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P AREA DI PROGETTO CLASSE V SEZ. A CORSO SERALE SPEC. ELETTRONICA PROGETTO SIRIO RILEVAMENTO E CONTROLLO DI TEMPERATURA E UMIDITA’ RELATIVA

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P AREA DI PROGETTO

CLASSE V SEZ. A

CORSO SERALE

SPEC. ELETTRONICA

PROGETTO SIRIO

RILEVAMENTO E CONTROLLO DI

TEMPERATURA E UMIDITA’ RELATIVA

Questo progetto e’ stato ideato per fare in modo che la classe possa presentare un progetto multidisciplinare contenente argomenti teorici e pratici riguardanti il maggior numero possibile di materie di esame; la sua realizzazione pratica inoltre fornisce una valida presentazione della classe alla commissione esaminatrice. Questo documento contiene tutto cio’ che e’ necessario per la realizzazione del progetto (schemi di principio, schemi circuitali, calcoli teorici per il dimensionamento dei componenti, nozioni teoriche sulle configurazioni scelte ecc..) e intende essere di aiuto soprattutto agli studenti lavoratori che per motivi di lavoro non possono frequentare in modo continuo le lezioni; naturalmente ciascuno studente potra’ modificare il progetto implememtandolo con sue proposte. Le discipline coinvolte nel progetto sono: T.D.P. – Il programma e’ stato impostato tutto su questo progetto (sensori e trasduttori, potenziometri, scelta degli integrati, progettazione CAD, simulazione, cablaggio) ELETTRONICA – Op.Amp. in diverse applicazioni (ampl. inv. e non, ampl. differenziale, buffer, trigger, generatore di segnale), transistor e relay, porte logiche. SISTEMI – Progettazione di principio, schemi a blocchi, realizzazione del controllo automatico con reazione negativa, attuatori. MATEMATICA – Calcoli teorici per il dimensionamento dei componenti delle singole parti, calcolo delle costanti di tempo, logaritmi, esponenziali. INGLESE –- Interpretazione e traduzione dei data-sheet dei componenti utilizzati TELECOMUNICAZIONI – Attualmente il progetto non prevede argomenti legati alla materia, ma si puo’ introdurre una parte legata alla trasmissione a distanza dei dati rilevati col sistema di rilevamento sia via cavo che via radio.

Indice INDICE I

CAPITOLO 1 INTRODUZIONE E DESCRIZIONE FUNZIONALE 1

1.1 Scopo 1 1.2 L’uso 1 1.3 Requisiti 1 1.3.1 Descrizione generale 1 1.3.2. Descrizione funzionale 3 1.3.2.1 Trasduttore di temperatura e circuito di pretrattamento 3 1.3.2.2 Condizionamento del segnale (temperatura) 3 1.3.2.3 Circuito di controllo e regolazione(temperatura) 4 1.3.2.4 Circuito attuatore (temperatura) 4 1.3.2.5 Refrigeratore 4 1.3.2.6 Riscaldatore 4 1.3.2.7 Trasduttore di umidità 4 1.3.2.8 Astabile (umidità) 4 1.3.2.9 Filtro Passa-Basso (umidità) 5 1.3.2.10 Filtro Passa-Alto (umidità) 5 1.3.2.11 Rivelatore di picco (umidità) 5 1.3.2.13 Circuito di condizionamento (umidità) 5 1.3.2.14 Circuito di controllo e regolazione (umidità) 5 1.3.2.15 Circuito attuatore (umidità) 6 I

1.3.2.16 Umidificatore 6

1.3.2.17 Deumidificatore 6 1.3.2.18 Circuito di visualizzazione della temperatura/umidità 6 1.3.2.19 Circuito di alimentazione 6 1.3.2.20 Pannello di monitoraggio e regolazione 6 1.4 Caratteristiche dei componenti 9 CAPITOLO 2 PROGETTAZIONE 10 2.1 Trasduttore di temperatura AD 590 10 2.2 Trasduttore di temperatura AD 590 con circuito di pretrattamento 11 2.3 Circuito di condizionamento 12 2.4 Circuito di controllo e regolazione 16 2.4.1 Progettazione del trigger 1 e trigger 2 16 2.4.2 Circuito che fornisce le tensioni di riferimento ai trigger 1-2 18 2.5 Circuito attuatore per l’accensione del refrigeratore 19 2.6 Circuito attuatore per l’accensione del riscaldatore 20 2.7 Segnalazione del corretto funzionamento del relè

perl’accensione del refrigeratore 21

2.8 Segnalazione del corretto funzionamento del relè

perl’accensione del riscaldatore 22 2.9 Segnalazione del corretto funzionamento del trigger 1 (refrigeratore) 23 2.10 Segnalazione del corretto funzionamento del trigger 2 (riscaldatore) 24 Schema circuitale del controllo e rilevamento della temperatura 25 2.11 Trasduttore di umidità con pretrattamento 26

2.11.1 Sensore di umidità relativa (RH) 26 2.11.2 Circuito astabile 27 II

2.11.3 Filtro passa-basso 28

2.11.4 Filtro passa-alto 29 2.11.5 Rivelatore di picco 29 2.11.6 Temporizzazioni 30 2.12 Circuito condizionamento umidità 31 2.13 Blocco di controllo e regolazione umidità 35 2.13.1 Progettazione trigger 3 e trigger 4 35 2.13.2 Circuito che fornisce le tensioni di riferimento ai trigger 3-4 37 2.14 Circuito attuatore per l’accensione del deumidificatore 39 2.15 Circuito attuatore per l’accensione dell’umidificatore 41 2.16 Segnalazione del corretto funzionamento del relè

per l’accensione del deumidificatore 42 2.17 Segnalazione del corretto funzionamento del relè

per l’accensione dell’ umidificatore 43 2.18 Segnalazione del corretto funzionamento del trigger 3 (deumidificatore) 44 2.19 Segnalazione del corretto funzionamento del trigger 4 (umidificatore) 45 Schema circuitale del controllo e rilevamento dell’umidità foglio 1/2 45 Schema circuitale del controllo e rilevamento dell’umidità foglio 2/2 46 2.20 Circuito di visualizzazione (DPM) della temperatura e dell’umidità relativa 47 Schema circuitale per il controllo del DPM 49 CAPITOLO 3 CRITERI DI TARATURA E INSTALLAZIONE DEI SENSORI 50 3.1 Taratura del trasduttore di temperatura 50 3.2 Taratura del trasduttore di umidità 50 3.3 Installazione 50 III

CAPITOLO 4 ALIMENTAZIONE 51 4.1 Circuito di alimentazione 51 CAPITOLO 5 CONTROLLO 52

5.1 Pannello di monitoraggio e controllo 52 CAPITOLO 6 COLLEGAMENTI CON LA TEORIA DEI SISTEMI 53

6.1 Sistemi reazionati e regolatori 53 6.2 Regolatori di temperatura e RH 54 LISTA PARTI 55 DATA SHEET 59 Data sheet AD590 60 Data sheet Humidity sensor HC201 68 Data sheet Humidity sensor 233-691-90001 70 Data sheet TL 082 72 Data sheet MNCD4093 98 Data sheet CD4066 104 Data sheet 1N4148 112 Data sheet 2N2222A 119 Data sheet 2N2907 125 Data sheet LM 336 132 Data sheet 7812 141 Data sheet 7912 147 IV

CAPITOLO 1 INTRODUZIONE E DESCRIZIONE FUNZIONALE 1.1 SCOPO: Il sistema di controllo e rilevamento permette il controllo e il rilevamento della temperatura e dell’umidità attivando un elemento riscaldatore o di refrigerazione quando la temperatura scende o sale rispetto ad una soglia prefissata, o attivando un elemento deumidificatore o umidificatore quando l’umidità sale o scende rispetto ad una soglia prefissata. La visualizzazione della temperatura e dell’umidità controllata viene effettuata attraverso un DPM (Digital Panel Meter) posizionato in una centralina di controllo e rilevazione posta all’esterno della cella climatizzata. 1.2 L’USO Il sistema di controllo e rilevamento potrà essere impiegato per il controllo e il rilevamento della temperatura e dell’umidità di una camera per la conservazione di derrate alimentari. 1.3 REQUISITI Alimentazione primaria : da rete 220 VCA ± 10% /50 HZ

Alimentazione di servizio: +12V ± 0,5 % -12V ± 0,5 % Rilevamento/controllo temperatura : 0 °C ÷ 100 °C Rilevamento/controllo RH : 10% ÷ 90% Carico sugli attuatori : 220 V / 5 A 1.3.1 DESCRIZIONE GENERALE Questo sistema è costituito da : -Una centralina che svolge le funzioni di controllo,regolazione e visualizzazione di parametri controllati attraverso un DPM. La centralina dovrà essere posizionata all’esterno della cella climatizzata, lontano da fonti di calore e al riparo da campi elettromagnetici e umidità. -Un sensore per la rilevazione della temperatura che dovrà essere posizionato all’interno della cella climatizzata.Tale sensore andrà posizionato in modo da non essere influenzato direttamente dagli impianti di riscaldamento e refrigerazione (vedere installazione tipica). -Un sensore per la rilevazione dell’umidità relativa che dovrà essere posizionato all’interno della cella climatizzata. Tale sensore andrà posizionato in modo da non essere influenzato dagli impianti di umidificazione e deumidificazione (vedere schema installazione tipica fig.1). 1

CENTRALINA DI CONTROLLO E REGOLAZIONE

SENSORE DI TEMPERATURA SENSORE DI UMIDITÀ TELERUTTORI PER L’ACCENSIONE DEL REFRIGERATORE RISCALDATORE, DEUMIDIFICATORE E UMIDIFICATORE

Fig.1 SCHEMA INSTALLAZIONE TIPICA 2

ST

CENTR.

