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Nextam Partners SGR S.p.A. Società facente parte del gruppo di SIM con capogruppo Nextam Partners S.p.A. OFFERTA AL PUBBLICO DI QUOTE DEI FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO MOBILIARI APERTI DI DIRITTO ITALIANO RIENTRANTI NELL’AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 2009/65/CE Si raccomanda la lettura del Prospetto - costituito dalla Parte I (Caratteristiche dei fondi e modalità di partecipazione) e dalla Parte II (Illustrazione dei dati periodici i rischio-rendimento e costi dei fondi) messo gratuitamente a disposizione dell’investitore su richiesta del medesimo per le informazioni di dettaglio. Il Regolamento di gestione dei fondi forma parte integrante del Prospetto, al quale è allegato. Il Prospetto è volto ad illustrare all’investitore le principali caratteristiche dell’investimento proposto Data di deposito in Consob: 7 Settembre 2018 Data di validità: 10 Settembre 2018 La pubblicazione del Prospetto non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto. Avvertenza: La partecipazione al fondo comune di investimento è disciplinata dal regolamento di gestione del fondo. Avvertenza: Il Prospetto non costituisce un’offerta o un invito in alcuna giurisdizione nella quale detti offerta o invito non siano legali o nella quale la persona che venga in possesso del Prospetto non abbia i requisiti necessari per aderirvi. In nessuna circostanza il Modulo di sottoscrizione potrà essere utilizzato se non nelle giurisdizioni in cui detti offerta o invito possano essere presentati e tale Modulo possa essere legittimamente utilizzato.

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Nextam Partners SGR S.p.A.

Società facente parte del gruppo di SIM con capogruppo Nextam Partners S.p.A.

OFFERTA AL PUBBLICO DI QUOTE DEI FONDI COMUNI DI

INVESTIMENTO MOBILIARI APERTI DI DIRITTO ITALIANO RIENTRANTI

NELL’AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 2009/65/CE

Si raccomanda la lettura del Prospetto - costituito dalla Parte I (Caratteristiche

dei fondi e modalità di partecipazione) e dalla Parte II (Illustrazione dei dati

periodici i rischio-rendimento e costi dei fondi) messo gratuitamente a disposizione

dell’investitore su richiesta del medesimo per le informazioni di dettaglio.

Il Regolamento di gestione dei fondi forma parte integrante del Prospetto, al quale

è allegato.

Il Prospetto è volto ad illustrare all’investitore le principali caratteristiche

dell’investimento proposto

Data di deposito in Consob: 7 Settembre 2018

Data di validità: 10 Settembre 2018

La pubblicazione del Prospetto non comporta alcun giudizio della Consob

sull’opportunità dell’investimento proposto.

Avvertenza: La partecipazione al fondo comune di investimento è disciplinata dal

regolamento di gestione del fondo.

Avvertenza: Il Prospetto non costituisce un’offerta o un invito in alcuna giurisdizione

nella quale detti offerta o invito non siano legali o nella quale la persona che venga in

possesso del Prospetto non abbia i requisiti necessari per aderirvi. In nessuna circostanza

il Modulo di sottoscrizione potrà essere utilizzato se non nelle giurisdizioni in cui detti

offerta o invito possano essere presentati e tale Modulo possa essere legittimamente

utilizzato.

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Nextam Partners SGR S.p.A.

PARTE I DEL PROSPETTO

CARATTERISTICHE DEI FONDI

E

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

NEXTAM PARTNERS BILANCIATO Fondo Bilanciato

NEXTAM PARTNERS OBBLIGAZIONARIO MISTO Fondo Obbligazionario Misto

Data di deposito in Consob della Parte I: 7 Settembre 2018

Data di validità della Parte I: 10 Settembre 2018

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A) INFORMAZIONI GENERALI

1. LA SOCIETA’ DI GESTIONE Nextam Partners SGR S.p.A. è una società di gestione del risparmio (“SGR” o “Società di Gestione”) di diritto

italiano, con sede legale in via Torquato Tasso, n. 1, 20123 Milano, recapito telefonico +39 02 7645121,

indirizzo web www.nextampartners.com, indirizzo di posta elettronica [email protected].

Nextam Partners SGR S.p.A. è una società del gruppo Nextam Partners, iscritto all’albo dei Gruppi di SIM con

comunicazione della Banca d’Italia del 3 Giugno 2010.

La SGR ha un capitale sociale di Euro 1.102.129, interamente sottoscritto e versato, ed è controllata, grazie ad

una partecipazione nel capitale con diritto di voto pari al 94,03%, da Nextam Partners S.p.A., società

Capogruppo del Gruppo di SIM Nextam Partners. La Capogruppo fa capo alle seguenti persone fisiche:

Carlo Gentili, Alessandro Michahelles e Nicola Ricolfi.

La durata della SGR è fissata sino al 31 dicembre 2050 salvo proroghe, mentre l’esercizio sociale si chiude il

31 dicembre di ciascun anno.

Nextam Partners SGR S.p.A., in forza del provvedimento di autorizzazione di Banca d’Italia del 15 ottobre

2001 è iscritta all’Albo delle Società di Gestione del Risparmio tenuto dalla Banca d’Italia ai sensi del

D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, nella sezione gestori di OICVM e nella sezione gestori di FIA, rispettivamente

al n. 30 e n. 44.

Le attività effettivamente svolte dalla SGR sono le seguenti:

­ la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio realizzata attraverso la gestione di OICR

propri e di terzi;

­ la prestazione del servizio di gestione di portafogli; ­ la prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari;

­ la commercializzazione di quote o azioni di OICR propri e di terzi;

La SGR ha affidato in outsourcing:

A) ad Xchanging Italy S.p.A. una parte delle attività amministrative contabili proprie del Back Office: 1)

predisposizione ed invio delle segnalazioni di Vigilanza; 2) predisposizione dei prospetti contabili dei

rendiconti e dei libri contabili obbligatori; 3) gestione amministrativa delle sottoscrizioni, rimborsi e delle

operazioni di passaggio tra fondi; 4) il calcolo del valore della quota dei Fondi;

B) al Dr. Angelo Pappadà la responsabilità e le attività proprie della funzione di Revisione Interna;

La SGR è amministrata da un Consiglio di Amministrazione, costituito da Consiglieri che durano in carica tre

anni e sono rieleggibili. L’attuale Consiglio scade con l’Assemblea che approverà il bilancio dell’esercizio che

si chiuderà al 31 dicembre 2018 ed alla data del presente Prospetto è così composto:

COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

CARICA NOME LUOGO E

DATA DI NASCITA SCADENZA CARICA

PRESIDENTE (*) PROF. AVV. GUSTAVO VISENTINI TREVISO, 14.4.1942 APPR. BILANCIO ES. 2018

AMMINISTRATORE

DELEGATO

CARLO GENTILI FIRENZE, 11.8.1962 APPR. BILANCIO ES. 2018

CONSIGLIERE MARCO VITTORELLI MILANO, 1.6.1958 APPR. BILANCIO ES. 2018

CONSIGLIERE GUIDO CASTELLINI BALDISSERA

RAMAZZOTTI

MILANO, 5.03.1968 APPR. BILANCIO ES. 2018

CONSIGLIERE PETER MALLINSON OXFORD (GB),

25.7.1959

APPR. BILANCIO ES. 2018

CONSIGLIERE ALESSANDRO MICHAHELLES HARTFORD (USA),

4.5.1961

APPR. BILANCIO ES. 2018

CONSIGLIERE (*) PROF. STEFANO PASSIGLI FIRENZE, 8.11.1938 APPR. BILANCIO ES. 2018

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CONSIGLIERE NICOLA RICOLFI MILANO, 10.8.1961 APPR. BILANCIO ES. 2018

CONSIGLIERE MAURIZIO VALLITI MILANO, 20.6.1961 APPR. BILANCIO ES. 2018

CONSIGLIERE ELENA GALLUCCIO LECCE, 28.6.1958 APPR. BILANCIO ES. 2018

(*) Consigliere Indipendente

Qualificazione ed esperienza professionale dei componenti l’organo amministrativo:

PROF. AVV. GUSTAVO VISENTINI

Presidente

Laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza, Professore ordinario di diritto commerciale presso

la Facoltà di Giurisprudenza della Luiss, è iscritto nell’albo speciale degli avvocati ammessi al patrocinio

dinanzi alla Corte di Cassazione. E’ altresì Presidente di Nextam Partners S.p.A., nonché Direttore Scientifico

della Fondazione Bruno Visentini.

Esperienze professionali: ha ricoperto vari incarichi tra cui, fino al 2003, quello di Consigliere di

Amministrazione della Luiss Management S.p.A.; fino al 2002 Delegato del Rettore per le relazioni

internazionali Docenti della Luiss; già Direttore del Ceradi presso la Luiss. 2000-2002 Presidente del Consiglio

di Amministrazione della Istifid S.p.A.; 1996-2001 Consigliere Assonime; 1999-2001 Membro della

Commissione di studio per la revisione sistematica del diritto commerciale presso il Ministero di Grazia e

Giustizia; 1997-2000 Componente del Comitato di Consultazione della Borsa Italiana S.p.A.;

1999-2000 Consigliere di Amministrazione dell’Istituto della Enciclopedia Treccani; 1997-1999

Consigliere di Amministrazione e Membro del Comitato Audit e Corporate Governance della Telecom Italia S.p.A.; 1998-1999 Consigliere di Amministrazione della Telecom Italia Mobile S.p.A.; 1997-1999

Membro del Consiglio di Amministrazione della Luiss in rappresentanza dei professori ordinari; 1997-

1998 Membro del gruppo di lavoro per lo studio delle tematiche di riforma dell’ISVAP presso il Ministero

dell’Industria; 1986-1998 Presidente della Assogestioni; Presidente del Banco di Sicilia nel 1997; 1983- 1989 Presidente della Società Interbancaria Nazionale Gestione S.p.A. (Fondi comuni di investimento); Membro della Commissione intergovernativa per la nuova linea Torino-Lione Ministero delle Infrastrutture e

dei Trasporti, Membro del Consiglio di Amministrazione della Navigazione Montanari, Membro del Consiglio

di Amministrazione della GEFRAN S.p.A.

CARLO GENTILI

Amministratore Delegato

Laureato in Scienze Politiche e Economiche presso la Facoltà Cesare Alfieri di Firenze, attualmente

ricopre, al di fuori della SGR, anche le cariche di Amministratore Delegato della Nextam Partners SIM

S.p.A., Amministratore della Nextam Partners Ltd., Amministratore Delegato di Nextam Partners S.p.A..

Esperienze professionali: 1991-2001 Direttore, responsabile della gestione azionaria, presso Euromobiliare

Asset Management SGR S.p.A.; Gestore dei fondi comuni d’investimento Euromobiliare Capitalfit,

Euromobiliare Tiger Far East, Euromobiliare Emerging Markets, Euromobiliare Green Equity Fund,

Euromobiliare Japan Equity Fund e Euromobiliare Real Estate. Dal 1998 - 2001 responsabile gestioni

patrimoniali individuali di Banca Euromobiliare S.p.A..

GUIDO CASTELLINI BALDISSERA RAMAZZOTTI

Consigliere di Amministrazione

Laureato in Economia presso l’Università Luigi Bocconi di Milano, attualmente ricopre, al di fuori della SGR,

anche le cariche di Presidente della Nextam Partners Sicav, Consigliere di Amministrazione della S. Lorenzo

S.r.l., Vice Presidente della ICAR S.p.A. e Partner del fondo Italian Mezzanine. Esperienze professionali: 2000-

2004 collabora con la società Cuneo e Associati S.r.l. per lo sviluppo e l’investimento in iniziative di private

equity; 1997-2000 Direttore responsabile di “International Operations and Planning” e Direttore Marketing

presso Targa Service S.r.l. del gruppo Fiat Auto S.p.A.; 1993-1997 Collaboratore del Dipartimento

“International Government Advisory” e successivamente del Dipartimento “International Mergers &

Acquisitions” presso Lazard Freres & Cie., Parigi.

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MARCO VITTORELLI

Consigliere di Amministrazione

Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Luigi Bocconi di Milano, attualmente ricopre, al di fuori

della SGR, anche le cariche di Consigliere di Nextam Partners SIM, di Presidente del Consiglio di

Amministrazione di Corium Srl, Openjobmetis Spa e Seltis Srl, di Presidente del Comitato investimenti del

Fondo Immobiliare chiuso Creative Properties Srl e di Consigliere di Amministrazione di Compagnie

Monegasque De Banque. Esperienze Professionali: 2000-2016 Amministratore Delegato di Comarfin Spa;

2006-2010 Vice presidente del Consiglio di Amministrazione di Metis Spa; 2004-2012 Vice presidente del

Consiglio di Amministrazione di Horatius SIM; 2000-2005 Fondatore e Presidente del Consiglio di

Ammistrazione di Metis Spa; 1998-2000 Amministratore delegato di Spicer Italcardano Spa; 1988-1997

Amministratore Delegato di Italcardano universal Giunti Spa.

PETER MALLINSON

Consigliere di Amministrazione

Laureato in Economia alla University of North Carolina at Chapel Hill e Master in Business Administration

(MBA) presso la stessa University of North Carolina at Chapel Hill, attualmente ricopre, al di fuori della SGR,

le cariche di Principal della CDK Group LLC, Presidente e Amministratore della Wellington College

Investment Comittee, Vice Presidente dell’Associazione Save the Children UK, Trustee di New Philanthropy

Capital (UK), Presidente del Tennis and Racket Association (UK), Presidente di Nextam Partners Ltd.,

Presidente di Mantex Sicav (Lux).

Esperienze professionali: 2002-2003 Advisory Director di Goldman Sachs International, London; 1999-

2002 Responsabile della European Equity Division e membro della Global Equity Operating Commette di

Goldman Sachs International, Londra. Nello stesso periodo è membro della European Charities Commitee; 1993-1999 Responsabile della Asian Equities Division di Goldman Sachs, Hong Kong e membro della

Hong Kong Stock Exchange Listing Committee. Dal 1994 è cooptato Partner di Goldman Sachs International,

Londra; 1983-1993 Membro della Equity Division in Europa di Goldman Sachs International, Londra e, dal

1991, Co-head della European Capital Markets Division.

Dal 2001 al 2005 ha inoltre prestato la propria attività in forma di beneficenza presso University of North Carolina at Chapel Hill (Co-Chairman) e Wellington College (Londra).

ALESSANDRO MICHAHELLES

Consigliere di Amministrazione

Laureato in Economia e Commercio presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Firenze,

attualmente ricopre, al di fuori della SGR, anche le cariche di Consigliere di Amministrazione della Nextam

Partners Sim S.p.A., Consigliere di Amministrazione della Nextam Partners S.p.A. e Consigliere di

Amministrazione della Nextam Partners Sicav.

Esperienze professionali: 1989-2001 Direttore, responsabile gestione azionaria, presso Euromobiliare Asset

Management SGR S.p.A.; Gestore dei fondi comuni d’investimento Euromobiliare Blue Chips, Euromobiliare

Growth Equity Fund, Euromobiliare America Equity Fund, Euromobiliare Europe Equity Fund,

Euromobiliare Euro Equity Fund e Euromobiliare Hi-Tech. Dal 1998 Membro del Comitato gestioni

patrimoniali individuali; 1988 Analista finanziario specializzato nel settore Environmental Technologies &

Services presso Tucker Anthony & R.L. Day Inc., New York, U.S.A.; 1986-1987 Attività di gestioni

patrimoniali individuali presso la COFIMEDIT S.p.A..

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PROF. STEFANO PASSIGLI

Consigliere di Amministrazione

Laureato in Scienze Politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Firenze, libero

docente in sociologia Ph.D. Harward University, attualmente ricopre, al di fuori della SGR, anche le

cariche di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Passigli Editori s.r.l., Presidente del Consiglio di

Amministrazione della Scala Group S.p.A., Presidente della Amici della Musica Firenze, Presidente della

Fondazione Pro Musica, Consigliere della e-ducation.it S.p.A., Presidente di Nextam Partners SIM S.p.A.,

Consigliere di Nextam Partners S.p.A..

Esperienze professionali: 1971-1992 Professore ordinario di Scienza dell’Amministrazione e in seguito di

Scienza della Politica presso l’Università di Firenze, Facoltà di Scienze Politiche. Ha in precedenza

insegnato presso l’Università di Padova e la Scuola di Perfezionamento in Scienze Amministrative

dell’Università di Bologna e all’estero presso le Università di Harvard, Dartmouth e del Michigan. Dal 1992

al 2006 membro della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, già Sottosegretario alla Presidenza

del Consiglio e all'Industria.

