DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE ... - dors.it · arruolati in programmi di screening....
Transcript of DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE ... - dors.it · arruolati in programmi di screening....
1
DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO DDII PPRREEVVEENNZZIIOONNEE SSEERRVVIIZZIIOO IIGGIIEENNEE AALLIIMMEENNTTII EE NNUUTTRRIIZZIIOONNEE
Dr.ssa Renza BerrutiDr.ssa Renza BerrutiDr.ssa Renza Berruti ASTI 01/03/2007
Intolleranza permanente al glutineIntolleranza permanente al glutine
Enteropatia Enteropatia immunoimmuno--mediata mediata causata dallcausata dall’’ingestione di ingestione di glutineglutine in in soggetti soggetti geneticamente predispostigeneticamente predisposti
2
Il glutine è un complesso proteico contenuto in alcuni cereali.E’ composto in parti uguali della miscela di prolammine e
gluteline.Le prolammine sono la frazione tossica per il celiaco (gliadina
nel frumento,secalina nella segale e ordenina nell’orzo).
Il glutine è una sostanza collosa molto usata nell'industria alimentare moderna perché aiuta a dare elasticità e consistenza al prodotto finale ed inoltre favorisce la lievitazione e la panificazione.
3
Chi è geneticamente predisposto diventa celiaco, ma solo dopo l’introduzione del glutine con
l’alimentazione
Numerose evidenze:Numerose evidenze:
Rischio di ricorrenza pari al 14% nei fratelliRischio di ricorrenza pari al 14% nei fratelli
Rischio di concordanza pari allRischio di concordanza pari all’’85% nei fratelli 85% nei fratelli monozigotimonozigoti
Rischio di concordanza del 14% nei gemelli Rischio di concordanza del 14% nei gemelli dizigotidizigoti
Negli anni 1970Negli anni 1970--8080 la malattia celiaca era ritenuta una malattia rara che si osservava nel bambino, pressochè sconosciuta
nell’adulto e diffusa soprattutto in Europa
Negli ultimi 20 anni si è assistito ad un progressivo aumento dell’età di diagnosi, che ha reso tale patologia non più tipica dell’infanzia; l’età media di esordio nell’età adulta ècompresa tra i 30 e 40 anni.
Questa tendenza è dovuta in parte al fatto che la malattia si presenta sempre meno frequentemente con sintomatologia tipica da malassorbimento, ma è spesso pauci o mono-sintomatica, con sintomi più atipici.
4
PREVALENZA DELLA MALATTIA CELIACA PREVALENZA DELLA MALATTIA CELIACA CON LA CLINICA O CON LO SCREENINGCON LA CLINICA O CON LO SCREENING
1/1981/4.500Olanda
1/1111/10.000Stati Uniti
1/1841/1.000Italia
1/5001/2.300Germania
1/5001/10.000Danimarca
SCREENINGSCREENINGDIAGNOSI DIAGNOSI CLINICA CLINICA
AREA AREA GEOGRAFICAGEOGRAFICA
PREVALENZA DELLA MALATTIA CELIACA E PREVALENZA DELLA MALATTIA CELIACA E NN°° DI SOGGETTI STUDIATI IN ALCUNE DI SOGGETTI STUDIATI IN ALCUNE
NAZIONI EUROPEENAZIONI EUROPEE
3.6541/99FinlandiaFinlandia
2.4361/45RomaniaRomania
2.1001/132SvizzeraSvizzera
1.8941/190SveziaSvezia
6.1271/198OlandaOlanda
5.4701/100InghilterraInghilterra
3.2901/500GermaniaGermania
Media europea > 1/200Media europea > 1/200
5
PREVALENZA DELLA MALATTIA PREVALENZA DELLA MALATTIA CELIACA IN AFRICACELIACA IN AFRICA
0MOSSI(MOSSI(BurchinaBurchina FasoFaso))600 (15-53 anni)
1/17SAHARAWISAHARAWI989 bambini
1/166CARDIF (Egitto)CARDIF (Egitto)1000 studenti
