OGGI CONTEi PLIAMO LA SANTA GERUSALEMTTÀE · prima di tuiti i secoli: Dio da Oio, Luce Luce, Dio...

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OGGI CONTEi PLIAMO LA SANTA GERUSALEMTTÀE B. Ter$a ù Calcutta, B. eiaco n Atbedone, S, Pio dd Piùeldru, S. Balv,rd2tut Soubirous e 8. Danieb Conborn, dolpittutc O. Truobol T A derozione per i santi ha le sue radici nel- IJle antiche tradizioni cristiane. Già daì II secolo abbiamo attestati che i cor?i dei marti- ri erano venemti. I pdmi e stiani celebrsva- no la loro menotia ed eflondevano prcghiere aNflF0[À D',TNGnESS0 in piedi a Con le Beatitudini Gesìr, piì! che una seie di nomte, vrole propoùe una scefia radkale e tota- h. come apparc dalle esprcssioni "povei in spi tito" o bui di cuote': I interesse delluomo va - volto alprogelto di Dio, cioè a què o che Gesi) chiana 'il rcgno dei cief, cioè la santità. per essere aiutati ad imitarc la loto vita esem- plare. Le virtìì eroiche delle schiere dei ssltti erano nutrite dallamore del Figlio di Dio e la Ioro fortezza era radicata nell'Euca stia. Nel sangue dellAgnello, anche noi possiamo esse- re pùriJicati dalle brutture della nostra vita e soccorrere le ferite altrui (I Lettura) . Co il Ioro esempio, i nostf fratelli santi mostmno dove può axrivare il cuore delì'uomo che vive ia comtaione conDio (II Lettura). La chiamata alla beatitudine della santità risplende per tutti: sta a noi la scelta. Possia' mo decidere di credere alla nosha dignita di figli di Dio e fratelli di Cristo, oppure darc fr- ducia alle proposte di basso prolilo che ci 1uo- le inculcare quel tipo di societa che odia Dio e bramÀ dominare gli uomiai (Va.ngelÌ,). ln ogni momento della nostra vita, invochiamo con fiducia la prcsenza consolatrice di chi ci ha preceduto nella fede e nella carità. Ft Gi&ftenco Titreno, ofu C - Cristo Gesùr, Agnello immolato per la no- slra salvezza, abbi pieta di noi. A - Cristo, pietà. C - Signore Gesù. pegno sicuro dell'eterna beatitudine, abbi pieta di noi. A - Signore, pieta. C - Dio onnipolenle abbia misericordia di noi, perdoni i nostd peccati e ci conduca alla vita etema. A - Amen. GloRlAA Dlo tlEtt'ALTo DIICIELI è pacc in ter- raagli uomini dibuona volontà. Noili lodiamo, ti bènèdiciamo. tiadoriamo. ti gloritlchiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Si. gnoÉ Dio, Re dèl cielo, Dio Padre onnipoten- te. Signorc. Figlio uniqenito, Gesù Cristo, Siqno- re Dio, Agnèllo di Dio, Figlio del Padrc, lu che togli ipeccalidel mondo, abbi pietà di noi;tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra §upplica;tu che siedialla destra deiPadre. abbi pietadinoi. Perché lu solo ilSanto, tu solo ilSi- gnore, tu solo I'Altissimo, Gesù Cdsto, con lo Splriio Santo: nellaglodadiDio Padre. Amèn. Col,LEllA - O Dio onnipolente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la qioia di celebrare in un'unica {esta i mèriti e la gloria di lufli i S€nti, Ballegriamoci tuttl nel Signore in questa solenniG di lutti i Santi: con noi qioiscono gll Angelie lodano il Figlio di Dio: Celebrante - Nel nome del Padre e del Fiqlio e d€llo Spirito Santo. Assemblea ' Aften. C ' ll Dio della speranza. che ci riempie di ogni qioia e pace nelH tede per la potenza deflo SpÈto Santo, sia con tutli voi. A - E con il tuo spirito. AITO PÈNITENZIÀLE C - Di tronte a Dio lutti siamo peccalo . Tutta- via i Santi ci rivelano che la mlsericordia di Dio è piir grande del nostro pèccato. Con fiducia rinnoviamo il nostro cammino di conversioné. (ùeve pausa di silonzio) C - Signorè Gesir, volto umano della santita di Dio, abbi pietà di noi. A - Signore, pietà. TUTTIISANTI.s

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OGGI CONTEi PLIAMO LA SANTA GERUSALEMTTÀE

