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30/01/2013 1 1 ORGANIZZAZIONE del CANTIERE in SICUREZZA 2 Organizzazione del Cantiere Il cantiere è un luogo di lavoro temporaneo e può essere definito come un’opera provvisoria o transitoria la cui durata, funzionale alla realizzazione dell’opera di ingegneria, è pari al decorso dei lavori. È definito temporaneo quando la sua durata è limitata nel tempo, mobile quando segue lo sviluppo dell’opera come, ad esempio, un cantiere stradale o un cantiere per opere idrauliche. Esso è il luogo in cui, secondo l’articolo 89 del TUSL, si effettuano lavori edili o di ingegneria civile tra cui: i lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali ed altro …

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ORGANIZZAZIONE del CANTIERE in SICUREZZA

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Organizzazione del Cantiere

Il cantiere è un luogo di lavoro temporaneo e può essere definitocome un’opera provvisoria o transitoria la cui durata, funzionale allarealizzazione dell’opera di ingegneria, è pari al decorso dei lavori.

È definito temporaneo quando la sua durata è limitata nel tempo,mobile quando segue lo sviluppo dell’opera come, ad esempio, un cantierestradale o un cantiere per opere idrauliche. Esso è il luogo in cui, secondol’articolo 89 del TUSL, si effettuano lavori edili o di ingegneria civile tra cui: ilavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione,conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, latrasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse,permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, inlegno o in altri materiali ed altro …

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Il cantiere può essere fisso se permane stabilmente nello stessoluogo per tutta la durata dei lavori, oppure mobile se durante lo sviluppo deilavori segue dinamicamente l’evolversi dell’opera. Si pensi ad esempio alcantiere per la costruzione di una strada o di una galleria, di una ferrovia, diuna condotta idraulica o elettrica. Inoltre, considerate le caratteristiche diunicità dovute sia all’opera da realizzare, sia al contesto ambientale in cuil’opera si colloca, il cantiere non può essere considerato né ripetitivo nétotalmente standardizzabile.

Non è quindi possibile indicare uno schema funzionale che possaessere utilizzato per tutti i cantieri poiché, a seconda del tipo di costruzioneche si deve realizzare e dell’area a disposizione, ogni cantiere rappresentaun caso a sé che va attentamente studiato e analizzato prima della suaorganizzazione.

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Per la realizzazione di una qualsiasi opera di ingegneria civile,occorre un cantiere organizzato in modo tale da poter eseguire i lavori nellemigliori condizioni di sicurezza e, nello stesso tempo, conseguire la massimaeconomia nei tempi e nei costi di costruzione. La corretta organizzazione delcantiere consente di attuare le misure di prevenzione e tutela dei lavoratori,nonché delle attrezzature e dei macchinari installati nel cantiere, inoltrepermette uno svolgimento efficiente e rapido dei lavori con il conseguenterisparmio di tempo nello svolgimento delle lavorazioni che si trasforma,come detto, anche in un risparmio economico.

La progettazione, la preparazione e l’allestimento del cantiere co-stituiscono le fasi esecutive attraverso le quali si concretizza l’interoprocesso edilizio, dalla valutazione della fattibilità dell’intervento fino alleverifiche finali sull’opera realizzata.

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Considerata la molteplicità delle operazioni che necessitano per lacostruzione, o manutenzione, di un’opera edile o infrastrutturale, per de-finire la sequenza e le fasi di lavoro, per selezionare le attrezzature e lemacchine necessarie con il relativo posizionamento all’interno del cantiere,per individuare gli spazi destinati alle lavorazioni e per stabilire la viabilitàriservata al transito dei mezzi, si rende indispensabile la progettazione del

cantiere. Il processo di realizzazione di una costruzione edile si articola se-condo una sequenza, variabile, di operazioni. L’impianto e l’organizzazionedel cantiere devono essere quindi pensati in funzione di tale sequenza, siaper definire gli spazi per le lavorazioni, le attrezzature e le aree di transito,adattandoli, se necessario, alla varie fasi del lavoro, sia per predisporre tuttigli adempimenti previsti dalle disposizioni legislative vigenti.

