,tra i quali i 9 blocchi funzionali di spa-zio aereo (FAB). Il Vicepresidente Kal-las ha sottolineato che, considerandoi progressi compiuti fino ad oggi, vi èancora molta strada da fare per la crea-zione di un unico spazio aereo. Hainoltre annunciato che al fine di assi-curare i progressi necessari, la Com-missione si avvarrà ampiamente deisuoi poteri esecutivi, se necessario av-viando procedimenti di infrazione. Inoltre, nella primavera del 2013, la

Commissione presenterà delle pro-poste dirette a rafforzare il quadrogiuridico esistente del Cielo unico, alfine di accelerare le riforme in corso.Le proposte comprenderanno misu-re per rafforzare quanto segue.1. Il sistema delle prestazioni: rag-giungere gli obiettivi prestazionali perincrementare la capacità dello spazioaereo europeo e tagliare i costi signi-fica andare al cuore del Cielo unicoeuropeo. Si tratta di aspetti vitali peril suo intero successo. Nel luglio 2012la Commissione ha approvato i pianinazionali per ridurre i costi e aumen-tare la capacità per il periodo 2012-2014. La Commissione intende innal-zare in misura significativa il livello diambizione per quanto riguarda gliobiettivi prestazionali per il periodo2015-2019. Inoltre, nel 2013 le pro-poste relative al Cielo unico europeopermetteranno alla Commissione didisporre di tutti i poteri necessari perchiedere agli Stati membri e ai FAB dirispettare gli obiettivi convenuti e raf-

di Iacopo Prissinotti

Responsabile Funzione Attività InternazionaliENAV

IL CIELO UNICO EUROPEORIPARTE DA CIPROESPERTI A CONFRONTO NELLA CONFERENZA DI LIMASSOL DOVE LA COMMISSIONEEUROPEA ESORTA GLI STATI MEMBRI A FARE DI PIÙ E IMPONE LA NECESSITÀ DIACCELERARE SUL SINGLE EUROPEAN SKY

Il Commissario Europeo ai Trasporti, Siim Kallas, nel suo intervento di apertura alla Conferenza.

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forzare l’indipendenza dell’organo divalutazione delle prestazioni.2. Sono attualmente in fase di costi-tuzione nove Blocchi funzionali dispazio aereo (FAB). La Commissionepresenterà delle proposte per assicu-rare che questi blocchi di gestione deltraffico aereo regionale portino a ef-fettivi miglioramenti operativi. Gli Sta-ti membri dovranno sviluppare pianistrategici e operativi a livello di FAB.Non è sufficiente la loro esistenza sul-la carta: i FAB devono permettere diraggiungere rapidamente risultatioperativi reali.3. Il gestore di rete per l’Europa (Net-work Manager): la Commissione raf-forzerà i poteri del gestore di rete, inparticolare per consentirgli di assu-mere delle funzioni paneuropee piùcentralizzate, ad esempio per quantoriguarda il progetto dello spazio ae-reo, includendo la pianificazione del-le rotte. Ciò contribuirà a massimiz-zare l’efficienza della rete.4. Ulteriore riforma della fornitura deiservizi di navigazione aerea: la Com-missione proporrà di concentrarsimaggiormente sulle funzioni “core”consentendo ai fornitori di servizi dioffrire servizi ausiliari. Essa proporràanche di rafforzarne la separazionedai rispettivi regolatori nazionali.Tutto questo dipende dal successo del-la fase di installazione del programmaSESAR – il braccio tecnologico del Cie-lo Unico. Il programma che dovrà of-frire le tecnologie innovative per la

realizzazione del sistema di gestionedel traffico aereo integrato e intero-perabile deve essere pronto all’utiliz-zo il più presto possibile. A tal propo-sito, Kallas ha annunciato che saran-no presentate a breve al Parlamentoeuropeo e al Consiglio europeo le sueproposte per gli schemi di governan-ce e regimi di finanziamento per il lafase di Deployment di SESAR. È su questo ultimo punto che è in-tervenuto l’Amministratore UnicoENAV, Massimo Garbini, a cui la Com-missione Europa ha dato l’incarico diriportare durante la conferenza di Li-massol la posizione dei service provi-der europei rispetto a questo tema.Garbini ha sottolineato l’urgenza chevenga istituito un Deployment Mana-ger quale singola entità responsabiledella definizione, sviluppo, esecuzio-ne e mantenimento del Programmadi Deployment, pienamente allineatocon l’ATM Master Plan. Il DeploymentManager, deve esser costituito dagli or-ganismi nell’ambito della catena delvalore ATM, che agiscono quali prin-cipali investitori per lo sviluppo del si-stema: Service Provider, Airspace Usere Gestori Aeroportuali, selezionati dal-la Commissione Europea attraversoun processo di “competitive dialogue”.L’industria manifatturiera dovrà esse-re un importante partner, la SESARJoint Undertaking e il Network Ma-nager saranno delle interfacce rile-vanti del Deployment Manager. I Ser-vice Providers, quali investitori prin-

