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ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA Trimestrale di informazione medica VERONA MEDICA VERONA MEDICA Trimestrale di informazione medica - anno L n. 3 SETTEMBRE 2015 - Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale 30032393-002 - CONTIENE I.R. Trimestrale di informazione medica - anno L n. 3 SETTEMBRE 2015 - Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale 30032393-002 - CONTIENE I.R. In questo numero: Convocazione Assemblea Annuale degli iscritti ed approvazione del Bilancio........................................ pag. 25 Due importanti appuntamenti ........................................... pag. 15 Ipertensione in gravidanza................................................. pag. 17 Preparazioni magistrali per uso dimagrante: divieto .... pag. 31 Una proposta per l’autocertificazione dei primi tre giorni di malattia........................................... pag. 34 3 SETTEMBRE 2015

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ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA

Trimestrale di informazione medica

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In questo numero:

Convocazione Assemblea Annuale degli iscritti ed approvazione del Bilancio ........................................ pag. 25

Due importanti appuntamenti ........................................... pag. 15

Ipertensione in gravidanza ................................................. pag. 17

Preparazioni magistrali per uso dimagrante: divieto .... pag. 31

Una proposta per l’autocertifi cazione dei primi tre giorni di malattia ........................................... pag. 34

3SETTEMBRE

2015

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Via del Lavoro 18 - Valgatara di Vaslpolicella (VR) - tel. 045 6800525Via Varini 50 - Marco di Rovereto (TN) - tel. 0464 943220www.ballarini-interni.com - [email protected]

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SOMMARIO

Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Martedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO) Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO) Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00

Sabato chiuso

ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VR

NUOVO ORARIO DI APERTURADELLA SEGRETERIA DELL’ORDINE

EDITORIALE

5 Scelte coraggiose... NOTIZIE DALL’ORDINE

6 Verbali del Consiglio e delle Commissioni

25 Convocazione Assemblea Ordinaria 2015

26 Bilancio 2014 - 2016 ALBO ODONTOIATRI

9 Verbali della Commissione Odontoiatri LETTERE AL DIRETTORE

11 Dematerializzata e telematica: attenti al “furto d’identità”

12 Prescrizioni di farmaci: attenti alle formalità di legge

14 ONAOSI CONVEGNI E CONGRESSI

16 Convegni e Congressi AGGIORNAMENTO

17 L’ipertensione in gravidanza PROFESSIONE E LEGGE

31 Preparazioni magistrali per uso dimagrante: divieto

31 Disposizioni in materia di farmacovigilanza

32 Linee guida in materia di Dossier sanitario

33 Cure palliative: certificazione della esperienza triennale

34 Certificazioni di malattia: finalmente una mozione che chiede l’autocertificazione dei primi tre giorni...!

ATTUALITÀ

35 L’AS.CO.M. in Congo: una nuova esperienza umanitaria

36 Rapporto Osmed 2014 sulla farmaceutica

37 Ritorno da Shengjin (Albania)

38 Gente e Territori (Associazione Culturale - Centro Studi)

STORIA DELLA MEDICINA

39 Elena, la Spartana

FNOMCeO

42 On line il corso FAD sulla Comunicazione

42 Cosmetovigilanza

43 Formazione Ecm. Fnomceo: “on line corso Fad ad hoc per medici competenti”

ENPAM

44 Alberto Oliveti rieletto Presidente dell’Enpam

45 Bilancio, nel 2014 avanzo di 1,2 miliardi di euro

LIBRI RICEVUTI

46 Martedì ore 15,30 colloqui: quelle parole difficili da dire

GIOVANI E PROFESSIONI

47 S.O.S. - Sostituzioni

TEMPO LIBERO

50 Chi cerca... trova

3VERONA MEDICA

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VERONA MEDICA

Trimestrale di informazione medicaBollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona

Anno L n. 3 SETTEMBRE 2015

Sped. in a.p. - 70% - Filiale di VeronaRegistrazione del Tribunale di Verona

n. 153 del 20/3/1962

ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIDELLA PROVINCIA DI VERONA

VERONA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Veronatel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904

web: www.omceovr.it

Direttore ResponsabileRoberto Mora

Comitato di RedazioneRenzo Bassi, Francesco Bovolin, Giuseppe Costa,

Carlo Marchi, Roberto Mora, Alberto Peroni, Carlo Matteo Peruzzini, Gelmino Tosi

Consiglio DirettivoPresidente: Roberto Mora

Vice-Presidente: Carlo RugiuSegretario: Lucio Cordioli

Tesoriere: Fabio Marchioretto

ConsiglieriGiorgio Accordini, Francesco Bovolin, Vania Teresa Braga,

Giorgio Carrara, Franco Di Spigno, Fabio Facincani, Roberto Fostini, Alfredo Guglielmi, Annamaria Molino, Annamaria Musso, Francesco Oreglia,

Carlo Matteo Peruzzini, Claudio Salvatore,

Revisori dei ContiGiuseppe Costa, Caterina Pastori, Francesco Spangaro

Revisore dei Conti SupplenteVinicio Danzi

Commissione OdontoiatriElena Boscagin, Francesco Bovolin, Francesco Oreglia,

Roberto Pace, Franco Zattoni

Fotocomposizione Videoimpaginazione e stampa

Girardi Print FactoryVia Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr)

tel. 0442 600401e-mail: [email protected]

Foto di CopertinaRoberto Mora

– Frutta Settembrina –

INSERZIONI PUBBLICITARIE SUL BOLLETTINO

SPAZIO 1 USCITA 2 USCITE 4 USCITE

1/4 pagina interna (bianco e nero) € 150,00 € 200,00 (totali) € 250,00 (totali)

1/2 pagina interna (bianco e nero) € 400,00 € 300,00 (per uscita) € 250,00 (per uscita)

1 pagina interna (bianco e nero) € 500,00 € 400,00 (per uscita) € 350,00 (per uscita)

2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) € 800,00 € 600,00 (per uscita) € 500,00 (per uscita)

4ª pagina di copertina (a colori) € 1000,00 € 800,00 (per uscita) € 600,00 (per uscita)

4 VERONA MEDICA

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Scelte coraggiose.....

Dopo la ricetta, ora è la volta delle ri-chieste di esami e prestazioni specia-listiche; dematerializzate anche quel-le….!Non prima, però, di essere stato tutto allineato al nuovo nomenclatore- tarif-fario regionale.Così il sistema può riconoscerli e contarli. Alcune indagini hanno però cambiato nome e da un paio di mesi, quando devo richiederle sono costret-to a cercare quale altra defi nizione possano avere inventato per quell’ac-certamento che da quando faccio il medico ho sempre chiamato in altra maniera.La visita fi siatrica è diventata visita di medicina fi sica e riabilitazione, l’ECG da sforzo, test cardiovascolare da sforzo al cicloergometro, la VES è diventata velocità di sedimentazione delle emazie, l’urinocoltura, screening microbiologico urina per ricerca bat-teri e lieviti patogeni; e conta ora per tre perché richiede l’identifi cazione del patogeno e l’antibiogramma mirato. L’’ecografi a mammaria fa distinzione (e la conta..) tra la mammella destra e la sinistra, l’elettromiografi a si conta per segmenti esaminati.. … e via discor-rendo. Tiene l’emocromo che ancora non hanno suddiviso e contato per le sue varie componenti….!Certi esami sono scomparsi…! È il caso (ma non è il solo!) dell’immuno-fi ssazione e del dosaggio della com-ponente monoclonale, e di tutte le indagini mutazionali genetiche che in elenco sono diventate un codice che identifi ca un metodo ma non il test, e così quando viene richiesta la ricerca di una mutazione chi la legge, in labo-ratorio, sa che deve usare quella me-todica ma non sa cosa deve cercare. Al punto che il Primario del laboratorio ci ha inviato una lettera in cui spiega che con questo nuovo nomenclatore-tariffario sono in diffi coltà anche loro e ci elenca tutta una serie di esami che stanno creando confusione tra chi prescrive e chi esegue.Inoltre dal momento che gli esami in ricetta non possono esser più di otto, contando in modo differente aumenta il numero delle ricette stampate e con

quelle la quota fi ssa e il conto da pa-gare; aumenta il tempo che perdo a cercare e a contare …. e la rabbia del-la gente che deve pagare di più.Ed anche aspettare di più, perché quello che aumenta in modo altrettan-to costante, oltre al ticket, è il tempo nelle liste di attesa.Il Governatore Zaia, però, gli ha dichia-rato guerra senza tregua.E ha fi rmato una proposta di legge che vieta il blocco delle liste di prenotazio-ne e che prevede per i Direttori Gene-rali delle ASL in cui non si rispettano i tempi di attesa fi ssati dalle fasce di priorità, la decadenza dall’incarico. Per reperire le risorse necessarie a mantenere le promesse ha fi rmato anche una proposta di legge che isti-tuisce un Ente di “Governance” Regio-nale denominato “Azienda Zero” e che riduce le attuali Aziende Territoriali da 22 a 7: una per provincia. Resteranno le due Aziende Ospeda-liere Universitarie Integrate e l'Istituto Oncologico Regionale.Quella “Zero” sarà un’Azienda senza territorio con il compito di fare le scelte per gli acquisti di beni e servizi, e quel-le connesse alla programmazione e al controllo e la gestione.Alle Aziende territoriali resterà solo il compito di erogare le prestazioni “dia-gnostiche, terapeutiche e assistenzia-li” (nei tempi previsti dalle priorità) e quelle socio-sanitarie, rispettando le indicazioni dell’Azienda Zero. Scom-pariranno i Direttori dei Servizi Sociali i cui compiti passeranno al Direttore Sanitario e per rimettere ordine nel caos delle leggi e norme regionali emanate in questi anni (e che spesso sono rimaste inapplicate perché con-tradditorie o inapplicabili) si procederà a varare il Testo Unico delle disposizio-ni in materia di Sanità e Sociale.Un taglio, dunque, alle spese per la gestione delle ASL; ed un taglio alle teste dei vari D.G. e D.S. che come le ASL saranno molti meno.I risparmi dovrebbero derivare dagli stipendi che non dovremo più pagare ai vari D.G., D.S., Direttori dei Servizi Sociali, e da quelli che pagavamo alle loro “segreterie”; a meno che tutti que-sti “risparmi” non fi niscano nel budget dell’Azienda Zero che si doterà del suo bravo Organico, magari con le varie “teste tagliate”, e continuando a paga-re gli stipendi tagliati.Se così fosse, non si capisce come potrebbe cambiare la spesa….! Quel che conta, però, è che mi pare cominci a passare il concetto che più che sul personale sanitario, in futuro, occorrerà tagliare quello amministra-

tivo (qualcuno lo andava dicendo da anni…...).E se le cose stanno davvero così, permettetemi … queste proposte di legge le defi nirei senz’altro “scelte co-raggiose”.Speriamo che a breve possa farsi stra-da anche il concetto che non sono le strutture edilizie (specie quelle nuo-ve…) a fornire cure e servizi, ma me-dici e personale sanitario (anche se alloggiati in strutture vecchie).Ma per tornare ai nostri esami e alla loro nuova codifi ca.Parlando con il Primario del laborato-rio, cui raccontavo le diffi coltà incon-trate con le nuove defi nizioni, e cui chiedevo, senza trovare peraltro lumi, come poter trovare quello che sembra scomparso, sono venuto a sapere che questo bel risultato è il frutto del lavoro di una apposita commissione regiona-le che ha avuto il suo bel da fare…..Allora, visti i tempi dei tagli e delle scelte coraggiose, perché non tagliare anche quella?

E tornare al vecchio nomenclatore-tariffario che ci permetteva di trovare quello di cui avevamo bisogno rispar-miando tempo e fatiche, e che, soprat-tutto, faceva pagare meno alla gente ?Ora, se uno non ha le sue brave esen-zioni, non conviene neanche più farsi fare gli esami nel pubblico. Si paga meno nel privato! A meno che lo scopo di questi cam-biamenti non sia, alla fi ne, solo quello di far pagare di più…. per incassare di più.Dimenticando però che se si rende il privato più conveniente del pubblico si rischia alla fi ne di sbagliare previsioni e ... incassare di meno…!Speriamo che le cose non siano così. Intanto però concedetemi una propo-sta: noi dematerializziamo le nostre prescrizioni ….. ma per favore qualcu-no “dematerializzi” il nuovo nomencla-tore tariffario!Se così fosse, anche questa mi sentirei di defi nirla una scelta coraggiosa….!

ROBERTO MORA

EDITORIALE

5 VERONA MEDICA

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NOTIZIE DALL’ORDINE

Verbalidel Consiglio e delle Commissioni

VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 14 APRILE 2015

Presenti: Mora, Rugiu, Cordioli, Marchioretto, Accordini, Bovolin, Braga, Di Spigno, Fostini, Molino, Musso, Peruzzini, SalvatoreRevisori: Costa, Pastori, Spangaro, DanziDirettore: CerioniAvvocato: GobbiAssenti Giustificati: Carrara, Facincani, Guglielmi, Oreglia

Il Presidente constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta.

LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALE PRECEDENTEIl Verbale del Consiglio del 03 marzo 2015, viene approvato all’unanimità.

DELIBERA AMMINISTRATIVAIl Direttore elenca le delibere poste all’approvazione del Consiglio che vengono approvate all’unanimità e sono parte integrante del presente verbale.

COMUNICAZIONIa) Nomina Presidente Commissio-

ne Invalidità Enpam Il Consiglio nomina il Dr. Salvato-

re Fazio Tirozzo, quale Presidente della predetta Commissione

b) Elezioni Comitato Centrale Fnomceo

Il Presidente informa sull’esito delle elezioni per il rinnovo del Comita-to Centrale Fnomceo; fa presente che vi erano due liste, una com-posta da rappresentanti di varie

organizzazioni sindacali, e l’altra che faceva capo al Dr. Toti Amato, Presidente dell’Ordine dei Medi-ci C. e O. di Palermo. Al termine dello spoglio sono stati eletti per la componente Medica i Dottori:

Roberta Chersevani, Raimondo Ibba, Luigi Conte, Sergio Boven-ga, Fulvio Borromei, Guido Mari-noni, Giacomo Claudio, Gianluigi Spata, Maurizio Scassola, Bruno Zuccarelli, Musa Awad, Enrico Ci-liberto, Guido Giustetto.

Per la componente Odontoiatrica i Dottori: Giuseppe Renzo, Raffaele Iandolo, Alessandro Zovi, Sandro Sansevenero.

Per il Collegio dei Revisori dei Conti Titolari: Ezio Casale, France-sco Alberti, Salvatore Onorati

Supplente: Annamaria Ferrari Nella prima riunione sono stati

eletti alle cariche istituzionali: Roberta Chersevani (Presidente) Maurizio Scassola (Vice Presidente) Luigi Conte (Segretario) Raffaele Iandolo (Tesoriere) Alla presidenza della Commissio-

ne Odontoiatri, è stato confermato il Dr. Giuseppe Renzo.

Alla presidenza del Collegio dei Revisori dei Conti è stato eletto il Dr. Salvatore Onorati.

Il Dr. Mora auspica di poter illustra-re al Consiglio la programmazione relativa alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale Enpam.

c) Il Presidente comunica di aver partecipato il giorno 9 aprile c.m., alla riunione indetta dal Dr. Man-toan (Segretario Regionale della Sanità per il Veneto), nella quale è stato illustrato un nuovo progetto dal titolo “GRAVIDANZA A BAS-SO RISCHIO NELLA REGIONE DEL VENETO”. Questa iniziativa illustrata dai Professori Franchi dell’Università di Verona e Nardel-li dell’Università di Padova, sarà svolta a titolo sperimentale nelle ULSS 1, 9 e 16 del Veneto.

Il Dr. Mora, sull’argomento, ha po-sto alcune perplessità ed obiezioni che saranno oggetto di valutazio-ne da parte della Regione Veneto.

d) Il Presidente comunica che il gior-no 18 aprile c.m., a Selvazzano di Dentro (VI), si terrà una riunione avente per oggetto “Stati Generali della Sanità nel Veneto”, che sarà

la terza giornata di protesta nei confronti della Regione da parte dei Sindacati Medici del Veneto, nel corso della quale verranno posti vari quesiti ai quali sono in-vitati a rispondere i vari candidati alla presidenza della Regione ed al Consiglio Regionale Veneto.

e) Obblighi Assicurativi per gli eser-centi le professioni sanitarie.

Il Presidente comunica che il Consiglio di Stato ha ritenuto che l’obbligo di assicurazione per gli esercenti le professioni sanita-rie non possa ritenersi operante fino a quando non sarà avvenu-ta la pubblicazione ed esaurita la “vacatio legis” del D.P.R. n. 158 del 13.09.2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 189 dell’8.11.2012, che disciplinerà le procedure, i requisiti minimi ed uniformi, per l’idoneità dei contratti assicurativi. Pertanto, sino ad al-lora, non potrà essere considera-to illecito disciplinare la mancata stipula di polizza assicurativa da parte gli esercenti le professioni sanitarie.

APPROVAZIONE BILANCIO CONSUNTIVO 2014Il Tesoriere delega il Direttore ad illu-strare le poste di bilancio Consuntivo relativo all’anno 2014 ed il prospetto relativo all’utilizzo dei vari fondi di ri-serva. Dopo un breve intervento del Presidente, il Bilancio viene approva-to all’unanimità e farà parte integrante del presente verbale. ISCRIZIONI e CANCELLAZIONI Le iscrizioni e cancellazioni vengono approvate.

MEDICI - CHIRURGHI

Iscrizioni neo-abilitati: Dott. HOUNGBEKE Yeholi Edem

Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine:Dott. BONINSEGNA Sara da PADOVADott. BUZZACCHERA Giada da VICENZADott. CASTAGNOLI Paola da MANTOVADott. CICERI Marco Luigi da MILANO Dott. GAROZZO Angela da CATANIA Dott. INNO Alessandro da SALERNO

6 VERONA MEDICA

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Dott. PAVAN Federica da IMPERIADott. SAWAED Ala da BRESCIA

Cancellazioni su richiesta: Dott. BRUNO AngelaDott. ZAMBELLI Emanuela

Cancellazioni per trasferimento ad altro Ordine: Dott. VEZZI David a MILANO

Cancellazioni per decesso: Dott. MONTAGNA Fabrizio

ODONTOIATRI

Iscrizioni neo-abilitati: Dott. TRIF Georgiana Maria

Cancellazioni per trasferimento ad altro Ordine: Dott. VEZZI David Cancellazioni per decesso: Dott. MONTAGNA FabrizioDott. RIGONI Giovanni PRIMA DI PROCEDERE ALLE RE-LAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO DALLA SALA I CONSIGLIERI ODON-TOIATRI, I REVISORI DEI CONTI, IL DIRETTORE E L’AVVOCATO.

COMMISSIONE DISCIPLINA MEDICI CHIRURGHI

RELAZIONI ISTRUTTORIE

La Commissione ha deliberato:n. 2 aperture procedimenti disciplinarin. 4 archiviazioni provvedimenti

VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 09 GIUGNO 2015

Presenti: Mora, Rugiu, Cordioli, Marchioretto, Accordini, Braga, Carrara, Di Spigno, Facincani, Fostini, Guglielmi, Molino, Musso, Oreglia, Peruzzini, SalvatoreRevisori: Costa, Pastori, SpangarDirettore: CerioniAvvocato: GobbiAssenti Giustificati: Bovolin, Danzi

Il Presidente constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta.

LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALE PRECEDENTEIl Verbale del Consiglio del 14 aprile 2015, viene approvato all’unanimità.

DELIBERA AMMINISTRATIVAIl Direttore elenca le delibere poste all’approvazione del Consiglio che vengono approvate all’unanimità.

NUOVO INCARICO AL DIRETTORE Il Presidente spiega che con il 31.12.2015, verrà a cessare il rappor-to libero professionale attualmente in atto con Giorgio Pier Paolo Cerioni. La legge Madia impedisce che tali tipi di contratti possano essere rinnovati con personale in quiescenza.Per tale motivo, in considerazione del-la necessità di poter usufruire ancora delle competenze acquisite, è stato richiesto la consulenza dell’Avvoca-to Franco Balbi – giuslavorista - che ha suggerito di stipulare con Giorgio Pier Paolo Cerioni un contratto libero professionale a scadenza annuale per ottenerne la consulenza quale Revi-sore Contabile. Il compenso per tale incarico potrà essere stipulato e non dovrà superare l’importo lordo annuale di euro qua-rantamila. Il Consiglio approva la proposta e dà mandato al Presidente e al Tesoriere di procedere con le modalità sopra evidenziate.

COMUNICAZIONIa) Ratifica iscrizioni PsicoterapeutiIl Consiglio approva le iscrizione nell’elenco degli Psicoterapeuti come da delibera allegata.b) Elezioni Comitati Consultivi Re-gionali EnpamA seguito delle Elezione dei Rappre-sentanti dei Comitati Consultivi Regio-nali dell’Enpam, svoltesi il 07 giugno 2015, si riportano i Risultati ottenuti:- Consulta per la Gestione del Fondo

dei Medici di Medicina Generale: è stato eletto il Dott. Lorenzo Adami

- Consulta per la Gestione del Fon-do Specialisti Ambulatoriali e degli Addetti alla Medicina dei Servizi: è stato eletto il Dott. Armando CALZAVARA

- Consulta per la Gestione del Fondo Specialisti Esterni in Regime di Ac-creditamento: è stato eletto il Dott. Giuseppe Giovanni MOLINARI

- Consulta per la Gestione del Fon-do della Libera Professione: è stato eletto il Dott. Alessandro ZOVI

c) Adempimenti iscrizioni Registro Medicine ComplementariIl Presidente da lettura del testo ri-guardante le modalità e gli adempi-menti che i Colleghi e la Segreteria dell’Ordine, dovranno adottare per le iscrizione al Registro delle Medicine Complementari, che farà parte inte-grante del presente verbale.Un particolare ringraziamento alla no-stra segretaria M. Sabrina Zumiani, per il lavoro svolto.d) INTEGRAZIONE COMPONENTI COMITATO DI VERONA MEDICA Il Consiglio, su proposta del Presiden-te, integra la composizione del Comi-tato di Redazione di Verona Medica che risulta così composto:Direttore Responsabile: Dr. Mora Roberto Componenti: Dottori Bassi Renzo, Bovolin Francesco, Costa Giuseppe, Marchi Carlo, Peroni Alberto, Peruzzini Carlo Matteo, Tosi Gelmino.

FEDERAZIONE REGIONALEIl Consiglio nomina quali rappresen-tanti dell’Ordine di Verona nel Consi-glio della Federazione Regionale Ve-neto degli Ordini dei Medici C. e O. il:Dr. Mora Roberto, quale Presidente dell’Ordine - Dr. Rugiu Carlo - Prof.ssa Annamaria Molino.

RESPONSABILE PIANO ANTICOR-RUZIONE E TRASPARENZAA seguito delle dimissioni presen-tate dal Dr. Fabio Marchioretto da Responsabile per il piano “Anticorru-zione e Trasparenza”, il Consiglio no-mina il Dott. Lucio Cordioli, Segretario dell’Ordine.

RATIFICA NUOVE NOMINE NEL COMITATO DI BIOETICA Il Comitato di Bioetica riunitosi in 20 aprile u.sc., ha deliberato di accoglie-re quali nuovi Componenti il Dr. Gio-vanni Bonadonna, attuale Presidente del Comitato Etico per la pratica clini-ca dell’ULSS 20 di Verona, e la Prof.ssa Maria Gabriella Landuzzi, docen-te in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Univer-sità di Verona. Il Consiglio approva.

NOTIZIE DALL’ORDINE

7VERONA MEDICA

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NOTIZIE DALL’ORDINE

Dott. BARAKAT ZiadIl Consiglio prende atto della varia-zione del nome e codice fiscale del Sanitario in oggetto da Barakat Ziad Ahamad a Dott. BARAKAYT Ziad.

ISCRIZIONI E CANCELLAZIONILe iscrizioni e cancellazioni vengono approvate

MEDICI - CHIRURGHI

Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine:Dott. AGNOLETTI Davide da FORLI’Dott. GIARLETTA Mario da AVELLINODott. GIRELLI Giovanni da PORDENONEDott. MURAGLIA Alessandro da BOLOGNADott. MURANO Riccardo Sante da BOLOGNADott. PROGLIO Marta da GENOVA

Cancellazioni su richiesta:Dott. BRESSAN MartinaDott. CIFALDI Michela

Cancellazioni per trasferimento ad altro Ordine:Dott. CERADINI Barbara a VICENZADott. ERRICO Gabriella a LECCE

Cancellazioni per decesso:Dott. SCIRE’ AntoninoDott. STIZZOLI Leonello

Doppia Iscrizione:Dott. AMARI Lucio

ODONTOIATRI

Cancellazioni su richiesta:Dott. PINNA Enrico Iscrizioni STP:AMBULATORIO ODONTOIATRICOVACCARI & RIZZI

VARIE ED EVENTUALIa) La Prof.ssa Annamaria Molino, quale Referente della Commissione Pari Op-portunità dell’Ordine, riferisce sull’incon-tro con le rappresentanze dei vari Ordini professionali veronesi, al fine di appro-vare il “Regolamento Interprofessionale Pari Opportunità di Verona”, dando let-tura del testo, che viene approvato all’u-nanimità dal Consiglio, che farà parte integrante del presente verbale.

b) Il Dr. Spangaro fa presente che si è riunita la Commissione ECM dell’Or-dine, la quale proporrà al Consiglio un documento programmatico riguardante - le certificazioni dei crediti ECM- le comunicazioni da inviare agli iscritti- il supporto dell’Ordine- convegno sulla “formazione sugli

aspetti etici e deontologici” Il Consiglio prende atto. PRIMA DI PROCEDERE ALLE RE-LAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO DALLA SALA I CONSIGLIERI ODON-TOIATRI, I REVISORI DEI CONTI, IL DIRETTORE E L’AVVOCATO.

