Operazione Mare Nostrum...mie, cardiopatie ed altre gravi pato-logie, con la necessità di...

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ranza ha il proprio capolinea nelle insidiose acque dello Stretto di Sici- lia: fu proprio il tragico naufragio di un barcone dove trovarono la morte 366 migranti nelle acque antistanti l’Isola di Lampedusa, ad aver con- vinto, lo scorso ottobre 2013, il Go- verno Italiano ad intervenire con decisione per rafforzare il dispositivo nazionale di controllo per il pattu- gliamento dello Stretto di Sicilia. Il dispositivo era già operativo nell’am- bito dell’operazione Constant Vigi- lance, a cui la Marina Militare partecipava dal 2004: si trattava di una operazione di presenza e sorve- glianza, vigilanza sulle attività di pesca e controllo dei flussi migratori condotta per molti anni principal- mente dalle Unità del Comando Forze da Pattugliamento per la Sor- veglianza e la Difesa Costiera. Il 18 ottobre 2013, ha avuto avvio “Mare Nostrum”, una complessa operazione militare ed umanitaria, che garantisce la sicurezza di decine di migliaia di vite umane in mare ed assicura alla giustizia gli scafisti che alimentano il traffico di esseri umani. All’operazione prendono parte mezzi navali ed aerei della Marina Militare e del proprio Corpo delle Capitanerie di Porto, coadiuvati da mezzi dell’Aeronau- tica Militare, dei Carabinieri, della Guardia di Finanzia e da mezzi e uomini della Polizia di Stato. La presenza di questi ultimi, in partico- lare, velocizza l’identificazione di ciascuno straniero che sale a bordo, curandone il foto-segnalamento e, con l’aiuto di un team di mediatori culturali, la raccolta degli elementi informativi acquisiti dai migranti al fine di coadiuvare il Comando di bordo nelle indagini di Polizia Giu- diziaria per l’individuazione degli elementi appartenenti alle organiz- zazioni criminali specializzate nel 25 LUGLIO/AGOSTO 2014 Operazione Mare Nostrum di Ivan Pumillo Nove mesi dedicati a dar valore alla vita I l periodo di tensione sociale che è seguito alle “Primavere Arabe” ha fortemente destabilizzato l’area del nord Africa e del vicino oriente. Il crollo dei regimi in Tuni- sia, Egitto e Libia, la guerra civile in Siria, in Somalia e in Eritrea e non ultimo la grave crisi irachena, hanno aggravato le già precarie condizioni ed aspettative di vita di moltissime persone provenienti da quelle aree del mondo. Molte di queste tentano di raggiun- gere le coste italiane, quale approdo sicuro per inseguire la speranza di un vita migliore, sfuggendo dalla vio- lenza, dalla miseria, dalle guerre ci- vili e spesso alla morte. A volte, purtroppo, il viaggio verso la spe- traffico di esseri umani. Inoltre, il corposo dispositivo sani- tario imbarcato sulle navi della Ma- rina, rende possibile un “triage sanitario” a tutti i migranti soccorsi, attraverso controlli specialistici da parte dei team sanitari di bordo in- Ponte di volo di nave Bergamini Mar Medi- terraneo 4 giugno 2014. Gruppo di migranti tratti in salvo. (foto di Gabriele Lenzi). A sinistra: bordo di nave Libra Mar Mediter- raneo 30 maggio 2014. Fase di salvataggio. (foto: Giuseppe Iannotta). vai alla pagina web dell’operazione Mare Nostrum sul sito internet www.marina.difesa.it

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ranza ha il proprio capolinea nelleinsidiose acque dello Stretto di Sici-lia: fu proprio il tragico naufragio diun barcone dove trovarono la morte366 migranti nelle acque antistantil’Isola di Lampedusa, ad aver con-vinto, lo scorso ottobre 2013, il Go-verno Italiano ad intervenire condecisione per rafforzare il dispositivonazionale di controllo per il pattu-gliamento dello Stretto di Sicilia. Ildispositivo era già operativo nell’am-bito dell’operazione Constant Vigi-lance, a cui la Marina Militarepartecipava dal 2004: si trattava diuna operazione di presenza e sorve-glianza, vigilanza sulle attività dipesca e controllo dei flussi migratoricondotta per molti anni principal-

mente dalle Unità del ComandoForze da Pattugliamento per la Sor-veglianza e la Difesa Costiera.Il 18 ottobre 2013, ha avuto avvio“Mare Nostrum”, una complessaoperazione militare ed umanitaria,che garantisce la sicurezza di decinedi migliaia di vite umane in mare edassicura alla giustizia gli scafisti chealimentano il traffico di esseriumani. All’operazione prendonoparte mezzi navali ed aerei dellaMarina Militare e del proprioCorpo delle Capitanerie di Porto,coadiuvati da mezzi dell’Aeronau-

tica Militare, dei Carabinieri, dellaGuardia di Finanzia e da mezzi euomini della Polizia di Stato. Lapresenza di questi ultimi, in partico-lare, velocizza l’identificazione diciascuno straniero che sale a bordo,curandone il foto-segnalamento e,con l’aiuto di un team di mediatoriculturali, la raccolta degli elementiinformativi acquisiti dai migranti alfine di coadiuvare il Comando dibordo nelle indagini di Polizia Giu-diziaria per l’individuazione deglielementi appartenenti alle organiz-zazioni criminali specializzate nel