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L’organizzazione di un cantiere edile consiste, come per tutti i

processi produttivi, nella predisposizione di un insieme di azioni articolate

nel tempo per raggiungere un fine, un obiettivo prestabilito. Il conseguimento

di una produzione edilizia sempre più efficiente ed efficace è possibile solo

con un progetto organizzativo che coordini le risorse tecniche, economiche

disponibili, e soprattutto le risorse umane, che integri razionalmente

l’utilizzazione degli uomini, delle risorse materiali, delle macchine, dei

procedimenti e dei metodi di fabbricazione, per ottenere un risultato

soddisfacente in relazione a quanto richiesto dall’ambiente.

Tratto da: Mecca S., Naticchia B., Costruire per sequenze. Efficienza e

affidabilità nel cantiere edile, ALINEA Editrice s.r.l., Firenze 1995.

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Occorre prima di ogni altra considerazione, definire due aspettifondamentali: organizzazione e programmazione. Organizzare il cantieresignifica pianificare lo spazio fisico per le attività lavorative. Programmare ilavori significa stabilire la successione temporale delle singole lavorazioni.La programmazione dei lavori dipende anche dall’organizzazione dellospazio fisico del cantiere.

Nel processo di costruzione di un’opera edile esiste una sequenzalogica e razionale delle lavorazioni. L’organizzazione del cantiere dovràessere pensata in funzione di tale sequenza in modo da definire attrezza-ture, zone di deposito, aree di lavorazione e transito.

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La progettazione del cantiere può essere condizionata da fattoriesterni che possono portare all’attuazione di scelte organizzative differenti.Tra questi rivestono particolare importanza quelli di seguito accennati.

La distanza del cantiere dai centri abitati o dai luoghi di

approvvigionamento dei materiali da costruzione. Maggiore è questadistanza, maggiori saranno i costi di trasporto dei materiali e di trasferimentodei lavoratori. Al limite può essere conveniente, qualora lo spazio adisposizione del cantiere lo permettesse, definire notevoli forniture dimateriale e organizzare, nella stessa area del cantiere, zone attrezzate per ilpernottamento del personale.

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La viabilità esterna di collegamento al cantiere. La necessità diraggiungere il cantiere attraverso strade strette, con curve di raggio limitatoo tornanti in pendenza nel caso di strade di montagna, oppure attraversostrade urbane con traffico legato alla presenza di residenze, uffici e servizi, oancora attraverso la limitata viabilità presente nei centri storici, sono fattoriche influenzano i collegamenti per il cantiere limitando gli spostamenti deimezzi. Inoltre, l’ingresso e l’uscita, non necessariamente coincidenti, devonoessere posti in posizioni facilmente accessibile dalla viabilità esterna,valutando attentamente i sensi di circolazione ed i rischi causati dallacongestione del traffico. Per esigenze particolari la strada interessata dalcantiere, con un’ordinanza di chiusura ed un adeguato piano di deviazione,può essere interrotta al traffico civile e riservata alle attività cantieristiche.

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La viabilità interna del cantiere. La possibilità di manovraall’interno o nelle vicinanze del cantiere nonché i percorsi interni devonoessere studiati in modo che il trasporto dei diversi materiali e lo spostamentodei mezzi di cantiere sia attuabile con il minimo disagio per le fasi lavorative.

La disponibilità di zone da riservare alle lavorazioni. La presenza di taliaree offre all’impresa la possibilità di effettuare le lavorazioni a piè d’opera,come ad esempio la produzione del calcestruzzo con l’impianto dibetonaggio. In assenza di spazio, o in presenza di spazio molto limitato,alcune lavorazioni a piè d’opera non potranno essere eseguite e sarànecessario prevedere forniture di materiale fuori opera e, ad esempio, lafornitura del conglomerato cementizio potrà essere effettuata da appositoimpianto di betonaggio.

