Ospedale,120allavoro conl’incubodeifondi · 2018. 7. 17. · e ospedale «S. Croce e Carle»....

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il caso CRISTINA BORGOGNO VERDUNO G li operai sono al lavoro, il cantiere cresce e la strada di accesso sem- bra ormai decisa. Salvo imprevisti, la costruzio- ne del nuovo ospedale a Ver- duno dovrebbe andare dritta fino a fine 2015, tempo ultimo definito dal cronoprogramma per la consegna della struttu- ra, con 6 mesi di collaudo che potrebbero essere quelli ne- cessari per gli allestimenti tecnologici e posa degli arre- di. L’unica incognita resta quella dei soldi, che devono continuare ad arrivare con re- golarità. «Con i flussi della Re- gione garantiti non ci saranno più problemi - spiega l’archi- tetto Ferruccio Bianco, re- sponsabile del cantiere per l’Asl Cn2 -. Quelli tecnici, an- che dati dallo stop dei lavori, li stiamo risolvendo a uno a uno: intoppi normali per cantieri di queste dimensioni. L’unica ansia è sempre quella di non riuscire a far fronte ai paga- menti e rompere l’equilibrio già delicato che c’è oggi nel- l’edilizia». Il riferimento è al passato, al lungo braccio di ferro tra la ditta che, non rice- vendo i saldi, aveva incrociato le braccia. Ma anche in parte al presente, per la crisi che ha colpito duramente il settore. Come nel caso della Salvatore Matarrese di Bari, che ha un contratto di subappalto dalla Maire Tecnimont-Mgr Verdu- no 2005 per le strutture edili- zie e gli impianti insieme con la Olicar di Bra e che ha pre- sentato in Tribunale un con- cordato di continuità per ga- rantire posti di lavoro e attivi- tà. Bianco: «La nostra unica concessionaria è la Maire Tecnimont, che ha suddiviso le diverse categorie degli in- terventi con altri appalti. Ma- tarrese ne ha una fetta consi- stente, ma noi non abbiamo rapporti con loro e spetta al concessionario gestire even- tuali cambi». Quante persone sono oggi in cantiere? «Circa 120 tra operai e addetti alla di- rezione delle opere - spiega Bianco -. I lavori procedono: potrebbero ancora essere ul- teriormente incrementati, ma il ritmo è buono e la produzio- ne sta aumentando. Grazie al nuovo metodo di contabilità mensile, riusciamo a monitora- re meglio i progressi». Infine la posizione della Giunta regiona- le che si è appena insediata. Ie- ri, a Torino, primo incontro uffi- ciale dei direttori Asl con il nuo- vo assessore alla Sanità, Anto- nio Saitta, che ha parlato delle principali questioni che do- vranno essere affrontate nei prossimi mesi «con un approc- cio improntato al realismo e al gradualismo». Ospedale, 120 al lavoro con l’incubo dei fondi Il delicato equilibrio per evitare stop al cantiere di Verduno Il cantiere Secondo l’ultimo crono programma lì’opera dovrebbe essere ultimata entro dicembre del 2015 Da lunedì Call center unico per Asl e «Santa Croce» Un solo numero di telefono per il call center unico di Asl Cn1 e ospedale «S. Croce e Carle». Servirà per prenotazioni, di- sdette, chiedere informazioni per visite specialistiche ambula- toriali, prestazioni radiologiche, risonanze magnetiche e presta- zioni di medicina nucleare, in qualsiasi struttura dell’Asl e del- l’ospedale di Cuneo. Il numero sarà operativo da lunedì, gesti- to da Amos. Il numero è 0171/078600, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. I detta- gli saranno presentati lunedì 14 luglio alle 11 nella sede Asl di via Carlo Boggio 12. [L. B.] La Matarrese di Bari ha presentato in tribunale un Concordato di continuità DITTA IN SUB APPALTO Bra, incontro della Cisl “La sanità deve rimanere pubblica Si devono sbloccare le assunzioni” «La Sanità deve rimanere pubbli- ca e serve più personale». È il messaggio lanciato a Bra nella conferenza organizzata da Cisl- Fp. Roger Davico, coordinatore del sindacato per Alba e Bra: «Bra è l’ospedale più colpito, con la chiusura di Pediatria e Ostetri- cia e c’è il rischio, come ad Alba, di ridimensionamento di alcuni servizi. La carenza di personale sanitario, infermieristico, medico e amministrativo ha spinto al ri- corso alla società Amos per sop- perire e provoca carichi di lavoro più stancanti, passaggi da un re- parto all’altro, aumento dei tempi d’attesa per le visite. Nell’Asl di Alba e Bra la media è di 3,36 infer- mieri ogni mille abitanti (media italiana di 5,4 ed europea di 8,2). Mancano 50 infermieri. Chiedia- mo alla Regione di sbloccare le assunzioni e vorremmo che fosse riaperto il part-time». Al confronto hanno partecipa- to il sindaco di Bra Bruna Sibille, l’assessore albese Luigi Garassi- no, il parlamentare Giovanni Monchiero e il direttore sanitario Paolo Tofanini che ha replicato: «Con il personale di Amos e di una società interinale tamponia- mo le situazioni che sono molto difficili». [E. A.] L’incontro svoltosi ieri pomeriggio a Bra

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LA STAMPA

SABATO 5 LUGLIO 2014 .Cuneo e provincia .45��

ASL CN1. CON I REQUISITI PRE-FORNERO

Inprepensionamentotrentaduemediciveterinari e infermieri

Sono trentadue i dipendentidell’Asl Cn1 che, grazie allalegge 101 del 2013, potrannoandare in pensione con i re-quisiti pre-Fornero (40 annidi contributi, 35 anni di con-tributi e 62 d’età, oppure 36 dicontributi e 61 d’età), senza in-correre nel rischio di finire trai cosiddetti «esodati». Di que-sti, 14 appartengono all’areadirigenziale, perlopiùmedici eveterinari, e 18 al personaledel comparto, fra cui molti in-fermieri generici, non più so-stituiti. Un’operazione checonsentirà all’Asl di rispar-miare quasi 816 mila euro peril 2014 e 2 milioni e 358 milaeuro nel 2015 quando l’opera-zione sarà a regime.

Il piano di rientro dal defi-cit accumulato dalla sanitàpiemontese ha imposto alleaziende sanitarie una drasti-ca riduzione delle spese per ilpersonale. Negli ultimi 4 anni,il tetto di spesa fissato dallaRegione per l’Azienda sanita-ria di Cuneo è sceso di 11milio-ni e 210 mila euro, passandoda 218 milioni e 669 mila eurodel 2012 a 207 milioni e 459mila euro del 2015. «Un tettodi spesa in cui siamo rientrati

completamente - spiega GianniBonelli direttore generale del-l’Asl Cn1 - grazie alla generaleriorganizzazione dell’azienda acui abbiamo lavorato negli ulti-mi due anni, e che ci ha consen-tito di ridurre le spese per ilpersonale senza incidere suiservizi, e grazie anche a questaoperazionedi prepensionamen-ti che è la prima a livello regio-nale e che ci fa piacere conside-rare come apripista anche perle altre aziende sanitarie».

Anche tenendo conto del fat-to che è in vigore il blocco delturn over al 50%, vale a dire cheè consentita un’assunzione ognidue pensionamenti, l’aziendaha potuto dare il via a 29 assun-zioni, tra procedure concorsua-li già fatte e altre in corso disvolgimento, per 16 medici, 3primari, 8 infermieri, 1 dirigen-te amministrativo e 1 dietista;29 posti che comprendono an-che le proroghe di alcuni incari-chi a tempo determinato.

«Restano alcune criticità perdeterminate figure come quelledi anestesisti, chirurghi e infer-mieri per l’assistenza nelle car-ceri - prosegue Bonelli -, ma fi-no a quando la Regione sarà te-nuta al piano di rientro, non po-tremo fare di più, avendo rag-giunto il tetto di spesa che ci èstato assegnato. Un risultatoche abbiamo conseguito grazieal lavoro svolto insieme ai sin-dacati che hanno sottoscrittoquesti accordi all’unanimità, di-mostrando che è possibile con-ciliare questo tipo di riorganiz-zazione con il contenimentodelle spese».

CAMILLA PALLAVICINOCUNEO

Previstoun risparmiodi 816mila euroentro dicembre

il casoCRISTINA BORGOGNO

VERDUNO

Gli operai sono allavoro, il cantierecresce e la stradadi accesso sem-bra ormai decisa.

Salvo imprevisti, la costruzio-ne del nuovo ospedale a Ver-duno dovrebbe andare drittafino a fine 2015, tempo ultimodefinito dal cronoprogrammaper la consegna della struttu-ra, con 6 mesi di collaudo chepotrebbero essere quelli ne-cessari per gli allestimentitecnologici e posa degli arre-di. L’unica incognita restaquella dei soldi, che devonocontinuare ad arrivare con re-golarità. «Con i flussi dellaRe-gione garantiti non ci sarannopiù problemi - spiega l’archi-tetto Ferruccio Bianco, re-sponsabile del cantiere perl’Asl Cn2 -. Quelli tecnici, an-che dati dallo stop dei lavori, listiamo risolvendo a uno a uno:intoppi normali per cantieri diqueste dimensioni. L’unicaansia è sempre quella di nonriuscire a far fronte ai paga-menti e rompere l’equilibriogià delicato che c’è oggi nel-l’edilizia». Il riferimento è al

passato, al lungo braccio diferro tra la ditta che, non rice-vendo i saldi, aveva incrociatole braccia. Ma anche in parteal presente, per la crisi che hacolpito duramente il settore.Come nel caso della SalvatoreMatarrese di Bari, che ha uncontratto di subappalto dallaMaire Tecnimont-MgrVerdu-no 2005 per le strutture edili-zie e gli impianti insieme conla Olicar di Bra e che ha pre-sentato in Tribunale un con-cordato di continuità per ga-rantire posti di lavoro e attivi-tà. Bianco: «La nostra unicaconcessionaria è la MaireTecnimont, che ha suddivisole diverse categorie degli in-terventi con altri appalti. Ma-tarrese ne ha una fetta consi-stente, ma noi non abbiamorapporti con loro e spetta alconcessionario gestire even-tuali cambi». Quante personesono oggi in cantiere? «Circa120 tra operai e addetti alla di-rezione delle opere - spiegaBianco -. I lavori procedono:potrebbero ancora essere ul-teriormente incrementati,mail ritmo è buono e la produzio-

ne sta aumentando. Grazie alnuovo metodo di contabilitàmensile, riusciamo a monitora-re meglio i progressi». Infine laposizione della Giunta regiona-le che si è appena insediata. Ie-ri, a Torino, primo incontro uffi-ciale dei direttori Asl con il nuo-vo assessore alla Sanità, Anto-nio Saitta, che ha parlato delleprincipali questioni che do-vranno essere affrontate neiprossimi mesi «con un approc-cio improntato al realismo e algradualismo».

Ospedale, 120al lavorocon l’incubodei fondi

Il delicato equilibrio per evitare stop al cantiere diVerduno

Il cantiereSecondol’ultimo

cronoprogramma

lì’operadovrebbe

essereultimata

entrodicembredel 2015

La sede dell’Asl Cn1 in via Carlo Boggio a Cuneo

DalunedìCallcenterunicoperAsle«SantaCroce»�Un solo numero di telefonoper il call center unico di Asl Cn1e ospedale «S. Croce e Carle».Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioniper visite specialistiche ambula-toriali, prestazioni radiologiche,risonanze magnetiche e presta-zioni di medicina nucleare, in

qualsiasi struttura dell’Asl e del-l’ospedale di Cuneo. Il numerosarà operativo da lunedì, gesti-to da Amos. Il numero è0171/078600, attivo dal lunedìal venerdì dalle 8 alle 18. I detta-gli saranno presentati lunedì 14luglio alle 11 nella sede Asl di viaCarlo Boggio 12. [L. B.]

LaMatarresediBarihapresentato in tribunale

unConcordatodi continuità

DITTA IN SUB APPALTO

Bra, incontrodellaCisl

“LasanitàdeverimanerepubblicaSidevonosbloccare leassunzioni”«LaSanitàdeverimanerepubbli-ca e serve più personale». È ilmessaggio lanciato a Bra nellaconferenza organizzata da Cisl-Fp. Roger Davico, coordinatoredel sindacato per Alba e Bra:«Bra è l’ospedale più colpito, con la chiusuradiPediatria eOstetri-cia e c’è il rischio, come ad Alba,di ridimensionamento di alcuniservizi. La carenza di personalesanitario, infermieristico,medicoe amministrativo ha spinto al ri-corso alla società Amos per sop-perire eprovoca carichi di lavoropiù stancanti, passaggi da un re-partoall’altro,aumentodeitempid’attesa per le visite. Nell’Asl diAlbaeBralamediaèdi3,36infer-

mieri ogni mille abitanti (mediaitaliana di 5,4 ed europea di 8,2).Mancano 50 infermieri. Chiedia-mo alla Regione di sbloccare leassunzioni evorremmoche fosseriaperto il part-time».

Alconfrontohannopartecipa-to il sindaco di Bra Bruna Sibille,

l’assessore albese Luigi Garassi-no, il parlamentare GiovanniMonchieroe ildirettoresanitarioPaolo Tofanini che ha replicato:«Con il personale di Amos e diuna società interinale tamponia-mo le situazioni che sono moltodifficili». [E. A.]

L’incontro svoltosi ieri pomeriggio a Bra

Page 2: Ospedale,120allavoro conl’incubodeifondi · 2018. 7. 17. · e ospedale «S. Croce e Carle». Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioni pervisitespecialisticheambula-toriali,prestazioniradiologiche,

LA STAMPA

SABATO 5 LUGLIO 2014 .Cuneo e provincia .45��

ASL CN1. CON I REQUISITI PRE-FORNERO

Inprepensionamentotrentaduemediciveterinari e infermieri

Sono trentadue i dipendentidell’Asl Cn1 che, grazie allalegge 101 del 2013, potrannoandare in pensione con i re-quisiti pre-Fornero (40 annidi contributi, 35 anni di con-tributi e 62 d’età, oppure 36 dicontributi e 61 d’età), senza in-correre nel rischio di finire trai cosiddetti «esodati». Di que-sti, 14 appartengono all’areadirigenziale, perlopiùmedici eveterinari, e 18 al personaledel comparto, fra cui molti in-fermieri generici, non più so-stituiti. Un’operazione checonsentirà all’Asl di rispar-miare quasi 816 mila euro peril 2014 e 2 milioni e 358 milaeuro nel 2015 quando l’opera-zione sarà a regime.

