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BOLLETTINOSALESIANO h v+r»ns a ocre e isoruere o RmIO ORGANODELLAFAMIGLIASALESIANA ANNO XCV1 N . 7 PRILE Spediz i n abbon post - Gruppo ° quindicina 2015 - Digital Collections - Biblioteca Don Bosco - Roma - http://digital.biblioteca.unisal.it

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BOLLETTINO SALESIANO

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ORGANO DELLA FAMIGLIA SALESIANAANNO XCV1 • N . 7 • PRILESpediz i n abbon post - Gruppo ° quindicina

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BOLLETTINO S LESI NOnno XCVIII Nprile

Direttore responsabileDON TERESIO BOSCO

ImpaginazioneLuigi Zonta Ufficio Tecnico SEI

Direzione e mministrazioneVia Maria usiliatrice

Torino

Officine Grafiche SEI

SOMM RIO

EditorialeDove va la famiglia ?L'intervento dei vescovi italiani

rticoli6 La Regola Salesiana ha anni

La mano nella mano di D BoscoMessaggio del Rettor Maggiore

piedi scalzi nella corsa al progressoVentiquattro bambini e tantemoscheVocazioni : problema decisivoPascoli sempre verdiI ragazzi di Terra NuovaSei mamme per i GuaicasLaura Vicuna, la ragazzina dellende

Notiziedella Famiglia SalesianaIn lingue un messaggio delRettor MaggioreMaria usiliatrice a JarabacoaII secondo salesiano al ConsiglioNazionale delle Ricercheun exallieva argentina il premio

Radio TVttività del «Centro Studi di

Storie delle Missioni Salesiane»Centro ccoglienza anno unoScuole agrarie programmate daun salesianoL Oratorio Salesiano di Barcellona ha anniDon Bosco festeggiato a Roma

anni di lavoro ad OrtonaI primi anni di Don NobileSalesiani tra i ragazzi di BelfastNotizie brevissime

RubricheEduchiamo come Don Bosco« Insegnategli la lettura profonda »Microrealizzazioni MissionariePubblicazioni SalesianeGrazie per intercessione di Mariausiliatrice e dei nostri Santi

Salesiani e Cooperatori defuntiCrociata Missionaria

In copertinaIl Bollettino Salesiano augura aisuoi lettori una santa Pasquaadditandone il vero senso morire e risorgere con Cristo nellafoto il Crocifisso della Casa Generalizia Salesiana a Roma

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S i approssima la consultazione popolare che dovrà decidere sull ac

cettazione o sull abrogazione dell attuale legge divorzista Pare quindiopportuna qualche riflessione che ciorienti ad una scelta responsabileLa questione infatti è di grandeimportanza per il bene dell interanazioneL oggetto su cui verte il Referen

dum è questa legge particolare chiamata « legge Baslini Fortuna » approvata dai Deputati il io dicembre

con voti favorevoli econtrari e dal Senato con due solivoti di maggioranza

monte sta però un problemapiù generale l introduzione del divorzio in Italia indipendentementedalla legge più o meno permissivache lo introduce

Ci sembra che in questo momentoi due aspetti del problema leggesul divorzio e questa legge particolaresu cui saremo chiamati a votare nonsiano separabili Li tratteremo percio insieme

Scelta tra due modidi vedere la famiglia

Occorre prendere coscienza primadi tutto che la «questione del divorzio» implica una scelta tra duemodi opposti di pensare il matrimonio e la famiglia e può comportareuna «inversione radicale del modello giuridico » del matrimonioCon l introduzione del divorzio la

tutela della legge non è più a favoredell indissolubilità ma della libera volontà dei contraenti di revocare l impegno assunto anche di un solo contraente contro il volere dell altro

I suoi effetti vanno misurati neltempo I divorzi sono stati in questitre anni circa o ooo ma le domande di separazione come premessa necessaria al divorzio sono incontinuo aumento«La famiglia afferma il Conci

lio è una scuola di umanità piùcompleta e più ricca» nella quale«le diverse generazioni si incontranoe si aiutano vicendevolmente a raggiungere una saggezza umana piùcompleta e a comporre convenientemente i diritti della persona con lealtre esigenze della vita sociale » Essacostituisce «il fondamento della società » Perciò «tutti coloro che hannoinfluenza sulla società e le sue diverse categorie devono collaborareal bene del matrimonio e della famiglia » GS nL invito è rivolto a tutti autorità

civili cristiani esperti nelle variescienze dell uomo sacerdoti coniugiperché si tratta di un bene di incal

colabile valore da difendere e promuovere

Rispettando le convinzioni e leesigenze di coloro che pensano diversamente da lui il cristiano nonpuò rinunciare a dare il propriocontributo di idee e di azione allescelte fondamentali che riguardano ilbene della comunitàÈ questa un esigenza che nasce

sia dal dovere dell insostituibile apporto dell idea cristiana luce salelievito alla soluzione del problemadell indissolubilità del matrimonio ; siadall impegno di non tradire i proprifratelli di diversa opinione giacchéè dal confronto leale tra valutazionie opinioni diverse che deriva unarricchimento reciproco e maturanoscelte consapevoli e responsabili

Ogni cittadino ha il diritto e ildovere di difendere con ogni mezzoonesto i valori che ritiene essenziali

Rifiutiamo perciò ogni atteggiamento da « guerra di religione » maesponiamo con chiarezza quei motiviche ci sembrano a favore dell indissolubilità del matrimonio validiper tutti gli uomini credenti e non

Motivi validiper tutti gli uomini

La prima ragione dell indissolubilità riteniamo che stia nel fatto chela persona umana cristiana o noesige sempre per la sua dignitàun rispetto incondizionato Nel pattoconiugale la persona dell altro vienescelta e riconosciuta come un « fine »a cui rivolgere la propria stima ilproprio amore la propria dedizioneNon viene scelta perché «serve» aqualcosa La sua dignità e la suaragione di «fine» valgono e obbligano per sempre Non ammettonoche una persona venga abbassata alrango di « mezzo » che si prende esi lascia a piacimento come un oggetto qualunque

La seconda ragione dell indissolubilità nasce dalla natura dell amoreche esige la totalità e la perennitàUn amore «non totale » non è autentico Un amore « a scadenza» o« a termine» fa del matrimonio unasemplice convivenza temporanea soggetta al fluttuare dei sentimenti

Il matrimonio dunque è indissolubile non perché così stabilisce lalegge umana ma perché così esigela natura dell uomo il rispetto dellapersona e l autentico amoreL indissolubilità del matrimonio è

un bene totalmente « comprensibile »solo da chi ha fede Coloro chehanno della vita una concezione materialista ed utilitarista sentono unaprofonda difficoltà a viverla total

mente D altra parte l andazzo attuale ci spinge sempre più versouna concezione materialista e utilitaristica Perché dovremmo arrenderci a questa tendenza deteriorePerché non impegnarci a «rovesciareil senso di marcia» dell uomo moderno

Il filone neo freudiano che guidala campagna del divorzio è decisoa farci progredire sulla strada delmaterialismo Esso pone come passisuccessivi il diritto all aborto e ildiritto alla droga La sterilizzazionel eutanasia il suicidio possono esseregradini successivi sulla scala dellanegazione dei valori umani

Una realtà da conquistareogni giorno

Idea illuminante di un camminomolto diverso nella direzione diuna comprensione dei valori delmatrimonio è pensarlo come un« progetto di vita in comune » una« scelta che deve essere ad ogni svoltaimportante e banale ripetuta concognizione nella pratica degli atteggiamenti da assumere per superarele difficoltà » Nicola bbagnano

« I matrimonio affermano ivescovi italiani non dev essereinteso come una realtà statica Ognigiorno esso va rinnovato nella libertà e responsabile effusione dell amore I coniugi amandosi non costituiscono una somma d individuima una comunione di esseri personali nella quale l uomo e la donnarealizzano il libero e mutuo dono dise stessi si educano vicendevolmentee crescono insieme in umanità »

Il matrimonio diventa indissolubiledi diritto al momento del reciprocodono interpersonale degli sposi madi fatto l indissolubilità è una realtàda conquistare ogni giorno nell approfondimento della reciproca conoscenza nell amore nel dono di séin cammino verso l unità e la fusione di due vite in una sola nelpassaggio dall io al noi

Tutti i grandi valori dell uomoquali la libertà l amore l unità sonofrutti di faticosa conquista Poichéil matrimonio è una istituzione dallaquale derivano fondamentali conseguenze per i coniugi i figli e lasocietà non dobbiamo stupirci sementre apporta beni grandi e autentici comporta anche dei limitiintesi a tutelare la nuova comunitàla famiglia e gli interessi dellasocietà

Sul piano sociale e civile la disciplina giuridica che regola il matrimonio deve fondarsi sui valori

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che la coscienza comune riconosceessenziali all istituto matrimonialeQuesti valori in regime democratico vengono determinati dalla volontà prevalente dei cittadini

Di fronte ai « casi gravie pietosi »

È naturale allora chiedersi se l indissolubilità sia oggi in Italia unvalore ritenuto essenziale e « sopportabile » Quasi tutti accettano l indissolubilità come valore del modello« ideale » della famiglia Ma non tuttila credono « sopportabile» sempre ein ogni situazione È di fronte ai«casi veramente gravi e pietosi» chele opinioni si dividonoDa alcuni viene posta la doman

da «Non è maturo il tempo di modificare per il bene comune il modello del matrimonio indissolubileL indissolubilità non viola il principio di libertà civile e di libertàdi coscienza di molti cittadini »

Pare di poter rispondere che ilrispetto della libertà civile e di coscienza non esige che lo Stato debbaemanare una legge per appoggiareogni atto ritenuto lecito da alcunicittadini Vi può essere chi ritienelecita la poligamia o la schiavitùeppure non si pretende che lo Statoli difenda e sancisca con una legge

Il bene comune invece viene gra

L INTERVENTO DEI VESCOVI IT LI NI« Il consiglio permanente della conferenza episcopale ita

liana in coerenza con quanto i vescovi italiani hanno sempreunanimemente affermato ritiene suo dovere dare a quantivogliono vivere nello spirito del Vangelo le attuali vicendedel nostro Paese un orientamento dottrinale e una direttivapastorale circa l unità della famiglia e l indissolubilità del matrimonio

Il matrimonio è di sua natura indissolubile llaluce della Parola di Dio la Chiesa ha costantemente insegnatoche il matrimonio è indissolubile non soltanto come sacramento ma anche come istituto naturale

Solo infatti una mutua donazione personale e perenne deiconiugi garantisce alla famiglia il raggiungimento della suainteriore pienezza e l adempimento della sua funzione sociale soprattutto educativa

La famiglia unita è necessaria al bene della società La fedeltà dei coniugi al loro impegno di amore reciproco e di dedizione ai figli è un bene irrinunciabile dellaconvivenza umana e costituisce una espressione autenticadi libera scelta e di civiltà

Per questo il Concilio Vaticano li che ha fatto un coraggioso confronto del messaggio evangelico con le culturedei popoli e le esperienze delle nazioni moderne non haesitato a denunciare il divorzio come una piaga socialeper le sue rovinose conseguenze nei riguardi del matrimoniodella famiglia e della società cfr « Gaudium et Spes»

cristiano come cittadino ha il dovere di proporre e difendere il suo modello di famiglia Il cristianocome tutti gli altri cittadini deve partecipare responsabil

vemente compromesso dal divorzioe in particolare dall attuale leggeBaslini Fortuna che è tra le piùpermissive e distruttrici della stabilità della famiglia Invece di eliminarli il divorzio allarga a dismisurai «casi gravi e pietosi» La sempliceesistenza della possibilità del divorziorende più difficile all amore superare le inevitabili difficoltà dellaconvivenza soprattutto nei momentidi stanchezza inevitabili per ognimatrimonio

Il potersi afferrare all indissolubilità come ad una roccia salda e sicura quando tutto sembra franareall intorno aiuta grandemente a risalire la corrente a superare i conflitti a capire gli altri a perdonarea riannodare i fili che si sono spezzatinella trama della vita

Pare troppo semplicistica l affermazione corrente « Tanto anche sec è il divorzio chi non lo vuol fareè liberissimo di non farlo» Forsenon è proprio così La possibilitàdel divorzio induce i coniugi adessere meno pazienti e forti nelledifficoltà Favorisce inoltre un modello di vita familiare caratterizzatodalla provvisorietà dell impegno cheindebolisce la coscienza dei giovanigià tanto frastornata Molti di essiaffermano « Introdurre il divorzio èun ennesima impalcatura dell ipocrisia borghese Tanto vale allora vivere insieme volersi bene senza sot

toporsi ad una formalità che salvasolo la faccia» Questo è in fondoportare il principio divorzista allesue logiche anche se estreme conseguenze

Davanti al referendum

Impegnarsi per la stabilità dellafamiglia è un chiaro dovere di ognicristiano Il referendum è perciò un occasione di grande importanza Se lamaggioranza dei cittadini vorrà chesi torni alla indissolubilità si tornerà altrimenti rimarrà la possibilitàdi divorzio così come fu introdottatre anni fa dalla legge Baslini Fortuna con due soli voti di maggioranza

Per tornare al matrimonio indissolubile bisognerà che la maggior partedei cittadini italiani esprima un «sì»all abrogazione della legge attualmentein vigore Non si tratta di chiedereallo Stato la sua sanzione alle leggidella Chiesa ma solo di sollecitareil Parlamento a promuovere conleggi opportune i valori essenzialidei cittadini e della società

«Noi pensiamo ha affermatoPaolo VI che sia un vantaggiomorale e sociale e sia un segno diciviltà superiore per un popolo l avere saldo intatto e sacro l istituto familiare » Oss Rom gennaio

PIERO BONGIOV NNI

mente alla costruzione di un retto ordine civile e impegnarsiperché le leggi corrispondano ai precetti morali e al benecomune decreto « postolicam ctuositatem»

Questa partecipazione necessaria sempre diventa piùurgente quando i valori fondamentali della famiglia sonoinsidiati da una legge permissiva che di fatto giunge a favorire il coniuge colpevole e non tutela adeguatamente idiritti dei figli degli innocenti dei deboli

In così grave circostanza nessuno può stupirsi se i pastoriadempiono la loro missione di illuminare le coscienze deifedeli e se questi consapevoli del loro diritto dovere difendono la unità della famiglia e l indissolubilità del matrimonioservendosi dello strumento costituzionale del referendum

Confronto civile e impegno permanente Un lealeconfronto di idee sui principi e sui valori della famiglia nonpuò per nessuno diventare pretesto di una guerra di religione

I vescovi anche per il quotidiano contatto con le loropopolazioni non ignorano le crescenti difficoltà che oggi sipongono a molti e sanno che il referendum da solo non puòrisolvere i problemi della famiglia italiana Per questo ritengono urgente che tutti gli uomini di buona volontà si accordino per una saggia riforma del diritto di famiglia e per tutelare il bene della famiglia stessa mediante il risanamentodei costumi e una organica politica sociale Nell ambito dell azione pastorale i vescovi si impegnano insieme con leloro comunità a promuovere gli autentici valori del matrimonio come comunità di vita e di amore per rafforzare cosìsoprattutto dall interno l istituto familiare»

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Giovanni Bosco era un ragazzo di appena diciassette anni Le scuole superiori nel liceo ginnasio di Chiari inprovincia di Torino erano iniziate dacirca due mesi Un giorno a scuola ilprofessore stava spiegando l autore latino Cornelio Nepote Giovanni nonaveva il libro di testo con sé se l eradimenticato a casa per nascondere all insegnante la sua dimenticanza tenevaaperto sotto gli occhi il libro dellagrammatica latina ttentissimo alle parole del maestro non riusciva a controllare il suo nervosismo e girava e rigiravai fogli f compagni se ne avvidero qualcuno ridacchiò Il disordine contagiòtutti L insegnante accortosi che puntavano gli occhi su Giovanni lo fecealzare in piedi e gli ordinò di ripeterela sua spiegazione appena data volevaprovare se era stato attento Giovannitenendo in mano la grammatica latinaripeté riga per riga il testo dell autorelatino la costruzione i commenti dell insegnante I compagni istintivamentelo applaudirono per quel «tour deforce » di memoria professore divennelivido sentiva che la disciplina dellaclasse gli stava sfuggendo Si avvicinòa Giovanni e gli mollò un ceffone maGiovanni con uno scatto della testa loevitò di misura Infuriato l insegnante sifece dire dai vicini di banco di Giovanni il perché di quel disordine Glirisposero in coro «Giovanni legge lagrammatica latina come se fosse il librodi Cornelio Nepote » Era vero Il professore lo fece ancora continuare perdue periodi Poi passando dalla colleraall ammirazione dichiarò che lo perdonava per la sua formidabile memoriadella dimenticanza del libro di testo Gli

disse serio « Giovanni hai un donoeccezionale» Fatto prete Don Boscoricordando quell episodio della sua adolescenza commentava « vevo impafato fin da ragazzo a leggere con profitto» e soggiungeva «Ed ero un insaziabile lettore e divoratore di libri»

L adolescente è così mezzo dilibri cerca di esplorare il mondodello spirito che gli fiammeggia inogni parola ogni volta che il contenuto di un libro gli rivela qualcosa diimportante egli ne vuole decifrarel enigma «Papà non mi capisce dichiara un ragazzo quindicenne Giàda tempo voglio farmi una piccola biblioteca Ma a questo scopo mi occorrono soldi Poco tempo fa pregai ilbabbo di aumentare la somma che midestina ma egli mi rispose con un nosecco» Occorre aiutare in tal caso ilragazzo Tramite i libri egli vuole imparare a «far dono all umanità di qualcosa di grande» ebbe a scrivere unragazzo di anni

Si può leggere un libro in frettama se lo si legge adagio è tutt altracosa llenate il ragazzo a leggeremolto lentamente alcuni libri più importanti e orientativi della sua vita abituatelo ad analizzare certi brani a rileggerli magari più adagio a restarci sopraanche per pochi minuti a pensarci suprima di andare avanti Pressappococome un pianista che studia un branomusicale « Ho imparato a leggere adagissimo il Vangelo di San Giovanni

ebbe a dire un ragazzo di anni

E come una calamita una volta che siè cominciato a leggerlo non lo si lasciapiù Le parole si accumulano l una sull altra con un magnetismo divino Ogniparola di San Giovanni è un lampo»

