Olivelli M4-62 Modulo - Giornalista IT · 2010. 2. 4. · Olivetti M4-62 Modulo Produttore e...

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Olivelli M4-62 Modulo di Paolo Ciardelli r::I ul vocabolario della lingua Italiana E::..I Zanichelli, alla voce «modulo» tra i vari significati è riportato il se- guente: «mòdulo [ve. dotta, lat. modu- lu(m), dim. di modus misura, modo] Parte porzione, reparto di un complesso organico, concepito come separato o separabile, con riferimento ad apparec- chiature elettroniche, veicoli spaziali o a parti di mobili o di strutture edilizie.» Mettendo da parte la citazione umani- stica, la linea Modulo rappresenta un'ampia e segmentata offerta di per- sonal computer idonei a soddisfare le esigenze di un'utenza diversificata, che spazia dagli elaboratori di fascia alta Su- prema-M6, capaci di offrire prestazioni atte alla realizzazione di applicazioni so- sfistica te, alla linea M4 Modulo costitui- ta sì da modelli professionali ma che vantano un rapporto qualità prezzo van- taggioso, per arrivare ai PCS, specifica- tamente progettati per gli studenti e per applicazioni di tipo individuale e di in tra ttenimen to. 176 Rispondente allo standard internazio- nale ISO 9000, la linea M4 Modulo si compone di 8 modelli in 33 versioni dif- ferenti per processore e configurazione. Stavolt.a ci occupiamo de11'M4-62 Mo- dulo, basato su microprocessore Intel 486SX a 33 MHz. La linea estetica di sempre Come praticamente tutta la linea della casa di Ivrea, l'Olivetti M4-62 Modulo si presenta di forma ridotta e contenuta. Ciò vuoi dire che il frontale, i colori che vanno dal grigio scuro al giallo per le scritte richiamano la linea di tutti i pro- dotti della casa italiana. Lo sforzo mag- giore si nota nella progettazione del frontale che non è costruito seguendo le soluzioni costruttive di altri costruttori, sportelli ciechi, alloggia menti standard, pulsanti ecc, ma ogni oggetto è un pez- zo pensato a sé. Nel frontale spicca la grossa griglia che copre l'altoparlantino interno, il floppy disk drive che si inca- stona nella parte inferiore destra, l'inter- ruttore di rete, la chiave hardware roton- da che impedisce l'apertura della scocca e le due spie led, che monitorano le fun- zioni di acceso e di rotazione dell'hard disk. Le sue dimensioni sono di 403x388x126 mm, misure che lo posi- zionano tra i computer di dimensioni contenute disponibili nell'ampio panora- ma disponibile. Nella base c'è un'ampia fessurazione che dovrebbe agevolare la circolazione dell'aria, favorendo perciò un «effetto camino» con il flusso che entra dal bas- so e esce dai lati. Questa forma consiglia ma non obbli- ga ad installare il computer nella posizio- ne canonica di un desk top orizzontale, con relativo monitor poggiato sopra. Una limitazione per modo di dire, in quanto i minitower che si trovano in commercio affiancati dal monitor vanno ad occupare volumi superiori. Attenzio- ne però se lo si vuole disporre in vertica- le: il manuale in maniera chiara indica MCmicrocomputer n. 137 - febbraio 1994

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Page 1: Olivelli M4-62 Modulo - Giornalista IT · 2010. 2. 4. · Olivetti M4-62 Modulo Produttore e distributore: Ing. C Olivetti & C SpA Via Jervis, 77-70075 Ivrea Prezzo (IVA esclusa):

Olivelli M4-62 Modulodi Paolo Ciardelli

r::I ul vocabolario della lingua ItalianaE::..I Zanichelli, alla voce «modulo» trai vari significati è riportato il se-

guente: «mòdulo [ve. dotta, lat. modu-lu(m), dim. di modus misura, modo]Parte porzione, reparto di un complessoorganico, concepito come separato oseparabile, con riferimento ad apparec-chiature elettroniche, veicoli spaziali o aparti di mobili o di strutture edilizie.»Mettendo da parte la citazione umani-stica, la linea Modulo rappresentaun'ampia e segmentata offerta di per-sonal computer idonei a soddisfare leesigenze di un'utenza diversificata, chespazia dagli elaboratori di fascia alta Su-prema-M6, capaci di offrire prestazioniatte alla realizzazione di applicazioni so-sfistica te, alla linea M4 Modulo costitui-ta sì da modelli professionali ma chevantano un rapporto qualità prezzo van-taggioso, per arrivare ai PCS, specifica-tamente progettati per gli studenti eper applicazioni di tipo individuale e diin tra ttenimen to.