NICOLA RICOLFI

Consigliere di Amministrazione

Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Luigi Bocconi di Milano, attualmente ricopre, al di

fuori della SGR, anche le cariche di Consigliere di Amministrazione della Nextam Partners SIM S.p.A.,

Consigliere di Amministrazione della Nextam Partners S.p.A.

Esperienze professionali: 1994-2001 Amministratore Delegato e Direttore Generale di Euromobiliare Asset

Management SGR S.p.A., Responsabile dell’asset management del Gruppo Credito Emiliano, Amministratore di Banca Euromobiliare S.p.A., Vice Presidente di Credem International Lux; 1991-1994

Direttore Consulenza ad Investitori Istituzionali presso Euromobiliare S.I.M. S.p.A.; 1987-1991 Direttore Ufficio Studi presso Euromobiliare S.I.M. S.p.A..

MAURIZIO VALLITI

Consigliere di Amministrazione

Esperienze professionali: Consigliere di Amministrazione di Nextam Partners S.p.A. da ottobre 2015;

Consigliere di Amministrazione di Arcadia SGR S.p.A. da luglio 2015 Consigliere di Amministrazione di

Norfin S.p.A. dal 2004 al 2013; Consigliere di Norfin Investimenti Immobiliari S.r.l. dal 2009 al 2013;

Consigliere di DMail Group dal 2005 al 2012; 1996-2003 Responsabile dell’Area Mercati e Private Banking

di Gestnord Intermediazione SIM (Gruppo Banca Sella); 1993-1996 Responsabile dell’area mercati in qualità

di Direttore Centrale di Intereuropa Sim S.p.A. (Banca del Gottardo); 1988-1992 Direttore Generale di Milano

Commissionaria S.p.A., società del Gruppo De Nora.

ELENA GALLUCCIO

Consigliere di Amministrazione

Laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Bologna, attualmente ricopre le cariche di Vice Presidente

della Sintel Srl “Casa di Cura Villa Bianca”, di Amministratore Unico di Innovazione Sanitaria SpA, di

Amministratore Unico dell’Istituto Carlo Cattaneo Srl e di Presidente della Sanitaria “Villa Bianca Srl”.

Esperienze professionali: 1990-2013 Presidente della Casa di Cura Salus Srl di Brindisi; 1998-2013 Consigliere

di Amministrazione della Società R.&G.Semeraro Srl; 2002-2016 Presidente della “Casa di Cura Santa Maria

SpA” di Bari; 2011-2014 Consigliere presso Salapia Sale.

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COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio Sindacale, organo di controllo della SGR, è composto da 3 membri che durano in carica 3 esercizi

e sono rieleggibili. L’attuale Collegio è in carica sino all’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci del

bilancio dell’esercizio che si chiuderà al 31 Dicembre 2018 ed è così composto alla data del presente Prospetto:

CARICA NOME LUOGO E DATA DI

NASCITA SCADENZA CARICA

PRESIDENTE EUGENIO RUGGIERO NAPOLI, 27.01.1966 APPR. BILANCIO ES. 2018

SINDACO EFFETTIVO ANDREA ZORZI VENEZIA, 01.08.1974 APPR. BILANCIO ES. 2018

SINDACO EFFETTIVO PAOLO CORDEIRO GUERRA GROSSETO, 26.11.1967 APPR. BILANCIO ES. 2018

SINDACO SUPPLENTE DANIELE CARLO TRIVI MONTEVIDEO

(URUGUAY), 15.03.1955

APPR. BILANCIO ES. 2018

SINDACO SUPPLENTE LORENA PELLISIER AOSTA,

04.06.1971

APPR. BILANCIO ES. 2018

FUNZIONI DIRETTIVE NELLA SGR Il Consiglio di Amministrazione ha confermato la responsabilità dell’attuazione delle politiche di investimento

relative a tutti i Fondi gestiti dalla SGR ad un comitato Investimenti, presieduto dall’Amministratore Delegato Carlo Gentili.

Il Consiglio di Amministrazione ha conferito all’Amministratore Delegato Carlo Gentili i poteri relativi alla

gestione ordinaria della SGR. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì attribuito al Consigliere di

Amministrazione Nicola Ricolfi la funzione di Responsabile investimenti gestioni individuali e

all’Amministratore Delegato Carlo Gentili la funzione di Responsabile investimenti gestioni collettive e di

Responsabile del servizio di consulenza.

ALTRI FONDI ISTITUITI DALLA SGR Oltre ai fondi comuni di cui al Prospetto, la SGR ha istituito e gestisce anche il FIA Italiano riservato

denominato Nextam Partners Hedge.

Avvertenza: Il gestore provvede allo svolgimento della gestione del fondo comune in conformità al mandato

gestorio conferito dagli investitori. Per maggiori dettagli in merito ai doveri del gestore ed ai diritti degli

investitori si rinvia alle norme contenute nel Regolamento di gestione del fondo.

Avvertenza: Il gestore assicura la parità di trattamento tra gli investitori e non adotta trattamenti preferenziali nei confronti degli stessi.

2. DEPOSITARIO

1) Il Depositario del Fondo è State Street Bank International GmbH – Succursale Italia (di seguito: “il

“Depositario”) con sede in Via Ferrante Aporti, 10 20125 Milano, Numero di iscrizione al Registro delle imprese

di Milano, Codice Fiscale e Partita IVA 08429530960 - Numero REA: MI – 2025415 - N. iscr. Albo Banche

5757 Cod. ABI 3439.7. Il Depositario presta le funzioni di Depositario presso la proprie sedi di Milano e Torino.

2) Le funzioni del Depositario sono definite dall’art. 48 del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e si sostanziano

nel controllo della regolarità delle operazioni disposte dalla SGR, nella verifica della correttezza del calcolo del

valore delle quote del Fondo, nel monitoraggio dei flussi di cassa del Fondo e nella custodia degli attivi del

Fondo. L'obiettivo principale dei compiti assegnati al Depositario consiste nel proteggere gli interessi degli

investitori del Fondo.

Il Depositario è parte di un gruppo internazionale che, nella gestione ordinaria della propria attività, agisce

contemporaneamente per conto di un elevato numero di clienti, nonché per conto proprio, fatto che potrebbe

generare conflitti di interesse effettivi o potenziali. Generalmente, i conflitti di interesse si verificano laddove il

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Depositario – o le sue società affiliate – dovessero effettuare attività ai sensi della convenzione di depositario

ovvero ai sensi di altri rapporti contrattuali.

Tali attività potrebbero comprendere:

(i) Fornitura di servizi di cd. nominee, amministrazione, calcolo del NAV, tenuta di archivio e transfer agency,

ricerca, prestito titoli in qualità di Agent, gestione di investimenti, consulenza finanziaria e/o di altri tipi di

consulenza a favore del Fondo e/o della SGR.

(ii) Attività bancarie, di vendita e di trading, ivi inclusi operazioni in cambi, derivati, prestito titoli in qualità di

Principal, brokeraggio, market making e/o ulteriori servizi finanziari a favore del Fondo e/o della SGR, sia in

conto proprio che per conto di altri clienti.

In concomitanza con le suddette attività, il Depositario o le sue società affiliate potrebbero:

(i) ottenere profitti da tali attività ed essere titolati a ricevere profitti o compensazioni in qualsiasi forma dalle

stesse rivenienti, senza alcun obbligo di dichiararne al Fondo e/o alla SGR la natura o l’importo. Tali profitti o

compensazioni possono includere qualsiasi tipo di commissione, pagamenti, dividendi, spread, mark-up, mark-

down, interessi, retrocessioni, sconti o qualsiasi altro beneficio in connessione con tali attività;

(ii) comprare, vendere, emettere, trattare o ritenere titoli o altri prodotti e strumenti finanziari in conto proprio

o per conto di clienti terzi o per le proprie affiliate;

(iii) effettuare operazioni in cambi in conto proprio o per conto dei propri clienti, nella medesima o opposta

direzione rispetto alle operazioni in cambi effettuate con il Fondo e/o la SGR, sulla base di informazioni in

proprio possesso che non sono note al Fondo e/o alla SGR;

(iv) fornire servizi uguali o similari ad altri clienti, ivi inclusi i concorrenti del Fondo e/o della SGR;

(v) ottenere dal Fondo e/o dalla SGR diritti creditori con possibilità di esercitarli.

Il Fondo e/o la SGR potrebbero utilizzare una società affiliata del Depositario al fine di eseguire operazioni in

cambi, spot o swap. In tali circostanze, la società affiliata agirà in qualità di Principal e non in qualità di Broker,

mandatario o fiduciario del Fondo e/o della SGR. La società affiliata potrà trarre profitto da tali operazioni e

avrà il diritto di trattenere tali profitti senza divulgarli al Fondo e/o alla SGR. La società affiliata eseguirà tali

transazioni secondo i termini e le condizioni concordate con il Fondo e/o la SGR.

Qualora le disponibilità liquide del Fondo fossero depositate presso una società bancaria affiliata del

Depositario, si potrebbe verificare un potenziale conflitto in relazione agli interessi (qualora presenti) che la

società affiliata potrebbe pagare o addebitare sui conti correnti, e le commissioni o altri benefici che potrebbero

derivare dalla detenzione di tali disponibilità liquide in qualità di banca e non di trustee. La SGR potrebbe anche

essere cliente o controparte del Depositario o delle sue società affiliate.

I potenziali conflitti di interesse, che potrebbero verificarsi quando il Depositario utilizza sub-depositari,

rientrano in quattro macro-categorie:

1) Conflitti di interesse derivanti dalla selezione dei sub-depositari e dall’allocazione degli asset tra multipli

sub-depositari influenzata da (a) fattori relativi ai costi, ivi inclusa la ricerca di commissioni più basse,

retrocessioni o altri incentivi simili, (b) le relazioni commerciali che condurrebbero il Depositario ad agire

basandosi sul valore economico delle relazioni stesse, oltre a criteri oggettivi di valutazione;

2) Sub-depositari, sia affiliati che non affiliati, agiscono per conto di altri clienti e per il proprio interesse,

circostanza che potrebbe generare un conflitto con gli interessi dei clienti stessi;

3) Sub-depositari, sia affiliati che non affiliati, hanno relazioni solo indirette con i clienti e considerano il

Depositario loro controparte, circostanza che potrebbe creare un incentivo per il Depositario stesso ad agire nel

proprio interesse o nell’interesse di altri clienti a discapito del Fondo e/o della SGR.

4) I sub-depositari, a seconda dei mercati, potrebbero vantare diritti di credito nei confronti degli asset dei

clienti, con un interesse ad esercitare tali diritti qualora non dovessero essere pagati per l’esecuzione di

transazioni in titoli.

Nell’espletamento dei propri obblighi, il Depositario agisce in maniera onesta, imparziale, professionale,

indipendente ed esclusivamente nell’interesse del Fondo e degli investitori.

Il Depositario ha separato funzionalmente e gerarchicamente le attività di depositario dalle altre attività

potenzialmente in conflitto. Il sistema di controlli interni, le differenti linee di riporto, l’allocazione dei compiti

e il management reporting consentono di identificare, gestire e monitorare in maniera appropriata i potenziali

conflitti di interesse del Depositario. Inoltre, nell’ambito dell’utilizzo da parte del Depositario di sub-depositari,

il Depositario impone specifiche restrizioni contrattuali al fine di indirizzare correttamente i potenziali conflitti

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di interesse, effettua apposite due diligence e supervisiona l’operato dei sub-depositari, al fine di assicurare un

elevato livello di servizio ai propri clienti. Inoltre, l’attività e le disponibilità della SGR e/o del Fondo sono

oggetto di frequente reportistica ai fini di controlli di audit sia interni che esterni.

In conclusione, il Depositario separa internamente la prestazione dei servizi di custodia dalle attività proprie, e

si è dotata di uno Standard of Conduct che richiede ai propri dipendenti di agire in modo etico, imparziale e

trasparente nei confronti dei clienti.

3) Come indicato sopra, il Depositario utilizza sub-depositari nei paesi in cui non dispone di una presenza

diretta sul territorio. La lista di tali soggetti è comunicata alla SGR e disponibile al seguente indirizzo internet:

http://www.statestreet.com/utility/italy/legal-disclosure-italian.html.

4) Il Depositario è responsabile nei confronti della SGR e dei partecipanti al Fondo di ogni pregiudizio da essi

subito in conseguenza dell’inadempimento ai propri obblighi. In caso di perdita degli strumenti finanziari

detenuti in custodia, il Depositario, se non prova che l’inadempimento è stato determinato da caso fortuito o

forza maggiore, è tenuto a restituire senza indebito ritardo strumenti finanziari della stessa specie o una somma

di importo corrispondente, salva la responsabilità per ogni altra perdita subita dal Fondo o dagli investitori in

conseguenza del mancato rispetto, intenzionale o dovuto a negligenza, dei propri obblighi. In caso di

inadempimento da parte del Depositario ai propri obblighi, i partecipanti al Fondo possono invocare la

responsabilità del Depositario, avvalendosi degli ordinari mezzi di tutela previsti dall’ordinamento, direttamente

o indirettamente mediante la SGR, purché ciò non comporti una duplicazione del ricorso o una disparità di

trattamento dei partecipanti al Fondo.

Informazioni aggiornate in merito ai punti da 1) a 4) saranno messe a disposizione degli investitori su richiesta.

3. LA SOCIETÀ DI REVISIONE La contabilità dei Fondi sarà sottoposta a revisione da parte di EY S.p.A., con sede legale in Roma, Via Po,

n. 32, iscritta al registro dei revisori legali presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Alla Società di Revisione è affidata la revisione legale dei conti della SGR. La Società di Revisione provvede

altresì, con apposita relazione di revisione, a rilasciare un giudizio sulla relazione dei Fondi.

Il revisore legale è indipendente dalla società per cui effettua la revisione legale dei conti (nel caso di

specie, la SGR) e non è in alcun modo coinvolto nel processo decisionale di quest’ultima, né per quanto attiene

gli aspetti riguardanti la SGR né per quanto attiene la gestione dei Fondi.

In caso di inadempimento da parte della Società di Revisione dei propri obblighi, i Partecipanti ai Fondi hanno

a disposizione gli ordinari mezzi di tutela previsti dall’ordinamento italiano.

4. GLI INTERMEDIARI DISTRIBUTORI Il collocamento delle quote dei Fondi avviene, oltre che da parte della SGR che opera presso la propria

sede legale e con modalità di offerta fuori sede per il tramite di propri Consulenti abilitati all’offerta fuori sede,

anche da parte dei soggetti indicati nell’Allegato numero 1 “Elenco degli Intermediari distributori” al presente

Prospetto. 5. I FONDI Il fondo comune d’investimento è un patrimonio collettivo costituito dalle somme versate da una pluralità di

partecipanti ed investite in strumenti finanziari. Ciascun partecipante detiene un numero di quote, tutte di uguale

valore e con uguali diritti, proporzionale all’importo che ha versato a titolo di sottoscrizione. La quota

rappresenta una frazione del patrimonio del Fondo, il cui valore è calcolato dividendo l’ammontare del

patrimonio per il numero delle quote in circolazione.

Il patrimonio del Fondo costituisce patrimonio autonomo e separato da quello della SGR e dal patrimonio dei singoli partecipanti, nonché da quello di ogni altro patrimonio gestito dalla medesima SGR.

Ciascun Fondo istituito e gestito dalla SGR è un fondo “mobiliare” poiché il suo patrimonio è investito

esclusivamente in strumenti finanziari. E’ “aperto” in quanto il risparmiatore può ad ogni data di valorizzazione

della quota sottoscrivere quote del fondo oppure richiedere il rimborso parziale o totale di quelle già

sottoscritte. Ciascun Fondo è “armonizzato” in quanto conforme alla direttiva comunitaria 2009/65/CE.

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I Fondi istituiti e gestiti dalla SGR e le relative date di autorizzazione sono i seguenti:

FONDO DATA

ISTITUZIONE

DATA DI

AUTORIZZAZIONE

BANCA D’ITALIA

DATA DI

INIZIO

OPERATIVITA’

DATA ULTIMA

DELIBERA DEL CDA

(APPROVAZIONE IN

VIA GENERALE)

NEXTAM PARTNERS

BILANCIATO

19.11.2001 10.12.2001 2.4.2002 29.06.2017

NEXTAM PARTNERS

OBBLIGAZIONARIO MISTO

19.11.2001 10.12.2001 2.4.2002 29.06.2017

Nei due anni precedenti l’ultima delibera consiliare di cui allo schema che precede, non sono intervenute

modifiche nella politica di investimento seguita dai Fondi né si sono verificate sostituzioni con riferimento

ai soggetti incaricati della gestione.

Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 25 febbraio 2016 senza alterare la politica di investimento

dei Fondi di cui al Regolamento di gestione ha ritenuto di precisare che, secondo quanto previsto dalla

normativa di riferimento, gli strumenti finanziari sono classificati di "adeguata qualità creditizia" (c.d.

investment grade) sulla base del sistema interno di valutazione del merito di credito adottato dalla SGR. Le

modifiche regolamentari si intendono approvate in via generale dalla Banca d’Italia ed acquisiscono efficacia

dal 1 marzo 2016.

In data 29 giugno 2017 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato le modifiche rivolte a recepire le

indicazioni del Regolamento Intermediari introdotte con Delibera Consob n. 19974 del 27 aprile 2017, e più

precisamente: a) inserimento nel Prospetto dei fondi e nel KIID di un paragrafo in tema di politiche e prassi

di remunerazione e incentivazione del personale; b) inserimento nel Prospetto di alcune specificazioni circa il

ruolo del Depositario; c) inserimento nel Prospetto di alcune specificazioni in tema di operazioni di

finanziamento tramite titoli o di riutilizzo di strumenti finanziari. Tali modifiche hanno efficacia 13 luglio

2017. Nella medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, con decorrenza 2 ottobre 2017,

alcune modifiche alla politica di investimento del fondo NEXTAM PARTNERS BILANCIATO, connesse

all’istituzione di una nuova classe “PIR compliant” e, conseguentemente, la modifica di uno degli indici alla

base del parametro di riferimento (c.d. benchmark) del medesimo fondo. Dal 2 ottobre 2017 il fondo

NEXTAM PARTNERS BILANCIATO attuerà una politica di investimento nel rispetto delle caratteristiche,

delle limitazioni e dei divieti previsti dalla Legge 11 dicembre 2016 n. 232. Inoltre, sempre in data 29 giugno

2017, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la modifica del metodo di calcolo delle provvigioni di

incentivo, con efficacia 1 gennaio 2018, in adeguamento a quanto richiesto dalla normativa. Il Consiglio di Amministrazione della SGR è responsabile dell’attività di gestione. In tale ambito il Consiglio

approva il processo di investimento e ne verifica periodicamente l’adeguatezza, definisce le politiche di

investimento dei Fondi, definisce lo scenario macro economico di riferimento, definisce e rivede

periodicamente le strategie generali di investimento.

Il Consiglio di Amministrazione ha delegato la gestione del fondo Nextam Partners Obbligazionario Misto al

Consigliere Alessandro Michahelles, mentre la gestione del fondo Nextam Partners Bilanciato è delegata al

Consigliere Carlo Gentili.

6. MODIFICHE DELLA STRATEGIA E DELLA POLITICA DI INVESTIMENTO Eventuali modifiche alla strategia o alla politica di investimento del Fondo sono approvate dal Consiglio di

Amministrazione della SGR.

La descrizione delle procedure adottate dalla SGR finalizzate alla modifica del Regolamento di Gestione, quindi

della politica di Investimento, è indicata nella Parte C, par. VII del Regolamento di gestione del Fondo.

7. INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA APPLICABILE

Il Fondo comune di investimento e la SGR sono regolati da un complesso di norme, sovranazionali (quali

Regolamenti UE, direttamente applicabili) nonché nazionali, di rango primario (D. Lgs. 24 febbraio 1998, n.

58) e secondario (regolamenti ministeriali, delibere della CONSOB e regolamenti della Banca d’Italia).

La SGR agisce in modo indipendente e nell’interesse dei partecipanti al Fondo, assumendo verso questi ultimi

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gli obblighi e le responsabilità del mandatario.

Ciascun Fondo comune di investimento costituisce patrimonio autonomo, distinto a tutti gli effetti dal

patrimonio della SGR e da quello di ciascun partecipante, nonché da ogni altro patrimonio gestito dalla

medesima società; delle obbligazioni contratte per conto del Fondo, la SGR risponde esclusivamente con il

patrimonio del Fondo medesimo. Su tale patrimonio non sono ammesse azioni dei creditori della SGR o

nell'interesse della stessa, né quelle dei creditori del Depositario o del sub Depositario o nell'interesse degli

stessi. Le azioni dei creditori dei singoli investitori sono ammesse soltanto sulle quote di partecipazione dei

medesimi. La SGR non può in alcun caso utilizzare, nell'interesse proprio o di terzi, i beni di pertinenza dei

fondi gestiti.

Il rapporto contrattuale tra i partecipanti e la SGR è disciplinato dal Regolamento di gestione del Fondo,

assoggettato alla normativa italiana.

Le controversie tra i partecipanti e la SGR saranno giudicate secondo il diritto italiano. Per ogni controversia è

competente in via esclusiva il Foro di Milano; laddove il partecipante rivesta la qualifica di “consumatore”, ai

sensi dell’art. 3, comma 1, lett. a), del D.lgs. n. 206/2005, sarà competente il Foro nella cui circoscrizione si

trova la residenza o il domicilio elettivo del partecipante.

8. RISCHI GENERALI CONNESSI ALLA PARTECIPAZIONE AL FONDO

La partecipazione ad un Fondo comporta dei rischi connessi alle possibili variazioni del valore delle quote, che

a loro volta risentono delle oscillazioni del valore degli strumenti finanziari in cui vengono investite le risorse

del Fondo.

In particolare, per apprezzare il rischio derivante dall’investimento del patrimonio del Fondo in strumenti

finanziari occorre considerare i seguenti elementi:

a) rischio connesso alla variazione del prezzo: il prezzo di ciascun strumento finanziario dipende dalle

caratteristiche peculiari della società emittente (situazione economico-finanziaria e solidità patrimoniale

della società emittente, caratteristiche strutturali e prospettive economiche del settore in cui la stessa

opera) e dall'andamento dei mercati di riferimento e dei settori di investimento e può variare in modo

più o meno accentuato a seconda della sua natura. In linea generale, la variazione del prezzo delle azioni è

connessa alle prospettive reddituali delle società emittenti e può essere tale da comportare la riduzione o

addirittura la perdita del capitale investito, mentre il valore delle obbligazioni è influenzato dall’andamento

dei tassi di interesse di mercato (che normalmente si ripercuote sui prezzi di tali titoli in modo tanto più

accentuato quanto più lunga è la loro vita residua, intendendosi per vita residua il periodo di tempo che

rimane fino alla data di scadenza del titolo) e dalle valutazioni della capacità del soggetto emittente di far

fronte al pagamento degli interessi dovuti e al rimborso del capitale di debito a scadenza. La variazione

del prezzo delle obbligazioni comporta quindi il rischio di subire una riduzione del capitale investito nel

caso di vendita del titolo prima della sua naturale scadenza;

b) rischio connesso alla liquidità dei titoli: la liquidità degli strumenti finanziari, ossia la loro attitudine a

trasformarsi prontamente in moneta senza perdita di valore, dipende dalle caratteristiche del mercato in

cui gli stessi sono trattati. In generale i titoli trattati su mercati regolamentati sono più liquidi e, quindi,

meno rischiosi, in quanto più facilmente smobilizzabili dei titoli non trattati su detti mercati. L'assenza di

una quotazione ufficiale rende inoltre complesso l'apprezzamento del valore effettivo del titolo, la cui

determinazione è rimessa a valutazioni discrezionali;

c) rischio connesso alla valuta di denominazione: per l'investimento in strumenti finanziari denominati in una

divisa diversa da quella in cui è denominato il Fondo, occorre tener presente la variabilità del rapporto di

cambio tra la valuta di riferimento del fondo e la valuta estera in cui sono denominati gli investimenti;

d) rischio connesso all’utilizzo di strumenti derivati: l’utilizzo di strumenti derivati consente di assumere posizioni di rischio superiore agli esborsi inizialmente sostenuti per aprire tali posizioni (effetto leva). Di conseguenza una variazione dei prezzi di mercato relativamente piccola ha un impatto amplificato in

termini di guadagno o di perdita sul portafoglio gestito rispetto al caso in cui non si faccia uso della leva;

e) altri fattori di rischio: le operazioni sui mercati emergenti potrebbero esporre il Fondo a rischi aggiuntivi

connessi al fatto che tali mercati potrebbero essere regolati in modo da offrire ridotti livelli di garanzia e

protezione agli investitori. Sono poi da considerarsi i rischi connessi alla situazione politico-finanziaria del

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Paese di appartenenza degli enti emittenti. Tali rischi sono rilevanti per i Paesi Emergenti.

L'esame della politica di investimento propria di ciascun Fondo consente l'individuazione specifica

dei rischi connessi alla partecipazione al Fondo stesso. La presenza di tali rischi può determinare la

possibilità di non ottenere, al momento del rimborso, la restituzione dell’intero investimento finanziario.

La gestione del rischio di liquidità del Fondo si articola nell’attività di presidio e monitoraggio della liquidabilità degli strumenti del portafoglio dello stesso Fondo.

I diritti di rimborso in circostanze normali e in circostanze eccezionali (richieste di rimborso di importo

rilevante ovvero ravvicinate rispetto alla data di sottoscrizione) sono descritti all’art. VI “Rimborso delle quote”

Parte C) Modalità di funzionamento, del Regolamento di gestione dei Fondi.

8-bis. POLITICHE E PRASSI DI REMUNERAZIONE E INCENTIVAZIONE DEL PERSONALE

La SGR fa parte del gruppo di SIM “Nextam Partners” (il “Gruppo”) e, pertanto, applica in tema di politiche e prassi di remunerazione le più stringenti regole di cui alla Circolare di Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013. In particolare il Gruppo ha adottato una politica e prassi di remunerazione e incentivazione applicabile a tutte le società del Gruppo, inclusa la Società (la “Politica”). Ai sensi della Politica, l’intera remunerazione è divisa fra componente fissa e variabile le quali differiscono rigorosamente. Il rapporto fra le due parti deve essere opportunamente bilanciato in modo tale da consentire alla parte variabile di contrarsi sensibilmente – e in casi estremi anche azzerarsi – in relazione ai risultati e ai rischi assunti. La componente variabile della remunerazione è riconosciuta nel rispetto del principio sostenibilità e di correlazione tra risultati e premi, e ciò mediante un meccanismo di “bonus pool”, il cui accesso è graduale in funzione del soddisfacimento di condizioni preliminari di accesso. La componente variabile è determinata sulla base di: (i) indicatori di performance, relativi allo specifico contenuto dell'attività svolta, misurata al netto dei rischi assunti; (ii) indicatori qualitativi, specifici per ogni figura professionale, i quali, in linea generale, valorizzano la disponibilità, le capacità manageriali, l'agire nel migliore interesse dei clienti e nel rispetto della disciplina normativa e regolamentare applicabili. La Politica in argomento prevede infine che la componente variabile sia sottoposta, una volta determinatone l’ammontare, a meccanismi di correzione ex post (cd. clausole di malus e claw back) idonei a riflettere i livelli di performance al netto dei rischi effettivamente assunti, nonché a tener conto di comportamenti individuali potenzialmente fraudolenti o di colpa grave a danno della Società. Si rinvia al sito web http://sgr.nextampartners.com/file_user/453.pdf per informazioni aggiornate di dettaglio sulla Politica, inclusi i criteri e le modalità di calcolo delle remunerazioni e degli altri benefici e i soggetti responsabili per la determinazione delle remunerazioni e per l’assegnazione degli altri benefici, nonché la composizione del comitato remunerazioni. Una copia cartacea o un diverso supporto durevole contenente tali informazioni sono disponibili per gli investitori, gratuitamente su richiesta.

B) INFORMAZIONI SULL'INVESTIMENTO I. FONDO - NEXTAM PARTNERS BILANCIATO Fondo comune di investimento mobiliare aperto di diritto italiano armonizzato alla Direttiva 2009/65/CE. Data di istituzione: 19 novembre 2001 (Classe A) 2 ottobre 2017 (Classe P) Codice ISIN al Portatore: IT0003245377 (Classe A) IT0005273971 (Classe P)

Il Fondo attua una politica di investimento nel rispetto delle caratteristiche, delle limitazioni e dei divieti

previsti dalla Legge 11 dicembre 2016 n. 232 e rientra tra gli “investimenti qualificati” destinati ai Piani

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Individuali di Risparmio (PIR) dalla stessa definiti. 9. TIPOLOGIA DI GESTIONE DEL FONDO a) Tipologia di gestione del Fondo: market fund

b) Valuta di denominazione: Euro

10. PARAMETRO DI RIFERIMENTO (C.D. BENCHMARK)

L’investimento nel Fondo può essere valutato attraverso il confronto con un benchmark, ossia un parametro

di riferimento composto da indici elaborati da terzi e di comune utilizzo che sintetizzano l’andamento dei

mercati in cui è investito il Fondo.

Il benchmark del Fondo è il seguente:

FONDO BENCHMARK

NEXTAM PARTNERS BILANCIATO

35% Comit Performance (1)

35% Bloomberg Barclays Euro Aggregate Italian Issuers (2)

15% MSCI World D.T.R. (3)

15% JPM Global (4)

(1) Comit Performance: indice rappresentativo del mercato azionario italiano e relativi dividendi. Ticker Bloomberg ITSMCP.

(2) Bloomberg Barclays Euro Aggregate Italian Issuers. Ticker Bloomberg LEI2TREU Index.

(3) MSCI World Daily Total Return Index: indice rappresentativo dei principali mercati azionari mondiali e relative dividendi.

Ticker Bloomberg NDDUWI.

(4) JPM Global Index: indice rappresentativo dei titoli di Stato maggiormente trattati sui mercati obbligazionari internazionali e

relative cedole. Ticker Bloomberg JNUCGBIG

Trattandosi di un benchmark composto da più indici, i pesi di ciascuno indice vengono ribilanciati su base

giornaliera. Il benchmark è di tipo total return ossia considera la variazione dei prezzi dei titoli ricompresi

nello stesso unitamente alle cedole o dividendi maturati.

Gli indici che compongono il benchmark sopra evidenziati sono considerati nella valuta di denominazione del

Fondo (Euro); ove gli indici fossero originariamente espressi in divisa diversa da quella di denominazione del

Fondo, si intendono convertiti in Euro ai cambi quotidianamente rilevati dalla Banca Centrale Europea.

Per un corretto raffronto tra il rendimento del Fondo ed il rendimento del benchmark è necessario considerare

che l'andamento del Fondo riflette oneri sullo stesso gravanti e non contabilizzati nell'andamento del

benchmark.

11. PERIODO MINIMO RACCOMANDATO

L’orizzonte temporale d’investimento consigliato, determinato in relazione al grado di rischio, alla tipologia di

gestione e alla struttura dei costi dell’investimento finanziario (oltre che alla struttura dei PAC offerti) è pari

a:

• 3 anni in caso di sottoscrizioni effettuate mediante versamenti in unica soluzione (PIC);

• 5 anni in caso di sottoscrizioni effettuate mediante piani di accumulo (PAC).

12. PROFILO DI RISCHIO-RENDIMENTO DEL FONDO

a) Grado di rischio connesso all’investimento nel Fondo:

Il fondo è classificato nella categoria 4 in quanto la composizione del portafoglio, i mercati e i settori economici

di investimento presentano un rischio e rendimento medio. Oltre ai rischi considerati per la classificazione nella

categoria di rischio e rendimento pertinente, l'investimento può essere caratterizzato da altri rischi, non

adeguatamente rilevati nella determinazione dell'indicatore sintetico.

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Avvertenza: I dati storici utilizzati per calcolare l’indicatore sintetico potrebbero non costituire

un’indicazione affidabile circa il futuro profilo di rischio dell’OICR.

Avvertenza: La categoria di rischio/rendimento indicata potrebbe non rimanere invariata e quindi la

classificazione dell’OICR potrebbe cambiare del tempo.

b) Grado di scostamento dal benchmark: rilevante

La composizione del portafoglio del Fondo può discostarsi da quella del benchmark attraverso l’investimento

in strumenti finanziari di emittenti non presenti nel benchmark o presenti in proporzioni diverse e attraverso il

differente bilanciamento delle aree geografiche di investimento. In relazione alla tipologia, alla finalità del

Fondo e all’utilizzo di strumenti derivati sono realizzabili scostamenti rilevanti del Fondo rispetto al benchmark.