COMMISSIONE DISCIPLINA MEDICI CHIRURGHI

RELAZIONI ISTRUTTORIELa Commissione ha deliberato:n. 1 presa d’atto della decisione della

Commissione Centrale gli Eser-centi le Professioni Sanitarie a carico di un nostro iscritto;

n. 1 archiviazione di procedimento disciplinare a seguito decisione della Magistratura.

VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 25 GIUGNO 2015

Presenti: Mora, Rugiu, Cordioli, Marchioretto, Accordini, Bovolin, Di Spigno, Facincani, Guglielmi, Molino, Oreglia, SalvatoreRevisori: Costa, Pastori, DanziAvvocato: GobbiDirettore: CerioniAssenti Giustificati: Braga, Carrara, Fostini, Musso, Peruzzini, Spangaro

Il Presidente, constatata la presenza del numero legale, alle ore 20.05 di-chiara aperta la seduta.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE E CONSEGUENTI DELIBERAZIONI INERENTI I RAPPORTI TRA L’ORDI-NE E LA SOCIETÀ ESA-REAL ESTA-TE S.R.L. – SEDE VIA LOCATELLIIl Presidente introduce l’argomento di cui al punto 1 dell’ O.d.G. relativo ai rapporti tra l’Ordine e la società ESA REAL ESTATE SRL. Relaziona come la ESA REAL ESTATE non abbia an-cora estinto il mutuo pendente sulla

parte immobiliare relativa alla sala ri-unioni, 6 posti auto al piano interrato 6 posti auto scoperti e un garage. La ESA REAL ESTATE richiede all’Ordi-ne di rinunciare alla penale prevista in cambio dell’estinzione dell’ipoteca entro il giugno 2016. Prende la parola l’avvocato Gobbi, la quale ripercorre i fatti accaduti. Espone quali siano le esatte richieste della società. L’avvo-cato Gobbi riferisce di aver parlato con il commercialista e con l’avvocato del-la società, ed espone quale sarebbe il piano proposto all’Ordine e riferisce di aver ricevuto la bozza dell’accordo che dovrebbe essere sottoscritto. Prendo-no la parola vari consiglieri esprimendo parere favorevole all’accordo proposto ritenendolo necessario per l’Ordine. Il Consiglio delibera, all’unanimità, di ac-cogliere la richiesta della Società ESA REAL ESTATE. LETTURA E APPROVAZIONE VERBALE PRECEDENTEIl verbale della seduta precedente viene approvato con una modifica al punto 6.

ISCRIZIONI E CANCELLAZIONILe iscrizioni e cancellazioni vengono approvate

MEDICI - CHIRURGHI

Cancellazioni su richiesta: Dott. VAN ROMUNDE Saskia

Cancellazioni per decesso: Dott. VUCOVICH Nicolò

ODONTOIATRI

Cancellazioni su richiesta: Dott. SQUARANTI Luigi

PRIMA DI PROCEDERE ALLE RE-LAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO DALLA SALA I CONSIGLIERI ODON-TOIATRI, I REVISORI DEI CONTI.

COMMISSIONE DI DISCIPLINA MEDICI CHIRURGHI

RELAZIONI ISTRUTTORIELa Commissione delibera:n. 1 archiviazione provvedimenton. 1 apertura procedimento discipli-

naren. 1 sospensione decisione in attesa

della decisione da parte della Magistratura.

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ALBO ODONTOIATRI

VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 10 MARZO 2015

Presenti: Boscagin, Bovolin, Oreglia, Pace, Zattoni

VerbaleIl verbale della seduta precedente viene approvato all’unanimità.

Comunicazioni del Presidente 1) Il Presidente informa i presenti sul-

la comunicazione FNOMCeO n. 15 riguardante gli sviluppi dell’indagi-ne dell’Autorità Garante della Con-correnza e del Mercato conclusa con il provvedimento sanzionatorio pubblicato sul bollettino dell’AGCM inerente alle previsioni di cui agli artt. 54,55 e 56 del Codice di Deon-tologia Medica approvato nel 2006, sottolineando come nel corso del prossimo convegno di sabato 14 l’argomento verrò approfondito.

2) Circolare FNOMCeO su criminalità organizzata e abusivismo. Il Presi-dente espone la circolare a firma del dott. Renzo. Viene sottolineata l’importanza di questo fenomeno che prima era ipotetico ma ora con-fermato anche dei vertici nazionali.

3) Circolare FNOMCeO su accesso agli atti da parte dell’esponente. La federazione nazionale ha stabilito che essere l’esponente da diritto ad avere accesso agli atti. Il Presidente riferisce di aver consultato l’Avvo-cato Zanoni in merito alla circolare fnomceo. L’avvocato ritiene che l’in-teresse legittimo si concretizza nel fatto di aver presentato l’esposto.

4) I.S.: il presidente ripercorre il caso e riferisce di aver provveduto a segna-lare il caso all’ASL 20, agli Ordini delle provincie citate nella pubblicità sani-taria e alla struttura stessa. Da lettura delle risposte pervenute dell’Ordine di Bologna e di Brescia. Viene deciso di aspettare le risposte di tutti e poi

eventualmente convocare il Direttore Sanitario per informazioni.

Relazioni istruttorie1) Dott. D.M.M.: il Presidente aggiorna il

caso e informa i presenti di aver invi-tato a colloquio il sanitario il 3 marzo scorso. Da lettura del verbale di audi-zione. Dopo ampia discussione viene deciso di non dar luogo a procedere.

2) Dott. A.M.: vengono aggiornati i docu-menti in nostro possesso con l’articolo comparso il 25 febbraio 2015 riguar-dante anche il Dott. A. Viene deciso di informarsi presso la Procura sull’even-tuale apertura di procedimento penale.

VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 14 APRILE 2015

Presenti: Boscagin, Bovoli, Oreglia, Zattoni Assente giustificato: Pace

Lettura ed approvazione verbale precedenteIl verbale della seduta precedente viene approvato all’unanimità.

Comunicazioni del Presidente1) Viene preso in discussione l’articolo

apparso su Arena del 29/03/2015 riportante l’attività professionale del Dott. R. e Prof. I.; poiché tale articolo sembra riportare affermazioni pro-fessionalmente poco comprensibili e/o censurabili sarà compito del Presidente Albo Odontoiatri telefo-nare al dott. R. onde sensibilizzarlo sulla delicatezza delle dichiarazioni rese alla stampa locale e da questa pubblicata.

2) Il Presidente aggiorna i presenti sulla vicenda che vede coinvolta la FNOMCeO e l’antitrust in tema di pubblicità sanitaria. La multa previ-sta a carico della Federazione è sta-ta ridotta di 1/3.

3) Sentenza Cassazione civile n. 870 del 17/01/2014: il Presidente da let-tura della comunicazione a firma Dott. Renzo inerente la procedura di convocazione del Sanitario da farsi in capo al Presidente Albo Odontoia-tri qualora lo stesso sia iscritto all’Al-bo Odontoiatri.

4) Comunicazione FNOMCeO n. 20 del 18/03/2015 in tema di assicu-razione obbligatoria: il Consiglio di Stato ritiene che l’obbligo di assicu-razione non possa ritenersi operante fino a quando non sarà avvenuta la pubblicazione del D.P.R. e non co-stituisce quindi un illecito disciplinare la mancata stipula di una polizza as-sicurativa da parte degli esercenti le professioni sanitarie.

Pratiche Dott. XX1) Presa in esame la pratica relativa ad

apertura procedimento disciplinare vs. Dott. XX, deliberata durante la ri-unione CAO del 10/06/2014, riguar-dante la segnalazione della Signora S. G. in data 03/06/2013, a seguito di decesso dell’incolpato la CAO ar-chivia il caso.

2) In merito invece al caso aperto a se-guito della segnalazione della Dott.ssa M.S. in data 13/03/2014, non essendo ancora stato aperto proce-dimento disciplinare, la Cao archivia i documenti di merito.

3) Per quanto attiene il procedimen-to disciplinare relativo a denun-cia dell’ULSS 22 aperto in data 17/12/2012 e sospeso in data 30/01/2014 per il quale era aperto procedimento penale 348 presso Procura della Repubblica, il decesso del Sanitario in oggetto chiude auto-maticamente ogni pendenza anche presso questo Ordine.

Relazioni istruttorie1) Caso Dott. F/Dott.ssa S.E.: la Dott.

ssa Boscagin espone il caso ai membri CAO presenti. La vicenda ha inizio con la richiesta di parere di congruità presentata all’Ordine dalla Dott.ssa S. la quale ha anche chie-sto l’intervento della commissione conciliativa per addivenire ad un ac-cordo con il Dott. F. Il Dott. F. si pre-senta in data odierna per colloquio con il Presidente Bovolin. Il Dott. Bo-volin da lettura del verbale di audizio-ne. Il dott. F. è disposto a conciliare

Verbali della CommissioneOdontoiatri

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ALBO ODONTOIATRI

la vertenza, viene deciso di chiamare le due parti per conciliare.

2) Dott. D.E.: il Presidente espone il caso. Perviene all’Ordine una lette-ra da parte della Procura della Re-pubblica di Mantova che segnala un procedimento penale aperto in capo al Dott. D. per art. 348 c.p. Il sanitario viene invitato a colloquio innanzi il Presidente Bovolin il gior-no 07/04/2015. Il Presidente da lettura del verbale di audizione. La CAO decide di attendere i richiesti documenti alla Procura di Mantova, necessari per formare un quadro completo della realtà dei fatti.

VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 12 MAGGIO 2015

Presenti: Boscagin, Bovolin, Oreglia, Pace, Zattoni

Lettura ed approvazione verbale precedenteIl verbale della seduta precedente vie-ne approvato all’unanimità.

Comunicazioni del Presidente1) Il Presidente illustra la comunicazio-

ne FNOMCeO n. 26 - Sospensione ricorsi in cassazione avverso le de-cisioni della CCEPS.

2) Il Presidente da lettura della Comuni-cazione FNOMCeO n. 29 - Criteri per l’erogazione dei contributi agli ordini. Viene deciso di scrivere alla Federa-zione Nazionale per conoscere nello specifico quali siano questi criteri.

3) Il Presidente informa i presenti di aver contattato telefonicamente il Dott. R in merito all’annuncio pub-blicato su l’Arena del 29/03/2015 e relaziona sul colloquio avuto con il Sanitario.

4) Il Presidente informa i presenti sul-la comunicazione FNOMCeO del 15/04/2015 su segnalazione all’anti-trust per quanto concerne una pub-blicità apparsa sul giornale ”Tutto” riguardante un cosiddetto”dentista dei vip”, il Dott. Renzo riferisce che terrà informati i presidenti CAO sugli sviluppi della vicenda.

5) Assemblea presidenti CAO Roma. Il Presidente da lettura dell’ordine del giorno dell’assemblea che si terrà il 29 e 30 maggio prossimo.

6) Il Presidente riferisce di aver ricevu-to una segnalazione da parte di un Collega sul centro “….” di Verona: si apre un ampio dibattito sulla licei-tà di questi centri. Viene deciso di scrivere al NAS per segnalare even-tuali inosservanze.

7) Il Presidente riferisce che il Sig. V ha portato una relazione redatta dal Dott. B nella quale viene riferito un lavoro, a detta del Dott. B, mal ese-guito da un altro collega. Il Presi-dente comunica di aver informato il paziente che è sua facoltà chiedere un risarcimento.

8) Il Presidente ripercorre il caso rela-tivo alla costituzione di parte civile nel caso L/R/G. L’Ordine si è co-stituito parte civile nei confronti del Sig. L. il quale era stato segnalato dalla Guardina di Finanza in quanto svolgeva attività odontoiatrica non avendone i titoli. L’avvocato Gobbi, che sta seguendo il caso sin dall’i-nizio, ha aggiornato recentemente il Presidente ed ha riferito che i sog-getti iscritti agli ordini hanno patteg-giato ma che il l. non ha patteggiato ma bensì chiesto l’affidamento ai servizi sociali. La costituzione di pare civile può quindi andare avan-ti. L’avvocato Gobbi aggiornerà la CAO sugli esiti del procedimento.

Procedimenti disciplinari1) Dott. S.A.M.: il Presidente ripercor-

re il caso e comunica che è perve-nuta la sentenza definitiva. La CAO decide di costituirsi parte civile nei confronti del Sig. L.V. nel caso in cui lo stesso non abbia presentato istanza di patteggiamento.

2) Dott. C.R.: il Presidente informa i presenti che il Dott. C.R. ha pre-sentato ricorso avverso la sanzio-ne dell’avvertimento comminatagli dalla CAO. La Cao dà mandato al Presidente di resistere al gravame.

VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 9 GIUGNO 2015

Presenti: Boscagin, Bovolin, Oreglia, Pace, Zattoni

Lettura ed approvazione verbale precedenteApprovato.

Comunicazioni del Presidente1) La Dott.ssa Boscagin espone il

caso della conciliazione relativa alla Dott.ssa S. ed al Dott. F., portato a termine con soddisfazione di ambo le parti.

2) La Dott.ssa Boscagin espone il caso relativo alla richiesta del Dott. P. il quale ha chiesto l’interposizione della commissione conciliativa per cure prestate al Sig. S.S. Sono sta-te avviate le procedure per quanto di competenza della Commissione Odontoiatri.

3) Il Presidente riferisce ai presenti di aver ricevuto una segnalazione da parte del Dott. N. per problemi avu-ti con il Collega Dott. P. Viene data lettura della segnalazione. I due sa-nitari sono stati invitati a colloquio in date diverse e il Dott. Bovolin rela-ziona sul colloquio che ha avuto con il Dott. P. Il Presidente relazionerà degli esiti del colloquio don il Dott. N nel corso della prossima CAO.

4) Il Presidente riferisce ai presenti una segnalazione prevenuta da parte del Sig. B riguardante cure ricevute dal Centro dentale XX. Viene letta la se-gnalazione. Il Presidente ha invitato a colloquio il Sig. B e riferisce quanto emerso in sede di colloquio. Viene deciso di convocare il Direttore Sa-nitario, Dott. DM ed il Dott. S per in-formazioni.

5) Il Presidente informa i presenti sulla Circolare FNOMCeO n. 35 riguar-dante riconoscimento titoli stranieri che mette ordine e chiarezza su questo argomento.

Relazioni istruttorie1) Dott. AM. Il Presidente ripercorre

il caso e comunica che la Procura della Repubblica, a cui era stato scritto, risponde che il GIP ha chie-sto l’archiviazione del caso.

Procedimenti Disciplinari1) Dott. S.H.M.: viene decisa la data di

fissazione del procedimento disci-plinare per il giorno 14 luglio 2015.

S10 VERONA MEDICA

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Caro Direttore,ho interrogato più medici giovani. Sembra che non pochi colleghi gio-vani al momento della sostituzione usino i codici della dematerializzata del medico sostituito, che per como-dità chiamerò senior. Se fosse vero poterei dedurre che i colleghi giova-ni, e magari anche i senior, Non sono del tutto consapevoli della gravità della cosa: si viene ad usare in que-sto caso una stessa identità telema-tica per due medici diversi. Tale situazione potrebbe configurare un reato penale e portare guai ad en-trambi (medico sostituente e medico senior).Ecco dove può arrivare un certo en-tusiasmo per una affrettata telemati-ca sanitaria. Si rischia di scotomizzare le ancora serie debolezze della telematica at-tuale, rispetto alla carta. Su carta è molto più facile distingue-re le responsabilità, con un sempli-ce II timbro ed una firma (quella del giovane). Cosa che non è possibile

fare con la ricetta telematica attua-le. Nel passaggio di consegne di tipo *telematico*, Il senior dovrebbe o imparare a staccare la demateria-lizzata per i giovani senza codice K (e magari il senior non ha imparato a farlo). Oppure,per aderire corretta-mente alla ricetta dematerializzata, il senior dovrebbe gestire più passag-gi: a) introdurre nel proprio software l’elenco dei sostituti riconosciuti; b) dire al giovane di richiedere alla USL il codice K. A loro volta i giovani dovrebbero chiedere il codice K alla USL; otte-nuto il riconoscimento dalla USL (co-dice K) i giovani medici dovrebbero recarsi quindi dal senior e quindi, introdurlo nel software di cartella del senior, agganciare la loro posizione ai “lotti” delle dematerializzate del senior(se non scaricare propri lotti di ricettari telematici). Questa procedura,multi-stadio, di-venta un ostacolo al momento di sostituzioni improvvise magari di un giorno (il caso ad esempio di un ma-

lessere o una malattia del titolare); e se vi sono ostacoli a volte perico-losamente ci si avvia su scorciatoie pericolose.Ritengo utile segnalare ai lettori di Verona Medica il problema e lanciare a tutti un avviso a non cadere in tali errori.Il rischio è reale e importante.Si rischia una condanna penale come è accaduto per esempio ai giovani colleghi che stavano sosti-tuendo i colleghi più anziani a Roma e che in occasione dell’ultimo capo-danno hanno rilasciato certificati te-lematici di malattia usando il softwa-re (ma anche l’identità telematica) del medico sostituito; ma, così facendo trasferendo la responsabilità della certificazione (falsa o compiacente che fosse….) al medico che era tito-lare di quella identità telematica.La magistratura alla fine sta perse-guendo entrambi. Grazie dell’ospitalità,

FRANCO DEL ZOTTI

Dematerializzata e telematica: attenti al “furto d’identità”

LETTERE AL DIRETTORE

QUOTA ISCRIZIONE ALL’ORDINE

IL NUOVO GESTORE È ITAL-RISCOSSIONILa riscossione della quota di iscrizione all’Ordine relativa all’anno in corso è ora affidata, per migliori condizioni ottenute e per i migliori servizi offerti, all’Agenzia ITALRISCOSSIONI.EQUITALIA non sarà più, quindi, l’ente incaricato delle riscossioni.L’importo annuale della quota annuale per il 2014 è di euro 188 per l’iscrizione ad un singolo albo e di euro 353 per la doppia iscrizione; l’aumento di euro 8.00 della quota di iscrizione (rispetto a quanto pagato fino al 2013) è stato approvato dall’assemblea annuale all’unanimità in data 28/10/2013 ed è stato notificato sul numero 5/2013 pag. 7 di Verona Medica. L’aumento si è reso necessario per gli aumenti dei costi relativi al mutuo contratto per l’acquisto della nuova sede dell’Ordine e per l’aumento delle spese della gestione ordinaria. La quota di iscrizione all’Ordine non aveva mai subito modifiche negli ultimi 9 anni (se si esclude l’aumento di 2 euro avvenuta nell’anno 2011, aumento che era stato interamente devoluto alla Federazio-ne Nazionale degli Ordini cui il nostro Ordine devolve annualmente la quota di 23 l’anno per ogni iscritto).

Il Tesoriere Dott. Fabio Marchioretto

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LETTERE AL DIRETTORE

Egr. Sig.Dott. Roberto MoraPresidente Ordine dei MediciChirurghi ed Odontoiatri di Verona

RICETTA PAZIENTE IN DIMISSIONE

Facendo seguito al nostro incontro, sono ad evidenziare i persistenti disa-gi che si verificano nelle Farmacie Ter-ritoriali, relativi alla richiesta di farmaci formulate dai pazienti in dimissione dai Servizi di Pronto Soccorso o dai reparti, in assenza della prevista ricet-ta medica. Molto spesso sono farma-ci per i quali non è nemmeno possi-bile ricorrere alla consegna d’urgenza così come previsto dai dettami del DM 31.03.2008 (per ex Tachidol.....).Tale situazione mette in seria difficol-tà i colleghi nel corretto svolgimento della loro attività professionale, oltre

ad esporli a rischi di natura legale. Il disagio poi si ripercuote sugli utenti stessi che non riescono ad ottenere il farmaco prescritto ed iniziare o conti-nuare la terapia prescritta.Sono, quindi, a sollecitare un autore-vole intervento affinché vengano sem-pre rilasciate ai pazienti in dimissione regolari ricette (SSN o su ricettario personale - bianche) che consentano al Farmacista di poter svolgere corret-tamente il proprio lavoro a beneficio dell’utente finale.RingraziandoTi fin d’ora per l’atten-zione e la sicura collaborazione che vorrai offrirci, confidando in un solleci-to riscontro, resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento o confronto.Mi è gradita l’occasione per rinnovare il più cordiale saluto.

IL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI FARMACISTI DI VERONA

MASSIMO MARTARI

Ai Direttori Sanitari delle ASL Territo-riali e dell’Azienda Ospedaliera Trasmettiamo quanto inviatoci da parte del Presidente dell’Ordine dei Farmacisti, che lamenta il fatto che giungano in modo “persistente” alle farmacie prescrizioni di farmaci re-datte dai colleghi di P.S. o dei Re-parti di cura, in forma formalmente scorretta.Tali prescrizioni, non rispettose delle formalità di legge sulla prescrizione dei farmaci impediscono di fatto la loro regolare dispensazione da par-te delle farmacie territoriali creando notevole disagio, non solo ai Farma-cisti, ma anche ai pazienti destinatari della prescrizione.Ricordo che la prescrizione del far-maco, laddove la stessa sia neces-saria, è parte integrante della pre-stazione medica e in tal senso ne è parte integrante anche il rispetto del-le formalità di legge.Vi chiedo di voler portare quanto so-pra a conoscenza dei Colleghi della vostra struttura sanitaria e di adot-tare quelle iniziative che riterrete ne-cessarie per assicurare un migliore servizio ai “pazienti”.Vi ringrazio anticipatamente,Cordiali saluti

IL PRESIDENTEROBERTO MORA

Prescrizioni di farmaci: attenti alle formalità di legge

NORME COMPORTAMENTALI PER I MEDICI CHE EFFETTUANO SOSTITUZIONI

Si ricorda che all’atto dell’affidamento/accettazione dell’incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti:

• Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d’ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenuto conto dei disagi dell’utenza.

• Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore 8-10 con risposta diretta del titolare o di altra persona).

• Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperibilità telefonica e/o l’ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare un prolungamento dell’orario oltre le ore 10 del mattino.

• Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garantire agli utenti una presenza effettiva nella sede d’attività del tutto simile a quella del titolare.

• Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesse principale è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili.

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Il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Vero-na, con sua recente lettera indirizzata alle direzioni Sanitarie, ha evidenziato una serie di problemi che si verifica-no nelle Farmacie Territoriali, relativi alla richiesta di farmaci formulata da pazienti in dimissione dai Servizi di Pronto Soccorso o da altre Unità operative, in assenza della previ-sta ricetta medica. Nel concreto, la mancanza di ricetta crea significativi disagi ai pazienti, che si vedono ne-gare la possibilità di inizio o prosecu-zione delle terapie prescritte.Il modulo di pronto soccorso, la let-

tera di dimissione o la relazione di visita specialistica non possono, d’altro canto, essere utilizzati come ricetta medica per il ritiro dei farmaci presso le Farmacie Territoriali.In caso di prescrizioni di farmaci con carattere d’urgenza o che non consentano al paziente di acce-dere al proprio Medico di Medi-cina Generale nei tempi congrui con l’assunzione della terapia si invitano le SS.LL., e per Loro tramite i Loro Collaboratori, a rilasciare rego-lare ricetta su:• ricettario SSN per i farmaci di clas-

se A (rimborsati dal SSN)

• su ricettario bianco divisionale per i farmaci di classe C (non rimbor-sati dal SSN)

in forma leggibile e con la chiara iden-tificazione del medico prescrittore.Si coglie l’occasione per ricordare che prescrizioni a seguito di presta-zioni in regime libero professionale devono essere redatte esclusiva-mente su ricettario bianco personale.Nel sottolineare che l’atto prescrit-tivo è parte integrante della pre-stazione medica si porgono distinti saluti.

IL DIRETTORE SANITARIOCHIARA BOVO

LETTERE AL DIRETTORE

SERVIZI DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI DI VERONA

OFFERTI AGLI ISCRITTI

L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Verona (OMCeO VR) mette gratuitamente a disposizio-ne dei suoi Iscritti, per problematiche relative all’attività professionale, le seguenti consulenze:

CONSULENZA LEGALE (Avv. Donatella GOBBI)La consulenza va richiesta al n. tel. 045 594377 nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle 15,30 alle 17,00

CONSULENZA MEDICO LEGALE (Dott.ssa Federica BORTOLOTTI)La consulenza va richiesta all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]

CONSULENZA ASSICURATIVA (Avv. Giuseppina MARITATO)La consulenza va concordata con la Consulente al n. tel. 340 6850550

CONSULENTE FISCALE (Dott.ssa Graziella MANICARDI)La consulenza si espleta presso la sede dell’OMCeO VR, previo appuntamento telefonico richiesto al n. tel. 045 8006112, nella giornata di martedì dalle 09,30 alle 12,00.Consulenza telefonica si può ottenere al n. 0376 363904 il lunedì dalle 15,00 alle 16,00

CONSULENZA E.N.P.A.M. (Segreteria OMCeO VR - Sig.ra Rosanna MAFFIOLI)La consulenza si espleta presso la sede dell’OMCeO VR, previo appuntamento telefonico richiesto al n. tel. 045 8006112, nelle giornate di martedì e giovedì

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Verona ha stipulato una convenzione con “Aruba”, riservata agli Iscritti, per l’attivazione gratuita della Posta Elettronica Certificata (PEC), mediante registrazione nell’area riser-vata del sito dell’Ordine: www.omceovr.itLe sig.re Virna Giampieri e Rosanna Maffioli sono a disposizione dei Medici ai numeri telefonici 045 8006112 e 045 596745 per le indicazioni operative che si rendessero necessarie.