PREVALENZAPREVALENZA
• He-Hadi S.e Coll.Areh.Dis. Child 2004.89;842• Catassi C.e Coll. The Lancet 1999:354;647-648• Cataldo e Coll.J.Pediatr.Gastroenterol.Nutr.2002:35;233-234
PREVALENZA DELLA MALATTIA PREVALENZA DELLA MALATTIA CELIACA IN MEDIO ORIENTECELIACA IN MEDIO ORIENTE
1/158TURCHIATURCHIA(bambini asintomatici)
1/157ISRAELEISRAELE(popolazione generale)
1/55KUWAITKUWAIT(bambini con diarrea)(bambini con diarrea)
PREVALENZAPREVALENZA
• Shaltout AA e Coll.Ann.Trop.Padiatr. 1989:9;30-32• Accomando S. e Coll Dig.Liver.Dis.2004:36;492-498• Ertekin V. e Coll J.Clin.Gastroenterol.2005:39;680-691
6
QUESTIONARIO INVIATO DALLQUESTIONARIO INVIATO DALL’’AIC ALLE ASL DEL PIEMONTEAIC ALLE ASL DEL PIEMONTE
Numero totale dei celiaci ed il Numero totale dei celiaci ed il sessosesso
Numero totale degli assistiti ed il Numero totale degli assistiti ed il sessosesso
Numero dei celiaci di etNumero dei celiaci di etàà <14 anni <14 anni ed il sessoed il sesso
Numero degli assistiti di etNumero degli assistiti di etàà <14 <14 anni ed il sessoanni ed il sesso
NUMERO DEI CELIACI TOTALE E DI NUMERO DEI CELIACI TOTALE E DI ETAETA’’<14 ANNI IN PIEMONTE<14 ANNI IN PIEMONTE
PREVALENZA E SESSOPREVALENZA E SESSO
???2.55/1SESSO f/m
1/6321/1.192PREVALENZA
7413.763NUMERO
ETAETA’’ <14 ANNI<14 ANNICELIACICELIACINUMERONUMERO
7
1/19321/1932
1/10361/1036
1/14101/1410
1/15831/1583
1/13871/1387
1/14701/1470
1/10391/1039
1/16641/1664
TOTALE TOTALE CELIACI/ASSISTITI CELIACI/ASSISTITI
NELLE PROVINCE NELLE PROVINCE DEL PIEMONTEDEL PIEMONTE
1/9761/976
1/6141/614
1/6441/644
1/6681/668
1/5681/568
1/4751/475
1/4591/459
1/5761/576
<14 ANNI<14 ANNICELIACI/ASSISTITICELIACI/ASSISTITI
NELLE PROVINCE NELLE PROVINCE DEL PIEMONTEDEL PIEMONTE
8
Numero di celiaci nellNumero di celiaci nell’’ASL 19ASL 19
201201
146Asti nord + Asti centro
55 Asti sud
Numero di celiaci nellNumero di celiaci nell’’ASL 19ASL 19
201201
= 1/1005= 1/1005
Popolazione provincia Asti al 31/12/2005 = 202.158
9
Nel soggetto geneticamente predisposto l’introduzione di alimenti contenenti glutine
determina una risposta immunitaria abnorme a livello dell’intestino tenue, cui consegue
un’infiammazione cronica con alterazioni morfologiche dei villi intestinali,
importanti per l’assorbimento dei nutrienti.
L’estensione delle lesioni, riguardanti solo la mucosa,
varia tra i soggetti, potendo coinvolgere solo il duodeno con il digiuno, oppure estendendosi
anche a tutto l’ileo.
Le pliche appaiono accorciate e appiattite fino alla completa scomparsa; i villi, se ancora presenti, sono corti e tozzi.
10
TIPICA O CLASSICATIPICA O CLASSICACaratterizzata da segni e sintomi di
malassorbimento (diarrea e arresto della crescita), si presenta dopo alcuni mesi dall’introduzione del
glutine nella dieta. E’ la forma prevalente di manifestazione nella prima infanzia.
SILENTESILENTEPresenza di lesioni della mucosa intestinale in assenza di
sintomatologia clinica. La diagnosi è occasionale, viene fatta in bambini appartenenti a gruppi a rischio come parenti di
primo grado, soggetti affetti da patologie associate o arruolati in programmi di screening.
POTENZIALE/LATENTEPOTENZIALE/LATENTEEsami sierologici positivi, ma biopsia intestinale normale.