CS

R

E

F

R

I

G

E

R

A

T

O

R

E

R

I

S

C

A

L

D

A

T

O

R

E

T

E

L

CENTR.

ST

CS

T

E

L

DEUMIDIFICATORE

U

M

I

D

I

F

I

C

A

T

O

R

E

1.3.2 DESCRIZIONE FUNZIONALE Per la descrizione funzionale di questo sistema si fa riferimento allo schema a blocchi(Fig.2). Il sistema è composto da due catene principali, entrambe collegate ad un pannello di monitoraggio. La catena relativa alla rilevazione, controllo e regolazione della temperatura è costituita da un sensore che rileva la temperatura dell’ambiente, il segnale fornito, opportunamente trattato, verrà condizionato da un circuito che permetterà di avere alla sua uscita una tensione proporzionale alla temperatura rilevata, in modo da poter essere visualizzata dal DPM. Successivamente questo segnale, tramite un altro circuito, sarà confrontato con dei livelli di tensione preimpostati che permettono di selezionare le temperature di attivazione e disattivazione degli impianti di riscaldamento e refrigerazione. Questi saranno comandati da teleruttori azionati da relays ad attivazione elettronica. La catena relativa al controllo e regolazione dell’umidità relativa è costituita da un sensore di tipo capacitivo, il quale varia la sua capacità al variare dell’umidità dell’ambiente. La variazione sarà trattata da un circuito che fornirà una tensione corrispondente. Questa variazione di tensione sarà trattata da un altro circuito che permetterà di avere alla sua uscita un segnale da confrontare con dei riferimenti idonei all’ attivazione e alla disattivazione degli impianti di umidificazione e deumidificazione.

1.3.2.1 TRASDUTTORE DI TEMPERATURA E CIRCUITO DI PRETRATTAMENTO Il trasduttore di temperatura impiegato per la rilevazione della temperatura è il circuito integrato AD590 impiegato nel range di temperatura 0 °C a 100 °C. Questo tipo di sensore fornisce una corrente d’uscita proporzionale alla temperatura rilevata e può essere considerato come un generatore di corrente.Per avere in uscita una tensione invece che una corrente si utilizzerà un convertitore corrente/tensione utilizzando una resistenza in serie al sensore e prelevando ai sui capi la d.d.p. corrispondente.Si esegue il pretrattamento della tensione prelevata, amplificandola con un amplificatore operazionale in modo d’ avere una elevata immunità ai disturbi indotti. 1.3.2.2 CONDIZIONAMENTO DEL SEGNALE (TEMPERATURA) Il circuito di condizionamento permette di tarare il range di tensione che si vuole visualizzare sul DPM e di amplificare la differenza esistente tra la tensione fornita dal trasduttore e lo zeroset. Questo circuito è costituito da tre amplificatori operazionali in configurazione IN.A. Tale configurazione è stata preferita perché in fase di taratura ha notevoli vantaggi pratici rispetto ad un normale amplificatore differenziale. 3

1.3.2.3 CIRCUITO DI CONTROLLO E REGOLAZIONE (TEMPERATURA) Questo circuito permette di regolare le temperature per l’attivazione/disattivazione degli impianti di riscaldamento e refrigerazione e fornire il comando di accensione degli impianti stessi. Il circuito è composto da due parti: -la prima fornisce delle tensioni proporzionali alle temperature desiderate; -la seconda parte, costituita da due comparatori con isteresi, confronta queste tensioni con quella fornita dal circuito di condizionamento del segnale (IN.A) e quindi fornisce i comandi di accensione/spegnimento degli impianti. 1.3.2.4 CIRCUITO ATTUATORE (TEMPERATURA) I circuiti attuatori che dovranno essere impiegati sono due ed entrambi sono costituiti da un relè comandato da un transistor (in configurazione diversa) che permetteranno attraverso teleruttori di attivare o disattivare un riscaldatore e un refrigeratore posti all’interno della stanza. 1.3.2.5 REFRIGERATORE É il dispositivo che dovrà rinfrescare la camera quando la temperatura salirà al di sopra di quella preimpostata. Il refrigeratore dovrà essere posizionato in modo tale da non influenzare la rilevazione del sensore di temperatura e di umidità. 1.3.2.6 RISCALDATORE È il dispositivo che dovrà riscaldare la camera se la temperatura scende al disotto di quella reimpostata. Il riscaldatore dovrà essere posizionato in modo tale da non influenzare la rilevazione del sensore di temperatura e di umidità. 1.3.2.7 TRASDUTTORE DI UMIDITÀ Il sensore che viene impiegato per la rilevazione dell’umidità è HC201 della E+E ELEKTRONIC, questo sensore è di tipo capacitivo. La sua capacità aumenta all’aumentare dell’umidità relativa dell’ambiente in cui è posizionato. 1.3.2.8 MULTIVIBRATORE ASTABILE (UMIDITÀ) E’ il circuito costituito da un AMPLIFICATORE OPERAZIONALE in configurazione astabile con il sensore di umidita' che fornisce la capacita' da cui dipende la durata dei livelli alti e bassi di tensione circa uguali a +Vcc e -Vcc (+10.5 e -10.5) . 4

1.3.2.9 FILTRO PASSA-BASSO (UMIDITÀ) Il circuito, costituito da una resistenza e da un condensatore, ha l'uscita che raggiunge un livello massimo che dipende dalla costante di tempo RC e dalla durata della semionda positiva, e quindi dal valore di Cs. Il valore sara' tanto piu' alto quanto piu' e' grande Cs e quindi quanto piu' e' grande RH. 1.3.2.10 FILTRO PASSA-ALTO (UMIDITÀ) Il circuito, costituito da una resistenza e da un condensatore, serve per filtrare la sola componente alternata dell'uscita del passa-basso, eliminando l'eventuale componente continua. 1.3.2.11 RIVELATORE DI PICCO (UMIDITÀ) E’ un circuito costituito da un diodo e un condensatore che rileva il massimo valore dell'uscita del filtro passa-alto in modo da ottenere un valore di tensione continua dipendente da RH. 1.3.2.13 CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO (UMIDITÀ) Il circuito di condizionamento permette di tarare il range di tensione che si vuole visualizzare sul DPM e di amplificare la differenza esistente tra la tensione fornita dal trasduttore e lo zeroset. Questo circuito è costituito da tre amplificatori operazionali in configurazione IN.A. Tale configurazione è stata preferita perché in fase di taratura ha notevoli vantaggi pratici rispetto ad un normale amplificatore differenziale.

1.3.2.14 CIRCUITO DI CONTROLLO E REGOLAZIONE (UMIDITÀ) Questo circuito permette di regolare i valori di umidità relativa per l’attivazione/disattivazione degli impianti di deumidificazione e umidificazione e fornire il comando di accensione degli impianti stessi. Il circuito è composto da due parti: la prima fornisce delle tensioni proporzionali ai valori di umidità relativa desiderati; la seconda parte, costituita da due comparatori con isteresi, confronta queste tensioni con quella fornita dal circuito di condizionamento del segnale (IN.A) e quindi fornisce i comandi di accensione/spegnimento degli impianti. 5

1.3.2.15 CIRCUITO ATTUATORE (UMIDITÀ) I circuiti attuatori che dovranno essere impiegati sono due entrambi costituiti da un relè comandato da un transistor (in configurazione diversa) che permetteranno attraverso teleruttori di attivare o disattivare un umidificatore e un deumidificatore posti all’interno della stanza. 1.3.2.16 UMIDIFICATORE É il dispositivo che dovrà umidificare la camera quando l’umidità scende al disotto di quella preimpostata. L’umidificatore dovrà essere posizionato in modo tale da non influenzare la rilevazione del sensore di umidità. 1.3.2.17 DEUMIDIFICATORE É il dispositivo che dovrà deumidificare la camera quando l’umidità salirà al di sopra di quella preimpostata. Il deumidificatore dovrà essere posizionato in modo tale da non influenzare la rilevazione del sensore di umidità. 1.3.2.18 CIRCUITO PER LA VISUALIZZAZIONE DELLA TEMPERATURA / UMIDITÀ Questo circuito permette alternativamente la visualizzazione automatica su un DPM (Digital Panel Meter) ogni 4 secondi della temperatura o dell’umidità relativa rilevata all’interno della camera climatizzata, impiegando un CI 4066 (TECNOLOGIA CMOS) costituito da 4 switch analogici a comando digitale e una NAND con ingresso triggerato

1.3.2.19 CIRCUITO DI ALIMENTAZIONE È il circuito che alimenta l’intero circuito di rilevazione e controllo della temperatura e dell’umidità relativa.Questo circuito è costituito da un alimentatore duale che preleva l’alimentazione dalla rete 220 V/50HZ e fornisce in uscita una tensione duale di +12 V e –12 V e una max corrente di 500 mA. Il circuito di alimentazione dovrà essere posizionato a fianco della centralina di controllo e regolazione per evitare che il calore sviluppato da questo possa influenzare il corretto funzionamento di tutto il sistema di controllo e regolazione. 1.3.2.20 PANNELLO DI MONITORAGGIO E REGOLAZIONE Questo panello è parte integrante della centralina di monitoraggio e controllo, dove troviamo i dispositivi per il monitoraggio e la regolazione della temperatura e dell’umidità relativa controllata e i dispositivi per il corretto funzionamento del circuito. 6

7

°C

12V

≈220V GND

-12V

RH

Fig.2 SCHEMA A BLOCCHI

Trasduttore di temperatura

e

pretrattamento

Condizionamento del

segnale

Controllo e

regolazione

Circuito

attuatore

Refrigerazione

Riscaldamento

Pannello di

monitoraggio e controllo

Trasduttore

di umidità

RH

e pretrattamento

Condizionamento del

segnale

Controllo e

regolazione

Attuatore

Deumidificatore

Umidificatore

Alimentatore

8

CsR

0 REG F.S. SET

TRASDUTTORE RH + PRETRATTAMENTO

0 (ZERO SET)