13. POLITICA DI INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI DEL FONDO

a) Categoria del Fondo: Bilanciato (Categoria Assogestioni)

b) Elementi Informativi

i.1) Principali tipologie di strumenti finanziarie valuta di denominazione1

Strumenti finanziari di natura azionaria e obbligazionaria denominati principalmente in euro, dollari

USA, yen. Gli strumenti finanziari di natura azionaria sono presenti per un valore compreso tra il 30% e

il 70% del patrimonio del Fondo. Il fondo non può investire più del 10% del portafoglio in strumenti

finanziari che siano emessi dalla stessa società, o da società appartenenti allo stesso gruppo o in depositi e

conti correnti. Il Fondo non può investire in strumenti finanziari emessi o stipulati con soggetti residenti in

Stati o territori diversi da quelli che consentono un adeguato scambio di informazioni. La SGR si riserva la

possibilità di investire fino ad una misura residuale in quote e azioni di OICR terzi.

i.2) Aree geografiche

Principalmente emittenti residenti nel territorio dello Stato italiano o in Stati membri dell’UE o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo con stabile organizzazione nel territorio italiano.

i.3) Categoria di emittenti

Principalmente emittenti quotati, che svolgono attività diverse da quella immobiliare, comunque in misura

almeno pari al 21% del valore complessivo netto tra strumenti finanziari di imprese diverse da quelle

comprese nell’indice FTSE MiB o indici equivalenti di altri mercati regolamentati.

i.4) Specifici fattori di rischio:

Duration: La duration della componente obbligazionaria del portafoglio è tendenzialmente compresa fra 2

e 8 anni.

Rating: La componente obbligazionaria del portafoglio è investita in titoli obbligazionari con un rating

inferiore a investment grade in modo residuale.

Paesi Emergenti: rischi connessi alla possibilità di investimento, seppur residuale, in strumenti finanziari

di emittenti di Paesi Emergenti.

Rischio di cambio: rischio connesso all’investimento in strumenti finanziari denominati in valuta diversa

dall’Euro; la SGR attua una gestione attiva del rischio di cambio.

i.5) Operazioni in strumenti finanziari derivati

L’utilizzo di strumenti finanziari derivati è finalizzato: - alla copertura dei rischi (di mercato, azionario, di interesse, di cambio, di credito, ecc.);

- ad una più efficiente gestione del portafoglio;

- all’investimento.

L’esposizione complessiva in strumenti finanziari derivati è calcolata secondo il metodo degli impegni.

In relazione alla finalità di investimento, il Fondo si avvale di una leva finanziaria massima pari a 1,3,

pertanto l’effetto sul valore della quota di variazioni dei prezzi degli strumenti finanziari cui il Fondo è

1 In linea generale: il termine “principale” qualifica gli investimenti superiori, in controvalore, al 70% del totale

dell’attivo del fondo; il termine “prevalente” gli investimenti compresi tra il 50% ed il 70%; il termine “significativo” gli

investimenti compresi tra il 30% ed il 50%; il termine “contenuto” gli investimenti compresi tra il 10% e il 30%; il termine

“residuale” gli investimenti inferiori al controvalore del 10% del totale dell’attivo del fondo.

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esposto, attraverso strumenti derivati, può essere amplificato fino a un massimo del 30%. Tale effetto di

amplificazione può verificarsi con riguardo sia alla possibilità di guadagni che di perdite.

i.6) Operazioni di finanziamento tramite titoli o di riutilizzo di strumenti finanziari

Qualora il Fondo effettui operazioni di finanziamento tramite titoli (“SFT”) e/o di (“TRS”), come definite

dal Regolamento (UE) 2015/2365 del 25 novembre 2015 in materia di trasparenza delle operazioni di

finanziamento tramite titoli e del riutilizzo (il “Regolamento SFT”), le SFT o i TRS utilizzati nell’ambito

della politica d’investimento del Fondo devono essere citati nella descrizione dello stesso. Conformemente

al Regolamento SFT, le SFT comprendono in genere:

(a) operazioni di vendita con patto di riacquisto: operazione disciplinata da un contratto con il quale

una controparte trasferisce titoli, merci o diritti garantiti riguardanti la proprietà di titoli o merci

quando la garanzia è emessa da una borsa valori riconosciuta che detiene i diritti sui titoli o sulle

merci e il contratto non consente a una controparte di trasferire o costituire in garanzia un

particolare titolo o merce contemporaneamente presso più controparti, con l’impegno a

riacquistarli; oppure merci o titoli sostitutivi della stessa specie a un determinato prezzo e a una

data futura stabilita o da stabilire da parte di chi effettua il trasferimento; si tratta di un contratto

di vendita con patto di riacquisto per la controparte che vende i titoli o le merci e di un contratto

di vendita con patto di riacquisto passivo per la controparte che li acquista;

(b) concessione e un’assunzione di titoli o materie prime in prestito: operazione con la quale una

controparte trasferisce titoli o merci con l’impegno per chi riceve il prestito di restituire titoli o

merci equivalenti a una data da stabilirsi o quando richiesto dal concedente il prestito, e che

costituisce una concessione di titoli o merci in prestito per la controparte che trasferisce i titoli o

le merci e un’assunzione di titoli o merci in prestito per la controparte a cui tali titoli o merci sono

trasferiti

(c) operazioni di buy-sell back o di sell-buy back: operazione con cui una controparte acquista o vende

titoli, merci o diritti garantiti riguardanti la proprietà di titoli o merci concordando,

rispettivamente, di rivendere ovvero riacquistare titoli o merci o diritti garantiti della stessa specie

a un determinato prezzo e a una data futura; si tratta di un’operazione di buy-sell back per la

controparte che acquista titoli, merci o diritti garantiti e di un’operazione di sell-buy back per la

controparte che li vende

(d) finanziamento con margini: operazione nella quale una controparte concede un credito in

connessione con l’acquisto, la vendita, il mantenimento in portafoglio o la negoziazione di titoli,

ma che non comprende altri finanziamenti che sono garantiti da titoli;

Si configura come TRS il contratto di total return swap ovvero un contratto derivato quale definito

all’articolo 2, punto 7, del regolamento (UE) n. 648/2012 nel quale una controparte trasferisce il rendimento

economico complessivo, inclusi redditi da interessi e canoni, utili e perdite dovuti a variazioni di prezzo e

perdite su crediti, di un’obbligazione di riferimento, a un’altra controparte.

Il Fondo ha la facoltà di utilizzare SFT nella propria strategia d’investimento, limitatamente ad operazioni

di vendita con patto di riacquisto (pronti contro termine), concessione di titoli in prestito (c.d. security

lending) e TRS al fine di una più efficiente gestione delle disponibilità liquide e per generare capitale o

reddito supplementare per il Fondo stesso. E’ previsto che l’importo nominale delle operazioni di vendita

con patto di riacquisto sia compreso tra lo 0 e il 70% del valore patrimoniale netto del Fondo, che siano

stipulati contratti di concessione di titoli in prestito nei limiti del 50% del valore patrimoniale netto del

Fondo e che i TRS non superino il livello massimo del 10% del valore patrimoniale netto del Fondo. In

ogni caso, la Società di gestione si preoccuperà di mantenere il volume di tali operazioni a un livello

sufficiente per essere in grado di soddisfare in qualsiasi momento le richieste di rimborso. Alla data del

presente documento il Fondo non investe in SFT e/o TRS.

Selezione delle controparti dei TRS e/o SFT: le controparti dei TRS e/o SFT saranno selezionate sulla base

di criteri specifici, tenendo in considerazione la loro forma giuridica, il paese di origine, e il loro merito di

credito. Il Fondo concluderà SFT e/o TRS esclusivamente con controparti soggette a norme di vigilanza

prudenziale considerate dalla Banca D’Italia equivalenti a quelle prescritte dalla normativa comunitaria a

cui lo stesso Fondo è soggetto, e che hanno la propria sede in uno Stato membro dell’ unione Europea o

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dell’ OECD.

Informazioni sulle garanzie finanziarie: nella conclusione di total return swap e/o di operazioni di

finanziamento tramite titoli, il Fondo deve ricevere una garanzia finanziaria il cui valore deve, in ogni

momento, essere almeno pari al 90% del valore totale dei titoli coinvolti in tali operazioni. La garanzia

finanziaria ricevuta si configura come trasferimento in piena proprietà di titoli e/o contanti. L’importo della

garanzia finanziaria è valutato quotidianamente per assicurarsi il mantenimento di tale livello. Tutte le

attività ricevute dal Fondo come garanzia finanziaria devono soddisfare, in qualsiasi momento, i seguenti

criteri:

- Liquidità: tutte le garanzie ricevute, salvo i contanti, devono essere molto liquide e negoziate su un

mercato regolamentato o una piattaforma multilaterale di negoziazione con quotazioni trasparenti, in modo

tale da poter essere vendute rapidamente a un prezzo vicino al loro valore prima della cessione. Le garanzie

finanziarie ricevute devono inoltre soddisfare le disposizione dell’Articolo 56 della Direttiva OICVM;

- Valutazione: le garanzie finanziarie ricevute devono essere valutate almeno quotidianamente in base alle

ultime quotazioni di mercato disponibili, tenuto conto delle riduzioni appropriate previste nella politica

sugli sconti. Le garanzie finanziarie vengono valutate al valore di mercato e possono necessitare margini

di variazione giornalieri;

- Qualità creditizia dell’emittente: le garanzie finanziarie ricevute devono essere di alta qualità. Gli

emittenti in generale devono avere un rating creditizio almeno pari a BBB-;

- Correlazione: le garanzie finanziarie ricevute dal Fondo devono essere emesse da un soggetto

indipendente dalla controparte e senza una forte correlazione con la performance della controparte;

- Diversificazione delle garanzie (concentrazione delle attività): le garanzie finanziarie devono essere

sufficientemente diversificate in termini di paesi, mercati ed emittenti. Il criterio di sufficiente

diversificazione, per quanto riguarda la concentrazione degli emittenti, si considera soddisfatto se il Fondo

riceve da una controparte di operazioni di gestione un insieme di garanzie con un’esposizione massima a

un singolo emittente pari al 20% del valore patrimoniale netto del Fondo. Qualora il Fondo sia esposto a

più controparti, i diversi panieri di garanzie finanziarie devono essere consolidati per il calcolo del limite

di esposizione del 20% a un singolo emittente. In deroga a tale previsione, il Fondo può essere totalmente

garantito da valori mobiliari e strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno Stato membro, da

una o più autorità locali dello stesso, da un paese terzo o da un organismo pubblico internazionale che

comprenda uno o più Stati membri. Il Fondo deve ricevere titoli di almeno sei diversi emittenti e i titoli di

una stessa emissione non devono superare il 30% del suo valore patrimoniale netto;

- I rischi legati alla gestione delle garanzie finanziarie, come i rischi operativi e quelli giuridici, devono

essere identificati, gestiti e ridotti con un processo di gestione dei rischi;

- In un trasferimento di titoli, le garanzie finanziarie ricevute sono detenute dal Depositario. Per quanto

riguarda gli altri tipi di garanzie finanziarie, esse possono essere detenute da una Banca Depositaria terza

soggetta a vigilanza prudenziale e senza legami con il fornitore delle garanzie finanziarie;

- Le garanzie finanziarie ricevute devono poter essere esercitate dal Fondo in qualsiasi momento senza

dover sollecitare la controparte né ottenerne l’approvazione;

- Le garanzie finanziarie ricevute diverse dai contanti non vengono vendute, reinvestite o impegnate;

- Le garanzie finanziarie ricevute in contanti possono soltanto essere:

- depositate presso i soggetti stabili dall’Articolo 50(f) della Direttiva OICVM;

- investite in titoli di Stato di qualità elevata;

- utilizzate per operazioni di vendita con patto di riacquisto a condizione che queste siano effettuate

istituti di credito soggetti a vigilanza prudenziale e che il Comparto possa in qualsiasi momento possa

recuperare l’integralità della somma in contanti;

- investite in fondi del mercato monetario a breve termine idonei.

- Le garanzie finanziarie in contanti reinvestite devono essere diversificate conformemente alle esigenze di

diversificazione applicabili alle garanzie non in contanti.

Rischi legati all’utilizzo di TRS e/o SFT: I rischi legati all’utilizzo di STF e/o TRS, così come i rischi

connessi alla gestione del collateral ricevuto a garanzia degli stessi, quali rischio operativo, di liquidità, di

controparte, di custodia e rischi legali e – laddove applicabile – il rischio di riutilizzo sono descritti di

seguito.

In relazione alle operazioni con patto di riacquisto e alle operazioni di concessione di titoli in prestito:

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a) in caso di default della controparte dell’operazione, è possibile che le garanzie fornite dalla stessa

nell’ambito dell’operazione non siano sufficienti a ripagare la liquidità investita o titoli dati a prestito,

in conseguenza di movimenti di mercato poco favorevoli, di deterioramento del merito di credito

dell’emittente dei titoli a garanzia o per scarsa liquidabilità sul mercato degli stessi;

b) è possibile che la liquidità investita o i titoli dati in prestito siano restituiti dalla controparte oltre i

termini previsti dall’operazione, generando:

a. nel caso di pronti contro termine, l’impossibilità per il Fondo di onorare le richieste di

rimborso, i pagamenti a fronte di operazione di acquisto titoli e il reinvestimento della stessa

liquidità stessa

b. nel caso di operazioni di prestito titoli l’impossibilità di regolare operazioni di compravendita

nei termini contrattuali previsti

In relazione ai rischi legati al reinvestimento delle garanzie ricevute, è possibile che il Fondo subisca delle

perdite a seguito della riduzione del valore dell’investimento prescelto; in tal caso il Fondo dovrà

reintegrare alla controparte la differenza tra il valore della garanzia ricevuta e il valore di mercato del suo

reinvestimento.

Ricavi, oneri e commissioni derivanti dall’utilizzo di SFT e TRS: tutti i ricavi derivanti dall’utilizzo di SFT

e TRS, al netto degli oneri diretti e indiretti sostenuti, verranno riconosciuti al Fondo. Eventuali

commissioni e spese riconosciute alle controparti prescelte e agli altri intermediari che prestano i propri

servizi in relazione all’utilizzo di TRS e SFT sono pagate in quanto compensazione per i servizi prestati.

Tali commissioni possono essere calcolate in percentuale sui ricavi lordi a favore del Fondo derivanti

dall'utilizzo di tali tecniche di gestioni e operazioni. Le informazioni sull'identità dei soggetti a cui sono

corrisposti tali oneri e commissioni, diretti e indiretti, e se si tratta di soggetti collegati alla Società di

Gestione del Fondo o al Depositario, saranno disponibili nella Relazione Annuale del Fondo.

i.7) Tecnica di gestione

La SGR attua una politica d'investimento attiva, basata sulla centralità dell’analisi dei fondamentali, sia a

livello macroeconomico sia a livello settoriale ed aziendale. Per la componente investita in azioni, la

politica di investimento è caratterizzata, anche se non in modo esclusivo, da una selettività orientata a titoli

azionari emessi da società che presentino caratteristiche di crescita potenziale degli utili non ciclica.

La capitalizzazione degli emittenti e la liquidità delle emissioni non costituiscono di per sé delle

discriminanti nella selezione degli investimenti.

Per la componente obbligazionaria del portafoglio, la politica di investimento è caratterizzata da scelte

di investimento sui singoli Paesi ed emittenti, basate su analisi macro-economiche, con particolare

riferimento alle aspettative di crescita economica e di inflazione e dell’andamento conseguente dei tassi e

delle valute.

c) Destinazione dei proventi Il Fondo è del tipo ad accumulazione dei proventi. I proventi realizzati non vengono pertanto distribuiti ai partecipanti, ma restano compresi nel patrimonio del Fondo.

Avvertenza: Le informazioni sulla politica gestionale concretamente posta in essere sono contenute nella Relazione degli Amministratori all’interno del rendiconto annuale.

13-bis. CLASSI DI QUOTE

Il Fondo prevede due Classi di quote (Classe A e Classe P) che si differenziano per la categoria di investitori e

le soglie di investimento.

In particolare, la Classe P è finalizzata all’investimento nei Piani Individuali di Risparmio a lungo termine

(PIR), pertanto le quote di tale Classe: (i) sono riservate solo alle persone fisiche residenti nel territorio dello

Stato italiano; (ii) non possono essere cointestate; (iii) possono essere sottoscritte da ciascun partecipante nel

limite di Euro 30.000 in ciascun anno solare ed entro un limite complessivo non superiore ad Euro 150.000.

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In caso di versamenti superiori ai predetti limiti, la parte eccedente potrà essere destinata alla sottoscrizione

delle corrispondenti quote di Classe A.

Per maggiori informazioni si rinvia alla Parte A) Scheda Identificativa del Regolamento di Gestione.