cipali nel sistema ATM, hanno già or-ganizzato una piattaforma comune dicollaborazione per supportare il De-ployment Manager in tutto il suo ci-clo di vita. In tal senso, il ruolo di ENAVin ambito A6 – l’organo di indirizzostrategico dei principali service provi-der europei – è cruciale. Durante il suo intervento, l’Ammini-stratore Unico ENAV ha ricordato co-me “i momenti di crisi devono esserevisti come un’opportunità irrinun-ciabile per predisporre i modelli digovernance e i processi più efficaciper rilanciare il settore del trasportoaereo, uno dei principali fattori di cre-scita economica del nostro continen-te. La modernizzazione dell’Infra-struttura ATM è una priorità strategi-ca dei service providers perché rap-presenta l’unica chance per raggiun-gere gli obbiettivi di Performance ri-chiesti per gli anni a venire”. Garbini ha infine concluso invitandole istituzioni europee ad accoglierequesta visione e a predisporre un qua-dro normativo che permetta la realiz-zazione di un Deployment Managerguidato dagli investitori, invitando lecompagnie aeree e i Gestori Aero-portuali ad unirsi in partnership percreare il Deployment Manager secon-do questi principi, ed infine ribaden-do che i service provider sono prontia rafforzare la propria alleanza e a con-dividere con tutti gli stakeholders ri-levanti la realizzazione puntuale ed ef-ficace del Deployment di SESAR. l

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Il tavolo dei relatori: tra gli altri il Direttore Generale di EUROCONTROL, David McMillan e l’AU di ENAV Massimo Garbini.

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Si è svolta a Lymassol (Cipro) il12 ottobre scorso la cerimonia perla firma del BLUE MED FAB StateLevel Agreement (SLA) da parte deiMinisteri preposti di Cipro, Grecia,Italia e Malta, alla presenza del Vice -presidente della Commissione Euro -pea, Sim Kallas. In particolare, l’accordo è stato sigla -to per Cipro dal Ministro delle Co-municazioni e dei Lavori Pubblici,Efthymios Florentzou, per la Greciadal Ministro dello Sviluppo e delleInfrastrutture Kostis Hatzidakis, perl’Italia dal Vice Ministro delle In-frastrutture e Trasporti, Mario Ciac-cia e per Malta dal Ministro delle In-

frastrutture, dei Trasportie delle Comunicazioni,Austin Gatt.Alla cerimonia erano pre-senti, tra gli altri, l’Ammin-istratore Unico ENAV, Mas-simo Garbini, il Vicedi-rettore Generale Enac, Be -ne det to Marasà, e lo scr -ivente, responsabile Safetye Security ENAV, già BLUEMED FAB Coordinator.L’intesa prevede la na-scita del Blocco Funzio-nale di Spazio Aereo (FAB,Functional Airspace Block)BLUE MED, ovvero l’in-tegrazione degli spaziaerei dei Paesi membrial fine di migliorare la funziona-lità del traffico aereo e l’econo-mia dell’area e si inquadra all’in-terno della legislazione del CieloUnico Europeo (Single EuropeanSky).

Il FAB BLUE MED non è però li-mitato a questi 4 Paesi, ma vede As-sociati anche Egitto, Tunisia ed Al-bania, con l’obiettivo di integrarlinella gestione del traffico aereo co-munitario; inoltre, prevede comePaesi Osservatori anche Giordaniae Libano.L’ambito dell’Accordo sottoscritto,in uno spirito di reciprocità e di col-laborazione tipico delle “coopera-zioni rafforzate” tra gli Stati del-l’Unione, nonché in sintonia con gliobiettivi del Cielo Unico Europeo, èprincipalmente sotteso a renderepossibile il conseguimento di un con-tinuo rinvigorimento delle possibilisinergie ed una congiunta espansio-ne tecnico/operativa nel campo deiServizi della Navigazione Aerea e diGestione del Traffico Aereo. Il BLUEMED FAB ha lo scopo di facilitare ilraggiungimento di livelli ottimali intermini di capacità, efficienza e li-

di Giovanni Torre

Responsabile Funzione Safety e Security ENAV

Da sinistra: il Vice Pres. CE, Siim Kallas, il Min. Kostis Hatzidakis (Grecia), il Min. Efthymios Florentzou(Cipro), il Vice Min. Mario Ciaccia (Italia) e il Min. Austin Gatt (Malta).