B. Ter$a ù Calcutta, B. eiaco n Atbedone,S, Pio dd Piùeldru, S. Balv,rd2tut Soubirouse 8. Danieb Conborn, dolpittutc O. Truobol

T A derozione per i santi ha le sue radici nel-IJle antiche tradizioni cristiane. Già daì IIsecolo abbiamo attestati che i cor?i dei marti-ri erano venemti. I pdmi e stiani celebrsva-no la loro menotia ed eflondevano prcghiere

aNflF0[À D',TNGnESS0 in piedi

a Con le Beatitudini Gesìr, piì! che una seie dinomte, vrole propoùe una scefia radkale e tota-h. come apparc dalle esprcssioni "povei in spitito" o bui di cuote': I interesse delluomo va -volto alprogelto di Dio, cioè a què o che Gesi)chiana 'il rcgno dei cief, cioè la santità.

per essere aiutati ad imitarc la loto vita esem-plare. Le virtìì eroiche delle schiere dei sslttierano nutrite dallamore del Figlio di Dio e laIoro fortezza era radicata nell'Euca stia. Nelsangue dellAgnello, anche noi possiamo esse-re pùriJicati dalle brutture della nostra vita esoccorrere le ferite altrui (I Lettura) . Co ilIoro esempio, i nostf fratelli santi mostmnodove può axrivare il cuore delì'uomo che viveia comtaione conDio (II Lettura).

La chiamata alla beatitudine della santitàrisplende per tutti: sta a noi la scelta. Possia'mo decidere di credere alla nosha dignita difigli di Dio e fratelli di Cristo, oppure darc fr-ducia alle proposte di basso prolilo che ci 1uo-le inculcare quel tipo di societa che odia Dioe bramÀ dominare gli uomiai (Va.ngelÌ,). lnogni momento della nostra vita, invochiamocon fiducia la prcsenza consolatrice di chi ciha preceduto nella fede e nella carità.

Ft Gi&ftenco Titreno, ofu

C - Cristo Gesùr, Agnello immolato per la no-slra salvezza, abbi pieta di noi.

A - Cristo, pietà.C - Signore Gesù. pegno sicuro dell'eternabeatitudine, abbi pieta di noi.

A - Signore, pieta.C - Dio onnipolenle abbia misericordia di noi,perdoni i nostd peccati e ci conduca alla vitaetema. A - Amen.

GloRlAA Dlo tlEtt'ALTo DIICIELI è pacc in ter-raagli uomini dibuona volontà. Noili lodiamo,ti bènèdiciamo. tiadoriamo. ti gloritlchiamo, tirendiamo grazie per la tua gloria immensa, Si.gnoÉ Dio, Re dèl cielo, Dio Padre onnipoten-te. Signorc. Figlio uniqenito, Gesù Cristo, Siqno-re Dio, Agnèllo di Dio, Figlio del Padrc, lu chetogli ipeccalidel mondo, abbi pietà di noi;tu chetogli i peccati del mondo, accogli la nostra§upplica;tu che siedialla destra deiPadre. abbipietadinoi. Perché lu solo ilSanto, tu solo ilSi-gnore, tu solo I'Altissimo, Gesù Cdsto, con loSplriio Santo: nellaglodadiDio Padre. Amèn.

Col,LEllA - O Dio onnipolente ed eterno, chedoni alla tua Chiesa la qioia di celebrare inun'unica {esta i mèriti e la gloria di lufli i S€nti,

Ballegriamoci tuttl nel Signore in questasolenniG di lutti i Santi: con noi qioisconogll Angelie lodano il Figlio di Dio:Celebrante - Nel nome del Padre e del Fiqlio ed€llo Spirito Santo. Assemblea ' Aften.C ' ll Dio della speranza. che ci riempie di ogniqioia e pace nelH tede per la potenza deflo SpÈtoSanto, sia con tutli voi. A - E con il tuo spirito.AITO PÈNITENZIÀLE

C - Di tronte a Dio lutti siamo peccalo . Tutta-via i Santi ci rivelano che la mlsericordia di Dioè piir grande del nostro pèccato. Con fiduciarinnoviamo il nostro cammino di conversioné.(ùeve pausa di silonzio)C - Signorè Gesir, volto umano della santita diDio, abbi pietà di noi. A - Signore, pietà.

TUTTIISANTI.s

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A - Amen.

concedi al tuo popolo, per la comune jnterces-sione di tanti nostri fratelli, I'abbondanza dellatua misericordia. Per ìl nostro Signorè...

