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Nata dallo sviluppo del- l’Ente Nazionale per la Va- lorizzazione del Commer- cio, Industria e Artigianato, fondato nel 1981 dall’im- prenditore Ernesto Car- pintieri , l’Accademia Eu- ropea per le Relazioni Economiche e Culturali ha conosciuto negli anni una crescita costante e irrefre- nabile, con centinaia di Ac- cademici che si sono rico- nosciuti nell’ambizioso progetto di una organizza- zione nata per ‘fare rete’ e quindi per favorire il bu- siness dei suoi membri e nello stesso tempo fare del bene, ovunque ce ne sia bisogno. I fondamenti dell’AEREC sono stati rievocati e riba- diti anche in apertura della 55° Convocazione Acca- demica Nazionale, se- condo Academy Day del 2017, svoltasi il 24 novem- bre scorso nella presti- giosa sede istituzionale della Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati. Ad introdurre i lavori, il Cerimoniere Avv. Flami- nio Valseriati che ha ri- percorso brevemente la storia dell’AEREC “ nata dall’entusiasmo di un gio- vane professionista che già negli anni ’80 aveva capito che mancava nel ANNO XXXIX N°5-6 2017 55a Convocazione Accademica. Il secondo Academy Day del 2017, il 24 novembre a Roma. Italia Operosa – Bimestrale di cultura e attualità. Autorizzazione del Tribunale di Roma n°16862 del 9 giugno 1977 Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications Srl, Via della Camilluccia, 285 Direttore responsabile: Ernesto Carpintieri. Grafica, impianti e stampa Lineartstudio (Roma). Foto turchetti. Copia omaggio Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’editore. Finito di stampare nel mese di gennaio 2018 il Giornale dell’Accademia ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI ITALIA OPEROSA Un impegno comune, tra Accademia e Istituzioni Uniti per una sana crescita economica e culturale Grande partecipazione di Accademici e nuovi membri alla 55° Convocazione Accademica Nazionale, iniziata nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati e conclusa negli eleganti saloni di Palazzo Brancaccio.

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Nata dallo sviluppo del-l’Ente Nazionale per la Va-lorizzazione del Commer-cio, Industria e Artigianato,fondato nel 1981 dall’im-prenditore Ernesto  Car-pintieri, l’Accademia Eu-ropea per le RelazioniEconomiche e Culturali haconosciuto negli anni unacrescita costante e irrefre-nabile, con centinaia di Ac-cademici che si sono rico-nosciuti nell’ambiziosoprogetto di una organizza-zione nata per ‘fare rete’e quindi per favorire il bu-siness dei suoi membri enello stesso tempo faredel bene, ovunque ce nesia bisogno.

I fondamenti dell’AERECsono stati rievocati e riba-diti anche in apertura della55° Convocazione Acca-demica Nazionale, se-condo Academy Day del2017, svoltasi il 24 novem-bre scorso nella presti-giosa sede istituzionaledella Nuova Aula deiGruppi Parlamentari dellaCamera dei Deputati.Ad introdurre i lavori, ilCerimoniere Avv. Flami-nio  Valseriati che ha ri-percorso brevemente lastoria dell’AEREC “natadall’entusiasmo di un gio-vane professionista chegià negli anni ’80 avevacapito che mancava nel

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55a Convocazione Accademica. Il secondo Academy Day del 2017, il 24 novembre a Roma.

Italia Operosa – Bimestrale di cultura e attualità. Autorizzazione del Tribunale di Roma n°16862 del 9 giugno 1977

Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications Srl, Via della Camilluccia, 285

Direttore responsabile: Ernesto Carpintieri. Grafica, impianti e stampa Lineartstudio (Roma). Foto turchetti. Copia omaggio

Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’editore. Finito di stampare nel mese di gennaio 2018

il Giornale dell’AccademiaORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI

I T A L I A   O P E R O S A

Un impegno comune, tra Accademia e IstituzioniUniti per una sana crescita economica e culturale

Grande partecipazione di Accademici e nuovi membri alla 55° ConvocazioneAccademica Nazionale, iniziata nell’Aula dei Gruppi Parlamentari

della Camera dei Deputati e conclusa negli eleganti saloni di Palazzo Brancaccio.

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il Giornale dell’Accademia

panorama sociale, economico e culturaledella nostra nazione un organismo che po-tesse difendere dei valori ben precisi, quelliche tutti condividiamo e per i quali ci tro-viamo ancora una volta qui. La strada fuimpervia, nel senso che ci volle un grandeimpegno ma tutti, il Presidente, lo staff e gliAccademici stessi, si sono dati molto dafare, ben consci che fare parte dell’AERECè sì un onore ma anche un onere. Grazie alui e grazie a loro, oggi l’Accademia è ingrado di operare autorevolmente in ac-cordo con le istituzioni.Rivolgendosi a coloro che da lì a breve sa-rebbero stato accolti quali nuovi Accade-mici, il Presidente Carpintieri ha ricordatocome l’AEREC sia “un’istituzione che hacome scopo fondamentale quello di indivi-duare personalità di spicco nel mondo dellacultura, della diplomazia, dell’imprenditoria,delle professionalità, aggregarli e far sì chesi possano sviluppare opportunità di naturapersonale, professionale e imprenditoriale.È una vera e propria rete di imprese e pro-fessionisti, nella quale ogni Accademicomette a disposizione le proprie competenzee poi, dalla rete trae benefici in termini diallargamento della propria sfera d’in-

fluenza. Ad ogni Accademico viene messoa disposizione il database di tutti gli altricosì che, quando cerca una professionalitàe una competenza ben specifica, può inter-cettare la persona che gli è congeniale e sipuò mettere in contatto con lei. Con la ga-ranzia di sapere che in AEREC può trovaredelle eccellenze, ma soprattutto può tro-vare degli amici. Il concetto di rete sem-brava tramontato quando abbiamo pensatodi dargli un impulso diverso, riflettendo sucome gli Accademici si possano intercon-nettere. È per questo che abbiamo creato iDistretti ovvero le articolazioni territorialidell’AEREC. Ed è anche per merito dei Di-stretti che l’AEREC sta vivendo un mo-mento di grande sviluppo, favorendol’ingresso di nuovi amici che rendono sem-pre più grande la nostra famiglia. Una fa-miglia che ha anche una grande figlia chesi chiama ‘Missione Futuro’”.Il Presidente ha poi letto alcuni messaggidi apprezzamento nei confronti dell’inizia-tiva umanitaria dell’AEREC da parte dellemassime Istituzioni come la Presidenzadella Repubblica e quella del Consiglio deiMinistri. “Sentiamo la vicinanza delle istituzioni,anche se offrono solo sostegno morale. Mail supporto reale è sempre venuto da voi”,ha detto il Presidente rivolgendosi agli Ac-cademici. “Ogni mattone del nostro ospe-dale in Costa d’Avorio lo dobbiamo a voi.Abbiamo più che mai bisogno di nuovi Ac-cademici per darci la possibilità di essereancora più grandi e fare più bene”.Ma il successo delle iniziative promosse egestite da Missione Futuro non può pre-scindere dall’impegno della sua Presidente,Carmen Seidel, assente alla 55° Convoca-zione Accademica per le complicanze deri-vanti dalla malaria che l’ha colpita inseguito ad un viaggio in Costa d’Avorio.“È il prezzo che Carmen sta pagando” haosservato il Cerimoniere Valseriati “per lesue frequenti missioni in Africa eppure ciònon la fa minimamente desistere. Appenastarà meglio, tornerà nuovamente lì dove cisono quelli che chiama ‘le mie donne, i mieibambini’. È quindi giunto il momento ‘clou’della Convocazione, la nomina dei nuovi

Accademici. Al tavolo di Presidenza sede-vano Claudio Giust, Consigliere Diploma-tico e Ambasciatore AEREC presso laCosta d’Avorio e quattro Presidenti di Di-stretto: Roberto Tassinari, Presidente delDistretto di S. Marino, Toscana, Emilia Ro-magna, Marche e Umbria, Davide Bernar-dini, Presidente del Distretto Milano eLombardia, Nicola  Messina, Presidentedel Distretto AEREC del Triveneto e Salva-tore Frattallone, Presidente del DistrettoAEREC lagunare. La nomina degli Accademici si è svolta conil tradizionale rituale che contempla la pre-senza dell’Accademico che ha presentatoil proprio candidato all’Accademia, la let-tura della citation da parte del Cerimoniere,la consegna del Diploma, del Collare Acca-demico e del distintivo e infine la firmasull’Albo d’Oro.Introdotti da Flaminio Valseriati con il suoconsueto garbo e eleganza, i primi a rice-vere le insegne accademiche sono stati gli“Accademici Sostenitori”.“Chi entra nell’AEREC” – ha spiegato ilPresidente Carpintieri – “elargisce una do-nazione d’ingresso che serve a finanziarele iniziative istituzionali e a sostenere le at-tività umanitarie di Missione Futuro. AlcuniAccademici hanno voluto essere più gene-rosi e per questo ricevono il Diploma di Ac-cademici sostenitori”.Al termine, la consegna dei Diplomi di Be-nemerenza 2017, conferiti ad alcuni Acca-demici per la loro meritoria attività svolta asostegno di AEREC e per l’impegno pro-fuso per il suo sviluppo. (Vedi Pagina 16)

Alberto Castagna

Flaminio Valseriati

il Giornale dell’Accademia

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Sono stati ancora una volta glieleganti saloni di Palazzo Bran-

caccio di Roma ad ospitare la Seratadi Gala conclusiva della Convocazionedell’Accademia Europea per le RelazioniEconomiche e Culturali. D’altronde lastorica dimora romana è un luogo cheben si presta da cornice esclusiva adun avvenimento molto atteso dagli Ac-cademici e i loro ospiti i quali, in un’at-mosfera elegante e rilassante, possonogodersi momenti di ottimo spettacolo,di riflessione e di… buon cibo. Semprenella Serata di Gala, tradizionalmentevengono conferiti i Premi AEREC allaCarriera, altro momento solenne cheaccosta all’organizzazione guidata daErnesto Carpintieri, tanti personaggiillustri del mondo economico, culturalee scientifico italiano e internazionale.La serata del 24 novembre ha avutoun inizio irrituale: chiamata a uno spet-tacolo che la attendeva nella stessaserata, la cantante ed attrice AnnaVincisi è esibita prima delle premiazioni,deliziando il pubblico presente con duebrani del compositore Burt Bacharach,“The Look of Love” e “Close to You”,accompagnata al pianoforte da un

maestro tra i più conosciuti ed apprezzatinel mondo del jazz, Riccardo Biseo.Con lui, Anna Vinci sta portando intournée un recital tutto suo, coronandocosì un sogno a lungo covato, dopotanti spettacoli all’attivo a fianco di attoricome Massimo Ranieri, Massimo Ghini,Alessandro Preziosi, Corrado Tedeschie Nancy Brilli.Uscita di scena l’artista, il PresidenteCarpintieri è entrato quindi nel vivodell’evento, con la consegna del primoriconoscimento a una brava e notagiornalista che da anni è impegnata inuna meritoria opera di divulgazionedella salute e il benessere, temi cariall’AEREC e già sviluppati nella sessioneconvegnistica che aveva aperto nelpomeriggio, nell’Aula dei Gruppi Par-lamentari della Camera dei Deputati,la 55° Convocazione Accademica.Manuela  Lucchini si è detta moltoonorata e grata nel ricevere il PremioInternazionale AEREC alla Carrieraper il Giornalismo. A colei che nel 2003l’allora Presidente della RepubblicaCarlo Azeglio Ciampi conferì la Medagliad’argento al merito della Sanità Pubblica,il Presidente Carpintieri si è raccoman-

La Serata di Gala della 55° Convocazione Accademica

L’AEREC in festa a Palazzo Brancacciotra moda, giornalismo, scienza e spettacolo

Anna Fendi, Manuela Lucchini, Amedeo Goria, Fernando Aiuti, Mario Tozzi, Cinzia TH Torrini, BarbaraBouchet e Gianni Mazza tra gli ospiti e premiati nella Serata che ha concluso, in un grande clima di festa,la 55a Convocazione Accademica dell’AEREC a Palazzo Brancaccio.

dato: “Continua a tenerci sempre informati sui temidella salute, perché sono temi che ad AEREC sonomolto a cuore!”.Il Premio Internazionale AEREC alla Carriera per ilGiornalismo è stato conferito anche a un altro pro-fessionista ben conosciuto dal grande pubblico perle sue cronache sportive: Amedeo Goria. Il quale,facendo riferimento alla ‘citation’ che ha accompagnatoil riconoscimento e che metteva in luce il suoeclettismo, ha simpaticamente commentato: “Nonsapendo far nulla ho provato a fare un po’ di tutto!”.Molta emozione ha suscitato il riconoscimento a unmedico e scienziato cui si devono contributi originalie importantissimi alla diagnosi e terapie di numerosemalattie.Il Premio Internazionale AEREC alla Carriera per laRicerca Scientifica è stato conferito a FernandoAiuti che ha così commentato: “Il Premio mi famolto piacere ed è motivo per me di grande onore ri-ceverlo insieme ad altri esponenti del mondo dellospettacolo, del giornalismo e dell’economia appa-rentemente lontani l’uno dall’altro ma in realtà acco-munati dalla cultura. Una cultura che sembra mancaread altri personaggi dello spettacolo, ad alcuni attori eattrici che forse stanno cavalcando in manieraeccessiva la protesta nei confronti della scienza,prendendo recentemente delle posizioni errate sualcuni temi scottanti come ad esempio quello dell’OGMo delle cellule staminali che sono stati consideratiuna terapia utile per tutto. Questo è sbagliato, comepure è sbagliata la presa di posizione contro la vac-cinazione obbligatoria. Il mondo della scienza èrimasto un po’ stupito da tutto questo clamore in pro-posito; c’è voluta una sentenza della Corte Costitu-zionale per ammettere le vaccinazioni! Ma non vogliodare tutta la colpa al mondo del giornalismo e dellospettacolo come pure alla Televisione di Stato chemette in onda trasmissioni fatte con grande superficialità.Perché una parte della colpa l’abbiamo anche noimedici che per anni siamo rimasti rintanati nei nostrilaboratori, siamo stati troppo seduti sulle cattedre enon abbiamo fatto abbastanza divulgazione, non cisiamo impegnati a offrire un’informazione correttaalla popolazione. Credo anche che non bisognadire, come ha affermato recentemente uno scienziato,che la scienza non è democratica. La scienza non èun dogma come la religione e quindi può sbagliare.Da parte nostra noi dobbiamo ammettere gli errorima dobbiamo anche impegnarci seriamente a co-municare la realtà scientifica e farla capire, soprattuttoalle persone che non appartengono al mondoscientifico. È l’incomprensione a fare sì che le personesi ribellino ai diktat, com’è successo recentementecon i vaccini”.Il Prof. Aiuti ha dedicato il suo premio a “quei tantigiovani ricercatori italiani che sono emigrati all’esterocon l’augurio che possano tornare in Italia ed arricchireil nostro paese”.A proposito di divulgazione scientifica, un importantecontributo in tal senso è giunto, in questi ultimi anni,da uno studioso più giovane ma già molto popolare,

Mario Tozzi, anch’egli destinatario del Premio Inter-nazionale AEREC alla Carriera per la RicercaScientifica. Ringraziando per il riconoscimento, ilgeologo ha scherzato sul fatto, citato nella sua pre-sentazione, che il suo nome è stato legato a unasteroide scoperto nel 1995: “È una cosa un po’curiosa, perché pensando a un asteroide si potrebbepensare che possa cadere sulla Terra. Ma mi hannoassicurato che orbita molto lontano dalle nostre parti!Sarebbe l’unico evento naturale catastrofico che nondipende da noi. Tutti gli altri sono colpa nostra ed èsu loro che mi batto soprattutto negli ultimi anni!”.Un crescendo di emozioni, la premiazione della 55°Convocazione Accademica, che ha avuto tra imomenti più alti la consegna del Premio InternazionaleAEREC alla Carriera per la Moda a Anna Fendi: “Èsempre una grande emozione, per me, ricevere unpremio a Roma, la città che amo profondamente,che è stata la fonte della nostra ispirazione e chenon abbiamo mai abbandonato. Vi ringrazio quindicome romana, come cittadina di questa città che èstata grande nella moda. Perché l’Alta Moda è nataqui e vi chiedo di continuare a sostenerla perchéessa esprime i tempi in cui viviamo. Voglio anchedire che la nostra attività è molto familiare, per cuidedico questo premio a tutta la mia famiglia e al suofuturo, così come a quello dei giovani che lavoranocon noi”.Di altissimo profilo, anche i riconoscimenti dedicatiallo spettacolo. Come il Premio Internazionale AERECalla Carriera per il Cinema e la Televisione conferitoa Cinzia TH Torrini: presentata all’AEREC dall’attricee conduttrice Elena Presti, la regista di fiction chehanno fatto la storia del genere in Italia ha così com-mentato il riconoscimento: “Sono molto felice staseradi ricevere questo premio in un Palazzo che mi haportato fortuna, dato che vi ho girato alcune scene di‘Elisa di Rivombrosa’. Mi piace ricordare come ilcinema e la televisione siano in grado di valorizzarele nostre risorse artistiche e contribuire allo sviluppodel turismo. Restando solo a ‘Elisa di Rivombrosa’,ricordo che abbiamo girato in Piemonte e nelcanavese quando a visitare il castello dello sceneggiatonon ci andava quasi nessuno; dopo il suo successosi sono registrate fino a 9000 persone al giorno. Losceneggiato ha contribuito, inoltre, al turismo diMatera e anche dell’isola di Ponza, dove alberghi eristoranti prima chiudevano nella stagione invernalee ora restano aperti tutto l’anno!”.Presentata dalla giornalista Paola Zanoni, graditissimaospite dell’AEREC è stata Barbara Bouchet, PremioInternazionale AEREC alla Carriera per il Cinema ela Televisione. Anche lei ha reso omaggio alla bellezzadella location: “Io sono cecoslovacca e tedesca dinascita ma vivo in Italia ormai dal 1969 e quindi misento italianissima, avendo vissuto qui la maggiorparte della mia vita. E da italiana dico che quandovado all’estero e mi mostrano quelle che ritengonole loro bellezze, io penso che da noi, come adesempio a Palazzo Brancaccio, è tutto molto piùbello!”.

il Giornale dell’Accademia

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Maria Corgna e Sabrina Pallocci di Banca Mediolanum

