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la rete e la chiusura martedì 14 giugno 2011

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la rete e la chiusura

martedì 14 giugno 2011

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Rete televisiva internazionale di informazione indipendente, fondata nel 2005 da Al Gore e Joel Hyatt (c.d.a HP).

Premiata nel 2007 con un Emmy Award per il servizio TV interattivo, è una piattaforma cross-mediale attiva 24 ore su 24 che integra televisione e internet.

Current si fonda sul concetto di User Generated Content (contenuti generati dagli utenti), tanto che nel 2007 si st imava che questa cost i tuisse i l 30% del la programmazione. Anche per quanto riguarda le inserzioni pubblicitarie, il network ha sviluppato il modello V-CAMs, ossia messaggi pubblicitari creati dallo spettatore.Il suo target di riferimento è quello della fascia demografica 18-34 anni.

Current è attualmente visibile negli Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda, Italia e Canada.

Negli Stati Uniti, Current TV ha circa 400 impiegati.Negli USA, Current si colloca al sesto posto fra le TV nella fascia tra i 18 e i 34 anni, e al primo in quella tra i 25 e i 34. (Wikipedia)

“portare l'Internet intelligente in tv,

non la tv stupida sugli schermi di Internet"

J. Hyatt

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Sin dalla sua fondazione nel 2005, Current è stato il principale network d'informazione mondiale peer-to-peer, oltre che unica piattaforma crossmediale dotata anche di un sito Web, la cui produzione e programmazione è realizzata in collaborazione con il pubblico. Alla base dell'offerta di contenuti sono i POD, ovvero quei filmati brevi, di solito sotto i 7 minuti, che raccontano una storia, descrivono un personaggio e/o condividono un'idea spaziando sulle tematiche più diverse.Current acquista POD per la TV. Il pagamento è stabilito a seconda della qualità del prodotto finito.Chi invia un POD deve assicurarsi di avere tutte le liberatorie necessarie e di non infrangere il diritto d'autore con la colonna sonora. "Saranno rispettati i diritti degli autori – ha affermato Al Gore - non possiamo ignorare la proprietà intellettuale".

vedi promo http://current.com/groups/politica/88888221_scopri-come-nasce-current-tv-italia.htm

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In particolare in Italia, il canale 130 Sky è partito con una programmazione shuffle (video a rotazione random). Nei primi mesi il palinsesto italiano si è caratterizzato per una programmazione in stile playlist: Pod come piccole pillole di informazione dai 2 agli 8 minuti di durata, organizzati in fasce di programmazione tematica di facile e veloce fruizione. I Pod provengono da tutto il mondo e possono essere doppiati o sottotitolati.Subito, però, Current Italia ha anticipato modelli e palinsesti proposti dalla stessa casa madre America. A soli quattro mesi dal debutto infatti, il 15 settembre 2008 il canale 130 Sky annuncia la nuova stagione autunnale di Current e introduce una diretta con sei ore di live al giorno, dalle ore 19 all'1. Inoltre, al tradizionale palinsesto shuffle (programmazione random) viene affiancata la logica ad appuntamenti fissi settimanali, con quattro show a tema e della durata di circa un'ora: il martedì c'è l'appuntamento internazionale di "Vanguard" che presenta inchieste in esclusiva dalle zone calde del pianeta; il mercoledì ci sono le inchieste nazionali di "Vanguard" che presenta i reportage dei filmmaker italiani; ogni giovedì è in onda "Geek Files", un programma dedicato alle inchieste in ambito tecnologico.