II. FONDO - NEXTAM PARTNERS OBBLIGAZIONARIO MISTO

Fondo comune di investimento mobiliare aperto di diritto italiano armonizzato alla Direttiva 2009/65/CE.

Data di istituzione: 19 novembre 2001

Codice ISIN al Portatore: IT0003245393

9. TIPOLOGIA DI GESTIONE DEL FONDO a) Tipologia di gestione del Fondo: market fund

b) Valuta di denominazione: Euro

10. PARAMETRO DI RIFERIMENTO (C.D. BENCHMARK)

L’investimento nel Fondo può essere valutato attraverso il confronto con un benchmark, ossia un parametro di

riferimento composto da indici elaborati da terzi e di comune utilizzo che sintetizzano l’andamento dei mercati

in cui è investito il Fondo.

Il benchmark del Fondo è il seguente:

FONDO BENCHMARK

NEXTAM PARTNERS OBBLIGAZIONARIO

MISTO

60% JPM EMU (1) 30% MTS BOT (2)

10% MSCI World D.T.R.(3)

(1) JP Morgan Emu Index: Indice rappresentativo dei titoli di Stato maggiormente trattati nei mercati dell’Unione Monetaria Europea

e relative cedole.Ticker Bloomberg JPMGEMLC.

(2) MTS ex Bankit BOT: indice rappresentativo dei Buoni Ordinari del Tesoro trattati nel mercato telematico dei titoli di Stato

(MTS). Ticker Bloomberg MTSIBOT5.

(3) MSCI World Daily Total Return Index: indice rappresentativo dei principali mercati azionari mondiali e relative dividendi.

Ticker Bloomberg NDDUWI.

Trattandosi di benchmark composto da più indici, i pesi di ciascuno di questi vengono ribilanciati su base

giornaliera. Il benchmark è di tipo total return ossia considera la variazione dei prezzi dei titoli ricompresi nello

stesso unitamente alle cedole o dividendi maturati

Gli indici che compongono il benchmark sopra evidenziati sono considerati nella valuta di denominazione del

Fondo (Euro); ove gli indici fossero originariamente espressi in divisa diversa da quella di denominazione del

Fondo, si intendono convertiti in Euro ai cambi quotidianamente rilevati dalla Banca Centrale Europea.

Per un corretto raffronto tra il rendimento del Fondo ed il rendimento del benchmark è necessario considerare che l'andamento del Fondo riflette oneri sullo stesso gravanti e non contabilizzati nell'andamento del benchmark.

11. PERIODO MINIMO RACCOMANDATO

L’orizzonte temporale d’investimento consigliato, determinato in relazione al grado di rischio, alla tipologia

di gestione e alla struttura dei costi dell’investimento finanziario (oltre che alla struttura dei PAC offerti) è pari

a:

• 3 anni in caso di sottoscrizioni effettuate mediante versamenti in unica soluzione (PIC);

• 5 anni in caso di sottoscrizioni effettuate mediante piani di accumulo (PAC).

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12. PROFILO DI RISCHIO - RENDIMENTO DEL FONDO

a) Grado di rischio connesso all’investimento nel Fondo:

Il fondo è classificato nella categoria 3 in quanto la composizione del portafoglio, i mercati e i settori economici

di investimento presentano un rischio e rendimento medio. Oltre ai rischi considerati per la classificazione nella

categoria di rischio e rendimento pertinente, l'investimento può essere caratterizzato da altri rischi, non

adeguatamente rilevati nella determinazione dell'indicatore sintetico.

Avvertenza: I dati storici utilizzati per calcolare l’indicatore sintetico potrebbero non costituire un

indicazione affidabile circa il futuro profilo di rischio dell’OICR.

Avvertenza: La categoria di rischio/rendimento indicata potrebbe non rimanere invariata e quindi la classificazione dell’OICR potrebbe cambiare del tempo.

b) Grado di scostamento dal benchmark: rilevante

La SGR non si propone di replicare il benchmark. La composizione del portafoglio del Fondo può discostarsi

da quella del benchmark attraverso l’investimento in strumenti finanziari di emittenti non presenti nel

benchmark o presenti in proporzioni diverse e attraverso il differente bilanciamento delle aree geografiche di

investimento. In relazione alla tipologia, alla finalità del Fondo e all’utilizzo di strumenti derivati sono

realizzabili scostamenti rilevanti del Fondo rispetto al benchmark

13. POLITICA DI INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI DEL FONDO

a) Categoria del Fondo: Obbligazionario Misto (Categoria Assogestioni)

b) Elementi Informativi

i.1) Principali tipologie di strumenti finanziari e valuta di denominazione2 Investimento principale in strumenti finanziari di natura obbligazionaria denominati principalmente in Euro. Gli strumenti azionari di natura azionaria oscillano tra lo 0% e il 20% del patrimonio del Fondo e

sono denominati principalmente in valute dei Paesi dell’Unione Europea, in dollari USA e in yen.

La SGR si riserva la possibilità di investire fino ad una misura residuale in quote e azioni di OICR terzi e fino

ad una misura contenuta in depositi bancari.

i.2) Aree geografiche

Principalmente Unione Europea, Nord America, Pacifico.

i.3) Categoria di emittenti:

Per gli strumenti di natura obbligazionaria: principalmente emittenti governativi e sovranazionali.

Per gli strumenti di natura azionaria: emittenti a vario grado di capitalizzazione e liquidità, aventi

caratteristiche e dimensioni varie, operanti in qualsiasi settore economico e merceologico.

i.4) Specifici fattori di rischio

Duration: La duration della componente obbligazionaria del portafoglio è tendenzialmente compresa fra 2

2 In linea generale: il termine “principale” qualifica gli investimenti superiori, in controvalore, al 70% del totale dell’attivo

del fondo; il termine “prevalente” gli investimenti compresi tra il 50% ed il 70%; il termine “significativo” gli investimenti

compresi tra il 30% ed il 50%; il termine “contenuto” gli investimenti compresi tra il 10% e il 30%; il termine “residuale”

gli investimenti inferiori al controvalore del 10% del totale dell’attivo del fondo

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e 8 anni.

Rating: La componente obbligazionaria del portafoglio è investita in titoli obbligazionari con un rating

inferiore a investment grade in modo residuale.

Paesi Emergenti: rischio connesso all’investimento, seppur residuale, in strumenti finanziari di emittenti di Paesi Emergenti.

Rischio di cambio: rischio connesso all’investimento in strumenti finanziari denominati in valuta diversa

dall’Euro; la SGR attua una gestione attiva del rischio di cambio.

i.5) Operazioni in strumenti finanziari derivati

L’utilizzo di strumenti finanziari derivati è finalizzato: - alla copertura dei rischi (di mercato, azionario, di interesse, di cambio, di credito, ecc.);

- ad una più efficiente gestione del portafoglio;

- all’investimento.

L’esposizione complessiva in strumenti finanziari derivati è calcolata secondo il metodo degli impegni. In

relazione alla finalità di investimento, il Fondo può avvalersi di una leva finanziaria massima pari a 1,2,

pertanto l’effetto sul valore della quota di variazioni dei prezzi degli strumenti finanziari cui il Fondo è

esposto, attraverso strumenti derivati, può essere amplificato fino a un massimo del 20%. Tale effetto di

amplificazione può verificarsi con riguardo sia alla possibilità di guadagni che di perdite.

i.6) Operazioni di finanziamento tramite titoli o di riutilizzo di strumenti finanziari

Qualora il Fondo effettui operazioni di finanziamento tramite titoli (“SFT”) e/o di (“TRS”), come definite

dal Regolamento (UE) 2015/2365 del 25 novembre 2015 in materia di trasparenza delle operazioni di

finanziamento tramite titoli e del riutilizzo (il “Regolamento SFT”), le SFT o i TRS utilizzati nell’ambito

della politica d’investimento del Fondo devono essere citati nella descrizione dello stesso.

Conformemente al Regolamento SFT, le SFT comprendono in genere:

(a) operazioni di vendita con patto di riacquisto: operazione disciplinata da un contratto con il quale

una controparte trasferisce titoli, merci o diritti garantiti riguardanti la proprietà di titoli o merci

quando la garanzia è emessa da una borsa valori riconosciuta che detiene i diritti sui titoli o sulle

merci e il contratto non consente a una controparte di trasferire o costituire in garanzia un

particolare titolo o merce contemporaneamente presso più controparti, con l’impegno a

riacquistarli; oppure merci o titoli sostitutivi della stessa specie a un determinato prezzo e a una

data futura stabilita o da stabilire da parte di chi effettua il trasferimento; si tratta di un contratto

di vendita con patto di riacquisto per la controparte che vende i titoli o le merci e di un contratto

di vendita con patto di riacquisto passivo per la controparte che li acquista;

(b) concessione e un’assunzione di titoli o materie prime in prestito: operazione con la quale una

controparte trasferisce titoli o merci con l’impegno per chi riceve il prestito di restituire titoli o

merci equivalenti a una data da stabilirsi o quando richiesto dal concedente il prestito, e che

costituisce una concessione di titoli o merci in prestito per la controparte che trasferisce i titoli o

le merci e un’assunzione di titoli o merci in prestito per la controparte a cui tali titoli o merci sono

trasferiti

(c) operazioni di buy-sell back o di sell-buy back: operazione con cui una controparte acquista o vende

titoli, merci o diritti garantiti riguardanti la proprietà di titoli o merci concordando,

rispettivamente, di rivendere ovvero riacquistare titoli o merci o diritti garantiti della stessa specie

a un determinato prezzo e a una data futura; si tratta di un’operazione di buy-sell back per la

controparte che acquista titoli, merci o diritti garantiti e di un’operazione di sell-buy back per la

controparte che li vende

(d) finanziamento con margini: operazione nella quale una controparte concede un credito in

connessione con l’acquisto, la vendita, il mantenimento in portafoglio o la negoziazione di titoli,

ma che non comprende altri finanziamenti che sono garantiti da titoli;

Si configura come TRS il contratto di total return swap ovvero un contratto derivato quale definito

all’articolo 2, punto 7, del regolamento (UE) n. 648/2012 nel quale una controparte trasferisce il rendimento

economico complessivo, inclusi redditi da interessi e canoni, utili e perdite dovuti a variazioni di prezzo e

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perdite su crediti, di un’obbligazione di riferimento, a un’altra controparte.

Il Fondo ha la facoltà di utilizzare SFT nella propria strategia d’investimento, limitatamente ad operazioni

di vendita con patto di riacquisto (pronti contro termine), concessione di titoli in prestito (c.d. security

lending) e TRS al fine di una più efficiente gestione delle disponibilità liquide e per generare capitale o

reddito supplementare per il Fondo stesso. E’ previsto che l’importo nominale delle operazioni di vendita

con patto di riacquisto sia compreso tra lo 0 e il 70% del valore patrimoniale netto del Fondo, che siano

stipulati contratti di concessione di titoli in prestito nei limiti del 50% del valore patrimoniale netto del

Fondo e che i TRS non superino il livello massimo del 10% del valore patrimoniale netto del Fondo. In

ogni caso, la Società di gestione si preoccuperà di mantenere il volume di tali operazioni a un livello

sufficiente per essere in grado di soddisfare in qualsiasi momento le richieste di rimborso. Alla daa del

presente documento il Fondo non investe in SFT e/o TRS.

Selezione delle controparti dei TRS e/o SFT: le controparti dei TRS e/o SFT saranno selezionate sulla base

di criteri specifici, tenendo in considerazione la loro forma giuridica, il paese di origina, e il loro merito di

credito. Il Fondo concluderà SFT e/o TRS esclusivamente con controparti soggette a norme di vigilanza

prudenziale considerate dalla Banca D’Italia equivalenti a quelle prescritte dalla normativa comunitaria a

cui lo stesso Fondo è soggetto, e che hanno la propria sede in uno Stato membro dell’ unione Europea o

dell’ OECD.

Informazioni sulle garanzie finanziarie: nella conclusione di total return swap e/o di operazioni di

finanziamento tramite titoli, il Fondo deve ricevere una garanzia finanziaria il cui valore deve, in ogni

momento, essere almeno pari al 90% del valore totale dei titoli coinvolti in tali operazioni. La garanzia

finanziaria ricevuta si configura come trasferimento in piena proprietà di titoli e/o contanti. L’importo della

garanzia finanziaria è valutato quotidianamente per assicurarsi il mantenimento di tale livello. Tutte le

attività ricevute dal Fondo come garanzia finanziaria devono soddisfare, in qualsiasi momento, i seguenti

criteri:

- Liquidità: tutte le garanzie ricevute, salvo i contanti, devono essere molto liquide e negoziate su un

mercato regolamentato o una piattaforma multilaterale di negoziazione con quotazioni trasparenti, in modo

tale da poter essere vendute rapidamente a un prezzo vicino al loro valore prima della cessione. Le garanzie

finanziarie ricevute devono inoltre soddisfare le disposizione dell’Articolo 56 della Direttiva OICVM;

- Valutazione: le garanzie finanziarie ricevute devono essere valutate almeno quotidianamente in base alle

ultime quotazioni di mercato disponibili, tenuto conto delle riduzioni appropriate previste nella politica

sugli sconti. Le garanzie finanziarie vengono valutate al valore di mercato e possono necessitare margini

di variazione giornalieri;

- Qualità creditizia dell’emittente: le garanzie finanziarie ricevute devono essere di alta qualità. Gli

emittenti in generale devono avere un rating creditizio almeno pari a BBB-;

- Correlazione: le garanzie finanziarie ricevute dal Fondo devono essere emesse da un soggetto

indipendente dalla controparte e senza una forte correlazione con la performance della controparte;

- Diversificazione delle garanzie (concentrazione delle attività): le garanzie finanziarie devono essere

sufficientemente diversificate in termini di paesi, mercati ed emittenti. Il criterio di sufficiente

diversificazione, per quanto riguarda la concentrazione degli emittenti, si considera soddisfatto se il Fondo

riceve da una controparte di operazioni di gestione un insieme di garanzie con un’esposizione massima a

un singolo emittente pari al 20% del valore patrimoniale netto del Fondo. Qualora il Fondo sia esposto a

più controparti, i diversi panieri di garanzie finanziarie devono essere consolidati per il calcolo del limite

di esposizione del 20% a un singolo emittente. In deroga a tale previsione, il Fondo può essere totalmente

garantito da valori mobiliari e strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno Stato membro, da

una o più autorità locali dello stesso, da un paese terzo o da un organismo pubblico internazionale che

comprenda uno o più Stati membri. Il Fondo deve ricevere titoli di almeno sei diversi emittenti e i titoli di

una stessa emissione non devono superare il 30% del suo valore patrimoniale netto;

- I rischi legati alla gestione delle garanzie finanziarie, come i rischi operativi e quelli giuridici, devono

essere identificati, gestiti e ridotti con un processo di gestione dei rischi;

- In un trasferimento di titoli, le garanzie finanziarie ricevute sono detenute dal Depositario. Per quanto

riguarda gli altri tipi di garanzie finanziarie, esse possono essere detenute da una Banca Depositaria terza

soggetta a vigilanza prudenziale e senza legami con il fornitore delle garanzie finanziarie;

- Le garanzie finanziarie ricevute devono poter essere esercitate dal Fondo in qualsiasi momento senza

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dover sollecitare la controparte né ottenerne l’approvazione;

- Le garanzie finanziarie ricevute diverse dai contanti non vengono vendute, reinvestite o impegnate;

- Le garanzie finanziarie ricevute in contanti possono soltanto essere:

- depositate presso i soggetti stabili dall’Articolo 50(f) della Direttiva OICVM;

- investite in titoli di Stato di qualità elevata;

- utilizzate per operazioni di vendita con patto di riacquisto a condizione che queste siano effettuate

istituti di credito soggetti a vigilanza prudenziale e che il Comparto possa in qualsiasi momento possa

recuperare l’integralità della somma in contanti;

- investite in fondi del mercato monetario a breve termine idonei.

- Le garanzie finanziarie in contanti reinvestite devono essere diversificate conformemente alle esigenze di

diversificazione applicabili alle garanzie non in contanti.

Rischi legati all’utilizzo di TRS e/o SFT: I rischi legati all’utilizzo di STF e/o TRS, così come i rischi

connessi alla gestione del collateral ricevuto a garanzia degli stessi, quali rischio operativo, di liquidità, di

controparte, di custodia e rischi legali e – laddove applicabile – il rischio di riutilizzo sono descritti di

seguito.

