Ordine del Giorno - Agrigento · Grazie a lei, Consigliere. Prendiamo atto delle dimissioni...

Comune di Agrigento

Seduta del Consiglio Comunale del 5 Febbraio 2015

Ordine del Giorno

1. Designazione scrutatori.

2. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;

3. Atto di Indirizzo - Salvaguardia della costa del Comune di Agrigento, Cirino ed

altri.

4. Regolamento per il servizio noleggio con conducente con vettura.

5. Approvazione modifiche regolamento per le BIBLIOTECHE.

6. Approvazione tariffe servizio TAXI.

7. Proposta di variante urbanistica per opere di Ristrutturazione edilizia inerenti un

immobile sito in Villaseta, via Fosse Ardeatine, ricadente all'interno della

sottozona A2 – nuclei originari di Montaperto e Villaseta - del P.R.G. vigente.

Secondo quanto previsto dall'ultimo comma dell'art. 27 delle N. A. Sub Area

Villaseta A2.2.

8. Mozione - ripristino delle sosta della linea urbana, nel e frazioni di Kaos e

Maddalusa. II Commissione.

9. Costituzione Commissione d'indagine su operato del dirigente del Settore III

Dott. Gaetano Di Giovanni.

10. Approvazione regolamento attuativo ed organizzativo della Consulta delle

associazioni per i diritti della persona disabile, fisica, psichica e sensoriale del

Comune di Agrigento.

11. Atto di Indirizzo.

12. Atto di indirizzo: Revoca in uso locali ex Vigili del Fuoco al Distretto Turistico

"Valle dei Templi" Cons. Sollano ed altri.

13. Programma Costruttivo per la realizzazione di n. 154 alloggi sociali, per conto

della Società LI.CO. S.r.l.; Società Cooperativa Edilizia " Giovanni Falcone"

Società Cooperativa Edilizia “Edil Casa” da realizzarsi nella Contrada

Palmentelle del Comune di Agrigento. Integrazione e sostituzione elaborati

tecnici de programma costruttivo già approvato dal Consiglio Comunale giusta

delibera n. 16 del 12.02.2008.

14. Approvazione "Regolamento comunale per la tutela del benessere degli animali

e la loro convivenza con i cittadini”.

15. Modifica art. 7 Regolamento comunale sulla pubblicità;

Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.

COMUNE di AGRIGENTO

piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]

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16. Modifica dell'art. 17 del regolamento comunale per il Commercio su aree

pubbliche.

17. Approvazione delle linee guida per l’attuazione della Prescrizione Esecutiva n. 1

– CITTA’ ISTITUZIONALE in ottemperanza al D.D.G. n. 1106/2009 di

approvazione del P.R.G. per come indicato dal CRU con voto n. 151 del 17

giugno 2009.


– RIVIERA DUNE in ottemperanza al D.D.G. n. 1106/2009 di approvazione

del P.R.G. per come indicato dal CRU con voto n. 151 del 17 giugno 2009.


– VIALE CANNATELLO in ottemperanza al D.D.G. n. 1106/2009 di

approvazione del P.R.G. per come indicato dal CRU con voto n. 151 del 17

giugno 2009.


– MOSE’ MERCATO in ottemperanza al D.D.G. n. 1106/2009 di approvazione

del P.R.G. per come indicato dal CRU con voto n. 151 del 17 giugno 2009.


– CUGNO SALA in ottemperanza al D.D.G. n. 1106/2009 di approvazione del

P.R.G. per come indicato dal CRU con voto n. 151 del 17 giugno 2009.


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Il Presidente del Consiglio SETTEMBRINO Carmelo

Sono le ore 18:10 e do inizio alla seduta di questo Consiglio Comunale. Mi

raccomando a tutti: o c'è il massimo silenzio dentro l'aula... se lei deve parlare con

l'altro operatore, chiude la telecamera; da dentro non si riprende perché noi vogliamo

il massimo silenzio e la massima collaborazione di tutti, dai cittadini che sono

presenti ai giornalisti.

Ringrazio le Forze dell'Ordine che sono presenti questa sera.

Ricordo che questo è un Consiglio Comunale di prosecuzione: avevamo già

convocato questo Consiglio per il 27 del mese scorso, poi ci siamo fermati dopo un

paio di punti e quindi era già programmato per questa sera per continuare i lavori già

previsti.

Un altro avviso ai signori presenti in aula: possono fare le foto e le riprese i

giornalisti che sono accreditati, che sono sempre venuti, ma ai signori del pubblico è

severamente vietato fare filmini e riprendere durante i lavori, quindi vi chiedo

cortesemente di adeguarvi a tale disposizione, in modo tale da evitare problemi

durante il nostro lavoro.

Io volevo comunicare che in data odierna ho avuto da parte della Segreteria una

lettera dove mi si comunica che nella giornata di ieri le Autorità giudiziarie hanno

prelevato o, meglio, sequestrato alcuni punti che sono all'ordine del giorno e

precisamente il 7, 17, 18, 19, 20 e 21 che erano all'ordine del giorno (questo lo dico

per i Consiglieri Comunali che hanno davanti il proprio ordine del giorno), quindi in

questo momento questi punti non sono nella disponibilità di questa Presidenza.

Detto questo, invito il Segretario Generale di questa seduta a chiamare l'appello dei

Consiglieri presenti, ma prima di chiamare l'appello, devo comunicare che ho avuto

tre comunicazioni di assenze giustificate per motivi vari e sono del Consigliere

Gianluca Spinnato, che comunica che è impossibilitato ad essere presente questa

sera, del Consigliere Cicero e del Consigliere Alongi Gerardo; poi c'era un altro


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Consigliere che mi diceva che il Consigliere Lo Bue in questo momento ha problemi

di salute, non so se addirittura è ricoverato. Quindi questi sono i Consiglieri

giustificati per l'assenza di questa sera. Prego, Dottoressa.

Il Vice Segretario Generale, Dott.ssa INGLIMA Filippa, procede all’appello

nominale dei Consiglieri.


22 presenti e 8 assenti. Mi comunicano anche che il Consigliere Galvano ha mandato

un certificato di malattia e quinti è assente giustificato.

Dimenticavo che nella nota che ho ricevuto, oltre ai punti che avevo poco fa

menzionato, sono state interessate al sequestro anche la proposta di deliberazione n. 2

che era la surroga del Consigliere Saieva, la proposta n. 3, la surroga del Consigliere

Messina, la proposta n. 4 quattro, la surroga del consigliere Amato e in uno alla

lettera di trasmissione, ci sono anche le lettere con cui i suddetti Consiglieri avevano

presentato le loro dimissione.

Prima di passare all'ordine del giorno, propongo all'assemblea come scrutatori

Galante, Vita e Gibilaro, se siete d'accordo. Senza opposizioni, quindi prendo atto

che i Consiglieri Galante, Vita e Gibilaro sono gli scrutatori di questa serata.

Prego, si accomodi, Consigliere Trupia.

Il Consigliere TRUPIA Aurelio

Grazie, signor Presidente. Buonasera a tutti. Era dal 7 giugno 2002 che non vedevo

quest'aula così gremita: era il giorno del nostro insediamento e in quell'occasione

ognuno di noi ha fatto un giuramento, che vorrei leggere: "Giuro di adempiere alle

mie funzioni con scrupolo e coscienza nell'interesse del Comune, in armonia agli

interessi della Repubblica e della Regione". Io sono convinto che tutti noi ci siamo


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attenuti a questo giuramento e che non ci siano stati da parte di questo Consiglio atti

che siano andati in senso inverso.

Avrei preferito che questa presenza di questa sera fosse stata costante nel corso di

questi ultimi due anni e mezzo di vita del Consiglio Comunale, così da far vedere

quello che questo Consiglio ha fatto, di buono o di cattivo, non lo so, saranno gli altri

a giudicarlo, ma ha lavorato con serietà. Ma sono anche compiaciuto di quello che è

successo in questi ultimi giorni, di un risveglio di coscienza che ha portato a far sì

che quest'aula venisse di nuovo riempita. Mi dispiace solo che non c'è nessuno

seduto nei banchi della Giunta, così che avrebbero potuto vedere e constatare quali

sono gli effetti delle azioni che si sono fatte in questa città negli ultimi trent'anni,

perché io respingo con decisione tutte le accuse che vengono rivolte a questo

Consiglio Comunale, come se fosse il male della città di Agrigento perché non è così

e lo sappiamo tutti: è un cumulo di fatti e azioni che si sono succeduti negli ultimi

trent'anni, cinquant'anni, non lo so, ma non è sicuramente colpa di questo Consiglio

Comunale.

Mi fa piacere che nella manifestazione che si è tenuta l'altro giorno erano presenti

non solo comuni cittadini, ma anche chi all'interno di questo Comune ha avuto

parenti diretti o indiretti: questo per far risaltare che il risveglio delle coscienze va a

prescindere dalla parentela, che il risveglio delle coscienze va a prescindere dal

rapporto di amicizia che mi lega ad alcuni che hanno partecipato alla manifestazione,

perché è necessario che questo sia da stimolo e da sprone per le prossime elezioni.

Signor Presidente, io non voglio andare oltre rispetto a quello che ho già detto perché

io questa sera rassegno le mie dimissioni da Consigliere.

Applausi



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No, signori, non ci siamo: se succede un'altra volta facciamo la seduta a porte chiuse.

Lo dico subito così evitiamo a ogni intervento un applauso, un "bravo" o "a casa":

non esiste; il primo che parla e fa queste cose, continuiamo i lavori perché noi siamo

intenzionati a stare fino a domani mattina, quindi dovremo fare tutto e quindi alla

prima occasione che si ripete questa cosa io faccio chiudere la porta. Mi dispiace

essere così drastico, però la collaborazione che chiedevo poco fa era proprio questa:

massima riservatezza e massima tranquillità da parte di tutti. Grazie.

Prego, Consigliere, e mi scusi.

Il Consigliere TRUPIA Aurelio

Io rassegno le mie dimissioni perché non ritengo più che ci siano le condizioni di

andare avanti in maniera serena e tranquilla per come deve essere e per come è giusto

che sia e poi perché è una mia convinzione personale che la manifestazione dell' altro

giorno abbia determinato la rottura e la mancanza di fiducia fra i cittadini e l'organo

eletto e me lo dimostra il fatto che all'interno dei manifestanti ci sono anche soggetti

che hanno collaborato nella mia campagna elettorale di due anni fa.

Io ringrazio tutti i miei colleghi, ringrazio la Presidenza, i funzionari che hanno

collaborato con noi e il mio Capogruppo. Grazie, buonasera.


Grazie a lei, Consigliere. Prendiamo atto delle dimissioni irrevocabili del Consigliere

Trupia e quindi eravamo presenti in 22 e siamo in 21 in aula in questo momento.

Mi ha chiesto di intervenire il nostro Segretario, prego, ne ha facoltà.

Il Segretario Generale, dott.ssa INGLIMA Filippa

Ritengo doveroso, nella qualità di Segretario Generale di questo organo, rendere

edotti sulle procedure nel momento in cui si presentano delle dimissioni da parte dei


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Consiglieri. Sull'obbligatorietà di procedere, prima di ogni altra cosa, alla surroga

sono intervenute numerose circolari interpretative ministeriali e regionali, i pareri

dell'Ufficio legislativo e legale della nostra regione Sicilia, oltre a numerosissime

pronunce giurisprudenziali anche del Consiglio di Stato per l'irreversibile riflesso che

la presentazione dell'atto di dimissioni determina e per la necessità di ripristinare

immediatamente la compiutezza del massimo organo deliberativo dell'Ente. Dalla

data di presentazione delle dimissioni del Consigliere scattano le procedure per la

sostituzione del Consigliere dimissionario da concretizzarsi in tempi ristretti, volendo

il legislatore ripristinare immediatamente il massimo organo deliberativo nel numero

dei componenti loro assegnati.

Il Ministero dell'Interno ha inoltre precisato che, secondo un orientamento

giurisprudenziale, la deliberazione di surroga non può essere considerato un atto

saltuario, ma dovuto; l'obbligatorietà dell' atto e la sua natura vincolata lo sottrae a

qualsiasi relazione con la discrezionalità amministrativa e con l'indirizzo politico

della maggioranza espressa dall'Assemblea consiliare. Inoltre lo stesso Ministero ha

precisato che nel caso in cui l'assenza sia numericamente tale da far venire meno il

numero necessario per la validità della seduta, quest'ultima, non essendo l'organo

validamente costituito, non può aver luogo ed i successivi argomenti posti all'ordine

del giorno non possono essere trattati. Questo orientamento del Ministero (circolare

n. 6 del 1996) è anche confortato da un parere del Consiglio di Stato del 2005 e

ripreso anche da un parere dell' Ufficio legislativo e legale della nostra regione

Sicilia del 2007, che ha chiarito il subentro automatico del primo dei non eletti,

consentendo così al Consigliere subentrante di essere convocato e di partecipare a

pieno titolo alla seduta in cui si procede alla sua nomina, salvo eventuali cause

ostative di ineleggibilità o di incompatibilità.

In ordine al termine entro cui si deve procedere alla surroga, il termine non è

perentorio ma è acceleratorio: questo è stato sancito da diverse pronunce costanti del


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Consiglio di Stato e anche dalle direttive del Ministero che evidenzia, ai fini della

non perentorietà, che la norma incombe nei procedimenti che vanno effettuati dal

momento in cui il Presidente del Consiglio riceve le istanze di dimissione. Questo ho

ritenuto necessario precisarlo affinché questo Consiglio abbia contezza delle

procedure di legge nel momento in cui si presentano delle dimissioni di Consiglieri,

anche alla luce del fatto che il termine previsto dalla legge dei dieci giorni non è un

termine perentorio, ma acceleratorio.


Grazie. Mi ha chiesto di intervenire il Consigliere Urso, prego.

Il Consigliere URSO Giuseppe Gianluca

Grazie, Presidente. Segretario, colleghi Consiglieri, cittadini oggi presenti,

benvenuti; questa è l'aula "Sollano", per chi entra per la prima volta qua dentro, e

questo è il Consiglio Comunale.

Dottoressa Inglima, lei ha rassegnato una serie di pronunce, se non erro ha fatto

riferimento a circolari e a sentenze e a quello che dice lei volevo aggiungere che,

come ben sa chi mastica un po' di diritto, gli orientamenti giurisprudenziali possono

andare in un verso, ma possono essere anche interpretati in un altro e quindi, oltre a

quello che ha appena letto lei, volevo leggere invece una sentenza del TAR Calabria

che cito testualmente: "L'articolo 38 comma 8 del decreto legislativo 267/2000, Testo

Unico degli Enti Locali, prescrive che le dimissioni dalla carica di Consigliere

Comunale sono irrevocabili, non necessitano di presa d'atto e sono immediatamente

efficaci. Il Consiglio, entro e non oltre dieci giorni, deve procedere alla surroga dei

Consiglieri dimissionari. L'invocata disposizione è stata rispettata nel caso di specie

dal Comune in questione che ha provveduto alla surroga entro gli otto giorni dalle

dimissioni del Consigliere Comunale nella fattispecie. Non risulta poi rinvenibile


COMUNE di AGRIGENTO


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alcun principio di ordine generale afferente il funzionamento dei Consigli Comunali

in base al quale la surroga debba piuttosto avvenire alla prima seduta del Consiglio

successivo alla presentazione delle dimissioni. E' desumibile, invece, il diverso

principio secondo cui nei dieci giorni successivi alle dimissioni, il Consiglio opera

regolarmente, anche se sprovvisto di un Consigliere o più Consiglieri. Nel caso di

specie nessuna legittima aspettativa poteva sorgerne nei Consiglieri in merito alla

possibilità..." non entro poi nel merito. Quindi, in poche parole i Tribunali

Amministrativi in questo caso hanno interpretato contrariamente a quello che lei ha

citato perché, secondo i giudici calabresi, è invece desumibile il diverso principio

secondo cui nei dieci giorni successivi alle dimissioni - lo ribadisco - il Consiglio

opera regolarmente, anche se sprovvisto del Consigliere che si è dimesso.

Alla luce di tutto ciò io, Presidente, le chiedo di mettere ai voti la prosecuzione di

questo Consiglio Comunale, affinché possa operare sulla legittimità della seduta e

possa anche votare favorevolmente o meno alla luce della rassegna giurisprudenziale

che ha fatto la dottoressa Inglima e alla luce di questa sentenza del TAR Calabria.

Naturalmente sono due orientamenti giurisprudenziali e il diritto, come noi tutti

sappiamo, è interpretabile, per cui, alla luce di tutto ciò, io le chiedo materialmente

che venga messa ai voti la prosecuzione di questa seduta. Grazie.


Grazie a lei. Faccio mia questa proposta. Prego.


Lo dico così rimane agli atti: la sentenza è la n. 1595/2006 del TAR Calabria del 29

settembre 2006.



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Grazie. Sull'argomento nessun intervento? Prego, Consigliere Vassallo.

Il Consigliere VASSALLO Alfonso

Grazie, Presidente e colleghi Consiglieri. Presidente, io alla luce di questo fatto,

volevo un parere della dottoressa Inglima su questa sentenza che ha letto il collega

Urso. Grazie.


Prego.

Il Segretario Generale, dott.ssa INGLIMA Filippa

Non ritengo di poter dare un parere su una sentenza: le sentenze del TAR sono

sentenze di primo grado, poi ci sono quelle del Consiglio di Stato e poi c'è anche un

parere dell'Ufficio legislativo e legale della Regione Sicilia.

Comunque io volevo precisare una cosa: essendo in questo momento il Segretario

Generale di questo organo ed essendo anche un notaio, ritengo doveroso informare

questo organo sulle procedure, ferma restando l'assoluta autonomia di questo organo

a decidere sui lavori e sulla seduta. In questo caso è il Presidente che dirige questo

organo e non il Segretario.


Grazie, è stata molto chiara. Metto in votazione la proposta del Consigliere Urso di

poter continuare, vista la sentenza che ci citava; facciamo una votazione nominale

perché sono atti che devono restare. Prego, Dottoressa.

Il Vice Segretario Generale, Dott.ssa INGLIMA Filippa, procede alla votazione per

appello nominale.


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Do l'esito della votazione: 20 favorevoli e 1 astenuto, quindi il Consiglio ha deciso di

continuare a lavorare come già programmato e seguendo l'ordine del giorno già

divulgato ai Consiglieri Comunali.

Nella seduta precedente avevamo esaminato i punti 1, 2 e 3 e ora passiamo al punto

6.

Punto N. 6 all’O.d.G.: “Approvazione tariffe servizio TAXI".


Chiaramente, siccome abbiamo sospeso al momento delle tariffe, perché di tutto

l'altro avevamo già abbondantemente parlato, invito a fare un riassunto della

situazione così poi magari, se ci sono interventi, possiamo discutere. Prego.

Il Dirigente, Dott. INSALACO Antonio

Presidente, nella precedente seduta, in risposta ai chiarimenti che erano stati richiesti

in ordine ai criteri di determinazione delle tariffe prestabilite relative alle tratte

Agrigento - Aeroporto Palermo, Agrigento - Aeroporto Catania e Agrigento -

Aeroporto Trapani, ho rappresentato i criteri ai quali l'ufficio si è richiamato per la

determinazione delle tariffe; sostanzialmente erano state applicate, in relazione al

numero di chilometri di distanza, le tariffe prese dal sito del Comune di Ragusa ed

era stata presentata una relazione istruttoria che è agli atti.

Dopo erano stati presentati degli emendamenti, c'era stata una discussione e si era

rinviato perché alcuni Consiglieri intendevano presentare un emendamento in ordine

alle quantificazioni per queste tratte. L'ufficio, tuttavia, dopo aver verificato la

corrispondenza di queste tariffe ai prezzi normalmente praticati sul mercato, rimane

fermo nella propria determinazione.


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Grazie. C'era un emendamento presentato dalla Prima Commissione sulle tariffe, per

cui prego il Consigliere, nella qualità di Vice Presidente, in quanto non c'è il

Presidente perché è in malattia; il Consigliere Vassallo quale relatore.


Grazie, Presidente. Ringrazio anche per la delega il mio Vice Presidente e il mio

Presidente della Commissione.

Presidente, in questi giorni, dopo l'ultimo Consiglio Comunale, noi abbiamo

ulteriormente analizzato quelli che erano stati gli argomenti trattati nella nostra

Commissione, una Commissione che ha lavorato e si è confrontata con le

associazione di rappresentanza su un tema molto delicato. Infatti, ricordo che, al fine

di rendere efficiente la macchina amministrativa e nell'ottica del risparmio dei costi,

il regolamento non prevede che ci siano delle sottocommissioni che possono andare a

determinare eventuali tariffe, quindi tutto dovrà essere fatto sempre in Consiglio

Comunale; di conseguenza, eventuale adeguamenti renderebbero farraginoso il

processo di adeguamento a quelli che sarebbero i piani tariffari in funzione dello

slittamento e dell'andamento della curva dei prezzi.

Pertanto, dopo un'analisi attenta avvenuta durante questi giorni, abbiamo pensato di

ritirare il subemendamento all'emendamento originario - prego la Presidenza di darmi

cenno se è chiaro il mio ritiro - e quindi di confermare l'emendamento regionale di

cui al protocollo n. 328 del 17.10.2014.

Ricordo che tale emendamento aveva acquisito già il parere di competenza da parte

del dirigente per la regolarità tecnica e quindi la Commissione Consiliare Prima ha

deciso di procedere in questo modo. Pertanto confermo il ritiro del subemendamento

e rimane quindi vigente il primo emendamento originale. Grazie, Presidente.


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Grazie, a lei. Mi ha chiesto di intervenire il Consigliere Sollano: ne ha facoltà, prego.

Il Consigliere SOLLANO Alessandro

Grazie, Presidente, grazie signori tutti e colleghi. Mi riallaccio al discorso del collega

Vassallo in merito alle tariffe del taxi: l'ultima volta ci eravamo un po' soffermati e

abbiamo rinviato il punto proprio per cercare di capire e noi, come Quinta

Commissione Turismo, ci siamo informati con altri Comuni, come Catania, che ci

hanno mandato delle copie con delle tariffe che vengono adottate dal Comune di

Catania e quindi dai taxi da Catania verso tutte le città sia provinciali e che extra

provinciale e vedo che un turista che arriva all'aeroporto di Catania, per essere

accompagnato ad Agrigento, paga 220 euro, per Catania - Ravanusa 180 euro.

Quindi la Quinta Commissione sarebbe favorevole alla conferma di quanto detto dal

nostro dirigente perché mi sembra una tariffa equa e non entrare in merito a nessuna

discussione e non essere penalizzante per chi lavora durante la giornata stando sopra

la macchina 24 ore 24, con il rischio che corre ogni minuto; quindi noi della Quinta

Commissione confermiamo la tariffa detta dal dottore Insalaco.

Inoltre, Presidente, volevo dire che, se questo può servire, io posso dare alla

Presidenza queste tariffe.


Grazie, le mettiamo nel fascicolo. Siamo però in una posizione che c'è un

emendamento che dobbiamo mettere ai voti e che bisogna rileggere e quindi, prima

di andare alla votazione dell'emendamento, è chiaro che dobbiamo rileggerlo per la

chiarezza, grazie. Allora, se legge l'emendamento originario così abbiamo contezza

delle cifre che la Commissione ci propone.


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Allora, Presidente, l'emendamento regionale cita: "Al fine di agevolare i turisti,

sentita l'Associazione di categoria nella seduta del 17.10.2014, di cui al verbale della

Commissione Permanente Prima n. 175, la scrivente Commissione dispone il

seguente emendamento alla proposta di cui in oggetto: la parte relativa alle tariffe

prestabilite viene così interamente sostituita: Agrigento - Aeroporto Palermo euro

185, Agrigento - Aeroporto Catania euro 185, Agrigento - Aeroporto Trapani euro

165, Agrigento - Aeroporto Comiso euro 140; Valle dei Templi, casa natale di Luigi

Pirandello all'interno del circuito Valle dei Templi e casa natale di Luigi Pirandello

che comprende le seguenti vie: Porta Quinta, via Giuseppe La Loggia, via

Passeggiata Archeologica, via Panoramica dei Templi, strada principale S.P. 4, tratto

di collegamento tra le vie precedenti e la casa natale di Luigi Pirandello euro 3 a

persona, con acquisto minimo di n. 2 persone. Firmato: i componenti della

Commissione Prima.


Grazie. I pareri dell'emendamento sono favorevoli? Va bene, grazie. Siete in perfetta

linea tra la Commissione che lei rappresenta e la Commissione Prima.


La Quinta Commissione con la Commissione del collega Vassallo e il Dirigente alla

fine abbiamo...


Alla fine sono gli stessi prezzi, benissimo. Allora, se non ci sono interventi su questo

emendamento, passo alla votazione dell'emendamento; prego, Dottoressa. Stiamo


COMUNE di AGRIGENTO


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votando l'emendamento presentato dalla Commissione ed è anche favorevole la

Quinta. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Di Rosa: ne ha facoltà.

Il Consigliere DI ROSA Giuseppe

Grazie, Presidente.


Siccome la Commissione su quell'emendamento ha lavorato diverse sedute per

arrivare a quell'importo con le categorie e considerato che è quasi uguale a quella

degli uffici, poi alla fine si è arrivati a questa conclusione.


Infatti le avevo chiesto la parola proprio per questo: votando l'emendamento

avremmo approvato le tariffe, non è che avremmo altro da discutere sulla tariffa;

volevo proprio arrivare a questo per far capire che finalmente forse si riesce a intuire

come vanno avanti i lavori; forse stasera ci sono una trentina di giornalisti tra il

pubblico, mentre certe sere ci siamo trovati senza le televisioni perché purtroppo

l'Amministrazione principale non le voleva, non voleva che voi seguiste i lavori del

nostro Consiglio, spesso ci siamo ritrovati i Consiglieri Comunali con uno o due

giornalisti e devo dire che due sono i più assidui, spesso ci siamo ritrovati - e spesso

ci rendevamo conto dopo magari di mancare verso colui il giornalista che invece si

sacrificava a stare qua a seguire i nostri lavori - a dover dire: "Ci spiace che oggi non

ci sia la stampa".

E' giusto prendere atto che questo Consiglio Comunale, firmato questo atto, entra

nella storia del Comune di Agrigento: entriamo nella storia per altre cose, ma

entriamo nella storia del Comune di Agrigento perché questa Amministrazione -

anche se è come se non ci fosse, ma vi posso assicurare che è qua - non ha mai avuto


COMUNE di AGRIGENTO


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un regolamento taxi, ma da domani, se approveremo queste tariffe come spero,

immediatamente il dirigente ha il mandato di esporre il bando e saranno messi a

bando 25 posti di lavoro. Sento qualcuno dire: "Ma il lavoro dov'è?". Io prenderò il

taxi con le tariffe perché io a Natale dovrò andare a Porta di Ponte e per andare in via

Atenea, perché via Atenea è intasata, non trovo il posto, devo andare a pagare il

parcheggio, per stare con la mia famiglia in via Atenea devo pagare 3 euro di

parcheggio, se non c'è quello abusivo, oltretutto, sempre grazie all'Amministrazione,

perché non è il Consigliere che va a fare questo. 5,70 euro, quasi 6 euro, e io mi

recherò da ogni punto di Agrigento, perché Agrigento grazie a Dio, è come Roma, ci

si arriva da ovunque, se sono Agrigento ad città, se sono al campo sportivo sono 4

chilometri, 3 forse, se sono a Fontanelle idem, se sono a Monserrato idem

(Monserrato sono 2 chilometri in più) e questo è quello che è fuori città, dal

Quadrivio è tutto uguale, da via Dante è come se fosse via Manzoni.


Allora, i signori Vigili se per favore possono accompagnare il signore fuori, per

favore.


Il signore è parente di un deputato nazionale.


Allora, questa è l'ultimissima volta: chiudo le porte e facciamo la seduta a porte

chiuse.


Il signore non ha idea di una città civile cosa significa.


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E infatti. Signori, allora, cortesemente... se non ci sono le condizioni per lavorare

serenamente, se possiamo...


Stiamo parlando delle cose della città.


Signori Vigili e signori che siete presenti, o ci attiviamo o se dobbiamo stare fermi a

guardare, non possiamo continuare i nostri lavori. E' chiaro che non piace alla gente

quando si parla dei problemi perché vuole il gossip e va bene, glielo diamo: ma se

ormai la Magistratura ha preso tutto, diamo la possibilità di lavorare tranquillamente.

Che dobbiamo dire stasera di più di quello che hanno detto? Hanno già fatto, stanno

lavorando e noi siamo sereni.


Interrompere i lavori del Consiglio Comunale vorrei ricordare che è reato.


No, signori Vigili, si allontani il signore, per favore, non si può stare a guardare.

Colleghi Consiglieri, era questo l'intento, per favore, stiamo calmi noi, non

rispondiamo alle provocazioni.


Grazie, dodici telecamere. Dicevo proprio questo all'inizio, che è giusto che ci siano

le telecamere che seguano i nostri lavori.

Presidente, posso continuare?


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Prego, sperando che...


La ringrazio, Presidente.


Non è possibile che devono intervenire da fuori. Si prenda quel signore e si allontani.


Questa città purtroppo, questa provincia - perché molti fanno passare il messaggio

che è la città, ma è la provincia ultima in classifica in Italia...


Sì, ma infatti io ho detto alla Polizia che è presente questa sera di identificare chi

disturba.

Intervento

Io le sto chiedendo ufficialmente di identificare i soggetti che materialmente adottano

una terminologia fuori dalla... E gentilmente di farmelo sapere.


Sono d'accordo con lei. Perfetto, va bene. Signor Comandante, signori Vigili

cortesemente identifichiamo...



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Stavo dicendo che in questa città purtroppo, per la carenza di servizi urbani, molti

nostri cittadini erano convinti che prima di votare questo regolamento, il servizio taxi

fosse un servizio privato, invece il servizio taxi è un servizio pubblico inserito tra le

peculiarità delle città che poi salgono in classifica: noi non abbiamo neppure quello,

ma si vede che da domani, se approviamo le tariffe, avremo quello e abbiamo

ottenuto un risultato.

Stasera avremo in votazione il regolamento NCC e di conseguenza io sono

favorevolissimo alle tariffe; avevo sentito anche io, ed è giusto saperlo, che la

Commissione ha fatto un ottimo lavoro con le associazioni di categoria e avevo

sentito anche io qualche tassista che erano disponibili a vedere approvate anche

tariffe più basse, ma è giusto che, rapportati alle altre città regionali, i nostri tassisti e

chi per loro oggi verrà a lavorare grazie a queste nuove 25 licenze, abbia la

possibilità di essere equiparato ai tassisti delle altre grosse città. La ringrazio,

Presidente, e grazie ai colleghi della Commissione.


Grazie a lei. Sto leggendo quello che prevede il regolamento comunale, così evitiamo

dispiaceri; siamo all'articolo 66 "Comportamento del pubblico", comma 5: "Quando

da parte delle persone che assistono all'udienza viene arrecato turbamento ai lavori

della stessa o al pubblico presente, il Presidente, dopo aver verbalmente diffidato a

tenere un comportamento conforme a quanto stabilito dal primo comma, può

ordinare l'allontanamento dalla sala fino al termine della seduta". Il comma 6 dice:

"Quando nella sala delle adunanze si verificano disordini o risultano vani i richiami

del Presidente, egli abbandona il seggio e dichiara sospesa la riunione fino a quando

non riprende il suo posto. Se alla ripresa dell'adunanza i disordini proseguono, il

Presidente, udito il parere dei Presidenti dei Gruppi consiliari, la dichiara

definitivamente interrotta e il Consiglio sarà così riconvocato". Quindi non posso


COMUNE di AGRIGENTO


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chiudere l'aula, però bisogna identificare chi disturba e poi ci sarà quello che è

previsto.

C'è stato l'intervento suo, grazie. Allora, andiamo alla votazione dell'emendamento;

Dottoressa, prego, se chiama l'appello per la votazione.


appello nominale.


Allora, 21 presenti, 21 favorevoli: l'emendamento viene approvato. Ora dobbiamo

approvare, se siete d'accordo per alzata e seduta considerato che non è uscito

nessuno, la delibera come emendata. Bene, quindi chi è favorevole rimanga seduto,

chi è contrario si alzi, l'astenuto lo deve dichiarare. Gli scrutatori sono sempre

Galante, Vita e Gibilaro, quindi confermano tutti che sono tutti seduti, vuol dire che

la delibera come emendata viene approvata all'unanimità.

Allora abbiamo fatto il punto n. 4 precedentemente e ora il 6 relativo alle tariffe

propedeutiche al regolamento che avevamo approvato e ritorniamo al punto n. 5.

Punto N. 5 all’O.d.G.: “Approvazione modifiche regolamento per le

biblioteche".


Se vogliamo chiamare cortesemente il Dirigente che è sopra che sta lavorando.


Per mozione d'ordine, Presidente, per il proseguimento dei lavori del Consiglio: io

vorrei ricordare al nostro Segretario Generale, la Dottoressa, che noi stasera abbiamo

già preannunciato che vorremmo esitare tutti i punti all'odg, ma non vedo in aula i


COMUNE di AGRIGENTO


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dirigenti, così come previsto, che si occupano delle problematiche inerenti: manca il

dirigente, ad esempio, per il regolamento sul benessere animali; vuole prendere nota,

Dottoressa? Li facciamo arrivare? Non vedo in aula il dirigente dei Lavori Pubblici.