Del Signore è la terra e qqanlo contiene: / ilmondo, con isuoiabitanti. / E luiche I ha tonda-io suimari/e suifiumi I'ha stabilito_ IìChipotrà salire ilmonte delSiqnore? / Chipotràsiare nelsuo luoqo santo? /Chi ha maniinnocen-i e cuore pLro. /-cni non si volgè agli idoli. nEgli otterrà benedizionè dalSignore. /giusiizia daDo sua salvez2a. / Ecco la generazione che locerca. / che cerca iì tuo volto, Dio di Giacobbe. R

SECONDA TETIURAAccogl@fio il dono di sentircifgli dt Dio e nutria-mo la speranza. Quesb e il lenpo dol desiderio,poivèdremo Dio, a faccia a faccia, n eterno.

Oalla prima letteradi san Giovanni apostolo (3,1-3)

Carissimi, rvèdete quale grande amore ci hadato il Padre pèr essere cniamali figrioi Dio. elo siamo realmente! Perquesto rlmondo non ciconosce: perché non ha conosciuto lui. -Caris-simi, noi fin d'ora siamo ligli di Dio, ma ciò chesaremo non è stato ancora riverato. sappiamooerò che quando egli s' sara man,iestato, noisaremo similia lui, pèrché lo vedremo così co-me egliè.'Chiunque ha quesla speranza :n lui,purìlica se slesso. come eglie puro.

PRIMA IETIURA seduti

I Sanli sono i tJatezzali, secondo illnquaoob del-la Chiesa pnmiliva- perchè ittuminati dàttoSbtendo-re del mislero della Pasqua diCisto-

Dal Iibro dell'Apocalissedi san Giovanni aposlolo (7,2-4.9-14\

lo, Giovanni, À/idisalire dall'orieniè un allro an-gelo. con il sigillo del Dio vivente. E g do a granvoce ai quattro anqeli, aiqualiera stato concessodi devastare la tena e il mare: \(Non devastatè larerra né il mare oé le piante. linche non avremoimpresso il siqilio sulla lronie dei servi del nosrroDio". "E udii ilnumero di coloro che furono segna-ti con il sigillo: centoquarantaquattromila seqnati,provenienli da oqni tribùr dei liqli d'lsraele.

"Dopo queste cose vidi: ecco. una mollitudi-ne im'nensa. che nessuno poteva conlare, diogni'lazionè, rribir, popoloe linqua. Tuft stava-no in piedi davanli al trono e davanti allAqnèl-lo, awolti in vesti candide, e tenevano rairi dipalma nelle loao mani.,oE gddavano a qran vo-cè: .La saìvezza appartiene al nostro Dio, se-dLto sul trono. e allAgnello-. ' E rufli qlianqelislavano attorno allrono e aglianzianie aiquat-tro esserivivenli, e si inchinarono con la iacciaa terra davanii al trono e adorarono Dio dicen-do: l,"Amenl Lode, gloria, sapienza, azioné digrazie, onore. polenza e forza al nostro Dio ne;secoli dei secoli. Amen". suno deqlianzianial-lora $ rivolse a me e disse: -QueÀti, che sonovesl,lrdi bianco. chi sono e da dove venqo-no?". 'Gli dsposi: "Signore mio, tu lo sa,". Elui: "Sono quelliche vengono dalla grande tri-bolazionè e che hanno lavalo lè loro vesti. ren-dendole candide nel sangue dell'Agnello,,.

R Alleluia, alleluia. Vénile a me, voitutti chesiete stanchie oppressi, e io vidarò ristoro.R Alleluia.

VANGETO

Le Beatiluclinisono ilcammino indicato dal Vanoe-lo veÉo la santifà- I Sanli I hdnno conprcsa, è visono awiali, al seguito di Ctislo. E ora gande è Iaricompensa nei cieli-

Dl. Dal Vangelo secondo Matteo (5.1-12)I A- Gloria ate, o Signore.

ln quel tempo, ,vedendo Ie folle, Gesù salìsul monte: si pose a sédere e si awicinarono alui i suoi discepoli.,Si mise a parlare e insegna-va loro dicèndo: '"Beati i poveri ir spirito, peÈché di essi è il regno dei cieli..Béatiquellichesono nelpianlo, peaché saranno consolati. Bèa-ti i mili, pèrché avranno in eredira la rerra.6Beatiquelliche hannofame e sete della giuslizia, per-ché saranno saziati.

