#OrientaProfessioni ILLUSTRAZIONE DI FRANCESCO FIORÀ ... · tre due terzi dei reclutamenti...

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1 Quota 100 e oltre Negli studi e nelle aziende si moltiplicano le richieste di consulenti esperti in welfare e pianificazione previdenziale. I primi servono per programmare l’investimento aziendale in piani di welfare per i dipendenti (che oggi è agevolato anche dagli incentivi fiscali per lavoratore e datore di lavoro). La pianificazione previdenziale gioca un ruolo sempre più strategico per programmare il turn over: si tratta di proggramare le uscite anche alla luce de vari strumenti di flessibilità partire da quota 100. L’IDENTIKIT LA SPECIALIZZAZIONE 2 Profili multidisciplinari La consulenza per welfare e pensioni può essere affrontata con una formazione economica o di diritto. Nel piano di studi possono essere inseriti percorsi ad hoc. A Bologna c’è il corso di laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali. A Bergamo esiste una laurea triennale in Educatore nei servizi per il lavoro. Ricca l’offerta di master: in arrivo uno della Cattolica con focus sul welfare, moduli ad hoc anche alla Ca’ Foscari di Venezia. Alla Luiss business school corso executive per “Valorizzare e ricompensare le risorse umane”. LE LAUREE 3 Per i consulenti del lavoro Alla seconda edizione il progetto della Cassa di previdenza dei consulenti del lavoro (Enpacl) con la Fondazione Studi intitolato “Universoprevidenza”. Si tratta di un corso offerto a oltre 700 iscritti e di una piattaforma software realizzata per le consulenze pensionistiche. Tanti gli argomenti approfonditi in aula: origine della tutela sociale in Italia, Quota 100, regimi pensionistici e metodi di calcolo delle prestazioni, previdenza complementare e welfare aziendale. I CORSI PROFESSIONALI 4 Esperti in risorse umane Oltre alle competenze di base e a quelle specializzate in welfare o pianificazione prevdienziale, il mercato richiede anche una abilità nella gestione delle relazioni industriali, capacità relazionali da sfruttare in sede di trattative e una conoscenza dei sistemi avanzati di gestione delle risorse umane. Nella sua attività di consulenza all’esperto può essere richiesto di preparare un business plan per finanziare gli strumenti di welfare. Il plus è una esperienza internazionale che può essere utile se si opera in contesti multiculturali. I REQUISITI 5 Dalla law firm alle Pmi Sia nei grandi studi legali che nelle boutique specializzate in tematiche giuslavoristiche il recruitment è continuo. Spesso non è necessario aver maturato già una specializzazione nel welfare e si può contare sulla “scuola interna” a ogni dipartimento. Un’altra strada è quella delle grandi società di consulenza: Ey ad esempio ha un proprio team dedicato a welfare e previdenza che solo nell’ultimo anno è stato rafforzato con 10 nuovi ingressi. Da provare i career day universitari. IL MERCATO

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Page 1: #OrientaProfessioni ILLUSTRAZIONE DI FRANCESCO FIORÀ ... · tre due terzi dei reclutamenti riguardano profili junior, che poi continuano a formarsi internamen-te». Preventivati

Il Sole 24 Ore Lunedì 15 Luglio 2019 9

Opportunità .professioni

#OrientaProfessioni Esperti di benefit e pianificazione previdenzialerichiesti da grandi studi legali e società di advisory

Il nuovo welfareè la frontieradei consulentiPagina a cura diFrancesco Nariello

Icambiamenti nell’organizzazio-ne aziendale e la progressiva riti-rata dello stato sociale sono fat-tori che spingono la richiesta - daparte di imprese strutturate maanche, progressivamente, di me-

dia dimensione - di figure in grado dioffrire consulenza e assistenza per lacostruzione di programmi welfare,pianificazione previdenziale, politi-che attive del lavoro. Si tratta di spe-cializzazioni emergenti tra le più in-teressanti, in questo momento, perneolaureati e giovani professionisti(lo sbocco è interessante, in partico-lare, sia per i consulenti del lavoroche per gli avvocati specializzati) incerca di opportunità di carriera.

Dalle selezioni per entrare nei

grandi studi legali, con dipartimentidedicati ai servizi welfare, alle bouti-que specializzate in diritto del lavoro,fino al reclutamento da parte dei bigdella consulenza aziendale. Le opzio-ni per farsi strada nel settore sono molteplici, ma l’elemento distintivo per essere un profilo apprezzato sulmercato è uno: il possesso di compe-tenze trasversali.

