Organizzazione del CNVVF CGIL - CGIL - funzione … per corsi.pdfpotenziamento dei processi di...
61
Organizzazione del CNVVF CGIL COORDINAMENTO PROVINCIALE FORLI’-CESENA Forlì 13 ottobre 2009
Transcript of Organizzazione del CNVVF CGIL - CGIL - funzione … per corsi.pdfpotenziamento dei processi di...
Organizzazione del CNVVF
CGILCOORDINAMENTO PROVINCIALE
FORLI’-CESENA
Forlì 13 ottobre 2009
l‘Unità d'Italia trovò, in materia di servizio antincendio, una situazione disatrosa
� pochi Corpi pompieristici locali a carattere volontario e limitati alle circoscrizioni comunali � vaste zone, addirittura intere regioni, completamente prive di qualsiasi difesa organizzata contro il fuoco
LA STORIA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
Occorre arrivare al 1935 con il decreto legge 10 ottobre n. 2472, viene istituito il Corpo Pompieri alle dirette dipendenze del Ministero dell'Interno
� Ispettorato Centrale � Corpi provinciali
LA STORIA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
la legge 27 dicembre 1941, n. 1570 istituisceIL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
abrogando il Corpo Pompieri.
La 1570 stabilisce che il Corpo è alla diretta dipende nza di una Direzione Generale dei Servizi Antincendi del Ministero
dell’Interno, specificano i compiti e le norme circa g li oneri facenti carico alle Amministrazioni Provinciali, tenut e a fornire i locali per le caserme, gli alloggi di servizio per gli Ufficiali, ed il
personale per i servizi amministrativi e contabili dei Corpi provinciali.
LA STORIA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
DIREZIONE CENTRALE PER LA FORMAZIONE
�La legge 1570 ha investito il Corpo di compiti istituzionali propri delle Forze di Polizia, confer mati successivamente dalla Legge 13.5.1961 n.469.
� Norme successive hanno poi attribuito al personale, a seconda delle funzioni, le qualifiche di Agenti od Ufficiali di polizia giudiziaria e quella di Agenti di pubblica sicurezza.
� Il Regolamento, tuttora vigente, impone ai Vigili d el Fuoco di prestare servizio ovunque possano recare soccorso, anche se non di turno ( art.16 L. 469/61 -art.13 L. 27.12.1973 n.850 art.109 L. 469/61 e art. 8 L.1570/41 R.D. 16.3.1942 n.699 art.33, art.34)
LA STORIA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
� Un vero e proprio riadeguamento normativo ed organizzativo del servizio antincendi avviene solo n el 1961 con la legge 469 che sopprime i singoli Corpi provinciali ed istituisce un unico Corpo nazionale a carattere civile, suddiviso in Comandi provinciali, Distaccamenti e Posti di vigilanza.
� Vengono istituiti gli Ispettorati di zona, regional i e interregionali, che hanno il compito di realizzare il coordinamento funzionale dei Comandi provinciali.
Direzione Centrale per la Formazione
Istituto Superiore Antincendi
LA STORIA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
Con la legge n. 996 dell'8 dicembre del 1970 la Dir ezione Generale dei Servizi Antincendi, presso il Ministero dell'Inte rno, assunse la denominazione di Direzione Generale della Protezion e Civile
e dei Servizi Antincendi e le strutture del Corpo, pur mantenendo le attribuzioni previste furono così riordinat e:
�� Ispettore generale capo, Ispettore generale capo, �� Servizio tecnico centrale, Servizio tecnico centrale, �� Scuole centrali Scuole centrali antincendiantincendi e di protezione civile, e di protezione civile, �� Centro studi ed esperienze, Centro studi ed esperienze, �� Ispettorati regionali ed interregionali, Ispettorati regionali ed interregionali, �� Comandi provinciali, Comandi provinciali, �� Distaccamenti e Posti di vigilanza, Distaccamenti e Posti di vigilanza, �� Colonne mobili regionali di soccorso.Colonne mobili regionali di soccorso.
Direzione Centrale per la Formazione
Istituto Superiore Antincendi
LA STORIA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
DIREZIONE CENTRALE PER LA FORMAZIONE
Con la legge 930/80 oltre ad essere istituito il SI AAP (Servizio ispettivo antincendi aeroportuale e portuale articolato in tre ispettorati per l’Italia
settentrionale, centrale e meridionale) si costitui sce il ruolo del supporto tecnico, amministrativo e
contabile (STAC)
LA STORIA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
Il D.P.R. 398 del 7.9.01 ha articolato il Ministero dell’Interno in dipartimenti
I DIPARTIMENTI sono strutture centrali delMinistero dell’ Interno che sostituiscono le
vecchie Direzioni Generali, accorpandole tra loro secondo criteri di funzionalità e di
omogeneità delle materie
Il CNVVF oggi….
Organigramma del Ministero dell’Interno
LA RIFORMADELLA LEGGE 30 SETTEMBRE 2004 N. 252
�� Con la legge 30 settembre 2004,n. 252 Con la legge 30 settembre 2004,n. 252 èè stato disposto il passaggio stato disposto il passaggio del rapporto di impiego del personale del Corpo nazionale dei videl rapporto di impiego del personale del Corpo nazionale dei vigili gili del fuoco, dal regime del fuoco, dal regime privatisticoprivatistico, a cui fu assoggettato, con , a cui fu assoggettato, con l'emanazione del decreto legislativo 3 febbraio 1993,n. 29, a qul'emanazione del decreto legislativo 3 febbraio 1993,n. 29, a quello ello di diritto pubblico, collocazione certamente pidi diritto pubblico, collocazione certamente piùù consona alle missioni consona alle missioni istituzionali del soccorso pubblico, della prevenzione incendi, istituzionali del soccorso pubblico, della prevenzione incendi, della della protezione civile e della difesa civile, con ciò allineando protezione civile e della difesa civile, con ciò allineando l'ordinamento dei vigili del fuoco a quello del personale degli l'ordinamento dei vigili del fuoco a quello del personale degli altri altri Corpi dello Stato, anch'essi, chiamati alla difesa dei valori Corpi dello Stato, anch'essi, chiamati alla difesa dei valori fondamentali della Repubblica ed indicati all'art. 3 del citato fondamentali della Repubblica ed indicati all'art. 3 del citato dlgsdlgs29/93, attualmente decreto legislativo 30 marzo 2001,n. 16529/93, attualmente decreto legislativo 30 marzo 2001,n. 165
�� In attuazione dell'articolo 2 della stessa legge di riforma In attuazione dell'articolo 2 della stessa legge di riforma èè stato stato emanato il decreto legislativo 217/2005, per la disciplina dei emanato il decreto legislativo 217/2005, per la disciplina dei contenuti del rapporto di impiego del personale del C.N.VV.F.contenuti del rapporto di impiego del personale del C.N.VV.F.