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La disponibilità di aree interne per l’accumulo di materiale. Lapossibilità di uso di zone riservate allo stoccaggio del materiale edileaumenta la capacità di riserva delle scorte, con la conseguente riduzione delrischio di interruzione delle lavorazioni a causa della mancanza del prodotto.Inoltre, la disponibilità di aree anche provvisorie per l’accumulo dei rifiuti,può consentire il trasporto a discarica in tempi diversi.

La presenza di vincoli esterni. L’esistenza nell’area del cantiere,ovvero nelle vicinanze, di servizi quali canalizzazioni idriche o fognarie, lineeelettriche interrate, aeree, gasdotti e altri impianti, possono anche in corsod’opera, imporre una diversa programmazione dei lavori con conseguenteadeguamento del cantiere. Rientrano in questa categoria anche la presenzadi alberature, corsi d’acqua e opere quali l’illuminazione pubblica e stradale.

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Il contesto ambientale. L’ambiente circostante, la natura el’orografia del terreno, le condizioni climatiche ed altimetriche del sito,condizionano l’organizzazione del cantiere. In ambiente urbano, perassicurare lo svolgimento dei lavori sicuro e razionale, è necessariominimizzare e controllare ogni interazione con l’esterno attraverso idoneerecinzioni, sistemi di sorveglianza degli accessi e segnalazioni. Nei cantieriposti in terreni in declivio, è buona norma prevedere sistemazioni dei regimidelle acque superficiali mediante drenaggi e canalizzazioni edeventualmente realizzare fossi di guardia a monte dell’area da proteggere.Altri fattori che possono influenzare la stabilità dei terreni sono il transito deimezzi, l’utilizzo di macchine operatrici, le opere idrauliche perl’abbassamento delle falde acquifere e la scarsa manutenzione di fossi,canali e drenaggi.

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Il contesto ambientale. Le condizioni climatiche particolarmenteavverse, come temperature rigide o elevate, presenza di vento e pioggia,possono rendere temporaneamente ineseguibili alcune lavorazioni come, adesempio, il getto del calcestruzzo, la produzione di malte ed intonaci, lelavorazioni con bitumi ed asfalti, lavori in quota, lavori diimpermeabilizzazione ed altro. Inoltre, anche l’altitudine del sito, attraversola rarefazione dell’aria, modifica la produttività delle macchine operatriciabbassandone il rendimento ed aumentandone il consumo.

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La disponibilità di acqua e di energia elettrica. Acqua ed energiaelettrica sono sempre utilizzate in cantiere pertanto la loro indisponibilitàcomporta, nella organizzazione del cantiere, una serie di lavorazioniaggiuntive e l’occupazione di aree riservate. Per l’approvvigionamentodell’acqua si possono trivellare pozzi per l’utilizzo immediato e realizzareidonee cisterne di accumulo e conservazione oppure prevedere, anche per iservizi, l’allaccio alla rete comunale. Per la fornitura di energia elettrica sipossono utilizzare opportuni generatori di corrente a gas ovvero a gasoliocon le relative canalizzazioni di adduzione oppure serbatoi di combustibile.

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Considerate le innumerevoli e possibili lavorazioni che possonoessere svolte in cantiere, si può verificare il caso in cui sia il cantiere stessoa condizionare l’ambiente circostante:�emissioni nocive che possono prodursi dalle lavorazioni come gas edesalazioni nei lavori stradali, polveri nel caso di movimenti di terra ofrantumazione degli inerti oppure ai livelli di rumorosità che possonoscaturire da lavori di demolizione, scavi in terreni o rocce, battitura di pali difondazione, carpenterie metalliche ed altro.�rischi legati alla movimentazione dei carichi con possibili cadute di oggettidall’alto ed investimenti di persone o cose.�rischi di sospensione di pubblico servizio derivanti dalla rottura di retiidriche, elettriche, telefoniche, di sistemi tecnologici ed impiantistici e rischidi incendi oppure esplosioni per rottura di metanodotti o gasdotti in generale.

