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SI > r? 1 tati SESSIONE DÈL 1876-77 DISCUSSIONI — TORNATA DEL 14: GIUGNO 1877 CXLI MATA DEL 14 GIUGNO 1877 PEESIDENZA DSL PRESIDENTE CRISPI. SOMMARIO. Omaggi. = Congedi. = Istanze del (temutalo Sorrentino affinchè siano sollecitati i lavori di alcune Commissioni — Schiarimenti dati dai deputati Maurigi e Corbetta — Raccomandazioni in pro- posito fatte dal Presidente. = Proposta del deputato Minervinì circa la discussione del disegno di legge sullo stato degli impiegati civili. = Annunzio e svolgimento di una interrogazione del deputato For- mciari al ministro per le finanze intomo alla presentazione del disegno di legge relativo aWimposta fondiaria del compartimento modenese — Dichiarazioni del ministro per le finanze, = Il ministro per Vinterno presenta gli atti della inchiesta da esso ordinata sopra i fatti ultimamente accaduti a To- rino. = La proposta del deputato Minervini è approvata ; e la seduta è sciolta con riserva dì riconvo- care i deputati con avvisi recati a domicilio. La seduta è aperta alle ore 2 pomeridiane. Il segretario Quartieri dà lettura del processo verbale della tornata precedente, che è approvato ; indi dell'elenco dei seguenti omaggi : Dall'onorevole deputato Ariodante Fabretti — Primo supplemento alla raccolta delle antichissime iscrizioni italiche coll'aggiunta di osservazioni pa- leografiche e grammaticali dell'offerente; una copia ; Dal sindaco di Modena — Atti del municipio di Modena anno amministrativo 1875-1876, una copia; Dall'amministrazione della fabbrica del duomo ài Milano — Annali della fabbrica del duomo di Milano, una copia. PRESIDENTE. Chiedono un congedo, per affari par- ticolari : l'onorevole Farina Emanuele, di quattro giorni r gli onorevoli Antonibon e Puccini, di 8. Ss non ci sono opposizioni questi congedi s'in- tenderanno accordati. (Sono accordati.) MINERVINI. Domando la parola sull'ordine del giorno. PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare. MÌNERVM. Onorevoli colleghi, la legge organica per gl'impiegati civili, che il Ministero dichiara lo statuto di questi impiegati... m PRESIDENTE. Sarebbe bene, onorevole Minervini, che aspettasse a parlarne quando sarà venuto il ministro. MINERVINI. Non è colpa mia se il ministro non c'è. PRESIDENTE. Ma possiamo usargli la cortesia di aspettarlo, il che non fa male nè a lei, nè a me. (Si ride) MINERVINI. Io non intendo di essere sconveniente; anzi non ho guardato neppure se ci fosse l'onore- vole presidente del Consiglio che io tanto stimo ed amo. PRESIDENTE. Ho guardato io. L'onorevole Sorren- tino ha facoltà di parlare. SORRENTINO. Per profittare di questo tèmpo in cui manca il signor ministro, vorrei fare due eccita- menti a due Commissioni. Il primo è rivolto alla Commissione per il rego- lamento. MAURIGI. Domando la parola. SORRENTINO. Tutta la Camera ricorda come da parecchi anni si sente il bisogno di avere un rego- lamento nuovo. Fu nominata una prima Commis- sione, fu prodotto un primo lavoro e questo non valse. Si nominò un'altra Commissione, si presentò un nuovo lavoro, fu discusso e ricordo che esso non

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SESSIONE DÈL 1876-77 DISCUSSIONI — TORNATA DEL 14: GIUGNO 1877

CXLI

MATA DEL 14 GIUGNO 1877

PEESIDENZA DSL PRESIDENTE CRISPI.

SOMMARIO. Omaggi. = Congedi. = Istanze del (temutalo Sorrentino affinchè siano sollecitati i lavori di alcune Commissioni — Schiarimenti dati dai deputati Maurigi e Corbetta — Raccomandazioni in pro-posito fatte dal Presidente. = Proposta del deputato Minervinì circa la discussione del disegno di legge sullo stato degli impiegati civili. = Annunzio e svolgimento di una interrogazione del deputato For-mciari al ministro per le finanze intomo alla presentazione del disegno di legge relativo aWimposta fondiaria del compartimento modenese — Dichiarazioni del ministro per le finanze, = Il ministro per Vinterno presenta gli atti della inchiesta da esso ordinata sopra i fatti ultimamente accaduti a To-rino. = La proposta del deputato Minervini è approvata ; e la seduta è sciolta con riserva dì riconvo-care i deputati con avvisi recati a domicilio.