LA RIFORMADELLA LEGGE 30 SETTEMBRE 2004 N. 252
Gli obiettivi del decreto legislativo:Gli obiettivi del decreto legislativo:
�� riqualificazione del servizio pubblico svolto dal Corpo Nazionalriqualificazione del servizio pubblico svolto dal Corpo Nazionale dei e dei vigili del fuoco e rivalutazione della funzione sociale del vigivigili del fuoco e rivalutazione della funzione sociale del vigile del le del fuoco, quale operatore di sicurezza civile e professionista dellfuoco, quale operatore di sicurezza civile e professionista della a prevenzione e del soccorso per la tutela dei cittadini e dei benprevenzione e del soccorso per la tutela dei cittadini e dei beni della i della collettivitcollettivitàà
�� riaffermazione implicita dell'imprescindibile unitarietriaffermazione implicita dell'imprescindibile unitarietàà del Corpo, a del Corpo, a garanzia dell'assolvimento delle funzioni di salvaguardia della garanzia dell'assolvimento delle funzioni di salvaguardia della sicurezza dei cittadini affidate dalla Costituzione allo Statosicurezza dei cittadini affidate dalla Costituzione allo Stato
�� potenziamento dei processi di evoluzione e innovazione del Corpopotenziamento dei processi di evoluzione e innovazione del Corpo, , attraverso la valorizzazione delle risorse umane e l'adeguamentoattraverso la valorizzazione delle risorse umane e l'adeguamentodelle professionalitdelle professionalitàà a nuovi modelli organizzativia nuovi modelli organizzativi
Capo dipartimento dei vigili del fuoco,del soccorso pubblico e difesa civile
Direttore Centrale per le risorse
finanziarie
Direttore Centrale per la
prevenzione e sicurezzatecnica
Direttore Centrale
per l’emergenza
e ilsoccorsotecnico
DirettoreCentrale per le risorse
logistiche e
strumentali
Direttore Centrale per la
formazione
Direttore Centraleper gliaffari
generali
Direttore Centraleper lerisorse umane
Ispettore generale capo C.N.VV.F.Vice capodipartimento vicario
CapoUfficio
centrale ispettivo
Vice capo Dipartim.Direttore Centraleper la difesa civilee le
politichedi
protezionecivile
Organigramma del Dipartimento VVF SP e DC
DIREZIONE CENTRALE PER LA FORMAZIONE
Le Direzioni Centrali del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della difesa Civile, coordinate dall’IGC
�l'Emergenza e il Soccorso TecnicoCoordina e dirige tutte le attività del Centro Operativo; utilizza e gestisce le reti di monitoraggio e allarme...
�la Prevenzione e la Sicurezza TecnicaCura la predisposizione di norme per la prevenzione incendi; Svolge attività di studio e ricerca per la protezione attiva e passiva dagli incendi...
�la FormazioneSvolge attività di formazione di base, specialistica e di qualificazione, sia professionale che motoria e corsi di aggiornamento sanitario del personale...
�le Risorse Logistiche e Strumentali
Pianificazione e programmazione degli acquisti di beni mobili ed immobili; Pianificazione delle attività informatiche e di telecomunicazione; definizione delle necessità, programmazione e determinazione degli acquisti nel settore...
�Direzione Centrale per le Risorse FinanziariePianificazione e gestione delle risorse finanziarie...
DIREZIONE CENTRALE PER LA FORMAZIONE
Le Direzioni e gli uffici centrali del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della difesa Civile
�la Difesa Civile e le Politiche di Prot. CivileCura il raccordo tra la Direzione centrale e l'attività di difesa civile svolta dal CNVVF...
�le Risorse UmaneSvolge l'analisi delle risorse, gli studi e la pianificazione per la distribuzione e la mobilità delle risorse umane, permanenti, volontarie e di leva, del CNVVF...
�gli Affari Generali cura la gestione dei concorsi, contenzioso e attività assistenziali
�Ufficio Centrale Ispettivo Coordina l'attività di vigilanza in materia di prevenzione incendi sul rispetto delle norme...
� Ufficio di staff
Collaborano direttamente con il Capo Dipartimento e con l’IGC, Capo Dipartimento vicario
�� Soccorso tecnico urgenteSoccorso tecnico urgente
�� Prevenzione incendiPrevenzione incendi
�� Vigilanza Vigilanza antincendiantincendi
�� Formazione addetti Formazione addetti antincendiantincendi
Le Attività dei Vigili del Fuoco
PREVENZIONE INCENDI
�� La prevenzione, unitamente alla estinzione degli La prevenzione, unitamente alla estinzione degli incendi, costituisce compito istituzionale del incendi, costituisce compito istituzionale del C.N.VV.F., finalizzato a conseguire gli obiettivi C.N.VV.F., finalizzato a conseguire gli obiettivi primari di sicurezza della vita umana e della primari di sicurezza della vita umana e della incolumitincolumitàà delle persone, secondo criteri delle persone, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionaleapplicativi uniformi sul territorio nazionale
�� Tale servizio Tale servizio èè disciplinato dalle leggi n. 1570 del disciplinato dalle leggi n. 1570 del 1941, n.469 del 1961, n.966 del 1965, nonch1941, n.469 del 1961, n.966 del 1965, nonchéé dai dai regolamenti emanati con D.P.R. 577 del 1982 e n. regolamenti emanati con D.P.R. 577 del 1982 e n. 37 del 199837 del 1998
PREVENZIONE INCENDI
�� I Comandi provinciali dei Vigili del fuoco svolgono I Comandi provinciali dei Vigili del fuoco svolgono l'attivitl'attivitàà di prevenzione incendi attraverso:di prevenzione incendi attraverso:
1.1. l'esame dei progetti di nuovi impianti o costruzioni l'esame dei progetti di nuovi impianti o costruzioni civili ed industriali o di modifiche di quelli esistenti civili ed industriali o di modifiche di quelli esistenti
2.2. accertamenti accertamenti -- sopralluogo ( visite tecniche ) al sopralluogo ( visite tecniche ) al termine dei quali, in caso di esito favorevole, si termine dei quali, in caso di esito favorevole, si provvede al rilascio del provvede al rilascio del ““ Certificato di Prevenzione Certificato di Prevenzione IncendiIncendi " "
PREVENZIONE INCENDI
�� Le aziende sottoposte al controllo dei Le aziende sottoposte al controllo dei Comandi Provinciali VV.F. sono quelle Comandi Provinciali VV.F. sono quelle elencate nelle tabelle A e B del D.P.R. elencate nelle tabelle A e B del D.P.R. 26/05/1959 n. 689 e nell'allegato al D.M. 26/05/1959 n. 689 e nell'allegato al D.M. 16/02/198216/02/1982
VIGILANZA ANTINCENDIO