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I datori di lavoro delle imprese esecutrici, durante l’esecuzione dell’opera,secondo il disposto dell’articolo 95 del TUSL, curano, ciascuno per la partedi competenza, il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e disoddisfacente salubrità; la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro tenendoconto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo vie o zone dispostamento o di circolazione; le condizioni di movimentazione dei varimateriali; la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e ilcontrollo periodico degli apprestamenti, delle attrezzature di lavoro degliimpianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicarela sicurezza e la salute dei lavoratori; la delimitazione e l’allestimento dellezone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando sitratta di materie e di sostanze pericolose; … la cooperazione e ilcoordinamento tra datori di lavoro e lavoratori autonomi; …

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La recinzione del cantiere

Per la prima volta, con l’articolo 109 del TUSL, si stabilisce che ilcantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere dotato direcinzione avente caratteristiche idonee ad impedire l’accesso agli estraneialle lavorazioni. Il disposto normativo però non prescrive tipologie edimensioni, per come avviene nei regolamenti edilizi locali ai quali bisogna,quindi, far riferimento. Le modalità di realizzazione della recinzione sono infunzione della loro localizzazione nell’ambito urbano per cui nei centri storicipossono essere prescritte recinzioni in tavolato o pannelli in legno, solide edecorose, mentre nelle zone periferiche, sub-urbane ovvero a bassa densitàabitativa, possono essere consentite recinzioni in rete metallica e paletti. Peri cantieri allestiti in zone di particolare pregio può essere prescritto che ipannelli siano trattati superficialmente anche con motivi di facciata.

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La recinzione del cantiere (Regolamento Edilizio del Comune di Milano)

Il titolare di autorizzazione o c.e., prima di dar corso a interventi su

aree poste in fregio a spazi pubblici o aperti al pubblico, deve recingere

provvisoriamente l’area impegnata dai lavori. … Le porte ricavate nelle

recinzioni provvisorie non devono aprirsi verso l’esterno e devono rimanere

chiuse quando i lavori non sono in corso. Gli angoli sporgenti delle recinzioni

o di altre strutture di cantiere devono essere dipinti per tutta la loro altezza a

strisce bianche e rosse con vernice riflettente e muniti di segnale illuminato a

luce rossa che deve rimanere acceso dal tramonto al levar del sole. Le

recinzioni provvisorie devono avere aspetto decoroso, essere alte almeno 2

m e risultare non trasparenti

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Recinzioni cieche. Questa tipologia con paramento completamente cieco,realizzabile sia con tavole in legno sia con elementi in lamiera grecata, sieffettua fissando la schermature a pali infissi nel terreno, in cordoli incemento opportunamente predisposti oppure agli elementi del ponteggio.Proprio perché realizzata con elementi rigidi ben accostati tra loro, questotipo di recinzione offre un alto grado di protezione contro gli urti e schermacompletamente il cantiere dall’ambiente circostante. Presenta lo svantaggiodi essere economicamente onerosa nonché impegnativa nell’esecuzione.

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Rete plastificata arancione applicata su sostegni. La rete plastificatapresenta buone caratteristiche schermanti accoppiate a resistenza aglistrappi, rapidità nel montaggio, leggerezza, riutilizzo ripetuto ed altavisibilità. Come nel caso precedente i sostegni possono essere in ferro o inlegno. Viene fornita in rotoli di 30 m con altezze variabili da 1,20 a 2,00 m.Altra tipologia è quella rappresentata dalla rete colorado realizzataintrecciando fili di polietilene ad alta densità in bande con colori alternati(giallo/arancione). Risulta più visibile ma meno resistente della precedente.

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Pannelli di rete autoportante. Questa recinzione è costituita da pannelli direte metallica fissata in elementi di calcestruzzo preconfezionati e poggiatiliberamente sul terreno. Offre la possibilità di cambiare la disposizione deglielementi durante la fase di impiego mediante delle semplici operazioni diassemblaggio o di rimozione dei pannelli.

