Opuscolo verde

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| 1 Associazione Amici San Patrignano Troina Due anni di lavoro, di progetti e di vite vissute

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Brochure di Amici San Patrignano Troina

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Associazione Amici San Patrignano

Troina

Due anni di lavoro,di progetti

e di vite vissute

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Il nostro primo approccio con l’AssociazioneLa prima volta che siamo stati invitati a partecipare al gruppo aveva-mo non pochi dubbi su come si svolgesse l’attività. Oggi, dopo cinque incontri, ci teniamo a dire che questa esperienza ci aiuta e non poco a risolvere problemi che magari prima avremmo affrontato in maniera diversa. Abbiamo trovato persone professionali, che cercano di aiutare senza criticare.

Coniugi C.

Vi ringraziamo perché…Ognuno di noi ha un bagaglio culturale, intellettivo ed emotivo: San Patrignano lo fa riscoprire ai ragazzi, li accompagna verso un progetto realizzabile. L’importante è crederci. Grazie agli operatori per la pazien-za e l’amore che offrono ai ragazzi, senza nulla pretendere. Grazie al Signor Vincenzo Muccioli che ebbe la temeraria ma alquanto sensibile idea di creare una comunità in cui l’uomo è posto al centro della socie-tà, anche se è stato “vittima” e “preda” della droga.

Coniugi D.V.

Per te che sai cosa è la drogaLa vita, spesso, ci pone degli ostacoli, ostacoli non facili da superare allora è necessario avere tenacia, forza di volontà e tanta pazienza. Solo così si potrà risolvere tutto. Chiedere aiuto è già un buon passo avanti.

Due giovani ragazze M. e I.

Cari Genitori,ho deciso di avvicinarmi all’Associazione: per dare il mio modesto contributo attraverso una testimonianza di vita, affinché non accada ad altri ciò che è accaduto alla mia famiglia. Raccontare la mia esperienza di vita potrebbe servire a non nascondere la testa sotto terra, a sottova-lutare il problema fingendo di ignorarlo, perché quando s’impossessa di un nostro caro, finirà per impossessarsi di tutta la famiglia, di travol-gerla e trascinarla come un fiume in piena che non guarda in faccia nessuno e distrugge ciò a cui si avvicina.

E.M.

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L’associazione “Amici San Patrignano” è operativa nella città di Troina (En) dall’ini-zio del 2010. Nata dalla necessità di dare una risposta concreta sul territorio, si propone come punto di riferimento per i ragazzi che desiderano intraprendere un percorso di recupero, per le loro famiglie e per mettere in campo una serie di azio-ni volte alla prevenzione.Le attività si svolgono in modo total-mente gratuito, in collaborazione con le istituzioni e con l’unità sanitaria locale di competenza.

L’Associazione è composta da:• volontari che mettono a disposizione il loro tempo e la loro professionalità dopo un periodo di formazione presso la Comunità di San Patrignano;• i parenti delle persone in Comunità.

Ad entrare in contatto con l’Associazione sono sia i ragazzi/e con problemi di dipen-denza da sostanze stupefacenti (cannabis, cocaina, eroina, acidi), sia le famiglie che di riflesso vivono e subiscono il problema della tossicodipendenza.Il lavoro svolto è suddiviso in due mo-menti: il primo è quello in cui i ragazzi ci chiedono aiuto, l’altro è quello dei genitori o familiari (fratelli, sorelle, coniu-gi) che chiedono sostegno. Per i primi ci muoviamo secondo quattro fasi operati-ve: il contatto, la conoscenza degli utenti, scoprendo quale è la loro storia e quali le loro necessità, la proposta di un percorso di sostegno psicologico e poi l’incontro in Comunità per valutare se il ragazzo è pronto per l’ingresso. È San Patrignano a decidere o meno la necessità di un suo ingresso e nel caso, in quali tempi.Il metodo utilizzato dalla Comunità di San Patrignano prevede di seguire costante-mente anche le famiglie dei ragazzi che fanno il percorso affinché possano pren-dere consapevolezza del problema, siano in grado di valutare quanto il loro essere genitori abbia influito o meno sul disagio vissuto dal figlio e stimolare in loro capacità educative e assertive migliori di quelle fino ad ora possedute ed utilizzate nell’educazione dei figli. Obiettivo a lungo termine di tale intervento è quello di poter avere una relazione sana ed un con-fronto costruttivo tra genitori e figli, nel momento in cui quest’ultimi lasceranno la comunità per rientrare a casa e ritorna-re nelle diverse città di provenienza.