Non irritate il ragazzo quando sitratta di occupazioni intellettualicome il dover leggere un libro ascopo di studio «Mio figlio Gianni

racconta una mamma tornò acasa da scuola di pessimo umoreveva un mucchio di compiti da fare

e in più doveva terminare di leggere unlibro che lo interessava molto Disseche odiava la professoressa perché locaricava come un mulo Mi venne latentazione di fargli la predica Non ècolpa della professoressa è colpa tuaSe tu ti fossi sbrigato di più a scuolaMa mi trattenni e invece gli dissi Haidavvero un mucchio di compiti matematica storia lingua straniera tutto inun giorno Con mia grande sorpresaGianni si addolcì e mi rispose È meglioche cominci subito Ho proprio un saccodi cose da fare »

Insegnate al ragazzo che vi sonodue tipi di lettura quella che si faper lavoro e quella che si fa per diletto Il secondo tipo ha in sé unsottile piacere È come una passeggiatanel bosco invece di una corsa al mercato uno non si porta a casa borsecariche di surgelati ma un viso luminosoe polmoni pieni di aria pura Quandoun ragazzo impara a leggere con profitto è segno che sta chiudendo la suapubertà psichica

C RLO DE MBROGIO

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REGOL S LESI NU n giorno del Don Bosco

fu ricevuto dal ministro Rattazzi La conversazione cadde «sull opera degli oratori» e sul modo diassicurarne la continuità Rattazzigli tenne secondo la relazione delLemoyne biografo di Don Boscoil discorso seguente « mio avvisolei dovrebbe scegliere alcuni tra laicied ecclesiastici di sua confidenza formarne una Società sotto certe normeimbeverli del suo spirito ammaestrarlinel suo sistema affinché fossero nonsolo aiutanti ma continuatori dell opera sua dopo la sua dipartita»

Consiglio inatteso che fece sorridere Don Bosco L anticlericale Rattazzi che due anni prima ilmaggio aveva fatto votare lafamosa legge per cui « cessano di esistere quali enti morali riconosciutidalla legge civile le case degli OrdiniReligiosi i quali non attendano allapredicazione all educazione o all assistenza degli infermi» quello stessopolitico che preparava forse duricolpi contro le comunità religioseancora esistenti gli consigliava orasemplicemente di crearne una nuovaDon Bosco aveva motivo di esseresorpreso nche uno Stato anticlericale non avrebbe avuto nulla daobiettare contro una congregazioneche ai suoi occhi sarebbe stataunicamente «una associazione di liberi cittadini i quali si uniscono evivono insieme allo scopo di beneficenza » Ma Roma avrebbe accettato questa nuova impostazione cherivoluzionava gli schemi classici dellavita religiosa

Rattazzi non aveva fatto altro cheribadire le idee e le preoccupazioniche Don Bosco da anni si portavadentro Per comprenderle bisognarifarsi a qualche anno indietro

Quando Don Boscoprese il coraggio a due mani

Nel la situazione poteva riassumersi semplicemente così Don Bosco anni era un sacerdote diocesano di Torino come tutti gli altri

Il povero scrittoio di Don Bosco ancoraconservato nella sua camera Li Don Boscoritoccò infinite volte il testo della Regola

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H NNSi trovava però a capo di tre operedi un genere un po particolare chechiamava « oratori » l oratorio di Valdocco quello di Porta Nuova equello di Vanchiglia ll oratorio diValdocco si era aggiunta una casache aveva incominciato a raccoglierei ragazzi senza tetto Egli governavaqueste opere sotto l autorità dell rcivescovo mons Fransoni allora inesilio a Lione

I « sogni » di tanto in tanto alimentavano una sua speranza chei suoi futuri collaboratori in quest opera sarebbero usciti dalle file deisuoi ragazzi

Nel Don Bosco prese il coraggio a due mani e tenne a parecchi questo discorso « Vuoi benea Don Bosco meresti col tempoaiutare Don Bosco a lavorare per igiovani »L affetto da cui era circondato e

un sentimento di venerazione incoraggiarono alcuni giovani a rimanerecon luiDon Bosco cominciò a riunirli pe

riodicamente in « conferenze » perprepararli senza strepito alla societàreligiosa a cui pensava Michele Ruache l aveva incontrato per la primavolta nel fu ben presto unodei membri più in vista del gruppo

Segnare una traccia

La congregazione nasceva Occorreva segnarne una traccia scrittauna « regola » che fissasse i puntiessenziali dello spirito e dei metodiDon Bosco cominciò in silenzio questo lavoro nel Gli elementidi questo abbozzo erano attinti dallasua esperienza aveva ormai o annie dai due « regolamenti » che avevatracciato per il suo Oratorio nel

e nelMa non furono queste le uniche

fonti della prima «regola» Chieseconsiglio si documentò con curasugli antichi ordini e sulle congregazioni più recenti come l Istitutodi Carità dell abate Rosmini e gliOblati dell abate Lanteri Chiese ilparere di persone giudicate competenti in materia

Si convinse così che senza toccare l essenza immutabile della vita

li aprile i Salesiani celebrano ilprimo Centenario della loro RegolaPresentiamo il messaggio del Rettor Maggiore e la sofferta storiadei anni che Don Bosco impiegòper la elaborazione e per avere l approvazione della Regola Salesiana

Messaggio del Rettor Maggiorenel Centenario delle Costituzioni Salesiane

L M NO NELL M NO DI DON BOSCO

È risaputo quanto Don Bosco dovettefaticare e soffrire prima per la elaborazione e poi ancor più per l approvazionedelle nostre Costituzioni

Quali scopi quali motivi lo sostenneroin tutto quel lungo ed aspro calvario

La risposta a mio parere è questala convinzione profonda acquisitadalla vasta e sofferta esperienzache solo dando ai suoi figliuoli unanorma di vita che pur in forme giuridiche nuove li unisse concretamente nel suospirito e nel suo stile per i suoi idealievangelici Egli poteva contare sullacontinuazione nel tempo della Missioneaffidatagli dalla Provvidenza

Tale chiara convinzione spiega la costante insistenza con cui Don Bosco inogni occasione ripete variati in millemodi questi concetti

La cosa più utile per la Società salesiana è osservanza delle Regole

Ciascuno studi sempre di interpretare praticare raccomandare l osservanza delle Regole

La gloria della Congregazione saràduratura fino a quando si osserveranno leRegole„

E in fin di vita ancora Un ricordoMettete in pratica le vostre Regole„

distanza di cento anni mi sembra cheDon Bosco non può che ripetere ai suoifigli la stessa parola Per essere oggicome ieri quali Don Bosco ci volle qualila Chiesa ci necessita per essere sicuriche camminiamo nella fedeltà alla vocazione salesiana camminiamo con la manonella mano di Don Bosco che anche oggi ciparla e ci guida attraverso il preziosolibretto delle Costituzioni

r €RettorMaggiore

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religiosa era necessario adattare questa alle nuove condizioni della Chiesadel suo tempo In questa prospettivaDon Bosco difenderà con decisionelo « stato civile » dei suoi religiosie insisterà sul carattere di beneficenza della sua Società in mododa sfuggire alla legge della soppressione Il colloquio del con Rattazzi non farà che puntualizzare lesue ideeDopo due anni di questa matura

zione il primo testo della «regola»salesiana che verrà chiamato indifferentemente Regole o Costituzioniera pronto Ha inizio allora lo sfibrante lavoro per ottenere l approvazione della gerarchia

tu per tu con il Papa

Nel Don Bosco parte perRoma Lo accompagna Michele RuaIl marzo ha la prima udienza daPio IX Il Papa gli dimostra unabenevolenza che non sarà più smentita Non nasconde la propria ammirazione dinanzi all attività esuberante del sacerdote torinese Egli approva l intenzione di fondare unaCongregazione ma aggiunge alcuneraccomandazioni che cominciano amodificare in parte il primo disegnodi Don Bosco Eccole come ci sonotramandate dalla prima storiografiasalesiana

« Bisogna che stabiliate una societàla quale non possa essere incagliatadal governo ma nello stesso temponon dovete contentarvi di legarne imembri con semplici promesse perchéaltrimenti non esisterebbero gli opportuni legami tra soci e soci tra superiori e inferiori non sareste mai si

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curo dei vostri soggetti né potrestefare lungo assegnamento sulla loro volontà ndate pregate e dopo alcunigiorni ritornerete e vi dirò il miopensiero »Don Bosco riprende il testo e lo

corregge secondo i consigli ricevutiIl marzo seconda udienza da

Pio IXDon Bosco gli presentò il testo

ritoccatoQuelle Regole non comportavano

nulla di apertamente «monastico»Si trattava di una società di ecclesiastici e di laici uniti dai voti desiderosi di consacrarsi al bene dellagioventù povera Non vi era nullache potesse urtare un governo anche ostile alle congregazioni tradizionali i salesiani erano cittadinicome gli altri Infatti «ognuno nell entrare in congregazione non perderà il diritto civile anche dopo fattoi voti perciò conserva la proprietàdelle cose sue » Ma naturalmente« i frutti di tali beni per tutto il tempoche rimarrà in congregazione devonocedersi a favore della congregazione »Strane concessioni verbali fatte dareligiosi al liberalismo borghese deltempo per poter difendere la sostanza che sta sotto le parole

«In una terza e ultima udienzadel aprile racconta don Cerianegli nnali della Società SalesianaPio IX gli restituì il manoscritto dicendogli di passarlo al card Gaude »Questo cardinale piemontese era

in ottimi rapporti con Don BoscoLesse ritoccò ancora Quindi consigliò a Don Bosco che all Oratoriosi sperimentassero le Regole così ritoccate Poi si sarebbero presentatenuovamente al Papa Don Boscolasciò Roma il aprile

sinistra Due pagine della prima edizionea stampa delle Costituzioni approvate nel

destra Pio IX che diede il votomancante per l approvazione definitiva delleCostituzioni

« I ritocchi alle Regole annotadon Ceria si moltiplicarono neglianni seguenti Più volte Don Boscofece rimettere in pulito il testo»

«Frate o no io rimangocon Don Bosco »

Il dicembre Don Boscopensò che fosse giunto il momentodi parlare apertamente di congregazione religiosa i «salesiani» riuniti nella sua camera parlò pressapoco in questi termini«Da molto tempo io meditava di

istituire una di queste CongregazioniEcco giunto oggi il momento di venireall atto Il Santo Padre Pio IX m incoraggiò e lodò il mio proposito Veramente questa congregazione non nasceadesso ma esisteva già per quel complesso di Regole che voi siete venutiosservando così per tradizione Sitratta dunque ora di procedere oltrecioè di costituire formalmente la Congregazione e di accettarne le regolePerò sappiate che vi saranno iscrittisoltanto coloro che dopo matura riflessione vorranno emettere a suo tempo ivoti di povertà castità e obbedienzaVi lascio una settimana di tempo perpensarci sopra »

ll uscita dalla riunione vi fu unsilenzio insolito Ben presto quandole lingue si sciolsero si ebbe mododi costatare quanto Don Bosco avesseavuto ragione di procedere con lentezza e prudenza lcuni mormoravano che Don Bosco voleva fare diloro dei frati Cagliero misurava agrandi passi il cortile in preda asentimenti contradditoriMa il desiderio di «rimanere con

Don Bosco» ebbe il sopravventonella maggioranza Cagliero uscì nellafrase che sarebbe diventata storica«Frate o no io rimango con DonBosco» lla «conferenza di adesione » che si tenne la sera deldicembre mancarono due soli diquelli che avevano partecipato allaconferenza precedente

Un articolo audaceche non passa

Nel la congregazione parvesufficientemente assodata e le Regolesufficientemente sperimentate Furono perciò di nuovo spedite a RomaMa perché là si potesse dar corsoalla pratica occorrevano due cose

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preliminari le commendatizie di alcuni vescovi e l approvazione dell autorità diocesana Ora la curia di Torino si mostrò molto perplessa circai rapporti tra la congregazione e ilvescovo del luogo Mons Fransoniera morto nel e i suoi successori si mostrarono poco inclini afavorire un progetto che aveva tuttal apparenza di un tentativo di emancipazioneNel i salesiani riuniti attorno

a Don Bosco costituivano dunquesemplicemente sono parole di donCeria una « associazione puramenteprivata e di fatto»

Roma presso la Congregazionedei Vescovi e Regolari i documentifurono oggetto di un esame benevolo ma stretto Il giugnofu emanato un decreto di lode chericonosceva l esistenza ed approvavalo spirito della nuova Società marinviava a più tardi l approvazionevera e definitiva delle sue RegoleUna rapida lettura del testo delle

Regole rinnovato nel mette inluce nuovi e importanti sviluppi rispetto a quello del Unnuovo capitolo intitolato Delle caseparticolari sta ad attestare che dal

la congregazione ha cominciatoa sciamare fuori Torino Quasi allafine del testo appare un articolo audace « Qualunque persona anche vivendo nel secolo nella propria casain seno alla propria famiglia può appartenere alla nostra Società»

Da Roma insieme al decreto dilode arrivarono tredici osservazionisulle Regole Don Bosco non esitòad accettare la maggior parte delleosservazioni ma insistette sul diritto del Superiore generale dellaCongregazione di presentare al ve

scovo i candidati alle ordinazioniInsistette pure sui « Salesiani esterni »e sullo «stato civile» dei Salesiani

Specialmente la prima insistenzagli causò difficoltà quasi insormontabili Sembrava che Don Bosco cercasse di sottrarre i Salesiani all autorità dei vescovi Torino il nuovoarcivescovo mons Riccardi di Netro nominato nel cadde dallenuvole quando conobbe le intenzionidel suo vecchio amico e reagì piuttosto bruscamente

Non un ribellema un uomo di Dio

Don Bosco tornò a Roma nelveva ormai anni Molti gli ave

vano sconsigliato il viaggio Passoinutile gli dicevano Ma Don Boscoscriverà Don Rua nella sua cronaca « confidando in Maria usiliatrice non tralasciò di fare quantoparevagli dal Signore suggerito* Giunse a Roma trovò i suoi avversaripiù potenti in gravi angustie il cardntonelli era ammalato così pure

mons Svegliati suo censore quantoal card Berardi era gravementepreoccupato per la salute di un nipote Don Bosco prega e questipersonaggi ottengono ciò che desiderano Scoprono così in Don Bosconon un ribelle ma un uomo di Dio

Il io marzo un decreto approva ufficialmente la Società salesiana Ma l approvazione della congregazione non comportava automaticamente quella delle Regole Essecontinuavano ad essere oggetto dicritiche e di contestazioni NelDon Bosco procedette ad una nuovarevisione del testo

Ripartito per Roma il febbraiovi apprese che era stato pre

ceduto da una severa lettera dell arcivescovo di Torino mons Castaldi

Questa volta l esame delle Regole fu affidato a un domenicanoil padre Bianchi Furono trentottole sue osservazioni Don Bosco rispose con rispetto ma con fermezzaTuttavia dovette piegarsi e rivedere da capo il testo introducendovila maggior parte delle osservazioni

L ultimo voto lo dà il Papa

o dicembre Don Bosco riparte per Roma Una commissionedi quattro cardinali viene nominatadal Papa per pronunciarsi sulla questione dell approvazione Le discussioni si prolungano per oltre quattroore Risultato tre cardinali sono favorevoli il quarto si pronuncia a

favore di una approvazione provvisoria Pio IX viene a sapere chemanca un voto a risolvere definitivamente il dibattito ed esclama«Quel voto ce lo metto io » È ilaprile Dieci giorni dopo vienepubblicato il decreto dell approvazione definitiva che mette il puntofinaleRipensando ai sedici anni trascorsi

dalla presentazione del primo testoal lavoro e ai contrasti che avevanoaccompagnato quei sedici anni DonBosco confessò che se avesse saputoprima tutto forse il coraggio gli sarebbe venuto meno

Smussati alcuni tra glispigoli più originali

Durante questo lungo cammino ilcontenuto delle Regole dei Salesianiaveva subìto una notevole evoluzione La Congregazione poté continuare a formare futuri sacerdotibenché bon Bosco fosse stato accusato di voler soppiantare i seminariMa il potere del Superiore generaleera diminuito a favore di Roma edel vescovo locale Il Superiore doveva essere eletto per dodici annie non più a vita Il diritto di sciogliere i voti anche temporanei erariservato a Roma La Santa Sederiducendo l autofità « patriarcale delSuperiore generele aveva imposto unacerta decentralizzazioneLa vita dei Salesiani non aveva

subìto grandi modifiche La cosapiù importante era la soppressionedei «salesiani esterni» ogni salesiano sarebbe stato tenuto alla vitacomune I « cooperatori » creati nel

prenderanno il posto di questi«salesiani nel mondo» che Don Bosco avrebbe voluto istituire

Infine la formazione dei Salesianisi avvicinava di più alla formazionetradizionale dei religiosi Gli studenti ecclesiastici non avrebbero piùpotuto dedicarsi ad occupazioni estranee eccetto diceva un inciso incaso di necessitàDa queste brevi osservazioni sul

l evoluzione della «Regola salesiana »appare evidente che l intervento diRoma ebbe come effetto di smussare alcuni tra gli spigoli più originalidel testo primitivo Don Bosco avevadovuto subire buona parte di questaevoluzione Ma col passare deglianni e specialmente con il sopraggiungere del « vento » del ConcilioVaticano Il ci si sarebbe accorti cheDon Bosco pur nei limiti del suotempo aveva visto molto lontano

MOR ND WIRTHCondensato e rielaborazione di T Bosco

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a i ied Scaizm

corsaprogresso

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Da poco più di un annoil missionario salesiano padre RobertoPernìa lavora in un villaggio sperduto dell India chiamato Umsohlait Questo coraggioso Salesiano basco di

anni sa che anche ipiccoli «bhoi » con gliocchi a mandorla delsuo villaggio devonocorrere verso il progresso ma sa ancheperché scalzi comesono a correre da solinon ce la faranno mai