I Paesi dell’area BLUE MED FAB.

BLUE MED FAB STATELEVEL AGREEMENT: FIRMATOL’ACCORDO TRA CIPRO,GRECIA, ITALIA E MALTA

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velli di prestazione nella resa dei ser-vizi all’interno dello spazio aereo in-dicato nell’articolo 3 dell’Accordo,mantenendo o migliorando gli at-tuali livelli di safety in armonia conlo “European Air Traffic Manage-ment Network (EATMN)”.L’Accordo non crea una organizza-zione internazionale con personali-tà giuridica, non pregiudica la com-pleta ed esclusiva sovranità di cia-scuno Stato Membro e/o i requisitinazionali di ordine pubblico, sicu-rezza pubblica ed interessi di dife-

sa. L’Accordo BLUE MED FAB, inuna visione “allargata” dei rapportidi coordinamento e cooperazionetra Civili e Militari, indirizza le Par-ti firmatarie verso una cooperazio-ne specifica e più ampia rispetto aquella attuale tra gli Stati Membri,al fine di traguardare un concreto epiù efficiente uso flessibile dello spa-zio aereo, con l’impegno ad armo-nizzare le relative modalità di coor-dinamento. Nel suo intervento a seguito della fir-ma, il Vice Ministro Ciaccia ha rin-

graziato ENAV per l’importante ruo-lo di guida e coordinamento svolto al-l’interno del Progetto BLUE MED.Questo importante risultato è statoconseguito grazie all’intenso impegnodi tutte le Funzioni coinvolte e in par-ticolare al lavoro di coordinamentodella Funzione FAB BLUE MED e ditutto il personale ENAV che ha par-tecipato alle diverse fasi del Progetto,tra cui Cristiano Cantoni, BLUE MEDProject Manager, e i colleghi ClaudioCannavicci, Giuseppe Romano, Pie-tro Rotundo e Valentina Iannicca. l

Il Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciaccia, saluta l’AU di ENAV, Massimo Garbini, a conclusione della cerimonia di firma.

Il team ENAV BLUE MED all’ATC Global 2010, da sinistra: Cristiano Cantoni, Gianni Torre (gia resp.Funzione BM), Giulio Gamaleri (resp. Comunicazione e Imm. Web ), Pietro Rotundo, ClaudioCannavicci, Maika D’Alesio, Giuseppe Romano.

Il BLUE MED FAB Project, co-ordinato da ENAV con il fi-nanziamento della Commis-sione Europea, ha dato l’avvioad un esteso Blocco Funzionaledi Spazio Aereo nell’area cen-tro/sud-orientale del Mediter-raneo, con l’attivo coinvolgi-mento di Stati non comunitari,in linea con la legislazione delCielo unico europeo (SingleEuropean Sky).Membri del FAB sono gli Sta-ti dell’Unione di Cipro, Gre-cia, Italia e Malta.

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TORNEO DI CALCIOENAV 2012DISPUTATA LA QUINTA EDIZIONE DEL TORNEO DI CALCIO INTERSINDACALE

Si è svolto con successo la primasettimana di ottobre a Norcia il tor-neo di calcio intersindacale ENAV trale rappresentanze sindacali ed azien-dali. Il consueto appuntamento cal-cistico, giunto ormai alla sua V edi-zione, è stato organizzato con il sup-porto della Funzione Relazioni In -dustriali. Il torneo di “calcio a 11” havisto la partecipazione di più di 150giocatori ed oltre 200 accompagna-tori, segnando anche quest’anno, unaumento di adesioni e di interesse daparte dei colleghi. Nel corso del-

