Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova...

37

Transcript of Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova...

Page 1: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano
Page 2: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano
Page 3: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

NARRATORI MODERNI

Page 4: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano
Page 5: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

RAPHAËLLE GIORDANO

OGGI È IL GIORNOGIUSTO PER DARE

UNA SVOLTAALLA TUA VITA

Traduzione diSARA ARENA

Page 6: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

Traduzione dal francese diSara Arena

Titolo originale dell’opera:Cupidon a des ailes en carton

© 2019, Éditions Plon, Paris, France© 2019 Éditions Eyrolles, Paris, France

In copertina: © Victoria SöderströmProgetto grafico: Rebecca Frascoli / studio pym

ISBN 978-88-11-60803-5

© 2019, Garzanti S.r.l., MilanoGruppo editoriale Mauri Spagnol

Prima edizione digitale: febbraio 2019Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore.

È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

www.garzanti.it

www.illibraio.it

facebook/Garzanti @garzantilibri

Page 7: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

OGGI È IL GIORNO GIUSTOPER DARE UNA SVOLTA ALLA TUA VITA

Page 8: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano
Page 9: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

E se il segreto del grande amore fosse saper tendere all’altro uno specchio

che gli mostri ciò che ha di più bello dentro di sé?

Page 10: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano
Page 11: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

Le lacrime versate sono amare, ma quelle non ver-sate lo sono di più.

Proverbio

Il verbo amare è difficile da coniugare:il passato non è semplice,il presente è solo indicativoe il futuro sempre condizionale.

JEAN COCTEAU

Non c’è parola troppo grande troppo folle se è per lei.Le sogno un abito di nuvole filatee renderò gelosi gli angeli delle sue ali,dei suoi gioielli le rondini,sulla terra i fiori si crederanno in esilio.

LOUIS ARAGON, Les yeux d’Elsa

Page 12: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano
Page 13: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

PARIGI

Page 14: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano
Page 15: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

SCENA 1

Meredith

Grafica sofisticata, carta satinata color perla, caratteri ele-ganti: un invito di prestigio, si vede. Il nome di Antoine èscritto a lettere dorate in un bel corsivo. Il mio non apparenemmeno. Gli accompagnatori non sono dotati di esisten-za propria. Antoine si gira verso di me sorridente, inconsa-pevole dei pensieri che mi frullano per la testa. Da quandosiamo saliti su questa berlina nera dai vetri fumé non ci sia-mo scambiati una sola parola, ma la sua mano non ha mailasciato la mia, e solo questa dolce stretta mi dà la caricasufficiente per affrontare la serata.

L’autista apre la portiera, e Antoine, galante, mi tendeun braccio. È un’arte mettere piede fuori dall’auto quandosi indossano l’abito lungo, una stola che scivola di continuogiù dalle spalle e tacchi a spillo pericolosamente instabili.Gli invitati affluiscono numerosi, e ognuno si annuncia allehostess che mettono un segno di spunta accanto al nome dichi è autorizzato a penetrare nel prestigioso antro.

Una di loro sorride ad Antoine mostrando i denti bian-chissimi – ma è possibile averne tanti? –, poi si gira verso dime con uno sguardo interrogativo che rinfocola all’istantela mia sindrome dell’imboscata.

«E lei è la signora...?»Antoine liquida la domanda con un rapido cenno. «La si-

gnora è con me.»«Perfetto.» La donna ci lascia passare e mi augura buona

13

Page 16: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

serata con quella cortesia un po’ forzata che riesce semprea esasperarmi.

È l’ennesima iniziativa di beneficenza per la salvaguardiadel patrimonio artistico e culturale. La crème della crème ètutta qui, invitati eterogenei di universi incredibilmente di-sparati: personaggi televisivi famosi, politici, gente del jetset, ereditieri, pezzi grossi della finanza, intellettuali, artisti.E io, e io, e io... che sono solo una minuscola me.

Da più di mezz’ora degustiamo il cocktail di benvenuto,in piedi in mezzo alla folla di VIP, una coppa di champagnein mano e sguardi di circostanza per salutare, ma soprattut-to per individuare e riconoscere eventuali facce note. An-toine è perfettamente a suo agio. Questione di abitudine:visto il suo incarico di responsabilità in una delle emittentiradiofoniche più importanti della Francia, ha agganci inogni ambiente.

«Tutto a posto, amore?» mi chiede in un sussurro.Come potrei dirgli di no? Ci teneva talmente tanto che lo

accompagnassi e adesso sembra così fiero di presentarmi!Una coppia viene verso di noi. Riconosco la conduttrice diuna celebre trasmissione televisiva a braccetto con un fa-moso sportivo.

«Antoine!»Dopo mille effusioni – che faticano a sembrare sincere –

per fingere un grado di intimità di fatto inesistente, i duealla fine si accorgono della mia presenza e mi rivolgonoun’occhiata interrogativa, come a dire: “Ma questa chi è?”.

«Lei è la mia compagna, Meredith», annuncia orgogliosoAntoine.

La conduttrice mi scruta da capo a piedi. Fa una ricercanel disco rigido della sua memoria per capire se può asso-ciarmi a qualcuno di conosciuto. Nessun risultato.

«Piacere, Meredith. Cosa fa nella vita?»«Sono un’attrice...»Fingo di ignorare il sarcasmo dei vari «ah, davvero» che

seguono la mia risposta.

14

Page 17: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

Gli occhi della donna si stringono, infidi, mentre si ap-presta a piantare la sua banderilla. «E in cosa ha recitato?»