Chi siamo Il metodo

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L’Associazione in questi primi due anni di lavoro ha cercato di rispondere al meglio ai bisogni, alle esigenze e alle necessità degli utenti che di volta in volta hanno chiesto aiuto. Per tutti coloro che hanno preso contatto con l’Associazione è stato possibile conoscere la Comunità di San Patrignano e costruire un iter di sostegno psicologico per valutare ed incrementare la motivazione della persona per intra-prendere un percorso di recupero.Un altro aspetto del lavoro svolto è stato la divulgazione e la pubblicizzazione dell’Associazione. Inizialmente è stato necessario far conoscere al territorio sici-liano e alle agenzie già esistenti, la nascita del nostro servizio, capace di trattare il disagio della tossicodipendenza in modo innovativo: non stigmatizzando il disagio ma costruendo una rete forte e solidale intorno alla persona in modo da poterlo “tirare fuori”.Il lavoro svolto ha richiesto una grande flessibilità da parte di professionisti e vo-lontari che di volta in volta hanno messo a disposizione tempo e professionalità. In modo particolare non è mai stata data importanza assoluta ai numeri (di contat-ti o di ingressi), ma il lavoro si è basato sul percorso fatto dal ragazzo che di volta in volta esprimeva i propri bisogni e le proprie difficoltà, individuando e, a volte, costruendo un iter che lo aiutasse a pren-dere consapevolezza, a crescere e poter sconfiggere la droga. Ad oggi gli utenti dell’Associazione sono 55 (ragazzi/e) e hanno preso contatti con

noi in modi diversi: molti indirizzati dalla comunità di San Patrignano, altri per via delle brochure pubblicitarie, altri ancora perché a conoscenza che nel territorio siciliano era stato attivato tale servizio. Dei ragazzi sopra menzionati 35 hanno iniziato il percorso di conoscenza di San Patrignano. Ad oggi 5 ragazzi sono già entrati in Comunità e altri due sono in attesa dell’ingresso e altri ancora sono già a buon punto rispetto al percorso personale e quanto prima accederanno al colloquio conoscitivo con gli operatoti di San Patrignano.Gli utenti dell’Associazione provengono da diverse province siciliane: Catania, Pa-lermo, Ragusa, Enna. Hanno usufruito del servizio anche persone provenienti dalla Calabria, precisamente da Vibo Valentia, che a causa di mancanza di servizi e di Associazioni che fanno capo a San Patri-gnano hanno scelto il territorio siciliano. I colloqui di sostegno psicologico hanno una cadenza settimanale e dopo ognuno di essi le informazioni e i contenuti dell’incontro vengono condivisi con gli operatori della comunità mantenendo il rispetto per la privacy.

Due anni di attività

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L’Associazione ha attuato programmi di prevenzione attraverso:

• una campagna di sensibilizzazione sul nostro territorio locale, provinciale e regionale;

• la divulgazione e la promozione delle nostre attività attraverso la pubblica-zione di articoli sui quotidiani locali;

• la presentazione dell’Associazione “Amici San Patrignano Troina” sulle reti televisi-ve locali;

• la partecipazione di 15 giovani alunni dell’Istituto Superiore E. Majorana di Troina al We Free Day che si è tenuto il 9 ottobre 2010;

• la formazione di 10 giovani volontari tra i 16 ai 26 anni nell’ambito del progetto “Solidarietà è civiltà”;

• la distribuzione di gadget ed incontri nelle scuole del territorio, con il SERT e con l’ASP;

• la rappresentazione degli spettacoli “Fughe da Fermi” e “Ragazzi Permale” nel 2010.

• La realizzazione di uno spettacolo per la presentazione del libro “La Raccolta Della Memoria Visibile” realizzato dai ragazzi delle varie classi delle scuole di Troina e rappresentato nella serata del 15 aprile 2010.

• Incontri con i Dirigenti scolastici da sempre attenti e sensibili alle proble-matiche giovanili.

• Incontri con i Dirigenti dei servizi sociali di diversi Comuni, con il Direttore del Carcere di Bicocca, con altre associa-zioni che trattano la problematica del disagio giovanile.

• Incontro con il vice-dirigente di Piazza Lanza.

• È stato siglato il Protocollo d’Intesa con l’associazione di volontariato “Gian-franco Troina” che si occupa di disagio giovanile.