Davide Bernardini

Lo stilista Aldo Pignatelli

il Giornale dell’Accademia

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Favorito dalla segnalazione dell’Accademico e Con-sigliere dell’AEREC Ugo Mainolfi, il Premio Interna-zionale AEREC alla Carriera per la Musica è statoconferito al Maestro Gianni  Mazza che non hatradito la sua vena ironica che lo ha reso tantopopolare presso il pubblico televisivo: “Il livello deipremiati di stasera è fantastico ma io che c’entro? Iola carriera la devo ancora fare!”.Durante la foto insieme a tutti i premiati, il PresidenteCarpintieri ha voluto accanto a sé lo stilista Aldo Pi-gnatelli, che ha riservato alle donne destinatarie delriconoscimento alla Carriera uno speciale omaggio,una sciarpa tinta con il lampone senza utilizzo dicolori artificiali, parte della sua originale collezione dimoda ecosostenibile.La Serata è proseguita con il conferimento di duemenzioni per l’impegno nel sociale e in difesa deidiritti dell’uomo. La prima è stata conferita al Dott.Paolo Di Giovine il quale, durante la sessione con-vegnistica del pomeriggio, era intervenuto per de-nunciare la piaga della tossicità dei roghi, ponendol’attenzione sull’impegno insufficiente delle istituzioniper fermare un fenomeno che attenta alla salute ditantissime persone. La seconda al Dott. GiuseppeDi  Giulio, anch’egli già relatore del ConvegnoAEREC, il quale conduce da anni una battaglia perscongiurare la decimazione dei bovini che rappre-sentano la prima fonte di sopravvivenza della popo-lazione dei Masai che abitano tra Kenya e Tanzania.Un Premio Internazionale AEREC per il ManagementSanitario, su impulso del Prof. Giovanni  Alei, èstato conferito alla Dott.ssa Enrica Bernacchi, quo-tidianamente impegnata a migliorare la vita dellepersone che hanno determinate disabilità. Si è quinditornati a parlare di spettacolo per il Premio InternazionaleAEREC per la Danza assegnato a Simone Ripa. “Anoi piace premiare persone che hanno un’importantecarriera alle spalle ma ci piace anche premiare legiovani promesse, nelle varie discipline”, ha motivatoil riconoscimento il Presidente Carpintieri. Il pluri-campione italiano e vice campione del mondo didanze caraibiche ha voluto indirizzare un invito aipresenti: “Se potete, ballate! La danza è la madre ditutte le arti, danzare fa bene al fisico, alla mente ed èl’espressione del linguaggio del corpo. Noi tramite ladanza possiamo sia provare che trasmettere fortiemozioni. Questo è quello che è capitato a me e checontinuerò a fare tutta la vita”.Lo stesso riconoscimento ha celebrato il grandetalento di una ballerina, Vera Kinnunen, vincitricedell’edizione 2017 del programma televisivo “Ballandocon le stelle” nel quale si esibisce ormai dal 2013: “Ioin realtà vivo in Italia da poco, da appena due anni” –ha dichiarato l’artista – “e voglio ringraziare PaolaZanoni per l’aiuto che mi dà quotidianamente. Que-st’anno ho avuto la grande fortuna di ballare con unragazzo non vedente, l’atleta paralimpico Oney Tapia,in un programma che solitamente fa solo spettacoloe che mi ha consentito, per tre mesi, di ‘essere’ i suoiocchi. Questa circostanza mi ha cambiato la vita, miha insegnato tantissime cose, soprattutto la fiducia,

tanto che continuerò per sempre a stare vicino almondo dei non vedenti che si è mostrato un mondomeraviglioso”.Ringraziato il Cerimoniere della Premiazione, anchePresidente del Distretto Milano e Lombardia, DavideBernardini, il Presidente Carpintieri ha introdottoaltri illustri ospiti della serata. Come la Dott.ssa MariaCorgnache nel pomeriggio, alla Camera dei Deputati“ha presentato un programma molto interessante in-centrato su psiche, energia e stile di vita. Staseraabbiamo qui alcune copie del suo ultimo libro, ‘PNEI:Mente e corpo in armonia’ e vi invito ad acquistarlo:costa poco e il ricavato andrà interamente a beneficiodelle iniziative umanitarie di Missione Futuro”.L’esperta di Psiconeuroendocrinoimmunologia, unadisciplina in rapida ascesa tra quelle che muovonodalla concezione olistica dell’uomo, ha lodato l’intuizionedel Presidente Carpintieri che sta valorizzando il suolavoro poiché “È una persona che conosce profon-damente alcune dinamiche psicobiologiche ed è perquesto che, approfondendo la PNEI, ha deciso diabbracciare questa metodica di terapia che partedalla psiche, passa per la nutrizione, il movimento ela danza e per un’integrazione d’eccellenza. Con luie con l’AEREC stiamo mettendo a punto un formatche unisce e armonizza spettacolo ed informazionescientifica e che dopo un’anteprima romana (ne par-liamo in un altro spazio del giornale, n.d.r.) porteremoin giro per l’Italia. Voglio invitare tutti voi, aziende,professionisti ed operatori, ad unirvi a noi sposandoquesto programma di benessere e di energia che ciporterà a contrastare l’invecchiamento e a avereuna straordinaria qualità di vita”.“A proposito di energia e spirito positivo” – haproseguito il Presidente Carpintieri – “vorrei accantoa me la nostra Accademica Bice Previtera,medico,scrittrice e poetessa”, che si appresta a pubblicare ilsuo ultimo libro. “Io mi sento a casa qui all’AEREC” – ha dichiaratol’artista – “è stato un onore per me, l’anno scorso,entrarne a far parte ufficialmente, dopo che l’amicaPaola Zanoni me ne aveva parlato in termini giusta-mente entusiasti. Mi sento quindi a mio agio nel pre-sentarvi quella che è la mia grande passione, lapoesia, attraverso un’anteprima dell’ultimo libro incorso di stampa intitolato ‘Eco di Sardegna’. Benchéio sia messinese di nascita, ho voluto conferire untocco particolare a queste poesie che hanno la pe-culiarità di essere legate alla lingua sarda, in particolareal dialetto gallurese”.“Per l’eleganza e la sobrietà nell’accoglienza offertanegli eventi di Palazzo Brancaccio” era la motivazioneincisa sulla Targa che l’AEREC ha voluto conferire aStefania Buzziche, da oltre 40 anni, ricopre la caricadi Direttore Marketing della società creata dal padreche gestisce la storica dimora a due passi dalColosseo. Per poi cedere il microfono a LauraAllegrini, cui l’AEREC ha conferito il Premio Specialeper la Lirica. La cantante, anche attrice e scrittrice, hariservato al pubblico presente un’esclusiva: “Staseracanterò per la prima volta in Italia in lingua araba,

Stefania Buzzi

Rita Esposito e Luca Meneghello

Veera Kinnunen e Simone Ripa

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il Giornale dell’Accademia

Laura Allegrini Emy Persiani e la sua band

Anna Vinci Robert Steiner

dopo averlo già fatto più volte a Beirut dove tornerònuovamente a gennaio con un mio personale omaggioa Fairouz, la cantante più importante del mondoarabo del ventesimo secolo. Spero presto di poterlofare anche in Italia e soprattutto a Roma, la città chemi ha cresciuto prima che mi trasferissi in Francia.”“Fairouz è una cantante libanese, araba cristiana,l’unica a essersi rivolta musicalmente anche all’oc-cidente, anche grazie al marito Assi Rahbani e alfiglio Ziad, entrambi molto appassionati di musicajazz. Tuttavia ha inciso pochissime canzoni diispirazione jazz e, tra queste, quella che eseguostasera in arabo libanese, ‘Manhã de Carnaval’ co-nosciuta anche come ‘La chanson d’Orphée’”. Ac-compagnata dal duo Artesania, composto dalchitarrista Marco Aquilani e dal violinista MatteoCristofori, Laura Allegrini ha eseguito anche unacanzone in arabo classico, tratta da una poesia diKahlil Gibran, “Aatini al Nay wa ghanni”, in italiano“Dammi il flauto e canta”, dalla quale sempre Fairouzne aveva tratto una canzone.La moda è tornata protagonista nella Serata di Galadell’AEREC con la presentazione, da parte delPresidente Carpintieri di “due giovanissimi imprenditorinel settore che rispondono ai nomi di Bruno e Codispoti.Avrete visto come nel salottino accanto al Salonedelle Feste ci siano un manichino e degli attrezzi dilavoro di sartoria. Lì sono esposte gli strumenti dicreazioni di questi due artisti che si stanno cimentandoin qualcosa di molto interessante, inusuale, ma cheesprime grande eleganza”. Il Presidente ha quindilasciato la parola a uno dei due stilisti, LeonardoBruno: “Il nostro obiettivo è quello di valorizzare nelmondo il ‘fare bene’ italiano. Noi realizziamo creazioni

sartoriali uniche, restauriamo abiti che vanno daglianni ’50 fino al 2000 lavorando su tessuti importantidal punto di vista qualitativo. In pratica, riportiamo abitid’epoca in vita e con essi la qualità italiana, questa èla base della nostra azienda”. Il socio Edoardo Codi-spoti: “L’idea è nata dalla volontà di accomunare unaserie di realtà che abbiamo selezionato in tutta Italia,che hanno fatto della qualità il loro vessillo e con lequali abbiamo intrapreso collaborazioni in tutta Italianei settori che si caratterizzano per lavorazioni etradizioni. Parliamo del tessile etrusco, della ceramicalustrata del 1600, dell’alabastro di Volterra e quindi dicollaborazioni a livello multisettoriale che riproduconole lavorazioni più antiche e segrete d’Italia. L’idea èche le persone che possono apprezzare un bel vestitosiano le stesse che apprezzano la qualità nei varisettori del vivere quotidiano”. “Non è solo sartorialità, è arte” – ha commentato ilPresidente Carpintieri – “e quella di Bruno e Codispotiè una start up che va sostenuta con convinzione edentusiasmo. Entrambi questi giovani sono oggientrati a far parte dell’Accademia e noi vorremo ac-compagnarli attraverso questo percorso difficile mache darà a noi e a loro grandi soddisfazioni”.Ancora moda con Aldo Pignatelli, di nuovo allaribalta per ritirare un Diploma speciale per l’impegnoprofuso per l’ecosostenibilità e presentare le suecreazioni esclusive: “Conoscete i tessuti ricavati daicereali? Sapete che un tessuto si può tingere con laliquirizia? O con il pompelmo, con il kiwi, conl’arancia? Questa è l’ecosostenibilità: i miei prodottihanno un impatto ambientale pari a zero”.E un suo abito era elegantemente indossato da unaballerina, già nel corpo di ballo della Royal Academy

di Londra, Rita Esposito, che ha danzato sulle notedi “Sirene”, un brano scritto ed eseguito da LucaMeneghello, un chitarrista che ha collaborato contanti artisti italiani e internazionali tra i quali Mina eRenato Zero.È stato quindi il momento del tenore Robert Steiner,presenza abituale e sempre molto gradita delleserate dell’AEREC, che con la consueta maestria epassione ha eseguito la classica “Your Song” diElton John e poi, “Granada”, la celebre canzone inlingua spagnola scritta negli anni ’30 del secoloscorso dal compositore messicano Agustín Lara.Ma prima che sempre Steiner eseguisse anchel’immortale “My Way”c’è stato spazio per una nuovaesibizione di danza di Vera Kinnunen e SimoneRipa sulle note di “Night & Day” eseguita dall’ensembleche aveva accompagnato l’intera serata, capitanatodalla cantante Emy Persiani e formato da AndreaCantoni (pianoforte), Gianluca Perasole (batteria),Giorgio Rosciglione (contrabbasso) e MassimoD’Avola (sax tenore).A conclusione della bella serata, l’omaggio del Ceri-moniere Davide Bernardini al Presidente ErnestoCarpintieri: “L’amico che più si dà fare per l’AEREC,sobbarcandosi un lavoro immane, come quello diimpiegare quattro mesi di lavoro per mettere su unagiornata come questa.”“Ma ci metto molto amore” – ha chiosato il Presidente– “e il premio più grande per me è l’amicizia chericevo da voi, il vostro affetto, la vostra fedeltà e ilvostro compiacimento per il lavoro che facciamo eche continueremo a fare per rendere questa famigliasempre più grande ”.

Salvatore Latino

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� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER LA MODA

ANNA FENDI

Anna Fendi si è appassionata al mondo della moda nella boutique diaccessori in pelle e guarnizioni in pelliccia che aprirono i genitori a

Roma negli anni ’20, cui hanno poi fatto seguito altre boutique negli anni’50. Terminati gli studi superiori, ha iniziato a lavorare stabilmente con lamamma e le quattro sorelle nella gestione delle boutique, occupandosiin primo luogo dell’ufficio progettazione e licenze ma esprimendo da su-bito anche la sua innata e geniale creatività che l’avrebbe portata in se-guito ad essere la diretta responsabile e coordinatrice della progettazionedi tutte le collezioni Fendi.Dopo avere iniziato una prima collaborazione con Karl Lagerfeld, AnnaFendi nel 1970 ha seguito il lancio della prima collezione presentata al Pittidi Firenze e poi a Milano e nel 1975 ha consolidato l’affermazione interna-zionale del marchio con l’apertura di un punto vendita a New York. Prose-guendo sempre a seguire personalmente le licenze italiane ed estere, AnnaFendi ha ideato, tra le altre, una fortunata linea di moda casual maschile.Prima donna italiana a ricevere a Washington il premio IWF Hall of FameAward per il suo lavoro nel promuovere la bellezza del made in Italy, AnnaFendi è Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica ed ha ricevutotra gli altri riconoscimenti il Premio alla Carriera di Campidoglio, il PremioEttore Petrolini e il Premio Fuoriclasse Castagner. Da qualche anno la sti-lista ed imprenditrice è impegnata con un nuovo progetto, quello di unalinea enologica che comprende etichette selezionate in diverse cantine intutta Italia con nomi che si ispirano al mondo sartoriale.

S.L.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER LA RICERCA SCIENTIFICA

FERNANDO AIUTI

Laureato in Medicina e Chirurgia all'Università La Sapienza di Roma,Fernando Aiuti è stato assistente, poi aiuto e quindi dal 1985 è Pri-

mario di Immunologia e Allergologia Clinica nel Policlinico Umberto I diRoma. Specialista in Malattie Infettive e Cardiologia e Libero Docentein Malattie Infettive ed in Immunologia Clinica, egli ha portato contributioriginali alla diagnosi e terapie di numerose malattie, con oltre 600 pub-blicazioni all’attivo a loro volta citate da numerosi ricercatori internazio-nali. Ferdinando Aiuti ha anche svolto ricerche su farmaciimmunomodulanti e vaccini, ha tenuto conferenze in congressi scientificinazionali, internazionali ed in prestigiose università di numerosi paesiesteri ed è stato Membro dei Consigli Scientifici di numerose Società diImmunologia e Immunologia Clinica. Fondatore, Presidente e oggi Pre-sidente Onorario dell'Associazione Nazionale per la lotta contro I'AIDS,patologia di cui è uno dei massimi esperti a livello internazionale, Aiutiha fatto parte sin dal 1977 di varie Commissioni Ministeriali del Ministerodella Salute, del Ministero della Ricerca Scientifica e dell’Istituto Supe-riore di Sanità. Autore di due libri di divulgazione scientifica, ha ricevutonumerosi premi scientifici Nazionali e Internazionali per la sua attivitàscientifica e umanitaria, è stato nominato dal Presidente della Repub-blica Italiana Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica nel1992, la massima onorificenza che viene consegnata in Italia per meritio per la carriera e dal 2010 è Professore Emerito a vita dell’Universitàla Sapienza.

S.L.

il Giornale dell’Accademia

I Premi Speciali e alla Carriera AERECNell’ambito delle Convocazioni Accademiche, l’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali rende omaggio, con un premio speciale, ad illustri personaggi del mondo del giornalismo, dello spettacolo, della musica, del cinema, della cultura edell’imprenditoria, attraverso un riconoscimento speciale che premia i brillanti risultati conseguiti nell’arco della loro carriera. Il PremioAEREC, pur a fronte di un panorama ricco e variegato di presenze, ha voluto essere, fin dall’inizio della sua istituzione, fortementeselettivo per valorizzare il senso e gli scopi: mettere in luce quelle personalità che assumono valore emblematico in quantorappresentano il rafforzamento dell’immagine della professionalità italiana nel tessuto culturale, economico e sociale internazionale.

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il Giornale dell’Accademia

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER LA RICERCA SCIENTIFICA

MARIO TOZZI

Laureato in Scienze Geologiche presso l’Università LaSapienza di Roma, Mario Tozzi è stato Dottore di Ricerca

in Scienze della Terra ed attualmente è primo ricercatorepresso il Consiglio Nazionale delle Ricerche occupandosidell’evoluzione geologica del Mediterraneo centro-orientale.Il grande pubblico lo conosce però soprattutto per la suaattività televisiva e radiofonica, nella quale si è distinto perla sua abilità di divulgatore, autore e conduttore di pro-grammi scientifici di grande successo. Autore di oltre 50pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e internazionali,ha scritto anche numerosi saggi, articoli e volumi, alcuni deiquali vincitori di prestigiosi riconoscimenti ed il suo nome èpersino legato ad un asteroide, il 11328, scoperto nel 1995.Responsabile per la divulgazione della Federazione ItalianaScienze della Terra, membro del Consiglio Scientifico delWWF, il geologo ha presieduto per diversi anni l'Ente Parconazionale Arcipelago Toscano, mentre dal 2013 è commis-sario del Parco regionale dell'Appia antica. B.R.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER IL GIORNALISMO

MANUELA LUCCHINI

Laureata in Lettere Moderne, Manuela Lucchini ha iniziato giovanissimaa scrivere per alcuni quotidiani e, dopo aver conseguito l’iscrizione al-

l’Albo dei Giornalisti Professionisti, ha iniziato collaborazioni continuativecon “La Fiera Letteraria”, “Il Giornale d’Italia” e “Momento sera”. Specia-lizzatasi in un primo tempo in spettacolo e attualità, ha diretto per due annila rivista “Donna Oggi” per poi compiere il suo esordio televisivo suun’emittente locale, “Roma Tv”. Entrata in Rai nel 1980, è stata assegnataal TG1 che ha condotto per 23 anni, prima l’edizione notturna, poi quelladi mezza sera e infine quella delle 13.30. Le maturate competenze in ma-teria di medicina e salute, l’hanno portata a occuparsi dei temi per diverserubriche da lei direttamente curate - “Tre minuti di salute”, “In…salute”,“Doctors” e attualmente “Tg1 medicina” - oltre alla realizzazione di servizispeciali e la cura di una videochat in diretta sul sito del Tg1 in cui intera-gisce direttamente con i telespettatori che pongono domande a un esperto.Docente di comunicazione ai rappresentanti delle ASL presso l’Istituto Su-periore di Sanità e presso l’Istituto Superiore di Economia e Finanza, Ma-nuela Lucchini è stata destinataria nel 2003 della Medaglia d’argento almerito della Sanità Pubblica, conferitole dal presidente della RepubblicaCarlo Azeglio Ciampi. B.R.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER IL GIORNALISMO

AMEDEO GORIALaureato in Lettere con indirizzo storico presso l’Università degli Studi di To-rino, Amedeo Goria è giornalista professionista dal 1976 ed ha iniziato la car-riera scrivendo per la Gazzetta del Popolo e per Tuttosport, seguiti dal Corrieredella Sera, per il quale è stato a lungo corrispondente da Torino, per il Mes-saggero, Il Giorno e la Gazzetta del Mezzogiorno. Entrato in Rai agli inizi deglianni ’90, è stato per diversi anni conduttore di Uno Mattina Estate e Ciao Italia,prima di entrare anche nella redazione di Rai Sport, del quale è diventato unodei volti più popolari e per il quale è stato inviato per le principali manifestazionicalcistiche e ai Giochi della XXIX Olimpiade di Pechino. Anche conduttoredella Domenica Sportiva e del programma Pole Position, Amedeo Goria vantadiverse partecipazioni in produzioni cinematografiche e televisive, recitandoanche in due spettacoli teatrali, in nome di un talento eclettico mai disgiuntoda una rigorosa professionalità. B.R.

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il Giornale dell’Accademia

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER IL CINEMA E LA TELEVISIONE

BARBARA BOUCHET

Nata nell’allora Cecoslovacchia con il nome di Bärbel Gutscher, colei che sarebbe diventata uni-versalmente nota come Barbara Bouchet si trasferì bambina con la sua famiglia negli Stati Uniti

alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La sua carriera artistica iniziò proprio oltreoceano, doveentrò in un gruppo di ballerini adolescenti che presero parte a diversi show televisivi tra la fine deglianni ’50 e i primi anni ’60. Nel 1962 si è quindi trasferita ad Hollywood, ha adottato il suo nome d’arteed ha preso parte a diversi film per il cinema e la televisione accanto ad attori del calibro di MarlonBrando, Paul Newman, Robert Mitchum e David Niven, interpretando anche un importante ruolo inun film della saga di James Bond. Rientrata in Europa nei primi anni ’70, si è stabilita in Italia e hapreso parte a moltissimi film di genere, alcuni dei quali diventati nel tempo titoli di culto, acquisendouna grande popolarità rafforzata dalle numerose apparizioni nei varietà televisivi dell’epoca. La suafama si è poi rinnovata negli anni ’80 quando ha abbracciato, da pioniera, il fenomeno nascente delfitness e più in particolare dell’aerobica lanciando una serie di libri e videocassette e aprendo unapalestra a Roma. Tale attività l’ha vista impegnata per diversi anni finché non è tornata ad apparirein cinema e in televisione, lavorando tra gli altri con Martin Scorsese per “Gangs of New York” e adiverse fiction popolari, tra cui “Incantesimo” e “Un posto al sole” che l’hanno fatta conoscere anchealle nuove generazioni. Già premiata per la sua carriera nel corso del Gran Galà dello Sport e dellaTv-Grand Prix Corallo ad Alghero nel 2008, Barbara Bouchet è stata al centro di una retrospettivadei suoi film al Beverly Hills Theatre, promossa da un suo fervido ammiratore e Premio Oscar,Quentin Tarantino. C.S.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER LA MUSICA

GIANNI MAZZA

Nato a Roma, Gianni Mazza ha iniziato giovanissimo lo studio del pianoforte che lo ha poi portato adintraprendere la carriera musicale, ancora adolescente, come tastierista di un gruppo della scena romana

degli anni ’60, i Freddie’s. Dopo una parentesi come cantante, a metà del decennio decise di concentrarsisull’attività di arrangiatore, pur proseguendo ad esibirsi come tastierista con vari artisti tra i quali Little Tony. Neglianni ’70, quindi, il suo nome si è legato a quello di numerosi artisti in qualità di compositore, arrangiatore,produttore e direttore d’orchestra. Autore anche di colonne sonore, nei primi anni ’80 ha iniziato la sua fortunatacarriera televisiva dapprima solo come compositore per i programmi di Nanni Loy, poi come direttore d’orchestracon Corrado, ruolo poi ripreso insieme a Renzo Arbore. Fu proprio lo showman pugliese a contribuire più di altrialla popolarità di Gianni Mazza presso il grande pubblico, coinvolgendolo nei suoi programmi non solo comepartner musicale ma anche artistico, in virtù dell’innata simpatia sprigionata dal musicista. In seguito allacollaborazione con Arbore, Gianni Mazza produsse il primo disco di Roberto Benigni, lavorando anche con altripersonaggi che si erano imposti con programmi di grande successo come “Quelli della notte” e “Indietro tutta”,come Andy Luotto e Roberto D’Agostino. Da oltre trent’anni, quindi, il Maestro Mazza è una presenza costantenei programmi televisivi sia Rai che Mediaset: dalla stagione 2009/2010, in particolare, è Direttore d’orchestradel programma di Rai2 “Mezzogiorno in famiglia” rinnovando settimanalmente l’appuntamento con un pubblicoche ha sempre apprezzato la sua professionalità e la sua spiccata vena ironica. C.S.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER PER IL CINEMA E LA TELEVISIONE