No, non c'entrano i Lavori Pubblici, è l'Urbanistica e c'è l'Architetto presente.


Benissimo, se è delegato. Presidente, è il punto n. 14 quello del benessere animali.


Va bene, nel frattempo gli uffici si attiveranno.


Presidente, siccome stiamo aspettando già un dirigente, stiamo anticipando.


Grazie del suggerimento.


Ora abbiamo le telecamere, così capiscono perché spesso si perdono giornate intere e

magari sospendiamo anche lavori e poi ci dobbiamo riconvocare, perché spesso può

succedere che mancano i dirigenti, mancano i funzionari.


E' arrivato l'ingegnere Principato, lo invitiamo a entrare nell'emiciclo.


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E' già qua? Quale, quello per il benessere animali? Per il benessere animali è

l'ingegnere Principato? Ha la delega?


Sì. Consigliere Di Rosa, c'è un dirigente per fare... quindi è inutile...


Non lo sapevo, Presidente. Commerciale pubblico c'è, a posto.


Siamo in attesa che scende l'Ingegnere. Penso che è già arrivato. Dottore Ruoppolo,

prego, se si può accomandare all'interno; c'è il punto all'ordine del giorno riguardante

il regolamento delle biblioteche, lei è il dirigente di quel settore, quindi la invito a

esporre il regolamento così possiamo votare questo.

Il Dirigente, dott. RUOPPOLO Luigi

La proposta all'attenzione del Consiglio Comunale è stata proposta dagli uffici nel

luglio del 2014 e concerne le modifiche al regolamento per le biblioteche;

quest'ultimo risale al 2003 ed essenzialmente le modifiche sono finalizzate ad

adeguare il servizio bibliotecario all' utilizzo dei nuovi strumenti di informazione e di

comunicazione, da internet agli e-book, agli altri strumenti attraverso cui oggi viene

veicolata l'informazione accanto a quelli tradizionali cartacei.

Chiedo al Presidente se devo dare lettura della proposta.


Sì, assolutamente sì.


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"Premesso che il servizio bibliotecario di questo Comune ha ancora in vigore il

regolamento approvato con deliberazione dell'11 settembre 2003; che alla luce

dell'introduzione di nuove e più avanzate tecnologie, nonché dell'inserimento di

nuovi servizi come il recente servizio Wi-Fi, si rende opportuno procedere ad alcune

modifiche ed integrazioni del predetto regolamento al fine di regolamentare la

fruizione dei servizi stessi da parte degli utenti; visto lo schema di modifiche allegato

al presente provvedimento per essere parte integrante redatto dall'Assessore alla

Cultura, Maurizio Masone, ed oggetto di positivo confronto da parte della

Commissione Consiliare competente; vista la nota del 21 luglio dello stesso

Assessore, che costituisce atto di indirizzo per predisporre gli atti necessari da

sottoporre all'approvazione del Consiglio Comunale; dato atto che è stato acquisito

sulla presente proposta e inserito al suo interno il parere favorevole di regolarità

tecnica, oltre quello di regolarità contabile, l'Ufficio propone di modificare il vigente

regolamento per i servizi bibliotecari, approvato con deliberazione 76 del 2003 nel

senso di approvare le modifiche ed integrazioni che si compongono di sette articoli

allegati al presente provvedimento".

Se non c'è una discussione di carattere generale, posso dare lettura dei singoli

articoli.


Sì, prego.


Articolo 10 bis: "Digitalizzazione di materiale della biblioteca. Il sistema

bibliotecario comunale, di concerto con la Soprintendenza dei Beni Culturali, è

impegnato nel progetto di digitalizzazione dei fondi antichi, di altro materiale di


COMUNE di AGRIGENTO


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difficile reperibilità e di materiale unico dal significativo contenuto storico e/o

culturale, tale da ritenersi indispensabile la diffusione attraverso file digitale. Il

materiale così digitalizzato viene messo a disposizione per la consultazione in remoto

attraverso l'archiviazione su un apposito database; parte di esso è utilizzabile anche

per i servizi di prestito interbibliotecario e gli utenti interessati alla consultazione del

materiale in oggetto possono richiedere apposita password di accesso. Per la

digitalizzazione della biblioteca è dedicata una somma pari al 10% del capitolo

dedicato agli acquisti e alle attrezzature. Si attiverà una specifica convenzione con la

Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento e sarà possibile la sponsorizzazione

specifica del progetto al fine di finanziare apposite attrezzature e risorse umane

specializzate e dedicate. Il patrimonio digitalizzato sarà messo a disposizione

dell'utenza anche in file e-book". Questo è il testo dell'articolo 10 bis.


Sì, va bene, se non c'è nessun intervento, possiamo... Prego, Presidente della

Commissione.

Il Consigliere GALANTE Gerlando

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, signor Segretario, volevo dire, a

precisazione, che anche questa modifica al regolamento delle biblioteche è un lavoro

certosino scaturito dalla Quinta Commissione: a seguito di sopralluoghi effettuati

nella biblioteca comunale "La Rocca" si è constatato effettivamente che il

regolamento in vigore risaliva a più di dieci anni fa e che era privo di sistema

informatizzato, non c'era un sistema Wi-Fi con gravi difficoltà e gravi disservizi per

l'utenza e per i cittadini.

Pertanto, di concerto con l'Assessore che poi, su sollecitazione della Commissione,

ha fatto l'atto di indirizzo per gli uffici, si è predisposta questa modifica al


COMUNE di AGRIGENTO


25

regolamento, che sicuramente gioverà a tanti giovani e tanti studenti che affollano

sicuramente la biblioteca, uno dei fiori all'occhiello della provincia di Agrigento, che

con il sistema del prestito dei libri attraverso diciamo il sistema informatico consente

ai giovani di usufruire dei libri e dei testi che a loro necessitano anche da casa stessa.

Quindi ringrazio l'Assessore e tutta la Commissione per il lavoro fatto ed espletato.

Grazie.


Grazie a lei, Consigliere, ed anche Presidente della Commissione. Mi ha chiesto di

intervenire il Consigliere Di Rosa che ne ha facoltà, prego.


Grazie, Presidente. Non per non concordare col collega, però vorrei dire che a

Palermo, non a New York, il Wi-Fi è libero in tutta la città. Questo Consiglio

comunale ha votato più volte, ricordo su proposta del Consigliere Gramaglia, il Wi-

Fi per la biblioteca, ma per la via Atenea, quantomeno per il centro storico: vero,

Consigliere Gibilaro? Abbiamo più volte chiesto il Wi-Fi libero per la città, ma i

dirigenti ci dicono sempre che non era possibile perché c'erano delle norme da

rispettare e non erano previsti questi lavori; però mi sono informato e non si è mai

presentato un solo progetto alla Comunità Europea per dotare Agrigento del Wi-Fi

libero, mentre a Palermo ce l'hanno, non a New York, ripeto. Un Wi-Fi era stato

autorizzato ad Agrigento, guarda caso con un progetto di un privato, autorizzato

dall'Amministrazione, l'atto non era neanche stato esposto in Consiglio Comunale,

figuratevi se ci chiedevano queste cose a noi e non è mai entrato in funzione.

Di conseguenza sono favorevolissimo a questo regolamento, che porterà anche il

beneficio del Wi-Fi in biblioteca, però non abbiamo raggiunto chissà quale...


COMUNE di AGRIGENTO


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Non è solo il Wi-Fi, ma c'era tutta una informatizzazione del materiale... Una in più,

però l'importanza è... Va bene, grazie.


Io ho detto: "Anche il Wi-Fi in biblioteca", però non potremmo dire al dirigente o

all'ex Assessore che lo ha proposto, perché il Wi-Fi in biblioteca, non in tutta la

città...


Grazie. Allora, se non ci sono altri interventi, possiamo votare la proposta del

dirigente che ci ha illustrato poco fa, quindi invito il Segretario Generale, il nostro

Segretario di seduta, a chiamare l'appello.




20 presenti, 20 favorevoli: è approvata la proposta messa all'ordine del giorno,

perfetto.

Il punto n. 7 non si può discutere per i fatti che avevo detto precedentemente, quindi

quando avremo il punto lo possiamo trattare.

Va bene, grazie agli uffici di Presidenza. Allora, abbiamo votato il primo articolo dal

regolamento. Deve leggere l'articolo chiaramente; continuiamo così: leggiamo

l'articolo e si va alla votazione.



COMUNE di AGRIGENTO


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La proposta consta di sette articoli che rappresentano sette diverse modifiche. Se mi

viene chiesto di leggere, li leggo.


Sì, la deve leggere.


La seconda proposta è una modifica di un rigo all'articolo 12 e ritengo che, perché

possa essere compreso, leggo la parte dell'articolo che sarà emendato. L'articolo 12,

la cui rubrica ha per titolo "Risorse finanziarie", dice: "Nel bilancio preventivo

annuale e pluriennale del Comune sono inserite le risorse e gli interventi intestati al

servizio bibliotecario comunale. Le risorse derivano, oltre che da quelle autonome

dell'Ente, anche da trasferimenti della Regione, dello Stato e della Comunità

Europea, da corrispettivi per prestazioni a pagamento eventualmente fornite dal

servizio e da donazioni". Questo è il comma 1 dell'articolo 12 del regolamento

preesistente e la proposta intende aggiungere, alla fine delle parole che ho appena

letto, dopo le parole "da donazioni" "da parte di Enti pubblici e privati". Preciso che

non conosco la necessità di questa precisazione dal momento che non ero presente al

momento dell'elaborazione, però il fatto che al sostantivo "donazioni" si è voluto

aggiungere anche la provenienza da parte di Enti pubblici e privati, ritengo che sia

stata dovuta dalla necessità, anche per l'esperienza acquisita, di poter avere questa

opportunità di ricevere da entrambe le fonti, cioè da parte di enti pubblici e privati, le

donazioni. Quindi alla parola "donazioni" la proposta dice di aggiungere le parole

"da parte di Enti pubblici e privati".



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E' stato molto chiaro, quindi dobbiamo votare questa variazione al regolamento. Se

non ci sono interventi, passiamo alla votazione di questo articolo come emendato;

prego, Dottoressa, lo facciamo per appello nominale.




20 presenti, 20 favorevoli: l'articolo è approvato. Passiamo all'altro articolo

successivo.


Il terzo articolo che si propone di inserire è l'articolo 16 bis che interviene

ovviamente dopo l'articolo 16, che concerne l'articolazione in sezioni del servizio

bibliotecario; per fare un esempio la sezione Sicilia, l'emeroteca, la sezione

Pirandello e così via. Quindi dopo la disciplina dell'articolazione delle singole sezioni

della biblioteca, viene proposto l'articolo 16 bis che ha per titolo "Internet e Wi-Fi".

Leggo il testo: "Il sistema bibliotecario comunale garantirà la presenza di postazioni

internet per la consultazione gratuita della rete; dalla postazione si può navigare in

internet, accedere alle web mail, utilizzare programmi di videoscrittura, fogli di

calcolo, database ed altri applicativi se già installati sulla postazione, salvare i dati ed

effettuare download di file su supporti ottici e magnetici di proprietà dell'utente. Il

responsabile del servizio con apposita nota provvederà a disporre le modalità di

utilizzo delle postazioni. Inoltre, tenendo conto della normativa vigente in materia, il

dirigente responsabile dei servizi informatici del Comune, d'intesa con il responsabile

del servizio, predisporrà apposite direttive per regolare il servizio Wi-Fi nelle


COMUNE di AGRIGENTO


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biblioteche del sistema comunale. Il servizio è gratuito ed è aperto a tutte le persone

maggiorenni e ai minori autorizzati dal genitore e/o tutore".


Grazie. Allora, se non ci sono interventi, passo alla votazione di questo articolo.




21 presenti, 21 favorevoli: l'articolo viene approvato. Invito il dirigente a passare

all'articolo successivo.


Si tratta dell'articolo 19 che sostituisce quello attualmente in vigore; viene modificata

sostanzialmente la stessa struttura dell'articolo 19 vigente, che demanda al dirigente,

su proposta del responsabile del servizio, una riunione mensile per verificare

l'andamento del servizio bibliotecario; il nuovo testo, invece, delinea in maniera più

precisa i compiti del responsabile del servizio. E così do lettura della nuova

proposizione dall'articolo 19 intitolato "Responsabile del Servizio bibliotecario

comunale": "La responsabilità dell'organizzazione tecnica della biblioteca è affidata

al bibliotecario. Tra i suoi compiti principali figurano: esercitare funzioni tecniche ed

organizzative necessarie a garantire il miglior funzionamento del servizio; curare

l'organizzazione di attività di promozione; raccogliere ed elaborare periodicamente i

dati tecnico-statistici inerenti il funzionamento della biblioteca; provvedere

all'incremento e all'aggiornamento della raccolta sulla base della Carta delle

Collezioni, se presente, valutando l'offerta del mercato editoriale, il posseduto della


COMUNE di AGRIGENTO


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biblioteca e la domanda degli utenti, tenendo conto anche dell'offerta documentaria

del patrimonio provinciale; provvedere al trattamento scientifico, alla cura ed alla

conservazione dei documenti posseduti dalla biblioteca in ottemperanza agli standard

nazionali ed internazionali nonché ai protocolli definiti dal sistema bibliotecario;

fornire consulenza ai lettori nella scelta del materiale, nella consultazione dei

cataloghi e di altra strumentazione bibliografica a disposizione; assolvere alle

mansioni inerenti al servizio di lettura in sede, consultazione prestito locale ed

interbibliotecario; gestire le operazioni tecniche relative alla revisione delle raccolte e

proporre all'approvazione dell'organo competente lo scarto del materiale

documentario obsoleto, deteriorato smarrito, non più utilizzato dagli utenti;

partecipare alle commissioni tecniche istituite a livello interbibliotecario provinciale

e per la realizzazione di particolari progetti cooperativi.


Grazie. Se non ci sono interventi, passiamo alla votazione immediata del punto.




Presenti 21, favorevoli 21: l'articolo viene approvato. Passiamo all'articolo

successivo.


Si tratta dell'articolo 23 bis, che giustamente viene collocato dopo l'articolo 23 che

concerne l'orario di apertura al pubblico e prima dell'articolo 24 che disciplina

l'accesso alla biblioteca, dal momento che l'articolo 23 bis è intitolato "Iscrizione":


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"Per usufruire di alcuni servizi è necessario essere iscritti; l'iscrizione si può

effettuare presso la Biblioteca comunale di Agrigento. Per iscriversi è necessario

compilare e sottoscrivere il modulo di iscrizione, con il quale l'utente si impegna a

rispettare il presente regolamento e tutte le direttive e norme dei servizi erogati e dà il

consenso all'utilizzo dei dati personali, così come previsto dalla normativa vigente,

presentare un documento di identità valido, dichiarare il proprio domicilio. Per

l'iscrizione dei minori è necessario che il modulo sia firmato anche da un genitore o

da chi detiene la potestà genitoriale, in possesso dei requisiti per iscriversi. E

possibile iscrivere i bambini fin dalla nascita. La biblioteca non ha in ogni caso

obblighi e responsabilità di custodia dei minori, gli iscritti debbono comunicare

tempestivamente eventuali variazioni di domicilio, il sistema bibliotecario comunale

rilascerà la bibliocard. La bibliocard è la tessera di iscrizione, è personale e ha

validità di un anno a decorrere dal giorno dell'emissione; l'utente responsabile del suo

utilizzo. La tessera di iscrizione bibliocard è gratuita e dà accesso ai seguenti servizi:

consultazione, ascolto e visione di documenti, prestito anche di file e-book, corsi e

laboratori, servizi on-line, prestito interbibliotecario, internet Wi-Fi, agevolazioni per

iniziative culturali e del tempo libero in città. La bibliocard può essere utilizzata

anche per altri servizi che successivamente il sistema bibliotecario predisporrà come

di servizi comunali aggiuntivi sia gratuiti, che a pagamento. La bibliocard potrà

essere sponsorizzata e contenere pubblicità".


Se non ci sono interventi, passiamo alla votazione dell'articolo.




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21 presenti, 21 favorevoli: l'articolo viene approvato. Prego di leggere un altro

articolo.


L'articolo 29 disciplina l'iscrizione al servizio di prestito. La proposta intende

aggiungere un terzo comma dopo i primi due di cui adesso do lettura: "Sono ammessi

al servizio di prestito tutti i residenti nel Comune di Agrigento, nonché in altri

Comuni della Provincia, in tale ipotesi solo a seguito di stipula di apposito protocollo

di intesa". Il secondo comma dice: "Sono altresì ammessi, con atto del dirigente del

settore, su proposta del responsabile del servizio tutti coloro che, pur non risiedendo

nei Comuni della provincia di Agrigento, vi abbiano la sede abituale della loro

attività di studio o lavoro". A questa disciplina andrebbe aggiunta la proposta

contenuta nel nuovo terzo comma, che è di questo tenore: "L'accesso al servizio di

prestito anche interbibliotecario è garantito a tutti i cittadini con dimora ad Agrigento

in quanto iscritti ai corsi di laurea del polo di Agrigento dell'Università degli Studi di

Palermo".


Grazie, possiamo passare alla votazione dell'articolo.




21 favorevoli, 21 presenti: l'articolo viene approvato. Passiamo all'ultimo articolo di

questo regolamento.


COMUNE di AGRIGENTO


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Dovrebbe essere l'articolo 29 bis, che segue l'articolo 29, che disciplina l'iscrizione al

servizio di prestito. Il 29 bis concerne, invece, il servizio di prestito di lettori e-book

e di file e-book. Il sistema bibliotecario comunale offre un servizio di prestito di

lettori e-book e di soli file e-book con l'obiettivo di promuovere la conoscenza e

l'utilizzo di tecnologie innovative al servizio della lettura. Il servizio è attivo durante

l'orario di apertura della biblioteca. Il presente documento regolamenta il servizio di

prestito agli utenti con le seguenti disposizioni: il prestito dei lettori di e-book o di

file e-book è consentito per i cittadini residenti iscritti in apposita lista di utenti e che

abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. Il servizio è gratuito. Il lettore di e-

book e/o di file e-book sarà dato in prestito dietro presentazione di un documento di

identità in corso di validità. L'utente che prende in prestito il lettore è personalmente

responsabile dei danni, della perdita e del furto del lettore. In tali casi l'utente ha

l'obbligo di riacquistare un lettore nuovo del medesimo modello o di altro modello

equivalente indicato dal personale della biblioteca. E' possibile prendere in prestito

un lettore per volta, il prestito ha la durata di quindici giorni ed è rinnovabile, il

prestito non potrà essere rinnovato nel caso in cui un altro utente abbia in precedenza

prenotato un lettore. I lettori non possono essere richiesti con il prestito

interbibliotecario, ma è necessario che l'utente si rechi fisicamente in biblioteca, ove

è possibile, invece, il prestito interbibliotecario per i file. Sarà cura del dirigente del

settore, su proposta del responsabile del sistema bibliotecario, predisporre eventuali

norme specifiche per l'attuazione del servizio".


Passiamo all'ultima votazione e poi alla proposta definitiva, quindi invito la

Dottoressa a chiamare i Consiglieri.


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Presenti 21, voti favorevoli 21. Allora, ora passiamo alla votazione complessiva della

proposta. Signori Consiglieri, per favore, stiamo votando la proposta complessiva.

Prego.




21 presenti, 21 voti favorevoli: la proposta del regolamento viene approvata. Bene,

passiamo al punto 8 perché il n. 7, come dicevo prima, non si può trattare.

Punto N. 8 all’O.d.G.: “Mozione - ripristino delle sosta della linea urbana, nelle

frazioni di Kaos e Maddalusa. II Commissione".


Prego il Presidente della stessa Commissione ad esporre questa mozione.

Il Consigliere MALLIA Michele

Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, la mozione che mi accingo a rappresentare

altro non è che una vicenda deplorevole di discriminazione sociale. Non si

comprende come mai, caro Presidente e cari colleghi, sia stata assunta una decisione

nel 2012 di sopprimere due fermate della linea urbana della TUA in località Kaos e


COMUNE di AGRIGENTO


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Maddalusa. Voglio ricordare che le due frazioni sono abitate densamente, sono

altamente urbanizzate, vi insistono cittadini ed una popolazione che partecipa alla

vita sociale di questa comunità ,vi abitano, come è noto, bambini, vi abitano anziani,

a volte anche affetti da malattie, vi abitano disabili, insomma è un contesto sociale a

tutti gli effetti.

E pagano anche le tasse: a questo proposito voglio anche fare un riferimento,

considerato l'argomento in trattazione. E' ovvio che le tasse si devono pagare, ma,

vivaddio, va da sé che il pagamento delle tasse è subordinato ad avere quei servizi

indispensabili minimi che fanno sì che una popolazione possa definirsi civile. Io,

durante l'iter di approvazione del regolamento TaSI - faccio questa parentesi e la

chiudo subito - voglio ricordare che il pagamento del tributo TaSI, ricomprendeva la

cosiddetta IUC, ossia ICI, IMU e servizi indivisibili; il sottoscritto, unitamente alla

Commissione, aveva presentato un puntuale emendamento tendente proprio ad

escludere o quantomeno ad agevolare quei cittadini le cui abitazioni insistevano in

aree che non avevano appunto quei servizi indivisibili per i quali si chiedeva il

pagamento del tributo. I servizi indivisibili erano riferibili all'illuminazione, alle

strade (asfaltate naturalmente), alla manutenzione del verde e tutti i servizi che

puntualmente questi abitanti di Maddalusa e anche di Montaperto, Villaggio Mosè,

Zingarello, perché noi sappiamo che il nostro territorio comunale...


Consigliere, se per favore rientriamo, però, nell'argomento.


Sì, grazie, Presidente, si interseca in questo nostro ragionamento. Stavo dicendo che

gran parte dei cittadini che abitano in questo disseminato territorio comunale, perché

voglio ricordare in questa circostanza che noi abbiamo oggi tutti questi problemi


COMUNE di AGRIGENTO


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dovuti all'impossibilità di gestire un territorio così variegato di quartieri satellite, che

è stato frutto delle scelte scellerate urbanistiche che hanno operato i Consigli

Comunali che ci hanno preceduto negli anni Settanta. Oggi questi sono i cosiddetti

nodi che sono arrivati al pettine: questo lo voglio gridare con assoluta certezza e

cognizione di causa.

Dicevo dell'emendamento: era quell'emendamento che tendeva ad agevolare gli

abitanti che non godevano di servizi indivisibili; uno tra questi era formulato -

ricordo bene - nel seguente modo: chi non godeva di un servizio indivisibile aveva un

abbattimento del 25% del tributo generale, chi non godeva di due servizi indivisibili

aveva un abbattimento del 40%, chi non godeva di tre servizi indivisibili aveva un

abbattimento del 50%, chi non godeva di più di tre servizi indivisibili - e ve ne erano

tanti - aveva l'abbattimento totale del tributo. Ebbene quell'emendamento mi è stato

bocciato dagli uffici comunale: ecco, come vedete, il Consiglio propone e gli uffici si

mettono di traverso, ma i dirigenti non li conosce nessuno, il Consigliere Comunale è

noto a tutti.

Ma andiamo all'atto di indirizzo che oggi ci vede impegnati in questa circostanza.

Dicevo che quest'area altamente urbanizzata di Kaos e Maddalusa è stata

discriminata con la soppressione delle due fermate appunto nella zona Kaos e

Maddalusa e voglio ricordare anche che nelle predette zone insistono tantissime

rinomate strutture alberghiere e noi parliamo di turismo, ma ci dobbiamo vergognare!

Parliamo di turismo quando l'Amministrazione sopprime due fermate che consentono

di rendere vivibile una fetta di territorio comunale. Per i motivi che ho detto prima,

non si comprende come mai sia stata operata questa scelta che io reputo scellerata.

Vi è da dire che nel 2012 è stato effettuato un puntuale sopralluogo, unitamente ai

responsabili della TUA, che è colui il quale gestisce il servizio, unitamente ai tecnici

nostri degli uffici comunali e si addivenne ad un accordo che doveva soltanto essere

trasmesso agli uffici regionali dei trasporti; vi erano dei motivi ostativi e il


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sottoscritto, all'epoca non Consigliere Comunale, si era adoperato per fare in modo

che le criticità che erano state avanzate dalla ditta, cioè che gli autobus non potevano

effettuare le manovre, venissero meno, al punto tale che ha ottenuto dalle due

maggiori strutture alberghiere che insistono nella zona, per l'appunto il "Kaos" e il

"Baglio della luna", mi hanno autorizzato la disponibilità di un'area nella quale

potevano effettuarsi le manovre che i bus dovevano fare per l'inversione.

Detto questo, ho prodotto questi atti di assentimento da parte delle strutture e

l'Amministrazione doveva soltanto trasmettere agli organismi regionali l'esito di quel

sopralluogo ed era già tutto a posto. Ebbene, a distanza di oltre tre anni, quelle

persone rimangono discriminate, rimangono emarginate e gli uffici continuano a fare

il bello ed il cattivo tempo.

Voglio tornare ora al corpo nella mozione che ci vede impegnati in questa

circostanza e voglio far presente che è una circostanza, come ho detto nelle premesse,

deplorevole, perché determina una palese discriminazione sociale che la Costituzione

non consente. Noi in questa nostra città abbiamo cittadini di seria A e di serie Z, noi

vogliamo che la vita sociale sia goduta parallelamente ed equamente da tutti i

cittadini di questa nostra martoriata città, per cui la seguente mozione, cari colleghi,

vuole impegnare il Commissario, questo Commissario che viene part-time e le

responsabilità sono state trasbordate su questo Consiglio Comunale, ma ognuno le

proprie responsabilità se le deve accollare per quello che sono. Noi in questa

circostanza impegniamo il Commissario, anche nella qualità di dirigente regionale,

ad impegnarsi affinché la linea urbana delle fermate della TUA delle zone di Kaos e

Maddalusa venga ripristinata immediatamente. Grazie, Presidente.


Grazie a lei. Mi ha chiesto di intervenire il Consigliere Di Rosa sull'argomento: ne ha

facoltà, prego. Anche il Consigliere Gramaglia.


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Grazie, Presidente. A proposito di Commissioni, la Sesta Commissione che mi

onoro di presiedere, già da un anno e mezzo ha più volte convocato i vertici della

TUA, ha convocato il dirigente del settore, poi nel frattempo i dirigenti si sono

scambiati i ruoli, avevamo convocato il Sindaco un giorno perché non si poteva

sbrogliare una situazione non solo su Kaos e Maddalusa, ma vorrei ricordare - e sono

presenti i miei colleghi della Commissione - via Farag, su cui abbiamo avuto più

volte rassicurazioni che sarebbe partito.

Collega Mallia, io mi permetto di dirle che io voterò favorevolissimo la sua mozione,

però vorrei che aggiungessimo anche via Farag, chiedo di mettere in votazione

eventualmente l'emendamento: basta che lo aggiunga lei stesso, non c'è bisogno che

lo emendo io; se lei mi concede, lo controfirmo io e mettiamo pure via Farag. Questo

ancora per rimarcare perché la TUA, Presidente... e chiedo su questo lumi al

dirigente, che adesso è lei, Dottore, per sapere se la TUA ha detto la verità nel

momento in cui ha dichiarato a noi - ed è al verbale - che aspettava solo

l'autorizzazione della Regione.


Della Motorizzazione.


No, assolutamente, non della Motorizzazione, Presidente, perché quella linea era già

esistente, non c'era bisogno della Motorizzazione, ma l'Assessorato ai Trasporti

doveva autorizzare quella linea che avevamo chiesto eventualmente di sospendere

solo nel periodo estivo, se lo ritenevano, visto che nel periodo estivo entrava in

funzione l'altro pullman che fa proprio solo l'estivo e ci serviva che facessero la linea

scolastica, perché ci sono tantissimi ragazzini che abitano nella zona di Cannatello


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che non riescono ad arrivare a scuola in orario per il solo motivo che devono fare per

forza a piedi almeno 500 metri in salita da via Farag e devono arrivare a prendere il

pullman alla rotonda di Cannatello. Era solo una variante, il problema per cui era

stato tolto il pullman in via Farag era che non potevano per regolamento, per norma i

pullman effettuare la retromarcia giù al mare perché c'erano questi problemi,

avevamo dato un percorso alternativo che era quello della strada che è nata dopo,

eravamo andati a fare un sopralluogo con il dirigente della TUA e aveva approvato la

variante.

Ritengo che il collega non sarà contrario (giusto, collega Mallia?) se inseriamo pure

via Farag? Chiedo di inserire pure via Farag e sarò favorevolissimo a votare questo

atto.


Grazie, mi ha chiesto di intervenire anche il Consigliere Gramaglia, che ne ha

facoltà, prego.

Il Consigliere GRAMAGLIA Simone

Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, sarò brevissimo. Condividendo l'articolato

della mozione del Consigliere Mallia, io giorni fa avevo anche inviato

all'Amministrazione attiva ("attiva" si fa per dire) di occuparsi del ripristino della

fermata all'altezza sotto Montaperto, per capirci all'altezza della strada provinciale n.

2, in quanto dopo l'apertura del nuovo tratto, quel pezzo di strada e quindi quel pezzo

di conglomerato abitato, dove saranno circa cento famiglie, è rimasto sfornito della

fermata. Quindi proporrei al Consigliere Mallia di modificare eventualmente la

mozione, inserendo anche il ripristino di questa ulteriore fermata. Grazie.


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Grazie a lei. Consigliere Vita, prego.

Il Consigliere VITA Daniela

Signor Presidente, signori Consiglieri, mi sembra doveroso, visto che era una linea

anche esistente e visto che anche lo scorso Consiglio abbiamo parlato dell'erosione

della costa e dei problemi che riguardano la costa agrigentina, che va da Zingarello,

Realmonte, Kaos, quello che è, cioè tutta la costa, ripristinare anche la linea che

c'era, visto che c'è la via Farag, verso Zingarello, proprio per dare la possibilità ai

cittadini e a quanti non vogliono andare nel mare di San Leone perché magari lo

reputano non di loro piacimento, perché si parla di inquinamento e di altre cose, di

andare anche verso altre coste e anche verso Punta Bianca, dove c'è l'istituenda

riserva naturale. Mi sembra doveroso proprio fare un emendamento ulteriore a questo

atto di indirizzo. Grazie.


Direi che forse è meglio rivedere un po' le linee perché le carenze sono tante e in tutti

i posti ci sono tantissime zone non servite. Allora, se presentate questa mozione, così

la mettiamo ai voti e possiamo andare avanti con un altro punto. Chiediamo di

rivedere un po' tutta la situazione.

Fate voi: io aspetto la proposta e la metto ai voti. Un'altra precisazione: prego, solo

un minuto.


Ricordo al Consiglio Comunale che c'è un'istituenda riserva naturale a Punta Bianca,

quindi noi diamo l'indirizzo all'Amministrazione e poi nella fattibilità

l'Amministrazione reputa se è opportuno o meno istituire quella fermata: noi


COMUNE di AGRIGENTO


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l'indirizzo lo possiamo semplicemente dare, parliamo di un indirizzo, perché noi non

siamo sovrani di decidere se l'Amministrazione darà seguito a questo indirizzo.

Grazie.


Grazie a lei. Allora, se votiamo intanto questa mozione presentata dal Consigliere

Mallia: considerato che ci sono state diverse variazioni, se vuole dire quali sono le

variazioni. Solo Farag e poi altre si faranno successivamente: va bene, allora

possiamo procedere. Scusi, se a lei va bene e ha già sottoscritto, perfetto.


Grazie, Presidente. Collega Gramaglia, qua purtroppo non abbiamo noi un

riferimento specifico e puntuale, per cui non possiamo inserire una fermata, ma

quantomeno dobbiamo avere il chilometro della strada e la denominazione se è strada

statale o provinciale. Ma il chilometro? La strada provinciale n. 2 ha una dimensione.


Va bene. Consigliere Gramaglia, quello che lei suggerisce, capisce che per me,

abitante di Montaperto, sarebbe... però so che è stata tolta direttamente dalla

Motorizzazione, quindi non è un problema di ripristino, ma ci vorrebbe un iter

diverso, quindi casomai ci possiamo attivare diversamente, ma in questo momento

dove la linea c'è e quindi semplicemente passa il percorso, perché anche la stessa

Commissione su questo si era interessata. Grazie. Quindi passiamo alla votazione di

questa mozione.




COMUNE di AGRIGENTO


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21 presenti, 21 favorevoli: la mozione viene approvata e sarà trasmessa quanto

prima. Prego.


Grazie, Presidente, sarò stenografico. Grazie, colleghi Consiglieri. Con questa

votazione unanime della mozione finalmente si è data dignità a una parte

considerevole della popolazione di questa città di Agrigento.


Stiamo passando al punto n. 9 dell'ordine del giorno.

Punto N. 9 all’O.d.G.: “Costituzione Commissione d'indagine su operato del

dirigente del Settore III Dott. Gaetano Di Giovanni".