13VERONA MEDICA

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LETTERE AL DIRETTORE

ONAOSI

Caro Direttore,la formula vincente di ricercare città universitarie di riconosciuta fama na-zionale, che costituiscano un signi-ficativo e richiesto polo attrattivo di studio per poter far studiare gli assi-stiti ed i figli di Contribuenti della Fon-dazione, ha portato l’ONAOSI a foca-lizzare i propri sforzi verso una città importante e prestigiosa in campo universitario quale Milano. Si amplia quantitativamente e qualitativamen-te così l’offerta formativa ONAOSI a favore dei figli di Sanitari italiani, sia assistiti che figli di Contribuenti in vita.Preliminarmente alle determinazioni della Fondazione, è stata effettuata la raccolta di indicazioni - tramite inter-vista telefonica - presso gli assistiti a domicilio dell’ultimo anno della Scuo-la Superiore di tutte le Regioni, e de-gli assistiti universitari, iscritti presso le Facoltà di Milano, su un eventuale interesse per l’apertura di un Centro Formativo universitario ONAOSI a Mi-lano, con ubicazione nell’area del Po-litecnico. L’intervista telefonica è stata valutata positivamente dagli assistiti e dalle loro famiglie, che hanno partico-larmente gradito il l’essere contattati dalla Fondazione con l’intento di pri-vilegiare il dialogo fra l’Ente e la sua platea di riferimento.Dall’inizio del nuovo Anno Accademi-co 2015-2016, infatti, la Fondazione

ONAOSI metterà a disposizione dei propri studenti parte di una residenza universitaria della Fondazione Falcio-la con la quale è stata stipulata una convenzione finalizzata all’istituzione del Centro Formativo ONAOSI di Mi-lano. Inizialmente è previsto l’utilizzo di almeno 30 posti studio, incre-mentabili, in caso di maggiori richie-ste fino al raggiungimento dei 100 previsti. Le domande pervenute oltre la scadenza del 31 luglio 2015, previ-sta nei Bandi di Ammissione, per il nuovo Centro Formativo di Milano saranno comunque considerate valide e prese in considerazione in base alla data di arrivo e fino ad esaurimento dei posti studio di-sponibili. Il Centro Formativo, operativo già da settembre 2015, risiede all’interno di un complesso immobiliare di recen-tissima costruzione, è situato a Mila-no in via Don Minzoni, 27, adiacente al Politecnico Milano Bovisa, in zona semicentrale, a Nord della Città, ben collegata alla rete dei trasporti mila-nesi. Nei prossimi Anni Accademici, sarà attivata una seconda sede, di prossima realizzazione, che sorgerà in Via Ripamonti n. 42, decisamente comoda per le esigenze degli iscritti presso il Politecnico di Milano e l’U-niversità Bocconi, perché limitrofa a tali Atenei.La Residenza Universitaria di Milano per l’Anno Accademico 2015/2016 metterà a disposizione di tutti gli studenti universitari utilmente collo-cati in graduatoria, tutta una serie di servizi che caratterizzano il modello

educativo dell’ ONAOSI, tra queste: l’assistenza del personale educativo; l’assistenza del personale di servizio sociale; il servizio di counselling edu-cativo; l’attività di tutoring. Gli ospiti potranno partecipare ad attività ricreative, formative, corsi in-terni, conferenze, eventi culturali ed opportunità formative. Inoltre, agli studenti universitari assistiti ospitati nel Centro Forma-tivo di Milano, viene corrisposta, per ogni Anno Accademico, per la durata dell’ospitalità e fino al conseguimento della laurea, purché vi sia l’iscrizione all’anno accademico di riferimento e purché in possesso dei requisiti pre-visti dalle Disposizioni per l’accesso e la conferma dei posti studio nelle strutture universitarie della Fonda-zione, la somma omnicomprensiva di euro 7.000, con eventuale modula-zione in base al reddito.La retta annua a carico degli stu-denti universitari figli di Contri-buenti non assistiti è stata definita in euro 4.600 in caso di stanza doppia e di euro 5.100 in caso di stanza singo-la; fatti salvi i diritti degli assistiti.Tutte le informazioni dettagliate sul nuovo Centro Formativo di Milano sono state inserite nell’imminente newsletter e sul sito delle Fondazione. Con la presente sono lieto di infor-marVi che questa scelta rappresenta una grande opportunità di crescita umana e formativa per i giovani uni-versitari figli di sanitari e per Noi un significativo impegno logistico, orga-nizzativo ed economico.

SERAFINO ZUCCHELLI PRESIDENTE ONAOSI

ATTENZIONE!Si deve comunicare alla segreteria dell’Ordine l’eventuale variazione di residenza – o del recapito presso il quale si desidera ricevere le comunicazioni dell’Ordine, dell’Enpam e della Federazione Nazionale.Questo è previsto dall’art. 64 del codice di deontologia medica ed è previsto anche dalle nuove norme riguardanti le pubbliche amministrazioni.L’inadempienza a tali disposizioni può dar corso alle procedure di cancellazione dall’albo professionale con gravi conseguenze in ambito civile e penale, ma anche a gravi rischi sulla copertura assicurativa per l’attività svolta.È infatti fatto obbligo all’ordine di avviare le procedure di cancellazione dall’albo nei confronti degli iscritti che non risultano più reperibili.

La Segreteria dell’Ordine

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CONVEGNI E CONGRESSI

L’Ordine Organizza nei prossimi mesi due importanti eventi: 26 Settembre il Convegno “Da Big Data al Paziente” dedicato alla prossima istituzione del FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) con le conseguenti problematiche connessealla Privacy ed al Segreto Professionale, e quello, ormai tradizionale, della “Giornata del Medico e dell’Odontoiatra Veronese”. Quest’ultimo nella sua nuova versione che lo vuole come una festa per i Colleghi che hanno raggiunto i 50 anni di Laurea e per il Giuramento Professionale dei Colleghi Neo-abilitati che con quell’atto diverranno, a tutti gli effetti i nostri nuovi Colleghi. Siete tutti invitati...!

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CONVEGNI E CONGRESSI

Convegni e Congressi

26 SETTEMBRE 2015

OSTETRICIA IN PILLOLE

Corso di Aggiornamento organizzato dalla Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia della Casa di Cura

Polispecialistica PederzoliPeschiera del GardaCDC Dott. Pederzoli

Sala Sub Vecchia PolverieraInizio lavori ore 8.00

6 - 7 OTTOBRE 2015

XI CONVEGNO NAZIONALE AGGIORNAMENTI IN EPATOLOGIA

E GASTROENTEROLOGIA

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Borgo Trento

VeronaPalazzo della gran Guardia

19 - 20 - 21 NOVEMBRE 2015

ODONTOIATRIA NEL PAZIENTE FRAGILE:

DALLA TEORIA ALLA PRATICA CLINICA ATTRAVERSO

L’ETICA MEDICA XVIII CONGRESSO NAZIONALE

SIOH

Società Italiana di Odontostomatologia per L’HandicapSan Bonifacio

Ospedale FracastoroSala Convegni

Inizio lavori ore 8.30

21 NOVEMBRE 2015

UPDATE ON DIGESTIVE DISEASES 3RD EDITION

Azienda Ospedaliera Univer-sitaria Integrata di Verona

Polo Chirurgico P. ConfortiniDipartimento Chirurgico

di Borgo TrentoUSD Chirurgia

Endoscopica d’Urgenza (Responsabile Dott. Luca Rodella)

VeronaCentro Medico Culturale G.Marani

Inizio lavori ore 8.30

SIMGSOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE

Il 15 luglio si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Direttivo Provinciale della Società Italiana di Medicina Generale, triennio 2015-2017.

Sono risultati eletti:

Dr. FRANCHINI Carlo Andrea: PresidenteDr.ssa MARROCCHELLA Raffaella: Vice presidenteDr.ssa PASTORI Caterina: TesoriereDr.ssa FRACASSO Isabella: Segretaria

A tutti un augurio di buon lavoro da parte del Comitato di Redazione di Verona Medica.

8 Marzo Femminile , Plurale

8 Marzo 2015 – Al Palazzo del Gran Guardia l’Assessore Anna Leso, durante la Cerimonia “Ottomarzo – Femminile, Plurale”, premia le donne Veronesi che si sono particolarmente distinte nella loro opera al servizio della comunità Veronese.Tra di loro quest’anno la nostra Collega Anna Maria Molino.La motivazione “distintasi per la forza, la capacità professionale e la passione dimostrate”.Per chi conosce Anna Maria sa che la motivazione è più che mai azzeccata.Cara Anna Maria, ti giungano da tutto il Coniglio (di cui anche tu fai parte) ma anche da tutti i medici Veronesi le più fervide congratulazioni.

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AGGIORNAMENTO

PAOLO PANCERADirettore U.O.C. di Medicina InternaAmbulatorio per la Diagnosi e la Terapiadell’Ipertensione Arteriosa Ospedale Mater Salutis Legnago (Verona)

Uno dei parametri clinici che il Medico deve tenere in maggior attenzione di fronte ad una Paziente gravida è sen-za dubbio il valore della pressione ar-teriosa (PA). Il Rilievo di valori pressori anche di poco elevati in una gravida in-fatti deve far sorgere immediatamente il sospetto che possa essere un’avvisa-glia di preeclampsia: la sindrome tipi-camente caratterizzata da ipertensione arteriosa e proteinuria che può essere gravata da severe conseguenze tanto per la madre che per il feto.

LA PRESSIONE ARTERIOSA DU-RANTE I MESI DELLA GRAVIDANZA Presenta un andamento caratteristico: tende di norma a ridursi gradualmente di circa 10-15 mmHg, sia per la sisto-lica (PAS) che per la diastolica (PAD), durante il primo ed il secondo trimestre con il nadir fra la 18a e la 22a settimana.In seguito si rileva un progressivo au-mento, intorno a 10 mmHg sia per PAS che per PAD, fino a recuperare in prati-ca i valori abituali.Potrebbe però capitare che una don-na giunga alla gravidanza senza ave-re mai misurato prima la PA, o per lo meno senza avere un ricordo preciso dell’entità dei suoi valori. In tal caso, un incremento nel 3° trimestre superiore a 140/90 mmHg può essere legato o a preeclampsia oppure al ristabilirsi di una condizione di ipertensione arterio-sa cronica, misconosciuta in preceden-za e “mascherata” dal calo pressorio fisiologico dei primi trimestri.Non si deve pensare che la possibilità di rilevare valori pressori elevati in una gravida sia un’evenienza rara. Infatti l’ipertensione arteriosa è il più comu-ne problema medico durante la gra-vidanza e si rileva nel 3-8% dei casi e circa il 70% delle donne alle quali viene

diagnosticata “ipertensione” durante la gravidanza andrà incontro ad una delle forme più o meno impegnative di iper-tensione gestazionale-preeclampsia. Per di più donne con ipertensione cro-nica hanno una maggior incidenza di preeclampsia (17-25% rispetto al 3-5% delle gravide normotese) come pure gravi complicanze come abruptio pla-centae, ritardata crescita fetale, parto prematuro o necessità di parto cesareo (N Engl J Med 2011;365:439).Diversa è pure l’incidenza di iperten-sione gravidica fra le nullipare (6-17%) rispetto alle multipare (2-4%) così come nel caso di donne che abbiano sofferto di preeclampsia in precedenti gravidan-ze (Obstet Gynecol 2003;102:181). In ragione delle diverse connotazioni cliniche sono state caratterizzate quat-tro diverse condizioni per l’ipertensione nella gravida (Lancet 2010; 376: 631 - Circulation 2014;129:1254):1) IPERTENSIONE CRONICA2) PREECLAMPSIA-ECLAMPSIA, 3) PREECLAMPSIA SOVRAPPOSTA

AD IPERTENSIONE CRONICA4) IPERTENSIONE GESTAZIONALEPer Ipertensione cronica si intende una condizione caratterizzata da valori di PA maggiori di 140/90 mmHg prima della gravidanza o prima della 20a setti-mana. In altre parole ci si trova di fronte ad una Paziente già affetta da iperten-sione arteriosa che è andata incontro ad una gravidanza.Quando si rileva ipertensione prima della 20a settimana di solito si tratta del-la forma cronica. Se si rileva successi-vamente si deve assolutamente esclu-dere la preeclampsia. Infatti essa si verifica nel 3 - 8% di tutte la gravidanze, nel 10% delle primipare, ma addirittura nel 20 - 25% delle donne con anamnesi di ipertensione arteriosa.Alcuni dati epidemiologici contribuisco-no a far comprendere la rilevanza del problema “ipertensione-preeclampsia” durante la gravidanza. Ad esempio nei paesi in via di sviluppo, disordini ad esso relativi sono responsabili di una larga percentuale di eventi fatali nelle gravide (dal 9% delle regione asiati-

che e africane, a ben il 26% dell’area caraibica e latino-americana) ed anche nei Paesi avanzati il 16% dei deces-si di donne gravide ha relazione con il binomio ipertensione-preeclampsia (Lancet 2010; 376: 631). Tra l’altro non si deve dimenticare che nei paesi occi-dentali la sua incidenza è andata au-mentando per la prevalenza sempre maggiore dei fattori predisponenti come l’ipertensione arteriosa cronica, il diabete, l’obesità e la sindrome me-tabolica!La Preeclampsia rappresenta la cau-sa principale di mortalità e morbilità materna e perinatale. Si presenta con l’esordio, abitualmente combinato, di ipertensione e proteinuria.Può avere esordio precoce o più tardivo nelle ultime settimane. La forma pre-coce è associata di norma ad un difet-to di funzione placentare, nella tardiva invece giocano un ruolo preponderante una sproporzionata risposta flogistica sistemica nell’organismo materno e il conseguente danno endoteliale. La definizione di preeclampsia è stata messa a punto da diverse scuole me-diche; presenta alcune marginali diver-sità in ragione della maggior o minor attenzione ad aspetti ancillari della sua estrinsecazione clinica ma sostanzial-mente poggia sempre sul connubio fra elevati valori pressori e presenza di proteinuria. A seguire riportiamo uno schema che presenta le definizioni di considerazione più comune.

FISIOPATOLOGIA DELLA PREECLAMPSIATende ad essere valorizzato quello che viene definito modello a due stadi. Il primo è condizione necessaria ma non sufficiente perché si giunga allo sviluppo completo della sindrome. Il secondo ne rappresenta l’evoluzione, e si concretizza nel quadro clinico a più sfaccettature che coinvolge l’organi-smo materno nel suo complesso. Per l’evoluzione al secondo stadio è neces-sario concorrano più fattori dato che si sviluppa in alcune ma non in tutte le donne che siano andate incontro alla prima fase degli eventi fisiopatologici. (Hypertension 2005;46:1243 - Clin J Am Soc Nephrol 2007;2: 543).Alla base dello sviluppo dello Stadio 1 troviamo un “difetto di placentazione”.Fra la 9a e la 12a settimana di gestazione le arterie spirali uterine si trasformano

L’ipertensione in gravidanza

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da vasi muscolari, a parete spessa, in vasi di conduzione, più cedevoli, che si adattano agli incrementi del flusso uterino richiesti per sostenere la gravi-danza (fino a circa 10 volte!) (Science 2005; 308: 1592).Il rimodellamento delle arterie spirali è determinato dall’invasione degli stra-ti superficiali della mucosa uterina da parte delle cellule del trofoblasto. Esse invadono la parete arteriosa e vanno in parte a sostituirsi all’endotelio e agli strati subito sottostanti così che la pa-rete si destruttura, si perdono cellule muscolari e si dilatano le arterie. Nelle situazioni che predispongono allo sviluppo della preeclampsia, il trofobla-sto non riesce a rimodellare in maniera completa le arterie spirali. Si determi-nano di conseguenza due possibili si-tuazioni: o assenza di rimodellamento oppure rimodellamento limitato alla

porzione più superficiale delle arterie collocata nella decidua senza che esso raggiunga il terzo interno del miometrio. Ne risulterà in ogni caso una carente irrorazione placentare con discrepanza della disponibilità di ossigeno rispetto ai fabbisogni del complesso utero-pla-centa-feto. Le cause di un tale anomalo comporta-mento sono state ricercate estesamen-te ed è stata attribuita responsabilità a vari fattori che entrano in gioco nel normale evolversi della funzione trofo-blastica.Il controllo immunologico dell’inva-sione trofoblastica rappresenta uno degli aspetti critici per creare le basi favorevoli ad un difetto di placentazio-ne. È il primo momento in cui entra in gioco il rapporto fra madre e prodotto del concepimento.Le cellule del sinciziotrofoblasto non

esprimono tipiche proteine HLA sul-le loro membrane. Mancano i classici antigeni HLA di classe-I (tranne HLA-C). Il citotrofoblasto esprime HLA-G e HLA-E.Particolare importanza viene attribuita agli antigeni di classe HLA-G (soprat-tutto l’isoforma G5). Essi svolgono un importante ruolo nel proteggere il tro-foblasto dagli effetti citotossici mediati dai linfociti Natural Killer di derivazione materna e nel regolare l’interazione con le cellule dendritiche del miometrio. (Lancet 2005; 365: 785).In pratica si ritiene che l’espressione di HLA-G consenta, nella gravidanza normale, lo sviluppo di un ambiente uterino caratterizzato da tolleranza immunologica ed inibisca la tossicità cellulomediata, inducendo la liberazio-ne di citochine anti-infiammatorie. Allo sviluppo della preeclampsia contribu-

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irebbe invece la riduzione della quota di HLA-G solubile e di membrana nel trofoblasto che può consentire alle cel-lule immunitarie materne di esprimere i loro tipici recettori antigenici e favorire una condizione di attivazione immu-nitaria piuttosto che di tolleranza, ren-dendo in tal modo l’ambiente deciduale sfavorevole per i processi di impianto e vascolarizzazione (Front. Immunol. 2014;5:1). Inoltre è stata data rilevanza al fatto che durante il normale sviluppo della placenta il trofoblasto vira l’espressione delle molecole di adesione da quelle tipiche delle cellule epiteliali (integrina

6/ 4, v/ 5 ed E-caderina) a quelle caratteristiche dell’endotelio (integrina

1/ 1, v/ 3, Platelet e Vascular Endo-thelial Cell Adhesion Molecule e VE-Cadherin). Un processo noto come “pseudovasculogenesi”. Un difetto nell’espressione delle molecole di ade-sione può anch’esso contribuire ad un alterato processo di impianto deciduale (J Clin Invest. 1997;99:2152 – Hyper-tension 2005;46:1077).

Come risultato di questi eventi si va in-contro ad una Placentazione inadegua-ta, con diminuita capacità funzionale del circolo utero-placentare. Si determi-na in tal modo una condizione di ipos-sia placentare che favorisce l’instaurar-si di uno stato di stress ossidativo.Questa serie di eventi di solito si com-pie entro la 20a settimana e pone le basi per la disfunzione generalizzata dell’endotelio materno che a sua volta si esprimerà da un lato con la liberazio-ne di endotelina, radicali liberi di O2, e favorirà una aumentata sensibilità all’AT-II, dall’altro con la diminuita produzione di fattori vasodilatanti come NO e PGI2 (Am J Physiol Heart Circ Physiol 2008;294:H541).Gli studi di fisiopatologia hanno però posto in evidenza l’importanza anche di altri fattori che sono indipendenti dalla placentazione o dai disordini determi-nati da una sua alterata strutturazione.1) Vi sono evidenze che sostengono

una alterata regolazione della cascata complementare nell’evo-luzione della patologia eclamptica.

A livello placentare la preeclampsia si associa ad un’eccessiva attivazione del complemento nell’interfaccia materno-fetale. Tanto nel siero che nelle urine di donne preeclamptiche si rilevano elevate concentrazioni di frammen-ti originati dalla cascata del comple-mento tra i quali C5a ed il complesso finale C5b-C9 (J Reprod Immunol. 2013;97:211 - Am J Reprod Immu-nol. 2015;73:437). Inoltre mutazioni di geni che sovrintendono alla sintesi di proteine di regolazione dell’attività com-plementare sono maggiormente preva-lenti sia nella preeclampsia che nella sindrome HELLP (vedi più avanti). Tali mutazioni tra l’altro sono maggiormente associate anche alle forme di sindrome uremico-emolitica atipica (Eur J Intern Med. 2013;24:496).2) Sono stati identificati anticorpi ver-

so il recettore AT1 dell’angioten-sina (si tratta di IgG dirette verso una sequenza di 7 aminoacidi della seconda ansa extracellulare del re-cettore serpinico): esordiscono ver-so la 20a settimana e regrediscono

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dopo circa 6 settimane dal parto (Circ Res. 2013;113:78).

Essi inducono l’attivazione aspecifica del recettore AT1 che favorisce la con-trazione delle cellule muscolari lisce vasali. Inoltre tale interazione determina una “up-regulation” di PAI-1 (Plasmi-nogen Activator Inhibitor-1), sFlt-1 (for-ma solubile di Fms–like tyrosin kinasi 1 – vedi più avanti) e NADPH ossidasi: fattori che sono tutti legati in diverso modo alla patogenesi della preeclam-psia (Clin Sci 2014; 126: 537).3) Relaxina, un peptide prodotto dal

corpo luteo dell’ovaio che si trova in circolo durante la fase luteinica del ciclo, ed aumenta precocemente in gravidanza. L’HCG prodotta dalla placenta è lo stimolo maggiore per la sua secrezione nella gravida.

Fa aumentare l’attività di MMP-2 ed MMP-9 durante la gravidanza contri-buendo così a determinare vasodilata-zione ed iperfiltrazione renali e riduzio-ne della risposta vasocostrittrice delle arteriole renali. VEGF (Vascular Endo-thelial Growth Factor) e PlGF (Placental Growth Factor) sono necessari perché la relaxina svolga la sua azione vasodi-latatrice (Hypertension. 2010;56:2).4) Nelle preeclamptiche è stata dimo-

strata un’aumentata espressione, e secrezione, da parte della placen-ta della forma solubile di Fms–like tyrosin kinasi 1 (sFlt-1), un antago-nista fisiologico circolante di VEGF.

Un suo eccesso di produzione se-questra fattori essenziali angiogenetici (VEGF e PlGF), ne impedisce l’azione sulle cellule endoteliali e di conseguen-za anche la loro attività di mediatori dell’effetto di relaxina (vedi sopra) (J Clin Invest. 2003;111:649). Nell’animale da esperimento è stato do-cumentato un effetto peculiare di sFlt-1: l’inibizione che esso esercita dell’attività di VEGF determina una rarefazione dei capillari in ambito surrenale e una cadu-ta dei livelli di aldosterone. Questo può contribuire a spiegare perché la gravida preeclamptica, seppur caratterizzata da una volemia contratta, presenti bas-si livelli di aldosterone contrariamente a quanto sarebbe atteso (Hypertension 2013;61:1111).È interessante tra l’altro il rilievo che nell’animale da esperimento la som-ministrazione di sFlt-1 è stata da sola sufficiente per indurre uno stato pree-clamptico.

Il passaggio allo stadio 2 coincide con la comparsa di segni e sintomi di coin-volgimento dell’organismo materno e talora fetale: la malattia assume pertan-to caratteri di sindrome multisistemica.Dal punto di vista fisiopatologico, la chiave di lettura principale di tale evo-luzione clinica, che può giungere ad avere effetti catastrofici, la possiamo trovare nel danno endoteliale che viene indotto dalla sofferenza placentare e si estrinseca con una precisa catena di eventi (Hypertension 2005; 46:1243):1) RIDOTTO FLUSSO UTERINO,

che condiziona2) RIDOTTA PERFUSIONE e sof-

ferenza ipossica PLACENTA-RE,

3-a) RILASCIO DI MATERIALI DI DEGRADAZIONE PLACENTA-RE e DANNO ENDOTELIALE MATERNO

3-b) RIDOTTO SVILUPPO FETALENegli ultimi anni si sono andati caratte-rizzando sempre più i meccanismi alla base della sindrome e, come spesso accade in Medicina, da una situazio-ne ben suddivisa in due diverse fasi, si è fatta strada una visione unitaria che tende ad esprimere la medesima con-dizione in differente maniera a seconda del prevalere di singoli aspetti fisiopa-tologici.In altre parole da una situazione deter-minata da “difetto di placentazione con successiva sofferenza dell’endotelio materno” si è suggerito di valorizzare un “terreno materno” più o meno fa-vorevole allo svilupparsi della malattia ovvero più o meno caratterizzato dalla presenza di uno stato flogistico, e di conseguente sofferenza endoteliale. Tale stato flogistico potrebbe essere legato al coesistere di patologie conco-mitanti: dalle malattie reumatologiche al diabete via via fino alla sindrome meta-bolica, all’ipertensione arteriosa e così via: tutte condizioni nelle quali è stata dimostrata una forma di danno dell’en-dotelio a più o meno spiccata compo-nente infiammatoria. Su di esso si può innescare una forma di sofferenza in-dotta da una difettosa placentazione. In questa ottica trovano una nuova e più definita chiave di lettura molte situa-zioni che in precedenza venivano inter-pretate singolarmente e “svincolate” da un disegno complessivo.Anche la gravidanza normale si carat-terizza almeno in parte per una con-

dizione equiparabile ad uno stato di flogosi sistemica, per lo meno nel ter-zo trimestre (Am J Obstet Gynecol. 1999;180:499).Pertanto ogni situazione che si so-vrapponga accompagnandosi ad una condizione di flogosi può predisporre alla preeclampsia. Sono segnalate in tal senso le malattie reumatologiche e le infezioni materne (es: infezioni urinarie, dentali, da Clamidia o CMV). Anche lo stato flogistico che accompagna l’obe-sità può svolgere un ruolo in tal senso.Questo nuovo approccio permette di proporre una sequenza fisiopatologica che vede comunque due interpreti prin-cipali: l’organismo materno (caratte-rizzato, o meno, da una preesistente situazione di sofferenza flogistica en-doteliale sistemica), ed il processo di placentazione (normale o difettoso). Nel caso di una donna esente da stati di flogosi sistemica e con una placen-tazione difettosa sarà possibile che, se non compaiono condizioni flogisti-che sistemiche, si manifesti solamente il danno legato alla compromissione dell’ottimale attività placentare e si vada verso un ritardo di sviluppo fetale senza che insorgano elementi di pree-clampsia.Diversa l’ipotesi di una madre con ma-lattie di fondo che si accompagnano a stato flogistico. Nel caso di una placen-tazione regolare con regolare funzione, potrà essere che la condizione materna porti allo sviluppo di preeclampsia e normale sviluppo fetale. Diversamen-te il concomitare di una placentazione difettosa potrà favorire il coesistere di preeclampsia e ritardo dello sviluppo fetale con il palesarsi degli effetti delete-ri associati sia della condizione materna che di quelli legati alla disfunzione della placenta (Fig. 1).I fattori rilasciati dalla placenta, de-rivanti dall’apoptosi del sinciziotrofobla-sto, si comportano da “tossici” per l’en-dotelio materno e causano un danno mediante uno, o più d’uno, dei seguenti meccanismi:1) Diretta tossicità sulle cellule endo-

teliali con diminuita produzione di sostanze vasodilatatrici (PGI2, NO)

2) Stimolo allo stress ossidativo ma-terno che causa inattivazione del NO endoteliale

3) Stimolo per la produzione di citoki-ne che promuovono e perpetuano la risposta infiammatoria.