• È stato siglato il Protocollo d’Intesa con la Società Cooperativa Sociale “Agape”.

• Si è contribuito alla realizzazione di un progetto “Estate!! Che divertimento” organizzato dal gruppo Giovani Anime. Un momento di incontro che ha visto coinvolti i bambini di età compresa tra i 6-12 anni in una serie di giochi a tema, balli di gruppo, sane competizioni di squadra, e tanto altro, per dare colore ed armonia all’estate troinese.

• È stata organizzata la serata “Zero Alcol 100% Divertimento” presso lo Zoe’ House Club di Troina. Una serata tutta all’insegna del sano divertimento, con cocktail analcolici preparati da barman professionisti, musica live e cabaret.

• La progettazione e realizzazione del progetto “Vita Dipendenti” – progetto di comunicazione e prevenzione del disagio giovanile rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie su tutto il territo-rio nazionale” Commissionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Antidroga.

La prevenzione

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• La partecipazione al WeFree Day il 15 ottobre 2011 presso la Comunità San Patrignano che ha visto partecipati 35 ragazzi di età compresa tra i 17 e i 22 anni del nostro territorio.

• Progetto Solidarietà è... civiltà nell’am-bito di “Giovani energie in Comune” promosso dal Dipartimento della Gioventù - presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’ANCI. I 10 volontari selezionati hanno iniziato le attività il 5 aprile 2011, dopo aver concluso le 20 ore di formazione. Le attività portate avanti dai volontari sono state diverse e precisamente:

· doposcuola;

· attività ludico-ricreative;

· laboratori manuali;

· Peter Pan e il mondo dei bambini;

· “Sport insieme: Tornei di Calcio Torneo di Playstation tornei di Pin Pong Tornei Just Dance;

· WeFree Day giornata di prevenzione a San Patrignano.

• Lo spettacolo di prevenzione “Ragazzi Permale”, andato in scena il 17 novembre a Catania presso il teatro Ambasciatori, con

il patrocinio del Comune di Catania e il 18 novembre a Troina, presso l’Auditorium Nuccio Sciacchitiano, rivolto agli studenti delle scuole medie superiori.

• Giornata mondiale sui diritti dei Bam-bini del 20 Novembre 2011 insieme al Gruppo Giovani Anime.

• Partecipazione al calendario di Natale 2011 con Tombolata,Befana solidale etc.

• Il 31 Maggio 2011 spettacolo dei San-paSingers c/o l’Auditorium Nuccio Sciacchitano per la presentazione del progetto C’Era Domani realizzato da tutte le scuole di Troina.

• Inizio lavori per il Progetto “ Creatività” laboratorio di libera espressione di scrittura,fotografia-pittura e teatro.

• Bozza Accordo di rete con il Carcere di Bicocca.

In questa pagina: immagini tratte dagli spettacoli di prevenzione WeFree Day, Zero Alcool 100% Divertimento, C’era Domani - Auditorium Nuccio Sciacchitano

A destra: la locandina del Progetto “Solidarietà...è civiltà”

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A Troina esiste il problema “dipendenza”?

L’esperienza fatta da psicoterapeuti presso lo “Spazio Ascolto” delle scuole di Troina e anni di esperienza clinica, permettono di affermare che circa il 30% dei ragazzi nel nostro territorio, fa uso di sostanze stupefacenti ad alto rischio, come cocaina ed eroina.Le scuole rappresentano sicuramente un “punto d’incontro” fra spacciatori e consumatori. Bassa l’età di accostamento alle droghe, racconti di molti pazienti riportano tra i 15 ed i 16 anni il primo momento di avvicinamento alle sostanze tossiche. L’excursus seguito è pressoché sempre lo stesso; accomunati tutti dal bisogno di ricercare forti emozioni, nuove avventure, migliorare le performances socio-relazionali, lavorative, rendere bril-lante l’immagine di se stessi, sedare ansie e paure immediatamente, “annullare” conflitti e preoccupazioni, dissociarsi da una realtà vissuta come pericolosa, nemi-ca, insopportabile, priva di stimoli positivi, alterare pensieri, emozioni, la percezione del tempo e dello spazio, dei colori dei suoni, del proprio corpo.Tutto questo viene inseguito con veemen-za nel tentativo di sfuggire al pericoloso senso di inettitudine che è sempre in agguato nelle loro vite e che sempre più spesso li conduce allo sbaraglio.Disarmanti i racconti di molti pazienti, purtroppo giovanissimi, che narrano di serate trascorse rintanati in “qualche casetta di campagna” dei genitori, mentre “nutrono i loro neuroni di eroina fumata in compagnia”. Già, perché sono rimasti in