Colpita e affondata.Gli ultimi cinque anni di tribolazioni mi fanno affluire il

sangue alle guance, che s’imporporano. La donna rigiraancora per qualche istante il coltello nella piaga dei mieicomplessi con l’aria di provare un piacere malsano. In fon-do perché non approfittare di un’insperata distrazione perscacciare la noia sempre in agguato in queste occasionimondane? Svuoto in un sorso la coppa di champagne.

Finalmente la cena è annunciata. E io naturalmente nonsono seduta accanto ad Antoine. Lui mi rivolge uno sguardodispiaciuto attraverso il centrotavola vegetale che traccia unafrontiera tra le file di invitati, privandoli della possibilità difare conversazione. La mia unica speranza di socializzare è ri-posta nel vicino di destra e di sinistra: da una parte una no-bildonna determinata a girarmi le spalle a priori, non la-sciandomi altra scelta che quella di chiacchierare con il suochignon alto; dall’altra parte, un signore dai capelli grigi diuna certa età, ma non per questo meno sicuro di essere in di-ritto di concedersi qualche libertà. Sopporto per qualcheistante i suoi assalti libidinosi, poi non ce la faccio più. Mi al-zo e vado a rifugiarmi nel bagno deserto, chiudendomi adoppia mandata in una cabina. Vorrei restare qui, non usciremai più. Entrano due donne che parlano fitto mentre si ri-fanno il trucco. Riconosco la voce della conduttrice. A quan-to pare, questa breve pausa le offre l’opportunità di passarein rassegna tutti gli invitati, riservando a ciascuno un’osserva-zione pungente: sembra la scena di un film. Io e Antoinenon veniamo risparmiati. Soprattutto io. E non ci sono scon-ti: una ragazza carina, ma niente di che, un’attricetta di bas-so rango che è riuscita ad accalappiare un buon partito...

Ho la nausea. Dopo un momento che sembra durareun’eternità se ne vanno. Hanno torto sul mio conto: quan-do raggiungo Antoine, con il sorriso sulle labbra, recito lamia parte alla perfezione. Lui non si è accorto di nulla.

15

Page 18: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

SCENA 2

Meredith

Spingo le porte dell’edificio annidato in una stradina delmio quartiere, nel XIX arrondissement, a Parigi. Da giornipassandoci davanti penso che ho bisogno di un massaggio.Dopo la serata di gala ho iniziato a sentire una certa tensio-ne alla schiena e, come è noto, il corpo non mente. La sera-ta ha riportato a galla alcune cose che avrei preferito restas-sero sepolte. E adesso che sono risalite in superficie, piùnulla va per il verso giusto.

L’istituto è minuscolo, un piccolo scrigno dedicato al be-nessere, arredato con gusto e raffinatezza. Una certa Lamaïsi occuperà di me. La ragazza mi conduce verso la cabina:statuetta di Buddha, candele e musica d’atmosfera, lucesmorzata. La mia mente approfitta dell’invito al viaggio perconcedersi una tregua. Mi spoglio velocemente, e Lamaïbussa alla porta. La dolcezza della sua voce e dei suoi occhi,il suo atteggiamento calmo mi rilassano all’istante. Con unsorriso mi invita a stendermi. Mentre mi lascio trasportaredal profumo degli oli essenziali, le sue mani si mettono al-l’opera.

Via via che lei scioglie abilmente i miei muscoli contratti,anche la lingua sembra liberarsi. «Sono molto confusa», misento dire. «Sto attraversando un periodo difficile...»

All’inizio le parole escono a fatica. Poi, ebbra di benesse-re, vuoto il sacco.

«Sono innamorata di un uomo. Ma... è strano. Non rie-

16

Page 19: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

sco a sentirmi bene con me stessa, nonostante anche lui miami. E un amore corrisposto è così raro, non crede?»

Lamaï annuisce in silenzio, attenta a non interromperecon commenti superflui la mia confessione. Dev’essere abi-tuata a sentire perfette sconosciute che raccontano i lorostati d’animo. Mi abbandono al suo ascolto benevolo.

«Sa, il problema è che non ho ragioni per essere orgoglio-sa di me stessa. Ho l’impressione di non essere nessuno.»

«In che senso, nessuno?» chiede Lamaï.«Be’, lui è un uomo di successo, si è fatto una posizione.

Io invece sono agli inizi della mia carriera. E chissà seuscirò mai dall’ombra...»

«Se permette, io penso che lei sia già qualcuno.»Sospiro, tormentata. «Sì, ma non chi sogno di essere. È

come se fossi solo una brutta copia, un abbozzo della verame.» Nella penombra mi pare di veder sorridere la miamassaggiatrice trasformata in psicologa.

«In Asia siamo sensibili al fascino dell’incompiuto.»Se solo fosse così facile! Io non voglio esistere unicamen-

te attraverso lo sguardo di Antoine, dipendere da lui persentirmi viva!

«Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu-scire ad amare gli altri.»

Le parole di Lamaï restano un momento sospese nell’a-ria e risuonano dentro di me in un modo tutto particolare.La seduta volge al termine, lei si eclissa e mi lascia sola nel-l’alcova ovattata. Mi prendo un po’ di tempo per riflettere.Ripenso agli uomini che ho avuto prima di Antoine, a quel-le storie d’amore abortite, che ho più o meno inconscia-mente sabotato per colpa dei dubbi e dei complessi nasco-sti nel profondo di me, i quali alla fine, grazie a un lavoriosotterraneo, sono riusciti a scoraggiarli. Posso permettereche la storia con Antoine vada incontro alla stessa sorte?

Sondo per un istante la mia anima. No. Lo amo troppo.Devo trovare il modo di esistere per conto mio. Ma come?

Mentre mi rivesto, un’idea folle, audace, rischiosa si falentamente strada in me.