Il piano di rientro dal defi-cit accumulato dalla sanitàpiemontese ha imposto alleaziende sanitarie una drasti-ca riduzione delle spese per ilpersonale. Negli ultimi 4 anni,il tetto di spesa fissato dallaRegione per l’Azienda sanita-ria di Cuneo è sceso di 11milio-ni e 210 mila euro, passandoda 218 milioni e 669 mila eurodel 2012 a 207 milioni e 459mila euro del 2015. «Un tettodi spesa in cui siamo rientrati

completamente - spiega GianniBonelli direttore generale del-l’Asl Cn1 - grazie alla generaleriorganizzazione dell’azienda acui abbiamo lavorato negli ulti-mi due anni, e che ci ha consen-tito di ridurre le spese per ilpersonale senza incidere suiservizi, e grazie anche a questaoperazionedi prepensionamen-ti che è la prima a livello regio-nale e che ci fa piacere conside-rare come apripista anche perle altre aziende sanitarie».

Anche tenendo conto del fat-to che è in vigore il blocco delturn over al 50%, vale a dire cheè consentita un’assunzione ognidue pensionamenti, l’aziendaha potuto dare il via a 29 assun-zioni, tra procedure concorsua-li già fatte e altre in corso disvolgimento, per 16 medici, 3primari, 8 infermieri, 1 dirigen-te amministrativo e 1 dietista;29 posti che comprendono an-che le proroghe di alcuni incari-chi a tempo determinato.

«Restano alcune criticità perdeterminate figure come quelledi anestesisti, chirurghi e infer-mieri per l’assistenza nelle car-ceri - prosegue Bonelli -, ma fi-no a quando la Regione sarà te-nuta al piano di rientro, non po-tremo fare di più, avendo rag-giunto il tetto di spesa che ci èstato assegnato. Un risultatoche abbiamo conseguito grazieal lavoro svolto insieme ai sin-dacati che hanno sottoscrittoquesti accordi all’unanimità, di-mostrando che è possibile con-ciliare questo tipo di riorganiz-zazione con il contenimentodelle spese».

CAMILLA PALLAVICINOCUNEO

Previstoun risparmiodi 816mila euroentro dicembre

il casoCRISTINA BORGOGNO

VERDUNO

Gli operai sono allavoro, il cantierecresce e la stradadi accesso sem-bra ormai decisa.

Salvo imprevisti, la costruzio-ne del nuovo ospedale a Ver-duno dovrebbe andare drittafino a fine 2015, tempo ultimodefinito dal cronoprogrammaper la consegna della struttu-ra, con 6 mesi di collaudo chepotrebbero essere quelli ne-cessari per gli allestimentitecnologici e posa degli arre-di. L’unica incognita restaquella dei soldi, che devonocontinuare ad arrivare con re-golarità. «Con i flussi dellaRe-gione garantiti non ci sarannopiù problemi - spiega l’archi-tetto Ferruccio Bianco, re-sponsabile del cantiere perl’Asl Cn2 -. Quelli tecnici, an-che dati dallo stop dei lavori, listiamo risolvendo a uno a uno:intoppi normali per cantieri diqueste dimensioni. L’unicaansia è sempre quella di nonriuscire a far fronte ai paga-menti e rompere l’equilibriogià delicato che c’è oggi nel-l’edilizia». Il riferimento è al

passato, al lungo braccio diferro tra la ditta che, non rice-vendo i saldi, aveva incrociatole braccia. Ma anche in parteal presente, per la crisi che hacolpito duramente il settore.Come nel caso della SalvatoreMatarrese di Bari, che ha uncontratto di subappalto dallaMaire Tecnimont-MgrVerdu-no 2005 per le strutture edili-zie e gli impianti insieme conla Olicar di Bra e che ha pre-sentato in Tribunale un con-cordato di continuità per ga-rantire posti di lavoro e attivi-tà. Bianco: «La nostra unicaconcessionaria è la MaireTecnimont, che ha suddivisole diverse categorie degli in-terventi con altri appalti. Ma-tarrese ne ha una fetta consi-stente, ma noi non abbiamorapporti con loro e spetta alconcessionario gestire even-tuali cambi». Quante personesono oggi in cantiere? «Circa120 tra operai e addetti alla di-rezione delle opere - spiegaBianco -. I lavori procedono:potrebbero ancora essere ul-teriormente incrementati,mail ritmo è buono e la produzio-

ne sta aumentando. Grazie alnuovo metodo di contabilitàmensile, riusciamo a monitora-re meglio i progressi». Infine laposizione della Giunta regiona-le che si è appena insediata. Ie-ri, a Torino, primo incontro uffi-ciale dei direttori Asl con il nuo-vo assessore alla Sanità, Anto-nio Saitta, che ha parlato delleprincipali questioni che do-vranno essere affrontate neiprossimi mesi «con un approc-cio improntato al realismo e algradualismo».

Ospedale, 120al lavorocon l’incubodei fondi

Il delicato equilibrio per evitare stop al cantiere diVerduno

Il cantiereSecondol’ultimo

cronoprogramma

lì’operadovrebbe

essereultimata

entrodicembredel 2015

La sede dell’Asl Cn1 in via Carlo Boggio a Cuneo

DalunedìCallcenterunicoperAsle«SantaCroce»�Un solo numero di telefonoper il call center unico di Asl Cn1e ospedale «S. Croce e Carle».Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioniper visite specialistiche ambula-toriali, prestazioni radiologiche,risonanze magnetiche e presta-zioni di medicina nucleare, in

qualsiasi struttura dell’Asl e del-l’ospedale di Cuneo. Il numerosarà operativo da lunedì, gesti-to da Amos. Il numero è0171/078600, attivo dal lunedìal venerdì dalle 8 alle 18. I detta-gli saranno presentati lunedì 14luglio alle 11 nella sede Asl di viaCarlo Boggio 12. [L. B.]

LaMatarresediBarihapresentato in tribunale

unConcordatodi continuità

DITTA IN SUB APPALTO

Bra, incontrodellaCisl

“LasanitàdeverimanerepubblicaSidevonosbloccare leassunzioni”«LaSanitàdeverimanerepubbli-ca e serve più personale». È ilmessaggio lanciato a Bra nellaconferenza organizzata da Cisl-Fp. Roger Davico, coordinatoredel sindacato per Alba e Bra:«Bra è l’ospedale più colpito, con la chiusuradiPediatria eOstetri-cia e c’è il rischio, come ad Alba,di ridimensionamento di alcuniservizi. La carenza di personalesanitario, infermieristico,medicoe amministrativo ha spinto al ri-corso alla società Amos per sop-perire eprovoca carichi di lavoropiù stancanti, passaggi da un re-partoall’altro,aumentodeitempid’attesa per le visite. Nell’Asl diAlbaeBralamediaèdi3,36infer-

mieri ogni mille abitanti (mediaitaliana di 5,4 ed europea di 8,2).Mancano 50 infermieri. Chiedia-mo alla Regione di sbloccare leassunzioni evorremmoche fosseriaperto il part-time».

Alconfrontohannopartecipa-to il sindaco di Bra Bruna Sibille,

l’assessore albese Luigi Garassi-no, il parlamentare GiovanniMonchieroe ildirettoresanitarioPaolo Tofanini che ha replicato:«Con il personale di Amos e diuna società interinale tamponia-mo le situazioni che sono moltodifficili». [E. A.]

L’incontro svoltosi ieri pomeriggio a Bra

Page 3: Ospedale,120allavoro conl’incubodeifondi · 2018. 7. 17. · e ospedale «S. Croce e Carle». Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioni pervisitespecialisticheambula-toriali,prestazioniradiologiche,

LA STAMPA

SABATO 5 LUGLIO 2014 .Cuneo e provincia .45��

ASL CN1. CON I REQUISITI PRE-FORNERO

Inprepensionamentotrentaduemediciveterinari e infermieri

Sono trentadue i dipendentidell’Asl Cn1 che, grazie allalegge 101 del 2013, potrannoandare in pensione con i re-quisiti pre-Fornero (40 annidi contributi, 35 anni di con-tributi e 62 d’età, oppure 36 dicontributi e 61 d’età), senza in-correre nel rischio di finire trai cosiddetti «esodati». Di que-sti, 14 appartengono all’areadirigenziale, perlopiùmedici eveterinari, e 18 al personaledel comparto, fra cui molti in-fermieri generici, non più so-stituiti. Un’operazione checonsentirà all’Asl di rispar-miare quasi 816 mila euro peril 2014 e 2 milioni e 358 milaeuro nel 2015 quando l’opera-zione sarà a regime.

Il piano di rientro dal defi-cit accumulato dalla sanitàpiemontese ha imposto alleaziende sanitarie una drasti-ca riduzione delle spese per ilpersonale. Negli ultimi 4 anni,il tetto di spesa fissato dallaRegione per l’Azienda sanita-ria di Cuneo è sceso di 11milio-ni e 210 mila euro, passandoda 218 milioni e 669 mila eurodel 2012 a 207 milioni e 459mila euro del 2015. «Un tettodi spesa in cui siamo rientrati

completamente - spiega GianniBonelli direttore generale del-l’Asl Cn1 - grazie alla generaleriorganizzazione dell’azienda acui abbiamo lavorato negli ulti-mi due anni, e che ci ha consen-tito di ridurre le spese per ilpersonale senza incidere suiservizi, e grazie anche a questaoperazionedi prepensionamen-ti che è la prima a livello regio-nale e che ci fa piacere conside-rare come apripista anche perle altre aziende sanitarie».

Anche tenendo conto del fat-to che è in vigore il blocco delturn over al 50%, vale a dire cheè consentita un’assunzione ognidue pensionamenti, l’aziendaha potuto dare il via a 29 assun-zioni, tra procedure concorsua-li già fatte e altre in corso disvolgimento, per 16 medici, 3primari, 8 infermieri, 1 dirigen-te amministrativo e 1 dietista;29 posti che comprendono an-che le proroghe di alcuni incari-chi a tempo determinato.

«Restano alcune criticità perdeterminate figure come quelledi anestesisti, chirurghi e infer-mieri per l’assistenza nelle car-ceri - prosegue Bonelli -, ma fi-no a quando la Regione sarà te-nuta al piano di rientro, non po-tremo fare di più, avendo rag-giunto il tetto di spesa che ci èstato assegnato. Un risultatoche abbiamo conseguito grazieal lavoro svolto insieme ai sin-dacati che hanno sottoscrittoquesti accordi all’unanimità, di-mostrando che è possibile con-ciliare questo tipo di riorganiz-zazione con il contenimentodelle spese».

CAMILLA PALLAVICINOCUNEO

Previstoun risparmiodi 816mila euroentro dicembre

il casoCRISTINA BORGOGNO

VERDUNO

Gli operai sono allavoro, il cantierecresce e la stradadi accesso sem-bra ormai decisa.

Salvo imprevisti, la costruzio-ne del nuovo ospedale a Ver-duno dovrebbe andare drittafino a fine 2015, tempo ultimodefinito dal cronoprogrammaper la consegna della struttu-ra, con 6 mesi di collaudo chepotrebbero essere quelli ne-cessari per gli allestimentitecnologici e posa degli arre-di. L’unica incognita restaquella dei soldi, che devonocontinuare ad arrivare con re-golarità. «Con i flussi dellaRe-gione garantiti non ci sarannopiù problemi - spiega l’archi-tetto Ferruccio Bianco, re-sponsabile del cantiere perl’Asl Cn2 -. Quelli tecnici, an-che dati dallo stop dei lavori, listiamo risolvendo a uno a uno:intoppi normali per cantieri diqueste dimensioni. L’unicaansia è sempre quella di nonriuscire a far fronte ai paga-menti e rompere l’equilibriogià delicato che c’è oggi nel-l’edilizia». Il riferimento è al

passato, al lungo braccio diferro tra la ditta che, non rice-vendo i saldi, aveva incrociatole braccia. Ma anche in parteal presente, per la crisi che hacolpito duramente il settore.Come nel caso della SalvatoreMatarrese di Bari, che ha uncontratto di subappalto dallaMaire Tecnimont-MgrVerdu-no 2005 per le strutture edili-zie e gli impianti insieme conla Olicar di Bra e che ha pre-sentato in Tribunale un con-cordato di continuità per ga-rantire posti di lavoro e attivi-tà. Bianco: «La nostra unicaconcessionaria è la MaireTecnimont, che ha suddivisole diverse categorie degli in-terventi con altri appalti. Ma-tarrese ne ha una fetta consi-stente, ma noi non abbiamorapporti con loro e spetta alconcessionario gestire even-tuali cambi». Quante personesono oggi in cantiere? «Circa120 tra operai e addetti alla di-rezione delle opere - spiegaBianco -. I lavori procedono:potrebbero ancora essere ul-teriormente incrementati,mail ritmo è buono e la produzio-

ne sta aumentando. Grazie alnuovo metodo di contabilitàmensile, riusciamo a monitora-re meglio i progressi». Infine laposizione della Giunta regiona-le che si è appena insediata. Ie-ri, a Torino, primo incontro uffi-ciale dei direttori Asl con il nuo-vo assessore alla Sanità, Anto-nio Saitta, che ha parlato delleprincipali questioni che do-vranno essere affrontate neiprossimi mesi «con un approc-cio improntato al realismo e algradualismo».

Ospedale, 120al lavorocon l’incubodei fondi

Il delicato equilibrio per evitare stop al cantiere diVerduno

Il cantiereSecondol’ultimo

cronoprogramma

lì’operadovrebbe

essereultimata

entrodicembredel 2015

La sede dell’Asl Cn1 in via Carlo Boggio a Cuneo

DalunedìCallcenterunicoperAsle«SantaCroce»�Un solo numero di telefonoper il call center unico di Asl Cn1e ospedale «S. Croce e Carle».Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioniper visite specialistiche ambula-toriali, prestazioni radiologiche,risonanze magnetiche e presta-zioni di medicina nucleare, in

qualsiasi struttura dell’Asl e del-l’ospedale di Cuneo. Il numerosarà operativo da lunedì, gesti-to da Amos. Il numero è0171/078600, attivo dal lunedìal venerdì dalle 8 alle 18. I detta-gli saranno presentati lunedì 14luglio alle 11 nella sede Asl di viaCarlo Boggio 12. [L. B.]

