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Feltrinelli, ritorno tra i libri con il sorriso

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Organizzano party nel condominio, undici denunciati

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Scuola, in arrivoun altro decreto

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Minaccia i carabiniericol machete, arrestato

Test sierologicisui dipendentidell’Alcantara

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Sara e Tania più forti del Covid

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Furto alla farmacia Peppoloni

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Giovane ternanabloccata in Brasile

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Via libera alla curadi orti e terreni

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In un solo giornooltre ottomila multe

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DOMENICA 19 aprile 2020 www.lanazione.it/umbria

[email protected] Redazione: Piazza Danti, 11 - 06121 Perugia - Tel. 075 5755111

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L’ARTISTA MAURIZIO CANCELLI UNICO ABITANTE DI UN BORGO ISOLATO

«DIPINGENDO«DIPINGENDOBATTO IL VIRUS»BATTO IL VIRUS»Conticelli a pagina 6Conticelli a pagina 6

La normalità è andare dal dentistaEcco come si attrezzano i medici a tutela di loro stessi e dei clienti. Termotest all’ingresso e niente file in sala d’aspetto

La Fase 2

È questoil momentodell’unità

I DATI UMBRI

Cinquemila contagima secondogli studi inglesisono molti di piùNucci a pagina 2

Miliani a pagina 3

Giove

La vita in zona rossaQui sono i marziania portarti la spesaLattanzi a pagina 4

Tragico incidente

Quarantenne muorenello schianto dell’autoa Ponte San GiovanniLa vettura ha sbandato e colpito un ostacolo a lato della stradaIl conducente è stato soccorso ma non ha retto alle ferite

A pagina 8

UN BEL GESTO

Un cittadinocompie gli annie dona mascherineagli agenti di poliziaScarponi a pagina 7

Nella difficile stagionedel virus, quando inballo ci sono le vite e

non le poltrone, le polemichedevono cedere spazio ai nobiliconfronti o, meglio, all’unità diintenti non solo dichiarati. E’ co-sì che il passo indietro assumeun valore morale e sociale. An-che nell’arena della politica, fi-nora troppo abituata a trasfor-mare tutto in scontro. Per cari-tà, questo non significa restarespettatori inermi dinanzi a falledel sistema, o non sostenere te-si anche antitetiche rispetto achi ci amministra e ha l’onere difarci uscire dall’emergenza e ac-compagnarci nella nebulosa Fa-se 2. Non significa tacere deimedici umbri che all’iniziodell’epidemia hanno denuncia-to il timore di diventare essi stes-si serbatoi inconsapevoli del vi-rus, o la paura per essere co-stretti ad andare in corsia senzasistemi di protezione adeguati.Fare il passo indietro vuol direnon approfittare di questo mo-mento per tornare ad esistere,ma riscoprire di essere capacidi offrire il proprio contributo oil bagaglio di esperienza, me-glio se da dietro le quinte. Giànon urlare o lanciare strali dal si-curo computer di casa sarebbeun bell’esempio. La grande sfi-da della ripresa sarà la cartina ditornasole di una buona politica.

Erika Pontini

C’è polemica

Fondi destinatiall’ospedaleda campoServe davvero?A pagina 5


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Il cardinale in visita al carcere di Capanne

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Cantamaggio in tv e con i balconi fioriti��

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Sbandata con salto di corsia sulla MarattanaIl conducente dell’auto scappa terrorizzato

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•• 2 DOMENICA — 19 APRILE 2020 – LANAZIONE

Perugia

PERUGIA

«Anche sulla vecchia Sars del2003 non si hanno ancora datistatistici certi, figuriamoci sepossiamo averne a due mesidall’inizio di questa crisi epide-milogica». Elena Stanghellini,docente di Statistica del Diparti-mento di Economia dell’Univer-sità degli Studi di Perugia, al mo-mento di calcoli sui potenzialicasi sommersi di Covid non neha fatti. «In questo momento sivedono tanti numeri, tanti dati,ma personalmente mi sembraprematuro azzardare ipotesi sui

potenziali contagiati. Si tratta discenari, di tesi che sono statecostruite in base a diverse ipote-si. L’importante è che non si ven-dano come la verità assoluta,perché tale non è. Una cosa chepossiamo dire – afferma - è chedopo 40 giorni di lockdown ilnumero dei contagi, anche sti-mati, si è abbassato. Ma la veradomanda è: sono sufficientiquesti numeri per farci ripartirein sicurezza o ci sfugge qualco-sa?»La Stanghellini, che è stata no-minata nell’Advisory Commit-tee dell’Istituto nazionale di Sta-tistica per procedere alla rileva-zione del Covid 19, si raccoman-da su un fatto: «Bisogna fare at-tenzione a come vengono co-municate le cose. Le faccio unesempio sulla questione dell’au-mento dei decessi: nelle primeotto settimane del 2020 in Italia

in verità ci sono stati 7mila mor-ti in meno rispetto al 2019. Sitratta quindi di fenomeni chehanno a che fare con fluttuazio-ni e un’analisi ben fatta deve te-nere conto di questi elementi.Quindi comunichiamo i numericerto, ma comunichiamo anchele incertezze». Rispetto ai tam-poni effettuati in Umbria, Stan-ghellini, spiega che «le personesottoposte a test non rappresen-

tano un campione casuale, masono dati per la gran parte fattidi persone con sintomi o di cate-gorie particolari come medici oanziani. In verità per avere nu-meri molti indicativi – continua -basterebbe un campione casua-le di 5/6mila persone. Se invecesono test ‘pilotati’ introduconodelle inevitabili delle distorsioniche hanno il loro peso».

M.N.

La professoressa Elena Stanghellini, docente di Statistica

di Michele NucciPERUGIA

Le stime sono le più diverse estabilire con precisione quantipotrebbero essere stati gli effet-tivi contagiati in Umbria o me-glio i casi sommersi legati al Co-vid, al momento appare compli-cato. Si possono solo fare ipote-si e tutte hanno un notevole gra-do di incertezza. Secondo l’Isti-tuto per gli studi di politica inter-nazionale (Ispi) la prevalenzadel virus nella popolazione italia-na è più vicina al 5 per cento e ilcalcolo viene fatto sulla basedel numero totale dei positivi edei morti fornito dalla Protezio-ne civile.Se applicassimo questa ipotesiin Umbria, vedremmo intantoche i decessi rappresentano at-tualmente il 4,2 per cento deicontagiati, ma l’Ispi ricorda chesappiamo che il tasso di letalitàplausibile per il Covid-19 in Italiaè in realtà stimabile in circal’1,15%. A questo punto si puòcalcolare il numero ipoteticodei casi sommersi in Umbriamoltiplicando i positivi (1.344)per 4,2 e dividendo poi per 1,15,

riportando la mortalità apparen-te al suo numero plausibile. Co-sì facendo si vede che il totaledei contagiati in Umbria potreb-be essere arrivato a quasi 4.900persone e che ora, dato l’altronumero dei guariti, si è quasi di-mezzato (circa 2.700). Ma ci so-no anche stime differenti: se-condo l’analisi dell’Imperial Col-lege di Londra (studio tra i piùaccreditati al mondo) «in Italiaal 28 marzo cumulativamente si

sono infettate 5,9 milioni perso-ne [tra 1,9-15,2 milioni], con untasso medio del 9,8% della po-polazione». Se quel 9,8% lo ap-plicassimo in Umbria saremmoa oltre 86mila persone contagia-te. Infine ci sono i dati reali, cheraccontano che le persone sot-toposte a tampone (e non il tota-le dei test che sono stati oltre22mila) sono state circa 15milanella nostra regione, con i positi-vi – pari a ieri a 1.344 – quindi pa-