l’evento sportivo, per la prima volta,è stata disputata la partita degli “over50” con giocatori selezionati tra unarappresentanza mista di sindacalistied una di ENAV.L’esito degli incontri, di cui riportia-mo di seguito uno schema riepiloga-tivo, ha visto approdare al confrontodecisivo la squadra della FIT CISL con-tro la squadra del l’ATM, con il suc-cesso della prima che ha prevalso aicalci di rigore con il punteggio di 4-2. L’altra finale, quella per il 3° e 4° po-sto, ha visto la vittoria della squadradell’ Area Operativa su quella delle Re-lazioni Industriali. A fine gara, nella splendida corni-ce dell’Auditorium “San Francesco”di Norcia, nel clima di festa e di fair-

play che ha contraddistinto anchequesta edizione, si è svolta la ceri-monia di premiazione presiedutadal responsabile Risorse Umane,Umberto Musetti, mentre i premisono stati consegnati dal responsa-bile Comunicazione, Alessandro DiGiacomo.Nel suo breve intervento di saluto,Musetti ha manifestato l’apprezza-mento per l’iniziativa tesa a rinsal-dare i rapporti tra tutto il persona-le della Società, vero collante diun’Azienda che vuole essere prota-gonista a tutti i livelli ed ha ringra-ziato per il prezioso contributo tut-ti quei dipendenti che hanno assi-curato con il loro impegno volonta-rio il successo dell’iniziativa. l

a cura della Redazione

SQUADRE PARTECIPANTI

COBAS del lavoro privato ATM-PP UIL-T FIT-CISLRelazioni Industriali Techno Sky Area Operativa FILT-CGIL

GIRONE A GIRONE BCOBAS del lavoro privato Relazioni IndustrialiATM-PP Techno SkyUIL-T Area OperativaFIT-CISL FILT-CGIL

Il Responsabile RisorseUmane ENAV,

Umberto Musetti,presiede la cerimonia

di premiazione.

La squadra della FIT CISL vincitrice del torneo. La squadra dell’ATM seconda classificata.

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Il capitano della FIT CISL, Daniele Marcotulli, alza la coppa di 1° classificatainsieme alla squadra.

l capitano della squadra dell’Area Operativa, Francesco Piludu, ritira lacoppa di 3° classificata.

Nicoletta Tomiselli riceve la coppa “miglior giocatore” da AlessandroDi Giacomo, responsabile Comunicazione.

Mario Fioravanti riceve la coppa “goleador”.

Il capitano della squadra dell’ATM, Alessandro Ragona, ritira la coppa di2° classificata.

Dario Giordani riceve la coppa “miglior portiere”.

Il capitano della squadra delle Relazioni Industriali, Carmelo Gullì, ritira lacoppa di 4°classificata.

Claudio Caruso riceve la coppa “over 50”.

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LA SICUREZZAE IL FATTORE UMANO

di Giovanni TorreResponsabile Safety e Security ENAV

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Nell’ambito della gestione deltraffico aereo l’evoluzione dei sistemiANS/ATM costituisce un importantefattore di cambiamento della relazio-ne degli operatori con i nuovi sistemi.Il ruolo del controllore del traffico ae-reo sta evolvendo da manuale esecu-tore di compiti a coordinatore e su-pervisore di funzionalità automaticheinterconnesse tra loro.A tal proposito lo studio del FattoreUmano ha come obiettivo quello digarantire che le performance del-l’elemento “human” siano adeguatesotto tutti i profili a quelle dei sistemiche è chiamato a gestire o monitora-re. Lo Human Factor è una discipli-na rivolta allo studio del comporta-mento dell’uomo nel contesto orga-nizzativo per analizzarne le motiva-zioni ed individuare le cause degli er-rori per attuare un adeguato piano diprevenzione del rischio attraverso unapproccio proattivo. Nell’ambito della collaborazione trala Funzione Safety e Security e l’AreaOperativa, Settore Human Factor, levalutazioni basate sullo studio e l’ap-plicazione del Fattore Umano hannogrande rilevanza nell’impostazione emantenimento del Safety Manage-ment System.Il processo di prevenzione del rischioconsiste nell’eliminazione/riduzionead un’area di accettabilità dei rischiinsiti nell’attività; tali rischi non van-no considerati isolatamente dal Siste-ma (costituito dalle componenti Per-