LaMatarresediBarihapresentato in tribunale

unConcordatodi continuità

DITTA IN SUB APPALTO

Bra, incontrodellaCisl

“LasanitàdeverimanerepubblicaSidevonosbloccare leassunzioni”«LaSanitàdeverimanerepubbli-ca e serve più personale». È ilmessaggio lanciato a Bra nellaconferenza organizzata da Cisl-Fp. Roger Davico, coordinatoredel sindacato per Alba e Bra:«Bra è l’ospedale più colpito, con la chiusuradiPediatria eOstetri-cia e c’è il rischio, come ad Alba,di ridimensionamento di alcuniservizi. La carenza di personalesanitario, infermieristico,medicoe amministrativo ha spinto al ri-corso alla società Amos per sop-perire eprovoca carichi di lavoropiù stancanti, passaggi da un re-partoall’altro,aumentodeitempid’attesa per le visite. Nell’Asl diAlbaeBralamediaèdi3,36infer-

mieri ogni mille abitanti (mediaitaliana di 5,4 ed europea di 8,2).Mancano 50 infermieri. Chiedia-mo alla Regione di sbloccare leassunzioni evorremmoche fosseriaperto il part-time».

Alconfrontohannopartecipa-to il sindaco di Bra Bruna Sibille,

l’assessore albese Luigi Garassi-no, il parlamentare GiovanniMonchieroe ildirettoresanitarioPaolo Tofanini che ha replicato:«Con il personale di Amos e diuna società interinale tamponia-mo le situazioni che sono moltodifficili». [E. A.]

L’incontro svoltosi ieri pomeriggio a Bra

Page 4: Ospedale,120allavoro conl’incubodeifondi · 2018. 7. 17. · e ospedale «S. Croce e Carle». Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioni pervisitespecialisticheambula-toriali,prestazioniradiologiche,

LA STAMPA

SABATO 5 LUGLIO 2014 .Cronaca di Torino .43�� �� �� ��

BancoFarmaceutico

AinuovipoverimancanoanchelemedicineDisoccupati, anziani che fati-cano ad arrivare alla fine delmese, persone ai margini del-la società – appena uscite dalcarcere, senzatetto o ex tossi-codipendenti. Per loro, curar-si è diventato un lusso. Sonosempre di più coloro che chie-dono un aiuto per acquistaremedicinali di prima necessità:la crisi è entrata anche nellefarmacie e mette in luce inmaniera preoccupante la cre-scita della povertà sanitaria,non soltanto tra gli stranieriche vivono nel nostro Paese incondizioni di miseria. Solo nelcapoluogo piemontese nei pri-mi seimesi di quest’anno è au-mentato del 40,3 % il fabbiso-gno di medicinali rispetto al2013, fa sapere la FondazioneBanco Farmaceutico che ognianno organizza una Giornatanazionale: «Dati allarmanti -spiega la responsabile torine-se Clara Cairola Mellano - cheriflettono un tessuto socialeche pian piano continua asgretolarsi senza rimedio».

Sono 33 gli enti assistenzia-

Il Comune ha raddoppiato ilnumero di famiglie che nondovranno pagare la Tari, latassa sui rifiuti. Merito, ingran parte di Maurizio Mar-rone, capogruppo di Fratellid’Italia, che dopo lungo insi-stere ha portato a casa partedi quel che chiedeva: gli as-sessori al Bilancio Passoni eal Welfare Tisi hanno decisodi estendere a chi riceve lasocial card l’esenzione totaledal pagamento dell’imposta,finora concessa soltanto allepersone assistite dai servizisociali del Comune. Circa 2mila, cui adesso ne se aggiun-geranno altrettante, tra lemille che usufruiscono dellasocial card e le 1.300 che neavrebbero avuto diritto senon fosse che i soldi non ba-stavano per tutti.

Le esenzioni

Alla fine, quindi, poco più di 4mila famiglie non verserannoun euro - del resto, se il Comu-ne li aiuta per vivere che sensoha far loro pagare le tasse? -mentre per altre 80 mila (unquinto delle famiglie torinesi)sono state confermate le age-volazioni degli scorsi anni: chihaunreddito Isee tra0e 13mi-la euro otterrà uno sconto del50 per cento, tra 13 mila e 17mila del 35 per cento e tra 17mila e 24mila del 25 per cento.Tra l’altro, i torinesi che chie-dono una riduzione sulla tassarifiuti sono sempre di più: nel2006 erano 19 mila, l’annoscorso quasi 72mila.Alla mediazione finale si è

arrivati durante la riunionedi ieri delle commissioni Bi-lancio e Servizi sociali, pre-siedute da Alessandro Alta-mura e Lucia Centillo del Pd.Non senza tensioni, del restoè due settimane che i consi-glieri s’azzuffano, da quandocioè buona parte del centro-destra - oltre a Marrone, an-che Tronzano di Forza Italiae Liardo di Ncd - ha gridatoall’ingiustizia, sostenendoche l’esenzione totale solo

per chi è seguito dai servizi so-ciali del Comune fosse troppopoco, visto i criteri restrittiviapplicati: basta essere pro-prietari di una casa (anche unacatapecchia) o di un’auto perrestare esclusi, anche se si hareddito pari a zero. Marroneavrebbe voluto un interventopiù incisivo: estendere l’esen-zione Tari anche alle famiglieaiutate dal privato sociale, cioèCaritas, Ufficio Pio, San Vin-cenzo e altri. Un po’ come av-

Comune

Raddoppianole famiglieesentidallaTari

E per 80 mila c’è lo scontoAltre 80 mila famiglie pagano la tassa rifiuti con sconti

tra il 25 e il 50% a seconda del loro reddito Isee

viene per l’emergenza abitati-va, dove il Comune nel decide-re a chi assegnare una casa po-polare equipara il sostegnodella città a quello di altri entidi volontariato e caritativi.

Le scadenze

Sul gong finale è passata la pro-postadiTisi eCentillo anche se -ricordaMarrone - «pure i criteridella social card sono restrittivi,tanto è vero che è stata un falli-mento, visto che taglia fuori lefamiglie senza figli piccoli o lepersone disoccupate da moltotempo».Le famiglie torinesi hanno

già pagato due rate della Tari,versando il 40% della Tares2013. L’ultima sarà il 10 dicem-bre.Negozi, aziende, uffici han-no a disposizione cinque rate:15 maggio, 30 giugno, 31 luglio(in cui pagheranno il 70% del2013, eccetto alcune categorie)e poi 15 ottobre e 15 novembre.

ANDREA ROSSI

ELISA BARBERIS

li – quasi il doppio con la provin-cia – che si occupano della di-stribuzione dei prodotti essen-ziali, ma anche di erogare pre-stazioni mediche altrimentiinaccessibili. Oltre 160.500 leconfezioni richieste rispetto al-le 114.400 di un anno fa, di cuialmeno 25mila (+11,8%) quelleaccumulate durante l’ultimagiornata di raccolta, per un va-lore commerciale che supera gli80mila euro. Tra i farmaci piùcercati, analgesici e antifebbri-li, cerotti e bende, pomate con-tro i dolori articolari locali, di-sinfettanti e antisettici. «Cer-chiamo, attraverso le donazionisia di privati sia di industrie ecooperative, di tamponare

l’emergenza – continua CairolaMellano – ma è evidente che lagenerosità non basta».

«Serve un lavoro di squadratra farmacisti, medici, associa-zioni di volontariato e istituzio-ni che, coordinati dalla Regio-ne, devono provare a dare ri-sposte a questo crescente disa-gio dei cittadini», rincaraMarioGiaccone, presidente dell’Ordi-ne dei Farmacisti di Torino.

Tra chi si rivolge al Sermig,ormai sono italiani quasi il 20 %(su 8mila prestazioni medicheerogate ogni anno): «In granparte è gente che dall’oggi al do-mani si è trovata senza lavoro eci viene segnalata dai servizi so-ciali e dai centri d’ascolto»,spiega il direttore sanitarioMa-ria Pia Bronzino. Anche all’as-sociazione Camminare Insiemeogni giorno la fila delle personeda assistere è lunga: «Tantissi-mi gli stranieri che con l’impie-go hanno perso anche il per-messo di soggiorno e l’iscrizio-ne al servizio sanitario - dice lacoordinatrice sanitaria LauraSacchi - ma pure molti torinesichemai si direbbe far parte del-le cosiddette fasce a rischio».

REPORTERS

4.000famiglie

Oltrealle2milaseguitedaiservizi sociali,altre2300conlasocialcardnondovranno

pagarenulla

40,3%in più

L’aumento del fabbisognodi medicinali

nei primi 6 mesi del 2014rispetto all’anno scorso

Un lettore scrive:�«Ricevo questa lettera:“Gentile Cliente, Le comunicoche c’è stato un disguido sullasua linea telefonica a causadelle cabine sature e per que-sto guasto c’è stato un aumen-to di 54.90 solo voce e 34.90con internet al mese in più sulsuo piano tariffario. Iva esclu-sa e con l’aggiunta di chiamatecon scatto alla risposta. Dob-biamo avere una sua rispostaentro la giornata in quanto do-maniavverrà il cambiodi cabi-na, se lei è d’accordomandere-mo il suo contratto avanti, incaso contrario la procedurasarà diversa. Cordiali Saluti.Amministrazione TelecomItalia». Forse a causa dell’in-certezzadella lingua,mi facciosubito l’opinione che la richie-sta sia un falsoma, nel dubbio,rispondo che mi pare stranoche per un guasto io debba ve-dere raddoppiato il mio pianotariffarioeconcludoafferman-do che non sono d’accordo ad

alcuna modifica né del mio pia-no tariffario né delle prestazionidelmio attuale collegamento.«A conferma dei miei dubbi,

ricevo nel pomeriggio una tele-fonata ed una e-mail (alle 13:03)di un gestore concorrente chemi propone contrattimolto van-taggiosi sia di telefonia chedi in-ternet, ai quali ovviamente nonaderisco.Ora,miaugurocheTe-lecomsiattiviperasserire lasuaestraneità all’iniziativa e per in-dividuare, se possibile, la sor-gente della truffa.«A ogni modo, non ho parole

per esprimere lamia indignazio-nesuimetodidaterzomondoche

certe societàmettono in atto purdi lucrareunmiserocontratto».

M. V.

Una lettrice scrive:�«In un piccolo caffè storicodi piazza Castello (che frequen-to saltuariamente da decenni)miè stato servitouncappuccinoveramente cattivo (acquoso, ap-pena tiepido, senza schiuma, sa-pore di caffè improbabile..) conun croissant tipo chewing gum.Dopo aver pagato, ho fatto gar-batamentepresentealla titolareche non erano all’altezza del lo-cale: ho avuto una reazionemol-to sgarbata e sopra le righe emi

èstatospiegatocheunacosafat-ta di latte e caffè non può esserecattiva…«Per me non ha importanza,

mamichiedoqualepossaessereil pensierodi un turista a cui vie-ne servitaunacosadel genere inun locale bellissimo e citato sututte le guide… Meglio fotogra-farlo, come fanno inmolti e con-sumare da un’ altra parte».

C.D.

Un lettore scrive:�«Leggiamo con vivo inte-resse dalle colonne de La Stam-pa che il nostro Sindaco, nellasede parigina dell’Organizzazio-

ne delle Nazioni Unite, ha incas-sato un sì di massima per attri-buire aTorino il riconoscimentodi“MetropoliCreativadellaLet-teratura”.Lanotiziaci riempie ilcuore di orgoglio cittadino, masoprattuttoci fabensperaresul-le iniziative a suo tempo annun-ciate e di cui non abbiamo piùavuto informazione. Ci riferia-mo,adesempio,all’ampiorisaltodato ad inizio d’anno del trasfe-rimento della biblioteca civica,da via della Cittadella a TorinoEsposizioni. L’ operazione, giàdiscussa in Consiglio comunale,risulta interessante da diversipunti di vista: l’adeguatoutilizzo

di uno dei più coraggiosi edificidella Città realizzato da PierLuigi Nervi, l’individuazione diun “polo culturale” coerente colrecente inserimento del Circolodei lettori al Borgomedioevale ealla presenza di diverse Facoltàuniversitarie (Architettura alCastello del Valentino, Medici-na, …), la valorizzazione del Par-co e delle sue strutture, ecc.«L’annuncio è stato, a suo

tempo, entusiasticamente in-tegrato dalla disponibilità diRenzo Piano a fornire, a costozero, la sua supervisione pergarantire rigore e qualità nellesoluzioni urbanistico-architet-toniche. Possiamo allora chie-dere a che punto è la realizza-zione del Progetto?».

GIANNI JACCARINO

[email protected] Lugaro 15, 10126 Torino

Forum lettere suwww.lastampa.it/specchio

www.facebook.com/specchiodeitempi

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La Giornata nazionaleNel 2013 donate dall’industria farmaceutica 108 mila

confezioni; altre 24 mila raccolte nella «Giornata» a febbraio

�Sono 3360 le famiglieche l’Ufficio Pio della Com-pagnia di San Paolo ha so-stenuto nel 2013 con inter-venti per 18 milioni di europer lacasa,aiutare iminori,inserire lepersonedisoccu-pate in tirocini e borse la-voro. Le domande eranostate 9000. In totale sono13.313 le persone aiutatecon 32.639 interventi (il75% ha beneficiato di piùdi un progetto). «I più col-pitidallapovertàsono inu-clei con figli minori, 1641»,ha detto ieri il presidenteNanni Tosco, illustrando ilbilancio di missione.

UfficioPioAiutiper18milioni

a13.300torinesi

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40 .Cronaca di Torino .

LA STAMPA

SABATO 5 LUGLIO 2014

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gg Dossier /Sanità, il Piemonteaunbivio

ANTONIOSAITTA

“NonabbiamoisoldiStopallaCittàdellaSalute”

L’assessore regionale: “Congeliamo il progetto, comprese le torri chirurgiche”“Controllerò ogni tremesi il raggiungimento degli obiettivi di Asl e ospedali”

Città della Salutecongelata, verifi-che dei direttorigenerali ogni tremesi, più controlli

sulle qualità delle prestazioni.Antonio Saitta, assessore allaSanità del Piemonte, siglerà asettembre con medici, infer-mieri, sindacati, sindaci e vo-lontariato un «patto regionaleper la Sanità».