Prima io devo leggervi l'articolo 58; siccome il punto all'ordine del giorno dice:

"Costituzione Commissione d'indagine su operato", io vi leggo l'articolo 58

"Adunanze segrete": "Quando nella discussione di un argomento di seduta pubblica

siano introdotte valutazioni sulla moralità, correttezza, capacità e comportamento di

persone, il Presidente invita i Consiglieri a soprassedere, senza ulteriori interventi. Il

Consiglio, su proposta motivata di almeno tre Consiglieri, può deliberare a

maggioranza di voti il passaggio in seduta segreta per continuare il dibattito. Il

Presidente del Consiglio, prima di autorizzare la ripresa dei lavori, dispone che le

persone estranee al Consiglio, escluse quelle di cui al successivo comma, escono

dall'aula". Quindi significherebbe che se stasera il Consiglio decide di trattare questo


COMUNE di AGRIGENTO


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punto, noi dovremmo far allontanare tutte le persone che sono presenti e spegnere le

televisioni e quindi non mi sembrerebbe forse il caso di trattare questo punto questa

sera, ma lo tratteremo in seguito. I proponenti lo sanno. Allora, facciamo una cosa:

intanto andiamo con i lavori e alla fine vediamo se... Prego.


Grazie, Presidente. Io sono disponibile a trattare, anche per una questione di ordine

all'interno dell'aula, il punto anche all'ultimo, ma non sono assolutamente disponibile

a non trattare il punto, per fatti gravi che sono evidenziati nelle carte, quindi prego

tutti i Consiglieri di attenzionare questo passaggio. Grazie, Presidente.


Va bene, non c'è bisogno di alzare la voce perché l'abbiamo capito, ci sentiamo tutti e

siamo tranquilli. Conteniamo i lavori con la presenza del pubblico, delle televisioni e

di tutti i signori che sono presenti ad ascoltare. Allora, se non ci sono opposizioni,

intanto lo rinviamo all'ultimo punto dell'ordine del giorno e andiamo avanti con

l'altro punto previsto, il n. 10.

Punto N. 9 all’O.d.G.: “Approvazione regolamento attuativo ed organizzativo

della Consulta delle associazioni per i diritti della persona disabile, fisica,

psichica e sensoriale del Comune di Agrigento".


Prego, è già presente.

Il Dirigente


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Viene posta all'ordine del giorno una proposta presentata nel maggio del 2014 avente

per oggetto "Approvazione regolamento attuativo ed organizzativo della Consulta

delle associazioni per i diritti della persona disabile fisica, psichica e sensoriale del

Comune di Agrigento". E' una proposta sulla quale personalmente non mi sono

espresso perché allora non ero il dirigente del settore dei Servizi Sociali, la proposta

consta di 13 articoli che disciplinano appunto la Consulta e, se siete d'accordo, posso

cominciare con la lettura.


Sì, diamo una lettura, 13 articoli.

Il Dirigente

Devo dare lettura articolo per articolo?


Sì.

Il Dirigente

"Costituzione. La Consulta delle associazioni dei disabili del Comune di Agrigento è

liberamente costituita, come espressione democratica, apartitica ed aconfessionale ed

è basata sulla volontà delle associazione appartenenti per esplicare un diretto

impegno nei confronti delle Istituzioni locali per sostenere gli interessi comuni delle

associazioni, nel rispetto delle differenze e degli interessi specifici che, in quanto tali,

ciascuna associazione intende trattare direttamente, in quanto già riconosciute dalle

Istituzioni locali e talora anche dall'ordinamento giuridico nazionale.

2. Per accedere alla Consulta le associazioni devono presentare domanda e il proprio

statuto in cui siano riportate e specificate le finalità o gli scopi associativi legati alla


COMUNE di AGRIGENTO


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tutela e promozione degli interessi morali e materiali dei disabili. La delibera di

inserimento dell'associazione richiedente nella Consulta è assunta dal direttivo della

Consulta".

Questo è il primo articolo.


Signori Consiglieri, scusate, facciamo un'unica votazione, se non ci sono

emendamenti o interventi? Già ha letto il primo articolo e dove c'è l'emendamento ci

fermiamo, Dottoressa: va bene così? Allora, passiamo al secondo articolo e dove c'è

l'emendamento ci fermiamo.

Il Dirigente

Articolo 2 "Riconoscimento istituzionale".


Chi ha presentato l'emendamento si ricordi in quale articolo è, in modo tale che

possiamo fermare... Non c'è negli emendamenti agli atti. Andiamo con l'articolo.

Il Dirigente

Intanto procedo con la lettura dell'articolo 2 "Riconoscimento istituzionale": "Il

Comune di Agrigento riconosce la Consulta delle associazioni dei disabili quale

organo primario di consultazione e di promozione per il pieno inserimento delle

persone disabili nella vita sociale, lasciando alle associazioni la loro autonomia

istituzionale. Il Comune di Agrigento si impegna a richiedere la consulenza della

Consulta delle associazioni dei disabili in materia di trasporti, cultura e turismo,

sanità e servizi sociali, inserimento scolastico, formazione professionale e lavoro,


COMUNE di AGRIGENTO


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urbanistica ed edilizia sociale, attività ricreative e tempo libero per il rispetto della

normativa vigente sull'handicap".

Articolo 3, all' interno del Titolo II "Organi della Consulta", che ha per oggetto "Il

direttivo": "Il direttivo della Consulta è composto dall'Assessore alle Politiche Sociali

che riveste il ruolo di Presidente e dai Presidenti delle associazioni aderenti alla

Consulta o da un loro delegato. I Presidenti delle associazioni aderenti alla Consulta

eleggono il Vice Presidente a scrutinio segreto in prima votazione con maggioranza

qualificata dei due terzi dei componenti o in seconda votazione a maggioranza dei

presenti. In caso di assenza o impedimento del Presidente assume le funzioni il

Presidente di associazione più anziano per età. Ciascun Presidente di associazione

può revocare il mandato di delega, ove ne ravvisi l'opportunità. Sono esclusi, con

esclusione del Presidente Assessore alle Politiche sociali, dal direttivo coloro che

ricoprono cariche politiche o sindacali. Il direttivo della Consulta assume la delibera

di inserimento nella Consulta delle associazioni che ne presentato richiesta. In

relazione agli argomenti trattati e previe specifiche intese con le competenti strutture

della Consulta, può assistere ai lavori del direttivo anche un rappresentante di altre

organizzazioni che non siano rappresentate all'interno della Consulta o tecnici o

esperti sui temi da trattare a solo scopo consultivo. Nel rispetto del principio della

parità e pari opportunità, stabilito dall'articolo 73, comma 4 dello statuto comunale,

nella Consulta deve essere garantita una rappresentanza femminile. Il componente

della Consulta che per tre volte consecutive e senza giustificato motivo non

interviene alle riunioni è considerato decaduto".

Articolo 4 "La Segreteria": "La Segreteria è un organo composto da un

rappresentante del Direttivo eletto dal direttivo stesso all'atto del primo insediamento

della segreteria. L'eletto della Segreteria rimane in carica per tre anni. Alla scadenza

del mandato il Direttivo procede al rinnovo della Segreteria con nuove elezioni. In

caso di dimissioni o decadenza del Segretario, si procede alla sua sostituzione


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attraverso nuove elezioni. In relazione agli argomenti trattati e previe specifiche

intese con le competenti strutture della Consulta, può assistere ai lavori del direttivo e

della Segreteria anche un rappresentante di altre organizzazioni che non siano

rappresentate all'interno della Consulta o tecnici o esperti sui temi da trattare e solo a

scopo consultivo".

Articolo 5 "I compiti del Direttivo": "Il Direttivo della Consulta ha potere esecutivo e

deliberativo sulle iniziative da intraprendere a favore dei diritti d'ordine generale

delle persone disabili. Le decisioni vengono verbalizzate. All'interno del Direttivo e

su mandato dello stesso vengono nominate le commissioni di lavoro su tematiche

specifiche, composte da almeno tre persone con compiti attuativi su quanto

deliberato dal direttivo. I membri della Commissione possono essere modificati o

integrati nel numero e nei compiti dal Direttivo. Il Direttivo ricerca un rapporto con

tutte le organizzazione aderenti o no alla stessa Consulta al fine di ricercare una

politica comune, volta al superamento dei problemi relativi all'handicap e di sostegno

al nucleo familiare delle persone disabili e in particolare: di concerto con le

associazioni di riferimento, si impegna ad elaborare proposte di provvedimenti in

favore delle persone disabili in condizioni di particolare gravità per garantire

interventi come progetto di vita nel contesto familiare e non istituzionalizzate, anche

quando i genitori verranno a mancare; riconosce quindi la famiglia come risorsa

irrinunciabile e da sostenere adeguatamente con servizi specifici. b) Dà consulenza ai

vari Assessorati e promuove iniziative con la Giunta e i vari Assessorati che ne

hanno competenza e responsabilità progettuale in materia di trasporti, cultura e

turismo, sanità e servizi sociali, inserimento scolastico, formazione professionale e

lavoro, urbanistica ed edilizia sociale, attività ricreative e tempo libero. Ciò avviene

mediante interlocuzione tra l'Assessorato del Comune e la Commissione della

Consulta competenti al riguardo, tramite collegamento posto in essere dal

coordinatore. Il Direttivo offre la massima collaborazione nel ricercare e mettere a


COMUNE di AGRIGENTO


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disposizione le leggi e circolari regionali, nazionali ed europee per coloro che

desiderano consultarle. Di concerto con le associazioni di riferimento si preoccupa di

affrontare il problema della formazione e dell'aggiornamento degli Operatori nel

modo corretto, svolgendo anche un'azione di controllo qualitativo e quantitativo sui

servizi che ne sono direttamente coinvolti, accertando che non si verifichino disagi

nell'utenza. Promuove da parte delle associazioni di riferimento l'offerta di

informazioni, consulenza e supporto tecnico a disabili, famiglie ed operatori in

genere che lo richiedono. Affronta, insieme agli organismi preposti, un'indagine

epidemiologica per comprendere quanti sono nel nostro comprensorio i soggetti

colpiti da handicap e da malattie invalidanti. Tale censimento potrà far capire quali

politiche socio-sanitarie è necessario intraprendere, quali nuovi servizi socio-sanitari

e riabilitativi istituire o potenziare. Fornisce la massima disponibilità a partecipare ad

eventuali consultazioni per la stesura in fase di programmazione dei piani sociali e

sanitari, promuove iniziative alla redazione di progetti di formazione a tutela dei

diritti civili della persona disabile, vigila sull'applicazione delle normative

concernenti l'handicap. La Consulta ha diritto di udienza presso gli amministratori

comunali e gli uffici comunali. Gli ordini del giorno del Consiglio Comunale che

contengono particolari argomenti di stretta competenza della Consulta vanno

comunicate al Presidente che potrà assistere alle sedute del Consiglio Comunale ed

intervenire se autorizzato dal Presidente".

Articolo n. 6 "I compiti della Segreteria": "Mantiene i rapporti tra i vari componenti

del Direttivo informandoli opportunamente, convoca il Direttivo della Consulta di

norma quattro volte l'anno e comunque su richiesta di almeno un terzo dei membri

del Direttivo, prepara relazioni introduttive ai relativi ordine al giorno, redige il

verbale delle riunioni, predispone documenti, lettere o memorie in occasione di

incontri programmati".


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Titolo III, articolo 7 "Convocazione delle riunioni": "Il direttivo della Consulta è

convocato dalla Segreteria di norma in via ordinaria ogni tre mesi e comunque

quando sia richiesto da almeno un terzo del direttivo o dal Sindaco, dal Presidente

del Consiglio Comunale, nonché da una Commissione Consiliare". La convocazione

deve avvenire almeno sette giorni prima della data fissata, la lettera di convocazione,

a firma del Presidente, deve contenere ed esplicitare l'ordine del giorno, la data della

riunione e il luogo".

Articolo 8 "Validità delle riunioni": "La riunione del direttivo è valida e l'organo può

proseguire i lavori se presenti almeno la metà più uno dei suoi componenti. Tutti i

soggetti aderenti hanno eguali diritti e rappresentano un voto. Eventuali sostituzioni

dovranno essere comunicate per iscritto al Presidente della Consulta dai soggetti

interessati".

Articolo 9 "Votazioni": "Tutte le deliberazioni sono adottate mediante votazione con

la maggioranza di almeno la metà più uno dei presenti. Gli astenuti non vengono

computati tra i votanti. Le votazioni avvengono con voto palese per alzata di mano".

Articolo 10 "Autonomia": "La Consulta comunale, in particolare i membri del

direttivo, si impegnano ad esercitare in piena autonomia nei confronti di chiunque la

tutela dei diritti dei portatori di handicap e a non sostenere o propagandare in

qualsiasi occasione attinente all'attività della Consulta alcun partito o gruppo

politico".

Articolo 11 "Gratuità": "L'impegno di ogni componente degli organi della Consulta è

svolto come prestazione di volontariato e non può dar luogo per nessuna ragione ad

emolumenti di sorta. Eventuali rimborsi di spese sostenute da persone debitamente

autorizzate dal direttivo saranno finanziate dal concorso volontario delle associazioni

aderenti, che ne dichiarino la disponibilità o da terzi".

Articolo 12: "Sede": "La Consulta svolge la sua attività in un locale messo a

disposizione dal Comune di Agrigento che si impegna, secondo le disponibilità, a


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destinare di volta in volta alla stessa i locali per le riunioni, nonché l'uso di

apparecchio telefonico e fax e disponibilità di un personal computer".

Articolo 13 "Disposizioni transitorie", è l'ultimo: "Entro tre mesi dall'adozione del

presente regolamento si procederà alla costituzione della prima Consulta".


Gli articoli sono finiti, però siccome c'era un emendamento... Ognuno che pubblica le

foto se ne assume le proprie responsabilità perché non è previsto fare le foto: solo la

stampa può pubblicare le foto fatte qua dentro, altrimenti si ricorre in quello che

prevede la legge, quindi non sto dicendo niente di nuovo. Allora, Consiglieri, per

favore.

Siccome all'articolo 3 c'è un emendamento presentato dalla Commissione, leggiamo

l'emendamento, lo votiamo, dopodiché votiamo l'articolo 3 come emendato e poi

votiamo tutto il regolamento già letto dal dirigente. Prego, Consigliere Puleri.

Il Consigliere PULERI Cinzia

Emendamento proposto dalla Commissione Quarta, congiuntamente alla

Commissione Terza, come si evince dal verbale n. 70 del 2014 e precisamente

l'articolo 3, comma 1: "Inserire nel direttivo della Consulta, oltre all'Assessore alle

Politiche Sociali, che ricopre il ruolo di Presidente, e ai Presidenti delle associazioni

aderenti alla Consulta, anche il Presidente della Commissione Consiliare competente

Servizi sociali. A aggiungere dopo la parola «delegato» il Presidente della

Commissione consiliare competente Servizi sociali".


Il parere? Ci dovrebbe essere il parere, Dottoressa. Prego, lo deve dare il dirigente.


COMUNE di AGRIGENTO


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Il Dirigente

Il parere del dirigente è contrario perché determina una commistione tra le

competenze dell'Amministrazione attiva, al cui supporto si pone la Consulta, e i

compiti propri del Consiglio, di cui la Commissione è articolazione.


Va bene, Consigliere Puleri, lo ritiriamo? Va bene, grazie. Allora, considerato che

l'articolo 3 rimane così com'è, possiamo votare direttamente tutti gli articoli: prima il

regolamento e poi la proposta. Quindi stiamo votando il regolamento letto dal

dirigente, il punto 10 dell'ordine del giorno, prego; solo l'articolato leggo poco fa

stiamo votando ora; prego.




17 presenti, 17 favorevoli: l'articolato viene approvato. Passiamo alla proposta. Nel

frattempo qualcuno è rientrato, quindi rifacciamolo per appello nominale, per favore.




17 presenti, 17 favorevoli: la proposta viene approvata. Passiamo al punto n. 11 che è

un atto di indirizzo della Prima Commissione.

Punto N. 11 all’O.d.G.: “Atto di indirizzo".


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Prego.


Grazie, Presidente. Premetto che per questo lavoro svolto dalla Commissione

Consiliare Permanente Prima in particolare ringrazio il dimissionario Consigliere

Francesco Messina perché era stato lui il promotore di questo atto di indirizzo. Lo

leggo perché nella sua interezza è comprensibile, Presidente, se mi consente.

"Il Consiglio Comunale di Agrigento, vista la risoluzione del Parlamento Europeo n.

178.921 del 19.1.1994 con cui si prende consapevolezza che le relazioni commerciali

inique rappresentano un fattore determinante tra i diversi Paesi del globo terrestre e

che un numero di cittadini organizzati sottoforma di organizzazioni che non hanno

come obiettivo solo il profitto ed associazioni internazionali che mirano a favorire il

commercio equo e solidale, si prende atto che esistono in Europa numerose

cooperative ed imprese tendenti alla produzione e commercializzazione di prodotti in

condizioni socialmente ed ecologicamente più sostenibili. Viene considerato che

negli ultimi decenni numerosi progetti di aiuto allo sviluppo hanno disatteso le

prospettive sociali ed economiche che non hanno raggiunto l'obiettivo di ridurre la

disoccupazione; viene auspicata una serie di interventi di sostegno e di promozione

in varie forme fiscali, economiche e di informazione a livello comunitario e degli

Stati membri nei confronti del commercio equo e solidale; considerato che le

relazioni inique, come detto in premessa, rappresentano un fattore determinante dello

sviluppo strutturale dei vari Paesi, che numerosi progetti negli ultimi decenni di aiuto

allo sviluppo hanno disatteso le aspettative sociali, economiche ed ambientali dei

popoli, che la proposta di cui in oggetto dovrà essere una proposta innovativa in

grado di favorire lo sviluppo di una cultura solidale tendente e capace di promuovere

la convivenza e l'interscambio culturale tra i vari popoli che già da diversi anni


COMUNE di AGRIGENTO


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operano nel territorio italiano, le cooperative di mutuo auto gestione (cosiddetto

MAG) e banca etica, il cui scopo è quello di raccogliere risparmi da destinare con

decisioni trasparente e democratiche capaci di intraprendere attività socialmente utili,

così come al finanziamento dei gruppi, associazioni e cooperative che non possono

avere accesso al credito del sistema bancario tradizionale; che con diverse mozioni

già in diversi Comuni sono stati approvati piani di sostegno da parte di Consigli

Regionali e Comunali; che già da anni in Italia alcune associazioni o cooperative

senza scopo di lucro si occupano di commercio equo e sociale; riconosce che il

commercio equo e solidale è uno strumento fondamentale per lo sviluppo dei Paesi

poveri e che rappresenta un'importante possibilità di sviluppo, oltre che un contributo

per la risoluzione dei problemi legati all'immigrazione in vari Paesi; che il

commercio verso i Paesi poveri non è legato solo agli aiuti ma soprattutto verso un

riconoscimento del giusto prezzo e non volto al solo riconoscimento del profitto, che

la costituzione di associazioni, istituti e soggetti giuridici che si occupano di finanza

etica, possono costituirsi nel territorio del Comune di Agrigento, favorendo la

salvaguardia dei più deboli e dall'ambiente; promuove l'utilizzo di strumenti per il

finanziamento di imprese. A fronte di tutto ciò impegna l'Amministrazione attiva a

tenere in considerazione la particolarità di questo tipo di commercio, favorendo lo

sviluppo anche attraverso l'individuazione di convenzioni, agevolazioni,

autorizzazione e forme di finanziamento finalizzate all'attività promozionale,

commerciale e culturale, favorendo altresì le iniziative riguardanti la finanza etica ed

agevolando l'utilizzo di locali comunali dismessi o riconvertibili. Grazie, Presidente.


Grazie a lei. Se non ci sono interventi, votiamo direttamente questo atto di indirizzo

della Commissione Prima, come letto dal Consigliere. Vogliamo votarlo, per favore?


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21 presenti, 21 voti favorevoli: l'atto di indirizzo viene approvato. Passiamo al punto

n. 12.

Punto N. 12 all’O.d.G.: “Atto di indirizzo : Revoca in uso locali ex Vigili del

Fuoco al Distretto Turistico «Valle dei Templi» Cons. Sollano ed altri".


Prego, Consigliere, se può illustrare la proposta.


Grazie, Presidente. Siamo sempre alle solite, vediamo che vengono affittati i locali

dell'ex caserma dei Vigili del Fuoco al distretto turistico di cui noi facciamo parte,

per carità, però veda, caro Presidente, oggi ci ritroviamo noi a pagare decine di

migliaia di euro per fitti passivi. Mi viene da citare un proverbio agrigentino: "Gira,

volta e ferra, parliamo di Commissione". La Commissione è stata invitata da più

plessi e sia da dirigenti che da genitori degli alunni, dove ci evidenziavano il disagio

di mancanza di aule, mancanza di posti per bambini invalidi e mi permetto di citare il

dottore Vice Comandante Pendolino, che ci può essere testimone che le Commissioni

hanno fatto solo ed esclusivamente l'interesse della città. Oggi ci ritroviamo noi ad

avere fittato un una locale meraviglioso al Viale della Vittoria al distretto turistico

per 250 euro al mese: per me è una mortificazione, è assurdo che noi abbiamo il

corpo della Polizia Municipale a Villaseta, abbiamo l'ufficio di Fontanelle e per molti

anziani è un problema arrivare a Fontanelle, anche se è servito da mezzi pubblici.


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Perché non cercare di liberare alcuni locali di nostra proprietà, per carità, in maniera

che si possano recuperare spazi nei vari posti di Agrigento, Villaggio Mosè,

Fontanelle, dove c'è richiesta di aule? Perché al Villaggio Mosè c'è la scuola

elementare e l'asilo che hanno mancanza di aule, il dirigente scolastico ci ha

convocati lui come Commissione, non noi abbiamo convocato lui, perché il problema

è che trenta famiglie del Villaggio Mosè sono rimaste fuori dall'asilo. Noi paghiamo

fitti passivi da 25.000 euro a salire e i fitti attivi sono di 250 euro.

Ecco perché io ed altri colleghi proponiamo la revoca di questo contratto per far sì

che il posto di Polizia Municipale venga dislocato al viale della Vittoria, gli uffici di

Fontanelle vengano dislocati al viale della Vittoria, creiamo spazi per le scuole: oggi

abbiamo bisogno di spazi per i bambini. Io faccio parte della Quinta Commissione

Pubblica Istruzione di cui mi pregio di essere componente. Presidente, mi rimetto

nelle sue mani: io chiedo di intervenire su questa proposta di revoca del contratto,

non dico di buttarli fuori, ma diamo una soluzione, diamo un altro posto diverso da

quello che è il Viale della Vittoria. Grazie.


Grazie a lei, noi possiamo semplicemente votare quest'atto di indirizzo e trasmetterlo

al Commissario e poi è facoltà sua intervenire, prenderne atto e valutare le nostre

proposte. Mi hanno chiesto di intervenire più Consiglieri: il Consigliere Gramaglia e

Mallia.


Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, il Consigliere Sollano che mi ha preceduto,

componente della Quinta Commissione, così come me, forse ha dimenticato di

aggiungere che la stessa Commissione sullo stesso stabile aveva già proposto

l'istituzione dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico che ad oggi, in una città turistica,


COMUNE di AGRIGENTO


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viene messo al secondo piano di questo stabile e l'Amministrazione, così come ha

fatto con tanti altri atti di indirizzo, lo ha cestinato. La stessa Commissione ha

sollevato forse qualche dubbio perché su questo affitto - su questa donazione,

secondo me, perché un affitto di 200 euro non capisco nemmeno con quali parametri

è stato fatto - c'è una nube forse politica, visto che qualcuno dimentica di dire che il

Presidente del Consorzio Valle dei Templi è l'onorevole Filetto, candidato Sindaco

alla città di Agrigento, ma su tutto questo naturalmente dobbiamo far finta di niente,

non si deve dire. E quando è stato fatto questo affitto? Due mesi fa, a quattro mesi

dalle elezioni: anche su questo possiamo sorvolare. Forse in questa città tutti quelli

che vogliono fare si stanno svegliando adesso, forse stanno capendo ora che si stanno

avvicinando le elezioni e questo stabile può servire a qualche altra cosa.

Le scuole, abbiamo proposto di mettere l'autoparco insieme ad un ufficio preposto

dei Vigili Urbani perché quando chiamiamo la pattuglia dei Vigili Urbani anche per

un semplice incidente, ci devono dire: "Il tempo di arrivare, perché noi siamo a

Villaseta, non è che possiamo arrivare subito e intervenire subito", quindi un posto di

pronto intervento là non lo possiamo fare, però per 200 euro lo possiamo affittare. Io

avevo chiesto anche al dirigente con quale parametro affittano 250 metri quadrati a

200 euro, perché io sarei interessato ad avere anche 500 metri al viale della Vittoria,

perché dico possibilmente che possiamo fare là dentro qualsiasi cosa e sfido

chiunque qua del pubblico, se gli viene proposto un affitto per 250 metri al viale

della Vittoria a 200 euro, voglio vedere chi dice di no, anche a ballare là dentro, tanto

con 200 euro. Ah, 250, grazie.

Comunque, Presidente, io non so che cosa dire, dobbiamo dire sempre le stesse cose?


Basta, è stato abbastanza chiaro.


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No, io mi riferivo a quello che viene detto fuori dall'aula, se vuole prendere anche lei

provvedimenti. Grazie.

Il Presidente del Consiglio SETTEMBRINO Carmelo Non ho sentito perché ero

distratto. Consigliere Mallia, prego, ha chiesto di intervenire.


Grazie, Presidente, colleghi Consiglieri. Noi spesso ci lamentiamo per come vengono

utilizzati i nostri beni da parte di chi ha la gestione diretta di proporre l'atto di

indirizzo, ossia l'Amministrazione attiva e nella fattispecie il Commissario

straordinario. Noi abbiamo un regolamento e i regolamenti sono fatti per essere

rispettati da chiunque, proprio per essere imparziale e per evitare che chicchessia

possa esercitare discrezionalità che lo stesso regolamento o la legge non consentono.

Puntualmente la parte 2 del regolamento... Presidente, gradirei essere ascoltato. Noi

in data 25 giugno del 2013 abbiamo votato la delibera 91 con la quale abbiamo

approvato il regolamento per la gestione dei beni e la concessione e la locazione dei

beni comunali, ma non v'è dubbio che il Commissario in questo caso abbia esercitato

una palese discrezionalità alle norme regolamentari e di legge.

Io sono d'accordo nel votare positivamente questa mozione del collega Sollano

perché i beni comunali sono beni di tutti e quindi devono essere, se il caso lo

richiede, dati in concessione e alienati secondo le regole che sono stabilite nel

regolamento che questo Consiglio Comunale ha voluto. Voglio anche ricordare un

aspetto: chi vi parla di recente ha formulato un'interrogazione al signor Commissario,

la dottoressa Giammanco, tesa ad avere una relazione dettagliata di tutta l'attività

svolta dal distretto turistico, atteso che il Comune di Agrigento partecipa a titolo

oneroso attivamente; a distanza di oltre due mesi non si ha notizia alcuna di questa


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interrogazione e quindi noi siamo qui ad essere, cari colleghi, crocifissi su

responsabilità che hanno altri e che sicuramente non gravano sulla nostra persona.

Grazie, Presidente, voto favorevolmente l'atto di indirizzo proposto dal Consigliere

Sollano.


Mi ha chiesto di intervenire il Consigliere Di Rosa: ne ha facoltà, se c'è, altrimenti

passo avanti. Prego, ne ha facoltà il Consigliere Vassallo.


Grazie, Presidente. Presidente, io non voglio anticipare altri punti all'ordine del

giorno, però vorrei chiedere al collega Sollano e a chi è intervenuto prima, che oltre

all'immobile di viale della Vittoria, dell'ex caserma, c'è un altro fatto ancora più

grave rispetto a questo, che è quello dei locali Santa Marta appena ristrutturati: voi

immaginate i locali Santa Marta che immobile immenso che sia? Ristrutturati e dati

in concessione totale gratuita per tre anni, senza nessuna procedura di evidenza

pubblica, un fatto gravissimo. Quindi concentriamoci sia sull'ex caserma, ma fatto

ancor più grave sui locali di Santa Marta. Grazie, Presidente.


Grazie a lei. Consigliere Di Rosa, prego.


Grazie, Presidente. Io vorrei dire che avevamo già discusso immediatamente in

Consiglio comunale la richiesta di revoca di questo atto, ancora l’atto non si era

ancora firmato. Ma il problema non è, come diceva il collega, candidature, non

candidature, il problema è diverso: questi locali sono messi in vendita, questi locali


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sono i locali per i quali si è chiuso un contenzioso con la Provincia, e dovremmo

avere, se non erro, 3 milioni, 4 milioni di euro dalla Provincia di Agrigento. E perché

no? Ricevuti questi soldi dalla Provincia investirli su questo fabbricato.

All’interno c’è il parcheggio, è adibito già ad autoparco, una scuola, come diceva il

collega. Ma il problema reale è un altro: noi continuiamo a liberarci di locali

comunali e paghiamo l’affitto. Il problema è reale. Noi abbiamo nel bilancio

comunale somme in uscita per – poniamo caso – 1 milione di euro di fitti passivi e in

entrata solo mille euro. Andiamo a vedere quale scuola, quali uffici nostri,

qualsivoglia ufficio poter trasferire in quei locali, perché darli oggi a distanza di

quattro mesi dall’insediamento del prossimo Sindaco, perché il Commissario, appena

insediata, ha detto che non avrebbe preso nessun... suo intervento sarebbe stato

politico, prende una decisione che è politica e stabilisce di cedere in concessione al

distretto turistico dei locali nei quali già ci sono dei lavori – da premettere – a spese

del Presidente del distretto, mi dicono, perché si devono sbrigare ad aprire un ufficio

lì. L’intendimento presumo che, come diceva il collega Gramaglia, al viale della

Vittoria per un ufficio di 22 metri quadrati ci sono fuori le richieste economiche, si

parla di 600 euro, Presidente.

Qua parliamo di locali con regolare parcheggio, sorveglianza assoluta, circa 200

metri quadrati di locali, a 250 euro al mese. Vorrei capire qual è la convenienza del

Comune in questo atto, infatti io oggi spero che lo voteremo per la revoca, ma

domani stesso dovremo chiedere alla Corte dei Conti di impugnarlo. La convenienza

del Comune in questo atto, la cessione di questo bene senza un regolare bando, senza

un regolare bando, senza seguire il Regolamento, si è venuti contro a tutte le leggi

amministrative. A quale pro? Cosa c’è dietro? Sempre coloro che sono seduti lì in

questo momento? Non ci stiamo. Non ci stiamo. Lo dico da due anni: noi non ci

stiamo. C’è un collega che ogni tanto faceva delle cose che ci passavano dalla testa.


COMUNE di AGRIGENTO


60

A noi non passa niente. Noi vogliamo le regole. Perché questi locali, tranquillamente,

poteva arrivare un commerciante e affittarseli.

Facciamo un bando per l’affitto di questi locali, vediamo quanto è la valutazione.

Io ho ricevuto delle sollecitazioni a recarmi dal Segretario Generale. In questi mesi se

ne sono succeduti tanti, susseguiti. Dottoressa, mi scusi, lei è a conoscenza che c’è da

effettuare un bando per la cessione del palazzo Tomasi? Mi può rispondere? Sì, ha

sostituito il Segretario Generale, no?


Sì, prego, se vuole, può rispondere.

Il Vice Segretario, Dott.ssa INGLIMA Filippa

No, non sono a conoscenza perché è soltanto da due giorni che...


Perfetto. Il Segretario Generale di prima e quello che è andato via ora scappando

immediatamente, avevano il bando pronto per il palazzo Tomasi. Sapete quant’era la

richiesta del palazzo Tomasi, la base d’asta? Circa 100.000 euro l’anno. E ditemi una

cosa: palazzo Tomasi, d’accordo, dov’è posto palazzo Tomasi, ci poteva essere

un’università privata, una scuola privata, un B&B, quello che ci vuole fare il privato,

se facciamo il bando su viale della Vittoria...


No, no, mi scusi...


No, Presidente, mi scusi, l’indirizzo del palazzo Tomasi...


COMUNE di AGRIGENTO


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Dobbiamo dare informazione completa, però, solo per scuole e per...


Presidente, mi scusi, io sto parlando del posto.


Non parliamo di B&B, non c’entra assolutamente...


Presidente, sto parlando del posto. Lì ci puoi fare quell’attività...


Comunque, Consigliere, se io intervengo, non è che lei mi deve bloccare, è al

contrario, quindi mi lasci dire! Prego.


Ma lei, Presidente, non deve... io non stavo dicendo che il bando è per quella cosa.


Io so che devo fare. E quindi, va bene, poi intervengo dopo.


Tranquillo, Presidente! La destinazione è quella...



COMUNE di AGRIGENTO


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La destinazione è precisa. Non può fare un B&B o un albergo...


Va benissimo, Presidente...


È destinazione scuola, punto!


Ma ho detto in quella zona, non dicevo...


E’ per l’informazione completa.


Allora, Presidente, mi scusi, lasciamo... ha ragione lei. Mi scusi, 100.000 euro a base

d’asta, palazzo Tomasi, circa 300 metri quadrati in vari livelli, e 250 euro al viale

della Vittoria, locali centralissimi, forniti di tutti i confort, tutti, al viale non manca

niente, per quello che abbiamo ad Agrigento. 250 euro, 200 metri quadrati.

