Opuscolo 2007 nuove strutture locarno

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Nuove strutture Base aerea Locarno

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N u o v e s t r u t t u r e B a s e a e r e a L o c a r n o

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Indice

Saluto del Comandante Forze aeree

Saluto del Comandante Base aerea Locarno

Le Forze aeree

Le attività presso la Base aerea di Locarno

La scuola piloti

Scuole e corsi esploratori paracadutisti 83

Il sistema di ricognizione ADS 95 drone

Base logistica dell’Esercito

Skyguide

SPHAIR - il primo passo nell’aeronautica

Le nuove infrastrutture

L’aeroporto cantonale di Locarno

La storia della Base aerea di Locarno

I velivoli militari che hanno operato a Locarno

I capi della Base aerea dal 1940 ad oggi

Le ricadute economiche

Il futuro della Base aerea di Locarno

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Impressum

Autore ed editore: Forze aeree Base aerea Locarno Redazione: col Tiziano Ponti con la collaborazione di col Beat am Rhyn, col SMG Beat Herger, magg Marco Hofmann, Carlo Manea, arch. Ernesto Wisler (armasuisse), Giorgio Fantone (skyguide), Raffaele Balestra (Base logistica dell'Esercito),ing. Davide Pedrioli (aeroporto cantonale), Edgardo Rezzonico (parte storica)

Grafica: Studio Grafico Antonio Fasola, CH-6814 Lamone Stampa: Società d’arti grafiche già Veladini & co SA, CH-6903 LuganoFotografie: copyright Forze aeree

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4 Saluto del Comandante Forze aeree

In tempi nei quali il processo di ridimensionamento prevale su quello di sviluppo un evento quale l'i-naugurazione della base aerea di Locarno fa molto piacere. In considerazione delle attuali misure dirisparmio la messa a disposizione di circa 30'000 metri cubi di struttura moderna per le esigenze delleForze aeree non è per nulla ovvia. Sono orgoglioso di questo. Esprimo la mia gratitudine e la mia rico-noscenza a tutti coloro che hanno contribuito al conseguimento di questo obiettivo.

La base aerea di Locarno dispone finalmente di installazioni adeguate che possono essere presenta-te con orgoglio anche verso l'esterno. Se si parte dal presupposto che la prima impressione è quellache resta nella memoria, oggi facciamo qualcosa anche per l'immagine delle Forze aeree e quindidell'Esercito. Con questo non voglio dire che i vecchi hangar di legno che tuttora riempiono il mio

animo di nostalgia non abbiano a loro volta dei lati positivi. Quando si parla di sicurezza, benessere ed efficienza sul postodi lavoro la nostalgia è tuttavia fuori luogo. La lunga attesa è ora terminata. Le Forze aeree sfrutteranno al meglio le fun-zionali installazioni offerte da queste nuove costruzioni e ristrutturazioni.

Le nuove strutture contribuiscono a rafforzare la posizione di Locarno quale importante ubicazione delle Forze aeree. Altempo stesso viene consolidata la base per la realizzazione del Concetto relativo agli stazionamenti (oltre il 2012) per laBase aerea di Locarno. I ruoli previsti per Locarno sono: ubicazione della scuola per piloti delle Forze aeree con selezio-ne e istruzione di base dei piloti (centro dei simulatori PC-7), centro d'istruzione degli esploratori paracadutisti, Airbase ditrasporto aereo, ubicazione d'impiego per parti della squadra di trasporto aereo e operazioni di trasporto aereo nella Sviz-zera italiana, ubicazione del servizio di volo di puntamento a favore delle piazze d'armi CDA nonché ubicazione di allena-mento e d'impiego per il sistema di ricognitori telecomandati ADS-95.

Desidero inoltre sottolineare che la costruzione e la ristrutturazione dell'infrastruttura tengono conto anche della prote-zione dell'ambiente. Nel quadro del programma Energia-Svizzera è stato installato un impianto per la produzione di ener-gia elettrica alternativa (fotovoltaica). L'impianto produce circa 78'000 kWh all'anno. Durante le giornate estive sarà quin-di possibile risparmiare una somma ragguardevole nell'ambito delle spese energetiche, per esempio nel campo del raf-freddamento del simulatore PC-7 e di altri sistemi.

Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di questo progetto. Si tratta in par-ticolare di armasuisse Immobili, dello Stato maggiore di pianificazione dell'esercito, del team di pianificazione con archi-tetti e ingegneri, degli artigiani, della direzione dei lavori, dell'UFAC e non da ultimo del Comune d'ubicazione.

Una cosa è certa: siamo entusiasti della nuova infrastruttura!

Comandante di corpo Walter KnuttiComandante delle Forze aeree

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Il 25 maggio 2007 sarà inaugurata presso l’aeroporto militare di Locarno una nuova importante tappadel progetto d’ammodernamento. Una vera e propria metamorfosi che, nel giro di pochi anni, ha por-tato alla completa sostituzione e trasformazione delle infrastrutture risalenti in parte agli anni Qua-ranta. L’ultimo tassello di questa trasformazione si concluderà nel 2008 con il risanamento della caser-ma ufficiali.Questo opuscolo ha lo scopo di presentare alla popolazione le nuove infrastrutture, la storia, i compitie l’importanza delle attività che si svolgono presso la Base aerea di Locarno.Pongo l’accento sul fatto che la messa in servizio dei nuovi impianti non sottintende un aumento delleattività, infatti queste resteranno stabili sui livelli già registrati negli anni scorsi.

L’aeroporto è da oltre mezzo secolo identificato come la culla dell’aviazione militare svizzera. Infatti, dal 1941 in poi, laselezione e l’istruzione di base di tutti i piloti militari si sono svolte esclusivamente presso lo scalo situato sul Piano diMagadino. Nonostante le varie riforme e le misure di risparmio che nel corso dell’ultimo decennio hanno forzatamenteportato alla chiusura di molti aeroporti militari ed alla riduzione delle flotte di velivoli, la Base di Locarno è sempre stataconfermata come luogo ideale per la formazione dei piloti. A questa vocazione si sono poi aggiunte negli anni anche altreimportanti attività, come quella della selezione e l’istruzione degli esploratori paracadutisti e, rispettivamente, quella deltrasporto aereo con ala rotante. Dalla fine degli anni Novanta la Base di Locarno è pure diventata un centro d’appoggioper i velivoli da ricognizione teleguidati (drone) ed ha acquisito nuove competenze tecniche. Delle cinque Basi aeree rima-ste alle Forze aeree in tutta la Svizzera, quella locarnese resta l’unica situata a sud delle Alpi.

Siamo coscienti e molto sensibili al fatto che le attività svolte possono arrecare anche dei disturbi, e per questo cerchia-mo costantemente di adattare sia i mezzi che le procedure per limitare al minimo indispensabile le emissioni. La messain servizio di un nuovo simulatore di volo è sicuramente uno dei segni tangibili in questa direzione.Bisogna d’altronde rilevare che l’indotto economico non è indifferente, in quanto i posti di lavoro qualificati sono una set-tantina presso la Base di Locarno ai quali se ne aggiungono un pari numero presso le officine della RUAG di Lodrino, atti-vità questa che dipende indirettamente da quella svolta a Locarno. Annualmente la Base acquista in zona beni e serviziper un importo di 1,2 milioni di franchi, ai quali si aggiungono poi i circa 60 milioni investiti nell’ultimo decennio per l’am-modernamento delle infrastrutture.

Con la messa in servizio delle nuove infrastrutture si consolidano le premesse affinché le attività delle Forze aeree e lerelative ricadute economiche siano assicurate anche in futuro.

col Tiziano PontiComandante Base aerea Locarno

Saluto del Comandante Base aerea Locarno

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6 Le Forze aeree

L’Esercito e i suoi compiti

La Svizzera non è attualmente esposta ad alcuna minac-cia militare convenzionale. Possono trascorrere anniprima che si affacci nuovamente un simile pericolo. Lastoria insegna però che questa condizione non può consi-derarsi stabilmente acquisita. Per rafforzare l’attualesituazione di stabilità e garantire alla popolazione ladovuta sicurezza, la Svizzera, pur restando fedele alla tra-dizione di Stato neutrale, promuove una strategia inte-grata che si basa sui concetti di “Sicurezza attraverso lacooperazione” e di “Sicurezza del territorio e difesa”.Nell’ambito di questi due concetti, i compiti assegnatiall’Esercito sono i seguenti:

• Contribuire al sostegno internazionale alla pace ed allagestione delle crisi;

• Garantire la sicurezza del territorio e la difesa;• Assicurare impieghi sussidiari per la prevenzione e la

gestione di pericoli esistenziali (per es. aiuto in caso dicatastrofe, impieghi d’appoggio e di sicurezza in aiutoalla polizia o al Corpo delle guardie di confine).

Tutti i tre compiti hanno un’importanza fondamentale perla sicurezza della Svizzera e, perciò, l’Esercito svolgeràanche in futuro un ruolo importante per il promovimentodella stessa.

In caso di una crisi, il limitato tempo di preavviso nonpermetterebbe di ricostruire ex novo le competenze inambito di difesa nazionale. In modo particolare per i set-tori altamente specializzati e tecnologici quali le Forzearee, è indispensabile disporre di un certo equipaggia-mento e mantenere un livello di conoscenze minime sulquale poter costruire velocemente in caso di necessità.Per impedire, in caso di crisi, il crearsi di un vuoto stra-tegico nel cuore del continente, occorre un’adeguatacapacità permanente di difesa.

L’importanza dello spazio aereo

Lo spazio aereo svizzero è un crocevia nel cuore dell’Eu-ropa come lo sono le strade e la ferrovia nel traffico ter-restre. Di conseguenza le nostre aerovie vengono utiliz-zate intensamente. Gli aspetti economici rendono attrat-tivo il sorvolo della Svizzera per il traffico aereo europeosia civile che militare. In proposito l’ONU per esempio hapotuto risparmiare oltre 100 milioni di franchi fino allafine del 2000 in occasione dei trasporti aerei nel quadrodella missione di pace nei Balcani. In caso di crisi inEuropa, lo spazio aereo svizzero diventa interessante perla sua situazione centrale nel continente e anche perchépresenta numerose zone d’ombra radar dovute alle con-dizioni topografiche. Le operazioni aeree hanno luogopraticamente senza preallarme e non sono prevedibiliper quanto riguarda l’orario, il luogo dell’incursione e ladirezione. Per assicurare un controllo del traffico aereo èindispensabile disporre in permanenza di un sistema disorveglianza e di un servizio di polizia aerea analoga aquella stradale.