I profili richiestiIl presupposto è un solido bagagliodi conoscenze in ambito giuslavori-stico, fiscale, previdenziale e sul fronte delle relazioni industriali - acquisito con gli studi universitarima anche attraverso percorsi suc-cessivi alla laurea (si veda l’articoloin basso) ed esperienze sul campo -al quale, però, diviene sempre piùimportante affiancare capacità rela-zionali, nozioni di comunicazione emotivazionali riconducibili a unquadro più ampio di soft skills.

Non è facile trovare profili che rac-chiudano tutte le competenze richie-ste, «per questo le figure specializzatesono particolarmente ambite», affer-ma Donatella Cungi, partner dello studio specializzato nelle tematichedel lavoro Toffoletto De Luca Tamajo,alla guida del team dedicato al welfa-re aziendale: una decina di persone,di cui quattro professionisti interni eil resto consulenti esterni.

A interessare sono profili in grado«non solo di “leggere” i numeri di

un’azienda, ma anche di sapere comefinanziare un piano welfare, trattarequestioni relative alle risorse umane,sedersi a un tavolo di contrattazionedi secondo livello ed entrare in sinto-nia con l’ambiente aziendale». L’atti-vità da svolgere è un lavoro «su mi-sura», di tipo sartoriale.

La carrieraAd avere un elevato appeal sonosoprattutto le prospettive di car-riera, sia in termini di progressio-ne che sul piano retributivo, anchecome entry level.

Si può partire da un compenso ba-se, post stage in uno studio, intorno ai21mila euro, per poi salire. «Per un profilo junior, che abbia già in parte integrato il curriculum universitariocon attività di specializzazione, ma-ster o esperienze lavorative - affermaDonato Ferri, People advisory servi-ces leader in EY - si può indicare un livello di retribuzione annua lorda fi-no a 30-35mila euro». Si arriva a 70-75mila euro per una figura di livello manageriale. Nel team di EY che si oc-cupa di servizi in ambito welfare, pia-nificazione previdenziale, politiche attive «sono stati assunti nell’ultimoanno una decina di profili. E il trend sembra destinato a proseguire».

Le prospettive di carriera sono ve-loci e interessanti, sia per le chance dicrescita all’interno di studi e società diconsulenza, che per la possibilità di approdare in ruoli apicali nelle divi-sioni risorse umane di grandi aziendeo di intraprendere percorsi professio-nali autonomi.

Il reclutamentoIl recruiting dei talenti inizia dalle università, spesso nelle giornate de-dicate all’incontro con il mondo del lavoro. Lo conferma Emanuele Bar-beris, responsabile dipartimento di-ritto del lavoro di Chiomenti (13 pro-fessionisti): «Lo studio partecipa atti-vamente alle job fair degli atenei. Ol-tre due terzi dei reclutamenti riguardano profili junior, che poi continuano a formarsi internamen-te». Preventivati un paio di ingressi mirati l’anno.

L’approdo presso il dipartimentoemployment di Dla Piper, team di 23professionisti che si occupa, tra l’al-tro, di elaborare piani welfare su mi-sura, ma anche di pianificazione pre-videnziale, può avvenire attraverso uno stage o un contratto di pratican-tato. A contare sono i curricula, le spe-cializzazioni acquisite, ma anche le esperienze all’estero, perché è neces-sario sapersi relazionare - anche perillustrare un piano welfare - in una dimensione internazionale.

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ILLUSTRAZIONE DI FRANCESCO FIORÀ/MIMASTER 2019

Non solo grandi studi legali obig della consulenza. Spe-cializzarsi in welfare azien-dale o pianificazione previ-

denziale è un’opportunità anche perchi proviene da realtà professionali meno strutturate e intende ampliarei servizi alla clientela. Oppure per chipunta a costruirsi una strada alterna-tiva, attraverso specifici percorsi di formazione e approdando diretta-mente in azienda.

Alla prima categoria appartieneRiccardo Zanon, 37 anni, avvocato econsulente del lavoro presso lo stu-dio legale di famiglia, radicato nelNord Est: dal Veneto, dove c’è la sedeprincipale (a Dolo, Venezia) al Tren-tino Alto Adige fino all’Emilia Ro-magna. «Ho iniziato a occuparmi diwelfare aziendale dal 2016 - raccon-ta - e ad oggi, sono una sessantina leaziende che affianchiamo nella pre-parazione di piani su misura». Darealtà con organici fino a 300 perso-ne a Pmi, «l’idea è stata quella diportare il welfare nelle Pmi comestrumento di competitività». Zanon

si è specializzato seguendo corsi diformazione ad hoc, tra cui un per-corso trimestrale presso Altis-Uni-versità Cattolica, e si è iscritto al minimaster della Fondazione Studi con-sulenti del lavoro. «Offrire servizipersonalizzati alle imprese ha per-messo allo studio di acquisire nuovaclientela. Il potenziale è ancora ele-vato, ma per sfruttarlo occorre dif-fondere cultura del welfare”.