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Rispondente allo standard internazio-nale ISO 9000, la linea M4 Modulo sicompone di 8 modelli in 33 versioni dif-ferenti per processore e configurazione.

Stavolt.a ci occupiamo de11'M4-62 Mo-dulo, basato su microprocessore Intel486SX a 33 MHz.

La linea estetica di sempreCome praticamente tutta la linea della

casa di Ivrea, l'Olivetti M4-62 Modulo sipresenta di forma ridotta e contenuta.Ciò vuoi dire che il frontale, i colori chevanno dal grigio scuro al giallo per lescritte richiamano la linea di tutti i pro-dotti della casa italiana. Lo sforzo mag-giore si nota nella progettazione delfrontale che non è costruito seguendo lesoluzioni costruttive di altri costruttori,sportelli ciechi, alloggia menti standard,pulsanti ecc, ma ogni oggetto è un pez-zo pensato a sé. Nel frontale spicca lagrossa griglia che copre l'altoparlantinointerno, il floppy disk drive che si inca-

stona nella parte inferiore destra, l'inter-ruttore di rete, la chiave hardware roton-da che impedisce l'apertura della scoccae le due spie led, che monitorano le fun-zioni di acceso e di rotazione dell'harddisk. Le sue dimensioni sono di403x388x126 mm, misure che lo posi-zionano tra i computer di dimensionicontenute disponibili nell'ampio panora-ma disponibile.

Nella base c'è un'ampia fessurazioneche dovrebbe agevolare la circolazionedell'aria, favorendo perciò un «effettocamino» con il flusso che entra dal bas-so e esce dai lati.

Questa forma consiglia ma non obbli-ga ad installare il computer nella posizio-ne canonica di un desk top orizzontale,con relativo monitor poggiato sopra.Una limitazione per modo di dire, inquanto i minitower che si trovano incommercio affiancati dal monitor vannoad occupare volumi superiori. Attenzio-ne però se lo si vuole disporre in vertica-le: il manuale in maniera chiara indica

MCmicrocomputer n. 137 - febbraio 1994

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l'unica faccia laterale che può fungereda base (quella destra guardando difronte per la precisione).

Niente di particolare nella disposizio-ne delle varie porte per la connessionecon il mondo esterno, il mouse e la ta-stiera che si trovano disposte lungo labase in un incavo del mobile.

I due connettori per il collegamentoseriale e parallelo sono di piedinaturaDB9 o DB25 mentre per la tastiera ed ilmouse sono stati preferiti quelli minidinPS/2. Non è presente anche stavolta ilcambiatensione, né il tasto di reset. Ilprimo ormai diventa non necessario vi-sto che in Europa si tende ad avere unostandard unico di tensioni, mentre delsecondo un po' per vezzo e un po' per-ché non lo si ritiene più utile, comincia anon essere più presente su molti elabo-ratori. Naturalmente è presente un enor-me foro corrispondente alla ventola in-terna alla sezione alimentatrice.

Da notare la presenza di alcuni foriche dovrebbero corrispondere ad altret-tante prese «multimediali» in senso re-strittivo: Audio In/Out ecc. Sulla macchi-na in prova non era presente nessunascheda sonora per cui posso solo citar-ne la presenza.

Le slot che si affacciano sul retro so-no quattro: disposte in maniera orizzon-tale non risultano all'esame esterno oc-cupate da altrettante schede.

Le due periferiche di input. la tastieraed il mouse sono di ottima fattura (ilmouse è di chiara «mamma» Logitechmentre la tastiera è «made in Italy»).Durante l'uso della tastiera si è potuto

Olivetti M4-62 Modulo

Produttore e distributore:Ing. C Olivetti & C SpAVia Jervis, 77 - 70075 Ivrea

Prezzo (IVA esclusa):Olivetti M4-62 Modulo-4 Mbyte RAM. 486sx33 MHz, hard disk 720 Mbyte, floppy disk drive3,5", monitor a colori 74", MS-DOS 6.0, MS-Windows 3.7 Lit.3.000.000

verificare che i tasti risultano al tocco unpo' duri e che sulla superficie è presen-te una concavità che si adatta alla puntadelle dita.

Il monitor a colori di 14" a bassaemissione di radiazioni ben si accompa-gna al resto dell'elaboratore e può trova-re posto facilmente sul coperchio. Co-me detto per il resto dell'esteticadell'elaboratore, la sua forma non destaparticolari sensazioni, perché è quellaclassica vista in centinaia di sistemi Oli-vetti, da quelli montati in banca, agli uffi-ci postali o pubblici. Le regolazioni dimassima, luminosità e contrasto, sonoaffidate a due manopole a «rotella» po-ste nella parte bassa, non a vista, e re-golano la luminosità ed il contrasto.

