OK ARTE

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15 LUGLIO - AGOSTO 2009 OK Arte Milano Virgilio Patarini Il bidone in piazza T ra bande musica- li in parata, bancarelle, trampolieri e discorsi uffi- ciali, nel corso dell’annua- le “Festa di Pero”, è stata presentata al pubblico, al- la presenza delle massime autorità cittadine (il sin- daco Luciano Maneggia e il vicesindaco Maria Luisa Stocchi), la scultura di Italo Mazzei dedicata ad un tema di grande attualità come la crisi petrolifera. L’opera, già installata alcuni gior- ni orsono in una deliziosa piazzetta lungo la centra- lissima via Sempione, aveva suscitato un certo sconcer- to in parte della cittadinan- za, a causa del suo aspetto per così dire ‘provocatorio’. Si tratta, in effetti, di una vecchia carriola arruggini- ta sormontata da un gros- so bidone, di quelli per il trasporto di idrocarburi. Appeso davanti alla carriola un cartello blu con incisa la scritta, vergata a mano, “la fine di un sogno”. La scul- tura-installazione è un con- densato di ironia e poesia. C’è uno struggente ricor- do del mondo contadi- no evocato dalla vecchia carriola e c’è la graffian- te ironia dell’artista che si immagina un mondo futu- ro prossimo in cui il petro- lio andremo a prenderlo un bidone alla volta con mez- me sia un bene che un’ope- ra d’arte contemporanea faccia discutere, susciti di- battito: infondo serve an- che a questo l’arte. Anche se magari, essendo passa- to ormai un secolo dallo scolabottiglie di Duchamp e quasi mezzo dai violini di Arman o dalle automo- bili pressate di Cesar, cer- ti concetti, certi aspetti del linguaggio artistico con- temporaneo dovrebbero essere di dominio pubblico e di pubblica condivisione. Speriamo che questa illumi- nata iniziativa della pubbli- ca amministrazione serva a fare entrare anche gli ulti- mi abitanti di Pero, ancora attardati, nella modernità. A Pero, lungo la via Sempione, la scultura di Italo Mazzei zi di trasporto di fortuna. Forse coloro che hanno espresso perplessità nei con- fronti dell’opera non vi han- no dedicato più di mezzo secondo di attenzione: non hanno letto il cartello, asso- ciato l’immagine alla scrit- ta, colto l’ironia, la poesia, compreso il “messaggio”. O forse, semplicemente, a Pero non tutti erano pronti al fatto che una scultura po- tesse essere fatta di pezzi di ferrovecchio (una vecchia carriola e un bidone am- maccato) anziché di bron- zo o di marmo. Con grande intelligenza (e un pizzico di benevolenza verso i pochi contestatori) il vicesindaco Stocchi ha sottolineato co- Gualandris, t.m. su tavola, cm 40 x 80, 2009 con catalogo Mondadori e la stessa curatela di cui so- pra con la collaborazione di Davide Corsetti, Valentina Carrera, Stefano Quattrini. E nell’inverno uscirà un ul- teriore catalogo Mondadori sulla scultura intitolato “La terza dimensione”, anco- ra una volta curato da me e dall’esimio Paolo Levi. E così questa stagione ruti- lante, piena di cose, di idee, di incontri, vista in pro- spettiva, e col senno di poi, si rivela per quello che è sta- ta: un crogiuolo in cui for- giare i progetti di domani. E tutto il lavoro effettuato in quest’anno convoglierà in queste mostre e progetti o c’è dell’altro? La sintesi di tutto il lavoro di quest’anno si tradurrà in un colpo di coda finale che consisterà in una grande mostra intitolata “Koiné”, della quale uscirà un ca- talogo di ben 150 pagine a colori. La mostra inaugu- rata alla galleria Zamenhof mercoledi 24 giugno 2009 alle ore 18.30 continuerà si- no al 19 luglio e compren- derà una selezione di circa 90 opere pittoriche e scul- toree degli artisti: Paolo Avanzi, Francesco Baini, Gelindo Baron, Marco Bellagamba, Giuseppe Berardi, Walter Bernardi, Alberto Besson, Nicola Bettale, Andrea Borgonovo, Roberto Borotto, Simone Boscolo, Marco Bozzini, Anna Maria Bracci, Aſtab Culubret, Giuseppe De Michele, Bruno De Santi, Nicola Domenici, Daniela Doni, Marie Es borrat, Graziano Ferrari, Alba Folcio, Carlo Fontanella, Paola Gamba, Mirella Gerosa, Silvia Giacomini, Renato Giananti, Fabrizio Gilardi, Nadia Ginelli, Bruno Golin, Emilio Gualandris, Paolo Lo Giudice, Basilio Losiggio, Roberto Lorenzini, Rosida Mandruzzato Vettori, Luigi Marchesi, Claudio Marchi, Italo Mazzei, Ezio Mazzella, Ivan Melzi, Sergio Merghetti, Maurizio Molteni, Alessandro Monti, Patrizia Murazzano, Silvio Natali, Paolo Negretti, Marco Nones, Lucio Oliveri, Giuseppe Orsenigo, Francesco Palmisano, Fiammetta Pancera, Virgilio Patarini, Lucio Pedotti, Olga Polichtchouk, Polo Positivo, Stefania Presta, Emanuele Racca, Anca Gabriela Rafan,Amina Radaelli, Elena Redaelli, Anna Salvati, Luciana Schiazza, Giuseppe Samperisi, Bruno Moretti Sanlorano, Franco Simonelli, Max Solinas, Emilio Sommaruga, Massimo Sottili, Ivo Stazio, Edoardo Stramacchia, Franco Squadrelli, Maria Chiara Tonucci, Fabrizio Trotta, Luciano Valensin, Michel Vallayer, Danilo Viviani, Ermanno Volpi, Betty Zola. La cavalcata e il crogiolo Informazioni per pubblicità e redazionali: [email protected] - 347 4300482 dal prof. Paolo Levi insie- me al sottoscritto. Sempre nel prossimo autunno la mostra “Prospettive post- moderne” diventerà una grande mostra in un pre- stigioso spazio museale, Amhed Butt, Valentina Carrera, Giorgio Carluccio, Carlo Catiri, Carlo Cecaro, Stefano Cerioni, Simona Corbetta, Davide Corsetti, Carlo Ambrogio Crespi, Marco Cressotti, Caroline Italo Mazzei, Fine di un sogno