?Bèati i misericordiosi, perché troverannomisericordia.BBeati i puri dicuo'e, perché ve-dranno Dio.'Beati gh operatori di pace, pet-ché saranno chiamati figli di Dio. oBeali i per-sèguitati pèr la giustizia, perché di essi è il re-gno deicieli.

irBeati voi quando vi insulieranno, vi perse-

A - Bendi6mo glazis a Olo.

caNlo at vANGEt0 (Mt r r,28) ln pledÌ

A- Rendiamo grazie a Dio.

§AtMO RESPONSORIALE (Sol23/24,1-6)

I Santi sono coloto che, cercanclo Dio, ne sono be-nedetti: ricevono k potenza dl Dio nella loro debo-lezza. Per queslo cantiamo (o diciamo):

1l Ecco la generazioneche cerca il tuo volio, Signore.

Ec- co la ge-ne-ra- zio- neche

cer- ca iltuo vol-to, Si- gno-re.

PROPRIO DEI SANTI

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quitèranno e, mentendo, diranno oani sorta dimale contro di voi Der causa mia. lRatleoralevred esultate. perchégrande è la vostra ricoinpen-sa nei cielì».

PROFESSIONE DI TEDE

CREDo lN UN S0[0 Dlo, Padrè onnipotènte,croatore delcielo edella terra, ditutle le cosevisibilie invisibili. Credo in un soloSignore, ce-su Crislo, untgenito Figlio di Dio, nalo dal Padreprima di tuiti i secoli: Dio da Oio, Luce da Luce,Dio vero da Dio vero, generato, non creato, dèlla slessa soslanza del Padre; per mezzo di lui tut-le le cose sono state create. Per noi uomini èpor la nostra §alvezza discese dal cielo, l/si chÉna il capo) e pd opez dello Spirito Sanlo si è rr.camato nel seno della Vergine Maria e si è fattouoho. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pila-to, morì e fu sepolto. llterzo qiorno e risuscila.to, secondo le Scfitlure, è satito al cièlo, §iedealla dèÉtra del Padre. Edin,rovov6rra, nella glo-ria, per giudicare i v;vi e i morti. e il suo regno nonavra fine. Credo nèllo Spirito Santo, che è Si-gnorè e dà la vita, e procedèdalPadrce dalFi-glio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorifica-lo. e l.a parlato per mezzo dei profeii. Credo laChiesa, una. sanla. caltolica eapostolica. Pro-lesso un solo battesi'no per il pèrdono dei pecca-li. Aspètlo la risurrezione deimortie la vitadelmondo che verrà- Amen.

A-Lodeale,oCristo.

in pi6di

PR€GHIERA DEI FEDEI.I (si può odollore)

C - Fratelli e sorellè, tuili i cristiani sono santipervocazione. Come figli amati e riconoscenti,ìnnalziamole nostre preghierea Dio,fonle e cul-mine diognisantità.Diciamo insiemeiA- Ascoltaci, o Signore.1. Per il Papa. ivescovi. i sacerdoli e idiaconi,alfinché sappiano condurre e seruare la Chièsacon la sanlità della vita, preghiamo.2. Perché lutli gli uomini odano I'annuncio uni-versale disalvezza e dichiamata alla santità, attraverso I'annuncio coraggioso della Chiesa,Preghiamo.3. Perché chi è nella sofferenza sonla la bealìtu-dine della consolazone divina grazie alle manimisericordiose di lanlì uomini e donne di buonavolonlà, preghiamo.4. Per noi qui riunhi, allinché edìricatisuila Paro-,a é suisacramenti, possiamo servire ilSignorecon mani innocenti e cuore puro, preghiamo.I nlenziani de ll a com un ità local e.C - Ascolta, o Padre misericordioso, le nostrepreghiere che ti abbiamo innalzato fiduciosi neltuo premuroso ascolto; donaci di vivere secon-do la dignità chè cihaidonato. Per Cristo nostroSignore.

TUTTI I SANTI

C - Pregate, fratelli... in piedi

A - ll Signore riceva dalle tue mani questosacrificio, a lode e gloria del suo iome,per il bene nostro e di tulta la sua santaChiesa.