�� La vigilanza antincendio costituisce un servizio La vigilanza antincendio costituisce un servizio finalizzato a conseguire gli obiettivi primari di finalizzato a conseguire gli obiettivi primari di sicurezza pubblica, parimenti a quello di sicurezza pubblica, parimenti a quello di prevenzione incendiprevenzione incendi
�� Il servizio, basato sulla presenza in loco di Il servizio, basato sulla presenza in loco di personale del C.N.VV.F., completa infatti le misure personale del C.N.VV.F., completa infatti le misure tecniche di sicurezza antincendio, prevenendo tecniche di sicurezza antincendio, prevenendo situazioni di rischio ed assicurando l'immediato situazioni di rischio ed assicurando l'immediato intervento in caso di incendiointervento in caso di incendio
VIGILANZA ANTINCENDIO
�� Questo servizio trova la sua principale Questo servizio trova la sua principale attuazione nell'ambito dei locali di pubblico attuazione nell'ambito dei locali di pubblico spettacolo ed intrattenimento, secondo la spettacolo ed intrattenimento, secondo la disciplina impartita con decreto del Ministro disciplina impartita con decreto del Ministro dell'Interno 22 febbraio 1996, n.261, e viene dell'Interno 22 febbraio 1996, n.261, e viene richiesto anche negli ambiti portuali durante richiesto anche negli ambiti portuali durante le operazioni di imbarco e sbarco di merci le operazioni di imbarco e sbarco di merci pericolosepericolose
INTERVENTI SUL TERRITORIO
�� Dal 1941 al Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, prima Dal 1941 al Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, prima frammentato nei vari corpi comunali, sono stati affidati compitiframmentato nei vari corpi comunali, sono stati affidati compitisempre pisempre piùù vari e complessi, al passo con lo sviluppo del vari e complessi, al passo con lo sviluppo del PaesePaese
�� Ogni giorno, ogni notte i vigili del fuoco sono pronti ad Ogni giorno, ogni notte i vigili del fuoco sono pronti ad intervenire a soccorso di persone, a salvaguardia di beni, a intervenire a soccorso di persone, a salvaguardia di beni, a tutela dell'ambientetutela dell'ambiente
�� Nelle calamitNelle calamitàà la rapiditla rapiditàà di intervento, la competenza e di intervento, la competenza e purtroppo l'esperienza acquisita in precedenti attivitpurtroppo l'esperienza acquisita in precedenti attivitàà di di protezione civile si rivelano fondamentali nell'opera di protezione civile si rivelano fondamentali nell'opera di soccorso alle popolazioni colpite da calamitsoccorso alle popolazioni colpite da calamitàà naturali o grandi naturali o grandi eventi disastrosieventi disastrosi
INTERVENTI SUL TERRITORIO
�� All'impegno sempre massimo ed alla professionalitAll'impegno sempre massimo ed alla professionalitààdimostrate in ogni occasione da tutti i componenti del Corpo dimostrate in ogni occasione da tutti i componenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si affiancano mezzi e Nazionale dei Vigili del Fuoco si affiancano mezzi e tecnologie sempre pitecnologie sempre piùù efficaci, frutto dell'esperienza efficaci, frutto dell'esperienza quotidiana nel soccorsoquotidiana nel soccorso
�� Di pari passo alle capacitDi pari passo alle capacitàà operative, l'aggiornamento delle operative, l'aggiornamento delle norme di prevenzione incendi e l'evoluzione dei manufatti, norme di prevenzione incendi e l'evoluzione dei manufatti, dei materiali e degli impianti consentono un continuo dei materiali e degli impianti consentono un continuo innalzamento del livello di sicurezza nelle varie attivitinnalzamento del livello di sicurezza nelle varie attivitàà a a rischiorischio
�� Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco èè pronto alle richieste pronto alle richieste di sicurezza, professionalitdi sicurezza, professionalitàà e rapidite rapiditàà d'intervento che il d'intervento che il Paese chiedePaese chiede
DIREZIONI CENTRALIDIREZIONI CENTRALI
COMANDI PROVINCIALICOMANDI PROVINCIALI
DIREZIONI REGIONALIDIREZIONI REGIONALI
Organizzazione sul territorio
Gli attuali livelli Gli attuali livelli organizzativi:organizzativi:
��nazionalenazionale��regionaleregionale
��provincialeprovinciale
Organizzazione sul territorio
�� Attualmente l'organizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili Attualmente l'organizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, volta a garantire la massima tempestivitdel Fuoco, volta a garantire la massima tempestivitàà di di intervento mediante la capillaritintervento mediante la capillaritàà della distribuzione del della distribuzione del personale e la flessibilitpersonale e la flessibilitàà delle strutture operative, si delle strutture operative, si compone di :compone di :
�� 18 Direzioni Regionali o Interregionali18 Direzioni Regionali o Interregionali�� 100 Comandi Provinciali 100 Comandi Provinciali �� oltre 370 distaccamenti di cittoltre 370 distaccamenti di cittàà o di provincia o di provincia �� 55 distaccamenti aeroportuali e portuali 55 distaccamenti aeroportuali e portuali �� 44 tra nuclei di sommozzatori e di 44 tra nuclei di sommozzatori e di elicotteristielicotteristi�� oltre 200 distaccamenti formati da personale volontariooltre 200 distaccamenti formati da personale volontario
Organizzazione sul territorio
�� Il Corpo Nazionale dei vigili del fuoco Il Corpo Nazionale dei vigili del fuoco effettua in un anno circa 650.000 interventi effettua in un anno circa 650.000 interventi di soccorso ripartiti nelle diverse casistichedi soccorso ripartiti nelle diverse casistiche
"
"
"
"
"
"" "
"
"
"
"
"
"
"
"
"
""
"
"
"
"
"
"
""
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
""
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
""
"
"
"
"
"
"
"
"
" "
"
"""
"
"
"
"
""
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"" "
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"" "
"
"
"
"
"
"
"
"
"
""
"
"
"
"
"
"
""
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
""
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
""
"
"
"
"
"
"
"
"
" "
"
"""
"
"
"
"
""
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"" "
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
SEDI OPERATIVE VV.F.SEDI OPERATIVE VV.F.SEDI OPERATIVE VV.F.
