Omosessualita' de leo valeria 3a

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L’omosessualit{ Valeria De Leo III A

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L’omosessualit{

Valeria De Leo III A

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“Sono omosessuale, nessuno capisce il mio dramma e non so come farlo

accettare alla mia famiglia.”

Roberto, 14 anni, lanciatosi nel vuoto per la vergogna di essersi scoperto omosessuale.

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L'amore è un sentimento intenso e profondo di affetto, simpatia e adesione, rivolto verso una

persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale.

• E’ questa la definizione che designa genericamente il sentimento dell’amore.

L’omosessualit{, tuttavia, non viene quasi mai identificata con l’amore, troppo spesso repressadall’odio e dal pregiudizio.

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Omofobia• Il significato della parola omofobia si è evoluto nel tempo; infatti, l’originale

suffisso “fobia” ( dal greco “phobos” che significa paura) ha assunto un significato come disprezzo e odio verso gli omosessuali e/o l’omosessualita’.

• L’omofobia è una delle forme piu’ diffuse di crimini basati sul pregiudizio tra i giovani, e definire l’odio la causa di questa sarebbe troppo semplicistico, come ha fatto notare la psicologa Karen Franklin di Tacoma, Washington, nel suo intervento al 106° convegno della American Psychological Association (APA) svoltosi nel ’98 a San Francisco.

La Franklin sostiene che l’omofobia è un’espressione di norme culturali che sono radicate persino nei bambini e ciò è supportato da un suo studio su circa 500 giovani dove almeno un ragazzo su dieci ha ammesso di aver usato violenza o minacce contro qualcuno che credeva omosessuale. In poche parole, almeno metà dei giovani maschi hanno ammesso una qualche forma di aggressione verso i gay.

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Esisterebbero diverse forme di manifestazione dell’omofobia:• l'accezione pregiudiziale considera come omofobia qualsiasi giudizio negativo nei

confronti dell'omosessualità. In questa definizione vengono considerate manifestazioni di omofobia anche tutte le convinzioni personali e sociali contrarie all'omosessualità come ad esempio: la convinzione che l'omosessualità sia patologica, immorale, contronatura, socialmente pericolosa, invalidante; la non condivisione dei comportamenti omosessuali e delle rivendicazioni sociali e giuridiche delle persone omosessuali. Non rientra in questa accezione la conversione in agito violento o persecutorio nei confronti delle persone omosessuali.

• l'accezione discriminatoria considera come omofobia tutti quei comportamenti riconducibili al sessismo che ledono i diritti e la dignità delle persone omosessuali sulla base del loro orientamento sessuale. Rientrano in questa definizione le discriminazioni sul posto di lavoro, nelle istituzioni, nella cultura, gli atti di violenza fisica e psicologica (percosse, insulti, maltrattamenti). Questa definizione – che comprende anche l'acting out del sentimento discriminatorio – può essere considerata più pertinente al costrutto di omofobia in senso ristretto.

• l'accezione psicopatologica considera l'omofobia come una fobia, cioè una irrazionale e persistente paura e repulsione nei confronti delle persone omosessuali che compromette il funzionamento psicologico della persona che ne presenta i sintomi. Tale valutazione diagnostica includerebbe quindi l'omofobia all'interno della categoria diagnostica dei disturbi d'ansia e rientrerebbe all'interno dell'etichetta di fobia specifica. A differenza delle prime due accezioni, l'omofobia come fobia specifica non è frutto di un consapevole pregiudizio negativo nei confronti dell'omosessualità quanto piuttosto di una dinamica irrazionale legata ai vissuti personali del soggetto. Quest'ultima definizione, per quanto più attinente alla radice etimologica del termine, ad oggi non è sostenuta da una letteratura sufficiente da farla inserire nei principali manuali psicodiagnostici.

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“Ho cercato il termine “omosessuale” con i miei alunni. I vocabolari che abbiamo in classe non riportano il termine. Tentiamo con un altro sempre del 2011: niente da fare. Lo troveremo solo all’undicesimo tentativo, nel

“Garzanti” del 2013.I bambini si incuriosiscono: “Perché maestro questa parola non c’è?”. Non

ho nemmeno io una risposta, solo supposizioni: l’omofobia, ovvero la paura irrazionale e assurda nei confronti delle persone omosessuali, non

era ritenuta così importante da finire in un vocabolario? Forse era ed è una parola troppo scomoda a qualcuno?”