La comparazione chi la fa? Non certo io. Allora voterò assolutamente favorevole alla

rescissione del contratto che ha proposto il collega.


Va bene, grazie.



COMUNE di AGRIGENTO


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E la prego, dottoressa, di quantomeno sorvegliare se è pronto il bando per il palazzo

Tomasi, grazie.


E allora, se non ci sono altri iscritti, andiamo alla votazione di questo punto, che è la

mozione presentata dal Consigliere Sollano sui locali dei Vigili del Fuoco di viale

della Vittoria. Prego.


appello nominale.


Do l’esito della votazione: 21 presenti, 21 voti favorevoli.

L’atto d’indirizzo da spedire al Commissario è approvato.

Passiamo al punto n. 13.

Punto N. 13 all’O.d.G.: “Programma costruttivo per la realizzazione di n. 154

alloggi sociali per conto della società Li.Co. S.r.l., società cooperativa edilizia

Giovanni Falcone, società cooperativa edilizia Edilcasa, da realizzarsi nella

contrada Palmentelle del Comune di Agrigento – Integrazione e sostituzione

elaborati tecnici del programma costruttivo già approvato dal Consiglio

comunale giusta delibera n. 16 del 12.02.2008”.


Prima... subito dopo la dottoressa...

Il Vice Segretario Generale, Dott.ssa INGLIMA Filippa

Per la trattazione di questo argomento esiste un obbligo di astensione per tutti coloro,

Consiglieri comunali, che sono parenti o affini fino al quarto grado, pertanto i


COMUNE di AGRIGENTO


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Consiglieri Comunali che si trovano in questa condizione hanno l’obbligo di

astenersi uscendo - scusatemi, io sto leggendo l’articolo 41 - non possono partecipare

né alla discussione né alla partecipazione giacché c’è un elenco di soci della

cooperativa, si dovrebbe dare lettura di questi nominativi dei soci.

L’articolo 41 del Regolamento, che poi rispecchia la normativa: “Il divieto vale per

la partecipazione alle deliberazioni riguardanti interessi di parenti o affini fino al

quarto grado”. Il Dirigente potrà quindi dare contezza dei nominativi dei proprietari e

dei nominativi dei soci della cooperativa.


Aspettiamo la lettura, vediamo chi sono gli interessati, soci, proprietari; intanto

sentiamo perché bisogna prendere conoscenza delle persone che sono soci o

assegnatari, dopodiché se ci sono Consiglieri comunali che hanno parenti in questi

nominativi che leggerà devono dichiararlo e si allontanano dall’Aula.

L’Architetto CAMPANELLA Calogero

Intanto buonasera a tutti. In relazione a quello che ha detto il Segretario,

incominciamo a dare l’elenco dei proprietari delle particelle dei terreni che sono

interessati a questo programma costruttivo. E abbiamo: la prima ditta è Corsini Elsa,

la seconda è Corsini Elsa, Corsini Arturo, Corsini Giuseppa.

Per la precisione la prima Corsini Elsa, interessa il foglio 118, la particella 20.


No, i nominativi solo ci interessano, non tanto se andiamo a vedere dove si trova e

poi...



COMUNE di AGRIGENTO


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Terza particella: Corsini Arturo. Poi c’è Mandracchia Giuseppe, Alongi Vincenza,

Randisi Francesco, Bonomo Daniela Maria, Gallo Fabio, Gallo Renata, Gallo

Rosanna, Montalbano Maria Stella, poi Pinelli Dino, Pinelli Dino, Pinelli Nunzio,

Pinelli Santi. Corsini Giuseppina, Vaccaro Marcella, Zambito Marsala Antonio.

Vinci Giuseppe, Alletto Sanfilippo Pasquale, Alletto Sanfilippo Alfonso, Alletto

Sanfilippo Alfonso, Salemi Carmela, Salemi Vincenza, Gallo Calogera, Lamarca

Alfonsina, Lamarca Antonino, Lamarca Dino, Lamarca Francesca, Lamarca

Giovanna, Lamarca Rosa, Lamarca Vincenza, Randisi Croce, Randisi Filippo,

Analfino Alfonsina, Lucia Carmelina, Agrò Gerlando, Agrò Rosaria Maria,

Scopelliti Rosaria, Agrò Alfonso, Scopelliti Rosaria, Collura Gioacchino, Collura

Maria Rita, Collura Silvana. Montante Giuseppe, Montante Giuseppe, Montante

Calogero.

Poi il n. 24 sono: Di Nolfo Antonio, tutta la famiglia Lago Calogero, Carmelo,

Denni, Dominique, Francesco, Giovanna, Giuseppe, Luisa, Margherita, Mario,

Nunzio, Paolo, Rita, Rosetta e Salvatore. Martello Salvatore, Raia Antonietta,

Roberto Maria, Capraro Gesua, Sollano Gerlando, Randisi Croce, Randisi Filippo,

Salvo Angelo, Salvo Carmela, Salvo Irene Venerina, Salvo Teresa, Salvo Vincenzo.

Capraro Gesua, Sacra Distribuzione della Cattedrale di Agrigento, Sollano Gerlando,

Giglia Carmela, Guarnieri Salvatore, Pellitteri Giuseppe, Taverna Maria Concetta,

Argento Maddalena, Sollano Salvatore, Argento Maddalena, Sollano Salvatore.

Questi sono i nominativi di tutte le particelle.


I proprietari terrieri ha letto lei, va bene?


Sì, per i proprietari dei terreni. In totale sono 30 gruppi di proprietari.


COMUNE di AGRIGENTO


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I costruttori?


Per quanto riguarda i costruttori, noi abbiamo il programma costruttivo proposto

dalla cooperativa Giovanni Falcone, quindi sono tutti soci della cooperativa, dalla

cooperativa edilizia Edilcasa, e poi dalla società Li.Co. S.r.l., come programma

costruttivo nel complesso per la realizzazione di 154 alloggi.

La società Li.Co. è un’impresa privata che è stata ammessa a finanziamenti regionali

per la realizzazione di alloggi convenzionati, mentre le altre due sono cooperative per

la prima casa.

Agli atti del fascicolo inviato direttamente al Presidente del Consiglio abbiamo noi

l’elenco dei soci delle due cooperative perché l’impresa non ha soci di cooperative in

quanto è un’impresa ammessa a finanziamento.

Allora, Edilcasa: Barbuscia Vincenzo, Bruccoleri Gianluca, Veneziano Giuseppina,

Sollano Calogero, Sorce Angela, Sorce Carmela, Veneziano Angelo, Sutera

Calogero, Alongi Gloria, Mortillaro Giovanni, Amico Antonio, Oliva Salvatore,

Ditanto Antonino, Silici Michele, Pedone Francesca, Gagliano Giuseppe, Barcellona

Vincenza, Oddo Andrea, Riolo Gaetano, Fragiorgi Santo, Monti Maurizio, Fiorentino

Salvatore, Dicara Alfonso, Mira Camillo, Monti Salvatore, D’Amato Gioacchino, Di

Francesco Alfonso, Gallasso Alfredo, Gallo Afflitto Raimondo, Gelo Gerlando,

Brico Concetta, Guarnieri Antonina, Loiacono Daniela, Bruccoleri Amedeo,

Bruccoleri Florinda, Sciortino Giuseppe, Messina Cristina, Russo Gerlando, Alongi

Santo.

Questa è la cooperativa Edilcasa: 39 soci.


COMUNE di AGRIGENTO


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Poi abbiamo la cooperativa edilizia Giovanni Falcone: Venez Gabriella, Bosco

Filippo, Bruccoleri Florinda, Bruccoleri Gianluca, Diliberto Rosaria, Sollazzo

Calogero, Sorce Angela, Volpe Francesco, Giunti Onofrio, Agnello Mauro,

Rambulla Salvo, Barcellona Gioacchino, Pipitone Cristian, Giordano Dionisio, Di

Fiore Filippo, Pecoraro Rosa, Lo Giudice Gaspare, Vella Patrizia, Taormina

Calogero, Marino Alessandro, Raccuglia Francesco, Nicosia Massimo, Cannatella

Antonina e Vullo Salvatore.

Cooperativa Giovanni Falcone per 24 soci.


Ha già finito? Sono tutti questi i soci di 150?


Allora abbiamo noi i soci delle cooperative. L’impresa non ha soci perché è stata

ammessa a finanziamento per realizzare immobili...


Da vendere successivamente.


Da vendere a chi ha i requisiti di legge. I soci delle due cooperative sono quei due

elenchi che abbiamo...


Mentre l’altra è una ditta che...


E’ un’impresa privata che è stata ammessa a finanziamento regionale.


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Possiamo sapere i nominativi di questa ditta privata? Per completezza

d’informazione.


Li.Co., società Li.Co.


E l’amministratore chi è?


Presidente, Gambino ragioniere Antonio.


Come?


Gambino ragioniere Antonio.


E’ il rappresentante legale?


Amministratore unico.


Amministratore unico.


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Non ci sono i soci qua, non abbiamo elenco di soci, della società non ne abbiamo.

Per istruire la pratica non ce n’era bisogno. Noi abbiamo l’amministratore, abbiamo

la pratica presentata, i soci delle cooperative, l’ammessa a finanziamento, quindi...


Scusi, Consigliere Vassallo, non riusciamo... Sì, sì, qua siamo proprio perché

vogliamo sgombrare ogni tipo di dubbio e dare la possibilità a tutti, casomai, perché

la Dottoressa è stata chiara, bisogna non partecipare alla riunione se c’è un dubbio di

parentela. Quindi lo può dire al microfono.


Grazie, Presidente.


Sì, subito dopo che mi chiede...


Io pongo questo quesito, Presidente: siccome i regolamenti comunali li conosciamo

tutti, li conoscono i Dirigenti, li conosce il Segretario e li conoscono i Consiglieri

comunali, oltre che sono pubblicati nel sito del Comune. Quindi se ci può essere la

previsione di un’eventuale incompatibilità, a me l’Amministrazione mi deve mettere

nelle condizioni di essere a conoscenza di eventuali incompatibilità. E la conoscenza

si acquisisce attraverso gli atti e attraverso le carte.

Quindi, siccome c’è la società, o l’architetto Campanella mi dice che c’è un unico

socio, con un unico amministratore, e quindi va bene quel nome, oppure, l’architetto,


COMUNE di AGRIGENTO


70

mi dice chi sono eventuali altri soci. Perché se io mi trovo nelle condizioni di

incompatibilità lo devo sapere! Perché oggi io non so che sono in condizioni di

incompatibilità, ma supponendo che ci sia un mio parente in quella società io è giusto

che lo sappia, perché così rispondo perfettamente all’esigenza del Regolamento e mi

allontano dall’Aula. Grazie, Presidente.


Sì, un attimino, non stiamo ancora iniziando la discussione, appena chiarito questo,

iniziamo la discussione. Il Consigliere Mallia me lo aveva chiesto, potrebbe essere

una pregiudiziale tale che possa... Prego, prego. Consigliere Mallia.

Ah, va bene, non lo avevo visto, ingegnere, mi scusi.

Il Dirigente, Dott. PRINCIPATO Giuseppe

Buonasera a tutti gli intervenuti, i presenti.


Buonasera a lei.


Volevo fare una precisazione, diciamo una pregiudiziale anche per chiarire alcuni

aspetti. Intanto preciso che io intervengo in sostituzione dell’architetto Greco in

ragione di una determinazione che ha assunto il Commissario Straordinario, secondo

la quale, per quanto riguarda l’Area tecnica, i due Settori, cui fanno riferimento io per

quanto riguarda i Lavori pubblici e l’architetto Greco per l’Urbanistica, i Dirigenti si

possono sostituire in mancanza dell’uno o dell’altro reciprocamente.

Io mi scuso senz’altro con tutti perché ho appreso della mancanza dell’architetto solo

una mezzoretta prima che iniziasse il Consiglio. Per cui, diciamo, sia per la proposta


COMUNE di AGRIGENTO


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del punto 13, così come quella del punto 14, realmente non conosco i contenuti della

proposta stessa, però ciò non precluderebbe nulla perché per continuità si potrebbe e

si dovrebbe andare avanti. Però, per l’uno e per l’altro, ritengo che vi siano dei

motivi di natura tecnica per i quali forse non sarà possibile – ma lo giudicherà il

Consiglio – trattare gli argomenti.

Per quanto riguarda la proposta al punto 13, quella in discussione, vero è che il

camerale non può incidere sull’istruttoria sotto un profilo urbanistico, perché

l’istruttoria urbanistica ha finalità ben diverse, ma è pure vero che ai fini della

valutazione della possibile incompatibilità o meno la compagine di tutti deve essere

nota. Per cui se nel fascicolo, che io al momento non conosco, dovesse mancare il

camerale, è chiaro che questo può essere un motivo per il quale non si potrebbe

verificare questa famosa compatibilità o incompatibilità.

Ho visto pure, qualche minuto fa, che all’interno del fascicolo la Commissione che

ha esaminato la proposta, la Commissione consiliare, non ha espresso un parere.

La Commissione, praticamente, intende trattare l’argomento in Aula perché ha

rilevato e ha mosso delle eccezioni rispetto alle quali...


Ingegnere, il Presidente interverrà sull’argomento proprio appena...


Io volevo dire un’altra cosa. Ancorché io conosca la problematica di cui si vuole

discutere perché nell’anno precedente, fino a qualche mese fa, ho anche assunto ad

interim le funzioni di Dirigente di quel settore, materialmente, fisicamente,

concretamente non conosco la proposta. In ordine ai punti di cui si hanno le

eccezioni non conosco qual è la posizione che ha assunto il Dirigente pro tempore.


COMUNE di AGRIGENTO


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Mi pare pressoché incauto, non opportuno, o inconducente, che su certe questioni che

hanno una certa rilevanza, solo perché manca un giorno il Dirigente, possa io

affrontare il problema per un discorso di razionalità.

Per quanto riguarda, invece, la proposta al punto 14, giusto per chiarire, ho visto che

all’interno, a parte che è una proposta molto corposa, che è un Regolamento ben

consistente, che anche quello io sconosco, ma ho visto pure che ci sono ben sei

emendamenti per i quali manca il parere del Dirigente. Voi comprendete che per

potere dare io il parere tecnico su sei emendamenti è quanto mai opportuno che io

conosca il Regolamento e, chiaramente, non avrei il tempo stasera per poter

prenderne conoscenza.


Va bene, la ringrazio, poi passiamo dopo al 14 e poi magari la richiamo.

Consigliere Mallia, lei mi chiede di intervenire, però non per aprire la trattazione,

giusto? Solo per completezza di notizie su questo che ha detto il Consigliere Vassallo

e l’ingegnere. Non possiamo aprire la discussione se non ci sono le dichiarazioni di

incompatibilità. Va bene? Quindi la prego di astenersi di entrare in merito nella

progettazione o nella discussione in generale.


Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, ma io veramente, credetemi, stasera sono

esterrefatto, sono esterrefatto! Non so di cosa stiamo parlando.

Allora: programma costruttivo per la realizzazione di 154 alloggi sociali per conto

della società Li.Co. S.r.l., società cooperativa edilizia Giovanni Falcone, società

cooperativa edilizia Edilcasa, da realizzarsi nella contrada Palmentelle del Comune di

Agrigento. Integrazione e sostituzione elaborati tecnici del programma costruttivo già

approvato dal Consiglio comunale col delibera n. 16 del 12 febbraio 2008!


COMUNE di AGRIGENTO


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Io non capisco che cosa deve fare questo Consiglio comunale oggi. Io non lo capisco.

Questa materia... ecco perché, caro ingegnere Principato, ingegnere Campanella,

colleghi Consiglieri, convenuti tutti, ecco perché la Commissione II non ha espresso

alcun parere: perché quello che si propone accinge, afferisce alla sfera del

management, afferisce alla sfera gestionale.

La domanda ora viene d’obbligo: perché questi elaborati vengono in Consiglio

comunale? Per quale motivo se afferisce alla gestione manageriale? Vorrei capire.

Un’altra domanda: Presidente, il Comune di Agrigento è dotato di un Ufficio

espropriazioni?


Certo.


C’è o non c’è?


Certo.


E’ stato attivato l’iter? Vorrei una risposta dai tecnici. E’ stato attivato l’iter?

Dobbiamo dire altro?


Sì, stiamo entrando nella discussione, l’ho capita la sua presa...



COMUNE di AGRIGENTO


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Che deve fare il Consiglio comunale, Presidente? Cosa deve approvare? Un atto, un

piano costruttivo già approvato? O deve approvare altro?

Quando entreremo nel merito, Presidente, richiederò la parola, grazie.


Sicuramente, sicuramente.

Sì, però dico sempre di non entrare in discussione della progettazione perché

dobbiamo chiarire questo discorso del camerale perché giustamente...

Il Consigliere PATTI Alessandro

No, no, quale entrare nel merito? Grazie, Presidente. No, no, era solo per dirle che io

ho accidentalmente appreso di essere non portatore di un vero e proprio interesse che

mi porterebbe all’obbligo di astensione, ma c’è una stringente ragione di opportunità

perché mi si dice che uno dei soggetti interessati – non so neppure a quale titolo – sia

tale signor Vattano Paolo, col quale io, per ragioni professionali, ho assunto delle

posizioni contrapposte, e nei confronti del quale ho assunto posizioni contrapposte,

non sto qui a specificare di cosa si tratta, ovviamente, si tratta di questioni che

attengono... comunque coperte dal... non è il caso che le venga a rendere di pubblico

dominio.

Quindi la mia non è una situazione di obbligo di astensione, è una ragione di

opportunità per cui io, fintanto che si tratta di questo argomento, abbandono l’Aula.

Grazie.


Ne prendiamo atto, grazie.

Allora, se stiamo entrando nella discussione, ognuno si deve... Prego.


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Il Consigliere MANDRACCHIA Riccardo

Grazie, signor Presidente. Non ritengo sussistano motivi di incompatibilità, però nel

dubbio preferisco uscire, abbandonare l’emiciclo.


Ok, grazie. Anche il Consigliere Mandracchia.

Sì, Consigliere Sollano, anche lei, prego.


Presidente, io non sapevo di avere tutti questi parenti in questa vendita di terreni,

onestamente, quindi comunico che mi allontano dall’emiciclo proprio per essere

incompatibile.


Va bene, ne prendiamo atto. Consigliere, prego.

Il Consigliere GIBILARO Gerlando

Grazie, signor Presidente. Colleghi Consiglieri, Signori del pubblico, personalmente

io devo riprendere una considerazione, un intervento fatto dal Consigliere che ci ha

preceduto, che ha nominato un signore che nel piano costruttivo non figura. Quindi

vorrei capire da dove lo ha preso questo nome.

Detto questo, la proposta è ben delineata. Ora, siccome il Consiglio comunale svolge

degli atti d’indirizzo e di controllo, caro Presidente, se lei legge attentamente il punto

che stiamo discutendo n. 13, a onor della completa intelligenza, gli uffici chiedono a

noi, Consiglio comunale, l’integrazione e sostituzione di elaborati tecnici del

programma costruttivo già approvato dal Consiglio comunale nel 2008. E allora

alcune considerazioni prettamente semplicistiche me le deve consentire.


COMUNE di AGRIGENTO


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Io non credo che dal 2008, oggi siamo nel 2015, si sia lavorato per sostituire gli

elaborati tecnici; in secondo luogo, qua non ci sono, in quest’Aula, Presidente...


Consigliere, Consigliere, mi scusi. No, no, devo intervenire subito perché stiamo

entrando nella discussione. Siccome l’ingegnere Principato è stato molto chiaro

dicendo che, in effetti, come chiesto dal Consigliere, non si è nelle condizioni oggi di

sapere questo camerale...


Sì, ma Presidente, io le dico un’altra cosa a lei...


Sì, sì, l’ho capito...


Lei è il Presidente di questo Consiglio comunale e delle Commissioni, a lei è

pervenuta...


No, io non sono delle Commissioni... assolutamente no. Arriva la documentazione, io

la passo a voi come... per la precisione.


Perfetto. Qua si chiede al Consiglio di votare...



COMUNE di AGRIGENTO


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Perfetto. Questo...


Atti gestionali...


Appena...


Che sono atti che afferiscono direttamente agli uffici.


Direttamente alla dirigenza, e questo lo valuteranno...


E io non credo che qua dentro ci siano delle persone che sono titolate, perché questo

Consiglio comunale nel Regolamento e nello Statuto è ben specificato quali sono gli

atti che il Consiglio Comunale è tenuto, sulla base delle leggi che disciplinano questo

organo decentrato, lo Statuto e il Regolamento, stabilisce in maniera ben specifica

quali sono le materie per le quali questo Consiglio comunale è chiamato.

Personalmente ancora io non capisco se in questo piano costruttivo noi dobbiamo

modificare l’elaborato tecnico della finestra o di qualche altra cosa. Quindi io credo

che questo punto all’ordine del giorno di questo Consiglio comunale, così com’è

stata scritta la proposta, neanche doveva pervenire. E questo solo attraverso...


Questo lo rassegniamo ai Dirigenti, va bene, va bene, chiaro, è stato chiaro.


COMUNE di AGRIGENTO


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Un’interpretazione letterale, logica ed estensiva di quello che c’è scritto qua. Grazie,

signor Presidente.


Grazie, grazie a lei del suo contributo. Allora, ingegnere, mi sembra che la sua

proposta fosse quella che condivideva nel senso che diceva che mancando quel

camerale non si è nelle condizioni della totalità di capire se ci sono anche altre

persone, pertanto non si può trattare questa sera.

Come? Scusate, scusate. Siamo qua... Perfetto.

Se il Dirigente, o l’ingegnere e l’architetto ci dicono che hanno in ufficio il camerale,

noi possiamo benissimo sospendere questo, fare un altro punto e poi riprenderlo.

Altrimenti dico se non c’è, che mi sostiene che non ce l’ha, che non lo ha richiesto,

che la pratica è sprovvista di questo, è inutile che noi aspettiamo di analizzare una

cosa, se materialmente non ce l’hanno.

Scusi, io desidero che me lo dicano i Dirigenti. Ne prendo atto, però non posso

interloquire con lei, il mio interlocutore è il Dirigente.


Posso, Presidente?


Sì, prego.



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Grazie, Presidente. Volevo dire al dottore e ingegnere Principato: questo Consiglio

comunale stasera è disposto anche ad aspettare, continuare con altri punti, se ne

abbiamo, ma vogliamo il camerale. Speriamo che voi lo troviate negli uffici, vi

aspettiamo, siamo qua serenamente.

Non possiamo assolutamente rinviare le discussioni su questi punti. Non possiamo

assolutamente rinviare discussioni su questi punti. E alla fine di questa seduta avrò

qualcosa da dire in tale proposito.


Sì, sì, noi abbiamo intenzione di chiudere questo per tantissimi motivi...


Alla fine di questa seduta avrò da dire qualcosa in tal senso. Intanto, però, noi

possiamo anche aspettare i nostri Dirigenti che vanno in ufficio e controllano se ce

l’hanno, e se non ce l’hanno spero si riesca a procurare entro stasera. Grazie.


Va bene.

Ingegnere, parlo con lei che sostituisce il Dirigente, è lei il Dirigente.

Noi siamo qui, quindi la invitiamo cortesemente...


Che nel fascicolo in ufficio ci possa essere o no il camerale, voi comprendete che io

da qua non lo posso sapere per i fatti che vi ho esposto poco fa.


Infatti.


COMUNE di AGRIGENTO


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Sulla possibilità di andare in ufficio a ricercarla, non lo so, vediamo, perché io

materialmente non ho le chiavi del portone d’ingresso, non le ho mai possedute e non

le ho.


Aspettiamo, veda un po’ di rintracciare chi ha le chiavi, vogliamo... Scusate, scusate!

Signor Commissario, per favore!

Perfetto, va bene...

(Intervento dal pubblico)


No, non può. Non può, signor...

Lo stanno facendo, calma! Va bene, lei stia seduto e nessuno non si avvicini così...

Lo sta facendo il Commissario. Lo sta facendo il Commissario. Stiamo calmi!

Stiamo calmi! Perfetto così.

Allora sospendiamo dieci minuti in modo tale che gli uffici possano rintracciare il

portiere, le chiavi e si va a verificare la cosa.

Cortesemente, un invito alle telecamere: nel momento della sospensione non si può

riprendere, oppure inquadrate il tetto o qualcun altro, non i Consiglieri comunali

mentre sono in giro. Quindi un po’ di collaborazione anche a voi. O spegnete, o

inquadrate qualcosa che non sia definito.

Sono le ore 21:25, sospendo la seduta per il tempo necessario.

Indi il Presidente dispone la sospensione dei lavori consiliari


COMUNE di AGRIGENTO


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Indi il Presidente dispone la prosecuzione dei lavori consiliari


Sono le ore 22.30 riprendiamo i lavori del Consiglio Comunale.

Avevamo sospeso i lavori perché avevamo chiesto agli Uffici di produrre un

documento che mancava nella pratica che stiamo esaminando, ora i Dirigenti sono

tornati, pertanto invito i Consiglieri Comunali a prendere posto cortesemente.

Cortesemente prendiamo posto. Grazie.

Prendiamo posto che così iniziamo. No, no, ho già suonato, lei era distratto e non lo

sentiva. Si sente? Benissimo. Allora, chi si doveva allontanare non può andare nella

stanza, deve andare fuori dall’emiciclo, quindi, cortesemente, chi aveva detto di

essere incompatibile si deve allontanare dai lavori di questa sala. Ci siamo? Perfetto.

Allora invito la Dottoressa a chiamare l’appello per verificare il numero legale.

Prego.

Il Vice Segretario Generale, Dott.ssa INGLIMA Filippa procede all’appello


Il Presidente Del Consiglio SETTEMBRINO Carmelo

Consigliere Patti, Consigliere Mandracchia e Sollano, cortesemente dovete entrare,

all’appello dovete essere presenti e subito dopo, se volete uscire, potete uscire.

Quindi se rientrate, cortesemente, perché all’appello dovete essere presenti, almeno.

Se volete entrare, altrimenti, dico, fate voi. Va bene?

Il Vice Segretario Generale, Dott.ssa INGLIMA Filippa continua nell’appello



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20 presenti, la seduta è valida.

Io devo approfittare della diretta per rivolgermi ai cittadini che hanno mandato dei

messaggi e protestato, perché effettivamente avevo detto 10 minuti di sospensione,

però sono passati diversi 10 minuti, ma non è stato un capriccio, ma solo un fatto

tecnico, perché i Dirigenti di questo Comune dovevano recarsi in un altro plesso, che

non è in questo, cercare il portiere, avere le chiavi, entrare in ufficio, trovare le carte

e ritornare. Quindi è stato solo un tempo tecnico dovuto all’espletamento di questo

compito che avevano, quindi non è stato un capriccio del Consiglio Comunale, ma

appena sono ritornati, che erano in possesso dei documenti, immediatamente

abbiamo ripreso. E di questo mi scuso con chi si è lamentato.

Allora, riprendiamo i lavori. L’appello l’ha chiamato? Quindi ingegnere, prego.

L’Ufficio chiedeva se c’era, nella pratica, un camerale, per sapere il nome...

Si allontanano i Consiglieri che avevano dichiarato precedentemente, Mandracchia e

Patti. Sollano è assente.


Presidente, allora, nella pratica...


Si avvicini al microfono, così si sente, e possono anche sentire...


Nella pratica si sono riscontrate tre certificazioni: una che riguarda la “Lico”, l’altra

Società Cooperativa Edilizia “Giovanni Falcone” e l’altra la Società Cooperativa


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Edilizia “Edilcasa”, sono delle visure ordinarie senza un valore di certificazione, che

portano come data il 26 maggio del 2014.

Per cui oggi, diciamo, non più in corso di validità, che tuttavia conservavano il loro

valore il 23 ottobre 2014, allorquando la proposta è stata inoltrata all’Ufficio per

l’approvazione.


Va bene.


Diciamo, ancorché scaduto, per quanto riguarda la Li.Co si può evincere che

l’amministratore unico all’epoca era il signor - mi pare Galvano, un attimo che

vediamo - Galvano Antonio, rappresentante dell’impresa, nato ad Agrigento il...

Questo, diciamo, agli atti quello che abbiamo riscontrato.


Solo questo?


No. Per quanto riguarda... si chiedevano i camerali, abbiamo trovato solo questo.


Sì. Se ci sono i nominativi del...


Ah, delle altre? Ma non si poneva il problema per le altre, erano le cooperative.


COMUNE di AGRIGENTO


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Ah, non lo so.


Dei soci titolari dell’impresa se ci sono.


Io le sto dicendo quello che abbiamo riscontrato in atti.


No, no, non può intervenire lei. Sì, ma non può intervenire. Lei è socio però non può

intervenire, non ha il diritto, non posso dare la parola a lei, purtroppo. Non è perché...

Non è che io non voglia, lei non può. Lei non può. No, non posso. Lei non è qua

dentro. Devono funzionare le carte. Lei non può parlare qua dentro, non posso

neanche farla parlare, lei deve stare in silenzio, non può. Non è una cattiva volontà

del Presidente, ma il pubblico non può intervenire, non è una seduta aperta. Non

posso darle la parola, perché è così, purtroppo.


Scusi, allora non ci siamo capiti. Signor Commissario, per favore, non può parlare!

Non può parlare! Come lo devo dire? E nemmeno può dare il microfono, lei, ad

ascoltare quello che dice il pubblico. Lei non lo può fare nemmeno. Sembriamo che

ognuno possa fare la qualsiasi... non è così, ci sono dei Regolamenti precisi, che io

non posso delegare, quindi non è cattiva volontà. Mi deve capire. Ma non per lei, per

tutti. Quando c’è una seduta aperta diamo la possibilità di intervenire, quando la

seduta è questa, nessuno del pubblico può intervenire o parlare o dire “ah, bravi”, o

altro, a maggior ragione dare chiarimenti.


COMUNE di AGRIGENTO


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Questi dovevano darli prima agli Uffici, gli Uffici poi ci devono... Noi ci

interloquiamo con gli Uffici, purtroppo è questa e dobbiamo solo rispettare il

Regolamento, non possiamo fare di testa nostra. Prego.


No, quindi io per dare la risposta: il camerale aggiornato, da cui si possa desumere

quello che è stato richiesto, in atti non c’è.


Ne prendiamo atto che non c’è, il camerale...


Tuttavia volevo fare l’altra dichiarazione anche per, diciamo, il discorso di

conoscenza. La necessità di portare la variante o l’integrazione al programma

approvato in Consiglio, discendeva e discende unicamente dal fatto che dei due

elaborati di cui si parla, ancorché magari nella proposta c’è una denominazione che

può essere anche non proprio convincente, si parla di elaborati tecnici. Uno dei due

elaborati riguarda una convenzione e siccome nel 2008 la convenzione che disciplina

i rapporti tra le parti, Comune e promotore, è stata approvata in Consiglio, la

modifica necessita di un passaggio nello stesso organo per essere approvata.


Però, mi scusi, ingegnere, non è che si può mandare una delibera perché l’elaborato...

volevamo dire un’altra cosa però...


No, ma nel corpo della proposta ovviamente...


COMUNE di AGRIGENTO


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Cioè, poi si evince che è così, però, voglio dire...


Cioè è chiaro che... chiaramente penso...


Dobbiamo essere precisi nelle cose che si mandano.


Chiaro. Non ho altro da dire.


Deve intervenire, Consigliere, o no?

No, bene.

Prego.


Presidente, ancora una volta, dopo due anni e mezzo, tre anni, di Consiglio

comunale, questa è la dimostrazione che anche le delibere che arrivano in Consiglio

comunale non sono mai né complete, né confacenti a quello che dovrebbero.

Chiederò lumi al Dirigente responsabile del personale, chiederò il perché questa

delibera è arrivata in questo modo al Consiglio comunale. Se i miei colleghi

concordano io andrei avanti e andrei alla votazione comunque di questa delibera. Se

qualcuno non se la sente, se ci sono i numeri, se qualcuno pensa... io non ne ho

parenti proprietari terrieri, signor Presidente, mi posso permettere questo e altro, io


COMUNE di AGRIGENTO


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non ho né parenti proprietari terrieri, né altro. Io vorrei arrivare al voto di questa

delibera anche perché, come preannunciato, alla conclusione di questo ordine del

giorno, come concordato d’altronde anche con tutti i miei colleghi, questo Consiglio

Comunale si scioglierà e allora la città deve sapere. Io alcune cose non posso più

dirle, perché sono secretate le mie dichiarazioni alla Procura della Repubblica, ma

questa città deve sapere. Questa città oggi dobbiamo capire quello che sta

succedendo, perché nessuno viene da paesi limitrofi a voler continuare il lavoro già

protetto ed elaborato dal suo predecessore. Nessun compagno di partito viene ad

Agrigento a continuare a proteggere i poteri forti, economici e politici.

Non dico altro perché non posso.


Va bene.


Ma questa sera questo Consiglio comunale rimane qua.

Io occuperò l’Aula “Sollano”. Grazie, Presidente.


Io direi un attimino, senza interrompere la seduta, se i Capigruppo si possono

avvicinare un attimino, così vediamo come organizzarci. Considerato che...