sone, Procedure ed Equipaggiamen-ti), ma devono essere osservati ed ana-lizzati nell’ambiente operativo, alloscopo di ottimizzare e promuovereuna corretta interazione fra tutte lecomponenti aziendali/organizzativepresenti nel Sistema.La casistica relativa agli eventi di si-curezza attribuisce al Fattore Umanouna responsabilità predominante nel-la maggior parte degli incidenti odegli eventi. È necessario quindi af-frontare la tematica attraverso un ap-proccio multidisciplinare, conside-rando l’uomo come componente delSistema e l’“affidabilità” della sua per-formance come la probabilità di riu-scire a compiere senza errori un de-terminato compito, identificando emitigando al tempo stesso l’insorgenza

di eventuali rischi e/o vulnerabilità.La positiva combinazione della com-ponente “environment” con quella“human”, inserita in una prefissatastruttura organizzativa, determina unaserie di condizioni che contribuisco-no a migliorare l’affidabilità del Si-stema nel suo complesso. A tal proposito Nicoletta Lombardo,Responsabile del Settore Human Fac-tor, afferma che ”obiettivo del Setto-re Human Factor dell’Area Operati-va, è contribuire a creare una cono-scenza ampia e condivisa sui fattoriumani al fine di portare l’elementoumano al centro del sistema per mi-gliorare la sua interazione e sinergiacon la tecnologia, le procedure, l’am-biente e tra le persone. Attraverso unteam multidisciplinare costituito dapsicologi, sociologi, ergonomi e con-trollori del traffico aereo, il Settore sioccupa di ottimizzare la relazione trale persone e le loro attività, attraver-so l’applicazione sistemica delle scien-ze umane all’interno della strutturatecnica. L’obiettivo è raggiungere l’ef-ficacia del sistema intesa in termini disicurezza, efficienza e benessere del-la persona.”Indipendentemente dalle dimensio-ni aziendali, in un processo di valuta-zione dei rischi, l’errore umano av-viene spesso a causa di una mancatapercezione degli stessi rischi a livelloindividuale e/o dell’organizzazione.“Aumentare la consapevolezza del ri-schio è il punto di partenza” prosegueNicoletta Lombardo “poiché i rischi

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connessi alle attività non possono es-sere totalmente eliminati, vanno ge-stiti, cioè preventivamente individua-ti, classificati, studiati nei loro mec-canismi di accadimento e ridotti perquanto possibile in termini di fre-quenza e conseguenza. Il passo suc-cessivo è la prevenzione degli erroriumani attraverso azioni che miranoad eliminare situazioni error-prone,tramite azioni educative, ad esempiotraining e miglioramento dell’indivi-dual mindfulness, ovvero la percezio-ne del rischio individuale, di selezio-ne del personale oltre quelle volte adincrementare la tolleranza e la resi-lience del sistema ATM nel suo com-plesso intesa quale la capacità di tol-lerare eventuali errori continuando afornire le prestazioni richieste. Al fi-ne di sottolineare l’attenzione costantedi ENAV alle persone ed al loro im-pegno nelle operazioni, il Settore Hu-man Factor è collocato all’interno delcore business e opera anche in stret-to coordinamento con le Funzioni Ri-sorse Umane e Academy”.È possibile classificare gli errori se-condo differenti tassonomie. Consi-derando l’interazione tra pianifica-zione ed esecuzione, una specifica tas-sonomia classifica gli errori umani se-condo il punto di vista dei processimentali, come “skill based”, “rule based”e “knowledge based”. Gli errori di tipo“skill based” sono quelli dovuti a disat-tenzione, che si presentano soprat-tutto nel caso di operatori che abbia-no una buona esperienza nello spe-cifico campo di lavoro e che, quindi,nello svolgerlo ricadono in compor-tamenti abitudinari diminuendo l’im-pegno mentale. Gli errori di tipo ruebased, cioè dovuti alle regole, sonosoprattutto quelli relativi alla scelta