Rete elettrosaldata applicata su sostegni infissi nel terreno. Si tratta di untipo di recinzione abbastanza grossolana in quanto è formata da fogli direte elettrosaldata (diametro del filo da 6 a 10 mm e maglie quadrate di 10o 15 cm) che vengono fissati con fil di ferro o chiodi sui sostegni infissidirettamente nel terreno. Tali elementi possono essere in ferro o in legno.Presenta una buona facilità nel montaggio ma risulta poco schermante epoco visibile dagli operatori dei mezzi in movimento.

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Barriere stradali di tipo new jersey. Nei cantieri stradali, per delimitarel’area delle lavorazioni e per limitare l’impatto veicolare, si ricorre a barrierecostituite da cassoni in plastica la cui modularità li rende applicabili neicantieri edili e sulle strade per canalizzare il traffico e sono riempibili disabbia o acqua per renderli pesanti e stabili. In alternativa si ricorre allebarriere realizzate in elementi di calcestruzzo preconfezionato. Entrambi isistemi hanno la possibilità di collegare longitudinalmente i vari elementicostituenti la barriera.

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Il tracciamento dell’opera

Le attività di cantiere relative al tracciamento dei corpi di fabbrica, inparticolare delle fondazioni, hanno la funzione di determinareplanimetricamente il corretto posizionamento dei fabbricati, rispetto aiconfini e opere circostanti. Per tracciamento, operazione complementare alrilievo, si intendono tutte le attività, sia di calcolo, sia topografiche,necessarie per concretizzare sul terreno i punti geometrici di un genericooggetto. Il tracciamento può essere eseguito con una stazione totaleappoggiandosi sulla rete dei punti fiduciali oppure, per tracciati stradali, sipossono utilizzare le metodologie satellitari basate sul GPS mentre, neicasi in cui non si richiedono massimi livelli di precisione, ma comunque contolleranze accettabili, si può ricorrere ai metodi geometrici e topograficitradizionali.

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Per un tracciamento preciso occorre, dapprima, definire in manierarigorosa i confini del lotto di terreno sul quale dovrà sorgere il fabbricato.Nelle operazioni topografiche di campagna, previa pulizia e asportazione divegetazione, si dovranno individuare e materializzare sul terreno, mediantepicchetti, i vertici Vn dell’appezzamento stesso. Partendo poi da questi sidovranno eseguire le operazioni di misurazioni distanziometriche e angolariin modo da definire la forma del lotto. Definiti i confini si passa altracciamento degli allineamenti di riferimento.

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Ogni punto caratteristico dell’edificio, segnalato sul terreno attraversol’ausilio dei picchetti in legno, sarà inevitabilmente rimosso durante lesuccessive e necessarie operazioni di scavo. Per salvaguardare emantenere l’operazione di tracciamento si farà ricorso all’utilizzo di modine,opportunamente posizionate e distanziate dall’area di scavo, sulle qualiverranno riprodotti e segnalati, mediante chiodi, gli allineamenti principalidel fabbricato. Le modine sono quasi sempre costituite da tavole di legno,disposte in posizione orizzontale, fissate al terreno attraverso paletti.

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La viabilità ed i percorsi

La viabilità di cantiere, nella sua interezza, è costituita dai percorsi riservatial transito dei veicoli e dei mezzi del cantiere ed al movimento dellepersone consentendo collegamenti razionali delle aree di lavoro incondizioni di sicurezza (articolo 108 del TUSL). La viabilità dovrà esserestudiata in base alle dimensioni del cantiere, alle aree presenti edimensionata in funzione dei mezzi, delle macchine e dei relativi spazi dimanovra.Come detto, l’articolo 95 del TUSL prevede che il datore di lavorodell’imprese esecutrice, durante l’esecuzione dell’opera, curi la sceltadell’ubicazione dei posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accessoa tali posti, definendo vie o zone di spostamento o di circolazione.