U na lettera giuntami dai Paesisviluppati diceva « Mi riesce im

possibile credere a ciò che sento diredelle Missioni Mi pare che moltecose siano pura esagerazione Mipare soprattutto che da quelle partila gente non abbia voglia di lavorareche tutto andrebbe meglio per lorose maneggiassero di più la zappa »

Io rispondo So che nei vostripaesi le cose stanno cambiando moltoChe la vostra vita oggi non è piùquella di vent anni fa Che sietelanciati sulla via di uno sviluppofavoloso che i vostri Paesi vanno agara tra loro nel realizzare condizioni di vita sempre migliori E forseproprio per questo capisco che avetel impressione che qualunque altropaese del mondo si debba trovarenelle vostre stesse condizioni e possao debba gareggiare con voi lloracapisco perché date una scrollatinadi spalle e dite « Basta che si dianoda fare Si mettano anche loro allavoro »Ma questo è un grosso erroreDesidero spiegarmi descrivendo in

poche parole questa mia missionedi Umsohlait Desidero che le sitasti il polso come fanno i medicie poi si giudichi

capanne ed è tutto

Umsohlait si trova nell India indipendente nell India gigantescasmisurata grande come l intera Eu

ropa esclusa la Russia Un Indiache conta o milioni di abitanti

Umsohlait è un villaggio qualunquedell India Ha trentacinque capannee questo è tutto Le montagne sembra che la tengano nella palma dellaloro mano Di qui s intravvede inlontananza l Himalaya più in là ilTibet più in là ancora la Cina ccanto a questi colossi Umsohlaitdorme tranquillo e insignificanteQui non capita mai nulla Qui tuttoè sempre uguale

Umsohlait è abitato da gente dirazza bhoi Sembrano cinesi piccoliocchi a mandorla zigomi sporgenticolore tra il bruno e il giallo Parlano una lingua di origine mongolicamonosillabica Non conoscono l elettricità non hanno mai visto un autoné un chiodo né un ago Non sannoche cosa sia il telefono la posta ilgiornale la radio Non possiedonoorologi né scarpe Sono rimasti all « età del bambù »

Umsohlait è circondata da immense selve alberi giganteschi elefanti tigri orsi leopardi cerviscimmie

Il lontano fantastico«paese dei laghi»

I Bhoi coltivano campi di riso vicino al fiume zappa in mano turbantein testa torso nudo lavorano cantando una vecchia canzone che scandisce il ritmo delle loro fatiche Ibambini giocano con arco e frecceOgni uomo e ogni donna possiedeun machete dalla punta molto ricurvache chiamano ka wait e usano conmaestria ineguagliabile

Finora a Umsohlait non c era scuola Nessuno sa leggere o scrivereLe tradizioni patrie sono trasmessein qualche modo col canto alla maniera dei « trovatori» Esse parlanodel lontano fantastico «paese dei laghi » dove il popolo bhoi viveva untempo felice esse parlano di Dio« il Signore il Creatore colui chedà l essere l Onnipotente colui cheama colui che si prende cura cheprotegge che compatisce colui cheè prima d ogni cosa e dopo di ognicosa »

Umsohlait è governata da un reuno dei numerosi piccoli re chenon hanno voce al palazzo dell Onuma che governano su queste montagne Ha la sua capitale a Pden

gnongrim dodici chilometri da quiSe la parola «capitale» può suggerire qualche idea sbagliata è benecorreggerla subito Pdengnongrim haventitré capanne sgangherate comequelle di Umsohlait e nient altro

Il re ha poteri molto limitati Labase del governo è il dorbar o riunione generale del popolo rappresentato dai capi dei villaggi e daglianziani Tutti i problemi vengonodibattuti apertamente nessuno puòessere processato per ciò che dicein pubblico Le decisioni sono presein modo molto democratico e unavolta stabilite vengono poi rese notee fatte rispettare in ogni villaggiocome «leggi del paese »La vita sociale è strettamente ru

rale campi alberi acqua caccia epurtroppo contese invidie sbornieviolenze Ma la menzogna e il furtosono sconosciutiL agricoltura è molto primitiva Si

mangia riso il riso è «il cibo »bhoi si allontanano dal loro villaggio solo per andare al mercato Nonimmaginano che si possa vivere inmodo diverso dal loro Per loroEuropa e merica sono parole senzasenso come per i possibili abitantidelle galassie lontane miliardi dianni luce

Direte lasciamoli così Forse sonopiù felici che se vivessero in un ambiente ultramodernoMa siete sicuri di quello che dite

La storia del piccolo Sngi

lcuni anni fa è capitata una cosastrana in queste valli Un ragazzinodi nome Sngi era solito portare lalegna al mercato di Mawthwar Suopadre era lo stregone della zona ecompiva i sacrifici suo padre sirivolgevano uomini e donne in penai malati quelli che volevano conoscere il futuro lui sceglieva con curale uova di gallina e le rompevasopra il tavolino divinatorio Quindiscrutava il tuorlo e il guscio e così indovinava la causa delle malattie checosa fare per ottenere migliori raccolti quali erbe prendere per curarsiecc Ma si guardava bene dal direqualcosa prima che il cliente l avesse pagatoUn giorno il piccolo Sogi si spinse

fino alla capitale dello stato a Shillong e vendette il suo carico di legna ad alcuni uomini vestiti di biancoe con una strana barba lunga ibhoi non cresce la barba Eranouomini simpatici e allegri e Sngiprese l abitudine di vendere a loroil suo legname Ebbe così modo disapere che uno di loro nel nostro linguaggio un c coadiutore sale l i

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siano » insegnava ad alcuni ragazzi a costruire degli oggetti chesi potevano infilare nei piedi e chesempre nel nostro linguaggio si chiamano «scarpe » Erano oggetti stupendi Sngi pensò che se avesseimparato a costruirli avrebbe potuto venderli nel suo villaggio efare molti soldi perché là ancoranessuno li usava e perfino il re nonsapeva cosa fossero dal momentoche come i suoi illustri antenati neviveva senza dal giorno della nascita fino a quello della cremazione

Gli uomini vestiti di bianco e conla barba lunga i Missionari salesiani accettarono Sngi nella loroscuola come apprendista calzolaioIl ragazzo non era affatto un ignorantello anche se gli uomini dellamontagna per dire «tonto » dicono«bhoi »

In capo a un anno Sngi chiesee ricevette il Battesimo poco dopola prima Comunione Sono cose checapitano in terra di missione Inquegli anni il paganesimo era moltoforte nel paese dei bhoi • e Sngi erapreoccupato da un pensiero cheavrebbero detto i suoi al sapere cheegli non sarebbe mai stato il successore di suo padre nel mestiere distregone Incontrò difficoltà anchemaggiori quando disse che volevaentrare nel seminario Ma era unostinato e la spuntò

Nessuno certo immagina ciò cheaccadde in seguito a Sngi studiònell Università Gregoriana di Romapredicò in tedesco nella cattedraledi Monaco scrisse in perfetti esametri latini imitando Virgilio leleggende del suo paese natale dopoun paio di anni di permanenza aGerusalemme arrivò a parlare anche se non troppo bene l ebraicoe fu inviato in uno studentato teologico a insegnare la Sacra ScritturaTornato in India ogni volta che

pensava al suo villaggio natale un inquietudine si impossessava di lui« Dobbiamo uscire dal nostro sottosviluppo si ripeteva Non possiamo continuare in questo modoIl mondo è molto più grande chele selve del paese dei Bhoi »

Così la pensava Sngi Non diceva« I Bhoi lasciamoli stare così»

Quando arrivainel paese dei bhoi

Un giorno mi incontrò a CalcuttaInsisteva mi supplicava «Tu deviandare lassù ndrei io certo mavedi che cosa mi è capitato questimaledetti libri di cultura mi hannofatto loro prigioniero Va tu nelpaese dei Bhoi lì ti aspettano»

Io nel paese dei Bhoi So beneche cosa significa Vuol dire questofebbre delle paludi mosche animaliselvaggi menti chiuse paurose incapaci del più piccolo sforzo intellettuale « Sì mi diceva Sngi Perònon esiste la menzogna e non esisteil furto »

Sono valse a poco le mie scusePoco più di un anno fa la divinaProvvidenza apriva la missione diUmsohlait nel cuore del popolo bhoiIo sono l unico missionario e tuttoè agli inizi Ma qualcosa si è giàriusciti a fare si sono aperte quindici classi si è introdotto il granoturco la tapioca la soia c è un dispensario medico ma così piccoloche ci stanno dentro solo due persone Ho tre uomini che si dedicano esclusivamente a visitare le capanne a spiegare ad aiutare sonoi miei tre catechisti Modon Mynsonge Sten Uno appartiene ai Lalunguna tribù abbandonata come quelladei Bhoi e anche più ma gli altridue sono bhoi cristiani dalla testaai piedi Sono sinceri onesti impegnati nel loro lavoro con la fedeche traspira da tutti i pori sonobravissimi predicatori del Vangeloanche se un po troppo irruenti quandoperdono la pazienza

I bambiniche ficcano cento lire

Mezzi per fare quello che faccioIl Vescovo mi dà l equivalente dii lire al mese Non è moltoma non esiste solo Umsohlait suquesto pianeta e neppure nella suadiocesi Io sono assai riconoscentea chi fornisce al vescovo quellei ooo lirette cioè a voi e ai vostribambini che ficcano cento lire nellacassetta delle Missioni Però senzaoffendere nessuno vi direi di essere più generosi Qui c è fame c ènecessità non ho medicine per tuttii miei ragazzi dormono sopra sacchidi tela Io stesso sovente mi trovoin difficoltà La vita è molto duraqui a Umsohlait Ma non vi do ilmio indirizzo pensando che forseci sono missionari più poveri di meE poi so che è difficile credere a

tutto questo Nei paesi del benessere qualcuno forse continua a pensare che tutto ciò capita solo perchéquesta gente non ha voglia di lavorare E che magari è più felice nel

« età del bambù» Ma io la pensocome Sngi che ha portato a Umsohlait le prime scarpe perché i suoifratelli bhoi non corressero più dietro al progresso a piedi nudi

P ROBERTO PERNI

« Dopo aver respiratoper dodici anni l ariasalesiana mi sento unafiglia di D Bosco e conil suo spirito e il suometodo mi sono dedicata all insegnamentoSognavo una scuolabella con bambini puliti studiosi Invece »

nsegno in una contrada che distaI pochi chilometri da Napoli masembra che un abisso separi la cittàda questo paesino di campagna dovela vita è ancora regolata dal soleci si alza all alba con il canto delgallo e si va a dormire al tramontodopo aver rinchiuso nella stalla lebestie che spesso sono più accuditedei figli non per cattiveria perchéqui la gente è ancora buona e semplice ma per ignoranza e per l eccessivo attaccamento a quello cheper loro è l unica fonte di guadagno Son capitata lì diciamo per casocinque anni fa tna io sono convintache sia stato proprio il Signore amandarmici Era la mia prima esperienza in una scuola statale e nondimenticherò mai l impressione diquel primo giorno Una stanzettapiccola e sporca nell interno del campanile Davanti alla porta le funidelle campane e per arrivarci unascala di legno molto poco sicurasei banchi e ventiquattro bambiniche per me potevano anche esserestranieri tanto mi sembrava oscuroil loro dialetto e tante tante mosche

Io arrivavo da un Istituto delle Figlie di Maria usiliatrice dove eroentrata come alunna esterna all etàdi sei anni e ne ero uscita a diciassette diplomata maestra vevo respirato per dodici anni «aria salesiana » ero diventata posso ben direcosì una «figlia di Don Bosco » Efu con il suo spirito e il suo metodoche cominciai la mia missione

Condividere le gioiee il piatto di fagioli

Non sto a raccontare quello cheprovai nei primi giorni io che sognavo una bella scuola con bambinipuliti educati studiosi Dico soloche « volontariamente » sono rimastalì in mezzo ai «miei» contadinellie che ora non penso affatto a chiedere il trasferimento Ho capito cheessi avevano bisogno di qualcunoche li amasse alla maniera di DonBosco e creando nella mia classe

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un atmosfera di famiglia come voleva lui ho conquistato in brevetempo l affetto e la fiducia non solodei ragazzi ma anche delle famigliedelle quali oggi condivido gioieansie dolori e a volte persinoun piatto di fagioli o del pane raffermoCon i ragazzi non posso dire di

aver dovuto lottare molto Certoportando sulle spalle l eredità dell analfabetismo e la prospettiva dinon dover studiare oltre la scuolastrettamente obbligatoria non è facile ottenere impegno e sforzi Mauna volta trovata la leva l insegnamento mi è stato meno gravoso edifficile La leva L amor di Dio e

la soddisfazione del proprio doverecompiuto con dil genzaNon per niente sono diventati tuttimici di Domenico Savio e lo sen

tono veramente amico tanto lo conoscono e l ammiranoOra nella mia classe si festeg

giano Don Bosco e Domenico Saviooltre alla devozione alla Madonnacoltivata con entusiasmo le piccolemortificazioni quaresimali in preparazione alla Pasqua ecc insommami sembra di aver trapiantato inquesta contrada un angolo di «giardino salesiano» e il mio entusiasmosi comunica alle colleghe che sentono anch esse il desiderio di conoscere questo «spirito salesiano» cosìallegro così semplice e così miracoloso

Quest anno si conclude la miaprima esperienza scolastica i ragazzi ricevuti bambini in primasono arrivati in quinta elementareÈ facile prevedere che alcuni purtroppo lasceranno per sempre lascuola anche se la media unica èobbligatoria Quelli che andrannoalla media mi chiedono timidamente«Nella nuova scuola troveremo ancora chi ci parlerà di Don Boscochi ci aiuta a crescere buoni »

Nel lasciarli proverò certo un grande dolore e riesaminando il miolavoro mi accorgerò che avrei potuto dare ai miei alunni ancora dipiù Questa costatazione sarà unosprone a ricominciare meglio con ilnuovo anno scolastico

Però se un giorno incontrandoliuomini mi accorgessi che non ricordano niente di Garibaldi o deiverbi irregolari ma li sentissi parlare e vivere di amor di Dio di bontàdi fratellanza cristiana allora non riterrei il mio insegnamento un esperienza negativa ma una bella vittoria GIULI N COSENTINO

ho lailidte

mosche2015 - Digital Collections - Biblioteca Don Bosco - Roma - http://digital.biblioteca.unisal.it

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COev

STRENNFedeli agli insegnamenti eall esempio di Don Boscotutti i membri della FamigliaSalesiana considerano doveroso coronamento della loroazione educativa• orientare e formare vocazioni apostoliche nellaChiesa

• dedicarsi con particolarecura ai chiamati alla vitasacerdotale e consacrata• promuovere e incrementare le vocazioni salesianeper adempiere il mandato dicontinuare nella Chiesa ilcarisma di Don Bosco

Premetto che vi parlerò con sincerità e franchezza come si ad

dice a un padre che parla a figli efratelli « adulti »Non è un segreto ma una realtà

ormai nota a chiunque il calo sensibilissimo spesso pauroso delle vocazioni nella Congregazione come nella Chiesa Mi limito al mondo salesiano Il numero dei novizi dalè andato sempre più diminuendo equest anno rispetto all anno in cui siraggiunse il massimo dei novizi

problema decìsìvotale numero si è ridotto del cinquantaper centoÈ vero che il fenomeno è pressoché

universale che le cause sono svariate e complesse che molte non dipendono da noi Ma in una questionedel genere non possiamo assumereun atteggiamento di rassegnazionecome d impotenza

Si hanno le vocazioniche si meritano

La Chiesa non intende affatto ripiegare su una rassegnata inazionecome se fosse dinanzi a un fenomenodel tutto irreversibile ma al contrario respinge energicamente ogniatteggiamento rinunciatario Essa allaluce della realtà di oggi e delle esperienze raccolte in questi ultimi annistudia e indica vie efficaci anchediverse dalle antiche per il germogliare e il fiorire di nuove vocazioniÈ chiaro che anche noi siamo e

vogliamo essere su questa lineanche i tempi e l ambiente in cui

si trovò a operare Don Bosco eranotutt altro che favorevoli alle vocazioni Eppure quante ne seppe suscitare e coltivare Don Bosco Sidirà che la situazione oggi è moltopiù difficile di allora Però è veroche anche oggi si trovano giovanigenerosi ricchi di senso apostolicoe di vita spirituale Ed è pur veroche non pochi Istituti religiosi specialmente missionari hanno vocazioni numerose e qualificate e persino in zone ove noi accusiamo unacerta sterilità di vocazioniPenso perciò che dobbiamo tutti

riflettere sul problema con assolutalealtà guardando con coraggio nonsolamente alla realtà esterna socialefamiliare troppo spesso negativama prima ancora la nostra realtà disingoli Salesiani e di comunità salesiane

In base a una non breve e nonlimitata esperienza maturata in questi ultimissimi anni penso che abbianon piccola parte di ragione chi haaffermato « Le comunità hanno levocazioni che si meritano»

Il calo delle vocazioni non è l unicomovente di questa lettera sarebbe una

visione angusta La pastorale vocazionale è per noi elemento essenzialedella fedeltà alla missione che DonBosco ci ha lasciato in eredità

La pastorale vocazionale oggi

Mi sembra perciò opportuno esporre sull argomento alcune ideeche provengono dal magistero dellaChiesa dal nostro Capitolo GeneraleSpeciale e dalla nostra autentica costante tradizione

La nostra missione ci obbliga aun servizio totale che investa tuttele esigenze e i reali bisogni del giovane nel suo corpo nel suo spiritonel suo cuore che aiuti il giovanenel suo processo di maturazioneumana e cristiana fino alla donazionesempre più completa di se stesso aDio e agli altri La pastorale vocazionale è quindi il «coronamento ditutto il lavoro pastorale con i giovani » CGS Oggi è assioma che lapastorale è vocazionale o non è pastorale

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Perché si è arrivati all attuale crisivocazionale nella maggior parte dellageografia ecclesiale Tralasciando risposte che apportano cause teologichesociologiche o psicologiche generalmente valide e che non si possonoignorare a noi se ne presenta unache ci sembra fondamentale perchéè mancata un adeguata educazionedella gioventù un educazione integrale cioè a tutti i livelli umanoreligioso cristiano sociale perché nonsi è dato ai giovani l aiuto e l orientamento necessari per lo sviluppodella loro personalità totale con larealizzazione del « progetto di vita »conforme alla volontà di Dio e allequalità personali