17

Page 20: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

SCENA 3

Antoine

Mi ha detto: «Ti devo parlare». In genere non è un buonsegno quando la tua fidanzata pronuncia una frase del ge-nere. Lì per lì però non ci ho prestato troppa attenzione.Anch’io, in effetti, dovevo parlarle. Completamente assor-bito dalla sorpresa che pensavo di farle, non mi sono accor-to delle nubi che si addensavano all’orizzonte. Questo è ac-caduto sei ore fa. Già un’altra vita. Quella prima dell’an-nuncio.

Adesso io e Meredith siamo seduti a questa tavola imban-dita a festa, che all’improvviso ha perso ogni splendore. Lecoppe di champagne, il salmone, le candele... La bella sce-nografia preparata nella mia casa, che a breve sarebbe do-vuta diventare la nostra, d’un tratto non ha più senso. Ero aun passo dal consegnarle una copia delle chiavi perché ve-nisse a stare qui: un gesto forte per me, che dimostra quan-to io mi voglia impegnare in questa relazione. Forse è pro-prio l’impegno il punto dolente.

Meredith non è pronta, come sta cercando di spiegarmiscegliendo con cura le parole ma senza indorare troppo lapillola.

Vuole prendersi un po’ di tempo, una pausa, per ritrovar-si, raggiungere i suoi obiettivi e poi tornare da me migliore.La sua idea consiste nell’approfittare della prossima tournéeper fare una sorta di Love Tour, un Tour del Noi, dell’Amo-re. Come se si potesse davvero esaurire la questione...

Per quanto mi riguarda, in questo momento recepisco

18

Page 21: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

soprattutto che Meredith si allontanerà da me. E su duepiedi non riesco a capire. Incredulo, la guardo muovere lelabbra mentre mi spiega i sentimenti che prova per me eche non vuole assolutamente rovinare. Le sue parole sem-brano un grido accorato. Anche per lei dev’essere difficile.Ma allora perché imporsi tutto questo?

Come ipnotizzata dal suo stesso discorso, prosegue. Diceche desidera essere all’altezza della nostra storia. Che perlei l’Amore con la A maiuscola bisogna guadagnarselo, co-struirlo... Che accanto a me si sente solo una brutta copia,un abbozzo di quello che potrebbe essere, e che l’idea lerisulta insopportabile. Vorrei urlare che si sbaglia, ma co-me si fa a confutare impressioni così forti e radicate? Èconvinta che questa mancanza di orgoglio inevitabilmenteinquinerà i suoi sentimenti e che la carenza di autostima fi-nirà per influenzare la nostra relazione e distruggerla. Midice: «Tu hai già tutto». Parla di onori, di riconoscimento:un produttore di trasmissioni radiofoniche circondato dal-la sua piccola corte, con una posizione consolidata. Cita lastupida serata di gala dell’altro giorno, mi descrive di nuo-vo il suo malessere, la sgradevole sensazione che provaquando io la presento alla gente; le dà fastidio che le chie-dano in quale spettacolo ha recitato, non ne può più deisorrisi imbarazzati o beffardi che è convinta di veder com-parire sul volto dei suoi interlocutori. Quel maledettocomplesso di inferiorità che si trascina dietro da anni co-me una zavorra, da quando la sua famiglia borghese diprovincia le tiene il muso perché non riesce ad accettareche lei sia diventata un’artista, la perseguita. Per quanto iopossa dirle che credo in lei, anche se per il momento nonha ancora sfondato, è tutto inutile. Vuole diventare qualcu-no prima di lanciarsi nell’avventura della vita con un’altrapersona, l’uomo che sarà davvero, finalmente, the One. Equell’uomo sarei io. E al fatto che uno più uno faccia uno,lei non ci crede ancora. Mi piacerebbe dirle che me ne in-fischio della sua piccola carenza affettiva: posso tranquilla-mente conviverci. È vero che non dimostra i suoi trenta-due anni, con quelle bizze infantili che tenta di nasconde-

19

Page 22: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

re sotto una maschera da adulta, quasi fossero lentigginiostinate, i nervi a fior di pelle, le pretese da principessa sulpisello, le crisi di follia che mi piace scatenare pavoneg-giandomi davanti a lei per farla ridere, e la sua risata, ap-punto, che dà colore e luce ai miei giorni, e ancor di piùalle mie notti, e la pelle vellutata che non mi stanco mai diaccarezzare...

Pazzo. Sono pazzo di lei.La vena della tempia batte al tempo della mia dispera-

zione.La guardo, questa idiota, questa matta da legare, questo

saltimbanco, questo amore. Quant’è bella quando è fuoridi testa!

Mi ci sono voluti trentasette anni per trovarla. Ogni sto-ria che ho avuto prima è impallidita nella mia memoria nelmomento in cui lei ha eclissato tutto con uno sguardo, conun sorriso. E adesso che finalmente ho trovato la mia perla,vuole prendere il largo e abbandonarmi così? La vita nonha senso.

Meredith prosegue nel suo ragionamento, tenuto insie-me da fili incomprensibili.

«È perché ti amo che ho bisogno di farlo!» conclude gri-dando. «Devo correre il rischio di perderti per trovarmi epoi ritrovare te, come una persona migliore, capisci?»

Non ho mai sentito un discorso tanto assurdo. Devo direche per essere un’attrice in erba ha già un notevole sensodella drammaturgia.

«Comunque potremo tenerci in contatto», cerca di rassi-curarmi.

«Ah, fantastico! Avrò perfino diritto a qualche messaggi-no sul cellulare...»

«Antoine! Sarà più di questo, te lo prometto. La nostracorrispondenza, che sia per telefono, via mail o SMS, saràcome un filo di Arianna, vedrai! Non frequentarsi per unperiodo non significa affatto smorzare il desiderio, anzi.Potremmo addirittura apprezzare questa separazione.»