(Ndt, interventi fuori microfono)


Presidente, mi scusi, preciso, a scanso di equivoci: occuperò l’Aula perché, se questo

Consiglio Comunale, vuole, andiamo in prosecuzione, ci rivediamo domani mattina,


COMUNE di AGRIGENTO


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ma io resto qua. Domani mattina ci vuole il camerale. Questo Consiglio non si rinvia

né di uno, né di tre, né di sette giorni. Domani mattina questo Consiglio Comunale,

lo sappiamo, si può riconvocare per domani mattina.


Prego. Scusi un attimo che c’è il Consigliere Vullo che mi stava dicendo una cosa

nella qualità di Capogruppo, un attimino e poi le do...

Prego.

Il Consigliere

Grazie, Presidente. Volevo, anche per aggiungere qualcosina, chiedere ai dirigenti...

Ingegner Principato, mi segue? In tema di responsabilità solidale della Pubblica

Amministrazione, in tema di espropri, io volevo sapere se all’interno della

convenzione che intercorre tra questo Comune e le società interessate, due

cooperative e una S.r.l., precisiamolo, per chi capisce le S.r.l. hanno un tipo di

responsabilità che si rifà solo ed esclusivamente al capitale sociale apportato, questo

è importante dirlo. Dove voglio arrivare? In tema di responsabilità solidale fra

Pubblica Amministrazione e soggetto delegato allo svolgimento delle procedure

espropriative, ho fatto una ricerca e ho trovato diverse sentenze del Consiglio di Stato

che mi dicono – ne cito solo una – che: “In caso di danni cagionati dall’espropriato

per occupazione si configura la responsabilità solidale tra delegante e delegato”. E

allora le chiedo, a lei, se mi può dare questa risposta: in virtù che questo Consigliere

Comunale, assieme, se il mio Presidente me lo permetterà, ha votato in Commissione

più di quasi 200 debiti fuori bilancio – e voglio vedere se a Trento hanno 200 debiti

fuori bilancio – voglio capire, per non eventualmente qualcuno che ci verrà a seguire

qua dentro, sugli scranni di Aula Sollano, a votare un ennesimo debito fuori bilancio

da espropriazione, voglio capire se in questa convenzione il Comune di Agrigento in


COMUNE di AGRIGENTO


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tal caso è esonerato assolutamente, con la matematica certezza da responsabilità, e in

tal caso io aggiungerei che il soggetto privato poteva anche inserire un’eventuale

fideiussione non assicurativa, ma bancaria, fino all’espletamento di tutte le

operazioni al completamento di tutta l’opera. Io quindi le chiedo se in questo senso il

Comune di Agrigento, sempre alla luce per evitare che si paghi l’ennesimo debito

fuori bilancio, è esonerato assolutamente, e in maniera categorica, da eventuali

responsabilità. Le ho citato solo una sentenza del Consiglio di Stato. Grazie.


No, no, chi doveva uscire è già uscito, quindi possiamo parlarne tranquillamente.

Prego: o l’Avvocato o il Dirigente, non lo so chi; c’è la convenzione, la si legge e si

chiarisce, se non...

Il Dirigente, Dotto. PRINCIPATO Giuseppe

Io intanto voglio ribadire quello che ho detto come pregiudiziale all’inizio. Sono qua

in sostituzione dell’architetto Greco, non per delega specifica di quella o di

quell’altra pratica, ma in quanto lo sostituisco nei giorni in cui lui è assente in

ragione di una determinazione del Commissario straordinario, dottoressa

Giammanco.

Ho detto all’inizio che sono qua per senso di responsabilità, per dare continuità ai

lavori, ma i dispositivi, le proposte materialmente non le conosco.

Per dare una risposta al Consigliere: su cosa contempla quella convenzione,

possiamo solo leggerla, non lo so.


E infatti, possiamo...


COMUNE di AGRIGENTO


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No, dico, non so se c’è, se non c’è, cos’è contemplato, perché non conosco gli atti.


E intanto la leggiamo. Sì, prego, prego. Sì, come no, io ho detto sì. Che devo fare?


Perché significherebbe entrare nel merito della discussione, che ci porterebbe

inevitabilmente a leggere uno per uno gli articoli e come si sviluppa... quindi, dico,

c’è questo discorso. Se siamo in discussione, non lo so.

Il Consigliere

Grazie di nuovo, signori. Volevo però precisare una cosa, Presidente, mi scusi.


Prego.

Il Consigliere

Siccome mi era stato detto che su questa proposta di delibera ci aveva lavorato lei,

anche, all’epoca dei fatti, mi era stato detto così: “In merito alla questione

l’ingegnere Principato era entrato meglio di noi – mi era stato detto da altri suoi

colleghi – e sapeva sicuramente più di quelli che sono stati i dirigenti che si sono poi

susseguiti”. Quindi le chiedo nuovamente: se si ricorda, se all’epoca dei fatti, o anche

oggi, se c’è un’eventuale responsabilità del Comune. Ribadisco: se è sì, sì; se no, no.

Ne prendano atto le televisioni presenti, eventualmente, e questo Comune fa Consigli

comunali anche inutili. Vedete, sono inutili. Perché molto spesso noi siamo dovuti


COMUNE di AGRIGENTO


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ritornare a casa perché non avevamo le risposte all’interno di questo Comune. Giusto

o no? Non è il caso di specie. Però ve ne state rendendo conto che siamo in un

periodo di impasse totale solo perché non si riesce a dare una risposta, e questo

Consiglio comunale non può deliberare secondo scienza e coscienza, prendendo una

definizione dell’amico mio Gerlando Gibilaro. Grazie.


Va bene. Grazie a lei. Vogliamo dare una lettura a questa convenzione?

Prego.


Grazie, signor Presidente. Signori colleghi Consiglieri, signori presenti, oggi questo

Consiglio Comunale è stato convocato per discutere dei punti all’ordine del giorno.

Siccome io sono abituato, e più volte ho anche esternato da questo microfono, che mi

piace votare secondo prima scienza e poi secondo coscienza, è questo che

l’ordinamento impone nell’andare a decidere gli interessi diffusi della collettività, sia

essa locale, regionale o nazionale. Io gradirei capire cosa in merito a questo punto

all’ordine del giorno io e i colleghi Consiglieri Comunali presenti devono votare.

Quindi invito la Presidenza e i Dirigenti ad illustrare la proposta di deliberazione

consiliare secondo scienza, e poi sicuramente, dopo l’ampio articolato dibattito e le

dovute precisazioni, questo Consiglio Comunale, come ha sempre fatto, si

autodeterminerà secondo prima scienza e poi coscienza.

Quindi invito nuovamente la Presidenza, e quindi i dirigenti, ad illustrare questa

proposta, perché una proposta di delibera consiliare, cari colleghi, voi sapete che

consiste nel chiederci un voto, sia esso positivo, negativo o astenuto.



COMUNE di AGRIGENTO


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E allora, Consigliere, io la ringrazio della sua proposta, però è chiaro che non

possiamo dimenticare quello che abbiamo fatto fino in questo momento.


Che significa, Presidente?


C’era stata una richiesta ben precisa, io non posso prendermi...


Di un camerale. Perfetto. E allora lei...


Ascolti. Mi lasci finire. C’era stata una richiesta precisa di un Consigliere comunale,

che diceva che voleva sapere chi erano tutti i titolari, in modo tale da sapere se...


Presidente, posso...?


No, non mi deve interrompere, Consigliere, scusi, un attimino, ora arriviamo lì. E

considerato che dalla camerale che hanno portato non si evince, allora, io chiedo a

tutti voi di prendere una decisione unanime, quindi lo metto a votazione, perché non

posso decidere di andare avanti.

Se proseguiamo, ci facciamo dare l’illustrazione di tutto il progetto e poi lo

valutiamo, fermo restando… non ho detto né domani, né oggi, ho detto “anche oggi”,

però siamo sempre con il punto interrogativo che non sappiamo chi c’era nel


COMUNE di AGRIGENTO


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camerale. Se ci sono altre proposte, oltre questa, di votare e continuare, qualcuno

poco fa suggeriva anche domani mattina; Io sono disponibilissimo a dire... ci sono

pure gli interessati, presentano immediatamente agli Uffici quel camerale, in

mattinata si può avere, e noi riaggiorniamo i lavori o nella tarda mattinata di domani,

o nel primissimo pomeriggio di domani. Quindi, dico abbiamo fatto una richiesta

precisa e io vorrei seguire un ragionamento logico di quello che abbiamo chiesto, non

facendo finta di niente, ma essere secondo scienza e coscienza, ed essere tutti nelle

condizioni di sapere che non abbiamo nessun parente o amico... no, amico no,

parente, una incompatibilità a votare questa delibera. Quindi, dico, questa era la mia

idea, perché stiamo entrando in discussione senza sapere se ancora qualcun altro

poteva essere incompatibile.

Quindi o decidiamo di rinviare a domani mattina... Come?

Quindi perché dobbiamo vedere... perché non ci sono quelle. Va bene? Un attimo.


Presidente, mi può far finire il mio intervento?


Sì, sì, ora può finire. Prego.


Allora, io ripeto ulteriormente: noi abbiamo qua un Segretario generale che

sovrintende e coordina le funzioni dei Dirigenti, e poi abbiamo il nostro Dirigente

Insalaco che è l’avvocato che può darci tutta l’assistenza legale, sia nelle

Commissioni, che nel corso dei lavori. Io le chiedo di appurare questa considerazione

che le sto per esternare: un piano costruttivo finalizzato alla realizzazione per gli

alloggi di prima casa io credo di aver letto che non determini incompatibilità perché


COMUNE di AGRIGENTO


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si tratta di un intervento costruttivo di pubblica utilità. Quindi questo evidentemente

lo accerterà il nostro legale, o il nostro Segretario generale, che dà l’assistenza legale.


Se ci sono queste condizioni, nulla osta ad andare avanti, però...


Detto questo, Presidente...


Si diceva altro, quindi, dico...


Detto questo, io credo che sia opportuno quantomeno, aspettando questo famoso

camerale...


Di continuare i lavori con altri punti all’ordine del giorno.


...o di continuare gli altri punti...


Ma sicuro. Su quello si continuava tranquillamente. E su questo lo rinviamo alla

presentazione...



COMUNE di AGRIGENTO


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...o di entrare nel merito della proposta, anche per capire, perché...


No, no.


Presidente, mi scusi. Io mi trovo ad Agrigento ed Agrigento si trova nella Regione

Sicilia e in Italia. Io qua vedo un’integrazione e sostituzione elaborati tecnici del

programma costruttivo già approvato.

Ora, ripeto, noi abbiamo degli strumenti, che sono quelli dell’interpretazione

letterale, logica ed estensiva. Da quello che ho capito si tratta di una convenzione e

una convenzione non è un elaborato tecnico. Non lo è. Una convenzione è una cosa

diversa, è un accordo, un atto che nasce tra due Enti, tre Enti, quello che è. Quindi,

dico, noi abbiamo qua, mi scusi, dei Dirigenti pagati profumatamente e questa

proposta di delibera, quando parte da un Ufficio... Presidente, mi ascolti.

Quando una proposta di delibera parte da un Ufficio, che può essere anche formato

da più di 100, 150 o 120 tecnici, arriva all’Ufficio di Presidenza, va nelle mani del

Segretario Generale, che è quello che sovrintende e coordina le attività dei Dirigenti.

E allora, nell’ordine del giorno voi mi fate una camicia che è diversa da quella che è

la proposta, perché quando io ho letto questo punto all’ordine del giorno dico:

guarda, qua forse noi non siamo diventati dei tecnici, perché se ci vuole una proposta

di delibera consiliare per sostituire degli elaborati grafici, allora evidentemente le

nozioni di diritto amministrativo e dell’Ordinamento degli Enti locali qua lo

sconosciamo. Quindi io, arrivato a questo punto, vorrei capire il contenuto della

proposta di delibera che oggi si sta discutendo. Se siamo nelle condizioni di

discuterla, la discutiamo; se non lo siamo, rinviamo questo punto a domani mattina,

che, ripeto, per me questo certificato camerale non è così importante. Nel contempo


COMUNE di AGRIGENTO


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le chiedo, Segretario, mi affido alla sua gentilezza, di verificare se un piano

costruttivo, piano di pubblica utilità, vi è l’incompatibilità.

Quindi nel corso dei lavori aspetto le vostre... Grazie, Presidente.


Va bene, grazie. Intanto do la parola alla Dottoressa Inglima.

Prego.

Se ascoltiamo, cortesemente.


In ordine alla competenza del Consiglio comunale, è una norma di principio generale

e di diritto amministrativo che qualsiasi modifica o integrazione di un provvedimento

adottato da un organo va sottoposto nuovamente allo stesso organo che ha deliberato

l’atto che subisce la modifica o l’integrazione. Questa è una norma di diritto generale

che vale per tutti. Quindi questa deliberazione, poiché è stata approvata dall’organo

consiliare, essendo stata un’integrazione, una modifica, è stata sottoposta

nuovamente a quest’organo consiliare. Per quanto riguarda l’astensione obbligatoria,

l’articolo 41 del Regolamento, lo leggo testualmente: “I Consiglieri comunali devono

astenersi nel prendere parte a deliberazioni riguardanti liti, ovvero oggetti per i quali

sussistano interessi propri, ovvero un interesse di imprese o Enti con i quali abbiano

rapporti di amministrazione, vigilanza o prestazione d’opera. Lo stesso divieto vale

per la partecipazione alle deliberazioni riguardanti liti o interessi di parenti o affini

fino al quarto grado. Detti componenti debbono astenersi, inoltre, dal prendere parte

direttamente o indirettamente, a servizi, fornitura appalti nell’interesse di liberi

Consorzi, o dei Comuni, o delle Istituzioni soggette all’amministrazione dei

medesimi Enti. Il divieto importa anche l’obbligo di allontanarsi dalla sala delle

adunanze durante la trattazione di detti affari, sia nella fase della discussione, che


COMUNE di AGRIGENTO


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della votazione delle relative deliberazioni. In materia di pianificazione urbanistica

l’obbligo di astensione sussiste per i componenti del Consiglio che abbiano un

concreto interesse economico proprio o di parenti o affini entro il quarto grado,

ovvero di imprese o Enti per i quali abbiano rapporti di amministrazione, vigilanza o

prestazione d’opera, e la deliberazione comporti modifica alla situazione

precedente”.


Dottoressa...


Aspetti, non ha completato.


“I Consiglieri obbligati ad astenersi e ad assentarsi ne informano il Segretario

Generale, che dà atto al verbale dell’avvenuta osservanza di tale obbligo”.


Dottoressa, io la ringrazio per la precisazione. Lei giustamente ha letto lo Statuto, ma

io credo che le opere di pubblica utilità sono di interesse collettivo.

In secondo luogo, per quanto riguarda la considerazione che quest’organo ha votato

un atto, sicuramente un atto votato dall’organo può essere integrato e modificato solo

dallo stesso organo. Lei sicuramente, ad onor del vero, e della completa intelligenza,

converrà con me che io apprendo che c’è una convenzione che nel punto dell’ordine

del giorno non esiste. Non esiste. Noi dovevamo integrare e sostituire degli elaborati

tecnici. Lei...


COMUNE di AGRIGENTO


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Allora, quella è la proposta, poi all’interno c’era...


Presidente, allora, alla luce delle considerazioni che abbiamo fatto, e che stiamo

facendo, caro Presidente, guardi, qua ci sono persone che occupano posti di rilievo e

io credo che il testo della proposta all’ordine del giorno poteva essere “Modifica

della convenzione finalizzata a”. Io non capisco le motivazioni, perché una

convenzione che va, a quanto pare, a trattare di espropriazione, è cosa ben distinta da

un’integrazione e sostituzione di elaborati tecnici. Perché io sfido qualcuno a dire che

una convenzione è un elaborato tecnico. A mio avviso una convenzione è una

convenzione, un elaborato tecnico è un elaborato che va a illustrare, con dovizia di

particolari, particolari tecnici.

Detto questo, e siccome i lavori sicuramente devono proseguire, io propongo, a

questo punto, dato che il Consiglio comunale, non per colpa vostra, cari Consiglieri

comunale - poi avremo modo di spiegare alcune cose - di accantonare questo punto,

di modo che il Consiglio comunale viene messo nelle condizioni di autodeterminarsi

e votare, di accantonarlo e proseguire la trattazione degli altri punti all’ordine del

giorno.


Va bene.


Detto questo, propongo – e le chiedo di mettere ai voti questa mia proposta – di

invitare i Consiglieri comunali ad esprimersi in merito a questa proposta. Grazie.


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Va bene, grazie


Io sto chiedendo di accantonare questo punto in attesa...


Al fine di acquisire gli atti.


Al fine di acquisire questo certificato camerale.


Sì, quel benedetto camerale, che ci dica... con tutti i nominativi. Questa era la...


Perfetto. Detto questo, invito il Consiglio comunale...


A proseguire i lavori. Perfetto.


...a proseguire i lavori con gli altri punti all’ordine del giorno. Grazie.


Perfetto. Allora, metto in votazione la proposta del consigliere Gibilaro, quella di

accantonare, poi entriamo in merito domani. Intanto mettiamo alla fine dell’ordine

del giorno questo punto, per dare la possibilità all’Ufficio, all’impresa, di produrre


COMUNE di AGRIGENTO


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questo benedetto camerale, dove si evince tutto, dopodiché si apre la discussione su

tutto, e poi il Consiglio potrà decidere, entrando in merito, le condizioni, e si vota

secondo scienza e coscienza, come dice il Consigliere Gibilaro.

Quindi metto ai voti questo, non accantonamento, di posporre questo punto alla fine,

prima che chiudiamo questo benedetto ordine del giorno, come aveva detto il nostro

Vice Presidente Di Rosa.

Prego, Dottoressa.


appello nominale.


Presenti 18, 2 contrari, 16 favorevoli.

Quindi mettiamo questo punto dopo il punto 16.

Andiamo alla trattazione del punto 14.

Punto N. 14 all’O.d.G.: “Approvazione Regolamento comunale per la tutela del

benessere degli animali e la loro convivenza con i cittadini”


Invito il Dirigente che sostituisce il Dirigente titolare a leggere la proposta e poi la

mettiamo ai voti.

I Consiglieri che devono rientrare, possono e quindi rientra il consigliere Patti e il

Consigliere Mandracchia e Sollano.

Riprendiamo? Non ci siamo fermati, Consiglieri. Allora, abbiamo chiamato il punto

14. Ingegnere, prego. Consigliere Urso, per favore... Signor Commissario.


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In merito a questa proposta, per le ragioni che avevo espresso prima, che giustificano

il motivo per cui mi trovo qua, faccio presente che il fascicolo è corredato,

praticamente, a seguito dell’esame effettuato dalla Commissione consiliare, di ben 6

emendamenti per i quali occorre...


Mi scusi, ingegnere, stavo pensando a una cosa: quanti articoli sono in questo

momento?


No, non lo so.


Possiamo approvare gli articoli, intanto, dove non ci sono gli emendamenti, per

esempio?


Sì, però, dico, laddove il Dirigente, e nella fattispecie io, stasera, dovessi esprimere

parere su un emendamento...


Ma dove non c’è l’emendamento, mi scusi?


Il parere non lo posso rendere nella misura in cui non conosco il Regolamento, ed io,

per dare il parere tecnico su questo regolamento o sugli emendamenti, ho, non la


COMUNE di AGRIGENTO


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necessità, il dovere e l’obbligo di farlo proprio e leggerlo, il Regolamento. Se voi

siete disposti, mi posso anche allontanare, e ci vediamo fra un paio d’ore, o domani

mattina direttamente, in prosecuzione.


Sì, prego. Scusi, Consigliere, non può parlare quando vuole. Prenda posto.

Prego, lei ha la parola. Me l’ha chiesta e io gliela do.


Quindi, in conclusione, per poter trattare questo punto, ho la necessità, se vogliamo

continuare i lavori, di leggere il Regolamento, capirlo, farlo proprio, per poi

eventualmente esprimermi sugli eventuali emendamenti. In ordine al tempo

necessario per fare tutto ciò, vi chiedo di non chiedermelo, perché non lo so

neanch’io.


Consigliere Urso, prego.


Grazie, Presidente, per l’ennesima volta. Non siete su “Scherzi a parte”, siamo al

Comune di Agrigento.

Ebbene sì, indignatevi. Innanzitutto per la sicurezza di Agrigento, stasera potete stare

tutti tranquilli, i ladroni sono qua dentro, va bene? Quindi le case stasera non

verranno scassinate.

Questa è la città di Agrigento, questo è il Comune di Agrigento, un Comune dove

materialmente non si può... un Consiglio comunale non può legiferare, non può

votare, perché manca il Dirigente.


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Mi dispiace, attenzione, che manca il dirigente. E quindi che facciamo noi stasera?

Rubiamo il gettone di presenza. Questa sera state rubando il gettone di presenza. 30

euro lordi, ricordiamolo; 50 lordi, 30 netti. Scusate. State rubando il gettone di

presenza. Vergognatevi, colleghi! Vi dovete vergognare. Vi dovete vergognare. Non

riusciamo a votare. Non riusciamo ad avere le risposte.

Il sottoscritto in questa città ci vive, ha una professione, e non ha rubato mai nulla a

nessuno. Ricordatevelo questo.

Io chiedo di sapere per quale motivo non posso avere le risposte questa sera da

questo Consiglio comunale. Vi dovete indignare per questo! Agrigento non ha mai,

mai, mai, neanche quando la spazzatura era dentro la vostra casa, fatto un minimo di

manifestazione! E oggi non fate nulla e non dite nulla!


Scusi, Consigliere, io capisco la sua rabbia...


Sì, chiedo scusa. Chiedo scusa. Chiedo umilmente scusa.

L’avvocato Urso questa sera ha un pochettino i nervi scoperti.


Non la riconosco, infatti.


Lo so, lo so. Io credo di non aver mai preso la parola come questa sera, mai.


Infatti.


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Mai come questa sera.


Io, per correttezza, così nel frattempo lei si calma un attimino...


Lo sa, Presidente, che c’è? Ha ragione.


Consigliere... per favore.


Ha ragione, Presidente, ha ragione.


Così lei ragiona un attimino in più. Devo dire, per onor...


Io però voglio continuare, voglio continuare...


Dico, no, perché manca... Stavo dicendo... Scusate! Scusate! State calmi, Consiglieri,

e sereni. Io semplicemente... bisogna, per onestà, perché l’ha comunicato, l’architetto

responsabile non c’è per problemi di famiglia, dopodiché lei può continuare a dire


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quello che... ma io lo devo dire, non è che lo posso nascondere, perché qualcuno dice

di no. Quindi, io sto dicendo questo, dopodiché...


Io chiedo umilmente scusa...


E lei, per favore...


Presidente, mi fa parlare, mi scusi?


Sì, ora sì.


Io chiedo umilmente scusa all’architetto Greco, mio carissimo amico e persona

stimabilissima, chiedo umilmente scusa di quello che ho detto questa sera, e non è

nulla nei suoi confronti. Nulla nei suoi confronti. Io voglio far capire ai miei

concittadini, che si indignano, che s’hannu a ‘ndignari sempri, no quannu ci conveni

o quannu qualcuno ci rici: “t’ha fari a protesta!” Va bene?


Signore, non lo permetto questo, scusate, non lo permetto.


I colleghi giornalisti agrigentini faranno la traduzione ai colleghi romani.


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Sto dicendo un’altra cosa.


Prego.


Si devono indignare sempre, non quando conviene. Dovete saperle, le cose, come

vanno in questo Comune, sempre le dovete... Vi dovete indignare sempre, no per il

gettone di presenza del Consigliere Comunale, fatto secondo una normativa

regionale, fatto ai sensi dei Regolamenti comunali. Sempre. Dite, allora, o diciamo,

noi: cambiate le regole del gioco. Se uno, a calcio, colpisce da dietro l’avversario,

l’arbitro gli fischia il rigore o la punizione; se invece lo strattona, l’arbitro può anche

non fischiare, e non è una violazione.

Io faccio l’avvocato, le violazioni delle norme di legge vanno... nel momento in cui

ci sono.

E allora, stasera state prendendo coscienza di com’è andato avanti questo Consiglio

comunale, contro i poteri forti, e anche meno forti. Va bene? Grazie.


Grazie a lei.

Mi aveva chiesto di intervenire, sull’argomento, il Consigliere Di Rosa, che ne ha

facoltà. (Non era riferito alla dirigenza, i poteri forti. E’ chiaro che Consigliere Urso,

i poteri forti non sono la dirigenza)

Io ho capito l’intenzione...


Presidente... siccome poco fa l’ho detto pure io, io ho detto che stanno seduti là...


COMUNE di AGRIGENTO


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Comunque, faccia precisare al consigliere Urso, perché anche la dirigenza lavora...


No, “i poteri forti” non hanno nulla a che vedere con i dirigenti di questo Comune,

era riferito ad un’ambientazione un po’ più generica su tematiche molto importanti

che questo Consiglio comunale è andato incontro e ha votato, e ha votato sempre

contro, non avendo paura di nulla. Cioè, diciamolo chiaro.

Quindi voglio precisare che nulla ha a che vedere con... E ribadisco, attenzione, ho

ribadito la mia stima estrema per un carissimo amico, che è l’architetto Greco, che

oggi non è presente. Bene. E allora che cosa facciamo? Ci rimandiamo, non c’è il

dirigente, e rubiamo un altro gettone di presenza. Va bene? Okay. Grazie.


Okay. Chiarimento sulla dirigenza. Prego.


Grazie, Presidente. Stavo dicendo che io purtroppo non ho vuoti di memoria al

microfono, qualche mio collega, purtroppo per lui, ce l’ha, perché nel momento in

cui vede un microfono può avere un vuoto di memoria. E non sto facendo un’arringa,

assolutamente.

Presidente, stiamo votando cosa, stasera? Cosa stiamo discutendo? Lei se lo ricorda

cosa stiamo discutendo in questo momento?


Come no.


COMUNE di AGRIGENTO


108


Cosa?


Mi fa un interrogatorio?


No, no, sto chiedendo.


Non ho capito.


Sto chiedendo: cosa stiamo discutendo?


Ce l’ho davanti, quindi lo posso leggere.


Che cosa stiamo discutendo? Cosa stiamo discutendo stasera?


Lo dica lei, Consigliere, dai, evitiamo di...


No, perché, Presidente, mi risulta che questo Regolamento...



COMUNE di AGRIGENTO


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Non lo sa, lei?


Come, Presidente?


Non lo sa?


No, io lo so, Presidente, lo so.


E allora lo legga.


Questo Regolamento ha 6 emendamenti, presentati dalla VI Commissione, che io

presiedo. Gli emendamenti vengono trasmessi agli Uffici il 14 novembre del 2014.

Sono 6 emendamenti, se volete vi do... per rimanere agli atti do il protocollo,

protocollo 1124, del 14.11.2014 della Presidenza del Consiglio.

Gli emendamenti ancora oggi non hanno parere. Noi oggi non potremmo discutere

neppure il Regolamento, o altrimenti votare gli emendamenti senza il parere tecnico.

Io ho lavorato grazie a una ragazza – non faccio il cognome perché non mi va di farlo

– al Regolamento la notte, alle 02.00, le 03.00, le 04.00 di notte ho studiato un

Regolamento “Tutela e benessere animali”. E che sono queste cose?

Ho lavorato la notte. Oggi mi ritrovo, dopo due mesi, a non avere i pareri tecnici.

Eccoli. Stessa identica cosa, ho presentato ad Agrigento, nessuno vi siete indignati e


COMUNE di AGRIGENTO


110

nessuno di voi è venuto quando ho presentato un Regolamento per l’aiuto alle vittime

di pizzo e usura. Ero io e i giornalisti.

Ho presentato un Regolamento, sapete dov’è? Io non lo so. Ce l’hanno gli Uffici.

Ancora non hanno dato il parere. Gli Uffici, per dare il parere, hanno 40 giorni. Io

ancora aspetto il parere su quel Regolamento, e l’Ufficio di Presidenza, il nostro

amatissimo Segretario Stefano Luparello, non lo può mettere all’ordine del giorno,

perché mancano i pareri.

Io ho presentato un Regolamento, si chiama di “Polizia urbana”, ma nulla ha a che

vedere con la Polizia, sarebbe il Regolamento che obbligherebbe – obbligherebbe –

tutte le persone che sporcano con i cani, tutte le persone che hanno il loro cancello

sulla strada e non potano i loro alberi. Regolamento “Polizia urbana”. Sapete dov’è?

Io non lo so.

Per portare il Regolamento taxi in Consiglio comunale ho dovuto aspettare un anno e

mezzo, e tutti potete andare a vedere cosa faceva l’Assessore, un ex collega, che oggi

si indigna e si dimette, per non portarlo in votazione. Diceva addirittura che io non

potevo – io non potevo – elaborare un Regolamento. Va bene, ci potrebbe anche

stare, preparalo tu. “Diritto d’iniziativa”, articolo 27.

Se ne andava in televisione e voleva smentire quello che io dicevo, andando a

raccontare fronzoli alla città.

Io ho presentato il Regolamento “NCC”, e ancora non riusciamo ad averlo in

Consiglio comunale. Sapete il perché? Io non lo so.

Il dirigente ha ritornato il mio elaborato, nel frattempo si sono dati il cambio i

dirigenti, dopo sei mesi non avevamo ancora il Regolamento in Aula.

Di cosa dovremmo indignarci? Abbiamo dato un contributo di 30.000 euro a

un’associazione. Dov’eravate? Sapete cos’ha detto un 5 Stelle al telefono, davanti a

me, perché non è venuto a protestare? Perché l’iniziativa di quella manifestazione era

mia e mi avrebbe dato forza. Chi ha sbagliato, lui o io?


COMUNE di AGRIGENTO


111


Va bene, Consigliere...


E allora, indigniamoci tutti. Io sono indignato, e stanotte dormo qua.


Va bene.


Presidente, mi sta arrivando nella mia mail il camerale. Grazie.


Okay. Va bene. C’è qualcun altro che deve intervenire? Altrimenti anche questo...

E’ intervenuto già? No. Deve intervenire? Prego.


Grazie, signor Presidente, colleghi Consiglieri. Come ben sapete, da più di qualche

anno mi sono sempre lamentato sul fatto che quando viene convocato un Consiglio

comunale, con dei punti all’ordine del giorno, e poi non si possono discutere per

com’è andata... alcuni punti noi stasera non li abbiamo discussi perché mancava il

dirigente che relazionasse al Consiglio comunale.

Questa, come ben vi ricordate, non è la prima volta che succede, tant’è che più volte,

caro Presidente, e prima anche al Presidente Trupia, avevo anche detto che se mi

trovavo in questa condizione abbandonavo l’Aula e me ne andavo.

Quindi, detto questo, la situazione si ripete, nuovamente.


COMUNE di AGRIGENTO


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Io, caro Presidente, le anticipo che alla luce di quello che si è verificato negli ultimi

giorni nella città di Agrigento, io credo che sia doveroso ed opportuno che questo

Parlamento cittadino quantomeno apra un dibattito – alla fine dell’esito di tutti i punti

che sono all’ordine del giorno – politico sulla vicenda che ha interessato la città di

Agrigento a livello nazionale. E questo sempre ad onor del vero e della completa

intelligenza, perché voglio anche... non so se ho il tempo di farlo ora, in questo

istante in cui sto parlando o nel prosieguo dei lavori, ma credo che sia opportuno e

doveroso dire le cose come stanno.


In questo momento, Consigliere, atteniamoci al punto. Vediamo se dobbiamo

rinviare, per dare la possibilità all’ingegnere di studiare...


Sì, Presidente, io non so se lei... Sì, io le ho detto: appare chiaro, oggettivamente, che

a volte questo Consiglio comunale è stato rinviato...


Sì, sì, ma l’hanno già detto anche il Consigliere Urso abbondantemente, perché...


Ma sa, magari non... ho il piacere, io, di ulteriormente specificare.


Sì, però non possiamo continuare a dire le stesse cose.



COMUNE di AGRIGENTO


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Perfetto. Io mi auguro che prima della chiusura dei lavori questo Consiglio

Comunale, come ho sempre fatto, io voglio un dibattito e affrontare questo problema,

che è stato sollevato, in quest’Aula. Grazie.


Va bene, lo faremo prima di chiudere l’ordine del giorno e poi, come diceva il

Consigliere, possiamo anche dimetterci.

Allora, signori Consiglieri, considerato che l’ingegnere ha bisogno, giustamente, del

tempo per poterlo leggere, anche questo punto lo mettiamo alla fine lo accantoniamo,

come quello precedente, così diamo la possibilità all’ingegnere di...

Sì, prego. Assolutamente sì.


Credo che non sia né il luogo, né il tempo, né il momento per poter creare anche

situazioni di contrapposizione tra questo Consiglio e la dirigenza, però penso che sia

il tempo, il momento e l’occasione perché tutti sappiano le cose per com’è giusto che

sia.

La proposta relativa al punto 13 è stata inoltrata, come dicevo poco fa, il 20 ottobre

del 2014, oggi è febbraio 2015, l’architetto Greco sarà in ufficio lunedì mattina.

L’altra proposta risale all’aprile del 2014. L’architetto Greco lunedì sarà in ufficio.

Quei problemi, quelle remore, che io purtroppo ho rappresentato...


Ingegnere, lei ha perfettamente ragione...


Scusi, debbo finire di parlare, signor Presidente. Debbo finire...


