Ospedale Argentieri Ruggieri JSBKES& Fotografico COAL...

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Appendice de "La Libera Parola" Numero 3 FRANCESCO M ASTRI AN i LA CONTESSA DI NIONTES Seguito ali a CIECA DI SORRENTO Yo. s:ew andato .. Xapoìi. Oliviero* g' domandò Caro- lina cog occhi -ass i ? sferzan- dosi di diikr.iniu.are lutazione (Li cu; era comprese 'animo sue. S .contessa rispe se inas- tano che era jn.. » ".. Se- no arrivato al a Riviera poeh momenti dopo ch'eravate parti- ta. con un giovine ufficiale del- la manna inglese. . .. e.s. vostra mi han dette. He dor.iar.- dato dove eravate diretta A Caste*, .unare ni. si è risposte. Allora ho fatto correre una car- rozza per volare ..Ila stazione, natia speranza di ri trova ni. Ho supposto che ver ste a Sorre-.te Non on sapevo spiegare chi bm l'ufficiale inglese co> voi e- rsvate accompagnata Sono giunto sii a stazione ne. morir r.- to in cui il eoo vog pan iva. V ho veduta seouta a fianco c. lue. giovane. Bisognava aspettare mo!to tempo per la partenza di un altro treno. Allora ho pensa- to di noleggiare una carrozza Un napoleone di mancia ?ho detto al eochiere se tra due ore r. . - : .. S-. mente e .. pro- messa dei napoleone ha fatto re. - racOii. Io seno giunto, credo, po- chi momenti dopo di voi. E non potevate giungere p.ù opportunamente disse ia cectess,. L'imprudente tene- rezza del giovane Riccardo ave- va messo .. repentaglio la vita di sua sorella. Ma. spieghiamoci bene. signor dottore (Kivi ero B.aesman. <. sti.e .-r.ee ra ir. e : - sera eoe voi per quelle parole che pronunziaste . u.timo giorno cìei- .. mia v eggiatun a Sorrento e non v perdonerò che quando sdirete venute a farro .e vostre discolpe in Napo J ARGENTIERI C. RUGGIERI 1. _ - I «'fi > :»« \u2666 - * -y~ Argentieri e Ruggieri Co, COAL 25th, Above Moore Street - Phila.. Pa. .?*r _ ? - - MV» - l i r:. 11 .i . Signori Arjeotie»; e R -? fr-, può eDQ4u ---ir« le «ÌB;r >e ir :i ì -i-* *r'ecdc il peTero cosne il ri- o. «:.i Connazionali. Qa*aio fjoe-ezst nei atre.:.-; u . Ditta ARGENTIERI X RUGGIERI COMPANY 25th, -ABOVE A/oorv ST.. - Phila.. Pa. Bell Phone. Dickinsoo 2415 GR A NDE DELL AGENZIA VASTESE usai scousTva scturrmc . rìus'csl *«.. ** tìmmtà i«t* ii HanfUiM*. - Smj am ti «ìsji a s?tz2i tr*i~>'* B'SCiOTTI 3ROS., 7A3 So. Sth St. j - - { _ B=?E=R A TA: A\ A { C>=?o "«ONE. Peso l Agecx-i Ci crcai:«tk-? -Sfwco-23'iaCaieeder.i - ReeMHzid imiìì:rj ) Cjttc-.tt< iìstr*te. iciporare e domati.: | \u2666 ? : Risparmiate e prospererete ? l IL SUCCESSO a un uo~~o non dipende da quanto I ? ©gii g. adagna. ma da r sparmlo che è capace di fare. * HESSUN UOMO, che ncn rìspam ? te, può riusc re ne suo scopo. I l Da ogg e ree an- a.vc" re. guardando a! passato * ? rimarrete soOd «fatto di aner risparm ato. t QHRiSTMAS CLUB ? . * j, * * ? ? .. ? ? fEDERAL TRUST CO. DI PHILADELPHIA ? t B'oad anca Feaerai \u2666 \u2666 * FUMATE I SICARIO - - - \u25a0N IMPERIAI. TALKING MACHINE CO., Ine, - 'C.- '-"wraff. >B#**Fti r-.-* di JSBKES& MACCH SE WÌBÌ m. &ffcM ii Marta SALES ROOWS: 1231-33 Federai St., Philadelphia, Pa. 1 Domenico Fante & Sons i NEGOZIANTI DI MOBILIA j i 11188.19. i : « t PHILADELPHIA, PA. : :»VJ K - '3m Altri ogietti è fnbi j ?; ! a grezzo ridotto : \u2666 In pagamento ai accetta- ? no anche Liberty Benda * FR ATFI. BACCELLI ERI ; 924-26 $?. i Iti STSH - PMUOGJHU. PA. I : PUUTWU oi LCTTì DOTTO« . ci"»;--: il - :i ; j » MECCAN Cl Beici*. Moto-c e-d accwscf' » \u25a0 ? - " " " ' »» ' ' r i ii i i i i a t a a t ii , i - , , , - - ~ ; Stanze Ammobigliate Sala da Banchetti j = E_J_ PV-ON-. WAL.NUT 7562 j HOTEL & RESTAURANT MASCAGNI j FTATELLI DI LULLO, P'oo. | 763 So BTH ST. PHILA.. PA. ? 