Con un ultimo soprassalto di speranza tento di riportarlaalla ragione, scuotendola dolcemente per le spalle. «E dai,

20

Page 23: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

Meredith, non siamo mica in uno spettacolo teatrale! Tusei fuori di testa! Mi annunci su due piedi che hai deciso dipiantarmi in asso per risolvere non so quali questioni esi-stenziali su di te, su di me, sulla vita, sull’amore... E che al-tro ancora?»

«Non capisci.»«In effetti, no. Devi scusarmi, ma non capisco!»«Non ti sto piantando in asso, Antoine. Se faccio tutto

questo, è proprio perché sei al centro di ogni mio progettofuturo, perché tengo disperatamente a te e voglio dare allanostra storia d’amore la possibilità di funzionare per dav-vero.»

«E io? Non pensi che anch’io possa tenere disperatamentea te? Hai idea di quanto tu stia ferendo i miei sentimenti inquesto momento? Guardami!»

Le prendo il mento con fermezza per costringerla a in-crociare i miei occhi. Tenta di sfuggire alla presa. Una lacri-ma le riga la guancia. Qualcosa mi si scioglie nel petto. Al-lora non mi sono immaginato quello che prova per me.

Di colpo smetto di opporre resistenza, la riluttanza svani-sce. La mia voce diventa una carezza, come una farfalla sul-le labbra. Le poso la bocca sul collo, mormorandole «tiamo» mille volte, fino a farla rabbrividire. È così sensibile lamia Meredith. Uno stradivario di sensibilità.

Meredith

Un altro «ti amo» e perdo completamente la dignità.Stringo i denti per ricacciare giù i singhiozzi. Deve smetter-la con queste parole lacrimogene.

«Stai zitto.»«Mai.»Antoine: se anche lo mettessi al tappeto dieci volte, si

rialzerebbe sempre. Mi piace questa sua tenacia. Mi perdonei suoi occhi castano chiaro striati di riflessi color ambra einvolontariamente faccio scorrere la mano fra i suoi setosicapelli scuri che hanno il potere di emozionarmi.

21

Page 24: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

Le nostre labbra si incontrano. Il mio corpo aderisce alsuo, quasi fosse una barca che riconosce il porto. Come an-darsene?

Ma nella mia mente obnubilata si fa strada il peggioredegli incubi. Improvvisamente mi vedo, tra cinque anni,impantanata in una routine borghese, diventata «la mogliedi...», quella di cui la gente sorride quando parla della suacarriera, che incarna alla perfezione la parola «intermitten-za»: non è nemmeno precaria, è più un boccone di grovie-ra con il quale nemmeno un topino riuscirebbe a sfamarsi.Non c’è di che stupirsi. La dolce mogliettina ha fatto due fi-gli con l’uomo che ama. Certo, lui lavora molto, ed è neces-sario che uno dei due si impegni per mandare avanti la fa-migliola. Sul suo bel vestito niente strass o paillette, soloaloni di omogeneizzato e qualche traccia di rigurgito. Conle unghie corte non ha senso mettersi lo smalto. La parolad’ordine è «praticità». E il suo amato, giorno dopo giorno,la guarda con occhi sempre più spenti... Impossibile! L’a-more non può finire così! Non il loro!

Per questo devo cercare una soluzione. Ovvio, lui per oranon capisce. Ma devo essere forte per tutti e due.

Respingo gli ormeggi delle sue braccia.«Devo andare, Antoine», dico più fermamente che pos-

so. «Vado, ma ti prometto che tornerò.»«Quando?»«Non so, io...»«È troppo vago, Meredith, non ce la faccio. Quello che

mi stai imponendo già sfida la mia capacità di sopportazio-ne. Io ti amo, ma non potrò aspettarti all’infinito. Fa trop-po male...» Con la mascella serrata si versa un’altra coppadi champagne, la svuota in un sorso e si mette a camminarein tondo per la stanza come se cercasse di sfuggire alla suaangoscia.

Lo guardo ansiosa, in cerca di un’idea. «...Un anno e ungiorno!» esclamo di colpo. «Come per gli oggetti smarriti!Un anno e un giorno, e sarò tua per sempre!»

«Insomma, è un conto alla rovescia quello che mi propo-ni, Meredith? Sei così teatrale...» Nonostante la contrarietà,

22

Page 25: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

Antoine sembra riflettere sulla proposta. Mi volta le spalle,appoggiato alla finestra, poi si gira bruscamente. «Sii reali-sta. È davvero troppo. Non resisterò così a lungo.»

In fondo in fondo, non posso dargli torto.Lui rilancia. «Perché non ottanta giorni, come Phileas

Fogg nel romanzo di Jules Verne?»Nei suoi occhi intravedo un barlume di speranza. Calco-

lo rapidamente che sono meno di tre mesi. Gli rivolgoun’occhiata dispiaciuta. «Mi sembra un po’ poco, tesoro.»

Antoine è deluso. «Insomma, quanto tempo ti serve?»sbotta.

Nel vederlo in questo stato mi si stringe il cuore. Con unfilo di voce propongo sei mesi. Lui china la testa per soppe-sare le implicazioni, ma anche per impedirmi di scorgere lasua espressione quando cede alla mia richiesta. Si prendequalche secondo prima di rispondere e fa un profondo re-spiro.

«Okay, Meredith. Ti lascio questo tempo per cercare testessa e tornare da me. Ma ti avviso: non resisterò un giornodi più.»

Mi piace da matti quando fa il duro. Mi avvicino e lostringo, incurante della sua aria accigliata.