Assessore, da dove cominciail suogoverno?

«Dalla riorganizzazione del-l’assessorato. Mi sono resoconto che non c’è una struttu-ra in grado di controllare, emancano proprio le compe-tenze. Come non bastasse, l’exdirettore della Sanità, Morga-

gni, è sparito: dal 30 maggionon si è più fatto vedere. Hofatto qualche domanda ai diri-genti per conoscere i progettiin corso. Risposta: “Non sap-piamo, l’ha fatto Morgagni”...Non è questa l’idea di interes-se pubblico che ho io».

Haappenaincontratoidiret-tori di Asl e Aso. Ha annun-ciato una «rivoluzione» tar-gatacentrosinistra?

«Macché rivoluzione, nienteslogan. Piccoli passi e concre-tezza. Ho trovato i direttoridemotivati».

Più di unoprobabil-mente te-me per ilproprio fu-turo...

«Verificherò ilraggiungimento degli obietti-vi delle Asl e delle Aziendeospedaliere ogni tre mesi an-ziché annualmente. E per ave-re un’idea più precisa della si-tuazione, al di là dei bilanci,aprirò un canale di comunica-zione con i cittadini. I direttorisi controllano anche attraver-so ciò che dice il cittadino: cisarà un indirizzo di posta elet-tronica dove ogni mattina leg-gerò che cosa sta succedendo.Vorrei evitare che questemailfinissero alle Asl e alle Aso,ma direttamente a me».

E l’indipendenza dei manager,assessore?

«Devono assumersi la respon-sabilità in pie-na libertà, maho il dovere dicontrol lare.Faccio une s e m p i o :qualche gior-no fa mi ha

cercato un direttore generale,ha parlato con la mia segrete-ria, voleva sapere se il direttoreamministrativo che intendevanominare era di mio gradimen-to. Ecco: questo non deve piùsuccedere».

Succede però che la nominadeidirettori resti «politica».

«E’ dimostrato che l’affinità po-litica causa più problemi chebenefici. Perché il politico pen-sa che avendo un direttore ami-co possa ottenere chissà cosa.Non ci servono i “signor sì”. A

settembre, per i nuovi dg, il ban-do sarà nazionale e un’agenziaesterna sarà incaricata di scre-mare le candidature».

«Risparmio» resterà la loropa-rolachiave?

«Risparmiare è essenziale, mac’è un altro obiettivo: il grado disoddisfazione dei cittadini. Cioèi nostri azionisti».

Questo è uno slogan. Comepensa di conciliare il piano dirientro, quindi i tagli dei letti,con la domanda inarrestabiledi salute?

«Alcuni obiettivi del piano di

rientro penso possano essererivisti. Mi spiego: è giusto par-lare di “rete ospedaliera”, ma èincomprensibile come la prece-dente giunta abbia organizzatoi letti. In alcune zone non si ca-pisce la logica: sono diminuiti inprovincia di Torino, aumentatiin altre come la Valsesia».

Riorganizzerà tutto?«Ci sono parametri nuovi, an-che tecnologici, per rivedere ledecisioni. Ai privati, ad esem-pio, diremo noi che cosa serve,anche aumentando il loro bud-get se necessario. Ma decidere-

mo noi cosa è utile per la salutepubblica, non il contrario».

A proposito: il futuro del Gra-denigo?

«Il pronto soccorso va mante-nuto. Ma per tornare ai tagli:non dobbiamo essere oggetto dipressioni territoriali, le regoledevono essere uguali per tutti».

IlValdese rinascerà?«Ci sono scelte compiute sul-le quali è difficile tornare in-dietro».

Il futuro del Maria Vittoria edell’AmedeodiSavoia?

«Non ho ancora approfondito laquestione specifica».

Città della Salute. Sorgerà sulterrenoexFiatAvio?

«Non ci sonograndi risorseper l’edilizia sa-nitaria; tuttociò di cui pos-siamo disporrearriva dai ri-sparmi».

Come si può partire con unprogetto di questa portatafondandolosuirisparmi,quin-di sucasseoggivuote?

«Appunto. Per cui congeliamo ilprogetto, comprese le torri chi-rurgiche. Ragioniamo».

Ragioniamo.«Serve una riflessone comples-siva, anche con la Città di Tori-no e con i Comuni dove ci sonoospedali molto vecchi. Il denaropuò essere trovato anche attra-verso operazioni immobiliari divalorizzazione e vendita di aree

o strutture, de-stinando i fondiricavati alla co-struzione dinuovi ospedali.Un’operazioneda fare in asso-luta trasparen-

za, considerata la delicatezza».In che altro modo pensadi po-ter rimpinguare le casse con irisparmi?

«Un esempio? Ci sono cinquecentrali per la produzione difarmaci oncologici: resterà unsolo polo ad Alessandria, piùche sufficiente. Libereremo

personale che sarà destinato al-la rete ospedaliera. Sarà unprovvedimento complicato neirapporti sindacali? Affronteròla questione».

Da anni, assessore, sentiamoparlare di risparmi. A quando iprimi fondi recuperati?

«Entro fine mese sarà prontala delibera per individuare un

direttore che sovrintenda lecentrali-acquisti delle diverseAsl, senza cadere nell’erroredelle Federazioni. Chiederòespressamente che ogni sceltasia compiuta e valutata sullabase di un parametro oggetti-vo, misurabile».

Unesempio?«La dose unica dei medicinali.La giunta Cota ha dichiaratoche la sperimentazione fatta adAlessandria e in altre Asl perdare ai ricoverati in ospedale ladose contata dimedicinali anzi-ché aprire un’intera confezioneè stata positiva. Ho verificato:ad Alessandria il sistema è co-stato 2 milioni di euro, il rispar-mio ha fruttato 1 milione e 200mila euro. Non si è risparmiatoaffatto, abbiamo perso 800 mi-la euro. In una situazione di“non governo”molti direttori sisono fatti affascinare da ideenon verificate».

Il turn-over restabloccato?«Per ora sì, ma considereremoperò le singole situazioni diemergenza. Il contenimentodella spesa non può ridurre i li-velli essenziali di assistenza».

MARCOACCOSSATO

MAURIZIO TROPEANO

«Inassessoratohotrovatoladisorganizzazione: l’exdirettoreèsparitodamaggio»

Gli ospedaliL’assessore alla Sanità

Saitta annunciache il giudizio trimestrale

ai direttori generalidi Asl e Aso terrà conto

d’ora in poi anchedei disservizi segnalati

dai cittadini: «Non sipossono valutare

le capacità soltantoda un bilancio economico»

Dalla Provincia alla RegioneAd Antonio Saitta, ex presidente della Provincia, è stato

affidato da Chiamparino l’assessorato più delicato

«Idirettorigeneralidevonoesseresganciatidallapolitica:

nonci servono i“signorsì”»

«Nonsi capiscequalesia statala logicadella riorganizzazionedeiposti letto inospedale»

«Ildenaropuòessere trovatoattraverso lavenditadi strutture

ooperazioni immobiliari»

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LA STAMPADOMENICA 6 LUGLIO 2014

TORINOVia Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected][email protected][email protected]

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Rischiocaos

Inautoevitate

viaRomaANDREA ROSSI

Prendete nota e regola-tevi, ché sarà una do-menica particolare: al

parco Dora c’è il Kappa Futu-re Festival, il più importantefestival italiano di musicaelettronica. Allo stadio Olim-pico salgono sul palco gli OneDirection, la pop boy bandbritannica che fa impazzirele teenagers. Al Palaolimpico,cioè a una manciata di metridallo stadio, c’è Top Gear, lospettacolare show automobi-listico ideato dalla Bbc e oradiventato un evento live, trascontri, esplosioni, acroba-zie. Dimenticavamo qualco-sa? Sì, è la prima domenica disaldi estivi, l’anno scorso levetrine del centro furonoprese d’assalto da un’orda dipassanti e forzati dello shop-ping. Ancora, alle 17, un mi-gliaio di danzatori e danzatri-ci muoverà da piazza SanCarlo verso piazza Castello:400 di Torino e altrettanti diLione e oltre 600 marionetteinvaderanno il centro di Tori-no realizzando uno spettaco-lo senza precedenti in Italia,il Défilé.

L’ingorgo è niente male, lacittà rischia di ingolfarsi unpo’. Il traffico, soprattutto.Via Roma sarà chiusa dalle 16alle 20 nel tratto tra piazzaSan Carlo e piazza Castelloma la circolazione potrebbeessere vietata anche prima,già dal mattino, in base allasituazione. Il comandante deivigili Alberto Gregnanini laprende larga. «Ci sarannomolte squadre in centro, sesarà necessario interverre-mo ma per ora non ci sonochiusure programmate».

LA MORTE DI GIORGIO FALETTI

Domani lacameraardenteE i libri vannoarubaPrima che la salma di GiorgioFaletti venga trasferita adAsti per la camera ardente alteatro Alfieri, sarà possibilerendergli omaggio anche aTorino, alle Molinette, doma-ni dalle 7 alle 13. Intanto incittà non si trova più una co-

pia dei libri dell’autore di «Iouccido». Le librerie del centro,affollato per l’avvio dei saldi,ieri hanno finito le scorte di be-stseller di Faletti. Chi ha anco-ra qualche copia, come la Fel-trinelli di piazza Castello, si èaffrettato ad allestire una ve-

MAX

MIN

(˚C)

32.2

20.9

27.5

14.7

27

17

IL TEMPO IN CITTÀ

Oggi Ieri Un anno fa

All’interno

Uninteroborgodimontagnaall’astaonlinesueBayQuattordici rusticiaipiedidelGranParadisoSiparteda245milaeuro

Lodovico PolettoAPAGINA50

Pde inchieste“Orabastapacchidi tessere”Ilpartito lanciauncomitatodi saggie leprimarienei circoli

ServizioAPAGINA41

MaturitàLasuperclasseèalGiobertiSu22studentiinsettehannoconquistato il100

Maria Teresa MartinengoAPAGINA49

In cercadell’affogatoperfettoDove l’incontrotracremaeamarenafasognare ilpalato

Rocco Moliterni e Federico FerreroALLEPAGINE56E57

L’appellodeimedicidopo l’annunciodello stopallaCittàdellaSalute

ALLARME SANITÀ L’ASSESSORE SAITTA ALLE PRESE CON UN BILANCIO DIFFICILE

“Fondi specialiper leMolinette”

* Nuova strategia. Il di-rettore generale delleMolinette chiede un pia-no straordinario e unadeguamento urgentedelle strutture per potercontinuare a operare insicurezza.

* I rischi. Saitta: «Sappiamobene come le lobby di inte-resse tendono a organiz-zarsi e a cambiare giacca aseconda dell’interlocutore.La sanità vale 8 miliardi e400 milioni all’anno e atti-ra l’interesse di molti».

* Il Gradenigo. Il prefettoha deciso di convocare laRegione per evitare che leproteste del personale me-dico del Gradenigo provo-chino disagi ai cittadini.

Marco AccossatoAPAGINA41

Via l’incarico al consulenteche gestiva i rapporti con i privati

Maurizio Tropeano APAGINA41

LAPOLEMICAAPPALTI

Oggimusei gratisEcco chi aderisceVia libera del Polo RealeI dubbi della Reggia

ILCASO

Emanuela Minucci APAGINA53

Giorgio Faletti

Il giornodellapacifica invasione

Saldi

REPORTERS

Défilédidanza

REPORTERS

KappaFestival

REPORTERS

OneDirection

REPORTERS

trina dedicata. E in attesa del-l’autunno, quando è da tempoin calendario l’uscita di unnuovo libro di Faletti, le libre-rie sono corse ai ripari, racco-gliendo le ordinazioni e chia-mando i grossisti.

Domani, dopo le 13, la salmapartirà per Asti dove nel po-meriggio, all’Alfieri, verrà alle-stita la camera ardente. Quiresterà esposta anche martedìmattina per l’omaggio dellacittà. Alle 15 i funerali nellaCollegiata di San Secondo.

Assandri, Coccorese e Insalaco APAG.46 Silvia Francia APAG.54

Noemi Penna APAG.54Luca IndeminiAPAG.54

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40 .Cronaca di Torino .LA STAMPA

DOMENICA 6 LUGLIO 2014

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gg Dossier/Le sfidedellaSanità

Un piano straordinario d’in-tervento per leMolinette. Lochiede il direttore generale,Gian Paolo Zanetta, dopol’intervista sulle colonne de«La Stampa» al neoassesso-re regionale alla Sanità, An-tonio Saitta: «La Città dellaSalute? Congeliamo il pro-getto e ragioniamo», annun-cia l’assessore, facendo iconti con i fondi che non cisono. Per il dottor Zanetta«le Molinette non possonopiù aspettare: è necessarioun adeguamento urgente dialmeno alcune strutture pergarantire soprattutto all’ec-cellenza di poter continuarea operare in sicurezza: Car-diochirurgia, Neurologia,Neuroscienze e attività di la-boratorio».

Le reazioni dei dirigenti«Parole finalmente realisti-che, quelle dell’assessore, do-po tanti anni in cui la Sanità è

stata presa in giro», secondoGabriele Gallone, membroesecutivo nazionale del-l’Anaao, il sindacato della diri-genza medica. «Lo stop diSaitta è la conclusione di un“progetto fantasy”per il qualenonci sonomai stati i fondi. Inuna città dove l’età media de-gli ospedali è 80 anni bisognacapire fra le pieghe dei bilanciche cosa può essere destinatoalla spesa corrente e cosa allamanutenzione».

La Città della SaluteSempre dalle Molinette, an-che il professor Mauro Saliz-zoni, responsabile del primocentro trapianti di fegatod’Europa, giudica «responsa-bili le parole dell’assessore»,ma mette in guardia: «Non sipuò rinunciare alla prospetti-va della Città della Salute nel-l’area Fiat Avio». Nel frattem-po, «è necessario a questopunto intervenire sull’esisten-

nitariama simette in campounprogetto per la valorizzazionedei campus universitari e degliincubatori produttivi collegatiallaricerca».Insomma«èun’op-portunità danonperdere anchecoinvolgendo capitali privati».Lorusso spiega anche che «ilComuneèassolu-tamente disponi-bile a valutare lapossibilità dimettere in cam-po gli strumentiurbanistici e nor-mativipervalutare lapossibilitàdi rivalutazione delle aree ospe-daliere che eventualmente do-vrebbero esseredismesse».