ri all’8,8%, percentuale molto vi-cina a quel 9,8 dell’Imperial Col-lege. Ma proiettare questa per-centuale sull’intero territorio re-gionale appare comunque az-

zardato, in quanti i tamponi so-no stati effettuati quasi tutti supersone sintomatche e non suun campione casuale. Quantoal numero delle vittime. Moltiesperti in queste ore si affretta-no ad affermare che i morti concoronavirus siano molti di piùdei numeri ufficiali, ma in Um-bria il dato non appare affattocosì certo, anzi.L’Istat sta seguendo l’andamen-to in 15 importanti comuni um-bri, che comprendono realtà co-me Città di Castello, Foligno, Ba-stia, Marsciano e Amelia: benese si paragonano le morti dall’1gennaio al 6 aprile 2019, conquelle avvenute quest’anno nel-lo stesso periodo, si nota comel’incremento sia minimo. Dalle702 vittime di un anno fa, si èpassati a 714, con un aumentoneanche del 2 per cento. Se poiil confronto è nei 40 giorni dimarzo-aprile, la variazione cre-sce al 14%, mentre una settima-na fa era del 21 per cento. Direperò che questo sia il reale au-mento che si è verificato in tuttal’Umbria sarebbe sbagliato, poi-ché le variabili sono molte. An-che perché c’è un dato che rove-scia le carte in tavola, quello diCittà di Castello: da 191 mortidel 2019 (sempre gennaio-apri-le) si è scesi a 127. Quindi comesi nota la situazione è tutt’altroche scontata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I NUMERI

Il 50% dei malatiè già guaritoSoltanto ieri ben 67pazienti sono tornatiin buona salute

L’allarmeCovid-19: il bilancio

«E’ presto per i datiLe incertezze restano»Parla Elena Stanghellini:«Siamo soltanto a due mesidall’avvio dell’emergenza,prematura ogni valutazione»

Umbria, i contagiati sono almeno cinquemilaLe ipotesi dell’Ispi. Ma secondo l’Imperial College potrebbero aver toccato quota 86mila tra asintomatici e non ‘tamponati’

I DECESSI NON AUMENTANO

Il confronto sulnumero dei morti2019-2020 in 15comuni è in parità

IL «MISTERO» TIFERNATE

Città di Castelloha molti contagiatima quest’annomeno morti del 2019

Il numero dei guariti inUmbria continua acrescere: ieri ce ne sonostati 67, facendo salire iltotale al 559 eprovocando la discesadel numero deicontagiati, attualmente728. Ciò significa cheormai quasi la metà diquanti hanno contratto ilvirus ne sono usciti senzaconseguenze e tornandoin buona salute. Restainvariato il numero dellevittime(57) ma il calo deiricoverati è irrisorio: dei1.344 positivi attualmentesono 141 in ospedale (-1) edi essi 32 (+ 1) in terapiaintensiva. Copia non in vendita

•• 16 DOMENICA — 19 APRILE 2020 – LA NAZIONE

Terni

Si riaccende la vertenza SangeminiFuturo incerto e salari ridottiVerini: «L’appello dei lavoratorideve essere accolto. Da mesil’atteggiamento della proprietàè grave e inadeguato»

PROPOSTA LA CITTADINANZA ONORARIA PER BANDECCHI

TERNI

Per evitare contraccolpi all’eco-sistema la Cascata delle Marmo-re sarà aperta un’ora al giornocon rilascio dell’acqua alla mas-sima portata. «In relazione allepolemiche e agli allarmi solleva-ti su possibili rischi di compro-missione dell’habitat naturalefluviale nell’area della Cascata –osserva l’amministrazione co-munale – , a seguito della pro-lungata chiusura dovuta agli ef-fetti del Covid19, già da venerdìil getto è stato aperto a pieno re-gime per un’ora e così accadràtutti i giorni per i mesi di aprile emaggio. La decisione è statapresa di concerto tra i compe-tenti uffici comunali, la Regionee la Erg per scongiurare, in que-sta situazione di persistente in-certezza sulla riapertura del par-co e dunque del getto stesso,qualsiasi rischio di intaccare idelicati equilibri dell’ecosiste-ma. Il Comune già dallo scorso10 aprile aveva avviato una inter-locuzione con Erg per garantireuna selezionata apertura del get-to della Cascata. Non solo. Gli

stessi uffici comunali, nei giorniscorsi, hanno coinvolto anchel’Autorità di Bacino distrettualedell’Appennino centrale. Dalcanto suo la multinazionale haaffermato di aver sempre garan-tito il rilascio continuativodell’acqua anche nel periodo dichiusura del flusso ordinario, at-traverso tubi tarati, in grado disostenere la sopravvivenza de-gli ecosistemi fluviali esistenti».Soddisfatto il consigliere comu-nale Michele Rossi (Terni Civi-

ca) che aveva posto il problemadopo la morìa di pesci denuncia-ta sui social da alcuni cittadini.«Ho sollevato il problema con laconsapevolezza che stessi fa-cendo la cosa giusta – commen-

ta Rossi -. La Cascata delle Mar-more è un bene così preziosoper il nostro territorio, in terminidi ricchezza turistica, che nonci si può permettere il minimoerrore che possa danneggiar-lo». Ma non si placano le polemi-che sui canoni concessori idroe-lettrici, con il M5S che attacca:«Basta sfruttare Terni». In unalettera alla presidente della Re-gione, Donatella Tesei, il grup-po consiliare pentastellato affer-ma: «È arrivato il momento chesi rivedano i canoni concessoridi chi in un solo anno ha ricava-to dallo sfruttamento idroelettri-co della Cascata cifre che si ag-girano intorno ai 150 milioni dieuro.È arrivato il momento di averecoraggio ed immaginare un nuo-vo futuro per questo patrimo-nio». «La comunità ternana è inginocchio – si conclude nella let-tera –, questo virus sta rappre-sentando solo il colpo finale uti-le ad accelerare una caduta chesolo la volontà politica ed il co-raggio possono fermare. Non cisono altre strade. Terni rinascecon la sua Cascata o muore trale ciarle della politica».

Stefano Cinaglia

TERNI

Il peso degli ammortizzatori so-ciali, la riduzione dei salari, unfuturo che resta incerto: l’enne-simo allarme lanciato dai sinda-cati riaccende la vertenza San-gemini Acque Minerali (nella fo-to una manifestazione) e dà la«sveglia» alla politica. «L’appel-lo dei lavoratori della Sangemi-ni deve essere raccolto, al piùpresto, da tutti – afferma il depu-tato Walter Verini, commissariodel Pd umbro –. L’atteggiamen-to della proprietà, da mesi, ègrave e inadeguato. I salari so-no già fortemente colpiti, si ri-

schia di compromettere il doma-ni di tanti lavoratori e delle lorofamiglie. Abbiamo sentito la sot-tosegretaria al Mise, Alessia Mo-rani, che ci ha confermato la pie-na disponibilità del Governo adattivarsi da subito per favorireun rilancio industriale e produtti-vo, convocando il tavolo non ap-

pena sarà richiesto dai sindaca-ti. Ma è necessario che si muovaanche la Regione Umbria, titola-re delle concessioni delle ac-que minerali». Intanto si muovela Lega. «Non possiamo che sot-tolineare le nostre perplessitàsull’efficacia delle misure strate-giche del gruppo Acque Minera-li d’Italia per il rilancio del mar-chio Sangemini Amerino», cosìBarbara Saltamartini, presiden-te commissione Attività produt-tive alla Camera, e la senatriceValeria Alessandrini. «La vendi-ta di acqua minerale in Italia amarzo nel 2020 ha fatto registra-re un incremento superiore ai20 punti percentuali rispetto amarzo 2019 – aggiungono - . Da-ti che collidono con quanto piùvolte espresso dall’azienda inmerito alla diminuzione del fat-turato e che testimoniano evi-denti difficoltà di rilancio».