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I detriti del sinciziotrofoblasto includo-no copia di fattori antiangiogenetici come l’endoglina solubile e forme so-lubili di recettore per VEGF (sFlt-1) ed inoltre i microglobuli particolari struttu-re costituite da frammenti di membrana (J Clin Invest. 2015;125:1471). Mentre i primi sono alla base della sofferenza endoteliale, dell’esagerata risposta flo-gistica sistemica e dell’aumentata re-attività vascolare, i microglobuli, che recano in superficie fattori procoagu-lanti o gli stessi fattori antiangiogeneti-ci, costituiscono anche un elemento di relazione con la cascata emocoagu-lativa. La loro presenza in circolo nella preeclampsia induce una up-regulation dell’espressione di proteine proinfiam-matorie, in particolare iNOS e Cox-2, che determinano uno stress nitrosati-vo e ossidativo della parete vasale (J. Leukoc. Biol. 2013;94:247). Per di più entrano in gioco pesantemente anche altri fattori che prima abbiamo conside-rato: anticorpi anti recettore per AT1, e derivati della cascata complementare. L’intervento sinergico di tutti questi porta ad una progressiva destrut-turazione del layer endoteliale con

destabilizzazione delle giunzioni intercellulari e come risultato ad au-mentata permeabilità dell’endotelio ca-pillare (una forma di “capillary leak syn-drome”) che consente la fuoruscita di liquidi dal compartimento intravascola-re all’interstizio. Le conseguenze fanno parte della clinica della preeclampsia: Diminuzione della volemia, Aumen-to dell’ematocrito, Edema tissutale e generalizzato (Hypertension 2005; 46:1243). Come risultato si hanno scarsa perfusione tessutale in tutti gli organi materni ed aumento delle resi-stenze periferiche totali che determina elevazione della pressione sanguigna.

HA UN RUOLO LA GENETICA MATERNA? Sono stati selezionati diversi geni che hanno dimostrato una significativa pre-valenza in associazione con preeclam-psia (STOX1, polimorfismo ACE I/D, polimorfismo del gene EPHX, TLR4, …) o con sindrome HELLP (Fattore V Lei-den, polimorfismo MTHFR C677T, mu-tazione G20210A del fattore II, VEGF TT-460 SNP, …). Abbiamo già citato prima i polimorfismi

di componenti della cascata comple-mentare. In quest’ottica, considerando che molte forme di iperlipemia hanno un substrato genetico, è interessante considerare che la preeclampsia pre-senta alterazioni metaboliche simili a quelle note per accompagnare l’evolu-zione dell’aterosclerosi: ipertrigliceride-mia, ridotto HDL colesterolo, prevalen-za di LDL piccole-dense (sd-LDL) che posseggono un più elevato potenziale di danno endoteliale rispetto alle LDL mature e la cui formazione è favorita dall’elevata concentrazione di radicali ossidanti (BJOG 2013;120:1321 - Am J Epidemiol. 2014;180:346). Per di più crescenti evidenze pongono l’accento su aspetti similari fra pree-clampsia e “sindrome metabolica” - elevati livelli di trigliceridi, iperinsuline-mia, resistenza insulinica, intolleranza glucidica, pressione arteriosa elevata – oltre ad un aumentato rischio di svilup-pare tale dismetabolismo negli anni più avanti della vita nelle preeclamptiche (J Epidemiol 2015;25:281).Questi ultimi rilievi avranno implicazioni per la storia clinica futura della gestante preeclamptica?

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AGGIORNAMENTO

PREECLAMPSIA E RISCHIO CARDIOVASCOLAREUna notevole mole di dati suppor-ta l’associazione fra preeclampsia e maggior rischio di patologia vascolare in età successive quali ipertensione, patologia coronarica, cerebrovascola-re o renale. Questo fatto deve essere tenuto in considerazione per indirizza-re donne ad aumentato rischio verso stili di vita più adeguati (dieta, attività fi-sica, calo di peso, abolizione del fumo di tabacco, …).In una metanalisi di studi pubblicati fra il 1960 ed il 2006, è stato documenta-to nelle donne cha abbiano sofferto di preeclampsia un aumento del rischio relativo di ipertensione arteriosa (RR 3.70; IC95%: 2.70-5.05), cardiopatia ischemica (2.16; 1.86-2.52), ictus (1.81; 1.45-2.27), tromboembolismo venoso (1.79; 1.37-2.33) (BMJ. doi:10.1136/bmj.39335.385301.BE).Analogamente in una coorte norvegese di 626.272 nascite, le preeclamptiche presentano aumento di 1.2 volte del rischio di morte per ogni causa. Pree-clampsia e parto pretermine associati aumentano il rischio di 2,7 volte. Pree-clampsia e neonato piccolo per l’età gestazionale danno aumento di 8 volte del rischio di morte per cause cardiova-scolari (BMJ 2001;323: 1213). In una coorte di donne che hanno par-torito fra il 1951 ed il 1970 è stato ri-scontrato che ogni condizione di iper-tensione gravidica aumenta il rischio di ipertensione post partum ed ictus. In particolare il rischio di ictus nelle donne che abbiano sofferto di pree-clampsia aumenta di 3,6 volte (BMJ 2003;326: 845).Tra le 14 403 gravide reclutate nel Child Health and Development Study sono state incluse donne che non abbiano prima avuto aborti o alle quali fosse stata già diagnosticata patologia car-diovascolare. Sono stati osservati 481 casi di preeclampsia, e 266 decessi per patologia cardiovascolare in un follow-up di 37 anni. Il rischio di morte cardiovascolare è stato notevolmente maggiore nelle preeclamptiche preco-ci (HR: 9.54 [IC 95%: 4.50 - 20.26]). Dopo 30 anni di follow-up e ad un’età media di 56 anni la sopravvivenza cu-mulativa relativa a patologia vascolare è stata del 85.9% nei casi di preeclam-psia precoce rispetto al 98.3% delle forme tardive e del 99.3% per le donne

non preeclamptiche (Hypertension. 2010;56:166).Preeclamptiche che partoriscano ne-onati sottopeso e pretermine presen-tano un aumento del rischio cardiova-scolare di 7 volte (Heart Lung Circ. 2014;23:203 - J Am Coll Cardiol 2014;63:1815).Mentre tale associazione è ben defini-ta dal punto di vista epidemiologico, è meno chiaro il meccanismo che la sot-tende. Potenziali spiegazioni includono la disfunzione endoteliale, le alterazioni vascolari e metaboliche che fanno par-te del quadro clinico della preeclampsia e che non si risolvono del tutto dopo il parto. Da un altro punto di vista, non si deve dimenticare che entrambe le condizioni condividono comuni fattori di rischio come iperlipemia, obesità, diabete mellito, nefropatie, ipertensione arteriosa, condizioni flogistiche sistemi-che (Cardiovasc Res. 2014; 101: 579 - J Am Coll Cardiol. 2014; 63:1815 - Am J Cardiol. 2014; 113:406). ABBIAMO A DISPOSIZIONE INDI-CATORI PRECOCI DI PREECLAM-PSIA?Molti sono i fattori circolanti che hanno attirato l’attenzione come possibili mar-kers di malattia per la preeclampsia. Ci-tiamo solo i principali (J Clin Diagn Res 2014;8:BE01).

Placental Protein 13 (PP-13)Piccola proteina che probabilmente contribuisce all’equilibrio immunobio-logico materno-fetale ed al rimodella-mento del circolo materno. È risultata anormalmente ridotta durante il primo trimestre nelle gestanti che in seguito sviluppano preeclampsia.

Pregnancy-Associated Plasma Pro-tein A (PAPP-A)Macropeptide sintetizzato dal trofobla-sto che favorisce l’attività di Insulin-like Growth Factor (IGF) degradandone la proteina vettrice. Sembrerebbe più correlato alla condizione di ritardo di crescita fetale che allo sviluppo di pree-clampsia.

Marcatori Pro-angiogenetici: Pla-cental Growth factor (PlGF) e Vascu-lar Endothelial Growth factor (VEGF)Entrambi questi fattori giocano un ruolo importante. I livelli di PlGF libe-ro plasmatico sono ridotti nella PE,

sebbene abbiano un incremento nel-le prime 30 settimane di gestazione. Con i sistemi ELISA, PlGF è facilmente dosabile nell’urina in quanto viene fil-trato dal rene, diversamente da VEGF libero. Per tale motivo sono stati pro-posti la misura di PlGF ed il rapporto sFlt-1/PlGF calcolati a metà gravidan-za come parametri predittivi per lo svi-luppo di preeclampsia.FLT-1 Solubile (sFLT-1)sFlt-1 è un frammento del recettore Flt-1 di membrana che è il recettore per VEGF. Circola liberamente e va a neutralizzare VEGF e PlGF. Molti stu-di hanno dimostrato l’associazione fra aumento di sFlt-1 e PE. sFlt-1 inizia ad aumentare circa 5 settimane prima che si sviluppi la PE e si mantiene elevato in tali Pazienti a confronto di gravidan-ze normali. Correla direttamente con la gravità della malattia ed inversamente con il momento di esordio di proteinuria e ipertensione.

Endoglina Soluble (sEng)sEng è un frammento solubile del re-cettore per TGFß1 e TGFß2 che ne impedisce il legame con il recettore di membrana. Pertanto influenza nega-tivamente la produzione di NO, la va-sodilatazione, lo sprouting capillare. È stato segnalato il suo aumento nel se-condo trimestre di gravide che andran-no incontro a preeclampsia.

INDAGINI PREDITTIVEMolti sforzi sono stati fatti alla ricerca della possibilità di eseguire una dia-gnosi precoce o per individuare ele-menti laboratoristico-strumentali in grado di fornire un ragionevole grado di predittività per la preeclampsia. Ol-tre ai parametri clinici, molti test sono stati proposti per studiare la perfusio-ne placentare, le resistenze vascolari e i prodotti di derivazione placentare. Sono stati formulati metodi di analisi che si basano su combinazioni di test. Tra questi sembrano dimostrare ele-vata sensibilità e specificità la combi-nazione dei dati ricavati da: morfologia d‘onda della arteria uterina al color-doppler, spessore e caratteri struttu-rali ecografici placentari, pressione arteriosa media, BMI, e condizione di nulliparità o precedente preeclampsia. È stato segnalato pure che il rapporto tra fattori anti- e pro-angiogenetici (es: il rapporto fra sFlt-1 e PlGF) sembra ave-

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AGGIORNAMENTO

re notevole potere discriminante rispet-to ad altri metodi.Nelle Preeclamptiche, è stata rilevata correlazione significativa fra i valori nor-malizzati di Indice di Pulsatilità dell’arte-ria uterina, Pressione Arteriosa Media, PAPP-A e PlGF con l’età gestazionale. La deviazione dal normale sembra più rilevante per le forme precoci rispetto a quelle ad esordio più tardivo. Tale screening fra caratteristiche materne, marcatori emodinamici e biochimici ha consentito agli Autori di svelare il 96%

dei casi di PE che hanno richiesto il par-to prima della 34° settimana ed il 54% di tutti i casi di PE con una quota di falsi positivi del 10% (Fetal Diagn Ther 2013;33:8).

LA PRESENTAZIONE CLINICA È strettamente legata al fatto che Il feto e la placenta sono particolarmente suscettibili all’abnorme stato flogisti-co e al danno endoteliale. Qualora la situazione evolvesse con coinvolgi-mento anche dell’organismo materno

la clinica sarebbe caratterizzata dalle manifestazioni legate all’impegno dei diversi organi ed apparati: SNC, fegato, reni, apparato vascolare, cuore, sistemi coagulativi, … più organi sono colpiti, maggiori le complicanze materne e pe-rinatali. All’esordio è necessario porre particolare attenzione per non sottova-lutare segni e sintomi in quanto posso-no essere molto aspecifici specialmen-te in un contesto come la gravidanza. Per esempio: nausea e vomito, edemi perimalleolari, …. Per quanto riguarda

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questi ultimi in particolare, mentre il co-mune edema fisiologico della gravidan-za si risolve dopo una notte di riposo a letto, ciò non avviene nella preeclam-psia. A livello dei reni il danno endote-liale fa diminuire la perfusione, determi-na un calo della filtrazione glomerulare, e consente la perdita di albumina con le urine. Inoltre al peggiorare della malattia compare oliguria.Il sistema nervoso centrale in parti-colare è a rischio a causa della alterata autoregolazione dei vasi cerebrali do-vuta alla sofferenza endoteliale e della ridotta capacità ad adattarsi agli au-menti pressori. Cefalea ed iperreflessia sono causate dall’edema cerebrale. I frequenti disturbi visivi sono legati a va-sospasmo dei vasi retinici. Il danno en-doteliale a livello dell’encefalo può por-tare addirittura ad emorragia cerebrale e convulsioni. Sono descritti casi in cui la sofferenza neurologica può evolve-re in forma acuta con cecità corticale: Posterior Reversible Leukoencephalo-pathy Syndrome (PRES).La severità del carico ipertensivo deter-mina sofferenza miocardica che può giungere all’edema polmonare acuto.Il fegato: la sua sofferenza spesso si traduce in epigastralgie o dolenzia in ipocondrio destro e vomito. Può essere colpito da steatoepatite acuta.La sofferenza endoteliale generalizzata può determinare l’innesco di un qua-dro microangiopatico con la perdita dell’equilibrio emocoagulativo. Un atteggiamento di scrupolosa at-tenzione è imposto dal fatto che la preeclampsia può avere un’evolu-zione fulminante!

LA SINDROME HELLPUn discorso a parte merita la Sindrome HELLP (acronimo anglosassone per Hemolysis, Elevated Liver enzymes, Low Platelets) che si caratterizza per: emolisi microangiopatica, consumo piastrinico, sofferenza epatocellulare da necrosi focale o danno periportale. Entra in diagnosi differenziale con le altre forme di emolisi microangiopatica tra le quali le più note sono: porpora trombotica trombocitopenica, sindro-me uremico-emolitica, sindrome mi-croangiopatica nella ipertensione mali-gna, o ancora la sindrome da anticorpi antifosfolipidi o l’esordio acuto di nefrite lupica. Spesso l’inizio è assai subdolo (40 - 90% dei casi): la gestante lamen-

ta dolore epigastrico o in ipocondrio destro. Possono poi comparire anche cefalea, disturbi visivi, nausea o vomito. Questi sembrano ancor più predittivi di esito sfavorevole per la madre di quanto lo siano i dati di laboratorio.La sindrome HELLP complica il 10 – 20% dei casi di grave preeclampsia, e origina per lo più in fase pretermine (50%). Nel 30% dei casi si presenta ad-dirittura nel post partum. È importante considerare che nel 10–20% dei casi si presenta senza iperten-sione o proteinuria. Viene suddivisa in tre classi di gravità in base a: 1. Grado di consumo piastrinico, 2. Indici di epa-tocitolisi e 3. Indici di emolisi.Sono descritte alcune dirette compli-cazioni: abruptio placentae (9–20%), CID (5–56%), insufficienza renale acuta (7–36%), eclampsia (4–9%), edema polmonare (3–10%), ema-toma epatico subcapsulare (< 2%) (Obstet Gynecol. 2007;109:956, BMC Pregnancy and Childbirth. 2009, 9:8).

L’ECLAMPSIAComplica l’1–2% dei casi gravi di pree-clampsia e si caratterizza per la com-parsa in una gravida, o in una puerpera, di crisi tonico-cloniche (non attribuibili ad altre cause). È difficile da prevede-re, ma nel 79% dei casi si hanno segni o sintomi premonitori nella settimana che precede la prima crisi. I più comu-ni sono: cefalea (56%), disturbi visivi (23%), epigastralgie (17%), ipertensione severa (48%), proteinuria (46%).

CASI ATIPICI DI PREECLAMPSIASono stati descritti anche “casi atipici” di preeclampsia. Essi mancano di uno dei classici elementi diagnostici: non sono presenti l’ipertensione oppure la proteinuria. Talora esordiscono in gravi-de al di fuori dei periodi di abituale pre-valenza: ne sono stati descritti intorno alla 20a settimana e pure 48 ore dopo il parto. Le forme che maggiormente ricorro-no si caratterizzano per la presenza di Ipertensione gravidica, o Proteinu-ria gestazionale associate ad uno, o più d’uno, tra: sintomi di preeclampsia, emolisi, trombocitopenia (<100.000 piastrine/mm3), aumento degli indici di epatocitolisi (AST o ALT oltre due volte il limite superiore di normalità per il la-boratorio).

QUALI EFFETTI PUÒ DETERMINA-RE LA PREECLAMPSIA NEL FETO?Oltre ai rischi connessi con abruptio placentae (0-6%), abitualmente si pos-sono avere cambiamenti nel pattern di crescita fetale (piccolo per l’età gesta-zionale: 5-18%) più frequente nel caso di forme precoci, e mortalità perinata-le (0-9%) che dipendono dalla durata e dalla gravità dello stato gestosico (Lancet 2010; 376: 631). Sono stati rilevate pure condizioni di tromboci-topenia fetale attribuite verisimilmente agli alti livelli di s-Ftl1 che passano nel circolo del nascituro (Obstet Gynecol. 2003;102:181).

VI È UN CONTRIBUTO PATERNO ALLO SVILUPPO DI PREECLAMPSIA? Alcuni studi hanno posto in evidenza un aumento di risposta immune materna verso specifici antigeni di istocompati-bilità paterni. Una condizione che rende meno tollerato il carico antigenico di derivazione paterna espresso dal feto (J Exp Med 2004;200:957 - Am J Obstet Gynecol 2010;203:1).

LA TERAPIAUna recente messa a punto ha riba-dito che l’ipertensione in gravidanza deve essere trattata per contrastare efficacemente i potenziali danni sia per la madre che per il feto. L’ampia farma-copea a disposizione è però limitata ai prodotti che l’esperienza e specifici studi clinici hanno dimostrato essere tollerati in questa particolare condizione della donna. I farmaci che sono ricono-sciuti per la loro efficacia e tollerabilità nella terapia della Paziente ambulato-riale con ipertensione gravidica sono limitati a labetalolo, -metildopa e nifedi-pina, per i quali vi è ampia evidenza nel trattamento sia in gravidanza che nel post partum. Più articolato l’approccio nel caso della Paziente che debba es-sere ricoverata nel qual caso è comune l’esigenza di ricorrere anche ad un ap-proccio endovenoso (magnesio solfa-to, labetalolo, idralazina) (BJOG 2014; 121:1210). Alcuni studi hanno riportato l’utilità di integrazioni con dosi di calcio nel ridurre seppur lievemente non la probabilità di preeclampsia in soggetti a maggior indice di rischio ma gravità dell’evento, morbilità materna e morta-lità neonatale (Am J Obstet Gynecol. 2006;194:639).

(Continua a pag. 29)

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NOTIZIE DALL’ORDINE

Convocazione Assemblea Ordinaria Annuale

A TUTTI I SIGNORI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI ISCRITTI ALL’ALBO PROFESSIONALE di VERONA

LORO SEDI

Egregio Collega,Ti invitiamo a partecipare all’Assemblea Ordinaria Annuale degli Iscritti che si terrà SABATO 7 NOVEMBRE 2015 in 1ª Convocazione alle ore 07,30 ed in 2ª Convocazione alle ore 10,30 presso la Sala Convegni (Ordine dei Medici C.e O.) in Verona Via Giberti 11 per discutere il seguente

ORDINE DEL GIORNO

1) Relazione del Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri2) Relazione del Presidente della Commissione Albo Odontoiatri3) Relazione del Tesoriere: - Bilancio Consuntivo 2014 - Bilancio Preventivo 20164) Varie ed eventuali

Il Presidente Dott. Roberto Mora

Ai sensi del 3º comma dell’Art. 24 del DPR 221/50 “Nessun Iscritto può essere investito di più di due deleghe”. “La delega deve essere apposta in calce all’avviso di convocazione rimesso al delegato”.

DELEGA:

Il sottoscritto Dott. delega a rappresentarlo

nell’Assemblea Ordinaria Annuale dell’ 07/11/2015 il Dott.