Che parte di responsabilità abbiamo noi educatori e salesiani Quisi dovrà applicare il rimedio unosforzo serio per essere educatorieducatori nel senso salesianamentepieno della parola

Gli obiettivi della pastoralevocazionaleQuando si parla di pastorale o pro

mozione vocazionale e quando vi incoraggio a prenderla a cuore sonoben lontano dal voler dare a questaespressione il significato ristretto diuna serie di accorgimenti o di tecniche che hanno come finalità unicala preoccupazione di «pescare » deiragazzi con cui riempire le case diformazione Si tratta di qualcosa dimolto più profondo

La Pastorale Vocazionale « consistenell azione della comunità cristianagerarchicamente organizzata mirantea far sì che ogni cristiano fin daiprimi anni della fanciullezza sviluppando la fondamentale vocazione allasantità e all apostolato che scaturiscedal battesimo scopra la propriavocazione personale e trovi le condizioni necessarie per la maturazionee la perseveranza» CEI Sitratta di una nostra collaborazioneall azione di Dio che incide suldestino e sulla vita dell uomo

Tra i principali obiettivi che lapastorale delle vocazioni è chiamataa realizzare ne indicheremo due

Far vivere la vocazione battesimale È il primo obiettivo della pastorale vocazionale comune a quelladella pastorale generale La vocazione battesimale è la prima fondamentale vocazione del cristiano vocazione alla fede chiamata a far partedel popolo di Dio Ogni cristianodeve essere reso cosciente che ilbattesimo ha caricato sulle sue spallel impegno di promuovere e di dilatare il Regno di Dio di essere santoe di fare Chiesa

Far maturare la vocazione personale di ciascuno Lo Spirito Santo«dispensa tra i fedeli di ogni ordine grazie speciali con le quali lirende adatti e pronti ad assumersivarie opere e uffici utili al rinnovamento e alla maggior espansionedella Chiesa » LG La vocazioneal sacerdozio e alla vita consacratas inserisce così nel circolo più ampio della vocazione cristiana radicatanel sacramento del Battesimo

La pastorale vocazionale ha appunto lo scopo di aiutare ciascunoa scoprire e a maturare la propriavocazione personalePurtroppo abbiamo sovente pre

teso di trovare vocazioni specifichedove non c era una chiara coscienzadi vocazione cristiana

lcune caratteristichedella pastorale vocazionale

È possibile ricavare da quanto dettoalcune importanti conseguenze

i La pastorale vocazionale ci appare anzitutto come un servizio educativo e un diritto del giovane Inquesta prospettiva l orientamento vocazionale cristiano è un servizio pedagogico che i giovani hanno il diritto di ricevere da noi Gli faremmoun cattivo servizio se la nostra vocazione si limitasse a sviluppare lesue doti e qualità e poi queste rimanessero sotterrate e improduttiveper la Chiesa e la società perché nonlo abbiamo orientato nella realizzazione del suo vero progetto di vita

In secondo luogo la pastoralevocazionale si apre a tutte le vocazioniNon la si può ridurre alle vocazionisacerdotali o religiose e ancor menoalla ricerca di candidati per il proprio Istituto Ci è richiesto un cambio di mentalità a questo riguardofino all accettazione pacifica del principio « Siamo tutti responsabili ditutte le vocazioni »

Infine la pastorale vocazionaleè un azione specifica a favore dellevocazioni sacre Stabilito che una pastorale giovanile ben intesa è giàuna pastorale vocazionale nel sensoche sensibilizza i giovani nei confronti della chiamata personale diDio li induce a una piena adesionealla vocazione battesimale e suscita illoro impegno nella missione stessadella Chiesa dobbiamo subito aggiungere che questa pastorale generale deve necessariamente culminaredi un azione specifica delle vocazioniecclesiastiche e di quelle di consacrazione specialeUna delle prime preoccupazioni

di Gesù è stata quella di individuare

II Rettor Maggiore sugli « tti del ConsiglioSuperiore » ha indirizzato ai Salesiani unalunga e accorata letterasul « Problema decisivo delle Vocazioni » Siarticola in parti Lapastorale vocazionaleoggi I compiti dellaCongregazione Proposte per l attività vocazionale L aspirantato e i nuovi esperimenti Per l importanzadell argomento e la lunghezza del testo pagine non ci pare conveniente condensarlain un solo articolo bbiamo perciò deciso dipresentare in tre numeri successivi delBollettino le parti essenziali della letteraIniziamo con un condensato della presentazione del problema edella prima parte Lapastorale vocazionaleoggi

tra la massa degli ascoltatori quelliche dovevano costituire il corpo specializzato dei testimoni e propagatoridella sua missione i discepoli e gliapostoli questi diresse un invitoesplicito chiaro personalissimo«Vieni e seguimi» Questi coltivò eeducò con cura particolare Il comportamento di Cristo è modelloDio affida alla Chiesa il compito

di chiamare i candidati idonei perché «nel Popolo di Dio sulla terranon manchino gli operai » P O« Il dovere di dare incremento allevocazioni sacerdotali spetta a tutta lacomunità cristiana » O T È suo dovere realizzare un clima spiritualericco di valori soprannaturali nel significato della vita di sensibilizzazione di preghiera e di educazione moraleValga per tutti noi l esempio la

sciatoci da Don Bosco che seppecreare il clima adatto al germogliaredi tante vocazioni sacerdotali e religiose fine prima parte

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Si chiama « Movimento Mallinista » e vuoidire « Pascoli sempreverdi » È nato in rgentina nel È fatto su misura degli adolescenti e li porta a incanalare verso la vitale energie erompentidegli anni verdi

C ome sovente succede si cominciaper caso e quel che segue va

oltre le previsioni Dunque i ragazzidella casa salesiana di Eugenio BustosMendoza in rgentina un opera

piccola e povera risultavano refrattari agli esercizi spirituali non nevolevano sapere In simili circostanzeci sono educatori che se la prendonocon la gioventù d oggi aberrante escapestrata Invece il Direttore salesiano Padre ldo Pérez concluseche bisognava inventare qualcosa dinuovo qualcosa che fosse su misuradi quei suoi ragazzi E inventò gliOrientamenti giovanili » un modo

originale di condurre i ragazzi ariflettere sulla loro vocazione cristianae il loro impegno di fedePadre ldo prese i suoi ragazzi e

li condusse su in montagna in unluogo che si chiama « El Mallin » Inlingua indigena « mallin » significa« pascolo fresco e verdeggiante » Succede su quei monti aridi e tuttopietraie che un torrente sotterraneoa un certo punto non sopporti piùdi scorrere nelle viscere oscure delsuolo rompendo la sua prigioniafuoriesce in forma di sorgente edilaga per i declivi Lì si forma ilpascolo sempre verde si spande il« mallin » E come non vedere inquesto fatto naturale un significatopiù profondo

Le forze sotterraneedei ragazzi

« Esistono anche nell uomo spiegò padre ldo ai suoi ragazzi delleforze sotterranee che non sopportanodi stare rinchiuse che si aprono unavia di uscita verso la luce e portanola vita dove non c era la vita Così èanche per voi giovani Voi avetenella vostra stessa giovinezza questa

forza erompente che a volte è tenutarinchiusa e prigioniera dal vostroegoismo o dalla vostra timidezza maè una forza che vuole aprirsi unastrada nel terreno arido del vostroio vuole uscire alla luce del sole ecomunicarsi agli altri »

Il discorso era persuasivo i ragazzilo accettarono Lo accettarono al punto che il «mallin » sempre verde epieno di vita divenne per loro unmodo di realizzarsi una volta tornatial collegio si sentirono trasformati

nche i loro compagni se ne ac

corsero con stupore avvertirono illoro stile diverso la loro allegria eil loro impegno E proprio quelli cheprima di erano rifiutati di andare alMallin la partecipazione infatti eralibera espressero il desiderio divivere anch essi l esperienza dei lorocompagni Così era il settembre

al « Mallin numero r » padreldo dovette far seguire in fretta il

« Mallin numero »novembre i Salesiani di Cor

doba la città capoluogo conabitanti e sei opere di Don Bosco

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seppero quanto era accaduto a Mendoza e vollero fare altrettanto Padreldo vi si dovette recare con sei

dei suoi ragazzi più in gamba organizzò il Mallin e anche lì l ideaattecchì

Col nuovo anno scolastico padreldo si vide togliere dai superiori la

direzione della casa di Mendoza Nonera una punizione ma perché d orainnanzi si mettesse esclusivamente aincanalare verso la luce le forze sotterranee dei ragazzi perché moltiplicasse sui terreni aridi i «pascolisempre verdi» E così dalle giornatedegli «Orientamenti» è nato quelmovimento giovanile che per forzain onore del « mallin » doveva chiamarsi «Movimento Mallinista »Ora i ragazzi che partecipano ai

Mallin ci vanno per conoscere ilmovimento e per aderirvi Dala oggi padre ldo ha portato l iniziativa in varie parti dell rgentinaDa Còrdoba a Tucumàn seicentochilometri più lontano Poi a San Luisnel sud Poi a Salta nel nord

lla fine del senza che sifacesse propaganda di alcun genereil movimento era già ben noto ingiro I ragazzi ne parlavano i Salesiani anche di piú ltre istituzionireligiose vi aderivano e perfino collegi laici Nel si tenne il primoMallin a Buenos ires e fu anche ilprimo Mallin di ragazzeOggi i Mallin tenuti da padre ldo

hanno raggiunto il numero di peri ragazzi e di per le ragazze Gliaderenti al movimento sono tremilanon di più ma scelti preparati eimpegnatiL rgentina è stata divisa in «zo

ne » le zone sono suddivise in « Centri» Ogni zona fa capo a un « Gruppocoordinatore » Tutte insieme le zonesono collegate al « Gruppo coordinatore nazionale » con sede a Cordobapresso il « Centro Giovanile di Spiritualità » diretto da padre ldo inpersona

La geografia interiore

Sono già costituite la Zona Nordla Zona del Centro con molte opereeducative anche non salesiane e perfino statali la Zona dell Est dueZone sul litorale una si estendeanche all Uruguay due Zone perBuenos ires una per la sola capitale e l altra per il territorio limitrofo

verdiPiù significativa è la «geografia

interiore » del movimento Il Mallincon cui i giovani danno la loro adesione consiste in quattro giornate diforte spiritualità trascorse in una casaaccogliente I ragazzi vi vengono dallelocalità più diverse dell rgentinaper lo più non si conoscono almassimo sono in gruppetti di trecinque amici E la loro grande varietàdi provenienza arricchisce l incontro

Per trasferirsi dalle località più lontane dell rgentina i ragazzi devonocompiere viaggi lunghi e costosisovente non alla portata dei loroesigui portafogli llora i Mallinistidel loro gruppo locale si mettono alesinare sui soldi del cine e dellesigarette per contribuire alle spesedi viaggio dei futuri compagni

Giunti nella casa del loro ritiro ineofiti vi trovano un gruppo di coetanei ad attenderli sono i ragazzi diun « Centro Mallinista » già funzionante che li affiancheranno in queigiorni condividendo con loro daamici tutte le esperienze del MallinLa presenza attiva di questi coetaneigià « formati » è tipica del « Movimento Mallinista » sono i ragazzistessi che si prendono cura responsabile dei loro compagni e fanno ancheuna parte delle conferenze

l ritorno dopo questo « tempoforte dello spirito » i nuovi Mallinistri si trovano aggregati al « gruppolocale » e partecipano da allora in poialla sua vita

Le attività del gruppo sono le piùsvariate e non mancano in qualchecaso quelle strettamente missionarieIl gruppo del Bernal per esempioorganizza ogni anno durante le vacanze un « mese di missione » pertrenta dei suoi aderenti

Il Mallin per i genitori

Questi ragazzi Mallinisti hanno bisogno per perseverare nel loro impegno dell appoggio della loro famiglia Genitori all oscuro della forteesperienza vissuta dai loro figli avolte costituiscono anche senza volerlo un ostacolo alla buona volontàÈ stato necessario informare questigenitori sulla natura e sugli scopi delmovimento anzi padre ldo ha cercato di associarli in qualche modo almovimento stesso di portarli a viverein piccolo qualcuna delle esperienzeintraprese dai figli Ha preso vita

RtP

così un nuovo tipo d incontro brevema utilissimo il « Mini Mallin deigenitori

I ragazzi dei primi Mallin alloraavevano tredici quattordici anniora cominciano l università Non perquesto hanno abbandonato il movimento ma vi si impegnano ormai alivello dirigenziale Del resto sonopreparati a questo compito sono abituati a lavorare responsabilmente inmezzo ai loro coetanei

Il Movimento Mallinista assume inrgentina un significato ben preciso

Non mancano in questo immensopaese le organizzazioni per giovani

universitari ma l adolescente è piuttosto trascurato Il destinatario privilegiato dei Mallin è proprio l adolescente dalla personalità ancora fragile per tutti i problemi che la suaetà comporta l adolescente insicuroe incostante che più di tutti habisogno di incanalare le forze sotterranee che gli urgono dentro versola vita Il Mallin ideato da padreldo vuole essere e sembra sia

davvero una risposta adeguataall indigenza costituzionale degli anniverdi

ENZO BI NCO

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Quattro giovani delCentro salesiano « Terra Nuova» sono partiti per l merica Latina e lavorano accantoai missionari in mezzoagli I ndios Shuar L avvenimento offre l occasione per ricordarecon i dati forniti dal direttore stesso del Centro don Carlo Filippini

che cos è TN comeagisce come prepara igiovani al « servizio civile »

C arlo Lillina Goffredo Giacomosono partiti a metà gennaio con

destinazione Macas una missione salesiana tra gli Indios Shuar dell Ecuador Hanno in tasca un contratto di servizio civile che li impegna per due anni è eventualmenterinnovabile Lavoreranno a fiancodei missionari ciascuno secondo lapropria specializzazione

Carlo ha anni è di VittorioVeneto meccanico sindacalista Lillina ha anch essa anni è di Gragnano Napoli è laureata in pedagogia insegnante Goffredo ha anni è romano geometra e lavoravapresso una ditta Giacomo con isuoi anni è il più giovane èromano geometra e diplomato inarredamento lavorava mentre frequentava i suoi corsi

Quattro giovani come tanti conin più un supplemento di generositàE si sono imbattuti nell organizzazione «Terra Nuova» i due romanisono stati orientati a essa dal ministero degli Esteri Lillina ne avevasentito parlare tra i «Giovani Coo

peratori » di cui faceva parte Carloaveva letto su «Dimensioni Nuove»un articolo che ne parlava

La preparazione dei volontari

«La preparazione dei volontarispiega il direttore di Terra Nuova

don Carlo Filippini si svolge a intervalli nello spazio di od mesi »

nzitutto c è un colloquio personale col candidato « Si tratta dichiarire quali sono le sue motivazioni le aspirazioni che cosa è disposto a fare»

Poi si offre al giovane una Settimana di Orientamento «Gli presentiamo una sventagliata di problemi temi situazioni diverse riguardanti sviluppo e sottosviluppo nelmondo rapporti fra gli stati ideologie e impegno politico esperienze divolontariato già realizzate difficoltàincontrate le possibilità offerte daTerra Nuova«Per tanti interrogativi che ven

gono presentati a volte la Settimanadi Orientamento diventa settimanadi disorientamento E si capisceQualche giovane giunge a noi persuaso di essere il tipo adatto per ilvolontariato ma poi il contatto brutale con la realtà gli fa da deterrentevisto che si tratta di servire il TerzoMondo e non se stesso qualcunoarrivato a noi per sbaglio finisce perconcludere non fa per me »

Poi ai giovani Terra Nuova offreun Corso di Preparazione che duraun mese Vi partecipano giovani alla volta non di più Possonoessere ragazzi e ragazze anche coppie di coniugi ma di età non inferiore ai vent anni

« Dapprima in un incontro preliminare ci si mette d accordo sull organizzazione del corso stesso stabiliamo di comune accordo le date gliorari i contenuti del corso stessoinsomma gli aspetti pratici I giovani devono pensare ad autogestirsiper il vitto La cifra si aggira sulleqo lire giornaliere se qualcuno nonpuò in qualche modo si provvedeTerra Nuova riceve un contributodal Governo versato a fine anno ela Congregazione sostiene le spese

non indifferenti per i localile attrezzature e per i Salesiani chelavorano in Terra Nuova«I giovani che vengono al Corso

si fermano in sede tutto il mese Silavora insieme a seminario fissatoun tema si fa intervenire un espertosi studia si discute Gli argomentisono gli stessi trattati nella Settimanadi Orientamento ma questa voltavengono approfonditi e si cercano lerisposte concrete »

P ditnNUOV

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Un periodo di ripensamento

Segue un periodo di ripensamentopersonale I giovani tornano alle loroabituali occupazioni ma anche t siimpegnano nel lavoro pratico inqualche gruppo sindacale o parrocchiale o di partito in una comunitàdi base o in un campo di lavoroInsomma cominciano a sperimentarela vita di gruppo che poi dovrannocondurre nel Terzo Mondo In questoperiodo si cimentano pure in unostudio ricerca sopra un argomentoche li può riguardare da vicino invista della loro futura attività comeil `cristianesimo nell Ecuador il problema sanitario in Brasile ecc Leggono qualche libro raccolgono datisi fanno una prima opinione personale l termine del periodo di ripensamento presentano al gruppo diTerra Nuova una relazione sul lavorosvolto sull analisi che hanno compiuto sulle difficoltà incontrate »

Li attende infine un altro meseda trascorrere qui nel centro di TerraNuova per lo Studio del Progetto

« volte spiega sempre donFilippini i giovani hanno giàscelto hanno già il contratto intasca altre volte invece devono ancora decidere In ogni caso hannomolti interrogativi a cui risponderese merita andare che tipo di lavorosi va a fare che utilità esso può avereper il Terzo Mondo ecc

«Oltre allo studio del loro progetto i giovani hanno da accertarel affiatamento con i compagni se partono in gruppo da imparare lalingua da preparare i documentinecessari Dopo di che sono prontiper partire »