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Nei cantieri in cui è prevista la nomina del Coordinatore per laProgettazione (CSP), nella redazione del Piano di Sicurezza eCoordinamento (PSC) si dovranno prevedere, nello specifico, gli accessi ele segnalazioni, la viabilità principale di cantiere, le modalità di accesso deimezzi di fornitura dei materiali e le zone di carico e scarico e di deposito diattrezzature, stoccaggio materiali e rifiuti. Questa pianificazione vienerappresentata graficamente nell’allegato al PSC definito layout di cantiere.L’appaltatore, in base alla propria esperienza e alla sua organizzazioneaziendale, può proporre al CSP integrazioni al PSC finalizzate almiglioramento della sicurezza dei lavori.

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I contenuti dell’allegato XVIII del TUSL, relativo alla viabilità neicantieri, forniscono le prescrizioni di riferimento sulla progettazione deipercorsi. In particolare:�le rampe di accesso al fondo degli scavi di splateamento o disbancamento devono avere una carreggiata solida, atta a resistere altransito dei mezzi di trasporto di cui è previsto l’impiego, ed una pendenzaadeguata alla possibilità dei mezzi stessi. L’accesso pedonale al fondodello scavo deve essere reso indipendente dall’accesso carrabile; solo nelcaso in cui non fosse possibile realizzare tale accesso, la larghezza dellerampe deve essere tale da consentire un franco di almeno 70 centimetri,oltre la sagoma di ingombro del veicolo. Qualora nei tratti lunghi il francovenga limitato ad un solo lato, devono essere realizzate piazzuole o nicchiedi rifugio ad intervalli non superiori a 20 metri lungo l’altro lato.

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La logistica del cantiere

I servizi logistici del cantiere rappresentano l’insieme di luoghi elocali necessari allo svolgimento del lavoro delle maestranze del cantiere.Questi locali, già definiti dalla normativa in materia di igiene sul lavoro(D.P.R. 303/56), sono ripresi dal TUSL nell’allegato XIII che fornisce leprescrizioni di sicurezza e di salute per la logistica di cantiere. L’allegato èsuddiviso in due parti: la prima fornisce indicazioni attinenti i serviziigienico-assistenziali a disposizione dei lavoratori, la seconda è relativa aiposti di lavoro nei cantieri.

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Spogliatoi e armadi per il vestiario.

Questi locali sono obbligatori quando i lavoratori devono utilizzare deiindumenti di lavoro specifici e quando non esistono altri locali in cui siapossibile cambiarsi in buone condizioni di salute ed igiene. I locali devonoessere sufficientemente arredati con sedili e armadi chiudibili a chiave perconservare in sicurezza gli effetti personali durante le ore di lavoro,riscaldati durante la stagione fredda, illuminati, areati, difesi dalleintemperie e possibilmente situati vicino il luogo di lavoro. La superficiemedia può essere stimata tra 1,50 e 2,00 mq a persona. Quando sisvolgono delle attività lavorative insudicianti, infettanti, in cui si utilizzanosostanze pericolose e nocive alla salute è obbligatorio mettere adisposizione due differenti tipi di armadi per gli indumenti di lavoro e perquelli personali:

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Docce. Quando il tipo di attività lo richiede è necessario munire il cantieredi docce disposte in locali separati per sesso, facilmente comunicanti con ilocali spogliatoi, per permettere al lavoratore di vestirsi senza disagi: i localidocce devono essere riscaldati nella stagione fredda, dotati di acqua caldae fredda e di mezzi detergenti e per asciugarsi ed essere mantenuti inbuone condizioni di pulizia. Il numero minimo di docce è di uno ogni

dieci lavoratori impegnati nel cantiere la cui superficie può essere dicirca 1,50 mq ciascuna.