CINZIA TH TORRINI

Èstata definita “la signora della fiction” ma la carriera da regista di Cinzia TH Torrini - ove il TH è una siglaadottata fin da bambina e la cui origine non ha mai voluto svelare - è legata non solo ad alcune delle serie

televisive più seguite e amate dagli anni ’90 ad oggi ma anche al cinema e al documentario. Fiorentina dinascita, da studentessa di Lettere e Filosofia si appassionò di fotografia ed iniziò a lavorare come fotoreportersportiva prima di trasferirsi in Germania per frequentare l’Accademia di Cinematografia di Monaco di Baviera,studiando con alcuni dei più importanti registi tedeschi dell’epoca. Il suo esordio da regista avvenne propriocon un documentario per la televisione bavarese, genere che l’avrebbe vista attiva anche dopo il suo rientro inItalia, con alcuni documentari realizzati per la Rai. Nel frattempo avvenne il suo debutto al cinema che conobbeil suo apice nel 1986 con il film “Hotel Colonial”, una produzione internazionale ad alto budget che aveva tra isuoi interpreti attori del calibro di Robert Duvall, John Savage, Rachel Ward e Massimo Troisi. Sarà tuttavia latelevisione a rivelarsi il suo territorio d’elezione o quantomeno il mezzo con cui avrà l’opportunità di rivelarepienamente il suo talento registico e la capacità di incontrare la sensibilità del pubblico. “Elisa di Rivombrosa”,andata in onda per due stagioni, è forse il suo titolo di maggiore successo, con punte di 13 milioni di spettatorie 9 milioni di copie vendute nel formato Dvd ma al suo attivo la regista ha anche altri film televisivi o miniseriemolto seguite come “Piccolo mondo antico”, “Don Gnocchi - L'angelo dei bimbi”, “La Certosa di Parma”,“Un’altra vita” e da ultimo, ma solo in ordine di tempo, “Sorelle”, 6 episodi andati in onda tra marzo ed aprile del2017 su Rai Uno dove ha vinto regolarmente, come altri titoli della regista, la sfida degli ascolti nella primaserata televisiva. C.S.

il Giornale dell’Accademia

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� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER IL MANAGEMENT SANITARIO

ENRICA BERNACCHI

Dopo una breve esperienza in campo assicurativo, Enrica Ber-nacchi approdava 25 anni fa alla Coloplast, un’azienda mul-

tinazionale danese produttrice di dispositivi medici nel settoredell’urologia, della chirurgia e delle medicazioni avanzate. Findai suoi esordi nell’azienda, ella ne ha condiviso idee e valoriche nascono dal progresso continuo e da un’attenta ricerca esviluppo che hanno come obiettivo primario di offrire benefici perle persone che hanno particolari disabilità. Nel corso della suaattività, Enrica Bernacchi ha gestito situazioni complesse, rive-lando una spiccata abilità nel mantenere alti livelli di crescitaanche in momenti molto sfavorevoli, trovando riscontro nei verticiaziendali che l’hanno riconosciuta e premiata per molti anni comebest performer.

D.C.

� MENZIONE SPECIALE PER L'IMPEGNO NEL SOCIALE E IN DIFESA DEI DIRITTI DELL'UOMO

PAOLO DI GIOVINE

Dopo aver guidato il settore vendite di una società di rap-presentanze industriali, nel 2004 Paolo Di Giovine appro-

dava alla Iveco e da lì a qualche anno alla Fiat, dove haricoperto vari incarichi e dove ha seguito anche la trasforma-zione dell’azienda nell’attuale FCA, dove è attualmente Spe-cialista in analisi del lavoro. Già Responsabile nazionale delsindacato autonomo, dal 2015 Paolo Di Giovine è Segretarionazionale della UGL Metalmeccanici occupandosi delle più im-portanti vertenze nazionali ministeriali. Impegnato nel socialee nella difesa del territorio, in particolare dai roghi tossici, dal2017 egli è anche responsabile del Coordinamento Associa-zioni Roma Est.

D.C.

� MENZIONE SPECIALE PER L'IMPEGNO NEL SOCIALE E IN DIFESA DEI DIRITTI DELL'UOMO

GIUSEPPE DI GIULIO

Laureato in Veterinaria presso l’Università degli Studi di Pisa,Giuseppe Di Giulio ha lavorato, fin dal 1988, in 12 diversi

paesi, particolarmente, dell’africa sud-centro-orientale, in progettidi sviluppo e cooperazione. Esperto di medicina veterinaria tro-picale, il medico ha al suo attivo numerose pubblicazioni e par-tecipazioni a conferenze, seminari e workshop nonché unaintensa attività di docenza in diverse università. Da molti anni,però, il suo impegno personale e professionale è tutto indirizzatoa migliorare le condizioni di vita e l’economia di circa 600.000 pa-stori Maasai, che vivono fra Kenya e Tanzania, attraversoun’opera di prevenzione, assistenza e pianificazione di attivitàvolte ad assicurare alle popolazioni le risorse economiche per vi-vere dignitosamente e avere cibo sufficiente ogni giorno.

D.C.

I Premi Speciali AEREC

il Giornale dell’Accademia

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� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER LA LIRICA

LAURA ALLEGRINI

Laura Allegrini ha iniziato giovanissima la carriera dicantante e attrice, cui ha affiancato in seguito anche

attività di sceneggiatrice e autrice di teatro, forte distudi con Leo Benvenuti, Enzo Monteleone e MarcoMartani. Anche ballerina, l’artista si è cimentata consuccesso nella narrativa arrivando a vincere il PremioLetterario Lattanzio con il suo romanzo “Cicciabella”.E’ tuttavia l’attività di cantante quella che l’ha vistamaggiormente impegnata nel corso di una carrieranella quale è stata protagonista di tanti spettacoli e re-cital oltre a trasmettere le sue conoscenze teoriche etecniche attraverso corsi specializzati di Canto e Vo-calità, tra gli altri presso l’Accademia del Cinema edella Televisione dei Cinecittà Studios. B.R.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER LA DANZA

VEERA KINNUNEN

Nata in Svezia da genitori finlandesi, ha iniziato a ballare all’età di 7 anni,studiando varie discipline e a 19 anni si è trasferita in Australia per entrare

nel cast di un famoso show di danze Standard e Latino Americane con il qualeè stata in tour mondiale per due anni. Tornata nel suo Paese, ha partecipatoa varie competizioni e oggi è la ballerina svedese che ha ottenuto più vittorie:10 titoli nazionali in diverse classi di età nella massima serie svedese. In cop-pia con Anders Jacobsson, inoltre, ha vinto 5 titoli nazionali svedesi nelle ca-tegorie Junior e Youth nella massima serie nazionale, si è classificata al 10°posto al Campionato del mondo Youth 2003 raggiungendo la finale e il 4°posto agli International Championships di Londra nel 2004 nella categoriaUnder 21. Dal 2013 fa quindi parte del cast del programma “Ballando con lestelle”, raggiungendo sempre le prime posizioni fino alla vittoria nel 2017 incoppia con l’atleta paralimpico italiano Oney Tapia. B.R.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER LA DANZA

SIMONE RIPA

Pluricampione italiano e vice campione del mondo di danze caraibiche, Si-mone Ripa ha iniziato a ballare all’età di 6 anni e a 7 era già una presenza

fissa del programma “Uno Mattina” di Rai Uno, ininterrottamente fino ai 17anni. Nel tempo, sarebbe poi tornato spesso ad esibirsi in televisione, in alcunidei programmi di maggior successo sia in Rai che in Mediaset, mentre affinavacostantemente la sua preparazione che oggi mette a disposizione degli allievidel Centro Sportivo Educativo Nazionale CONI. Non solo: da Direttore Artisticodell’Accademia di Ballo e Danza Nazionale Fuego Latino Roma, egli è impe-gnato nell’insegnamento come pure nell’impegno di dare spazio e risalto a gio-vani ballerini e ballerine cui riconosce il talento. E’ nata così l’idea di lanciareun concorso aperto ai nuovi talenti nel mondo della danza e della musica, ilFuego Talent Show, di cui attualmente sta preparando la seconda edizione.Chiamato spesso ad esibirsi in eventi di portata nazionale insieme ad attriciche si cimentano con buon successo nella danza, Simone Ripa sta attualmentelavorando ad una tesi improntata all’idea del movimento corporeo della danzada riportare nella vita di tutti i giorni, frutto delle lezioni e conferenze da luisvolte negli anni al CONI. Sempre recentemente, ha intrapreso studi di reci-tazione insieme al regista ed attore Pino Quartullo, con l’idea di allargare lasua sfera di espressione artistica. B.R.

Gli Accademici AERECRoma, 24 NOVEMBRE 2017

GIUSEPPE AMATOLaureato in Giurisprudenza presso l’Uni-versità degli Studi di Pavia, GiuseppeAmato ha svolto il suo primo anno di pra-tica legale in uno studio di Londra, dopoaver vinto una borsa di studio attribuitanell’ambito di un programma comunitario.A lungo nello staff di uno studio legalecon sedi a Roma e Milano, dal 2002 eglisvolge l’attività professionale di avvocatonello studio di famiglia. Dall’anno suc-cessivo, quindi, egli è docente a contrattocon cattedra di diritto privato presso lafacoltà di Economia e Commercio del-l’Università degli Studi di Brescia, doveè stato anche incaricato di svolgere atti-vità di supporto alla didattica della stessamateria e cattedra. Nominato compo-nente di collegi arbitrali, Giuseppe Amatoha maturato esperienze anche in arbitratiinternazionali amministrati.

BRUNO AMOROSOLaureato in Giurisprudenza presso l’Uni-versità La Sapienza di Roma, dove oggiinsegna Diritto Pubblico alla Facoltà diEconomia e Commercio, Bruno Amorosoha operato per diversi anni nella Magi-stratura ordinaria. Già Presidente dei Tri-bunali amministrativi regionali del Molisee delle Marche, Presidente della terzasezione del T.A.R. Lazio e Ispettore Tri-butario, da molti anni il magistrato è Con-sigliere di Stato, mettendo la sua grandeesperienza e capacità di giudizio al ser-vizio del Paese. Ha collaborato con i Mi-nisteri di diversi Governi, ha presiedutoo fatto parte di numerose Commissioni,è stato autore di molte pubblicazioni inmateria giuridica oltre che Presidente erelatore in Convegni nazionali e interna-zionali. Attualmente Bruno Amoroso èPresidente del Tribunale AmministrativoRegionale per il Veneto e Presidente diSezione presso la Commissione Tribu-taria Provinciale di Roma e reggentedella Presidenza generale.

FRANCO BIANCHILaureato in Economia e Commercio e inGiurisprudenza, Franco Bianchi ha ini-ziato la sua carriera professionale nelleFerrovie dello Stato. Vinto il concorso perMagistrato, ha prestato servizio nei Tri-bunali Amministrativi di varie regioni,mentre ricopriva altri importanti incarichipubblici, tra gli altri quello di ConsigliereGiuridico presso vari Ministeri e per laPresidenza del Consiglio dei Ministri. Au-

tore di diverse pubblicazioni scientifichee saggi, collaboratore di vari Atenei, dal2017 Franco Bianchi è docente a con-tratto per la materia del “Diritto Ammini-strativo Europeo” nel Corso di laurea ingiurisprudenza e svolge lazioni concer-nenti il nuovo Codice dei Contratti pub-blici presso il Corso di Laurea in Econo-mia e Commercio dell’Università LaSapienza.

PAOLA BONFANTILaureata in Marketing Internazionalepresso la Facoltà di Economia e Com-mercio di Pisa, Paola Bonfanti ha con-seguito un Master in Finanza e Controllo.Dopo alcune esperienze come dipen-dente e consulente per i mercati esteri,dal 1996 la professionista svolge l’attivitàdi consulente d’impresa con esperienzeprevalentemente nell’ambito delle Piccolee Medie Imprese in materia di pianifica-zione aziendale, riorganizzazione e crisid’impresa, controllo di gestione, ammi-nistrazione e fiscale. Imprenditrice e con-sulente nell’azienda di famiglia, PaolaBonfanti è da diversi anni Relatore a con-vegni, corsi di formazione ed eventi edha al suo attivo anche alcune docenzenell’ambito di Reti d’impresa e Interna-zionalizzazione.

RICCARDO BROVAZZO

Dopo un’esperienza in seno adun’azienda privata di import/export, Ric-cardo Brovazzo è approdato al settorebancario che avrebbe segnato tutta la suaseguente attività professionale. Fortedella frequenza di diversi Master di for-mazione, egli ha operato presso l’istitutobancario Cassa di Risparmio di Venezia,poi incorporato nel gruppo Intesa SanPaolo, spostandosi nella provincia di Vi-cenza per apprendere le dinamiche e lecompetenze offerte dal mercato di quelterritorio. Gestore di portafogli sia Privateche Corporate, Riccardo Brovazzo è statoDirettore di filiale e attualmente è consu-lente finanziario nel settore “Private” diBanca Mediolanum, offrendo alla suaclientela, oltre all’esperienza maturata nelsettore in questi ultimi 27 anni, anche unastruttura altamente qualificata.

LEONARDO BRUNOLeonardo Bruno ha iniziato l’attività la-vorativa giovanissimo nei settori immo-biliare e informatico, prima di intrapren-dere un felice percorso nel mondo dellamoda che lo ha visto realizzarsi piena-mente con progetti di alto profilo. Fortedi una spiccata capacità relazionale e diun gusto innato per la sartorialità, Brunoha al suo attivo la costituzione di unarete di rapporti e accordi commerciali conrealtà di spicco nel mondo dell’alta sar-toria, oltre che di realtà artigianali e dinicchia su tutto il territorio nazionale. Co-Fondatore di una società del quale è an-che Amministratore Delegato, attraversoessa offre oggi a una utenza qualificata,un servizio di sartoria artistica su misura,in tiratura limitata, caratterizzato dalle la-vorazioni più antiche e segrete d’Italia.

MASSIMILIANO BUONOCORENei primi anni ’90, Massimiliano Buono-core faceva il suo esordio nel settorecommerciale in area informatica. Dal2013, egli è quindi Amministratore Dele-gato di una società specializzata, in par-ticolare, nella progettazione e realizza-zione di soluzioni informatiche improntatealla massima innovazione e contempo-raneamente alla massima semplifica-zione. Appassionato sportivo, egli hamesso la sua passione al servizio anchedi iniziative associative, ricoprendo variruoli tra cui quello di Presidente del Co-mitato Regione Lombardia del MovimentoSportivo Popolare Italiano – Ente Coni.

ROCCO CAMPANOZZIEsperto di informatica, Rocco Campa-nozzi ha iniziato la sua attività lavorativapresso l’Azienda Municipale Servizi Am-bientali di Milano, prima di fondare unproprio studio specializzato nella Consu-lenza aziendale per l’analisi e lo sviluppodei sistemi informativi delle società sueclienti. In seguito egli avrebbe ricopertola carica di Amministratore Delegato diuna società svizzera che importa e di-stribuisce prodotti professionali nel set-tore della cosmesi, carica che oggi rico-pre presso una società di svilupposoftware offshore che ha sede nel PoloTecnologico El Gazala di Tunisi.

KATIA CARLETDopo un’esperienza di contabilità indu-striale presso un’azienda di calzature checollaborava con i più importanti marchiinternazionali del settore, Katia Carletentrava nell’azienda tipografica e graficadi famiglia di cui oggi è titolare. Profonda

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il Giornale dell’Accademia

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conoscitrice di tutti i tipi di materiali esupporti tecnici, l’imprenditrice opera dadiversi anni con clienti fidelizzati qualibanche, associazioni, compagnie assi-curative e pubbliche amministrazioni.Doppiato il mezzo secolo di vita, la Tipo-grafia Carlet si è distinta nel tempo perguidare i propri clienti nelle varie fasidella lavorazione, mantenendo sempreun’elevata qualità e dotandosi delle ap-parecchiature più all’avanguardia del set-tore.

NICOLETTA CEIPer alcuni anni Nicoletta Cei ha curato,per conto di un’azienda calzaturiera mul-tinazionale, la gestione commerciale didiverse unità operative in varie città ita-liane. La sua spiccata creatività l’ha por-tata, nel 2009, a intraprendere un’attivitànel settore del bijoux, realizzando unalinea che porta il suo nome. Con talelinea di monili, ella è quindi riuscita ad of-frire una personale visione di raffinataeleganza e di charme, partecipando anumerose manifestazioni fieristiche inter-nazionali di settore e ricevendo a Parigi,a pochi mesi dal suo esordio, un impor-tante riconoscimento. Nel 2014, la stilistae imprenditrice ha avviato un proprio ate-lier a Santarcangelo di Romagna doveha ampliato la sua attività attraverso lacreazione e realizzazione di una linea diabbigliamento femminile con originalipezzi unici.

LUCA CHINZARIGià Amministratore Unico e ora GeneralManager di un’azienda operante nel set-tore delle costruzioni in legno, Luca Chin-zari ha fondato nel 2014 una aziendaspecializzata in restauro di opere d’artee di palazzi storici, attiva anche nell’edi-lizia civile e industriale. Di indole eclet-tica, desideroso di misurarsi con le piùdiverse esigenze del mercato, negli ultimianni Luca Chinzari ha avviato anche at-tività nel settore immobiliare e in quellodella ristorazione e della somministra-zione di cibi e bevande. Nel 2016, l’im-prenditore ha conseguito un Master inExecutive Manager per le Imprese di Co-struzione presso la Luiss BusinessSchool.

EDOARDO CODISPOTIEdoardo Codispoti opera professional-mente tra il settore della moda e quellosportivo, talvolta conciliandoli in occa-sione di eventi e manifestazioni. Espertoorganizzatore e abile tessitore di accordicommerciali, negli ultimi anni egli ha pro-

fuso il suo impegno nella realizzazionedi una società di sartoria artistica itine-rante dopo avere svolto una attenta ana-lisi del mercato nazionale e internazio-nale dell’alta sartoria e nella ricerca edefinizione di sovvenzioni e finanzia-menti. È nata così, insieme ad un socio,la società BrunoCodispoti nella quale, ol-tre a svolgere attività di Direttore Ammi-nistrativo, egli è Responsabile della clien-tela e del marketing nonché responsabiledell’area tessuti e filati.

WALTER DANZI

Laureato in Scienze Politiche pressol’Università Statale di Milano, WalterDanzi ha conseguito due Master alla Boc-coni di Milano sul Marketing Operativo eStrategico, prima di iniziare un percorsoprofessionale che, nell’arco di 40 anni,lo ha reso uomo di Marketing di caraturaInternazionale soprattutto nei settori dellaSicurezza e della Protezione Civile. Giàin forze presso alcuni dei più importantigruppi industriali italiani, Walter Danzi haavuto modo di sviluppare una propria retedi relazioni di Marketing Internazionalefinché non ha deciso, nel 1994, di ope-rare autonomamente, mettendo a dispo-sizione le proprie competenze e relazioniad aziende pubbliche e private Nazionalied Estere.

MICHELE DI MARIOLaureato in Economia e Commerciopresso l’Università di Bologna, MicheleDi Mario ha svolto un’attività di tirociniopresso uno studio di consulenza azien-dale e fiscale ed ha poi iniziato un’attivitàin ambito finanziario che l’ha visto ope-rare per varie società nella Repubblicadi S. Marino, compresa la Banca localedella quale è stato componente dell’Uffi-cio Legale. Attualmente, Michele Di Marioè Commissario permanente della Com-missione di Controllo della Finanza Pub-blica della Repubblica di S. Marino, or-gano comparabile alla Corte dei Contiitaliana, Direttore Commerciale di duesocietà fiduciarie italiane e Presidentedel Consiglio di Amministrazione, oltreche socio di maggioranza relativa, di unaSocietà di consulenza fiscale internazio-

nale e finanziaria e di programmazionepatrimoniale, sempre con sede a S. Ma-rino.

MARCELLO DI PAOLO

Laureato in Economia Aziendale pressol’Università degli Studi di Napoli FedericoSecondo, Marcello Di Paolo ha svolto im-portanti incarichi in seno ad alcuni istitutidi credito. Oggi responsabile CorporateFinance di un’azienda di consulenza fi-nanziaria strategica aziendale, Di Paoloha collaborato negli ultimi anni nel sup-porto alle decisioni strategiche nella de-finizione dei grandi progetti di infrastrut-ture e sviluppo della banda larga eultralarga per la Sicilia e la Calabria. Al-l’attivo, anche un’intensa attività di do-cente in corsi di formazione, in virtù diuna specializzazione in controllo di ge-stione, analisi di bilancio, contabilità fi-scale, tributario e analisi finanziaria.