TN non pone pregiudiziali

Carlo Lillina Goffredo e Giacomosono passati attraverso tutte questefasi Ora sono già nel Vicariato apostolico di Mendez a Macas Hannogià fatto conoscenza con i Shuar cheprima avevano visto solo in fotografia hanno cercato di rendersiutili

« Lillina lavora con le suore salesiane per la catechesi e i corsi dialfabetizzazione Carlo si prende curadi tutto il macchinario della zonasenza il tecnico apparecchi magaricostosi restano inutilizzati dopo ilpiú piccolo guasto Goffredo e Giacomo hanno da compiere misurazioni del terreno progettazioni dicasette sistemazioni di locali Tuttifaranno scuola sui banchi ma piùancora con il lavoro pratico »

Questi quattro giovani sono andatiad aiutare i missionari e così fannoin maggioranza i ragazzi preparati daTerra Nuova Ma l organizzazionesalesiama prepara per qualsiasi compito anche solo di sviluppo tecnicoe professionale e anche fuori dell ambiente di missione «Terra Nuova di per sè non pone pregiudizialidi fede non richiede un impegnoreligioso si impegna invece a portare i giovani a un approfondimentoanche religiosoDel resto non ha da fare con ragaz

zini ma con giovanotti maturi chehanno una loro cultura e delle loroconvinzioni radicate Terra Nuovaaccetta queste condizioni come puntidi partenza e cerca di avviare igiovani a maturazione In qualcunodi loro la scelta del Terzo Mondosi associa a volte stranamente conla rottura nei confronti dell istituzione sono ragazzi cristiani ma talora in atteggiamento critico versole strutture o almeno verso certestrutture « Nei corsi spiega ancoradon Filippini questi giovani affrontano tematiche idonee a maturarli alla fede come fede e impegnopolitico la teologia politica attraversol ntico Testamento ecc e vieneofferta loro l occasione della Messaquotidiana insieme con la nostra testimonianza di vita cristiana »Insomma questi ragazzi non sono

mandati allo sbaraglio ma vengonosufficientemente preparati per farfronte alle situazioni nuove in modoche la loro generosità iniziale nonnaufraghi in un mare di errori edelusioni

Carlo Lillina Goffredo Giacomonon sono soli Tanti altri ragazzi lihanno già preceduti e tanti si stannopreparando per la partenza Don Filippini sfoglia la lista un infermieradi Cuneo con esperienza di capo salaandrà nello Zaire un laureato inpedagogia andrà a La Paz per collaborare con uno studioso salesianodue ragazzi sono in partenza perl lgeria un geometra si recherànello Zaire uno a Cuenca unaragazza in Brasile due tra pochissimigiorni saranno nella Repubblica Centro fricanaLa generosità di questi giovani è

un capitale prezioso che non deverimanere inutilizzato E è un lavoroveramente salesiano questo svolto daTerra Nuova che convoglia tuttequeste forze verso il bene

Indirizzo di TERR NUOVVia ppia ntica RomaTel o

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« Non passa giornoscrive suor Felicitadalla missione tra iGuaicas senza chegli indi mi domandinoquando torna padreCocco Il piccolo bbea ogni rumore d aereocorre per primo al campo il motore non è ancora fermo e lui è giàal finestrino e guardadentro poi domandaa tutti « Uedi padreCoco » Dov è padreCocco ma nessunoglielo sa dire llorase ne va stringendo ipugni e borbottando« lo sono molto arrabbiato »

P adre Cocco missionario in ltoOrinoco Venezuela tornato in

Italia per qualche mese sa che loaspettano Ma è tranquillo perchè halasciato i Guaicas in buone mani inquelle di padre Bis missionario polacco ricco di anni e d entusiasmoe nelle mani di sei mamme«Nei posti di missione dove non

ci sono le suore si combina pocoIl missionario lavora si fa in quattro ma non ottiene i risultati chesi conseguono dove le suore cisono» Con la barba sventagliatasulla talare bianca con la saggezzabonaria di sempre padre Cocco soppesa le sue parole misurate e solidecome tutto ciò che nasce dall esperienza«La suora è quella che dà il tono

all attività missicnaria Sono loro cheorganizzano che realizzano le ini

m mc periGU IC S

ziative La suora è anche più ascoltata che il missionario ottiene moltodi più sul piano dell educazione deifigli dell alimentazione dell igieneSe io faccio un osservazione a unodei Guaicas è capace di rispondermicon un cobbo non importa econtinuare come prima Invece lasuora è costante insiste pazientemente e alla fine ottiene

« Quando ero ancora solo con gliindi e distribuivo loro dei vestitiessi li portavano se andava loro diportarli non importava come pulitio sporchi nuovi o frusti finché noncadevano a brandelli Ora le suorehanno insegnato alle indie come lavarli e tenerli in ordine Primaquando vedevano un buco ci mettevano il dito in modo che diventasse bello grande Ora le loro moglihanno imparato a cucire e lo rammendano »Molto saggiamente ricorda pa

dre Cocco il fondatore di quellemissioni mons De Ferrari volleavere al più presto le suore e giànel le Figlie di Maria usiliatrice erano a Puerto yacuchoTra i Guaicas esse erano giunte tredici anni fa dapprima erano treora sono sei in due residenze Seimamme per i Guaicas

Gli indi si comportanoda veri gentiluomini

Padre Cocco ricorda quel dicembre o quando arrivarono conl avioneta accompagnate dalla loroIspettrice Per un contrattempo laloro casetta non era ancora terminata«Per qualche tempo si dovetterosobbarcare a disagi e incomodità tremende Ma l hanno fatto con unospirito di sacrificio e di allegria chemi stupisce ancora oggi Subito sisono messe al lavoro tra i bambinitra le donne con la scuola e con levisite alle tribù vicine

Padre Cocco non può ricordare suorMaddalena Mosso la prima direttrice senza commuoversi « Si è sacrificata fino all esaurimento delleforze» Tornata in Italia le hannoassegnato compiti più leggeri «mail suo cuore è ancora là »

Gli indi dal canto loro sono comesuggestionati dalla presenza delle suore provano per loro come una venerazione « Non ho mai visto unindio mancare di rispetto a unasuora Trattando con esse riescono aessere persino delicati Quando le

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Sopra Le lettera del piccolo guaica lsaiasa don Cocco Dice «Caro Padre Coccoio sto bene nche papà e mamma e fratellino Io vado sempre a scuola voglio esserebuono con i miei compagni Tu portami ilpallone di cuoio e le scarpe lo ti vogliotanto bene Non ho nulla per pescareIsaias »

destra suor Maddalena Mosso fondatricedella residenza delle FM tra i Guaicas

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suore devono andare in giro essestesse mi chiedono che mandi adaccompagnarle qualche indio e nonaltre persone L indio si accorgesubito se la suora non riesce a salireperché la scarpata è troppo ripida eallora le porge la mano la sostieneCon le suore gli indi si comportanoda veri gentiluomini l ho constatatoio e lo dicono anche le suore »

E come non voler loro bene

iutano le mamme indie a crescere i figli fanno loro scuola linutrono Il loro refettorio scolasticosta ottenendo grande successo « Conpasta riso e pesce che è sempre inabbondanza fanno una specie diminestrone e lo scodellano ai bambini dopo due ore di scuola È moltobuono e i bambini pur di mangiarlosi rassegnano a frequentare la scuolaLe suore hanno insegnato ai piùgrandicelli a preparare il minestroneessi lo fanno a turno ogni mattina ericevono il compenso di un bolivar

lire L intero minestrone costasulle i oo lire al giorno e c è semprequalche `santo che provvede allaspesa

Le suore quando vedono un bambino un po gracile o bisognoso dicure danno alla mamma semprequalcosa magari le uova del loro pollaio Recentemente hanno ottenutoda enti assistenziali l assegnazione dialimenti speciali che sembra dianoottimi risultati »

« bbiamo pesato i bambini dicel ultima lettera giunta dal Venezuela sono cresciuti di due chiliin un solo mese » Come bravemamme le suore non riescono anascondere il loro compiacimento

« Feo feo feo »

Non mancano certo le difficoltàin un ambiente così aspro e diverso

cominciare dai vestiti degli indio meglio dalla loro assenza « Quandole suore erano appena arrivate racconta padre Cocco gli indi passeggiavano anche davanti alla casettadelle suore vestiti come al solito diniente llora ho fatto loro questodiscorsetto le suore vi hanno dato ipantaloni quando dovete passare dilì metteteli ltrimenti esse si voltanodall altra parte e dicono Feo feofeo brutto brutto brutto Hanno

k I

Figlie di Mariausiliatrice

capito il mio discorsetto e hannocercato di ubbidire Ma capitava ancora che incontrassero una suoramagari lungo un sentiero mentreerano vestiti alla loro moda alloraportavano le mani sugli occhi mormoravano feo feo feo e scappavanovia »

ltri guai recentemente li hannocombinati i cani degli indi Sonoandati a sbranare le galline dellesuore ne hanno fatte fuori una sessantina più della metà Era troppoSuor Felicita Supertino la direttrice

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perse le staffe spalmò sul pane delveleno per topi e lo buttò ai caniCinque o sei lo magiarono e morirono

Uccidere un cane a un indio èun offesa tremenda gli indi amanoi cani come fossero persone Unindio deciso a vendicare il suo canedefunto andò con arco e frecce afare una nuova strage di gallineSuor Felicita arrivò in tempo dotatadi forza non comune e di coraggioin proporzione disarmò l indio eminacciò di buttarlo nel fiume Ilpoverino tutto confuso non si sentiva certo di far la guerra alla suorasi calmò e alla fine accettò la meritatapunizione fece per qualche giornola guardia al pollaio difendendolo daicani

MICRORE LI IONE N

N ZIONE FilippineLOC LIT Pasil CebùRESPONS BILE Padre GiovanniOGGETTO borse di studio per ragazzi poveriCOSTO

Deiana

La guerra fra le tribùDel resto racconta ancora padre

Cocco cercando i particolari nelleultime lettere ricevute dalla missione

proprio quell indio qualche giornopiù tardi andava da suor Felicita achiederle aiuto Infatti per colpa suaera scoppiata nientemeno che unaguerra fra tribù Questi quadrettidi vita missionaria possono sembrarepuerili ma danno forse maggiorprova di maturità le grandi potenzequando si azzuffano fra loroDunque la guerriciola scoppiò per

un contratto andato in fumo Unindio della vicina tribù dei Vitocoyoteri pretendeva dall indio dellamissione di avere in moglie la suafiglia una ragazzina appena tredi

L ioo ooo per ogni borsa di studio anniTotale LPadre Deiana si trova a Pasil nell isola di Cebù specializzato in attività sociali Sta realizzando diversi progetti perfar fronte agli urgenti bisogni della sua comunità tantopovera un Centro Giovanile un Dispensario gratuito unpiccolo Centro d rtigianato per donne un siloHa bisogno di aiuti per sostenere queste opere sociali maquello che crede ancor più urgente è poter aiutare i suoiragazzi migliori a studiare nella High School Scuola Superiore che consta di anniNon occorrono piú di L ioo ooo per istituire una borsadi studio per un giovane per tutti i quattro anni di ScuolaSuperiore Mi scrive che quest anno presso di lui ci sonoalmeno venti ragazzi veramente intelligenti che sarebbe unpeccato non avviare agli studiPotranno contare su di noi Proviamo

BIL NCIO Le precedenti microrealizzazioni Corea del Sud Dormitorio per giovani operai L milioni India Sud Capannone per handicappati L milioni Brasile Centrosociale L i oo ooo India Uriurkuppam Pompa elettricaL sono state tutte completate

cenne E andò a prendersela con uncodazzo di indi armati Per precauzione il padre della ragazza l avevaaffidata alle suore che la custodivanonella missione I Vitocoyoteri loseppero

Sono arrivati di sorpresa racconta la lettera tutti dipinti dinero con le frecce le asce e i machetebbiamo fatto appena in tempo a

chiudere la porta della stanza dovesi trovava la bambina Ma due indicon le asce cominciarono a sfondarel uscio »

llora senza troppi complimentil energica suor Felicita li afferrò e lisbatté l uno contro l altro con unasonora capocciata Sul vicino campetto d aviazione c era l avioneta dellaposta vviate il motore gridava suor Felicita ai piloti sapendoquanto il suo rombo agisse sugliindi con effetto deterrente Ecorrete ad aiutarmi Intanto toglieva le asce dalle mani dei dueindi esterrefatti «Vi porto tutti aCaracas in prigione » E fra i suoistrilli il ruggito del motore e leurla dei Guaicas della missione finalmente sopraggiunti gli assalitori sca pparono via Ma come era prevedibilepoco dopo tornarono

La battaglia fu inevitabile freccebastonate assalti fughe inseguimenti Suor Felicita continuava a chiedere aiuto agli uomini dell avionetae i piloti avviarono il motore Ma ilrombo dapprima potente si fece apoco a poco più debole poi divenneun brusio appena percettibile poinon lo si udì più Per paura i pilotierano volati via

lla fine del conflitto i due gruppidi indi si ritrovarono molto malconci Nessun morto ma diversiferiti qualcuno anche grave e tuttialmeno contusi In quegli stessigiorni sull altra faccia del pianetaTerra arabi e israeliani se le davanoanch essi di santa ragione con mezzimolto più moderni Però la ragazzacontesa era rimasta per tutto il tempoal sicuro nella missione sotto laprotezione delle suore

«Credo di non esagerare insistepadre Cocco se dico che unamissione fra questa gente primitivasenza le suore sarebbe un corpomorto Esse hanno la pazienza lacarità il buon senso di non pretendere subito di saper aspettare ilmomento giusto Esse mandano avantil asilo la scuola il laboratorio delcucito Insegnano a cucinare fannoda infermiere sono provvidenziali inun posto tanto isolato Sono le veremamme dei Guaicas » ∎

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anni fa a Juanin delos ndes moriva unaoscura ragazzina dianni veva offerto lasua vita per la mammainvischiata in una torbida vicenda di fazendeiros Si chiamavaLaura e nessuno siera ricordato di farleuna fotografia Oracentinaia di migliaia diragazze in tutto il mondo la conoscono e lapregano per avere unpoco della sua forza

veva solo cinque anni quandoil padre ufficiale dell esercito

cileno dovette prendere la via dell esilio Lo seguivano la mammaLaura e una sorellina ancora più

la L URVICUN

ragazzinadelle ndepiccola Giulia Nel Cile era scoppiata la guerra civileCon altre carovane di profughi

la famiglia Vicufia raggiunse dapprima il villaggio di Termico poipuntò su Norquin in una plagadesolata ai piedi delle nde inrgentina Ma non c era pace per

loro dovettero rimettersi ben presto in cammino

In una breve sosta a La Layasincontrarono il missionario salesiano Don Milanesio che li indirezzò a Juanin de los ndes dovei figli di Don Bosco avevano apertoun collegio per ragazzi e ospitavano anche i profughi cileniMa la serenità durò pochissimo

durante il lungo pellegrinare unamalattia inguaribile aveva strappato alla piccola famiglia il padreLe due bambine dovettero esserecollocate presso le suore salesianenel collegio di Juanin Giulia mostrò così ricordavano le suore uncarattere vivace mentre Laura sirivelò dolce e riflessiva

La mamma Mercedes dovettepensare a trovare un lavoro chele consentisse di guadagnarsi davivere e anche poiché il collegiodelle suore era poverissimo dicontribuire al mantenimento dellesue bimbe Un ricco proprietarioinvaghitosi di lei la invitò allasua fazenda a Quilquihue offrendole un lavoro continuo e benretribuito Mercedes Vicufia nonavrebbe voluto accettare perchéquell uomo la spaventava ma poipensò alle sue bambine alla necessità di assicurar loro un avve

nire e pur conoscendo i metodiviolenti e l irreligiosità di colui chedoveva diventare il suo padronefirmò il contratto di lavoro

Il fazendero però aveva altre intenzioni quella firma doveva significare una resa a discrezione eun legame di ben altra natura perMercedes

Un infinita tristezza nel cuore

Laura non sapeva nulla di tuttociò naturalmente Né poteva sospettare che nel momento in cuisalutava dalla soglia del collegio lamamma che partiva per Quilquihue si decideva anche il suodestinoQuando compì nove anni andò

per la priva volta con Giulia apassare le vacanze estive presso lamamma bituata alla serenità delcollegio si sentì subito a disagionella fazenda non tardò a capireche tra la mamma e il padronec era qualcosa di più che un semplice rapporto di lavoro e tornòin collegio portando nel cuore unainfinita tristezza di cui le suore nontardarono a comprendere la ragione

Passarono i mesi Gli incontricon la mamma quando veniva atrovarla si fecero sempre più drammatici e dolorosi Laura la scongiurò di allontanarsi da Quilquihue di trovare una soluzione

Prendi una casetta vicino anoi le disse Non restarelontana non abbandonarci

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Tra le lacrime la signora Mercedes seppe dire soltanto

Debbo stare lontana da voiper il vostro beneE Laura finalmente seppe che

tutte le spese per lei e per lasorellina venivano pagate dal fazenderoDa quel momento qualche suora

cominciò a registrare i «fioretti »che la ragazzina offriva al Signoreperché la mamma ritornasse sullaretta via Quelle annotazioni sitrovano ora in piccole cartelle sullequali figurano le date degli anniigoi i oz Sono allegate agli incartamenti alle testimonianze cheforse un giorno porteranno la piccola Laura sugli altari tra i santidella Chiesa

La festa notturna e la paura

ll epoca delle vacanze scolastiche Laura non voleva partireaveva paura a tornare sotto il tettodell uomo brutale che convivevacon la madre Ma dovette andare perché quello era il desideriodella mamma e neppure le suorepotevano opporsi

I coloni della fazenda che lasignora Mercedes trattava semprecon gentilezza accolsero cordialmente le due bambine e ancheil padrone sembrò addolcito dalleloro faccette delicate Trascorseroalcune settimane di pace Poiscoppiò improvvisa la tempesta