Sempre nel 2008, per la prima volta in Italia, il pubblico viene chiamato a produrre anche la pubblicità per i partner del canale. Ad inaugurare l'iniziativa italiana VCAM un brand di fama mondiale: Warner Home Video Italia. Gli utenti devono realizzare in 60” il remake di una scena scelta tra 60 leggendari film rieditati da WB in occasione dell'85° anniversario della major. Gli spot vanno uplodati sul sito. I due più votati dalla community e scelti dal brand sponsor sono trasmessi su Current TV con compenso di 1.750 euro ciascuno.Un successo, tanto che il 4 novembre 2008 Current propone con Canon il secondo progetto VCam, condividendo con lo sponsor la filosofia user generated e incentivando l'approccio spontaneo e sempre più diffuso degli utenti che decidono di comunicare attraverso i più nuovi e moderni linguaggi espressivi. Coerente con la propria filosofia Freecording (“registrare in libertà”), Canon chiede ai videomaker di Current di interpretare, attraverso le immagini, le emozioni nella vita di tutti i giorni senza porre limiti se non quelli della creatività di ciascuno.

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il caso dati non dati, trattativa non trattata.

La divisione italiana dell'emittente televisiva fondata di Al Gore chiuderà entro l'estate. La decisione arriva dal management di Sky Italia, che al momento non commenta. Sotto accusa la gestione

ideologica della piattaforma

Roma - L'Italia doveva essere il trampolino di lancio in Europa per Current TV. Ma ora, il canale televisivo fondato da Al Gore rischia di chiudere i battenti all'interno dei confini nazionali. Succederà entro l'estate,

a meno che Sky non torni sulle proprie decisioni.

Secondo i vertici di Current TV, il mancato rinnovo del contratto è da imputare a motivazioni di carattere politico. La missione di Current sarebbe in opposizione all’agenda ideologica della News Corporation, Secondo Gore la motivazione dietro la decisione di chiudere Current TV va individuata nel recente ingaggio di Keith Olbermann, un giornalista americano che ha sempre aspramente criticato l’operato della News Corp.

Sul caso italiano, Gore ha sostenuto che la posizione di Current TV spesso critica nei confronti del governo e del premier Berlusconi (Current ha trasmesso il discusso documentario “Citizen Berlusconi” sull’accentramento del potere mediatico in Italia) si scontrerebbe con i piani di Murdoch, determinato ad ingraziarsi i favori del governo nella trattativa sugli spazi del digitale terrestre.

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..segueIn risposta alle accuse, Sky ha dichiarato che le uniche motivazioni dietro alla decisione sono di carattere economico. La piattaforma satellitare ha reso noto che il contratto stipulato con Current nel 2008, quando è stata inserita nel pacchetto Sky, prevedeva un rinnovo automatico qualora il canale avesse raggiunto l’obiettivo di 4500 telespettatori medi giornalieri, un obiettivo mai raggiunto. La decisione, dunque, sarebbe stata presa in considerazione del fatto che oltre al mancato raggiungimento della quota, nel primo trimestre del 2011 Current Tv ha avuto un calo di share del 20% rispetto al 2010.

Secondo Current tuttavia gli ascolti sono in aumento. Il dato del 2010 sarebbe infatti stato falsato proprio da “Rai per una notte”. La portata dell’evento mediatico avrebbe portato uno picco di ascolti anomalo per Current,  falsando così il dato aggregato degli ascolti del primo trimestre 2010, rispetto al quale si registra una diminuzione nel 2011. Se si esclude l’anomalia, però, i dati di share sarebbero in aumento.

Al Gore, ha citato una ricerca Auditel-Starcom, secondo cui “la crescita di Current Tv nell'ultimo triennio è stata del 270% di share in day time e del 550% in prime time, mentre gli ascolti della piattaforma Sky nello stesso periodo restavano sostanzialmente piatti”.Starcom: “Teniamo a precisare che la nostra società non ha mai pubblicato ricerche che sottolineassero tali evidenze relative a Current Tv... L’unico commento risale a marzo 2010 quando, a corredo della consueta analisi mensile Starcom sulla tv digitale, aveva annotato che “…tra i programmi non sportivi, il più visto risulta essere Rai per una notte, la puntata speciale di Annozero in onda giovedì 25 marzo sui canali satellitari Current e Sky Tg 24  (rispettivamente 580 mila e 538 mila spettatori in fascia 22-23, target Individui)”.  Specifichiamo, ha detto infine Starcom, che da una recente verifica sui dati di audience annuale del canale Current Tv ci risulta che lo share minuto medio totale anno del canale sia stato:  nel 2009 dello 0,02%; nel 2010 dello 0,04%, con un incremento quindi, anno su anno, del 100%.Nel 2010, Current Tv ha registrato un picco di ascolti di 580 mila spettatori pari al 2,3% di share  (tra le 22 e le 23), in occasione della puntata speciale di Annozero del 25 marzo.