MICAELA FARINELLI

Un’attività pluriennale da agente esatto-riale ha portato Micaela Farinelli ad ac-quisire tecniche finanziarie e strategie ditransazione nella soluzione di posizionidebitorie complesse. Dal 2008 ella èquindi Direttore Finanziario di Credit-On,un’azienda consolidata nel recupero cre-diti stragiudiziale che collabora con le piùgrandi aziende italiane che operano nelsettore bancario e finanziario. Sempretesa alla crescita professionale, negli ul-timi anni Micaela Farinelli ha partecipatoa corsi di formazione in materia tributariacon specialisti dello scenario tributario egiornalistico italiano.

FRANCESCO FRASSANITOLaureato in Medicina e Chirurgia pressol’Università di Trieste, Francesco Frassanitoha conseguito la specializzazione in Orto-

il Giornale dell’Accademia

pedia e Traumatologia presso l’Universitàdegli Studi di Udine. Per diversi anni egli haquindi svolto collaborazioni continuative condiverse unità ospedaliere mentre proseguivala sua formazione sotto la guida dei più im-portanti esperti a livello internazionale. Fon-datore di un poliambulatorio specialistico inMedicina Fisica e Riabilitativa, il Dott. Fras-sanito ha al suo attivo diverse migliaia di in-terventi eseguiti di Chirurgia del piede e Chi-rurgia artroscopica di ginocchia e dal 2011si occupa anche di formazione per i medicidi base di varie province, sulle problematichelegate al piede e caviglia.

MARCO GIULIANOLaureato in Economia e Commercio nel1992 presso l'Università Alma Mater Stu-diorum di Bologna, dopo aver svolto peralcuni anni l’attività di revisione e con-trollo di bilanci presso una delle principalisocietà di revisione a livello mondiale,Marco Giuliano dal 1990 svolge la pro-fessione attraverso un proprio studio peruna clientela sia italiana che estera. Nellasua attività egli spazia dalle operazionistraordinarie al contenzioso tributario nondisdegnando la contrattualistica commer-ciale nonché l’approfondimento del dirittobancario e del diritto tributario interna-zionale. Per alcuni anni pubblicista in ma-teria tributaria presso una rivista rivoltaal settore odontoiatrico, Giuliano affiancaanche la moglie Nicoletta Cei nella suaattività creativa di designer di bijoux edabbigliamento.

STEFANO GROSSO

La storia professionale di StefanoGrosso si intreccia strettamente conquella dell’azienda fondata dal padrenel 1968 nel settore della falegnameria.Pur affiancando il genitore fin da bam-bino, dopo aver conseguito il DiplomaGrosso ha avuto l’opportunità di impri-mere all’attività un forte sviluppo chel’avrebbe portata da lì a qualche annoad essere tra le prime 10 a livello na-zionale. Attualmente l’azienda Grossoprogetta e produce costruzioni in legno,edifici, case, ponti, coperture sia in Italiache all'estero. Il suo titolare, inoltre, par-

tecipa attivamente a varie iniziative eassociazioni, a partire da FederlegnoNazionale e fa parte del consiglio tec-nico delle case in legno.

EMANUELA IENZILaureata in Medicina e Chirurgia pressol’Università La Sapienza di Roma, Ema-nuela Ienzi ha conseguito specializzazioniin Oftalmologia e in Medicina Legale edelle Assicurazioni. Oggi Dirigente Medico1° livello INAIL presso la SovrintendenzaMedica Generale, ha tra i suoi compitiquello di redigere gli indirizzi e le lineeguida in materia di infortunio, malattie pro-fessionali e speciali tutele, mantenendorapporti con istituzioni pubbliche sullenorme riguardanti la tutela dei lavoratorie sulla raccolta dei dati statistici. Già do-cente di Oftalmologia, Emanuela Ienzi dalibero professionista offre consulenze d’Uf-ficio nel campo oculistico e medico-legalein tema di risarcimento danni e responsa-bilità professionale medica.

VINCENZO MARADEILaureato in Giurisprudenza presso l’Uni-versità degli Studi di Bari, Vincenzo Ma-radei è iscritto all’Albo degli Avvocatipresso il Consiglio dell’Ordine del Tri-bunale di Cosenza ed esercita la pro-fessione attraverso il proprio Studio Le-gale con specializzazione in DirittoCivile e Amministrativo, in associazionecon altri qualificati professionisti.Esperto in materia ambientale e norma-tiva antinquinamento, egli opera comeconsulente legale con diverse societàspecializzate nei suddetti settori, comepure esprime in vari ambiti le sue com-petenze in materia bancaria, di Urbani-stica e di Diritto del Lavoro. Iscritto al-l’Albo Regionale dei docenti abilitatiall’insegnamento nei corsi di formazioneprofessionale, Vincenzo Maradei ha alsuo attivo numerose docenze in corsi eseminari.

MAILY ANNA MARIANGUYEN

Di nazionalità italiana e vietnamita. AnnaMaria Nguyen ha conseguito la Laurea

in Discipline della mediazione linguistica,ottenendo poi la qualifica professionaleeuropea come esperta di internaziona-lizzazione in riferimento al mercato ci-nese. Forte della frequenza di diversicorsi in materia di internazionalizzazionedi impresa e politiche territoriali e in Pub-blica Amministrazione, Anna MariaNguyen ha operato per diversi anni inseno alla Unioncamere Emilia-Romagnaoccupandosi tra l’altro delle Relazioni Isti-tuzionali con il Vietnam. Già SegretarioGenerale dell’Associazione NazionaleItalia-Vietnam per l'amicizia, la coopera-zione, gli scambi culturali e scientifici,dal 2015 è CEO e Direttore Generaledella Premiata Vietnam Company Limitede più recentemente è stata nominata De-legata dell’Agenzia di Sviluppo della Pro-vincia di Binh in Europa.

PIERGIORGIO OSSLaureato in Giurisprudenza presso l’Uni-versità degli Studi di Ferrara, PiergiorgioOss ha conseguito un Master in Mana-gement e Business Administrationpresso l’Università dello Iowa, negli StatiUniti. Già partner di uno studio legale,dal 2007 è titolare di un proprio studioa Treviso che si occupa prevalente-mente di diritto penale e diritto civile,offrendo assistenza legale a numerosesocietà venete nelle operazioni di inve-stimento attraverso la redazione dellacontrattualistica d’impresa. PiergiorgioOss ha partecipato al III corso di quali-ficazione dell’avvocato penalista “LuigiStochino” organizzato dall’unione delleCamere Penali del Veneto con il patro-cinio dell’Unione delle Camere PenaliItaliane.

SABRINA PALLOCCILa carriera professionale di Sabrina Pal-locci ha avuto inizio nel 1990 in senoalla Abbey National Bank di Londra;dopo alcuni anni ha ottenuto l’iscrizioneall’Albo dei Promotori Finanziari dopola quale si è specializzata nella gestionedi patrimoni rilevanti per la Banca Ge-nerali. Nel 2004, la professionista èstata certificata presso l’Università Boc-coni di Milano, la prima a ottenere talequalifica in Umbria, riconosciuta dallemigliori case di investimento estere. Uncorso di specializzazione all’Universitàamericana di Harvard e un’esperienzaprofessionale a New York hanno conso-lidato la sua preparazione e oggi Sa-brina Pallocci collabora con uno studiodove si occupa della clientela interes-

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il Giornale dell’Accademia

il Giornale dell’Accademia

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sata al rientro dei capitali dall’estero eper la consulenza fiscale e tributariadelle grandi aziende.

GINO POZZEBONNel 1968, Gino Pozzebon fondava unasocietà che sarebbe diventata, dopoqualche anno di attività, una impresaleader nel settore dell’impiantistica econ ruoli di general contractor per larealizzazione di centri commerciali, edi-fici residenziali, hotel, grandi navi, sta-zioni ferroviarie, ospedali, banche, con-cessionarie automobilistiche e centridirezionali. Già Presidente della Cone-gliano Iniziative Immobiliari per la rea-lizzazione del Piano Integrato di Recu-pero Urbanistico del sito “ex-Zanussi”di Conegliano, Gino Pozzebon è statosindaco della sua città, Trevignano, con-fermato per due mandati, ed attualmenteè consulente di diverse società nel set-tore impiantistico.

ALESSANDRO REALI

Laureato in Architettura presso l’Univer-sità La Sapienza di Roma, AlessandroReali vanta una lunga esperienza im-prenditoriale in vari paesi dell’AmericaLatina, tra cui Colombia e Venezuela,nel settore edile sia in ambito pubblicoche privato. Dopo il suo rientro in Italia,egli si è impegnato nella gestione delsettore immobiliare pubblico, residen-ziale e alberghiero unitamente alla com-mercializzazione degli immobili. Da al-cuni anni, Alessandro Reali si occupainoltre della gestione di una AziendaAgricola Zootecnica situata in comunedel viterbese e della promozione e ven-dita di prodotti biologici sul mercato ita-liano ed estero.

VIVIANA RUBICHILaureata in Lettere con indirizzo Storiadell’Arte Moderna e Contemporanea, Vi-viana Rubichi si è specializzata in Mu-seologia e Museografia, edutainment evisite virtuali, conseguendo l’abilitazionein Storia dell’arte per l’insegnamento se-condario e due Master, in Specialistadella Formazione e in Cross Skill Trainer.

Formatore esperto in sviluppo delle com-petenze trasversali, specializzata in par-ticolare in Creatività, Sviluppo del Po-tenziale e Pensiero Laterale, VivianaRubichi dal 2002 collabora come do-cente e responsabile di interventi forma-tivi sui beni culturali con enti di forma-zione e università per l’educazionepermanente.

STEFANO SABADINIDopo un’esperienza in seno ad uno Stu-dio notarile, nel 2008 Stefano Sabadiniapprodava alla Banca Mediolanum peroccuparsi della formazione tecnica ecommerciale della rete di circa 500 pro-fessionisti delle aree di Toscana e Um-bria. Con la creazione della MediolanumCorporate University, egli ha iniziatoun’attività di relatore docente che lovede attivo a tutt’oggi, mentre presso laBanca svolge il ruolo di Private BankerManager occupandosi dell’attività ma-nageriale, della formazione alla rete diPrivate Bankers e della formazione tec-nica e commerciale alla struttura mana-geriale, occupandosi anche, da respon-sabile, della crescita quali-quantitativadella rete commerciale.

CLAUDIO SANTIONIAd una prima Laurea in Economia eCommercio conseguita presso l’Univer-sità Tor Vergata di Roma, Claudio San-tioni ha fatto seguire altri studi per lau-rearsi in Giurisprudenza e poi ancora inIngegneria Industriale con indirizzo ge-stionale, affinando poi le sue compe-tenze con la frequenza di corsi accade-mici all’estero. Forte di tale formazione,ha operato e opera in vari campi - inparticolare quelli legale, manageriale eamministrativo. Ma rimarchevole è an-che la sua attività di docente, tra gli altripresso l’Università Anglo Cattolica SanPaolo Apostolo, dove è anche Direttoredel Dipartimento Formazione Preven-zione Sicurezza Lavoro e presso il Con-siglio per la Ricerca in Agricoltura el’analisi nell’Economia Agraria.

FABRIZIO SARODa sempre appassionato alla tecnologiaapplicata, Fabrizio Saro ha creato la suaprima società nel 1998 per la realizza-zione di un software gestionale. Nel2011 ha quindi dato vita ad una nuovaazienda, attualmente presente nei mer-cati serbo, rumeno e italiano, che pro-muove lo sviluppo e la vendita di un si-stema di gestione che integra tutti i

processi di business rilevanti diun'azienda. Tale società si è guadagnatain breve tempo un ruolo di protagonistasul mercato informatico.

Tra i progetti più recenti di Fabrizio Saroc’è quello finalizzato alla crescita cultu-rale di un’organizzazione di bambini eragazzi, attraverso un’applicazione rea-lizzata dal Massachusetts Institute ofTechnology che stimola e sensibilizzanell’approccio alla creatività.

GIORGIO SAURGNANIQualificato come Educatore Finanziariopresso il Comune di Milano, GiorgioSaurgnani ha svolto attività di consu-lente in materia di sicurezza nei luoghidi lavoro prima di affrontare una lungaesperienza da team manager pressoCattolica Previdenza di Brescia, durantela quale ha ricevuto un premio per il mi-glior indice di produttività. Dal 2016,Giorgio Saurgnani opera da libero pro-fessionista per la Vitanuova Srl, Previ-denza e Protezione, occupandosi di ge-stione del risparmio, focalizzato inparticolare verso la protezione del ri-sparmio di aziende e professionisti, oc-cupandosi nel contempo del recluta-mento e dell’ampliamento del portafoglioclienti del centro e nord Italia.

XIAOPING SUNCittadina italiana dal 1998 dopo essereimmigrata dalla Cina alcuni anni prima,Xiaoping Sun ha iniziato la sua attivitàprofessionale in Italia operando nel set-tore della pelletteria per la quale ha col-laborato con alcuni dei più importantimarchi come Laura Biagiotti e SandroFerrone. In seguito avrebbe abbracciatol’attività di mediatore economico–cultu-rale per i rapporti Italo/Cinesi e vice-versa, con propensione allo sviluppo so-stenibile. Presenza abituale fin dal 1999agli incontri e meeting organizzati dal-l’Ambasciata Cinese in occasione dellevisite dei vertici statali e sociali di italiae Cina, Xiaoping Sun ha ricoperto e ri-copre varie cariche rappresentative dellacomunità d’origine.

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Antonio Galoforo Fedefico Iannoni

Nicola Messina

Silvano De Rui

Vivalda Paolini

Flaminio Valseriati Paola Zanoni

Silvia Costantini

Francesco Caputo

Paolo Gioffreda

Ugo Mainolfi Francesco Petrino

Salvatore Frattallone

Valentina Tacchi Roberto Tassinari

GLI ACCADEMICI BENEMERITI 2017In questa pagina i nomi e le foto degli Accademici presenti che hannoricevuto il diploma di benemerenza per il 2017 per la loro meritoria attivitàsvolta a sostegno di AEREC e per l’impegno profuso per il suo sviluppo. Michela Baroldi, Davide Bernardini, Francesco Calabrese, FrancescoCaputo, Silvia Costantini, Pietro Casamassima, Vincenzo De Cupis,Silvano  De  Rui,  (Presidente del Distretto di Bergamo),  SalvatoreFrattallone,  Antonio  Galoforo,  Paolo  Gioffreda,  Claudio  Giust,Federico Iannoni Sebastianini, Ugo Mainolfi, Sergio Marcelli, PatriziaMarin, Adele Mazzotta, Nicola Messina, Cesare Pagani, Vivalda Paolini,Francesco  Petrino,  Luigi  Stracuzzi,  Valentina  Tacchi,  RobertoTassinari, Flaminio Valseriati e Paola Zanoni.

Pietro Casamassima

Claudio Giust

Davide Bernardini

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Dopo aver conseguito il Diploma di ma-turità in materia chimico-biologica ed

aver già iniziato l’attività lavorativa comeaddetto ai servizi di controllo presso laFiera di Milano ed agente d’intermediazioneimmobiliare, Gianluca Rodio approfondivanel tempo le sue competenze attraverso lafrequenza di vari corsi professionali. Vin-citore di una Borsa di studio promossadall’Unione Europea, egli seguiva un corsoper consulenti e direttori vendita del settoreautomobilistico con particolare attenzionealla gestione dell’impresa e delle proble-matiche aziendali, come pure corsi di tec-niche di vendita e motivazionali, inglese emarketing negli Stati Uniti, tecniche di co-municazione, costruzione del tema, gestionedel personale e delega delle attività e tec-niche di public speaking. La sua attività nel settore inizia nel 1999,come consulente di vendita, rivolta preva-lentemente al cliente azienda, presso laConcessionaria Samocar-Uniauto di Milano,società della Car World Italia SpA. Treanni dopo figurava come Key account Ma-nager di Car World Italia Rent SpA, unaneo costituita società di noleggio a lungotermine della quale si è occupato della co-struzione, della gestione e dell’ampliamentodel portafoglio clienti. Negli anni successivi, Gianluca Rodio èstato anche responsabile dell'Area Lom-bardia di Intesa Renting, divisione di BancaIntesa San Paolo, per lo sviluppo e la di-stribuzione del noleggio tramite il canalebancario dove acquisiva esperienza nelladirezione di trattative rivolte alle piccole,medie imprese fino alle negoziazioni e ge-stioni più complesse con importanti Aziende.Tra queste Activision (leader mondiale deivideogiochi), Banca Marche, Banca IntesaSan Paolo, Coca Cola, Editoriale Domus(Quattroruote), Ilko (Gruppo ILLY Caffè),General Electric, Lufthansa, Nardi Elettro-domestici, Natixis Lease, NXP (GruppoPhilips), Heineken, RINA SpA, Rottapharm,Ospedali Riuniti di Bergamo, Ospedale SanRaffaele, Smeg SpA, Vesevo SpA (Rosso-pomodoro). Negli stessi anni, egli ha coor-dinato e formato Venditori Junior, Direttorie Responsabili dei diversi livelli della Bancapresso le principali sedi nazionali. Nel 2007è entrato in BBVA Renting. divisione delBanco di Bilbao Vizcaya Argentaria dovesi è occupato di risanare Portafogli con

particolari criticità e Portafogli con Clientichiave.La competenza maturata sulle esigenzedel mercato, le relazioni con i clienti e lapassione per il lavoro spingevano GianlucaRodio verso la decisione di fare impresaponendosi come finalità quella di migliorarequanto già offerto dalle Società di noleggioa livello di servizio, consulenza ed affida-bilità. Nel 2011, Gianluca Rodio costituiva unapropria società, la Fleetway. Attraversoessa, ha definito importanti accordi di pro-cacciamento per la distribuzione del Renting,del Leasing e del Fleet Management nonchéconvenzioni con Enti quali il 31° Stormodell'Aeronautica Militare, meritandosi unacitazione sul prestigioso libro del “Cente-nario”.Gianluca Rodio ha puntualmente raggiuntogli obiettivi di vendita e di soddisfazione

dei clienti richiesti dalle Aziende e CaseCostruttrici rappresentate diventando, neldicembre 2015, Agenzia diretta della SocietàLease Plan, leader internazionale del set-tore, per lo sviluppo commerciale dellaRete di vendita su tutto il territorio nazionale.Egli ha quindi costruito una rete di Agentiche ha formato e che coordina e 6 punti didistribuzione tra Lombardia, Piemonte, Ve-neto e Puglia. Attualmente gestisce unaflotta di oltre 600 veicoli su tutto il territorionazionale tra vetture di prestigio, aziendali,commerciali ed allestiti.Tra le principali ambizioni di Gianluca Rodiovi è oggi quello di far crescere la propriaazienda, creando opportunità lavorative inun contesto collaborativo e dinamico fattodi gente appassionata al lavoro e motivataal proprio successo.

Salvatore Latino

ACCADEMICO AEREC

GIANLUCA RODIO

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I scritto all’Albo dei Consulenti Finanziari,Luigi Zini (1963) ha ottenuto nel 2007

la Certificazione Europea EFPA (EuropeanFinancial Planning Associat ion), nel lostesso anno durante il quale conseguivaun Master in Financial Advisor presso laFondazione CUOA (Centro Universitariodi Organizzazione Aziendale) di Vicenza.Un altro Master, in Family Office, lo avreb-be conseguito nel 2015 presso l’Associa-zione Italiana Family Officer; i l suo per-corso formativo, quindi, ha incluso la fre-quenza dei corsi della Mediolanum Cor-porate University, La Cattolica di Milano,l’Università Bocconi e ancora presso laFondazione CUOA di Vicenza, affinandole sue conoscenze nelle materie di mercatifinanziari, Asset Allocation, passaggio ge-nerazionale, tutela dei patrimoni, CorporateFinancial, Gestione delle risorse umane,servizi fiduciari e trust.Dal 1989, Luigi Zini opera da PrivateBanker Senior presso la Banca Mediola-num, occupandosi di gestione delle risorse

umane che operano nel settore Private edella gestione di primari clienti.Il professionista ha abbracciato fin dalprimo incontro con il Gruppo bancario, lafilosofia che è alla base di una realtàche vanta oggi uno tra i più alti indici disolidità del mercato e i cui requisiti patri-moniali risultano ben al di sopra dellesoglie minime fissate dalla Banca CentraleEuropea nonché da Banca d’Italia. Il mo-dello di business di Banca Mediolanum èinfatti costruito per soddisfare le esigenzeestrinseche e intrinseche di ciascun clienteche, grazie ai numerosi canali di comuni-cazione, può scegliere come “usare” la“sua” banca, decidendo i tempi e le mo-dalità di relazione che di volta in voltapreferisce. Luigi Zini ha iniziato la suaattività nell’ istituto appena un anno dopoche lo stesso fosse fondato, seguendoneda vicino la sua evoluzione di societàmulticanale in grado di offrire in modosemplice e facilmente accessibile prodottie servizi che rispondono alle esigenze

delle persone e delle famiglie, le qualisono il target di riferimento principale.Attraverso i Family Banker, iscritti all’Albounico dei consulenti finanziari, Banca Me-diolanum offre ai suoi Clienti assistenzanella gestione del risparmio e consulenzain materia di investimenti, in abbinamentoai prodotti e ai servizi offerti dalla bancastessa. Attraverso Banca Mediolanum,Luigi Zini opera nelle diverse aree di bu-siness dei servizi finanziari, con la com-petenza e la flessibilità necessarie permeglio rispondere ai costanti mutamentieconomici, fiscali, finanziari e normativi.La sua strategia d’investimento è infinefrutto di un attento studio dei mercatimondiali e di elevate competenze cheMediolanum ha sviluppato nella gestionedel risparmio, con il risultato di contenerei rischi di concentrazione degli investimenti. Dal 2014, Luigi Zini è Consulente TecnicoD’Ufficio del Tribunale di Brescia.