377 Distaccamenti permanenti12 nuclei Elicotteri
377 Distaccamenti permanenti377 Distaccamenti permanenti12 nuclei Elicotteri12 nuclei Elicotteri
Distaccamenti volontariDistaccamenti volontariDistaccamenti volontariλ β α π
100+3 Comandi Provinciali100+3 Comandi Provinciali100+3 Comandi Provinciali
Operatori Operatori elicotteristielicotteristi
Operatori SubacqueiOperatori Subacquei
Operatori PortualiOperatori Portuali
Operatori NBCROperatori NBCR
Operatori TLC Operatori TLC
Operatori SAFOperatori SAF
Attività specialistiche
BARIBARI
Sede nucleo
Centro Addestramento
GENOVAGENOVA
PESCARAPESCARAAREZZOAREZZO
SALERNOSALERNO
ALGHEROALGHERO(SS)(SS)
CIAMPINO CIAMPINO (ROMA)(ROMA)
Centro Centro Addestramento Volo Addestramento Volo
CIAMPINO (ROMA)CIAMPINO (ROMA)
CATANIACATANIA
TORINOTORINO
VARESEVARESE
BOLOGNABOLOGNA
VENEZIAVENEZIA
Dislocazione Nuclei Dislocazione Nuclei VigilfuocoVigilfuoco ““ ELICOTTERIELICOTTERI ””
GENOVAGENOVA
LA SPEZIALA SPEZIA
LIVORNOLIVORNO
TRIESTETRIESTE
VENEZIAVENEZIA
RAVENNARAVENNA
ANCONAANCONA
TARANTOTARANTO
NAPOLINAPOLI
CAGLIARICAGLIARI
BARIBARI
BRINDISIBRINDISI
CATANIACATANIA
PALERMOPALERMO
Sede nucleo
Centro Addestramento
Dislocazione Nuclei Dislocazione Nuclei VigilfuocoVigilfuoco ““ SOMMOZZATORISOMMOZZATORI ””
BOLOGNABOLOGNA
COMOCOMO
FERRARAFERRARA
FIRENZEFIRENZE
GROSSETOGROSSETO
MILANOMILANO
PISAPISA
REGGIO CALABRIAREGGIO CALABRIA
RIMINIRIMINI
ROMAROMA
C.A.S.C.A.S.
SALERNOSALERNO
SASSARISASSARI
TERAMOTERAMO
TORINOTORINO
VICENZAVICENZA
VITERBOVITERBO
SAVONASAVONA
GENOVAGENOVA
LA SPEZIALA SPEZIA
LIVORNOLIVORNO
TRIESTETRIESTEVENEZIAVENEZIA
RAVENNARAVENNA
ANCONAANCONA
TARANTOTARANTONAPOLINAPOLI
GIOIA TAURO (RC)GIOIA TAURO (RC)
AUGUSTA (SR)AUGUSTA (SR)
CAGLIARICAGLIARI
BARIBARI
BRINDISIBRINDISI
MESSINAMESSINA
CATANIACATANIA
CIVITAVECCHIA (RM)CIVITAVECCHIA (RM)
PALERMOPALERMO
PORTO TORRES (SS)PORTO TORRES (SS)
GAETA (LT)GAETA (LT)
VIBO VALENTIAVIBO VALENTIA
TRAPANITRAPANI
I ClasseI Classe
II ClasseII Classe
III ClasseIII Classe
porti di rilevanza internazionale
porti di rilevanza nazionale
porti di rilevanza regionale o interregionale
Dislocazione sedi Dislocazione sedi VigilfuocoVigilfuoco ““ PORTUALIPORTUALI ””
SPECIALIZZAZIONI
IL NUCLEO ELICOTTERIIL NUCLEO ELICOTTERI�� sonosono 12 nuclei distribuiti sul territorio nazionale 12 nuclei distribuiti sul territorio nazionale
�� pilotare elicotteri, in condizioni spesso critiche, pilotare elicotteri, in condizioni spesso critiche, comporta specifiche competenze ed un comporta specifiche competenze ed un addestramento mirato e continuoaddestramento mirato e continuo
�� soccorso a persone, ricerca, antincendiosoccorso a persone, ricerca, antincendio
SPECIALIZZAZIONI
IL NUCLEO SOMMOZZATORIIL NUCLEO SOMMOZZATORI�� I I Sommozzatori nascono nel 1952 e sono Sommozzatori nascono nel 1952 e sono
presenti in 32 nuclei ed operano in particolari presenti in 32 nuclei ed operano in particolari condizioni operative: salvataggio di persone e condizioni operative: salvataggio di persone e cose in allagamenti, straripamenti ed alluvionicose in allagamenti, straripamenti ed alluvioni
SPECIALIZZAZIONIIL NUCLEO SAFIL NUCLEO SAF�� La variabilitLa variabilitàà dell'ambiente in cui vive ed opera dell'ambiente in cui vive ed opera
la moderna societla moderna societàà, sia urbano che extraurbano, , sia urbano che extraurbano, nonchnonchéé le caratteristiche e le condizioni dello le caratteristiche e le condizioni dello stesso, notevolmente mutate nel corso degli stesso, notevolmente mutate nel corso degli anni, hanno determinato la necessitanni, hanno determinato la necessitàà di dotarsi di dotarsi di personale altamente specializzato nelldi personale altamente specializzato nell’’utilizzo utilizzo di tecniche speleologiche, di tecniche speleologiche, alpinistichealpinistiche e fluvialie fluviali
SPECIALIZZAZIONII PORTUALII PORTUALI�� Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone
di squadre di specialisti di squadre di specialisti ““portuali portuali ““
�� Sono Vigili del Fuoco brevettati nautici, in Sono Vigili del Fuoco brevettati nautici, in particolare, padroni di barca e motoristi, particolare, padroni di barca e motoristi, impiegati nelle attivitimpiegati nelle attivitàà di soccorso in maredi soccorso in mare
SPECIALIZZAZIONI
GLI AEROPORTUALIGLI AEROPORTUALI�� in 38 aeroporti nazionali sono presenti Vigili del in 38 aeroporti nazionali sono presenti Vigili del
Fuoco impiegati nelle attivitFuoco impiegati nelle attivitàà di prevenzione, di prevenzione, soccorso e spegnimento di incendi nei soccorso e spegnimento di incendi nei sedimisedimiaereoportualiaereoportuali
SPECIALIZZAZIONI
RADIOMETRISTIRADIOMETRISTI�� Negli anni '60, la "guerra fredda" e la Negli anni '60, la "guerra fredda" e la
conseguente proliferazione di esperimenti con conseguente proliferazione di esperimenti con ordigni atomici, ma anche l'avvio ordigni atomici, ma anche l'avvio dell'utilizzazione a fini pacifici dell'energia dell'utilizzazione a fini pacifici dell'energia nucleare, comportarono la nascita della nucleare, comportarono la nascita della specializzazionespecializzazione
SPECIALIZZAZIONI
RADIORIPARATORIRADIORIPARATORI�� Il personale specialista presente nei vari Centri Il personale specialista presente nei vari Centri
TLC ha a disposizione anche mezzi o apparati TLC ha a disposizione anche mezzi o apparati speciali per poter intervenire in ogni situazione, speciali per poter intervenire in ogni situazione, anche avversa, nel ripristino di collegamenti...anche avversa, nel ripristino di collegamenti...