Nella fazenda ci fu una grandefesta notturna alla quale tra canti

Sopra l umile casetta di fango a Juanin delos ndes dove morì Laura Sotto Juanindo los ndes oggi sullo sfondo della Cordigliera e del vulcano Lanln

e danze parteciparono tutti i contadini della zona La festa degenerò ben presto in un orgia diubriachi e Laura si nascose in unluogo appartato della casa a piangere tutte le sue lacrime

ll alba spenti i fuochi dellafesta il padrone chiese della ragazzina perché s era accorto che nonaveva partecipato alla baldoria collettiva Quando intuì la ragionedella sua assenza si imbestialì

Le darò una lezione chenon potrà più dimenticare urlòcominciando a cercarla per lestanze della casa

Mercedes con un atto di coraggio che avrebbe dovuto fare damolto tempo sbarrò la strada albruto e gridando richiamò l attenzione dei domestici Il fazendero per non « perdere la faccia»si ritirò in camera sua Ma quandosvanirono i fumi del vino rese notala sua decisione non avrebbe piùsborsato un soldo per le bambine

Le suore riaccettarono ugualmente Laura La mamma peròvolle tenere con sè Giulia la piùpiccola

« La mia vita per la mamma »

Un giorno il collegio era infesta per l arrivo del grande missionario salesiano mons GiovanniCagliero Laura ascoltò le sue parole i suoi racconti missionari sientusiasmò e in un colloquio glichiese di poter essere accettata trale «postulanti» delle suore salesiane Il Vescovo le rispose che eraancora troppo piccola per decidere il suo avvenire In un secondocolloquio tuttavia ottenne il permesso di fare a Dio un voto privato di castità « Voglio offrire aDio disse una vita di amoredi sacrificio e di mortificazione permia mamma» veva appena diecianni Più tardi quando vedrà lamamma andare sempre più alladeriva con il permesso del confessore « offrirà a Dio la sua vita »Le testimonianze sono concordi

nell affermare che la salute dellaragazzina fino allora florida co

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minciò a deperire Tra lei e lamamma si svolsero colloqui sempre più struggenti

Perché mamma non ti decidi a stabilirti qui a JuaninCome ti sentiresti più contentaGiulia frequenterebbe la scuola epotrebbe crescere più istruita

E tu figlia mia rispondeva la mamma non potrestipensare a guarire invece di starein pensiero per me

Nell agosto del terribilibufere si scatenarono sulle ndeI fiumi strariparono i paesi furonominacciati dalle acque Giunserosoldati con le barche e provvideroa trasferire nei villaggi vicini gliabitanti di Juanin allagata I nuovistrapazzi incisero gravemente sullasalute di Laura

Sua madre vivamente preoccupata chiese di portare con sè laragazzina febbricitante ma nonnella fazenda bensì nella casa diuna carissima amica Juana DesEspinos

Qualcuno bussò alla porta

La pace sembrò tornare Lamamma vicino alla sua bambinache aveva bisogno di lei ritrovòla piena tranquillità Ma una seraqualcuno bussò alla porta era ilpadrone della fazenda di Quilquihue Dopo aver atteso invanoil ritorno di Mercedes era venutoa Juanin deciso a tutto pur diricondurla con sé Tra lui e Mercedes l incontro fu drammaticoLaura che udiva le imprecazionisempre più violente vincendo ibrividi della febbre si alzò e piangendo tentò di raggiungere laporta voleva forse chiamare qualcuno Ma l uomo sentì i passi e ilpianto la raggiunse la gettò aterra la coprì di ingiurie e dipercosse La mamma cercò di difenderla ma anche lei fu colpitaduramente da quell uomo ormaicompletamente imbestialito Soltanto quando nel vano della portaapparve la padrona di casa JuanaDes Espinos cercò di calmarsi efinì per andarsene

Le percosse e l emozione avevano stremato la ragazzina maessa riuscì ugualmente a sorridereperché ormai era certa che la mamma non sarebbe più tornata alla

fazenda La sua preghiera era stataaccolta Mormorò alla mamma cheora avrebbe anche potuto morireLe sue condizioni peggiorarono

rapidamente Intorno al suo lettino vennero le compagne del collegio le suore le donne di Juanin

tutte Laura cercò di sorrideredi dire una parola gentile

Spirò serenamente accanto allamamma il gennaio delIl giorno prima la Chiesa avevacelebrato la festa di sant gneseuna ragazza romana che aveva accettato di morire per difendere lasua purezza Laura non aveva ancora compiuto anni

Manca una fotografia

Qualcuno raccontò che sulla suatomba il Signore concedeva grazie e miracoli e così si pensò diraccogliere documenti e testimonianze sulla ragazzina delle ndeOra quei documenti sono custoditi e studiati dalle autorità dellaChiesa perché nel si credettebene di iniziare la causa di beatificazione di Laura Vicufia Nellecartelle che custodiscono i documenti ne manca uno Per la suabeatificazione non ha nessuna importanza ma ne avrebbe molta pertutti noi manca una fotografiaqualsiasi di Laura Nel villaggiodove trascorse quasi tutta la suabrevissima vita in quegli anninessuno possedeva una macchinafotografica Quelli che la conobbero dicono che era una bambinabellissima dagli occhi neri e profondi dal volto bianco come ungiglio Guidato dalle testimonianzeun pittore ha tracciato un volto vivoe felice È diventato il «volto ufficiale « di Laura Purtroppo quellovero che doveva portare in fondoagli occhi un velo di sofferenza peril male del mondo nessuno lorivedrà una sorte stranamente uguale a quella che toccò a Domenico Savio il primo santino cresciuto nell Oratorio di Don Bosco

In questa nostra epoca in cui datante parti il matrimonio cristianoviene considerato un inutile pesoforse un giorno la Chiesa innalzeràsugli altari la figura della ragazzina delle nde che offrì la vitaperché la sua mamma ritrovasse lastrada di Dio T B P

PUBBLIC ZIONIS LESI NE

NOVITÀ LDC TO Leumann

Foto problemi una nuova inizìativa dell editrice salesiana Da gennaio la rivista «Catechesi» esce indoppio fascicolo uno contenente«Studi ed esperienze» e un altroCatechesi Foto problemi direttoda Carlo Fiore contenente soggetti fotografici a tema Gli argomenti affrontati con le immagini econ relativo testo sono

• in gennaio La condizione operaia• in febbraio li bambino oggi• in marzo Il dramma del malato• in aprile La condizione delladonna

• in maggio Il problema demografico

• in giugno L immigrazioneSono tutti temi che il DocumentoBase pone esplicitamente fra quelliche devono essere affrontati nellaCatechesi

bbonamenti Italia lire esterolire

COLL N « UOMINI PER TUTTII CONTINENTI»

Per rispondere in maniera concretaalla campagna sulle Vocazioni I LDCpresenta una serie di volumetti rapidi freschi leggibilissimi che presentano ai ragazzi e agli adolescenti«figure» di Salesiani contemporaneiSalesiani presentati come «modellidi vita» animati da un grande idealemissionario la salvezza dei giovanie dei poveriI volumi editi fino a questo momentosono

Costruttori di un mondo nuovofigure di salesiani da padre

Mantovani a don Franco DelpianoL

Il coraggio di spendersi figuredi salesiani dal cooperatore ttilioGiordani al «leggendario» don Cojazzi L

Quando i fratelli chiamano figure di salesiani da don Cimatti almissionario «che patì sotto Maotze Tung » don Suppo LVolumetti da «ficcare in tasca» adogni ragazzo che si vuole orientareverso la vita sacerdotale religiosasalesiana

NOVIT LES via M Gioia Milano

Vangelo di una mamma testimonianza pp LÈ storia vera anche se sfumata neiparticolari storici Di facile e attraentelettura raccoglie i ricordi di «mamma urora» una donna di Dio serena e ottimista

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i

NELMONDOIN LINGUELL R DIO V TIC N

UN MESS GGIODEL RETTOR M GGIORE

Nella festa di Don Bosco gennaio il Rettor Maggiore ha rivolto aiSalesiani di tutto il mondo dalla Basilica di Maria usiliatrice in Torino unmessaggio sul «Centenario delle Costituzioni salesiane» II messaggio didon Ricceri è stato trasmesso dallaRadio Vaticana in dieci lingue in italiano spagnolo portoghese inglese tedesco francese polacco slavo boemoe ucraino Ecco il testo completo inlingua italiana«Oggi festa del nostro Padre vorrei

che il mio saluto fraternamente affettuoso arrivasse in ogni angolo dellaterra dovunque lavora per il regno diDio un figlio di Don Bosco

«Quest anno è già portatore diuna singolare ricchezza spirituale peril fatto che in ogni chiesa locale anche i

Ivoi celebrate l nno Santo anno di riconciliazione e di grazia

« noi Salesiani quest anno portain più l invito a un rinnovato impegnoRicorre infatti il Centenario dell approvazione delle Costituzioni Salesiane chetanto calvario costarono al nostro PadreEsse rinnovate alla luce del Vaticano il• nell assoluta fedeltà allo spirito diDon Bosco non sono un freddo codice legale di aride leggi ma una viaariosa e una guida sicura perché ognunodi noi viva gioiosamente sull esempio• con il cuore di Don Bosco la suatotale Consacrazione a Dio nella donazione totale alla gioventù oggi più bisognosa che mai

«Carissimi viviamo con amore generoso le Costituzioni rinnovate è il segnoconcreto della nostra fedeltà a Don Bo

Maquillage forestale Il loro nome è Indios Shuar Vivono nell Ecuador Untempo dipingevano il corpo foravano i lobi delle orecchie e le donne foravanoanche il labbro inferiore Da quasi ottant anni i Missionari salesiani lavorano inmezzo a loro e li preparano gradualmente all urto con la cosiddetta civiltà deibianchi Ora essi hanno smesso di dipingersi lo fanno solo più alcuni gruppiisolati nella foresta e altri gruppi «evoluti» per «accontentare» i turisti FotoBodo Wuth

S LESI NOsco e alla nostra vocazione nella Chiesa«Ecco il messaggio augurale che ho

il piacere di inviarvi dalla Basilica diValdocco da dove il nostro Padre vibenedice tutti»

M RI USILI TRICEJ R B COScrive P Luis Sertore dalla Repub

blica Dominicana «La parrocchia diMaria usiliatrice a Jarabacoa ha finalmente la sua chiesa Nel il vescovo ci affidò la parrocchia nelbenedisse la prima pietra della chiesaLa gente di qui è povera si assoggettòa molti sacrifici ma volle e in fretta lachiesa della Madonna Ci vennero inaiuto anche tanti benefattori tra cuitutto il paesetto di Lanzada in provincia di Sondrio Ora la bella chiesa ècompleta e accanto ad essa si apre ilsalone per la gente metri per

« lla benedizione i nostri poveri sonovenuti numerosi per vedere l opera delleloro mani il frutto del loro sacrificioE anche la Madonna era presente tranoi Essa ha elargito abbondanti graziedurante questi anni tanto che potremmodire con Don Bosco che ogni pietradella chiesa è una grazia di Maria usiliatrice La grazia maggiore l ha realizzata unendoci tutti attorno alla suachiesa obbligandoci quasi a conoscerci• ad amarci»

IL SECONDO S LESI NOL CONSIGLIO N ZION LE

DELLE RICERCHEIn Consiglio Nazionale delle Ricerche

con sede in Roma aveva finora invitatoun solo salesiano a tenere una relazionedavanti alla sua assemblea il grandedon De gostini esploratore della Terradel Fuoco Quest anno il prof EttoreBiocca ordinario dell Università di Roma• membro del Consiglio ha invitato atenere una relazione don Cocco missionario tra gli Yanomami dell ltoOrinoco Il gennaio don Cocco haproiettato il suo film «Yanomami traspiriti e stregoni dell mazzonia» e hatenuto una conferenza dal titolo « Ilmondo spirituale Yanomami» È seguitauna discussione durante la quale moltimembri del Consiglio Nazionale hannoespresso la propria ammirazione al missionario salesiano

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UN EX LLIEV RGENTINIL PREMIO N ZION LE R DIO TV

Mendoza rgentina il premio peri migliori programmi Radio TV èstato assegnato alla giornalista MarthaVillanueva de dams presidente delleExallieve F M Le sue trasmissionihanno avuto il miglior indice di gradimento per il valore artistico e il contenuto morale Il quotidiano « Los ndes »scrive

« È un riconoscimento che onora veramente l autrice perché viene assegnatounicamente a coloro che contribuisconoa promuovere l educazione e la cultural unione della famiglia e il benesseresociale »

Martha è stata la fondatrice e laprima insegnante della scuola superioredi giornalismo di Mendoza La sua collaborazione per la stesura dei testi eper le realizzazioni sceniche Radio TVrisale al quando con le exallievedella scuola Maria usiliatrice iniziò unaserie di trasmissioni « Incontri conJosefina » «II mondo della donna»« genda sociale e culturale» «Eccol ora di tutti» ttualmente continuanole trasmissioni per il terzo anno consecutivo di «Scacco circolare» il programma che le ha meritato il premio

Martha è una donna tutta sprintgesto cordiale sorriso aperto movimentidinamici Ha dichiarato «Trovo logicoche una trasmissione televisiva o unprogramma radio sia strumento per comunicare un messaggio di vita autenticadi vita cristiana»

TTIVIT DEL«CENTRO STUDI DI STORIDELLE MISSIONI S LESI NE»

Costituito all inizio del dalRettor Maggiore e posto sotto la direzione di don Raffaele Farina decanodella nostra Facoltà di Teologia inRoma questo Centro è ormai entratoin piena attività È stato dotato di unprimo nucleo di personale ha precisatoi propri compiti ha richiesto e raccoltol adesione di collaboratori salesiani sparsiper tutto il mondo e sta ora lavorandocon impegno

Il Centro si propone anzitutto di realizzare un « rchivio centrale delle Missioni salesiane» che raccolga il relativo materiale edito e inedito talfine sono già stati preparati uno «Schemaprovvisorio della storia delle missionisalesiane» una raccolta di «Fonti ebibliografia per tracciare la storia delleMissioni salesiane» e un «Indice didocumenti esistenti presso l archivio generale di Roma» nche in varie Missioni salesiane si sta svolgendo un lavoro di reperimento e riordino degliarchivi storici

Il Centro si propone pure la stesura

di una serie di Monografie rigorosamentescientifiche che costituiscano una completa «Storia delle Missioni salesiane»Sono già in corso di stesura le primemonografie e altre sono in fase distudio

Inoltre il Centro sta realizzando una«miscellanea» di contributi scientificibrevi una quindicina di pagine ciascunosu vari aspetti storia etnografialinguistica economia geografia pastorale ecc delle Missioni salesiane

E voi anziani benedite il Signore Betong nella diocesi di Surat ThaniThailandia il missionario salesiano trovò tanti ragazzi e costruì per loro la scuola

elementare e poi la scuola media Ma a Betong c erano anche gli anziani e moltiabbandonati a se stessi Perciò il missionario don Giuseppe Farlazzini ha costruitoper loro un ospizio Ora sono in trentatré anziani raccolti nei nuovi edifici che sonocostati seimila d ollari l i vescovo mons Pietro Carretto passa a benedire i localie tutti insieme vescovo missionario e anziani benedicono il Signore

ltri impegni assunti dal Centro sonouna collana di « Diari e memorie» divalore etnografico e storico un edizionecritica degli scritti missionari di DonBosco la pubblicazione dell epistolariodei primi missionari salesiani SDB eFM la pubblicazione di una serie diprofili di missionari salesiani

In complesso si tratta di un programmamassiccio e anche urgente che trovala sua prima scadenza nel annocentenario delle nostre Missioni E ilrealizzarlo «risponde come ha precisato don Farina a un esigenzamolto sentita tramandare alla storiauna documentazione del lavoro immenso che i nostri missionari spessooscuri e dimenticati hanno compiutoper annunciare il Vangelo Inoltre servirà a farci conoscere meglio e quindi

ad amare di più la nostra Congregazione che ravvisa nel lavoro missionario un lineamento essenziale del suovolto Cost art »

CENTRO CCOGLIENZNNO UNO

Il «Centro salesiano di accoglienza eorientamento» di Eeklo Belgio funziona da un anno e giovani vihanno già trascorso un periodo più o

meno lungo I loro casi erano talvoltamolto difficili i risultati comunque sonostati incoraggianti

Nei primi sei mesi del ad esempioabbiamo discusso dossiers di questigiovani Per si trattava solo di accoglienza per anche di orientamentoDopo il periodo di osservazione giovani si sono trasferiti in una « home pergiovani» hanno potuto reinserirsinelle proprie famiglie sono passati aun istituzione dello Stato per abbiamo trovato una famiglia adottiva undrogato ha seguito una cura di disintossicazione ecc

L età di questi giovani va dai anniai anni Ci vengono mandati dai tribunali per i minorenni da «comitati diprotezione del giovane» e da commissioni di assistenza pubblica Non abbiamo mai vacanze MICHELE RENCKENS

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SCUOLE R R EPRO R MM TED UN S LES NO

Dalla capitale della Bolivia La Pazscrive don Dante nvernizzi «Sono quacon Feletti perché mi hanno chiamatoquelli del Ministero di Educazione Nazionale affinché confezioni i programmiper l insegnamento tecnico agrario alivello dei nostri licei scientifici pertutta la nazione È un lavoro grosso

giochi della Provvidenza Dieci annifa lottavo con il Ministero di EducazionePer ottenere l approvazione della nostraScuola graria Mayurina con programmitotalmente miei e con due titoli Baccelierato Maturità e Perito agrario«Oggi con il Presidente della Repub

blica Bonzer mi chiamano perché riadatti i programmi in scala nazionale peril nuovo tipo di Scuole grarie stabilito per legge nel che è esattamente la fotografia della nostra scuoladella Muyurina È un onore per la Congregazione e per la Chiesa dare un taleaiuto alla nazione lo ne ringrazio ilSignore Mi hanno preso fuori dellamissione come bacuc sollevato per icapelli e portato fino a queste altezzeandine Ma presto tornerò al mio lavoropastorale umile e silenzioso sconosciutoper prepararmi all incontro con il Signoreche si avvicina»

L OR TOR O S LES NOD B RCELLON NN

lle del gennaiodon Salini e due altri salesiani partitida Catania arrivavano alla stazione ferroviaria di Barcellona Sicilia per aprirvil oratorio

anni dopo esattamente alleun corteo di macchine ripartiva dallastazione ferroviaria e raggiungeva l oratorio affollato di ragazzi e di genteper dare inizio ai festeggiamenti del °