“La malattia esiste ma non si è ancora manifestata”.Tali soggetti necessitano di attenta sorveglianza clinica e
sierologica, considerati a rischio di sviluppare nel tempo un enteropatia glutine-dipendente conclamata.
ATIPICAATIPICACaratterizzata da sintomi intestinali sfumati o
addirittura assenti e/o segni e sintomi extraintestinali variamente combinati (es. anemia
sideropenica). Esordio tardivo.
11
Insorge generalmente dopo alcuni mesi dall’introduzioni del glutine nella dieta
Il suo esordio è caratterizzato da diarrea, inappetenza, distensione addominale, alterazione dell’umore
Come conseguenza del malassorbimento vi è arresto della crescita, calo ponderale e anemia
SINTOMI TIPICISINTOMI TIPICI
• Diarrea• Vomito• Distensione addominale• Perdita di peso• Anemia• Anoressia• Magrezza• Edemi• Irritabilità
SINTOMI ATIPICISINTOMI ATIPICI
• Ipoplasia smalto dentario• Dermatite erpetiforme• Stipsi• Dolori addominali• Aftosi recidivanti• Ipertransaminasemia• Ritardo puberale• Bassa statura• Fratture ossee non traumatiche• Fragilità di unghie e capelli
12
La malattia si presenta spesso in maniera sfumata o viene riscontrata casualmente
Si manifesta frequentemente con sintomi aspecifici quali astenia e/o anemia
In minor numero di casi vi è comparsa di sintomatologia addominale classica
SINTOMI SINTOMI INTESTINALI:INTESTINALI:
• Diarrea • Dolore e distensione
addominale• Calo ponderale/anoressia
SINTOMISINTOMIEXTRAINTESTINALI:EXTRAINTESTINALI:
• Anemia• Osteoporosi• Crampi muscolari• Neuropatie periferiche• Disordini apparato
riproduttivo• Dermatite erpetiforme• Alopecia• Fragilità unghie e capelli• Stanchezza
13
Tumori maligniSindrome di TurnerEpilessia Enteropatia da intolleranza alle proteine vaccine
Malattia di HartnupIgA deficitDepressioneEpatite autoimmune
Sindromi cerebellariCirrosi biliare primitiva
Demenza con atrofia cerebraleMalattia di Addison
LeucoencefalopatiaAnemia emolitica autoimmune
Malattie infiammatorie croniche intestinali
Nefropatia da IgA
CistinuriaSindrome di WilliamsAutismoTiroiditi autoimmuniFibrosi cisticaSindrome di DownEncefalopatiaDiabete di tipo I
ALTREALTRESINDROMI SINDROMI GENETICHEGENETICHE
MALATTIE MALATTIE NEUROLOGICHE E NEUROLOGICHE E PSICHIATRICHEPSICHIATRICHE
MALATTIE MALATTIE IMMUNITARIEIMMUNITARIE
Familiari del celiaco
Pazienti affetti da diabete mellito tipo 1 o altre patologie autoimmuni (tiroidite, sclerosi multipla, artrite reumatoide)
Soggetti con sindrome di Down o Turner
Soggetti con anemia da carenza di ferro e/o stanchezza cronica
Soggetti con deficit di IgA
14
Se non trattata adeguatamente la celiachia può portare allo sviluppo di altre malattie
Sprue refrattaria : progressiva resistenza al trattamento dietetico senza glutineSprue collagenosica : presenza di abbondante quantità di connettivo nella mucosa intestinaleDigiuno-ileite ulcerativa : comparsa di ulcere sulla mucosa intestinaleTumori maligni (linfomi e carcinomi del tubo digerente). La maggior parte dei linfomi ha sede intestinale e coinvolge l’intero piccolo intestino.
ESAMI DI LABORATORIO:ESAMI DI LABORATORIO:
Anticorpi Anticorpi antianti--gliadinagliadina (AGA (AGA IgAIgA//IgGIgG))Esami che hanno permesso lo sviluppo delle conoscenze sulla malattia celiaca ma hanno perso di valore rispetto ai nuovi test. Attualmente impiegati nell’iter diagnostico dei bambini sotto i 2 anni.