COMUNE di AGRIGENTO


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Lei ha perfettamente ragione, però quest’ordine del giorno non l’abbiamo da stasera,

l’avevamo già da un po’ di tempo, da novembre, quindi chi doveva mettere...


Signor Presidente, debbo finire di parlare. D’accordo. Ma io ho ripetuto, sono qua

per spirito...


No, l’abbiamo chiarito perfettamente.


Sì, ma ci sono dei limiti... ci sono dei limiti, dei dati, proprio, a fatti che attengono

alla razionalità...


Chi doveva mettere il parere, considerato che era a novembre, si potevano mettere...


... per le quali questi motivi non si possono sciogliere all’istante.


Perfetto. Sicuramente. Nessuno sta dicendo che lei...



COMUNE di AGRIGENTO


115

E comunque ricorre anche l’obbligo, sempre per un problema di chiarezza, che il

sottoscritto per approvare, ad esempio, il piano triennale delle opere pubbliche, è

stato convocato, ed è venuto qua, non so se sono state cinque o sei volte...


Ingegnere, il Consiglio si determina come vuole, il dirigente è a disposizione del

Consiglio comunale, e quindi la chiamiamo quando noi siamo riuniti.


Assolutamente.


Quindi quest’arringa...


Non è un’arringa, ho detto: è giusto che si sappia come stanno le cose.


Per favore. Ma tutti lo sanno.


E ognuno si assuma le proprie responsabilità.


Ingegnere, non vorrei...


COMUNE di AGRIGENTO


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Per precisazione. Per precisazione. Io domani mattina, o comunque, non sarei in

condizione, praticamente, di poter esprimermi su questi due provvedimenti.


Va beh, caso mai...

E quindi non è una lotta con il dirigente, lei deve assolutamente capire che...


Ho fatto una premessa.


...le nostre proposte, giustamente, sono ferme...


Non possiamo assolutamente mettere in contrapposizione...


No, assolutamente. Ne prendiamo atto che oggi...


...perché ognuno ha il proprio ruolo, qua lavora per fare il proprio dovere.


Perfetto. Perfetto. Giustissimo. Giustissimo. Perfetto. Va bene.



COMUNE di AGRIGENTO


117

Prego.

Il Consigliere

C’è da capire che effettivamente ci possono stare anche tempi lunghi della

burocrazia, e noi lo possiamo capire, e per questo noi Consiglieri saremmo pure

disposti a rinunciare al gettone, ma voi volete rinunciare a questo premio di

produzione?


No, va beh Consigliere…

Il Consigliere

No, io, una considerazione, perché qua siamo indignati per 30 euro, però poi...


Va bene, ognuno...

Il Consigliere

...per i tempi lunghi della burocrazia. Grazie.


Va bene, okay. Grazie a lei del suo intervento.

Allora, anche questo punto lo posterghiamo.

Allora, siamo alla: “Modifica articolo 7 Regolamento comunale sulla pubblicità”.

Punto N. 15 all’O.d.G.: “Modifica articolo 7 Regolamento comunale sulla

pubblicità”.


COMUNE di AGRIGENTO


118


Ecco, c’è il Dirigente preposto, e quindi finalmente questo lo possiamo

tranquillamente fare.

Prego, Avvocato.


La proposta origina dal settore V, e ha per oggetto la “Modifica dell’articolo 7 del

Regolamento comunale sulla pubblicità”.

Leggo l’intera proposta.

“Vista la nota, protocollo n. 46 Pres/C.C. del 15 gennaio 2014, con la quale ai sensi e

per gli effetti dell’articolo 28 del vigente Regolamento per il funzionamento del

Consiglio comunale, ai fini della predisposizione della relativa proposta, è stata

trasmessa alla Direzione, Settore V, la bozza di modifica dell’articolo 7 del vigente

Regolamento sulla pubblicità, presentata dal Consigliere Comunale Giuseppe Di

Rosa; visto il Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità

e per l’effettuazione del servizio delle pubbliche affissioni, approvato con delibera

del Consiglio comunale n. 52 del 24.03.1995; ritenuto di modificare l’articolo 7

secondo la proposta del Consigliere Comunale Giuseppe Di Rosa, al fine di

disciplinare la pubblicità mediante volantinaggio, nel rispetto delle esigenze di ordine

e pulizia della città e delle norme del Codice della Strada; visto il decreto legislativo

18.08.2000, n. 267, articolo 42; visto lo Statuto comunale; preso atto dei pareri

riportati in calce espressi sulla proposta di deliberazione ai sensi dell’articolo 49 e 97

del decreto legislativo 267/2000, propone di modificare l’articolo 7 del vigente

Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e per

l’effettuazione del servizio delle pubbliche affissioni sostituendo integralmente

l’attuale testo con il seguente: ‘Articolo 7: limitazioni e divieti. E’ fatto divieto di


COMUNE di AGRIGENTO


119

esercitare pubblicità sonora dalle ore 22.00 alle ore 08.00; nelle località balneari il

divieto è esteso dalle ore 22.00 alle ore 11.00 e dalle ore 13.00 alle ore 17.00. E’

vietata in modo permanente la pubblicità sonora nelle zone ospedaliere e nei pressi

degli uffici scolastici durante le ore di lezione. La pubblicità effettuata mediante

striscioni posti trasversalmente nelle vie o piazze è consentita solo quando non arreca

danno al decoro e alla sicurezza stradale, e dietro apposita autorizzazione degli Uffici

competenti. La pubblicità mediante volantinaggio dovrà essere effettuata solo con il

sistema porta a porta nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, previa comunicazione

al Comando di Polizia locale, e pagamento dell’imposta sulla pubblicità. I volantini

devono essere depositati nelle apposite cassette postali, o predisposte per la

pubblicità, o consegnate direttamente a mano nelle abitazioni private, all’interno dei

locali pubblici o delle attività commerciali. E’ vietata la distribuzione di volantini,

dépliant, manifesti, opuscoli pubblicitari o altro materiale pubblicitario tramite

deposito sotto le porte di accesso e gli usci, negli androni e nelle abitazioni private,

sul parabrezza o lunotto delle autovetture. E’ vietata, altresì, la distribuzione di

volantini ai conducenti o ai passeggeri delle auto durante la circolazione stradale, o in

prossimità di incroci. E’ altresì vietata la pubblicità mediante lancio di volantini od

oggetti da veicoli o velivoli’.

Sulla proposta c’è il parere favorevole della Commissione IV, in data 18 gennaio

2015.


Sì, il proponente, il Consigliere Di Rosa, ha chiesto di intervenire. Ne ha la facoltà.


Non sapevamo, l’ordine del giorno è... guardate, lo rinviamo da un mese fa, non

sapevamo di dover mettere questi punti all’ordine del giorno, l’ordine del giorno è...


COMUNE di AGRIGENTO


120

ci siamo posticipati le giornate... e siamo in rinvio di seduta, perciò non sapevamo

che dovevamo giusto giusto trovare tutto questo spazio in televisione, perché le

televisioni, devo dire, spesso vengono invitate da quel... non da lui, da quello che è

seduto nella... a non venire. A non venire. “Per favore, non venite in Consiglio

comunale, grazie”.


Prego, Consigliere, andiamo all’argomento.


Andiamo all’argomento. I miei cittadini sanno com’è ridotta Agrigento. Io

giornalmente – giornalmente – vedo passare, quando passa, la pulitrice, ma dieci

minuti dopo la città è sporca. Dieci minuti dopo. No sporca di sabbia, di carta del

gelato, perché quelli siamo noi, siamo noi, mancano pure i cestini, ma di volantini.

Volantinaggio. Ne avete idea? Sapete quanti soldi perdono le casse comunali con il

volantinaggio pubblicitario?

Ogni azienda nei Comuni limitrofi paga, ad Aragona, se non erro, 100 euro per ogni

giornata, in altri paesi anche 30 euro a distributore. Significa che se tu mandi in giro,

in un paese come Porto Empedocle, come Favara – limitrofi, mi sono interessato dei

limitrofi, non sono andato oltre – per mandare in giro un ragazzo a distribuire i

volantini, nelle cassette, tu paghi anche 10 euro, qualcuno fa pagare, al ragazzo. Ad

Agrigento non si paga. Ad Agrigento non esiste il Regolamento. Come non esiste il

Regolamento per le transenne pubblicitarie.

Questo stupido tre anni fa ha portato in Consiglio comunale, così capite perché

qualcuno mi insulta, a questo stupido, i miei colleghi mi hanno detto “porca miseria,

come l’hai scoperta questa cosa?”, nel 1984 – Presidente, non mi dica che fuori

argomento, perché sono in argomento, l’anticipo – l’allora Sindaco ha firmato un


COMUNE di AGRIGENTO


121

documento dove autorizza un signore, l’amico, uno di voi, come quello del campo,

gli firma un’autorizzazione e gli dà l’autorizzazione a porre delle transenne al centro

città. Nel 1984. L’allora Sindaco autorizza questo tizio. Un suo amico. Oggi non

sono più amici, perché i soldi sono finiti e lui lavora fuori, e allora siamo tutti “pezzi

di capparinara”, perché i soldi sono finiti, perché la gente faceva i soldi alle vostre

spalle.

Io mi vado a cercare le carte, perché sapete cos’è? Mi sono informato. Nel Comune

di Pescara, cari colleghi – non ve l’ho detto prima perché non volevo darvi... – in

Presidenza ci sono i fogli – invito i giornalisti, quelli nazionali, a fare questo – delle

presenze delle Commissioni. La Commissione svolge anche – anche, e special modo

– investigazioni, sì, siamo diventati tutti dei Poliziotti, io bene o male la divisa l’ho

portata, voi non so. A Pescara il Segretario Generale ha disposto che tengono il

foglio di presenza in Presidenza, arrivano, i Consiglieri, firmano la presenza, e

devono solo firmare l’uscita. Il verbale non esiste, di quelle Commissioni. Il verbale

è solo la firma di entrata e uscita, perché io posso stare anche...

Io ho la VI Commissione – vi sto facendo un bel frappè – che è Affari Generali. La

VI Commissione, Affari Generali, io ho pure gli Affari Interni. Allora io posso

firmare e dire ai miei colleghi: andiamocene in giro per il Comune, vediamo cosa

fanno gli impiegati, vediamo cosa stanno facendo. Affari Generali. Personale, Affari

Generali. Rapporti con l’ATO Idrico, ATO Rifiuti. I rapporti con l’ATO. I rapporti

con gli Enti esterni, Sovrintendenza, Parco. Faranno il marciapiede, finalmente.

Grazie alla VI Commissione faranno il marciapiede. Qualche stupido scriveva

“vediamo chi se l’accolla questa cosa”. Due anni che faccio casino per questo

marciapiede. Due anni. E ci sono i verbali. E ci sono i verbali.

Allora, signori miei, la VI Commissione può firmare e andare in giro per gli uffici,

torna, firma e va a casa. E allora?


COMUNE di AGRIGENTO


122


Andiamo sulla discussione...


Questa Commissione ha trovato le transenne. Le transenne. Sapete quanto ci deve?

Ho visto che c’è Lasta (sic). Buonasera.


Consigliere, prego.


Sapete quanto ci deve...? Presidente, ho salutato un signore del pubblico.


Assolutamente...


Sapete quanto ci deve l’azienda che gestisce le transenne? Sapete che si va retroattivo

solo per cinque anni, no? E allora, solo per i cinque anni ci deve 150.000 euro.

Gestisce le transenne da trenta. Gestisce le vostre transenne da trent’anni.

E sapete cosa vi dico? Io nel 2012 ero candidato e volevo mettere un banner in una di

queste transenne, e mi sono informato: “Scusami, possiamo mettere il banner al

Banca d’Italia? Posso mettere le transenne, nelle transenne il banner?” “Sì”. “Quanto

di devo?” 300 euro per un mese”. Porca miseria. Porca miseria. 300 euro faccio la

pubblicità in televisione, arriva meglio. 300 euro per un mese. Porca miseria.

Sapete quanto hanno pagato negli ultimi anni? 1.000 euro l’anno. Facevano un

pagamento, così. Con i vostri soldi. Con i nostri soldi. 150.000 euro per gli ultimi


COMUNE di AGRIGENTO


123

cinque anni. Attenzione, siccome è stato notificato, perché quel cretino di Di Rosa gli

ha fatto notificare gli atti, siccome gli atti sono stati notificati, cari colleghi... –

parlavo con la città, Gerlando – anche quest’anno va pagato, vero, avvocato? Se è

notificato, va pagato, è vero? Notificato. E’ vero? Eh, ride, il collega mio ride. Va

pagato.

Allora sono 150 e 25, 175.000 euro, ci deve questa sola azienda, hai voglia a pagare i

miei gettoni di presenza. Ho scoperto questo.

Quello che scrive “ladri”...


Scusi, scusi... Allora, Consigliere, andiamo all’argomento...


Non sto facendo il nome, Presidente.


No, no, non è questo il problema...


Non sto facendo il nome, Presidente, mi lasci sfogare.


No, no, non siamo qua...


Sapete cos’ha fatto l’Amministrazione, quella che è seduta lì sempre?


COMUNE di AGRIGENTO


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Scusi, andiamo all’argomento...


No, Presidente, sempre argomento pubblicità è, Presidente. Presidente, è argomento

pubblicità.


E vada alla pubblicità.


Sapete cos’ha fatto quest’Amministrazione? Nel 2013, all’ora di quadrare il bilancio,

ci ha pregati di fare un atto... perché noi, sapete cos’è? Ti vengono e ti fanno: “Per

favore, non mandiamo a casa i ragazzi che sono articolisti; sapete, i vigili, poveri

ragazzi, li mandiamo a casa...”, e noi con il cuore... ci rimpicciolisce il cuore. “Eh,

Sindaco, che vuoi che facciamo?”. “Sapete, aumentiamo, solo per quest’anno, la

pubblicità del 100%”. Ci ha fatto votare un atto aumentando la pubblicità del 100%.

Sapete chi la paga la pubblicità? Solo chi ha i cartelloni in regola.

Sempre questo stupido è due anni che lavora, grazie al Comando dei Vigili Urbani, il

Commissario... dov’è? Commissario Pendolino. Il Commissario Pendolino ne è a

conoscenza, il Commissario Costanza non c’è, i ragazzi però hanno lavorato,

abbiamo scoperto che ad Agrigento abbiamo circa il 70% di pannelli pubblicitari

abusivi.

Ho chiesto, subito dopo l’aumento, la riduzione a questo Consiglio. Ho chiesto a

questo Consiglio, il Consiglio lo delibera, che noi possiamo lavorare da soli, ma poi

siamo un gruppo di 30 che votiamo, delibera il Consiglio, ho chiesto l’abbattimento

del 50% di quelle tariffe. Non potevamo distruggere queste aziende, messe in regola,


COMUNE di AGRIGENTO


125

“chi è in regola paga”, è come quella delle case fantasma, io pago l’IMU, e c’è chi

non la paga, ad Agrigento, perché ha la casa fantasma. Ad Agrigento non ci sono

solo gli amministratori fantasma, ma anche le case. Degli amici. Oltretutto tutte

persone benestanti sono fantasmi ad Agrigento, non le povere persone, che abitano a

Monserrato, a Villaseta o al Campo Sportivo. La borghesia ha le case fantasma.

E sempre questo stupido scopre queste cose.

L’Amministrazione non attua l’abbattimento delle tariffe. Ripresento l’emendamento

al bilancio, mi viene bocciato dal Dirigente, perché altrimenti non quadrano il

bilancio. Quello stesso bilancio lo volevano quadrare con i soldi del gettone... come

si chiama, della tassa di soggiorno. Volevano sanare il bilancio con la tassa di

soggiorno, come fanno con i soldi del Parco. Con i soldi del Parco facciamo

organizzare le feste, i festini e le festicciole ai borghesi agrigentini, ai Deputati

agrigentini, che vengono a fare sfilate al Pirandello.

Perdiamo mensilmente, cari colleghi, da questa pubblicità, conti fatti alla mano, circa

2.000 euro al mese, ma per buttarla proprio a terra. Io sfiderei qualsiasi mio collega,

qualsiasi cittadino a dire quanta pubblicità trova nella sua cassetta delle poste, ora

hanno l’obbligo di metterla fuori, e poi quelli che distribuiscono in giro, tu ricevi il

foglio e lo butti a terra, quello lo butta a terra, e noi, noi sempre paghiamo poi le

tasse sui rifiuti.

Questo Regolamento, la revisione del punto 7, cosa che quell’Assessore mi diceva

non potevo fare, sempre quell’Assessore lì, questo punto, avete sentito dalle vostre

orecchie, cari colleghi, lo possiamo fare, lo sappiamo noi, vero? Però se ne andava in

televisione a dire che non si poteva fare.

Questo articolo, votandolo, darà la possibilità al nostro Comando della Polizia

urbana, ahimè quando avrà il personale magari, vero Commissario? Perché la pianta

organica da 120 è ridotta a 70. Così, non avendo personale, non possiamo effettuare i

servizi e non effettuando i servizi esiste tutto... lasciamo perdere...


COMUNE di AGRIGENTO


126


Consigliere, mi scusi, lei...


Vi prego, colleghi, vi invito a valutare bene questo atto...


Ecco, andiamo alla conclusione.


Vi ringrazierò, a nome della città, se voteremo questo atto, anche perché quando

votiamo i Regolamenti, e questo lo sappiamo tutti, quelli non servono, non sono

attendibili. Noi legiferiamo. Noi legiferiamo. Grazie.


Grazie a lei. Allora, se non ci sono interventi, spero di no, andiamo a votare.

E allora, andiamo alla votazione dell’articolo modificato, e poi alla proposta.

Stiamo votando l’articolo, va bene?

La modifica dell’articolo e poi tutta la proposta.


appello nominale.


Presenti 21, favorevoli 21.

L’articolo modificato viene approvato.

Quindi ora passiamo alla votazione della proposta, come modificata.


COMUNE di AGRIGENTO


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Grazie, Consiglieri, per favore.


appello nominale.


Sempre 21 presenti, 21 voti favorevoli.

La proposta viene approvata.

Passiamo al punto n. 16.

Punto N. 16 all’O.d.G.: “Modifica dell’articolo 17 del Regolamento comunale

per il commercio su aree pubbliche”


Invito il Dirigente a leggere la proposta.


Sì. Presidente, vado per sintesi?


Sì, sì.


“Con atto di indirizzo, protocollo n. 997 GAB del 30 settembre 2014 il Commissario

straordinario ha invitato questo Dirigente a predisporre una proposta di deliberazione

consiliare volta alla modifica dell’articolo 17 del Regolamento comunale per il

commercio su aree pubbliche e finalizzata a ripristinare lo svolgimento del mercato


COMUNE di AGRIGENTO


128

degli agricoltori, da svolgere dalle ore 08.00 alle ore 13.30, nelle giornate di sabato,

non festive, per il periodo da ottobre a giugno, all’interno di Villa Bonfiglio”.

Sulla proposta erano inizialmente stati resi i pareri favorevoli del Settore III, Villa e

Giardini, e anche del Settore IX, allora, Polizia municipale; successivamente, però,

all’esito della seduta della Commissione V, se non ricordo male... IV, in data 16

gennaio, che forse è meglio che venga, come dire, riassunta dal Presidente, vi è stato

un ripensamento in ordine alla questione relativa alla viabilità.


Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vullo, nella qualità di Presidente della

Commissione. Ne ha facoltà. Prego.

Il Consigliere VULLO Marco

Grazie, Presidente. Grazie, colleghi.


Consigliere, però, cortesemente, sta intervenendo un altro Consigliere, quindi

gradirei... Consigliere Gibilaro.


Presidente, le chiedo scusa, uscirò un momentino dalla discussione del punto

all’ordine del giorno, ma devo fare un passettino indietro.


Ne ha facoltà. Prego.



COMUNE di AGRIGENTO


129

Non sono intervenuto fino ad ora, però mi premeva sottolineare un aspetto: poco fa

nell’interlocuzione che lei ha avuto con uno dei nostri Dirigenti, nella fattispecie

l’ingegnere Principato, arrivato ad un certo punto lei ha detto “ingegnere, lei ha

perfettamente ragione”.

Presidente, non la deve prendere ad offesa, ma le debbo dare torto.


Non mi ricordo...


Perché lei, Presidente, ha perfettamente torto, non ragione.


Eh, me lo dica lei.


Le spiego subito. E’ inaccettabile sentire in quest’Aula che il Dirigente non debba

dare spiegazioni su una proposta di delibera presentata due o tre mesi prima. Non ce

l’ho con l’ingegnere Principato, perché arriva adesso.


No, ma questo l’ho detto... io davo ragione a un altro punto, quando diceva “Io la sto

vedendo ora”, però ho criticato la dirigenza, che è da due mesi...


Mah, ahimè, non è possibile... No, Presidente, mi premeva dirlo, non sono

intervenuto fino ad ora...


COMUNE di AGRIGENTO


130


Sì, sì, prego.


Però è giusto e corretto dire le cose come stanno, perché non è possibile avere una

proposta di delibera di due mesi, e che nessuno si sia documentato prima per venire

in Consiglio Comunale a dirci come stanno le cose, per poi dare la possibilità al

Consigliere di votare.

Quindi mi sembra giusto che questa cosa andava sottolineata. Le chiedo scusa.

In qualità di Presidente della Commissione Bilancio, quando è pervenuta la proposta

abbiamo subito sollevato un problema, o per meglio dire, tutti abbiamo la possibilità,

o abbiamo avuto la possibilità di passeggiare per il viale della Vittoria e, arrivati ad

un certo punto, di fronte alla Villa Bonfiglio, come sapete, oggi ci sono ancora i

lavori in corso per quella che è stata la frana del costone dei palazzi Crea.

Bene. Abbiamo ritenuto opportuno convocare una Commissione e chiedere, visto e

considerato che quella proposta era munita di tutti i pareri favorevoli, anche dal

punto di vista della viabilità da parte del Comando della Polizia urbana, se vi erano le

condizioni, in questo particolare momento, visto e considerato che la carreggiata è

abbastanza ristretta, se c’era effettivamente la possibilità di evitare

momentaneamente uno spostamento di qualsiasi tipo di iniziativa o attività,

tantomeno un mercatino, per questioni di ordine pubblico.

E in quella sede il Comandante della Polizia Municipale, il Comandante Antonica,

evidenziava la momentanea criticità insistente nell’area frontale della Villa

Bonfiglio, per il cantiere di lavoro della messa in sicurezza dei palazzi Crea e del

pendio soprastante, pertanto, allo stato si ritiene di dover esprimere un parere

contrario al trasferimento del mercatino “Green - Mercato Amico Sicilia” dal

piazzale Ugo La Malfa a Villa Bonfiglio.


COMUNE di AGRIGENTO


131

Quindi anche la Commissione in tal senso ha dato parere contrario. Questo per

mettere il Consiglio a conoscenza dei lavori anche dando spiegazioni del parere

contrario, che è dovuto ad un aspetto tecnico, cioè ad un problema di viabilità

momentaneo, che persiste sul viale della Vittoria. Grazie, Presidente.


Grazie a lei.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Di Rosa. Sull’argomento. Ne ha facoltà.


E’ arrivato il camerale. Non sono un mago. E’ arrivato il camerale.

Allora, scusatemi, il collega ha nominato il muro, muro... vero, collega? Il costone.

Quel costone lì, con l’emittente Teleacras, effettua un sopralluogo un anno prima che

cadesse. Abbiamo chiamato i tecnici, abbiamo fatto il sopralluogo, si chiama “atto

ispettivo”, il Sindaco mi disse “futtitinni”. Così mi ha detto.


Consigliere Di Rosa...


E il costone è caduto. Questo mercato...


Ecco, andiamo al mercato, per favore. Perfetto, grazie.



COMUNE di AGRIGENTO


132

Questo mercato l’abbiamo trasferito, come Consiglio comunale, in un’area idonea, a

tutti gli effetti, dov’è fornita di un parcheggio, fornita di tutti i comfort, e abbiamo

invitato l’Amministrazione a regolarizzarlo, quel mercato. Sapete perché? Perché per

quel mercato lì, sui mercati legifera solo il Consiglio comunale.

Sempre come quel campo lì, il nostro... quello che è seduto sempre lì, gli aveva dato

un permesso volante, come quello dell’84, per le transenne, e questi facevano il

mercato con un foglio volante, rinnovato, ogni tanto lo rinnovavano, forse.

Quelli lì non avevano nessun titolo a effettuare il mercato in quella zona, anche

perché, vi posso assicurare, non era sicura che avevamo il costone in quel modo.

Traffico, il costone, ed altre cose. Più volte ho invitato a che non si svolgesse lì quel

mercato, perché io tengo ai miei cittadini, come i miei colleghi, tutti, perché qua

dentro ci avete mandati voi. Io non ho votato Mallia. Tu hai votato me?

Oggi, a maggior ragione, in quella Villa, dopo lo scempio di quell’Assessore di poco

fa, al verde pubblico, ha distrutto degli alberi secolari, ad Agrigento, senza chiedere

permesso a nessuno, regalando la legna – regalando la legna – distruggendo una parte

di collina che dà sulla via Francesco Crispi, che era bellissima da vedere, ma fino a

qua ci potrebbe anche stare, però quella stessa ditta ha totalmente distrutto la

recinzione della Villa Bonfiglio.

Se andate a Villa Bonfiglio con un bambino, non ci potete più andare, perché rischia,

quel bambino, di cadere nel dirupo. Di cadere nel dirupo. Ci sei andato Alfonso? Vi

invito ad andare, se qualche collega non è già andato.

Il collega Cirino aveva fatto un sopralluogo. Io aspettavo per fare il sopralluogo,

perché mi avevano detto – tappatevi le orecchie – che quella potatura era fatta di

proposito così, perché quegli alberi sarebbero ricresciuti. Porca miseria. Li hanno

mozzati totalmente, non ci sono più gli alberi.

Lo scempio che ha effettuato quell’Assessore lì a quella Villa equivale allo scempio

quando ha distrutto l’unico mercato creato dal sottoscritto in quella Villa, chiamato il


COMUNE di AGRIGENTO


133

“Mercato delle creative”, che era il fiore all’occhiello, in quel momento, di

Agrigento. Quello stesso mercato che altri Sindaci hanno invitato gratuitamente a

partecipare alle loro fiere. Noi li abbiamo cacciati. Lui li ha cacciati.

L’Assessore, il nostro collega Consigliere si è dimesso.

Ho finito. Questo mercato rimane dov’è e, anzi, vorrei invitarvi a riflettere, cari

colleghi, perché la norma – e il Commissario Pendolino mi darà conforto – dice che è

un terreno privato ciò che è su territorio comunale ed è recintato. Recintato significa

chiuso negli angoli. Chiuso. Nel suo emiciclo. Vero, Commissario Pendolino? Vero?

Lo vedete che dice sì, sì?


Consigliere, per favore, non facciamo la...


Quel terreno non è privato. Questo mercato oggi è abusivo. Questo mercato oggi è

abusivo, com’è il mercato del venerdì.

Non ho parlato più perché io tengo ai miei cittadini, che sono stati tre mesi senza

poter effettuare mercato del venerdì. Quel mercato va chiuso, o reso legale.

Di conseguenza, rimangano lì.


Grazie. Allora, se non ci sono interventi passiamo alla votazione.

Il Dirigente, per favore?


Grazie, Presidente, posso?


COMUNE di AGRIGENTO


134


Sì, prego.


Grazie, signor Presidente, colleghi Consiglieri. Io vorrei esternare alcune

considerazioni anche alla luce dei lavori che sono stati svolti.

Voglio ricordare ai miei concittadini, e poi ai colleghi Consiglieri comunali, che

l’Ente decentrato Comune attua le sue finalità attraverso una serie di Regolamenti,

questi Regolamenti normalmente o li propone il Dirigente o li propone, di sua

iniziativa, le varie Commissioni e i Consiglieri comunali, o addirittura l’Assessore.

Ormai è storia, caro consigliere Di Rosa, che nel momento in cui tu volevi attuare un

Regolamento, volevi redigere e portare un Regolamento, avevi l’ostacolo

dell’Assessore al ramo.

Detto questo, vorrei specificare, Presidente – se c’è un pochettino di silenzio – che i

Regolamenti, caro Consigliere Civiltà, vanno a costituire quei binari in cui il Comune

si va a relazionare con la città di Agrigento e con i suoi concittadini. Quando non ci

sono i Regolamenti, caro Consigliere Di Rosa, che cosa nasce? La mancanza di un

Regolamento determina la discrezionalità dell’Amministrazione o dell’Assessore, e

così per la vicenda delle insegne pubblicitarie e così anche per l’affidamento di un

campo, sia esso di rugby, di calcio o quant’altro.

Stiamo parlando sempre di beni che appartengono a tutti i cittadini della città di

Agrigento, o di qualsiasi altra città.

Quindi nel momento in cui un bene del genere viene assegnato, in violazione di un

Regolamento che non lo va a disciplinare, è chiaro che gli interessi della collettività

vengono lesi.


COMUNE di AGRIGENTO


135

Detto questo, poi che cosa si può instaurare quando vi è quella discrezionalità non

controllata dai Regolamenti? Si vanno ad ingenerare quelle spese occulte, che

conoscete, che sono dei debiti fuori bilancio, cioè spese occulte, di cui il Consiglio

comunale non è a conoscenza, e non è a conoscenza neanche la cittadinanza. Ma il

debito fuori bilancio da che cosa nasce, caro Consigliere Di Rosa? Nasce da una

gestione amministrativa, o della dirigenza, o dell’organo esecutivo, che è

l’Amministrazione, non oculata. Da lì tutti i debiti fuori bilancio.

Hai detto bene, Caro consigliere Urso, quanti debiti fuori bilancio avete esitato. Le

buche della città di Agrigento, ad esempio, sono diventate un ammortizzatore, per

così dire, sociale.

Sicuramente c’è stata una, per l’amor di Dio, i risarcimenti dei danni vanno pagati,

ma io mi ricordo di aver pagato una ruota, qua, con una sentenza, di una BMW,

6.800 euro. Non so se vi ricordate bene. Una sospensione anteriore.

Detto questo, caro Presidente, emerge chiaramente che questo Comune purtroppo è

stato deficitario, negli anni, nella redazione di quei Regolamenti.

Ora io mi chiedo... guardate, vi voglio fare una considerazione...


Non abbiamo tempo illimitato, vada su questo argomento.


Presidente, mi faccia fare questa considerazione.


Prego. Per favore, però, dai.



COMUNE di AGRIGENTO


136

Guardi, poco fa è stata illustrata la proposta del dottor Ruoppolo, di andare a

modificare il Regolamento per quanto riguarda la biblioteca comunale, andando ad

apportare un’innovazione tecnologica nel veicolare le informazioni.

Ebbene, era fermo dal 2003.

Lei sa benissimo, meglio di me, che l’internet, che è uno strumento ormai di

diffusione, è in atto da parecchi anni, eppure noi ci stiamo arrivando nel 2015.

La cosa ancora più che mi fa riflettere è il fatto che la città di Agrigento, e caro

Consigliere Di Rosa te ne do atto di questa cosa, non ha mai avuto un Regolamento

taxi, né tantomeno il Regolamento che va a disciplinare il nolo con conducente.

Sicuramente un passo avanti per la città di Agrigento, però voglio fare una

considerazione assieme a voi, assieme a lei, caro Presidente, che rappresenta questo

Consiglio comunale.

Abbiamo letto, caro Consigliere Sollano, che un tassista, per portare un turista da

Palermo o da Catania, ad Agrigento, giustamente esige 230 euro. E un agrigentino,

oggi abbiamo votato che un agrigentino, o un ragazzo che studia all’università, o

qualunque altra persona che deve spostarsi per qualsiasi motivo, di salute, di lavoro,

di studio e quant’altro, per andare a Palermo dovrebbe pagare 185 euro.

Bene, cosa voglio dire? Che un milanese, Presidente, se va a prenotare il biglietto

dell’aereo qualche settimana prima per andare da Milano a Palermo, possibilmente,

paga 50 euro, e la colpa è nostra che non abbiamo l’aeroporto ad Agrigento? E’ di

questi Consiglieri Comunali?


Va bene, grazie, però ora vada all’articolo 17 del Regolamento. Non possiamo fare

una discussione su tutti i problemi di Agrigento stasera.



COMUNE di AGRIGENTO


137

Ma io le ho fatto comprendere...


Altrimenti attivo il tempo, eh!


Perfetto. Per quanto riguarda il Regolamento...


Ho dato disponibilità a tutti.


Per quanto riguarda il Regolamento del commercio su aree pubbliche, caro

Presidente, noi – noi – io mi ricordo il primo giorno che mi sono insediato, una delle

prime proposte che mi arrivò fu - Consigliere Civiltà - il Regolamento sul commercio

delle aree pubbliche. Allora, c’era un dirigente che si chiamava Calì. E leggendo la

relazione – si ricorda, Presidente Mallia? – di una puntualità, di una precisione, ha

fatto una fotografia ben precisa di quello che c’è nella città di Agrigento. E sfido tutti

i concittadini agrigentini che ci stanno ascoltando nell’andare – e questo ai Vigili

Urbani in Commissione glielo ho anche più volte esternato – noi abbiamo, ad

esempio, una serie di attività commerciali che sono posizionate in violazione delle

norme del Codice della Strada. E il Codice della Strada, caro Presidente, si applica da

Bolzano a Linosa. Delle attività commerciali in prossimità di rotonde, di intersezioni

stradali, che vanno a creare nocumento alla normale circolazione e quant’altro.