CONDIZIONAMENTO

DEL SEGNALE

Fig. 3 SCHEMA A BLOCCHI DELLA LINEA DI CONTROLLO DELL’UMIDITÀ

Astabile

Filtro PBasso

Filtro PAlto

+

INA

-

Rivelatore di picco

VR

Controllo e regolazione

Circuito attuatore

Umidificatore

Deumidificatore

DPM +

CONTROLLO

9

1.4 CARATTERISTICHE COMPONENTI 1.4.1TRASDUTTORE DI TEMPERATURA (AD 590): Vedere data sheet allegato 1.4.2 SENSORE DI UMIDITÀ (HC201) Vedere data sheet allegato 1.4.3 AMPLIFICATORE OPERAZIONALE (TL082) : Vedere data sheet allegato

1.4.4 CIRCUITO INTEGRATO (CD 4093) :

Vedere data sheet allegato

1.4.5 CIRCUITO INTEGRATO (CD 4066) :

Vedere data sheet allegato

1.4.6 DIODO (1N4148):

Vedere data sheet allegato

1.4.7 TRANSISTOR (2N2222): Vedere data sheet allegato 1.4.8 TRANSISTOR (2N2907A): Vedere data sheet allegato 1.4.9 CIRCUITO INTEGRATO LM 336: Vedere data sheet allegato 1.4.10 CIRCUITO INTEGRATO (7812): Vedere data sheet allegato 1.4.11 CIRCUITO INTEGRATO (7912): Vedere data sheet allegato

10

CAPITOLO 2 PROGETTAZIONE

2.1 TRASDUTTORE DI TEMPERATURA AD 590

CIRCUITO

EQUIVALENTE DEL AD590

Il trasduttore di temperatura AD590 è

un sensore di tipo integrato in grado

di erogare una corrente proporzionale

alla temperatura assoluta e si può

considerare come un generatore di

corrente.Volendo però delle

variazioni di tensioni proporzionali

alla variazione di temperatura si

inserirà in serie al generatore di

corrente una resistenza R che fungerà

da convertitore corrente/ tensione.

Per Ix=0 si ha: Vsl è proporzionale alla temperatura T tramite la costante KR Campo d’impiego: 0 °C a 100 °C All’intervallo di temperatura facciamo corrispondere : 0 °C = 0V ; 100 °C = 10V

VsI=R*I=R*KT

Vs'

Vcc

Ix

R

11

2.2 TRASDUTTORE DI TEMPERATURA AD590 CON CIRCUITO DI PRETRATTAMENTO:

R2

1

R1

8

GND

V

+

-

2

S'

-Vee

3

I

R3

+Vcc

4Vs

Av = Guadagno dell’amplificatore operazionale non invertente (TL082)

Si fissa R1 = 1 KΩ (questa resistenza ha funzione di convertitore corrente/ tensione)

Av = 10

3

21R

RAV +=

Av - 1 =

3

2

R

R

10 – 1 =

3

2

R

R

3

2

R

R = 9

Fisso R3 =

R2 = 9 R3 = 9 * 1*103 =

9 KΩΩΩΩ

1 KΩΩΩΩ

12

CALCOLO DEL RANGE DI Vs: I per T = 0 °C (cioè 273,2 °K) vale 273,2 µA

ISV = R1* I = 103*273,2*10 -6 = 273,2*10 –3 V = Per T = 100 °C (cioè 373,2 °K) si ha I = 373,2 µA

ISV

=R1 * I = 103*373,2*10 -6 = 373,2*10 –3 V =

Poiché SV dovrà essere 10 ISV (dovuto al pretrattamento) si ottiene:

0 °C → ISV = 273,2 mV → SV =

100 °C → ISV = 373,2 mV → SV =

quindi con ∆T = 100 °C – 0 °C si ha SV = 2.3 CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO : Dal circuito di condizionamento del segnale si deve avere un range di tensione 0 ÷10 V in corrispondenza del range di temperatura 0 ÷ 100 °C, cioè un ∆V =10 V (a partire da 0 V). All’ ingresso di questo blocco c’è un range di tensione 2,732 ÷ 3,732 V (sempre in corrispondenza del range di temperatura 0 ÷ 100 °C), quindi un ∆V =1 V a partire da 2,732.

R7-V

8

+

- 1

OToffset

R4

V

V

R5

+Vcc

R6

EE

Vs3

2

4

Voffset = 2,732 V (la tensione fornita dall’assieme di rilevazione della temperatura a 0 °C)

273,2 mV

373,2 mV

1 V

3,732 V

2,732 V

13

Il guadagno differenziale è :

Ad = 101

10==

i

o

V

V

Poiché in sede di taratura bisogna regolare il guadagno per avere esattamente 2,5 V in corrispondenza di 25 °C, bisognerebbe prevedere la presenza di un potenziometro doppio nella coppia di resistenza R4, R6.Essendo noto che la linearità e l’accuratezza del tracking di due potenziometri (di normale commercializzazione) non è molto soddisfacente, conviene optare per un amplificatore differenziale con guadagno regolabile tramite una sola resistenza, questo requisito è soddisfatto dall’IN.A (utilizzando N° 3 TL 082).

8

-V

ee

(+)

1

ee

6

+Vcc

+

-

R38

V

-V

Vs

7

5

ROT

4

offset

-V

VR

+Vcc

4

R

ee

R

3

4

+

- 1

RINA

R

8

+

-

-Vee

2

(-)

2

G

VOT = tensione associata alla temperatura rilevata dal trasduttore (VO termica) Ad = amplificazione differenziale VOT = 0÷10 V (0°÷100 °C)

14

Ad = GR

R21 +

RG = 1

2

−dA

R

Per avere un buon CMRR bisogna che le resistenze “R” siano di valore uguale e con una bassa tolleranza. Si pone R =

RG =1

2

−dA

R =

1 - 10

10*10*2 3

= 9

10*10*2 3

= 2,22 KΩ

Per avere un guadagno regolabile intorno al valore Ad = 10, Si scompone RG in una parte fissa (R4 = 1,5 KΩ) ed una parte variabile (P1 = 1 KΩ ) in modo da centrare agevolmente il valore teorico 2,22 KΩ ed inoltre si può compensare l’errore introdotto dal guadagno del pretrattamento (dovrebbe essere esattamente 10).

P1

R4

RG= R4 + P1

10 KΩΩΩΩ

15

Vcc=12V

VoffsetP2

R5

R6

3,5V

2V

A

B

La tensione di riferimento per l’offset dovrebbe essere immune da derive termiche (altrimenti si introduce un errore assoluto sulla lettura della temperatura).Se si utilizza il normale circuito integrato (LM7812) la suddetta condizione non è soddisfatta quindi bisognerebbe impiegare un “VOLTAGE REFERENCE” stabilizzato termicamente per esempio LM 336. Ad ogni modo (per motivi didattici) si decide di utilizzare un partitore di tensione composto da due resistenze e un potenziometro. Si decide di poter prelevare con P2 = 1 KΩ una VOFFSET = 2 ÷ 3,5 V.

Poiché la d.d.p su P2 è 1,5 V [(3,5-2 )V] si ha nel partitore I = mAP

V5,110*5,1

10*1

5,1 3

3

2

===∆ −

VR6 = 2 V VR5 = Vcc – 3,5 =12 – 3,5 = 8,5 V

R6 = I

VR6 = 310*5,1

2−

= 1,33 KΩ (1,2 KΩ )

R5 = I

VR5 = 310*5,1

5,8−

= 5,67 KΩ (5,6 KΩ )

16

2.4 CIRCUITO DI CONTROLLO E REGOLAZIONE

VTL1 e VTH1 sono riferite al refrigeratore (trigger 1) VTL2 e VTH2 sono riferite al riscaldatore (trigger 2) VOT = tensione fornita dal INA proporzionale alla temperatura fornita dal trasduttore Per T > 26 °C (VOT > VTH1) si deve attivare il refrigeratore Per T < 24 °C (VOT < VTL1) si deve spegnere il refrigeratore Per T > 24 °C (VOT > VTH2) si deve spegnere il riscaldatore Per T < 22 °C (VOT < VTL2) si deve accendere il riscaldatore

2.4.1 PROGETTAZIONE DELTRIGGER 1 E TRIGGER 2

VH1 = VTH1 - VTL1 = 2,6 – 2,4 = 0,2 V (cioè 2 °C d’isteresi )

∆V = 21 V

Sapendo che β =

1

1

87

7

V

V

RR

R H

∆=

+ si ha :

1

1

V

VH

∆ =

21

2,0 =

87

7

RR

R

+

Per soddisfare la 1: Si dimensiona la resistenza R7 = 0,2 KΩ (220 Ω )

1

17

Si dimensiona la resistenza R8 = 20,8 KΩ (22 KΩ )

12

3

4

8V

V

V

+V

-V

CC

ee

R1

OT1

R7R8

+

-

TRIGGER 1

Essendo il trigger di tipo invertente si avrà: per VOT > VTH1 si ha V1 =VL1 Refrigeratore attivato

per VOT < VTL1 si ha V1 =VH1 Refrigeratore spento Essendo l’isteresi VH2 per il trigger 2 uguale VH1, il secondo trigger è identico al primo (ovviamente con VR2 ≠≠≠≠ VR1 ) .