Anticorpi Anticorpi antianti--endomisioendomisio (EMA (EMA IgAIgA//IgGIgG))Esame molto sensibile e specifico ma costoso e l’interpretazione del risultato risente dell’esperienza dell’operatore.
Anticorpi Anticorpi antianti--transglutaminasitransglutaminasi (anti-Ttg IgA/IgG)Ultimo nato fra gli esami. Sovrapponibili come affidabilità agli EMA ma con il vantaggio di una procedura automatizzata, non operatore dipendente.
15
BIOPSIA INTESTINALEBIOPSIA INTESTINALE
Rappresenta tutt’ora il gold standard per la diagnosi.Il prelievo della mucosa intestinale va effettuato nella seconda e nella terza porzione duodenale, in corso di endoscopia, sottoposto poi a valutazione istologica, morfologica e immunoistochimica.
In caso di positivitIn caso di positivitàà degli esami di degli esami di laboratoriolaboratorio
16
Migliorare le condizioni della mucosa intestinale ed eliminare il malassorbimento
Eliminare i sintomi
Prevenire le complicanze
17
FRUMENTOFRUMENTO
ORZOORZO
SEGALESEGALE
AVENAAVENA
FARROFARRO
TRITICALETRITICALE
KAMUTKAMUT
SPELTASPELTA
FRIK (grano verde egiziano)FRIK (grano verde egiziano)
BULGURBULGUR
Orzo
Farro
Contiene magnesio, fosforo, potassio,vitamina PP, calcio e ferro. Facilmente digeribile
Cereale molto antico: Palestina, Egitto, Siria. E’ stato l’alimento base per secoli per i romani.
Cresce bene in terreni poveri, resiste al freddo.
Poco calorico
Farro decorticato
18
Kamut
Bulgur
Varietà di grano duro diffusa nell’antico Egitto “anima della terra”).
Ricco in selenio, elevato contenuto proteico
Costituito da frumento integrale, grano duro germogliato. I chicchi di frumento vengono cotti al vapore poi fatti seccare, macinati e ridotti in piccoli pezzetti. Molto diffuso in Medio Oriente
Triticale
Spelta
Ibrido artificiale tra segale e frumento.
Svilippato inizialmente in Scozia e Svezia, oggi maggiori produttori sono Germania, francia, Polonia, Australia, Portogallo, U.S.A
Cereale molto antico, antenato del frumento e varietà del farro. Coltivato in Francia, Germania, Svizzera.
Dalla farina (sapore forte, colore scuro) si produce il “panpepato”
19
Frumento
Segale
Diffusa nelle zone temperate.
Maggiori produttori. Russia, Polonia, Germania. Contiene fosforo, potassio, magnesio, Vit. B5
Grano duro: + proteine, usato per paste alimentari; pane di Altamura
Grano tenero: usato per pane, pasta uovo
RISORISO
MAISMAIS
GRANO SARACENOGRANO SARACENO
MANIOCAMANIOCA
MIGLIOMIGLIO
SORGOSORGO
QUINOAQUINOA
AMARANTOAMARANTO
20
Manioca radici
Originaria dell’America meridionale. Arbusto alto 2-3 mt con radici lunghe1 mt e diametro 40 cm. Allo stato naturale si conserva poco, si ottiene la fecola (tapioca)
Sorgo
Coltivato in aree aride; in Italia: Emilia Romagna, Marche.
Usato per produrre granella per alimentazione umana, succhi zuccherini per produzione di alcool e mangimi
Grano Saraceno
Originario della Cina. Proteine ad elevato valore biologico (8 A.A.); buona fonte di fibre e Sali minerali (manganese, magnesio). Non èun cereale appartiene alle poligonacee (es: acetosa, rabarbaro). La farina è usata per polenta taragna
Quinoa
Pianta della famiglia delle Chenopodiaceecome spinaci, barbabietola. E’ l’alimento base per le popolazioni andine. Contiene fibre e minerali (fosforo, magnesio, ferro, zinco)
21
Amaranto
Originaria del centro America, alimento basilare per Aztechi ed Inca. Non è un “vero” cereale (come grano saraceno, quinoa, manioca). Ricco in proteine alto valore biologico, calcio, fosforo, magnesio, ferro, fibre.
