Organizzazione del lavoro e gestione di una sala operatoria (2000)

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La tesi illustra i risultati di una ricerca effettuata presso un importante ospedale romano, finalizzata alla individuazione dei fattori di inefficienza (numero di interventi effettuati più basso rispetto alla media) di una sala operatoria descritta come un ambiente disorganizzato e ad alta conflittualità. ---Abstract della tesi di Laurea in Psicologia - indirizzo del Lavoro e delle Organizzazioni (Vecchio Ordinamento)

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Page 1: Organizzazione del lavoro e gestione di una sala operatoria (2000)

“Organizzazione del lavoro e gestione di una sala operatoria.”Tesi in Psicologia (indirizzo del Lavoro e delle Organizzazioni) discussa in data 11/07/2000 con votazione finale: 110/lode

La tesi illustra i risultati di una ricerca effettuata presso un importante ospedale romano, finalizzata alla individuazione dei fattori di inefficienza (numero di interventi effettuati più basso rispetto alla media) di una sala operatoria descritta come un ambiente disorganizzato e ad alta conflittualità. Si sono indagate la frequenza, l’incidenza e le possibili cause dei ritardi osservati lungo il processo operatorio.I risultati empirici indicano, oltre ai “tempi tecnici” (tempo di intervento, tempo di osservazione post-intervento), l’incidenza di fattori di tipo gestionale, di organizzazione del lavoro e del sistema dei ruoli operanti all’interno della sala operatoria.Relativamente a questo secondo aspetto, è stato rilevato un forte attrito nei rapporti tra le varie figure professionali coinvolte nel processo operatorio, e una scarsa percezione degli ambiti di responsabilità e discrezionalità di ciascun ruolo (con frequenti ambiguità tra “prestazioni professionali straordinarie” e “favori personali”). È emersa inoltre una forte dinamica di presidio del proprio potere, giocata tra i chirurghi della sala relativamente alle modalità di compilazione delle liste operatorie; in teoria strutturate il pomeriggio del giorno precedente in base alle condizioni patologiche dei pazienti, in pratica continuamente ridefinite durante tutto il turno in base a criteri di “ossequio” alle richieste dei vari Dipartimenti, in base a linee gerarchiche multiple e rapporti di interdipendenza incrociata.