Il contributo delle Forze aeree alla sicurezza

Le Forze aeree svolgono un ruolo importante nell’ambitodei tre compiti principali assegnati all’Esercito per garan-tire la sicurezza. Infatti, esse:

• Svolgono missioni di supporto alla pace come da esem-pio nei Balcani mettendo a disposizione delle Forze

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internazionali personale ed elicotteri per la sorveglian-za ed il trasporto;

• Svolgono missioni umanitarie e di aiuto in caso di ca-tastrofe mettendo a disposizione delle organizzazioniinternazionali elicotteri per il trasporto di viveri e feriticome in Albania, Sumatra o nella vicina Austria;

• Collaborano attivamente con tutte le nazioni limitrofeper migliorare la gestione ed il controllo dello spazioaereo e svolgono regolarmente esercitazioni per pro-muovere i legami internazionali;

• Salvaguardano la sovranità sullo spazio aereo (analo-gamente al compito della polizia stradale) e, se neces-sario, assicurano la difesa aerea;

• Tramite sensori ottici ed elettromagnetici acquisisco-no informazioni per istanze militari e politiche ed alle-stiscono il quadro della situazione aerea;

• Assicurano il trasporto, l’approvvigionamento e la mo-bilità aerea delle proprie truppe impiegate sia in Pa-tria che all’estero e, se necessario, garantiscono il rim-patrio di cittadine e cittadini svizzeri;

• Assicurano il servizio di polizia aerea e mantengono lacapacità di condurre un conflitto aereo;

• Svolgono a livello nazionale missioni sussidiarie d’aiu-to in caso di catastrofi naturali e tecnologiche come: spegnimento incendi di boschi, trasporti di squadre disalvataggio, ponti aerei per collegare zone disastrate,misurazioni aeree in caso d’inquinamento nucleare;

• Svolgono un ruolo sussidiario collaborando con Poliziae REGA nella ricerca ed il salvataggio di persone;

• Mettono a disposizione della polizia e del Corpo guar-die di confine sensori aerei e mezzi di trasporto per latutela della sicurezza nazionale.

Pattuglia F/A-18

Missioni sussidiarie (spegnimento incendi)

Missioni umanitarie (Sumatra)

Sensori radar

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8 Le attività presso la Base aerea di Locarno

Compiti e attività

Il Comando della Base di Locarno è responsabile per lagestione di tutti gli impianti delle Forze aeree in Ticino enel territorio grigionese a sud della Valle del Reno supe-riore. Questi comprendono:

• l’aeroporto militare di Locarno;• due stazioni radar del sistema di sorveglianza dello spa-

zio aereo FLORAKO;• tre centrali per la raccolta e lo smistamento di dati;• sei impianti di ricetrasmissione e sorveglianza in montagna.

Per la zona attribuita il Comando rappresenta pure gliinteressi delle Forze aeree nei confronti della popolazio-ne e delle autorità locali.

L’aeroporto militare di Locarno è la sede permanentedella Scuola di base per piloti militari e della Scuolaesploratori paracadutisti comandate dal col Beat amRhyn e rispettivamente dal col SMG Beat Herger. Questeunità sono subordinate alla Formazione d’applicazioneaviazione 31. Vi staziona pure un gruppo di piloti profes-sionisti impiegati nel trasporto aereo e la Base ospitaregolarmente vari corsi con formazioni attribuite. Le attività di volo si distinguono sostanzialmente nei

Competenza regionale

seguenti gruppi:• missioni d’istruzione con velivoli Pilatus PC-7 svolti nel-

l’ambito della scuola piloti;• voli con Pilatus Porter per il trasporto in quota di esplo-

ratori e granatieri paracadutisti;• missioni di trasporto passeggeri e merci con elicotte-

ri Alouette III e Super Puma;• missioni d’allenamento e di ricognizione operativa con

drone ADS-95;• voli di puntamento e traino bersagli per la DCA con ve-

livoli Pilatus PC-9.

A queste attività principali si aggiungono, a dipendenzadelle necessità, dei corsi di transizione o di aggiorna-mento sui vari velivoli, campi d’allenamento per il grup-po acrobatico PC-7 Team, corsi su elicottero per i Capiimpiego delle polizie cantonali, missioni di soccorso espegnimento incendi.La figura 1 rappresenta una ripartizione schematica diqueste attività di volo previste nel 2007.

Figura 1 - Attività presso la Base aerea di Locarno

Flight line PC-7

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Nuovo cockpit PC-7

Pilatus Porter PC-6

Il servizio di volo nell’ambito delle scuole si svolge esclu-sivamente nei giorni lavorativi ed è limitato alle seguen-ti fasce orarie: 0800 – 1200 / 1330 – 1700.Durante questi orari vengono prodotti circa il 95% di tuttii movimenti. All’infuori di queste fasce vengono svoltianche una dozzina di voli notturni fino alle 2200. Singolivoli che esulano dalle attività d’istruzione come puremissioni operative, per esempio quelle svolte a favoredel Corpo guardie di confine per il pattugliamento dellefrontiere, gli spegnimenti incendi o i salvataggi, possonoessere svolti anche all’infuori di queste fasce orarie. Nelcorso del 2006 presso la Base aerea sono stati registratiin totale 10'234 movimenti la cui ripartizione è rappre-sentata nella figura 2. A titolo di paragone, i movimenticivili presso l’aeroporto cantonale nel 2006 sono stati28’467. Per movimento s'intende un decollo o un atter-raggio. Oltre a queste attività, le Forze aeree svolgonopresso l’aeroporto di Lodrino (che prossimamente damilitare diventerà aeroporto civile) un ulteriore migliaiodi movimenti. In futuro si prevedono dei movimentianche presso l’aeroporto di Lugano con il quale è statorecentemente concluso un accordo.

Figura 2 - Ripartizione dei movimenti 2006

Evoluzione dei movimenti a Locarno

In base all’ordinanza federale contro l’inquinamentofonico (OIF 814.41) è stato aggiornato il catasto rumoritenendo in considerazione i tipi di velivoli impiegati, laripartizione e la quantità di movimenti registrati nel2006. Come rappresentato nella figura 3, le isofoneall’interno delle quali sono imposte dei vincoli pianifica-tori (Lrk > 60 dBA) e rispettivamente quelle all’internodelle quali sono imposti degli interventi di risanamento(Lrk > 65 dBA), si estendono esclusivamente sulla zonaaeroportuale. Le zone edificabili dei Comuni limitrofi nonsubiscono perciò delle restrizioni. Da rilevare che, comeimposto dall’Ordinanza federale, le isofone sono statecalcolate tenendo in considerazione la somma di tutti imovimenti, sia civili che militari.

Figura 3 - Isofone traffico civile + militare

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Nell’ambito dei corsi SPHAIR che si assolvono prima delreclutamento, presso la Base vengono svolte pure le sele-zioni (teoria e simulatore) per i candidati piloti militari.Quando non occupate dalle fin qui citate attività, le saledi teoria e l’infrastruttura sono messe a disposizione perlo svolgimento di seminari e istruzioni a livello federale.

Per il funzionamento della Base sono impegnate diverseorganizzazioni oltre a quelle delle Forze aeree. La manu-tenzione dell'infrastruttura, dei veicoli nonché dellagestione a livello nazionale di tutti i pezzi di ricambio peri velivoli Pilatus in dotazione nelle Forze aeree, è garan-tita sul posto da un gruppo di collaboratori della Baselogistica dell’Esercito – Centro del Monte Ceneri. Lagestione del traffico aereo all'interno della zona di con-trollo dell'aeroporto è garantita dal personale dellaskyguide. Questi compiti sono specificati dettagliata-mente nei capitoli seguenti.

La Base aerea collabora in modo molto stretto con laDirezione dell’aeroporto cantonale e con le ditte civili pre-senti sull’aeroporto. L’utilizzo in comune delle infrastrut-ture è regolato da una convenzione e da un regolamento.

Organizzazione Base aerea di Locarno

In totale presso la Base sono impiegati stabilmente 43collaboratori civili e 14 ufficiali e sottufficiali professio-nisti. A sostegno delle varie attività viene attribuitaanche una decina di militi in ferma continuata o con con-tratti temporanei. A dipendenza delle fasi d’istruzione edelle attività il personale locale viene rinforzato con pilo-

ti, monitori e specialisti provenienti da altre Basi aeree.Al Comando della Base sono pure subordinati 30 colla-boratori che assicurano il funzionamento di due impor-tanti stazioni radar nel Cantone Grigioni. Nell’ambito diuna riorganizzazione, questi due impianti con il relativopersonale, passeranno a fine anno sotto la responsabili-tà della Base d'aiuto alla condotta (BAC/FUB).

Compiti dello Stato maggiore della Base aerea

Lo stato maggiore diretto dal sig. Carlo Manea garanti-sce servizi comprendenti la centrale operativa che coor-dina lo svolgimento di tutte le missioni aeree, la coordi-nazione di tutte le richieste d'utilizzazione dell'infrastrut-tura, il servizio del personale, l'amministrazione, le atti-vità PR, i servizi finanze, controlling e safety come purela gestione della mensa presso la Base aerea. Annual-mente presso la Base aerea si registrano oltre 16'000pernottamenti.

Centrale di comando

Cucina mensa

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Compiti del Supporto servizio di volo della Base aerea

Il Supporto servizio di volo diretto dal sig. Diego Stacchigarantisce l'assistenza tecnica per i velivoli che operanosulla Base. Questa comprende la preparazione giornalie-ra ed il riassetto, la riparazione di guasti e tutti i lavori dimanutenzione periodica di livello A che non sono di com-petenza della RUAG. Il centro di competenze per i velivo-li PC-6, PC-7 e PC-9 integrato nel Supporto servizio di voloè responsabile a livello svizzero per tutte le procedure nelservizio di volo e i lavori di riparazione. Il personale èistruito in modo polivalente su tutti i tipi di velivoli e partedi esso assume funzioni specialistiche come elettronico,come responsabile del carico per i trasporti con elicotteri(load master) o anche come operatore per le operazioni disalvataggio con l'argano. In queste funzioni i collaborato-ri della Base hanno svolto azioni umanitarie all'estero esono regolarmente impiegati in missioni internazionali dipromovimento della pace. Il picchetto di salvataggio incaso d'incidenti aeronautici è pure garantito dal persona-le di questo reparto.

Compiti del Supporto Base aerea

Il Supporto Base aerea è diretto dal sig. Rossano Rodoniche assume anche la funzione di sostituto del Coman-dante della Base. Il reparto è responsabile di tutte leinstallazioni radar e di ricetrasmissione attribuite, cosìcome delle reti di trasmissione dati. Inoltre assicura l'as-sistenza tecnica al simulatore di volo PC-7. Ad esso com-petono pure la sorveglianza permanente su tutto l'arealeed il controllo delle entrate sulla Base aerea.