di procedure non adeguate alla si-tuazione. Gli errori di tipo “knowledgebased” sono invece dovuti a incompletaconoscenza della situazione ed allaconseguente difficoltà di trovare le so-luzioni ottimali.Nel campo della Safety si fa spesso ri-ferimento all’errore umano comechiave di interpretazione di molti in-cidenti, ma le valutazioni effettuatehanno messo in evidenza che di soli-to la causa di un incidente o di una si-tuazione di pericolo non è unica. Unaserie di concause che isolatamentenon produrrebbero l’evento, conca-tenandosi invece l’una con l’altra fi-niscono per determinarlo. Nei modelli organizzativi complessiper lo studio della catena degli even-ti viene utilizzato il “modello di Rea-son”. Secondo questo modello esisto-no più livelli a cui si possono verifica-re degli errori, o a cui si possono por-re delle salvaguardie contro gli stessi.L’azione finale può trasformarsi in uneffettivo incidente solo se a monte sisono verificate altre precondizioni che,rimaste anche per lungo tempo latenti,rendono conseguentemente ineffica-ci le azioni di prevenzione. L’accident,cioè l’evento catastrofico, avviene so-lo se tutta una serie di presupposti siverificano, mentre molto più spesso siriscontrano errori che vengono cor-retti dagli altri livelli di protezione,causando al limite i cosiddetti “quasiincidenti”. Tali accadimenti che di-mostrano l’efficienza preventiva del si-stema nel suo complesso, al tempo stes-so costituiscono una spia di allarmeper una condizione di rischio e fannocontestualmente emergere aree di po-tenziale miglioramento.Si può intervenire sugli errori dovutia conoscenze tramite una formazione

adeguata e continua verificando chel’addestramento erogato al personaleentri a far parte del patrimonio cul-turale degli operatori, così da facili-tarli nel riconoscere le situazioni di ri-schio e le azioni da compiere per evi-tarlo. Per le ipotesi di errori che pos-sono derivare da eventuali distrazioni,l’addestramento deve essere mirato arendere gli operatori coscienti delleloro azioni, evitando così che venga-no assolte per mera abitudine. Nel ca-so di errori basati sulle regole, una co-stante supervisione di queste, l’ag-giornamento in relazione all’evolu-zione tecnologica ed operativa, non-ché la diffusione delle informazioni edelle lezioni apprese, sono metodi ef-ficaci per evitare l’applicazione di pro-cedure inadeguate o obsolete.In conclusione, si può sicuramenteaffermare che le nostre scelte azien-dali, che tengono in dovuta conside-razione l’importanza dell’individuoe la relazione tra le persone, qualeelementi di primaria rilevanza nellamessa a punto dei processi organiz-zativi, sono inequivocabilmente fina-lizzati a mantenere e migliorare i giàelevati livelli di sicurezza del nostroSistema. Da studi effettuati in Italiae all’estero, sia nel dominio di Safe-ty che in quello di Security, emergeche sarà sempre più determinantenei prossimi anni un’efficace forma-zione, valorizzazione e gestione delFattore Umano, giacché la personarappresenta e continuerà a rappre-sentare l’elemento cardine per poterassicurare l’efficace e sicuro funzio-namento dei sistemi e, contestual-mente, un fondamentale e proattivocontributo alla protezione degli stes-si “asset” rispetto a potenziali rischie minacce. l

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Maurice Georges è Amministratore Delega-to di DSNA dal 2009. Prima di essere no-minato a ricoprire questo prestigioso ruoloha svolto svariati incarichi, in qualità dialto dirigente, in seno a DSNA: direttoredell’unità operativa (2008), vice direttorestrategia (2007), consigliere dell’Ammini-stratore Delegato di DSNA incaricato degliaffari internazionali (2005-2006). Dal1999 al 2004, ha guidato l’En-route ATCCa Brest. Ha iniziato la sua carriera in DSNAnel 1996, come direttore dell’ufficio tariffeper la navigazione aerea. Da settembre 2012ricopre anche la carica di Chairman delloEuropean CANSO Commettee (EC3)

DSNA è uno dei partner di FABEC,come prevede che evolverà la par-tnership FAB dopo dicembre 2012?FABEC sta diventando una realtà. Iltrattato intergovernativo FABEC è sta-to ratificato. Ormai si tengono incontritra i dirigenti di alto e medio livellocon cadenza regolare. Si è deciso dilavorare sugli elementi fondamenta-li. È stato elaborato un piano di ren-dimento comune, al fine di adempiereagli obiettivi delineati dalla Commis-sione europea. È stata costituita unastrategia per lo spazio aereo comune,che si concentra su gestione estesa diarrivi e partenze, rotte libere e prov-vedimenti per la gestione del flussodel traffico aereo di breve termine.Oltre al progresso operativo, stiamoattualmente sviluppando delle pro-poste volte a migliorare la nostra ge-stione congiunta FABEC, grazie allacreazione di un’entità centrale ad hocche supporterà lo sviluppo e la ge-stione di FABEC. È già stato avviato ildialogo sociale. Sebbene siano già sta-ti mossi significativi passi avanti, sap-