Cittadinanza onoraria per Stefano Bandecchi. E’ stataavanzata, a nome dei supporter rossoverdi, da TommasoMoroni, presidente della «Ternana Marathon», che harappresentato «Terni col cuore» in una skype-call.

Cascata, un’ora di apertura d’acqua al giornoPer Marmore una scelta obbligata finalizzata a tutelare un ecosistema a rischio. Prosegue la polemica sui canoni idroelettrici

La Cascata delle Marmore ha attratto negli anni un esercito di turisti

DECISIONE CONGIUNTA

C’è stata una lineacomune tra ufficicomunali, ’’Erg’’e Regione

TERNI

«Da questa pandemia, che pro-voca dolore, lutti e disastri, Ter-ni può trovare l’occasione propi-zia per completare il suo ruolodi ‘città europea dello sport’»,così Massimo Carignani, presi-dente onorario del Coni Um-bria, per decenni responsabileprovinciale. «Si cerchi di com-pletare gli impianti sportivi – so-stiene l’avvocato Carignani –,prosegua senza indugi e pasto-ie burocratiche l’iter per il Palaz-zetto dello sport da me, allorapresidente del Coni provinciale,reclamato sin dal 1998. Si appro-fitti del momento per risanare ilCampo-scuola di atletica legge-ra. Si eviti burocrazia per rimo-dernare lo stadio Libero Liberatie gli impianti sportivi di via Sa-botino, come da progetto dellaTernana Calcio, ringraziando

sin d’ora il presidente Bandec-chi. Si rilanci l’attività sportivanelle scuole, si ricreino i gruppisportivi scolastici valorizzandodiscipline come l’atletica legge-ra, la pallavolo, la pallacanestro,la pallamano, con incentivi mag-giori ai professori di educazionefisica. Si creino le premesse perle attività ludico-sportive con in-segnati idonei nelle scuole ele-mentari».«Siano rafforzate le eccellenzesportive già esistenti nel nostroterritorio – continua –, vedischerma, canoa, canottaggio, ti-ro con l’arco e tennistavolo. Ter-ni, con la sua posizione geografi-ca centrale, può divenire vera-mente un punto sportivo di inte-resse nazionale. Si rafforzino co-me un tempo le strutture territo-riali del Coni che hanno in Um-bria e Terni personale e capaci-tà idonei per coordinare questolavoro di rinascita. Il momento èquello giusto»

Coni Umbria, l’appello di Massimo Carignani«La città deve completare i suoi impianti sportiviSi vada avanti col progetto del Palazzetto»

IL VESCOVO

«San Valentinoci protegga»

TERNI – «Chiediamo aSan Valentino cheprotegga l’umanità, la suaTerni e la nostra Diocesidal coronavirus, cosìcome in passato haprotetto la società da altriflagelli», così il vescovoGiuseppe Piemontese,che ieri ha celebrato lamessa nella Basilica, allapresenza del sindacoLeonardo Latini. Sulsagrato della chiesa, ilpresule ha benedettoTerni e l’intera Diocesicon le reliquie delpatrono. «La pandemiache ci intimorisce ed ècausa di sofferenze,morte e povertà –sottolinea il vescovo – ,può costringerci ariscoprire alcuni aspettidella testimonianzacristiana trascurati».


Fondato nel 1865QuotidianoPolitico Economico Finanziario Normativo

€ 2,50 in Italia — Domenica 19 Aprile 2020 — Anno 156°, Numero 108 — ilsole24ore.com Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003conv. L. 46/2004, art. 1, C. 1, DCB Milano

Terza paginaIl carro armatodi Guicciardini

Guida rapidaI nuovi mutui tra tassie moratoria

Bankitalia: prestiti ok, poi trasferimenti diretti— P. 4 Atene contiene il virus, ma l’economia crollerà— P. 7 Ice: una piattaforma virtuale per salvare le fiere— P. 11

Sette secolidalla morteL’Allelujaeternodi DanteAlighieri

di Carlo Ossola —a pagina I

ArchitetturaGiardinaggiosui terrazziper ritrovareun po’ di vitaall’aria apertadi Fabrizia Villa —a pagina 16

Pescherie onlineUn mare frescoa portata di click di M.T. Manuelli —a pagina 17

di Daniele Conti —a pagina III

domenica

Lunedì

.lifestyle

Eliana Di Caro —a pag. 13

A tu per tuBenedetta TobagiLA LEZIONE DI MIO PADRE,MEMORIA PER I GIOVANI

IL VIRUS IN EUROPA

di Sergio Fabbrini

Andiamo subito al punto. Lapandemia indotta dal Covid-19 è destinata a creare, per la

sua magnitudine e per la sua natu-ra, diseguaglianze formidabili tra Stati (oltre che tra cittadini e gruppi al loro interno). Le risposte di policy dovrebbero neutralizzare, o almeno ridurre, quegli effetti. La tecnocrazia valuta le policies sulla base della loro congruenza intrin-seca, la democrazia deve invece valutarle sulla base delle loro con-seguenze (economiche, sociali e politiche). Giovedì prossimo si riunirà il Consiglio europeo dei capi di governo dei 27 Paesi mem-bri dell’Unione europea (Ue). Lì occorrerà fare emergere la consa-pevolezza sulle conseguenze dise-guali della pandemia. Mi spiego.

Una policy è la risposta ad un problema collettivo. Prima occorre definire quest’ultimo, poi si potrà scegliere il corso d’azione per affrontarlo. La crisi pandemica è una crisi simmetrica con effetti asimmetrici. È simmetrica in quan-to coinvolge tutti gli Stati membri della Ue (il Fondo monetario inter-nazionale prevede, per il 2020, un calo del Pil dell’Eurozona del 7,5 per cento), nessuno dei quali è responsabile per essa. La crisi ha però effetti asimmetrici in quanto alcuni Stati ne sono colpiti più di altri. Eppure, esponenti politici degli Stati dell’Europa del nord hanno subito cercato di riproporre, anche per questa crisi, il paradigma interpretativo dominante durante le crisi dell’euro e migratoria. Allora, quel paradigma disconobbe la natura esogena delle crisi, ricon-ducendole esclusivamente alle inadempienze endogene dei singo-li Stati (dell’Europa del sud).

—continua a pagina 13

LA PANDEMIAE QUEGLIEFFETTIDISEGUALI

L’IT ALIA E LA LIQUIDITÀ

di Marcello Minenna

I l dato del saldo debitorio Target2 (T2) di Banca d’Italiaa marzo 2020 ha toccato i

-492 miliardi di €, record ne-gativo assoluto accompagnato dal peggioramento più rapido mai registrato: -107 miliardi in un mese.

Il saldo T2 rappresenta il debito/credito di una banca centrale nei confronti delle ban-che centrali nazionali (BCN) dell’Eurosistema ed è una misura contabile aggregata dei flussi di liquidità da e verso l'estero. 107 miliardi hanno quindi lasciato il Paese, ma per dove?

Non è un caso che il saldo T2della Germania subisca a marzo un forte incremento, di circa +113 miliardi portando il credito della Bundesbank verso le altre BCN vicino ai massimi.

Storicamente in situazioni dicrisi (vedi l'autunno 2011) i saldi T2 di Italia e Germania si muovo-no in maniera speculare per via della fuga della liquidità verso “porti sicuri” (safe haven).

—Continua a pagina 12

MARZO 2020: 107 MILIARDIIN FUGA

LETTERA AL RISPARMIATORE

Alerion, M&Amarcia in piùper il businessIl gruppo, attivo nella produzione di energia elettrica eolica, affianca le acquisizioni alla principale strategia del crescita organica. Il Covid-19 schiaccia il prezzo dell’energia ma la società dice che anche alle attuali quotazioni ha margini di profitto.