Dietro uno sportello invece ci sono ivari comandi di grandezza e di sposta-mento dello schermo in formato «pul-sante» che si accompagnano ad un di-splay a due cifre che indica la modalitàdi visualizzazione attiva.

PROVA

OLIVETTI M4-62 MODULO

Apriamolo

Il mobile si apre agendo su due viti:dotate di una «grodronatura» in plastica,in basso sui due estremi inferiori.

Naturalmente la chiave hardware de-ve essere sbloccata, altrimenti la scoccanon viene via e rimane così preclusa siala vista che l'asportazione di memorie dimassa interne che possono far gola aimalintenzionati. La vista interna restitui-sce la sensazione di un lavoro proget-tua le notevole: non ci troviamo di fronteai soliti cloni. Iniziando dal tasto di ac-censione che è riportato in manierameccanica dalla parte alimentatrice alfrontale tramite una asticina metallica,per finire alla piastra porta memorie dimassa.

L'intero contenitore è costituito da unpolimero plastico e rinforzato, dal puntodi vista delle emanazioni elettromagneti-che, da un foglio metallico.

Altresì la vista interna del computernon rivela molto elettronica. La schedamadre è «Iillipuziana» e di concerto laquantità di componenti elettronici è bas-sissima. Da notare l'unico zoccolo permodulo SIMM (Single In-line MemoryModule) di espansione per la memoriaRAM che porta la memoria di base da 4Mbyte ad un massimo di 36 Mbyte (conscatti di 4, 8, 16 e 32 Mbyte a secondadel taglio di memoria usata). A fiancoc'è un secondo zoccolo che permetteFaumento della memoria RAM Video da512 Kbyte ad un Mbyte con l'inserimen-to di un solo chip.

Il microprocessore è un Intel 486SX a

La tastiera.

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PROVA

OLIVETTI M4-62 MODULO

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Vista totale del frontale.Spicca la grossa grigliache copre l'altoparlantinointerno, il floPPV disk driveche si incastona nella par-te inferiore destra, l'inter-ruttore di rete, la chiavehardware rotonda che im-pedisce l'apertura dellascocca e le due spie led,che monitorano le funzionidi accesso e di rotazionedell'hard disk .

Vista posteriore. Da notarela presenza di alcuni foriche dovrebbero corrispon-dere ad altrettante prese«multimediali" in sensorestrittivo: Audio In/Qutecc Sulla macchina in pro-va non era presente nes-suna scheda sonora percui posso solo citarne lapresenza.

TuHiimpegnati per l'ambienteCome sta procedendo l'Olivetti

Il rispetto dell'ambiente che ci ospita siè trasformato da tema di crescente atten-zione a obblighi più o meno di legge neivari paesi industrializzati. All'interno dellaOlivetti uno dei valori consolidati nella cul-tura stessa della politica aziendale è il ri-spetto per l'ambiente. Ciò è stato dimo-strato attraverso gli anni con un certo nu-mero di attività messe in piedi ed andate abuon fine.

L'interesse dell'azienda di Ivrea è inizia-to negli anni '50 crescendo nel tempo finoalla creazione nel 1986 di Un ComitatoAziendale Ecologia con lo scopo di coordi-nare la politica aziendale sull'ambiente,che a sua volta ha creato altri gruppi di la-voro, come quello dell'ergonomia, delleemissioni elettromagnetiche, del riciclo deiprodotti, dei rifiuti di materiali elettronici edell'imballaggio.

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Nelle aree sopra indicate la Olivetti ope-ra in conformità con le più severe normeinternazionali e locali ed ha inoltre costitui-to un ufficio in Belgio che opera come os-servatorio degli sviluppi delle direttive dellaCEE

Le iniziative ufficiali che i vari governi siaeuropei che quello statunitense hanno av-viato è movimentato anche se solo alcunedi queste sono già diventate leggi. In sinte-si le varie iniziative possono essere rias-sunte così:

una proposta di legge in Germania relati-va alle disposizioni sui rifiuti elettronici, lacui entrata in vigore era prevista per il gen-naio di quest'anno. Tale norma obbliga ifornitori di prendersi cura dei prodotti elet-tronici obsoleti dei clienti;

il regolamento del Consiglio 92/8808/CEErelativo all'assegnazione di un marchio di

