Osservatorio IP-TV Milano, 23 ottobre 2007. Lo scenario nazionale Il 2007 è un anno di transizione...

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Milano, 23 ottobre 2007

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Lo scenario nazionale

Il 2007 è un anno di transizione per i destini della Digital TV in Italia La Pay TV (SAT) inizia a produrre marginalità positive mentre le altre

forme di audiovisivo evidenziano trend non esaltanti.

Le piattaforme digitali oggi attive ed in grado di veicolare il segnale TV sono molteplici sia in modalità free che pay.

4,1 Mni di abbonati Sky ad inizio 2007 4,5 Mni di famiglie con decoder DTT (2,9 Mni carte attivate) 0,4 Mne di utenti di TV via cavo su 8 Mni di accessi BB (consumer) 1,3 Mni di utenze di TV satellitare FTA

Le piattaforme digitali oggi attive ed in grado di veicolare il segnale TV sono molteplici sia in modalità free che pay.

4,1 Mni di abbonati Sky ad inizio 2007 4,5 Mni di famiglie con decoder DTT (2,9 Mni carte attivate) 0,4 Mne di utenti di TV via cavo su 8 Mni di accessi BB (consumer) 1,3 Mni di utenze di TV satellitare FTA

Il sistema della TV analogica e generalista è in “impasse” di audience e di raccolta pubblicitaria

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Tendenze nella fruizione mezzi

Media 2001 2006

TV generaliste (tutti i gg) 75,5% 72,8%

Radio (tutti i gg) 38,7% 33,4%

Quotidiani info (tutti i gg) 24,6% 23,1%

Settimanali (nei 7 gg) 48,4% 38,4%

Mensili (nei 30 gg) 33,0% 27,8%

TV tematiche (nei 7 gg) 18,2% 29,3%

Internet (nei 7 gg) 15,7% 27,1%

Media 2001 2006

TV generaliste (tutti i gg) 75,5% 72,8%

Radio (tutti i gg) 38,7% 33,4%

Quotidiani info (tutti i gg) 24,6% 23,1%

Settimanali (nei 7 gg) 48,4% 38,4%

Mensili (nei 30 gg) 33,0% 27,8%

TV tematiche (nei 7 gg) 18,2% 29,3%

Internet (nei 7 gg) 15,7% 27,1%

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55.12055.011

54.729

39.83638.652

37.563

10.20311.190

11.182

3.5974.097

4.581

576625

779

42.76338.706

37.649

Ascolto ultimi 7giorni

Tutti i giorni 4/5 giorni 2/3 giorni 1 giorno Ascolto nelgiorno medio

Settembre-Novembre 2005

Settembre-Novembre 2006

Febbraio-Aprile 2007

Dati di ascolto delle emittenti televisive

Dati in migliaia di unità

Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Audistar 2006-2007

Diminuisce lafrequenzadi ascolto

Base: 55.990.000 individui

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Andamento della raccolta pubblicitaria TV

in Italia, 2002-2006

3.929,7

4.123,6

4.551,0

4.668,0 4.704,8

2002 2003 2004 2005 2006

Dati in milioni di €

Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Nielsen

4,9%

10,4%

2,6%

0,8% La TV assorbe storicamente il 53% degli investimenti pubblicitari

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TV Digitale terrestre (DTT) La transizione al digitale della televisione terrestre è fortemente voluta dai

governi dei paesi UE non è una piattaforma alternativa ma di un processo di migrazione tecnologica Per facilitare la diffusione della DTT i Governi hanno messo e mettono a

disposizione incentivi (anche in finanziaria attuale) e finanziamenti a fondo perduto per il rinnovo delle infrastrutture di trasmissione degli operatori TV

In virtù degli accordi presi con le Amm. Regionali Val D’Aosta e Sardegna si avviano ad essere nel 2008 le prime due regioni all-digital;

La migrazione stà quindi (lentamente) avvenendo e oggi la TV digitale terrestre italiana ha una penetrazione del 22% nelle famiglie italiane;

La data di switch-off è stata fissata per l’italia nel 2012;

Accanto alla DTT generalista e free nascono altri modelli di business: soluzioni PPV su carta prepagata pay TV a bouquet

Accanto alla DTT generalista e free nascono altri modelli di business: soluzioni PPV su carta prepagata pay TV a bouquet

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La TV ad alta definizione (HDTV)

L’avvento dei formati digitali in HD non interessa solo il mercato dei supporti pre-registrati, ma avrà un impatto sensibile anche nel settore TV.