pochi ormai gli eroinomani che si inietta-no la “roba” e troppi quelli che la fumano in “questi magnifici luoghi incantati” dove tutto sembra scorrere serenamente men-tre l’apparente serenità, porta i “nostri ragazzi all’auto-distruzione”.Ma ciò che più fa paura, nella moltitudine di questi ragazzi che ci circondano carichi di malessere, è il disperato bisogno di conformismo a quel branco, all’interno del quale cercano la loro vera identità!Nessuno di loro sa però quanto la droga faccia male, quanto riesca a distruggere diverse aree corticali alterando, contem-poraneamente la psiche. Molti i casi di soggetti che vanno incontro a patologie di tipo psichiatrico, in seguito all’abuso di sostanze stupefacenti.Diversi i casi trattati in cui, in seguito all’abuso di sostanze stupefacenti si sitentizza una disfunzionalità comporta-mentale che necessita di un trattamento farmacologico adatto integrato ad un supporto psicoterapico.Crediamo sia tempo di guardare in faccia la realtà e rimboccarsi le maniche per fronteggiare il problema, investiti dalla fiducia che non tutto è immodificabile.

Si ringrazia per la collaborazione la Polizia Municipale di Troina ed in particolare gli agenti Salvatore Militello e Silvestro Militello per il lavoro svolto ed il materiale fornito.

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Nella foto a destra: un bossolo di fucile ritrovato nel cortile dell’ex scuola media statale Don Bosco a Troina.

In questa pagina: vari scatti effettuati nei locali dell’ex scuola media statale Don Bosco di Troina, in via San Francesco di Paola e nello spazio dietro la scuola elementare Borgo, sempre a Troina

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San Patrignano

San Patrignano è una comunità che accoglie ragazze e ragazzi con problemi di droga senza discriminazioni ideologiche, sociali, religiose ed in modo completa-mente gratuito, cioè rifiutando rette e contributi economici dalle persone che svolgono il percorso, dai loro familiari e dallo Stato. Dal 1978 ad oggi ha accolto oltre 20mila persone, offrendo loro una casa, l’assi-stenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare e una solida formazione professionale, l’opportunità di cambiare vita e di reinserirsi a pieno titolo nella società. Attualmente i ragazzi in comuni-tà sono circa 1.300, la maggior parte dei quali nella struttura principale di Coriano di Rimini e gli altri nelle sedi distaccate di Trento e di Novafeltria in provincia di Rimini. Il nucleo centrale della comunità è composto da 140 operatori volontari, cui si aggiungono 313 tra dipendenti, collaboratori e consulenti, molti dei quali ex tossicodipendenti. La comunità ospita anche 60 bambini figli di ragazzi che stanno svolgendo il percorso di recupero e di operatori, nume-rosi nuclei familiari e circa 30 minorenni con gravi problemi di disagio e consumo di droghe. In comunità è attivo un centro medico con 50 posti letto, specializzato nelle malattie correlate alla tossicodipen-denza; esistono, inoltre, un centro educa-tivo per i bambini da zero a quattordici anni, strutture abitative, scolastiche e per lo sport, un teatro, un auditorium, 53 laboratori e centri di formazione profes-

sionale, un villaggio con 60 villette per le famiglie degli operatori e per i ragazzi che stanno ricostruendo il proprio nucleo familiare. Secondo ricerche sociologiche e tossicolo-giche svolte negli ultimi tredici anni dalle Università di Bologna, Urbino e Pavia su campioni di ex ospiti della comunità, la percentuale di persone totalmente recu-perate dopo aver completato il percorso a San Patrignano supera il 72 per cento. I fondi necessari al mantenimento dei ragazzi, al fabbisogno e alle strutture derivano, per il 50 per cento, dalle attività e dai beni e servizi prodotti secondo il principio dell’autogestione e, per il restan-te 50 per cento, da donazioni e contributi di privati.

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Con il contributo di:

Comune di TroinaAssessorato Politiche Giovanili

Leo ClubTre Castagni

Amici San Patrignano Via Piave, 2 - 94018 Troina (En)

cell. 334 1917398 / 338 4892699tel. e fax 0935 650332asptroina@sanpatrignano.orgwww.associazione.sanpatrignano.org

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