Bene, il ruolo del Consigliere comunale è, sollevata questa problematica in

Commissione, avendola affrontata da un punto di vista organico e completo, che cosa

può fare? Redige quell’atto d’indirizzo dicendo all’Assessore al ramo o al Dirigente


COMUNE di AGRIGENTO


138

di settore, che ha per legge la sorveglianza su quelle problematiche, di dire: vai a

ripristinare questa vicenda. Ebbene, da allora, non abbiamo avuto nessuna notizia. E

vi è di più, Presidente, mi consenta solo questo: i cassonetti...


Trenta secondi, per favore.


I cassonetti della spazzatura: più volte sono state fatte delle riunioni perché

posizionati in violazione delle norme del Codice della Strada, cioè dentro la corsia

stradale.

Bene, non esiste, non esiste un posizionamento organico di questi cassonetti.

Abbiamo chiesto più volte perché sono sprovvisti del coperchio, perché d’inverno,

con la pioggia, il peso aumenta, d’estate ci sono problemi di pubblica sanità.

Lo abbiamo detto più volte con protocolli e quant’altro scritto, però abbiamo trovato

sempre muri di gomma.


Va bene, grazie, grazie.


Ora, io sono sinceramente contento che quantomeno la città, sulla carta, stasera si è

dotata di alcuni regolamenti.


Grazie, grazie del suo intervento, grazie. Allora passiamo alla votazione – non ci

sono più interventi – della proposta di modifica all’articolo 17.


COMUNE di AGRIGENTO


139

Avvocato Insalaco, se mi dà una mano, se cortesemente può rileggere l’articolo 17

modificato così lo votiamo e poi votiamo la proposta.

Che cosa propone l’articolo 17? La modifica in che cosa consiste? Ecco.


Allora, con la proposta si chiedeva di modificare l’articolo 17 del Regolamento

comunale per il commercio su aree pubbliche, approvato con deliberazione del

Consiglio comunale n. 122 del 20 settembre 2005...


Un attimo di attenzione che poi non sappiamo che cosa stiamo votando!

Ho chiesto la cortesia di rileggerlo per darvi la possibilità di... Signori Consiglieri!

Prego.


Come segue: “Mercatino settimanale dei prodotti agricoli Coldiretti che si svolgerà

ogni sabato, con esclusione dei giorni festivi, dalle ore 8.00 alle ore 13.30, all’interno

della Villa Bonfiglio, dal 1° ottobre al 30 giugno di ciascun anno. Nel periodo estivo

il mercatino sarà trasferito e svolto a San Leone, nella piazza Giglia”.


A partire da quando, scusi, questo?


Nel periodo estivo. “Nel periodo estivo il mercatino sarà trasferito e svolto a San

Leone, nella piazza Giglia”.


COMUNE di AGRIGENTO


140


No, mentre... ha effetto immediato, quindi, casomai questa proposta?

Spostamento per il periodo estivo solo?


No.


Avvocato, , scusi. Siccome siamo anche stanchi, scusate, Consigliere Mallia, mi

ascolti. Io le chiedo scusa, però se mi può rileggere perché io non ho capito se è da

spostare solo per il periodo estivo a San Leone, oppure anche per il periodo invernale

ritornare dov’era. Cioè sono stato distratto da... se mi può fare la cortesia di rileggere.


Signor Presidente, il mercato a Villa Bonfiglio è da un po’ che non si tiene...


Non c’è, e quindi non continuano a esserci?


Il Commissario ha proposto, con l’atto d’indirizzo, la reintroduzione del mercatino a

Villa Bonfiglio.


Ah, ecco, questo era, ho capito.


COMUNE di AGRIGENTO


141


I pareri: quello della Polizia Municipale è contrario.


Polizia Municipale contrario.


Sì. Il parere del Settore III è favorevole.


Sì.


Le Commissioni...Allora, il Collegio è favorevole.


Mi dà la motivazione del parere contrario dei Vigili Urbani, per favore?


L’aveva letto il Consigliere.


Ah, l’aveva letto lei? Va bene.


Se vuole, lo ripeto brevemente.



COMUNE di AGRIGENTO


142

Sì.


Il comandante Antonica evidenzia “la momentanea criticità insistente nell’area

frontale alla Villa Bonfiglio per il cantiere di lavoro della messa in sicurezza dei

palazzi Crea e del pendio sovrastante. Pertanto, allo stato, si ritiene di dover

esprimere un parere contrario al trasferimento del mercato Green - Mercato Amico

Sicilia dal piazzale Ugo La Malfa alla villa Bonfiglio”.


Va bene, grazie, è stato molto chiaro. Quindi possiamo passare alla votazione di

questa modifica all’articolo 17.

Signori Consiglieri, è stata chiara? Possiamo andare a votare? Perfetto.

Prego, dottoressa.


appello nominale.


20 presenti, 20 voti contrari.

La variazione viene bocciata.

Aspetti un attimo, Consigliere. Quindi non c’è bisogno di votare la proposta, dato che

è stata bocciata la modifica.

Bene, mi chiede per mozione d’ordine? Prego.


Grazie, Presidente.


COMUNE di AGRIGENTO


143

Io vorrei proporre, siccome io dovrò dormire comunque qua e ho paura che stanotte

si possano verificare sgradevoli telefonate ai miei colleghi, io ho il camerale qua,

esigo che si vada al voto di quel punto. Esigo, chiedo, chiedo ai miei colleghi...


E’ una proposta che lei fa... “esigo” ...


Chiedo ai miei colleghi di votare l’atto, la proposta.


Esaminare...


Questi sono i due camerali. Sono due camerali perché un’azienda è contenuta

nell’altra. Grazie, Presidente. Li consegno alla Presidenza.


E allora, signori Consiglieri, un attimo di attenzione. Noi siamo arrivati al punto di:

abbiamo il punto da trattare, quello riguardante la Commissione speciale, che

l’avevamo messa alla fine proprio per evitare... quindi avevamo messo dopo,

posposto la proposta, questa riguardante il camerale. Considerato che già l’avevamo

messa da parte per dopo, ora lo rimetto ai voti alla vostra decisione, dopodiché, se il

Consiglio ritiene che i camerali sono arrivati e quindi possiamo vedere se ci sono

problemi di incompatibilità, chi deve uscire può uscire, e casomai possiamo anche

esaminare la proposta dei 154 alloggi prevista per questa sera.


COMUNE di AGRIGENTO


144

Quindi rimetto ai voti la possibilità di riprendere ed esaminare questa proposta, va

bene?

Allora facciamo la votazione nominale, per favore, lo decido io. Lo abbiamo fatto

tutta la serata, ora cambiamo per l’ultima volta?

Ripresa punto 13. Quindi stiamo votando la ripresa del punto 13.


appello nominale.


20 presenti, 20 favorevoli.

Quindi riprendiamo la trattazione del punto 13.

Punto N. 13 all’O.d.G.: “Programma costruttivo per la realizzazione di n. 154

alloggi sociali per conto della società Li.Co. S.r.l., società cooperativa edilizia

Giovanni Falcone, società cooperativa edilizia Edilcasa, da realizzarsi nella

contrada Palmentelle del Comune di Agrigento – Integrazione e sostituzione

elaborati tecnici del programma costruttivo già approvato dal Consiglio

comunale giusta delibera n. 16 del 12.02.2008”.


Sono arrivati i camerali, quindi bisogna dare lettura dei nominativi che ci sono

all’interno, quindi cortesemente il Dirigente se può esaminare... non c’è l’ingegnere?

Ingegnere. Esamini, li guardi.

Va beh, se volete uscire ora perché tanto ormai sapete voi che siete incompatibili,

quindi stiamo leggendo gli ultimi nomi, dopodiché se ci sono ancora Consiglieri

incompatibili...


COMUNE di AGRIGENTO


145

Si stanno astenendo Mandracchia, Sollano e Patti in questo momento.

Dopo la lettura di questo vediamo se ci sono altri nominativi.

E allora, signori Consiglieri, siccome stiamo dando lettura dei nominativi, è

importantissimo, chiedo ai Consiglieri che sono fuori di intervenire... scusi un attimo,

grazie, per evitare che poi dobbiamo fare ripetere. Prendiamo posto, per favore.


Per come risulta qua, da questo camerale, che a quanto pare è arrivato ora via fax, la

Li.Co. S.r.l., che è la ditta che ha chiesto, assieme alle due Cooperative,

l’approvazione di questo programma costruttivo, è - per come abbiamo detto poco fa,

rappresentata dall’amministratore unico Galvano Antonino. Io, poco fa, avevo

sbagliato, però il nome è Galvano Antonino, non si leggeva bene, ma l’ingegnere

Principato lo aveva poi chiarito.

I soci risultano tre soggetti: la prima è la Comega S.r.l., poi c’è Li Causi Salvatore e

Messina Angelo. La Comega – per come... qui c’è l’altro camerale – risulta, se non

sbaglio perché io di queste cose non sono molto...: Galvano Antonio, amministratore

unico, e poi c’è: i soci Galvano Antonio sempre e Messina Angelo, tutti e due al

50%.

(Intervento fuori microfono)


Allora, Messina Angelo...


Un po’ di silenzio, per favore, Consiglieri!


COMUNE di AGRIGENTO


146


È nato a Joppolo Giancaxio l’1.10.’61, residente in Agrigento, viale Leonardo

Sciascia, senza numero.


Va bene, grazie, grazie.

Allora, signori Consiglieri, se c’è qualcuno che è incompatibile con i signori già

citati, cortesemente è invitato a uscire, altrimenti iniziamo subito la discussione del

punto, quindi entriamo nel merito.

Non esce nessuno, allora Consigliere, architetto Campanella, ora se ci può prima...

Prego, dobbiamo illustrare la proposta, non l’abbiamo ancora illustrata. Ora stiamo

finalmente entrando in merito a questa proposta di 154 alloggi.

Allora, il Consigliere Miccichè mi ha chiesto di intervenire prima di...

Il Consigliere MICCICHÈ Giuseppe

Sì, soltanto, prima ancora di trattare la proposta, per un chiarimento.

Io credo che stasera i telespettatori saranno numerosissimi, quindi prego chi verrà a

relazionare su questo delicatissimo punto di fare una ricostruzione storica fedele, per

amore della verità, dei fatti che si sono succeduti nel tempo: che cosa ha votato

questo Consiglio comunale nel 2008, perché questa proposta di delibera ritorna nel

2014, che cosa questo Consiglio è chiamato a votare e quali sono state le difficoltà di

allora e di oggi.

Gradirei che si facesse una ricostruzione storica di questi fatti.

Solo così la gente, che non è sicuramente preparata in questo campo, può avere

l’opportunità di comprendere i fatti. Per amore della verità, grazie.


COMUNE di AGRIGENTO


147


Allora, invito l’architetto a illustrarci, a farci una cronistoria della situazione, i

Consiglieri comunali a essere molto, molto attenti, e quindi iniziamo i lavori. Grazie.


Tutto quello che ha chiesto il Consigliere è scritto nella proposta in maniera

cronologica e dettagliata, quindi la proposta è agli atti e la stiamo leggendo per

intero, evidentemente.

L’oggetto della proposta è: “Programma costruttivo per la realizzazione di 154

alloggi sociali per conto della società Li.Co. S.r.l. , società cooperativa edilizia

Giovanni Falcone, società cooperativa edilizia Edilcasa, da realizzarsi nella contrada

Palmentelle del Comune di Agrigento”.

Inoltre l’oggetto dice: “Integrazione e sostituzione di alcuni elaborati del programma

costruttivo già approvato dal Consiglio comunale, giusta delibera n. 16 /2008”.

Poi dice ancora: “Reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio”. Dice inoltre:

“Adeguamento progettuale alla conferenza dei servizi dell’11 febbraio 2009 e alla

riunione operativa del 10 luglio 2013”.

Quindi l’oggetto è abbastanza completo per indicare quale argomento si deve trattare.

Premesso che la società Li.Co. S.r.l. e la società cooperativa eccetera, eccetera hanno

avuto approvato dal Consiglio comunale, giusta delibera consiliare n. 16 del

12.02.2008, un programma costruttivo per alloggi a carattere residenziale redatto

secondo i disposti dell’articolo 8 della legge 765/67, dell’articolo 2 della legge

regionale 86/81, così come modificato dall’articolo 25 della legge regionale n. 22/86

e degli articoli 3 e 9 della legge regionale 25/97.

I terreni interessati al predetto programma ricadono nella contrada Palmentelle del

Comune di Agrigento, contraddistinti in catasto al foglio 118, particelle 20, 685, 687,

686, 634, 395, 740, 23, 684, 34, 140, 221, 41, 174, 182 e al foglio 119 particelle 678,


COMUNE di AGRIGENTO


148

906, 905, 1200, 1400, 636, 997, 316, 177, 651, 649, 673, 663, 661, 669, 677, 675 e

665. Per un’estensione catastale complessiva di 152.387 metri quadrati e per

un’estensione territoriale complessiva interessata al piano di 121.222, di cui 118.896

ricadenti in zona C2 del nuovo PRG, approvato dall’Assessorato al Territorio e

Ambiente, con decreto Dirigente Generale 1106/2009 e successive modifiche e

integrazioni.

Il progetto redatto a firma dell’ingegnere Pullara Giuseppe, libero professionista

della provincia di Agrigento, approvato dal Consiglio Comunale a quella data del

2008, si componeva dei seguenti elaborati: tavola 1 - relazione tecnica, tavola 2 -

individuazione area del programma costruttivo; tavola 3 - planimetrie del rilievo

planoaltimetrico con individuazione dei capisaldi; tavola 4 -schema delle tipologie

edilizie; tavola 5 - planimetria con rappresentazione grafica delle aree; tavola 6 -

planimetria con indicazione della tipologia, delle altezze, delle distanze dai confini,

delle distanze dai fabbricati e delle distanze dalle strade; tavola 7 - planimetria degli

impianti; tavola 8 - planimetrie e profili regolatori; tavola 9 - planimetrie e profili

della viabilità; tavola 10 - planimetrie con indicazione delle destinazioni d’uso;

tavola 11 - planimetria catastale e schema del programma costruttivo con

individuazione delle aree da cedere al Comune; tavola 12 - planimetria generale;

tavola 13 - relazione geologica; tavola 14 - calcolo e rappresentazione complessiva

dei parametri di progetto; tavola 15 - norme di attuazione; tavola 16 - proposta di

convenzione; tavola 17 – estratto dei certificati catastali dei terreni interessati al

programma costruttivo; tavola 18 - espropriazione dei terreni interessati; tavola 19 -

opere di urbanizzazione primarie.

Gli adempimenti di cui sopra sono stati preceduti dall’avvio del procedimento

inerente l’esproprio dei terreni interessati per com’è previsto dalla normativa vigente

decreto Presidente della Repubblica 327/01 e successive modifiche e integrazioni e


COMUNE di AGRIGENTO


149

avviata da questo Settore VII (oggi VI), nel mese di settembre 2007, con

pubblicazione all’Albo pretorio e sul quotidiano La Sicilia dell’11 ottobre 2007.

Il programma costruttivo in argomento, subito dopo l’adozione e la pubblicazione di

rito, è stato trasmesso all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente per

l’approvazione di legge, atteso che alla data di redazione dello stesso le aree

interessate ricadevano all’interno delle zone agricole del PRG previgente e in

sottozona C2 del PRG allora adottato, giusta delibera del Consiglio Comunale 54/04

e 108/05.

L’Assessorato, con nota protocollo 62728 del 7.08.2008, comunica a tutti gli effetti

di legge che il programma costruttivo è divenuto efficace ope legis per decorrenza

dei termini di approvazione. Subito dopo il completamento dell’iter amministrativo

di approvazione del predetto programma costruttivo, per problemi vari, pure avendo i

promotori fatto richiesta, non è stato possibile stipulare la relativa convenzione,

secondo le indicazioni stabilite in sede di approvazione da parte del Consiglio

comunale.

A seguito di richiesta protocollo n. 19297 del 2.04.2012, l’UTC, con nota protocollo

23567 del 17.04.2012, al fine di definire l’iter amministrativo per la stipula della

convenzione, chiede documentazione integrativa.

Con nota del 25.07.2013 questo ufficio ha ulteriormente richiesto documentazione

integrativa ai promotori al fine di poter riproporre il programma costruttivo all’esame

del Consiglio comunale con riguardo al progetto preliminare delle opere di

urbanizzazione primaria, che tenesse conto di quanto stabilito nella conferenza dei

servizi dell’11 febbraio 2009, all’aggiornamento catastale delle ditte da espropriare e

delle relative indennità di espropriazione, nonché per la reiterazione del vincolo

preordinato all’esproprio ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 327/01.

I promotori del programma costruttivo in data 23.08.2013, integrano la

documentazione richiesta per l’esame da parte del Consiglio comunale che interessa


COMUNE di AGRIGENTO


150

le seguenti tavole, che vanno in sostituzione di quelle già approvate da parte del

Consiglio Comunale, di cui alla predetta delibera 16 /2008. Le tavole integrative

sono: la tavola n. 16: nuova proposta di convenzione; la tavola n. 17: estratti

certificati catastali dei terreni interessati al programma costruttivo; la tavola n. 18:

espropriazione dei terreni interessati con relazione, piano particellare d’esproprio,

elenco delle ditte da espropriare; la tavola n. 19: opere di urbanizzazione primaria...


Signori Consiglieri, scusate, stiamo leggendo una proposta e quindi ci vorrebbe la

massima attenzione, grazie.


Elenco... allora, “opere di urbanizzazione primarie, con elenco prezzi e analisi dei

prezzi, computo metrico estimativo di massima.

Per i terreni interessati al programma costruttivo è stato previsto un nuovo piano di

esproprio per la loro acquisizione a cui si dovrà dare corso ai sensi della normativa

vigente, previa reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio.

La nuova procedura di reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio è stata

avviata in data 29 gennaio 2014 a seguito di nomina del responsabile del

procedimento espropriativo, con la predisposizione dell’avviso pubblico per le

particelle interessate al programma costruttivo per com’è previsto dal predetto

decreto 327/01 e con la pubblicazione all’Albo pretorio comunale in data 5.03.2014 e

sul quotidiano La Sicilia e sul quotidiano Il Giornale del 7.03.2014.

Avverso tale pubblicazione, nel periodo previsto dei trenta giorni, non sono

pervenute osservazioni e/o opposizioni, per come dichiarato dal responsabile del

programma con la nota 2524 del 23.05.2014.


COMUNE di AGRIGENTO


151

Il programma costruttivo, alla data attuale, si inquadra nelle previsioni urbanistiche

del nuovo PRG, approvato dall’ARTA e pubblicato nella GURS n. 60 del 24.12.2009

e successive modifiche e integrazioni. Inoltre risulta inserito all’interno delle

planimetrie di Piano regolatore per come rimodulato a seguito della delibera

consiliare di presa d’atto n. 18/2012.

Per alcune aree previste nel predetto programma i soggetti promotori hanno già in

corso delle trattative con i proprietari che, se tramutati in atti di acquisto, non faranno

parte della procedura espropriativa delle stesse aree restanti inserite nel programma

costruttivo di che trattasi.

Sia la società Li.Co. S.r.l. che la società cooperativa edilizia Giovanni Falcone ed

Edilcasa risultano ancora oggi titolari delle promesse di finanziamento regionale

indicate nella tavola 1 del progetto approvato, ai sensi della legge regionale 26/2012,

articolo 11, comma 37, che proroga i termini di scadenza delle promesse di

finanziamento al 31.12.2014 e dunque aventi titolo idoneo per partecipare al presente

procedimento.

Il programma costruttivo, nel suo complesso, si articola nel seguente modo: società

Li.Co. - realizzazione di 80 alloggi sociali; cooperativa Giovanni Falcone -

realizzazione di 50 alloggi sociali; cooperativa Edilcasa - realizzazione di 24 alloggi

sociali.

Ultimata l’integrazione documentale, il Servizio I e il Settore VII completa

l’istruttoria di rito in data 12.05.2014, specificando sostanzialmente che rispetto al

precedente progetto assentito dal Consiglio Comunale con la delibera n. 16/2008,

non vengono proposte modifiche alla cubatura massima prevista, alla tipologia degli

alloggi e alla loro ubicazione, ai parametri edificatori che risultano conformi alle

attuazioni previsioni del PRG vigente per la sottozona C2 di Palmentelle e al

perimetro di intervento. La tavola 19, inerente al progetto preliminare delle opere di

urbanizzazione primarie, è stata redatta tenendo conto anche di quanto concordato


COMUNE di AGRIGENTO


152

nella conferenza dei servizi dell’11 febbraio 2009 e nella riunione operativa del 10

luglio 2013.

Il responsabile del servizio, in data 29.05.2014, propone parere favorevole alla

proposta integrativa e sostitutiva delle tavole sopra evidenziate per l’esame del

Consiglio comunale. A seguito di un’ulteriore verifica dello schema di convenzione

proposto le ditte interessate, in data 25.07.2014, fanno pervenire una stesura

definitiva della stessa, che viene redatta ai sensi dell’articolo 8 della legge 765/67 e ai

sensi della legge 865/71, articolo 35, e ai sensi degli articoli 7 e 8 della legge 10/77.

Tale schema di convenzione in parte viene condiviso dall’UTC e in parte viene

contestato dai proponenti, giusta nota 62612 del 4 agosto 2014, i quali ritengono di

non condividere le nuove considerazioni fornite dall’UTC.

In data 12.08.2014, con determinazione commissariale n. 115, è stato incaricato il

nuovo Dirigente del Settore VII, ora VI, per cui si è avviata una nuova verifica degli

adempimenti amministrativi attivati da questo ufficio, che si è conclusa in data

13.10.2014, giusta determinazione del dirigente, con la quale si dispone di attivare gli

atti necessari per la redazione della presente proposta di delibera consiliare e per la

definizione dello schema di convenzione ultimo condiviso tra le parti”.

Scusate, ma è lunga.

“Considerato che la proposta di modifica e di integrazione della precedente delibera

del Consiglio Comunale n. 16, presentata dalla ditta interessata all’oggetto della

presente, non modifica il perimetro dell’intervento – lo ripetiamo di nuovo – non

modifica i parametri edificatori già assentiti con la precedente delibera 16/2008 e che

gli stessi risultano conformi al nuovo PRG approvato dall’ARTA e ricadente

all’interno della sottozona C2 di contrada Palmentelle e non modifica il numero degli

alloggi sociali nella loro destinazione; che le tavole architettoniche integrative

prevedono anche ulteriori interventi di urbanizzazione primaria, per come stabilito


COMUNE di AGRIGENTO


153

nella conferenza dei servizi dell’11 febbraio 2009, richiamata nella richiesta di

integrazione da parte di questo Settore.

Le procedure di reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio, per come

evidenziato sopra, sono state definite e che per esse non sono pervenute opposizioni

e/o osservazioni; che il nuovo schema di convenzione redatto in maniera definitiva in

data 13. 10. 2014 risulta condiviso tra le parti.

Ritenuto di dover sottoporre all’esame del Consiglio comunale la presente proposta

di integrazione e sostituzione di alcuni elaborati del programma costruttivo per la

realizzazione eccetera eccetera, già approvato sempre dal Consiglio Comunale con

delibera n. 16/2008, reiterare il vincolo preordinato all’esproprio, adeguare il

progetto alle opere di urbanizzazione primaria e a quant’altro stabilito nella

conferenza dei servizi dell’11 febbraio 2009, e a quanto stabilito dalla riunione

operativa del 10 luglio 2013.

Preso atto che le tavole che si devono sostituire sono la 16, la 17, la 18 e la 19, le

quali si compongono dei seguenti elaborati: tavola n. 16 - proposta di convenzione

integrativa e sostitutiva, la tavola è unica, viene preso in esame lo schema inviato in

data 25.07.2014 con le correzioni apportate da questo ufficio in merito agli articoli

eccetera, eccetera; tavola n. 17 - estratto di mappe e certificati catastali aggiornati dei

terreni interessati al programma costruttivo, la tavola è unica; tavola n. 18 -

espropriazione dei terreni interessati, la tavola si compone: relazione, piano particelle

d’esproprio, elenco dell’edilizia da espropriare, estratto di mappa; tavola n. 19 -

progetto preliminare delle opere di urbanizzazione primaria, la tavola si compone:

relazione illustrativa tecnica, planimetrie e profili schemi grafici, elenco e analisi dei

prezzi, calcolo sommario delle spese.

Visti tutti gli atti comunali del programma costruttivo in esame, la relazione tecnica e

istruttoria, la proposta del responsabile del procedimento e il parere favorevole e

condizionato espresso dal Dirigente del Settore VII.


COMUNE di AGRIGENTO


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Preso atto che nessuna osservazione è pervenuta nei trenta giorni successivi alla data

di scadenza dell’ultima pubblicazione degli atti relativi all’avvio dell’avviso del

procedimento per la reiterazione delle opposizioni, del vincolo preordinato

all’esproprio.

Preso atto che risulta completato l’iter istruttorio dell’istanza; preso atto che le tavole

sostitutive sono conformi alle previsioni dei leggi vigenti con le modifiche proposte e

per le motivazioni evidenziate nella citata relazione istruttoria.

Vista la legislazione urbanistica, viste le leggi di riferimento, visto il D.P.R.S.

227/2001, visto il PRG; Propone di: approvare le tavole a integrazione e sostituzione

delle precedenti tavole allegate al progetto del programma costruttivo redatto relativo

alla costruzione di 154 alloggi delle società per civile abitazione da edificare in

Agrigento nella contrada Palmentelle, proposto dalla società Li.Co., dalla società

competenza edilizia Giovanni Falcone ed Edilcasa, approvato il 12 febbraio 2008 dal

Consiglio comunale di Agrigento con la delibera 16, a cui si rimanda per tutti i

contenuti che qui si intendono integralmente trascritti, che si compongono dei

seguenti elaborati – e lo abbiamo detto prima – la tavola 16, che è la convenzione; la

tavola 17, che è l’estratto di mappa; la tavola 18, che è l’espropriazione dei terreni; la

tavola 19, che è il progetto preliminare delle urbanizzazioni;

di sottoporre, reiterando ai sensi dell’articolo 4, del comma 4 dell’articolo 9 del

D.P.R. 327 /2001, i terreni interessati dal presente programma costruttivo al vincolo

preordinato all’esproprio;

di dichiarare, ai sensi dell’articolo 5 della legge e regionale 1 /86 e dell’articolo 12

del D.P.R. 327 /2001, il programma costruttivo e le opere in esso contenute di

pubblica utilità;

di fissare, ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 86 /81 e dell’articolo 13 del

D.P.R. 327 /2001, i termini di inizio e fine delle procedure espropriative e dei lavori

nel seguente modo: a) inizio procedure espropriative alla data di trascrizione della


COMUNE di AGRIGENTO


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convenzione che renderà esecutiva la presente deliberazione consiliare di

approvazione; b) fine procedure espropriative entro dieci anni dalla data di inizio

delle stesse ai sensi dell’articolo 13, comma 7, del D.P.R. 327/2001; c) i lavori

dovranno essere iniziati entro due anni dalla data di efficacia della concessione del

diritto di proprietà, fine lavori dell’intero programma costruttivo entro dieci anni

dalla sopra detta data di trascrizione;

di assegnare il diritto di proprietà alle aree del programma costruttivo in località

Palmentelle, di cui alla presente proposta, nei termini e nelle modalità previste dalla

predetta convenzione;

di approvare in particolare la proposta di convenzione integrativa e sostitutiva per

come rimodulata in maniera definita in data 13.10.2014;

autorizzare il Dirigente del Settore pro tempore alla stipula della convenzione ai sensi

dell’articolo 8 e ai sensi dell’articolo 35 della legge 865/71 e ai sensi degli articoli 7 e

8 della legge 10/77”.

Scusate, Presidente, posso andare avanti?


Signori Consiglieri, il Dirigente non è nelle condizioni di continuare perché ci

vorrebbe un poco di collaborazione anche da parte nostra. Prego, architetto.


“Di assegnare il diritto di proprietà alle aree del programma costruttivo in località

Palmentelle, di cui alla presente proposta, nei termini e nelle modalità previste dalla

predetta convenzione;

approvare in particolare la proposta di convenzione integrativa e sostitutiva per

come rimodulata in maniera definita in data 13.10.2014;

autorizzare il Dirigente del Settore... – questo già lo avevo detto


COMUNE di AGRIGENTO


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di dare mandato al Dirigente del Settore pro tempore di fare in modo che vengano

espletate tali formalità di stipula della predetta convenzione entro sei mesi

dall’esecutività della presente delibera consiliare di approvazione;

di dare atto che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa per questa

Amministrazione comunale;

di dare atto che sul presente provvedimento è necessario acquisire il parere di

regolarità tecnica e contabile ai sensi dell’articolo 12 della legge regionale 30/2000;

di dare atto che il presente provvedimento non comporta variante urbanistica al

vigente PRG né modifica urbanistica al programma costruttivo assentito dall’ARTA.

Agrigento, 20 ottobre 2014”.

Ci sono inseriti gli allegati e c’è il parere di regolarità tecnica favorevole e parere di

regolarità contabile favorevole.


Grazie. No, vada a fare... nella qualità anche di Presidente della Commissione, vada a

fare tutte le richieste e c’era anche la richiesta fatta, mi pare, dal Consigliere Urso

prima? Voleva una risposta su alcune cose.


Come avete potuto sentire, la proposta è abbastanza dettagliata e si sviluppa

cronologicamente per tutti i fatti che si sono succeduti.

È stato un lavoro abbastanza complesso.


Ora lei si prenda un foglio di carta e una penna, e si metta anche sul tavolo

dell’Amministrazione, ha il microfono, lo accendiamo, casomai può rispondere, così

prende tutti gli appunti che vuole alle delucidazioni...


COMUNE di AGRIGENTO


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Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, la domanda che io avevo formulato dalla

mia postazione era quella relativa alla conoscenza di quanti abitanti si devono

insediare in questo piano costruttivo.

Architetto Campanella, quanti abitanti si devono insediare in questo piano

costruttivo, in questi 154 alloggi?

Se non ricordo male, sono 980 abitanti. E’ riportato forse... allora, quando... 980

abitanti. Cari colleghi, in questo piano costruttivo andranno a insediarsi 980 abitanti,

quindi non è conforme al Piano regolatore.


Scusate, no, no, non ci siamo !

Il Consigliere Mallia ha le idee chiare e sa tutto perché lo ha seguito dall’inizio,

quindi è inutile che lo stimoliamo, potrà dare delucidazioni...


Allora faccio un ragionamento un pochettino pregresso per comprendere.

Voi ricorderete quando venne qui l’ingegnere Giacobazzi, quando io lo incalzai e

dissi che l’ingegnere aveva sbagliato il Piano regolatore, e gli ho detto anche dove ha

sbagliato il Piano regolatore, e ho detto che il gruppo di progettazione, di cui

l’ingegnere Giacobazzi faceva parte, aveva sbagliato il Piano regolatore nel

dimensionamento del Piano regolatore, che significa “dimensionamento”?

Significa che lui ha previsto una nuova capacità edificatoria per andare ad allocare

nuove unità. Naturalmente l’iter del Piano regolatore parte nel 2004. Questo piano

costruttivo – stiamo attenti – ha tutti i crismi per essere... perché ha avuto

l’approvazione nel 2008, dovevano essere tenuti in debita considerazione questi mille


COMUNE di AGRIGENTO


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abitanti che andavano a insediarsi. Per cui la previsione edificatoria doveva tenere

conto di questo nutrito numero di abitanti che si dovevano insediare.

Per essere ancora più chiari, i nuovi interventi edificatori che dovevano allocare, per

esempio, 3.000 abitanti, non erano 3.000 ma erano 3.000 meno i 980, che già erano

previsti nel 2008. E’ tanto chiaro!

Ma vi è di più: ci sono altri 2.329 abitanti che nel computo, che ha consentito al

gruppo di progetto di dimensionare il piano, non sono stati presi in considerazione.

Se vi ricordate, io dissi in quest’Aula, da questo scranno, all’ingegner Giacobazzi

che lui aveva omesso di calcolare gli abitanti che insistevano all’interno della zona

C2. Per essere più chiari: gli abitanti che insistevano nelle aree urbanizzate del parco

archeologico. Lui mi rispose:”Voglio tranquillizzare il Consigliere Mallia, il gruppo

di progettazione si è basato sui dati che gli hanno fornito gli uffici comunali”.

Ebbene, io, il giorno dopo, formulo la richiesta e mi viene detto che all’interno della

zona C2, ossia all’interno del parco archeologico, nelle aree urbanizzate del parco

archeologico, insistono 2.329 abitanti e 2.246 elettori. Quindi quell’area, quel “buco

nero” relativo al parco archeologico tanto nero non era perché è un’area dove

all’interno vi sono anime, vi sono soggetti che partecipano alla vita sociale di questa

comunità, la comunità agrigentina. Per cui la revisione edificatoria, per intenderci,

che era stabilita per allocare 3000 e rotti persone, praticamente, con questo computo

è stata azzerata. Torniamo al piano costruttivo.