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..segueMockridge: «Al Gore ha diffuso dati assolutamente inesatti sull'audience del canale, sostenendo che un abbonato di Sky su due guarda Current una volta la settimana. La realtà, purtroppo, è assai diversa: i dati Auditel dicono che solo un abbonato di Sky su 25 ha guardato Current almeno per 10 minuti in una settimana nel corso del 2011.

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presidente current italia: perchè si al ddt

Il Digitale Terrestre arriverà a coprire nei prossimi mesi oltre il 90% della popolazione italiana. Già oggi, comunque, si stima un fattore moltiplicatore di x5 come pubblico potenziale nel passaggio tra Sky e Dtt. Quindi in teoria, passando su Dtt, Current Tv potrebbe avere 17-18 mila spettatori medi al minuto.

A questo elemento vogliamo aggiungere un aumento delle ore di programmazione fresca da mettere in palinsesto. Fino a oggi ne abbiamo avuto circa 220 l’anno, decisamente poche per implementare un palinsesto strutturato – ma questo è quanto abbiamo potuto esprimere con il budget a disposizione. Vorremmo portare il numero di ore di contenuti freschi a 600, quindi applicando un fattore x3. Generalmente, aumentando le ore di contenuti freschi, aumentano gli ascolti (meno repliche = più pubblico che guarda nuovi contenuti): con 600 ore di contenuti stimiamo di poter partire da un x2 di ascolti.

Sommando quindi i maggiori ascolti derivati dall’aumento di ore di programmazione a quello derivante dall’allargamento del bacino di pubblico potenziale possiamo prudenzialmente stimare che portando Current Tv su Dtt potremmo partire il primo anno con una base di 20-30 mila spettatori medi al minuto. Questo per poi crescere fino ad almeno 60 mila spettatori minuto nei successivi due anni. Questa stima ci porterebbe nel bacino dei canali che superano lo 0,5% di share nazionale, ovvero in quella cerchia di canali di grande valore da un punto di vista pubblicitario.

Numero di spettatori decisamente più ampio, un peso quindi più importante ed influente nel panorama Tv nazionale, un modello di business con numeri di raccolta pubblicitaria molto interessante.

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presidente current italia: perchè no al ddt

1) E’ necessario versare una “caparra” di oltre 6 milioni di euro.2) Per avere un business model sostenibile è necessario avere un buon numero di canale (entro i primi 100). Questo è ancora possibile ma le peripezie per l’assegnazione del numero di canale (Lcn) sembrano essere non poche.3) E’ necessario affittare la capacità di trasporto, la banda Dtt per trasmettere il canale. Su base nazionale – con un buon carrier – costituisce un costo a tendere tra i 3 e i 4,5 milioni di euro l’anno.4) E’ quindi fondamentale avere una solida raccolta pubblicitaria – con una buona concessionaria – e con brand che vogliano investire sul canale.

Quindi per entrare nel magico mondo del Dtt esistono una serie di barriere d’ingresso non indifferenti – non solo per Current Tv ma per chiunque. La cosiddetta “democratizzazione dell’accesso al sistema televisivo” sbandierata con l’avvento del Dtt è in realtà bloccata da un sistema di regole e, soprattutto, di costi che rendono possibile l’ingresso in questo settore solo a pochi, pochissimi (per il momento quasi solo gli stessi di sempre).

Tommaso Tessarolo

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