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1 Velivo PC-9 in manutenzione

2 Elicottero Super Puma in manutenzione

3 Veicolo Magirus per spegnimento incendi

4 Stazione radar

5 Simulatore PC-7

6 Sicurezza

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Dal 1941 la Base di Locarno è la sede dell'unica scuolaper la selezione e l'istruzione di base dei piloti delleForze aeree e per questa caratteristica viene identificatacome la culla dei piloti militari. La carriera dei piloti mili-tari provenienti da tutta la Svizzera è perciò incomincia-ta sul Piano di Magadino da dove sono passati ancheaviatori affermatisi poi come astronauti (cap ClaudeNicollier), capi dell'Esercito, comandanti di corpo, consi-glieri di Stato e imprenditori. Il Ticino può quindi vantareil privilegio d'essere la sede delle formazioni d’élite delnostro Esercito; infatti, oltre alla scuole piloti, nel Canto-ne si trovano anche quelle degli esploratori paracaduti-sti, dei granatieri e delle “forze speciali”.

Nel corso degli anni la formazione dei piloti e dei mezzid’istruzione si è notevolmente evoluta. Dai primi biplaniBücker sui quali i piloti comunicavano a gesti, si è pas-sati ai Pilatus P3 dove si usava il codice “bambini”, perarrivare all'aereo attuale, il Pilatus PC-7, dotato di auto-pilota e modernissima elettronica, ciò che permette ilvolo strumentale secondo gli standard dell'aviazionecommerciale e dove le comunicazioni si svolgono in lin-gua inglese. Per garantire quest’istruzione la Base aerea

si è dotata anche di un radar d'avvicinamento per laguida dei velivoli e di un moderno simulatore. Oggigiornola formazione dei piloti militari si svolge su cinque livelli:• I giovani che adempiono i requisiti iniziano tra i 17 e i19 anni con i corsi aeronautici preparatori SPHAIR e, dopoil reclutamento, assolvono dei test attitudinali. Quelli sulsimulatore si svolgono presso la Base di Locarno.• I candidati che superano questi test svolgono la scuo-la reclute e la scuola ufficiali presso un'unità a scelta.Sono poi chiamati durante cinque settimane a Locarnoper la selezione in volo con la quale si esplora il talentoper la terza dimensione. I candidati che adempiono irequisiti vengono assunti dalle Forze aeree ed iniziano laformazione di pilota militare vera e propria. • La prima fase di questa formazione prevede sei seme-stri presso la “Zürcher Hochschule Winterthur” che portaall'ottenimento del "Bachelor in Science of Aviation" edalla licenza civile di pilota di linea.• Segue poi a Locarno, durante circa un anno, la forma-zione di base sul velivolo PC-7 con accento principale sulvolo acrobatico, il volo strumentale, il volo in pattuglia ela navigazione in terreno alpino.• Dopo la fase con il velivolo PC-7, gli allievi lasciano il

La scuola piloti

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Ticino per proseguire al nord delle Alpi la formazionespecifica sul velivolo EC-635 come pilota su elicottero datrasporto o sul velivolo PC-21 come pilota su aereo dacombattimento. La formazione di base su questi velivolitermina con l’ottenimento del brevetto di pilota militare.

Seguirà la transizione sull'elicottero da trasporto SuperPuma e rispettivamente sul caccia F/A 18. La padronan-za dell'intero spettro operativo su questi due tipi di veli-voli sarà raggiunta solo dopo ulteriori 4-5 anni di allena-mento e corsi di specializzazione. L'investimento perportare un pilota a questo livello supera i quattro milio-ni di franchi.

Nella scuola presso la Base di Locarno sono impiegatistabilmente quattro collaboratori: il comandante, il capomonitori di volo, il capo simulatore e l'amministratore. Almomento sono vacanti quattro posti come istruttore divolo, che devono pertanto essere occupati temporanea-mente da piloti del corpo di professionisti provenientid’oltralpe. Durante certe fasi dell'istruzione, ulteriorimonitori vengono chiamati per sostenere la scuola. Oltre all'uso sistematico del simulatore, in modo parti-colare per l'istruzione al volo strumentale, il comando

della scuola presta molta attenzione affinché le attivitàdi volo vengano ripartite sui vari settori d’allenamento adisposizione al sud delle Alpi e, meteo permettendo,svolte in quota.

Annualmente circa cinquecento giovani si iscrivono aicorsi SPHAIR (www.sphair.ch). Un centinaio di questicandidati avrà la possibilità d'annunciarsi presso ilcomando scuola piloti, ma solo una ventina supererà gliesami attitudinali ed assolverà la scuola ufficiali comeaspirante pilota. Dopo la valutazione in volo, circa dodicidi essi saranno scelti per intraprendere la formazione dipilota ed ottenere il contratto dalle Forze aeree, entran-do così a far parte della famiglia degli aviatori.

Ulteriori informazioni sulla scuola piloti sono disponibilisul sito www.airforcepilot.ch.

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Fin dalla loro istituzione nel 1969, l'aerodromo di Locarno-Magadino ospita gli esploratori paracadutisti: in un primotempo solo sporadicamente, successivamente, dallametà degli anni Settanta, in maniera definitiva.

Gli esploratori paracadutisti sono un’unità speciale delleForze aeree. Il loro compito principale consiste nella ricer-ca di informazioni in territorio avversario. A dipendenza deltipo di impiego devono essere in grado di lanciarsi anchedi notte da un'altezza di soli 200 m con un paracadute emi-sferico o di paracadutarsi sempre di notte da 8000 m conun equipaggiamento speciale di oltre 50 kg e percorreresvariati chilometri in planata per penetrare nel settored'impiego. Una volta atterrati lavorano in piccoli team di 4-6 uomini con un'autonomia fino a 10 giorni, restano alcoperto e senza supporto diretto delle relative truppe. Inquesto senso l'esploratore paracadutista costituisce l'oc-chio dell'esercito in grado di vedere a lunga distanza. Tra-mite un sofisticato sistema di trasmissione che rende dif-ficile l'intercettazione, le informazioni raccolte vengonotrasmesse in tempo reale al centro di comando.

Per essere in grado di svolgere questi impegnativi compiti,l'iter dell'esploratore paracadutista inizia già tra il 16° e il19° anno d'età. I giovani soggetti all'obbligo di prestareservizio militare possono annunciarsi per l'istruzione pre-paratoria tramite la piattaforma d'istruzione delle Forzeaeree www.sphair.ch. Entrati in servizio presso le scuole ei corsi espl par 83, i giovani candidati seguono un'istruzio-ne intensa, selettiva ed estremamente variegata. Maneg-gio di diverse armi, settimane di sopravvivenza, tecnicaalpinistica estiva e invernale, ricerca di informazioni, com-portamento in territorio nemico, istruzione radio nonchéservizio di lancio notturno e diurno sono soltanto alcunielementi del programma svolto presso la scuola. Dopo untotale di 43 settimane (o 59 per gli ufficiali) e numerosiesercizi orientati all'impiego svolti su tutto il territorio sviz-zero, i candidati ricevono il brevetto di esploratore paraca-dutista, secondo tradizione, presso il Castello di Monte-bello a Bellinzona. Successivamente vengono incorporatinella cp espl par 17.

Scuole e corsi esploratori paracadutisti 83

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15Il sistema di ricognizione ADS 95 drone

Da quasi un decennio il sistema di ricognizione ADS 95 èimpiegato anche presso la Base di Locarno per dei corsidi formazione e per missioni operative. La base principa-le di questo sistema è situata presso l'aeroporto militaredi Emmen, sede dell'istruzione del personale di milizia edel comando scuole e corsi drone 84. Periodi di disloca-zione vengono svolti anche presso l'aeroporto militare diPayerne. In base ad una recente decisione del Consigliofederale, questo sistema viene messo a disposizioneanche del Corpo guardie di confine per missioni di pattu-gliamento notturno lungo il confine nazionale.Il sistema è composto da un aereo certificato militar-mente che vola senza pilota a bordo e possiede dei sen-sori fornibili in diverse configurazioni. In gergo vienechiamato drone. Il pilotaggio avviene da una stazione dicontrollo a terra e la trasmissione dei dati da una stazio-ne di comunicazione. Nella stazione di controllo a terrasiedono un pilota ed un operatore del carico utile (sen-sori) che sono responsabili per il volo e rispettivamenteper il controllo delle immagini in tempo reale.

Principio d'impiegoLa più piccola unità tattica è composta da una stazionedi controllo arretrata (aerodromo), una stazione di con-trollo avanzata come pure due stazioni mobili di ricezio-ne (SMR). Il drone chiamato “RANGER” è lanciato dalmodulo arretrato, e a un punto prestabilito viene tra-smesso al modulo avanzato che effettua la missione.Per l'atterraggio il drone viene ritrasmesso al moduloarretrato, che con l'aiuto del sistema d'atterraggio auto-matico riporta il velivolo al suolo. Allo stesso tempo sipuò trasmettere un altro drone, con il pieno di carburan-te, al modulo avanzato per continuare la missione. Il veli-volo può essere impiegato fino a 100 km di distanza dallastazione di controllo.

Missione dell'ADS 95Lo scopo militare dell'ADS 95 è la ricerca d'informazioniin tempo reale di giorno e di notte. Inoltre è possibile veri-ficare otticamente informazioni provenienti da altre fontid'informazione. Un'altra missione militare dell'ADS 95

è l'appoggio della condotta del fuoco d'artiglieria dall'al-to. All'infuori degli impieghi militari, con il sistema ADS95 sono possibili anche impieghi sussidiari come adesempio:• appoggio al corpo delle guardie di confine nella sorve-

glianza delle frontiere;• appoggio alle forze impiegate nella protezione di con-

ferenze o nella sorveglianza di eventi straordinari comead esempio l'EURO 08;

• appoggio ai pompieri durante gli incendi di bosco perlocalizzare con precisione i focolai sotterranei;

• appoggio agli stati maggiori civili in caso di catastrofinaturali per stabilire l'entità dei danni e coordinare leoperazioni.

Spesso questo tipo di missioni richiedono che i voli dronevengano effettuati durante le ore notturne. Per questaragione il drone può essere munito di un sensore infra-rosso. Per la distribuzione dell'immagine viene fatto usodi stazioni mobili di ricezione. Queste stazioni permetto-no di portare le immagini direttamente al fruitore e diconseguenza egli può direttamente influire nella missio-ne in corso via radio o telefono. Un'altra possibilità per ladistribuzione dell'immagine è di trasmettere al luogodesiderato tutti i dati mediante videoconferenza. Leinstallazioni necessarie per questo tipo di trasmissionedell'immagine si trovano nel posto comando mobile. In un impiego tipico, il drone viene lanciato da Locarno eportato ad una quota di circa 2000 metri in un settore adest della Base. Il pilota che si trova a Locarno nella sta-zione di controllo arretrata “consegna” i comandi delvelivolo ad un altro pilota che si trova nel luganese inuna stazione di controllo avanzata. Da qui il drone vienepilotato nel settore operativo e le immagini riprese ven-gono trasmesse in tempo reale agli utenti. Il volo di ritor-no si effettua con la procedura inversa.

