onora il padre e la madre. badanti

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| 010 | FEBBRAIO 10 16 | 010 | FEBBRAIO 10 17 Polifemo è un’associazione di fotografi professionisti con base a Milano, che si propone di diffondere la cultura dell’immagine e della comunicazione visiva. | A CURA DI | POLIFEMO | www.polifemo.org fotoreportage urbano IN UNA PAROLA: BADANTI. UNA FOTOGRAFA LE HA ACCOMPAGNATE NEI LORO RITORNI A CASA. PER DIMOSTRARE A NOI ITALIANI CHE LA VITA CONTINUA. | FOTOGRAFIE E TESTO | ROBERTA VALERIO onora il padre e la madre Mia nonna Pascuta e Danuta recitano il rosario insieme tutti i pomeriggi. Danuta vive in Italia ormai da 16 anni. Con il suo stipendio da badante è riuscita a ristrutturare la sua casa e quella dei figli in Polonia. N ada è stata la prima badante che ho co- nosciuto. Si occupava della signora Pie- rina, la vicina di pianerottolo della mia infanzia. Abitavo già a Parigi all’epoca e quando tornavo a trovare i miei genitori, passare a sa- lutarla, era quasi una tappa obbligata. Durante quelle visite ho fatto amicizia con Nada e ho iniziato a scoprire l’esistenza di chi, come lei, si divide tra affetti e necessità di guadagnare. Il mio reportage è iniziato lì ed è continuato a Dignano, in Croazia, dove Nada mi ha presenta- to la sua terra e i suoi cari. Qualche anno dopo, dall’incontro con l’associazione “Vicino lonta- no” è nato il progetto “Onora il padre e la ma- dre: badanti”, che mi ha permesso di avvicinare questo esercito di donne venute dall’Est. Ancora una volta il punto di partenza è stata la casa dei miei, con nonna Pascuta e Danuta che da un anno si prendeva cura di lei. Mi sono ritrovata a scattare le ultime foto di mia nonna accanto a questa signora bionda che in un certo senso invidiavo, perché raccoglieva i suoi (continua) Cristian sta aspettando nonna Vera. Sua madre, Olga, è l’unica dei cinque figli della donna che vive ancora in Moldova. Pensa sempre di raggiungere un giorno sua madre in Italia. Danuta, durante il viaggio di ritorno dalla Polonia. Il pulmino impiega 17 ore per arrivare a destinazione, ma è un mezzo “comodo” e redditizio, soprattutto per le compagnie di trasporto nate in questi anni.

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Terre di Mezzo | fotoreportage urbano | a cura di Polifemo | "onora il padre e la madre. badanti" fotografie di Roberta Valerio

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| 010 | febbraio 1016 | 010 | febbraio 10 17

≈ Polifemo è un’associazione di fotografi professionisti con base a Milano, che si propone di diffondere la cultura dell’immagine e della comunicazione visiva.

| a cura di | Polifemo | www.polifemo.org

fotoreportage urbano

in una parola: badanti. una fotografa le ha accompagnate nei loro ritorni a casa. per dimostrare a noi italiani che la vita continua.

| fotografie e testo | roberta valerio

onora il padre e la madre

Mia nonna Pascuta e Danuta recitano il rosario insieme tutti i pomeriggi.Danuta vive in Italia ormai da 16 anni. Con il suo stipendio da badante è riuscita a ristrutturare la sua casa e quella dei figli in Polonia.

N ada è stata la prima badante che ho co-nosciuto. Si occupava della signora Pie-rina, la vicina di pianerottolo della mia

infanzia. Abitavo già a Parigi all’epoca e quando tornavo a trovare i miei genitori, passare a sa-lutarla, era quasi una tappa obbligata. Durante quelle visite ho fatto amicizia con Nada e ho iniziato a scoprire l’esistenza di chi, come lei, si divide tra affetti e necessità di guadagnare.