I NUCLEI ELICOTTERI
�� Nel 1954 nasce il primo nucleo elicotteri, a Nel 1954 nasce il primo nucleo elicotteri, a Modena Modena
�� Gli elicotteri si dimostreranno utili per la loro Gli elicotteri si dimostreranno utili per la loro rapiditrapiditàà di intervento, per la possibilitdi intervento, per la possibilitàà di di raggiungere zone altrimenti inaccessibili e per il raggiungere zone altrimenti inaccessibili e per il valido ausilio alle squadre a terra soprattutto in valido ausilio alle squadre a terra soprattutto in caso di calamitcaso di calamitàà naturalinaturali
�� Ad oggi i nuclei elicotteri sono 12 distribuiti sul Ad oggi i nuclei elicotteri sono 12 distribuiti sul territorio nazionale territorio nazionale
I SOMMOZZATORI�� Per le emergenze derivanti dal rischio acquatico, il Per le emergenze derivanti dal rischio acquatico, il
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone dei Nuclei Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone dei Nuclei di Soccorso Subacqueo ed Acquatico, presenti sul di Soccorso Subacqueo ed Acquatico, presenti sul territorio nazionale con 32 sedi, attive 24 ore su 24, ed territorio nazionale con 32 sedi, attive 24 ore su 24, ed oltre 360 operatori in grado di intervenire nelle varie oltre 360 operatori in grado di intervenire nelle varie situazioni di pericolo legate all'elemento acqua:situazioni di pericolo legate all'elemento acqua:
�� incendio a bordo di navi incendio a bordo di navi �� presenza di rischi biologici, chimici e nuclearipresenza di rischi biologici, chimici e nucleari�� ricerca di persone in mare, laghi e fiumi ricerca di persone in mare, laghi e fiumi �� emergenza alluvionaleemergenza alluvionale�� PeculiaritPeculiaritàà dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco èè
l'immersione anche in luoghi non convenzionali quali l'immersione anche in luoghi non convenzionali quali acquedotti, pozzi, reti fognarie ed acque nere.acquedotti, pozzi, reti fognarie ed acque nere.
I NUCLEI SAF�� La variabilitLa variabilitàà dell'ambiente in cui vive ed opera la moderna societdell'ambiente in cui vive ed opera la moderna societàà
hanno determinato in caso di incidente di vario tipo e natura, shanno determinato in caso di incidente di vario tipo e natura, scenari cenari di riferimento spesso critici in ordine alle situazioni del riscdi riferimento spesso critici in ordine alle situazioni del rischio per le hio per le persone e per gli operatori del soccorso tecnico urgentepersone e per gli operatori del soccorso tecnico urgente
�� accessi ai siti naturali come grotte, forre falesie ecc o artifiaccessi ai siti naturali come grotte, forre falesie ecc o artificiali ciali tralicci, grattacieli, viadotti ecc.tralicci, grattacieli, viadotti ecc.
�� Negli ultimi anni sono notevolmente aumentate le persone che si Negli ultimi anni sono notevolmente aumentate le persone che si dedicano ad attivitdedicano ad attivitàà sportive che spesso si svolgono in ambienti sportive che spesso si svolgono in ambienti particolarmente impervi dove le attrezzature e le tecniche di particolarmente impervi dove le attrezzature e le tecniche di intervento utilizzate da sempre dai vigili del fuoco risultavanointervento utilizzate da sempre dai vigili del fuoco risultavano poco poco efficaciefficaci
�� si si èè avvertita l'esigenza di elaborare ed adottare tecniche innovatiavvertita l'esigenza di elaborare ed adottare tecniche innovative ve di derivazione speleodi derivazione speleo--alpino e fluviale, inerenti le esigenze di alpino e fluviale, inerenti le esigenze di soccorso dei vigili del fuoco da estendere successivamente a tutsoccorso dei vigili del fuoco da estendere successivamente a tutto il to il personale del C.N.VV.F. personale del C.N.VV.F.