Alex Corlazzoli, insegnante.

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Al di l{ della mera definizione, l’omofobia è da considerarsi una vera e propria piaga all’interno della società: a causa del pregiudizio, tutti coloro che si scoprono omosessuali, donne o uomini che siano, sono costretti nella maggior parte dei casi a nascondere i propri sentimenti, e a rimanere nell’ombra, reclusi dalla societ{.

Altre volte ancora, come soluzione estrema, scelgono di togliersi la vita.

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«Sono gay. L'Italia è un Paese libero, ma esiste l'omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve

fare i conti con la propria coscienza. Io non sto bene in questa società».

Simone, 21 anni, gettatosi dall’undicesimo piano di un edificio.

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L’omosessualit{ nelle religioni

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Buddhismo

• In genere il buddhismo critica l'attaccamento al sesso senza fare particolare distinzione tra quello eterosessuale e quello omosessuale.

• La condanna di alcune scuole buddhiste dell'omosessualità per i laici è uno sviluppo del tardo buddhismo, che non trova a sua giustificazione basi nei canoni antichi. I più propensi a farlo sarebbero minoranze che equiparano l'omosessualità a una malattia o all'essere un travestito. Alcuni esponenti del buddhismo in Asia hanno accettato e addirittura esaltatol'omosessualità. Presso alcune scuole, invece, si considera qualsiasi attività sessuale, per quanto legittima, fonte di attaccamento, illusione e sorgente di sofferenza, per cui si esorta ad una vita moderata o all'astinenza sessuale a prescindere dalle proprie inclinazioni.

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• Il venerabile K Sri Dhammananda ha affermato, a proposito dell'omosessualità:

« Non c'è nulla di intrinsecamente sbagliato nel sesso. Quello che è sbagliato è l'attaccamento ad esso e l'esserne ridotti in schiavitù, oppure la credenza che indulgere nel sesso possa portare alla felicità suprema. Questo è il problema causato dallo sfruttamento del sesso da parte dell'industria dell'intrattenimento di massa –disseminare il mito che il sesso possa condurre ad uno stato di felicità durevole. [...] Per errata condotta s'intende un comportamento che arrechi danno o alla persona che compie l'atto oppure al compagno/a. Questo vuol dire ad esempio che, se entrambe le persone coinvolte sono adulti consenzienti, non minorenni, non "attaccati" – giuridicamente o per altra via - a qualcun altro, non c'è danno alcuno. »

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Induismo• Nella tradizione religiosa induista non vi è traccia di condanna e biasimo nei confronti

dell'omosessualità, fino al XIX secolo, durante il quale diventa evidente l'influenza culturale britannica. Nei trattati sulla sessualità l'argomento è illustrato con chiarezza e senza censure. Nel Kama Sutra sono descritti sia il lesbismo che l'omosessualità maschile, in virtù della considerazione che "in tutto ciò che concerne l'amore, ognuno deve agire in accordo con i costumi del proprio paese e con le proprie inclinazioni" (Kama Sutra, cap. IX)

• Tipicamente indiani, e ben integrati nella società sono gli Hijras, trasgender MtF che vengono identificati come un genere sessuale a parte, un terzo genere denominato tritiya-prakriti, che sono devoti al deva Ardhanarisvara.

• Il Manusmriti e l'Arthashastra esortano gli uomini a purificarsi dopo essersi uniti con un uomo o con una donna, facendo un bagno rituale.

• Nella letteratura post-vedica sono presenti numerosi esempi di transgenderismo e di rapporti sessuali ed affettivi tra membri dello stesso sesso: il deva Ayyappa viene generato da Śiva e da Viṣṇu; il re ed eroe Bhagiratha viene generato da due donne.

• Nel Mahābhārata gioca un ruolo non secondario Sikhandin, figlio del re Drupada, che dopo aver pregato a lungo Mahadeva, riceve dal dio un figlio "che non è né uomo né donna". L'ambiguità accompagna Sikhandin per tutta la sua vita ed il grande eroe Bhisma sarà ucciso, nell'VIII capitolo, proprio perché si rifiuta di combattere contro il guerriero nato donna.

