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Ministero dell’Istruzione, dell’’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. TANCREDI – V. AMICARELLI” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado Sede Centrale: Via Tancredi, 1 - 71037 Monte Sant’Angelo (FG) CM: FGIC83000X - CF: 83003340714 - Tel. 0884561218 - Fax 0884568428 Email: [email protected] PEC: [email protected] Sito web: www.scuolatancrediamicarellimontesantangelo.it Monte S. Angelo, 19 settembre 2018 Ai docenti interessati Agli Atti Al sito web Oggetto: Anno di prova, bilancio iniziale competenze: cos’è, come e quando si redige L’anno di prova e formazione, per i docenti neoassunti e non, è disciplinato dal DM 850/2015, cui rinvia la nota Miur 35085 del 2 agosto 2018 volta a fornire indicazioni per l’a.s. 2018/19. Una delle prime attività, che i neoimmessi in ruolo sono chiamati a svolgere, secondo quanto previsto dal succitato DM, è il bilancio iniziale delle competenze. Cos’è Il bilancio iniziale delle competenze: è uno strumento di autovalutazione; è redatto dal docente in collaborazione con il tutor; è elaborato in forma di autovalutazione strutturata; è finalizzato alla personalizzazione delle attività formative in base ai punti di forza e criticità emersi dal medesimo, anche alla luce delle prime attività didattiche svolte dal neoassunto. Il neoassunto, attraverso il bilancio iniziale, analizza in maniera critica le competenze possedute, delinea i punti da potenziare ed elabora un progetto di formazione in servizio coerente con la diagnosi compiuta. Sulla base del bilancio, sentito il tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola, il neoassunto e il dirigente scolastico stipulano un patto per lo sviluppo professionale. Nel patto vengono fissati gli obiettivi di sviluppo delle competenze culturali, disciplinari, metodologico-didattiche e relazionali, che il docente deve raggiungere attraverso le attività formative del percorso, la partecipazione ad attività della scuola o di reti di scuole e l’eventuale uso del bonus 500 euro (articolo 1, comma 121, della L. 107/15). Come si redige Il bilancio iniziale delle competenze è redatto dal docente in anno di formazione e prova, compilando l’apposito format nell’ambiente online Indire. Il format, leggiamo nella nota del 2 agosto 2018, sarà illustrato durante gli incontri propedeutici di carattere informativo. Nella pagina dedicata dell’Indire, relativa allo scorso anno scolastico, leggiamo che un’elaborazione precisa e puntuale del bilancio iniziale delle competenze permette al docente di:

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Ministero dell’Istruzione, dell’’Università e della Ricerca

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. TANCREDI – V. AMICARELLI”

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado

Sede Centrale: Via Tancredi, 1 - 71037 Monte Sant’Angelo (FG)

CM: FGIC83000X - CF: 83003340714 - Tel. 0884561218 - Fax 0884568428

Email: [email protected] PEC: [email protected]

Sito web: www.scuolatancrediamicarellimontesantangelo.it

Monte S. Angelo, 19 settembre 2018

Ai docenti interessati

Agli Atti

Al sito web

Oggetto: Anno di prova, bilancio iniziale competenze: cos’è, come e quando si redige

L’anno di prova e formazione, per i docenti neoassunti e non, è disciplinato dal DM 850/2015, cui rinvia

la nota Miur 35085 del 2 agosto 2018 volta a fornire indicazioni per l’a.s. 2018/19.

Una delle prime attività, che i neoimmessi in ruolo sono chiamati a svolgere, secondo quanto previsto dal

succitato DM, è il bilancio iniziale delle competenze.

Cos’è

Il bilancio iniziale delle competenze:

è uno strumento di autovalutazione; è redatto dal docente in collaborazione con il tutor;

è elaborato in forma di autovalutazione strutturata;

è finalizzato alla personalizzazione delle attività formative in base ai punti di forza e criticità emersi dal medesimo, anche alla luce delle prime attività didattiche svolte dal neoassunto.

Il neoassunto, attraverso il bilancio iniziale, analizza in maniera critica le competenze possedute, delinea

i punti da potenziare ed elabora un progetto di formazione in servizio coerente con la diagnosi compiuta.

Sulla base del bilancio, sentito il tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola, il neoassunto e il dirigente

scolastico stipulano un patto per lo sviluppo professionale. Nel patto vengono fissati gli obiettivi di

sviluppo delle competenze culturali, disciplinari, metodologico-didattiche e relazionali, che il docente

deve raggiungere attraverso le attività formative del percorso, la partecipazione ad attività della scuola o

di reti di scuole e l’eventuale uso del bonus 500 euro (articolo 1, comma 121, della L. 107/15).