In fede

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NOTIZIE DALL’ORDINE

Bilancio Consuntivo esercizio 2014

ENTRATE

FONDO DI CASSA € 14.186,76=

Entrate correnti € 1.065.284,99=

Entrate per alienazione beni patrimoniali € 180,00=

Entrate per partite di giro € 303.658,60=

per un TOTALE di ENTRATE pari a € 1.383.310,35=

USCITE Spese per elezioni € 23.635,75=

Spese assicurazioni comp. Organi istituzionali € 26.191,50=

Spese riunioni di consiglio, viaggi € 122.187,61=

Contributi Prev. e IRAP € 1.241,38=

Rappresentanza e onorificenze a iscritti € 21.229,80=

Spese funzionamento commissioni e FED Regionale € 3.002,73=

Aggiornamento Convegni Congressi € 1.892,99=

Spese pubblicazione e spedizione bollettino VR Medica € 35.752,94=

Spese per il personale € 315.801,56=

Spese accertamenti sanitari personale € 1.147,13=

Oneri e compensi consulenze legali, fiscali, paghe, collaborazioni coord. € 155.673,88=

Assicurazioni e contributi previdenziali € 18.222,49=

IRAP e assicurazioni collaboratori € 24.314,46=

Spese per la sede € 44.141,59=

Acquisti beni consumo e servizi € 39.366,44=

Spese postali, telefoniche e internet € 17.697,02=

lmposte tasse tributi e varie € 7.591,10=

Oneri finanziari, commissioni bancarie € 1.154,73=

Rimborso quote non dovute € 1.442,00=

Spese varie agio esattoriale Ruoli € 20.876,10=

Acquisizione macchine, attrezzature e aggiornamento attrezzature informatiche € 9.499,15=

Accantonamento lndennità di Anzianità € 5.842,50=

Rimborso quote mutuo sede € 174.380,54=

Uscite per partite di giro € 297.618,30=

per un TOTALE di USCITE pari a € 1.369.903,69=

SALDO ATTIVO AL 31/12/2014 € 13.406,65=

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NOTIZIE DALL’ORDINE

Bilancio Preventivo esercizio 2016 - entrate

QUADRO GENERALE ENTRATE

Codice Descrizione Competenza Cassa

A-0 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE € +13.406,00 € +13.406,00

A-1 FONDO DI CASSA € +0,00 € +0,00

E-1 TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE € +0,00 € +0,00

E-1-01 CATEGORIA I - Contributi associativi € +1.070.000,00 € +1.070.000,00

E-1-02 CATEGORIA II - Entrate per la prestazione di servizi € +10.000,00 € +10.000,00

E-1-03 CATEGORIA III - Redditi e proventi patrimoniali € +0,00 € +0,00

E-1-04 CATEGORIA IV - Poste correttive e compensative di spese correnti € +2.000,00 € +2.000,00

E-1-05 CATEGORIA V - Entrate non classificabili in altre voci € +0,00 € +0,00

TOTALI TITOLO I E-1 € +1.095.406,00 € +1.095.406,00

E-2 TITOLO II - ENTRATE PER ALIENAZIONE DI BENI PATRIMONIALI € +0,00 € +0,00

E-2-06 CATEGORIA VI - Alienazione beni mobili € +0,00 € +0,00

E-2-07 CATEGORIA VII - Alienazione beni immobili € +0,00 € +0,00

E-2-08 CATEGORIA VIII - Assunzione mutui e prestiti € +0,00 € +0,00

E-2-09 CATEGORIA IX- Riscossione di crediti € +0,00 € +0,00

TOTALI TITOLO II E-2 € +0,00 € +0,00

E-3 TITOLO III - ENTRATE PER PARTITE DI GIRO € +0,00 € +0,00

E-3-10 CATEGORIA X - Entrate aventi natura di partite di giro € +0,00 € +0,00

TOTALI TITOLO III E-3 € +288.000,00 € +288.000,00

TOTALE GENERALE Entrate € +1.383.406,00 € +1.383.406,00

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NOTIZIE DALL’ORDINE

Bilancio Preventivo esercizio 2016 - uscite

Codice Descrizione Competenza CassaP-0 DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE € +0,00 € +0,00

U-1 TITOLO I - SPESE CORRENTI € +0,00 € +0,00U-1-01 CATEGORIA I - Spese per gli organi istituzionali € +160.000,00 € +160.000,00U-1-02 CATEGORIA II - Spese di rappresentanza € +25.000,00 € +25.000,00U-1-03 CATEGORIA III - Spese per il funzionamento di organi e commissioni € +10.000,00 € +10.000,00U-1-04 CATEGORIA IV - Promozione culturale, convegni, congressi e altre manifestazioni € +5.000,00 € +5.000,00U-1-05 CATEGORIA V - Spese pubblicazioni, acquisto libri, riviste, e altre pubblicazioni € +30.000,00 € +30.000,00U-1-06 CATEGORIA VI - Spese per il personale € +300.000,00 € +300.000,00U-1-07 CATEGORIA VII - Spese per accertamenti sanitari € +5.000,00 € +5.000,00U-1-08 CATEGORIA VIII - Oneri e compensi per speciali incarichi € +120.000,00 € +120.000,00 U-1-09 CATEGORIA IX - Spese per la sede € +44.000,00 € +44.000,00 U-1-10 CATEGORIA X - Spese funzionamento, acquisto beni consumo, servizi, manutenzioni, noleggio materiali € +39.500,00 € +39.500,00U-1-11 CATEGORIA XI - Spese postali, telefoniche, telegrafiche e internet € +24.500,00 € +24.500,00U-1-12 CATEGORIA XII - Oneri tributari € +8.600,00 € +8.600,00U-1-13 CATEGORIA XIII - Oneri finanziari € +1.500,00 € +1.500,00U-1-14 CATEGORIA XIV - Poste correttive e compensative entrate correnti € +5.000,00 € +5.000,00U-1-15 CATEGORIA XV - Spese non classificabili in altre voci € +50.000,00 € +50.000,00U-1-16 CATEGORIA XVI - Fondo di riserva per stanziamenti insufficienti € +50.000,00 € +50.000,00TOTALI TITOLO I U-1 € +878.100,00 € +878.100,00

U-2 TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE € +0,00 € +0,00U-2-17 CATEGORIA XVII - Spese beni patrimoniali € +0,00 € +0,00U-2-18 CATEGORIA XVIII - Spese per immobilizzazioni tecniche € +0,00 € +0,00U-2-19 CATEGORIA XIX - Accantonamento indennità anzianità e similari € +5.000,00 € +5.000,00U-2-20 CATEGORIA XX - Estinzione di mutui ed anticipazioni € +179.381,00 € +179.381,00TOTALI TITOLO II U-2 € +184.381,00 € +184.381,00

U-3 TITOLO III - USCITE PER PARTITE DI GIRO € +0,00 € +0,00U-3-21 CATEGORIA XXI - Spese aventi natura di partite di giro € +300.000,00 € +300.000,00TOTALI TITOLO III U-3 € +300.000,00 € +300.000,00

TOTALE GENERALE Uscite € +1.362.481,00 € +1.362.481,00

Avanzo di Amministrazione presunto € +20.925,00

TOTALE A PAREGGIO € +1.383.406,00

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AGGIORNAMENTO

(Continua da pag. 24)

Segnalazioni anche per antiossidanti vitamina C e vitamina E. Diverse sono apparse le valutazioni sull’impiego di antiaggreganti. Mentre studi di limitate dimensioni hanno posto in risalto l’effi-cacia di ASA a bassa dose nel ridurre lo sviluppo di preeclampsia in donne a rischio, successivi studi di ampie di-mensioni non sono giunti alle stesse conclusioni (Am J Obstet Gynecol. 1993;168:1083). Al di là di questo una metanalisi di 38 trial relativi a 34010 donne ha di-mostrato l’efficacia di ASA nel ridur-re il RR di preeclampsia (RRR: 19%; IC95%: 12 - 25%) e di morte fetale (RRR: 16% IC95%: 4 - 26%) (BMJ 2006;332:463). Rispetto ai controlli l’impiego di ASA prima della 16 setti-mana di gravidanza ha consentito una

riduzione di preeclampsia nelle donne a rischio elevato (RR 0.22; IC95%: 0.08-0.57) ma non in quelle a rischio moderato (RR 0.81; IC95%: 0.33-1.96) (Am J Perinatol. 2012;29:551).Una ragione per spiegare tali difformità può essere ricercata da un lato nella numerosità degli studi dall’altro nel fat-to che probabilmente vengono consi-derate nelle coorti più ampie condizioni preeclamptiche difformi che risentono di diverse dinamiche fisiopatologiche. Nel “Low-Dose Aspirin for the Preven-tion of Morbidity and Mortality From Preeclampsia: A Systematic Evidence Review for the U.S. Preventive Servi-ces Task Force” AHRQ Publication No. 14-05207-EF-1 dell’aprile 2014 si con-clude che sulla base di dati cumulativi l’impiego di ASA a bassa dose dopo il primo trimestre di gravidanza in don-ne ad elevato rischio di preeclampsia

riduce il rischio di tale complicanza di almeno il 10% dei casi (RR massima ri-portata in alcuni studi: 24%), di ritardo di crescita fetale (RR: 20%) e di parto pretermine (RR: 14%).

IN CONCLUSIONE CHE COSA DEVE TENERE BEN A MENTE IL MEDICOIl Medico che tra i propri assistiti abbia una donna in età fertile deve porre attenzione ad eseguire un semplice e rapido processo di caratterizzazione nei suoi confronti scorrendo i vari ele-menti che concorrono a determinare il suo livello di “rischio per preeclam-psia nel caso ponga in essere una gravidanza” e che sono riassunti nella Tabella 4.Di fronte invece ad una Paziente già gravida e per la quale già in preceden-za aveva provveduto a stabilire il livello di rischio per preeclampsia, alcuni ele-

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AGGIORNAMENTO

menti sono facili da misurare e posso-no far sospettare l’insorgere della sin-drome. Nella gravida, ed in particolare dopo la 20a settimana di gestazione, si deve porre attenzione all’identificazio-ne di precisi segni o sintomi:– Ipertensione di nuovo esordio– Comparsa di proteinuria– Cefalea, disturbi visivi– Epigastralgie, vomito – Segnalazione di ridotti movimenti

fetaliTali elementi devono essere valutati dal Medico prima e dopo la 20° settimana per decidere l’eventuale invio allo spe-cialista.

RACCOMANDAZIONI• Raccolta l’anamnesi, l’esame

obiettivo preveda la misura della PA e della proteinuria:

Sono i 2 elementi di base per lo screening prenatale!

• La PA si misuri con i criteri abi-tuali (a riposo, in posizione sedu-ta, a busto eretto, con il braccio appoggiato e il manicotto a livello dell’atrio)

• Si consideri il V tono di Korotkoff (scomparsa della turbolenza) per la misura della diastolica e si registri il valore ai più prossimi 2 mmHg

• Si deve usare un bracciale rap-portato adeguatamente alla cir-conferenza omerale

• La misurazione della proteinuria con il metodo del dipstick ha diversi limiti ma la sua praticità ed il basso costo lo pongono come strumento di screening molto im-portante

• La proteinuria delle 24 ore è sog-getta ad errori di raccolta e presenta variabilità notevole nello stesso indi-viduo mentre il metodo del cam-pione spot e la misura del rap-

porto proteine/creatinina urinarie è comodo e pratico come screening e fornisce risultati affidabili.

In conclusione possiamo definire la preeclampsia come una delle con-dizioni più impegnative che possano colpire la donna gravida, con la pos-sibilità di una evoluzione nettamente sfavorevole qualora non sia affrontata in maniera scrupolosa ed energica. Anche in questo caso la prevenzione è fondamentale per cui uno dei com-piti del Medico nei confronti di una Paziente femmina sarà sia quello di inquadrarla con precisione in merito ai suoi fattori di rischio nel caso abbia intenzione di porre in atto una gravi-danza, sia di seguire con attenzione e scrupolo l’andamento della stessa per le serie di interventi che competono al Medico di famiglia prima ancora che all’Ostetrico: in primo luogo la misura-zione della pressione arteriosa.

COMUNICATO AGLI ISCRITTIAbbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica.

Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO,che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama.

LE OPZIONI SARANNO:

• DIGITARE 1 PER PRATICHE ENPAM

• DIGITARE 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI

• DIGITARE 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI

• DIGITARE 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRI

Senza nessun imput digitato e rimanendo in lineala chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile.

Confidiamo di poterVi dare un servizio migliore

La segreteria dell’Ordine

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Con DM 30 aprile 2015 vengono rese applicative le norme UE in materia di farmacovigilanza (Dir. 2010/84/UE e 2012/26/UE), le quali tornano a sot-tolineare l’importanza dell’attività di segnalazione, in particolare a fronte dell’allargamento della definizione di effetto avverso nei termini di “reazio-ne nociva e non voluta conseguente non solo all’uso autorizzato di un me-

dicinale alle normali condizioni di im-piego ma anche agli errori terapeutici e agli usi non conformi alle indicazioni contenute nell’autorizzazione all’im-missione in commercio, incluso l’uso improprio e l’abuso del medicinale”. È chiaro che in tale definizione vanno ricompresi non solo l’utilizzo compas-sionevole e off label di un farmaco, ma anche gli errori terapeutici e tutte

le reazioni, prevedibili o non prevedi-bili, conseguenti all’abuso su iniziativa dell’assistito (con un ragionevole dub-bio sulle situazioni di dipendenza da farmaci).I termini di legge per la segnalazione vengono ad essere:- entro 36 ore per vaccini e biologici;- entro 2 giorni per gli altri farmaci.È possibile compilare on line la se-gnalazione sull’apposito form pre-sente sul portale del Coordinamento Regionale Unico sul Farmaco (http://www.vigifarmaco.it). Quale authority di vigilanza è riconosciuta l’AIFA.

PROFESSIONE E LEGGE

Divieto di prescrizione di prepara-zioni magistrali contenenti i principi attivi triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropio-ne e topiramato.

...omissis...

Vista la nota del Direttore genera-le dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), prot. n. 78320 del 29 luglio 2015, con cui si evidenzia che le pre-parazioni magistrali a scopo dima-grante a base di triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato hanno un profilo beneficio-rischio estrema-mente sfavorevole e possono essere pericolose per i soggetti che ne fan-no uso, che i rischi d’insorgenza di reazioni avverse aumentano in rela-zione al numero di principi attivi as-sociati nella preparazione e, pertanto, si chiede al Ministero della salute di

adottare un decreto per vietare i pre-detti principi attivi;Vista la nota della Direzione genera-le dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico in data 31 luglio 2015 che, nel richiamare i contenuti della nota AIFA del 29 luglio 2015, in via cautelativa, individua il divieto delle sostanze in questione come rimedio, in attesa delle valutazioni del Consi-glio superiore di sanità;Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, con riguar-do al principio attivo clorazepato;Visto il decreto del Ministro della sa-lute 20 maggio 2015, con cui è stata vietata la prescrizione e l’allestimento di preparazioni magistrali a base di fe-nilpropanolamina/norefedrina;

...omissis...

Ravvisata la necessità di emanare un provvedimento cautelativo urgen-

te che disponga l’immediato divieto di prescrizione e di allestimento di preparazioni magistrali a scopo di-magrante contenenti i predetti prin-cipi attivi e di preparazioni magistrali contenenti i medesimi principi attivi in combinazione associata tra loro, in quanto ritenuti pericolosi per la salute pubblica;

Decreta:Art. 1.1) È fatto divieto ai medici di pre-

scrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti i principi attivi triac, clorazepato, fluoxeti-na, furosemide, metformina, bu-propione e topiramato, nonché preparazioni magistrali contenenti i medesimi principi attivi in combi-nazione associata tra loro.

2) È fatto, altresì, divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di al-lestire per il medesimo paziente due o più preparazioni magistrali singole contenenti uno dei principi attivi di cui al comma 1.

Il presente decreto è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione.

Roma, 4 agosto 2015

IL MINISTRO: LORENZIN

Preparazioni magistrali per uso dimagrante: divieto

Disposizioni in materia di farmacovigilanza

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PROFESSIONE E LEGGE

Sulla Gazzetta Ufficiale della Re-pubblica ltaliana n. 164 del 17 luglio 2015 è stato pubblicato il provvedi-mento 4 giugno 2015 del Garante per la protezione dei dati personali recante “Linee guida in materia di Dossier sanitario”.Le Linee guida sono state emanate in considerazione del fatto che ne-gli ultimi anni le strutture sanitarie hanno notevolmente incrementato l’utilizzo di sistemi informativi per la gestione della documentazione sa-nitaria.Pertanto il Garante per la prote-zione dei dati personali ha ritenuto opportune rendere disponibile un quadro unitario di misure e accorgi-menti per conformare i trattamenti di dati personali e, in particolare, quelli idonei a rivelare lo stato di sa-lute, alla vigente disciplina sulla pro-tezione dei dati personali che tenga conto dell’esperienza maturata e dell’evoluzione normativa rispetto alle “Linee guida in tema di Fascico-lo sanitario elettronico e di dossier sanitario” adottate dal Garante con provvedimento del 16 luglio 2009.Il dossier sanitario elettronico e lo strumento costituito presso un’uni-ca struttura sanitaria (un ospedale, un’azienda sanitaria, una casa di cura}, che raccoglie informazioni sulla salute di un paziente al fine di documentarne la storia clinica pres-so quella singola struttura e offrir-gli un migliore processo di cura. Di fatto il dossier sanitario e l’insie-me dei dati personali generati da eventi clinici presenti e trascorsi riguardanti l’interessato, messi in condivisione logica dai profes-sionisti sanitari che lo assistono, al fine di documentarne la storia clinica e di offrirgli un migliore processo di cura. Tale strumento è costituito presso un organismo sanitario in qualità di unico titolare del trattamento, al cui interno ope-

rino più professionisti. Si differenzia dal fascicolo sanitario elettronico in cui invece confluisce l’intera storia clinica di una persona generata da più strutture sanitarie.Nelle linee guida in materia di Dossier sanitario si prevede che ai pazienti debba essere con-sentito di scegliere, in piena li-bertà, se far costituire o meno il dossier sanitario. In assenza del consenso il medico avrà a dispo-sizione solo le informazioni rese in quel momento dal paziente o in precedenti prestazioni forni-te dallo stesso professionista. La mancanza del consenso non deve incidere minimamente sulla possibilità di accedere alle cure richieste. Per poter inserire nel dossier informazioni particolar-mente delicate (infezioni Hiv, in-terventi di interruzione volontaria della gravidanza, dati relativi ad atti di violenza sessuale o pedo-filia) sarà necessario un consen-so specifico.Per consentire al paziente di sce-gliere in maniera libera e consape-vole, la struttura dovrà informarlo in modo chiaro, indicando in partico-lare chi avrà accesso ai suoi dati e che tipo di operazioni potrà com-piere. Considerata la particolare delicatezza del dossier, il Garante ha prescritto l’adozione di elevate misure di sicurezza. I dati sulla sa-lute dovranno essere separati dagli altri dati personali e dovranno esse-re individuati criteri per la cifratura dei dati sensibili.L’accesso al dossier sarà consenti-to solo al personale sanitario coin-volto nella cura. Ogni accesso e ogni operazione effettuata, anche la semplice consultazione, saran-no tracciati e registrati automatica-mente in appositi file di log che la struttura dovrà conservare per al-meno 24 mesi.

Eventuali violazioni di dati o inci-denti informatici dovranno essere comunicati all’Autorità, entro qua-rantotto ore dalla conoscenza del fatto, attraverso un modulo predi-sposto dal Garante all’indirizzo: [email protected] mancata comunicazione al Ga-rante delle suddette violazioni o dei predetti incidenti informatici confi-gura un illecito amministrativo san-zionato ai sensi dell’art. 162, com-ma 2-ter, del D.Lgs 196/03 e s.m.i. (Codice in materia di protezione dei dati personali), che stabilisce che “in caso di inosservanza dei prov-vedimenti di prescrizione di misure necessarie o di divieto di cui, rispet-tivamente, all’articolo 154, comma 1, lettere c) e d), e altresì applica-ta in sede amministrativa, in ogni caso, la sanzione del pagamento di una somma da trentamila euro a centottantamila euro”.

Linee guida in materia di Dossier sanitario

RICORDATE...!È fatto obbligo a tutti gli Iscritti:a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abu-

sivo della Professione Medica ed ogni fat-to che leda il prestigio professionale;

b) informare la Segreteria di ogni eventuale cam biamento di qualifica, di residenza e del conseguimento di specialità o docen-ze, esi ben do il relativo attestato in compe-tente boll o.

PrestanomismoSi riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8 della legge n. 1792, che così recita:1) Gli esercenti le professioni sanitarie che

prestano comunque il proprio nome, ov-vero la propria attività, allo scopo di per-mettere o di agevolare l’esercizio abusivo delle professioni medesime sono puniti con l’interdizione della professione per un periodo non inferiore ad un anno;

2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove co-stituiti, hanno facoltà di promuovere ispe-zioni, presso gli studi professionali, al fine di vigilare sul rispetto dei doveri inerenti alle rispettive professioni.

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PROFESSIONE E LEGGE

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 del 1-7-2015 è stato pubblicato il decreto 4 giugno 2015 recante “lndividuazione dei criteri per la certificazione della esperienza triennale nel campo del-le cure palliative dei medici in servi-zio presso le reti dedicate alle cure palliative pubbliche o private accre-ditate di cui alla legge 27 dicembre 2013, n. 147, comma 425”.II provvedimento è stato emanato vi-sto l’articolo 1, comma 425 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 recante “Di-sposizioni per la formazione del bilan-cio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità), che prevede che “i medici in servizio presso le reti de-dicate alle cure palliative pubbliche o private accreditate, anche se non in possesso di una specializzazione, ma che alla data di entrata in vigo-re della presente legge possiedono almeno una esperienza triennale nel campo delle cure palliative certifica-ta dalla regione di competenza, te-nuto conto dei criteri individuati con decreto del Ministro della salute di natura non regolamentare, previa in-tesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono idonei ad operare

nelle reti dedicate alle cure palliative pubbliche o private accreditate”.L’art. 1 del decreto (Criteri soggettivi) dispone che ai fini del rilascio della cer-tificazione dell’esperienza professiona-le svolta nella rete delle cure palliative, possono presentare istanza i medici privi di specializzazione o in posses-so di una specializzazione diversa da quella di cui al decreto del Ministero della salute 28 marzo 2013, i quali alla data di entrata in vigore della legge 27 dicembre 2013, n. 147 erano in servizio presso le reti dedicate alle cure palliati-ve pubbliche o private accreditate che erogano attività assistenziali di cure palliative nell’ambito territoriale di riferi-mento in sede ospedaliera, domiciliare e residenziale, così come individua-te nell’intesa sancita il 25 luglio 2012. II comma 2 prevede che il medico deve aver svolto, alla data di entrata in vigore della L. 147/2013, attività nel campo delle cure palliative per almeno tre anni, anche non conti-nuativi, presso le strutture delle reti dedicate alle cure palliative pubbli-che o private accreditate.L’art. 2 (Presentazione istanza) sta-bilisce che il medico inoltra l’istanza per il rilascio della certificazione dell’e-sperienza professionale alla regione/

provincia autonoma di riferimento terri-toriale della struttura pubblica o privata accreditata presso la quale presta ser-vizio. L’istanza deve essere presentata entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto.L’art. 3 (Documentazione) prevede che l’istanza deve essere corredata dallo stato di servizio rilasciato dal rap-presentante legale delle struttura in cui il medico era in servizio alla data di en-trata in vigore della L. 147/2013 ovvero da dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.L’esperienza professionale di cui al comma 2 dell’art. 1 e attestata dal di-rettore sanitario di ogni struttura pub-blica o privata accreditata della rete stessa nella quale il medico ha svolto la propria attività. In fase di prima ap-plicazione possono chiedere la certifi-cazione di cui all’art. 1 anche i medici in servizio presso enti o strutture che erogano attività assistenziali di cure palliative che abbiano presentato istan-za per l’accreditamento istituzionale, quest’ultima documentata attraverso una attestazione del rappresentante legale della struttura o dell’ente.

IL PRESIDENTEROBERTA CHERSEVANI

Cure palliative: certificazione della esperienza triennale

FIMMG: ELEZIONI ESECUTIVO REGIONALE FIMMG VENETOIl 15 giugno presso la sede della F.I.M.M.G. Regionale Veneto si è riunito il Consiglio Regionale Generale F.I.M.M.G. che ha eletto Segretario Regionale il Dott. Domenico Crisarà, a scrutinio, così come tutte le altre cariche dell’Esecutivo Regionale.La Segreteria Generale Regionale risulta così costituita:Segretario Generale Regionale: Dott. Crisarà Domenico (FIMMG Padova)Vice Segretario Regionale: Dott. Xausa Luigi (FIMMG Venezia)Vice Segretario Regionale: Dott. Frapporti Guglielmo (FIMMG Verona)Segretario Amministrativo: Dott. Noce Francesco (FIMMG Rovigo)Segretario Organizzativo: Dott. Rossa Umberto (FIMMG Belluno)Da parte del Comitato di Redazione di Verona Medica, le congratulazioni e l’augurio di buon lavoro. UN DOVEROSO RINGRAZIAMENTO al Dott. SILVIO REGIS per l’impegno che ha profuso in questi anni come predecessore del Dott. CRISARÀ.

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PROFESSIONE E LEGGE

Mozione – Certificazione medica in caso di assenze per malattia – Nella Mozione si rileva che in tutti i casi di assenza per malattia la certi-ficazione medica è inviata, per via te-lematica, direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria che la rilascia, all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS). L’inosservanza degli obblighi di trasmissione telematica da parte dei medici costituisce illecito disciplinare e, in caso di reiterazione, comporti il licenziamento o, per i me-dici convenzionati, la decadenza dal-la convenzione. L’art. 55-quinquies, comma 1, del citato decreto legisla-tivo 30 marzo 2001, n. 165, disciplina le conseguenze penali, amministrati-ve e disciplinari nei confronti dei lavo-ratori e dei medici che presentino fal-se attestazioni o certificazioni. Nello specifico si prevede la reclusione da uno a 5 anni e la multa da 400 a 1.600 euro per il lavoratore che attesti falsa-mente la propria presenza in servizio, mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza, ovvero giustifichi l’assenza dal servizio me-diante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia. La stessa pena è applica-ta al medico; il successivo comma 3 dispone che la sentenza definitiva di condanna o di applicazione del-la pena comporti, per il medico, la sanzione disciplinare della radiazione dall’albo ed altresì, se dipendente di una struttura sanitaria pubblica o se convenzionato con il servizio sanitario nazionale, il licenziamento per giusta causa o la decadenza dalla conven-zione. Le medesime sanzioni discipli-nari si applicano se il medico, in rela-zione all’assenza dal servizio, rilascia certificazioni che attestano dati clinici non direttamente constatati né ogget-tivamente documentati. Durante l’au-

dizione informale del 23 giugno 2009 presso le Commissioni I e XI riunite (Affari costituzionali della Presidenza del Consiglio e interni e Lavoro pub-blico e privato) della Camera dei de-putati, nell’ambito dell’esame del de-creto legislativo del 27 ottobre 2009, n. 150, la Federazione nazionale dei medici chirurghi e degli odontoiatri ha espresso diverse perplessità circa le modifiche introdotte al decreto legi-slativo n. 165 del 2001 in materia di false attestazioni. Infatti nel disciplina-re la materia si sarebbe dovuto tenere conto del fatto che un’alta percentua-le dei certificati di malattia, relativi ad assenze dal lavoro per brevi periodi, riguardano principalmente sintomi ri-feriti dal paziente, difficilmente verifi-cabili sul piano clinico e con scarse possibilità di accertamento da parte del medico, che spesso certifica lo stato di malattia sulla base di un rap-porto di fiducia con il proprio pazien-te. Una così incerta verifica oggettiva mal si concilia con una disciplina che sanziona con pene piuttosto severe anche il medico che abbia concor-so alla produzione di una certifica-zione per malattia non pienamente rispondente ai criteri dettati per leg-ge. Emergono dubbi in particolare sul comma 3 del citato art. 55-quinquies, laddove si prevede un automatismo fra la condanna penale e la radiazione dall’albo, il licenziamento per giusta causa o la decadenza dalla conven-zione con il Servizio sanitario nazio-nale. Anche la Corte Costituzionale con la sentenza n. 791 del 14 ottobre 1988 ha sottolineato l’indispensabile gradualità sanzionatoria e la necessi-tà, soprattutto nei casi della massima sanzione espulsiva, che le valutazioni siano ricondotte alla naturale sede di valutazione: il procedimento discipli-nare, in difetto del quale risulterebbe

incoerente, per il suo automatismo, e conseguentemente in contrasto con i principi fondamentali di ragionevolez-za chiaramente desumibili dall’artico-lo 3 della Costituzione.Con la mozione si impegna quindi il Governo:1) ad attivarsi per semplificare la

normativa vigente relativa alle mo-dalità di attestazione degli stati di inabilità temporanea al lavoro non direttamente verificabili e docu-mentabili dal medico, prevedendo in particolare la possibilità per il lavoratore di attestare la propria condizione direttamente all’Istitu-to nazionale della previdenza so-ciale (Inps) ed al datore di lavoro nei casi di assenza dal lavoro, per malattia protratta per un periodo inferiore ai 3 giorni;

2) ad attivarsi per modificare le di-sposizioni contenenti le sanzioni disciplinari previste nel comma 3 dell’art. 55-quinquies del decre-to legislativo 30 marzo 2001, n. 165, eliminando l’automatismo tra la sentenza definitiva di con-danna e la radiazione dall’albo, il licenziamento per giusta causa o la decadenza dalla convenzione con il Servizio sanitario nazionale, privilegiando un procedimento di-sciplinare che consenta all’ordine o alla struttura sanitaria pubblica di competenza di graduare l’ap-plicazione della sanzione disci-plinare tenendo nella giusta con-siderazione il riferimento al caso concreto.