27

V

-V

6

R2

CC

R10

+

-

V

5

R9

V

4

OT

ee

+V

8

TRIGGER 2 Per VOT > VTH2 si ha V2 = VL2 Riscaldatore spento Per VOT < VTL2 si ha V2 = VH2 Riscaldatore acceso

18

2.4.2 CIRCUITO CHE FORNISCE LE TENSIONI DI RIFERIMENTO AI TRIGGER 1 –2 Una volta fissato il valore della temperatura desiderata tramite P3, i diodi D1 e D2 forniscono uno shift positivo e negativo per ottenere VR1 e VR2 (per esempio, fissando con P3 la temperatura di 24 °C (cioè di 2,4 V) ed assumendo per i diodi (opportunamente polarizzati con R12 e R13 una d.d.p di 0,7 V, avrò VR1 = +2,5 V e VR2 = +2,3).

-Vee

I

7

1

R13

+

-

6

I

+

-

R16

VR27

P

-Vee

5

R12

2,5V

U55

+

-

4U3

R17

cc

+V

R14

+Vcc

P

+V

B

Bcc

4

8

2

VR1D1

-Vee6

8

A3

8

-Vee

cc

I

R15

P3

U5

R11

4

+V

D2

Si fissa P3 = 10 KΩ e si vuole ai suoi capi una d.d.p VP3 =2,5 V (si deve poter scegliere una temperatura da 0 °C a +25 °C).

mAP

VI P 25,0

10*10

5,23

3

3 ===

R11 = Ω=−

=−

−k

I

vV PCC38

10*25,0

5,2123

3 (39 Ωk )

IP = 10 mA (Per una buona polarizzazione dei diodi) Con IP = 10 mA è VF ≈ 0,7 V

19

R12 =R13 = Ω=−

=−

−K

I

VV

P

FCC 13,110*10

7,0123

(1,2 Ωk )

fisso Ip

I = 1 mA dovendo essere VR15 = VR16 = 0,1 V si ha : VR14 = VR17 = 0,6 V

R15 = R16 = Ω=−

K1,010*1

1,03

(100Ω)

R14 = R17 = Ω=−

K6,010*1

5,03

(560Ω)

2.5 CIRCUITO ATTUATORE PER L’ACCENSIONE DEL REFRIGERATORE

TRIGGER 1

21

V

R22

ee-V

+Vcc

TR1

18 R18

R7

V

K1

ATTUATORE 1

LED1

+V

U4

R8

Refrigeratore

4

R20

D3

3

CC

OT

LP1

R1

A

+

-

D5

V

V1 = uscita del trigger 1 VH1 = uscita alta del trigger1 Il diodo zener D3 è di piccola potenza che dà la tensione che serve quando è polarizzato inversamente.Quando viene polarizzato direttamente è come se fosse un normale diodo con VF ≅ 0,6 V. Il diodo zener conduce se polarizzato inversamente oltre la tensione di zener e fornisce una tensione fissa, ma si può variare la corrente.Con V1 =VH1 (≅10,5 V) il transistor deve essere interdetto (cioè VBE non deve essere polarizzata direttamente).Se non ci fosse il diodo zener, VH1

sarebbe ancora in grado di polarizzare direttamente la giunzione BE. Inserendo in serie alla base un diodo zener con VZ>1,5V (VCC-VH1=1,5 V), per esempio VZ = 4,7 V, quando V1 = VH1 il diodo zener non conduce perchè la tensione di polarizzazione è minore di VZ e quindi R18 risulta “volante”, IB = 0 e il transistor risulta interdetto. La resistenza R22 serve per chiudere la giunzione BE quando il transistor è interdetto e si calcola in modo che la sua corrente sia trascurabile

20

quando il transistor è saturo ( I =22R

VBESAT ) oppure se ne tiene conto. Essendo il transistor

complementare a quello che è utilizzato nel circuito dell’attuatore per l’accensione del riscaldatore (cioè 2N2907A), si ha β*

= 40 e I BSAT = 0,5 mA . Ponendo R22 = 10 KΩ

IR22 = 3

22 10*10

7,0=

R

VBESAT =0,07 mA

IR18 = IBSAT + IR22 = ( 0,5 + 0.07)*10-3 = 0,57 mA ≅ 0,6 mA Quando V1= VL1 ≅ -10,5 la d.d.p sulla serie D3, R18,R22 è: V = VCC – VL1= 12-(-10,5) = 22,5 V

VR18 = V – VBESAT – VZ = 22,5 – 0,7 – 4,7 = 17,1 V

R18 = Ω==−

KI

V

R

5,2810*6,0

1,173

18

18 (27 KΩ)

Per la scelta di R18 bisogna scegliere un valore standard in difetto per avere una sicura saturazione. 2.6. CIRCUITO ATTUATORE PER L’ACCENSIONE DEL RISCALDATORE

+Vcc

R10

8

R21

B

V

+V

TR2

D6

V

6

+

-

R19

CC

OT

V

LP2

ATTUATORE 2

R23

TRIGGER 2

2

5

-V

U4

R2

R9

K2

4

LED2

Riscaldatore

ee

D47

V2 = uscita trigger 2 VF = caduta di tensione ai capi del diodo VH2 = uscita trigger 2 ICSAT = 20 mA

mAI

I CSATBSAT 5,0

40

10*203

*===

β

21

VR19 = VH2 - V F - VBESAT = 10,5- 0,6 – 0,7 = 9,2 V

R19 = Ω==−

KI

V

BSAT

R 4,1810*5,0

2,93

19 (18 KΩ)

R23 = 10 KΩ e la sua corrente quando c’è la VBESAT, si può considerare trascurabile

Il diodo D4 è un diodo interruttore che quando l’uscita dell’U4B (TRIGGER 2) assume valore negativo

D4 si interdice e la base di TR2 è riferita a massa con R23 e quindi TR2 si interdice.

2.7 SEGNALAZIONE DI CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL RELÈ PER L’ACCENSIONE DEL REFRIGERATORE

LP1

REFRIGERATORE

N.A.

Con apparecchiatura spenta si ha il bulbo al neon LP1 acceso (ON) e il relativo comando proveniente dal trigger 1 ( V1) è a livello alto (VH1).

Con apparecchiatura accesa si ha il bulbo al neon LP1 spento (OFF) e il relativo comando proveniente dal trigger 1 ( V1) è a livello basso (VL1).

22

2.8 SEGNALAZIONE DI CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL RELÈ PER L’ACCENSIONE DEL RISCALDATORE

RISCALDATORE

LP2

N.A.

Con apparecchiatura spenta si ha il bulbo al neon LP2 acceso (ON) e il relativo comando proveniente dal trigger 2 (V2) è a livello basso (VL2).

Con apparecchiatura accesa si ha il bulbo al neon LP2 spento (OFF) e il relativo comando proveniente dal trigger 2 ( V2) è a livello alto (VH2).

23

2.9 SEGNALAZIONE DEL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL TRIGGER 1 (REFRIGERATORE) La segnalazione del corretto funzionamento del trigger avviene attraverso il diodo LED 1. Le condizioni di V1 (uscita dal trigger 1) sono due alto e basso. Ricordando che la tensione di BREAKDOWN inversa del LED è di 3-4V , si inserisce il diodo di protezione D5( polarizzato in modo opposto al LED). Per il calcolo di R20 si assume : IF = 5mA, VF ≅ 2V VH1 ≅ +10,5V

R20 = Ω===−

=−

−−K

I

VV

F

FH 7,110*7,110*5

5,8

10*5

25,10 3

33

1 (1,8 KΩ)

Sul pannello di monitoraggio e controlllo devono essere disposti affiancati il LED 1(relativo al corretto funzionamento del trigger 1) ed LP1 (lampadina al neon relativa al corretto funzionamento del relè). Quando il comando V1 è associato al refrigeratore spento si ha : V1 = V H1 , LED1 acceso, relè diseccitato e LP1 acceso

Quando invece il refrigeratore si deve accendere si ha:

V1 = VL1 , LED 1 spento, relè eccitato e LP1 spento

V

A

-V

8

R20

R8

V

TO

R7

1

4

R1

V

LED1

TRIGGER 1

CC

ee

D5

OT

+

-

3

1

ATTUATORE 1

U4

+V

2

24

2.10 SEGNALAZIONE DEL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL TRIGGER 2 (RISCALDATORE) La segnalazione del corretto funzionamento del trigger avviene attraverso il diodo LED 2. Le condizioni di V1 sono due alto e basso. Ricordando che la tensione di BREAKDOWN inversa del LED è di 3-4V , si inserisce il diodo di protezione D6( polarizzato in modo opposto al LED). Per il calcolo di R21 si assume : IF = 5mA, VF ≅ 2V VH2 ≅ +10,5V

R21 = Ω===−

=−

−−K

I

VV

F

FH 7,110*7,110*5

5,8

10*5

25,10 3

33

2 (1,8 KΩ)

Sul pannello di monitoraggio e controlllo devono essere disposti affiancati il LED 2 ed LP2 (lampadina al neon): Quando il comando V2 è associato al riscaldatore spento si ha : V2 = VH2 , LED2 acceso, relè diseccitato e LP2 acceso

Quando invece il riscaldatore si deve accendere si ha:

V2 = VL2 , LED 2 spento, relè eccitato e LP2 spento

V

8

R21

LED2

ATTUATORE 2

R9

+V

VV V

U4

6

+

-

ee

R10

OT

5

-V

V

2

B4

CC

R2

TO

TRIGGER 2

7

D6

25

SCHEMA CIRCUITALE DEL CONTROLLO E RILEVAMENTO DELLA TEMPERATURA

5

ee

8R16

+

-

1

B

P1

R5

-Vee

4

+

-

R21

R2

5

+V

U2B

+

-

+Vcc

7

R14

2

U4

1

D2

B2

Refrigeratore

4

U4

R1

3

8

+Vcc

R18

U1

4

R

3

3

-V

R

R7

+Vcc

ee

U3

ToDPM

1

R23

U3

-Vee

cc

R19

R10

LED1

B

8

-V1

3

ee

R11

R12

CC

2,5V8

-V

CC

+

-

+

-2

5

4

+

-

7

-Vee

+

-

3,5V

-V

R6

A

-V

2

R15

+

-

+Vcc

LP2

+Vcc

ee

4

Riscaldatore

D6

R22

+

-

cc

8

ee

+V

6

LP1

+Vcc

R17

3

6

R13

8

R4

4

R

P2

D4

R

R9

8

4

7

R

LED2

+Vcc

R8

8

1

6

TR1

U2

A

2

cc

+V

D1

R3

+V

A

P3

TR2

7 5

K1

6

-Vee

A

+Vcc

8

-Vee

4

4

D5

R

+V

R20

2V

U5

U5

D3

K2

26

2.11 TRASDUTTORE DI UMIDITÀ CON PRETRATTAMENTO: Il trasduttore di umidità impiegato per la rilevazione dell’ umidità è il della E+E ELEKTRONIC mentre per pretrattare il segnale proveniente dal sensore si utilizzeranno i seguenti circuiti: Multivibratore astabile come generatore di onda quadra (duty cicle =50%) , filtro passa-basso RC, filtro passa-alto RC, rivelatore di picco (diodo-condensatore).