Vittorio Carlini —a pagina 12

Sanità, 20mila assunti in un meseSperanza: «Ora più cure da casa»IL PIANO

L’obiettivo è una Sanitàin grado di migliorarel’assistenza sul territorio

In un mese il Servizio sanitarionazionale è riuscito a reclutare20.040 tra medici, infermieri ealtri operatori sanitari da invia-re nella trincea della battaglia alCovid 19. Un intervento ha con-sentito di recuperare quasi me-tà delle forze che aveva personegli ultimi dieci anni per effet-to dei tagli ripetuti. Il ministrodella Sanità, Roberto Speranza:ora più cure da casa.

Marzio Bartoloni —a pag. 6

ADDII 1949- 2020

Mancuso,il finanziereche risanavale aziende

Alessandro Graziani —a pag. 5

Pmi, la mina delle insolvenze Banche, rischio tensioni sociali Liquidità. Moratoria in vigore, ma rischi se la crisi si protrae. Crescono le morosità negli affitti dei negoziI sindacati dei bancari al Viminale: timori di disordini agli sportelli. Patuelli (Abi): l’Italia rischia un cataclisma

I ME RC AT I SC O MME T T O NO SULLA FO RZA AME RIC ANA

Maximilian Cellino e Morya Longo —a pag. 8

Wall Street recupera e batte l’EuropaPaola Dezza —a pag. 9

IL DOP O CR I S I

Case e uffici, così il Covid-19cambia il mercato immobiliare

I mancati incassi e l’impossibilità di fare fronte a obblighi contratti in tem-pi di normalità rappresentano una bomba a scoppio ritardato per le pic-cole e medie imprese. La moratoriainformale su chi non paga, infatti, nondurerà a lungo. Sul fronte immobilia-re inizia a delinearsi il problema del mancato pagamento degli affitti, con

in prima linea gli immobili accatastaticome negozi. I sindacati dei bancari, intanto, segnalano possibili criticità diordine pubblico agli sportelli. Il presi-dente dell’Abi, Antonio Patuelli: l’Ita-lia rischia un doppio cataclisma.

Elli, Serafini, Dezza —alle pagg. 2-3

FASE 2

Schiarita Governo-Regioni sulla possibilità di riaprire alcune flilere(a partire da made in Italy e cantieri)già dal 27 aprile. Si lavora a un pianoche tuteli comunque la salute. Pa-lazzo Chigi: niente allentamenti dadomani. Fiammeri —a pag. 2

Made in Italy e cantieri,prime riaperture dal 27Schiarita Governo-Regioni

Palazzo Chigi: prioritariala tutela della salute, esclusoun allentamento da domani

Rogari e Trovati —a pag. 5

Il 22 nuovo deficitArriva il Def che archivieràle clausole Iva

70la dote (in miliardi) per le coperture del decreto Aprile

CARLO ALLEGRI/REUTERS

Lina Palmerini —a pag. 2

QUI R I NA LE

Mattarellae il timoredi una crisipriva di sbocchi

IL RIC O RDO

Il maestroGuarino,europeistariformista

di Paolo Savona —a pagina 5

Salvatore Mancuso, manager finanziario e fondatore del fondo Equinox

Il rimbalzo. Wall Street ha recuperato il 55,5% di quanto perso a inizio marzo tornando sui livelli di agosto 2019

2874,56

+55,5%+55,5%

Cadutada picco19 febbraio

Cadutada picco19 febbraio

-33,9%-33,9%3386,16

RecuperoRecuperoRecupero

19 febbraio 2020 17 aprile17 aprile

23 marzo23 marzo

19 febbraio 2020

Edizione chiusa in redazione alle 22.30


Domenica 19 aprile 2 02 0 – Anno 12 – n° 108 e 1,80 – Arretrati: e 3 ,0 0Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

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a 1,80 - Arretrati: a 3,00 - a 12,00 con il libro “La svendita di Autostrade”

Funeral Party

» MARCO TRAVAGLIO

S iccome per scrivere ser-vono le mani, adotto unpaio di accorgimenti per

non tenerle impegnate h24 a fa-re gli scongiuri: guardo meno tvpossibile e, appena arriva il Sa-vonarola di turno a ricordarmiche devo morire, la fine del mon-do è vicina, è tutto sbagliato etutto da rifare, metto un film diTotò o di Sordi; non potendo e-simermi dalla lettura degli altrigiornali, alterno le lugubri apo-calissi che invadono ogni pagi-na, inclusi lo sport e il meteo, conalcuni ritagli di buone notizieche conservo a mo’ di amuleto.Lo studio dell’Imperial Collegedi Londra pubblicato su Lancet,che già il 31 marzo calcolava in40mila le vite umane salvate inItalia dalle misure del governo(su 60mila in tutt’Europa). Gli e-logi dell’Oms e della Ue al gover-no Conte per la reazione ai primicasi di coronavirus, poi copiatada quasi tutti gli altri. RanieriGuerra dell’Oms che riconosceal governo italiano, diversa-mente da molti altri, il merito diseguire gli scienziati. I datidell’Inps, che dopo il crollo delsito il primo giorno, versa in bre-ve tempo i 600 euro alla granparte degli aventi diritto, in unPaese sgarrupato che di solito,per queste operazioni, impiegamesi. La ricerca internazionalepubblicata l’altroieri su Co n-densed Matter, che usa la fisicaquantistica per calcolare il fat-tore di successo dei provvedi-menti adottati dai vari Paesi ecolloca quelli italiani subito die-tro Cina e Sud Corea e davanti alresto del mondo.

Piccole soddisfazioni per chiha sempre sostenuto che questofosse il peggior governo possibi-le a eccezione di tutti gli altri. Eche Conte non fosse né Cavour,né De Gasperi, né Churchill, maneppure il pirlacchione che ve-niva descritto dal Giornale Uni-co. Questo non ci impedisce disegnalare gli errori del governo:di comunicazione (scarsa, a di-spetto di chi la ritiene eccessiva)e di sostanza (ritardi e sottova-lutazioni nella fase iniziale, con-flitti d’interessi nei comitati tec-nici, nell’App del tracciamento enei test sierologici, timidezzacon le Regioni più sediziose).Ma ci aiuta a restare ancorati al-la realtà: quella di un Paese go-vernato, almeno a Roma, da per-sone perlopiù perbene e con latesta sul collo, che ci hanno e-vitato la catastrofe (pressochécerta con i cazzari che voglionola testa di Conte) e accompagna-ti in poco tempo fuori dall’e m e r-genza (al netto dei dati di Lom-bardia e Piemonte), con qualchesperanza anche per la Fase 2. Diquesta realtà oggettiva non c’ètraccia nella narrazione politi-co-giornalistica dominante, im-prontata al più lugubre FuneralParty. Ti dicono che siamo peg-gio della Cina, poi si scopre chela Cina s’è scordata qualche de-cina di migliaia di morti.