I NUCLEI SAF�� Tali tecniche che sono denominate tecniche di Tali tecniche che sono denominate tecniche di
derivazione Speleo derivazione Speleo AlpinisticaAlpinistica e Fluviale consentono, se e Fluviale consentono, se adeguatamente acquisite, di aumentare il livello di adeguatamente acquisite, di aumentare il livello di sicurezza dei soccorritori e migliorare il servizio offerto sicurezza dei soccorritori e migliorare il servizio offerto alla popolazione in particolare in quelle situazioni in cui, alla popolazione in particolare in quelle situazioni in cui, a causa dello specifico scenario incidentale, non sono a causa dello specifico scenario incidentale, non sono utilizzabili i normali mezzi in dotazioneutilizzabili i normali mezzi in dotazione
�� Il progetto prevede 4 tipi di qualificazioni distribuite su Il progetto prevede 4 tipi di qualificazioni distribuite su due livelli comprendenti ciascuno due fasi (primo livello due livelli comprendenti ciascuno due fasi (primo livello fase A, primo livello fase B, secondo livello fase A e fase A, primo livello fase B, secondo livello fase A e secondo livello fase B) secondo livello fase B)
�� Tali tecniche attualmente interessano non solo i vigili del Tali tecniche attualmente interessano non solo i vigili del fuoco italiani ma anche quelli di altre nazioni europee fuoco italiani ma anche quelli di altre nazioni europee
I NUCLEI SAF
�� Recentemente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha Recentemente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha avuto un ruolo di prestigio nell'ambito del progetto avuto un ruolo di prestigio nell'ambito del progetto Europeo denominato LEONARDOEuropeo denominato LEONARDO
�� Nello specifico il progetto che Nello specifico il progetto che èè stato denominato EUSR stato denominato EUSR (Soccorso speciale speleo (Soccorso speciale speleo alpinisticoalpinistico formazione e formazione e aggiornamento dei Vigili del fuoco in Europa) aveva aggiornamento dei Vigili del fuoco in Europa) aveva l'obiettivo di standardizzare tra i vigili del fuoco europei l'obiettivo di standardizzare tra i vigili del fuoco europei l'utilizzo di tale tecniche nell'ambito del soccorsol'utilizzo di tale tecniche nell'ambito del soccorso
�� Allo stato attuale il personale in possesso delle varie Allo stato attuale il personale in possesso delle varie qualifiche previste dal progetto risulta dislocato nelle qualifiche previste dal progetto risulta dislocato nelle varie Regioni del territorio Nazionalevarie Regioni del territorio Nazionale
�� Le piLe piùù ampie concentrazioni si hanno in Toscana in ampie concentrazioni si hanno in Toscana in Liguria e in PiemonteLiguria e in Piemonte
I NUCLEI SAF
�� Di particolare interesse Di particolare interesse èè stata l'attivitstata l'attivitàà svolta dal svolta dal personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in possesso delle qualifiche S.A.F. nelle regioni colpite possesso delle qualifiche S.A.F. nelle regioni colpite da catastrofi naturali come il sisma in Umbria e da catastrofi naturali come il sisma in Umbria e Marche o come i dissesti idrogeologici della Marche o come i dissesti idrogeologici della Campania o lCampania o l’’alluvione dell'Italia settentrionalealluvione dell'Italia settentrionale
�� Nelle Regioni di Umbria e Marche i S.A.F. hanno Nelle Regioni di Umbria e Marche i S.A.F. hanno collaborato con le Sovrintendenze ai Beni Culturali e collaborato con le Sovrintendenze ai Beni Culturali e Ambientali per la messa in sicurezza delle opere Ambientali per la messa in sicurezza delle opere architettoniche e artistiche di particolare importanza architettoniche e artistiche di particolare importanza storica (torri, campanili, chiese fortezze ecc) storica (torri, campanili, chiese fortezze ecc)
I PORTUALIIl Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone di Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone di squadre di specialisti "portuali", Vigili del Fuoco squadre di specialisti "portuali", Vigili del Fuoco brevettati nautici, impiegati nelle attivitbrevettati nautici, impiegati nelle attivitàà di soccorso in di soccorso in mare, a terra, a bordo delle navi e dei galleggianti e mare, a terra, a bordo delle navi e dei galleggianti e presso i porti, da sempre luoghi ad alto rischio per la presso i porti, da sempre luoghi ad alto rischio per la complessitcomplessitàà delle attivitdelle attivitàà commerciali ed industriali in commerciali ed industriali in essi svolteessi svolte
I PORTUALI PORTUALI
�� Sono dislocati presso zone di particolare importanza Sono dislocati presso zone di particolare importanza tramite 24 distaccamenti portuali tramite 24 distaccamenti portuali
�� Come per le altre specializzazioni dei Vigili del Come per le altre specializzazioni dei Vigili del Fuoco, negli ultimi anni Fuoco, negli ultimi anni èè stata dedicata grande stata dedicata grande attenzione all'adeguamento tecnologico delle risorse attenzione all'adeguamento tecnologico delle risorse strumentalistrumentali
�� Le nuove unitLe nuove unitàà navali sono infatti sorvegliate alla navali sono infatti sorvegliate alla costruzione dal RINA (Registro Italiano Navale) e costruzione dal RINA (Registro Italiano Navale) e classificate per la navigazione nazionale, oltre che classificate per la navigazione nazionale, oltre che completamente equipaggiate per affrontare qualsiasi completamente equipaggiate per affrontare qualsiasi emergenzaemergenza
GLI AEROPORTUALI
�� 38 aeroporti nazionali dispongono di un servizio di 38 aeroporti nazionali dispongono di un servizio di soccorso e antincendio svolto dai Vigili del Fuocosoccorso e antincendio svolto dai Vigili del Fuoco
�� Data la natura delle esigenze che verrebbero a crearsi in Data la natura delle esigenze che verrebbero a crearsi in caso di incidente aereo, l'intervento deve risultare rapido caso di incidente aereo, l'intervento deve risultare rapido ed efficaceed efficace
�� Per questo i Vigili del Fuoco dispongono di tre tipologie Per questo i Vigili del Fuoco dispongono di tre tipologie di automezzi, per un totale di oltre 300 veicoli che di automezzi, per un totale di oltre 300 veicoli che garantiscono elevata velocitgarantiscono elevata velocitàà, facilit, facilitàà di manovra, di manovra, automatismi e grande capacitautomatismi e grande capacitàà di spegnimentodi spegnimento
GLI AEROPORTUALI
�� Anche la dotazione organica, attualmente di Anche la dotazione organica, attualmente di 3000 unit3000 unitàà verrverràà incrementata di 500 uominiincrementata di 500 uomini
�� Il personale viene tenuto in efficienza dalla Il personale viene tenuto in efficienza dalla costante partecipazione ad esercitazionicostante partecipazione ad esercitazioni
�� A tal fine, A tal fine, èè stato acquistato un simulatore di stato acquistato un simulatore di incendio di aeromobile da installarsi presso incendio di aeromobile da installarsi presso l'aeroporto di Fiumicino cui ne seguiranno l'aeroporto di Fiumicino cui ne seguiranno altri sei da dislocarsi sul territorio nazionale altri sei da dislocarsi sul territorio nazionale
I RADIOMETRISTI