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La Base logistica dell'Esercito (BLEs) è stata fondata nel2004 ed è attiva presso le Basi aeree dal 1° gennaio2006. Essa raggruppa sotto un solo ente responsabile lamaggior parte delle organizzazioni logistiche dell'Eserci-to la cui subordinazione in precedenza non era centraliz-zata. In tal modo è possibile pianificare e fornire inmaniera efficiente le prestazioni logistiche richieste.A Locarno la BLEs supporto Forze aeree conta 7 collabo-ratori ed è subordinata al Centro logistico del MonteCeneri.

I suoi compiti principali sono di garantire la prontezzaall'impiego, la disponibilità e la manutenzione dei veico-li attribuiti alla Base di Locarno nonché di gestire pertutte le Basi aeree e la RUAG il materiale di ricambio peri velivoli Pilatus PC-6, PC-7 e PC-9.

Inoltre, la BLEs garantisce la prontezza all'impiego dellapista e delle infrastrutture della Base aerea e di tutti gliimpianti esterni ad essa subordinati. Questi lavori com-prendono la gestione, la manutenzione e la riparazione digruppi elettrogeni, impianti di ventilazione nonché laconsegna ed il ritiro delle opere alla truppa. Collaboracon le Forze aeree per garantire il funzionamento deisistemi tecnici per la sicurezza aerea.

La BLEs è pure responsabile per la gestione dei carbu-ranti e dell'equipaggiamento dei piloti e degli esplorato-ri paracadutisti.

Base logistica dell'Esercito

Gestione pezzi di ricambio

Magazzino e spedizione

Cisterna Jet A1

Impianti tecnici Sgombero neve

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17Skyguide

Skyguide fornisce servizi di sicurezza aerea di qualità edorientati al cliente nello spazio aereo svizzero ed esterodi sua competenza. Oltre che a dirigere e sorvegliare ivoli civili e militari in base alle regole del volo strumen-tale (IFR) ed a vista (VFR), la società offre svariati serviziper l'aviazione leggera.

Skyguide vanta un'esperienza pluriennale nella gestionedello spazio aereo svizzero complesso e particolarmentetrafficato. È un centro di competenza per la gestionedelle informazioni aeronautiche, di tecnologie radar e dicomunicazione nonché dell'elaborazione dati per il setto-re aeronautico.

La società, che ha sede a Ginevra, gestisce centri opera-tivi presso gli aeroporti di Zurigo-Kloten, Ginevra-Coin-trin, Berna-Belp, Lugano, Locarno, Sion, Grenchen,Buochs, San Gallo-Altenrhein e presso gli aeroporti aduso prevalentemente militare di Alpnach, Dübendorf,Emmen, Meiringen e Payerne. A Locarno, con un team di operatori in stretta collabora-

zione con quelli di Lugano-Agno, occupa 7 controllori deltraffico aereo nel periodo invernale ed 8 controlloridurante il periodo estivo. A loro è delegata la gestionedel traffico aereo sul nostro aeroporto che, assieme aquello di Sion, è l'unico in Svizzera ad essere utilizzatocontemporaneamente sia dall'aviazione civile che daquella militare.La formazione presso Skyguide ha una durata totale di 46mesi, durante i quali i candidati vengono preparati asostenere gli esami per l'ottenimento delle licenze dicontrollore del traffico aereo alla torre di controllo ed alradar di condotta e avvicinamento.Oltre che della gestione del traffico nello spazio aereoaeroportuale (CTR e TMA), il personale impiegato aLocarno si occupa anche della coordinazione dei settoriaerei militari ripartiti su tutto il Sopraceneri. Per quel cheriguarda il traffico strumentale, la torre di controllo lavo-ra in stretta collaborazione con i centri di controllo diMilano e Zurigo-Kloten per l'aviazione civile, nonché conla centrale d'impiego e di condotta FLORAKO per i volimilitari.

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18 SPHAIR - il primo passo nell’aeronautica

SPHAIR, la valutazione aeronautica per piloti milita-ri ed esploratori paracadutisti, basata su internet, siè concretizzata. La professione di pilota militare èora rivalutata con un corso di studio “Bachelor ofScience in Aviation”. I corsi SPHAIR per piloti edesploratori paracadutisti si tengono ogni annoanche a Locarno. Per quanto concerne gli esplora-tori paracadutisti (una funzione di milizia) il candi-dato assolve due corsi di paracadutismo, prima dipoter di entrare alla scuola reclute.

Buone notizie per i candidati piloti militari: nell’ottobre2006 ha preso avvio per la prima volta presso la ZürcherHochschule di Winterthur il nuovo corso di studio“Bachelor of Science in Aviation”. Ora con questi tre annidi studi la formazione di pilota militare termina con untitolo accademico. L’ufficiale pilota professionista vienecosì riconosciuto ufficialmente dalla Confederazionequale valido pilota di professione, cosa che valorizza lasua futura carriera.

Il primo contatto per internet

Ogni pilota militare o esploratore paracadutista inizia lasua carriera con SPHAIR. Da quattro anni questa mo-derna piattaforma d’istruzione assicura, su incarico del-

la Confederazione, un esordio ottimale della carrieranelle Forze aeree svizzere come pilota o esploratoreparacadutista.

Il primo contatto con SPHAIR avviene mediante internet.Gli interessati tra i 16 e i 20 anni possono, suwww.sphair.ch, effettuare un’autoverifica circostan-ziata che permette loro di valutare il proprio stato di salu-te, come pure la capacità d’immaginazione e la capacitàd’orientamento nello spazio.Per gli esploratori paracadutisti vengono offerti test sullaconoscenza del paracadute, l’aerodinamica e la meteo-rologia. In seguito il candidato può annunciarsi pressol’Istituto di Medicina Aeronautica di Dübendorf per ulte-riori valutazioni (il cosiddetto Screening).Solo in seguito si “decolla” veramente: l’aspirante pilotasi annuncerà ad un corso di volo a motore in una delledieci scuole di volo SPHAIR in Svizzera, mentre l’aspi-rante esploratore paracadutista, dopo aver superato iltest sportivo supplementare, si iscriverà al primo corsoSPHAIR di paracadutismo.Durante due settimane i partecipanti faranno in totaleundici voli della durata di circa tre quarti d’ora l’uno.

Ognuno di questi voli è preparato con cura in ogni sua fasecon delle lezioni teoriche. Infine il volo lo esamina nei par-

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ticolari e lo si valuta. Gli istruttori non prestano attenzioneai candidati solo per quanto concerne il “talento di pilota”,ma anche alla personalità, alla capacità d’apprendere ealla motivazione. I candidati dei corsi di paracadutismoSPHAIR assolvono 25 salti e coloro che ricevono dellebuone qualifiche sono autorizzati a prendere parte alsecondo corso di paracadutismo.

Valutazione delle capacità professionali per piloti militari

Al termine del corso SPHAIR gli istruttori fanno una rica-pitolazione dei risultati dei voli. Un colloquio con il sin-golo candidato segna il termine della valutazione. Ven-gono individuati i punti di forza e le debolezze del candi-dato: avrà il potenziale per divenire pilota militare? Èqualificato per una carriera nell’aviazione civile?

Il certificato emesso al termine del corso, contenenteuna valutazione positiva delle prestazioni, è condizionenecessaria per la candidatura quale aspirante pilota mili-tare di carriera presso le Forze aeree; lo stesso facilitacontemporaneamente l’accesso alla formazione civilequale pilota di linea. A proposito: la gran parte dei costi di questa valutazioneaeronautica sono presi a carico dalla Confederazione.

SPHAIR per esploratori paracadutisti

Dopo aver terminato con successo il secondo corsoSPHAIR di paracadutismo, il candidato è chiamato pres-so l’Istituto di Medicina Aeronautica per una valutazionedi idoneità approfondita (della durata di un giorno).Si è in seguito ammessi alla scuola reclute, che per que-sta funzione istruisce solo sottufficiali ed ufficiali. Ladurata della formazione è di 43 settimane per i sottuffi-ciali e di 59 settimane per gli ufficiali.

Dei circa 35 candidati che iniziano ogni anno la scuolareclute, circa un terzo arriva al termine della formazionee riceve il brevetto di esploratore paracadutista. Dueterzi lasciano la formazione nel corso dell’anno e sonotrasferiti in un’altra scuola.Siccome la formazione dell’esploratore paracadutistapone delle altissime esigenze sia psichiche che fisiche,ricerchiamo dei “Teamplayer” robusti e molto ben alle-nati, disponibili a prestazioni fuori del comune.

La missione dell’esploratore paracadutista è la ricerca diinformazioni a favore della direzione dell’esercito. Essaviene assolta da gruppi formati da quattro a sei uomini,in modo autonomo e senza sostegno da parte della pro-pria truppa, fedeli al motto “Vedere senza essere visti”.

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Armasuisse Immobili è il centro di competenza del Dipar-timento federale della difesa, della protezione dellapopolazione e dello sport (DDPS) che si occupa dellacostruzione, della gestione, della vendita e dello sman-tellamento delle infrastrutture di difesa, d'esercizio e d'istruzione del Dipartimento.

Per la Base aerea di Locarno il Settore specialistico –Gestione dei progetti Svizzera centrale/Ticino con sedeal Monte Ceneri – ha ricevuto l'incarico di tradurre nellenecessarie infrastrutture i fabbisogni formulati dalleForze aeree. I rispettivi progetti sono stati seguiti dal-l’arch. E. Wisler.

Da 30 anni, con passo costante, si è seguito l'evolversidelle necessità della scuola dei piloti e dei paracadutisti.

Gina, Denise, Flavia e Maria sono certamente riferimen-ti ancora ben presenti nella mente di tutti i piloti militarie degli esploratori paracadutisti che hanno iniziato laloro carriera presso la Base di Locarno. Infatti, questierano le denominazioni delle baracche che componevanofin verso la fine degli anni Novanta il campus militare,dove accanto alle esigenze dell'istruzione avranno sicu-ramente trascorso anche qualche ora lieta.

Con la demolizione di questi vecchi stabili e la consegnanel novembre 2000 del nuovo Centro per l’istruzione mili-

Le nuove infrastrutture

Le vecchie baracche militari

tare dei piloti e paracadutisti (CIMPP) progettato dal-l’arch. O. Pampuri di Gerra Gambarogno che comprendenuovi alloggi, sale di teoria, aula magna, mensa e l’edifi-cio comando, si è conclusa la prima tappa del program-ma di ristrutturazione della Base aerea, con un investi-mento di 13,8 Mio di franchi.

A 7 anni da questa consegna, la Base aerea di Locarnofesteggia la messa in servizio della seconda tappa com-prendente le nuove infrastrutture per l’esercizio RILOC(Ristrutturazione delle Infrastrutture di Locarno).