La seduta è aperta alle ore 2 pomeridiane. Il segretario Quartieri dà lettura del processo

verbale della tornata precedente, che è approvato ; indi dell'elenco dei seguenti omaggi :

Dall'onorevole deputato Ariodante Fabretti — Primo supplemento alla raccolta delle antichissime iscrizioni italiche coll'aggiunta di osservazioni pa-leografiche e grammaticali dell'offerente; una copia ;

Dal sindaco di Modena — Atti del municipio di Modena anno amministrativo 1875-1876, una copia;

Dall'amministrazione della fabbrica del duomo ài Milano — Annali della fabbrica del duomo di Milano, una copia.

PRESIDENTE. Chiedono un congedo, per affari par-ticolari : l'onorevole Farina Emanuele, di quattro giorni r gli onorevoli Antonibon e Puccini, di 8.

Ss non ci sono opposizioni questi congedi s'in-tenderanno accordati.

(Sono accordati.) MINERVINI. Domando la parola sull'ordine del

giorno. PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare. MÌNERVM. Onorevoli colleghi, la legge organica

per gl'impiegati civili, che il Ministero dichiara lo statuto di questi impiegati... m

PRESIDENTE. Sarebbe bene, onorevole Minervini, che aspettasse a parlarne quando sarà venuto il ministro.

MINERVINI. Non è colpa mia se il ministro non c'è. PRESIDENTE. Ma possiamo usargli la cortesia di

aspettarlo, il che non fa male nè a lei, nè a me. (Si ride)

MINERVINI. Io non intendo di essere sconveniente; anzi non ho guardato neppure se ci fosse l'onore-vole presidente del Consiglio che io tanto stimo ed amo.

PRESIDENTE. Ho guardato io. L'onorevole Sorren-tino ha facoltà di parlare.

SORRENTINO. Per profittare di questo tèmpo in cui manca il signor ministro, vorrei fare due eccita-menti a due Commissioni.

Il primo è rivolto alla Commissione per il rego-lamento.

MAURIGI. Domando la parola. SORRENTINO. Tutta la Camera ricorda come da

parecchi anni si sente il bisogno di avere un rego-lamento nuovo. Fu nominata una prima Commis-sione, fu prodotto un primo lavoro e questo non valse. Si nominò un'altra Commissione, si presentò un nuovo lavoro, fu discusso e ricordo che esso non

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Atti Parlamentari — 4494 Camera dei Deputati SESSIONE DEL 1876-77 — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 14 GIUGNO 1877

fu accettato. C'erano parecchi che vedevano di mal occhio quella forma di regolamento. Tra questi, uno di quelli che più si opponevano era l'onorevole Er-cole, che mi dispiace non vedere qui presente.

Egli fece opposizione all'ultimo progetto di re-golamento e spinse noi a nominarlo nella nuova Commissione dicendo : in 48 ore sarà fatto il nuovo regolamento. Sono passati tre mesi e questo rego-lamento non si vede. Ora è una necessità questo nuovo regolamento. Non è una questione semplice questa, poiché porta la sua influenza sopra gli atti della Camera, sopra gli stessi deputati, sopra le sorti delle leggi. Ora, se è così sentito il bisogno di questo regolamento, mi pare che sarebbe il caso di venire una volta ad una decisione.

Quest'oggi forse sarà chiusa la Camera ; si aprirà una nuova Sessione e saremo da capo con questo regolamento. Io quindi vorrei degli schiarimenti, perchè si sia ritardato tanto a produrlo, quando, ripeto, c'era un'assicurazione formale fatta dall'ono-revole Ercole, nel momento della elezione della nuova Commissione.

Poiché è passato tanto tempo e ne passerà ancora, perchè la Camera si chiuderà, bisogna pure venire ad un costrutto. Io proporrei pertanto che la Com-missione presentasse al più presto il suo lavoro, e che se ciò dovesse aver luogo anche nelle vacanze, fosse passato alla Presidenza per essere distribuito ai deputati, affinchè alla riapertura della Camera una delle prime occupazioni sia quella di esami-narlo.