�� Negli anni '60, la "guerra fredda" e la conseguente Negli anni '60, la "guerra fredda" e la conseguente proliferazione di esperimenti con ordigni atomici, ma proliferazione di esperimenti con ordigni atomici, ma anche l'avvio dell'utilizzazione a fini pacifici dell'energia anche l'avvio dell'utilizzazione a fini pacifici dell'energia nucleare sviluppano nella Nazione una coscienza intesa nucleare sviluppano nella Nazione una coscienza intesa a preservare la popolazione da questa nuova fonte di a preservare la popolazione da questa nuova fonte di rischiorischio
�� la legge sull'ordinamento del Corpo del 13 maggio 1961 la legge sull'ordinamento del Corpo del 13 maggio 1961 n. 469 attribuisce al Ministero dell'Interno, e per esso al n. 469 attribuisce al Ministero dell'Interno, e per esso al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, tra l'altro " i servizi Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, tra l'altro " i servizi tecnici per la tutela dell'incolumittecnici per la tutela dell'incolumitàà delle persone e la delle persone e la preservazione dei beni derivanti anche dall'impiego preservazione dei beni derivanti anche dall'impiego dell'energia nucleare dell'energia nucleare ““
�� Ciò comporta per il Corpo la necessitCiò comporta per il Corpo la necessitàà di specializzarsi di specializzarsi anche in questa materia e diversi ingegneri sono stati anche in questa materia e diversi ingegneri sono stati inviati presso le universitinviati presso le universitàà e successivamente all'estero e successivamente all'estero per conseguire la qualificazione necessaria ad affrontare per conseguire la qualificazione necessaria ad affrontare
I RADIOMETRISTI IN AZIONE
�� Per accertare la presenza di radiazioni ionizzanti si Per accertare la presenza di radiazioni ionizzanti si èècreata una rete di stazioni fisse di monitoraggio creata una rete di stazioni fisse di monitoraggio ambientale per il rilevamento della ricaduta radioattiva ambientale per il rilevamento della ricaduta radioattiva susseguente ad esplosioni nucleari contaminanti e delle susseguente ad esplosioni nucleari contaminanti e delle squadre speciali, "squadre squadre speciali, "squadre radiometricheradiometriche", composte da ", composte da personale opportunamente addestrato, equipaggiato con personale opportunamente addestrato, equipaggiato con particolari protezioni individuali e dotato di strumenti per particolari protezioni individuali e dotato di strumenti per la misurazione della radioattivitla misurazione della radioattivitàà, in grado di intervenire , in grado di intervenire in forma preventiva o di rilevamento e circoscrizione in forma preventiva o di rilevamento e circoscrizione della zona di pericolo, anche nei casi d'utilizzazione della zona di pericolo, anche nei casi d'utilizzazione pacifica dell'energia nuclearepacifica dell'energia nucleare
�� La prima rete di rilevamento della radioattivitLa prima rete di rilevamento della radioattivitàà viene viene impiantata nel 1966 e conta migliaia di stazioni dislocate, impiantata nel 1966 e conta migliaia di stazioni dislocate, oltre che nelle sedi del Corpo, anche nelle stazioni dei oltre che nelle sedi del Corpo, anche nelle stazioni dei CarabinieriCarabinieri
I RADIOMETRISTI IN AZIONE�� Il continuo miglioramento nel perseguire una sempre Il continuo miglioramento nel perseguire una sempre
maggiore efficienza ed efficacia dell'operativitmaggiore efficienza ed efficacia dell'operativitàà del del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco ha oggi portato alla Corpo Nazionale Vigili del Fuoco ha oggi portato alla modifica della rete con stazioni automatiche di modifica della rete con stazioni automatiche di rilevamento con strumenti d'ultima generazione, dotati rilevamento con strumenti d'ultima generazione, dotati anche di anche di autodiagnosiautodiagnosi con trasmissione ed elaborazione con trasmissione ed elaborazione dei dati rilevati, che consentono anche il monitoraggio dei dati rilevati, che consentono anche il monitoraggio ambientaleambientale
�� Tali stazioni sono situate ai nodi di una maglia in modo Tali stazioni sono situate ai nodi di una maglia in modo da ricoprire tutto il territorio nazionale e fanno capo alla da ricoprire tutto il territorio nazionale e fanno capo alla centrale d'allarme sempre presidiatacentrale d'allarme sempre presidiata
�� Per fronteggiare emissioni radioattive o sotto forma Per fronteggiare emissioni radioattive o sotto forma d'irraggiamento o contaminazione, il Corpo Nazionale d'irraggiamento o contaminazione, il Corpo Nazionale èèdotato di diversi laboratori mobili per eseguire misure e dotato di diversi laboratori mobili per eseguire misure e controlli picontrolli piùù sofisticati circa la natura delle radiazionisofisticati circa la natura delle radiazioni
LA RETE DI RILEVAMENTO RICADUTA RADIOATTIVA
RADIORIPARATORI�� Il Servizio Telecomunicazioni del C.N.VV.F. Il Servizio Telecomunicazioni del C.N.VV.F. èè stato istituito con il stato istituito con il
D.M. 4015 del 05/01/1974 e con il D.M. 77 del 07/09/1995 sono D.M. 4015 del 05/01/1974 e con il D.M. 77 del 07/09/1995 sono state ridefinite le varie competenze della struttura TLC con state ridefinite le varie competenze della struttura TLC con l'istituzione del Centro TLC Nazionale presente in Roma l'istituzione del Centro TLC Nazionale presente in Roma --CapannelleCapannelle e 18 Centri TLC di Zonae 18 Centri TLC di Zona
�� composti da personale operativo specializzato recentemente composti da personale operativo specializzato recentemente integrato con personale del supporto tecnico, provvedono alla integrato con personale del supporto tecnico, provvedono alla manutenzione e gestione permettendo il corretto funzionamento manutenzione e gestione permettendo il corretto funzionamento delle reti in uso al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuocodelle reti in uso al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
�� Il Servizio Telecomunicazioni Il Servizio Telecomunicazioni èè di competenza dell'Ispettorato per gli di competenza dell'Ispettorato per gli Impianti di Telecomunicazioni, Reti Impianti di Telecomunicazioni, Reti IonimetricheIonimetriche, Statistica ed , Statistica ed Automazione del Servizio Tecnico Centrale che dirige l'attivitAutomazione del Servizio Tecnico Centrale che dirige l'attivitàà di di sviluppo e manutenzione oltre all'attivitsviluppo e manutenzione oltre all'attivitàà amministrativa contabileamministrativa contabile
�� tramite il Centro TLC Nazionale svolge l'attivittramite il Centro TLC Nazionale svolge l'attivitàà tecnicotecnico--pratica di pratica di progettualitprogettualitàà, di manutenzione e di sperimentazione di nuove , di manutenzione e di sperimentazione di nuove apparecchiature e di sistemi di telecomunicazioni avanzati, apparecchiature e di sistemi di telecomunicazioni avanzati, comprese le trasmissioni satellitaricomprese le trasmissioni satellitari
RADIORIPARATORI
�� I Centri TLC di Zona lavorano in ambito regionale e dipendono I Centri TLC di Zona lavorano in ambito regionale e dipendono funzionalmente dalla rispettiva Direzione Regionale (le regioni funzionalmente dalla rispettiva Direzione Regionale (le regioni pipiùùgrandi e di pigrandi e di piùù difficile copertura radioelettrica quali Toscana, difficile copertura radioelettrica quali Toscana, Sardegna e Sicilia ne hanno due).Sardegna e Sicilia ne hanno due).