Sulla base di uno studio di fattibilità, si è proceduto gra-dualmente al completo rifacimento delle infrastrutture,nel pieno rispetto degli oneri imposti nella licenza edili-zia rilasciata dal Servizio d’approvazione dei progettimilitari del DDPS di Berna.Le Forze aeree hanno ora a disposizione nuovi uffici peril Comando della Base, sale di teoria, locali per il simu-latore di volo, officine e magazzini. Il volume principale dell’edificio contiene le aviorimesse,l’officina meccanica e la rimessa veicoli con una superfi-

Area CIMPP

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cie di 2'400 metri quadri. Superficie che risulta inferiorea quella ripartita sui tre vecchi edifici demoliti con lemedesime funzioni. L'energia calorica è fornita medianteuna pompa calore acqua-acqua già in funzione per laprima tappa del progetto CIMPP.Pannelli fotovoltaici per una potenza totale di 60 kWsono integrati nel tetto a “shed” perfettamente orienta-to, per una massima resa dell’impianto.Importante l'intervento sui piazzali per il servizio di voloche sono stati adeguati alle nuove norme di sicurezza.

È lusinghiero e più che soddisfacente il risultato rag-giunto dopo diversi anni di sforzi dal gruppo di lavorocomposto da• rappresentanti dell’armasuisse immobili con il capo

progetto e i tecnici specialisti• rappresentanti delle Forze aeree• progettisti e consulenti• impresa generale.

In collaborazione con l’Ufficio federale dell’ambiente(UFAM), Divisione Natura e Paesaggio e la Fondazionedelle Bolle di Magadino, si è cercato di ottimizzare irispettivi fabbisogni e di adattare le procedure di avvici-namento conciliando le esigenze dettate dalla vicina pre-senza della zona di protezione naturalistica delle Bolle diMagadino.

Il progetto RILOC è stato vinto e affidato allo studio Gel-lera Tropeano Pfister Schiess di Locarno / Zurigo dopo unconcorso di preselezione al quale hanno partecipato 9studi d’architettura.Progetto qualificatosi primo per i suoi pregi architettoni-ci, la sua chiara impostazione funzionale e flessibilitàche ha permesso nel corso dell’elaborazione del proget-to esecutivo di rispondere alle nuove esigenze del com-mittente. Tutta l'area del nuovo complesso è stata sopraelevatacon un consolidamento del sottosuolo ed è situata soprala quota di esondazione del Piano di Magadino.Il messaggio per la domanda del credito di 31,6 Mio di

franchi è stato approvato dalle Camere nel 2003 ecomprendeva il progetto per la realizzazione dell’im-pianto fotovoltaico della potenza di 60 KW per un inve-stimento di 1,1 Mio di franchi.

Consolidamento

Impianto fotovoltaico

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Grazie al particolare concetto architettonico e strutturaledella pensilina veicoli, in fase d’esecuzione avanzata si èpotuto integrare la stazione di distribuzione carburantevelivoli con un preventivo spesa di 1,66 Mio di franchi.

La chiusura dell’aeroporto militare di Lodrino previstacon il concetto Esercito XXI ed il conseguente sposta-mento ad Alpnach del gruppo di trasporto aereo 8 sta-zionato in Riviera, ha richiesto un aggiornamento del pro-getto RILOC per salvaguardare a Sud delle Alpi la possi-bilità di dislocare, in caso di necessità, un gruppo di tra-sporto aereo. È nato così il progetto aggiuntivo STATI(Stazionamento Ticino) con un programma: rifacimento diun’aviorimessa, la completa ristrutturazione della vec-chia caserma ufficiali risalente agli anni Quaranta e l’in-tegrazione nel progetto RILOC di nuove sale di teoria euffici per un investimento complessivo di 9,35 Mio difranchi.

Pensilina - Carburante

Aviorimessa 5/paracadutisti

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Torre di controllo - Interno

Le impellenti necessità nell’ambito del rispetto dellenorme per la sicurezza aerea e le esigenze di adegua-mento delle infrastrutture tecniche hanno richiesto laristrutturazione della torre di controllo costruita nel1976. La parte superiore della stessa è stata sostituitacon una a forma ottagonale, dimensionata secondo lenuove esigenze e posizionata 2 m più in alto rispetto allaprecedente. La nuova torre permette una migliore visibi-lità sia sulle piste sia sullo spazio aereo. Uno studio par-ticolareggiato sui diversi angoli visuali ha contribuito al

dimensionamento della nuova struttura progettata dal-l’architetto A. Pfister di Lucerna. La direzione dei lavori èstata affidata all’ing. L. Marioni di Lugano. I tempi di rea-lizzazione, limitati a 3 mesi invernali, hanno richiesto unostudio minuzioso di ogni dettaglio ed una programmazio-ne rigorosa dei lavori. Il preventivo di spesa ammontava a 1,38 Mio di franchied è stato pienamente rispettato.

Con un ulteriore investimento di 350'000 franchi sonostati risanati gli impianti tecnici del bacino di riservaantincendio permettendo in tal modo di continuare adutilizzare la vasca di 500 m3 anche come piscina. L’infra-struttura è stata completata con i servizi igienici e ledocce, mentre lo spazio esterno è stato riqualificato conulteriori spazi verdi e nuove alberature.

Bacino riserva antincendio e piscina

Torre di controllo - Esterno

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Ecco una nota degna di rilievo: i lavori di costruzione delprogetto RILOC iniziatisi nel gennaio del 2005 non hannoné intralciato né impedito l'esercizio sulla Base aereamilitare con le severe norme sulla sicurezza, grazie allastretta collaborazione fra i due enti.

I lavori saranno completamente ultimati entro la fine delprossimo anno con- la ristrutturazione della caserma ufficiali e la formazio-

ne della nuova entrata e il locale guardia;- la realizzazione degli interventi inerenti la sicurezza

d’accesso alla Base.

L’investimento totale sulla Base aerea di Locarno avràraggiunto nel corso di un decennio i 60 Mio di franchi.

Gradiremmo però esprimere tutt’altra considerazione,non sul “quanto” ma sul “come” armasuisse Immobili ele direzioni degli Uffici delle costruzioni federali chel’hanno preceduta hanno investito il denaro pubblico.

Più di 100 anni fa la Confederazione si è assunta l'incari-co di badare alla qualità dell'architettura e dell'arte nelnostro Paese e fu creata un'apposita commissione extra-parlamentare: la Commissione federale delle Belle Arti.Con questo spirito, con questi intendimenti e obiettivi hasegnato il nostro operare da oltre 50 anni di attività, per ilbene pubblico. L'Ufficio delle costruzioni federali, diretto in passato dagliarch. A. Codoni, arch. N. Piazzoli, dal compianto arch. R.Bezzola, dall'arch. F. Poretti ed ora dal sig. lic. iur U.Appenzeller, direttore dell'armasuisse Immobili, non hasottovalutato questo fondamentale aspetto.

L'importanza di questo delicato intervento sul piano diMagadino ha riscontrato la massima attenzione da partedi tutti gli addetti ai lavori sin dall'inizio del programmadi ristrutturazione, cercando di svolgere con impegno econsapevolezza il compito assegnato dalla Confederazio-ne, con l'augurio di aver contribuito ad una positiva esapiente trasformazione del territorio.Le idee dei progettisti sono sempre state messe in di-scussione con l'utente ai fini di un prodotto di qualità,rispondente alle necessità e corrispondente al rapportoqualità / prezzo.

Armasuisse Immobili è particolarmente lieta e fiera diaver portato a termine con successo e con la soddisfa-zione dell'utente anche la seconda tappa.

Questo risultato è stato possibile solo grazie all'impegnocostante sull'arco di 4 anni del Gruppo di progettazioneRILOC, diretto dall'arch. F. Gellera e composto da• Studio arch. Gellera - Tropeano - Pfister - Schiess,

Locarno / Zurigo• Studio ing. c.a. A. Moser & Associati, Locarno• Studio ing. INELMEC SA, Minusio per gli impianti RSVC• Studio ing. G.F. Ghidossi SA per gli impianti E• Studio ing. SICURI TI SA, Bellinzona per la sicurezza• Studio ing. IFEC Rivera, per la fisica della costruzione• Studio ing. Giani e Prada, Lugano per il calcolo statico

della carpenteria metallica

Opera “Il cielo” dell’artista D. Feurer

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• Studio ing. Leoni Gysi Sartori, Sorengo per la geolo-gia e il consolidamento del sottosuolo

• Studio ing. TBS Sagl, Thun, per l'impianto di distribu-zione cherosene

• Studio ing. Scherler SA, Massagno, per gli impiantielettrici dell'impianto di distribuzione cherosene

• Studio ing. Schupp SA, Thun, per l'impianto di distri-buzione carburante veicoli.

• SUPSI per la consulenza per l'impianto fotovoltaico.

Per la realizzazione dell'opera è stato indetto un concor-so per impresa generale con procedura di preselezione. Sei imprese generali si sono qualificate e invitate per lagara d'appalto, vinta dal consorzio imprese generali:

Garzoni SA Lugano / E. Ferrari SA Lodrino / Mancini eMarti Bellinzona, risultata miglior offerente.Il consorzio prescelto ha saputo concretizzare in modoottimale i piani esecutivi del Gruppo di progettazione,nello standard e con la qualità auspicata nei terminirichiesti dal Committente.

Un'esperienza unica ed avvincente è quella del farearchitettura in cui occorrono sia capacità e sensibilitàprogettuale sia conoscenza nell’arte e nella tecnica delcostruire. L' incarico per la ristrutturazione della Baseaerea di Locarno ci ha dato questa occasione. Noi l’ab-biamo accolta con grande entusiasmo e convinzione, peruna seria e piacevole sfida.

Stabile RILOC

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Il ruolo di un aeroporto è troppe volte limitato alla primaimpressione che nella moderna civiltà della comunica-zione spesso ha il sopravvento su di una più attenta valu-tazione. Per questo motivo si cade facilmente nel som-mario giudizio che va dal “generatore di rumore” al“luogo per una veloce escursione” per vedere un’attivitàdiversa dal solito o semplicemente per gustare un gela-to. In effetti un aeroporto è anche questo, ma non solo.Anzi - di regola - si tratta di un’infrastruttura complessa nella quale interagiscono diverse attività,tutte finalizzate all’obiettivo di far volare. A Locarno lediverse attività legate all’aviazione si sono affermate concrescente successo già a partire dal loro inizio negli anniTrenta. Se all’inizio ci si limitava al volo scuola conmonomotori ed alla piccola manutenzione, ora la gammadi utenti è molto più ampia e spazia dalle scuole di volocivili e militari, ai voli di trasporto di persone con aero-mobili di vario tipo-fino ai jet, passando per la manuten-zione e per i servizi della sicurezza aerea.