SEGUE A PAGINA 24

B ols onaro approfitta del virus per aumentare il saccheggio dell’A m a z z on i acol via libera a disboscatori e cercatori d’oro. Che cont a g i a no pure gli indios

Cabina di regiaConte convincele Regioni: fase 2uguale per tutti

q DI BATTISTA A PAG. 11

Pa r te c ip ateNomine: i 5 Stellemai anti-Descalzi,pochi nomi nuoviq DI FOGGIA E TECCE A PAG. 10

FEDERICA SCIARELLI

“Alle voci su di meal Tg1, impazzìil mio telefonino”

q FERRUCCI A PAG. 20 - 21

GAMBOA RICORDA

Una notte a Triestecon Sepúlvedae Vittorio Gassmanq SANTIAGO GAMBOA A PAG. 22

La cattiveriaBerlusconi dalla CostaAzzurra: “G ra z i ealla tecnologia rimaniamoin piena attività”. Ora hala pompetta elettronica

WWW.FORUM.SPINOZA.IT

IL RAPPORTO INAIL Consegnato al governo già il 9 aprile

Ecco chi può riaprire e come(dopo App e piano trasporti)p Il documento elenca igradi di rischio: esposizione(la probabilità di entrarein contatto con positivi),

prossimità (difficiledistanziamento sullavoro), aggregazione(possibilità di contatticon soggetti terzi)

q PALOMBI A PAG. 5

Mannelli

“FASE2 IN LOMBARDIA: SOLO SLOGAN:NIENTE MEDICINA TERRITORIALE,

POCHI TAMPONI E DATI INCOMPLETI”“IL 12.4 LO STAFF DEL GOVERNATORE

DEL PIEMONTE RIFIUTÒ I RINFORZIOFFERTI DA ROMA E ORA LI CHIEDE”

I MEDICI CONTROFON TA NA& C I R IO

q CASELLI E RONCHETTI A PAG. 2 - 3

» IL PROF MASSIMO

Un solo Galliper tuttii pollai tivù

» SELVAGGIA LUCARELLI

Il direttore del Diparti-mento di Scien-

ze Biomedichee Cliniche L.Sacco è la verar i v e l a z i o n emediatica diquesta triste fa-se storica. Conquell’aria di vaga insof-ferenza nei confrontidell’intervistatore, delledomande poste e con lesue risposte tranchant eil ghigno beffardo di chipiuttosto che darla vintaal virus farebbe da caviaumana pure a un vaccinocreato da Red Ronnie.

A PAGINA 15

Di Battista (M5S)“Mes, l’Italia dicano: senza di noila Ue non c’è più”

q DE CAROLIS E ZANCA A PAG. 4

De Magistris“Un bluff il modellolombardo, peròDe Luca è sadismo”

q FIERRO A PAG. 8

Studio CambridgeCovid19 era in Cinada settembre, forseda quel laboratorio

q MILOSA A PAG. 9

POLITICA E CONTAGILA GRANDE GUERRA

DISASTRO AMBIENTEPEGGIO DEL VIRUS

PANEM ET CIRCENSESRIAPRIRE IL CALCIO?

q LUCA MERCALLI A PAG. 13q FURIO COLOMBO A PAG. 13q ANTONIO PADELLARO A PAG. 12

q IURILLO, LILLO E MASSARI A PAG. 6

I PRODUTTORI ESCLUSI DAL BANDO

“Il test-sangue cerca sologli immuni e non i malati”

q A PAG. 2 - 3

ARRIVA IL PORTAVOCE DEL LEADER

Salvini commissaria Attilioe mette la sordina a Gallera


di Francesco Manacorda

Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Carlo Verdelli

U n lavoratore su due in Italia oggi è fermo e chiede aiuto.

Il conto della crisi economica da coronavirus è questo. ● a pagina 2

Piano del governo per regolarizzare 200 mila migranti destinati all’agricoltura

di Bocci e Cuzzocrea● a pagina 6

Il caso Lombardia

Le interviste

Il cardinal Ravasi:“Dopo il trauma

è tempo di rinascita”

Altan

i servizi ● da pagina 2 a pagina 23

Un lavoratore su due

chiede aiuti subito

Domenica 19 aprile 2020 Oggi con L’Espresso

La fase 2

Il 4 maggioprime riaperture ma solo nelle areea minore rischio

Numeri shockNelle residenze

per anziani7 mila contagiati

In edicola

Animali e pianteMandateci le foto

L’editoriale

Quellabruttabestia

che è l’Io

di Eugenio Scalfari

di Francesco Merlo● a pagina 21

Fuksas: “Una letteraa Mattarella

per ridisegnare l’Italia”

di Paolo Rodari● alle pagine 32 e 33

Il commento

Il conto (salato)del coronavirus

Cassa integrazione e bonus autonomi per undici milioni e mezzo di italiani.Stanziati 8 miliardi. Ma bastano per due mesi. Monti: “Conte dica la verità al Paese”

Nella regione che vuole ripartire a tutti i costi e nella Milano che vuole riaprire le cose non vanno tanto bene. Anzi, vanno male. Ba-stano le cifre: 15.546 contagi, a Mi-lano e provincia, 2.433 morti certi-ficati per coronavirus. Ieri un al-tro numero: 7.252 malati accertati nelle case di riposo lombarde, 2.273 in quelle di Milano e provin-cia, che è quella ora messa peg-gio, persino rispetto a Bergamo, con i suoi 10.629 contagiati. Solo nel Comune di Milano i casi accer-tati da febbraio a ieri sono stati 6.421, ma il grosso è il sommerso.di Alessandra Corica, Zita Dazzi Luca De Vito e Brunella Giovara

● alle pagine 10 e 11

Q uesta settimana piena di

sconvolgimenti politici, economici e giuridici per la pestilenza mondiale ha portato con sé ulteriori aggravamenti di cui i giornali, a cominciare dal nostro, si sono ampiamente occupati. Non sembri strana la decisione da me presa in accordo con il nostro direttore Carlo Verdelli di lasciar da parte questi argomenti e personalmente occuparmi invece di un tema del tutto diverso: ciò che io concepisco come la sostanza dell’Essere umano. Ho scritto molte volte su questo argomento. In realtà non è affatto estraneo alle vicende politiche che si succedono da molti mesi in tutto il mondo. In gran parte esse dipendono dal soggetto che siamo, da quando la nostra specie esiste e quindi da milioni di anni. Io ho più volte affrontato questo tema ma lo avevo messo da parte in questi ultimi mesi perché mi sembrava troppo remoto rispetto al coronavirus. ● a pagina 31

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però rassicurare che nessunovuole il ritorno all’austerity opensa a una “troika” per chi u-tilizzerà il Mes. Alla vigilia dal-la videoconferenza di giovedìdei leader Ue, il commissarioUe all’Economia condivide lesue riflessioni in un’intervistacon Avvenire. «Entro l’estate ilFondo per la rinascita».

■ Editoriale

Saggio regolarizzare chi vive e lavora qui

FAR PIÙ SANOIL DOMANI

MARCO TARQUINIO

i siamo ripetuti sino alla nauseache “tutto cambierà” a causa dellapandemia. E che la sfida, d’ora in

poi, è quella di cambiare le cose inmeglio: più salute, più giustizia, piùrispetto. Sì, più rispetto: per tutti e tra tuttii popoli, tra di noi e nel nostro rapportocon la natura che ci ha drammaticamentericordato di essere, alla fine e perprincipio, più forte di qualunquetecnologia, umana e disumana. Non tuttoè fermo, ma basta dare una rapidaocchiata allo stato delle nazioni e delmondo per capire che purtroppo non cistiamo muovendo nella giusta direzione.C’è ancora modo e tempo (non molto,però) per correggerci. E c’è qualcosa, quiin Italia, che si può mettere in cantieresubito e non richiede investimentimiliardari, ma solo onesta volontà disgombrare un bel po’ di ombre dalla vita edalle attività del Paese.Si tratta di riconoscere che persone elavoratori di origine straniera ora,appunto, ridotti legalmente a ombrehanno invece volto e corpo, chiari diritti echiari doveri. Si tratta, insomma, di dareregole e status, controlli e e garanzie a chivive e lavora nell’irregolarità. Parliamo dicirca 600mila donne e uomini (metto ledonne per prime non solo e non tanto percortesia, ma perché sono la maggioranzadelle persone di cui stiamo parlando). Qualcuno già parla di “sanatoria”, magaristorcendo naso e bocca come se si stesseconfezionando un regalo per personaggiche non lo meritano. E c’è chi si èpremurato di far partire il solito ritornellocontro il “clandestino” che ruberebbe illavoro agli italiani e va sbattuto fuori dalBel Paese. Ma vale la pena di ragionareappena un po’ e di aprire gli occhi sullarealtà italiana degli “irregolari” di originestraniera, esercizio virtuoso e soprattuttoutile, al quale più d’uno – con particolareefficacia Andrea Riccardi – ha invitatonella settimana che ci sta alle spalle. Se aragionare si prova per davvero, se simettono da parte slogan e invettived’occasione, si arriva presto allaconclusione che siamo davanti a unapassaggio necessario.Stiamo parlando, infatti, di bracciantiagricoli necessari ai nostri campi, diautotrasportatori che portano le mostremerci, di muratori e manovali impegnatinei nostri cantieri. Stiamo parlando di unvero esercito di badanti e collaboratricifamiliari, donne che abitano e servonol’intimità delle nostre famiglie. Sul serioqualcuno pensa che per ripartire colpiede giusto dopo il blocco dacoronavirus si possano lasciare tuttequeste persone e la loro opera nel “nero”,ai margini e fuori dalle regole e dalletutele – anche sanitarie, ovvio – poste agenerale presidio? Per davvero qualcunoritiene che di loro si possa fare a meno?C’è solo da riconoscere una realtà. C’è dacurare una ferita aperta. E, sì, c’è da farpiù sano il domani di tutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