Questa è la proposta che io faccio, la quale spero sarà accettata. Dopo che questa questione sarà esau-rita, mi riservo di fare un'altra proposta circa la Commissione del bilancio.

PRESIDENTE. L'onorevole Maurigi ha facoltà di parlare.

MAURIGI. Nell'assenza del presidente della Com-missione incaricata della presentazione di un nuovo regolamento, spetta a me l'onore, come segretario della medesima, di dare qualche spiegazione alla Camera intorno ai lavori di questa Commissione.

Quanto all'impegno che avrebbe assunto la Com-missione di presentare il regolamento in 48 ore, l'onorevole Sorrentino ha precisato meglio cui de-vesi tale impegno : all'onorevole Ercole.

Io non so quale impegno abbia preso l'onorevole Ercole con l'onorevole Sorrentino ; l'onorevole Er-cole darà quelle spiegazioni che crederà, quindi è inutile che io entri in questo argomento.

Quanto al lavoro della Commissione debbo fare osservare alla Camera che la Commissione stessa fin da principio si trovò dinanzi ad un ostacolo di forza maggiore, molto speciale; si trovò privata

dell'opera del suo presidente che una malattia tiene lontano dalla Camera, voglio parlare dell'onorevole Macchi, che ordinariamente prende ai nostri lavori parte così sollecita e pregievole.

La Commissione, ad eccezione di me, uno dei più oscuri gregari di essa (No! no!), si compone di de-putati importantissimi, la maggior parte dei quali sono membri della Commissione del bilancio, pre-sidenti di varie altre Giunte, sopraccaricati di uffici pubblici ed hanno ragguardevoli incombenze politi-che da esercitare nei rispettivi partiti. Tutto ciò ha fatto sì che, malgrado io abbia spinto lo zelo sino all'estremo dell'importunità, coadiuvato ed au-torevolmente dal concorso che si è degnato accor-darmi il presidente della Camera, pure solamente ieri ho potuto ottenere che fosse completata la t o tazione degli articoli e si addivenisse alla nomina del relatore.

Io non esito a dichiarare, dopo di questo , che, essendo caduta la nomina sull'onorevole Cor-betta, di cui è nota l'attività e lo zelo, sono sicure che, avendo tutti gli articoli già votati, egli potrà in pochi giorni soddisfare la tarda impazienza del-l'onorevole mio amico Sorrentino, che avrebbe fatto meglio a reclamare un po' più presto, perchè avrebbe" stimolato lo zelo dei membri della Commissione che ha lasciato qualche cosa a desiderare, non certo per colpa loro, ma per le gravissime occupazioni che avevano tutti.

Del resto, la Commissione aveva già deciso di ve-nire all'approvazione della relazione, ed io spero che quest'approvazione possa essere tanto più com-pleta, non in modo ufficiale, perchè la relazione non sarà presentata alla tribuna della Camera, ma in forma ufficiosa, perchè anche durante le vacanze gli onorevoli deputati potranno riceverne cognizione colla distribuzione a domicilio.

CORRETTA. Io non ho nulla ad aggiungere all'e-satto resoconto che ha fatto l'onorevole Maurigi sui lavori della Commissione del regolamento della Camera. Debbo ringraziarlo delle parole molto cor-tesi che ha dirette ai suoi colleghi, quantunque, per mio conto, senta di non meritare le identificazioni di importanza che egli ha voluto applicare a tutti i membri di quella Commissione.

In quanto al lavoro io farò del mio meglio per disimpegnare l'onorevole mandato ; ma la Camera deve ritenere che questo onore mi è capitato così inatteso, che ho bisogno di qualche tempo per ot-temperare meno indegnamente all'incarico.

In ogni modo, prometto che nelle ferie parlamen-tari mi occuperò alacremente per adempiere il de-bito mio, e se la Camera crede di autorizzarmi alla presentazione, durante le ferie, della relazione, io

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Atti Farlamentarì m 4 4 9 5 —: Camera dei Deputati

SESSIONE DEL 1 8 7 6 - 7 7 — Discussioni — TORNATA DEL 14 GIUGNO 1 8 7 7

manderò la relazione stessa alla Presidenza della Camera ; ben s'intende dopo che la medesima sarà stata discussa e licenziata dagli onorevoli membri della Commissione.