I medici ospedalieriPiù fuori dal coro, rispetto aglialtricommenti, laposizionedel-

la Cimo, il sindacato dei mediciospedalieri: «Turnover blocca-ti, contratti fermi da 5 anni, ses-santenni che continuano a farele guardienotturne inospedale,strutture spesso fatiscenti, pro-getti faraonici che nascono emuoiono. Un panorama depri-

mente: ecco laprima mail che icittadini e imedi-ci piemontesivorrebbero man-dare a Saitta»,sostiene il segre-

tarioregionalePaoloTrovato.Ea proposito della vendita dellestrutture sanitarie non utilizza-te per rimpinguare le casse del-la Sanità pubblica: «Sono anniche si parla del futuro dell’exAstanteria Martini, abbando-nata ai topi e ai senzatetto».

Sulle segnalazioni via mailchieste ai cittadini dall’as-sessore, Gabriele Gallone(Anaao) non ha dubbi:««Tutti possono dire la loro,bisognerà vedere se ciò chedicono è utile». In altre paro-le: «L’assessore non ha biso-gno dei cittadini: i problemisono sotto gli occhi di tutti,mancano soldi, ma soprat-tutto idee. E bisognerebbe ri-flettere sull’età media avan-zata dei direttori generali, esul fatto che più o meno con-tinuano a essere gli stessi». Ilcambiamento passa ancheda qui, secondo i dirigentimedici. «Il problema è chenella Sanità si continua aparlare di soldi e bilanci -conclude Gallone - e mai diindicatori di efficacia».

“Fondispecialipersalvare leMolinette”Appello del direttore generale dopo il congelamento del progetto della Città della Salute nell’area ex Fiat Avio“Molti reparti troppo vecchi devono essere ristrutturati subito per la sicurezza dei malati e del personale”

Una storia infinitaCon il «congelamento» del progetto della Città della Salute annunciato ieri dall’assessore Saitta slitta ancora

la nascita del polo della ricerca e dell’alta specialità che avrebbe dovuto sorgere in origine a Grugliasco

MARCO ACCOSSATO

te: fra 7-8 anni leMolinette crol-lano, senza interventi».

È insomma la Città dellaSalute, storia infinita della Sa-nità Piemontese, a catalizzarel’attenzione fra le numerosecose dette dall’assessore sullecolonne del nostro giornale.

La risposta del ComuneStefano Lorusso, assessore al-l’Urbanistica del Comune, so-stiene che «Saitta pone un pro-blema vero, quello delle risor-se».Dal puntodi vistadiTorino,«il progetto della città della Sa-lute edellaScienza resta strate-gico, per questo ci auguriamoche l’invito di Saitta a ragionaresia una pausa di riflessione enonunostop».Eaggiunge: «Dalnostro punto di vista si trattanon solo di riorganizzazione sa-

L’ospedaledi corsoReginaMargherita

Gradenigo, futuro inbilicoIlprefettoconvocalaRegione

Stanare Chiamparino e lanuova giunta di centrosini-stra. Il prefetto di Torino, chesta portando avanti il tentati-vo di conciliazione per evitareche lo stato di agitazione pro-clamato dalla stragrandemaggioranza del personalemedico del Gradenigo provo-chi disagi ai cittadini, ha deci-so di convocare la Regione.Del resto, il futuro del presi-

dio dipende proprio dalla scel-te che faranno il presidenteSergio Chiamparino, l’assesso-re alla Salute Antonio Saitta e ipartiti che li sostengono, a par-tire dal Pd. Per dirla con il sin-dacalista Donato Menichella, ènecessario che «la Regioneprenda una posizione ammini-strativa e politica chiara sa-pendo che se accetterà l’equi-parazione dei presidi pubblici eprivati, aprirà a un modello disanità completamente diver-so». Quando parla di «modello»il segretario nazionale dell’as-sociazione medici degli istitutireligiosi ospedalieri si riferiscea quello lombardo dove la sani-tà privata ha un ruolo di peso.

Il cambio di proprietà, infat-

ti, modifica la natura giuridicache passa da un ente senza finidi lucro a un impresa che vuolericavare utili e dividendi dallagestione dell’attività sanitaria.La Regione, soprattutto, devedecidere sul pronto soccorso,vista la presenza di una leggeregionale che impedisce ai pri-vati di gestire il servizio diemergenza.

È probabile che la convoca-zione della Prefettura porti lagiunta Chiamparino ad accele-rare la decisione. Scelta che sa-rà confortata dal parere tecni-co del ministero già richiestodal precedente assessore UgoCavallera. Che cosa farà il cen-trosinistra al governo del Pie-monte? Saitta non si sbilancia

ma, interpellato, spiega che dal«punto di vista sanitario nonpossiamo permetterci di per-dere il pronto soccorso».

Se questa è la priorità dellagiunta Chiamparino, resta dacapire come conciliarla con il

fatto che in campagna elettora-le tanti esponenti del Pd a par-tire dal responsabile sanità, Ni-noBoeti, avevanobocciato ogniipotesi di apertura ai privati. Ilsindacato dei medici, comun-que, ha scritto aChiamparino e

Saitta invitandoli, in attesa diun intervento legislativo, a nonautorizzare il trasferimentodel personale in servizio dalladipendenza delle suore a quelladella Gradenigo srl, la nuovasocietà creata dai privati. [M.TR.]

L’ansia deilavoratoriLa Regioneè chiamata

a scelte chiaresul Gradenigo

Ente senzafini di lucro

o impresaprivata?

I lavoratorihanno

proclamatolo stato

d’agitazione

REPORTERS

L’ultimo tentativoper evitaretroppi disagiai cittadini

�Nell’intervista a Saittasu «La Stampa» di ieri l’as-sessore ha annunciato fral’altro il congelamento delprogetto della Città dellaSalute: «Mancano i fondiper realizzarlo».

Su«LaStampa»

«Frapochianniquestoospedale

crolleràsusestesso»

IL PRIMARIO

Hannodetto

Ilmanager

AlleMolinettedobbiamoinvestirepergarantirela stessaeccellenza

Gian Paolo Zanetta

Il sindacalista

Piùche i soldiaidirettorimancano le ideepernuoviprogetti

Gabriele Gallone

L’assessorecomunale

Ciauguriamoche il futurodellaCittàdellaSalutesia solocongelato

Stefano Lorusso

«Icontratti sonofermidaanni

come il turnover»

MEDICI OSPEDALIERI

REPORTERS

Page 8: Ospedale,120allavoro conl’incubodeifondi · 2018. 7. 17. · e ospedale «S. Croce e Carle». Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioni pervisitespecialisticheambula-toriali,prestazioniradiologiche,
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40 .Cronaca di Torino .LA STAMPA

DOMENICA 6 LUGLIO 2014

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gg Dossier/Le sfidedellaSanità

Un piano straordinario d’in-tervento per leMolinette. Lochiede il direttore generale,Gian Paolo Zanetta, dopol’intervista sulle colonne de«La Stampa» al neoassesso-re regionale alla Sanità, An-tonio Saitta: «La Città dellaSalute? Congeliamo il pro-getto e ragioniamo», annun-cia l’assessore, facendo iconti con i fondi che non cisono. Per il dottor Zanetta«le Molinette non possonopiù aspettare: è necessarioun adeguamento urgente dialmeno alcune strutture pergarantire soprattutto all’ec-cellenza di poter continuarea operare in sicurezza: Car-diochirurgia, Neurologia,Neuroscienze e attività di la-boratorio».

Le reazioni dei dirigenti«Parole finalmente realisti-che, quelle dell’assessore, do-po tanti anni in cui la Sanità è

stata presa in giro», secondoGabriele Gallone, membroesecutivo nazionale del-l’Anaao, il sindacato della diri-genza medica. «Lo stop diSaitta è la conclusione di un“progetto fantasy”per il qualenonci sonomai stati i fondi. Inuna città dove l’età media de-gli ospedali è 80 anni bisognacapire fra le pieghe dei bilanciche cosa può essere destinatoalla spesa corrente e cosa allamanutenzione».

La Città della SaluteSempre dalle Molinette, an-che il professor Mauro Saliz-zoni, responsabile del primocentro trapianti di fegatod’Europa, giudica «responsa-bili le parole dell’assessore»,ma mette in guardia: «Non sipuò rinunciare alla prospetti-va della Città della Salute nel-l’area Fiat Avio». Nel frattem-po, «è necessario a questopunto intervenire sull’esisten-

nitariama simette in campounprogetto per la valorizzazionedei campus universitari e degliincubatori produttivi collegatiallaricerca».Insomma«èun’op-portunità danonperdere anchecoinvolgendo capitali privati».Lorusso spiega anche che «ilComuneèassolu-tamente disponi-bile a valutare lapossibilità dimettere in cam-po gli strumentiurbanistici e nor-mativipervalutare lapossibilitàdi rivalutazione delle aree ospe-daliere che eventualmente do-vrebbero esseredismesse».

I medici ospedalieriPiù fuori dal coro, rispetto aglialtricommenti, laposizionedel-

la Cimo, il sindacato dei mediciospedalieri: «Turnover blocca-ti, contratti fermi da 5 anni, ses-santenni che continuano a farele guardienotturne inospedale,strutture spesso fatiscenti, pro-getti faraonici che nascono emuoiono. Un panorama depri-

mente: ecco laprima mail che icittadini e imedi-ci piemontesivorrebbero man-dare a Saitta»,sostiene il segre-

tarioregionalePaoloTrovato.Ea proposito della vendita dellestrutture sanitarie non utilizza-te per rimpinguare le casse del-la Sanità pubblica: «Sono anniche si parla del futuro dell’exAstanteria Martini, abbando-nata ai topi e ai senzatetto».

Sulle segnalazioni via mailchieste ai cittadini dall’as-sessore, Gabriele Gallone(Anaao) non ha dubbi:««Tutti possono dire la loro,bisognerà vedere se ciò chedicono è utile». In altre paro-le: «L’assessore non ha biso-gno dei cittadini: i problemisono sotto gli occhi di tutti,mancano soldi, ma soprat-tutto idee. E bisognerebbe ri-flettere sull’età media avan-zata dei direttori generali, esul fatto che più o meno con-tinuano a essere gli stessi». Ilcambiamento passa ancheda qui, secondo i dirigentimedici. «Il problema è chenella Sanità si continua aparlare di soldi e bilanci -conclude Gallone - e mai diindicatori di efficacia».

“Fondispecialipersalvare leMolinette”Appello del direttore generale dopo il congelamento del progetto della Città della Salute nell’area ex Fiat Avio“Molti reparti troppo vecchi devono essere ristrutturati subito per la sicurezza dei malati e del personale”

Una storia infinitaCon il «congelamento» del progetto della Città della Salute annunciato ieri dall’assessore Saitta slitta ancora

la nascita del polo della ricerca e dell’alta specialità che avrebbe dovuto sorgere in origine a Grugliasco

MARCO ACCOSSATO

te: fra 7-8 anni leMolinette crol-lano, senza interventi».

È insomma la Città dellaSalute, storia infinita della Sa-nità Piemontese, a catalizzarel’attenzione fra le numerosecose dette dall’assessore sullecolonne del nostro giornale.

La risposta del ComuneStefano Lorusso, assessore al-l’Urbanistica del Comune, so-stiene che «Saitta pone un pro-blema vero, quello delle risor-se».Dal puntodi vistadiTorino,«il progetto della città della Sa-lute edellaScienza resta strate-gico, per questo ci auguriamoche l’invito di Saitta a ragionaresia una pausa di riflessione enonunostop».Eaggiunge: «Dalnostro punto di vista si trattanon solo di riorganizzazione sa-

L’ospedaledi corsoReginaMargherita

Gradenigo, futuro inbilicoIlprefettoconvocalaRegione

Stanare Chiamparino e lanuova giunta di centrosini-stra. Il prefetto di Torino, chesta portando avanti il tentati-vo di conciliazione per evitareche lo stato di agitazione pro-clamato dalla stragrandemaggioranza del personalemedico del Gradenigo provo-chi disagi ai cittadini, ha deci-so di convocare la Regione.Del resto, il futuro del presi-

dio dipende proprio dalla scel-te che faranno il presidenteSergio Chiamparino, l’assesso-re alla Salute Antonio Saitta e ipartiti che li sostengono, a par-tire dal Pd. Per dirla con il sin-dacalista Donato Menichella, ènecessario che «la Regioneprenda una posizione ammini-strativa e politica chiara sa-pendo che se accetterà l’equi-parazione dei presidi pubblici eprivati, aprirà a un modello disanità completamente diver-so». Quando parla di «modello»il segretario nazionale dell’as-sociazione medici degli istitutireligiosi ospedalieri si riferiscea quello lombardo dove la sani-tà privata ha un ruolo di peso.

Il cambio di proprietà, infat-

ti, modifica la natura giuridicache passa da un ente senza finidi lucro a un impresa che vuolericavare utili e dividendi dallagestione dell’attività sanitaria.La Regione, soprattutto, devedecidere sul pronto soccorso,vista la presenza di una leggeregionale che impedisce ai pri-vati di gestire il servizio diemergenza.

È probabile che la convoca-zione della Prefettura porti lagiunta Chiamparino ad accele-rare la decisione. Scelta che sa-rà confortata dal parere tecni-co del ministero già richiestodal precedente assessore UgoCavallera. Che cosa farà il cen-trosinistra al governo del Pie-monte? Saitta non si sbilancia

ma, interpellato, spiega che dal«punto di vista sanitario nonpossiamo permetterci di per-dere il pronto soccorso».

Se questa è la priorità dellagiunta Chiamparino, resta dacapire come conciliarla con il

fatto che in campagna elettora-le tanti esponenti del Pd a par-tire dal responsabile sanità, Ni-noBoeti, avevanobocciato ogniipotesi di apertura ai privati. Ilsindacato dei medici, comun-que, ha scritto aChiamparino e

Saitta invitandoli, in attesa diun intervento legislativo, a nonautorizzare il trasferimentodel personale in servizio dalladipendenza delle suore a quelladella Gradenigo srl, la nuovasocietà creata dai privati. [M.TR.]