C

LʼANIMAE LA CETRA/4

SRI LANKA, UN ANNO DOPOLe stragi in chiesacaccia ai colpevoliVecchia a pagina 20

Capire il peso di Dio(e la gloria dellʼuomo)Luigino Bruni a pagina 3

LAVOROUn morto in cantierenonostante lo stopServizio a pagina 20

■ Agorà

IDEEIn quarantenacon il “Signore”di Tolkien

Marzella a pagina 22

TEATROI cento annidi TedeschiAddio a Fantoni

Calvini e Mussapi a pag. 24

CALCIODa Pizzul a Pardo,linea alle vocidella Domenica

Castellani a pagina 25

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ANNO LIII n° 941,50 €

Domenica 19 aprile2020

Domenicadella DivinaMisericordia

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rriva il momento in cuibisogna fare le puliziegenerali. Sono quelle della

nostra mente. Siamo abituati adaccatastare nello sgabuzzino deipensieri tante di quellecianfrusaglie che diventa poimolto difficile trovare quello che ciserve. Per non parlare dei pensieriormai svuotati di senso, e cheteniamo per nostalgia o semplicepigrizia. Se potessimo raffigurarciil nostro cervello come unripostiglio, molto facilmente loritroveremmo stipatoall’inverosimile di cose che non ciservono più. Se lo concepissimocome un frigorifero, quasi con

certezza lo troveremmo pieno dicibo scaduto. Allora, pulizia!Creiamo spazio liberandoci di tuttii pregiudizi che nel tempo si sonoformati. I pregiudizi non sono maiutili. Sono estremamente dannosi.Ci mostrano un mondo che nonesiste se non nella nostra testa.Anche la stessa parola ce lo dice:"pregiudizio" vuole dire "giudiziodato prima". Ma prima è semprepassato, e noi viviamo solo nelpresente. Per essere liberi, ipregiudizi vanno dunque buttatiimmediatamente nella spazzatura,e visto che si riformano con unacerta facilità, occorre tenerli sottoosservazione costante. Senzapregiudizi ossigeniamo la nostravita e la rendiamo più libera, piùvera e aperta al Mistero.© RIPRODUZIONE RISERVATA

A

Aldo Nove

Malebolge

Pulizie generali

Veneto e Lombardia continuano a spingere, il Sud reclama più prudenza. Confindustria avverte: soffre un’azienda su due

Alla prova di maturitàBabele regionale sulla riapertura. Conte: la data resta il 4 maggio, ci sarà un piano nazionaleLieve miglioramento nei dati del contagio. Scuola, esame di Stato orale e con commissari interni

IL FATTO

Riapertura graduale a par-tire 4 maggio, Conte noncede alle sollecitazioni divaria provenienza e spin-ge per linee guida nazio-nali. Alcuni settori potreb-bero partire prima, perchépiù urgenti o meno im-

pattanti sulla sicurezza.Misure anche minime, pergli orti, i parchi, la manu-tenzione degli stabilimen-ti balneari finalizzata so-prattutto alla sicurezza, lapratica dello sport indivi-duale. Altre più complesse

sono allo studio, come lariapertura di bar e risto-ranti e dei diversi settoridel commercio. E c’è poitutta la partita delle filiereproduttive, si continua aparlare di moda, settoreautomobilistico ed edilizia

da far partire per primi. In-tanto i governatori scelgo-no il fai-da-te e le Regionivanno in ordine sparso.C’è chi, anche prima del 4maggio, data di scadenzadel “lockdown”, vorrebbeallentare le maglie dell’i-

solamento, aprire ad alcu-ne attività, e chi invece no.Sul fronte dei dati del con-tagio, ancora 482 mortima ulteriore flessione diricoverati e contagi.

Paolo Gentiloni

«Entro l’estate un fondo da 1.500 miliardi. Il Mes non porta la Trojka»

Gentiloni: Europa e Italiadavanti al bivio decisivo

L’INTERVISTA

IMMIGRATI Si studia un emendamento per circa 600mila

Regolarizzazioneora necessaria

Il governo lavora a un provvedimento di regolarizza-zione degli immigrati da inserire nel prossimo decretoaprile. Una misura mirata soprattutto sulle necessità delsettore agricolo, che ha forte carenza di manodopera,ma motivato anche da ragioni sanitarie e di sicurezza.

IL COMMENTO

Niente saràcome primaTutto sarà

come primaDANIELE MENCARELLI

A pagina 3

■ I nostri temi

LA REALTÀ E LE STORIE

Perché il teatroci è necessarioProprio adessoe proprio qui

Primopianoa pagina 7

INCHIESTA

Primo allarmeil 22 gennaioma fu riscritto

Birolininel primopiano a pagina 8

BRASILE

Bolsonaroil negazionistanon s’arrende

Capuzzinel primopiano a pagina 13

ALIMENTAZIONE

Riso e grano:rischio rincariper i poveri

Viananel primopiano a pagina 12

LA CHIESA

Non si fermail sacrificiodei sacerdoti

Ognibenenel primopiano a pagina 14

GIACOMO PORETTI

Con alcuni amici ho preso u-na sala a Milano. Poi il virus...

A pagina 3

Primopiano alle pagine 4-19

Primopiano a pagina 6

GIOVANNI MARIA DEL RE

Attenti a evitare che la crisi la-sci vincitori e perdenti, l’Eu-rozona non potrebbe soppor-tarlo. È un chiaro monitoquello che lancia Paolo Gen-tiloni: un’intesa sul Fondo diripresa e i titoli comuni per fi-nanziarli sono anche nell’in-teresse dei Paesi del Nord,Germania in testa. Non senza


Lo studio di Confindustria Emilia

Solo lo 0,2% dei contagiè avvenuto in fabbrica

L’iniziativa del Comune fallisce

I supermercati rifiutanoi buoni spesa della Raggi

ROBERTO ALESSI direttore Novella 2000Ô a pagina 15

AZZURRA BARBUTO

Sono una coppia da 30 milioni diseguaci soltanto su Instagram, duecuori ed un super attico in zonaCi-ty Life a Milano, un figlio, Leone, euna cagnolina,Matilda, il tutto cor-redato da alcune migliaia di jeans,

scarpesportiveedeleganti, giubbot-ti di pelle e borse griffate. C’è chi liconsidera un prodotto passeggerodei tempi, sebbene le mode passi-no di stagione in stagione ed essirestino, e c’è chi sostiene che sianogiovani viziati e superficiali (...)