2.11.1 SENSORE DI UMIDITÀ RELATIVA (RH):

Il sensore impiegato come sensore di umidità è di tipo capacitivo (Mod HC201), la sua capacità aumenta all’aumentare dell’umidità relativa dell’ambiente in cui si trova. Cs = capacità del sensore Cs = 185 pF con RH = 50% misurata in un circuito con f = 20 KHz

Frequenza operativa: f = 10-100 KHz

VMAX = 5 V

Se consideriamo la caratteristica del sensore idealmente lineare, possiamo disegnarla con i dati forniti dal costruttore in un piano cartesiano con % RH in ascisse e Cs in ordinate, la retta deve passare per il punto P corrispondente a Cs = 185 pF e RH = 50 %. Cs

205

185 -------------------

165

155 10 50 90 % RH

27

2.11.2 MULTIVIBRATORE ASTABILE:

Cs

+Vcc+Vcc

+

-

3

21

8

4

-Vcc

R24

Va

-Vcc

U4A

R26

+

-

U4B

5

67

8

4

R25

Il multivibratore astabile e' realizzato con un amplificatore operazionale la cui uscita deve oscillare tra i valori di alimentazione +Vcc e -Vcc (a meno di circa 1,5 V ). Ponendo R25 =10 KΩ R26=1 KΩ per avere una variazione di 2 V su Cs, che pre RH=50% vale 185 pF.

DC = %50=T

TH Cs=185 pF

12625

26 ≈+

=−= VohRR

RVtlVth V VOH =-VOL =10,5 V

TH =TL = 25 µ sec

τττ 182,0)21ln(ln25

261 =+=

−=

R

R

VV

VVT

OHTH

OHTLH

182,0

1025

182,0

6

24

−⋅== H

s

TCR Ω=

⋅⋅

⋅=

KR 74110185182,0

102512

6

24

Al variare di RH la durata del fronte positivo TH dipendera’ dal valore di Cs nel seguente modo:

182,010741 3 ⋅⋅⋅= −

SH CT I valori di CS e TH saranno : 165 pF RH 10% TH=22 µs 175 pF RH 30% TH=23,6 µs 185 pF RH 50% TH=25 µs 195 pF RH 70% TH=26,3 µs 205 pF RH 90% TH=28 µs All’uscita dell’astabile si inserisce un buffer, sempre realizzato con Amplificatore Operazionale, per evitare che i circuiti a valle influiscano sulla costante di tempo di carica e scarica del condensatore influenzando il DC che puo’ divenire diverso dal 50%.

28

2.11.3 FILTRO PASSA-BASSO

R27 VfVa

C1

Il filtro R27 C1 fa in modo che la tensione massima Vf dipenda dalla durata di TH in base alla seguente relazione:

τ

τ

H

H

T

T

OH

e

eVVf

+

−=

1

1

Scegliendo τ=160µs (circa sei volte superiore a TH per avere una carica pressoche’ lineare del condensatore) si pone C1=0,1 µF e R27=1,6 KΩ Applicando la formula precedente per i diversi valori di RH si ottiene: RH 10% TH=22 µs Vf=721 mV RH 30% TH=23,6 µs Vf=773 mV RH 50% TH=25 µs Vf=818 mV RH 70% TH=26,3 µs Vf=861 mV RH 90% TH=28 µs Vf=916 mV Si ottiene cosi’ un legame quasi lineare tra la Vf e RH. Con i valori di R27 e C1 si ottiene una frequenza di taglio di circa 10 KHz in modo che la frequenza dell’astabile per RH=50% si possa considerare sul tratto lineare della risposta in frequenza del filtro, essendo pari a 20 KHz, dando luogo ad una risposta del tipo rappresentato nella figura (dove si considera un segnale di tipo sinusoidale) :

29

2.11.4 FILTRO PASSA-ALTO C2

R28

Vf

Dopo il filtro passa-basso e prima del rivelatore di picco si pone un filtro passa-alto per

bloccare l’eventuale componente continua dovuta al DC diverso dal 50%.

Si considera una frequenza di taglio di circa 1 KHz, dato che la frequenza di

oscillazione dell’astabile e’ circa 20 KHz; per semplificare i calcoli si considera che i

due filtri siano separati da un buffer in modo che le due frequenze di taglio (10 KHz e 1

KHz) si possano calcolare per i singoli circuiti.

Si pone:

R28=1,6 KΩ C2=1 µF In questo modo si filtrera’ solo la componente alternata bloccando la componente continua. 2.11.5 RIVELATORE DI PICCO

Ft RH 90% 50% 10%

10 18 20 22

KHz

Vf/Va

30

Vr

C3

Vf D7

Come rivelatore di picco si utilizza un semplice diodo D7 collegato ad un condensatore elettrolitico C3 di capacita’ 1 µF; la sua uscita Vr sara’ inferiore a Vf di circa 0,7 V assumendo i seguenti valori: RH 10% Vf=721 mV Vr=21 mv RH 30% Vf=773 mV Vr=73 mv RH 50% Vf=818 mV Vr=118 mv RH 70% Vf=861 mV Vr=161 mv RH 90% Vf=916 mV Vr=216 mv

2.11.6 DIAGRAMMI TEMPORALI CIRCUITERIA SENSORE DI UMIDITÀ

Voh

Vtl

Vth

Vol

VCs

Va

Th Tl

31

2.12 CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO (UMIDITÀ) La variazione di VR e' di circa 200 mV per una variazione di RH dal 10% al 90% (80). Poiche' si vuole ottenere una variazione di tensione VRH di 8 V (1-9 V) dopo l'amplificazione, il guadagno Ad dell'amplificatore IN.A. deve essere uguale a 40.

Voh

Vfmin

Vfmax

Vol

Vf

Va

Th

Vr

32

vRH

vo

(0 V)

Voffset Voffset = tensione di riferimento RG

’ = serve per regolare il fondo scala

Ad = guadagno differenziale Si avra' :

2

4

ee

R

1

'

7

V

+V

3

+

-

5

CC

R

(-)

8

'

4

-Vee

'R

R

'

-V

6

1

Offset

(+)

'

R 3

CC

R

RH R

8

INA

+

-

+

-

R8

'

-V

'

G

4

2

+Vcc

V

V

+V

ee

- Ad

+

33

Si sceglie percio' un rapporto :

E di conseguenza: R'=10 KΩ R38+P5=500 Ω R38=200 Ω P5=10 KΩ In questo modo si avra' un valore di Ad che varia da 100 (P5=0) a 3 (P5=10000) e in uscita avremo i seguenti valori di VRH:

RH=50% VRH =118mVx40=4,72 V RH=30% VRH =73mVx40=2,92 V RH=70% VRH =161mVx40=6,44 V

RG

R38

P5

Agendo su P5 si puo' ottenere la regolazione fine del guadagno, agendo su P4 si puo' variare la tensione di riferimento intorno a 0 V (che corrisponde a RH=0%); infatti su P4 si avra' una tensione di 1 V (da -0,5 V a +0,5 V) che potra' essere regolata per la taratura dello strumento. La tensione di riferimento per l’offset dovrebbe essere immune da derive termiche (altrimenti si introduce un errore assoluto sulla lettura dell’umidità relativa).Se si utilizza il normale circuito integrato (LM7812) la suddetta condizione non è soddisfatta quindi bisognerebbe impiegare un “VOLTAGE REFERENCE” stabilizzato termicamente per esempio LM 336. Ad ogni modo (per motivi didattici) si decide di utilizzare un partitore di tensione composto da due resistenze e un potenziometro. Si otterranno i valori previsti ponendo: R36 =R37 =11,5 KΩ P4 = 1 KΩ

-

538

'21

PR

RAd

++=

40'2

1538

=+

+=PR

RAd

+Vcc

R36

OFFSET

P4

V

+0,5V

34

In conclusione avremo: Cs= sensore di RH Astabile= trasduttore di RH Filtri+rivelatore di picco= Pretrattamento Amlificatore IN.A.= Condizionamento del segnale Il trasduttore di RH e' formato dal sensore Cs inserito in un astabile (trasduttore RH f) seguito dai filtri e dal rivelatore di picco, che effettuano il pretrattamento del segnale. L'amplificatore IN.A. porta il segnale al livello desiderato (condizionamento) per la visualizzazione ed il controllo di RH.