Certificazioni di malattia: finalmente una mozione che chiede l’autocertificazione dei primi tre giorni…!

E

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ATTUALITÀ

L’AS.CO.M. in Congo: una nuova esperienza umanitaria

Circa due anni fa alcuni amici veronesi (i signori Zambello) fecero visita alla sede dell’AS.CO.M. Onlus (Associazione per la Cooperazione Missionaria di Legna-go) con lo scopo di presentare un sacer-dote medico congolese (dr Martin Mu-tombo) presente all’ospedale di Negrar per un corso in malattie tropicali.Dopo le presentazioni di rito con il mas-simo realismo ci descrisse la diffi cile si-tuazione sanitaria della città di Mbujimayi dove sarebbe andato ad operare dopo il rientro in Congo. Infatti il suo Vescovo lo ha destinato a dirigere l’ospedale di Riferimento Kansele Saint Jean Baptiste che presenta problemi strutturali ed or-ganizzativi comuni a quasi tutte le altre strutture sanitarie della città sia pubbli-che che private. Da quel momento fi no

a novembre 2013 ci tenemmo in contato e-mail non potendo come AS.CO.M. fare altro per lui in quanto impegnati nei vari progetti di Kiremba, in Burundi. Pri-ma di Natale 2013 decidemmo di visita-re l’ospedale Kansele Saint Jean Bapti-ste per studiare assieme ai responsabili congolesi la possibilità di ristrutturare i vari reparti e servizi attualmente poco funzionali e privi di molte attrezzature sanitarie necessarie, comprese luce e acqua.Il motivo del nostro viaggio era di valu-tare la proposta del dr. Martin, direttore medico dell’ospedale, di progettare la

ristrutturazione di tutto o di parte dell’o-spedale per raggiungere nell’arco di tre anni (2014/2016) i seguenti obiettivi:Occupazione giornaliera di 100 posti letto.Esecuzione di almeno 500 interventi chi-rurgici maggiori/per anno.Espletamento di 2000 pari in maternità.Riabilitazione e aggiornamento dei servi-zi di laboratorio e radiologia.Formazione mirata e continua del per-sonale medico, paramedico, tecnico e amministrativo.Abbiamo constatato che la città di Mbujimayi, nonostante sia in un ambien-te naturalistico ideale (terreni a perdita d’occhio, risorse idriche abbondanti, temperatura media ideale, sottosuolo ricco di molti minerali) è abitata da gente

per lo più povera se non, in molti casi, in-digente. Le infrastrutture cittadine (luce, strade, acqua, ecc.) sono in condizioni disastrose: scuole e università sono col-locate in ambienti fatiscenti e spesso gli studenti delle scuole medie e superiori devono portarsi le sedie da casa per as-sistere alle lezioni.L’agricoltura è di sussistenza in quanto i contadini lamentano il furto dei loro pro-dotti maturi. L’industria della casa è pra-ticamente ferma da anni per l’aumento vertiginoso dei costi del cemento e di ogni materiale da costruzione. Questi costi sono dovuti alla lontananza dalla

capitale Kinshasa (1200km) e da Lu-mumbashi) 1150 km) dove arrivano le merci dall’estero. Per percorrere queste distanze un camion da 20 tonnellate può impiegare anche 15 giorni tra anda-ta e ritorno, viaggiando 10 ore al giorno (questo dovuto alla situazione delle stra-de nazionali, ai costi del carburante, ai dazi che si devono pagare transitando per le varie provincie toccate dalla stra-da nazionale). Dunque diffi coltà di ogni genere sia per la gente sia per chiunque voglia portare avanti un progetto. Nella medesima situazione delle infrastrut-ture sono anche gli ospedali e i servizi sanitari connessi. Il Vescovo locale è impegnato con i suoi collaboratori in un grande sforzo per limitare questi disagi e queste carenze infrastrutturali e negli anni si è assunto l’onére di gestire ben 54 strutture sanitarie di cui 13 ospedali. La sua diocesi, che comprende quasi la metà della regione del Casai Orientale, è abitata da quattro milioni di abitanti. Ha aperto una università e numerose scuole di ogni livello. La crisi economica mondiale però ha ridotto in modo sensi-bile gli aiuti a queste iniziative (sappiamo tutti che i servizi sanitari o scolastici sono solo fonte di spesa non di guadagno an-che se la popolazione utente è chiamata a contribuire). Pertanto si è osservato un degrado costante delle strutture a causa della mancanza di fondi per la manuten-zione ordinaria e straordinaria. I Volontari dell’AS.CO.M. hanno deciso di procede-re alla ristrutturazione di Maternità e Pe-diatria, dopo aver ripristinato la fornitura di luce e acqua. Il prof. Ercole Concia e la dott. ssa Elda Baggioci hanno promes-so un aiuto per la formazione una volta completati i lavori più urgenti. Contiamo che altri colleghi dell’Ordine Veronese ci aiutino in questo grande impegno sia con l’eventuale loro disponibilità sia con il loro sostegno.

GIOVANNI GOBBIPRESIDENTE AS.CO.M. ONLUS

VIALE DEI TIGLI, 24 - 37045 LEGNAGO VRTEL. E FAX 044228333

E-MAIL: [email protected]

Ospedale Kansele Saint Jean Baptiste

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ATTUALITÀ

Rapporto Osmed 2014 sulla farmaceutica

Ogni anno l’AIFA presenta il rappor-to Osmed (Osservatorio Medicinali), dove vengono illustrate le tendenze sul consumo e sulla spesa farmaceu-tica, e altri dati di interesse del settore. Secondo tali dati, la spesa aumenta leggermente nel confronto tra 2014 e 2013; nel complesso, tra spesa pub-blica e privata, si arriva a 26,6 miliardi di euro (+1% rispetto al 2013), di cui il 75% rimborsato dal SSN. Per ogni cit-tadino la spesa per farmaci ammonta a circa 438 euro. Sono state consu-mate in media 1,7 dosi al giorno di far-maci, di cui il 69,8% a carico del Ssn. In totale sono state dispensate 1,9 mi-liardi di confezioni, in aumento rispetto al 2013 dello 0,7%, andamento deter-minato principalmente dall’aumento delle confezioni dei farmaci di classe A acquistate privatamente dal cittadino, mentre è stata registrata una riduzione delle confezioni dei farmaci in classe C con ricetta (-1,6%) e dei farmaci di automedicazione (-2,8%). Il 55% ha assunto almeno un farmaco durante l’anno (51,2% degli uomini e 58,7% delle donne), con i più alti livelli nella popolazione pediatrica e nella popo-lazione anziana: la metà dei bambini e quasi il 90% degli anziani con età superiore ai 74 anni ha ricevuto alme-no una prescrizione durante l’anno. In particolare, le fasce di età superiori ai 64 anni evidenziano una spesa pro ca-pite per i medicinali a carico del SSN fino a 3 volte superiore al valore medio nazionale e oltre 6 volte superiore ri-spetto alla spesa media sostenuta per un individuo appartenente alle fasce di

età inferiori. Complessivamente, la po-polazione con più di 64 anni assorbe il 60% della spesa in assistenza con-venzionata e oltre il 65% dei consumi.Come noto, si è assistito allo sfora-mento del tetto della spesa ospeda-liera, per circa il 27%, cui fa riscontro invece il rispetto di quella territoriale. La spesa farmaceutica convenzio-nata è risultata pari a 8.598 milioni di euro a livello nazionale, a fronte dell’e-missione di 609 milioni di ricette, che hanno garantito la dispensazione ai cittadini di 1,1 miliardi di confezioni di medicinali. Si confermano significati-ve differenze regionali di consumo e spesa per categoria terapeutica: tra le Regioni è la Calabria al vertice per i consumi, mentre la Campania lo è per la spesa. Comunque tutte le Regioni hanno sfondato il tetto del 3,5% della spesa farmaceutica ospedaliera, inve-ce la spesa territoriale complessiva ri-spetta il tetto dell’11,35% (12,2 miliardi, 182 milioni in meno rispetto al limite di spesa programmato). I farmaci cardio-vascolari si confermano la categoria a maggior consumo, seguita dai farmaci del sangue e organi emopoietici, dai farmaci dell’apparato gastrointesti-nale e metabolismo, dai farmaci del sistema nervoso centrale e da quelli dell’apparato respiratorio. Ma sono gli oncologici i primi per spesa a carico del Ssn (secondi dopo i cardiovasco-lari per spesa complessiva), in parti-colare gli anticorpi monoclonali, fra i biologici. Ormai il 63,8% dei consumi è coperto da farmaci equivalenti, che rappresentano il 24,4% della spesa

pubblica. In aumento anche l’utilizzo dei biosimilari, con buoni effetti sulla spesa. I farmaci a brevetto scaduto hanno costituito il 46,6% della spesa netta convenzionata; sia la spesa sia i consumi dei farmaci a brevetto sca-duto, in regime di assistenza conven-zionata, nonché dei farmaci a brevet-to scaduto acquistati dalle strutture sanitarie, sono in aumento rispetto al 2013. Nel 2014 diminuisce poi del 3% il consumo di antibiotici, mentre la spesa si riduce del 2,8%. Le categorie maggiormente impiegate sono state le penicilline, seguite da macrolidi e chi-noloni. Persistono ampie aree di inap-propriatezza nell’uso degli antibiotici, e dei farmaci per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie, mentre si registra un’importante inversione di tendenza nell’uso degli inibitori di pompa fuori dai criteri di rimborsabilità AIFA (-7,2% rispetto al 2013). Come già ricordato, i farmaci di classe C hanno registrato una spesa pro capite di 48,7 euro, in riduzione rispetto al 2013 del 2,8%, mentre la spesa per i farmaci di auto-medicazione è stata pari a 38,1 euro pro capite, registrando una riduzione dell’1,2%. Tra i farmaci di classe C con ricetta nel 2014 registrano la maggiore spesa gli ansiolitici, seguiti dai farmaci usati per la disfunzione erettile e dalle associazioni fisse estro-progestiniche. Sul lato dei farmaci di automedicazio-ne diclofenac, ibuprofene e paraceta-molo sono i principi attivi che hanno registrato la più alta spesa.

CARLO MATTEO PERUZZINI

CERTIFICAZIONI TELEMATICHE DI MALATTIAInformiamo gli iscritti che la segreteria dell’Ordine è in grado di rilasciare ai medici che ne dovessero avere necessità le credenziali di accesso al portale INPS per la compilazione dei certificati di malattia a l personale dipendente. Per ottenerle è necessario accedere alla segreteria personalmente.

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@OBBLIGO PER TUTTI GLI ISCRITTI

DI DOTARSI DI PEC (posta elettronica certificata)

Ricordiamo a TUTTI i colleghi che è necessario produrre il proprio indirizzo PEC all’Ordine; chi non ne fosse ancora provvisto, è invitato a generarne uno mediante l’area riservata sul sito dell’Ordine, seguendo le istruzioni indicate.Il Decreto 19 marzo 2013 stabilisce infatti che gli Ordini si fanno garanti dell’accreditamento di tutti i professionisti, e trasmettono i loro indirizzi PEC all’Indice Nazionale INI-PEC (l’Ordine dei Medici e Odontoiatri attraverso la FNOMCeO).È pertanto necessario provvedere quanto prima, poiché un atteggiamento omissivo in tal senso è da considerarsi palese violazione di Legge.

ATTUALITÀ

Ritorno da Shengjin (Albania)

Due medici veronesi neopensionati, Luisa Caregaro, dentista ed Ernesto Rossi, pediatra sono partiti per l’Alba-nia il 21 maggio scorso, per uno scre-ening odontoiatrico e pediatrico rivolto ai bambini dai tre ai sei anni delle scuo-le materne di Shengjin a nord dell’Al-bania invitati da Operae Life onlus di Verona-Trento. I due medici, coadiuvati dalle insegnanti, da un medico locale, da un interprete per la lingua albanese, anche se molti parlano italiano, han-no visitato in una settimana, ben 170 bambini, allestendo ambulatori di for-tuna presso le varie scuole. Il progetto era stato preparato in anticipo da parte delle insegnanti, informando i genitori della presenza dei due medici italiani. L’accoglienza è stata magnifica. I due medici sono stati ospitati in una comu-nità religiosa che da più di vent’anni

opera in Albania prodigandosi per i più bisognosi e collaborando con Operae Life per il buon funzionamento delle scuole d’infanzia costruite anni fa con il contributo della stessa onlus.Gli abitanti di Shengjin, non solo i ge-nitori dei bambini, si presentavano presso gli ambulatori delle scuole per chiedere consigli, far visitare bambini più grandi, fratelli dei più piccoli, far ve-rificare analisi fatte presso gli ospedali locali, tutti fiduciosi dei medici italiani.Sono stati visitati anche una trentina di bambini rom che frequentano la scuo-la grazie all’impegno dei religiosi italiani che cercano di creare per loro migliori condizioni di vita futura.I dati sono stati raccolti in schede ap-positamente preparare in collabora-zione con l’Università di Verona e ver-ranno successivamente elaborati per

avere un quadro, anche se parziale, delle condizioni di salute dei bambini in quella parte dell’Albania.L’impressione che hanno avuto i due medici è che la sanità in Albania, al-meno quella pubblica, è molto carente per strutture, personale medico e in-fermieristico; invece fioriscono cliniche private straniere dove operano medici e personale preparato ma a costi alti, non sostenibili da buona parte della popolazione albanese.I due medici veronesi, arricchiti da questa esperienza, ritorneranno in autunno in Albania a presentare i dati elaborati e a iniziare una formazione e una informazione accurata sulle pro-blematiche rilevate, al fine di aiutare l’Albania a crescere al pari degli altri stati europei per entrare, a tutto titolo, nella Comunità Europea.

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ATTUALITÀ

I cittadini colpiti dalla crisi economi-ca hanno un sostegno in più nell’am-bito sanitario. Scende in campo a Verona e provincia “Medici e Ter-ritori”, il progetto promosso dall’as-sociazione Gente e Territori. Come a San Martino Buon Albergo, dove alcuni mesi fa è stato aperto il primo ambulatorio in via Roma, an-che in via Libera, a Verona, e nella casa di riposo di Bussolengo i me-dici specialisti visitano gratui-tamente le persone in diffi coltà nel pagamento del ticket, con un reddito tale da non consentire l’e-senzione. L’ideatore del progetto, Sergio Barbieri, chirurgo vascolare, spiega che il progetto “è nato per-ché senza andare troppo distante ci sono vicino a noi tante persone con problemi economici, che spesso gli impediscono di accedere ad alcuni servizi sanitari”. Barbieri sottolinea che si è creato “un vero e proprio team di medici specialisti, organizzati in modo da coprire gli attuali tre ambulatori: si tratta in particolare di pediatri, car-diologi, gastroenterologi, endocrino-logi, oncologi e neurologi, che hanno

messo a disposizione il loro prezioso tempo e le loro competenze per visi-tare le persone bisognose”. Attorno a questa iniziativa si sono

aggregate anche altre associazioni di volontariato, che già operato nel settore. “Si è creata una bella si-

nergia con Caritas Diocesana Ve-ronese, Cesaim e Nadia Onlus. I medici specialisti collaborano con gli altri volontari allo scopo di coordina-re le visite sulla base delle necessità dei cittadini – continua Barbieri -. A fi ltrare le richieste che arrivano sono i centri di ascolto di Caritas, i vo-lontari del Cesaim e gli assisten-ti sociali presenti sul territorio. A questo proposito è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con le orga-nizzazioni di volontariato, per creare

una vera e propria rete della soli-darietà”. Barbieri ricorda che in ospedale “mi sono reso conto che molte persone facevano sempre più fatica a pagare il ticket, per questo stiamo promuo-vendo l’iniziativa, che ha trovato fi n da subito l’appoggio delle istituzio-ni. A benefi ciare del progetto sono in particolare gli anziani e le persone che non riescono più a far fronte ai bisogni più importanti, come quello della propria salute”, aggiunge il re-sponsabile del progetto. “Altri miei colleghi della provincia si stanno interessati all’iniziativa e sono pronti ad aderire, ognuno nel proprio am-bito e in modo del tutto volontario. In questo modo potremo dare un ser-vizio sempre più ampio e puntuale”. Per ulteriori informazioni e per pre-notare visite mediche specialistiche chiamare il numero 3491305840, il martedì e il giovedì dalle 14 alle 16.

Inaugurazione dell’ambulatorio presso la Casa di Riposo a Bussolengo

Inaugurazione dell’ambulatorio presso la Casa di Riposo a Bussolengo

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STORIA DELLA MEDICINA

di LUCIANO BONUZZI

Quando si evoca la fi gura di Elena si fa spesso riferimento, almeno di primo acchi-to, al III libro dell’Iliade: è intenta a ricamare una grande tela che rappresenta i dolori che Achei e Troiani subiscono per sua col-pa, ma giunge Iri e, comparsa sotto false spoglie, la invita ad andare ad ammirare quegli eroi che riempiono la sua fantasia di ricamatrice, così come si presentano sul campo di battaglia che avvolge le mura di Troia assediata. Elena dalle bianche brac-cia, coperta di veli bianchi che ne accen-tuano il candore, si incammina allora verso le porte Scee ed è presa da un dolce de-siderio del primo marito mentre le sfugge una lacrima. Giunta alle porte Scee cattura lo sguardo dei compagni di Priamo che, pur ritenendola simile alle dee immortali, auspicano che se ne vada al più presto in quanto, pur così bella, è stata causa di infi nite sventure. Il vecchio Priamo, tuttavia, la difende e, invitandola a sedere accanto a lui per osservare il “primo marito” e i suoi alleati, commenta che non ha alcuna re-sponsabilità in merito ai dolori che hanno investito Troia, ma “gli dei sono colpevoli”(1).L’immagine qui proposta da Omero è quella di un’Elena francamente narcisista, attenta al proprio fascino dove il candore delle braccia è enfatizzato da quello dei veli; ma si tratta di un narcisismo larga-mente compromesso con tratti di maso-chismo(2): con i ricami che decorano la tela rivive ed ostenta le sventure che lei stessa ha provocato, mentre al ricordo del marito abbandonato e tradito le sfugge una lacri-ma. Elena è una donna femminile che non ha ancora superato le inquietudini, i dubbi e le incertezze psicologiche tipiche dell’a-dolescenza. Del resto, il pensiero della fi glia Ermione, avuta da Menelao, non ha impe-dito la fuga e solo quando è ormai stanca di Paride, il compagno troiano, l’immagine della fi glia le occupa la mente. Un atteg-giamento esistenziale non propriamente materno per cui, tuttavia, non mancano le motivazioni in quanto, ancora bambina, era stata rapita da Teseo vivendo espe-rienze che non hanno verosimilmente fa-

cilitato il superamento delle incertezze che movimentano la fantasia di ogni giovinetta prima di raggiungere l’assetto psicologico della donna adulta. Tanto più che la sua bellezza l’ha sempre accompagnata come un’ombra fatale rendendone problematica la presenza.La bellezza di Elena era il premio che ave-va ottenuto Paride chiamato a fare da giu-dice quando in una celebre contesa fra tre grandi dee -Era, Athena ed Afrodite-, che aspiravano al possesso di una mela d’oro dove era scritto ‘la più bella’, aveva asse-gnato la palma della vittoria ad Afrodite che gli aveva promesso la donna più bella del mondo. Una vicenda contorta in quanto questo possesso altro non era che l’e-

spediente pensato da Zeus per scatenare una guerra in modo da alleggerire la terra dal peso ormai eccessivo dei mortali(3). La bellezza di Elena è, insomma, lo strumen-to di eventi che trascendono la sua per-sona ma è anche l’emblematico premio a cui tende l’aggressività che affi ora in ogni confl itto.Elena che, affascinata da Paride, era fuggita da Sparta con i tesori di famiglia, mentre Menelao - così si dice - era ai fu-nerali del nonno, dopo il tempo condiviso a Troia con il suo seduttore lo vede pe-raltro con occhi diversi. Paride, piuttosto che un eroe, è un uomo d’alcova ed Ele-na è sempre più reticente e riottosa nei suoi confronti, tanto che per concedergli il consumo di un incontro d’amore sono necessari i buoni uffi ci di Afrodite(4). Con la morte di Paride, Elena, che non è don-na da restar sola, si accompagna poi con Deifobo(5) ma il suo animo è ormai no-stalgicamente volto al passato e quando Odisseo, travestito da mendicante, entra in Troia per rubare il Palladio lo riconosce e lo aiuta; d’altra parte, quando poco pri-

ma della caduta della città gira intorno al cavallo di legno abbandonato dai Greci - un inganno di Odisseo - imitando la voce delle mogli dei guerrieri nascosti nel suo ventre(6) non è ben chiaro quali siano le sue aspettative; sembrerebbe, addirittu-ra, che intendesse accendere un’improv-visa quanto sconsiderata battaglia con la improbabile vittoria degli Achei. L’incanto della voce trascende ogni intenzione ed ogni possibile interpretazione. La voce di Elena è, infatti, musica che travolge ogni senno, simile al canto delle Erinni, quel canto “che travolge e sconvolge la men-te”(7). Una voce dalla grande carica sedut-tiva che giustifi ca l’osservazione di Plutar-co quando, tanti anni dopo, per dire delle voci femminili, assimilate alla nudità, rac-comanda che vadano celate con pudore in quanto permettono di cogliere “l’indole, le abitudini dell’animo di chi parla”(8). Caduta Troia il destino di Elena diventa quanto mai problematico: viene, addirit-tura, messa in discussione la sua reale presenza in città. Stesicoro(9), dopo qual-che maldicenza che era stata punita con la cecità, racconta che la vera Elena, un modello di virtù, era nascosta in Egitto mentre a Troia altro non vi sarebbe stato che un fantasma, un eidolon, dissoltosi nel momento dell’incontro con Menelao. Una storia che ha dell’inverosimile se non si considera che Elena è fi glia di Zeus e pertanto, risplendendo di una bellezza dove lampeggia la presenza del divino, può vivere esperienze quanto mai fan-tasmagoriche estranee all’opacità della logica aristotelica.Con l’Odissea la fi gura di Elena diventa dolcemente domestica, oikétis: sempre affascinante, con i capelli bellissimi e con le guance dorate, vive in una stanza intri-sa di profumi e riposa ancora accanto a Menelao. Da perfetta padrona di casa sa mettere gli ospiti a proprio agio versando nel vino un farmaco che seda gli affanni. A Telemaco, venuto alla ricerca di notizie del padre, regala un peplo per quando si sposerà: si tratta di un “ricordo delle mani di Elena”(10). Ormai simile nell’aspetto alla vergine Artemide, piange ricordando l’er-rore che Afrodite l’ha indotta a compiere. Sulla sincerità di questo cambiamento, tuttavia, ha qualche perplessità la cugina Penelope quando commenta che “con l’uomo straniero non si sarebbe unita d’a-more e di letto”(11) se avesse saputo che l’avrebbero riportata a casa. La fedeltà, in effetti, era una pratica estranea alla divini-tà di Elena che, racconta Pausania, dopo