25LUGLIO/AGOSTO 2014

Operazione Mare Nostrum

di Ivan Pumillo

Nove mesi dedicati a dar valore alla vita

Il periodo di tensione sociale cheè seguito alle “Primavere Arabe”ha fortemente destabilizzato

l’area del nord Africa e del vicinooriente. Il crollo dei regimi in Tuni-sia, Egitto e Libia, la guerra civile inSiria, in Somalia e in Eritrea e nonultimo la grave crisi irachena, hannoaggravato le già precarie condizionied aspettative di vita di moltissimepersone provenienti da quelle areedel mondo. Molte di queste tentano di raggiun-gere le coste italiane, quale approdosicuro per inseguire la speranza di unvita migliore, sfuggendo dalla vio-lenza, dalla miseria, dalle guerre ci-vili e spesso alla morte. A volte,purtroppo, il viaggio verso la spe-

traffico di esseri umani.Inoltre, il corposo dispositivo sani-tario imbarcato sulle navi della Ma-rina, rende possibile un “triagesanitario” a tutti i migranti soccorsi,attraverso controlli specialistici daparte dei team sanitari di bordo in-

Ponte di volo di nave Bergamini Mar Medi-terraneo 4 giugno 2014. Gruppo di migrantitratti in salvo. (foto di Gabriele Lenzi). A sinistra: bordo di nave Libra Mar Mediter-raneo 30 maggio 2014. Fase di salvataggio. (foto: Giuseppe Iannotta).

vai alla pagina web dell ’operazione Mare

Nostrum sul sito internetwww.marina.difesa.it

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d’altura classe Comandanti, la Navedi Comando e Supporto LogisticoEtna e le Navi Assalto Anfibio SanGiusto, San Giorgio e San Marco,queste ultime sede del ComandoTattico del dispositivo, normalmenteaffidato ad un Contrammiraglio. Direcente, sono state introdotte nel di-spositivo anche le nuove Fregateclasse Bergamini e la nave soccorsoDattilo del Corpo delle Capitaneriedi Porto.Oggi, a nove mesi dall’avvio del-l’operazione Mare Nostrum, l’impe-gno richiesto ai nostri Equipaggi èancor più gravoso in relazione all’au-mento del numero medio di mi-granti per natante soccorso (fino ad800 e più) ed alle buone condizionimeteomarine stagionali che favori-scono le partenze dalle coste libiche.Ad esempio nella sola giornata diieri, 17 luglio 2014, più di 5000 sonostati i migranti tratti in salvo, di cuicirca 3200 dalle Unità del disposi-

tivo Mare Nostrum. Rispetto al to-tale, ben 2128 migranti si trovano abordo di Nave ETNA che, in questafase dell’operazione, assolve i compitidi nave “Collector e Shuttlebus”. A breve i migranti soccorsi trove-ranno sollievo nei centri di acco-glienza sul territorio nazionale,allorquando le navi raggiungerannoil “Place of Safety” stabilito dal Mi-nistero degli Interni. Una volta ulti-

tegrati con i medici e gli infermierivolontari della Fondazione RAVA,del Corpo Italiano di Soccorsodell’Ordine di Malta (CISOM), deimedici ed infermieri del Corpo Mi-litare della C.R.I. e dei medici delUfficio Sanitario Marittimo, Aereoe delle Frontiere (USMAF). Ciòevita che i migranti arrivino nei portiitaliani senza che le strutture ricet-tive ne conoscano l’effettivo stato disalute. Dall’inizio dell’operazione circa 260sono stati i casi sanitari più seri chehanno riguardato gravidanze a ri-schio, distorsioni, lussazioni, contu-sioni, ferite lacero-contuse e dataglio, ustioni da idrocarburi, ipoter-mie, cardiopatie ed altre gravi pato-logie, con la necessità di effettuarealcune evacuazioni mediche con glielicotteri organici o rianimazioni abordo.Le Navi della Marina hanno presoparte all’operazione seguendo unaturnazione tesa a garantire sempreuna presenza media in mare di al-meno 800 militari. Le Navi che sisono avvicendate sono Fregate dellaclasse Maestrale, Pattugliatori delleclassi Costellazioni I e II serie, Cor-vette classe Minerva, Pattugliatori

mate le operazioni di sbarco dei mi-granti, Nave Etna riprenderà il largoraggiungendo il prima possibilel’area di operazioni e predisponen-dosi per prestare nuovamente i soc-corsi, se necessario.Dall’ottobre del 2013 a oggi, MareNostrum ha consentito di trarre insalvo oltre 83.000 migranti, di cuioltre 10.000 minori e di arrestare edenunciare all’autorità giudiziaria

219 scafisti, di catturare 4 navi madrie di effettuare 9 abbordaggi su Mer-cantili sospetti di attività illecita.La funzione militare dell’operazionegarantisce, quindi, il costante pattu-gliamento dello Stretto di Sicilia e dibuona parte del Mediterraneo cen-trale, cioè una delle frontiere del-l’Europa, realizzando così anche unefficacie effetto deterrente per tutti itraffici illeciti e le attività criminali

indirizzate al vecchio continente.In sostanza, l’operazione è una totaleassunzione di responsabilità da partedell’Italia come affermato anche dalPresidente Napolitano che, in occa-sione della recente Giornata dellaMarina Militare ha pronunciatoqueste parole: “Con l’operazioneMare Nostrum l’Italia è all’avan-guardia, non abbiamo girato la testadall’altra parte”. n

Mar Mediterraneo 30 maggio 2014 . Un barcone di migranti intercettato dal

pattugliatore Libra. In basso: migranti tratti in salvo a bordo.

(foto: Giuseppe Iannotta).