«Ancora una cosa», aggiunge.«Dimmi...»«Voglio poterti vedere almeno una volta durante questi

sei mesi.»«Promesso.»Esala un sospiro da spezzare il cuore. «Sei davvero sicura

di volere tutto questo, Meredith?»Sento il calore del suo corpo diffondersi pericolosamen-

te sulla mia pelle e temo che la determinazione venga me-no. Lo respingo con dolcezza. «Sì, lo sono.» Fingo di nonvedere la tristezza che gli vela gli occhi. «Hai capito almenoin parte perché lo faccio?»

Mi guarda con infinita tenerezza. «Sì.»So quanto gli costi darmi questa specie di beneplacito.

Me lo accorda come se fosse un regalo, affinché io possa

23

Page 26: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

andarmene con il cuore in pace. Lo amo ancora di più inquesto istante.

Devo uscire subito da qui, prima di cambiare idea.Antoine mi stringe tra le braccia ancora una volta e,

mentre mi volto per allontanarmi, le nostre mani restanoagganciate. Ritraggo bruscamente la mia.

Vacillante, afferro il cappotto e attraverso la stanza in trepassi. Sulla porta mi giro per rivolgergli un ultimo sguardo.Pessima idea. Fuggo.

Per strada il rumore cadenzato dei miei tacchi sui ciottolisegna il tempo dei pensieri assassini che mi martellano intesta. “Sei pazza. Sei completamente pazza.”

Alzo lo sguardo verso il secondo piano. Lui è lì, un po’nascosto dalla tenda. Giurerei che una lacrima gli brilli nel-l’angolo di un occhio. Ho lo stomaco sottosopra. Sgattaiolovia come una ladra, portando con me uno strano bottino:una storia d’amore incompiuta che tra sei mesi avrà mag-gior valore... o non varrà più nulla!

Piove. No, sono io. Sono io che pioviggino.Sento il telefono vibrare in tasca. È un messaggio di An-

toine. Respiro a fondo per la prima volta da quindici minu-ti a questa parte. Sette parole si stagliano sotto i miei occhi:

Vai e vivrai. Poi torna da me.

Antoine sa come costruire una frase a effetto, non c’èche dire. E non è la sua unica qualità, purtroppo! Adesso,come in quel bel film di Radu Mihaileanu, Vai e vivrai, ec-comi in esilio.

Solo che nel mio caso è stata una scelta.È amaro il pane dell’esilio... Grazie, Shakespeare! Ho un

sapore acre in bocca, come di metallo arrugginito, che nonmi aspettavo. Questa tempesta me la sono cercata, ma per ilmomento non sono pronta ad affrontarla. Sulla zattera, inbalia delle onde, mi viene in mente un solo nome: Rose.

Prendo il telefono e la chiamo.

24

Page 27: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

Non appena sente la mia voce rotta, non si dilunga.«Corri subito qui!» mi ordina.

Non mi faccio pregare. Prendo un taxi per raggiungereal volo la mia riparatrice di cuori spezzati.

25

Page 28: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

SCENA 4

Rose

Quando la vedo arrivare, Meredith ha l’aria veramentesconvolta. Spalanco le braccia e la stringo forte contro ilpetto. Due airbag di tenerezza.

«Tesoro, sei messa male! Entra o finirai per congelarti.»«Grazie, Rose, sei così premurosa.»«Ssh! Parla piano! Di là, Késia sta dormendo.»Non vorrà mica svegliare la mia principessina: per farla

addormentare ci sono volute tre storie e due filastrocche.Meredith entra, si toglie silenziosamente le scarpe e va

ad accoccolarsi sul divano. Qui è come se fosse a casa.«Perrrché piangi?»«Ssh, Romeo! Zitto!»Romeo è il mio pappagallo, uno splendido cacatua rosa

che ho ricevuto in dono il giorno del mio quindicesimocompleanno: vent’anni di amore complice. Per me Romeoè come un figlio. Lo adoro, tanto più che non è certo unpappagallo come gli altri. Pare che le sue abilità cognitivesiano molto al di sopra della media, motivo per cui è segui-to con regolarità da un’équipe di scienziati che lo sottopon-gono a ogni genere di test. Io li lascio fare, perché lui sem-bra divertirsi. Particolarmente sensibile all’umore delle per-sone, capisce subito che la mia amica ha qualcosa che nonva e con tre colpi d’ala la raggiunge.

«Tutto bene, bambina?» schiamazza.Meredith rivolge un sorriso pietoso all’uccello rosa dalle

ali grigie, che tenta di sedurla dispiegando la sua cresta co-

26

Page 29: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

lor caramella, come dice mia figlia. Lei gli accarezza pianole piume con una mano mentre con l’altra cerca di cancel-lare i rivoli di mascara che le scendono dagli occhi.

Sospiro, in parte partecipe, in parte infastidita perché,nonostante tutto l’affetto che provo per Meredith, davveronon la capisco: è stata lei ad avere l’idea assurda di lasciareAntoine per concedersi questa strana parentesi. Non le hodetto nulla per non ferirla, ma al riguardo sono molto scet-tica. Se tutti quanti aspettassero di essere pronti per il gran-de amore prima di entrare in partita, ci sarebbero ben po-che coppie sulla terra! Secondo me, il fatto è che le è venutauna gran fifa. Si capiva che la faccenda era diventata seria.Mi chiedo se lui non fosse a un passo dal farle una propostadi matrimonio. E per il grande salto nella vita coniugaleMeredith non è pronta, questo è certo.

Ne abbiamo parlato a lungo, fino a rincretinirci! Il miopragmatismo mi impedisce di capire perché lei non possasemplicemente godersi questo amore, senza farsi troppiproblemi. Un uomo come Antoine non capita tutti i giorni.Quando penso che sono stata io a presentarli!