SORRENTINO. Io debbo rispondere una parola al-l'onorevole Maurigi. Le ragioni che egli ha addotte, facendo una colpa a me di aver taciuto sino ad oggi, e di non avergli dato prima un eccitante, uno sti-molante, per me non sono buone.

Se il presidente era ammalato era una cosa dispia-cente, ma non è una buona ragione per ritardare la relazione.

Se i membri della Commissione sono persone im-portanti che hanno altre occupazioni, sono membri della Commissione del bilancio e di altre Commis-sioni, sta bene, ma nemmeno questa è una buona ragione.

Ora rispondo ancora che per convenienza io ho taciuto sinora, ma venendo alle strette, all'ultimo giorno di Camera, non mi pare conveniente che re-stino le cose com'erano, e che nel novembre ci tro-vassimo nelle stesse condizioni di stare senza rego-lamento o con un regolamento provvisorio già con-dannato.

Quindi io accetto le dichiarazioni fatte dall'ono-revole Corbetta, e spero che a novembre alle prime sedute saremo nel caso di discutere questo benedetto regolamento.

PRESIDENTE. Pigliando occasione dalla proposta dell'onorevole Sorrentino io fo un eccitamento a tutti i relatori stati nominati, di voler affrettare i loro lavori onde possano presentare le rispettive re-lazioni durante la proroga del Parlamento, perocché così al riaprirsi delle nostre sedute potremo avere tanto lavoro da far sì che la nostra Sessione legis-lativa sia anche più feconda di quello che è stato fin qui.

Ora parli l'onorevole Minervini sull'ordine del giorno.

MINERVINI. Da questi banchi per sedici anni ab-biamo dichiarato che il difetto dei nostri avversari era di essere la negazione di fatto di ogni afferma-zione in dritto. Ci impedivano, per così dire, dal prendere una parte attiva ai lavori legislativi cui essi facevano monopolio d'iniziativa apesso.

Io non vorrei che ora il nostro partito che si trova in maggioranza avesse a ricevere gli stessi rimproveri.

Una legge che il Ministero ha presentato e della quale io gli fo plauso, composta di 68 articoli se-condo il progetto ministeriale, e di 69 secondo quello della Commissione, e i di cui articoli sono in p a n parte dalia Commissione stessa modificati, si presenta questa mattina in discussione.

Voi vedete che non siamo che in pochi e di breve il numero si assottiglia.

PRESIDENTE. In Roma ci sono 188 deputati. Una voce. Non bastano. Molti di questi 180 sono

partiti alle 2 e mezzo. Dunque ? PRESIDENTE. Bastano 182 pel numero legale. MINERVINI. Ma questo numero manca ora e non si

aumenterà di certo. Ora una legge organica come questa non si discute a Camera stanca, ed anche se si discutesse, non arriverebbe alla fine.

Io quindi propongo che la Camera rinviasse la di-scussione di questa legge alla nuova sua riapertura.

PRESIDENTE. Dunque l' onorevole Minervini che cosa propone?

MINERVINI. Che si rinvìi la discussione di questa legge alla riapertura della Camera.

PRESIDENTE. E che la Camera si proroghi ? MINERVINI. S'intende bene. Ieri sono partiti 80 deputati. Il relatore della

Commissione è ammalato. MINISTRO PER LE FINANZE, C'è il relatore, ieri era

sanissimo. Una voee. No, è ammalato. MINERVINI. Questa è, lo ripeto, una legge orga-

nica, il Ministero ha dichiarato che era lo statuto degli impiegati.

PRESIDENTE. L'onorevole Lugli anzi ha affrettato egli stesso la discussione di questa legge.

Una voce. Vede che si avvicina il mese di luglio e se ne è andato. (Ilarità)

PRESIDENTE. Prima di interrogare la Camera sulla proposta dell'onorevole Minervini, do lettura di una interrogazione stata trasmessa alla Presidenza dal-l'onorevole Fornaciari.

« Il sottoscritto desidera d'interrogare l'onore-vole ministro delle finanze intorno alla presenta-zione del progetto di legge relativo all'imposta fon-diaria del compartimento modenese. »

Domando all'onorevole ministro delle finanze se e quando intenda rispondere a questa interroga-zione.

DEPRETIS, presidente del Consiglio, ministro per le finanze. Io sono disposto a sentire l'onorevole Fornaciari e a rispondere anche adesso.