Salvatore Latino

ACCADEMICO AEREC

LUIGI ZINI

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Alessandro Antinori (1973), dopo aver conse-guito il Diploma di Perito Agrario, ha svolto

per due anni il servizio militare fino al grado disottotenente, in servizio presso il 32° Reggi-mento Carri, Brigata Ariete di Pordenone con laqualifica di Comandante di Plotone RR e Istrut-tore di scuola guida. Lasciato l’esercito, ha se-guito un corso presso l’Istituto Superiore perl’investigazione e la Sicurezza, specializzandosiin Criminalistica. Il suo esordio nel mondo del la-voro è stato proprio presso una società leadernel campo delle investigazioni su tutto il territorionazionale. In seguito, egli ha svolto varie man-sioni all’interno di Mondialpol Roma Spa, partedi un gruppo che vanta una vasta esperienzanello studio, nell’analisi e nella progettazione diservizi integrati di sicurezza svolgendo attività digestione e coordinamento di vigilanza, trasportovalori e servizi di reception per svariati Istituti diCredito, Gruppi Commerciali, Grande Distribu-zione Organizzata e Gruppi Industriali. L’espe-rienza maturata nel settore ha portato

Alessandro Antinori a svolgere attività di coordi-natore tecnico e responsabile dell’ufficio del per-sonale presso la Marconi Engineering srl, doveha assunto la responsabilità, per l’appunto,

anche della Sala Controllo dei Sistemi di Sicu-rezza, mentre collaborava alla gestione delleSale Operative con diversi Istituti di Vigilanzadella provincia di Roma. In seguito, allargando lesue competenze ad altri settori, è stato respon-sabile della gestione di una rinomata società diauto e furgonoleggio. Già responsabile Fleet Ma-nager e Personnel Management presso il Con-sorzio STD Group, un gruppo nato perconvogliare le esperienze di altre società ope-ranti nel settore dei trasporti e della logistica,Alessandro Antinori vi ha svolto, nel tempo, altriincarichi di crescente responsabilità:ne è stato,tra l’altro, Office Manager prima arrivare a rico-prirvi, dal giugno 2016, la carica di Presidentedel Consiglio di Amministrazione, quotidiana-mente impegnato a sviluppare ulteriormenteun’attività già ben affermata nell’offerta di servizidi Trasporti e Logistica, Distribuzione, Impresa diPulizie, Autonoleggio e Furgonoleggio, Traslochie Facchinaggio.

Bernardo Rizzi

ACCADEMICO AEREC

ALESSANDRO ANTINORI

ACCADEMICA AEREC

Da giornalista formatasi su alcuni periodici locali e na-zionali, Silvia Costantini (1966) è stata chiamata nel

1997 a ricoprire l’incarico di Manager delle Relazioni In-ternazionali di Tv2000, il canale televisivo della Confe-renza Episcopale italiana. Nei dieci anni trascorsi pressol’emittente, ha quindi ricevuto l’incarico dal PontificioConsiglio delle Comunicazioni Sociali del Vaticanodi strutturare la prima banca mondiale di programmitelevisivi cattolici, nello stesso anno in cui organiz-zava anche il primo congresso mondiale dellestesse. Al termine di tale, significativa esperienza,nel 2007 ha co-fondato l’agenzia d’informazioneH2onews, un servizio multimediale in 9 lingue indi-rizzato essenzialmente ai media cattolici e poi laFondazione per l'Evangelizzazione attraverso iMedia (FEM), realtà che promuove e sostiene ini-ziative innovative nel campo della comunicazionee della fede, attualmente presieduta dal principe Ni-kolaus di Liechtenstein. Nel 2010, l’Agenzia H2onews si è evoluta in Aleteia(aleteia.org), network d’informazione internazionalein otto lingue (inglese, francese, portoghese, spa-gnolo, italiano, arabo, polacco e portoghese) con

sedi a Parigi, Roma, New York, Los Angeles, Valencia,Messico, Sao Paulo, Beirut e Varsavia. Con una strategiaeditoriale maggiormente centrata sull’informazione esullo stile di vita, il network offre una visione cristiana delmondo. L’obiettivo è quello di offrire un’informazione ge-

neralista, libera da influenze ideologiche, in una prospet-tiva valoriale e di stimolo alla crescita della persona.Sin dall’esordio, Silvia Costantini ha curato la direzionedella comunicazione e delle relazioni istituzionali di Ale-teia, contribuendo fattivamente alla sua crescita, con-

tando oggi oltre 430.000 iscritti alla newsletter, piùdi 3.000.000 di fan su Facebook e un’utenza di12milioni di visitatori unici al mese.L’incarico presso Aleteia si affianca a quello rico-perto dal 2014 da Silvia Costantini di Vicepresi-dente Europeo della Fondazione InternazionaleRaoul Wallenberg, Ong interreligiosa, la cui mis-sione è quella di ricercare e divulgare storie sco-nosciute di salvatori per “contagiare con l’esempiodella scelta del bene” soprattutto le nuove giovanigenerazioni. Tra i primi membri di questa Fonda-zione c’è Papa Francesco.Appassionata di psicologia e di tutto ciò che ri-guarda i comportamenti umani, Silvia Costantininel corso della sua carriera, è stata autrice di di-versi programmi radiofonici e televisivi.

Bernardo Rizzi

SILVIA COSTANTINI

il Giornale dell’Accademia

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Appena diciannovenne, subito dopo aver conse-guito il Diploma in Telecomunicazioni e Radio Elet-

tronica, Vincenzo Dell’Accio (1968) iniziava la suaattività nel settore ospedaliero per un’azienda napole-tana con la quale avrebbe collaborato per dodici anni.Maturata una solida esperienza, grazie anche alla fre-quenza di vari scorsi presso case produttrici leader nelsettore della sanità ed elettromedicali (tra le altreOlympus, Storz e Masimo), nel 1999 ha assunto la ca-rica di Amministratore di Euromed sas, società ope-rante nel settore delle forniture ospedaliere, cheavrebbe ricoperto per dieci anni. In seguito, avrebbeabbracciato la libera professione, da consulente azien-dale sempre nel settore ospedaliero, ciò che lo vedeimpegnato a tutt’oggi sempre con grande serietà, com-petenza, onestà ed elevate capacità relazionali.Nel frattempo, però, egli è diventato socio e consulentedella CRS Holding, che opera nei settori della sicu-rezza informatica e ospedaliera. Nell’ambito di una di-versificazione della propria attività, Vincenzo Dell’Accioha allargato la propria sfera d’azione anche al settorealberghiero, in qualità di socio nella proprietà di due

prestigiose strutture, una delle quali fa capo proprioalla CRS Holding.La prima è un Resort - Santa Venere - che è situatosul mare a Maratea. Dotato di piscina scoperta, di unparco esterno, di due Ristoranti (di cui uno a bordo pi-scina) e di un centro benessere ampio ed attrezzato,

il Resort rappresenta la punta di diamante di un terri-torio turistico dalle grandi potenzialità. Con i suoi ampie lussuosi spazi, il Resort è meta privilegiata di unaclientela internazionale che ha anche l’opportunità digodere di una vista splendida su un golfo privato conben mille metri di spiaggia. Location d’eccezioneanche per meeting, congressi, sriunioni, cene di lavoroed eventi aziendali di qualsiasi genere, Santa Venereè parte di Small Luxury Hotel of The World, il brand diaffiliazione internazionale che raccoglie intorno a séalcuni dei più lussuosi piccoli hotel e resort indipen-denti nel mondo.L’altra struttura - Il Giardino di Villa Haas - è un bed &breakfast di lusso che si trova a Napoli nel cuore delquartiere collinare del Vomero, all’interno un palazzostorico a pochi passi da alcuni dei luoghi più rinomatidella città come Piazza Vanvitelli e Via Scarlatti. Sitratta di una delle più antiche ville nobiliari napoletane,che è appunto Villa Haas, oggetto di una attenta e qua-lificata opera di ristrutturazione che ne ha preservatoil fascino e l’atmosfera di altri tempi.

Salvatore Latino

ACCADEMICO AEREC

VINCENZO DELL’ACCIO

ACCADEMICA AEREC

Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degliStudi di Trento, Barbara Lorenzi è avvocato dal

1999 e dal 2012 è iscritta all’Albo Speciale degli AvvocatiCassazionisti. Socio fondatore e titolare dello StudioLorenzi&Partners con sede a Rovereto (TN) mapresente in tutta Italia, in particolare in tutto il Nord e nelcentro, attraverso ViewNetLegal (the hi-touch lawersnetwork), la legale ha maturato competenze in materiadi negoziato, arbitrato, problem solving oltre che nelcontenzioso giudiziario. Ha conseguito Master incontratti d’impresa, in contrattualistica internazionale,in progettazione europea e gestione dei fondieuropei a Bruxelles e in diritto societario, diritto dimarchi e brevetti, diritto bancario oltre che in corsidi formazione in diritto commerciale, societario,fallimentare, gestione di crisi d’impresa, contrat-tualistica presso Ordini, Istituzioni e AssociazioniProfessionali. Tra le sue competenze più particolari,la redazione di disegni di legge e di emendamentia leggi nonché di relazioni accompagnatorie aglistessi per cui ha stabilito diverse relazioni a livellopolitico interagendo con Governo, Ministeri, Com-missioni Parlamentari, singoli Deputati e Senatori.

La legale dispone oggi di un’esperienza ultraventennaledi avvocato e negoziatore in diritto societario e com-merciale, diritto fallimentare, diritto bancario, contrattualisticaanche internazionale, diritto assicurativo. Relatrice a convegni nazionali dell’Avvocatura sulleriforme del sistema giustizia e delle professioni, BarbaraLorenzi svolge attività a titolo volontario quale consulentedi associazioni e Relatrice a convegni nazionali e localiin materia di diritto alla salute e convegni provinciali di

diritto allo studio dei minori con DSA (dislessia). È statainoltre Componente e Coordinatrice di diversi Gruppi eTavoli di lavoro a livello nazionale in materia di riformedella giustizia, delle libere professioni, della professioneforense, di diritto alla salute, di tutela della privacy e hacurato la redazione di articoli per riviste dell’avvocaturain materia societaria sulle società tra professionisti, traavvocati e multidisciplinari.Barbara Lorenzi ha svolto funzioni di rappresentanza

professionale in diversi Organismi Nazionali comel’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, delquale è stata componente di Giunta Nazionale,Presidente di Commissione dell’Assemblea na-zionale su Ordinamento Professionale e LibereProfessioni, Coordinatrice del Centro Studi del-l’Unione triveneta degli Ordini degli Avvocati, Co-ordinatrice del Centro Studi OUA a Roma. Tra lealtre cariche da lei ricoperte quella di Presidentedel Consiglio Comunale di Rovereto, di Commis-sario Straordinario e ad Acta di Enti Pubblici ter-ritoriali, nonché componente di CdA di importantisocietà pubbliche.

Salvatore Latino

BARBARA LORENZI

il Giornale dell’Accademia

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Nel 1980, Giuseppe Pisani iniziava la sua attivitàlavorativa da impiegato amministrativo di un Cen-

tro di Formazione Professionale di Padova. Due annidopo, egli era già docente in area culturale e scientificapresso due sedi del Centro Italiano per la Formazionee l’Addestramento Professionale, di una della qualesarebbe in seguito diventato Direttore. Di indole im-prenditoriale, ha colto una prima opportunità nel 1986di svolgere un’attività in proprio quale socio e ammini-stratore di una società di consulenza e formazione inarea informatica, presso la quale è stato anche Re-sponsabile per le attività di progettazione e gestionedi interventi di formazione professionale e docente inarea informatica. Dal 1988 egli è quindi AmministratoreUnico e Legale Rappresentante di Master srl, societàdi formazione e consulenza di direzione che offre as-sistenza tecnica e servizi integrati alle attività di inno-vazione, di sviluppo delle risorse umane ed ai processidi internazionalizzazione. Oggi Master srl conta 23 di-pendenti, opera in 8 regioni italiane e ha relazioni di-rette in più di 10 paesi europei ed extraeuropei.L’impegno societario, tuttavia, non ha impedito a Giu-

seppe Pisani di impegnarsi anche in altri settori: giàDirettore di Cipriani Industria srl, società del gruppoCipriani di produzione e commercializzazione nel set-tore food di segmento luxury, egli è stato anche Am-ministratore Unico di Cipriani Trade Ltd, con sede aNew York City, per l’importazione e la distribuzione deiprodotti Cipriani Food nel continente americano.

Negli anni, Giuseppe Pisani ha ricoperto numerosi in-carichi di amministratore di società, consorzi e asso-ciazioni di imprese (Studio PM srl, CoseconFormazione Lavoro, Associazione Faro, ConsorzioMarco Polo, Meta Soc. Coop.) ed è stato consulentedi riferimento di Associazioni Sindacali (UIL e UGL) edi Associazioni Datoriali (Confapi, Confindustria, Con-fcommercio), collaborando con quasi tutte le principaliparti sociali (CISL, Confartigianato, Confesercenti, Fe-derazione Autotrasportatori Italiana, etc). Egli è inoltreautore di diverse pubblicazioni nelle quali ha saputoinfondere le sue competenze, tra le altre, sulle politichedel lavoro e sulle politiche comunitarie.Socio dell’Associazione Italiana Formatori (AIF), Giu-seppe Pisani vi ha ricoperto la carica di membro delConsiglio Direttivo Triveneto. Egli è inoltre socio del-l’Associazione Italiana di Studio del Lavoro (AISL),dell’Associazione Italiana di Analisi Dinamica e dei Si-stemi (AIADS) e dell’Associazione Italiana per la Qua-lità della Formazione (AIQF).

Casei

ACCADEMICO AEREC

GIUSEPPE PISANI

ACCADEMICO AEREC

Laureato al DES – Bocconi, dove è stato anche Assistentedi Ricerca Operativa, Maurizio Quarta sviluppa il suo per-corso manageriale nell’ambito del marketing e businessdevelopment internazionale, in importanti gruppi industriali(Olivetti, Manuli Rubber, KONE Elevators) e in consu-lenza (McKinsey). Già tra i Fondatori dell’associa-zione per il temporary management e DirettoreTemporary Management in Boyden, oggi guidaTemporary  Management  &  Capital  Advisors

(TMC), tra le più note in Italia e da lui stesso fondata.E’ uno dei quattro Fondatori del gruppo Senior Ma-nagement Worldwide, operante con diciotto Partnerin oltre quaranta paesi e di cui è al terzo mandatoconsecutivo come Chairman. Guida in Italia IIM – In-stitute of Interim Management, associazione in-glese dei temporary manager, primo e fino ad oggiunico esempio di collaborazione internazionale isti-tuzionale nel settore, che mira a portare in Italia prin-cipi e metodi dal mercato europeo evoluto attraversoun intenso programma di aggiornamento dedicato amanager e aziende: con associazioni manageriali(AIDP, GIDP, ANDAF, AMIP, ALUB Bocconi, AIMBA,Manageritalia, Federmanager) e imprenditoriali (As-

solombarda e territoriali di Confindustria, Confartigianato),business school, Ordini Professionali (commercialisti e av-vocati) oltre che interventi in percorsi formativi strutturati(Master HR di ISTUD, Sole 24 Ore e Elis, Master PrivateEquity di Borsa Italiana, Master Europeo del Lavoro, etc.).

Ha creato e gestisce con ISTUD, www.temporary-manage-ment.com , primo e più noto sito istituzionale italiano.È giornalista pubblicista, associato alla Stampa Estera inItalia, di cui è stato appena eletto Consigliere (Nord Italia)e scrive sulle principali testate di economia e management.

Ha gestito per alcuni anni una rubrica fissa su L’Im-presa e attualmente ne gestisce una su Hr On Linedi AIDP. Ha pubblicato diversi volumi: per FrancoAngeli (“Soluzione  Temporary  Management”,2010 - con Paola Brivio “Game Over? – percorsiprofessionali per gli over 40”, 2008 e “Da ma-nager a professionista”, 2009. “Temporary Ma-nagement – Ascoltiamo l’Europa”, 2002) e per

Egea/AIFI (“La gestione straordinaria delle si-

tuazioni di crisi d’impresa”, 2015 con RobertoChiodelli, Marco Fumagalli e Vittoria Perazzo).Ha ricoperto cariche in diverse realtà associative(AISL, ALUB Bocconi, Atema, Genitori si Diventa).Nel terzo settore si occupa di adozione internazio-nale (supporto alle coppie in percorso adottivo e at-tività informativa) ed è membro del ComitatoScientifico della Fondazione Giancarlo QuartaONLUS. Casei

MAURIZIO QUARTA

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il Giornale dell’Accademia

Appena conseguito il Diploma di Maturità TecnicaCommerciale con Indirizzo Amministrativo, Alberto

Salpietro (Milano, 1978) iniziava subito l’attività profes-sionale in Italia, con l’incarico di Responsabile Commer-ciale di una piccola azienda operante nella distribuzionedi componenti hardware per PC. Il settore informatico loavrebbe visto da lì a breve protagonista in Belgio, conSaltek, un’azienda specializzata nella distribuzione eu-ropea di memorie e processori, del quale è stato AD eazionista per cinque anni. Successivamente si è quinditrasferito in Svizzera per assumere la carica di Respon-sabile Commerciale della succursale di Lugano dellastessa Saltek. Dal luglio 2006, Alberto Salpietro è azionista e Presidentedel Consiglio di Amministrazione di S3Plus TechnologiesSA, una multinazionale svizzera che conta 6 sedi nelmondo e che è specializzata nella produzione e nella di-stribuzione di MEMORIE S3+ a livello mondiale, sia con-sumer che industriali, oltre a prodotti di elettronica diconsumo. Combinando l'esperienza in design, tecnologia,test e produzione con un'efficiente gestione della supplychain, S3Plus è in grado di fornire i migliori prodotti e un

servizio post-vendita che soddisfa le richieste e le esigenzedei clienti, annoverando collaborazioni con i più importantioperatori in Europa, Asia, USA e Sud America, vanta unteam di professionisti dedicato a una continua ricerca dimiglioramento della qualità a prezzi molto competitivi.Spinto da una continua ricerca generata da una curiosità

viscerale e nell’ottica di una diversificazione della propriaattività, Alberto Salpietro è stato, tra le altre cose, Ammi-nistratore di una società specializzata nella detenzionee gestione di marchi di abbigliamento.Membro del Consiglio e Consulente Esecutivo di Italia-WineCup, un’azienda produttrice di vini in bicchiere, lea-der nella distribuzione europea del formato esclusivoWine Cup, produzione 100% italiana di vini di qualità pro-posti in una soluzione monodose, in PET riciclabile da187ml, igienica, pronta da bere e facile da trasportare. Attualmente egli è quindi anche Vicepresidente e mem-bro del Consiglio di Amministrazione di un’azienda ope-rante nel settore immobiliare con sede a Miami, in Florida(USA) e Corporate Relation Manager di Eventoile, so-cietà svizzera di Wedding Planner e Eventi.Anche l’ambito sportivo ha visto Alberto Salpietro infon-dere la sua competenza oltre alla sua passione per il cal-cio: è stato per 2 anni Amministratore Delegato ePresidente del Settore Giovanile di Football Club Lu-gano, società calcistica professionistica militante in SuperLeague, campionato nazionale Svizzero.