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OK ARTE Rivista di cultura di Milano, Lombardia, Italia

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15LUGLIO - AGOSTO 2009 OK Arte Milano

Virgilio Patarini

Il bidone in piazza

Tra bande musica-li in parata, bancarelle,

trampolieri e discorsi uffi-ciali, nel corso dell’annua-le “Festa di Pero”, è stata presentata al pubblico, al-la presenza delle massime autorità cittadine (il sin-daco Luciano Maneggia e il vicesindaco Maria Luisa Stocchi), la scultura di Italo Mazzei dedicata ad un tema di grande attualità come la crisi petrolifera. L’opera, già installata alcuni gior-ni orsono in una deliziosa piazzetta lungo la centra-lissima via Sempione, aveva suscitato un certo sconcer-to in parte della cittadinan-

za, a causa del suo aspetto per così dire ‘provocatorio’. Si tratta, in effetti, di una vecchia carriola arruggini-ta sormontata da un gros-so bidone, di quelli per il trasporto di idrocarburi. Appeso davanti alla carriola un cartello blu con incisa la scritta, vergata a mano, “la fine di un sogno”. La scul-tura-installazione è un con-densato di ironia e poesia. C’è uno struggente ricor-do del mondo contadi-no evocato dalla vecchia carriola e c’è la graffian-te ironia dell’artista che si immagina un mondo futu-ro prossimo in cui il petro-lio andremo a prenderlo un bidone alla volta con mez-

me sia un bene che un’ope-ra d’arte contemporanea faccia discutere, susciti di-battito: infondo serve an-che a questo l’arte. Anche se magari, essendo passa-to ormai un secolo dallo scolabottiglie di Duchamp e quasi mezzo dai violini di Arman o dalle automo-bili pressate di Cesar, cer-ti concetti, certi aspetti del linguaggio artistico con-temporaneo dovrebbero essere di dominio pubblico e di pubblica condivisione. Speriamo che questa illumi-nata iniziativa della pubbli-ca amministrazione serva a fare entrare anche gli ulti-mi abitanti di Pero, ancora attardati, nella modernità.