SUtl,E ottERTE - Ti siano graditi, SiOnore, ido-niche tioffriamo in onore ditutt, iSanri: essi,che già godono dèlla lua vita immortale. cipro-teggano nelcamminovèrso dite. PerCristo no-stro Signore.

lPtata2io popno: La glatia detla Gerusalenme el6te. MÈ.-

Al{IltoNA At[A CoMUt'lloNE - Beati i puri dicuore, perché vedranno Dio, Beati gli ope.raiori di pace, perché saranno chiamati fi-glidi Dio. Bèati i pèrseguitati a causa dellagiustizia, perché di essi è ilrègno deicieli.

(Mr 5,8-10)

Pausa di ingraziamento alla santa Comunione_

D0P0 tA CoMUN|oNf -O Padre, unica fonte diognisanftA, mirabile in tutti i tuoi Santi. fa'cheraggiungiamo anche noi la pienezza del tuoamore, per passare da questa mensa eucari-stica, che ci sosliene nel pellegrinaggio terre-no, al festoso banchetto del cièlo. Per Cristonoslro Signore.

PROPOSIE PEB I CANTI: da Fepertoro na'zionale. Canli per la L urgia, ElleDiCi/Cei 2009./rr2ior Lodale Dio (288-289): Beatitudini (227).Salmo reswnsorkle: M" A. ParisiiNon vi chiame-rò più s6rvi (244). Processionè offedoriale: Co-me il cèrvo (156). Comunione: Passa questomondo (300); O Gesù, iu sei ilpane (367). Con-gedo- Celeste Gerusslemmè (316).

INDULGENZA PLENAHIA PEB I DEFUNTIPossiamo acquistare a favore delle animedel Purgatorio l'indulgenza plenaria (una so-la volta) dal mezzogiorno del 1" novembre fi,no a lutto ìl giorno successivo visitando unachiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro.Sono inolke da adempiere queste tre condi-zionl' Confessione sacramerlale. Questacondìzione ptrò essere adempiuta parecchigiorni prima o dopo. 'Comunione eucaristi-ca; 'Prcehiera secondo le intenzioni delSommo Ponlefice rccilando Padre Nostro eAve Maria. La stessa facolta alle medesimecondizioni è concessa nei giorni dal l' all8novembre al fèdele che visita devotamenle ilcimitero e anche soltanto mentalmente pre-ga per i fedeli delunli.

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LA CI{IESA ITA],IANA INCOì{TRIGLI UONIIM NEI LOBO AMBIENII

.. f N Gpsu i-ri§lo rl nuovo umanpsimoo: e il iema(( I aetv Conveso Ecrtesialè Àazionale. che si s!ol.ge a Firenze, dal I al 13 novembre, e che vedrà la pre-senza di Papà tr\ancesco, mafiedì 10 novenbre.Il con-vegno di Firen?e segue a dista.rua di nove anni quellodi Verona sul temà "?asri?ro?ri di Gesìt ri$otlo, spe-

ln quesia assise,la Chiesa in lraliap chiamàtaa rifleitere e a conftontarsi sulÌe slide che lÀ so.ielà .on-

Fironze: dal I aI 13 novembre

zazione e la testimonianza.

à11'ànnuncio delVangeìo. In partico-

in grado di ùsciredai luoghi e dàllepmp e sicurezzeper andare incon-tro agli ùomìni ditutto il mondo, cer-candoli nei Ìoro am,bientl cìrltùrale, so-

polifico, ìàvorativo,È imporiante

che là Chiese nonsi senta autorcfe.renzia.ie, ma salpia

inconirc agli uomi

IN6tSUtmi0It Nl]0l/0 uMÀr,ltSlt\,!0

tz/--/ \ -l

t t0Nvt6N0 tt(ttlll[ NM0NÀrr

ttNtt. 1-'u N0vtMEtt 20ìt

ni d'oggi, che hamo bisogno di incontrare Gesù. Petqucsi.o, è fondanentaìe che Ia.omunila crisriana siaapeÉa e accogliente, perché chiunque trovi in essaquel calore che solo I in.onrro con Cristo può darc.

ll dibattito, perciò, awema tenendo presente unaprospettim, aì contenpo, cultura.le e missionaria. Siiratta di approfondir€, alla luce della fede, tutto quan-to gùardàl'ambito umano, a livello cr tumle e pasto-Iale, per àvorire !rcposte di inpegno per l'e ngeliz.