Qualità Ecologica (Ecolabell, che prevede ilcontrollo ecologico esteso a tutto il ciclo divita del prodotto (non a caso definito «dallaculla alla tomba»). Questi controlli dovreb-bero coprire tutte le attività dalla progetta-zione alla produzione, fino alle attività dismontaggio per il recupero dei materiali, alriciclo dei materiali usati, al riutilizzo di alcu-ne parti ed allo smalti mento delle parti nonutilizzabili;

all'interno della CEE si cerca di definirele norme relative alla riduzione, al riciclag-gio ed allo smalti mento di rifiuti elettronici,la cui finalizzazione è prevista entro il 1995;

è già operante in Germania una leggeche regola menta i rifiuti da imballaggio,prevedendo la riduzione della quantità deimateriali, l'utilizzo di materie riciclabili e.quando possibile, l'impiego di imballi riuti-lizzabili. La legge trasferisce l'onere dello

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33 MHz a montaggio su zoccolo chepuò contare come detto su di una RAMdi 4 Mbyte, una cache interna di 8 Kbyteed un hard disk da 120 Mbyte. Lo zoc-colo non è uno zoccolo ZIF (Zero InsertForce) ma pur tuttavia si può procedereall'upgrade con un OverDrive che lo tra-sforma da SX in DX, magari a frequenzadi c10ck raddoppiata. All'uopo ci sono unpaio di jumper da setta re.

Niente Pentium nel futuro di chi com-pra un computer come questo? No l'ln-tel sta pensando anche a loro che nonhanno lo zoccolo predisposto. E non so-lo l'lntel mira a questo mercato: leggi si-curamente Cyrix o Texas (sempre che sirimettano d'accordo).

Un cenno alle quattro slot libere.Queste si trovano in posizione orizzonta-le e comunicano con la piastra tramiteun connettore. In pratica a bordo dellaseconda scheda trova posto solo unabatteria tampone per la Cmos. È possi-bile montare schede a lunghezza full si-ze, stando attenti al secondo ventilatori-no posto al centro della base in una zo-na libera.

/I softwareLibri, libretti e manuali stampati su

carta riciclata esplicano a fondo le varieoperazione da fare durante l'installazio-ne hardware e software. Parliamo per-ciò anche dei due manuali del DOS Mi- Ecco entrambe le periferiche di memorizzazione di massa, montate sullo stesso supporto.

smaltimento degli imballi dalle autorità lo-cali alle aziende (produttori o importatori diimballi o società specializzate). Una leggesimile è entrata in vigore recentemente an-che in Francia;

anche la CEE a proposito degli imballi sista già muovendo ed è a buon punto;

un regolamento di Environmental Pro-tection Agency (EPA). che è diventato leg-ge negli USA dal 15 maggio 1993, e cheprevede una etichetta sui prodotti che usa-no i clorofluorocarbonati (CFC) o se talimateriali siano stati utilizzati nei processiproduttivi. EPA ha inoltre attivato un pro-gramma Energy Star, emettendo normeche riguardano il risparmio energetico, pre-vedendo che questo consumo non superi i30 watt per il personal computer non inuso per un certo periodo di tempo. Normesimili sono peraltro previste anche per lestampanti ed i fax;

una norma ISO 9241 che riguarda le ca-ratteristiche ergonomiche dei monitor, connitida leggibilità dei caratteri ed eliminazio-ne dello sfarfallio;

una norma nordeuropea MPRII sulle bas-se emissioni dei monitor.

La conseguenza di queste numerose ini-ziative è stata la produzione di marchi di

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qualità ecologica come: Energy Stardell'EPA sul risparmio energetico, MPR Ilsvedese, sul controllo delle radiazioni deimonitor; Der Grune Punkt tedesco per gliimballi e Der Blaue Engel, sempre tedesco,come marchio di ecologia del prodatto.

In questo scenario l'Olivetti partecipa insede normativa ai gruppi di lavoro costituitiin Italia ed in Europa inclusi, ad esempio, iprogetti europei EUREKA ed ESPRIT; hasottoscritto la Chart of Sustainable Deve-lopment. promossa dalla Camera di Com-mercio Internazionale per definire le lineeguida delle politiche aziendali sull'ambienteed ha firmato un Memorandum of Under-standing con EPA per sottoscrivere il pro-gramma Energy Star.