Il mio reportage è iniziato lì ed è continuato a Dignano, in Croazia, dove Nada mi ha presenta-to la sua terra e i suoi cari. Qualche anno dopo, dall’incontro con l’associazione “Vicino lonta-no” è nato il progetto “Onora il padre e la ma-dre: badanti”, che mi ha permesso di avvicinare questo esercito di donne venute dall’Est. Ancora una volta il punto di partenza è stata la casa dei miei, con nonna Pascuta e Danuta che da un anno si prendeva cura di lei. Mi sono ritrovata a scattare le ultime foto di mia nonna accanto a questa signora bionda che in un certo senso invidiavo, perché raccoglieva i suoi (continua)

Cristian sta aspettando nonna Vera. Sua madre, Olga, è l’unica dei cinque figli della donna che vive ancora in Moldova. Pensa sempre di raggiungere un giorno sua madre in Italia.

Danuta, durante il viaggio di ritorno dalla Polonia. Il pulmino impiega 17 ore per arrivare a destinazione, ma è un mezzo “comodo” e redditizio, soprattutto per le compagnie di trasporto nate in questi anni.

| 010 | febbraio 1018 | 010 | febbraio 10 19| fotorePortage urbaNo

Nata a Udine nel 1973 e laureatasi in Legge all’Università di Bologna, da 12 anni vive a Parigi. Fotografa indipendente, si occupa di temi sociali ed è affascinata da tutte le forme di resistenza alle ingiustizie. Nel 2008, grazie alla collaborazione con l’associazione “Vicino lontanto”, ha realizzato il reportage che vedete in queste pagine. I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste italiane, francesi e internazionali (robertavalerio.com).

sogni e i suoi ricordi. Frammenti di vita che nessun’altro avrebbe ascoltato.

In estate, ho raggiunto Danuta in Polonia e mi sono ritrovata in un “altro” mondo. Sia-mo ritornate in Italia su un pulmino: 17 ore di viaggio tra torcicollo e pause sigaretta. Ma ho deciso di proseguire. Halyna in Ucraina, Ioana in Romania, Vera in Moldavia: mi hanno ac-colto senza quasi conoscermi, mi hanno aperto i loro spazi più intimi. Sono andata a teatro con Halyna e la figlia, alla festa del monastero con Ioana e al ballo con Vera e i suoi nipoti. Mi in-teressava cogliere l’odore delle case e l’intensità degli affetti che queste donne lasciano: volevo portare il loro mondo negli occhi degli italiani. Mia nonna è venuta a mancare durante il re-portage, ma ancor oggi, quando torno a Udine, cerco Danuta per bere un caffè.

Ioana, 30 anni, lavora in Italia da un anno. I suoi genitori si occupano del figlio Rare, 9 anni. Per questo, quando rientra in Romania cerca di passare più tempo possibile con lui. Nel nostro Paese si sente accettata e rispettata. Ogni due domeniche, nel suo giorno libero, incontra le amiche emigrate come lei.

Il viaggio delle badanti può durare ore e ore...

Alina è ucraina ed è arrivata in Italia nel 2001 con un visto turistico. Dopo due anni di clandestinità ha ottenuto i documenti. Ora lavora da Maria, 95 anni, e nel giorno libero fa le pulizie da un’altra signora. In Ucraina ha lavorato per 25 anni come progettista in un’industria chimica.

Lidia si è occupata di Giovanna per più di un anno. A Leopoli, in Ucraina, ha lasciato i tre figli: voleva guadagnare per farli studiare. Ora sogna di trovare un posto come colf e potersi pagare un affitto.

Ioana aspetta la corriera che la riporterà in Italia, dopo le vacanze estive. Il viaggio dalla Romania dura 27 ore. Qui si occupa di una coppia di anziani. Ma spera di trovare un impiego nella città dove vivono il figlio e i genitori.

Danuta carica i bagagli sul pulmino che la porterà in Italia.

Vera, 50 anni, balla con una coppia di amici nel suo paese natale. Nove anni fa, la crisi economica l’ha obbligata ad abbandonare la Moldavia. Era psicologa.

Gli scatti di “Onora il padre e la madre: badanti” saranno in mostra a Roma, dal 27 marzo al 9 aprile, nell’ambito della rassegna “Obiettivo Donna”, organizzata da Officine fotografiche (www.officinefotografiche.org).

roberta valerio