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UGNANTE FLAG CO. t»« SSANO STREET *CW YORK , =^a E questo appunto ero venu- ! lo a fare questa mattina ri- spose Gaetano Veglio sperare e. essermi meritato il vostro per- dere. mia gent i e amica e signo- ra. No. ne. queste perdono non v »-\u25a0 à eoneess». che a Napoli. Ve ,-x.pete. contessa, che ora mi è difficile di allontanarmi da S-. r.te. 5 joìiaa con significazione. l"n care profumo del passato cieca r. ;ues:e casino, dove muena di nuc vo un nome che deve far vi- -? cut re. Carolina affettava una gaiez- - più che artificiale e stentata Che serata calda! ella aggiunse- u sto. e >? alzò p*r an- dare alla finestra Ine:, prese a* Ile mani il ventaglio ch'essa a- veva lasc ..te sa d'l una mensola, e s die* ad agitarsi con una cer- ta concitazione che aveva quasi ! del dispettoso. ili .-..lute de marchese do- ma r.-ia che -e*" ?" 'a#*:: sole, che rattamente. Da più tempo e?'.: soffre .r.a dispnea ostinata, che ha la sua ragione nella morbosa ecci teliti de' nervi sanguinar.-.. E sac male è oltre la potenza del- l'arte: ma l'ass stenla amorosa. LA LIBERA PAROLA distrazioni d'ogni sorte e il ren- dergli con ogn: studio lieta la vi- ta. possono vincere l'inefficacia deil'arte. Vi è una igiene che si chiama l'igiene dell'anima e que- sta guarisce . ssa. più che la far- macopea. Ecce il motivo per cui non mi è dato assentarmi tanto sp*?so da questo casino, dove non vi nascondo che io ritrovo i più dolci ricordi de.la mia vita. LA salute del marchese r.or. mi pare così minacciata da richiede- re l'assidua .*ss -tenza de. medi- co disse -.. contessa. Se non del trecico, deìl'a- rieo. del tic r.spose G.-.eta- ? Oh quanto ve lentie: , passe- re. anch w : niei giorni al f.a*i- co di quest'uomo adorabile, d: juesto mio «i .nco padre! ?e- sciamò Care- :ia cer. accentc wra tenerezza filiale. Oh quanto invid e la sorte della ~- vane a cui è dato i! piacere di stargli accant. Gaetano ebi>? come un sopras- salto: ta sua ardente pupilla si fissò su la co n'essa. Beatrice ha ritrovato suo fratello tg. cisse .entamente e con voce- sensibilmente alttiu- ta. Lìì sua posizione è . ggl mutata. Sue fratello ha il dirit- to di condurla con e no la perderemo. D'altra parte, ella è così giovane, così bella! non può ella maritarsi? Maritarsi! esclamò a contessa. ?E' vero Ese ella vi amasse. Oliviero? Carolimi si nascose il volto coi ventaglio. I movimenti dei suo seno indicavano uno <tato di vio- lenta ablazione. Amar me contessa! e- seiamò Gaetano Quale follìa! Voi l'avete detto per celia. Caro- tina! Non è vero che l'avete det- to per celia? E se. invece, foste voi che l'amaste ! Questa volta Carolina guardò fissamente negli occhi di Gaeta- no. Questi fece un movimento strano: la sua mano passò sulla fronte e su la testa come se vi a- vesse ricevuto un colpo. Le sue labbra s; atteggiarono ad un sorrso. che aveva qualche cosa del sarcasmo. Gii tssen disgraziati, come me. non debbono amare, contes- sa. diss'egli. alzandosi e pas- seggiando per la stanza. Noi sia- mo condannati alla segregazione, alla solitudine, alla triste realtà deLa vita. E Gaetano si lasciò cadere sul- la poltrona come uomo che ab- bia fatto una gran fatica. Vi è un momento in cui le don- > Serafipo Oe Matthaeis, Pfi, fi. PHARMACIST 2*02 N. 22nd St. Phila? Pt. Rimodernato Studio Fotografico Directo «lai vecch..o trri#u S g. Q jseDP* Oe Oa- o c wa"ar* *ÌÌ"}TÌIW -fi «t &>4 s<x <>** Srrert PhiLxdtlphia. Pa. "f- ; - « ;; :: Giuseppe Catanoso :: " limportaro*-* «-rf esporta ttxrt C GENERI ALIMENTAR! :: NEGOZIAS TE AL «.VITO j; i 163 S«. 