Ho provato a farla ragionare, ad avvertirla dei rischi. Maniente. Meredith sembra convinta che il suo piano strampa-lato abbia un senso. Che, anzi, solo questo Love Tour, que-sta esplorazione profonda possano permetterle di capire isegreti di un rapporto capace di durare nel tempo, comenelle fiabe o nei film a lieto fine di Hollywood. Per quantomi riguarda, niente mi toglie dalla testa che si tratti soprat-tutto di una fuga.

A ogni modo adesso, nel vederla raggomitolata sul diva-no, chiusa in un mutismo pieno di sconforto, mi dispiaccioper lei. Preferisco aspettare a chiederle com’è andata.

«Che cosa ti posso offrire, mia cara? Un caffè? Una tisa-na? Un triplo rum?»

Un po’ di umorismo è sempre un toccasana: mio nonnoVictorin, della Martinica, non faceva che ripeterlo.

Meredith abbozza un sorriso. «Una tisana al rum, va’!»Bene, non ha perso completamente il controllo. C’è spe-

ranza.

27

Page 30: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

Vado in cucina a preparare la confortante e trasgressivainfusione.

Sono cinque anni che conosco Meredith e, più che un’a-mica, la considero una sorella. Oggi è anche la mia compa-gna di scena. In sostanza, siamo sempre assieme. All’epoca,quando si era presentata al corso di teatro in rue Frochot,aveva l’aria di una un po’ fuori dal mondo, ma emanava unnon so che di irresistibile che seduceva chiunque, in parti-colare gli uomini. Credo che quelli del corso fossero tuttiaffascinati da lei. E anch’io la trovavo adorabile. Possedevala bellezza commovente di chi non sa di essere bello. Conquei capelli castani dai riflessi dorati come il grano che lericadevano sulle spalle, scalati in un taglio spettinato, quel-la bocca che sembrava scolpita da Rodin, quel naso sbaraz-zino picchiettato di piccole lentiggini e quegli occhi verdechiaro... Per fortuna, il seno piccolo e le unghie rosicchiatemitigavano un fascino altrimenti troppo sfacciato. Avevodue possibilità: odiarla o diventare la sua migliore amica.Ho scelto la seconda.

Il bollitore si mette a fischiare e l’acqua borbotta rumo-rosamente. La verso nelle tazze, aggiungendo la bustina ditisana e una generosa dose di rum, che basterebbe a resu-scitare un morto!

Meredith è in piedi nel vano della porta. «Posso aiutarti?»«No, torna al caldo sotto il plaid, arrivo.»Sorridendo la guardo allontanarsi. Chi meglio di me co-

nosce le strane contraddizioni di questo gioiellino di don-na? Gatta e pantera, tenera e feroce, timida ed estroversa: ètutto e l’opposto di tutto. Si tratta di un mix che non lasciaindifferenti. La cosa più bizzarra in lei sono gli evidenti ri-masugli di educazione borghese che tentano di coabitarecon un carattere ribelle e impulsivo, sia pur mitigato da uncerto numero di complessi.

Mi ricordo le prime volte che è salita sul palco. Prima diogni esibizione, in preda all’angoscia, mentre passava da-vanti al gruppo mi affondava le unghie finte nella carnedell’avambraccio. Per Meredith esibirsi in pubblico è unatortura, ma anche se la paura le torce le budella ha scelto

28

Page 31: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

di fare del palcoscenico la sua zattera di salvataggio. Ho sa-puto più tardi che, in un momento di ribellione, aveva la-sciato la sua cittadina di provincia e i genitori, ostili a queiprogetti artistici che mal si sposavano con la loro idea diuna vita «come si deve»: studi, carriera, matrimonio, bam-bini... Insomma, la normalità. Che brutta parola! Eppurelei ci aveva anche provato, per farli contenti, a frequentarela facoltà di scienze economiche e sociali all’università diLille. Con addosso quel vestito troppo stretto che aveva ten-tato di infilarsi a tutti i costi vi aveva trascorso tre anni, pri-ma di cadere in depressione. La sua era una forma grave, diquelle che ti fanno passare la voglia di alzarti dal letto; an-che solo fare il giro dell’isolato diventa uno sforzo olimpi-co. E tutto per colpa di quel desiderio di compiacere a tuttii costi. Dopo aver trascorso diversi mesi a trascinarsi comeun’ombra tra la riprovazione familiare e l’autocommisera-zione, la morte dell’adorata nonna aveva innescato una sa-lutare ribellione. La donna, sua unica alleata, era stata lasola a intuire il talento per la recitazione della nipote e nonaveva mai smesso di incoraggiarla a cogliere quell’opportu-nità. Purtroppo se n’era andata. Ma sono sicura che è statoquesto lutto a dare a Meredith il coraggio di affrancarsi dalgiudizio dei suoi per costruirsi l’esistenza che aveva sempresognato: una vita da saltimbanco.

Torno in salotto con le due tazze bollenti e le poso sul ta-volino. Poi guardo Meredith dritto negli occhi. «Su, rac-conta.»

Meredith

La mia Rose. Quando è venuta ad aprirmi la porta, pocofa, mi sono sentita sommergere dalla gratitudine. In qual-che anno per me è diventata una madre, una sorella, un’a-mica: un’intera famiglia in una persona sola, formato col-tellino svizzero. Non so perché, ma è una delle rare perso-ne che ti strappano un sorriso non appena le vedi. Lei è

29

Page 32: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

così. Un raggio di sole di un metro e ottanta illumina unadiscreta superficie!

Con aria gentile e paziente mi ascolta raccontare la miaserata, e io guardo la sua affascinante chioma vaporosa chele disegna una spessa aureola intorno alla testa.