L’HDTV avrà un impatto simile a quello rappresentato dall’avvento del colore 30 anni fa e produrrà il ricambio di quasi tutto il parco terminali TV;

Negli USA e in Giappone l’HDTV è ormai una realtà consolidata: in America del nord i maggiori network trasmettono parte del palinsesto in HDTV; anche numerose emittenti cavo/satellite forniscono contenuti pay.

In UE l’HDTV è in ritardo: oggi solo poche emittenti SAT trasmettono in HD È solo questione di tempo ?

L’HD è la vera killer application della DTT ma in Italia presenta alcune criticità: Disponibilità di frequenze (1 mux= 2 canali HD) Decoder adatti (H264)Nel 2008 RAI inizierà le sperimentazioni pilota

L’HD è la vera killer application della DTT ma in Italia presenta alcune criticità: Disponibilità di frequenze (1 mux= 2 canali HD) Decoder adatti (H264)Nel 2008 RAI inizierà le sperimentazioni pilota

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TV Mobile (DVB-H)

• Costi infrastrutturali • Reformat dei contenuti• Formule Pay• Scarsità di terminali

?

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Pay TV satellitare (DTH)

La pay TV traina la cerscita del mercato. In UE gli abbonati Pay TV sono oltre 100 Mni (satellite e cavo) con un trend annuo del 13%;

In Italia ci sono 5,5 Mni di abitazioni in grado di ricevere la TV digitale direttamente da satellite, con l’installazione di una parabola.

Queste sono il 24% delle famiglie ed includono gli abbonati all’unica piattaforma pay nazionale oltre che gli utenti abituali di piattaforme diverse da quella dominante (mercato etnico) o di soli servizi in chiaro.

Gli utenti di pay TV satellitare hanno superato ad inizio 2007 i 4,1 Mni di abbonati, il 95% è abbonato a pacchetti premium .

La saturazione relativa del mercato nelle fasce alte di offerta è una realtà e l’offerta di pay TV evolve verso il dowsizing dei bouquetLa saturazione relativa del mercato nelle fasce alte di offerta è una realtà e l’offerta di pay TV evolve verso il dowsizing dei bouquet

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Le strategie multipiattaforma

delle Pay TV company

PVR IP-TV HD-TV

SKY (UK) 2001 2005 2006

Canalsat (Fr) 2003 2004 2006

TPS (Fr) 2002 2004 2006

Sky Italia 2005 ?? 2006

Digital Plus (Sp) ?? ?? ??

Premiere (DE) 2005 ?? 2005

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IP-TV L’offerta di IP-TV (fino a metà 2005 un unico operatore) vede nel 2007

l’ingresso dei principali carrier Tlc italiani sia con la vendita di soluzioni triple play sia con la rivendita di bouquet.

In Francia l’IP-TV è una realtà di successo (unico paese) con 3,7 Mni abbonati a fine 2007 (25,5% accessi BB)

L’ARPU medio dell’utenza di Pay TV (350-400 €/anno) e la possibilità di erogare su piattaforme TV altre tipologie di servizi (gaming, gambling, e-commerce etc) spinge a nuovi posizionamenti di mercato inglobando nella filiera una crescentere proposizione di contenuti.

La nascita di nuovi canali digitali evidenzia la necessità di ampliare e regolare l’accesso ai contenuti che si porrà come il tema cruciale dei prossimi mesi.

Nel 2008 è prevedibile il decollo di questo mercato ?Nel 2008 è prevedibile il decollo di questo mercato ?