L’ansia deilavoratoriLa Regioneè chiamata

a scelte chiaresul Gradenigo

Ente senzafini di lucro

o impresaprivata?

I lavoratorihanno

proclamatolo stato

d’agitazione

REPORTERS

L’ultimo tentativoper evitaretroppi disagiai cittadini

�Nell’intervista a Saittasu «La Stampa» di ieri l’as-sessore ha annunciato fral’altro il congelamento delprogetto della Città dellaSalute: «Mancano i fondiper realizzarlo».

Su«LaStampa»

«Frapochianniquestoospedale

crolleràsusestesso»

IL PRIMARIO

Hannodetto

Ilmanager

AlleMolinettedobbiamoinvestirepergarantirela stessaeccellenza

Gian Paolo Zanetta

Il sindacalista

Piùche i soldiaidirettorimancano le ideepernuoviprogetti

Gabriele Gallone

L’assessorecomunale

Ciauguriamoche il futurodellaCittàdellaSalutesia solocongelato

Stefano Lorusso

«Icontratti sonofermidaanni

come il turnover»

MEDICI OSPEDALIERI

REPORTERS

Page 11: Ospedale,120allavoro conl’incubodeifondi · 2018. 7. 17. · e ospedale «S. Croce e Carle». Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioni pervisitespecialisticheambula-toriali,prestazioniradiologiche,

LA STAMPA

LUNEDÌ 7 LUGLIO 2014 .Piemonte e Valle d'Aosta .45�� �� �� �� ��A� A�

Èbloccodelleborse risi“Togliete il daziozero”

BIELLA. LA MAGGIOR PARTE SARA’ A PAGAMENTO

Nuovoospedale“Nientebusinesssuiparcheggi”Ligestirà ilcomunediPonderanoeilnuovosindacoassicura:“Ci limiteremoacoprire icostidigestione”

LO «TSUNAMI» ELEZIONI

Travolti amministratori eaccordiAdesso tutto ripartedazero

�Mesi di riunioni, sum-mit in Prefettura e accordiannunciati: tutto stravoltodallo tsunami elezioni, cheha cambiato sindaci e pro-grammi. Addio accomoda-mento sui confini, tanti sa-luti a chi deve gestire chi ecosa. Il nuovo ospedale sor-gerà a Ponderano, che sioccuperà non solo di ana-grafe e rifiuti, ma anchedella gestione dei parcheg-gi. L’allarme a suo temporilanciato dall’ex assessorebiellese Egardo Canuto sulpossibile «business» deiparcheggi, sembra dunquerespinto dal sindaco Elena

Chiorino, che confermainoltre come si stia pren-dendo in esame anche lapossibilità, almeno per iposti auto nelle immediateadiacenze alla receptiondell’ospedale, di un unamezz’ora di sosta gratuita.A quando risposte definiti-ve? «La burocrazia si sa hai suoi tempi. Per ottobre ciauguriamo di affidare lagestione alla ditta vincitri-ce, ma dovessimo perderegli introiti derivanti daiparcheggi nei primimesi incui l’ospedale sarà operati-vo, non ne faremmo co-munque un dramma». [A. F.]

«I parcheggi del nuovo ospe-dale non serviranno al comu-ne di Ponderano per fare cas-sa». Queste le rassicurazionidel sindaco Elena Chiorino,insediatasi da poco più di unmese sulla poltrona che fu diFranco Vallivero, alla presecon la complessa partita dicome gestire i posti auto at-torno alla nuova strutturasanitaria. Accanto a questa,che per il sindaco Chiorinodeve essere data come unacertezza acquisita, il fattoche una percentuale sarà co-munque a pagamento. «Unapercentuale più o meno am-pia a seconda di quanto sa-ranno i costi di gestione pergarantire la manutenzioneordinaria e straordinariadell’area. Dare dei numeriadesso sarebbe solo un az-zardo».A definire quanti parcheg-

gi liberi, quanti a pagamentoe quali - a pagamento quellipiù vicini all’ingresso per ga-rantire un maggiore turn-over? - saranno una serie diincontri tecnici. Il primo ingiornata tra l’assessoreMar-co Romano e la progettistaAsl , l’ingegnere Paola MelloTeggia.«Dire che sarebbe possibi-

le lasciarli tutti liberi sareb-be fare demagogia». E qui ilsindaco pare riferirsi allaquerelle elettorale dove a ca-valcare la battaglia della gra-tuità dei parcheggi era statol’ex assessore al comune diBiella EdgardoCanuto, espo-nente di spicco del movimen-to Biella6Tu.«Nei mesi sono stati rac-

colti una massa di dati che

consentiranno di calcolarequanto costerà lamanutenzio-ne di quegli spazi e delle straded’accesso. Se costerà 100, noichiederemo cento, non un eu-ro di più».Altra certezza è che le mo-

dalità del servizio saranno di-verse da quelle attuali a Biel-la:«Si pagherà in base all’effet-tivo tempo di sosta o attraver-so il ticket o con il proprio tele-fono cellulare su cui sarà pos-sibile scaricare una appositaapp».Secondo gli accordi stipula-

ti prima delle elezioni, i postiauto a pagamento dovevanoessere 750, altrettanti riserva-ti ai dipendenti (gratuiti) cosìcome i 147 che insisterebberoancora nel territorio di Biella.

750Zone blu

Erano gli stalliindicati nellaconvenzione

che gli exsindaci

Gentile eVallivero nonhanno fattoin tempo a

firmare

147Gratuiti

Dovrebberoessere quelliancora com-

presi tra iconfini delcomune di

Biella

InbreveBiellaSalvanoungattoScambiatiper ladri�L’allarme in piena notteal centralino dei Carabinieri:«Stanno tentando un furto inviaMilano, ci sono due giova-ni con un’accetta dietro unasiepe di un negozio di mobi-li». A sirene spiegate unapat-tuglia ha raggiunto il puntoindicato ed ha effettivamentetrovato due ragazzi che peròcercavano di liberare un gat-to imprigionato tra i rami. Èstato quindi richiesto l’inter-vento anche dei vigili del fuo-co e l’«operazione di soccor-so» è stata portata a terminecon successo. [A. F.]

RoncoBielleseSventatounfurtonellapistadimotocross�Sventato furto la nottescorsa a Ronco ai dannidell'impianto di motocrossche sorge in paese. A darel'allarme il proprietario cheha chiesto l'intervento deicarabinieri. I ladri erano giàriusciti ad accatastare perpoi caricare su un furgone unricco bottino, due taniche digasolio, una saldatrice, undecespugliatore. Tutto è sta-to abbandonato e la banda èriuscita a scappare. [R. B.]

ValdengoRubanocartadicreditoe incassano1500euro�Furto ed uso fraudolen-to di carta credito è l'accusadi cui dovranno rispondereGiacomo G.,26 anni, di Cos-sato, e Maria B., 24 anni, diBiella. I due avrebbero prele-vato sino a 1500 euro dallacarta di credito di una donnache ne aveva denunciato ilfurto avvenuto nei giorniscorsimentre faceva la spesaalla Bennet di Valdengo. A in-castrare i giovani i carabi-nieri attraverso l'osservazio-ne dei nastri registrati dalletelecamere di sorveglianzadegli sportelli bancari da cuisi sarebbero serviti. [A. F.]

CamburzanoVoragine instradacausamaltempo�Le piogge degli ultimigiorni hanno causato la vora-gine che l'altra sera si è aper-ta a Camburzano in via Ca-milla Lampo. [R. B.]

ANDREA FORMAGNANA

PONDERANO

ALESSANDRIA. VERTICE IN REGIONE

L’Asl “sconfessata”sui farmaci antitumoraliSeneoccuperà l’AsoL’assessore regionale allaSanità, Antonio Saitta, «ri-chiama» l’Asl Al e impone lapropria linea per quanto ri-guarda la gestione della pre-parazione degli antiblastici, ifarmaci utilizzati nella tera-pia contro i tumori. In prati-ca, mentre l’Asl puntava aconcentrare in un solo suo la-boratorio, quello di Tortona,la preparazione di questi far-maci per servire anche gliospedali di Casale, Novi, Ac-qui e Ovada, la Regione chie-de che a occuparsene sia in-vece l’Azienda ospedaliera diAlessandria. Sarà il direttoredella rete oncologica pie-montese, Oscar Bertetto, aelaborare in tempi brevi unprotocollo per rendere ope-rativa l’iniziativa. Lo stessoBertetto aveva diffuso mesifa una direttiva in questosenso, ma l’Asl Al aveva co-munque optato per il proprioprogetto. A fine maggio ave-va inoltre deliberato di ban-dire la gara per acquisire unsistema informatizzato perpreparare gli antiblastici.Il caso era scoppiato due

settimane fa, quando i cara-binieri del Nas avevano chiu-so per irregolarità i laborato-ri di Ovada e Novi in cui sipreparavano i farmaci anti-tumorali. Per far fronte allasituazione di emergenza l’Aslaveva accelerato la procedu-ra per il laboratorio unico aTortona.

Questa scelta, come altredecisioni adottate dall’Asl, haperò fatto infuriare Saitta, cheha convocato a Torino il diret-tore generale Paolo Marforio,sottolineando «la centralitàdel ruolo di coordinamentodella rete oncologica» guidatada Bertetto e che questi «ave-va damolto tempo fornito indi-cazioni diverse da quanto si èpoi verificato ad Alessandria».Marforio è stato sentito sul-

l’argomento da Saitta anchevenerdì, al termine di una riu-

nione con i direttori delle Asl edelle Aso piemontesi. Al collo-quio sono stati invitati lo stes-so Bertetto e il direttore gene-rale dell’Azienda ospedalieradi Alessandria, NicolaGiorgio-ne. È in quel contesto che Sait-ta ha annunciato che sarà pro-prio Bertetto a dettare la linead’azione, ridefinendo inoltre«le motivazioni scientifiche edeconomiche». Dovrà poi esse-re affrontato il problema («de-licato e complesso») dell’utiliz-zo del personale in servizio neivari ospedali dell’Asl e che ècoinvolto nella preparazionedegli antitumorali.Nessun commento arriva

da Asl e Aso. [M. FA.]

L’assessoreSaittachiede

dielaborareilprotocollo

aldirettoredellarete

oncologicapiemontese

il casoSIMONA MARCHETTI

NOVARA

Il blocco delle borse merci è solol'inizio. La protesta delmondo ri-sicolo italiano contro il «dazio ze-

ro» comincerà daNovara, il 14 luglioper proseguire poi sulle altre «piaz-ze» del riso, come Vercelli e Morta-ra. Ed è destinata a continuare finoa quando non si otterranno risultaticoncreti. Primo obiettivo: sostenerele ragioni del Governo che nei pros-simi mesi presenterà un dossier aiministri agricoli comunitari perchiedere che scatti la clausola di sal-vaguardia, allo scopo di limitare idanni per la filiera continentale.Gli agricoltori di Agrinsieme

(unisce Confagricoltura, Cia e Alle-anza cooperative italiane), i media-tori e gli industriali faranno sentirela loro voce affinché l’Unione Euro-pea ponga un termine, o almeno unlimite, alle importazioni a dazio zerodai Paesi asiatici riuniti sotto la si-gla Eba, «Everything but Arms»(trad.: tutto tranne le armi). Con lo-ro sussiste un accordo bilateraleperché possano esportare senza ta-

riffe doganali: riso compreso. Nell’oc-chio del ciclone la Cambogia in parti-colare: negli scorsi mesi le importa-zioni di prodotto già lavorato sonoschizzate alle stelle con incrementodel 60% rispetto al 2013. Questo hafatto deprimere i prezzi del riso di ti-po Indica, destinato all’esportazione,molto al di sotto dei costi di produzio-ne, di circa 320-330 euro la tonnel-lata. Al momentole quotazioni diqueste varietàhanno raggiunto i225-230 euro latonnellata nelle sale contrattazioniitaliane, quelle sale che verranno oc-cupate tra qualche giorno. «Vogliamoportare alla conoscenza dell’opinionepubblica - conferma Paola Battioli,presidente di Agrinsieme PiemonteNordOrientale - i grossi problemi cheaffliggono la filiera risicola, ben notiagli operatori ma poco conosciuti al

di fuori del settore. Ci saranno graviconseguenze sui territori storici delriso». Nelle province di Novara, Ver-celli e Pavia - il «triangolo d'oro» dellarisicoltura italiana - si concentra in-fatti il 90% della produzione totale.L’Italia, con 218 mila ettari nel 2014,resta la nazione leader a livello euro-peo seguita da Spagna, Portogallo,Francia, Romania, Bulgaria, Unghe-ria e Grecia.La strada della protesta comincia

qui ma potrebbe proseguire: dipen-derà da Bruxelles. «Le decisioni sonoprese ormai sopra le nostre teste - ag-giunge Battioli -. Ora le belle parole ele intenzioni non bastano più. Serveconcretezza». Giovanni Cardone diCia Novara Vercelli Vco ribadisce:

«Stiamo definendoil calendario delleiniziative. E’ unmodo di far cono-scere a tutti le no-stre ragioni perchétutta l’economia

del territorio sta soffrendo di questasituazione che va avanti ormai daquasi un anno».Il vice ministro Andrea Olivero po-

chi giorni fa ha annunciato che l’Italiacercherà alleati tra le altre nazionicolpite dalla congiuntura, per potersostenere in modo più solido le moti-vazioni contenute nel dossier.