segue Ô a pagina 20

VITTORIO FELTRI

Stupefacente il titolo de la Re-pubblica di ieri: “Italia, quantafretta”.Dopoduemesidideten-zioni, cosa mai successa a me-moria di vivente, mi sembranormale che i reclusi ne abbia-no piene le scatole, non tantodi starebarricati tra lemurado-mestiche, quanto di non poterlavorare e guadagnarsi il paneche inizia a scarseggiare. Qui alNord in particolare la gente èimpaziente: non riscuote più lostipendio, i piccoli risparmi fa-miliari si sono esauriti, ovvioche punti a riprendere le pro-prie attività, questione di so-pravvivenza.Nonsi trattadicorrere instra-

daasuonare ilmandolino,ben-sì di tornare in fabbricapur contutte le protezioni che evitinonuovi contagi. Tra l’altro, in va-ri Paesi flagellati quanto il no-strodal virus si è ricominciatoosi sta ricominciandoaprodurresotto la spinta della necessità.Non si capisce per quale moti-vo i compatrioti debbano esse-re accusati (...)

segue Ô a pagina 8

MASSIMO COSTA e LORENZO MOTTOLA Ô a pagina 6

La clausura giovaai vecchi amori

Il «me ne frego» di Conte

Prima gli immigratiGli italiani si arranginoIl governo molla migliaia di connazionali all’estero che vogliono tornareIn compenso ha pronta la legge che regolarizza seicentomila clandestini

ATTILIO BARBIERI

I contagi sul luogo di lavo-ropossonoessere ridotti alminimo. Lo dimostra unaindaginecondottadaCon-findustriaEmiliaAreaCen-tro, cui aderiscono (...)

segue Ô a pagina 10

FAUSTO CARIOTI

Di tutti i modi in cui la sini-stra e la tecnocrazia provanoa imporre l’immigrazione dimassa ai popoli europei re-calcitranti, quello della con-venienza economica è il piùinfame. Considera gli immi-grati alla stregua di schiavi,utili solo a portare profitto aibwana bianchi, e inganna gliautoctoni,promettendo il fal-so.Ci hanno provato, e ci ri-

proveranno, con la storia deicontributi previdenziali(«Senza l’apportodeimigran-ti il sistema (...)

segue Ô a pagina 3

RENATO FARINA

«Sapete che cosa ti rispondia-mo (poco) caro governo di Ro-ma, visto che ti comporti dastraniero?Ci teniamoquella fet-ta di contributi che versiamo insovrappiù. Doveva essere unprovvedimento temporaneo,giustificato dalla crisi finanzia-riadel 2008, e,noi cheabbiamolo statuto di autonomia specia-le, accettammo. (...)

segue Ô a pagina 5

Fedriga: ora basta

Il Friuli non pagail pizzo a Roma

Addio Roma

Senza frettama il Nordse ne andrà

Formigoni: quante balle per infamarci

«Vi racconto io la veritàsulla super sanità lombarda»

Perché Zingaretti non viene accusato?

Il Lazio manda i suoi infettinelle case di riposo regionali

Ferragni e Fedez campioni di generosità

La coppia più bella del mondo

DANIELA MASTROMATTEI

«Vorrei fosse chiara unacosa: nessuno pensasse difare il furbo sui buoni spe-sa, perché vi becchiamo.Facciamo controlli moltoscrupolosi (...)

segue Ô a pagina 9

Alta portineria

PIETRO SENALDI Ô a pagina 7

Occhio alla Costituzione

Come fareper cacciareil premierZEUS

Lapolitica è un sistema so-ciale anomalo: più uno èscarso, più dicono che èbravo.Così lapubblicaopi-nione ideologizzata (pernondire schierata),daTra-vaglio alla Gruber, cerca diconvincerci che nella ge-stione dell’epidemia il Go-verno ha fatto bene, oquantomeno non ha fattomale. (...)

segue Ô a pagina 4

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Chiesto anche agli infermieridi riusare le poche che ci sonoper coprire il flop della Regione

Nella disperata ricerca orafirmati contratti di fornituracon imbianchini e strane spa

Il diario In questo inferno della pandemia,c’è una foto chemi è rimasta nellamente. Sono Giorgio e Rosa, spo-

sati da cinquant’anni, che si rincon-trano in un ospedale di Cremona inquanto lui era stato ricoverato e,quindi, erano separati. Si sono riab-bracciati in corsia. Lui ha 77 anni,lei 74 e rappresentano un’immaginedi speranza, non solonei sentimenti,ma nel fatto che, i medesimi, posso-no combattere qualunque coronavi-rus.Mi fanno tornare inmente,Gior-gio e Rosa, i tanti, i troppi anzianiche hanno perso la vita per que-sto virus. Mi consola solo pen-sare che una fabbrica di Po-mezia, ha annunciato abreve test per il vaccino.

Troppi contagiati

Campagnano diventauna «zona rossa»

Gobbi a pagina 15

Per il dopo Conte è già sfida tra Colao eDraghi

La quarantena degli italiani

Sesso, vino e sigariA casama con tutti i vizi

Lenzi a pagina 4

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Il TempodiOshø

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La strategia del governo

Sì alla corsettama da soliFase 2 sempre più vicina

DI FRANCO BECHIS

Dato che mancavano mascherine permedici e infermieri nella sanità lazialebisognava usarne il meno possibile.

Non c’erano perché nessuno ci ha pensatoper tempo, e quando troppo tardi la RegioneLazio guidata daNicola Zingaretti si èmossaha indetto una gara da oggi le comiche (...)

Barbieri a pagina 5

LOSCANDALODELLEMASCHERINE

Zingarettiscaricasuimedici

Il commercio prova a ripartire

ARoma proprio i cinesiaprono i negozi per primi

Biafora a pagina 23

Segue a pagina 2

••• Caso mascherine fantasma a parte, con isuoi strascichi di veleni politici, c’è anche unaltro caso che rischia di esplodere nel Laziodopo la Lombardia e la Toscana. Quello deitamponi che si potevano fare e la cuimancan-zaha effetto sulle Rsa. I privati erano disposti afarli, ma la Regione rifiutò perché troppo cari.

Magliaro a pagina 14

Domenica della Divina Misericordia

I privati pronti a fare i test anche nelle Rsa.Ma la Regione Lazio disse no

Verucci a pagina 17

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2.024.000 Lettori (Audipress 2019/III)

Anno 162 - Numero 108 QN Anno 21 - Numero 108

DOMENICA 19 aprile 2020 FONDATO NEL 18591,60 Euro www.lanazione.itFirenze

La prima ballerina: dura stare lontana dal teatro

Martina e la Scala chiusa«Ora danzo in salotto»Belardetti a pagina 15

Il reggente dei 5 Stelle

Crimi: prima la sicurezza«E Conte non si cambia»Marmo a pagina 9

LA CASA È PICCOLAPER NOI

Pressing delle regioni: riaprire tuttoI governatori vogliono far ripartire aziende e sport all’aperto. Il premier però frena, si teme una seconda ondataSondaggio: un italiano su due stanco del lockdown. I contagi sono stazionari. Guida ai test: i costi e come farli

FAMIGLIE IN ISOLAMENTO COSTRETTE IN POCHI METRI QUADRATIE C’È CHI GIÀ PROGETTA LE ABITAZIONI DEL DOPO VIRUS

G. Rossi a pagina 12

Servizi, Brambilla e Notoda p. 2 a p. 17

Firenze

Orari diversificatiIl piano Nardellapiace alle aziendePieraccini in Cronaca

Firenze

Tornata a casala famigliabloccata a DubaiPlastina in Cronaca

Firenze

Test ‘drive in’Si parte martedìMille pazientigià in attesaUlivelli in Cronaca

DALLA CITTÀ

Agnese Pini

E dunque è così: siamostati bravi, abbiamoimparato a stare a ca-

sa e a stare in coda, a metterela mascherina e a rinunciare aiparchi giochi, perfino i podistihanno imparato a sgambettarevicino casa, e i bambini a la-mentarsi il meno possibile. Ab-biamo fatto i cori dai balconi,messo gli striscioni alle fine-stre, disegnato arcobaleni,composto poesie, sfornato mi-lioni di pizze, rinunciato allabrioche del mattino eall’espresso macchiato, abbia-mo dimostrato di essere fidu-ciosi e pazienti e generosi, infi-ne ci siamo riscoperti tutti – cia-scuno di noi negli occhi dell’al-tro – un Paese migliore di comei cinici, gli sciacalli, i disfattistie gli invidiosi dipingevano.