Cereale molto antico, ha effetto alcalinizzante (indicato per acidità gastrica)
Miglio
< 20 ppm
22
LL. 4 luglio 2005, n.123. 4 luglio 2005, n.123Norme per la protezione dei soggetti malati di Norme per la protezione dei soggetti malati di
celiachiaceliachia
2. 2. FINALITAFINALITA’’. Le regioni predispongono, nell’ambito dei rispettivi piani sanitari, progetti obiettivo diretti a fronteggiare la malattia celiaca.
Gli interventi sono finalizzati a:
- agevolare l’inserimento dei celiaci nelle attività scolastiche, sportive e lavorative attraverso un accesso equo e sicuro ai servizi di ristorazione collettiva;
- Migliorare l’educazione sanitaria della popolazione sulla malattia celiaca;
- Favorire l’educazione sanitaria del cittadino celiaco e della sua famiglia;
- Provvedere alla preparazione e all’aggiornamento professionali del personale sanitario
1.1. DEFINIZIONEDEFINIZIONE. La malattia celiaca è riconosciuta come malattia sociale
3. DIAGNOSI PRECOCE E PREVENZIONE. 3. DIAGNOSI PRECOCE E PREVENZIONE. Ai fini della diagnosi precoce e della prevenzione delle complicanze della malattia celiaca, le regioni, attraverso i piani sanitari, indicano alle aziende sanitarie locali gli interventi operativi più idonei ad assicurare la formazione e l’aggiornamento della classe medica sulla conoscenza della malattia celiaca.
4.4. EROGAZIONE DEI PRODOTTI SENZA GLUTINE.EROGAZIONE DEI PRODOTTI SENZA GLUTINE.
- Al fine di garantire un’alimentazione equilibrata, ai soggetti affetti da celiachia, è riconosciuto il diritto all’erogazione gratuita dei prodotti dietoterapeutici senza glutine. Con decreto del Ministro della salute sono fissati i limiti massimi di spesa.
- Nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche devono essere somministrati, previa richiesta degli interessati, anche pasti senza glutine.
5. 5. DIRITTO ALLDIRITTO ALL’’INFORMAZIONEINFORMAZIONE. Le regioni provvedono all’inserimento di appositi moduli informativi sulla celiachia nell’ambito delle attività di formazione e aggiornamento professionali rivolte a ristoratori e ad albergatori
23
Legge regionale 29 dicembre 2006, n.38Legge regionale 29 dicembre 2006, n.38Disciplina dellDisciplina dell’’esercizio dellesercizio dell’’attivitattivitàà di somministrazione di di somministrazione di
alimenti e bevandealimenti e bevande
Art.5. Requisiti professionali per l’accesso e l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande
3. I titolari di esercizi in attività hanno l’obbligo di frequentare, per ciascun triennio, un apposito corso di formazione sui contenuti delle norme imperative in materia di igiene, sanità e sicurezza.
Art. 23. Percorsi di qualità e marchio regionale
2. La Regione riconosce e promuove gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che esplicano una funzione sociale in favore dei cittadini affetti da particolari patologie alimentari. A tal fine la Regione istituisce apposito marchio di qualità.
LA MALATTIA CELIACA ELA MALATTIA CELIACA E’’UN PROBLEMA DI SALUTE UN PROBLEMA DI SALUTE PUBBLICA CHE RIGUARDA PUBBLICA CHE RIGUARDA NON SOLO IL BAMBINO E NON SOLO IL BAMBINO E NON SOLO LNON SOLO L’’EUROPA MA EUROPA MA
TUTTO IL MONDOTUTTO IL MONDO
24
LL’’AUMENTO DELLA MALATTIA AUMENTO DELLA MALATTIA CELIACA NEI PAESI IN VIA DI CELIACA NEI PAESI IN VIA DI
SVILUPPO ESVILUPPO E’’ IN PARTE IN PARTE DETERMINATA DAL DETERMINATA DAL
CAMBIAMENTO DELLE CAMBIAMENTO DELLE ABITUDINI ALIMENTARI ABITUDINI ALIMENTARI
IMPOSTE DALLA IMPOSTE DALLA GLOBALIZZAZIONEGLOBALIZZAZIONE
GrazGraz
ieie