APOSTOLATO DETLA PREGHIER,A

Universale: Pèrché sappiamo apdrci all'inconiro per-sonalèe aldialogo contufli. anchecon ch ha@nvin-zioni diverse dall€ noslre. Per l'Evangelizzazione:Perché ipasloi della Chiesa. amando profondamenlei propdo gregge, possano accompagnare ilcammino etenere viva la speranza. Dei yescoylj Perché il Con-vegno Ecclesiale Nazionale di Firenze sia l'occasioneper rìpensare l'umanesimo nell'epoca delia scienza,della lecnic€ e della cor.nunicazionè. Mariana: Mana,donaldce di gioia, ciguidialla felicità elema.

to !agqMENrc!-!ùdE€[email protected].&tuErelpdd!eMùlaa.biicùrdid!É:oeiò2sdo piazassnpdo14.iùlaba(cN,co r.. ù B è6 rre. Fu oi?3 a6

I abboGme @sEaub I s ,ò

Tu sei Santo, o Pad.re, e ci ckiami ad, esseresd,lttti. AttiÌaci d, te e tra§onna k nastre debol,ezaein un'offe.rta d,i aìMra Aiutari a scor/rire l.o, etabearihtdine di cki cane Gesù, si ttbba donlt conlidùtfu ;n la Dotru1 d; compr"nipn tfu ld fdici.tù alrtÉntlca si raggiuqe contewl td,o Lt, ùM te.Mrezzd di Padre d Loroso eJedele,

}oo( SETTIMANA DEL TIMPo ORDTNABIO(2-7 rcyelinhrc) Lilxtrsù, dellc Ore: III teu.tma@

2 L Comnen$ozilrne d,i tlttti ladzli &funti. Vedi foùio

B M Cùstodjseimi, Signore, neìrr pace. Il sa.lmo in modopoetico presènia il rive.e serodo ìo Spirito come il npo.sare di un bimbo h ìraccio a s\amàdre.S. Maùin dtsPoPs (m.f.);S Eaadq S. SitùiÌ Rm l2,5l6a! Sal130,1-3iLc 14,15-24.

4 \1 S. Cerb Bonornzo, Ves.otlo. Mer.otia(biawo). P..jtce l'ùomo Èetoso che dona il poveri. San Paolo,sulì'esempio di C$lo. sinrerizza runa là legBe di Dio inun solo comarulamenio: àiutarc jllrossimo con lo stessoàIlrore di Dio. S. Modesta: B. El,eno, Enielmini. Rm13,8-10;Salul,1'2.45.9; 14,25-33.

6 t Conlomplùò lè bontà del SigDore odls ùere dei vi-vend. Il ràfconro e!"ngelico pone i ac.enm sulla miseri..ordia diDioe la gioiachp msre dal rilrolarc o$Dno dinoi. S- Dùnnino; S- C,ltido lV. Conlont B. Gresotw Lako.ir. Bm 14,7-12; Sal 26,1.4.13-l4i Ic 15,1-10.

6 V Agli ocfli deli€ genti il Signore ùa ridato la suagi ostìzis. L episodio cvan8e, i.o deli amminsrarore diro.nesto non è un esempio da inii3re, ma è significativo lerla determinazion€ con cui il pmtagonista agisc€..9. Iro,nardo; S. Protasio; S- Serero di Barcellona. RnI5j14-2li Saì 9?,14; Lc I6,l-8-

7 s Ti roglio benedh ognj eiomo, Signol". L elansèlisu Lka e allento aììuso del denaro che ci ncorda.hechi è lovero è con farilità più a!èrio al iinore di Dio e àì-la salvezJz. S- ?rosdonirw; S. Baldo; S. Eftol1tÌa. Rn16j3-9.16.22-27; Sal 144,2'6.r0'tl; Lc 16,9-18.

18 D W l Donniad d?t T. O. . B tS. Colh"dn) tR,17,10.16j §aJ 145,7-10; Eb 9,24.28i Mc 12,38.441.

Eùico M. Berauilo

-CAPACI DI S!'EGLLABE IL MON'DO", ?lotrsrà,.ar San MEtino de Pones

vissuto daÌ 1579 al 1639 in Perl, sarì ìlartino de Porcsè staio un reltioso domenicano. Figlio di ùno spasoloe di una dotuu nera, pur ha le difficoltà derilanii dallasìra condizioù€ di figlio ilegiitimo e di n€tìccio, a@rÈse là professione di medico, che, dii€ntato r€ligioso,esercitì con abnegarione a Lima arche tIà i polrd. D€-dito ala p€nihrua e ala }r€ghieB, visle un,esisienzaq€npiice e umile, iradj1ra dall amore. In Afri.a iì comboniano Sisro Mazoldi ha to ato i Iratslli di Sa