DON BOSCOFESTE TO ROM

La festa di Don Bosco all teneoSalesiano ha assunto quest anno unatonalità particolare la comunità universitaria intendeva infatti ricordare nell occasione il conferimento del titolo diUniversità Pontificia attribuito con « Motuproprio» di Paolo V

lla vigilia nell ula Magna dell università affollatissima si sono calcolate mille persone si è svolta la celebrazione accademica alla presenza deicardinali Staffa Pignedoli Oddi e dielettissime personalità

l Rettor Maggiore ran Cancellieredell Università ha ringraziato il SantoPadre la Congregazione dell EducazioneCattolica e tutti gli intervenuti e ha rinnovato in nome di Don Bosco l impegno

di fedeltà e il coraggio della creativitàCard Koenig ha quindi svolto una

magistrale relazione sul tema « l futuro della Religione» aprendo così ilciclo di conferenze pubbliche che quest anno ha appunto come oggetto diindagine «La Religione oggi»

NN D L VORO ORTONl febbraio scorso si concluse ad

Ortona Chieti la celebrazione del

venute una splendida conversazionemeditazione sulla vita e l opera di DonBosco

Furono premiati gli alunni che nellevarie scuole della città avevano eseguitodegli splendidi elaborati su Don Bosco

«PR M CENTO NN »D DON OV NN NOB LE

La comunità salesiana di Vibo Valentia e con essa molti amici e la citta

Tecnico televisivo Padre iovanni Dethier del collegio salesiano mara diLubumbashi Zaire è un tecnico televisivo collabora sovente alle trasmissionidell emittente che è stata impiantata negli edifici del collegio

° dell Opera Salesiana l Rettor Maggiore ha scritto ai salesiani in questacircostanza « L Opera trasse la suaprima origine dalla compassione e collaborazione degli Ortonesi di mericacommossi dinanzi al martirio della lorocittà natale E si mantiene e si sviluppa nonostante le inevitabili difficoltà per la ferma volontà dei Salesiani di occuparsi della gioventù poverae bisognosa La ricorrenza che si celebra porti tutti quanti hanno a cuorel opera salesiana di Ortona a guardareavanti con rinnovata lena e con fiduciacon Don Bosco non si sbaglia mai enon ci si può fermare »

ntervenne a nome del Rettor Maggiore il Consigliere enerale don iovanni Raineri e in rappresentanza deloverno il sottosegretario al Lavoro

on De Cocci Egli tenne davanti alpubblico e alle numerose autorità con

dinanza il novembre scorso hannofesteggiato il «primo centenario» diDon iovanni Nobile da anni residente nella località calabra

Nato esattamente cent anni prima aMontescaglioso Matera da semplicefamiglia di contadini compì il serviziomilitare a Chiari all epoca di dua edelle guerre coloniali e si meritò unicofra i suoi commilitoni il grado dicaporale maggiore di cui è sempre andato fiero n quegli anni maturò la suavocazione alla vita sacerdotale e religiosa anni si presentò ai Benedettini che vista la sua età lo orientarono dai Salesiani Fu accolto a vreafra le vocazioni adulte da Don Ruaricevette la talare a anni era sacerdote Lavorò in varie opere salesianefinché nel l obbedienza lo mandòa Vibo di dove non si è più allontanatoPer molti anni è stato l amico dei car

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cerati nel penitenziario locale pprezzata è soprattutto la sua opera di confessore silenzioso e instancabile nellacasa salesiana nell oratorio nella cittadina cercato da migliaia di penitentiÈ come qualcuno ha detto «la manodi Dio che perdona»

L anno scorso per la beatificazionedi Don Rua al quale era legato da tenerissimo affetto nonostante i suoi

anni si era recato a Roma in SanPietro ed era stato ricevuto dal Papa

novembre scorso giorno delsuo onomastico e della sua festa hapresieduto una concelebrazione l termine del rito con voce flebile e lentama chiara al microfono ha ringraziato isuoi tantissimi amici e ha raccomandato loro ancora una volta labontà «senza la quale non giova averericchi palazzi mentre invece basta unpezzo di pane con un bicchiere d acquaquando c è la bontà»

L anziano patriarca ha concluso«Chiedo una preghiera perché il Signoremi conceda di fare una morte santa»Ma all agape fraterna gli hanno presentato invece una torta con una solacandelina come si fa con i neonatiper lui che festeggia l anno uno delsuo secondo secolo di vita NS

S LES NTR R ZZ D BELF ST

Vi si sono recati in tre dall rlandaper trascorrere un ardua vacanza di lavoro nella città degli attentati al plastico Stabilitisi in una scuola elementarehanno realizzato con i cinque o seicentoscatenati ragazzi della zona il loro«Progetto di ricreazione estiva» iochiall aperto e al chiuso canti pittura

i bambini inconsciamente rappresentavano di preferenza i soggetti tragicidella Belfast martoriata Ma poi sfilatedei ragazzi in maschera concorsi dibellezza per bambini con mamme enonne e la fiera degli animali domestici Le autorità scolastiche hanno facilitato ogni cosa offrendo oltre ai localiun mini bus un pullman a due pianiper le gite biglietti per la piscina e ilcanottaggio ecc Ma le attività ognigiorno dipendevano da tante circostanzedall umore dei ragazzi dalle condizionidel tempo e non meno dagli alti e bassidell agitata vita cittadina

La nuova presidenza confederaledegli Exallievi viene designata in questimesi Per la prima volta nella loro storiagli Exallievi hanno eletto autonomamente i rappresentanti dei sei ruppidi Federazioni sparse in tutto il mondoOra stanno compilando un ampia listadi candidati da cui saranno scelti semprecon votazione altri dieci nominativi essi

formeranno con i sei già votati la Presidenza Confederale Tra i sedici membrieletti complessivamente il Rettor Maggiore designerà poi il nuovo PresidenteConfederale Una nuova carica è prevista quella di consigliere incaricatodegli Exallievi non cristiani

L exallievo ugusto Torres Catefort Presidente della FederazioneExallievi dell Ecuador è stato chiamato

cosiddetta «terza età» malati e dimenticati questo suo ministero viene orariconosciuto dalla Chiesa e consacrato

n una nuova sede di sua proprietà la «Federazione taliana Exailievidi Don Bosco» ha trasferito i propriuffici dal novembre scorso La sede

situata in Roma via mendola piano int telsi trova a un centinaio di metri appena

Un posto di lavoro Un operaia al Centro di Servizio Sociale creato dai Salesiani a Tirupattur ndia che impara a lavorare il cotone Una trentina di ragazzee donne del luogo hanno attualmente trovato lavoro nella filanda della missioneQuando il missionario don Francesco rdusso avrà completato il Centro le operaie con posto sicuro saliranno a un centinaio Poi rimarrà da trovare lavoro aglialtri milioni di indiani disoccupati

dalla Conferenza Episcopale nazionalea un incarico di fiducia Nell Ecuador cristiano commemora il centenario della sua consacrazione al SacroCuore avvenuta per opera dell allorapresidente arcia Moreno L Episcopatodell Ecuador ha costituito un « Comitatonazionale per le celebrazioni del centenario » e vi ha preposto l avvocato Torrescon la carica di Segretario enerale

Consacrato diacono permanenteun Exallievo e Cooperatore salesianodel Belgio è il signor ndré dam cheha frequentato l istituto Don Bosco diLiegi negli anni Egli è unattivo cooperatore salesiano di sessantacinque anni che da molto tempo sidedica alla assistenza delle persone della

dalla Stazione Termini ed è stata inaugurata dal Rettor Maggiore

Con la nuova sede la Presidenza italiana Exallievi intende rendere più agevoli i contatti con gli Exallievi stessisiano di passaggio o residenti nellacapitale

Un Centro Universitario di Catechesi ha preso a funzionare dall ottobre scorso presso l istituto TeologicoSalesiano di uatemala Dotato di moderne attrezzature audiovisive il Centromira alla formazione catechetica nonsolo dei Salesiani studenti nell istitutoma anche dei secolari universitaricatechisti maestri di religione chegià operano o intendono operare inscuole e collegi

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L C RRELLO DELL EREONel giorno della Visitazione della Madonna viaggiavo su

un aereo con persone diretta a una cittadina sul RioMadeira rrivati a destinazione l aereo non atterrò l comandante ci avvertì che saremmo proseguiti per Porto Ve hocapitale di Rondonia perché il carrello d atterraggio si eraimprovvisamente bloccato serbatoi erano pieni ed era pericoloso tentare su quel piccolo campo un atterraggio difortuna Con molta calma il comandante ci avvisò pure chearrivati su Porto Velho avremmo sorvolato la città per unpaio d ore per consumare il carburante prima dell atterraggio

Subito dopo la hostess ci diede le norme da eseguire almomento opportuno pregandoci di rimanere calmi e diobbedire Svuotati i serbatoi venne dato l ordine di togliercidi dosso occhiali orologi dentiere Poi il segnale d allarmee la voce del comandante «Tutti pronti » Naturalmentela tensione era fortissima Un addetto al servizio aereo misussurrò

Suora sembra che tutto dipenda da noi ma la veritàè che tutto dipende da Lui e indicò il piccolo Crocifissoche avevo tolto dal petto e stavo riponendo nella borsa

l segnale prendemmo la posizione rituale per questifrangenti testa appoggiata alle ginocchia braccia chestringono strettamente le gambe Sentivamo il ronzio dell aereo che continuava a girare in tondo e la voce del capitano che ripeteva « Respirazione profonda respirazioneprofonda » l silenzio era totale e l emozione altissimalo pregavo con fervore Maria usiliatrice mi mettevonelle sue mani nche altre persone accanto a me pregavanoSotto di noi caroselli di pompieri e di autoambulanzeUn secondo ordine venne a turbare tutti dovevamo ancorarisalire per consumare un altro po di carburante L attesasi fece angosciosa ltro ordine di nuovo con la testa chinasulle ginocchia e le braccia strette sotto i ginocchi Ora lapista si srotolava velocissima sotto di noi ttendevamol urto terribile Ma proprio all ultimo istante il carrello sisbloccò e il pericolo si dissolse

Le persone che stavano ad attenderci e che avevano seguito tutto con angoscia più coscienti di noi del gravissimopericolo che avevamo corso ringraziarono la Madonna

La ringraziai anch io insieme a molti passeggeri ancorapallidi di paura e la ringrazio ancora di averci tenuto la manosul capo e di averci salvatiManaus Brasile Sr M R F BELFORT DOS S NTOS

spettrice delle FM

DUE B MB N V V C SS MMi sentivo sempre poco bene dopo che si era spenta la

mia prima gravidanza appena cominciata Mi aveva lasciatoconseguenze psichiche e fisiche Feci una novena a SanDomenico Savio l termine di essa ero più tranquillae con gioia mi accorsi che stavo di nuovo aspettando unbambino Ero ancora debole e il medico mi raccomandò dirimanere a letto per tre mesi

o ubbidito con sacrificio ma la notte dell Epifania sonostata colta da emorragia fortissima e ricoverata prontamenteDopo alcuni esami i medici mi dissero che erano spiacentima che avrebbero dovuto sottopormi ad un piccolo intervento poiché la gravidanza anche questa volta si era spentalo li supplicai che ripetessero le analisi il giorno seguenteed essi mi risposero che lo avrebbero fatto solo per accontentarmi Erano sicurissimi che il germe di vita si era spento

PERNTERCESS ONED M RUS L TR CE

DS N OV NN

BOSCO

o pregato molto mi sono raccomandata a San DomenicoSavio di cui portavo l abitino feci nel mio cuore delle promesse La sera dopo i medici mi comunicarono l esito positivo La vita dentro di me non si era spenta Fu tuttavia unperiodo difficile di sofferenze e di amare privazioni Dovettirimanere sempre a letto

l settimo mese nuovo ricovero ltro ricovero all ottavogiugno finalmente sono nati non uno ma due bellis

simi bambini sani e vivacissimi che hanno stupito tuttiSono stati qualche tempo in incubatrice ma ora stannobenissimo crescono come due fiori e formano la nostragioia Uno dei due l abbiamo chiamato Domenico in segnodi gratitudine

Papà e mamma siamo entrambi convinti che si tratta diuna grazia grande quasi di un miracolo Ogni sera preghiamoe ringraziamo il piccolo grande SantoScanzorosciate Bergamo M R V TTOR Z in BRENT N

N UN MOMENTO P RT COL RMENTE DOLOROSODa tempo soffrivo violenti attacchi al cuore che mi ridu

cevano in fin di vita Fu in un momento particolarmentedoloroso che mi rivolsi con fede al Servo di Dio Don Rinaldi

li promisi che se mi otteneva dal Signore che gli attacchigravi non si ripetessero più avrei speso un po del tempoche mi concedeva ancora quaggiù a diffondere la sua devozione

Sono passati ormai due anni e sto bene Sto adempiendola promessa fatta e desidero rendere pubblica la mia riconoscenzaCatania Sr M R FRUSC F M

« Desidero rendere nota la mia profonda riconoscenza alServo di Dio Don Filippo Rinaldi per la sua protezione eparticolare assistenza usatami durante una mia degenzaall ospedale ed in altre circostanze» Una F M TorinoLettera firmata

Sr Maria Uberti F M Torino ringrazia Don Rinaldiper averle ottenuto la grazia di guarire due volte senza unaoperazione chirurgica molto temuta

C NNO PURE SE N L TO R Z E

bate Mario bbo Elio llerione Famiglia mateis Pierino mighettiCaterina mmatuna Francesca ndorno da ndreose Clementinanzani Teresa rmano raziella rlone Dalmazio ronica Colomba

Bacchio Piera Baiano Clelia Baiocchi Lina Bandini Maria Barbarisingela Caterina Barmasse Vittorio Barone ngelina Basta Emanuele

Battaglia ina Battista Concettina Bentivoglio Pacifico Bertoli CarloBessuti Carmen Biondani Renata Bisogni Sergio Bocci uido

Boffa Caterina Bolla Serafina Bolognesi ntonietta Bonetti MariaBoni Enrica Bonifacio Francesco Bornengo Beatrice v Morone BossoClara Broglia Delfina Bruna Cecchina Brunier Severina Brusati Caterina Bucci nnita v Rombai Bucci Lucia Burgio iuseppina ButtiglieriVincenza iesi Buttigliero nna Demarchi Calvetto iuseppina Camalese iuseppe Camona Marta Campanari Stella Campana Pietro Carcasola Maria Careglio Claudina Carrea dele Cassin Maria CastelliLino Maria Casula iovanna Cavallero Olimpia Cavre PalmiraCegolaro Rosanna Chatel iulio Colli Maria Comello Delfina ConcilValentino Conte Filomena Conti Maria Coppola dalgisa CrivellaroMichelina D mbra Maria D mico Maria Delle Baite Lucia Dell sola ntonio Del Monte Notari driana Demarie Elia Di FrancoRosa Di ragorio Famiglia Di Martino audenzia Dimichino MariaEgle Di Pasquali iuseppina Michele Di Noto Orazio Donatello Luigi

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E DLTR S NTE SERVD D O

MONS C N ZE R CCONTUN STR ORD N R V S ONE

Nel foglio mensile « Newsletter» della provincia salesianacino vietnamita edito a ong Kong è riferita una testimonianza resa sotto giuramento da don Pietro Battezzati missionario salesiano in Cina e documentata anche nella « Positio super Martyrio» dei Servi di Dio mons Versiglia e donCallisto Caravario

«lo don Pietro Battezzati nella primavera dei erosceso a Shiu Chow dal mio distretto di Lok Chong perconferire con mons Canazei su affari della missione Terminato il colloquio in forma molto confidenziale e anzi unpo enigmatica egli che non era facile all intimità mi disseSenta che cosa mi è accaduto non molto tempo fa Dopo

di avere per una ennesima volta cercato a lungo ma sempreinvano nel mio ufficio alcuni documenti importanti per laMissione data ormai l ora tarda mi ritirai nella mia attiguacamera da letto per riposarmi e intanto pensavo a mons Versiglia come per invocarlo a farmi trovare quei documentidel suo episcopato Poco dopo la mezzanotte mi svegliaie con stupore vidi filtrare luce dalle fessure della porta delmio ufficio Pensando di avere dimenticato di spegnere lalampada a petrolio mi alzai per andarla a spegnere pertala porta vidi l ufficio tutto illuminato e nel mezzo di essoin piedi e gioviale mons Versiglia Provai meraviglia nonspavento e lo guardavo sorridendo nche lui mi sorrise epoi parlandomi giovialmente e confidenzialmente comeusava fare quand era vivo mi indicò un doppio fondo delgrande armadio archivio che copriva quasi interamente unaparete dell ufficio in cui erano nascosti i famosi documentiNon fu un sogno ma una realtà e così io trovai subito nelluogo indicato i documenti che mi abbisognavano Lo ringraziai e dopo avergli chiesto varie altre cose gli rivolsi ancora la seguente domanda Mi dica monsignore quandola uccisero andò subito in Paradiso Egli divenuto quasipiù luminoso sorridendo mi rispose in cinese Tsek hakche vuol dire stantaneamente Poi disparve e tutto ritornònel buio »

«M QUESTO È UN M R COLO »l nostro figliuolo Nelson Trad Filho di nove anni il mar

zo giocando al «judò» lotta sportiva giapponese

Fabiani Maria Luisa Facchiano Libera v entilcolore FascicenaFerrante iulio Ferraris Fabrizio Fiducia ntonino Figini MariaCristina Filisetti Marta Frassetti Maria Frigia Maria razia FulcheriLanza Luisa Furini nes agliardi ina agliardi Maria Sofia Camalero Vittoria arzia nna Maria audio Lina iannetto iuseppeiannone Rinaldi Lucia onella lessandro onella Clementinaonella olanda radani Oreste rossi Maria uarnascelli Tirauazzotti Lidia uffanti Tina adevaia nita setti Savio st a S Ca

terina da S Napoli Lanieri iovanni La Rocca Vinci ConcettaLasagna nselmo Lazzaretti ina Lipari Maria Lombardi Maria ngelaLombardo Caruso razia Longinotti nna Maria Lo Piccolo Rosa