In relazione alle operazioni con patto di riacquisto e alle operazioni di concessione di titoli in prestito:

a) in caso di default della controparte dell’operazione, è possibile che le garanzie fornite dalla stessa

nell’ambito dell’operazione non siano sufficienti a ripagare la liquidità investita o titoli dati a prestito,

in conseguenza di movimenti di mercato poco favorevoli, di deterioramento del merito di credito

dell’emittente dei titoli a garanzia o per scarsa liquidabilità sul mercato degli stessi;

b) è possibile che la liquidità investita o i titoli dati in prestito siano restituiti dalla controparte oltre i

termini previsti dall’operazione, generando:

a. nel caso di pronti contro termine, l’impossibilità per il Fondo di onorare le richieste di

rimborso, i pagamenti a fronte di operazione di acquisto titoli e il reinvestimento della stessa

liquidità stessa

b. nel caso di operazioni di prestito titoli l’impossibilità di regolare operazioni di compravendita

nei termini contrattuali previsti

In relazione ai rischi legati al reinvestimento delle garanzie ricevute, è possibile che il Fondo subisca delle

perdite a seguito della riduzione del valore dell’investimento prescelto; in tal caso il Fondo dovrà

reintegrare alla controparte la differenza tra il valore della garanzia ricevuta e il valore di mercato del suo

reinvestimento.

Ricavi, oneri e commissioni derivanti dall’utilizzo di SFT e TRS: tutti i ricavi derivanti dall’utilizzo di SFT

e TRS, al netto degli oneri diretti e indiretti sostenuti, verranno riconosciuti al Fondo. Eventuali

commissioni e spese riconosciute alle controparti prescelte e agli altri intermediari che prestano i propri

servizi in relazione all’utilizzo di TRS e SFT sono pagate in quanto compensazione per i servizi prestati.

Tali commissioni possono essere calcolate in percentuale sui ricavi lordi a favore del Fondo derivanti

dall'utilizzo di tali tecniche di gestioni e operazioni. Le informazioni sull'identità dei soggetti a cui sono

corrisposti tali oneri e commissioni, diretti e indiretti, e se si tratta di soggetti collegati alla Società di

Gestione del Fondo o al Depositario, saranno disponibili nella Relazione Annuale del Fondo.

i.7) Tecnica di gestione

La SGR attua una politica d'investimento attiva, basata sulla centralità dell’analisi dei fondamentali, sia a

livello macroeconomico sia a livello settoriale e aziendale.Per la componente obbligazionaria del

portafoglio, la politica d’investimento è caratterizzata da scelte di investimento sui singoli Paesi ed

emittenti, basate su una attenta analisi macro-economica, con particolare riferimento alle aspettative di

crescita economica e di inflazione e dell’andamento conseguente dei tassi e delle valute.Per la componente

del portafoglio investita in azioni, la politica d’investimento è caratterizzata, anche se non in modo esclusivo,

da una selettività orientata a titoli azionari emessi da società che presentino caratteristiche di crescita

potenziale degli utili non ciclica. La capitalizzazione degli emittenti e la liquidità delle emissioni non

costituiscono di per sé delle discriminanti nella selezione degli investimenti.

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c) Destinazione dei proventi

Il Fondo è del tipo ad accumulazione dei proventi. I proventi realizzati non vengono pertanto distribuiti ai

partecipanti, ma restano compresi nel patrimonio del Fondo.

Avvertenza: Le informazioni sulla politica gestionale concretamente posta in essere sono contenute nella

Relazione degli Amministratori all’interno del rendiconto annuale.

C) INFORMAZIONI ECONOMICHE (COSTI, AGEVOLAZIONI, REGIME FISCALE)

14. ONERI A CARICO DEL SOTTOSCRITTORE E ONERI A CARICO DEL FONDO

Occorre distinguere gli oneri direttamente a carico del sottoscrittore da quelli che incidono indirettamente

sul sottoscrittore in quanto addebitati automaticamente a ciascun Fondo.

14.1 Oneri a carico del Sottoscrittore

Gli oneri direttamente a carico del Sottoscrittore dei Fondi oggetto della presente offerta sono i seguenti: a) Commissioni di sottoscrizione A fronte di ogni sottoscrizione effettuata per il tramite di intermediari distributori o conclusa a seguito di

offerta fuori sede la Società di Gestione ha diritto di trattenere, sui versamenti in Unica soluzione (PIC) e

sui versamenti effettuati in adesione ai Piani di accumulo (PAC), commissioni di sottoscrizione nella misura

massima indicata nella tabella seguente:

FONDO ALIQUOTA MASSIMA

(CALCOLATA SUGLI IMPORTI VERSATI)

NEXTAM PARTNERS BILANCIATO 3%

NEXTAM PARTNERS OBBLIGAZIONARIO MISTO 0%

Con particolare riferimento ai Piani di accumulo (PAC), le commissioni di sottoscrizione di cui alla precedente

tabella sono applicate sull'importo complessivo dei versamenti programmati del Piano (definito anche "valore

nominale del Piano") e sono prelevate:

• al momento della sottoscrizione nella misura del 30% della commissione totale, con il limite massimo, in

ogni caso, del 30% del versamento iniziale;

• la restante parte ripartita in modo lineare sugli ulteriori versamenti.

Avvertenza: In caso di mancato completamento del Piano di accumulo l’entità delle commissioni di

sottoscrizione potrà essere superiore a quella indicata nel presente Prospetto.

b) Commissioni di “switch” Alla sottoscrizione di quote realizzate per il tramite di intermediari distributori o concluse a seguito di offerta

fuori sede, ad esclusione di quelle relative a Nextam Partners Obbligazionario Misto, effettuate mediante

operazioni di passaggio tra Fondi di cui al presente Prospetto, la Società di Gestione ha diritto di applicare

commissioni per un importo massimo pari allo 0,50% del controvalore reinvestito, in luogo delle commissioni

di cui al punto a) Commissioni di sottoscrizione del presente Paragrafo.

OPERAZIONI DI SWITCH ALIQUOTA MASSIMA

(CALCOLATA SULLE SOMME REINVESTITE)

DA QUALSIASI FONDO IN ALTRO FONDO, AD

ESCLUSIONE DI OPERAZIONI DI PASSAGGIO A

NEXTAM PARTNERS OBBLIGAZIONARIO MISTO

0,50%*

*in sostituzione della commissione di sottoscrizione

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La suddetta agevolazione non si applica nel caso in cui il disinvestimento dell’operazione in corso riguardi

quote del Fondo Nextam Partners Obbligazionario Misto non derivanti dal reinvestimento di una precedente

operazione di passaggio tra Fondi, nel qual caso saranno invece applicate, sul controvalore reinvestito, le

commissioni previste dal punto a) Commissioni di sottoscrizione del presente Paragrafo.

c) Commissioni di uscita Non sono previste commissioni di uscita.

d) Altri oneri

La Società di Gestione si riserva il diritto di trattenere i seguenti oneri:

ONERE

DESCRIZIONE

IMPORTO FISSO

DIRITTI FISSI

per ogni versamento e ogni rimborso in una unica soluzione Euro 5

per ogni disinvestimento e contestuale reinvestimento in un’unica soluzione

nel caso di operazioni di passaggio tra fondi (PIC) Euro 10

complessivamente

per il primo disinvestimento e contestuale reinvestimento in Piani di accumulo

(PAC), nel caso di operazioni di passaggio fra Fondi

Euro 6

emissione di ogni singolo certificato fisico richiesto dal sottoscrittore, anche se

contestuale alla sottoscrizione o relativa ai casi di conversione, raggruppamento

e frazionamento di certificati

Euro 50

SPESE

per imposte, tasse e bolli eventualmente dovuti ai sensi di legge, in relazione

alla stipula del contratto di sottoscrizione, ai successivi versamenti, ai rimborsi

e alla comunicazione dell’avvenuto investimento o disinvestimento

Variabile

di spedizione, postali e di corrispondenza, limitatamente agli effettivi esborsi,

sostenute dalla SGR nell’ambito del rapporto con il Sottoscrittore, incluso il

caso di invio dei certificati di partecipazione al suo domicilio, quando questi lo

richieda

Variabile

I diritti fissi di cui alla precedente tabella possono essere aggiornati periodicamente sulla base della variazione

intervenuta nell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati dalla data

dell’ultimo aggiornamento effettuato dalla SGR per tutti i Fondi istituiti.

14.2 Oneri a carico del Fondo

14.2.1 Oneri di gestione

a) Commissione di gestione

La commissione di gestione rappresenta il compenso per la SGR che gestisce il Fondo. Tale commissione è calcolata e imputata quotidianamente sulla base del valore complessivo netto del Fondo e prelevata

mensilmente dalle disponibilità di quest’ultimo con valuta il primo giorno di Borsa aperta successivo alla fine

di ogni mese solare. Per ciascun Fondo, la commissione di gestione è fissata nella seguente misura:

FONDO

COMMISSIONE DI GESTIONE

MENSILE ANNUA

NEXTAM PARTNERS BILANCIATO 0,138% 1,65%

NEXTAM PARTNERS OBBLIGAZIONARIO MISTO 0,092% 1,10% La commissione di gestione comprende il costo sostenuto per il calcolo del valore della quota, stimato fino a un

massimo dello 0,25% annuo del valore complessivo netto del Fondo, a totale carico della SGR.

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Esemplificazione di calcolo della commissione di gestione:

NAV del giorno precedente A

Commissione di gestione mensile B (come da tabella colonna “mensile”)

Commissione di gestione giornaliera C=B/ gg. del mese

Accantonamento giornaliero D=AxC

La misura massima delle commissioni di gestione applicabili dagli OICR sottostanti, nel caso in cui il

Fondo investa in questi ultimi almeno il 10% dell’attivo, è pari al 3%. In relazione alla possibilità di investire in parti di altri OICR istituiti o gestiti dalla SGR anche in regime di

delega di gestione per conto di terzi o da altre Società di Gestione facenti parte del gruppo di appartenenza

della SGR (OICR collegati), l’applicazione delle provvigioni a favore della SGR verrà effettuata deducendo

dalla stessa la remunerazione complessiva che il gestore degli OICR collegati percepisce (provvigione di

gestione e di incentivo).

b) Commissione di incentivo

E' una commissione che viene applicata quando la variazione percentuale del valore della quota del Fondo,

in un determinato periodo, supera quella fatta registrare da un parametro prestabilito. Essa è eventualmente

dovuta per tutti i Fondi di cui al presente Prospetto d’offerta.

La commissione di incentivo è pari al 20% dell’extra-rendimento maturato nell’anno solare fino al giorno di

riferimento della quota (t), moltiplicato per l’ammontare minore tra il valore complessivo netto del Fondo

determinato nel giorno precedente (t-1) e il valore complessivo netto medio del Fondo nello stesso periodo .

Si definisce extra-rendimento la differenza tra la variazione percentuale del Valore della quota lorda e la

variazione percentuale del valore del parametro di riferimento, valorizzato in euro, relativi al medesimo

periodo. Il Valore della quota lorda è calcolato, in ciascun giorno di riferimento, come segue:

Valore quota lorda (t) = Valore quota lorda (t-1) * Patrimonio Lordo (t) + Commissioni di incentivo liquidate (t)_____________________________

Patrimonio Lordo (t-1) + Valore quota netta (t-1)*(Numero quote (t) – Nemero Quote (t-1))

Dove si intende per Patrimonio Lordo (t) il valore complessivo netto del fondo al lordo delle commissioni di

incentivo in corso di maturazione e per Valore quota netta il rapporto tra il valore complessivo netto del fondo

e il numero di quote.

Il calcolo della commissione è eseguito quotidianamente, accantonando un rateo che fa riferimento all’extra-

rendimento maturato rispetto all’ultimo giorno dell’anno solare precedente.

La commissione viene prelevata il secondo giorno lavorativo successivo alla chiusura dell’anno solare.

FONDO PARAMETRO DI RIFERIMENTO *

NEXTAM PARTNERS BILANCIATO

35% Comit Performance R 35% Bloomberg Barclays Euro Aggregate Italian

Issuers

15% MSCI World D.T.R.

15% JP Morgan Global

NEXTAM PARTNERS OBBLIGAZIONARIO MISTO

60% JP Morgan EMU 10% MSCI World D.T.R.

30% MTS BOT

(*) Valorizzato in Euro

In ogni caso, la somma delle provvigioni (di gestione e di incentivo) non può superare complessivamente il

limite percentuale annuo di incidenza del 4% (cosiddetto “fee cap”) rispetto al valore complessivo netto del

Fondo.

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Tabella di sintesi

FONDO COMMISSIONE DI INCENTIVO

NEXTAM PARTNERS BILANCIATO 20% della extraperformance (differenza tra la variazione percentuale del valore della quota e la

variazione percentuale del parametro di riferimento)

nell’anno solare NEXTAM PARTNERS OBBLIGAZIONARIO

MISTO

Esemplificazione di calcolo della commissione di incentivo di cui alla precedente tabella considerando quale

periodo di riferimento per il calcolo delle performance l’anno solare. Le simulazioni hanno ad oggetto il Fondo

Nextam Partners Bilanciato al quale si applica la commissione di gestione annua pari al 1,65%.

PERFORMANCE

FONDO

PERFORMANCE

BENCHMARK

EXTRA

PERFORMANCE

COMMISSIONE DI

INCENTIVO

COMMISSIONE DI

INCENTIVO

MASSIMA

PRELEVABILE (*)

IMPORTO

PRELEVATO

(*)

3% 2% 1% 20% x 1% = 0,20% 4% - 1,65%= 2,35% 0,20%

2% 3% 0 20% x 0 = 0 4% - 1,65%= 2,35% 0

- 2% -3% 1% 20% x 1% = 0,20% 4% - 1,65%= 2,35% 0,20%

15% 2,5% 12,5% 20% x 12,50%=2,5% 4% - 1,65%= 2,35% 2,35%

(*) L’importo dato della somma delle commissioni di incentivo e di gestione non può superare il 4% del valore

complessivo netto del Fondo.

14.2.2 Altri oneri a) la misura massima degli oneri dovuti al Depositario per l’incarico svolto, è pari allo 0,11% annuo.

Tale compenso viene calcolato giornalmente sul valore complessivo del Fondo e corrisposto al Depositario

con cadenza annuale il primo giorno lavorativo successivo alla fine dell’anno di riferimento;

b) Spese di pubblicazione giornaliera del valore unitario delle quote del Fondo e quelle di pubblicazione degli avvisi in caso di modifiche del Regolamento richiesti da mutamenti della legge e/o da disposizioni di vigilanza e di liquidazione del Fondo;

c) Spese di stampa dei documenti periodici destinati al pubblico, purché tali spese non siano sostenute a

fini pubblicitari o di propaganda o comunque attinenti al collocamento del Fondo, nonché relative alle

comunicazioni destinate ai partecipanti ai sensi di legge;

d) Spese per la revisione e la certificazione della contabilità e dei Rendiconti del Fondo, compreso quello

finale di liquidazione; e) Interessi passivi connessi con l’eventuale accensione di prestiti nei casi consentiti dalle disposizioni

vigenti;

f) Spese legali e giudiziarie sostenute nell’esclusivo interesse del Fondo e dei partecipanti; g) Oneri fiscali di pertinenza del Fondo previsti dalla normativa vigente;

h) Contributo di vigilanza dovuto alla Consob, nonché alle Autorità estere competenti per lo svolgimento

dell’attività di controllo e di vigilanza;

i) Oneri di intermediazione inerenti alla compravendita degli strumenti finanziari e le relative imposte di

trasferimento. I predetti oneri di intermediazione non sono quantificabili a priori in quanto variabili.

Il pagamento delle suddette spese è disposto dalla SGR mediante prelievo dalle disponibilità del Fondo, con

valuta del giorno di effettiva erogazione degli importi.

Nel caso di investimenti in OICR collegati, dal compenso della SGR viene dedotta la remunerazione

complessiva (commissioni di gestione e di incentivo ) percepita dal gestore di detti OICR.

L’evidenza delle spese e dei costi annui effettivamente sostenuti dal Fondo nell’ultimo anno, nonché il rapporto

percentuale fra il totale degli stessi ed il patrimonio medio del Fondo, sono contenuti nella Parte II del presente

Prospetto.

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15. AGEVOLAZIONI FINANZIARIE

Sulla base delle apposite convenzioni stipulate tra la SGR e gli intermediari distributori, è possibile concedere,

in fase di distribuzione, agevolazioni relative alle commissioni di sottoscrizione e di passaggio (switch) tra

Fondi, anche sino al loro annullamento.