Non so se sono stato chiaro.

Chiarissimo. Torniamo al piano costruttivo.

Lei, architetto Campanella, nella sua esposizione della proposta di delibera, ha fatto

riferimento alla delibera n. 18 del 1° febbraio 2012 “Presa d’atto del Piano

regolatore”.

Questa delibera, io avevo fatto qua dentro, avevo proposto la revoca di questa

delibera di presa d’atto, non è passata, però un risultato io l’ho ottenuto: l’ingegnere


COMUNE di AGRIGENTO


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Principato mi ha dato ragione. Mi ha detto: sì, si deve modificare parzialmente nei

punti in cui non sono state approvate le prescrizioni del CRU.

Però, caro ingegner Principato, io oggi le dico che quella delibera di presa d’atto si

deve revocare completamente in virtù del fatto che il giorno 3 ultimo scorso è stata

emanata una sentenza del TAR Palermo, Sezione III, che ha ribadito altre due

sentenze dello stesso TAR di Palermo, della Sezione II, con la quale sentenza ha già

posto una pietra tombale sul decreto di approvazione del Piano regolatore. Per cui

quando nella proposta che stiamo trattando, proposta, che proposta a mio avviso non

è, perché si tratta di integrare alcuni elaborati tecnici perché il piano costruttivo –

ribadisco – è stato approvato nel 2008. Per cui quando mi si dice che il piano

costruttivo è conforme al Piano regolatore bisogna specificare che è conforme al

piano vigente, cioè quello del 2004.

Detto questo, io gradirei conoscere, sapere su come ci dobbiamo comportare noi. In

che senso su come ci dobbiamo comportare?

E’ stata notificata, al sottoscritto e forse a qualche componente della II Commissione,

una diffida pervenuta da una ditta esproprianda, la quale ditta ci avvertiva che è

proprietaria di un fondo di 6.000 metri quadri, la ditta... Presidente, gradirei essere

ascoltato.


Io la ascolto, penso anche i Consiglieri siano abbastanza in silenzio, quindi la stiamo

ascoltando.


La ditta è proprietaria di un fondo di 6.000 metri quadri circa per cui la ditta ha

pagato il tributo relativo ai valori venali delle aree edificabili a 51 euro/metro


COMUNE di AGRIGENTO


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quadrato. E quindi in un eventuale computo relativo all’espropriazione gradirebbe

avere 300.000 euro, riporta nella diffida che ci ha fatto pervenire.

Io personalmente non posso votare favorevolmente questa “proposta” per la semplice

ragione che il sottoscritto, nel 2011, faceva parte della Giunta comunale e, con

delibera 111 del 28 novembre 2012, ha approvato i valori venali delle aree edificabili

di questo Comune di Agrigento e i valori che il sottoscritto ha approvato nella qualità

di componente della Giunta di questo Comune di Agrigento erano relativamente

all’area in questione C2 Palmentelle 51 euro/metro quadrato.

Oggi nella proposta – l’architetto forse ha dimenticato questo aspetto – viene

proposta un’indennità di esproprio pari a 18 euro/metro quadrato.

Come, architetto?

Me lo diceva che io intervenivo dopo, comunque io faccio presente che il

sottoscritto... non posso, perché non posso? Vi spiego anche il motivo: perché, da un

lato, nel 2012 io ho approvato quei valori a 51 euro al metro quadro, e quindi i

cittadini possessori di aree edificabili hanno pagato i tributi comunali, per intenderci

l’IMU, a 51 euro al metro quadro; io oggi non posso votare questa proposta con una

stima inferiore di un terzo, io arrecherei una notevolissima disparità di trattamento...

un terzo, ho detto io, perché commetterei, innanzitutto, una violazione di norme, non

sarei d'accordo con la mia coscienza e arrecherei una disuguaglianza che le leggi e la

Costituzione per prima non mi consente. Grazie, Presidente, ho terminato.

Ecco, volevo anche dire - grazie, Consigliere, perché mi ha ricordato un passaggio

essenziale che è doveroso che io faccia in questa circostanza - naturalmente,

l’indennità di espropriazione, a mio avviso, qualora venisse votata, perché in

Commissione – badate bene – non abbiamo espresso alcun parere, proprio per

lasciare questo Consiglio Comunale libero di poter valutare liberamente, stavo

dicendo che qualora io votassi - ho detto che non la posso votare per le ragioni che

ho detto poc'anzi - pertanto sarebbe chiaro, lapalissiano il fatto che i soggetti


COMUNE di AGRIGENTO


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espropriati, naturalmente, potrebbero adire a vie legali attaccando il Comune di

Agrigento, e quindi potrebbero nascere ulteriori debiti fuori bilancio.

Questo è, sostanzialmente, tradotto quello che potrebbe verificarsi in questo caso.

Io ho terminato, Presidente. Gradirei che l’architetto Campanella, Noto Campanella,

su questo aspetto chiarisse, qualora ce ne fosse bisogno altri aspetti. Grazie.


Grazie, Consigliere. Prego, architetto.

L’Architetto, CAMPANELLA Calogero

Allora voglio precisare per come già è stato letto: la proposta di questo programma

costruttivo è stata approvata da questo Consiglio Comunale – perché per noi il

Consiglio comunale è sempre uno – nel 2008 con una variante...


Con altri Consiglieri...


La continuità per noi c’è, non è che ci sono altre situazioni.


Non questi Consiglieri comunali, il Consiglio comunale di Agrigento.


Nel 2008 è stata approvata, è stata trasmessa all’Assessorato per la variante

urbanistica, perché all’epoca ancora il piano non era decretato, era semplicemente

adottato, e l’ARTA ha approvato la variante, e quindi è diventato esecutiva, una


COMUNE di AGRIGENTO


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variante urbanistica che è stata di conseguenza decretata e che noi, nella

rimodulazione del piano, abbiamo dovuto inserire nel suo contesto con tutta la sua

capacità insediativa, atteso che i programmi costruttivi, come i piani

particolareggiati, hanno una dotazione di standard nel loro interno, cioè una verifica

degli standard , di cui al D.M. 1444/68 e che questi sono già inseriti.

La capacità degli inserimenti abitativi è stata inserita pure nel complesso della

crescita demografica perché la zona di Palmentelle è inserita in un programma di

sviluppo anche per le cooperative. Accertato questo e, ripeto, la proposta che si viene

a fare qua è limitata ad alcuni punti che necessitavano di essere modificati perché nel

2011 c’è stata una conferenza di servizi anche con tutti gli altri promotori di

programmi nella zona e hanno stabilito che le urbanizzazioni primarie, dovendole

fare loro a spese proprie, si erano programmati che tipo di intervento da fare,

congiuntamente all’Amministrazione, quindi ai Dirigenti, su tutta la pianificazione

dell’intero comparto al fine di darlo perfettamente funzionante a fine di questi

programmi.

Ricordo che già un programma costruttivo lì esiste: alloggi sociali che sono già

abitati da abitanti di questa città.

Quindi io voglio semplicemente dire che la proposta è una modifica di tre, o uno che

poi comprende gli altri tre elaborati, che era necessario portare al Consiglio comunale

perché si modificavano i termini della convenzione. Convenzione che non è stata

fatta all’epoca e che noi, io in particolare e i miei Dirigenti si sono insediati, abbiamo

subito attivato. Sono state, come scritto nella nostra proposta, rielaborate le parti

interessate e proposte per il Consiglio comunale. Siamo qua.


Prego, Consigliere Mallia.


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Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, ma io non è che ho fatto riferimento agli

standard urbanistici, so benissimo che gli standard previsti dal D.M. 1144/68 sono

stati rispettati, non vi è dubbio di questo.

Io ho fatto altro riferimento, ho detto che questo piano costruttivo è stato approvato

nel 2008. Cristallizziamo questa fase del 2008. Oggi non mi può dire, architetto Noto

Campanella, che questo piano costruttivo è conforme al Piano regolatore approvato

con D.G.C. 1106 del 28 ottobre 2009, approvato dall’ARTA il 24 dicembre 2009.

Non lo può dire perché questa approvazione è stata cassata. Per cui nella proposta

che l’ufficio ha formulato non doveva essere riportata né la delibera di presa d’atto

né tantomeno il decreto di approvazione 1106 del 28 ottobre 2009.

Solo questo riferimento ho fatto, architetto Campanella.

Ora lei mi dice che l’ufficio, perseverando nel riportare, in aderenza al D.G.C.

1106/2009, ma non è così invece. Oggi questa proposta la stiamo valutando e la

dobbiamo votare in questo momento. Io ho detto che tre giorni fa, il 3 febbraio 2015,

è stata emanata una sentenza che ha operato un chiarimento che fino a questo

momento non c’era mai stato. Qua si va oltre, caro avvocato Urso, va oltre

l’ottemperanza. L’ottemperanza è stata chiesta per diluire, sapendo che sin dal

febbraio 2009 il Piano regolatore vigente era quello come adottato con delibere n.

54/2004 e n. 108/2005, per essere più chiari. E ancora oggi si continua sulla base

della zonizzazione questo piano approvato, che poi tanto approvato non è.

Grazie, Presidente.


Il Consigliere Urso aveva fatto una richiesta prima, se la vuole reiterare, era sul

valore dell’esproprio, se non ricordo male, risale a tre ore fa e quindi non abbiamo

più la certezza delle cose che abbiamo detto.


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Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, signori cittadini.

Reitero il quesito posto poc'anzi.

In tema di responsabilità solidale fra Pubblica Amministrazione e soggetto delegato

allo svolgimento della procedura di espropriazione, le chiedo e voglio, come ho detto

poc'anzi, una risposta assolutamente vicina alla certezza: al fine di evitare – lo

ribadisco ancora una volta – che questo Consiglio comunale, che queste

Commissioni, che la mia Commissione, che la Commissione Bilancio che si verrà a

insediare a breve (che tanto ad Agrigento ci sono tantissimi aspiranti e li vedo anche

qua dentro essere candidati), voglio evitare che questi concittadini vadano a votare un

debito fuori bilancio. E allora io reitero la domanda: voglio sapere... perché il

Consiglio di Stato parla chiaro e dice “in caso di danni cagionati dall’espropriato per

occupazione si configura la responsabilità solidale tra delegante e delegato”. E allora

se questi soggetti iniziano una procedura giudiziale il Comune è esonerato da

responsabilità al 100%? Grazie.


Grazie. Sto aspettando... Avvocato, forse ci può dare lei... i dirigenti forse hanno

bisogno di lei e quindi se può consultarli, aspettiamo una risposta precisa perché

capite che è importantissimo per le casse del Comune di Agrigento.

Il Dirigente, INSALACO Antonio

Il principio della corresponsabilità tra delegante e delegato è posto dalla

giurisprudenza, ormai è pacifico alla giurisprudenza, fin dagli anni ’90 con

l’interpretazione che si dava alla legge 865/1971, perché da lì cominciarono le

distinzioni tra le responsabilità del delegante e quelle del delegato.


COMUNE di AGRIGENTO


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Molto spesso, allora, succedeva che il decreto di esproprio, che doveva essere

emesso dal delegato, non interveniva in tempo e quindi determinava un’occupazione

illegittima dei suoli con conseguente responsabilità.

L’Amministrazione Pubblica, i Comuni, quasi sempre il Comune ma anche le altre

pubbliche amministrazioni che espropriavano per pubblica utilità, si difendevano in

giudizio dicendo: ma io ho delegato, è lui che non ha... è la cooperativa – nella

maggior parte dei casi erano cooperative edilizie – che non ha adottato il decreto nei

termini eccetera, eccetera.

La giurisprudenza ormai è pacifica nel ritenere che la responsabilità sia di entrambi,

del delegante e del delegato, quindi il principio del Consiglio di Stato, che è stato

poco fa letto, non è altro che una conferma di quello che ormai è noto.

Credo di aver risposto, se la domanda è questa, se il Comune è al riparo da

responsabilità, diciamo che lo è nella misura in cui il valore che viene offerto ai

proprietari è congruo e questi non adiscono le vie legali per il risarcimento del danno

non da occupazione illegittima – ammesso e non concesso che il decreto di esproprio

avvenga nei termini – ma anche per quanto riguarda il valore, la valutazione.

Una volta si facevano due tipi di cause distinte: una davanti al Tribunale civile

ordinario per la illegittima occupazione dei suoli e un’altra davanti alla Corte

d’Appello per la quantificazione del danno in unico grado. Ora, col nuovo regime del

decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, che disciplina tutti gli espropri,

la giurisdizione è unica e in ogni caso il problema della discrepanza eventuale – io

non conosco le carte di questo procedimento, com’è ovvio – se c’è distinzione,

differenza tra l’offerta e il valore reale, allora è possibile, è verosimile che i

proprietari, depauperati dei loro fondi, adiscano l’Autorità Giudiziaria e chiedano

questa differenza.



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Grazie. Consigliere Urso...

No, no, altrimenti poi dovrebbero parlare altri che si erano iscritti, per evitare... Sì, un

attimo che...


Grazie. Quindi abbiamo avuto la risposta dal Dirigente che l’Ente non ha

assolutamente la certezza di essere esonerato da un’eventuale responsabilità. Questo

lo dice la giurisprudenza, è pacifico, ci sono le sentenze, lo dicono a iosa.

Ora io chiedo: all’interno della convenzione vi è una garanzia assoluta, e la garanzia

assoluta si ha solo, per esempio, con una fideiussione bancaria, per un totale delle

costruzioni previste, è prevista quindi una fideiussione che andrebbe a garantire

assolutamente l’Ente in questo senso? Perché, laddove vi è un problema, l’Ente è

garantito dalla fideiussione. Chiedo: all’interno della convenzione vi è questa

fideiussione? Grazie.


Prego, se vuole... facciamo rispondere oppure? Allora facciamo l’altra domanda e poi

risponde...

Il Consigliere

Io, Presidente, da quello che ho potuto intuire, non essendo anche un tecnico, quindi

l’Agenzia delle Entrate potrebbe volere 51 euro al metro quadrato su questi terreni...


No, ha già pagato il cittadino l’IMU.

Il Consigliere


COMUNE di AGRIGENTO


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Noi glieli paghiamo 18 e la differenza chi gliela paga? Chi li paga? Qua non siamo

tutti tecnici, non è che capiamo; in numeri, basta fare la differenza, questa differenza

da dove la prendiamo?


Ok, grazie. Prego, architetto.

L’ Architetto CAMPANELLA Calogero

Per rispondere al Consigliere, noi dentro la proposta di delibera, e quindi anche nella

proposta di convenzione, abbiamo un articolo che ci indica l’obbligo della

fideiussione da stipulare limitatamente alle opere di urbanizzazione primaria, che

sono quelle previste dalle norme vigenti per poter dare i servizi e le attrezzature. Non

è prevista polizza fideiussoria per gli importi della previsione di esproprio, che nel

progetto ammontano a circa 2,3-2,4 milioni, calcolati.

Questa valutazione è stata fatta dai promotori ed è stata suffragata da una perizia

giurata che valutava le compravendite fatte in questi periodi, anche alla luce del

valore che di fatto concreto c’è.


Grazie, ha risposto abbastanza chiaro, quindi abbiamo, penso, capito tutti che la

certezza non c’è e che non c’è la fideiussione bancaria riguardante l’esproprio dei

terreni, mentre c’era per quanto riguardava... e quella è un’altra cosa, è prevista

un’altra cosa.

Consigliere Gibilaro, lei aveva chiesto di parlare.

Penso che dovrebbe essere l’ultimo intervento, se ancora c’è qualcuno, lo faccia

sapere, così poi casomai passiamo alla determinazione.

Ci siamo? Perfetto, prego.


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Grazie, Presidente. Grazie, colleghi Consiglieri. Io credo che su questo punto

all’ordine del giorno e proposta i Consiglieri comunali che mi hanno preceduto

abbiano fatto domande specifiche e abbiano ricevuto altrettante domande puntuali e

ben chiare...


Risposte.


Sì, risposte. Consideri che l’ora... non so che ore sono...


Appena l’una e venti.


Però io l’attenzione la sposterei su un’altra vicenda.

Il Consigliere Mallia, Presidente della II Commissione, di cui mi onoro di farne parte

insieme al Consigliere Miccichè, lei, quando non era Presidente del Consiglio, e il

Consigliere Mandracchia, sin da qualche anno, due anni, aveva sollevato la vicenda,

su istanza anche di qualche cittadino e di qualche giurista, che a seguito del ricorso

straordinario proposto dal Comune di Agrigento quel D.P.R.S. del Presidente della

Regione aveva portato la vigenza del PRG all’adozione, più precisamente a quella

delibera n. 54/2004.

Il Consigliere Mallia ha fatto delle considerazioni che io ritengo fondamentali, cioè il

problema è capire questo piano costruttivo viene approvato nel 2008 e il Piano

regolatore generale della città di Agrigento viene approvato dall’ARTA nel 2009.


COMUNE di AGRIGENTO


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Ora, siccome il Piano regolatore generale è uno strumento di pianificazione

territoriale, e questo è un piano costruttivo, devono dialogare. A quanto pare, il piano

costruttivo, con il PRG non dialoga, non ha dialogato, e il Consigliere Mallia ha

specificato, con dovizia di particolari, il fatto che questo Piano regolatore generale è

stato sovradimensionato. Ancora io devo capire il progettista che cosa ha progettato

per la città di Agrigento perché quando nel PRG, noi poco fa si parlava, cari colleghi

Consiglieri e Cittadini che mi stanno ascoltando, si parlava degli affitti passivi e

attivi che il Comune di Agrigento paga. Bene, quel PRG non ha previsto scuole, non

ha previsto una viabilità all’interno di quell’area delimitata dal D.P.R.S. 91/91, che

oggi, caro Consigliere Mallia, esiste soltanto il perimetro di quell’area.

Quel piano non ha tenuto conto di alcune unità immobiliari che sono all’interno del

territorio del Comune di Agrigento e non ha tenuto conto, così come hanno detto

famosi urbanisti italiani, di... perché quando si fa un PRG il progettista la prima cosa

che fa, caro Alfonso Miccichè e caro Alfonso Mirotta, è quella di andare a verificare

il patrimonio edilizio esistente, quindi quello legittimo autorizzato con regolare

concessione edilizia e quello in corso di sanatoria. E come voi ben sapete,

l’Ordinamento della Repubblica italiana ha previsto tre leggi, che sono la 47/85, la

724 e la 326. Nessuno mai aveva uscito i numeri, caro Consigliere Mallia, questa è

stata la II Commissione.

Dalla prima legge, caro Presidente, in materia di sanatoria, la 47 /85, dovete sapere

che dall’86 al 2005 il Comune di Agrigento va a esitare 1.221 pratiche di sanatoria,

dal 2005 al 2012 ne vengono esitate altre 3.746. Questo è un lavoro che ho fatto io

per avere i numeri una volta per tutte in mano che mai si erano avuti. Dal 2012 al

2005 circa 500 pratiche. Bene, attualmente nei cassetti del Comune di Agrigento e

alla Sovrintendenza sono giacenti quasi 7.000 pratiche di sanatoria.


COMUNE di AGRIGENTO


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Che cosa significa questo, caro Consigliere Urso? Significa che nel dimensionamento

del Piano regolatore generale non si è tenuto conto anche di questa volumetria,

perché la volumetria viene solo fuori quando il procedimento... Presidente?


Delle sanatorie viene concluso.


Viene concluso, ebbene, non uscendo fuori quella volumetria, evidentemente, ci sono

delle esigenze abitative da andare a creare, mentre le case ci sono.


Perfetto.


Detto questo, Presidente, oggi prendo spunto, io non voglio entrare neanche nel

merito perché, ripeto, le domande e le risposte sono state... credo che i Consiglieri

comunali abbiano raggiunto la scienza e la coscienza per poter votare. Però la cosa

oggi che è di attualità è questa sentenza che ho nelle mani, che oggi questa sentenza

arriva attraverso l’instaurarsi di cause.

Un semplice Consigliere Comunale, una Commissione formata da ‘ladroni’, perché

io vengo qua per circa 500 euro al mese, Presidente, già due anni fa aveva detto, i

tribunali stessi, io mi ricordo, ho fatto una riunione in Commissione dove c’era

qualcuno che doveva strappare la laurea, stiamo parlando di cose serie, eppure la

Commissione ha ricostruito pure la storia urbanistica della città di Agrigento e della

vera Valle dei Templi, che a breve diremo qual è, che è inserita nell’articolo 157,


COMUNE di AGRIGENTO


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comma primo, lettera b) e c) del Codice dei beni culturali, decreto ministeriale

12.05.57.

Detto questo, sapete, a quest’ora...


Appunto, a quest’ora andiamo alla chiusura perché è importantissimo il suo discorso,

però andiamo alla conclusione, cortesemente.


Presidente, però, questo... ascolti...


L’abbiamo già esitata abbondantemente.


Ascolti, Presidente, mi permetta un secondo, qua siamo passati, ormai siamo venuti...

io quel discorso lo voglio fare perché siamo venuti quantomeno alla ribalta nazionale

per essere ladri, disgraziati, delinquenti...


Va beh, no, no.


Glielo dico io.


Scusi, ci sono indagini, per favore, non parliamo di quella cosa...


COMUNE di AGRIGENTO


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Dopo le indagini...


Quindi assolutamente andiamo all’argomento dell’ordine del giorno, per favore,

altrimenti io mi alzo.


Dopo le indagini dobbiamo vedere perché questo fango che è stato buttato

artatamente...


E va beh, va beh...


Su questi trenta signori...


C’è chi sta lavorando su questo, tranquillo!


Poi sapremo come muoverci, caro Presidente.


Sicuramente.



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Allora voglio leggere questa sentenza.


Molto velocemente, solo il dispositivo, così vediamo di...


Ma gliela leggo subito. Dicono: “Il Piano regolatore generale impugnato è già stato

annullato con efficacia erga omnes con decreto del Presidente della Regione Siciliana

del 14 giugno 2012, pubblicato nella GURS n. 47 del 2.11.2012.” A questo che cosa

segue? Segue quella comunicazione del 2010 che aveva fatto Zambuto stesso

dicendo: “Guardate che siamo col PRG adottato”. 2009.

Ma poi c’è una cosa ancora singolare che voglio esternare ancora.


Venti secondi, Consigliere. Tolgo la...


Sì. Su questa vicenda non sa quante sedute ci saranno dedicate, però la cosa

singolare, caro Presidente Mallia e cari colleghi, quando noi abbiamo scritto al

Presidente della Regione e all’ARTA e ci hanno risposto con la poesia.

Oggi quello che abbiamo detto noi che è certificato esce fuori dai tribunali della

Repubblica italiana...


Complimenti a lei e alla Commissione!


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No, noi abbiamo letto soltanto le carte perché, Presidente, questi signori che sono qua

seduti con me lo hanno trovato confezionato questo PRG.


E questo lo sappiamo.


Poi dovremmo vedere chi è stato il padre di questo PRG e chi sono stati gli autori di

questo PRG. Quindi, Presidente, io mi scuso...


La ringrazio...


Con i colleghi per non aver trattato il punto all’ordine del giorno, non aver esternato

le mie considerazioni perché sono state esternate, però ritenevo opportuno... grazie,

Presidente.


Grazie, grazie, grazie. E allora, prima della votazione, io devo chiedere se c’è

qualcuno che voglia fare una dichiarazione di voto.

Se ci sono dichiarazioni di voto, ha diritto, altrimenti passiamo... Non ci sono

dichiarazioni di voto. Andiamo direttamente, stiamo votando il punto 13.


appello nominale.


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18 presenti, 16 contrari, 2 astenuti.

La proposta non viene approvata.

Penso che questo sia l’ultimo punto da discutere questa sera.

Le do la possibilità prima di chiudere la seduta. Prego.


Grazie, Presidente.

Io, per mozione d’ordine, dichiaro...


Sì, sì, un attimo che rientrano i Consiglieri che erano fuori, sono: Sollano, Patti e

Mandracchia.


Presidente, io, assieme a tutti gli altri colleghi, come avevamo già anticipato,

preannunciamo le nostre dimissioni, ma solo dopo aver esitato le linee guida, in

attesa che la Procura ci consegni i fascicoli. Li chiederò domani mattina.

Personalmente delegato dal Presidente, mi recherò alla Procura della Repubblica,

dove chiederemo la cortesia di farci avere prima possibile, perché noi non vogliamo

più prestare la nostra attività per questa consiliatura.

Questa città ha dimostrato di essere cresciuta, però deve crescere nella verità, quella

verità che noi, questo Consiglio comunale nella sua totalità – vi posso assicurare

nella sua totalità – ha mostrato di volere.

Seppure con qualche screzio anche tra di noi, seppure con contrasti politici, a volte

anche rudi, seppure è successo qualcosa che ha dell’incredibile in questo Consiglio

comunale. Noi siamo coloro i quali rimarranno nella storia di questa città non per il


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gettone di presenza rubato, ma perché abbiamo ridato dignità ai cittadini di questa

città. La dignità che altri hanno rubato vendendo – vendendo – il territorio

agrigentino e sfruttandolo.

E’ giusto dire anche che i miei colleghi hanno avuto consegnato da me un elenco, che

ho elaborato nella notte – io la notte non dormo, lavoro, specie quando sono nervoso

(da una settimana non dormo, perciò vi ho detto tanto) – i miei colleghi vi

consegneranno un foglio, ho dato l’opportunità a loro di consegnarne una copia

anche ai cittadini, liberi cittadini che sono presenti.

Per l’onore della verità, al giornalista Lasta in segno di tutto quello che... perché tutto

scaturisce da una trasmissione nazionale, però devo dire che il giornale La Sicilia,

L’Amico del Popolo e una pagina di un movimento civico agrigentino mensilmente

hanno pubblicato i dati e il costo di questo Consiglio comunale.

Nessuno mai – nessuno mai – aveva detto nulla, perché questo Consiglio comunale –

l’ho detto da Giletti a RAI 1 perciò la cosa è stata sentita da tutti – ha abbattuto del

50% i costi del Consiglio comunale: il Consiglio comunale, nel 2011, costava

500.000 euro, oggi ne costa 280.000.

(Intervento dal pubblico)

Chi in questo momento ha gridato dal pubblico era tra gli organizzatori di questa

manifestazione.


Per favore, deve fare silenzio, grazie.


E non è il solo. Adesso leggerò a caso alcuni nomi di assessori....



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Assolutamente no.


Assessori uguali identici a quelli che e sono seduti lì.


No, non può parlare, signor... non so chi è, ma non può parlare. Signori vigili, per

favore! Non può parlare!


Gli assessori che molto probabilmente voi, molti cittadini non ricorderanno dei loro

cognomi, e io al giornalista Lasta consegnerò un elenco di questi Assessori,

consegnerò un report fotografico e dirò chi sono gli Assessori. Così a caso ne leggo

qualcuno di tutti quelli che sono messi qua, li darò al giornalista Lasta, dirò nome e

cognome e le cifre che hanno avuto come contribuzione, retribuzione, scusate, da

parte dell’Amministrazione comunale di Agrigento. Un nome a caso: Amato

Antonino, 41.000 euro in meno di due anni; Biondi Settimio, papà di un uomo di

cultura di Agrigento...


Sì, ma andiamo direttamente...


53.500 euro... 53.500 euro in meno di due anni; Bruno Renato, 36.500 euro;

Buscaglia Renato, 135.792 in tre anni; Campagna Roberto, uno dei grillini della città

di Agrigento, 54.000 euro in meno di due anni; Cutaia Daniele, 54.000 euro; Iacono


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Francesco, 88.500 euro; Lierna Vincenza, zia dell’ex assessore, ex consigliere

comunale Francesco Messina, 25.000 euro quasi; Luparello Pietro, 70.000 quasi,

sono 69.459,75 in meno di tre anni; Messina Francesco – perché in molti dicevano

che c’era poco nelle Commissioni – in meno di due anni 47.000 euro; Muglia

Massimo, si è candidato una volta, ha preso la metà dei miei voti ed è sempre stato

un uomo di partito, 154.000 euro più i compensi del Teatro Pirandello, che questo

Consiglio comunale ha chiuso. Passarello Rosalda, moglie del deputato Palillo – e il

figlio ha apostrofato spesso sui social network in questi giorni il sottoscritto, mi ha

minacciato di denunciarmi perché ho pubblicato che lui era il figlio di Rosattila, e ha

più volte apostrofato il sottoscritto di essere un “ladro” – 161.838,72. Il padre

riscuote il vitalizio dalla Regione Siciliana. Come mai i grillini agrigentini non

dicono niente dei vitalizi? Boh!


Va bene...


Per giustezza di cose, ho inserito i due Presidenti che si sono succeduti: il Presidente

Settembrino, 2.974 euro; il Presidente Trupia 30.500 euro.

L’Assessore Valenza, 45.900 euro, l’Assessore Valenza è rimasto in carica al

Comune di Agrigento per sei mesi, essendo stato colpito da un provvedimento

giudiziario e non poteva recarsi in Giunta e riscuoteva l’indennità. Perché, cari miei,

vi ho lasciato in ultimo quella persona che è seduta lì ancora oggi, perché l’Assessore

Valenza riscuoteva lo stesso l’indennità, i Consiglieri comunali, se non vengono al

Comune e non lavorano, non prendono il gettone di presenza.



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4.000 euro al lordo.


Gli Assessori... sfido la città, sfido la città a ricordare il cognome e il nome di un

Assessore e di una cosa da loro fatta in questi sei anni. Preciso che i dati da me in

questo momento letti – dai prospetti che vi consegneremo, al giornalista Lasta ho il

piacere di consegnarli io, lo ripeto – sono relativi dal 2009 al 2014, per il periodo in

cui siamo stati in carica.

Presidente, non ho inserito il 2007 e il 2008 di proposito perché i dati riportati sui

social network per il Consiglio comunale, e io quelli che ho letto in televisione alla

RAI erano dal 2009, potevo inserirli perché molti di questi erano già Assessori pure

nel 2007 con Zambuto, però l’ho fatto di proposito per farvi capire la spesa tra il

Consiglio comunale, questo Consiglio comunale che ha scoperchiato le ingiustizie di

questo Comune, perché noi non abbiamo bocciato questo piano costruttivo per prese

di posizione personale, tutti hanno assistito ai lavori, ci sono i verbali, qualcuno sta

rischiando di andare fuori le righe. Ma vi posso assicurare che tutto il PRG, tutte le

licenze edilizie rilasciate negli ultimi anni dai nostri uffici sono da attenzionare.

Il perché lo ha detto il collega Mallia.

Ognuno per le nostre prerogative di questi Consiglieri comunali abbiamo contribuito

a riportare qualcosa, un po’ di luce in questa città, ed è giusto che la spegniamo noi

stessi, nessuno riuscirà a spegnere quello che noi abbiamo costruito, lo spegneremo

noi al momento in cui avremo i fascicoli dalla Procura, al momento in cui potremo

giudicare se le linee guida, dopo un’ampia discussione, andranno votate o meno. E

vorrei dire in ultimo: quella sedia lì, quell’uomo lì, che ancora oggi è seduto dentro il

Comune di Agrigento, quell’uomo lì, quello seduto al centro...


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No, non è lei, architetto.


Quello seduto al centro è costato alle casse comunali del Comune di Agrigento

306.877, 01.

Io non sono un ladro. Io non sono un ladro come non lo sono i miei colleghi. Noi

siamo costati molto di meno in un anno e – attenzione, lo ribadisco – tutti i giorni a

lavorare alacremente.

Il totale costo della Giunta Zambuto dal 2009 al 2014 equivale a 1.774.800 euro.

Signori, grazie, grazie alle televisioni private che ci hanno permesso finalmente...

forse il telefono non ha funzionato, chiedo il rinvio - 2014 al 50% perché in

campagna elettorale si era azzerata l’indennità, lui e la Giunta, su proposta, guarda

caso, dell’Assessore che poi caccia - Presidente, chiedo il rinvio di questa seduta.


La comunicazione che quindi lei diceva poco fa...


Sì, Presidente, mi scusi. Questi Consiglieri comunali hanno anche deciso, proprio per

mostrare alla città che non ci dimettiamo perché vogliamo solo lavorare su quello che

è, per completare l’odg, io lo avevo già messo anche a verbale: non si riuniranno più

le Commissioni, io già da tre giorni sono qua con le mie ferie. Non si riuniranno più

le Commissioni e ci riuniremo solo ed esclusivamente perché non sappiamo se la

Procura entro otto giorni... ma si presume di sì, solo ed esclusivamente per...


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Se abbiamo le carte.


Per lavorare sul completamento di questo odg.

Chiedo il rinvio di questa seduta a giovedì prossimo, alle ore 18:00, giovedì 12, alle

ore 18:00, e chiedo di metterlo in votazione, Presidente.


Grazie, Consigliere.

Metto in votazione del Consiglio il rinvio del Consiglio alle ore 18:00 di giovedì. Se

siete d'accordo... Scusate, scusate! Facciamo appello nominale.

Prego, dottoressa, l’ultimo appello.


appello nominale.


21 presenti, 21 sì.

Quindi il Consiglio Comunale viene rinviato a giovedì 12, alle ore 18:00.

Sono le ore 01:50, dichiaro chiusa la seduta.

Grazie, signori, buonasera, e grazie a tutti.

Ordine del Giorno - Agrigento · Grazie a lei, Consigliere. Prendiamo atto delle dimissioni...

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