PRESIDENTE. In questo caso, permettendolo la Ca-mera, do la parola all'onorevole Fornaciari per svolgere la sua interrogazione.

FORNACIARI. La mia interrogazione è molto sém-plice.

Allorché si discusse il bilancio di prima previ sione dell'entrata del corrente anno, io richiamai l'attenzione dell'onorevole ministro delle finanze e della Camera sul reclamo dei Modenesi, i quali in-

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» 4 4 $ 6 — Camera del Deputai

SESSIONE DEL ì 876-77 — DISCUSSIÓNI — TORNATA DEL 14 GIUGNO 1877

feistono perchè sia provveduto all'assetto dell'im-posta fondiaria del loro compartimento.

L'onorevole miriiétro delle finanze rispose che egli aveva ordinato alcuni studi, compiuti i íjuali, avrebbe potuto sottoporre alla Camera un progetto di legge che valesse a far ragione ai reclami dei Modenesi.

Ora a me risulta che quésti studi si sono dì già compiuti e mi risulterebbe altresì che iì ministro delle finanze avrebbe concretato le sue idèè a questo riguardo, ma il progetto di legge non è añcOrá Ve-ñuto innanzi alla Camera, ed è naturale che dopo tante disillusioni i contribuenti del compartimento modenese si preoccupino assai di quésto ritardo".

Giunte le cose a questo punto, nelle condizioni cioè in cui ora si trova la Camera, e naturale eliaio non possa insistere perchè venga presentato tosto questo progetto di legge. La mia interrogazione è invece diretta soltanto a promuovere dall'onorevole ministro delle finanze qualche affidamento che valga a mantenere Viva le sperane dèi còfifrìbtfètiti del compartimento modenese, e quest' affidànièrito io vorrei che consistesse in ciò, che l'onorévole tìotni-stro delle finanze formalmente |>rÒtóètteÌéè che al riaprirsi delle sedute della baméra, poiché ftn im-magino cesseranno oggi le nostre adunanze, vegliò presentare questo progetto di legge, che I atteso da oltre 10 anni dai contribuenti di quella regione la quale sopporta un indebito aggravio d'imposta.

Per tal modo l'onorevole ministro compirà un vero atto di riparazione.

PRESIDENTE. L'onorevole presidente del Consiglio ha facoltà di parlare.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. In seguito alle istanze che si sono Sollevate in questa Camera, perche si provvedesse alio stato anormale in cui si trovava l'imposta sui terreni nel compartimento modenese, io ho ordinato degli studi, una specie d'inchiesta per í quali occorse un certo tempo ; quindi si diede opera alla compilazione del progetto di legge.

L'onorevole deputato Fornaciari domanda se il Ministero sia disposto a presentare questo progetto al riaprirsi delle tornate della Camera. Io potrei andare anche al di la della domanda dell'onorevole Fornaciari e, se la Cainèra è disposta a rimanére, sono in grado di presentare anche dorftsrii l'accen-nato progetto di legge.

In ogni caso, ossequente ai desideri! della Ca-mera, sarò pronto a presentarlo alia ripresa dello sue tornate.

FORNACIARI. Domando la parola. PRESIDENTE. Ha facoltà di parlaire l'onorevole For-

naciari.

FORNACIARI. Io certo sarei disposto a rimanere qui perchè si discutesse questo progetto di legge, ma poiché veggo che non c'è speranza ài mantenere ancora riunita la Camera...

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. Basterebbe un po' di buona volontà.

FORNACIARI... io mi dichiaro soddisfatto della ri-sposta ottenuta dall'onorevola ministro delle finanze, e spero che, entro il corrente anno, il progetto di legge, che tanto interessa al compartimento mode-nese, potrà essere dalla Camera approvato.

N1C0TERA, ministro per Vinterno. Domando là pa-rola.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'onorevole mi-nistro per l'interno.

MINISTRO PER L'INTERNO. Secondo la promessa fatta ieri alla Camera, ho l'onore di deporre sul banco della Presidenza i documenti riguardanti i fatti di Torino. (V. Documenti, n° XXII.)

PRESIDÈNTE. Do atto all'onorevole ministro per l'interno della presentazione degli atti dell'inchiesta sugli ultimi fatti di Torino.

Saranno stampati e distribuiti. Ora ritorniamo alla proposta dell'onorevole Mi-

nervini. L'onorevole Minervici chiede che la Camera de-

liberi di non passare p*r òggi alla discussione della legge sullo stato degli impiegati civili.