7fi St. Pillait!Bàia. Pa ;I Dr. H. P. Hurlong DENTIST . 7eo. So. lOth St. Phila.. Pa. BeL ~<X Kexsscei: \lx~z :*ft Nicola Matarazzo * CAFFI E PASTICCERU ROMA Mei matti jrtetìiettL Ssjsai r e B&l WJ CVufkCT ?Suj.. Pa % P " \u25a0l' * ki: - - ' 3-? THE APULIA CREAMERY CO. Fabbricanti di Formaggi di la. Qualità" FABBRICA TARE RCX3MS Pmtaa. Mi. 3»% a«i D«ki»s4i Sta. PHIL ADELPHI \.P\ PANETTERIA ITALIANA NICOLA MARINELLI 1028 So. sth St PhiJa., Pa. Luigi Fuiano NEGOZIAPfTI IN UTTICINI >Ci=>-rr« 1023 So. Srh St. Phila.. Pa. ' PETER DI GIORGIO Ntsoxiicte ic Carbone e Lcxtu «! 1210 Mifflin St. Phila.. Pa. Banda dei Figli d'ltalia (già' Point Breeze Band) ALBERTO ADELIZI, Direttore \u25a0 5Q9 Christian Street IfcSTOCtMO FAUADiSO. M»s*cE« ì502 Ms«ft St. ? PWa.. Pa. Ut «WMt 7»» IfJSM «M SII LOUIS E, INGENITO' imbalsamatole ù«rrT3«E oi pompe pjnEafii - C*rrcsre ed Automobili » per ta::e le >.r»s:ot»i j~:>: sxcjr&ALl * 822 "*c«tjan St. 1224 S Sdì St. Ospedale Italiano Fabiani Decima Strada e Oiristias Street - Philadelptoia, Pa. ORDINE DI SERVIZIO ? DIPARTIMENTI Medico=Chinirgic« * Malattie Naso, Gola, Orecchi ? Malattie di Cu- re « Malattie occhi = Malattie GeaitKriMiie ? 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Ella non trovò a dire una soia parola in risposta al dottore. Pure, il tacere era sconvenien- te. ind.cibile: sarebbe stato una conferma od una persuasione di ciò che gli aveva detto. In quel momento Carolina a- vrebbe desiderato che fo-s.'-ie rientrato il marchese o risaliti dalla villetta i due giovani in- glesi. Sembrò fare uno sforzo su se stessa. Vi è una grandezza d'animo, una nobiltà di sentimenti, un or- goglio di distinzione che forma- no le eroine e le donne da ro- manzo. Il farsi superiore al terribile fantasma che si chiama ridicolo dovè sembrare a Carolina l'eroi- smo dei cuore. E vostro linguaggio m. ad- dolora. Oliviero gii disse final- mente ia dama H vostro spiri- to è infermo; e la luce dei vero vi si annebbia. Credete voi che tutte le donne non guardino che alla fragile argilla? Carolina aveva appena proffe- rito queste parole, che Donato venne ad annunziare che chese aspettava nella < a j a pranzo la signora contessa , dottore Oliviero. Il pranzo era servito. Datemi il braccio. Oliv gli disse, col sorriso di un, gelo, ìa bella contessa ch e ' alquanto impallidita. " Gaetano le offerse bracci, sul quaie eHa si appoggiò cor' certo abbandono. Il braccio della contessa c*. ì lava per lieve tremore. Nella sala da pranzo stava marchese coi due giovani s. ght. 1 E' fatta ia pace? d oman do il marchese ajla coppia A entrava. Non ancora. rispose Ci rolina con quel sorriso che tari le irradiava il bel volto. Continua Attilio Taglianetti BARBER SUPPLY Sto* MiC Iterare li '«a :<?; c ~. Deposito di tatti gli articoli nece-v-arii alle barberi? PROFUMERIE Specialità nella spedizione fuori città Dietro richiesta si spediscono 'stini dei prezzi. 739 So. Bth Street Phila., p t