piamo bene che la strada da percor-rere è ancora lunga. La Commissione europea sta prepa-rando il pacchetto SES2+, quali sonole aspettative di DSNA?Negli ultimi anni abbiamo assistito amolti cambiamenti normativi. Adat-tarsi a queste novità richiede tempo esforzi. Posso dire che non abbiamosfruttato appieno il potenziale dellanormativa SES II attualmente in vi-gore. Per questo motivo dobbiamofare in modo di ottenere sempre il me-glio dal contesto normativo esistenteal fine di migliorare rendimento, in-teroperabilità e consolidamento/con-centrazione delle funzioni ANS, quan-do e dove necessario.Come giudica il valore aggiunto of-ferto dalla partnership A6 a DSNA?Come dice il motto: “l’unione fa laforza”. L’alleanza A6 è stata costitui-ta per promuovere il punto di vistaANSP in seno a SESAR. Già ha dimo-strato la sua efficacia ed è apprezzatamolto dagli altri partner. Io credo fer-mamente che SESAR rappresenti ilfuturo per la gestione del traffico ae-reo in Europa. Grazie all’alleanza A6,possiamo dare un grandissimo con-tributo per far avanzare il program-ma e renderlo un grande successo intermini di investimento, a condizio-ne che garantiamo la compatibilità diquesta alleanza con i FAB e gli sviluppidella gestione di rete. DSNA e ENAV hanno avviato unapartnership da lungo tempo che è co-minciata con Co-Flight, come ritieneche evolverà la partnership nel futu-ro ambiente SES?Il programma Co-Flight è un successotecnico già da molto tempo: quando sa-

rà disponibile la versione V2, tra pochimesi, avremo il sistema di elaborazionedi dati di volo più avanzato in Europa,che potrà affrontare le sfide future po-ste dal Cielo unico europeo e da SESAR.Ci resta solo da trasformarlo in un suc-cesso operativo e commerciale. Questoè in gioco con il programma 4-Flight.I nostri partner industriali, Selex eThales, si adopereranno per raggiun-gere questo obiettivo. Credo che tro-veremo un modo per rafforzare la lo-ro partnership per le fasi di industria-lizzazione, utilizzo e manutenzione.In quanto Presidente di CANSO EC3,come valuta l’importanza del coordi-namento europeo nella nostra Asso-ciazione di settore?L’associazione degli ANSP europeisvolge un ruolo particolare nell’at-tuazione del Cielo unico. I nostri Sta-ti ci hanno affidato il compito di for-nire servizi sicuri ed efficienti, in ba-se alle richieste dei nostri clienti, per-tanto siamo sia “soggetto di cambia-mento” di SES, sia responsabili delmantenimento della continuità nelfuturo della gestione del traffico ae-reo in Europa. Le Istituzioni europeee le altre Associazioni del settore deltraffico aereo si affidano alla nostraconsulenza e al nostro sostegno, en-trambi preziosi e ragionati, grazie auna chiara visione sostenuta da un uni-co e trasparente interlocutore. Inol-tre, da un punto di vista ANSP più in-terno, CANSO è una piattaforma uni-ca per garantire che tutti gli ANSPsi impegnino al conseguimento diun’unica visione, poco importa qualisiano le specificità di ciascuna, che va-riano da un FAB all’altro. È proprioquesto lo scopo di CANSO EC3. l

n° 9 - Ottobre 2012 LA PAROLA A...

MAURICEGEORGESCEO DSNA

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Editore:ENAV SpAMassimo Garbini (Amministratore Unico)

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Direttore responsabile: Alessandro Di GiacomoComitato editoriale: Massimo Bellizzi, Francesco Fidenzoni, Iacopo Prissinotti, Elvira Savini Nicci,Vincenzo Smorto, Giovanni TorreRedazione: Via Salaria, 716 - 00138 Roma.Tel. 0681662301 - Fax [email protected]

Coordinamento Editoriale: Luca MorelliIn redazione: Francesco Fidenzoni, Luca MorelliHanno collaborato: Federico Maranghi (grafica),Gianluca Ciacci (ricerca fotografica)Impaginazione e stampa:Marchesi Grafiche Editoriali SpA Romawww.marchesigrafiche.it

Registrazione Tribunale di Roma n. 526 del 15-12-2003Numero chiuso in redazione il 31 ottobre 2012

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