Quanto è bella! Rose, il nome che sua madre le ha datoin onore della cantante Calypso Rose che ascoltava di conti-nuo: le piaceva da matti farsi trascinare dall’allegria di quel-la Cesária Évora dei Caraibi e dal groove irresistibile dellesue canzoni festose.

Mentre le riferisco il mio dialogo con Antoine, sento lelacrime salirmi agli occhi e vedo due piccole rughe dise-gnarsi tra gli occhi della mia amica, le iridi color nocciolachiaro dai riflessi verde acqua che luccicano di contrarietà.

«Ma lo vedi come stai ora? Questa faccenda mi rattristaun sacco. Sembra che tu ci goda a rovinarti la vita...»

Gli orecchini a cerchio si agitano al ritmo della sua indi-gnazione. Mi commuove che si preoccupi tanto.

«Non è così, Rose. Ti assicuro che ho analizzato ogniaspetto della questione e, anche se è durissima, questa pa-rentesi mi sembra l’unico modo per fermarmi un momen-to, capire cosa mi prende e vedere se la nostra storia d’a-more abbia qualche possibilità di sopravvivere nel tempo.»

Lei borbotta, per niente convinta. Mando giù un sorso ditisana bollente.

«Fai attenzione!» La mia fata madrina sorride. «Se ti seibruciata le ali in amore, cerca almeno di non bruciarti tut-to il resto!»

Si sente il rumore di una porta che si apre, e una vocinamormora: «Mamma, cosa succede?».

Rose sussurra qualche imprecazione in creolo. Késia si èsvegliata. Devo aver fatto troppo rumore. È così carina que-sta bimba nella sua camicia da notte con i liocorni, aggrap-pata a un coniglietto di pezza dall’aria vissuta, tutto spelac-chiato e con un occhio solo. In cinque anni, ne ha passatetante fra le braccia della piccola.

30

Page 33: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

«Che ci fai in piedi? Ci mancava solo questo! Domani ascuola sarai stanca. Su, forza, subito a letto.» Lesta, Rose ac-chiappa la pecorella smarrita e se la carica sulle spalle. A ve-derle così vicine, il contrasto tra le due è impressionante.Con la pelle eburnea, i lunghi capelli castano chiaro lisci co-me l’erba della savana e i grandi occhi azzurri, Késia in brac-cio a lei sembra un gamberetto. Nessuno immaginerebbemai che sia sua figlia. Del resto, quante volte la mia amica siè offesa venendo scambiata per la baby-sitter? Le leggi dellagenetica sono imperscrutabili... La ragazzina sembra averpreso tutto dal padre, un prestante steward svedese sedottoa Parigi tra uno scalo e l’altro, che si è eclissato non appenasaputo della gravidanza. La bimba intreccia le gambette ma-gre attorno ai fianchi larghi di sua madre, abbarbicandosicome un koala alla sua solida cavalcatura.

«Mi fai il cavallo?» supplica.«Non a quest’ora, ranocchietta.»«Dai! Per favore.»Rose trotta allegramente verso la stanza.«Oh, oh!» la incita la bimba come un fantino, deliziata.

«È più bello tornare a letto così!»La mia amica scoppia in una delle sue risate tonitruanti

che tanto mi piacciono, mettendo in mostra senza comples-si la finestrella tra gli incisivi. Si presta volentieri al giocodella figlia. Io so che non riesce a rifiutarle granché. Poi cisi mette pure Romeo, che comincia a nitrire: il suo talentoda imitatore ogni volta mi lascia a bocca aperta. Svolazza fi-no alla spalla libera della sua padrona e, tra un’onomato-pea e l’altra, le becchetta il collo. Che circo ambulante!

Per riportare la calma, Rose finge di arrabbiarsi e lo scac-cia con una mano. «Adesso basta, ragazzi! È mezzanotte emezzo! Qui c’è troppa confusione!»

«Uhm, come posso aiutarti?» le chiedo.«No, tu non muoverti. Tu invece torna nella tua gabbia.

E tu, a letto! Avanti, marsc’! Obbedire!»Quando assume quel tono da generale, rigano tutti drit-

to. Tirando su sua figlia da sola, Rose ha dovuto imparare a

31

Page 34: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

ricoprire tutti i ruoli, dalla mamma soldato alla mammache vizia... Multitasking.

Mentre Rose rimette a letto Késia nella sua stanzetta, re-sto sola con Romeo. Il pappagallo è un po’ offeso per esse-re stato strapazzato un momento prima, fa il muso e mi lan-cia uno sguardo torvo. Lo capisco.

«Eh già, amico. La vita non è sempre facile.»«Faaacile!» ripete lui con voce stridula.Quando Rose torna in salotto, mi trova sul minuscolo

balconcino a fumare e sgrida anche me. «Su, torna dentro,che ti viene un malanno. Quand’è che conti di smettere?»

Mi trattengo dal rispondere: “Quando sarò davvero fe-lice”.

Lei apre senza esitazione il divano letto: a casa sua c’èuna sola stanza, quella della figlia. «Ci stringeremo!» mi di-ce, per nulla in imbarazzo a quell’idea.

Al posto della camicia da notte mi presta una delle suemagliette dieci volte troppo grande per me, che mi arrivafino al ginocchio. Mi lavo i denti per far andare via il gustodel tabacco e mi infilo sotto le coperte. Tengo i collant. Tre-mo, di freddo ma non solo.

Scambiamo ancora qualche parola.«Dai, su, coraggio. Domani è un altro giorno.»Già...Rose spegne la luce e mi dà la buonanotte. Per me, lo so,

sarà una notte molto lunga.