Elena, la Spartana

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tanti mariti sposò anche Achille, laggiù nell’Isola Bianca(12).Sul comportamento di Elena i giudizi non sono stati omogenei(13) anche se, come osserva Domenico Musti(14), la sua flessibilità sentimentale, indotta da Afrodite, non ha mai avuto conseguen-ze irrimediabili, a differenza dell’adulte-rio della sorella Clitemnestra che divina non era. Vi è in Elena un’inafferrabile karis che nella sola bellezza dei capelli, nel candore della pelle e nell’eleganza dell’incedere trova qualche motivo ri-corrente; il suo fascino, al di là di ogni particolare, è pura musica. Della musi-ca non si può sparlare, tanto è vero che Stesicoro avendo perso la vista(15), come si è ricordato, dopo aver fatto pesanti in-sinuazioni sul comportamento di Elena è stato costretto, per ricuperarla, ad una ritrattazione: la Palinodia a cui allude lo stesso Socrate nel Fedro platonico(16).La vicenda di Elena, dal lungo peplo, non ha suggestionato la sola parola poetica dei Greci ma ha coinvolto anche i pittori fin dall’Età arcaica. In un’anfora dipinta da Eutimede, che raffigura il rapimento da parte di Teseo, il consolidato fascino della pettinatura e l’eleganza delle vesti sono ac-compagnati dalla bellezza delle mani che accarezzano i capelli del rapitore(17). Ma è in Età classica, con Zeusi, che si tenta una sintesi visibile della sua carica seduttiva di-stillando quanto di più armonioso si potes-se cogliere nelle più belle fanciulle di Cro-tone(18). Qualche tempo dopo, nel clima raffinato dell’ellenismo, Elena, in una scena di grande movimento, diventa un autentico miraggio con i capelli al vento e con i seni scoperti: così nel mosaico di Pella(19). Ma con il passare del tempo, mentre la sensibilità tradizionale va stemperandosi si guarda ad Elena con un atteggiamento meno benevolo, più problematico che nel passato; del resto, con l’avvento del Cri-stianesimo, si impongono nuovi modelli di femminilità che, fatalmente, incrinano il profilo di questa figlia di Zeus: un profilo divino anche se ha avuto in Tindaro, re di Sparta e marito di Leda, un vero e proprio padre terreno, un padre putativo. Virgilio, con parole esplicite, lascia intende-re quanto sia difficile esprimere un parere definitivo su questa figura femminile. Ele-na non è, certo, un modello di coerenza: infatti, dopo l’episodio del cavallo, quando i Greci dilagano nella città, priva Deifobo delle proprie armi e chiama Menelao con la speranza che avrebbe scordato l’antica offesa. Ed Enea, mentre Troia brucia, la

vede nascosta in un tempio e, preso da rabbia, intende aggredirla ma Venere lo dissuade dal compiere azioni violente con-tro la Spartana in quanto - così dice - la distruzione di Troia è opera degli dei(20). Si tratta dello stesso punto di vista di Priamo ed Elena, ancora una volta, è derespon-sabilizzata pur rivelando tratti di innegabile opportunismo. Ne Le Troiane di Seneca, come era prevedibile, si giustifica e si ab-bandona a lamentele ma Andromaca è diffidente e la considera un’ipocrita dello “sguardo subdolo”(21). La sua prontezza nell’adattamento di fronte all’imprevedi-bilità degli eventi scompare del tutto nei Dialoghi dei morti di Luciano di Samo-sata che vive dopo l’età di Seneca, nel Secondo secolo. In un dialogo ambientato nell’oltretomba Mercurio mostra a Menip-po, interessato a vedere le bellezze degli Antichi, quanto è rimasto di Elena: gli viene indicato un anonimo cranio e Menippo è stupito che per così poca cosa si siano combattute tante battaglie ma Mercurio commenta che se si osservano fiori sec-chi e privi di colore sembrano brutti ma quando sono freschi appaiono bellissimi. Menippo, tuttavia, ribadisce il proprio stu-pore chiedendosi come sia stato possibi-le lottare con tanta violenza per un bene tanto effimero, destinato a sfiorire quanto prima(22). A Menippo, evidentemente, sfugge che è proprio la precarietà del fa-scino femminile che ne alimenta la magia. Anche in altro dialogo lo charme di Elena è cinicamente banalizzato: si racconta di quando, smarrito ogni fascino, era diven-tata una vecchiona con la pelle bianca e il collo lungo, un collo da cigno(23). Elena è ormai vista come una qualsiasi mortale destinata al naufragio nell’uguaglianza che imperversa nel mondo dei morti.Con il tramonto della classicità la storia di Elena non è però dimenticata, ma mantie-ne la vitalità di ogni vero mito. Il suo nome è presente nel Roman de la Rose (24) e Dante la vede nell’Inferno, accanto a Semi-ramide, Didone e Cleopatra(25). Ed ancora una volta, dopo tanti secoli, la sua presen-za ha un’indiscussa centralità nel Faust di Goethe dove si osserva che “bellezza e verecondia non fanno mai strada insieme, mano per mano, nel verde sentiero della vita”: in altre parole la bellezza di Elena è sostanziata dal conflitto. Il poema di Go-ethe, in effetti, non è la tragedia del solo Faust, divorato dall’ansia della conoscen-za, ma è anche la tragedia di Elena e di chi è preso nella rete del suo fascino perché “la bellezza non si può spartire: chi l’ha

posseduta intera preferisce distruggerla, maledicendo ad ogni parziale posses-so”(26). Diverso, d’altra parte, è il parere di Bachofen là dove scrive: “Non per sfiorire tra le braccia di un solo uomo la donna ha ricevuto dalla natura tutto il fascino di cui dispone: la legge della materia respinge ogni limitazione, odia ogni legame e giu-dica quell’esclusivismo come un oltraggio alla sua divinità”. E più oltre, giustificando Elena, lo stesso Bachofen nota: “Elena, la donna lunare, nell’infrangere il matrimonio asseconda non tanto il proprio impulso quanto piuttosto quello di Afrodite, la quale detesta le nozze …”(27). È l’argomentazione di sempre che rimbalza dall’età dei Greci ad oggi.Questione inesauribile quella di Elena: se ne occupano anche Hugo von Hofmann-sthal e Ghiannis Ritsos riproponendo e rielaborando le interpretazioni del mito affiorate rispettivamente con Stesicoro e con Luciano. Elena Egizia di Hugo von Hofmannsthal, che risale al tempo della sua collaborazione con Richard Strauss, è la storia di un Menelao che, perduta-mente innamorato, si trascende in Elena. Questo genero di Zeus, con-fondendo l’immagine del desiderio - l’eidolon - e la magia sprigionata dalla concreta presen-za di Elena, oscilla fra la rimozione nell’in-conscio e l’accettazione dei suoi turbolenti trascorsi sentimentali. In conclusione, pur di ri-avere Elena, il biondo Menelao non rifiuta la realtà ma se ne va con il proprio oggetto d’amore verso un vivere quotidia-no cementato dalla presenza della figlia Ermione: una famiglia modello che si è ricomposta dopo qualche sbandata. Pure Elena sembra accettare questo destino, un po’ grigio e dimesso, e senza esclude-re le proprie infedeltà “vaga sui campi del pentimento!”(28). Elena, la Spartana, dove fare di necessità virtù! L’Elena (29) di Ritsos è, invece, una riflessione sul tempo che si consuma oscurando e disgregando ogni bellezza: Elena, ormai destinata a diventa-re polvere, subisce nel racconto di Ritsos le aggressioni più volgari nel corpo e nello spirito. Ritsos è però un pessimista e sem-bra non sapere che la magia del fascino passa di Elena in Elena conferendo a que-sta melodia il tocco più brioso dell’esisten-za. ‘ : consolatrice, splendente.

NOTE E RICHIAMI BIBLIOGRAFICI1) Omero, Iliade, III, 121 e seg. (trad. R. Calzecchi

Onesti).2) Scrive Helene Deutsch: “molti tipi erotici fem-

minili sono il frutto di un’azione reciproca del narcisismo e del masochismo” (H. Deutsch, Psi-

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STORIA DELLA MEDICINA

cologia della donna nell’adolescenza, trad. I. Daninos-Lorenzini, Torino, Einaudi, 1957, p. 180).

3) C. Keréni, Gli dei e gli eroi della Grecia - I. Gli dei, trad. V. Tedeschi, Milano, Il Saggiatore, 1962, p. 188.

4) Omero, Iliade, III, 380 e seg.5) La vicenda è riferita in racconti post-omerici. Si

veda: Apollodoro, Biblioteca (Epitome, 4, 9), trad. G. Guidorizzi, Adelphi, Milano, 1995, p. 147.

6) Omero, Odissea, IV, 259 e seg.7) Eschilo, Eumenidi, 331 (trad. M. Valgimigli).8) Plutarco, Ammonizione ai maritati, Per le fau-

stissime nozze T. Amati - M. Mastiani, Pisa, Ra-nieri Prosperi, 1807, p. 25.

9) Per questa variazione del mito si rimanda al bel saggio di M. Bettini, C. Brillante, Il mito di Elena. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi, Tori-no, Einaudi, 2002.

10) Omero, Odissea, XV, 126 (trad. R. Calzecchi Onesti).

11) Omero, Odissea, XXIII, 219.12) Pausania, Guida della Grecia, III, 19, 12-13, La

Laconia, a cura di D. Musti e M. Torelli, Milano, Lorenzo Valla - Arnoldo Mondadori, 1991, p. 123.

13) Elena è difesa da Gorgia, da Isocrate e da Eu-ripide con differenti motivazioni. Gorgia ne scri-ve un encomio ricorrendo alle argomentazioni serrate della retorica (Gorgia, Encomio di Elena, in I presocratici, testimonianze e frammenti, Bari, Laterza, 1969, II, p. 927 e seg). Isocrate la difende in quanto portatrice dei valori aristo-cratici della società arcaica: l’origine divina, la bellezza ed il ruolo che ha avuto nel cementare l’unità e l’identità dei Greci quando sono andati a Troia per combattere contro i barbari (M. L. Guardini, Il mito di Elena. Testi di Euripide e Iso-crate, Treviso, Edizioni Canova, 1991, p. 316).

Per Euripide, in versi dove la perplessità scivola nel dubbio sistematico, Elena è una giovane donna preoccupata per la propria virtù e per la propria fama che, intenta a raccogliere “petali di rosa nelle pieghe del peplo”, viene rapita e nascosta in Egitto mentre a Paride, per l’inter-vento di Era, viene consegnata una “bambola d’aria”(Euripide, Elena, 34, 239). la storia di Stesicoro. Il rapimento di Elena, in ogni modo, non è stato oggetto di esclusivo dibattito etico ma ha interessato anche gli storici del costu-me. Sembrerebbe, infatti, leggendo Erodoto, che i rapimenti di donne fossero, in un lontano passato, all’ordine del giorno: in quest’ottica la vicenda di Elena rientrerebbe pertanto in una prassi tradizionale relativamente consolidata. I Greci, del resto, avevano già offeso gli asiatici con il ratto di Medea, almeno secondo la ver-sione dei fatti proposta da parte dei Persiani che giudicano un malfattore chi rapisce una donna ma, a loro avviso, “chi si sforza di vendi-carla è uno sciocco, mentre chi non se ne pre-occupa è un saggio” (Erodoto, Storie, I, 3-4, a cura di G. Metri, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1962, pp. 16-17) in quanto il rapimen-to non sarebbe possibile in chi non è consen-ziente. Si tratta però di una interpretazione di parte, non del tutto convincente. Il rapimento (o la fuga) di Elena è, insomma, al centro di gran-di perplessità ermeneutiche sia sul piano etico che su quello storiografico.

14) Commento in Pausania, Guida della Grecia. La Laconia, cit., p. 250.

15) La transitoria cecità di Stesicoro, dati i riman-di - che caratterizzano anche la vicenda di Edipo - fra occhi ed apparato genitale, può essere intesa come una forma di impotenza

indotta dall’immagine di Elena quale archtipo ‘perturbante’ della femminilità (Sul ‘perturbante’: S. Freud, Il perturbante, in Opere, a cura di C. Musatti, Torino, Boringhieri 1979, IX, pp. 81-114).

16) Platone, Fedro, 243 a 5.17) J. Charbonneaux, R. Martin, F. Villard, La Grecia

arcaica (629-480 a. C.), trad. M. Lenzini e L. So-sio, Milano, Rizzoli, 1969, pp. 328-329.

18) Plinio, Storia naturale, XXXV, 64-66; Miti greci. Archeologia e pittura dalla Magna Grecia al collezionismo, a cura di G. Serra Chiesa e E. A. Arslan, Milano, Mondadori Electa, 2004, p. 59.

19) J. Charbonneaux, R. Martin, F. Villard, La Grecia ellenistica (330-50 a. C.), trad. M. Lenzini, Mila-no, Rizzoli, 1985, p. 103.

20) Virgilio, Eneide, II, 566 e seg.; VI, 511 e seg.21) Seneca, Le Troiane, Atto III, in Tutte le tragedie,

trad. M. Scandola, Milano, Rizzoli, 1958, pp. 105-106.

22) Luciano, Dialoghi, X, 18, in I dialoghi e Gli epigrammi, trad. L. Settembrini, Roma, Casini, 1962, p. 138.

23) Luciano, Dialoghi, XLIV, in I dialoghi etc, cit., p. 628.

24) J. Renart, Le Roman de la Rose ou de Guillau-me de Dole, v. 5332, ed. F. Lecoy, Paris, Librairie Honoré Champion, 1966, p. 165.

25) Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto V, 64.26) J. W. Goethe, Faust, a cura di G. Manacorda,

Verona, Mondadori, 1960, pp. 302, 313.27) J. J. Bachofen, Il matriarcato, trad. G. Schiavoni,

Torino, Einaudi, 1988, I, pp. 30, 310.28) H. von Hofmannsthal, Elena Egizia, in Elena.

Variazioni sul mito, a cura di F. Donadi, Marsilio, Venezia, 2005, p. 173.

29) G. Ritsos, Elena, a cura di C. Stevanoni, trad F. M. Pontani, Verona, Fiorini, 1985.

dei Dott. A. eV. Corato S.n.c.

ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALI

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41VERONA MEDICA

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“ ... Il medico nella relazione persegue l’alleanza di cura fondata sulla reci-proca fiducia e sul mutuo rispetto dei valori e dei diritti e su un’informazione comprensibile e completa, conside-rando il tempo della comunicazione quale tempo di cura”.Così recita l’articolo 20 del nuovo Co-dice di Deontologia medica. La Co-municazione, quale “tempo di cura”, e dunque passaggio ineludibile per

raggiungere il punto di equilibrio tra l’autonomia di scelta del paziente e quella professionale del Medico.Ma per trovarlo, e fare quindi buona Comunicazione, e necessario ac-quisire strumenti e metodi, appren-dere modalità di interazione. Propria al miglioramento di questi soft skills - competenze non tecniche che co-stituiscono un valore aggiunto - la Fnomceo ha scelto di dedicare un

nuovo Corso di Aggiornamento, dal titolo “Comunicazione e perfor-mance professionale: metodi e strumenti”. Organizzato in collabo-razione con il ministero della Salute ed erogato in modalità FAD attraver-so la piattaforma www.fadinmed.it, il Corso e completamente gratuito e fornisce 12 crediti ECM.Il corso parte dai principi fondamen-tali della Teoria della Comunicazio-ne - dalla Pragmatica della Comu-nicazione di Paul Watzlawick, alle funzioni del linguaggio formalizzate dalla teoria linguistica di Roman Ja-kobson, alla filosofia del linguaggio di Grice con le sue massime conversa-zionali -, per arrivare all’esplicitazione di possibili modelli relazionali, alla co-municazione all’inteno di gruppi e alla gestione del conflitto.

La Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute in materia di co-smetovigilanza, ai sensi della normati-va vigente sui prodotti cosmetici di cui al Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009, chiede di infor-mare tutti gli iscritti che il Regolamen-

to prevede, oltre che l’obbligo, per le Aziende distributrici di prodotti cosme-tici, di notificare all’Autorità competen-te in materia di cosmetici (in ltalia è il Ministero della Salute) tutte le segnala-zioni di effetti indesiderabili gravi rice-vute e associate all’utilizzo degli stessi prodotti cosmetici, anche la possibilità che tali segnalazioni all’Autorità com-

petente siano notificate direttamente dagli utilizzatori finali (consumatori o professionisti del settore cosmetico) o dai professionisti del settore sanitario (medici, pediatri, dermatologi, odon-toiatri, farmacisti ecc.) che vengano a conoscenza, nell’esercizio delle loro attività, di manifestazioni di effetti in-desiderabili, gravi e non gravi, a danno dei pazienti, potenzialmente attribuibili a prodotti cosmetici.Le segnalazioni vanno inviate utiliz-zando il questionario scaricabile sul Portale (www.salute.gov.it - sezione “Cosmetici - Vigilanza - Segnalazioni di effetti indesiderabili gravi).

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FNOMCeO

È rivolto in modo particolare ai Medici Competenti, anche se sarà aperto a tutti i medici, il nuovo Corso Ecm Fad della Fnomceo, dal titolo: “Rischio nei video ter-minalisti: il medico competente al lavoro”. Il corso è on line sabato 20 giugno sulla piattaforma Fadinmed ed erogherà 5 crediti Ecm.

Dalla Fnomceo un corso specifico per il medico competente. Il corso, che da sabato 20 giugno è on line sulla piattaforma Fadinmed (www.fadinmed.it), eroga 5 crediti ECM ed è dedicato alle ricadute dell’uso dei vi-deoterminali sulla Salute dei lavoratori

e agli adempimenti medico-legali per rendere sicuri gli ambienti di lavoro. In particolare, si parlerà degli effetti sulla vista, sull’apparato muscolo-schele-trico, e della valutazione dei rischi per impostare un’efficace prevenzione. Il tutto sarà completato dall’analisi pra-tica di casi che pongano quesiti de-cisionali.“Con questa iniziativa – spiega Lu-igi Conte, Segretario Fnomceo e responsabile scientifico del proget-to – la Federazione vuole mettere a disposizione dei medici competenti strumenti sempre più fruibili, anche per facilitarli nell’adempiere agli ob-blighi di aggiornamento previsti dal

Testo unico salute e sicurezza sul la-voro. Il ministero della Salute sta in-fatti cancellando dagli elenchi i medici competenti non in regola con i crediti formativi, che, ricordiamo, devono es-sere per il 70% conseguiti nella spe-cifica disciplina “medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro”. La Fnomceo si sta adoperando per otte-nere una proroga che permetterà ai medici “ritardatari” di mettersi in pari”.A firmare il progetto, insieme al Se-gretario, è il professor Alfonso Cri-staudo dell’Università di Pisa, rap-presentante della Società Italiana Medicina del Lavoro ed Igiene Indu-striale (SIMLII).

Formazione Ecm. Fnomceo: “on line corso Fad ad hoc per medici competenti”

OBBLIGO DI ECM PER CHI LAVORA ALL’ESTERO?

A seguito di numerose richieste di delucidazioni in merito all’obbligo dell’ECM per i medici residenti all’estero o che svolgono attività professionale all’estero ma sono iscritti ad un Ordine dei Medici ltaliano che da loro il diritto di esercitare la professione, credo sia opportuno richiamare alcuni elementi regolamentari per fare la dovuta chiarezza sulla questione.La normativa che regola la formazione continua obbligatoria prevede che tutti i professionisti sanitari, per esercitare la professione, devono far fronte al proprio debito formative acquisendo nel triennio di riferimento 150 crediti formativi.La Determina della Commissione Nazionale per la Formazione Continua del 17 luglio 2013 “Esoneri, esenzioni, tutoraggio individuale, formazione all’estero, autoapprendimento, modalità di registrazione e certificazione” non prevede alcun esonero o esenzione per quei professionisti che per brevi periodi o stabilmente svolgono la loro attività oltre frontiera, tranne per quelli impegnati in attività di cooperazione internazionale riconosciute dalla legge.Fatte queste premesse a parere della FNOMCeO tutti gli iscritti all’Ordine sono obbligati ad acquisire crediti ECM, anche se residenti all’estero o, come nel caso dei medici transfrontalieri, residenti in ltalia ma che esercitano la professione in altra Nazione.Si rammenta che ad ogni buon conto i crediti ECM ottenuti all’estero devono essere validati dall’Ordine di appartenenza con l’abbattimento del 50% e registrati nell’anagrafica COGEAPS. Tale abbattimento può essere evitato con la stipula di accordi bilaterali transfrontalieri tra regioni e nazioni confinanti, con l’eventuale coinvolgimento della FNOMCeO, registrati presso la CN ECM o presso la Commissione ECM della propria Regione.Ad oggi sono stati sottoscritti accordi tra l’Ordine di Bolzano e l’Ordine di Austria, Germania e Svizzera, per il riconoscimento reciproco dei crediti acquisiti nei Paesi firmatari dell’accordo.Riteniamo che solo in presenza di situazioni del tutto eccezionali il professionista che esercita in un Paese estero potrà rivolgere eventuale domanda di esonero direttamente alla Commissione Nazionale ECM.

LUIGI CONTE

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ENPAM

Il medico di medicina generale Alberto Oliveti è stato rieletto pre-sidente della Fondazione Enpam con 164 voti su 174. Oliveti, nato a Roma il 2 agosto 1953, si è laurea-to in medicina ad Ancona nel 1980 ed è specializzato in Pediatria. Nel 2010 è stato eletto vicepresidente dell’Enpam per diventarne presiden-te nel 2012. Sotto la sua guida, l’ente previdenziale dei medici e dei dentisti ha varato le riforme della gestione del patrimonio, della previdenza e dello Statuto. Lavora tuttora come medico di famiglia a Senigallia.Alla vicepresidenza sono stati ricon-fermati l’odontoiatra Giampiero Ma-lagnino e lo specialista ambulatoriale Roberto Lala.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEI membri del Consiglio di ammini-strazione indicati con il voto sono: Stefano Falcinelli, Anna Maria Cal-cagni, Luigi Galvano, Eliano Mariot-ti, Giacomo Milillo, Giuseppe Ren-zo, Giampietro Chiamenti Caldiero, Gianfranco Prada, Riccardo Cassi, Costantino Troise. Per il collegio sin-

dacale: Luigi Pepe, Francesco Noce, Malek Mediati come membri effettivi, mentre i supplenti saranno Giovanni Scarrone, Marco Gioncada e Giu-seppe Varrina.

I PROFILI DEGLI ELETTIPresidenteAlberto Oliveti, nato a Roma il 2 ago-sto 1953, si è laureato in medicina ad Ancona nel 1980 ed è specializzato in Pediatria. Nel 2010 è stato eletto vice-

presidente dell’Enpam per diventarne presidente nel 2012. Sotto la sua gui-da, l’ente previdenziale dei medici e dei dentisti ha varato le riforme della gestione del patrimonio, della previ-denza e dello Statuto. Lavora tuttora come medico di famiglia a Senigallia.

Vicepresidente (libera professione)Giovanni Pietro (Giampiero) Mala-gnino, nato a San Marzano in provin-cia di Taranto, laureato in medicina a Perugia nel 1978 e specializzato in Odontoiatria. Vicepresidente vicario dell’Enpam dal 2012, è anche vice-presidente vicario dell’Adepp, l’as-sociazione delle casse previdenziali private.

Vicepresidente (tutti gli iscritti)Roberto Lala, nato a Roma e laurea-to in medicina nella capitale nel 1977, è uno specialista ambulatoriale con specializzazione in Patologia gene-rale. Vicepresidente uscente dell’En-pam, è anche presidente dell’Ordine di Roma e segretario generale del Sindacato dei medici ambulatoriali (Sumai).

Alberto Oliveti rieletto Presidente dell’Enpam

COMUNICARE IL QUESITO OD IL SOSPETTO DIAGNOSTICOÈ INDICE DI CORRETTEZZA DEONTOLOGICA

E DI BUONA PRATICA CLINICA Alcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudi-ne di richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico.Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica ed al Codice Deontologico (artt. 59, 62) e può in alcune situazioni critiche confi gurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale.È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti • data di emissione del documento in cui viene indicata la richiesta• timbro personale del medico proponente • fi rma (se possibile LEGGIBILE) del medico proponente • infi ne ma non per ultimo: indicazione del motivo e/o del sospetto clinico alla base della richiesta di accertamenti

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ENPAM

Il conto consuntivo 2014 della Fon-dazione Enpam si è chiuso con un avanzo di 1,183 miliardi di euro. Un risultato superiore di 230 milioni ri-spetto al bilancio preventivo.Il patrimonio netto dell’Ente è arriva-to a superare i 16 miliardi di euro (18 miliardi a valore di mercato), con un aumento del 7,9% rispetto all’anno precedente.Il conto consuntivo è stato approvato oggi dal Consiglio nazionale dell’ente previdenziale con 92 voti a favore, 4 contrari e 2 astenuti. Due Ordini non hanno partecipato al voto. “L’appro-vazione del bilancio consuntivo è l’atto conclusivo del nostro mandato 2010-2015 – dice il presidente Alber-to Oliveti –. In questi cinque anni il patrimonio dell’Enpam è passato da 10 a 16 miliardi, il sistema di gestione degli investimenti è stato riformato all’insegna della prudenza, della di-versificazione e della riduzione dei costi. Abbiamo messo in sicurezza le

pensioni, dimostrando una sosteni-bilità a oltre mezzo secolo e abbiamo dato alla Fondazione un nuovo Sta-tuto che dà più voce ai contribuenti e sottolinea il radicamento sul terri-torio”.

PREVIDENZA – Nel corso del 2014 è cresciuto sia il numero degli iscritti attivi (356.375 medici e odontoiatri contro i 354.993 dell’anno preceden-te) sia quello dei pensionati (98.396, compresi vedove e orfani, rispetto ai 95.426 nel 2013).Complessivamente sono aumen-tati i contributi (ricavi della gestione previdenziale), pari a 2,295 miliardi di euro, e le prestazioni pagate (co-sti della gestione previdenziale) che ammontano a 1,390 miliardi di euro.I conti dell’Enpam si sono ulterior-mente consolidati come dimostra il rapporto tra il patrimonio e la spe-sa per le pensioni, che è salito a 12,60 (cinque anni fa era di 10,96).

Ciò significa che, nel caso inverosi-mile in cui nelle casse della Fonda-zione non entrasse più un euro, l’En-pam potrebbe continuare a pagare le stesse pensioni del 2014 ancora per quasi 13 anni (mentre il requisito ri-chiesto dalla legge è di 5 anni).Inoltre il patrimonio al 31/12/2014 è risultato maggiore di 359 milioni di euro rispetto a quello ipotizzato nel bilancio tecnico usato dai mini-steri per certificare la sostenibilità dell’Enpam a 50 anni. “È un’ulteriore conferma significa che siamo sta-ti particolarmente prudenti nel fare previsioni”, commenta il presidente Alberto Oliveti.