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'12-17 '18-24 '25-34 '35-49 '50-64 '+65

apr-06 apr-07

Gli utenti Web in Italia

Fonte: elaborazioni NetConsulting su dati Nielsen Netratings

N. Utenti attivi per classi d’età (x 1.000) (apr 06 - apr 07)

N. Utenti attivi per classi d’età (x 1.000) (apr 06 - apr 07)

Trend delle classi di età:

12-17: +14,3 % 18-24: - 8,2 % 25-34: - 6,3 % 35-49: +36,6 % 50-64: +10,0 % + 65: +13,4 %

1.818

N. Totale utenti

Apr-06: 19,79 Mni Apr-07: 21,72 Mni (+9,7%)4.570

7.343

3.894

653

2.526

Le classi di età + 35 crescono in modo significativo

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Il mercato della pubblicità online in Europa

€ 3.100,5

€ 1.752,1

€ 1.178,8

€ 564,3€ 465,2 € 310,6 € 214,3 € 182,1

UK Germania Francia Paesi Bassi Italia Spagna DK BelgioFonte: IAB Europe/Pricewaterhouse Coopers, Giugno 2007

Raccolta ADV online 2006 (Mni €)

13%

11,9%

11,4%

9,5%

9,0%

4,0%5,1%2,5%

% Quota online su totale ADV(classified incluso)

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Livelli di utilizzo del Web 2.0 in Italia

Totalenavigatori

italiani

Navigatori Web 2.0

Web 2.0 vstotale

navigatori

N. Totale navigatori (gen07) 20,25 Mni 11,37 Mni 56%

Sessioni Web per persona /mese 29 44 +52%

Tempo Web per persona/mese 18h 36 m 27h 50m +51%

Tempo PC per persona/mese 38h 14 m 60h 30m +57%

Differenti velocità di sviluppo nell’ultimo anno (gen06-gen.07) Differenti velocità di sviluppo nell’ultimo anno (gen06-gen.07)

Numero navigatori + 4%

Tempo Web per persona + 36%

Fonte: Nielsen/Netratings (Home e work data) Gennaio 2007

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Scenario delle nuove forme di TV

Broadcaster(BBC, RAI, Mediaset, Sky)

Enhanced TV• Time shifting• Mirror-valoriz. library

Community Portal(Youtube, MySpace)

User Gen.Content• Long tail• da user a semi-pro

User Gen.Content• Long tail• da user a semi-pro

Upload

ISP/Telcos(Free, France Telecom,

Telefonica, BT, Telecom Italia)

IP-TV Triple Play• crescita canali• entry level low cost

AggregazioneTV lineare

Home videoVirtual Video Store

• Vod aperto• Da PC a TV set

Channel extension

New Comers(Joost, Babelgum)

Net TV• mix lineare/non lineare• n. infinito di canali• personal TV

Content aggregation

Da lineare a Vod

‘99

2006

2004

Web TV

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Il fenomeno della “Longa Tail” guida il nuovo rapporto domanda-offerta

Fonte: Screen Digest

0

200

400

600

800

1000

1200

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003

Altro

Salute, Meteo, Viaggi

Cultura,DocumentariDivertimento, PC,GamesShopping

Sport

News, Economia,PoliticaMusica

Film

Per bambini

Generalista

Sotto la spinta della domanda la segmentazione dell’offerta TV ha, in dieci

anni, moltiplicato per 6 il numero dei canali

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Dalla regolamentazione must carry a must offer

L’attività del regolatore si è fino ad ora esplicitata nelle questioni degli obblighi di accesso e interconnessione alle reti. In questo caso, l’essential facility sono le infrastrutture e le misure pro-concorrenziali sono i cosiddetti obblighi di must carry posti in capo all’operatore che detiene un significativo potere di mercato.

Solo nel caso dell’operazione di concentrazione che ha portato alla nascita di Sky Italia si è stabilito che l’Agcom debba vigilare sia sull’accesso alla piattaforma, sia sull’accesso ai contenuti distribuiti dall’operatore sat.(Sky).

In questa vicenda e nelle controversie seguite l’Autorità ha iniziato ad occuparsi di problematiche di must offer (di contenuti), distinte rispetto al più tradizionale intervento relativo al must carry (reti).

Tale regolamentazione è già da tempo presente in altri paesi (UK, USA, AUS). Le delibere seguite che hanno riguardano le condizioni economiche dell’offerta

dei contenuti (di Sky) evidenziano come l’essential facility non è più l’infrastrut-tura di un Telcos, ma il contenuto pregiato (premium) di un operatore TV.

Sembra quindi possibile un intervento regolamentare che stabilisca analoghi obblighi di must offer anche per piattaforme diverse da quella satellitare.