32

Page 35: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

SCENA 5

Meredith

Conto alla rovescia: –182 giorni

La sveglia suona alle sette e mezzo. Késia deve essere ascuola tra un’ora, e Rose cerca di non fare troppo rumoreper lasciarmi dormire. La sento sussurrare mentre si rivolgealla figlia che, dal canto suo, come ogni bambina di cinqueanni che si rispetti, parla a voce alta e non riesce a nascon-dere la sorpresa di fronte alla mia presenza nel suo salotto.

«Perchééé Merediiith ha dormito quiii?»Sono sempre affascinata da quanto possano essere striduli

i suoni emessi dai piccoli e dalla loro capacità di usare le pa-role come martelli, tempestando la testa dei poveri insonni.

«Ssh! Non gridare, ranocchietta! Meredith è triste inquesti giorni, allora si consola un po’ qui da noi.»

«Quando torna a casa sua?»«Késia!» la riprende sua madre, un po’ imbarazzata.La porta in cucina per prepararle una cioccolata calda e

l’abituale fetta di pane con il miele.C’è un buon profumo. Malgrado abbia l’acquolina in

bocca, non ho proprio le forze di alzarmi. In stato comato-so mi rigiro nel letto con un grugnito, poi caccio la testasotto il cuscino.

Non muovermi. Non uscire mai più da questa bolla di ca-lore protettivo. Dimenticare la mia stupida decisione di al-lontanarmi da Antoine... Ma cosa mi è preso?

33

Page 36: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

Rose e Késia sono quasi pronte per uscire.«Metti la giacca, Késia! Sbrigati, se no arriviamo in ri-

tardo.»La bimba obbedisce svogliatamente. Rose, impaziente, la

aiuta a chiudere la cerniera del giubbino e le cade lo sguar-do sulle sneaker con le lucette dai lacci penzolanti.

«Eh no, Késia, adesso esageri! Lo sai che le scarpe che siilluminano non vanno bene per andare a scuola. Perchénon hai preso quelle rosa con il velcro?»

Sorrido tra me e me. Mica scema la ragazzina: vuoi met-tere l’effetto che fanno quelle con le suole a led?

Rose guarda l’orologio sbuffando.«Va be’, adesso non abbiamo tempo di cambiarle. Pa-

zienza. Ti prenderai una sgridata dalla maestra.»Késia finge un’aria contrita, ma vedo benissimo dal bril-

lio dei suoi occhi che è tutta felice di averla avuta vinta e sigode il momento. I bambini sono fantastici.

«Io esco!» mi urla Rose. «Resta pure quanto vuoi, okay?Stamattina ho un impegno. Rientrerò verso mezzogiorno.»

«Grazie, sei un tesoro, ma penso che tornerò a casa.»«Come vuoi! Ci sentiamo.»«Rose?»«Sì?»«Grazie di tutto.»Dopo un po’ che se ne sono andate mi decido a uscire

dal letargo e ad alzarmi. I miei piedi si dirigono verso la cu-cina, dove spero di trovare l’occorrente per farmi una tazzadi caffè di cui ho assolutamente bisogno. Un po’ intimidi-to, Romeo mi segue di soppiatto. Quando mi giro, si immo-bilizza, come se niente fosse. Gioco con lui per qualcheistante a questa specie di Un, due, tre, stella! Sorrido, im-pressionata, poi mi chino a grattargli il collo e ad accarezza-re la sua bella testolina. Mi gratifica con deliziosi versetti evedo le sue pupille dilatarsi per il piacere. Penso di averguadagnato qualche punto.

Apro tutti gli scaffali in cerca del barattolo con la prezio-sa polvere marrone. Mentre fisso le gocce di nettare rigene-rante che scendono dalla macchina, sento uno strano ru-

34

Page 37: Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita · «Ma è vero che finché non si trova sé stessi è difficile riu - scire ad amare gli altri.» Le parole di Lamaï restano

more accanto a me. E chi vedo piombare in cucina? Romeoche viene a tutta birra verso di me sui suoi pattini a rotelle.

«Ehi pagliaccio, sei sicuro che la tua padrona ti abbia da-to il permesso di farlo?»

Il pappagallo si mette a girare intorno al tavolo cantandoa squarciagola una canzone di Rihanna! Quest’uccello ècompletamente pazzo...

Per calmarlo raccolgo una pigna caduta per terra e glielatendo. Non si fa pregare e molla i pattini per venire a man-giucchiare il suo gioco vegetale.

I nostri crunch crunch si uniscono in concerto.È l’inizio di una complicità.Mi lascio avvolgere dall’aroma del caffè bollente, poi da

una doccia calda. Una tregua.

Guardo le nuvolette di vapore uscire dalla mia bocca.Questo gennaio non scherza. Dovrei tornare a casa, manon ne ho il coraggio. Se quello che mi aspetta è girare intondo fra quattro mura tutto il giorno pensando a lui, an-che no, grazie! La camminata veloce mi ha sempre fattobene: scaccia la fatica e cancella i pensieri ossessivi dallamia mente. Dato che abito in avenue de Laumière, nel XIX

arrondissement, decido di attraversare Parc des Buttes-Chaumont. Quante ore ho trascorso a passeggiare in que-sto parco meraviglioso da quando sono arrivata a Parigi, cin-que anni fa? È stato testimone di tutti i miei stati d’animo, eio ne conosco ogni angolo: le collinette, gli scorci, i puntipanoramici, le grotte, le cascate, il laghetto artificiale...

Quasi quotidianamente faccio un salto qui per salutaregli alberi. Abbiamo fatto amicizia. Il loro equilibrio, la loroforza tranquilla mi danno energia, mi aiutano a ritrovare laconcentrazione. Con il tempo fra noi si è instaurata unamuta complicità.

Qui, tra le varietà vegetali esotiche e i numerosi volatili– gabbiani, gallinelle d’acqua, germani reali – è difficilecredere di essere a Parigi.

35