Questa tipologia di utilizzatori si è ormai stabilizzata dapiù di un ventennio ed è stata limitata dal crescente biso-gno, da parte delle forme più impegnative di velivoli, dipiste sempre più lunghe. La limitata lunghezza dellapista principale, realizzata dalla Confederazione all’iniziodegli anni Settanta, ha quindi frenato lo sviluppo che, alivello cantonale, ha portato alla chiusura dell’aerodromodi Ascona e all’assegnamento a Lugano-Agno dell’avia-zione di linea regionale. Ciononostante l’aeroporto diLocarno è considerato dalla Confederazione come unadelle infrastrutture, senza regolare traffico di linea, piùimportanti a livello nazionale.

Aeroporto cantonale di Locarno

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A livello cantonale le potenzialità di Locarno sono consi-derate interessanti in quanto, pur trovandosi a ridosso diun’area naturalistica d’importanza nazionale, permette dimantenere in Ticino una serie di attività che sugli altriaerodromi del Cantone non potrebbero stabilirsi. Va pureevidenziato come la scelta del sito fatta nei primi decen-ni del secolo scorso rispondeva, a Locarno come per lamaggior parte degli aerodromi di quei tempi, a precisicriteri quali la necessità di ampi spazi pianeggianti e lalontananza dalle zone abitate. Giocoforza posizionare gliaerodromi nelle zone agricole marginali, spesso zoneacquitrinose, che a quei tempi avevano una connotazio-ne territoriale più negativa che positiva. Lo sviluppo del-l’urbanizzazione dell’altipiano e delle valli svizzere nellaseconda metà del XX secolo ha avvicinato le zone abita-te agli aeroporti ed ha portato ad un nuova sensibilitàverso il territorio e l’ambiente. L’aeroporto cantonale sitrova legato a queste due esigenze di convivenza che nehanno concretamente bloccato lo sviluppo negli anni

Ottanta. In quel periodo la politica e l’economia ticinesefurono confrontate con il quesito dell’aggancio alla mobi-lità aerea nazionale ed europea: si scelse lo scalo sotto-cenerino che presentava delle condizioni più interessan-ti e, soprattutto, già era dotato di una pista di una lun-ghezza sufficiente per i nuovi velivoli da 30 posti.

Nella recente decisione del Consiglio di Stato (ottobre2006) relativa alla politica cantonale in materia di infra-struttura aerea fino al 2020 ci si è indirizzati, come è statofatto da regioni analoghe alla nostra, su una rete di aero-

porti laddove ognuno assume, nell’interesse generale,una sua precisa collocazione. A Locarno sono state asse-gnate e confermate le attuali tipologie di aviazione civilee militare quali scuole di volo, in tutte le loro forme, e lamobilità aerea di svago e d’affari di tipo leggero (elicot-teri fino a jet leggeri, passando per mono e biturboelica).

L’aeroporto civile e doganale di Locarno, quinto aeroportoregionale in Svizzera, offre oggi tutta una gamma di pos-sibilità per l’aviazione generale quali: scuole di volo amotore, scuola di paracadutismo, scuola di volo a vela,noleggio di velivoli ed elicotteri, officine di manutenzione,la sede dell’Aero Club Locarno, aviorimesse, servizioantincendio. Le imprese che vi operano sono: Aero Locar-no, Aeromeccanica SA, Locavia SA, Eliticino SA, GuidairSA, Hangarquattro SA, Karen SA, Para Centro SA, BaseRega Ticino, Gruppo volo a vela Ticino, Skyguide, Risto-rante Aeroporto ed occupano una quarantina di posti dilavoro.

Italo MarazzaPromotore e primo Direttore Aeroporto Locarno

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La storia della Base aerea di Locarno

Gli albori dell’aviazione militare in Ticino

L’autorità federale il 31 luglio 1914 ordinò al cap EMGThéodore Real di creare un’unità raggruppante dei piloti.Fu così che, il primo agosto di quell’anno, giorno dellamobilitazione di guerra, Real convocò d’urgenza a BernaBeundenfeld nove piloti e requisì otto aeroplani. Nasce-va cosi l’aviazione militare svizzera.Il 6 maggio 1915 il Capo dello Stato Maggiore dell’Eser-cito ordinò al cap Real di dislocare in Ticino, precisa-mente nei prati di Claro, truppe d’aviazione con velivoli.Si traslocarono per ferrovia da Berna a Claro un Blériot eun Farman F-20.

Il Farman, pilotato dal ten Lugrin, atterrò nel 1915 sui ter-reni di Maria Lorenzi a Bellinzona, in seguito affittatidalla Confederazione. Nel 1920 su queste superfici rite-nute più adatte di quelle di Claro, fu edificata una primaaviorimessa. I terreni, per un totale di 122 mila metriquadrati, furono poi acquistati dalla Confederazione nel1923. Si installava così la prima Base aerea in Ticino chefu pure utilizzata dall’aviazione civile fino al 1952. Duran-te questi anni si svolsero sul campo di Bellinzona diver-se manifestazioni anche di richiamo internazionale: inmodo particolare il 21 giugno 1919 si tenne la prima gior-nata aviatoria. Il 16 di ottobre 1921 fu la volta dellaseconda giornata aviatoria con la presenza del famosoparacadutista Plinio Romaneschi che effettuò due saltispettacolari.Il 7 settembre 1922 a Bellinzona fece scalo il I Circuitoaereo delle Alpi (Dübendorf-Thun-Bellinzona-Dübendorf)

funestato dalla morte del cap francese Raoul Echard pre-cipitato con il suo Spad sui Monti di Bodio.In seguito, il 22 agosto 1927, in occasione del II circuitodelle Alpi, effettuò il primo volo postale Zurigo-Bellinzo-na il pilota ticinese Olinto Carmine. Il 3 agosto 1928 siposarono sulla Base aerea di Bellinzona 18 velivoli mili-tari, con i piloti figurava il ticinese Decio Bacilieri.Il 23 agosto 1932 sulla Base giunsero 32 velivoli milita-ri di varie nazioni partecipanti al III Circuito delle Alpi. Il24 agosto il prof. Auguste Piccard presentò sul campod’aviazione la sua gondola stratosferica, reduce dalrecord d’altezza che raggiunse il 18 agosto i 16'200metri. Il 26 luglio 1937 sul campo d’aviazione fece scaloil IV Circuito delle Alpi, presente l’asso tedesco Udet e ilgenerale Milch che mostravano il Messerschmitt 109 eil Dornier DO 17.

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Claro 1915, piloti e velivoli

La Base aerea di Bellinzona nel 1928

Velivolo DH-5 a Bellinzona , 1927

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Nasce l'Aeroporto doganale cantonale

Negli anni Trenta, considerato lo sviluppo dell’aviazionecivile, l’Ufficio Aereo Federale informò il Consiglio diStato sulla necessità per il Ticino di creare un aeroportodoganale di prima categoria, risultando il campo militared’aviazione di Bellinzona non idoneo al futuro trafficoaereo civile.Il Governo cantonale, il 17 dicembre 1934, decise di pro-porre al Gran Consiglio il progetto per la formazione del-l’aeroporto doganale in territorio di Giubiasco, progettogià approvato dall’Ufficio federale competente.Il 22 dicembre 1934 fu pubblicato sul giornale locarnese“il Cittadino” un articolo redatto dall’ing. Italo Marazzache contestava l’ubicazione giubiaschese dell’aeroportodoganale, argomentando sostanziali importanti aspettinegativi.In seguito si riunì un gruppo di ufficiali piloti locarnesi iquali, il 25 gennaio 1935, promossero la fondazione dellaSezione Locarno dell’Aero Club Svizzero.Il primo di luglio 1935 la neo costituita sezione, con ilsostegno dei 10 Comuni interessati, trasmise al Consi-glio di Stato un lungo memoriale che concludeva con larichiesta d’insediare un aeroporto doganale a Locarno,sul Piano di Magadino.La proposta locarnese fu esaminata, con esito positivo, il19 novembre 1935 anche dal ten col Fritz Rihner, capo delservizio di volo militare di Dübendorf, atterrato sul luogocon un Fokker C-V. Velivoli militari avevano già usato pre-cedentemente quella zona come luogo per atterraggifuori campo.Poi il 15 settembre 1936 anche l’ing. Gsell, capo sezionedell’Ufficio aeronautico federale, dichiarò l’idoneità deiterreni della zona Locarno-Magadino per la costruzionedi un aeroporto doganale scartando così la soluzione diGiubiasco.Il 23 novembre 1936 il Municipio di Locarno, che soste-neva l’idea dei locarnesi, presentò al Consiglio Comuna-le un messaggio relativo alla concessione di un creditoper la costituzione di parte del capitale necessario perl'acquisto e la sistemazione del terreno necessario alla

creazione dell'aeroporto doganale sul Piano di Magadi-no. Così fecero gli altri Comuni interessati.Il 25 marzo 1937 l’Ufficio aereo federale comunicò l’au-torizzazione per creare a Locarno-Magadino un primoaeroporto doganale di terza categoria a sud delle Alpi.A quel momento il Consiglio di Stato ritirò il suo proget-to, ponendo fine a un laborioso dibattito durato tre anni.Nel frattempo la neo costituita Sezione Lugano dell'AeroClub Svizzero il 27 e 28 agosto del 1938 inaugurò con unamanifestazione aerea il proprio campo d'aviazione situa-to in territorio di Bioggio. Quando giunse la tragica noti-zia che 4 velivoli C-V della squadriglia ticinese 10, diret-

L’Aeroporto di Locarno nel 1940 Ten Col Fritz Rhiner a Locarno 1935

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Il 10 maggio 1940 l’Italia entrò in guerra e chiuse lo spa-zio aereo. La Swissair fu costretta a cessare totalmentel’attività. Il 19 agosto 1940 l’aeroporto di Locarno fu com-pletamente evacuato, velivoli e materiale della compa-gnia aerea furono trasportati a Dübendorf.

La Swissair a Locarno 1940

Ten col Hans Stamm e cap Niffenegger, volo inaugurale Locarno-Roma, 1940

ti in Ticino per partecipare alla manifestazione, a causadelle nubi si erano schiantati contro le montagne delMuotathal, la manifestazione fu turbata da grande tri-stezza. Sette furono le vittime. Il 28 agosto ci fu una com-movente commemorazione.Nel 1939 l’Aero Club Locarno costituì la “Aeroportodoganale Locarno SA” e si passò subito alla realizzazio-ne acquistando a tappe 340 mila metri quadrati di terre-no e costruendo l’hangar tutt’oggi in servizio. Il Clubacquistò pure un velivolo Bücker Student biposto.La solenne inaugurazione dell’aeroporto ebbe luogo l’8 e9 luglio 1939. Il primo settembre 1939 scoppiò improvvi-samente la guerra con la conseguente mobilitazione del-l’Esercito svizzero ed in particolare dell’aviazione milita-re. L’attività aviatoria civile fu fortemente perturbatadagli eventi bellici, tanto che la compagnia di bandieraSwissair dovette troncare le sue attività a Dübendorf. Lacompagnia, per continuare l’interrotta attività, in accordocon l'Autorità federale trasferì parte dei propri velivoli,tre DC-2 e due DC-3, da Dübendorf a Locarno. Il 18 marzos’inaugurò la linea Locarno-Roma ed il 1° aprile la lineaLocarno-Barcellona. Sull’aeroporto entrarono in funzione un servizio meteoro-logico, un servizio sicurezza e radiogoniometria oltreall’ufficio doganale.