Transcript of Ospedale Argentieri Ruggieri JSBKES& Fotografico COAL...

Appendice de "La Libera Parola" Numero 3

FRANCESCO MASTRI AN i

LA CONTESSA DI NIONTESSeguito ali a CIECA DI SORRENTO

Yo. s:ew andato .. Xapoìi.Oliviero* g' domandò Caro-lina cog occhi -ass i ? sferzan-dosi di diikr.iniu.are lutazione(Li cu; era comprese 'animo sue.

S .contessa rispe se inas-tano che era jn.. » ".. Se-no arrivato al a Riviera poehmomenti dopo ch'eravate parti-ta. con un giovine ufficiale del-la manna inglese. . .. e.s.vostra mi han dette. He dor.iar.-dato dove eravate diretta ACaste*, .unare ni. si è risposte.Allora ho fatto correre una car-rozza per volare ..Ila stazione,

natia speranza di ri trova ni. Hosupposto che ver ste a Sorre-.teNon on sapevo spiegare chi bm

l'ufficiale inglese co> voi e-rsvate accompagnata Sonogiunto siia stazione ne. morir r.-

to in cui il eoo vog pan iva. Vho veduta seouta a fianco c. lue.

giovane. Bisognava aspettaremo!to tempo per la partenza diun altro treno. Allora ho pensa-to di noleggiare una carrozzaUn napoleone di mancia ?hodetto al eochiere se tra due orer. . - : .. S-. mente e .. pro-messa dei napoleone ha fatto re. -

racOii. Io seno giunto, credo, po-chi momenti dopo di voi.

E non potevate giungere

p.ù opportunamente disse iacectess,. L'imprudente tene-

rezza del giovane Riccardo ave-va messo .. repentaglio la vita disua sorella. Ma. spieghiamocibene. signor dottore (KivieroB.aesman. <. sti.e .-r.ee ra ir. e : -

sera eoe voi per quelle parole chepronunziaste . u.timo giorno cìei-.. mia v eggiatun a Sorrento

e non v perdonerò che quandosdirete venute a farro .e vostrediscolpe in Napo

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Connazionali.Qa*aio fjoe-ezst nei atre.:.-; u .

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: Risparmiate e prospererete ?

l IL SUCCESSO a un uo~~o non dipende da quanto I? ©gii g. adagna. ma da r sparmlo che è capace di fare. *

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te, può riusc re ne suo scopo. Il Da ogg e ree an- a.vc" re. guardando a! passato *

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1 Domenico Fante & Sons iNEGOZIANTI DI MOBILIA j

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E questo appunto ero venu- !lo a fare questa mattina ri-spose Gaetano Veglio speraree. essermi meritato il vostro per-dere. mia gent i e amica e signo-ra.

No. ne. queste perdono nonv »-\u25a0 à eoneess». che a Napoli.

Ve ,-x.pete. contessa, cheora mi è difficile di allontanarmida S-. r.te.

5joìiaa con significazione. l"ncare profumo del passato ciecar. ;ues:e casino, dove muena dinuc vo un nome che deve far vi-

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cut re.Carolina affettava una gaiez-

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più che artificiale e stentataChe serata calda! ella

aggiunse- u sto. e >? alzò p*r an-dare alla finestra Ine:, presea*Ile mani il ventaglio ch'essa a-

veva lasc ..te sa d'l una mensola,e s die* ad agitarsi con una cer-ta concitazione che aveva quasi !del dispettoso.

ili .-..lute de marchese do-ma r.-ia che -e*" ?" 'a#*:: sole, cherattamente. Da più tempo e?'.:soffre .r.a dispnea ostinata, cheha la sua ragione nella morbosaecci teliti de' nervi sanguinar.-..E sac male è oltre la potenza del-l'arte: ma l'ass stenla amorosa.