• Lo stesso Arjuna, celeberrimo eroe del Mahabharatha e co-protagonista della Bhagavadgita vive da donna (adottando abiti, gioielli, acconciature, danze e comportamenti tipicamente femminili) per qualche tempo prima della grande battaglia di Kurukshetra.

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Cattolicesimo

• La Chiesa cattolica ha condannato esplicitamente le aggressioni verbali e fisiche ai danni delle persone omosessuali:

« Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei Pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev'essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni. »(Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica per la cura pastorale delle persone omosessuali, 1986.)

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La Chiesa cattolica fa una distinzione importante nel formulare il suo giudizio morale sull'omosessualità:

• Da una parte c'è la tendenza omosessuale, la cui origine non è ancora chiara;

• Dall'altra parte esistono i rapporti sessuali tra omosessuali;

La prima, la tendenza omosessuale, appartiene alla sfera pre-morale, alla stessa maniera di tutte le altre cose che la persona umana sente. I secondi, ovvero il comportamento sessuale nell'atto sessuale, appartiene alla sfera della volontà, delle decisioni, di quello che la persona umana vuole fare della sua vita.

Un'altra distinzione che la Chiesa cattolica ritiene importante fare è tra la valutazione morale oggettiva e quella soggettiva (questa distinzione vale sempre, in ogni valutazione morale, indipendentemente dall'oggetto):

• quando una persona o una comunità formulano un giudizio morale, lo esprimono sempre a livello oggettivo, giudicando moralmente un certo tipo di azione come buona o cattiva;

• il giudizio morale soggettivo deve invece essere sempre molto cauto, perché nessuno è in grado di valutare tutte le implicazioni e interferenze, il passato e l'educazione, ecc., che hanno contribuito a plasmare un certo comportamento.

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• Sostanzialmente, la dottrina afferma che i rapporti sessuali fra persone dello stesso sesso non possono essere approvati in nessun caso, e che sarebbero contrari alla legge naturale anche qualora, come alcuni sostengono, l'omosessualità non fosse il risultato di una scelta deliberata; anche in questo caso, infatti, permane quella libertà fondamentale che caratterizza la persona umana e che le consente di evitare l'attività omosessuale.

• Altre fonti cattoliche sottolineano come «l'atto omosessuale è un atto contro natura, frutto di un atteggiamento infantile di attaccamento inconscio al genitore complementare, risultato di una strategia difensiva nevrotica e quindi sbagliata nel tentativo di rimediare alla propria incompletezza psicologica», ma evidenziano come «la persona con tendenze omosessuali rimane sempre una persona e, pur essendo condizionata da un punto di vista emotivo, ha in sé quella libertà della volontà che gli consente di resistere all'inclinazione disordinata e di essere padrona dei propri atti».

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Islam

• I rapporti omosessuali portano ufficialmente alla pena di morte in nove nazioni islamiche: Arabia Saudita, Iran, Nigeria, Mauritania, Pakistan, Sudan, Somalia, Somaliland e Yemen.

• Precedentemente si applicava la pena di morte per aver preso parte a rapporti omosessuali anche in Afghanistan, quando i Talebani erano al potere. La situazione legale degli Emirati Arabi Uniti non è chiara. In molte nazioni musulmane, come il Bahrain, il Qatar, l'Algeria e le Maldive, l'omosessualità è punita con il carcere, con pene pecuniarie, o pene corporali. In alcune nazioni a maggioranza musulmana, come la Turchia, la Giordania, l'Egitto, o il Mali, i rapporti omosessuali non sono specificatamente proibiti dalla legge. In Egitto uomini apertamente gay sono stati oppressi perché vanno contro le leggi della moralità pubblica. In Arabia Saudita, la pena più alta riservata agli omosessuali è l'esecuzione pubblica, mapiù frequenti sono altre pene (ad esempio pene pecuniarie, incarcerazione, frustate..). Le retate contro gli omosessuali sono in genere organizzate per reprimere l'immigrazione clandestina.