Quando serve chiarezza

Siamo il Paesedelle task forceE nessuno decide

Segue a pagina 5

E Gucci riapre il laboratorio creativo

Tremila aziendedella Toscanamordono il frenoServizi alle pagine 3 e 5

Il potere, la vita e la fragilità

Lotti è guarito«E ora guardoall’essenziale»Caroppo a pagina 8

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L’infezione rallenta e calano i ricoveri in terapia intensiva ma la comunità scientifica resta prudente: un errore accelerare ora

Le Regioni: riapriamo il 27. Conte dice noIl premier conferma la chiusura fino al 3 maggio e prepara un piano a scaglioni. Nuovi contagi, allarme Piemonte e LombardiaLe liti Pd-M5S preoccupano il Quirinale che teme una crisi al buio. Le imprese Usa chiedono i danni a Pechino per l’epidemia

Malagò “Sport senza scudetti?È un segnale chiesto dalla gente”INTERVISTA DI PAOLO BRUSORIO — PP. 26-27

Visti da vicino Amis, l’ateo scomodoche non esclude l’esistenza di DioANTONIO MONDA — P. 21

La chiesa del cimitero cittadino di Bergamo senza bare. Nella foto sotto la stessa chiesa, un mese fa, piena di feretri

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Calcio Il mercato non si fermaLe mani della Juve su ChiesaMATTEO DE SANTIS E GIANLUCA ODDENINO — P. 27

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LIBERAREENERGIEDAL BASSO

L’EX PORTAVOCE DI SANT’EGIDIO

Marazziti: nelle Rsaha vinto il businesssulla vita degli anzianiMARIA ROSA TOMASELLO — P. 7

TWITTER GIORGIO GORI

CHIARA BALDI

Se anche il contagioallarga il gender gap

LE CONSEGUENZE DEL VIRUS

FLAVIA PERINA

Bergamo torna alla normalità. Ieri il sindaco Gori ha po-stato sui social la foto della chiesa del cimitero cittadi-no senza più neanche una bara. «Questa chiesa che

per settimane è stata occupata dalle bare di tanti nostri con-cittadini e che oggi appare finalmente vuota, è l’immagine che più dà idea di aver superato la fase più difficile. E che ci fa continuare a sperare», ha commentato il primo cittadi-no. Nelle ultime settimane avevano fatto il giro del mondo le foto delle camionette dell’Esercito che portavano fuori da Bergamo le bare dei morti perché nei crematori di tutta la provincia non c’era più posto. – PP. 6-7

«Con il Covid, le misure di sicurezza e il bisogno di manodopera nei

campi si apre una finestra di oppor-tunità per l’immigrazione: adesso o mai più». Non è per ottimismo che l’indomita Emma Bonino alza la voce dalla reclusione domesti-ca. L’ex ministro degli Esteri del go-verno Letta pensa alla Libia e, am-mette, c’è poco da gioire. Ma, ci piaccia o meno, il virus ha piallato il presente come il rasoio di Occam e si deve ripartire. Da noi, dallo spa-zio intorno, dallo straniero che, in-visibile, lo abita. – P. 10

MAURIZIO MOLINARI

Bonino: migrantiregolarizziamochi lo ha chiesto

ALAIN ELKANN

Severino: è l’occasioneper ripartire da zero

La pandemia Covid 19 è una cri-si globale e in quanto tale sta modificando i rapporti fra gli

Stati, innescando dinamiche inatte-se e ponendo quattro interrogativi dalle cui risposte dipende la defini-zione di quello che sarà il nuovo as-setto internazionale.

Il primo, e più cruciale, dubbio ri-guarda l’equilibrio di forza fra Usa e Cina perché si tratta delle due po-tenze che già prima della pandemia erano in lizza per la leadership glo-bale, duellando tanto sul commer-cio che sulla sicurezza. Al momento la pandemia sembra indebolire en-trambe. La Cina è la Nazione da do-ve il virus si è originato, non ha sapu-to prevenire la diffusione del conta-gio sul Pianeta e dunque, nonostan-te i risultati positivi nella lotta al Co-vid 19 in patria e gli aiuti che sta in-viando all’estero, ha perduto una parte importante della credibilità a cui affidava l’ambizione a guidare la globalizzazione. Gli Stati Uniti da parte loro sono stati colti di sor-presa da una minaccia che già ave-va investito l’Europa e, nonostante un’imponente mobilitazione di ri-sorse, sembrano al momento la na-zione più colpita - dal punto di vista economico e sanitario - sollevando dubbi sulla capacità di mantenere la leadership globale quando la pan-demia sarà passata. Il secondo inter-rogativo riguarda il tentativo di Ci-na e Russia di far implodere l’Occi-dente: le “interferenze maligne”, come le definisce la Nato, sono in corso almeno dal 2016 e continua-no durante la pandemia.

Una volta si sarebbe parlato di ottimismo del-la volontà: è quello che spinge a immagina-re la fase due della pandemia Covid-19 co-

me un’opportunità di cambiamento, consentita anche dalle inaspettate possibilità di spesa e inve-stimenti.

LE IDEE

P er ripartire dopo l’emergenza coronavirus, ragiona Paola Severino, avvocata, ex mini-stra della Giustizia nel governo presieduto

da Mario Monti e vice presidente della Luiss di Roma, occorre «un’accurata programmazione che tenga conto degli aspetti economici e di quel-li sanitari». – P. 20

L’epidemia di Covid-19 rap-presenta una sfida per la no-stre salute fisica e psicologi-

ca, senza precedenti come portata e impatto sulle nostre vite, e molto rilevanti rispetto anche ad altri pa-rametri di benessere. Le politiche attuali soffrono di una “visione ri-stretta” che si manifesta in tre mo-di. Primo, gli interventi messi in at-to sono unicamente concentrati ad azzerare un solo fattore di ri-schio, per massimizzare la soprav-vivenza dall’infezione virale.

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CONTINUA A PAGINA 17

ANSA/TIZIANO MANZONI

Bergamo, non ci sono più bare dentro la chiesa del cimitero

GABRIELE CAMERAVERNON SMITH

FRANCESCA PACI

L’IMPATTO STRATEGICO

COVID CAMBIAGLI EQUILIBRIFRA POTENZE

Le Regioni vogliono stringere i tem-pi e propongono di riaprire il 27 apri-le, ma il premier Conte dice no e con-ferma il “lockdown” fino al 3 mag-gio. Il Quirinale teme che, dopo l’e-mergenza coronavirus, si apra una crisi di governo al buio. Il contagio rallenta e calano i ricoveri in terapia intensiva, ma resta l’allarme rosso per Lombardia e Piemonte. – PP. 2-11

LE INTERVISTE


L’EX GOVERNATORE DEL FRIULI

Illy: serve un miracoloRipartire a maggiodiventa un imperativoPAOLO POSSAMAI — P. 5


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ˆ˚˜ ! Feltrinelli, ritorno tra i libri con il sorriso · 2020. 4. 19. · col machete, arrestato...

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