�� Il Servizio Telecomunicazioni Il Servizio Telecomunicazioni èè di fondamentale importanza per di fondamentale importanza per l'operativitl'operativitàà giornaliera del servizio reso alla comunitgiornaliera del servizio reso alla comunitàà da parte del da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
�� Comunicare significa poter gestire in ogni istante le migliori rComunicare significa poter gestire in ogni istante le migliori risorse isorse disponibili e ridurre i tempi di interventodisponibili e ridurre i tempi di intervento
�� Avere un proprio sistema di comunicazione permette di non essereAvere un proprio sistema di comunicazione permette di non esseredipendenti da altri sistemi di comunicazioni (ad esempio telefondipendenti da altri sistemi di comunicazioni (ad esempio telefonia ia pubblica) che potrebbe non essere utilizzabile proprio nel momenpubblica) che potrebbe non essere utilizzabile proprio nel momento to della grave emergenzadella grave emergenza
CENTRI TLC
�� In ogni Centro TLC di Zona esiste personale specialista che si In ogni Centro TLC di Zona esiste personale specialista che si occupa della installazione, manutenzione e riparazione ordinariaoccupa della installazione, manutenzione e riparazione ordinariae straordinaria di tutti gli apparati fissi e mobili presenti nee straordinaria di tutti gli apparati fissi e mobili presenti nel l territorio di competenza.territorio di competenza.
�� Il personale viene addestrato con corsi specifici che formano Il personale viene addestrato con corsi specifici che formano tutti coloro che sono interessati al tipo di servizio e che abbitutti coloro che sono interessati al tipo di servizio e che abbiano ano le necessarie conoscenze di base.le necessarie conoscenze di base.
�� Il Corpo dispone di una propria rete radio, funzionante su Il Corpo dispone di una propria rete radio, funzionante su apposite frequenze assegnate dal Ministero della Difesa, che apposite frequenze assegnate dal Ministero della Difesa, che permette i collegamenti su tutto il territorio nazionalepermette i collegamenti su tutto il territorio nazionale
CENTRI TLC
�� Le modalitLe modalitàà operative sono strutturate su vari livelli:operative sono strutturate su vari livelli:�� Collegamenti fra strutture fisse e mobili nell'ambito della provCollegamenti fra strutture fisse e mobili nell'ambito della provincia; incia; �� Collegamenti tra stazione fisse e mobili nell'ambito della regioCollegamenti tra stazione fisse e mobili nell'ambito della regione; ne; �� Collegamenti tra stazioni fisse e mobili nell'ambito nazionale cCollegamenti tra stazioni fisse e mobili nell'ambito nazionale con il on il
Centro Operativo della D.G.P.C.S.A. tramite interconnessione di Centro Operativo della D.G.P.C.S.A. tramite interconnessione di pipiùùponti radio. ponti radio.
�� Le apparecchiature radio utilizzate sono:Le apparecchiature radio utilizzate sono:�� 450 ponti radio (con installazione e manutenzione effettuata da 450 ponti radio (con installazione e manutenzione effettuata da
personale VV.F.); personale VV.F.); �� 700 stazioni radio fisse; 700 stazioni radio fisse; �� 8000 apparati radio veicolari; 8000 apparati radio veicolari; �� 5000 apparati radio portatili. 5000 apparati radio portatili. �� Il personale specialista presente nei vari Centri TLC ha a Il personale specialista presente nei vari Centri TLC ha a
disposizione anche mezzi o apparati speciali per poter intervenidisposizione anche mezzi o apparati speciali per poter intervenire in re in ogni situazione, anche avversa, nel ripristino di collegamenti oogni situazione, anche avversa, nel ripristino di collegamenti o nella nella creazione di nuove zone di copertura in caso di necessitcreazione di nuove zone di copertura in caso di necessitàà
CENTRI TLCELENCO DELLE SEDI DEI CENTRI TLC DI ZONA:ELENCO DELLE SEDI DEI CENTRI TLC DI ZONA:�� Piemonte e Valle d'Aosta Torino Piemonte e Valle d'Aosta Torino �� Lombardia Milano Lombardia Milano �� Veneto e Trentino Venezia Veneto e Trentino Venezia �� Friuli Venezia Giulia Udine Friuli Venezia Giulia Udine �� Liguria Genova Liguria Genova �� Emilia Romagna Bologna Emilia Romagna Bologna �� Toscana 1 Firenze Toscana 1 Firenze �� Toscana 2 Lucca Toscana 2 Lucca �� Umbria Spoleto (PG) Umbria Spoleto (PG) �� Marche Marche CivitanovaCivitanova Marche (MC) Marche (MC) �� Abruzzo e Molise Abruzzo e Molise ChietiChieti�� Campania Napoli Campania Napoli �� Puglia e Basilicata Bari Puglia e Basilicata Bari �� Calabria Reggio Calabria Calabria Reggio Calabria �� Sicilia 1 Palermo Sicilia 1 Palermo �� Sicilia 2 Catania Sicilia 2 Catania �� Sardegna 1 Cagliari Sardegna 1 Cagliari �� Sardegna 2 Sassari Sardegna 2 Sassari
�� 150 ingegneri (dirigenti tecnici)150 ingegneri (dirigenti tecnici)�� 600 tra ingegneri e architetti 600 tra ingegneri e architetti (ispettori, direttori e coordinatori (ispettori, direttori e coordinatori antincendiantincendi))
�� 500 tra geometri e periti 500 tra geometri e periti (assistenti e collaboratori (assistenti e collaboratori antincendiantincendi))
�� 27.000 tra capi reparto, capi squadra e vigili27.000 tra capi reparto, capi squadra e vigili�� 5.000 vigili volontari 5.000 vigili volontari �� 2.500 dipendenti di supporto tecnico 2.500 dipendenti di supporto tecnico
amministrativo amministrativo –– contabilecontabile
Il personale vigile del fuoco
I macchinari si suddividonoI macchinari si suddividono
�� Mezzi di pronto interventoMezzi di pronto intervento
�� Mezzi specialiMezzi speciali
I mezzi di pronto intervento sonoI mezzi di pronto intervento sono
AutopompaserbatoioAutopompaserbatoio APS APS AutobottepompaAutobottepompa ABPABP
Autofurgone Autofurgone PolisoccorsoPolisoccorso POL POL
AutogruAutogru AG Autoscala ASAG Autoscala AS
Autolettiga AL Autovettu ra AV Autolettiga AL Autovettu ra AV
Grazie dell’attenzione