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Gabinetti e lavabi. Questi locali devono essere installati un numerosufficiente con acqua calda corrente ed essere areati ed ubicati inprossimità dei posti di lavoro, dei locali di riposo, degli spogliatoi e delledocce. Devono essere forniti di scarico con sifone collegato alla retefognaria e se ciò non è possibile occorre installare una fossa biologica. Lospazio destinato ad ogni gabinetto è di circa 1,00 ÷ 1,20 mq mentre, quelloper i lavabi, è di 0,80 ÷ 1,00 mq ognuno. I lavabi devono essere in

numero minimo di uno ogni 5 lavoratori e 1 gabinetto ogni 10

lavoratori impegnati nel cantiere.

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Locali di riposo, di refezione e dormitori. Questi locali devono esseremessi a disposizione dei lavoratori per permettere il ricovero durante ilmaltempo o per riposo e per permettere la consumazione dei pasti. Neicantieri in cui è prevista la consumazione dei pasti è obbligatorio allestireun locale destinato a refettorio munito di tavoli e sedie dimensionato inmedia considerando 2,00 ÷ 2,50 mq ad utilizzatore. Oltre ad essereriscaldati durante la stagione fredda e ben illuminati, questi devono avere ilpavimento ben pulito, perciò non polveroso e deve avere pareti imbiancateed intonacate.

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Per i dormitori stabili sono richiesti i requisiti di abitabilità prescritti per lecase di abitazione, un arredamento in conformità all’igiene. Devono essereriscaldati durante la stagione fredda, forniti di luce artificiale e dotati dilatrina, acqua da bere e per lavarsi. I dormitori di fortuna devono essereallestiti quando si effettuano lavori lontano dalle abitazioni ed in caso dinecessità di pernottamento. I dormitori temporanei sono realizzati consuperficie variabile da 3,50 a 10,00 mq per persona.

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Le aree di deposito e lavorazione

Le zone di deposito e lavorazione rappresentano le aree del cantiere doveavvengono operazioni di stoccaggio dei materiali e attrezzature nonchélavorazioni su prodotti. L’articolo 95 del TUSL, in merito alle misuregenerali di tutela, pone a carico dei datori di lavoro delle imprese esecutrici,il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacentesalubrità, la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro, le condizioni dimovimentazione dei vari materiali, la delimitazione e l’allestimento dellezone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando sitratta di materie e di sostanze pericolose. L’articolo 96 pone a carico deidatori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti delle imprese affidatarie e delleimprese esecutrici, l’onere di provvedere alla disposizione ol’accatastamento di materiali o attrezzature in modo da evitarne il crollo o ilribaltamento e assicurarsi che lo stoccaggio e l’evacuazione dei detriti edelle macerie avvengano correttamente.

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Per lo stoccaggio dei laterizi in cantiere (mattoni, pignatte, tavelle, tegoleed altro) deve essere individuata una determinata zona in relazione allaquantità, peso e dimensioni del materiale da depositare, agli ingombri,spazi di manovra e peso del mezzo di trasporto, alle modalità di scarico edalla viabilità presente in cantiere. I laterizi vanno depositati preferibilmentein zone protette dalla pioggia, su superfici piane ed asciutte non a direttocontatto con il terreno interponendo alla base dei pacchi, tavole in legnoper la ripartizione dei carichi. Per le considerazioni fatte è opportuno, primadi procedere al deposito degli elementi, considerare il peso e l’ingombro delmateriale.

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Esempio. Si supponga di dover realizzare un solaio di circa 750 mq

avendo una produzione giornaliera di 150 mq/giorno su più squadre e di

voler disporre di tutti i laterizi in cantiere. L’incidenza media delle pignatte a

mq di solaio è di 8 unità. Pertanto si rendono necessari circa 6.000

elementi di laterizio ai quali va aggiunto un quantitativo extra di riserva

stimabile dal 5% al 10%. Si richiede, quindi, una fornitura di 6.600 pignatte.