2.13 BLOCCO DI CONTROLLO E REGOLAZIONE DELL’UMIDITÀ

35

5V50%

V

-TRIGGER 435%

VTH3

4,1V

3,5V

V

4V

VTL4

3,8

3,8V

4,2V

45%

VTH4=VTL3

VR4

R3

4V

4,5V

RH

4,2V

30%

40%

3,9V

3V

V

-TRIGGER 3

VTL3 e VTH3 sono riferite al deumidificatore (trigger 3) VTL4 e VTH4 sono riferite all’ umidificatore (trigger 4) VRH = tensione fornita dal IN.A proporzionale alla RH fornita dal circuito di pretrattamento Per RH > 42% (VORH > VTH3) si deve attivare il deumidificatore Per RH < 40% (VORH < VTL3) si deve spegnere il deumidificatore Per RH > 40% (VORH > VTH4) si deve spegnere l’umidificatore Per RH < 38% (VORH < VTL4) si deve accendere l’umidificatore 2.13.1 Progettazione Trigger 3 e Trigger 4 VH3 = VTH3 - VTL3 = 4,2 – 4 = 0,2 V (cioè 2 % d’isteresi ) ∆V3 = 21 V

Sapendo che β = 3

3

4847

47

V

V

RR

R H

∆=

+ si ha :

3

3

V

VH

∆ =

21

2,0 = 4847

47

RR

R

+

Per soddisfare la 1: Si dimensiona la resistenza R47 = 0,2 KΩ (220 Ω ) Si dimensiona la resistenza R48 = 20,8 KΩ (22 kΩ )

1

36

V

4

Vee

R48

ORH2V

V

8

1

V

R47

CC

R3

+

-

3

3

TRIGGER 3

Essendo il trigger di tipo invertente si avrà: per VORH > VTH3 si ha V3 =VL3 Deumidificatore attivato

per VORH < VTL3 si ha V3 =VH3 Deumidificatore spento

Essendo l’isteresi VH4 per il trigger 4 uguale VH3 , il secondo trigger è identico al primo (ovviamente con VR4 ≠≠≠≠ VR3 ) .

R49 = 220Ω

R53 = 22 KΩ

TRIGGER 4

per VORH > VTH4 si ha V4 =VL4 Umidificatore attivato

per VRH < VTL4 si ha V4 =VH4 Umidificatore spento

V

4

Vee

R53

ORH6V

V

8

7

V

R49

CC

R4

+

-

4

5

37

2.13.2 CIRCUITO CHE FORNISCE LE TENSIONI DI RIFERIMENTO AI TRIGGER 3 –4 Una volta fissato il valore dell’umidità relativa desiderata tramite P3, i diodi D15 e D16 forniscono uno shift positivo e negativo per ottenere VR3 e VR4 (per esempio, fissando con P6 l’umidità relativa del 40% (cioè di 4 V) ed assumendo per i diodi opportunamente polarizzati con R39 e R45 una d.d.p di 0,7 V, avrò VR3 = +4,1 V e VR4 = +3,9 V.

8

5

6

U10A+V

7

R41

-Vee

3V

+

-

VR3

+

-

D15

R425V

2

-Vee

P

3U11A

cc

'

4

VR4

I1

R43

+V

I

P6

6

+

-

R39

-Vee

cc

8

D16

4

4U11B

R46

I

+Vcc

R40

5

P

8

R45

+Vcc

-Vee

R44

7

VR40 = 7 V

VR46 = 3 V

6PV∆ = 2 V

Si fissa P6 = 10 kΩ e si vuole ai suoi capi un d.d.p VP6 = 2 V (si deve poter scegliere un valore di umidità relativa da 30% ÷ 50%

I = mAP

VP 2,010*10

23

6

6 ==∆

Ω===−

KI

vR 35

10*2,0

73

4040

(33 KΩ)

R46 = Ω==−

KI

VRB 1510*2,0

33

38

IP = 10 mA (Per una buona polarizzazione dei diodi) Con IP = 10 mA è VF ≈ 0,7 V

R39 =R45 = Ω=−

=−

−K

I

VV

P

FCC 13,110*10

7,0123

(1,2 Ωk )

fisso Ip

I = 1 mA dovendo essere VR42 = VR43 = 0,1 V si ha : VR41 = VR44 = 0,6 V

R42 = R43 = Ω=−

K1,010*1

1,03

(100Ω)

R41 = R44 = Ω=−

K6,010*1

6,03

(560Ω)

39

2.14 CIRCUITO ATTUATORE PER L’ACCENSIONE DEL DEUMIDIFICATORE

+Vcc

1D17 R51

R52

3 U12A

Deumidificatore

4

R3

TRIGGER 3

TR5

+Vcc

V

V

+

-

-Vee

LP3

23

ATTUATORE 3

8

R50

D18

K3

RH

LED3

R48

R47

V

V3 = uscita del trigger 3 VH3 = uscita alta del trigger 3 Il diodo zener D17 è di piccola potenza che da la tensione che serve quando è polarizzato inversamente. Quando viene polarizzato direttamente è come se fosse un normale diodo con VF ≅ 0,6 V. Il diodo zener conduce se polarizzato inversamente oltre la tensione di zener e fornisce una tensione fissa, ma si può variare la corrente.Con V3 =VH3 (≅10,5 V) il transistor deve essere interdetto (cioè VBE non deve essere polarizzata direttamente).Se non ci fosse il diodo zener VH3 sarebbe ancora in grado di polarizzare direttamente la giunzione BE. Inserendo in serie allla base un diodo zener con VZ>1,5V (VCC-VH3=1,5 V), per esempio VZ = 4,7 V, quando V3 = VH3 il diodo zener non conduce perchè la tensione di polarizzazione è minore di VZ e quindi R51 risulta “volante”, IB = 0 e il transistor risulta interdetto. La resistenza R52 serve per chiudere la giunzione BE quando il transistor è interdetto e si calcola in modo

che la sua corrente sia trascurabile quando il transistor è saturo ( I =52R

VBESAT ) oppure se ne

tiene conto. Essendo il transistor complementare a quello che è utilizzato nel circuito dell’attuatore per l’accensione del riscaldatore (cioè 2N2907A), si ha β*

= 40 e I BSAT = 0,5 mA

. Ponendo R52 = 10 KΩ

IR52 = 3

52 10*10

7,0=

R

VBESAT =0,7 mA

IR51 = IBSAT + IR52 = ( 0,5 + 0.07)*10-3 = 0,57 mA ≅ 0,6 mA

40

Quando V3= VL3 ≅ -10,5 la d.d.p sulla serie D17, R51,R52 è: V = VCC – VL1= 12-(-10,5) = 22,5 V

VR51 = V – VBESAT – VZ = 22,5 – 0,7 – 4,7 = 17,1 V

R51 = Ω==−

KI

V

R

5,2810*6,0

1,173

51

51 (27 KΩ)

Per la scelta di R51 bisogna scegliere un valore standard in difetto per avere una sicura saturazione. .

41

2.15 CIRCUITO ATTUATORE PER L’ACCENSIONE DELL’ UMIDIFICATORE:

K4

V

R56

R49

6

RH

-Vee

D19

4 D20

+Vcc

V

LP4

R4

5

8

U12B

R54

R53

TR4

V

+

-

Umidificatore7

R55

ATTUATORE 4

4

LED4

TRIGGER 3

V4 = uscita trigger 4 VF = caduta di tensione ai capi del diodo VH4 = uscita trigger 4 ICSAT = 20 mA Si fissa R56 = 10 KΩ

mAI

I CSATBSAT 5,0

40

10*20 3

*===

β

VR54 = VH4 - V F - VBESAT = 10,5- 0,6 – 0,7 = 9,2 V

R54 = Ω==−

KI

V

BSAT

R 4,1810*5,0

2,93

54 (18 KΩ)

Il diodo D20 è un diodo interruttore che quando l’uscita dell’U12B (TRIGGER 4) assume valore

negativo D20 si interdice e la base di TR4 è riferita a massa con R55 e quindi TR4 si interdice.

42

2.16 SEGNALAZIONE DI CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL RELÈ PER L’ACCENSIONE DEL DEUMIDIFICATORE:

N.A

DEUMIDIFICATORE

LP3

Con apparecchiatura spenta si ha il bulbo al neon LP3 acceso (ON) e il relativo comando proveniente dal trigger 3 ( V3) è a livello alto (VH3).

Con apparecchiatura accesa si ha il bulbo al neon LP3 spento (OFF) e il relativo comando proveniente dal trigger 3 ( V3) è a livello basso (VL3).

43

2.17 SEGNALAZIONE DI CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL RELÈ PER L’ACCENSIONE DELL’ UMIDIFICATORE:

N.A

UMIDIFICATORE

LP4

Con apparecchiatura spenta si ha il bulbo al neon LP4 acceso (ON) e il relativo comando proveniente dal trigger 4 (V4) è a livello basso (VH4).

Con apparecchiatura accesa si ha il bulbo al neon LP4 spento (OFF) e il relativo comando proveniente dal trigger 4 ( V4) è a livello basso (VL4).