Il 14 luglio l’occupazionedella salapoi toccheràaVercelli eMortara

SI PARTE DA NOVARA

Paolo Marforio, direttore generale dell’Asl Al

Risaie attorno a Novara: immagine simbolo del «triangolo d’oro» del cereale

Page 12: Ospedale,120allavoro conl’incubodeifondi · 2018. 7. 17. · e ospedale «S. Croce e Carle». Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioni pervisitespecialisticheambula-toriali,prestazioniradiologiche,

LA STAMPA

LUNEDÌ 7 LUGLIO 2014 .Piemonte e Valle d'Aosta .45�� �� �� �� ��A� A�

Èbloccodelleborse risi“Togliete il daziozero”

BIELLA. LA MAGGIOR PARTE SARA’ A PAGAMENTO

Nuovoospedale“Nientebusinesssuiparcheggi”Ligestirà ilcomunediPonderanoeilnuovosindacoassicura:“Ci limiteremoacoprire icostidigestione”

LO «TSUNAMI» ELEZIONI

Travolti amministratori eaccordiAdesso tutto ripartedazero

�Mesi di riunioni, sum-mit in Prefettura e accordiannunciati: tutto stravoltodallo tsunami elezioni, cheha cambiato sindaci e pro-grammi. Addio accomoda-mento sui confini, tanti sa-luti a chi deve gestire chi ecosa. Il nuovo ospedale sor-gerà a Ponderano, che sioccuperà non solo di ana-grafe e rifiuti, ma anchedella gestione dei parcheg-gi. L’allarme a suo temporilanciato dall’ex assessorebiellese Egardo Canuto sulpossibile «business» deiparcheggi, sembra dunquerespinto dal sindaco Elena

Chiorino, che confermainoltre come si stia pren-dendo in esame anche lapossibilità, almeno per iposti auto nelle immediateadiacenze alla receptiondell’ospedale, di un unamezz’ora di sosta gratuita.A quando risposte definiti-ve? «La burocrazia si sa hai suoi tempi. Per ottobre ciauguriamo di affidare lagestione alla ditta vincitri-ce, ma dovessimo perderegli introiti derivanti daiparcheggi nei primimesi incui l’ospedale sarà operati-vo, non ne faremmo co-munque un dramma». [A. F.]

«I parcheggi del nuovo ospe-dale non serviranno al comu-ne di Ponderano per fare cas-sa». Queste le rassicurazionidel sindaco Elena Chiorino,insediatasi da poco più di unmese sulla poltrona che fu diFranco Vallivero, alla presecon la complessa partita dicome gestire i posti auto at-torno alla nuova strutturasanitaria. Accanto a questa,che per il sindaco Chiorinodeve essere data come unacertezza acquisita, il fattoche una percentuale sarà co-munque a pagamento. «Unapercentuale più o meno am-pia a seconda di quanto sa-ranno i costi di gestione pergarantire la manutenzioneordinaria e straordinariadell’area. Dare dei numeriadesso sarebbe solo un az-zardo».A definire quanti parcheg-

gi liberi, quanti a pagamentoe quali - a pagamento quellipiù vicini all’ingresso per ga-rantire un maggiore turn-over? - saranno una serie diincontri tecnici. Il primo ingiornata tra l’assessoreMar-co Romano e la progettistaAsl , l’ingegnere Paola MelloTeggia.«Dire che sarebbe possibi-

le lasciarli tutti liberi sareb-be fare demagogia». E qui ilsindaco pare riferirsi allaquerelle elettorale dove a ca-valcare la battaglia della gra-tuità dei parcheggi era statol’ex assessore al comune diBiella EdgardoCanuto, espo-nente di spicco del movimen-to Biella6Tu.«Nei mesi sono stati rac-

colti una massa di dati che

consentiranno di calcolarequanto costerà lamanutenzio-ne di quegli spazi e delle straded’accesso. Se costerà 100, noichiederemo cento, non un eu-ro di più».Altra certezza è che le mo-

dalità del servizio saranno di-verse da quelle attuali a Biel-la:«Si pagherà in base all’effet-tivo tempo di sosta o attraver-so il ticket o con il proprio tele-fono cellulare su cui sarà pos-sibile scaricare una appositaapp».Secondo gli accordi stipula-

ti prima delle elezioni, i postiauto a pagamento dovevanoessere 750, altrettanti riserva-ti ai dipendenti (gratuiti) cosìcome i 147 che insisterebberoancora nel territorio di Biella.

750Zone blu

Erano gli stalliindicati nellaconvenzione

che gli exsindaci

Gentile eVallivero nonhanno fattoin tempo a

firmare

147Gratuiti

Dovrebberoessere quelliancora com-

presi tra iconfini delcomune di

Biella

InbreveBiellaSalvanoungattoScambiatiper ladri�L’allarme in piena notteal centralino dei Carabinieri:«Stanno tentando un furto inviaMilano, ci sono due giova-ni con un’accetta dietro unasiepe di un negozio di mobi-li». A sirene spiegate unapat-tuglia ha raggiunto il puntoindicato ed ha effettivamentetrovato due ragazzi che peròcercavano di liberare un gat-to imprigionato tra i rami. Èstato quindi richiesto l’inter-vento anche dei vigili del fuo-co e l’«operazione di soccor-so» è stata portata a terminecon successo. [A. F.]

RoncoBielleseSventatounfurtonellapistadimotocross�Sventato furto la nottescorsa a Ronco ai dannidell'impianto di motocrossche sorge in paese. A darel'allarme il proprietario cheha chiesto l'intervento deicarabinieri. I ladri erano giàriusciti ad accatastare perpoi caricare su un furgone unricco bottino, due taniche digasolio, una saldatrice, undecespugliatore. Tutto è sta-to abbandonato e la banda èriuscita a scappare. [R. B.]

ValdengoRubanocartadicreditoe incassano1500euro�Furto ed uso fraudolen-to di carta credito è l'accusadi cui dovranno rispondereGiacomo G.,26 anni, di Cos-sato, e Maria B., 24 anni, diBiella. I due avrebbero prele-vato sino a 1500 euro dallacarta di credito di una donnache ne aveva denunciato ilfurto avvenuto nei giorniscorsimentre faceva la spesaalla Bennet di Valdengo. A in-castrare i giovani i carabi-nieri attraverso l'osservazio-ne dei nastri registrati dalletelecamere di sorveglianzadegli sportelli bancari da cuisi sarebbero serviti. [A. F.]

CamburzanoVoragine instradacausamaltempo�Le piogge degli ultimigiorni hanno causato la vora-gine che l'altra sera si è aper-ta a Camburzano in via Ca-milla Lampo. [R. B.]

ANDREA FORMAGNANA

PONDERANO

ALESSANDRIA. VERTICE IN REGIONE

L’Asl “sconfessata”sui farmaci antitumoraliSeneoccuperà l’AsoL’assessore regionale allaSanità, Antonio Saitta, «ri-chiama» l’Asl Al e impone lapropria linea per quanto ri-guarda la gestione della pre-parazione degli antiblastici, ifarmaci utilizzati nella tera-pia contro i tumori. In prati-ca, mentre l’Asl puntava aconcentrare in un solo suo la-boratorio, quello di Tortona,la preparazione di questi far-maci per servire anche gliospedali di Casale, Novi, Ac-qui e Ovada, la Regione chie-de che a occuparsene sia in-vece l’Azienda ospedaliera diAlessandria. Sarà il direttoredella rete oncologica pie-montese, Oscar Bertetto, aelaborare in tempi brevi unprotocollo per rendere ope-rativa l’iniziativa. Lo stessoBertetto aveva diffuso mesifa una direttiva in questosenso, ma l’Asl Al aveva co-munque optato per il proprioprogetto. A fine maggio ave-va inoltre deliberato di ban-dire la gara per acquisire unsistema informatizzato perpreparare gli antiblastici.Il caso era scoppiato due

settimane fa, quando i cara-binieri del Nas avevano chiu-so per irregolarità i laborato-ri di Ovada e Novi in cui sipreparavano i farmaci anti-tumorali. Per far fronte allasituazione di emergenza l’Aslaveva accelerato la procedu-ra per il laboratorio unico aTortona.

Questa scelta, come altredecisioni adottate dall’Asl, haperò fatto infuriare Saitta, cheha convocato a Torino il diret-tore generale Paolo Marforio,sottolineando «la centralitàdel ruolo di coordinamentodella rete oncologica» guidatada Bertetto e che questi «ave-va damolto tempo fornito indi-cazioni diverse da quanto si èpoi verificato ad Alessandria».Marforio è stato sentito sul-

l’argomento da Saitta anchevenerdì, al termine di una riu-

nione con i direttori delle Asl edelle Aso piemontesi. Al collo-quio sono stati invitati lo stes-so Bertetto e il direttore gene-rale dell’Azienda ospedalieradi Alessandria, NicolaGiorgio-ne. È in quel contesto che Sait-ta ha annunciato che sarà pro-prio Bertetto a dettare la linead’azione, ridefinendo inoltre«le motivazioni scientifiche edeconomiche». Dovrà poi esse-re affrontato il problema («de-licato e complesso») dell’utiliz-zo del personale in servizio neivari ospedali dell’Asl e che ècoinvolto nella preparazionedegli antitumorali.Nessun commento arriva

da Asl e Aso. [M. FA.]

L’assessoreSaittachiede

dielaborareilprotocollo

aldirettoredellarete

oncologicapiemontese

il casoSIMONA MARCHETTI

NOVARA

Il blocco delle borse merci è solol'inizio. La protesta delmondo ri-sicolo italiano contro il «dazio ze-

ro» comincerà daNovara, il 14 luglioper proseguire poi sulle altre «piaz-ze» del riso, come Vercelli e Morta-ra. Ed è destinata a continuare finoa quando non si otterranno risultaticoncreti. Primo obiettivo: sostenerele ragioni del Governo che nei pros-simi mesi presenterà un dossier aiministri agricoli comunitari perchiedere che scatti la clausola di sal-vaguardia, allo scopo di limitare idanni per la filiera continentale.Gli agricoltori di Agrinsieme

(unisce Confagricoltura, Cia e Alle-anza cooperative italiane), i media-tori e gli industriali faranno sentirela loro voce affinché l’Unione Euro-pea ponga un termine, o almeno unlimite, alle importazioni a dazio zerodai Paesi asiatici riuniti sotto la si-gla Eba, «Everything but Arms»(trad.: tutto tranne le armi). Con lo-ro sussiste un accordo bilateraleperché possano esportare senza ta-

riffe doganali: riso compreso. Nell’oc-chio del ciclone la Cambogia in parti-colare: negli scorsi mesi le importa-zioni di prodotto già lavorato sonoschizzate alle stelle con incrementodel 60% rispetto al 2013. Questo hafatto deprimere i prezzi del riso di ti-po Indica, destinato all’esportazione,molto al di sotto dei costi di produzio-ne, di circa 320-330 euro la tonnel-lata. Al momentole quotazioni diqueste varietàhanno raggiunto i225-230 euro latonnellata nelle sale contrattazioniitaliane, quelle sale che verranno oc-cupate tra qualche giorno. «Vogliamoportare alla conoscenza dell’opinionepubblica - conferma Paola Battioli,presidente di Agrinsieme PiemonteNordOrientale - i grossi problemi cheaffliggono la filiera risicola, ben notiagli operatori ma poco conosciuti al

di fuori del settore. Ci saranno graviconseguenze sui territori storici delriso». Nelle province di Novara, Ver-celli e Pavia - il «triangolo d'oro» dellarisicoltura italiana - si concentra in-fatti il 90% della produzione totale.L’Italia, con 218 mila ettari nel 2014,resta la nazione leader a livello euro-peo seguita da Spagna, Portogallo,Francia, Romania, Bulgaria, Unghe-ria e Grecia.La strada della protesta comincia

qui ma potrebbe proseguire: dipen-derà da Bruxelles. «Le decisioni sonoprese ormai sopra le nostre teste - ag-giunge Battioli -. Ora le belle parole ele intenzioni non bastano più. Serveconcretezza». Giovanni Cardone diCia Novara Vercelli Vco ribadisce:

«Stiamo definendoil calendario delleiniziative. E’ unmodo di far cono-scere a tutti le no-stre ragioni perchétutta l’economia

del territorio sta soffrendo di questasituazione che va avanti ormai daquasi un anno».Il vice ministro Andrea Olivero po-

chi giorni fa ha annunciato che l’Italiacercherà alleati tra le altre nazionicolpite dalla congiuntura, per potersostenere in modo più solido le moti-vazioni contenute nel dossier.

Il 14 luglio l’occupazionedella salapoi toccheràaVercelli eMortara

SI PARTE DA NOVARA

Paolo Marforio, direttore generale dell’Asl Al

Risaie attorno a Novara: immagine simbolo del «triangolo d’oro» del cereale

Page 13: Ospedale,120allavoro conl’incubodeifondi · 2018. 7. 17. · e ospedale «S. Croce e Carle». Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioni pervisitespecialisticheambula-toriali,prestazioniradiologiche,

LA STAMPA

LUNEDÌ 7 LUGLIO 2014 .Cronaca di Torino .43�� �� �� ��

RetroscenaMAURIZIO TROPEANO

Appalti, si cambia.Il presidente delPiemonte, SergioChiamparino, an-nuncerà domani

nel discorso di insediamentoin Consiglio regionale la deci-sione di riformare Scr, la so-cietà che si occupa di gestiregli appalti (anche in campo sa-nitario), e di realizzare inve-stimenti pubblici per il siste-ma degli enti locali. Il primopasso sarà il commissaria-mento dell’ente in attesa diuna modifica della legge re-gionale che ha creato un siste-ma di governance duale chesarà cancellato.

Appalti e risparmiL’obiettivo della giuntaChiamparino è ridurre la ca-tena di comando concentran-do l’attività della strutturasoprattutto sulla gestionedelle grandi gare per beni eservizi soprattutto in camposanitario. La centralizzazio-ne degli acquisti è vista comeuno degli strumenti per rea-lizzare risparmi nella spesasanitaria. A maggio dell’annoscorso l’incidenza di Scr sullaspesa affrontata per l’acqui-sto di beni e servizi coprivacirca il 28% della spesa com-plessiva, cioè 500 milioni afronte di 1,8 miliardi.

Alt legami con LombardiaL’abolizione del sistema dua-le, poi, dovrebbe permetteredi rompere il legame tra Scr eArca Lombardia (l’agenzia re-gionale centrale di acquisti)nato con la scelta della giuntaCota di nominare presidentedi Scr il direttore generaledell’agenzia lombarda. Unascelta che secondo la giunta

lute, Antonio Saitta, preoccu-pato di contenere il peso dellelobby di interessi rispetto aduna spesa sanitaria che vale 8,4miliardi l’anno.

La riforma del 2013Facciamo un passo indietro. Lariforma di Scr voluta dall’alloragovernatore Cota e dall’assesso-re alle Partecipate, AgostinoGhiglia, ha dato vita ad una go-vernance duale con un consigliodi sorveglianza composto da treassessori (erano stati nominati ilvicepresidente Gilberto Pichet-to e i responsabili di Trasporti,

Barbara Bonino e Sanità, UgoCavallera) e un comitato di ge-stione tecnico composto dai di-rettori dei due assessorati e diun presidente esterno. «Voglia-mo evitare questo sistema dicommistione tra la politica e lestrutture incaricate della gestio-ne diretta di appalti e investi-menti», spiega Saitta.