Inoltre, è facoltà della SGR concedere agevolazioni in forma di:

• retrocessione fino ad un massimo del 100% della commissione di gestione e di performance; • riduzione fino ad un massimo del 100% dei diritti fissi di cui al precedente Paragrafo 14.1, lettera d) alle

banche, alle imprese di investimento, alle società di gestione del risparmio, agli OICR, alle compagnie di

assicurazione, ai Fondi Pensione, alle fondazioni bancarie, ai soggetti esteri che svolgono, in forza

della normativa in vigore nel proprio Stato d’origine, le attività svolte dai soggetti di cui sopra, enti

di previdenza, nonché ogni società o persona giuridica in possesso di una specifica competenza ed

esperienza in materia di operazioni in strumenti finanziari.

16. REGIME FISCALE

Regime di tassazione del Fondo I redditi del Fondo sono esenti dalle imposte sui redditi e dall’IRAP. Il Fondo percepisce i redditi di

capitale al lordo delle ritenute e delle imposte sostitutive applicabili, tranne talune eccezioni.

In particolare, il Fondo rimane soggetto alla ritenuta alla fonte sugli interessi e altri proventi delle obbligazioni,

titoli similari e cambiali finanziarie non negoziati in mercati regolamentati o in sistemi

multilaterali di negoziazione degli Stati membri dell’Unione europea (UE) e degli Stati aderenti all’Accordo

sullo Spazio economico europeo (SEE) inclusi nella lista degli Stati che consentono un adeguato scambio di

informazioni (c.d. white list) emessi da società residenti non quotate nonché alla ritenuta sui proventi dei titoli

atipici.

Regime di tassazione dei partecipanti Sui redditi di capitale derivanti dalla partecipazione al Fondo è applicata una ritenuta del 26 per cento. La ritenuta è applicata sull’ammontare dei proventi distribuiti in costanza di partecipazione al Fondo e sull’ammontare dei proventi compresi nella differenza tra il valore di rimborso, liquidazione o cessione delle quote e il costo medio ponderato di sottoscrizione o acquisto delle quote medesime, al netto del 51,92 per cento della quota dei proventi riferibili alle obbligazioni e agli altri titoli pubblici italiani ed equiparati, alle obbligazioni emesse dagli Stati esteri inclusi nella white list e alle obbligazioni emesse da enti territoriali dei suddetti Stati (al fine di garantire una tassazione dei predetti proventi nella misura del 12,50 per cento). I proventi riferibili ai titoli pubblici italiani e esteri sono determinati in proporzione alla percentuale media dell’attivo investita direttamente, o indirettamente per il tramite di altri organismi di investimento (italiani ed esteri comunitari armonizzati e non armonizzati soggetti a vigilanza istituiti in Stati UE e SEE inclusi nella white list), nei titoli medesimi.

La percentuale media, applicabile in ciascun semestre solare, è rilevata sulla base degli ultimi due prospetti,

semestrali o annuali, redatti entro il semestre solare anteriore alla data di distribuzione dei proventi, di riscatto,

cessione o liquidazione delle quote ovvero, nel caso in cui entro il predetto semestre ne sia stato redatto uno

solo, sulla base di tale prospetto. A tali fini, la SGR fornirà le indicazioni utili circa la percentuale media

applicabile in ciascun semestre solare.

Relativamente alle quote detenute al 30 giugno 2014, sui proventi realizzati in sede di rimborso, cessione o

liquidazione delle quote e riferibili ad importi maturati alla predetta data si applica la ritenuta nella misura del

20 per cento (in luogo di quella del 26 per cento). In tal caso, la base imponibile dei redditi di capitale è

determinata al netto del 37,5 per cento della quota riferibile ai titoli pubblici italiani ed esteri.

La ritenuta è altresì applicata nell’ipotesi di trasferimento delle quote a rapporti di custodia, amministrazione

o gestione intestati a soggetti diversi dagli intestatari dei rapporti di provenienza, anche se il trasferimento sia avvenuto per successione o donazione.

La ritenuta è applicata a titolo d’acconto sui proventi percepiti nell’esercizio di attività di impresa commerciale

e a titolo d’imposta nei confronti di tutti gli altri soggetti, compresi quelli esenti o esclusi dall’imposta sul

reddito delle società. La ritenuta non si applica sui proventi spettanti alle imprese di assicurazione e relativi a

quote comprese negli attivi posti a copertura delle riserve matematiche dei rami vita nonché sui proventi

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percepiti da soggetti esteri che risiedono, ai fini fiscali, in Paesi che consentono un adeguato scambio di

informazioni e da altri organismi di investimento italiani e da forme pensionistiche complementari istituite in

Italia.

Non sono soggetti alla predetta tassazione i redditi derivanti dall’investimento nelle quote detenute nell’ambito

dei Piani Individuali di Risparmio a lungo termine (PIR) esclusivamente da persone fisiche residenti nel

territorio dello Stato italiano e al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, nei limiti di cui alla legge 11

dicembre 2016 n. 232. L’investitore può usufruire dei benefici fiscali riconosciuti dalla legge citata solo se tutti

i requisiti previsti dalla stessa sono soddisfatti; in particolare, è necessario che le quote siano detenute,

nell’ambito del PIR, per almeno 5 anni.

Nel caso in cui le quote siano detenute da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa

commerciale, da società semplici e soggetti equiparati nonché da enti non commerciali, alle perdite derivanti

dalla partecipazione al Fondo si applica il regime del risparmio amministrato di cui all’art. 6 del d.lgs. n. 461

del 1997, che comporta obblighi di certificazione da parte dell’intermediario. E’ fatta salva la facoltà del

partecipante di rinunciare al predetto regime con effetto dalla prima operazione successiva. Le perdite riferibili

ai titoli pubblici italiani ed esteri possono essere portate in deduzione dalle plusvalenze e dagli altri redditi

diversi per un importo ridotto del 51,92 per cento del loro ammontare.

Nel caso in cui le quote di partecipazione al fondo siano oggetto di donazione o di altra liberalità tra vivi,

l’intero valore delle quote concorre alla formazione dell’imponibile ai fini del calcolo dell’imposta sulle

donazioni. Nell’ipotesi in cui le quote di partecipazione al fondo siano oggetto di successione ereditaria,

non concorre alla formazione della base imponibile ai fini del calcolo del tributo successorio l’importo

corrispondente al valore, comprensivo dei relativi frutti maturati e non riscossi, dei titoli del debito pubblico e

degli altri titoli, emessi o garantiti dallo Stato o ad essi equiparati e quello corrispondente al valore dei titoli

del debito pubblico e degli altri titoli di Stato, garantiti o ad essi equiparati, emessi da Stati appartenenti

all’Unione europea e dagli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio economico europeo detenuti dal Fondo alla

data di apertura della successione. A tal fine la SGR fornirà le indicazioni utili circa la composizione del

patrimonio del Fondo. Il trasferimento a causa di morte delle quote detenute nell’ambito di un PIR non è

soggetto all’imposta di successione di cui al decreto legislativo n. 346/1990.

Il 1 luglio 2014 è entrata in la normativa statunitense sul Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA), la quale prevede taluni obblighi di comunicazione a carico delle istituzioni finanziarie non statunitensi, pena

l’applicazione di un prelievo alla fonte del 30% su determinati redditi di fonte statunitense da esse ricevuti.

Il 10 gennaio 2014 l’Italia ha sottoscritto con il Governo degli USA un accordo intergovernativo per

migliorare la tax compliance internazionale e per applicare la normativa FATCA.

In virtù di tale accordo le istituzioni finanziarie residenti in Italia, inclusi gli OICR ivi istituiti, sono tenute a

acquisire dai propri clienti determinate informazioni in relazione ai conti finanziari, incluse quote e/o azioni di

OICR sottoscritte e/o acquistate, e a comunicare annualmente all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai conti

che risultino detenuti da determinati investitori statunitensi (“Specified U.S. Persons”), da entità non finanziarie

passive (“passive NFFEs”) controllate da uno o più dei predetti investitori, nonché i pagamenti effettuati da

istituzioni finanziarie non statunitensi che non rispettino la normativa FATCA (“Non–Participating FFIs”).

L’Agenzia delle Entrate provvede, a sua volta, a trasmettere le suddette informazioni all’Autorità statunitense

(Internal Revenue Service – IRS).

Si segnala che le informazioni fornite nel presente paragrafo costituiscono una sintesi delle possibili

implicazioni fiscali connesse con l’acquisto di quote di un fondo comune di investimento di diritto italiano. Per

un’analisi di dettaglio che tenga conto anche della situazione complessiva del patrimonio del partecipante,

quest’ultimo dovrà fare riferimento ai propri consulenti fiscali.

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D. INFORMAZIONI SULLE MODALITA' DI SOTTOSCRIZIONE / RIMBORSO

17. MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE DELLE QUOTE

Una volta individuato il Fondo o i Fondi in cui si vuole investire, occorre prendere contatto direttamente con

la SGR o con uno dei soggetti incaricati del collocamento del Fondo per ottenere l’apposito modulo di

sottoscrizione delle quote (il “Modulo di sottoscrizione”) predisposto dalla SGR. La descrizione puntuale delle modalità di sottoscrizione delle quote del Fondo è contenuta nel Regolamento del Fondo. La sottoscrizione di quote del Fondo si realizza tramite:

- compilazione e sottoscrizione del Modulo di sottoscrizione. Il Modulo di sottoscrizione è l’unico mezzo di adesione al Fondo;

- versamento dell'importo che si intende investire.

Il versamento dell’importo che si intende investire può avvenire con le seguenti modalità:

- versando subito per intero il controvalore delle quote che si è deciso di acquistare (versamento in Unica

Soluzione o PIC). In tal caso è previsto un versamento iniziale minimo di importo non inferiore a Euro

500 e versamenti successivi in unica soluzione non inferiori a Euro 200;

- ripartendo nel tempo l’investimento, attraverso la sottoscrizione di un Piano di accumulo (PAC),con

versamenti periodici di uguale importo con cadenza mensile, trimestrale, semestrale o annuale, il cui

numero può variare, a scelta del Sottoscrittore, da un minimo di 63 ad un massimo di 363. E’ previsto un

versamento iniziale, da effettuarsi all'atto della sottoscrizione, pari ad almeno 3 versamenti unitari minimi,

nonché successivi versamenti il cui importo minimo unitario è uguale o multiplo di Euro 100, al lordo

degli oneri di sottoscrizione. L'apertura di un Piano deve essere effettuata mediante la sottoscrizione

di apposita sezione del Modulo di sottoscrizione, nella quale devono essere altresì indicati: il valore

nominale del Piano, il numero dei versamenti, l'importo unitario e la cadenza dei versamenti, la durata del

Piano e l'importo da corrispondere in sede di sottoscrizione.

Il partecipante ha, inoltre, facoltà di effettuare versamenti successivi e operazioni di passaggio tra Fondi

disciplinati dal medesimo Regolamento unico di gestione.

La sottoscrizione del Modulo di sottoscrizione può essere effettuata:

- direttamente presso la sede della SGR;

- per il tramite dei soggetti incaricati del collocamento anche mediante conferimento di mandato con

rappresentanza ai soggetti incaricati del collocamento a sottoscrivere le quote dei Fondi, redatto sul

Modulo di sottoscrizione ovvero contenuto all’interno di un contratto di gestione individuale ovvero di

negoziazione, ricezione e trasmissione ordini, custodia e amministrazione di strumenti finanziari

preventivamente sottoscritto con il soggetto collocatore ;

- mediante tecniche di comunicazione a distanza, (internet), se previsto dall’intermediario collocatore;

Il versamento del corrispettivo in Euro può avvenire attraverso i seguenti mezzi di pagamento:

a) assegno bancario, non trasferibile, esclusivamente tratto dall'intestatario della sottoscrizione, all’ordine

di Nextam Partners SGR S.p.A. – Rubrica "Denominazione del Fondo";

b) assegno bancario esclusivamente tratto dall'intestatario della sottoscrizione, girato con clausola di non

trasferibilità, all'ordine di Nextam Partners SGR S.p.A. - Rubrica "Denominazione del Fondo";

c) assegno circolare, non trasferibile, all'ordine di Nextam Partners SGR S.p.A. – Rubrica "Denominazione

del Fondo";

d) assegno circolare emesso esclusivamente a favore dell'intestatario della sottoscrizione, girato con

clausola di non trasferibilità, all'ordine di Nextam Partners SGR S.p.A. – Rubrica "Denominazione del

Fondo";

e) bonifico bancario a favore del conto corrente intestato a Nextam Partners SGR S.p.A. - Rubrica

"Denominazione del Fondo" presso il Depositario;

f) carta di credito di società convenzionata: in tal caso il partecipante compila un modello di addebito

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che la Società di Gestione provvede a trasmettere alla società emittente la carta di credito entro il

giorno lavorativo successivo a quello della sua ricezione. I versamenti tramite carta di credito sono da

considerarsi come effettuati tramite bonifico;

g) autorizzazione permanente di addebito (SDD Finanziario) su un conto corrente bancario intrattenuto dal

partecipante o da uno dei cointestatari, in caso di adesione ad un Piano di accumulo (PAC) e per i soli

versamenti unitari successivi al primo;

h) in caso di adesione ad un PAC e per i soli versamenti unitari successivi al primo, mediante rimborsi

programmati di quote di cui al Paragrafo VI.2 del Regolamento unico di gestione;

Il numero delle quote di partecipazione e delle eventuali frazioni millesimali, arrotondate per difetto, da

attribuire ad ogni Sottoscrittore, si determina dividendo l'importo del versamento, al netto degli oneri e dei

rimborsi spese, per il valore unitario della quota relativo al giorno di riferimento. Il giorno di riferimento è il

giorno in cui la SGR ha ricevuto notizia certa della sottoscrizione o, se successivo, il giorno di decorrenza dei

giorni di valuta riconosciuti al mezzo di pagamento indicati nel modulo di sottoscrizione. Convenzionalmente

si considerano ricevute in giornata le domande di sottoscrizione pervenute e non revocate entro le ore 14.00.

Ai sensi dell’art. 30, comma 6, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, l’efficacia dei contratti di collocamento

di quote di Fondi conclusi in luogo diverso dalla sede e dalle dipendenze della SGR o del soggetto

incaricato del collocamento è sospesa per la durata di 7 giorni decorrenti dalla data di sottoscrizione da

parte dell’investitore. Entro tale termine l’investitore può comunicare il proprio recesso (cd.

ripensamento), senza spese né corrispettivo, alla SGR, al proprio Consulente abilitato all’offerta fuori

sede o al soggetto incaricato del collocamento. Detta facoltà di recesso non si applica alle sottoscrizioni

effettuate presso la sede legale o le dipendenze della SGR o del soggetto incaricato del collocamento,

nonché agli investimenti successivi sui Fondi del presente Prospetto, o alle operazioni di passaggio tra

Fondi riportati sul presente Prospetto (o ivi successivamente inseriti), a condizione che al/ai

sottoscrittore/i del Fondo sia stato preventivamente fornito il Prospetto o il Documento contenente le

informazioni chiave per gli investitori (KIID) aggiornato con l’informativa relativa al Fondo oggetto di

sottoscrizione.

Il recesso e la sospensiva previsti dall’art. 67- duodecies (c. 5, lett. a, n. 4) del D.Lgs. 6 settembre 2005, n.

206 ("Codice del Consumo") non si applicano ai contratti conclusi mediante tecniche di comunicazione

a distanza con i consumatori, ossia persone fisiche che agiscono per fini che non rientrano nel quadro

della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta. 18. MODALITÀ DI RIMBORSO DELLE QUOTE I partecipanti a ciascun Fondo possono, in qualsiasi giorno di Borsa Italiana aperta, richiedere il rimborso totale

o parziale delle quote possedute, senza dover fornire alcun preavviso.

Il rimborso delle quote può avvenire in un’unica soluzione - parziale o totale - oppure tramite piani programmati

di disinvestimento ricorrendo le condizioni e secondo le modalità indicate all’art. VI.2 del Regolamento

unico di gestione.

Gli eventuali oneri di rimborso sono sopra specificati, nel corrispondente paragrafo della Sezione C).

La richiesta di rimborso delle quote può avvenire in forma libera.

Per una puntuale descrizione delle modalità di rimborso delle quote (ivi compresi i rimborsi programmati),

nonché dei termini di valorizzazione e di effettuazione del rimborso, si rinvia al Regolamento unico di gestione

dei Fondi.

19. MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE OPERAZIONI SUCCESSIVE ALLA PRIMA

SOTTOSCRIZIONE

Il partecipante ad uno dei Fondi illustrati nel presente Prospetto e disciplinati dal medesimo Regolamento unico

di gestione può effettuare versamenti successivi alla prima sottoscrizione e operazioni di passaggio tra Fondi

di cui al presente Prospetto, mediante disinvestimento delle quote sottoscritte ed il contestuale reinvestimento

in altro Fondo.

