Oscar 2011 Pove del Grappa

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UNA PICCOLA PAROLA, UN GRANDE SIGNIFICATO

Come tutti gli anni è arrivato il momento in cui ovunque si vedono

fiocchi colorati, insegne luminose, decorazioni nelle varie

tonalità.

L’ atmosfera di festa è giusta e bella, avvolge e genera serenità,

ma non bisognerebbe svuotarla del suo significato, per non

perdere l’ occasione di riflettere.

Quest’ anno noi abbiamo voluto un albero un po’ diverso.

Non lo abbiamo voluto di mille colori, ma il desiderio è che ci

fossero dei balocchi speciali: i nostri pensieri e le nostre parole

da offrire a tutti.

Le nostre riflessioni saranno un dono speciale per addobbare il

cuore delle persone che sceglieranno il nostro messaggio di pace

e serenità e tanti altri auguri.

L’ albero così si spoglierà ma noi bambini della scuola di Pove,

arriveremo a toccare il cuore di coloro che porteranno con sé le

nostre semplici parole.

Questo gesto è anche un augurio per tutte le persone che sulla

terra hanno la gioia di festeggiare un evento così importante:

il Natale.

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Si avvicina la festa del Natale e in molti luoghi è già stato allestito il

presepe, così anche nella nostra scuola.

Piccolo o grande, semplice o elaborato, costituisce una familiare quanto

mai espressiva rappresentazione del Natale.

E’ un elemento della nostra cultura e dell’ arte, ma soprattutto di fede in

Dio, che a Betlemme “è venuto ad abitare in mezzo a noi”.

Il Natale è la festa più amata dai bambini, le luci, gli alberi,… popolano le

case della gente. La maggior parte delle volte però accade che tutto

questo oscuri il vero significato della festa, cioè la ricorrenza della

nascita di Gesù. Circa 2000 anni fa nacque un bambinello in una misera

capanna con l’ unico affetto dei suoi genitori.

Egli crebbe, da quel momento iniziò a cambiare il mondo.

Tutto dovrebbe far capire che il Natale è un momento di felicità nel quale

il nostro cuore si apre offrendo amore e devozione per Gesù Bambino.

Il 25 dicembre rappresenta per l’ uomo un giorno di riflessione per

comprendere che Gesù c’ era, nel passato, c’è adesso e ci sarà sempre.

I bambini della nostra scuola con il loro impegno ci aiutano a contemplare

il mistero di Gesù che ha scelto di farsi piccolo per venire al mondo nella

povertà e nella semplicità della grotta di Betlemme.

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Tutti i bambini delle classi della scuola hanno partecipato alla sua

realizzazione:

-Le classi prime e seconde hanno punteggiato le stelline che hanno

riempito il cielo.

-Le classi terze hanno colorato e tagliato gli angioletti facendo così da

completamento al cielo stellato.

-I bambini delle classi quarte, hanno attuato le casette e i personaggi,

cercando di rimanere il più fedeli possibile alla tradizione.

-Infine, gli alunni delle classi quinte hanno pensato alla vegetazione

arricchendo il paesaggio con ulivi e altri tipi di piante.

La realizzazione del presepe per i bambini è stato un momento piacevole e

talvolta divertente.

Ma non solo, la sua attuazione è diventata una occasione per socializzare

tra di loro.

A livello didattico ha dato modo a tutti gli alunni di apprendere gli usi, i

costumi e le tradizioni che vi erano al tempo di Gesù.

Il presepe ci aiuta a capire il segreto del Natale perché porta dell’ umiltà

e della bontà di Cristo il quale si è fatto povero per noi.

La sua povertà arricchisce chi lo abbraccia e il Natale reca gioia e pace a

coloro che, come i pastori di Betlemme accolgono le parole dell’ Angelo.

E’ un segno: un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia.

Questo rimane il segno, anche per noi bambini, uomini e donne del nuovo

millennio.

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CHE GOLOSITÀ!

“Mangia la mela!” “Mmm . . . non mi va”

“Assaggia la pera!” “Non mi piace!”

“Prendi l’arancia!” “Troppa fatica sbucciarla!!”

“Ho capito, devo trasformarti la frutta in qualcosa di più goloso!”

E noi bambini ci siamo trasmessi questa promessa e con le nostre insegnanti,

muniti di tutto il necessario, abbiamo messo in pratica il suggerimento.

E, a voi curiosi lettori, elenchiamo le tappe del nostro lavoro.

1a tappa: GLI INGREDIENTI

Non tutti noi, ogni giorno, assaggiamo il frutto proposto dal menu scolastico.

Le nostre insegnanti ci hanno così suggerito come abbinare la frutta per

ottenere una marmellata “alternativa” ai classici gusti. Alla frutta è stato

aggiunta una modica quantità di zucchero e addensante naturale.

2a tappa: GLI STRUMENTI

Sono i classici strumenti di ogni esperto e famoso Chef: il pelapatate, vari

coltellini rigorosamente di plastica, il passaverdura, il mestolo, il pentolone per

la cottura della purea.

Muniti di buona volontà ci siamo messi all’opera sempre aiutati dalle nostre

maestre.

E … lava, sbuccia, pela, trita, cuoci mischia …nei corridoi della nostra scuola

aleggiava un profumino da leccarsi i baffi!

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A PROPOSITO, i vasetti con la marmellata ottenuta li potrete trovare in

vendita, in offerta natalizia speciale e in confezione regalo ( logicamente creata

da noi!), il giorno 23 dicembre sul porticato della nostra scuola.

Abbiamo capito . . . a questo punto abbiamo stuzzicato la vostra voglia di

imitarci! Se ne siete capaci, ecco la ricetta.

RICETTA BASE

� Frutta fresca a volontà

� Zucchero

� Addensante naturale

� Succo di limone

� Il dono del tempo

Lavare, pulire e sbucciare la frutta. Tagliarla a pezzettini piccoli, passarli nel

passaverdura - darsi il cambio perché ci si stanca! - Versare il composto

ottenuto nel pentolone e aggiungere zucchero, addensante e succo di limone.

Mescolare bene. Poi il nostro aiuto cuoco, la maestra, pone il pentolone sul

fuoco e mescolando in continuazione aspetta che la purea cominci a bollire.

Raggiunta l’ebollizione la lascia ancora un po’ sul fuoco continuando a

mescolare - altrimenti si brucia tutto! A questo punto noi siamo veramente

stanchi e sudati, quindi penseranno le nostre aiutanti maestre a invasare

questa golosissima marmellata.

E a noi,. . . e, perché no, anche a voi . . . . . . .

BUONA SPALMATA!!!!!

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