GESTIONE DEL PATRIMONIO – Il patrimonio dell’Enpam è investito per il 31% in attività immobiliari e per il 69% in attività finanziarie. Il loro ren-dimento nel corso del 2014, al netto dei costi e delle imposte, è stato di 405 milioni di euro.

DOPPIA TASSAZIONE – Il risultato sconta una penalizzazione di 127,4 milioni di euro a causa della doppia tassazione vigente in Italia. Nel re-sto d’Europa, infatti, gli investimenti patrimoniali degli enti di previdenza sono di norma esenti da imposte, mentre vengono tassate solo le pen-sioni.

Bilancio, nel 2014 avanzo di 1,2 miliardi di euro

SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI(BARRARE)

COGNOME .....................................................................................................................................................................................................................................................................

NOME ....................................................................................................................................................................................................................................................................................

VIA ....................................................................................................................................................................................................................................................N. ................................

CAP ..........................................CITTÀ ............................................................................................................................................................................................................................

TELEFONO ....................................../ ................................................................. ....................................../ .......................................................................

Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale SI NO

Possesso della Specializzazione in Pediatria SI NO

MEDICINA GENERALE PEDIATRIA

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LIBRI RICEVUTI

Un gran bel libro direi, piacevole a cominciare dalle dimensioni, che non spaventano certo.Ottima la tecnica di narratore, da scrittore maturo, avvincenti le storie rac-contate che pur emozionanti, non perdono mai il corretto l’inqua-dramento scientifico. Un libro che si inserisce nel filone della “medicina narrativa”, dove a prevalere non sono la tecnica e la scienza, ma le riflessioni sulle sto-rie di vita di persone che hanno avuto un travagliato percorso di cura dopo il coma.Martedì ore 15,30: colloqui è un libro fatto di racconti suggeriti dai colloqui avvenuti tra medico e fa-miliari di pazienti con gravi danni cerebralio neurologiche. Vicende complesse, alcune a lieto fine, al-tre gravate da importanti disabilità residue che interrogano tutti sulla necessità di riflettere su quanto si sta facendo sul piano della cura e dell’assistenza delle gravi disabili-tà.. Storie che sono probabilmen-te simili a tante altre perché ciò che le accomuna è il tratto umano ed i sentimenti che accompagna-no le persone durante il lungo pe-riodo della riabilitazione. Ogni capitolo ha in sé un messag-gio che il racconto suggerisce: un interrogativo etico, un’analisi dei sistemi di cura, una riflessione sul livello di protezione sociale delle persone con disabilità,..Le espressioni allusive, i tratti simbolici e la vena poetica che traspare condensano il messag-gio, la storia in un oggetto o in un gesto. Non c’è giudizio, non ci sono soluzioni precostituite, non c’è mistificazione del dolore ma la ricerca di entrare dentro questo muro per andare oltre, alla ricerca di una riflessione che accumuni curati e curanti in uno sforzo di comprensione.

Una lettura semplice, scorrevole, divulgativa che avvince il profano ma anche il medico che magari non è mai entrato realmente a con-tatto con le patologie descritte.In fondo, narrare in medicina, si-gnifica cercare di andare oltre gli schemi, oltre la tecnologia, per capire chi c’è dietro, quali siano i limiti e le sofferenze dei pazienti e dei familiari. Non ultimo l’autore, attraverso lo “sguardo sull’altro” rivolge a se stesso i medesimi dubbi, le paure ma anche le spe-ranze perché la cura possa esse-re per tutti un percorso connotato da umanità e rispetto dei limiti. In fondo curanti e curati, davan-ti alle grandi domande imposte dalle limitazioni che la malattia e la disabilità portano con sé sono tutti accomunati dalle stesse emozioni.

Non te lo aspetti mai: uno schian-to sulla strada, sul lavoro, o nel

cervello, e ci si ritrova prigionieri di un corpo che non obbedisce più, di pensieri che non si riescono a comunicare, costretti a dipendere da altri per la soddisfazione di bi-sogni vitali. Spesso col tempo se ne esce, ma non è sempre così.In queste condizioni tutto diventa drammatico, in particolare la co-municazione tra chi è ricoverato (o i suoi familiari, più spesso) e chi lo ha in cura: il medico deve assi-curarsi che chi lo ascolta realizzi a pieno la situazione; chi ascolta oscilla tra due stati d’animo oppo-sti: la certezza che tutto finirà pre-sto per il meglio o il terrore di ri-trovarsi in una tragedia senza fine. I colloqui diventano così le tappe di un percorso difficile e delicato in cui i passi sono le parole di chi cura e quelle di chi ascolta, i dati strumentali e le speranze, il futuro da affrontare e la paura di farlo.Il Dr. Renato Avesani, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’ospedale di Negrar, vive in prima persona queste situazioni e alcune le ha raccolte nel libro che ha come titolo Martedì ore 15,30, colloqui (Smart Edizioni- costo 12 euro) dando risalto agli aspetti umani più che a quelli strettamen-te medici.infine il commento di Avesani: «Ecco, forse qualche storia merita di essere sfogliata con un atteg-giamento nuovo, alternativo e sin-cero – –. Di essere raccontata, in punta di piedi, nella consapevo-lezza che il tentativo di immede-simarsi nelle vite degli altri è sem-plicemente maldestro e rischia di non rendere pienamente giustizia del loro modo di sentire. Un viag-gio nell’umano, tralasciando, per questa volta, i numeri e le stati-stiche».

RENZO BASSI

Martedì ore 15,30, colloqui: quelle parole diffi cili da dire

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GIOVANI E PROFESSIONI

S.O.S. – Sostituzioni

ALBANESI FEDERICA Via Vasco De Gama 2 Verona NO 338 5037198 ALDEGHERI VITTORIA Via Nazionale 17/A San Martino Buon Albergo NO 347 4534626 ALI AHMAD SHWAN Via Bortolazzi 12 Castel d’Azzano NO 340 5851335 AMBROSI ENRICO Via M. Teresa di Calcutta 2 Legnago NO 349 1579083 ANDREOLI BEATRICE Via Dante Alighieri 29 Valeggio sul Mincio NO 347 3333714 ANTON GENAN Via Palazzina 3 Verona NO 347 6859953 ARMANI ROBERTO Via Cengia 89 San Pietro Incariano NO 368 283740 045 6850094AVESANI MARTINA Via Fiordiligi 17 Verona NO 340 3296245 AZZALI ANNA CHIARA Via Sansovino 11 Verona NO 045 575798 373 5036908BACIGA CHIARA Via Rovereto 12 Verona NO 045 8344175 348 0166909BAR MARIANA Via San Rosso Bussolengo NO 346 8203148 045 7500193BARAKAT ZIAD Via Attilio Mori 12 Mantova NO 345 3463503 BARTOLI CRISTOPHER Via Trento 11 Verona NO 328 6911432 BASCHIROTTO CINZIA Verona NO 349 1258067 BAZZANINI NOEMI NO 347 5935206 BELLINA FRANCESCA Via F. Perlini 2 Verona NO 338 6725504 BENEDETTI FRANCESCA Via Ex Internati 26 Pescantina NO 340 0505545 340 9766903BERTOLINI ELENA Via Bezzecca 3 Verona NO 347 7860723 BIANCHI ANNALISA Via Aquileia 14 Verona NO 339 8986756 BIASI CATERINA Via Sole 9 Verona 340 4878446 BIASIOLO MONICA NO 349 1422810 BISTROT CATERINA Via Ognissanti 4 Verona NO 349 5344121 BITIRE ELENA Via Paolo Borsellino 45 Bonavigo NO 348 2286620 BOMBOI MARCO Vicolo Dietro S. Andrea 13 Verona NO 045 8016089 338 1806830BONASIA TERESA NO 328 3649861 BONDI’ VINCENZO Via Nerio Toffaletti 4 Verona NO 333 3606318 BONETTO JACOPO Via Monti Lessini 145/A Verona NO 340 5056429 BORTOLETTI STEFANO Via Savonarola 17 Legnago NO 340 3801531 BRAGANTINI GIULIA Via Giovanni Prati 27 Verona NO 349 8184299 BRESSAN MARTINA NO 339 4422030 BRIGO MARTINA Via Copparo 12/D Verona NO 392 0946433 BRUNELLI CLAUDIO Via Molino 24 Nogara NO 339 8424561 BRUNELLI MARTA Via Imola 10 Verona NO 393 5686430 BURATO GIULIA Colognola ai Colli NO 340 7814158 BUSTI FABIANA Via Martiri della Libertà 2 Nogarole Rocca NO 045 2520488 349 6778910CACCIAMANI GIOVANNI Verona NO 340 2491750 CALIARI CESARE Via Mons. Carraro 11 Verona NO 349 4721626 CANDIAN TOMMASO Via Nuova 19 Villanova (RO) NO 347 9081487 CAPONE SUSANNA Vicolo Teodorico 44 Salionze NO 335 6893809 CARBONE GIUSEPPE Via delle Agostiniane 29 Verona NO 045 8348296 333 4729557CARLI ALBERTO Via S. Eugenia 57 Pressana (VR) NO 340 9231607 CASTINO EVA Via Paolo Sarpi 30 Verona NO 349 1617635 CAVALIERE ELENA Via Scuderlando 80 Verona NO 333 4003601 CERAVOLO ROSSANA Via Polesine 65 Verona NO 338 3641543 340 1676443CERNILEVSCHI NINA Via San Martino 16 Peschiera del Garda NO 380 4906189 COCCO VALENTINA Via Italia Nuova 4 Illasi NO 348 7906813 COGO ILARIA Via Rovigo 14 Legnago NO 347 2619594 COLLETTA GIULIA Via Del Risorgimento 34 Verona NO 347 8453814 CORDIOLI ANNA Via Del Bersagliere 1 Villafranca di Verona NO 340 2987928 COSTANZO ALESSANDRO Via Corfù 5 Verona NO 392 4645018 COVOLO CATERINA Via degli Scaligeri 2 Valeggio sul Mincio NO 348 3015866 DA PRATO GIULIANA Via Macello 4 Verona NO 339 6606559 DALCEGGIO DANIELA Via VIII Marzo 45 Trento NO 340 3538104 DE CARO IOLANDA Via Verde da Salizzole 7 Verona NO 320 4860202 346 1878315DE VLIEGHER EVELIEN Via S. Monica 10 Albignasego NO 392 1617323 DEOTTO NICCOLO’ Via F. Perlini 2 Verona NO 347 5823912 DEPLANO EMANUELA Via G. Campania 11 Verona NO 340 9331099 DI SARRA DANIELA Via Marin Faliero 30 Verona NO 347 8495611 DILDA ALICE NO 347 1574173 EDERLE FRANCESCO Via Sandro Pertini 20 Grezzana NO 348 9532322 EPURE MIHAELA CRISTINA Via Benassù Montan. Verona NO 392 7509915 045 8400667FAINELLI GIULIA Via G. dell’Acqua 31 Bardolino NO 347 8921208 FERRARI FEDERICO V.le Europa 15 Grezzana NO 340 0587506 FILIPPINI GIULIA MARIA Via Roma 109 Gazzo Veronese SI 339 2505919

MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALECognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2

La Redazione di Verona Medica ha preso atto che molti degli annunci pubblicati sono datati e non più pertinenti. Di conseguenza ha optato per resettare i testi fin qui pervenuti.Dal prossimo numero quindi questo elenco verrà completamente annullato.Chi fosse ancora interessato a comparire in questa rubrica è pregato di compilare l’apposito tagliando riportato a pag. 45 e inviarlo alla segreteria dell’Ordine (Via Locatelli 1, 37122 Verona).

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GIOVANI E PROFESSIONI

Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2

FIN ALESSANDRA Via Baratin 14 Ronco all’Adige NO 347 0146494 FINETTO GIOVANNI Via Brigata Regina 40 Verona NO 389 2727713 045 8901622FORIERI ELISA Via Ruffo Verona NO 340 8742930FORMAGLIO ANDREA Via Ferruccio Cusinati 136 Castagnaro NO 328 5354060 FORMENTINI LETIZIA Via A. Messedaglia 263 Villafranca NO 348 9255680 FORMIGARO LICIA Via Umbria 19 Verona NO 349 4745780 FRAIZZOLI LUCA Via Scuderlando 211 Verona NO 320 0872173 FRIZZIERO MELISSA Mantova NO 342 6235955 GELMINI VALENTINA Via Urbano III 30 Verona NO 347 5045135 GERMENIA SILVA Via Chioda 18 Verona NO 339 5240552 GIANNINI GIACOMO Via Caserma Ospital Vecchio 13 Verona NO 340 0625481 GIARLETTA MARIO Via Marsala 39/C Verona NO 340 4664682 GRANATO ANNA Via Marsala 16 Verona NO 349 4120479 GRAVINA GIACOMO Via Ugo Zannoni 10 Verona NO 346 3356637 GUARDINI NADIA Via Gela 31 Verona SI 349 2325336 045 566969HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio NO 339 4573366 045 6106013IDOLAZZI CHIARA Via C. Colombo 1 Negrar NO 340 8445299 IELASI MARIANGELA Via Monte Baldo 40/F Garda NO 393 3671196 IUORIO ALESSANDRO NO 333 6831575 08254 401083KALOUT KAMEL Via Scuderlando 126 Verona NO 347 6724694 392 3420052KUZINA ANNA Via G. Matteotti 7 Bussolengo NO 388 7260070LAURENTI ALESSANDRA Via Delle Are 8 Torri del Benaco NO 328 0011212 LAVORGNA BARBARA Via G. Favretto16 Verona NO 329 4239871 LAZAR ANGELA Via L. Spallanzani 4 Verona NO 327 7555895 LISTA ENRICO Via Monte Tomba 22 Cerea NO 348 8210409 LONARDONI FABIO Via S. Maria in Stelle 5/C Verona NO 349 0062116 MAFFEIS VALERIA Lungadige Matteotti 3 Verona NO 349 3930668 MAGAGNA LINDA Via Tramigna 5 Soave NO 346 5090409 MAGALINI FEDERICA Via Fonte Menago 4 Cadidavid NO 340 9697268 MAGNANI MARGHERITA Via Risorgimento Verona 348 2658454 MAGRINELLI FRANCESCA Via G. Leopardi 11 Soave NO 340 8776021 MARCHESINI GESSICA Via Antonio Salieri 31/B Verona NO 340 7995921MARCOCCI ALESSANDRO Via Trieste 3 Verona NO 349 4082423 MARCONI VALERIA Via S. Matteo 26 Soave (VR) SI 349 1857154 MARIOTTO ARIANNA Via Pola 12 Verona NO 347 2479985 MARIOTTO OLGA Via Fiume 28/P San Bonifacio NO 349 7282795 045 7614468MASIERO MARINA Via Tesi 40/A Verona NO 347 2411450 MASSARUTTO ALESSIA Via Aldo Moro 1/A Sommacampagna SI 328 2660746 MATTIUCCI ALESSANDRA Via Scala Santa 6 Verona NO 349 1886202 MAZZEI FEDERICA Str. A. Provolo 25 Verona NO 338 8926070 MAZZI SARA Piazza Zodiaco 36 Bussolengo NO 340 4157583 MELOTTI CAMILLA Piazza G. Marconi, 19 Bosco Chiesanuova NO 320 2586564 MERLIN GABRIELE GIOVANNI Via Marin Faliero 30 Verona NO 340 1533950 MERRINO MICHELANGELO Via Muro Padri 17 Verona NO 327 8889333 MORANDINI BIANCA STELLA Rivoli Veronese NO 338 1439733 MORANDINI ELEONORA NO 333 7123732 MORATELLO FRANCESCO Via Torino 15/A Peschiera D/G NO 328 2710775 NARDI CHIARA Via Tombole 157 San Bonifacio NO 338 2828566 045 7614716NGANDIE NJONOU MILLY Via Monte Ortigara 25/B Verona NO 329 6190690 NICOLI PAOLA NO 346 8079575 PAIANO JACOPO Via Regina Adelaide 12 Verona NO 348 9238476 PAPOLA DAVIDE Via Calatafimi 6/A Verona NO 328 3738807 PASETTO TRYSA Via Roveggia 27 Verona SI 339 7286242 PASINI ALBERTO Via Marmolada 6 S. Martino B.A. SI 328 8832413 PAVAN FEDERICA Via Scrimiari 45 Verona NO 349 4698739 PENTA ELENA Verona NO 339 1720310 PERONI MARIANA Via Danieli 6 Verona NO 347 1218310 PERRONE DOMINGA Via Rovereto 17 Verona NO 329 1257481 PICCINO MARCO Verona NO 340 0537209 PICCOLI MARCO P.za del Combattente 3 Illasi NO 348 2585314 045 7834627PIGHI ANDREA Strada per Montecchio 6 Verona SI 340 0671750 POZZERLE MARIA Via Zoppega 16 Monteforte d’Alpone NO 045 6100370 340 9409403POZZERLE MARIA Via Zoppega 16 NO 340 9409403 PRANDO SILVIA Viale Europa Vigasio SI 349 1880958 PRETO MARIKA Via Gioberti 20 NO 349 4641934 PRIVIERO MARCO Via Scrimiari 45 Verona NO 348 1682400 PROCESSALI TANIA Via Fusara 9 Verona NO 340 8231688 QUINTO LEVIO Via Prognetta 13 Pescantina NO 340 2937693 RAIMONDO DANIELE Via Abruzzo 22 Verona NO 338 6625355 RAPAGNA FRANCESCA Via P. Querini 5 Verona NO 333 4193398 RIGO FRANCESCA Vic. S. Maria In Organo 1 Verona SI 335 5941022 RINALDI CATERINA ANNA Piazza Vescovado 1 Verona SI 340 5199461 ROMANO SIMONE Via Aquileia 22 Verona NO 340 7767004 RUSSO ALESSIO Via Trieste 60 Verona NO 345 2197047RUSSO VINCENZO Via C. Collodi 81 Villafranca di Verona NO 349 3620634 RUTA ELENA Via Ponte Asse 13 Albaredo d’Adige SI 347 2597635 SABBAGH DANIA Via Donatori di Sangue 2 Roverchiara NO 392 3341657SANSOTTA NAIRE Via Aquileia 22 Verona NO 329 7158223 SAVVAKI KALLIOPI Via Scuderlando 161/B Verona NO 347 0940738 SAY SVITLANA Via Marsala 37/B Verona NO 388 8928095 SCARSINI ROBERTO Via Garibaldi 113 Villafranca (VR) NO 340 2737500 SCHIRALDI MARIA EMANUELA Via Ca’ di Cozzi 8 Verona NO 380 3662966 SERBUSCA DORIN Via B. Romagnoli 84/A Verona NO 045 8903064 348 8567639

48 VERONA MEDICA

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GIOVANI E PROFESSIONI

ABDUL JABBAR ALI Via B. Scalari 14 Piubega (MN) 320 6155026AGRESTI LUIGI Via G. Trezza 36/A Verona 340 4069008AKASHEH GEORGE Via Del Capitel 13/E Verona SI 320 882311 340 0910058AVESANI MARTINA Via Fiordiligi 17 Verona NO 340 3296245BARAC ALA Via Gen. Dall’Ora 54 Monzambano 340 0699282BARAKAT ZIAD Via A. Mori 12 Mantova 345 3463503 342 5703473BIZZOTTO CARLA Verona 0424 220381 349 7307140BONASIA TERESA Via Delle Polidore 5 Verona 328 3649861 328 3649786BORGHESANI MARISA Via Pradelle 57 Verona SI 360 566631 340 1461078BRUNI FRANCESCA Via Vincenti 1 Verona SI 347 9713662CERAVOLO ROSSANA Via Polesine 65 Verona 338 3641543 340 1676443CERNILEVSCHI NINA Via S. Martino 16 Peschiera del Garda NO 380 4906189CIRELLI MARTA Via M. Gentilin 29/B Verona SI 347 4843083DE VLIEGHER EVELIEN Via S Monica 10 Albignasego 392 1617323DEPLANO EMANUELA Via Colombine 5 Verona 340 9331099EPURE MIHAELA CRISTINA 392 7509915 045 8400667FABBRICI ROMINA Via Dei Bursi 22 Oppeano SI 3385959949FAKES BOULOS Vicolo Menago 34 Bovolone 045 7101082 349 1828271GIARLETTA MARIO Via Marsala 39/C Verona NO 340 4664682GRAMAGLIA MARIA Via Almerini 06 Legnago SI 334 9467133HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio 339 4573366JAFFAL YOUSSEF Via Gramsci 8/A Castel d’Azzano 338 1147021KALOUT KAMEL Via Scuderlando 126 Verona 347 6724694 392 420052LAVORGNA BARBARA Via Favretto 16 Verona 329 4239871MAGNANI MARGHERITA Via Risorgimento Verona NO 340 2658454MARIOTTO OLGA Via Fiume 28/P San Bonifacio 349 7282795MAZZI SARA Piazza Zodiaco 36 Bussolengo NO 340 41575583MELLA ROBERTA Via F.lli Bandiera 42 Legnago SI 339 5739126PASQUINI ANNA Via C. Cadrega Verona 349 7288070PAVAN FEDERICA Via Scrimiari 45 Verona NO 349 4698739PJESHKA MYRVETE Viale Spolverini 112 Verona 338 4174551RIGON ANTONELLA Via Scuderlando 124 B Verona NO 333 6284415RIGOTTI ERICA Via V. De Gama 1 Negrar SI 340 1956361ROMANO SIMONE Via Aquileia 22 Verona 340 7767004STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel d’Azzano 333 4890436TESINI ROBERTA V.le della Repubblica 45 Verona SI 348 2900533TURATI MARIA GRAZIA Via S. Antonio 50 S. Martino B.A. 335 6302775ULMI DANIELA Via A. Vivaldi 7 Tregnago 340 2335107VENERI ANTONIO Via Stra’ 57 Caldiero 045 7652948 340 0715390VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/A Castel d’Azzano 347 7861608 328 9067502VITTORII SILVIA Via Asiago 9 S. Martino Buon Albergo NO 349 0723633VOLPE GIUSEPPE Via Montesin 38 Cola’ di Lazise 335 6763374

Cognome - Nome Via Località Spec. in Pediatria Telefono 1 Telefono 2

MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIA

SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona NO 347 2313146 393 0468005SIPALA STEFANIA Via San Rocco 2 Tezze di Grigno NO 346 2199098 SIVERO VALENTINA Via Bertoldi 2 Verona NO 347 5892542 SOLDANI DARIA Via R. Ruffilli 2947 Zimella NO 347 6301811 SPADA ELISA Via Pigna 9 Soave NO 347 9731935 SPEDICATO DANIELE Via Pietro Meloni 5 Verona NO 349 2927228 SULCE GENTIAN Via Dei Bevilacqua 5 Verona NO 398 0982451 SURANO MARIA GRAZIA Lug. Cangrande 8 Verona NO 3491949826TABARCEA NATALIA Via Palazzina 76 Verona NO 345 4240348 TACCHELLA ALESSANDRO Via A. Catalani 3 Verona NO 348 8166605 TAHA ABED Via Aldo Moro 38 Sossano (VI) NO 380 9071259 345 4169805TANTILLO ILARIA Via Garibba 5 Verona NO 349 1028616 TATTI MARIA FATIMA Via Legnago 39 Verona NO 347 9341350 TOFAN LILIAN Via Monte Belloca 25 Verona NO 388 4717634 TOMEI PAOLA Via Mezzomonte 38 Verona NO 348 8752766 TORRESANI STEFANIA Via Don Luigi Benassuti 2 Cerea NO 340 3934368 TRUBIAN ALESSANDRA Via Calatafimi 2 Verona NO 347 7853957 TURATI MARIA GRAZIA Via S. Antonio 50 S. Martino B.A. NO 335 6302775 VALLICELLA ELISA Via Ronchi 4/B Alpo di Villafranca NO 346 6784522 VENERI ANTONIO Via Stra’ 57 Caldiero NO 340 0715390 045 7652948VENTURINI VALENTINA Via Fratelli Bandiera 8 San Giovanni Lupatoto NO 320 0898067 045 2225302VERALDI VITALIANO Via Arnolfo Di Cambio 16 Verona NO 045 561407 328 5679985VIARO TIZIANA Via Dietro Listone7 Verona NO 340 5715075 VIGNOLA PAOLA 349 6938124VITTORII SILVIA Via Asiago 9 S. Martino Buon Albergo NO 349 0723633 VOLPE GIUSEPPE Via Montesin 38 Cola’ di Lazize NO 335 6763374 WEYNE MAGNUS FERNANDA Via Carlo Del Prete 2 Verona NO 045 8166039 ZAHER KARIM Lung. Matteotti 13/G Verona NO 331 4701968 ZAMBALDO SILVIA Via C. Battisti 61 Colognola ai Colli NO 347 4965866 ZAMPIERI ELISA Via Valpantena 46/A Verona NO 340 3739880 ZAMPIERI RICCARDO Via Quadrelli 65/B Ronco All’adige NO 342 7662200 ZANOTTI SERENA Via Albino Casella 1 Dossobuono NO 340 3494139 ZEMINIAN STEFANO Via San Felice Extra 2/B Verona NO 335 1436951 ZENORINI ANDREA Via Siedlce 21 Pescantina NO 340 6031137 340 9768134

Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2

49VERONA MEDICA

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TEMPO LIBERO

Si raccomanda di segnalare alla Redazione le inserzioni andate “a buon fi ne” per per-metterne la “Clearance”. La Redazione prov-vederà comunque alla sospensione degli annunci dopo un certo numero di pubblica-zioni. Si accettano solo annunci “brevi”.

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50 VERONA MEDICA

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