Tale facoltà vale anche nei confronti di Fondi inseriti nel Prospetto successivamente alla prima sottoscrizione

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a condizione che sia stato preventivamente consegnato al Partecipante il KIID.

Gli eventuali oneri per il compimento di tali operazioni sono sopra specificati, nel corrispondente paragrafo

della Sezione C).

In caso di sottoscrizioni successive alla prima non trova applicazione la sospensiva di sette giorni di cui

all’art. 30 comma 6 del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 che attribuisce al partecipante un diritto di

ripensamento e di recesso come indicato nel precedente paragrafo 17. Per una puntuale descrizione delle modalità di effettuazione delle operazioni successive alla prima

sottoscrizione, si rinvia al Regolamento unico di gestione dei Fondi.

20. PROCEDURE DI SOTTOSCRIZIONE, RIMBORSO E CONVERSIONE (C.D. SWITCH)

La SGR è dotata di procedure di controllo delle modalità di sottoscrizione, di rimborso e di conversione per

assicurare la tutela degli interessi dei partecipanti al Fondo e scoraggiare pratiche abusive.

A fronte di ogni versamento la SGR invia al Sottoscrittore non oltre il primo giorno lavorativo seguente

all’esecuzione una lettera di conferma dell'avvenuto investimento contente le informazioni di cui al paragrafo

I.1 Previsioni generali della sezione C) del Regolamento di gestione.

A fronte di ogni rimborso, sia in unica soluzione che programmato, la SGR invia all’avente diritto, non

oltre il primo giorno lavorativo seguente all’esecuzione una lettera di conferma dell'avvenuto disinvestimento.

E. INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

21. VALORIZZAZIONE DELL’ INVESTIM ENTO

Il valore unitario della quota è pubblicato giornalmente sul sito Internet della SGR,

www.nextampartners.com con indicazione della relativa data di riferimento.

Per ulteriori informazioni si rinvia a quanto previsto nella sezione C) Paragrafo V del Regolamento unico

di gestione dei Fondi. 22. INFORMATIVA AI PARTECIPANTI La SGR o gli intermediari distributori provvedono ad inviare annualmente ai partecipanti le informazioni

relative ai dati periodici di rischio/rendimento dei Fondi e al Total Expense Ratio riportate nella Parte II del

Prospetto e nel KIID.

Le modifiche regolamentari del Fondo ed ogni altro eventuale annuncio relativo al Fondo sono pubblicati sul

sito internet della SGR con le medesime modalità di pubblicazione del valore unitario della quota.

Con periodicità semestrale (30 Giugno - 30 Dicembre), su richiesta del partecipante che non ha ritirato i

certificati rappresentativi delle quote, la SGR invia al domicilio dello stesso un prospetto riassuntivo indicante

il numero delle quote e il loro valore all'inizio ed al termine del periodo di riferimento, nonché le eventuali

sottoscrizioni e/o gli eventuali rimborsi effettuati dal partecipante nel medesimo periodo.

23. ULTERIORE INFORMATIVA DISPONIBILE

Nel caso in cui il Regolamento unico di gestione del fondo non sia allegato al presente Prospetto, i Partecipanti

possono chiederne l’invio gratuito al proprio domicilio.

Il Prospetto, l’ultima versione del KIID, l’ultimo rendiconto annuale e l’ultima relazione semestrale pubblicati

sono forniti gratuitamente all’investitore che ne faccia richiesta anche mediante spedizione al domicilio di

quest’ultimo. Tutta la sopra citata documentazione è resa disponibile anche sul sito della SGR all’indirizzo

www.nextampartners.com da cui potrà essere scaricata su supporto duraturo.

La sopra indicata documentazione, potrà essere richiesta per iscritto direttamente a Nextam Partners SGR

S.p.A., Via Torquato Tasso, n. 1 - 20123 Milano, che ne curerà l'inoltro a stretto giro di posta e comunque non

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oltre 15 giorni all'indirizzo indicato dal richiedente. Nessun costo sarà addebitato al partecipante per l'inoltro

dei documenti richiesti di cui sopra. L'inoltro della richiesta della documentazione può essere effettuata anche

per via telefonica, recapito 02-7645121, o per via telefax, utilizzando il numero 02-76451255, o per via e-mail,

all’indirizzo [email protected].

La documentazione informativa di cui alla presente sezione E potrà essere inviata, ove richiesto dall'investitore, anche in formato elettronico purchè detto investitore possa poi acquisirne la disponibilità su supporto duraturo. I documenti contabili dei Fondi sono, altresì, disponibili presso la SGR, sul sito internet della SGR

www.nextampartners.com e presso il Depositario - State Street Bank International GmBH Succursale Italia.

*****

DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ

La Società di Gestione del Risparmio NEXTAM PARTNERS SGR S.p.A. si assume la responsabilità della

veridicità e della completezza delle informazioni contenute nel presente Prospetto d’offerta, nonché della loro

coerenza e comprensibilità.

Il Presidente

(Gustavo Visentini)

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Allegato n. 1

alla Parte I del Prospetto Il collocamento delle quote dei Fondi viene effettuato da Nextam Partners SGR S.p.A., presso la sede di Milano,

via Torquato Tasso, n. 1, presso la propria succursale di Firenze, via Maggio, n. 7 o con modalità di offerta

fuori sede per il tramite di propri Consulenti abilitati all’offerta fuori sede nonché tramite Intermediari

Distributori. Elenco degli Intermediari Distributori:

A) Banche che operano in sede e Consulenti abilitati all’offerta fuori sede

• Banca Promos S.p.A. – Viale Gramsci, 19 – Napoli

B) Banche che operano Consulenti abilitati all’offerta fuori sede e tramite mezzi di

comunicazione a distanza

• FinecoBank S.p.A. – Piazza Durante, 11 – Milano

C) Banche che operano esclusivamente tramite mezzi di comunicazione a distanza

• Banca Ifigest S.p.A. – Piazza S. Maria Soprarno, 1 – Firenze

• IW Bank S.p.A. – Piazzale Fratelli Zavattari,12 - Milano

D) Sim che operano esclisivamente tramite Consulenti abilitati all’ offerta fuori sede

• Independent Private Bankers Sim S.p.A. – Via del Clementino, 94 – Roma

• Nextam Partners SIM SpA – Via Torquato Tasso, 1 - Milano

E) Sim che operano in sede, fuori sede e tramite mezzi di comunicazione a distanza

• Online Sim S.p.A. –Via Piero Capponi 13, Milano

F) Banche che operano in sede e tramite mezzi di comunicazione a distanza

• Banca Sella S.p.A. – Piazza Gaudenzio Sella 1 – Biella

G) Banche che operano in sede, fuori sede, tramite mezzi di comunicazione a distanza e Consulenti

abilitati all’offerta fuori sede

• Banca Patrimoni Sella & C. S.p.A. – Via Lagrange, 20 – Torino

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Nextam Partners SGR S.p.A.

NEXTAM PARTNERS BILANCIATO

Fondo Bilanciato

NEXTAM PARTNERS OBBLIGAZIONARIO MISTO

Fondo Obbligazionario Misto

Data di deposito in Consob della Parte II: 7 Settembre 2018

Data di validità della Parte II: 10 Settembre 2018

PARTE II DEL PROSPETTO

ILLUSTRAZIONE DEI DATI PERIODICI DI RISCHIO-RENDIMENTO

E

COSTI DEI FONDI

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1. DATI PERIODICI DI RISCHIO-RENDIMENTO DEI FONDI

Denominazione del Fondo: Nextam Partners Bilanciato

Categoria (Assogestioni): Fondo Bilanciato

Valuta di denominazione: Euro

Benchmark: 15% Msci World Daily Total Return - Net Dividend in Euro

35% Comit Performance

15% JPM GBI Global in Euro

35% Bloomberg Barclays Euro Aggregate Italian Issuers

Rendimento annuo del Fondo e del Benchmark

Andamento del valore della quota del Fondo

e del Benchmark nel corso del 2017

I dati delle tabelle sopra riportate sono relativi alle quote di Classe A. Le quote di Classe P sono collocate dal 2 ottobre

2017 e il primo Valore quota è stato calcolato il 9 novembre 2017; pertanto non sono disponibili i dati sui risultati

passati.

La politica di investimento del fondo ha subito variazioni nel corso del 2017; pertanto i risultati relativi al periodo

indicato nel grafico sono stati ottenuti in circostanze non più valide.

Con efficacia 2 ottobre 2017 il Benchmark del fondo è stato modificato come di seguito: 35% Comit Performance,

35% Bloomberg Barclays Euro Aggregate italian Issuers, 15% Msci World Daily Total Return - Net Dividend in Euro,

15% JPM GBI Global in Euro.

Classe A

Rendimento medio annuo composto Classe A

Inizio Collocamento Classe A 02/04/2002

Ultimi 3 anni Ultimi 5 anni Durata del fondo 31/12/2050

Classe A 1.09% 4.16% Patrimonio netto al 29/12/2017 (Euro) 10.680.710

Benchmark 6.63% 8.38% Valore quota al 29/12/2017 (Euro) 7,287

Classe P

Rendimento medio annuo composto Classe P

Inizio Collocamento Classe P 02/10/2017

Ultimi 3 anni Ultimi 5 anni Durata del fondo 31/12/2050

Classe P n.d n.d Patrimonio netto al 30/12/2016 (Euro) 292.050

Benchmark n.d n.d Valore quota al 30/12/2016 (Euro) 4,924

I rendimenti del Benchmark sono stati riportati al netto degli oneri fiscali vigenti applicabili al Fondo, moltiplicando la

performance lorda per 0,875, fino al 30/06/2011. Successivamente a tale data i rendimenti del Benchmark sono

riportati al lordo degli oneri fiscali.

La performance del Fondo riflette oneri sullo stesso gravanti e non contabilizzati nell'andamento del Benchmark.

I dati di rendimento del Fondo non includono i costi di sottoscrizione (né gli eventuali costi di rimborso) a carico

dell'investitore. Con effetto dal 1 luglio 2011 la tassazione del rendimento del Fondo è a carico dell’investitore.

I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

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Retrocessioni ai Distributori

Con riferimento a ciascun onere commissionale previsto nella Parte I, Sezione C, Paragrafi 16.1 e 16.2 del presente

Prospetto d’offerta, si rappresenta, di seguito, la quota-parte retrocessa in media ai Distributori relativamente

all’ultimo anno solare:

Tipologia di onere Commissione di

sottoscrizione

Commissione

di switch Altri oneri

Commissione

di gestione

Commissione

di incentivo

Quota-parte retrocessa

ai Distributori 100% 100% 0% 26% 0%

I dati riportati nella presente tabella sono stati determinati sulla base delle rilevazioni contabili al 29 dicembre 2017.

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Denominazione del Fondo: Nextam Partners Obbligazionario Misto

Categoria (Assogestioni):

Fondo Obbligazionario Misto

Valuta di denominazione: Euro

Benchmark: 60% JPM EMU Index

30% MTS BOT - ex Bankit - Lordo

10% Msci World Daily Return - Net Dividend in Euro

Rendimento annuo del Fondo e del Benchmark

Andamento del valore della quota del Fondo

e del Benchmark nel corso del 2017

Rendimento medio annuo composto

Inizio Collocamento 02/04/2002

Ultimi 3 anni Ultimi 5 anni Durata del fondo 31/12/2050

Fondo 2.61% 4.96% Patrimonio netto al 29/12/2017 (Euro) 70.891.344

Benchmark 2.06% 3.99% Valore quota al 29/12/2017 (Euro) 8,423

I rendimenti del Benchmark sono stati riportati al netto degli oneri fiscali vigenti applicabili al Fondo, moltiplicando la

performance lorda per 0,875, fino al 30/06/2011. Successivamente a tale data i rendimenti del Benchmark sono

riportati al lordo degli oneri fiscali.

La performance del Fondo riflette oneri sullo stesso gravanti e non contabilizzati nell'andamento del Benchmark.

I dati di rendimento del Fondo non includono i costi di sottoscrizione (né gli eventuali costi di rimborso) a carico

dell'investitore. Con effetto dal 1 luglio 2011 la tassazione del rendimento del Fondo è a carico dell’investitore.

I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

Retrocessioni ai Distributori

Con riferimento a ciascun onere commissionale previsto nella Parte I, Sezione C, Paragrafi 16.1 e 16.2, del presente

Prospetto d’offerta, si rappresenta, di seguito, la quota-parte retrocessa in media ai Distributori relativamente

all’ultimo anno solare:

Tipologia di onere Commissione di

sottoscrizione

Commissione

di switch Altri oneri

Commissione

di gestione

Commissione

di incentivo

Quota-parte retrocessa ai

Distributori * * 0% 42,72% 0%

* Non sono previste commissioni di sottoscrizione e di switch

I dati riportati nella presente tabella sono stati determinati sulla base delle rilevazioni contabili al 29 dicembre 2017.

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2. TOTAL EXPENSE RATIO (TER): COSTI E SPESE SOSTENUTI DAI FONDI

Il TER rappresenta il rapporto percentuale fra il totale degli oneri posti a carico del Fondo ed il patrimonio medio

dello stesso.

Viene riportato qui di seguito il rapporto percentuale, riferito a ciascun anno solare dell’ultimo triennio, tra il totale

degli oneri posti a carico di ciascun Fondo e il patrimonio medio su base giornaliera dello stesso:

Fondo Anno

Totale Commissioni TER

degli

OICR

sotto-

stanti

Compen-

so e Spese

della

banca

deposita-

ria*

Spese di

revisione

e

certifica-

zione del

Fondo

Spese

Legali e

Giudi-

ziarie

Spese

dirette

di

colloca-

mento

Spese di

pubbli-

cazione

Contri-

buto

Consob

Totale Commissioni

di gestione

Commissioni

di incentivo Totale

Nextam

Partners

Bilanciato

Classe A

2015 1,65% 0,00% 1,65% 0,00% 0,07% 0,04% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 1,77%

2016 1,66% 0,00% 1,66% 0,00% 0,07% 0,05% 0,00% 0,00% 0,01% 0,01% 1,80%

2017 1,65% 0,09% 1,74% 0,00% 0,07% 0,05% 0,00% 0,00% 0,02% 0,01% 1,81%

Nextam

Partners

Bilanciato

Classe P**

2015 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.

2016 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.

2017 1,65% 0,11% 1,76% 0,00% 0,07% 0,05% 0,00% 0,00% 0,02% 0,01% 1,81%

Nextam

Partners

Obbligazionario

Misto

2015 1,10% 0,12% 1,22% 0,00% 0,07% 0,02% 0,00% 0,00% 0,01% 0,00% 1,32%

2016 1,10% 0,00% 1,10% 0,00% 0,07% 0,02% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 1,19%

2017 1,10% 0,24% 1,34% 0,00% 0,07% 0,01% 0,00% 0,00% 0,01% 0,00% 1,19%

* La Banca Depositaria non svolge l’attività di calcolo del NAV

** La Classe è stata lanciata il 2 ottobre 2017 e il primo Valore Quota è stato calcolato il 9 novembre 2017; i dati in tabella sono

relativi al periodo dal 9 novembre 2017 al 29 dicembre 2017.

Precisazioni

Il totale del TER può non coincidere con la somma degli elementi che lo compongono per effetto degli

arrotondamenti.

La quantificazione degli oneri fornita non tiene conto:

- dell’entità dei costi di negoziazione che hanno gravato sul patrimonio del singolo Fondo, né degli oneri fiscali

sostenuti, né degli oneri finanziari per i debiti assunti dal Fondo.

- degli oneri gravanti direttamente sul sottoscrittore, da pagare al momento della sottoscrizione, di cui alla

Parte I, Sezione C, Par. 16.1, del presente Prospetto d’offerta.

Ulteriori informazioni sui costi sostenuti da ciascun Fondo nell’ultimo anno solare sono reperibili nella Nota

Integrativa del rendiconto del Fondo.

3. ALTRE INFORMAZIONI

Le operazioni di compravendita di strumenti finanziari effettuate tramite intermediari negoziatori del gruppo di

appartenenza della SGR sono espresse in percentuale nella tabella seguente:

FONDO COMPRAVENDITE EFFETTUATE DA INTERMEDIARI DI GRUPPO

2015 2016 2017

NEXTAM PARTNERS BILANCIATO 91,92% 89,46% 85,55%

NEXTAM PARTNERS OBBLIGAZIONARIO MISTO 98,02% 97,80% 98,25%