Domenico Calcioli

ACCADEMICO AEREC

ALBERTO SALPIETRO

ACCADEMICO AEREC

Da impiegato con mansione di contabile e di re-sponsabile del personale di una catena di super-

mercati a titolare di un’azienda che unisce tecnologia,gusto e affidabilità. È una grande parabola professionale,quella di Piernicola Zaza, che a quella prima esperienzafece seguire quella di Dirigente e quadro superiore perla Crem Cantieri.Tale esperienza fu certamente importante per lui peracquisire competenze in termini di organizzazione eamministrazione. Ma più decisivo, per il suo futuro, ful’impegno successivo di agente di commercio nel settoredell’edilizia e dei serramenti. Egli si trovò infatti a rap-presentare i più grandi marchi del settore, ciò che gliconsentì di accedere al circuito dei grandi cantieri conforniture importanti e di qualità, dall’alluminio al PVC.Inoltre, la stretta collaborazione con architetti ed ingegneridi alto lignaggio gli permisero di acquisire esperienzatecnica e approfondita conoscenza del settore.Sono state queste le premesse per il “grande salto”verso l’attività imprenditoriale. La competenza e la pa-dronanza del campo hanno portato infatti PiernicolaZaza allo sviluppo di un progetto nuovo che nelle sueintenzioni, oltre ad occuparsi degli intramontabili

serramenti, doveva entrare a pieno titolo nel mondodell’outdoor. È nata così, nel 2008, la ZazaDesign. Una società

giovane e dinamica, che risponde alla visione del suotitolare il quale concepisce l’arredamento esterno comeun’esperienza moderna, funzionale ed elegante. Eccoquindi pergole impacchettabili, frangisole impacchettabili,serre bioclimatiche e vetrate a pacchetto, prodottiinnovativi che hanno trovato un ampio riscontro dimercato grazie anche alla flessibilità dell’offerta: l’aziendainfatti è in grado di progettare e realizzare prodotti sumisura per privati o aziende appropriati per tutte le esi-genze, dai piccoli progetti ai più visionari degli allesti-menti.Un altro motivo del successo dell’azienda di PiernicolaZaza è la possibilità che offre ai suoi clienti di essereseguiti in ogni fase del progetto, dallo studio di fattibilitàalla scelta dei materiali e delle soluzioni, dal montaggioall’assistenza e la garanzia. Ciò grazie ad un teamestremamente preparato e specializzato composto daingegneri, architetti, tecnici ed operai in grado di garantirela scelta, collocazione e miglioramento dei prodotti, laloro sicurezza strutturale, un’esecuzione manuale svoltacon cura e precisione e un’assistenza puntuale per lamanutenzione ordinaria e straordinaria.

Domenico Calcioli

PIERNICOLA ZAZA

il Giornale dell’Accademia

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L’opera di comunicazione e divulgazionesu temi legati alla salute, al benessere

e alla prevenzione da parte dell’AccademiaEuropea per le Relazioni Economiche eCulturali si è arricchita di un nuovo, impor-tante capitolo. Il 24 novembre 2017, nellaNuova Aula dei Gruppi Parlamentari dellaCamera dei Deputati, una folta plateacomposta da Accademici vecchi e nuovi edai loro ospiti, hanno potuto seguire unaserie di interventi di alto profilo, accomunatidalla concezione olistica dell’uomo e dellasua salute e da una visione della medicinache integra l’approccio convenzionale perottenere risultati sempre più sorprendenti.La conferenza sul benessere olistico haaperto ufficialmente i lavori della 55a Con-vocazione Accademica Nazionale, secondoAcademy Day del 2017, preceduta daisaluti del Cerimoniere Avvocato FlaminioValseriati e del Presidente Ernesto Car-pintieri. A introdurre temi e conferenzieri ilProfessorAntonio Galoforo, Accademicoben conosciuto nell’ambito del consesso,essendo più volte intervenuto nelle Con-ferenze promosse dall’organizzazione. Ilmedico ha spiegato innanzitutto il sensodella scelta operata per la sessione odierna:“L’anno scorso abbiamo parlato di un temamolto importante, quello della prevenzionee della diagnosi precoce dei tumori, secondoun approccio molto formale e in linea conquelle che sono oggi le conoscenze dellamedicina. Oggi facciamo un salto di qualità:l’AEREC ci ha invitati a descrivere quale

sarà, secondo noi, il futuro della medicina.In generale pensiamo tutti che sarà unapproccio il più ampio possibile, con disci-pline tra loro integrate che possono migliorarela qualità della vita. Gli interventi di oggicercheranno, quindi, di aprire una finestrasu un modo diverso di intendere il percorsodiagnostico-terapeutico. Si parlerà inoltredi come e quanto l’aspetto psicologico oanche ‘energetico’ possano influenzare lanostra salute e fornirci spunti per farcivivere meglio e più a lungo”.

La prima ad intervenire è stata la DottoressaMaria Corgna, già protagonista anch’essadi una conferenza precedente dell’AERECnella quale aveva presentato la disciplinache la vede tra le massime esperte inItalia, la PNEI, la psiconeuroendocrinoim-munologia. “È una disciplina che mette inrapporto la psiche, il pensiero, l’aspettoneurologico, quello endocrino e quello im-munitario, che sono già tutti strettamentein relazione tra loro. Torno a parlarne perribadire, nell’ambito dell’approccio olisticooggetto della sessione odierna, quanto sipossa fare per affrontare quegli aspetti dimalessere che sono ormai riconosciuticome vere e proprie epidemie sociali. Al-lergie, cefalee, coliti, fame nervosa, insonnia,stanchezza cronica, invecchiamento pre-coce, disturbi del desiderio sessuale: chine è completamente scevro? E qualirisposte può dare la medicina convenzionaleaccademica, che non siano riferite solo

alla sintomatologia? Nessuna! Ma oggi sista configurando un momento storico incui il concetto di terapia non è più solo si-nonimo di farmaco, sia esso convenzionale,allopatico, omeopatico, omotossicologico,fitoterapico, nutraceutico o integraziona-le”.“Il paradigma PNEI studia le conseguenzedell’iperattività dei sistemi dello stress cheproduce conseguenze a livello psicologico,endocrino, neurologico e soprattutto im-munitario. Un approccio terapeutico modernoma anche orientato verso il benessere,non può prescindere da un’attenzione alletecniche di gestione dello stress. Dobbiamoavere una psiche leggera. Dobbiamo ali-mentarci in un modo giusto ma piacevole.E poi l’attività fisica: dobbiamo privilegiareun’attività fisica che ci piaccia, andare inmezzo alla natura, ballare e seguire unpercorso terapeutico integrato che partadalla medicina convenzionale accademicama che si apra alle enormi possibilità chevengono oggi offerte, ad esempio, dall’in-tegrazione. Questi sono i quattro pilastridella disciplina. Ma è importante sapereanche che oggi abbiamo la possibilità dimisurare il nostro stato di benessere psi-cofisico passando dal test psicometrico aivari parametri strumentali. Analisi di labo-ratorio anche del patrimonio genetico,perché è la base su cui noi costruiamo lanostra epigenetica”.“Oltre i convegni, con il Presidente Carpintieriabbiamo stabilito di diffondere una nuova

cultura del benessere anche attraversoeventi, come ad esempio uno spettacoloche stiamo mettendo a punto. Poi ancoralo faremo con dei weekend ‘energizzanti’in luoghi piacevoli che favoriscano il be-nessere psicofisico. Ma pensiamo anche– e per questo chiediamo l’aiuto di tutti gliAccademici – di portare questo concettonelle aziende. Perché le aziende sonocreature viventi che si nutrono dell’energiadelle persone che vi lavorano: se le personeche lavorano in un’azienda non stannobene e non sono contente, anche l’energiadi un’azienda ne risente e quindi ne risenteil fatturato. Noi vogliamo portare benesserenelle risorse umane perché anche il businessdiventi più potenziante. È una tematicaaperta sulla quale stiamo già riscontrandotantissimo interesse e consensi”.All’intervento della Dott.ssa Corgna hafatto seguito quello del PresidenteErnestoCarpintieri,  nella sua veste di studiosodei fenomeni che regolano e condizionanola salute e il benessere. “Siamo fatti di energia. La nostra energia,fin dalla nascita, scorre in ogni parte delnostro corpo attraverso i chakra, i meridianie altri canali energetici. Con il cibo, ilrespiro e le emozioni positive assumiamoogni giorno energia vitale; ma anche lanatura ci dà tanta energia e vita: i fiori, glialberi, il vento, la luna e il sole, il mare ecosì via. Tutto ciò contribuisce alla formazionedel nostro bagaglio energetico.Ma esistono anche delle energie negative

Oltre la medicina convenzionale,per una visione olistica dell’uomo

� Salute, benessere e prevenzione nuovamente al centro di un evento AEREC

Nel Convegno dell’AEREC che ha aperto la 55° Convocazione Accademica, si è parlato di discipline e protocolli che integrando l’approcciomedico tradizionale stanno ottenendo risultati sempre più sorprendenti.

che molte volte siamo costretti ad assimilareinconsapevolmente e che insidiano il nostroequilibrio energetico.Generalmente quando parliamo di inqui-namento, intendiamo quello atmosfericoo acustico, comunque ambientale. Nonpensiamo mai, invece, che esista ancheun inquinamento energetico altrettantopericoloso. Il nostro bagaglio energeticoè soggetto ad inquinamento. Ma cos’è che ci inquina e cosa succededopo un inquinamento energetico?Per comprendere come agiscano le energie,faccio un esempio: quando due personesi incontrano, entrano in “risonanza ener-getica”, uno sorta di simbiosi energeticaed emozionale. Dunque, se si avvicina anoi una persona che sta male oppure èarrabbiata, ci trasmette la sua negatività eindipendentemente dal fatto che sia omeno una persona a noi cara, ci troviamoinevitabilmente ad assorbire le sue energienegative che agiscono silenziosamentema insidiosamente dentro di noi, compro-mettendo il nostro benessere.Ciò perché siamo permeabili e quindi con-taminabili.Ma l’inquinamento non arriva solo da per-sone. E’ incredibile quanto un pensiero oun evento negativo della nostra vita possanoinquinarci. Stati depressivi, sofferenze, di-scussioni, litigi, paure interiori, pensieri ne-gativi, perdite affettive o del lavoro, possonoportare ad uno stato di malessere profondoe a lungo andare, anche a malattie impor-tanti.Consapevolizzare ciò e comprendere chequesti fattori sono altamente inquinanti, ègià il primo passo per avviare un processo

importante che porti ad eliminare le energienegative sedimentate dentro di noi e quindipreservare, o ripristinare il nostro benessere. Ci sono diverse discipline che ci aiutano a“pulirci” e a “proteggerci” e che agisconopositivamente sulle nostre emozioni e sullenostre energie vitali potenziandole forte-mente. Ne cito solo alcune per dare unidea: la meditazione, lo yoga, il reiki, i fioridi Bach, la preghiera, i mantra, e poi faanche bene una passeggiata nella naturacontemplando la sua bellezza, sorridere achiunque si incontri, perché il sorriso vienericambiato e porta tanta buona energia,fare del bene, ringraziare e benedire ilcibo che assumiamo perché anche questoè energia. In buona sostanza la giustapratica quotidiana è quella di “investire inbenessere”.È sulla base di questi concetti, suffragatianche da diverse evidenze scientifiche,che da anni pratico e insegno disciplineche sono in grado di “ripulirci” dall’inquina-mento energetico e nello stesso tempo dipotenziare il nostro assetto energetico pervivere meglio e più a lungo.Stare bene è un dovere nei nostri confrontie nei confronti delle persone che ci ama-no”.L’invecchiamento e le patologie ad essocollegate è stato al centro dell’interventodel ProfessorAntonio Galoforo.“In più di un’occasione ho parlato qui del-l’ozono ma in maniera generale. Stavoltavoglio affrontare il tema di come contrastarel’invecchiamento grazie a questa molecolastraordinaria che offre l’opportunità dievitare i farmaci e nello stesso tempo mi-gliorare la qualità della vita anche in previ-

sione del suo trascorrere”.“Cosa accade con l’invecchiamento? Aparte le modificazioni esteriori del nostrocorpo, dal punto di vista clinico si è vistoche la senescenza immunitaria è statachiamata in causa in un numero semprecrescente di patologie legate all’età. L’im-munità è diventata il fulcro attorno al qualela comunità scientifica si sta rivolgendoperché stiamo cercando di comprendernegli aspetti e quindi migliorare l’assetto im-munitario. Questo perché le varie cellule ei vari organi deputati all’immunità subisconouna involuzione. Il timo e i linfociti cambianod’aspetto, l’organismo non riconosce piùse stesso da com’era prima. Ed è perquesto che emergono tante malattie legateall’immunità”.“C’è una propensione senile alla perditadell’immunità, quando il corpo comincia anon tollerare più se stesso. Altri fenomenilegati all’età sono la riduzione della perfusionevascolare, la diminuzione del microciclo dicui ne fa le spese il cervello e quella delmetabolismo. Poi ci sono i fenomeniesogeni, i fattori che sono alla base dellostress ossidativo, come i radicali liberi, ilcibo, lo stile di vita, tutti fattori che influisconosull’invecchiamento. E ancora, se non siassume più ossigeno in maniera costante,inizia l’invecchiamento cellulare. Non solodella cute, di ciò che è visibile, ma degliorgani interni, così che diventiamo più fa-cilmente preda di infezioni e di aggressionidall’esterno. Ma noi non possiamo impedirel’invecchiamento, dobbiamo piuttosto met-terci in sinergia con questo fenomeno perottenere il miglior percorso possibile, perfavorirlo in maniera fisiologica”.

“L’ozono è antibatterico, antivirale, anti-fungino, ha un effetto antiinfiammatorioantalgico, migliora il microcircolo e haun’azione immunomodulante. Produceeffetti sul metabolismo degli zuccheri, delleproteine e dei grassi. Aumentando la scis-sione degli zuccheri, aumenta l’energiadel nostro organismo. Agendo sul meta-bolismo proteico migliora l’incorporazionedella proteina a livello muscolare. Scindendoi grassi, anche in questo caso, aiuta l’or-ganismo a sviluppare maggiore energia.L’azione sul microcircolo vuol dire potermigliorare l’ossigenazione periferica: lenostre cellule sono avide di ossigeno euna migliore ossigenazione porta a un mi-gliore funzionamento di tutto l’organismo.Una scoperta recente in ambito universitarioè inoltre l’azione immunomodulante del-l’ozono; stimolando il sistema immunitario,esso produce interferone e dunque puòessere utilizzato come supporto alla che-mioterapia. Le indicazioni terapeutiche del-l’ozono sono davvero tante, compresequindi quelle di agire sui fenomeni legatiall’invecchiamento”.“L’ozono si ottiene attraverso un generatorea partire dall’ossigeno. Dopodiché si som-ministra attraverso la autoemoinfusioneionizzata: prendiamo del sangue, lo addi-tiviamo con una miscela di ossigeno eozono a concentrazioni stabilite dai protocolli,e poi lo riportiamo all’organismo. In praticaportiamo ossigeno ai tessuti senza alcuneffetto collaterale. Già subito dopo la terapiasi può riscontrare un aumento dell’attenzione,un miglioramento delle facoltà cognitive edella memoria, una diminuzione degli statimuscolari legati alla rigidità. L’ossigeno

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il Giornale dell’Accademia

Maria Corgna

Ernesto Carpintieri

ozono è un farmaco, naturale ed efficace,ideale per oggi e per il futuro”.

L’intervento del ProfessorAntonio Lo Ia-cono, Presidente della Società Italiana diPsicologia (SIPs) e Direttore dell’Istituto diPsicoterapia Psicoumanitas ha riguardatola psicologia umanistica tra anima e corpo,riportando quindi la discussione al rapportotra mente e fisico.“La psicologia umanistica è la terza forza,dopo il comportamentismo e la psicoanalisinell’ambito della psicologia. Essa porta ainterrogarsi su vari aspetti dell’esperienzaumana. Pone l’attenzione, ad esempio,sull’identità: io oggi ho avuto un piccoloproblema di identità perché all’ingressoc’era scritto il mio nome ma poi un collegaAccademico mi ha scambiato per un altro.Questo mi ha fatto pensare: chi sono ioveramente? Sono uno che somiglia aqualcuno, sono uno che chissà chi sicrede di essere? Pensiamo allora allaricerca di chi si è e alla ricerca di senso diun grande umanista, Viktor Frankl delquale hanno da poco rieditato il libro “Unopsicologo nei lager”. Egli è stato appuntoin un lager nazista esprimendo una parti-colare resilienza per sopravvivere ed hapoi inventato una psicanalisi che si chiamalogoterapia. La ricerca di senso riguardal’identità della persona ma anche la società,perché se uno sa chi è probabilmente saanche come comunicare con l’altro e sacosa chiedere e cosa dare all’altro, cosascambiare nella interazione sociale.Un altro discorso legato all’identità è lapercezione della solitudine, sulla quale hoscritto un libro nel 2003 (Psicologia della

Solitudine) e ho organizzato due convegniinternazionali. Se ci pensiamo noi abbiamosolo una parola in italiano per definire lasolitudine, gli inglesi invece ne hanno tre:hanno ‘loneliness’ che esprime il disagiodella mancanza di qualcuno o il non voleraffrontare una conoscenza più profondacon sè stessi, quindi può portare a distrarsicon varie dipendenze, di tipo affettivo enon solo. Hanno ‘aloneliness’ che è neutro,poiché si riferisce alla condizione di chi èsolo temporaneamente. Poi c’è una terzaparola che mi vede molto complice ed è‘solitude’ che vuol dire, in qualche modo:finalmente solo! Posso godermi un po’ disilenzio fuori dal frastuono della vita veloce,dalla febbre del fare. Questo vuol dire chesono o siamo degli eremiti? No, vuol direche abbiamo trovato una scusa, uno spazioe un interesse a incontrarci. Ogni tanto ioconsiglio a qualche mio paziente il deserto,in senso metaforico ma -perché no? -anche in senso reale. Buddha ha cercatola foresta, Gesù il deserto e così tanti altriprofeti, e lo hanno fatto per comprendereil senso della propria identità reale.Vorrei dire ancora che quello che è impor-tante per la psicologia umanistica è il ca-rattere. Il carattere è, in qualche modo, lanostra identità, il nostro Sé, chenoi abbiamo formato con l’esperienza eanche nell’affrontare le nostre emozioni.Per quanto riguarda il corpo, che è lacassa di risonanza delle nostre emozioni(io sono stato allievo di Alexander Lowenche è colui che ha elaborato, insieme alsuo maestro Wilhelm Reich, l’analisi bioe-nergetica), noi umanisti bioenergetici “la-voriamo” con il corpo anche per compren-

dere il carattere, perché leggendo il corpo,le sue tensioni, i suoi eventuali blocchi,possiamo comprendere meglio la perso-nalità, i comportamenti e la visione delmondo della persona; quindi se noi lavo-riamo sulla struttura muscolare, possiamoanche lavorare sulla armatura caratteria-le.La base di tutto questo è il respiro. Ilrespiro è la vita, ma noi come respiriamo?Secondo i caratteri, ci sono persone cherespirano molto superficialmente e quandofanno qualche attività gli gira la testa,vanno in iperpnea. Ci sono invece personeche continuamente cercano di respirareforte e queste sono persone che hannobisogno di molta energia, quasi drogate,come ad esempio i supersportivi. Ma cisono anche persone che tendono adevitare di sentire, quelle che noi abbiamochiamato ‘caratteri schizoidi’, persone chesono molto nella testa che mentalizzanotutto, anche se vi guardano è come senon vi vedessero veramente. Questi individuiprobabilmente si sono dovute difendere equindi corazzare molto precocemente persopravvivere a qualche situazione dipericolo. Potremmo parlare a lungo dellaformazione dei vari caratteri ma qui hovoluto cercare di far comprendere l’impor-tanza di potersi conoscere più profonda-mente per migliorare la qualità dell’esistenzae della relazione con sè stessi e con glialtri. Per concludere è importante ricordareche la psicologia Umanistica ha propostoi ‘gruppi d’incontro’ proprio per riuscire afar incontrare le persone in un confrontoparitario come ruolo (diverso dal ruolo te-rapeuta-paziente), in modo che si possa

avere una visione di rispecchiamento dichi siamo per gli altri. Quindi attraverso laconvivenza con altre persone per alcunigiorni, eventuali contrasti, confronti intensivi,nella ‘sala degli specchi’ del gruppo, riuscirea incontrare l’altro per poter conoscere eincontrare, attraverso di lui, se stessi. Lapsicologia umanistica è, perciò, una propostapsicoterapeutica formativa inclusiva checomprende il corpo, le emozioni e la mente,cercando di non escludere le varie possibilitàche l’essere umano potrebbe avere po-tenzialmente per individuarsi e realizzarsia livello esistenziale e relazionale, cercandodi esprimere così, metaforicamente, tutti icolori dell’arcobaleno”.Il Dottor Paolo  Di  Giovine, Presidentedell’Associazione Case Rosse, è intervenutoal Convegno dell’AEREC per promuovereil diritto alla difesa della salute a fronte delfenomeno dei roghi tossici.“Quando parliamo di roghi tossici parliamodi fumi che si sprigionano principalmentenei campi nomadi, anche qui a Roma, esoprattutto nelle periferie. Purtroppo, quandobruciano, non producono ossigeno masostanze tossiche. Con il coordinamentodelle associazioni di Roma Est che io rap-presento, abbiamo deciso di affrontare ilfenomeno come una battaglia. Mi rendoconto di come sia sempre difficile affrontarequeste battaglie qui da noi, poiché si correil rischio di essere strumentalizzati ed eti-chettati come razzisti. Ma noi non ce laprendiamo con i nomadi, non siamo controi Rom, crediamo che tutti siamo uguali maproprio per questo pensiamo che tutti deb-bano rispettare la legge e in modo uguale”. “Lo abbiamo detto a gran voce, abbiamo