Considerando 60 elementi per pacco, bisognerà disporre in cantiere di uno

spazio idoneo al deposito di 110 pallets di laterizi di dimensioni medie pari

a 0,80 x 1,20 x 1,40 m di altezza. Si ipotizzi di voler disporre i pacchi su

quattro file accostate e posti su due livelli: sarà necessario quindi disporre

di due aree di stoccaggio di dimensioni planimetriche medie di circa 17,00

x 3,50 m. La zona complessiva per il deposito dei laterizi per solaio avrà

dimensioni di circa 20,00 x 6,00 m, avendo predisposto un franco

perimetrale di 1,20 m. Qualora non si disponesse di tale superficie,

bisognerà organizzare preferibilmente forniture differenziate nel tempo

ovvero stoccaggio con sovrapposizioni maggiori.

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Organizzazione del Cantiere

Per il dimensionamento delle zone di lavoro, in riferimento al computometrico di progetto, si possono adottare i seguenti parametri:

�carpenteria metallica: 2 mq ogni tonnellata di acciaio lavorato al mese;�lavorazione ferro: 1 mq ogni tonnellata di acciaio lavorato al mese;�produzione di calcestruzzo (impianto di betonaggio): 1 mq ogni 20 mc dicls lavorato al mese;�malta e intonaco: 5 mq ogni metro cubo di malta o intonaco lavoratogiornalmente;�frantumazione inerti: 1 mq ogni 5 mc di inerti prodotti al mese;�prefabbricazione a piè d’opera: 15 mq ogni metro cubo di calcestruzzoprodotto giornalmente.

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Per il deposito e la lavorazione delle barre d’armatura in cantiere, bisognaconsiderare la dimensione delle barre che, generalmente, è pari a 12 metrie che la fornitura avviene mediante autoarticolato. Pertanto ildimensionamento dell’area di deposito e lavorazione dovrà prevedere unazona di deposito delle barre proveniente dalle acciaierie, una zona per lalavorazione delle barre ed una zona per il deposito delle barre post

lavorazione. Queste zone dovranno essere adiacenti l’una con l’altra.

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LOCALI DEL

CANTIERE

UFFICI

SERVIZI IGIENICI

SPOGLIATOI

15 mq / impiegato (*)

1 lavandino ogni 5 addetti

1 gabinetto ogni 10 addetti

1 doccia ogni 10 addetti

REFETTORIO

DORMITORI

CAMERA MEDICA

2 mq / addetto (*)

Stabili 10 mq / addetto (*)

Temp. 3,5 mq / addetto (*)

10 mq / 50 addetti (*)

5 mq / addetto (*)

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Il layout di cantiere

Con il termine layout si intende la planimetria di cantiere con l’indicazionedegli elementi necessari allo svolgimento della lavorazioni per larealizzazione dell’opera progettata. Nello specifico dovranno essereriportate le informazioni relative alla recinzione del cantiere, alla viabilitàinterna con indicazione degli accessi e degli eventuali sensi di circolazione,la dislocazione planimetrica delle aree destinate alle lavorazioni, allostoccaggio del materiale, al ricovero di mezzi ed attrezzature, alposizionamento dei servizi igienico assistenziali per il personale, nonché lapresenza di impianti a rete (acqua, gas, elettricità, telefonia ed altro)eventualmente presenti in sito. All’elaborazione del layout si pervienetenendo presente una serie di fattori influenzanti, quali ad esempio leesigenze tecnico-organizzative in relazione alla programmazione operativadell’intervento, le caratteristiche climatiche, geomorfologiche einfrastrutturali dell’area di intervento.

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Il layout non è un elaborato statico, bensì dinamico nel senso chenecessita di aggiornamenti ogni qual volta le condizioni lavorative rendanonecessaria una rivisitazione dell’assetto globale del cantiere. Ad esempio,terminate tutte le lavorazioni relative alle strutture in cemento armato, learee del cantiere destinate allo stoccaggio degli inerti, alla produzione delcalcestruzzo, al deposito ed alla lavorazione delle barre di armatura ed allecasserature, possono essere riconvertite e destinate al deposito dei lateriziper le murature, dei leganti in sacchi, alle aree riservate all’impasto dellemalte ad altro con possibilità di diversa dislocazione planimetrica inrelazione alle esigenze lavorative.

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