Il Ministero ha bulla fla opporre ? PRESIDENTE DEL CONSÌGLIO Se la Camera potesse

occuparsi almeno di questo progetto di legge, il Ministero gliene sarebbe estremamente ricono-scente; però io accetterò con rassegnazione qual-siasi voto voglia pronunciare la Camera.

R̂ESIDENTE. Domando se è appoggiata la proposta dell'onorevole Minervini.

(È appoggiata.) Coloro che credono che la discussione della legge

sugli impiegati civili sia rimandata ad altra seduta, sono pregati di alzarsi.

(Dopo prova e controprova la discussione è ri-mandata.)

Non essendoci quindi altra materia all'ordine del giorno, i deputati saranno convocati a domicilio.

La seduta è levata al le 2 1x2.

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Atti Parlamentari Camera dei Deputati

SÈSSIONE DEL 1876-77 — DISCUSSIONI — TORNATA DEL V i GIUGNO 1877

Elenco delle petizioni illegali pervenute all'ufficio di Segreteria della Camera dal novembre 1876

al 22 giugno 1877.

Alessi Nicola, segretario comunale, da Palazzo Adriano.

Abitanti del comune di Paterno. Bellisomi Lodovico e Bruneri Michele, da Roma. Bellantuono Carlo, sacerdote, da Torremaggiore. Berardo Leonardo, del fu Vincenzo, da Lanciano. Braione Domenico, cancelliere in riposo, da Sa-

lerno. Cattaneo Angelo, ex-guardia di pubblica sicurezza. Corleo Mario, da Salemi, in Sicilia. Chimenii Giuseppe, dimorante alla marina di Ge-

race. Corrieri e messaggieri dell'amministrazione delle

poste in Napoli. Caggiano Raffaello, notaio, da Francatila, Sicilia. Cufani Giovanni, Giuseppina e Rosina, del fu Car-

mine, di Rocca d'Aspide (Principato Citra). D'Amato Giustiniano, di Giuseppe, da Salerno. D'Asti Alessandro, di Torino. De Stefano Rosa, vedova Purcare. Frassati Giovanni, usciere. Favi Angelo, da Spaccaforno, ex-frate dei Minori

Osservanti. Frascone Antonio, sacerdote, da Fragneto l'Abate. Fogaccia ingegnere Pietro, da Chiasso. Giovazzini Francesco Antonio, da Santa Caterina

Albanese. Giuliani Domenico da Chieti. Gironda Raffaele, del fu Giuseppe, da Catanzaro. Genovese Nicolò, da Contessa, in provincia di Pa-

lermo. Guani Raffaele, del fu Antonio, del comune di Serino,

provincia di Principato Ulteriore.

Gianelli Giovanni, da Sassari. Lacosta Fèrdinando, fu Benedetto, da Cetraro nella

Calabria Citeriore. Modesti Francesco, di Castiglion del Lago, Umbria. Massara Ignazio, fu Domenico, di Tropea, Calabria

Ultra II. Mamberti Antonio, fu Giorgio. Nepoti Giuseppe, da Cremona. Prinari Andrea, ex-cancelliere, Vallo Lucano. Pescarelli Giovanni Batt., da Armento, Basilicata. Proprietari di mulini natanti nel fiume Adige, ap-

partenenti alle provincie di Verona, Padova e Rovigo.

Pantaleo Poli, di Luigi, della provincia di Bari. Quintily Camillo, da Teramo. Rossi David, di Castiglion del Lago, Umbria. Religiosi del già soppresso convento dei cappuccini

di Cosenza. Rossi Gaspare, ex-impiegato governativo, da Au-

gusta, Sicilia. Rossi Michele, da Urbania. Sacerdoti di San Severo, Capitanata. Sacerdoti ex-cappuccini sussidiari, della provincia

di Napoli e di Terra di Lavoro. Strazzeri Nicola, di Francesco, da Taormina. Sacerdoti ex-cappuccini, da Napoli. Santi Siracusa, da Messina. Sacerdoti, da Mineo, provincia di Catania. Tiordi David, Castiglion del Lago, Umbria. Ufficiali presso l'archivio notarile di Santa Maria

Capua Vetere. Visovich Luigi, da Udine. Varano Lorenzo, armaiuolo, da Napoli.

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