A Pero, lungo la via Sempione, la scultura di Italo Mazzei

zi di trasporto di fortuna. Forse coloro che hanno espresso perplessità nei con-fronti dell’opera non vi han-no dedicato più di mezzo secondo di attenzione: non hanno letto il cartello, asso-ciato l’immagine alla scrit-ta, colto l’ironia, la poesia, compreso il “messaggio”. O forse, semplicemente, a Pero non tutti erano pronti al fatto che una scultura po-tesse essere fatta di pezzi di ferrovecchio (una vecchia carriola e un bidone am-maccato) anziché di bron-zo o di marmo. Con grande intelligenza (e un pizzico di benevolenza verso i pochi contestatori) il vicesindaco Stocchi ha sottolineato co-

Gualandris, t.m. su tavola, cm 40 x 80, 2009

con catalogo Mondadori e la stessa curatela di cui so-pra con la collaborazione di Davide Corsetti, Valentina Carrera, Stefano Quattrini. E nell’inverno uscirà un ul-teriore catalogo Mondadori sulla scultura intitolato “La terza dimensione”, anco-ra una volta curato da me e dall’esimio Paolo Levi. E così questa stagione ruti-lante, piena di cose, di idee, di incontri, vista in pro-spettiva, e col senno di poi, si rivela per quello che è sta-ta: un crogiuolo in cui for-giare i progetti di domani.E tutto il lavoro effettuato in quest’anno convoglierà in queste mostre e progetti o c’è dell’altro?La sintesi di tutto il lavoro di quest’anno si tradurrà in un colpo di coda finale che consisterà in una grande mostra intitolata “Koiné”, della quale uscirà un ca-talogo di ben 150 pagine a colori. La mostra inaugu-rata alla galleria Zamenhof mercoledi 24 giugno 2009 alle ore 18.30 continuerà si-no al 19 luglio e compren-derà una selezione di circa 90 opere pittoriche e scul-toree degli artisti: Paolo Avanzi, Francesco Baini, Gelindo Baron, Marco Bellagamba, Giuseppe Berardi, Walter Bernardi, Alberto Besson, Nicola Bettale, Andrea Borgonovo, Roberto Borotto, Simone Boscolo, Marco Bozzini, Anna Maria Bracci, Aftab

Culubret, Giuseppe De Michele, Bruno De Santi, Nicola Domenici, Daniela Doni, Marie Es borrat, Graziano Ferrari, Alba Folcio, Carlo Fontanella, Paola Gamba, Mirella Gerosa, Silvia Giacomini, Renato Giananti, Fabrizio Gilardi, Nadia Ginelli, Bruno Golin, Emilio Gualandris, Paolo Lo Giudice, Basilio Losiggio, Roberto Lorenzini, Rosida Mandruzzato Vettori, Luigi Marchesi, Claudio Marchi, Italo Mazzei, Ezio Mazzella, Ivan Melzi, Sergio Merghetti, Maurizio Molteni, Alessandro Monti, Patrizia Murazzano, Silvio Natali, Paolo Negretti, Marco Nones, Lucio Oliveri, Giuseppe Orsenigo, Francesco Palmisano, Fiammetta Pancera, Virgilio Patarini, Lucio Pedotti, Olga Polichtchouk, Polo Positivo, Stefania Presta, Emanuele Racca, Anca Gabriela Rafan,Amina Radaelli, Elena Redaelli, Anna Salvati, Luciana Schiazza, Giuseppe Samperisi, Bruno Moretti Sanlorano, Franco Simonelli, Max Solinas, Emilio Sommaruga, Massimo Sottili, Ivo Stazio, Edoardo Stramacchia, Franco Squadrelli, Maria Chiara Tonucci, Fabrizio Trotta, Luciano Valensin, Michel Vallayer, Danilo Viviani, Ermanno Volpi, Betty Zola.

La cavalcata e il crogiolo

Informazioni per pubblicità e redazionali:

[email protected] - 347 4300482

dal prof. Paolo Levi insie-me al sottoscritto. Sempre nel prossimo autunno la mostra “Prospettive post-moderne” diventerà una grande mostra in un pre-stigioso spazio museale,

Amhed Butt, Valentina Carrera, Giorgio Carluccio, Carlo Catiri, Carlo Cecaro, Stefano Cerioni, Simona Corbetta, Davide Corsetti, Carlo Ambrogio Crespi, Marco Cressotti, Caroline

Italo Mazzei, Fine di un sogno