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• La nazione che ha il più alto numero di esecuzioni capitali di omosessuali è l'Iran. Dalla rivoluzione islamica in Iran, il governo iraniano ha mandato a morte più di 4000 persone accusate di rapporti omosessuali. In Afghanistan dopo la caduta dei Talebani dal potere, l'omosessualità, che prima era un crimine che prevedeva la pena di morte, diventò punibile con sanzioni monetarie e incarcerazione.

• Molte organizzazioni internazionali per i diritti umani, come Human RightsWatch e Amnesty International, condannano le leggi che considerano un crimine i rapporti omosessuali tra adulti consenzienti. Dal 1994 la commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite ha anche dichiarato che leggi di questo genere violano anche il diritto alla privacy garantito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e dal patto internazionale sui diritti civili e politici. Comunque, molte nazioni musulmane (ad eccezione della Turchia, che è stata governata da leggi laiche dal 1923 e che recentemente ha modernizzato le sue leggi per soddisfare i requisiti per entrare nell'Unione Europea) insistono nel dire che queste leggi sono necessarie per preservare la virtù e la moralità islamiche. Delle nazioni in cui la maggioranza della popolazione è musulmana, solo il Libano sta compiendo uno sforzo interno per legalizzare l'omosessualità.

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• Alcuni musulmani sono critici riguardo alle sanzioni previste contro l'omosessualità. Le ragioni dei musulmani contro la pena per l'omosessualità includono il fatto che alcune scuole legali (per esempio, la hanafita) la considerano ingiustificata e che non è specificata la pena capitale per l'omosessualità nel Corano. Anche l'introduzione della pandemia di AIDS nel mondo musulmano ha fatto scaturire altre discussioni sullo stato legale dell'omosessualità, dato che le sanzioni legali contro l'omosessualità hanno reso difficile la presenza di ogni programma educativo diretto alle categorie ad alto rischio di contagio.

• Mentre le esecuzioni e altre sanzioni criminali limitano ogni movimento pubblico per i diritti gay, è impossibile apporre sanzioni criminali a ogni omosessuale che vive in una nazione musulmana e tutti sono a conoscenza del fatto (ad esempio gli stranieri in vacanza) che alcuni giovani uomini sperimenteranno relazioni omosessuali come sfogo per i desideri sessuali nati da un amore naturale per lo stesso sesso. Queste relazioni omosessuali discrete e casuali, permettono agli uomini di avere rapporti prematrimoniali con un basso rischio di incorrere nelle sanzioni sociali e legali a cui dovrebbero sottostare se fossero stati coinvolti in un adulterio o in un rapporto esterno al matrimonio con una donna (in questo caso è più facile essere scoperti, dato che la donna potrebbe rimanere incinta o sperare di obbligare l'uomo a sposarla). Molti di questi uomini non si considerano gay o bisessuali dato che questi sono orientamenti sessuali.

• Un problema collegato all'attuazione delle leggi contro l'omosessualità è che gli uomini sono incoraggiati a sviluppare amicizie intime con altri uomini, e le donne sono incoraggiate a sviluppare amicizie intime con altre donne e così, come conseguenza, l'amore omosessuale sembra essere incoraggiato (ma non lo è il desiderio).

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Lettera di un soldato al suo amato: la storia d’amore di due soldati gay durante la II Guerra Mondiale

Questo scritto è in ricordo del nostro anniversario, di quel 27 ottobre 1943 quando ti ho ascoltato cantare per la prima volta nel nord dell’Africa. Quella canzone mi porta ricordi dei momenti più felici che io mai abbia vissuto: uno spettacolo organizzato dal reggimento, le tende fatte con palloni di sbarramento; i faretti ricavati da barattoli di cacao; le prove che duravano fino a tarda sera e di un bellissimo ragazzo con una meravigliosa voce da tenore. La notte della prima presso il teatro di Canastel: forse esagerammo con il moscatello e qualcuno capì. Sono ricordi della felicità di quando ci dissero che saremmo tornati a casa e della devastazione che provammo quando sapemmo che non saremmo tornati insieme.[„]

Giurammo che saremmo stati insieme di nuovo “a casa”, ma il destino ne sapeva più di noi. Non sei mai arrivato a casa. E per questo, Dave, spero che là dove tu sei, questi ricordi ti siano preziosi come lo sono per me.Buona notte, dormi bene, amore mio.Brian Keith