44

2.18 SEGNALAZIONE DEL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL TRIGGER 3 (DEUMIDIFICATORE): La segnalazione del corretto funzionamento del trigger avviene attraverso il diodo LED 3. Le condizioni di V3 (uscita dal trigger 3) sono due alto e basso. Ricordando che la tensione di BREAKDOWN inversa del LED è di 3-4V , si inserisce il diodo di protezione D18( polarizzato in modo opposto al LED). Per il calcolo di R50 si assume : IF = 5mA, VF ≅ 2V VH3 ≅ +10,5V

R50 = Ω===−

=−

−−K

I

VV

F

FH 7,110*7,110*5

5,8

10*5

25,10 3

33

3 (1,8 KΩ)

Sul pannello di monitoraggio e controlllo devono essere disposti affiancati il LED 3 (relativo al corretto funzionamento del trigger 3) ed LP3 (lampadina al neon relativa al corretto funzionamento del relè): Quando il comando V1 è associato al refrigeratore spento si ha : V3 = V H3 LED3 acceso, relè diseccitato e LP3 acceso

Quando invece il refrigeratore si deve accendere si ha:

V3 = VL3 LED 3 spento, relè eccitato e LP3 spento

3

D18

R3

8

U12A

RHV

4

2

LED3

V

R47

R48

ATTUATORE 3

1

-Vee

V

3

TO

R50

+

-

+Vcc

45

2.19 SEGNALAZIONE DEL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL TRIGGER 4 (UMIDIFICATORE): La segnalazione del corretto funzionamento del trigger avviene attraverso il diodo LED 4. Le condizioni di V4 sono due alto e basso. Ricordando che la tensione di BREAKDOWN inversa del LED è di 3-4V , si inserisce il diodo di protezione D19 ( polarizzato in modo opposto al LED). Per il calcolo di R55 si assume : IF = 5mA, VF ≅ 2V VH2 ≅ +10,5V

R55 = Ω===−

=−

−−K

I

VV

F

FH 7,110*7,110*5

5,8

10*5

25,10 3

33

2 (1,8 KΩ)

Sul pannello di monitoraggio e controlllo devono essere disposti affiancati il LED 4 ed LP4 (lampadina al neon): Quando il comando V2 è associato al riscaldatore spento si ha : V4 = VH4 LED4 acceso, relè diseccitato e LP4 acceso

Quando invece il riscaldatore si deve accendere si ha:

V4 = VL4 LED 4 spento, relè eccitato e LP4 spento

+

-

+Vcc

6

V

LED4

ATTUATORE 4

5

R49

RH

D19

-Vee

U12B

4

8

TO

R56

R53

V7

R3

45

SCHEMA CIRCUITALE DEL CONTROLLO E RILEVAMENTO DELL’UMIDITÀ FOGLIO 1/2

+Vcc

Vf

+Vcc

C3

R28

D7

-Vcc C1Cs

C2

-Vcc

U4A

R27

R25

+

-

3

21

8

4

R26

+

-

U4B

5

67

8

4

R24

Va Vr

46

SCHEMA CIRCUITALE DEL CONTROLLO E RILEVAMENTO DELL’UMIDITÀ FOGLIO 2/2

-Vee

7

+

-

5

cc

D15

3,5V

+Vcc

P6

1

+V

U9A

D20

TR5

3

5

R39

LED3

7

ToDPM

-Vee

VRH

1

Umidificatore

8

-Vee

-Vee

R'

R47

P5

4

R36

+Vcc

R46

R41

R51

+

-

+

-

2

+Vcc

U9B

4

8

TR4

3

5V

D19

R56

R37

+Vcc

2

U10A

U12A

+

-

R'

ee

+Vcc

R48

D16

B

U11B

-Vee

-Vee

4

7

R42

R55

+

-

8

4

5

8

2

K3

P4

LED4

7

3

Deumidificatore

R54

+Vcc

5

+V

LP4

3V

+

-

-Vee

6

-V

R49

D18

+Vcc

U11A

+

-

R40

R'

6

+Vcc

R43

R'

2

R52

6

6

+Vcc

4

8

R50

1

cc

-Vee

+

-

LP3

K4

R38

4

8

8

+Vcc

R53

4

U10B

U12B

R'

4,5V

3

R45

1

R44

D17

R'

4

8

-Vcc

VR

+0,5V

-0,5V

47

2.20 CIRCUITO DI VISUALIZZAZIONE (DPM) DELLA TEMPERATURA E DELL’UMIDITÀ RELATIVA : Questo circuito permette alternativamente la visualizzazione automatica su un DPM (Digital Panel Meter) ogni 4 secondi della temperatura o dell’umidità relativa rilevata all’interno della camera climatizzata, impiegando un CI 4066 (TECNOLOGIA CMOS) costituito da 4 switch analogici a comando digitale e una NAND con ingresso triggerato. Si utilizza una NAND del circuito integrato CD 4093 e alcune resistenze di uguale valore e un condensatore. Si utilizza la porta NAND per realizzare il multivibratore astabile perche’ e’ inserito in un blocco con alimentazione +12 V (non duale come per il resto del sistema), e anche per motivi didattici (si vuole mostrare una alternativa all’operazionale); la realizzazione con operazionale avrebbe richiesto un ulteriore livello di tensione stabilizzata di +6 V.

Dimensionamento della resistenza R1 e il condensatore elettrolitico C per avere un tempo di visualizzazione sul DPM della temperatura e dell’umidità relativa ad intervalli di 4 sec l’una dall’altra. VDD = 12 V VOH ≅ VDD

VOL ≅ 0 V VTH ≅ 0,6 VDD

VTL ≅ 0,4 VDD

( )( )

41,02,7

8,4ln

1212*6,0

1212*4,0ln

6.0

4.0lnln τττττ =

−=

−=

−=

−=

DDDD

DDDD

OHTH

OHTLH

VV

VV

VV

VVT

=−

−=

OLTL

OLTHL

VV

VVT lnτ

( )( )

41,08,4

2,7ln

012*4,0

012*6,0ln

04,0

06.0ln ττττ ==

−=

DD

DD

V

V

HT = LT = 4,0τ 1

Per avere un tempo di visualizzazione di 4 sec sia della temperatura che dell’umidità relativa dobbiamo avere il periodo sec8=+= LH TTT

sec4=HT

sec4=HT

sec1041,0

4

41,0=== HT

τ

5457 C*R=τ

48

Si fissa R57 = 1 MΩ

F,

C µ==τ

= 1010

769

10 6654

Calcolo delle resistenze R60 e R62 per l’accensione dei due led gialli : I LED gialli indicheranno quale parametro viene visualizzato in determinato momento sul DPM (cioè se temperatura o umidità relativa): Per i led gialli si ha: VF ≅ 1,7 V IF ≅ 5 mA Pertanto si ha:

Ω≅=−

=−

K,*

,I

VVR

F

FDD 22105

310360

R60 = R62

Le resistenze R58, R59, R61, si dimensionano tutte uguali a 10 kΩ LED 5 segnala lettura °C LED 6 segnala lettura RH

CLOCK U13A U13B=U13D U13C LED 5 LED 6

L CHIUSO (LETTURA°C)

OFF CHIUSO

ON (°C) OFF

H OFF ON (LETTURA RH)

OFF OFF ON (RH)

49

SCHEMA CIRCUITALE PER CONTROLLO DEL DPM

+Vcc

5

V

+Vcc

2

U6D

+Vcc

11

R58

10

V

+

R60

TR6

9

9

LED6

+Vcc

U13A

10

-Vee

R59

3

-Vee

U13C

OT

4

1

R57

U13D

+Vcc12

+Vcc

R61

U13B

LED5

R62

8

+Vcc

13

+Vcc

+Vcc

6

DPM

RH

8

C4

-Vee

-Vee

50

CAPITOLO 3 CRITERI DI TARATURA E INSTALLAZIONE DEI SENSORI 3.1 TARATURA DEL TRASDUTTORE DI TEMPERATURA

Taratura dello zero:

-Si porta il trasduttore a 0 °C (equilibrio termico con ghiaccio fondente alla pressione atmosferica di 760 mHg).

-Si regola P2 affinchè si legga 0 V all’uscita dell’ INA .

Taratura fondo scala: - Si porta il trasduttore a 100 °C equilibrio termico con l’acqua in ebollizione a 760 mHg. - Si regola P1affinchè si legga 10 V all’ uscita dell’INA. 3.2 TARATURA DEL TRASDUTTORE DI UMIDITÁ Il metodo più corretto è tararlo con igrometro di precisione di riferimento.

Un modo alternativo è il seguente:

Taratura dello zero: Si introduce il sensore in un barattolo di vetro con RH = 0% (basta riempire metà del

barattolo con materiale molto igroscopico, per esempio calce viva). Si regola P4 (0

SET) in modo da leggere 0 V sul DPM.

In alternativa si puo' inserire un condensatore da 160 pF al posto di Cs (valore di Cs per

RH=0%) ed agire sul potenziometro P4 fino ad ottenere un valore di tensione in uscita

uguale a 0 V.

Se si utilizza un sensore PHILIPS 233-691-90001 che ha capacita' variabile tra 110 e

150 pF, si puo' usare lo stesso circuito per il rilevamento di RH mettendo in parallelo al

sensore un condensatore di capacita' 56 pF in modo da riportare i valori complessivi di

capacita' a quelli considerati nel progetto.

Taratura scala: Si mette il sensore all’equilibrio con l’ambiente esterno di cui si deve conoscere il

valore dell’umidità relativa.Si regola il guadagno dell’IN.A con P5 in modo da leggere

sul DPM il valore di tensione corrispondente all’RH ambiente (per esempio se RH =

60% si dovrà leggere 6V)

3.3 INSTALLAZIONE Quando si avrà a disposizione la pianta del locale e l’ubicazione dei dispositivi indicati nello schema di installazione di fig. 1 del paragrafo 1.3.1, verrà indicata la tipologia dei cavi e la loro posa.