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Antonio Galoforo

Antonio Loiacono

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fatto manifestazioni, siamo addirittura pre-senti in due commissioni parlamentari. Unsemplice cittadino come me ha avuto lafortuna di arrivare alla prima CommissioneParlamentare dei Rifiuti e alla secondaCommissione Parlamentare delle Periferie.Ho potuto persino sentire in audizione ilMinistro degli Interni. Ora sembra chequalcosa si sta finalmente muovendoperché è diventato chiaro che quelle so-stanze sprigionate nell’aria con i roghi,non fanno bene alla salute. Ci sono diversistudi che dimostrano che quelle sostanzesono tossiche e che, nel tempo, provocanodei danni soprattutto ai soggetti più deboli,agli anziani e ai bambini. Parliamo ditumori, parliamo di malformazioni già neifeti, parliamo anche - ed è un fenomenoche accade sempre più spesso – di rischiodi infertilità maschile e femminile. Eccoperché cerchiamo di stimolare la coscienzadelle autorità, delle istituzioni. La cosa piùbrutta è quando si ha la percezione chechiunque possa compiere qualsiasi attoodioso e restare impunito. Le autorità

hanno reso obbligatori i vaccini - e vabene - ma per lo stesso diritto alla difesadella salute, restano impunite quelle personeche provocano la diffusione di sostanzetossiche e questo non è giusto. Noi stiamochiedendo di adottare misure straordinariecome quelle adottate per la Terra deiFuochi, abbiamo chiesto che venga coinvoltol’esercito ovunque ci sia il fenomeno deiroghi tossici.A concludere il Convegno sui temi dellasalute, l’intervento fuori programma di unmedico, il Dottor Giuseppe Di Giulio, Pre-sidente dell’Associazione Maasai Emergency,promotore di una iniziativa di carattere sociale. “Da alcuni anni mi occupo del popoloMaasai che vive tra Kenya e Tanzania.Secondo la tradizione locale, gli dei hannocreato i bovini e li hanno consegnati aiMaasai, per cui tutti i bovini del mondo ap-partengono a loro. Aldilà del folklore, è in-dubbio che la società dei Maasai viva suibovini: a parte l’alimentazione, si vende ilbovino per andare a scuola o per avereaccesso alle spese della sanità. Inoltre il

latte è al centro della cultura dei Maasai.Senonché esiste una malattia che si chiama‘east coast fever’, la febbre della costaorientale ed è veicolata da una zecca chequando, morde il bovino, ne provoca lamorte entro 15-30 giorni dal morso. Questamalattia ha una mortalità del 70% e sitenta di contrastarla, già dal 2012, conuna vaccinazione da parte di alcune orga-nizzazioni internazionali umanitarie chesomministrano soltanto metà della dosenecessaria con l’effetto di una persistentemortalità diretta e indiretta. Di contro esisteun vaccino, inventato 60 anni fa nell’ambitodi un progetto della FAO, ma non brevettato,che è stato raffinato tra il 1998 e il 2000 dame e da mia moglie e che può dare unaprotezione del 100%. Senza bovini, nelgiro di qualche anno la comunità Maasaisparirà, perché la loro vita dipende com-pletamente dai bovini. A quel punto, do-vranno emigrare con tutti i rischi connessi.Tramite la mia associazione Maasai Emer-gency, la popolazione sta portando avantiuna proposta che guarda al futuro del pa-

storalismo e del mantenimento del loroecosistema; parliamo di zone aride e se-miaride molto fragili, inadatte all’agricoltura,che deve essere mantenuto da quellestesse persone che se ne occupano dasempre. E però le due organizzazioni dallequali dipende il loro futuro, rifiutano di in-contrare i Maasai”.Al termine del suo intervento, il Dott. DiGiulio ha mostrato un breve filmato chedocumentava la visita di una delegazioneMaasai venuta in Europa nell’ottobre 2016ma che in Italia è stata ricevuta solo dallasocietà civile e da alcune università. Tuttele altre organizzazioni, a partire dall’ONU,non hanno risposto all’invito di un incontro.“È un vero paradosso” – ha concluso DiGiulio – “che due organizzazioni no profitinternazionali non vogliano incontrareproprio quelle persone che dicono di volereaiutare. Per questo rivolgo qui ancora unavolta un appello a chi abbia qualsiasi ruoloistituzionale, perché metta fine a questaingiustizia”.

Salvatore Latino

Giuseppe Di GiulioPaolo Di Giovine

Evento Speciale alla Cena Conviviale AEREC di Roma

IL BENESSERE SI FA SPETTACOLO,SALUTE E PREVENZIONE IN SCENA 

È stato presentato a Roma mercoledì 21 febbraio loshow “Ben-essere o non ben-essere - Scelta o di-lemma?”, ideato da Maria Corgna e Salvatore Venditticon il patrocinio dell’AEREC, l’Accademia Europeaper le Relazioni Economiche e Culturali.

Un format originale e innovativo per promuovere il valore delbenessere e l’importanza della prevenzione. È quello dellospettacolo “Ben-essere o non ben-essere - Scelta o dilemma?”che è andato in scena in anteprima assoluta mercoledì 21febbraio 2018 presso il Ristorante “Arturo all’Antica Aurelia” diRoma precedendo la cena conviviale cui hanno partecipato,oltre agli Accademici romani, anche alcuni membri giunti dadiverse località italiane, richiamati dalla novità dell’evento.Ideato dalla Dottoressa Maria Corgna, Accademica AEREC,e da Salvatore  Venditti, lo spettacolo si è articolato tra

sketches, momenti di approfondimento, musica dal vivo e in-terazioni con il pubblico per informare e sensibilizzare quest’ultimo,in modo leggero, divertente ma sempre poggiando su nozioniscientificamente corrette, sull’importanza di condurre un correttostile di vita per mantenersi sani e vivere più a lungo.“Con il nostro spettacolo” – ha affermato la Dottoressa Corgna,medico chirurgo - “abbiamo voluto affrontare il disagio socialeche provocano quelle malattie che non hanno carattere divera urgenza ma che affliggono una percentuale altissimadella popolazione come ad esempio le allergie, le cefalee, lecoliti, la fame nervosa, l’insonnia, la stanchezza cronica, idisturbi del desiderio sessuale e molte altre. Il messaggio cheabbiamo voluto trasmettere è che una terapia non è fatta disoli farmaci, siano essi naturali o meno, ma che si può guarireprendendosi cura del proprio stress, mangiando in modosano, facendo attività fisica e seguendo alcune semplici regoledi vita”.Sul palco, oltre alla stessa Dottoressa Corgna che è specialistain endocrinologia e docente ed esperta di Psiconeuroendocri-noimmunologia (PNEI), c’erano le attrici Anna Vincie BarbaraBegala, la biologa e nutrizionista Linda Spezzamonte e il

gruppo The Cheersplay (Valentina Cesetti alla voce, LucaCocco alla chitarra, Roberto Battilocchi al basso e DamianoDaniele alla batteria) cui sono stati affidati gli intermezzi musicalidello spettacolo. Altri contributi sono stati del coreogrago MirkoLuccarelli, del personal trainer Simone Paganini, del tecnicovideo Gustavo Urquiolae dell’assistente di scena AlessandroFusco.L’iniziativa ha goduto del sostegno e del contributo organizzativodell’AEREC, l’Accademia Europea per le Relazioni Economichee Culturali ed ha avuto come sponsor la Banca Mediolanum.“Abbiamo accolto di buon grado la proposta di Maria Corgnache è anche nostra Accademica” - ha commentato il Presidentedell’AEREC Ernesto Carpintieri– “perché i temi del benesseree della prevenzione, insieme a quelli culturali ed economici,sono da sempre al centro dell’attività della nostra istituzioneche organizza regolarmente convegni e simposi presso sediistituzionali. Pur con un approccio non convenzionale, anziforse proprio per questo, siamo certi di avere offerto un ulteriorecontributo a quella cultura del benessere che dovrebbe essereun fondamento della vita di tutti”.

S.L.

Nell’ambito del lavoro che l’AEREC svolge da moltianni per far conoscere ai propri Accademici le realtà

dei vari Paesi che possono suscitare interesse per inve-stimenti, esportazioni o internazionalizzazioni aziendali, ilVietnam rappresenta una gradita novità. Un Paese cheha vissuto uno dei conflitti più lunghi e sanguinosi dopo laSeconda Guerra Mondiale, si è lentamente ma definitiva-mente riappacificato ed ha acquisito una stabilità che hafavorito una crescita economica tra le più significative a li-vello mondiale. A illustrare le importanti opportunità offertedal paese asiatico, l’AEREC ha chiamato una sua Acca-demica, la DottoressaMaily Anna Maria Nguyen: già Se-gretario Generale dell’Associazione NazionaleItalia-Vietnam per l’amicizia, la cooperazione, gli scambiculturali e scientifici, dal 2015 la Dott.ssa Nguyen è CEOe Direttore Generale della Premiata Vietnam Company Li-mited e più recentemente è stata nominata Delegata del-l’Agenzia di Sviluppo della Provincia di Binh Duong inEuropa.Da Presidente del Distretto AEREC del Vietnam, incaricorecentemente affidatole dal Presidente Carpintieri, laDott.ssa Nguyen si è messa a disposizione degli Accade-mici per ogni necessità legata ad approfondimenti del mer-cato vietnamita, offrendo anche la disponibilità di unalocation per incontri e riunioni grazie all’accordo con il si-stema camerale dell’Emilia Romagna di cui avrebbe par-lato nel corso del suo intervento. Ma prima di tutto, havoluto presentare il suo Paese alla platea di Accademiciaccorsi nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Cameradei Deputati.“Dagli studi dell’OECD, l’organizzazione per la coopera-zione e lo sviluppo economico, si stima che tra il 2009 e il2030 l’area dell’Asia-Pacifico crescerà del 571%. Il Viet-nam è stato riconosciuto, in questo contesto, come il 5°paese più felice del mondo e il più felice in Asia. Uno deglielementi imprescindibili della crescita economica è il benedella persona. Si cerca quindi di crescere in modo soste-nibile”.“Il mercato dell’Asia include 620 milioni di abitanti ed è per

questo che l’Italia e l’Europa vi rivolgono molta attenzione.Tanto più che nel 2015 è stato sottoscritto l’accordo di li-bero scambio tra il Vietnam e l’Europa e nel 2018 ci saràl’implementazione. Intanto, la settimana prossima, una de-legazione italiana guidata dal Viceministro Scalfarotto, sirecherà in Vietnam proprio per approfondire le opportunitàdi business”.“Il Vietnam è in una posizione strategica in Asia, è raggiun-gibile in quattro ore dalle principali capitali asiatiche. È unodei mercati emergenti che cresce di più in tutto il mondo eanche gli investimenti esteri sono in forte espansione. Ciòper la facilità con la quale si può intraprendere un’attivitàin Vietnam, per l’accordo di libero scambio già citato, perla competitività del business e per il costo della manodo-pera. La tassazione è favorevole, a oggi è fissata al 20%e vi sono incentivi agli investimenti in vari settori, comequello dell’hi-tech cioè dell’industria di supporto. Atten-zione, però: il Vietnam non vuole diventare un hub di ma-nodopera a basso costo, vuole diventare un hub dimanodopera con valore aggiunto, puntando molto sul ca-pitale umano. A questo proposito ricordo che il 94,5% dellapopolazione è alfabetizzata, il 60% di adulti è in età lavo-rativa e il numero annuale di laureati in materie scientifichee ingegneristiche supera i 100.000”.

“Becamex IDC è l’Agenzia di Sviluppo della Provincia diBinh Duong, un’Agenzia governativa che ha stipulato unaccordo con il sistema camerale dell’Emilia Romagna, poiampliato con l’adesione della Camera di Commerciomista. Becamex opera nei campi delle infrastrutture e deiparchi industriali in tutto il Vietnam, nel settore della saluteper cui ha costruito recentemente un ospedale internazio-nale, nel campo degli hotel e centri commerciali, nella for-mazione; nella provincia di Binh Duong è presente l’unicauniversità tedesca statale in Vietnam. Essa opera inoltrenei settori delle telecomunicazioni e dei trasporti pubblicicon un’importante partnership con il Giappone”.“La provincia di Binh Duong si trova a nord di Ho-Chi-MinCity, a circa 30 chilometri dalla ex Saigon. Conta circa 2milioni di abitanti, ha un export che rappresenta il 12,5%dell’export nazionale con 28 parchi industriali e 3000 in-vestimenti diretti esteri. Cosa fa Becamex in questa pro-vincia e che cosa sta facendo il Governo? Stannocercando di imparare dalle lezioni apprese dallo sviluppodei parchi industriali del passato e di altri paesi per crearele città intelligenti. Il modello è quello delle ‘smart city’ chemettono al centro la persona e, attraverso la digitalizza-zione dei servizi, si prendono cura del benessere del cit-tadino. Il concetto di città industriale vede la città suddivisain tre aree contigue: un terzo per quello che riguarda ilparco industriale, un terzo per i servizi e un terzo per l’ospi-talità. Il modello di collaborazione è quello a tripla elica,dove istituzioni, istruzione e aziende lavorano assieme. IlVietnam si sta posizionando più in generale in questa pro-vincia come un luogo dove sviluppare il proprio talento.Questo è il nuovo Vietnam dove sono importanti le per-sone e il capitale umano”.A conclusione del suo intervento, la Dott.ssa Maily AnnaMaria Nguyen ha commentato un breve video nel qualesi mostrava un gruppo di giovani della provincia di BinhDuong impegnati a sviluppare dei software applicativi peri quali avrebbero poi ricevuto un premio dalla IBM.

Alberto Castagna

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il Giornale dell’Accademia

Vietnam, non è poi così lontano! La parabola di un Paese creduto finito

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Da terra di un sanguinoso conflitto a Paese totalmente pacificato, solido e in costante e irrefrenabile crescita. Il nuovo assetto del Vietnam èstato illustrato agli Accademici dalla Dott.ssa Maily Anna Maria Nguyen, Responsabile di Unioncamere Emilia Romagna e neo Presidentedel Distretto AEREC del Paese asiatico.

Anna Maria Nguyen

A distanza di pochi giorni dal forum economicoItalia-Romania svoltosi a Milano il 3 novembrein collaborazione con Il Sole 24ore e l’AEREC,alla presenza del Presidente Ernesto Car-pintieri, l’Accademia ha voluto ribadire ulte-riormente il forte legame che la unisce alPaese dell’est europeo. Ha dunque invitatoalla sessione convegnistica della 55a Con-vocazione Accademica nell’Aula dei GruppiParlamentari della Camera dei Deputati unadelegazione di autorevoli esponenti del mondopolitico e professionale rumeno che il DottorEugen Terteleac, Presidente della Cameradi Commercio della Romania in Italia e Pre-sidente del Distretto AEREC per la Romaniacon sede a Bucarest, ha segnalato all’atten-zione del Consiglio Direttivo dell’AEREC perl’ammissione in Accademia.Giunto il momento del suo intervento, EugenTerteleac ha espresso il desiderio di dividereil tempo a lui riservato con due importantipersonalità del suo paese, la DottoressaEcaterina Andronescu, membro del Parla-mento della Romania e già Ministro del-l’Istruzione e il DottorMircea Cosma, anch’egliAccademico AEREC e Presidente del ConsiglioProvinciale della Contea di Prahova.Nel suo discorso in lingua inglese, la Dott.ssaAndronescu ha ricordato come l’Italia sia unPaese molto amato dai suoi connazionali,con risultati tangibili delle tante collaborazioniintraprese sia in ambito economico che cul-turale, in virtù anche del fatto che l’Italia è lanazione europea in cui vivono più cittadinirumeni e per le numerose affinità che esistonotra le due popolazioni.In buon italiano si è invece espresso il Dott.Mircea Cosma che ha esordito scherzando:“Ho imparato un po’ di italiano da ragazzosolo per capire che cosa cantava AdrianoCelentano!”Per poi proseguire: “Io provengo da una cittàche ha cambiato il mondo. È la città diPloiești, la capitale della regione più ricca inpetrolio della Romania e anche quella dove,160 anni fa, è stata progettata e costruita laprima raffineria di petrolio del mondo. Oggi si

è parlato di Vietnam: al riguardo, io sonofelice che gli studenti della grande universitàdel petrolio di Ploiești siano stati invitati inVietnam a mettere in funzione la grande in-dustria petrolifera del paese. D’altronde moltepersonalità governative del Vietnam eranogià stati studenti a Ploiești per imparare latecnologia della raffinazione. A parte questo:l’altro ieri, alla presenza del Presidente dellaRomania, abbiamo concluso le celebrazionidei 160 anni dell’industria petrolifera di Ploieștie io, nella mia qualità di membro del comitatodell’organizzazione, ho oggi il piacere di con-ferire al Presidente Carpintieri un Diplomache attesta l’operosa attività dell’AEREC inRomania e una targa che riproduce i duegrandi ingegneri rumeni che nel 1857 hannocreato la prima raffineria di petrolio del mondo,oltre al grande libro che ripercorre la storiadel petrolio in Romania.” In conclusione, un annuncio: “In accordocon la Senatrice Andronescu, docente del-l’Università Tecnica di Bucarest, stiamo lavo-rando al progetto di indire un’assemblea del-l’AEREC in Romania l’anno prossimo, inottobre o novembre, in concomitanza dei100 anni della grande riunione del popolorumeno dopo la Prima Guerra Mondiale.”Presa la parola Eugen Terteleac, ha iniziatofornendo i dati più recenti sulla crescita eco-nomica della Romania: “+8,6% nell’ultimotrimestre del 2017! Se ne parla poco inEuropa, forse un po’ per invidia o un po’perché dobbiamo dare ancora certezza econcretezza all’economia del nostro paese.Ma lo stiamo già facendo e con tanta volontà,grinta e con il sostegno dei vostri professionistiitaliani riusciremo a fare ancora meglio”.“In questo momento” – ha proseguito – “ilGoverno della Romania sta applicando lepiù importanti leggi e programmi per losviluppo economico che abbia mai avuto ilnostro paese. A partire dalla legge sulla pre-venzione, in base alla quale le istituzioni chehanno il compito di controllare le aziende e isettori economici non possono più intervenirein modo aggressivo nei confronti di un’azienda,

fino a farla chiudere definitivamente. Lalegge prevede, infatti, che esse venganoaccompagnate in un percorso di rientro e dirisanamento. Io credo che, per le 46.000aziende costituite da rumeni in Italia, ciòrappresenti una grande speranza comepure per le tante aziende interessate aentrare nel mercato rumeno. Perché questalegge garantisce loro un percorso sano, cheesclude casi di corruzione”.“C’è un’altra legge molto importante sia pernoi che per l’Italia. È una legge che è attual-mente in discussione in Parlamento e checredo sarà approvata entro fine anno, quellasul partenariato pubblico-privato. Questa gio-verà, ad esempio, al nostro sistema sanitarionazionale che ha bisogno dell’esperienza,del know-how e della tecnologia italiana cheè molto apprezzata in tutto il mondo. E quientra in gioco la nostra Associazione che sista muovendo, da tempo, per sostenere leaziende italiane storiche che hanno già con-tribuito allo sviluppo del sistema sanitarionazionale italiano. Ma ci sono anche altreeccellenze italiane cui chiediamo di collaborarea seguito della legge sul partenariato pubbli-co-privato, ad esempio quelle legate al ma-nagement dei rifiuti”.“Per le comunità di rumeni che vivonoall’estero, si stanno facendo passi anch’essimolto importanti. Ad esempio, con un pro-gramma start-up del governo si offre la pos-sibilità ai nostri connazionali che hanno delleattività produttive all’estero, di aprire unafiliale in Romania, con agevolazioni fiscali eun contributo a fondo perduto di 40.000 euro.Invece quelle aziende estere che investonoin Romania oltre 500.000 euro, possonousufruire di aiuti di Stato che per alcuni settorisi sommano a quelli assegnati al partner lo-cale”.“La Romania rappresenta in questo momentouna grande opportunità per l’Italia e per tutticoloro che vogliano internazionalizzare leproprie attività. Sia noi che l’AEREC, comepure le varie istituzioni rumene presenti nelterritorio italiano, ci stiamo dando da fare pertrovare risposte a qualsiasi necessità. Solonegli ultimi quattro anni, ovvero da quando èstata istituita la Camera di Commercio del-l’Industria della Romania in Italia, abbiamogià organizzato trenta forum economici, lamaggior parte in partenariato con l’AEREC.Abbiamo quindi presentato le tante opportunitàche esistono nel nostro paese, abbiamoidentificato moltissimi operatori italiani e liabbiamo accompagnati in Romania attraversoun percorso sano e trasparente. Il risultato èche oggi in Romania ci sono tante impreseitaliane anche di grande spessore”.