Passi indietroNei giorni scorsi Andrea Mar-tino ha incontrato il presidenteChiamparino mettendo a di-sposizione il suo mandato. E lostesso dovrebbe fare AldoManto, direttore dell’assesso-rato regionale ai Trasporti. Ilterzo componente del comitatodi gestione (almeno secondo ilsito dell’ente) è Sergio Morga-gni, l’ex direttore dell’assesso-rato alla Salute che si è dimes-so dall’incarico subito dopo lavittoria di Chiamparino e finitonel mirino di Saitta. Intanto lagiunta Chiamparino ha decisodi non nominare il consiglio disorveglianza.

Appalti inSanità, si cambiaUncommissarioperScr

Chiamparino: inutile la doppia guidadella società di committenza

Tante gare, un’unica centraleLa giunta Chiamparino vuole riformare Scr potenziando la struttura che si occupa delle gare

d’appalto: la centralizzazione degli acquisti dovrebbe permettere di risparmiare

NIENTE NOMINE

Lagiuntanonrinnovail consigliodi sorveglianza

«Cambieremo la legge»

RetroscenaMAURIZIO TROPEANO

Non ci sono solomafiosi a cerca-re di accapar-rarsi gli appaltipubblici. E la

«torta da mangiare» non èsolo quella della Tav o di altreopere pubbliche. «Sappiamobene come le lobbydi interes-se tendono ad organizzarsi ea cambiare giacca a secondadell’interlocutore. La Sanitàvale 8 miliardi e 400 milioniall’anno e attira l’interesse dimolti. Essere liberi è la condi-zione indispensabile per po-ter dare risposte ai piemon-tesi e per utilizzare al megliole risorse». Antonio Saitta,da pochi settimane assessore

L’allarme: “Questi appaltifannogolaa troppi”

ESaitta silura il consulente che gestiva i rapporti con i privati

� L’assessore Saitta: ser-ve massima trasparenzanella gestione di 8,4miliardi.

Sulla«Stampa»

verde-azzurra permetteva di«rafforzare la sinergia tra i dueorganismi con la condivisionedi reciproche esperienze e l’ot-timizzazione dei processi di ra-zionalizzazione della spesapubblica regionale». Un model-lo di collaborazione evidente-mente poco gradito dal centro-sinistra e dall’assessore alla Sa-

I presidiSecondo isindacati

la priorità èl’integrazionedei tre presidi

che fannoparte dellaCittà della

Salute.mai partiti

i dipartimenti

FIRMATO L’ACCORDO

Infermieri, tornanoleassunzionialleMolinette

Si potrà attingere anche dallegraduatorie di infermieri eoperatori sociosanitari di al-tre aziende sanitarie del ter-ritorio, quando si esauriran-no quelle interne alla Cittàdella Salute, che il 28 maggioha dato il via libera a 109 con-tratti a tempo indeterminatocon effetto immediato. Per itanti che aspettano la chia-mata per un posto negli ospe-dali torinesi, una boccatad’ossigeno che pone un puntoalla questione delle assunzio-ni bloccate da anni.

La firmaLatrattativa tra l’AsodirettadaGianpaolo Zanetta si è conclu-saconuna firmacheper le siglesindacali è «storica». Quandotutte le figure professionali an-cora in listasaranno finalmentecollocate, si provvederà ad atti-vare un nuovo concorso, chepotrebbe avvenire già il prossi-mo anno. «Senza una scossa al-l’intero sistema – spiega Clau-dio Delli Carri, segretario pie-montese del sindacato degli in-fermieriNursingUp– leAsl sa-ranno obbligate a chiudere oaccorpare reparti che non pos-siamo permetterci di esterna-lizzare alle cooperative».

Il rischioUnabuonanotiziaametà,però,perché rischia già di impanta-narsi sul fronte nazionale: nel-l’ultimo decreto Madia-Renzisulla riforma della pubblicaamministrazione, cinque paro-

le potrebbero frenare ogni passoin avanti, se il testo venisse con-vertito in legge. «Basterebbecancellare all’articolo 4 la partedel comma 1 che consente lamo-bilità tra aziende “previo assensodell’amministrazione di apparte-nenza” – continua Delli Carri –.Se così non fosse, comesi è già ri-scontrato in questi giorni, bastache un solo ospedale blocchi iltrasferimento di un dipendenteper creare una situazione a ca-scata, in cui tutti gli altri presidisanitari sono costretti a bloccaregli spostamenti del personale».

Le sostituzioniIn attesa esamini i dubbi mossi agran voce dalle organizzazionisindacali, intanto, all’ammini-strazione della Città della Salute

è stato chiesto anche di interve-nire presso la Regione per utiliz-zare le graduatorie per sostituirechi è in maternità o in malattia.Per rispondere, invece, all’emer-genza estiva di personale, sonopartite le 109 assunzioni annun-ciate poco più di unmese fa, con-ferma il direttore amministrati-vo Andreana Bossola. «I tempitecnici sono lunghi – precisaFrancesco Cartellà della Cgil –,speriamo si possano accelerareprimapossibile».Se,dopoannidistallo, per Loredana Cozzolino(Uil) l’accordo è già una vittoria,per Lino Prudente della Cisll’obiettivoprincipaleècomunqueancora lontano: «La priorità de-ve essere l’integrazione dei trepresidi che compongono la Cittàdella Salute - dice -. Per ora i di-partimenti sono solo disegnatinell’atto aziendale: vogliamo checomincino anche a funzionare».

ELISA BARBERIS

Potranno essereusatele graduatoriedi altre Asl

REPORTERS

MalariformadellaP.A.

delgovernoRenzi

potrebbevanificare

irisultatidell’intesa500milioni

È la cifra che la regione haspeso per l’acquisto di benie servizi attraverso le gare

gestite da Scr

Page 14: Ospedale,120allavoro conl’incubodeifondi · 2018. 7. 17. · e ospedale «S. Croce e Carle». Servirà per prenotazioni, di-sdette, chiedere informazioni pervisitespecialisticheambula-toriali,prestazioniradiologiche,

LA STAMPA

LUNEDÌ 7 LUGLIO 2014 .Cronaca di Torino .43�� �� �� ��

RetroscenaMAURIZIO TROPEANO

Appalti, si cambia.Il presidente delPiemonte, SergioChiamparino, an-nuncerà domani

nel discorso di insediamentoin Consiglio regionale la deci-sione di riformare Scr, la so-cietà che si occupa di gestiregli appalti (anche in campo sa-nitario), e di realizzare inve-stimenti pubblici per il siste-ma degli enti locali. Il primopasso sarà il commissaria-mento dell’ente in attesa diuna modifica della legge re-gionale che ha creato un siste-ma di governance duale chesarà cancellato.

Appalti e risparmiL’obiettivo della giuntaChiamparino è ridurre la ca-tena di comando concentran-do l’attività della strutturasoprattutto sulla gestionedelle grandi gare per beni eservizi soprattutto in camposanitario. La centralizzazio-ne degli acquisti è vista comeuno degli strumenti per rea-lizzare risparmi nella spesasanitaria. A maggio dell’annoscorso l’incidenza di Scr sullaspesa affrontata per l’acqui-sto di beni e servizi coprivacirca il 28% della spesa com-plessiva, cioè 500 milioni afronte di 1,8 miliardi.

Alt legami con LombardiaL’abolizione del sistema dua-le, poi, dovrebbe permetteredi rompere il legame tra Scr eArca Lombardia (l’agenzia re-gionale centrale di acquisti)nato con la scelta della giuntaCota di nominare presidentedi Scr il direttore generaledell’agenzia lombarda. Unascelta che secondo la giunta

lute, Antonio Saitta, preoccu-pato di contenere il peso dellelobby di interessi rispetto aduna spesa sanitaria che vale 8,4miliardi l’anno.

La riforma del 2013Facciamo un passo indietro. Lariforma di Scr voluta dall’alloragovernatore Cota e dall’assesso-re alle Partecipate, AgostinoGhiglia, ha dato vita ad una go-vernance duale con un consigliodi sorveglianza composto da treassessori (erano stati nominati ilvicepresidente Gilberto Pichet-to e i responsabili di Trasporti,

Barbara Bonino e Sanità, UgoCavallera) e un comitato di ge-stione tecnico composto dai di-rettori dei due assessorati e diun presidente esterno. «Voglia-mo evitare questo sistema dicommistione tra la politica e lestrutture incaricate della gestio-ne diretta di appalti e investi-menti», spiega Saitta.

Passi indietroNei giorni scorsi Andrea Mar-tino ha incontrato il presidenteChiamparino mettendo a di-sposizione il suo mandato. E lostesso dovrebbe fare AldoManto, direttore dell’assesso-rato regionale ai Trasporti. Ilterzo componente del comitatodi gestione (almeno secondo ilsito dell’ente) è Sergio Morga-gni, l’ex direttore dell’assesso-rato alla Salute che si è dimes-so dall’incarico subito dopo lavittoria di Chiamparino e finitonel mirino di Saitta. Intanto lagiunta Chiamparino ha decisodi non nominare il consiglio disorveglianza.

Appalti inSanità, si cambiaUncommissarioperScr

Chiamparino: inutile la doppia guidadella società di committenza

Tante gare, un’unica centraleLa giunta Chiamparino vuole riformare Scr potenziando la struttura che si occupa delle gare

d’appalto: la centralizzazione degli acquisti dovrebbe permettere di risparmiare

NIENTE NOMINE

Lagiuntanonrinnovail consigliodi sorveglianza

«Cambieremo la legge»

RetroscenaMAURIZIO TROPEANO

Non ci sono solomafiosi a cerca-re di accapar-rarsi gli appaltipubblici. E la

«torta da mangiare» non èsolo quella della Tav o di altreopere pubbliche. «Sappiamobene come le lobbydi interes-se tendono ad organizzarsi ea cambiare giacca a secondadell’interlocutore. La Sanitàvale 8 miliardi e 400 milioniall’anno e attira l’interesse dimolti. Essere liberi è la condi-zione indispensabile per po-ter dare risposte ai piemon-tesi e per utilizzare al megliole risorse». Antonio Saitta,da pochi settimane assessore

L’allarme: “Questi appaltifannogolaa troppi”

ESaitta silura il consulente che gestiva i rapporti con i privati

� L’assessore Saitta: ser-ve massima trasparenzanella gestione di 8,4miliardi.

Sulla«Stampa»

verde-azzurra permetteva di«rafforzare la sinergia tra i dueorganismi con la condivisionedi reciproche esperienze e l’ot-timizzazione dei processi di ra-zionalizzazione della spesapubblica regionale». Un model-lo di collaborazione evidente-mente poco gradito dal centro-sinistra e dall’assessore alla Sa-

I presidiSecondo isindacati

la priorità èl’integrazionedei tre presidi

che fannoparte dellaCittà della

Salute.mai partiti

i dipartimenti

FIRMATO L’ACCORDO

Infermieri, tornanoleassunzionialleMolinette

Si potrà attingere anche dallegraduatorie di infermieri eoperatori sociosanitari di al-tre aziende sanitarie del ter-ritorio, quando si esauriran-no quelle interne alla Cittàdella Salute, che il 28 maggioha dato il via libera a 109 con-tratti a tempo indeterminatocon effetto immediato. Per itanti che aspettano la chia-mata per un posto negli ospe-dali torinesi, una boccatad’ossigeno che pone un puntoalla questione delle assunzio-ni bloccate da anni.

La firmaLatrattativa tra l’AsodirettadaGianpaolo Zanetta si è conclu-saconuna firmacheper le siglesindacali è «storica». Quandotutte le figure professionali an-cora in listasaranno finalmentecollocate, si provvederà ad atti-vare un nuovo concorso, chepotrebbe avvenire già il prossi-mo anno. «Senza una scossa al-l’intero sistema – spiega Clau-dio Delli Carri, segretario pie-montese del sindacato degli in-fermieriNursingUp– leAsl sa-ranno obbligate a chiudere oaccorpare reparti che non pos-siamo permetterci di esterna-lizzare alle cooperative».

Il rischioUnabuonanotiziaametà,però,perché rischia già di impanta-narsi sul fronte nazionale: nel-l’ultimo decreto Madia-Renzisulla riforma della pubblicaamministrazione, cinque paro-

le potrebbero frenare ogni passoin avanti, se il testo venisse con-vertito in legge. «Basterebbecancellare all’articolo 4 la partedel comma 1 che consente lamo-bilità tra aziende “previo assensodell’amministrazione di apparte-nenza” – continua Delli Carri –.Se così non fosse, comesi è già ri-scontrato in questi giorni, bastache un solo ospedale blocchi iltrasferimento di un dipendenteper creare una situazione a ca-scata, in cui tutti gli altri presidisanitari sono costretti a bloccaregli spostamenti del personale».

Le sostituzioniIn attesa esamini i dubbi mossi agran voce dalle organizzazionisindacali, intanto, all’ammini-strazione della Città della Salute

è stato chiesto anche di interve-nire presso la Regione per utiliz-zare le graduatorie per sostituirechi è in maternità o in malattia.Per rispondere, invece, all’emer-genza estiva di personale, sonopartite le 109 assunzioni annun-ciate poco più di unmese fa, con-ferma il direttore amministrati-vo Andreana Bossola. «I tempitecnici sono lunghi – precisaFrancesco Cartellà della Cgil –,speriamo si possano accelerareprimapossibile».Se,dopoannidistallo, per Loredana Cozzolino(Uil) l’accordo è già una vittoria,per Lino Prudente della Cisll’obiettivoprincipaleècomunqueancora lontano: «La priorità de-ve essere l’integrazione dei trepresidi che compongono la Cittàdella Salute - dice -. Per ora i di-partimenti sono solo disegnatinell’atto aziendale: vogliamo checomincino anche a funzionare».

ELISA BARBERIS

Potranno essereusatele graduatoriedi altre Asl

REPORTERS

MalariformadellaP.A.

delgovernoRenzi

potrebbevanificare

irisultatidell’intesa500milioni

È la cifra che la regione haspeso per l’acquisto di benie servizi attraverso le gare

gestite da Scr