51

CAPITOLO 4 ALIMENTAZIONE 4.1 CIRCUITO DI ALIMENTAZIONE L’alimentazione dell’intero circuito di rilevazione e di controllo avviene attraverso un alimentatore duale a 12 V. VR63 =24-1,7 =22,3 V

Ω==−

KR 6,4410*5,0

3,22363

(47 KΩ )

3

C11

220V

F112V

3

C6

U15

T1

C8

+12V1

C12

B1

+ C9

12V

2

LED7

C5

1

-12V

+

U14

+

+SW1

0V- +C7

AC

C10

2

R63

F1 = FUSIBILE 100 mA SW1 = Da pannello D7= LED VERDE C5 = 2200 µF C6 = 2200 µF C7 = 0,1µF C8 = 0,1 µF C9 = 100 µF C10 = 100 µF C11 = 0,1 µF C12 = 0,1 µF B1 = B50C1000 T1 = Primario 220 Vca U14 = 78L12 U15 = 79 L12 Secondario 12+12 VCA / 0,5 A

52

CAPITOLO 5 CONTROLLO 5.1 PANNELLO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO Struttura del pannello: N° 1 INTERRUTTORE DI ACCENSIONE (SW 1) N° 1 LED (LED 7) VERDE DI SEGNALAZIONE PRESENZA ALIMENTAZIONE N° 1 LAMPADINA AL NEON LP1 SENALAZIONE CORRETTO FUNZIONAMENTO RELÈ ACCENSIONE REFRIGERATORE. N° 1 LED ROSSO (LED1) PER SEGNALAZIONE DEL CORRETO FUNZIONAMENTO TRIGGER1(REFRIGERATORE). N° 1 LAMPADINA AL NEON LP2 SENALAZIONE CORRETTO FUNZIONAMENTO RELÈ ACCENSIONE RISCALDATORE. N° 1 LED ROSSO (LED 2) PER SEGNALAZIONE DEL CORRETO FUNZIONAMENTO TRIGGER 2 (RISCALDATORE). N° 1 LAMPADINA AL NEON LP3 SENALAZIONE CORRETTO FUNZIONAMENTO RELÈ ACCENSIONE DEUMIDIFICATORE. N° 1 LED ROSSO (LED3) PER SEGNALAZIONE DEL CORRETO FUNZIONAMENTO TRIGGER 3 (DEUMIDIFICATORE). N° 1 LAMPADINA AL NEON LP4 SENALAZIONE CORRETTO FUNZIONAMENTO RELÈ ACCENSIONE UMIDIFICATORE. N° 1 LED ROSSO (LED4) PER SEGNALAZIONE DEL CORRETO FUNZIONAMENTO TRIGGER 4 (DEUMIDIFICATORE). N° 1 DPM (DIGITAL PANEL METER). N° 1 LED GIALLO(LED 5) PER SEGNALARE CHE LA GRANDEZZA NONITORATA È LA TEMPERATURA N° 1 LED GIALLO (LED 6) PER PER SEGNALARE CHE LA GRANDEZZA NONITORATA È L’UMIDITÀ RELATIVA. N° 1 POTENZIOMETRO (P3) PER IMPOSTARE LA TEMPERATURA CHE SI VUOLE NELLA STANZA. N° 1 POTENZIOMETRO(P6) PER IMPOSTARE L’UMIDITÀ RELATIVA CHE SI VUOLE NELLA STANZA.

53

CAPITOLO 6 COLLEGAMENTI CON LA TEORIA DEI SISTEMI 6.1 SISTEMI REZIONATI E REGOLATORI Tutti i sistemi di controllo automatici utilizzano la reazione negativa come configurazione base per poter tenere sotto controllo l’evoluzione del tempo di qualunque grandezza fisica. L’ingresso del sistema e’ costituito normalmente da una grandezza elettrica (V/I) e l’uscita dalla grandezza fisica che si vuole controllare; nel nostro caso si vuole mantenere costante l’uscita e quindi il nostro sistema di controllo sara’ un REGOLATORE. Lo schema di principio di un regolatore e’ quello riportato in figura:

Gli unici blocchi che devono essere sempre presenti in un regolatore sono il sistema oggetto, il nodo sommatore ed il controllore, gli altri possono anche mancare nelle varie applicazioni.

CONTROL

LORE

CONDIZ.

SEGNALE

ATTUATO

RE

SISTEMA

OGGETTO

CONDIZ.

SEGNALE

TRASDUT

TORE

Vref +

-

y(t)

Vreaz

54

6.2 REGOLATORI DI TEMPERATURA E RH Il nostro progetto e’ composto quindi da due regolatori, uno per la temperatura e uno per l’umidita’ relativa, che possono essere schematizzati nel modo seguente:

I circuiti di pretrattamento e di condizionamento del segnale sono stati illustrati in precedenza per entrambi i sistemi di controllo, la tensione Vref corrisponde al valore di temperatura o di umidita’ impostato tramite i potenziometri P3 e P6. Il controllore corrisponde in entrambi i casi ai trigger che agiscono in base al valore della grandezza di uscita (T o RH) riportata in ingresso dalla rete di reazione. II nodo sommatore e’ rappresentato dagli ingressi + e – dei trigger . L’attuatore e’ rappresentato dall’insieme transistor+rele’+dispositivo (umidificatore/deumidificatore, riscaldatore/refrigeratore). Il sistema oggetto del controllo e’ rappresentato dall’ambiente in cui si vogliono controllare i valorei T e RH.

CONTROL

LORE

ATTUATORE SISTEMA

OGGETTO

PRETR.

SEGNALE

TRASDUT

TORE

Vref +

-

T/RH

Vt/Vrh COND.

SEGNALE

55

LISTA PARTI

RESISTENZE VOLORE POTENZIOMETRI VALORE DIODI SIGLA TRANSISTOR SIGLA R’ 10 KΩΩΩΩ P1 1 KΩΩΩΩ D1 1N4148 TR1 2N2907A R 10 KΩΩΩΩ P2 1 KΩΩΩΩ D2 1N4148 TR2 2N2222 R1 1 KΩΩΩΩ P3 10 KΩΩΩΩ D3 Zener 4,7 TR4 2N2222 R2 9 KΩΩΩΩ P4 10 KΩΩΩΩ D4 1N4148 TR5 2N2907A R3 1 KΩΩΩΩ P5 1 KΩΩΩΩ D5 1N4148 TR6 2N2222 R4 1,5 KΩΩΩΩ P6 10 KΩΩΩΩ D6 1N4148 R5 5,6 KΩΩΩΩ D7 1N4148 R6 1,2 KΩΩΩΩ D15 1N4148 R7 220 ΩΩΩΩ D16 1N4148 R8 22 KΩΩΩΩ D17 Zener 4.7 R9 220 ΩΩΩΩ D18 1N4148

R10 22 KΩΩΩΩ D19 1N4148 R11 39 KΩΩΩΩ D20 1N4148 R12 1,2 KΩΩΩΩ LED1 Rosso R13 1,2 KΩΩΩΩ LED2 Rosso R14 470 ΩΩΩΩ LED3 Rosso R15 220 ΩΩΩΩ LED4 Rosso R16 220 ΩΩΩΩ LED5 Giallo R17 470 ΩΩΩΩ LED6 Giallo R18 27 KΩΩΩΩ R19 18 KΩΩΩΩ R20 1,8 KΩΩΩΩ R21 1,8 KΩΩΩΩ R22 10 KΩΩΩΩ

56

LISTA PARTI

RESISTENZE VALORE CONDENSATORI VALORE LAMPADE AL NEON

VALORE C.I. SIGLA

R23 10 KΩΩΩΩ C1 0,1 µµµµF LP1 220 V U2 TL082 R24 741 KΩΩΩΩ C2 1 µµµµF LP2 220 V U3 TL082 R25 10 KΩΩΩΩ C3 1 µµµµF LP3 220 V U4 TL082 R26 1 KΩΩΩΩ C4 10 µµµµF LP4 220 V U5 TL082 R27 1,6 KΩΩΩΩ C5 2200 µµµµF U6 CD4093 R28 1,6 KΩΩΩΩ C6 2200 µµµµF U7 LM336 R36 11,5 KΩΩΩΩ C7 0,1 µµµµF U8 TL082 R37 11,5 KΩΩΩΩ C8 0,1 µµµµF U9 TL082 R38 200 ΩΩΩΩ C9 100 µµµµF U10 TL082 R39 1,2 KΩΩΩΩ C10 100 µµµµF U11 TL082 R40 33 KΩΩΩΩ C11 0,1 µµµµF U12 TL082 R41 0,6 KΩΩΩΩ C12 0,1 µµµµF U13 4066 R42 0,1 KΩΩΩΩ U14 78L12 R43 0,1 KΩΩΩΩ U15 79L12 R44 0,6 KΩΩΩΩ R45 1,2 KΩΩΩΩ R46 15 KΩΩΩΩ R47 220 ΩΩΩΩ R48 22 KΩΩΩΩ R49 220 ΩΩΩΩ R50 1,8 KΩΩΩΩ R51 27 KΩΩΩΩ R52 10 KΩΩΩΩ

57

LISTA PARTI

RESISTENZE VALORE SENSORE DI TEMPERATURA

SIGLA SENSORE DI UMIDITÀ

SIGLA PONTE DI DIODI

SIGLA

U1 AD590 CS HC201 B1 B50C1000 R53 22 KΩΩΩΩ R54 18 KΩΩΩΩ R55 1,8 KΩΩΩΩ R56 10 KΩΩΩΩ R57 1MΩΩΩΩ R58 10 KΩΩΩΩ R59 10 KΩΩΩΩ R60 2,2 KΩΩΩΩ R61 10 KΩΩΩΩ R62 2,2 KΩΩΩΩ R63 47 KΩΩΩΩ

58

LISTA PARTI

FUSIBILE VALORE TRASFORMATORE VALORE SWITCH MODELLO F1 100 mA T1 Primario

220 VCA

Secondario 12+12 VCA / 0,5 A

SW1 Da pannello a leva

59

60

61

62

63

64

65

66

67

68

69

70

71

72

73

74

75

76

77

78

79

80

81

82

83

84

85

86

87

88

89

90

91

92

93

94

95

96

97

98

99

100

101

102

103

104

105

106

107

108

109

110

111

112

113

114

115

116

117

118

119

120

121

122

123

124

125

126

127

128

129

130

131

132

133

134

135

136

137

138

139

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