Salvatore Latino

I NUOVI ACCADEMICI AEREC 

DISTRETTO ROMANIA

ANDREA AMATO Imprenditore di successo nel settore del-l’informatica, come membro fondatore esegretario generale della CCIRO ItaliaAndrea Amato ha contribuito allo sviluppodei rapporti economici tra la Romania eItalia. Negli ultimi anni è stato a capo dellemissioni umanitarie organizzate dall’Asso-ciazione dei Romeni in Italia a favore deibambini bisognosi.

ANDREEA COSMAGiovane parlamentare romena di grandespessore molto attivo e di grande visibilitànel Paese, Andreea Cosma lotta su varifronti: riforma della giustizia, riforma fiscalee non solo: la sua priorità sono i diritti uma-ni.

LAURA FILIPCapo di Gabinetto, questore della Cameradei Deputati della Romania, membro delconsiglio direttivo della CCIRO Italia in Ro-mania, Laura Filip è una personalità rappre-sentativa dei giovani imprenditori e dellapolitica romena. Fortemente impegnata nelsociale, soprattutto per la difesa dei bambiniin difficoltà

LUCIAN IORTOMANAvvocato, membro ideatore della CCIROItalia, presidente dell’Associazione vittimedella strada in Romania, Lucian Iotomannegli ultimi anni si è impegnato in progettieconomici e commerciali d’interesse nazionale,offrendo supporto all’internazionalizzazionedelle imprese. Attivo e sensibile alle proble-matiche dei romeni all’estero.

SULTAN SOLOMONGiunto in Italia nel 1994, è riuscito ad aprireuna propria attività e portarla al successo,partecipando a gare pubbliche e private.Sultan Solomon è anche impegnato in attivitàumanitarie,esempioper la comunità romena in Italia

La Romania sempre più vicina,con grandi opportunità per l’Italia

� Internazionalizzazione/2

Una delegazione del mondo politico e professionale rumeno ha presenziato alla sessione convegnisticadella 55° Convocazione Accademica dell’AEREC. Alcuni ospiti sono intervenuti per illustrare prezioseopportunità che esistono nel loro paese.

Mircea CosmaEcaterina Andronescu

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il Giornale dell’Accademia

Eugen Terteleac

il Giornale dell’Accademia

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Èuna vera ripresa, quella delmercato immobiliare? L’AE-

REC lo ha chiesto ad un espertodel settore, Giordano  Aspro-monti, Presidente di Elite Immobi-liare Roma il quale ha fornito, nelcorso del suo intervento nell’Auladei Gruppi Parlamentari della Ca-mera dei Deputati, alcuni dati signi-ficativi.“La crisi economica è scoppiata nel2006, proprio quando le transazioniimmobiliari avevano raggiunto illoro picco. In quell’anno vi furonocirca 850.000 transazioni in tuttaItalia, parlando solo del mercato re-sidenziale, cioè non commerciale.

Nel 2016, dieci anni dopo, le transazionisono state circa 528.000. Il 2017 è statoinvece il primo anno in cui il mercato si èripreso, non tanto a livello di prezziquanto di transazioni, cioè di volume.Con un trend che conferma quanto i tri-locali seguano ad essere gli immobili piùricercati, dagli 80 ai 100 metri quadri. Cisono due fattori, però, che preoccupanola ripresa. Uno è la fiscalità: sappiamotutti che in Italia gli immobili sono tassatiin maniera eccessiva e questo blocca siagli acquirenti giovani, sia gli investitoriesteri. Una mia cliente, l’altro giorno miha detto che per gli immobili acquistatiall’estero paga un quarto delle tasse chepaga in Italia, dunque perché dovrebbe

acquistare qui? L’altro problema sono ibassi redditi, che riguardano soprattuttole coppie giovani: il 40% di chi compranon guadagna più di 1800 euro al mese.E le banche non sono più quelle di 10anni fa, quando con un mutuo si riusci-vano ad acquistare casa, macchina emobili”.“La ripresa ci sarà ma dopo il 2020. Saràuna ripresa fisiologica, lenta ma co-stante. I prossimi due anni saranno, in-vece, di consolidamento, dove i prezzinon aumenteranno, anzi in alcune zonevedranno una leggera flessione. Ma lacosa più importante è che ci sarannomolti più acquirenti disposti ad acqui-stare, con tempi di vendita più brevi.”

S.L.

“Oggi vi parlerò di social network senza soffer-marmi questa volta sugli aspetti negativi come

le fake news, i profili falsi e quant’altro ci tocca da vi-cino come adulti e genitori. Vi racconterò invece dellegrande possibilità che i social ci offrono in ambitoprofessionale.”“Undici anni fa, tramite le mie figlie, ho scoperto Fa-cebook e, dal momento che mi sono sempre occupatodi comunicazione, ho voluto indagare approfondita-mente cosa fosse e dopo facebook pure gli altri socialnetwork. Mi sono accorto in quel periodo che, purstando fuori spesso per lavoro conoscevo molto me-glio di sempre il loro stato d’animo proprio perchéerano mie amiche su Facebook. Sembra impossibilema sui social è molto difficile fingere: basta un pocodi esperienza per capire se una persona sta dicendoil falso o meno. Vi sono invece una serie di dinamiche,legate all’interazione tra utenti, che possono serviremolto al business. Per questo, undici anni fa, ho de-ciso di utilizzare la mia esperienza trentennale nelcampo della finanza e della comunicazione, traslan-dola nell’ambito dei social network, diventando for-matore e consulente.”“Acquisita la necessaria conoscenza del settore, hoavuto modo di scrivere due libri rivolti al pubblico deigiovanissimi, perché credo che oggi ne abbiano ungran bisogno di conoscenza (mi interessava farmileggere soprattutto dalle mie figlie che altrimenti nonmi avrebbero ascoltato). Attualmente sto scrivendoun libro sul cyberbullismo, sempre per bambini.”“Relativamente al business ho scritto invece un libro,“La conversione, questa sconosciuta. Vendere altempo dei social network” il cui titolo mi è stato ini-zialmente contestato dal mio editore. Ciò perché l’edi-tore sosteneva che in Italia la conversione ha unaaccezione solo religiosa. “È per questo – ho risposto

io – che non si fanno i soldi con l’e-commerce, perchéè impossibile guadagnare in questo momento se nonhai i social network, cioè se non trasformi le relazioniin business”. Devo dire, però, che quando il libro èstato pubblicizzato su Twitter, dieci sacerdoti hannoiniziato a seguirmi! Forse il mio editore non avevatutti i torti!”.“Il concetto di fondo è: per fare business bisogna con-vertire le relazioni nate sui social. Ci sono oltre 30 mi-lioni di italiani iscritti su Facebook. Trenta milioni diesseri umani! Ma ci sono anche i chatbot, ovvero i ro-bot che ragionano e interagiscono con te tramite chat.È un servizio eccellente, che costa pochissimo, nonconsuma, non va in ferie e soprattutto fa tutto quelloche è possibile fare a livello umano, con un marginedi errore molto più basso di quello degli uomini. I chat-bot conosceranno presto un’esplosione e sono fon-damentali per fare business. Si possono inserire suqualsiasi social e, quando individuano qualcuno chesta cercando scarpe in una certa lingua, ingaggianogli utenti e cercano di capire cosa vogliono precisa-mente. Una volta che l’utente ha espresso la richiestadi un certo servizio, entriamo in campo io o un miocollaboratore e andiamo a soddisfare quella esigenza”.“Se pensate che i social siano una moda passeggera,levatevi il dubbio. Solo Facebook conta 2 miliardi diiscritti su 7 miliardi di abitanti del pianeta. Più in ge-nerale Internet è attualmente disponibile solo per 3miliardi di persone ma presto Google metterà un sa-tellite che darà la wi-fi gratis, così come Facebook.Dal canto suo Tesla, l’azienda di Elon Musk, nota perle sue auto totalmente green, sta posizionando 4000satelliti per controllare le automobili che si autopilotanoe dunque anch’essa darà la wi-fi gratuitamente.“Entro breve avremo quindi tutti Internet e se pen-siamo che la maggior parte della popolazione che lo

ha già, lo utilizza in mobilità, diventano fondamentalile App. Invece le aziende che vogliono fare e-com-merce si limitano a mettere on line un sito. Non bastapiù un semplice sito, perché poi gli utenti preferisconoacquistare su Amazon utilizzando la relativa App.Dunque per fare business dobbiamo assolutamentemuoverci in questa direzione”.“I social, invece, di per se non servono per vendereprodotti e servizi: sono importanti per intrecciare re-lazioni e crearsi una credibilità che consenta poi divendere, per l’appunto, attraverso le App. Questocredo sia il futuro del business!”.

Casei

Il business nell’era dei social network� Social network

Mercato immobiliare: è vera ripresa?� Real Estate

Formatore e speaker, il Dott. Umberto Macchi è riconosciuto come uno dei massimi esperti di comunicazione digital e social in Italia. L’AEREClo ha invitato alla 55° Convocazione Accademica per spiegare come integrare i vecchi strumenti di vendita con i nuovi, ovvero i social network.Qui una sintesi del suo intervento.

Giordano Aspromonti

Umberto Macchi

Desidero riepilogare brevemente in questepagine la storia della nostra Missione Fu-

turo, a beneficio di chi non ci conoscesse an-cora o di chi ci ha conosciuto da poco. La Onlusnasce nel 2000 per volontà di alcuni membri diAEREC accomunati dall’intento di alleviare lesofferenze nel continente africano e non solo.Al motto di “Facciamoci del bene, facendo delbene”, si è quindi passati a cercare di indivi-duare quale potesse essere il progetto giustoda realizzare: all’epoca non disponevamo an-cora di fondi ma solo di una grande voglia difare.Sempre in quel periodo io frequentavo, da vo-lontaria, l’Istituto delle Suore di Maria Santis-sima Consolatrice. Qui seppi dalla MadreSuperiora che in Costa d’Avorio, dove l’Istitutoera presente da alcuni anni, le sorelle avevanoricevuto in dono un terreno di 4 ettari da partedegli anziani di Songon, un comune compostoda 5 villaggi in una zona rurale molto povera acirca 40 km dalla capitale Abidjan. La donazioneera finalizzata alla realizzazione di un presidioin un’area dove fino a pochi anni fa vi era la to-tale mancanza di assistenza sanitaria, in cui ledonne partorivano a casa o in luoghi di fortuna,i bambini morivano per le conseguenze di sem-plici ferite non disinfettate, oppure per gastro-enterite, per non parlare della vasta diffusionedella malaria. Abbiamo quindi abbracciato su-bito il progetto e ci siamo messi in moto, racco-gliendo i primi fondi e chiedendo i preventivi peravviare i lavori. L’idea era quella di iniziare alpiù presto per costruire l’ospedale a tranche, se-condo la disponibilità economica. Ma capimmoche non era solo una questione di soldi: ab-biamo incontrato nel corso degli anni varie dif-ficoltà legate ad un lungo periodo di disordinisocio-politici nel Paese che hanno rallentato ilavori nel cantiere, per la difficoltà a reperire siala materia prima che gli operai. La stessa buro-crazia ivoriana non ci ha certo aiutato: ci sono

voluti ben 5 anni di solleciti per riuscire final-mente ad ottenere l’allacciamento alla correnteelettrica e alla rete idrica!Ora però, dopo tanta fatica, dopo tanti momentidi frustrazione e di sconforto alternati a periodidi ottimismo e di successi, oggi possiamo es-sere orgogliosi del nostro centro sanitario di ben1.500 mq che offre il servizio di pronto soccorsoh24, medicina generale, pediatrica e ginecolo-gica, un reparto di maternità, degenza, fisiote-rapia e un blocco di visite specialistiche comeecografia, ECG, oculistica e un laboratorio dianalisi ben allestito e attrezzato. A questi si ag-giungono una farmacia ben fornita, una ambu-lanza, una sala formazione e gli alloggi per ilpersonale residente, comprensivi di cucina.Oltre alle attività quotidiane, presso il nostro presidio sanitario vengono regolarmente orga-nizzate giornate di ‘porte aperte’ per la sensibi-lizzazione della popolazione, prevenzione emonitoraggio in campo di diabete, ipertensionearteriosa, affezioni neurologiche, buco-dentali eoculistiche. E possiamo anche essere orgogliosidei tanti complimenti che abbiamo ricevuto, findall’inaugurazione, da parte di funzionari del Mi-nistero della Salute e del Governo, dell’Amba-

sciatore d’Italia in Costa d’Avorio, dall’Amba-sciatrice della Costa d’Avorio in Italia, che tral’altro è medico e professore universitario in me-dicina, e molti altri per l’eleganza dell’allesti-mento, per l’ottima gestione e la scrupolosapulizia.Ma il nostro compito non è certo finito: dal mo-mento in cui abbiamo accettato di occuparcidella gestione del presidio sanitario (con i rela-tivi oneri economici), personalmente seguo quo-tidianamente l’attività attraverso Skype eWhatsup, oltre a recarmi in loco diverse voltel’anno secondo le necessità che si impongono,dalle questioni burocratiche ai lavori straordinarie di manutenzione fino alle riunioni periodichecon il personale.

MISSIONE FUTUROOrganizzazione Umanitaria Internazionale  ONLUS

MISSIONE FUTUROOrganizzazione Umanitaria Internazionale  ONLUS

BREVE STORIA DEL PRESIDIO SANITARIO A SONGONdi Carmen Seidel

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M issione Futuro

Missione Futuro per il futuro 

dei bambini

Missione Futuro, con il sostegno deglianziani del villaggio e la collaborazionedel parroco locale, ha individuato aSongon alcuni bambini particolarmentebisognosi di assistenza, in parte orfani.Ci siamo impegnati quindi a garantire,attraverso un programma di sostegnoa distanza, la loro scolarizzazione, l’ac-quisto del materiale scolastico, oltreche naturalmente il cibo, l’abbiglia-mento, la pulizia personale e le curemediche. Un gruppo di volontari locali

controlla regolarmente il buon anda-mento del progetto e lo sviluppo deifanciulli. Durante i suoi soggiorni aSongon, la Presidente non mancamai di incontrarli tutti, per salutarli,identificare bisogni particolari, do-cumentare la loro crescita con lefotografie e raccogliere letterinedi ringraziamento destinati ai so-stenitori in Italia. Siamo semprealla ricerca di nuovi fondi perpotere assicurare il futuro dei

nostri bambini: ricordiamo quindi checon soli € 25 al mese si può fare dav-vero tanto! Sono tanti gli Accademiciche dovremmo ringraziare per il soste-gno al nostro programma ma in parti-colare qui vogliamo ricordare unmembro dell’AEREC, il Dott. GiovanniBasagni, industriale nel settore dell’ab-bigliamento, il quale da anni ci dona re-golarmente una grande quantità di capinuovi, tanti da soddisfare le esigenzenon solo dei bambini del progetto maanche altri, non meno bisognosi.

Il sostegno di Missione Futuro alle

cooperative agricole

Da anni Missione Futuro sostiene siauna cooperativa di donne che coltivanoe trasformano il tubero manioca, siauna cooperativa di giovani, tutti diplo-mati, che coltivano molte varietà di ver-dure e insalata su un terreno messo adisposizione del Comune di Songon.Attraverso l’elaborazione di businessplan, la trasmissione di know how ed ilcontrollo e affiancamento nella fase diproduzione, Missione Futuro aiuta lacooperative a superare le loro difficoltà

nello strutturarsi e organizzarsi in modoprofessionale nonché a rispettarequantità e qualità nella produzione e neitempi di consegna. Il risultato è che lacooperativa delle donne ha già espor-tato in Italia grandi quantità di attiéké,un sottoprodotto della manioca e simileal couscous, e i giovani, dopo una fasedi sperimentazione con una moltitudinedi semi provenienti dall’Italia, ha identi-ficato le specie più adatte al terreno eal clima e quindi ha diversificato e com-pletato la gamma degli ortaggi da met-tere sul mercato.

ONG Lobus Action

Vi avevo già parlato, in numero pre-cedente del Giornale dell’Accademia,del fondatore e Presidente della LobusAction, Beugre Loba Jules, gravemente“diversamente abile” – come oggi siusa dire – a causa di una poliomielite.Nonostante le gravi malformazioni fi-

siche che gli impediscono qualsiasitipo di attività fisica, egli presentaun’intelligenza e un’energia mentalee vitale al di sopra della norma, benriflesse nel suo sguardo profondo.Quando ho visto per la prima volta inche condizioni vivesse, il corpo infermosdraiato e appoggiato sul suolo nudo,gli ho chiesto se poteva essergli utileuna sedia a rotelle, dal momento chene avevamo ricevuto diverse in do-nazione. Egli mi ha risposto che hapienamente accettato il suo destinovoluto dal Signore e se davvero cifosse una carrozzella disponibile,l’avrebbe in ogni caso ceduta a qualcunaltro bisognoso. Non ci sono paroledavanti a tanta miseria sopportatacon tanta nobiltà d’animo.

Beugre Loba Jules ha voluto forte-mente l’associazione Lobus Action,oggi riconosciuta a tutti gli effetti, pertutelare tutti coloro che presentanohandicap, difendendo i loro diritti da-vanti alle autorità e alla popolazione. Sono più di 100 a Songon, le personeafflitte da malformazioni gravi fin dallanascita oppure a seguito di qualchemalattia o incidente. Le tradizionilocali impongono che essi vivanospesso nascosti dalle proprie famiglie,relegati in casa senza assistenzasanitaria né cure appropriate. Ognivolta che abbiamo potuto, abbiamoaiutato queste persone con la dona-zione di alcune carrozzelle e lettiospedalieri (già messi a nostra di-sposizione dall’ospedale S. Camillo-

Forlanini di Roma) ed eseguito visitemediche gratuite. Fondi permettendo,vorremmo ora organizzare un equipedi medici volontari che possa seguirequeste persone con più costanza eincisività. Durante il mio ultimo soggiorno agiugno la Lobus Action, in collabora-zione con l’associazione nazionaledei non vedenti, ha organizzato unagiornata di sensibilizzazione a favoredei ciechi cui ho preso parte. In quel-l’occasione ho avuto modo di parlarecon Beugre Loba Jules di un gemel-laggio tra le nostre organizzazione,per il quale stiamo mettendo a puntoun programma comune.

Casei

MISSIONE FUTURO ONLUSPerchè il futuro

appartiene anche a loro!

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Destina il 5 per mille dell’IRPEF a MISSIONE FUTURO ONLUS.Indica nella tua dichiarazione dei redditi, nella casella

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• Presidio sanitario in Costa d’Avorio• Cooperativa di 500 donne a Songon,

coltivatrici della manioca

• Centro for mazione femminile di Songon• I bambini “della spazzatura” del Mokattam• Adozione a distanza

I NOSTRI PROGETTI:

www.missionefuturo.orgIl futuro dell’Africa è la nostra missione

Valore italianoalle relazioni internazionali

Accademia Europeaper le Relazioni Economiche e Culturali

Via Sebino 11 - 00199 Roma - Tel. 06 06 855 38 49 - [email protected] - www.aerec.org

Favorire lo scambio di idee e di progetti di business, promuovendo incontri, convegni e missioni in Italia e all’estero, agevolando contatti con istituzioni politiche, diplomatiche, finanziarie e culturali a livello internazionale. Questa la mission di AEREC, realtà che nasce come Dipartimento dell’Ente Nazionale per la Valorizzazione dell’Industria, Commercio e Artigianato fondato nel 1981.

Dalla sua costituzione, l’Accademia è divenuta un punto di riferimento per tutti quei professionisti e imprenditori che intendono ampliare i propri orizzonti oltre i confini nazionali, annoverando tra i propri membri personaggi di alto profilo culturale, umano, scientifico e professionale.

L’Accademia è impegnata da anni nella realizzazione di progetti internazionali sia di natura economica che umanitaria. Ciò ha permesso un proficuo confronto tra gli Accademici su svariate tematiche. Tra queste, il tema della solidarietà rappresenta un’importante finalità che AEREC persegue mediante Missione Futuro, Organizzazione Umanitaria Internazionale non Governativa che, con il supporto degli Accademici, opera in favore dei Paesi in via di sviluppo, soprattutto in Costa d’Avorio.

AEREC ha istituito il "Dipartimento Salute, Prevenzione e Benessere". Attraverso questa iniziativa, che si avvale della consulenza e del supporto del Dott. Mariano Marotta, Direttore di Farmaffari, l'Accademia intende aggregare gli imprenditori, i professionisti e le aziende che operano nel settore dell'indotto farmaceutico, cosmetico, dietetico-alimentare e anche quelle produttrici o distributrici di dispositivi medicali. Ciò permetterà di sviluppare nuovi business e nuove opportunità di interna-zionalizzazione delle imprese, oltre che di partecipare ad iniziative che possono preludere a sinergie e partnership.

AEREC invita gli operatori del settore della salute, nelle sue varie manifestazioni, ad avanzare, attraverso il Dottor Marotta, la propria candidatura per entrare nel consesso accademico AEREC e contribuire così allo sviluppo di un Dipartimento nato per valorizzare ed implementare le loro attività.