Come si redige

Il bilancio iniziale delle competenze è redatto dal docente in anno di formazione e prova, compilando

l’apposito format nell’ambiente online Indire.

Il format, leggiamo nella nota del 2 agosto 2018, sarà illustrato durante gli incontri propedeutici di

carattere informativo.

Nella pagina dedicata dell’Indire, relativa allo scorso anno scolastico, leggiamo che un’elaborazione

precisa e puntuale del bilancio iniziale delle competenze permette al docente di:

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conoscere le dimensioni della professionalità docente come individuate dalla ricerca internazionale; autovalutare le proprie competenze;

individuare elementi sui quali far convergere l’attenzione del tutor;

operare una scelta più pertinente dei Laboratori Formativi;

predisporre una documentazione didattica chiara e pertinente con cui individuare i cambiamenti necessari a migliorare il proprio agire professionale;

orientarsi nella stipula del Patto formativo volto a coniugare i propri interessi di sviluppo professionale con

quelli della comunità educante accogliente.

Quando si redige

Il bilancio iniziale delle competenze va redatto a partire da metà dicembre fino a fine gennaio (nota

Miur n. 36167/2015).

NB: quanto suddetto riguarda i docenti assunti da GaE e da GM 2016; quanto ai docenti ammessi al III

anno FIT, seguono un percorso differente sebbene per certi aspetti simile. La grande differenza consiste

che gli ammessi al FIT sono ancora supplenti, entreranno in ruolo al termine del predetto terzo anno,

previa valutazione positiva.

Neoimmessi in ruolo da concorso 2018: come si svolge anno di prova FIT

Le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2018/19 avvengono dalle graduatorie ad esaurimento e

dalle graduatorie di merito del concorso 2016 e del concorso 2018.

Dalle graduatorie del concorso 2018, in realtà, non si è immessi direttamente in ruolo ma al terzo anno

del percorso FIT (o meglio percorso annuale), superato il quale si è assunti a tempo indeterminato.

Vediamo in questa scheda cos’è previsto in merito all’anno di prova dei docenti che saranno assunti

tramite FIT, premettendo quanto previsto per gli altri neoimmessi in ruolo (da GaE e GM 2016).

Anno di prova docenti assunti da GaE e GM 2016

L’anno di prova per i docenti assunti da GaE e GM 2016 è disciplinato dal DM 850/2015. Il Miur al

riguardo ha già pubblicato la nota del 2 agosto 2018, come riferito in Anno prova neoassunti 2018/19:

incontri in presenza, laboratori formativi, osservazione, attività online. Indicazioni Miur

Anno di prova docenti assunti tramite FIT

Il percorso annuale FIT (si parla di percorso annuale per i docenti che partecipano al concorso riservato

agli abilitati della secondaria; terzo anno FIT per chi segue l’intero percorso triennale), è disciplinato

dal DM 984/2017, il cui articolo 10 comma 8 chiarisce in cosa consiste l’anno di prova per i “docenti

FIT”.

Così leggiamo nel decreto:

Il terzo anno del percorso FIT e il percorso annuale (quello svolto dai docenti che partecipano al concorso

2018, riservato agli abilitati della scuola secondaria) non sono ripetibili e, qualora valutati positivamente,

assolvono agli obblighi di cui all’articolo 438 del D.Lgs. 16 aprile 1994, n. 297.

L’articolo 438 del D.lgs. 297/94 indica gli obblighi del docente in anno di prova (anno di prova poi

modificato dalla legge 107/2015).

Per i docenti ammessi al terzo anno FIT o percorso annuale, pertanto, l’anno di prova si esplica nel corso

del terzo anno e la prova si considera superata, con conseguente immissione in ruolo, in caso di

valutazione positiva.

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Da evidenziare che in caso di esito negativo il contratto è risolto. Quindi, mentre per i docenti assunti da

GaE e GM l’anno di prova si può ripetere una sola volta, per i docenti FIT l’anno in questione non è

ripetibile.

Attività III anno FIT o percorso annuale e valutazione finale

In attesa di indicazioni ministeriali più dettagliate, sintetizziamo le attività che i docenti, ammessi al

percorso annuale o terzo anno FIT, devono sostenere ai fini del superamento del percorso e

conseguentemente dell’anno di prova.

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