LA LIBERA PAROLA

distrazioni d'ogni sorte e il ren-dergli con ogn: studio lieta la vi-ta. possono vincere l'inefficaciadeil'arte. Vi è una igiene che sichiama l'igiene dell'anima e que-sta guarisce . ssa. più che la far-macopea. Ecce il motivo per cuinon mi è dato assentarmi tantosp*?so da questo casino, dovenon vi nascondo che io ritrovo ipiù dolci ricordi de.la mia vita.

LA salute del marchese r.or. mipare così minacciata da richiede-re l'assidua .*ss -tenza de. medi-co disse -.. contessa.

Se non del trecico, deìl'a-rieo. del tic r.spose G.-.eta-

? Oh quanto ve lentie: , passe-re. anch w : niei giorni al f.a*i-co di quest'uomo adorabile, d:juesto mio «i .nco padre! ?e-

sciamò Care- :ia cer. accentcwra tenerezza filiale. Ohquanto invid e la sorte della gì ~-

vane a cui è dato i! piacere distargli accant.

Gaetano ebi>? come un sopras-salto: ta sua ardente pupilla sifissò su la con'essa.

Beatrice ha ritrovato suofratello tg. cisse .entamentee con voce- sensibilmente alttiu-ta. Lìì sua posizione è . gglmutata. Sue fratello ha il dirit-to di condurla con sè e nola perderemo. D'altra parte, ella

è così giovane, così bella! nonpuò ella maritarsi?

Maritarsi! esclamò acontessa. ?E' vero Ese ellavi amasse. Oliviero?

Carolimi si nascose il volto coiventaglio. I movimenti dei suoseno indicavano uno <tato di vio-lenta ablazione.

Amar me contessa! e-seiamò Gaetano Quale follìa!Voi l'avete detto per celia. Caro-tina! Non è vero che l'avete det-to per celia?

E se. invece, foste voi chel'amaste !

Questa volta Carolina guardòfissamente negli occhi di Gaeta-no.

Questi fece un movimentostrano: la sua mano passò sullafronte e su la testa come se vi a-vesse ricevuto un colpo. Le suelabbra s; atteggiarono ad unsorrso. che aveva qualche cosadel sarcasmo.

Gii tssen disgraziati, comeme. non debbono amare, contes-sa. diss'egli. alzandosi e pas-seggiando per la stanza. Noi sia-mo condannati alla segregazione,alla solitudine, alla triste realtàdeLa vita.

E Gaetano si lasciò cadere sul-la poltrona come uomo che ab-bia fatto una gran fatica.

Vi è un momento in cui le don-

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Rimodernato Studio FotograficoDirecto «lai vecch..o trri#u

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Cosi trovavasi Carolina in quelme mento.

Ella non trovò a dire una soiaparola in risposta al dottore.

Pure, il tacere era sconvenien-te. ind.cibile: sarebbe stato unaconferma od una persuasione diciò che gli aveva detto.

In quel momento Carolina a-vrebbe desiderato che fo-s.'-ierientrato il marchese o risalitidalla villetta i due giovani in-glesi.

Sembrò fare uno sforzo su sestessa.

Vi è una grandezza d'animo,una nobiltà di sentimenti, un or-goglio di distinzione che forma-no le eroine e le donne da ro-manzo.

Il farsi superiore al terribilefantasma che si chiama ridicolodovè sembrare a Carolina l'eroi-smo dei cuore.

E vostro linguaggio m. ad-dolora. Oliviero gii disse final-mente ia dama H vostro spiri-to è infermo; e la luce dei verovi si annebbia. Credete voi chetutte le donne non guardino chealla fragile argilla?

Carolina aveva appena proffe-rito queste parole, che Donato

venne ad annunziare chechese aspettava nella <a japranzo la signora contessa ,dottore Oliviero.

Il pranzo era servito.Datemi il braccio. Olivgli disse, col sorriso di un,

gelo, ìa bella contessa ch e'

alquanto impallidita."

Gaetano le offerse iì bracci,sul quaie eHa si appoggiò cor'certo abbandono.

Il braccio della contessa c*. ìlava per lieve tremore.Nella sala da pranzo stavamarchese coi due giovani s.

ght. 1E' fatta ia pace? domando il marchese ajla coppia Aentrava.Non ancora. rispose Ci

rolina con quel sorriso che tarile irradiava il bel volto.

Continua

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