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L’Aviazione militare occupa l’aeroporto di Locarno

Nel novembre 1939 approfittando della presenza dell’ae-roporto civile, il comando del parco aviazione dell’Eserci-to stabilì a Locarno una prima unità di 4 uomini il cuicompito era di svolgere il servizio di volo per l'istruzionedei piloti militari, attività che fino a quella data era svol-ta a Dübendorf. Questa decisione tanto importante per ilfuturo dell'aeroporto militare, fu agevolata dalla presen-za di condizioni meteorologiche particolarmente favore-voli a sud delle Alpi nonché dalla lontananza dal teatroprincipale di guerra sul fronte nord. Nell’estate del 1940in Ticino giunse pure una pattuglia di Messerschmitt Me-109, con il compito di impedire violazioni del nostro spa-zio aereo da parte di velivoli italiani.Furono erette tende per i velivoli e per la loro manuten-zione. A fianco dell’hangar civile furono montate barac-che di legno che servivano da locali comando, da accan-tonamento per la truppa e come locali per servizi. Il primoresponsabile fu il ten col pilota Hans Stamm dello Statomaggiore del secondo Corpo d’Armata.

La Confederazione decise di procedere gradualmenteall’acquisto di terreni. Agli inizi del 1941 a Locarno fuinsediata in modo definitivo una Base aerea per l’istru-zione di piloti e osservatori e per la manutenzione degliaeroplani da scuola e d’addestramento. Sotto la minac-cia della situazione di guerra, nello stesso anno iniziaro-no i lavori per la costruzione degli aeroporti militari diLodrino, Ambrì e San Vittore.Alla fine del 1941 a Dübendorf vennero smontati 15 veli-voli da scuola Bücker e caricati su vagoni spediti per fer-rovia a Riazzino. Gli stessi furono poi montati e messi inservizio sulla neo costituita Base aerea. Uno dei miglioriistruttori di allora fu il ticinese 1° ten Olinto Carmine cheoperò sulla Base per tre anni. Dal 1941 fino ai nostri gior-ni la Base aerea di Locarno ha mantenuto questa voca-zione di unico centro in Svizzera per la formazione dibase dei piloti militari.Tra i molti piloti militari formati a Locarno si annoverapure l‘astronauta Claude Nicollier brevettato pilota mili-tare nel 1966.Dopo il ten col Stamm, nel 1941 comandò il distacca-mento il cap Guy Loup, e dal 1942 il primo tenente AlfredKuenzle, già pilota alla Swissair. Alla fine di quell'anno ilpersonale era di 29 unità.Furono costruiti: due hangar in legno, la grande aviori-messa per il ricovero dei velivoli, l’officina e poi la caser-ma. Si edificarono casermette in muratura per l’alloggiodegli aspiranti piloti e osservatori come pure dei prefab-bricati in legno per il personale, la mensa e dei magazzi-ni. Le piste in erba furono ulteriormente bonificate e dre-

La base aerea nel 1947

L’aviorimessa civile requisita militarmente,1940

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nate. Durante il periodo della seconda guerra mondiale,accanto alle formazioni d’istruzione, operarono anchesquadriglie da combattimento provenienti dalle altreBasi aeree e che si confrontarono con bombardieri ame-ricani, velivoli italiani e tedeschi. Furono costretti all’at-terraggio i seguenti mezzi: il 6 settembre 1943 un B-17,il 13 giugno 1944 un secondo B-17, il 16 novembre 1944un B-24 Liberator, mentre il 10 settembre 1943 atterrò unvelivolo italiano CR-42 pilotato da un disertore.Il cap Davatz, che negli anni Quaranta passò diversotempo sulla Base aerea come istruttore degli osservato-ri, affermava che a causa della precarietà delle sue infra-strutture gli aviatori avevano denominato la Base aereadi Locarno-Magadino “campo Stromboli”.Nel novembre 1944 fu messo in servizio l’apposito standdi tiro per la messa a punto delle armi di bordo. Sul lagodavanti a Mappo furono disposti i bersagli per il tiro daivelivoli da combattimento. Si esercitarono al tiro perdiversi anni, a turno, varie squadriglie. A metà gennaio del 1945 si tenne il primo corso di tran-sizione su alianti destinato agli istruttori di volo. Comevelivolo-traino venivano impiegati Bücker “Jungmann” eun Fieseler “Storch”. Si effettuavano voli con tre e persi-no quattro velivoli al traino. Anche l'aviazione civile si stava sviluppando e nel 1947fu inaugurato il campo d'aviazione di Ascona con unapista in erba di 600 metri. Nel 1960 il campo d'aviazionefu consolidato con la costruzione di una pista pavimen-tata lunga 725 metri. L'attività cessò il 31 dicembre1997. Nel 1952 la gloriosa Base aerea di Bellinzona con-cluse l’attività come campo d’aviazione. L’aviorimessa 2

fu smontata e trasportata all’aeroporto di Locarno dovedivenne l’hangar 3. Nel 1955, dopo un'attenta analisidella situazione territoriale, l'autorità cantonale decised'acquistare i terreni sui quali si erano sviluppate leprime attività aviatorie nel piano di Magadino allo scopodi realizzare l'aeroporto cantonale.Vista la precarietà nell'approvvigionamento idrico, allafine degli anni Cinquanta, presso l'aeroporto militare fucreata una vasca con una capacità di 500 m3 quale ser-batoio d'acqua anti incendio che servì pure da piscina.Questa struttura contornata da palme, la rigogliosa evariegata piantagione arborea coltivata attorno ai variprefabbricati assieme ai gruppi di camelie, rose ed icespugli di azalee, contribuirono con i loro colori e profu-mi a creare un ambiente da campus mediterraneo,alquanto inusuale per una Piazza d’armi ma moltoapprezzato dai militi che vi trovavano sollievo e svago neipochi momenti di pausa consentiti dall’esigente istruzio-

B-17 USA costretto all’atterraggio,1943 Al centro 1° ten Olinto Carmine con 4 allievi

Velivoli scuola AT-16

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ne. Nello stesso periodo, la Base aerea fu dotata anche disimulatori di volo. L’11 luglio 1964 la Base aerea festeggiòcon un'imponente manifestazione i 50 anni della nostraAviazione Militare. Un folto pubblico seguì l’esibizione di4 Hunter che proprio in quell'anno si presentavano per laprima volta con il nome di “Patrouille Suisse”. Uno di que-sti velivoli era pilotato dal ticinese I ten Aridio Pellanda.Seguirono voli con Hunter, Venom e Vampire, tiri con armidi bordo sul campo della base, anche lanci di bombeincendiarie e il sorvolo del primo Mirage.Negli anni Sessanta, unendo gli interessi sia civili chemilitari, fu promosso un progetto per la costruzione diuna pista in duro di 1800 metri. Questo progetto appro-vato dal Gran Consiglio, fu oggetto di referendum e nel1969 venne bocciato in votazione popolare.Viste le esigenze tecniche poste dai nuovi velivoli scuo-la, come pure la precarietà data dalle piste in erba chediventavano inutilizzabili dopo le piogge, la Direzionedegli aerodromi militari decise di realizzare una pista induro di 800 x 23 metri sui propri terreni a nord delle infra-strutture. Questa infrastruttura fu realizzata nel 1971,mentre nel 1977 fu ulteriormente completata con lacostruzione di una nuova torre di controllo e dell’Ufficioinformazioni per gli equipaggi con il servizio doganale.Questi due edifici furono realizzati in collaborazione conil Cantone. Per regolare l'utilizzo in comune delle nuoveinfrastrutture venne stipulata una convenzione ed alle-stito un regolamento d'esercizio.

Allievi e velivoli Bücker Bücker pronti per il volo Velivoli da Caccia Morane 3800

Realizzazione della pista militare, 1971

Velivoli scuola P-3

Velivoli scuola P-2 1948

Attività di volo scuola

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Nuove attività si insediano

Alla fine degli anni Sessanta, la Base aerea accolse laneo costituita Scuola granatieri paracadutisti, in seguitorinominata Scuola esploratori paracadutisti. Oltre cheunico centro per la selezione e l'istruzione di base deipiloti militari, l'aeroporto militare di Locarno diventavacosì l'unico centro per un'ulteriore scuola d'élite dell'E-sercito. Per la logistica di questa scuola furono posatidiversi prefabbricati. Verso la fine degli anni Settanta si insediò pure a Locar-no la scuola dei monitori di volo militari. Nel 1981 fuintrodotto il nuovo velivolo per l'istruzione Pilatus PC-7che, grazie alle prestazioni date dal suo potente turbopropulsore, permise d'alzare sensibilmente le quote mini-me di volo e diminuire in tal modo il disturbo. Fu questo ilperiodo che, con oltre 14 mila movimenti all’anno, l’atti-vità militare raggiunse il suo culmine.Nel 1986 fu installato un sistema radar per l’istruzione alvolo strumentale e per assicurare il collegamento con ilnord delle Alpi anche in caso di brutto tempo.Nel 1992 furono messi in servizio due simulatori per ilvelivolo PC-7 che permisero di compiere un ulteriorepasso qualitativo nell'istruzione dei piloti.Dopo la caduta del Muro di Berlino, sotto la spinta dellemutate condizioni di minaccia, iniziò una profonda rior-ganizzazione dell’Esercito e conseguentemente anchedelle Forze aeree. I drastici tagli ai budget costrinsero l’aviazione militare amettere fuori servizio diverse flotte di velivoli ed a ces-sare l’attività su molti aeroporti. È in questo clima che nel 1994 terminò l'attività militareall'aeroporto di Ambrì. Nell’ottobre del 1993 il livello delLago Maggiore raggiunse quota 197,24 m e la gran partedelle strutture dell’aeroporto furono allagate.