È un identikit diverso quello di

Giulia Marcozzi (29 anni), laurea in Filosofia e esperienza all’estero, poiil master in Gestione risorse umane eorganizzazione alla Luiss businessschool, a Roma, con un modulo dedi-cato a “rewarding e progettazione diprogrammi welfare”. A fine percorso,lo stage presso la sede di Torino di Cnh industrial (automotive) con l’in-serimento in area Hr. «Un’esperienzaa tutto campo - racconta la ex studen-tessa - durante la quale sono entratain contatto con il piano welfare azien-dale, soprattutto per gli aspetti di co-municazione al personale». Il secon-do step è stato il passaggio presso lostabilimento di Lecce, con un con-tratto di un anno come hr plant spe-cialist: «Qui ho toccato con mano, tral’altro, la risposta dei dipendenti aglistrumenti a disposizione ma anche laparte relativa alle relazioni sindaca-li». Un mix di formazione multidisci-plinare ed esperienza sul campo cheva incontro «alle richieste del merca-to» e può portare allo sviluppo di unpercorso professionale autonomo.

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Le testimonianze

La specializzazione che piace a Pmi e alla gestione delle risorse umane

1Quota 100 e oltre Negli studi e nelle aziende si moltiplicano le richieste di consulenti esperti in welfare e pianificazione previdenziale. I primi servono per programmare l’investimento aziendale in piani di welfare per i dipendenti (che oggi è agevolato anche dagli incentivi fiscali per lavoratore e datore di lavoro). La pianificazione previdenziale gioca un ruolo sempre più strategico per programmare il turn over: si tratta di proggramare le uscite anche alla luce de vari strumenti di flessibilità partire da quota 100.

L’IDENTIKIT

LA SPECIALIZZAZIONE

2Profili multidisciplinariLa consulenza per welfare e pensioni può essere affrontata con una formazione economica o di diritto. Nel piano di studi possono essere inseriti percorsi ad hoc. A Bologna c’è il corso di laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali. A Bergamo esiste una laurea triennale in Educatore nei servizi per il lavoro. Ricca l’offerta di master: in arrivo uno della Cattolica con focus sul welfare, moduli ad hoc anche alla Ca’ Foscari di Venezia. Alla Luiss business school corso executive per “Valorizzare e ricompensare le risorse umane”.

LE LAUREE

3Per i consulenti del lavoroAlla seconda edizione il progetto della Cassa di previdenza dei consulenti del lavoro (Enpacl) con la Fondazione Studi intitolato “Universoprevidenza”. Si tratta di un corso offerto a oltre 700 iscritti e di una piattaforma software realizzata per le consulenze pensionistiche. Tanti gli argomenti approfonditi in aula: origine della tutela sociale in Italia, Quota 100, regimi pensionistici e metodi di calcolo delle prestazioni, previdenza complementare e welfare aziendale.

I CORSI PROFESSIONALI

4Esperti in risorse umaneOltre alle competenze di base e a quelle specializzate in welfare o pianificazione prevdienziale, il mercato richiede anche una abilità nella gestione delle relazioni industriali, capacità relazionali da sfruttare in sede di trattative e una conoscenza dei sistemi avanzati di gestione delle risorse umane. Nella sua attività di consulenza all’esperto può essere richiesto di preparare un business plan per finanziare gli strumenti di welfare. Il plus è una esperienza internazionale che può essere utile se si opera in contesti multiculturali.

I REQUISITI

La formazione

Percorsi universitari e master sempre più trasversali

Percorsi universitari - postlaurea, executive e profes-sionalizzanti - ma anchecorsi riservati ai soli profes-

sionisti abilitati. Le opportunità per costruirsi

una specializzazione in materiadi welfare aziendale, pianifica-zione previdenziale, politiche at-tive del lavoro sono molte e varie:dai programmi didattici ad hocdegli atenei, sempre più incentra-ti sulla multidisciplinarità, allesoluzioni rivolte a chi già lavoraproposte dalle scuole di alta for-mazione.

La base da cui partire può esse-re una laurea in diritto o in econo-mia, ma esistono molti percorsi -anche triennali e magistrali - cheoffrono indirizzi specifici e pianidi studio personalizzabili ai quali

si affiancano master di I e II livelloo executive.

All’Università Alma mater diBologna, ad esempio, esistonomoduli specifici dedicati a dirittodel lavoro, risorse umane e welfa-re aziendale sia nella laurea in«Consulente del lavoro e delle re-lazioni aziendali» che nella magi-strale in «Politica, amministrazio-ne e organizzazione».