I vari gruppi che lavorano sui temi ecolo-gici operano con l'obbiettivo di definire unoStandard di Qualità Prodotti (SQP). chesarà vincolante sia per l'azienda che per ilfornitore. Questa normativa sarà relativasia al controllo sui materiali, come adesempio l'eliminazione delle sostanze tos-siche dai prodotti e dai processi produttivi,sia a quello sulle tecniche di progettazione.Sarà infatti necessario disassemblare i pro-dotti, alla fine della loro vita, per effettuareuna raccolta differenziata dei materiali, con

conseguente riciclo, riutilizzo o smaltimen-to dei rifiuti.

Così l'Olivetti applicando le più severenorme ai processi produttivi ed ai prodotticertifica anche che queste siano state ri-spettate nei componenti che essa stessaassembla.

Oltre ai marchi altri risultati derivano daicontrolli sui processi produttivi, meno evi-denti, ma non meno importanti, conside-rando che hanno un impatto sull'inquina-mento dell'aria e delle acque.

L'Olivetti ha contribuito al controllodell'inquinamento dell'aria riducendo l'usodei CFC del 95% negli ultimi cinque anniriducendone l'impiego e privilegiando letecnologie che usano acqua al loro posto.Ha altresì ridotto del 50% il consumodell'acqua negli ultimi tre anni, riciclandolaquando possibile, per esempio con siste-mi a circuito chiuso. Per quanto riguarda irifiuti, l'Olivetti ha attivato un programmadi raccolta differenziata, con possibilità diriciclo e riutilizzo, perseguendo una ge-stione tecnica in conformità alle più seve-re norme.

In ultimo va ricordato l'impegno nella sal-vaguardia del Rio Tiete in Brasile, dove pe-raltro è localizzato un suo impianto.

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OLIVETTI M4-62 MODULO

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...Totale della macchinaaperta. La scheda ma-dre è ((lillipuziana" e diconcerto la quantità deicomponenti elettroniciè bassissima.

.•••Da notare accanto alprocessare l'unico zoc-colo per modulo SIMMISingle In-line MemoryModulel di espansioneper la memoria RAM equello che permettel'aumento della memo-ria RAM Video da 512Kbyte ad un Mbyte conl'inserimento sempredi un solo chip.

crosoft e dell'interfaccia grafica utenteWindows. Naturalmente a corredodell'Olivetti c'è tutta una dotazione diprogrammi di utilità, DOS, driver specifi-ci e Windows. La manualistica è ben fat-ta, in tutte le lingue con grafici ed esplo-si che vengono incontro all'utilizzatore almomento dell'installazione e no. Co-munque nei vari libretti riguardantil'unità centrale, viene descritto con curaanche come si apre il computer, comesi può procedere all'installazione difloppy disk drive aggiuntivo piuttostoche di uno streamer di back up.

ConclusioniL'elaboratore Olivetti M4-62 Modulo

si stacca dagli altri computer presentinel panorama commerciale italiano senon altro per la sua linea: diciamolo è unbell'apparecchio. Certo che alcuni parti-colari cromatici possono non incontrareil gusto personale, ma è innegabile la ri-cerca di differenziarsi dalla massa.

È quindi un oggetto tipico dell'ltalianStyle e perciò destinato a diventare l'ac-cessorio «griffato».

L'elettronica interna di concerto èall'altezza dei tempi, poca essenziale,curata nei particolari: pochi cavi checamminano e facilità nella sostituzionedelle parti

Allora non resta altro che soppesare ilprezzo: tremilioni tondi più le tasse. Siintende l'elaboratore con 4 Mbyte diRAM, un hard disk da 120 Mbyte, 512Kbyte di RAM Video, monitor a colori14", mouse e tastiera. Prezzo mediobasso che lo destina chiaramente a chivuole non solo una tecnologia in manoma qualcosa da far vedere mentre siproduce del lavoro. In un altro momentoavrei riscritto che ,d'abito non fa il mona-co ma lo veste» ma visto il clima politiconon mi va di essere frainteso o di esse-re incluso in uno schieramento inveceche in un altro.

Certo è che l'Olivetti come azienda,come la Fiat, sta attraversando un perio-do non dei più rosei, dovuti a rovesci delmercato e cambiamenti socio/politici.

Resta peraltro un'azienda italiana chetenta di farci vedere qualcosa di maggiorimpatto tecnologico, e avvicinamento aidesideri della fascia più inflazionatad'utenza. Entra nel mercato dell'home inpratica e vuole dire la sua .

Basteranno quindi una tecnologia odun progetto italiano, associato ad unprezzo congruo, che si dovrebbe ripete-re sull'intera gamma di prodotti, ad assi-curare un discreto successo? No biso-gnerà cercare di aggiustare il tiro conuna corretta distribuzione del prodottoche deve essere capillare per non far na-scere scuse all'acquisto. c:;rs

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