Allievi Granatieri paracadutisti e Ju-52

Velivoli scuola PC-7

Velivoli da trasporto PC-6 Porter

Esploratori Paracadutisti in caduta libera

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L’esondazione del lago nel 2000

Sviluppo, diversificazione e nuove competenze

L'accelerazione dei processi di riforma ha portato nel1995 ad una ridefinizione dei compiti tra gli aeroporti diLocarno e Lodrino. Su quest'ultimo si sono concentrate leattività di manutenzione dei velivoli ad elica in dotazionepresso l'Esercito, mansione che è poi stata affidata allaneo costituita società di diritto pubblico SF, trasformataalla fine degli anni Novanta in RUAG Aerospace. L'aero-porto di Locarno ha mantenuto la sua vocazione di centroper l'istruzione e ha acquisito anche la competenza pertutte le attività di trasporto aereo con ala rotante nonchéla responsabilità per la gestione di tutti gli aeroporti mili-tari e delle infrastrutture di ricetrasmissione presenti asud delle Alpi. Il personale tecnico viene istruito sull'eli-cottero Super Puma e parteciperà negli anni successivi adiverse azioni umanitarie e di supporto alla pace all'e-stero. Alla fine degli anni Novanta, Locarno è diventatopure la base del gruppo acrobatico PC-7 Team ed il per-sonale garantisce il sostegno a questo Team in occasio-ne di svariate rappresentazioni internazionali.A partire dal 1998 sulla Base aerea sono operativi anchei velivoli senza pilota drone ADS 95.

La precaria situazione delle infrastrutture è stata piùvolte oggetto di discussione già a partire dell'inizio deglianni Settanta. I vari progetti d'ammodernamento sonoperò stati sistematicamente accantonati. Solo alla finedegli anni Novanta, il Parlamento federale, riconoscendoche gli spazi non erano assolutamente più adeguati persvolgere un'istruzione esigente come quella dei piloti eparacadutisti militari, ha stanziato un credito di 13,5milioni per il rifacimento delle infrastrutture per l'istru-zione. La quindicina tra baracche e casermette hannolasciato il posto ai nuovi edifici inaugurati nel 2000. Congli stabili del nuovo Centro per l'istruzione militare deipiloti e dei paracadutisti (CIMPP) gli utenti della Basehanno finalmente a disposizione nuovi spazi per l'istru-zione, accantonamenti confacenti ed una nuova mensa.Nell’ottobre dello stesso anno il livello del lago Maggio-re ha raggiunto quota 197,54 metri allagando nuovamen-te parte delle vecchie strutture. I nuovi edifici costruitialla quota 198 metri non hanno subito danni.Con la vendita al Cantone dei Grigioni dell'aeroportomilitare di Samedan, avvenuta alla fine del 2003, anchei voli di puntamento per la piazza di tiro di S-chanf svolticon i velivoli Pilatus PC-9 dall'aeroporto engadinese sonostati portati a Locarno.

Drone ADS 95

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La metamorfosi si conclude

Nella sessione autunnale del 2003 il Parlamento ha con-cesso crediti per un totale di 45 milioni che permetteran-no di risanare il resto dell’infrastruttura risalente aglianni Quaranta. In modo particolare verranno rifatte leaviorimesse, la caserma, le officine, i magazzini e gli uffi-ci del comando. I piazzali e l’impianto d’erogazione delcarburante verranno adattati alle nuove norme. Tutte lequote dei nuovi edifici saranno portate al livello di 198metri. La cupola della torre di controllo sarà rifatta permigliorare il servizio di sicurezza aerea, attività questache dal 1° gennaio 2002 è stata scorporata dalle Forzeaeree e affidata alla società Skyguide.Con la realizzazione di tutte queste infrastrutture, sicompleterà un ciclo di ristrutturazione che, nell’arco di 8anni, avrà completamente trasformato l’aeroporto milita-re di Locarno. La continua pressione sui crediti hacostretto le Forze aeree a nuove riorganizzazioni ed alla

chiusura di ulteriori aeroporti. Alla fine del 2006 è statoceduto l’aeroporto di Lodrino e chiuso quello di San Vit-tore. Delle cinque basi aeree che rimangono alle Forzeaeree, quella di Locarno resta perciò l’unica a sud delleAlpi. Le nuove competenze assunte hanno portato aLocarno una notevole diversificazione delle attività. Poi-ché il numero degli allievi da istruire e dei velivoli a di-sposizione sono regolarmente diminuiti, anche il numerodei movimenti registrati è costantemente calato perassestarsi a circa 10 mila movimenti l’anno. A titolo diparagone, nel 2006 l’aeroporto cantonale ha registrato28'500 mila movimenti.La Base di Locarno ha acquisito la sua importanza nonsolo quale unico polo per la selezione e l’istruzione dibase dei piloti e degli esploratori paracadutisti, bensìanche per i molti interventi sussidiari che le Forze aereehanno svolto a favore della popolazione in occasioned’alluvioni, di forti nevicate e soprattutto nella lotta agliincendi di boschi, attività questa nella quale gli avia-

Super Puma Super Puma in azione Velivolo PC-9

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La bella fronte del Super Puma Glass cockpit del Cougar

Cap pilota Decio Bacilieri

tori militari ticinesi hanno svolto un’azione pionieristica. Gli impieghi a favore della polizia ed i voli di pattuglia-mento effettuati regolarmente a favore del Corpo guar-die di confine hanno contribuito a rafforzare l’importanzadell’aeroporto militare.Le Forze aeree sono sempre state molto sensibili al pro-blema del disturbo ed hanno costantemente adattatosia il materiale che le procedure per limitare al minimoindispensabile le emissioni foniche. Negli ultimi anni,con l’intento di meglio adattare le attività con l’am-biente circostante, si è pure instaurata una proficuacollaborazione con la Fondazione delle Bolle di Maga-dino e con l’Ufficio Protezione Natura, collaborazioniche hanno portato alla realizzazione di misure di miglio-ramento concrete.La collaborazione con l’aeroporto cantonale è semprestata ottima e proficua: si può senza dubbio affermareche le due strutture con le relative attività specificheconvivono in perfetta simbiosi.

La Base aerea di Locarno è dedicata al Cap pilota DecioBacilieri, comandante della mitica cp av 10, perito aseguito delle ustioni riportate nella catastrofe aerea delMuotathal del 27 agosto 1938.

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38 I velivoli militari che hanno operato a Locarno

Me-109 Messerschmitt dal 1939 al 1949

Bü-131 dal 1941 al 1971Bü-133 dal 1941 al 1968

Fokker C-V dal 1941 al 1951

Ju-52 dal 1941 al 1981

C-35 dal 1941 al 1954

Me-108 Taifun dal 1941 al 1959 Morane D-3800, D-3801 dal 1941 al 1959

C-36 03 dal 1942 al 1970

Vampire DH-100 (Presente a 3 Meeting) Pilatus P-3 dal 1956 al 1995

Fiseler Stork dal 1941 al 1963

Pilatus P-2 dal 1947 al 1976

AT-16 Texan-Harvard dal 1949 al 1968

P-51 Mustang dal 1948 al 1957

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C-36 05 turbo dal 1970 al 1987PC-6 Porter Pilatus dal 1967 al 1976

PC-6 Turbo Porter Pilatus dal 1976 PC-7 Pilatus dal 1982 al 2008

PC-9-Pilatus dal 1987

Beechcraft E-50 dal 1957 al 1989 Do-27 Dornier dal 1958 al 2000Alouette II dal 1958 al 1990

Alouette III dal 1964

Super Puma dal 1988 Cougar dal 1998

De Havilland DHC-6-300 dal 1976

NCPC-7 dal 2006

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40 I capi della Base aerea dal 1940 ad oggi

ten col Hans Stamm (1939-1940)

col Ettore Monzeglio (1957-1962) ten col Reto Salzborn (1963-1993) col Tiziano Ponti (1993)

cap Guy Loup (1941-1942) cap Alfred Kunzle (1942-1948) cap Paul Christeler (1948-1956)

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41Le ricadute economiche

Le attività che le Forze aeree svolgono presso la Base diLocarno generano un indotto molto interessante per larealtà regionale. Anzitutto la Base offre una settantina diposti di lavoro anche molto qualificati, suddivisi in 53posti di lavoro per personale civile e 17 per militari pro-fessionisti. Le professioni, pur restando in qualche modolegate all’ambito dell’aviazione, spaziano su un campomolto ampio.La massa salariale annua si aggira sui 7 Mio di franchi.Dalle attività svolte sul Piano di Magadino dipende indi-rettamente anche la settantina di posti di lavoro e il cen-tro d’istruzione degli apprendisti della RUAG di Lodrino,ditta che si occupa della manutenzione di tutti i velivoliad elica in dotazione alle Forze aeree.

Per la gestione della Base, annualmente vengono acqui-stati in loco beni e servizi per un importo di 1,2 Mio difranchi. In questo importo non sono considerati i carbu-ranti e tutto il materiale speciale, fornito direttamente

dalla Base logistica dell’Esercito o dalla RUAG.Per la manutenzione corrente delle infrastrutture vengonoinvestiti in media 150'000 franchi all’anno.Oltre ai 15'000 pernottamenti registrati in media presso gliaccantonamenti militari, si fa capo anche alle strutturealberghiere della zona per accomodare gli utenti dellaBase aerea.

Nell’ultimo decennio presso la Base aerea sono stati inve-stiti 60 Mio di franchi per il rinnovo delle infrastrutture, egran parte di questi lavori è stato svolto da ditte locali.

La Base aerea di Locarno, unica rimasta a sud delle Alpi,garantisce la presenza di mezzi di trasporto aereo perinterventi sussidiari in caso di crisi o di catastrofi naturali. Il contributo che le Forze aeree danno da decenni alla lottacontro gli incendi di boschi con mezzi stazionati nella Basedi Locarno è uno degli ulteriori elementi che testimonianol’utilità di disporre d’una base aerea in Ticino.

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Per adempiere i compiti in ambito di sicurezza e promovimento della pace assegnati dall’autorità politica, le Forze aereedovranno anche in futuro selezionare ed istruire sia piloti militari che esploratori paracadutisti. Con la messa in serviziodelle nuove infrastrutture, presso la Base di Locarno si sono create le premesse per il proseguimento delle attività svol-te dalle Forze aeree a sud delle Alpi. Il Ticino avrà così anche in futuro una Base delle Forze aeree e resterà la culla degliaviatori militari e degli esploratori paracadutisti. Quale ultimo tassello per l’ammodernamento dell’infrastruttura, è pre-vista a medio termine la sostituzione dell’impianto radar per la guida d’avvicinamento.

Il numero di movimenti resterà stabile sull’ordine dei 10'000 all’anno ed il tipo d’attività rispecchierà quello attuale. Conl’introduzione del nuovo elicottero da trasporto leggero EC-635 prevista nei prossimi anni, verranno progressivamentesostituiti gli Alouette III che finiranno il loro glorioso servizio presso le Forze aeree entro il 2010. Le caratteristiche delnuovo elicottero contribuiranno a diminuire sensibilmente le emissioni foniche. Anche per le drone ADS-95 sono allo stu-dio degli accorgimenti per diminuire il rumore. Oltre a questi rinnovamenti tecnici, le Forze aeree continueranno anche infuturo a sforzarsi per migliorare ulteriormente le procedure ed i programmi d’istruzione in modo da ridurre al minimo indi-spensabile il disturbo.

Il futuro della Base aerea di Locarno

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