Specifica sulle politiche attivedel lavoro, invece, è la triennaledell’Università di Bergamo in«Educatore nei servizi per il lavo-ro», che prepara i giovani a operarein agenzie per il lavoro ma anche inaziende con uffici del personalestrutturati. A questa prima forma-zione si può affiancare il master diprimo livello in «Tecnico superioredei servizi al lavoro nei sistemi di

istruzione, formazione e lavoro».

Le specializzazioniProcedendo nel percorso di forma-zione uan volta conseguita la lau-rea, le proposte diventano semprepiù mirate. Punta dritto a prepara-re professionisti della consulenzanel welfare aziendale e contrattua-le, ad esempio, il master di II livellodella Ca’ Foscari di Venezia (primaedizione proprio nel prossimo an-no accademico) in Managementdel welfare.

L’Alta scuola Impresa e società(Altis) della Cattolica lancerà, dasettembre (per il 2020), dei corsidi sviluppo manageriali dedicatialla gestione risorse umane confocus specifici, tra l’altro, chevanno dal welfare allo smartworking.

Al tema «Welfare e risorse uma-ne» è dedicato, inoltre, un interomodulo del corso «Professione so-stenibilità e Csr» in ambito respon-sabilità sociale d’impresa.

La Luiss business school, invece,propone il corso executive «Valo-rizzare e ricompensare le risorseumane» (da ottobre 2020), che af-fronta tematiche quali: welfareaziendale, sistemi di retribuzionee incentivazione, piani di sviluppocapitale umano.

L’offerta per consulenti lavoroSi rivolgono solo ai consulenti dellavoro con regolarità contributivale attività formative messe in cam-po dalla cassa di previdenza dellacategoria (Enpacl) e attuate dallaFondazione studi dei consulenti.Nel 2019 sono stati attivati, tra l’al-

tro, il corso in Pianificazione pre-videnziale, con un bando per 700posti con varie tornate fino a no-vembre, ed il mini master in Wel-fare aziendale, 240 posti, fino a di-cembre: per selezionare gli am-messi si procede con estrazione.

Quotati anche i corsi svolti daAdapt, l’associazione no profit fon-data da Marco Biagi nel 2000, chea partire dallo scorso anno ha lan-ciato un percorso specifico sul wel-fare aziendale che ha il pregio di in-dirizzarsi in modo trasversale siaad avvocati, che a consulenti del la-voro, commercialisti, responsabiliHr, neolaureati interessati a spe-cializzarsi in materia: la formazio-ne parte dall’evoluzione normativae arriva fino a dettaliare le modalitàdi progettazione di un piano.

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5Dalla law firm alle Pmi Sia nei grandi studi legali che nelle boutique specializzate in tematiche giuslavoristiche il recruitment è continuo. Spesso non è necessario aver maturato già una specializzazione nel welfare e si può contare sulla “scuola interna” a ogni dipartimento. Un’altra strada è quella delle grandi società di consulenza: Ey ad esempio ha un proprio team dedicato a welfare e previdenza che solo nell’ultimo anno è stato rafforzato con 10 nuovi ingressi. Da provare i career day universitari.

IL MERCATO

LA PROSSIMAUSCITA

Lunedì 22 luglio:i supervisori in

grado di cogliere glialert che anticipano

le crisi di impresa

I LAVORIDEL FUTUROUn dossieronline dedicato alle prospettive lavorativeper i giovani,alle competenze digitalie ai percorsidi studio innovativi

Suilsole24ore

.com

Una serie illustratadai giovani. Le tavole che accom-pagnano #Orienta-Professionisono realizzate dai corsisti di Mimaster Illustrazione 2019 di Milano. In un workshop tenuto da Adriano Attus e dall’illustratore Joey Guidone è stato lanciato un contestOnline: la photogallery con le proposte degliillustratori

DUE DI DENARISU RADIO24 #Orienta-Professioniè presentenello spazio che «Due di denari»,la trasmissionein onda dalle 11 alle 12, dedica tutti i mercoledìa professionie lavoro.

GIULIAMARCOZZI

Uno stage in Cnhdopo il master

con modulo sullaprogettazione dei

piani welfare

RICCARDOZANON

Con laspecializzazionenel welfare delle

Pmi fatturati distudio aumentati

240POSTI PER ISCRITTI ENPACLQuesta l’offerta per il minimaster in welfare aziendale. Dato che la domanda supera l’offerta i consulenti del lavoro sono selezionati tramite sorteggio

Compensi di ingresso fino a 35mila euro per chi com-pleta la for-mazione con attività spe-cialistiche