Mabitano Rinaldi Maffeo nna Malta Mariannina Maltez iuseppina Mameli lberico Mancuso Concettina Manzocchi iancarloManzone Egidio Marchica erlando Marino raziella Mariotti RinaCarazzino Masserini nnunziata Massimo Tommaso Mattenda Margherita Mattia iuseppina Mazzullo Rosa Mendola Carmelo MessinaCaterina Miglioli ngelo Milanesio Mari Milione iuseppa Miranda Maria Molteni iuditta Mori Maria Moriconi Rosa MorielliSilvia Mosca Rosetta Bassi Motta iuseppa Mreule Olinda NardiBerti acopo Nocchi Pina Novelli iovanna Orelli Fedelina OrniBattistina Ottaviani ole Ottazzi Simona Pagliari ngiolina in Sartori

con un ragazzo molto maggiore di età venne gettato a terrabattendo violentemente il gomitoSuo padre vedendo il braccio tutto gonfio e dolorante

portò subito il bambino alla Clinica medica di Campo randel dott élio Mandetta specialista ortopedico dopo

aver esaminato attentamente le radiografie prese disse senzaesitazione « omito contorto e scheggiato avambracciofratturato e strappo dell epitróclea Tornino domanipoiché era già sera e vedremo di fare il necessario intervento chirurgico Si metterà un filo d acciaio per dare movimento al gomito e si farà l ingessatura Può darsi che dopotre anni si possa togliere il filo d acciaio e permettere l usonormale del braccio»

Nella mia e nostra grande afflizione mi ricordai di LauraVicuna della quale avevo ricevuto pochi giorni primauna reliquia Ne posai l immagine sul braccio del bambinodicendogli di raccomandarsi a lei Mi rispose « Mammal ho già fatto»

mattino seguente tornammo con trepidazione all ospedale per l intervento chirurgico il bambino però diceva dinon sentir più tanto male al braccio

l dott Mandetta tolta la fasciatura provvisoria esclamòsorpreso «Ma questo è un miracolo » braccio era completamente sgonfiato e non doleva più vi rimaneva soltantouna macchia rossa

Fatte nuove radiografie e confrontate con quelle dellasera precedente tanto il dott Mandetta come il radiologodott Elias Nasser Neto rimasero quanto mai meravigliatinel vedere che il gomito appariva a posto e del tutto risanatoNon c era più bisogno di alcun intervento chirurgico mmobilizzando il braccio con tela gessata per maggior sicurezzail dott Mandetta disse solo «È incredibile »

Ci recammo subito al collegio « Maria usiliatrice» adar relazione del fatto straordinario

Quindici giorni dopo il dott Mandetta tolse l ingessaturae il bambino poté subito usare speditamente il braccioSono già passati due anni e siamo lieti di testimoniare pub

blicamente la nostra grande riconoscenza a Laura VicunaCampo rande Brasile marzo

la mamma T EREZ N M NDETT TR Dil padre NELSON TR D

l dott Mandetta aggiunse in data marzo dichiarazione scrittadella straordinaria guarigione

Pagno Mergliano nna Maria Palazzi iovanni Pandolfo ElisabettaPappalardo Lisetta Parlanti melia Pasino Evasio Peano Teresa in

Mandrile Pennisi Carmela Penso Maddalena Peracchio ntoniettaPerret Silvestro Piazza Beniamino Piazza olanda Piccini iovannaPiedimonte nna Pietrasanta Maddalena Pilotto mabile Pizzitalaiuseppina Ponzio Franca Porzio Coniugi Prato Maria Prestianni

Luigia Pronzo Esterina Pulciroli Maria Puggioni Battista RamplaudErmelinda Ravizza Emma Razzoli Fausto e Fabio Reano iuseppeRevel C Pierina Revello iuseppina Riccobene Lina Rizzardo MariaRizzo Valeria v Pedussi Roncolato Rita Fretto Ropicani ntonio

Roselli iuseppe Rossetti Lucia Robeo Rosa Russo iuseppe Sacchines Saracco Dario Sarino Speranza Savoini Margherita Scagliarmida Schiattarella Concetta Schilirò Nunziata Senatore aetano

Servetti Francesca Sileci Signorine Songis Noemi Spagnoli PiaSpataforo Rosaria Squadrito nna Strada Margherita Strano Margherita Targato Mognato ssunta Terrasi Liliana Thiebat BarbaraTintori Riccarda Toccafondi ida Tognetti Teresa Tomasini NeddaTovazzi Corinna Tuveri Stefania Valut Francesco Varesio LuciaVaudano Elda Venturini Maria Verardi Pia Vevre dolfo Vico Clotilde Vigorito Filippo Virzi Maria Vizzolo Caterina Vosti MariucciaVuillermo acqueline Zanella Ung Zanin Caterina Zenani M Rosa

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U R T D LEUCEMLa mia bambina Cecilia di due anni e mezzo si mostrava

in uno stato d inquietudine generale con insonnia ostinatamentre le apparivano qua e là delle macchie rosse e venivasorpresa da piccole emorragie

Portata da un ospedale all altro dopo due mesi di cure eripetuti esami i medici constatarono che era affetta da leucemia linfoide cronica positivamente constatata e ordinarono il pronto trasporto a San Paulo

Una mia vicina mi disse «Preghi Laura Vicuna e vedràche la sua bambina guarirà» La pregai con tutta la fede dicui ero capace insieme a mio marito e alla madrina di Cecilia Questa intanto era assalita da febbre alta e presentavatutto il corpo chiazzato di rosso

l terzo giorno di viaggio arrivammo a San Paulo all istituto Centrale C Camargo come ci avevano indicato

i medici di Mineiros ma purtroppo non poté esservi ricoverata Ci ritirammo perciò all albergo addoloratissimi mentrela bambina s andava aggravando sempre più

Verso sera con sorpresa domandò qualche cosa damangiare che prese senza difficoltà addormentandosi poiplacidamente Dopo diciassette ore di sonno profondo lasvegliai la febbre era diminuita chiese di nuovo da mangiare e tornò ad addormentarsi

La mattina seguente si svegliò tranquilla non aveva piùfebbre ed erano scomparse le macchie rosse

Continuò poi a migliorare e a nutrirsi Tutti gli esami fattirisultarono negativi

l medico di San Paulo voleva trattenerla per una piccolainfiammazione in gola ma preferimmo ritornare ad ltoraguaya li esami di controllo compiuti all Ospedale

«N S di Fatima» di Minerois dove era stato riscontrato ilmale diedero tutti questa volta esito negativo medici ele infermiere non potevano capacitarsi di un fatto simile

Unisco a questa mia relazione i certificati dei medicidell ospedale «N S di Fatima» di Mineiros e dell stitutoCentrale C Camargo di S Paulo

Con grande riconoscenzaM R OSÉ

Santa Rita de raguaya Brasile DOS S NTOS C RV L O

S P RL D VERO M R COLOMio figlio osé Cecilio Neto all età di cinque anni e mezzo

presentava una tumorosità all ipocondrio sinistro riscontrata dal dott Euripide Batistetti della città di Marilia delloStato di S Paulo Egli consigliò di affidarlo al dott EdoardoMarcondes professore di pediatria nell Università di S PauloRicoverato in quella clinica in seguito a vari esami gli futrovato il rene policistico per cui il ottobre il bambino venne sottoposto a un intervento chirurgico dallaéquipe del dott prof Campos Freire

Durante l operazione eseguita dal dott Sami rap siriscontrò al rene sinistro un tumore che dall esame istologico venne dichiarato per tumore di Willms una delle speciedi tumori cancrenosi

li bambino fu sottoposto a trenta applicazioni di cobaltodella durata ognuna di sette minuti noltre per via venosagli venne somministrato il rimedio specifico di actinomicina Din cinque dosi cura ripetuta ogni tre mesi

Nell agosto del gli si trovò la metàstasi al polmonedestro per cui si dovette ricorrere nuovamente alle applicazioni di cobalto Queste lo lasciarono quasi bruciatomentre actinomicina iniettata con siero fisiologico gli eradolorosissima tanto da farlo gridare dal male supplicando

il Signore di volerlo prendere con sé non potendo tollerareun simile tormento Si aggiungeva poi la difficoltà di procedere alle iniezioni endovenose per cui il povero bambinoera sottoposto a ripetuti tentativi fino a dieci o tredici punture al giorno prima di poter riuscire nell intento

L actinomicina inoltre gli provocava dei vomiti violenticontinuati per venti e trenta giorni così da dover esserericoverato all ospedale per grave disidratazione

Terminata la cura del cobalto lo riportammo a Mariliaperò il suo stato peggiorava ancora per una sopraggiuntagastrite dovuta ai rimedi molto forti e alla insufficiente nutrizione pei continui vomiti

Nel novembre del le sue condizioni si aggravaronoancora con febbre dai ai ° e nuovi esami mostraronoche la metàstasi si era estesa anche al fegato

mpossibile dire l angoscia nostra e di tutti essendo ilbambino l unico nostro figlio e anche l unico nipote deinonni

Era tanto dimagrito da pesare appena kg e in tale statodi debolezza da non poter rimanere neppure seduto Ormainon avrebbe potuto sostenere un nuovo viaggio fino a SanPauloUna mia amica ci consigliò di sentire il parere del dott

osé Luis Cembranelli dell istituto nternazionale di ricerchesul cancro della città di TaubatéMio marito e mio padre andarono a consultarlo il no

vembre portandogli tutti i referti dei vari esami clinicil dott Cembranelli dopo averli studiati attentamente disseche non v era alcuna speranza di guarigione prescrisse tuttavia una cura a base di vaccini delle trasfusioni di sangue ealcuni preparati farmaceutici

Fu allora che Sr Maria Lourdes Barreto direttrice dellaFacoltà « uxilium» di Lins dove mio marito era professore di matematica sapendoci tanto angosciati nella previsione ormai di perdere il nostro unico figliuolo c incoraggiòa ricorrere alla Serva di Dio Laura Vicuna Ce ne diede labiografia e la reliquia da mettere addosso al bambino e cidisse che la comunità avrebbe incominciato subito unanovena per ottenere il miracolo poiché si trattava propriodi questo

nche noi insieme a tutti i parenti e agli amici ci mettemmo a pregare con fede Laura l termine della primanovena il bambino stava già meglio presentava miglioraspetto pareva un po ingrassato e mostrava desiderio digiocare Da allora andò ristabilendosi del tutto tanto da poterfrequentare la prima elementare nel Collegio «Cristo Re»di Marilia distinguendosi fra i primi della classe

Nel marzo del fatti dei nuovi esami clinici ne portammo l esito al dott Cembranelli che rimase altamentemeravigliato nel constatare un così insperato e rapido cambiamento delle condizioni del bambino

Esprimiamo tutta la nostra riconoscenza a Laura Vicunache non riusciremo mai a ringraziare in modo adeguatoCi resta ancora da compiere la promessa fatta da mio maritodi condurre il bambino a ringraziare la Serva di Dio pressoi suoi venerati Resti mortali in rgentinaLins Brasile luglio L CE FR NCO CEC L O

La presente relazione è corredata da altra analoga del padre del bambino prof osé Tarcisio Cecilio da quella della direttrice della Facoltà« uxilium» di Lins e dai referti degli esami clinici

R Z O M R COLOMio padre ntonio contadino residente in Paraiso do

Leste nel Mato rosso il giugno ritornando dai

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campi fu colpito da dolori acutissimi e forti contrazioni deinervi in tutto il corpo

l sig lfio Pozzi dell «Operazione Mato rosso» interessato del caso gli prestò i primi soccorsi ma intuendo chedoveva trattarsi di cosa molto seria si offerse di trasportareimmediatamente il malato a Poxoreu percorrendo chilometri in jeep

medico di quella località non riuscendo a identificareil male consigliò di trasportarlo all Ospedale « Sant Elena » diCuiabà capitale del Mato rosso e distante circa chilometriCommosso dal penoso stato in cui si trovava mio padre

il salesiano Don Pietro Melesi fu il buon samaritano che siprestò a portarlo in jeep a Cuiabà dove arrivammo dopoquattro ore di penosissimo viaggio

l dott ilton Correa da Costa medico dell Ospedale«Sant Elena» al vedere il malato con le mandibole serrateil corpo completamente indurito e i nervi spasmodicamentecontratti esclamò « È un caso perduto Potrò solo iniettaredel siero antitetanico ma sarà inutile» E ordinò che fosseportato nel reparto d isolamento

L infermiera di turno della notte ci disse poi che per gliacuti spasimi mio padre in un accesso di disperazione erastato sorpreso con un laccio al collo nell atto di strangolarsiper cui aveva dovuto essere legato ai ferri del letto

Sr Cecilia Maggioni direttrice del innasio « Sacro Cuoredi esù» delle Figlie di Maria usiliatrice venuta a conoscenza del tristissimo caso andò a visitare il mio poveropadre gli pose sul petto una reliquia della Serva di DioLaura Vicuna incoraggiandolo a raccomandarsi alla suaintercessione promettendogli che tutte Suore e alunne delCollegio si sarebbero unite nella stessa preghieraDopo questa visita l infermo poté tranquillizzarsi un po

fece chiamare la mamma e i miei sei fratelli dei quali alcunipiccoli e ci espresse le sue ultime volontà Quindi si confessòricevette la S Comunione e il sacramento degli infermi

Seguirono giorni di vera agonia mentre noi continuavamoa supplicare Laura Vicuna di voler intercedere perché cifosse conservato il nostro caro babbo di cui avevamo ancora tanto bisogno

E fummo esauditi Benché tutti ne ritenessero impossibilela guarigione mio padre si riprese e andò via via migliorandotanto che il luglio successivo neppure un mese daiprimi sintomi della grave infezione tetanica lo stessodott ilton Correa da Costa lo dichiarò guarito e permiseil suo ritorno in famiglia

lo ho sempre creduto nell esistenza di Dio che ci è Padrema ora come segno di gratitudine prometto d impegnarmia condurre sempre una vita veramente cristianaCuiabà Brasile Mato rosso O O R BE RO NETTO

La Direttrice Sr Cecilia Maggioni sottoscrisse la relazione attestandola veridicità dei fatti esposti

UN REL QU E T NT FEDE

La signora ntonia Moraes nel maggio del fu operata ai reni Due anni dopo fece ritorno all ospedale per unagrande fistola alla parte operata l caso venne consideratonon solo grave ma senza rimedio ncoraggiata dalle innumerevoli grazie ottenute per intercessione di Laura Vicunaposi una sua reliquia sulla parte malata iniziando con grandefede una novena alla Serva di Dio

Prima di terminarla l ammalata era già fuori pericolouna guarigione rapida e completa umanamente poco spiegabile

febbraio la signora venne a farmi visita all ospedale per portare un offerta per la Causa di Beatificazione di Laura Vicuna confermando che è guarita bene econtinua a godere ottima saluteCuiabà Brasile Mato rosso Sr LEONT N PEZZOL TO

F M nfermiera

L C SO P RVE D VVERO STR ORD N R OUna mia zia più che ottantenne in una caduta s era spez

zata la gamba e in una posizione che ne rendeva assai difficile la cura

ppena avutane notizia la raccomandai con grande fiducia a Sr Teresa Valsè La zia avrebbe dovuto rimanerea letto almeno per una paio di mesi con la gamba rialzata• immobilizzata da grossi pesiMa per il caldo della stagione la debolezza cardiaca di

cui soffriva e soprattutto per l avanzata età i medici pensavano che difficilmente avrebbe potuto resistere nfatti dopola prima settimana la zia pregò di toglierle tutto perchénon poteva proprio sopportare oltre di rimanere in quellecondizioni

l medico acconsentì ritenendo che era meglio lasciarlamorire tranquilla Fece perciò togliere l armatura che laimmobilizzava e anche tagliare il gesso E quale non fu lasua sorpresa nel constatare che le ossa spezzate si trovavano al loro posto combaciando perfettamente e in ottimecondizioni di consolidamento Disse che era un caso davvero straordinario e che non aveva mai visto nulla di simile

La zia e tutti i familiari vi riconobbero una segnalatissimagrazia della Serva di Dio Sr Valsè che avevo tanto pregato• si unirono a me nel fervido ringraziamentoVina del Mar Cile Sr FR NCESC MONT V Direttrice F M

NULL ER NO V LSR TROV T DELL SC ENZ MED CCon grande riconoscenza ringrazio il Signore d avermi

concesso per intercessione della Serva di Dio Suor TeresaValsè Pantellini la grazia di ricuperare la salute nullaerano serviti tutti i ritrovati della scienza medica

Nel gennaio mi trovavo esaurita e ridotta alla completa incapacità fisica e anche mentale per una grave affezione intestinale

Tutte le accurate visite dei medici e specialisti le radiografie e ripetuti esami non valsero a scoprire la causa delmio male e quindi a curarlo Questo per cinque lunghimesi finché i medici dissero apertamente che non sapevanopiù che cosa farmi

Proprio allora vennero a visitarmi due Figlie di Maria usiliatrice Esse m incoraggiarono a confidare nell intercessionedella Serva di Dio Suor Teresa Valsè Pantellini consigliandomi di pregarla con grande fiducia

Così feci abbandonandomi al suo aiuto Pochi giornidopo ebbi occasione di conoscere una persona modesta• buona che ritengo proprio mandata da Suor Valsèla quale mi suggerì una cura molto semplice e facile Daallora andai sempre migliorando tanto che ora i miei familiari mi dicono di non riconoscermi più dallo stato in cuiero ridottaCompio il dovere di rendere pubblica la grazia ottenuta

unendo una modesta offerta per la causa di beatificazionedi Suor ValsèQuito Ecuador OV T O ED

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dPER NOSTR MORT

PRE MO

S LES N DEFUNT

Sac Edmondo Luciloni t a Varese a anniMorì al termine di un intensa giornata dedicataai suoi malati Stava rientrando in biciclettaall stituto Salesiano dopo aver celebrato laS Messa Era così don Lucioni a anni conil freddo invernale continuava a servire inbicicletta i suoi malati portando doni e parolebuone celebrando la Messa nelle loro caseinstancabile animatore dei « Volontari dellaSofferenza» Non pensava a se stesso Non viaveva mai pensato da quando a anni avevavestito l abito chiericale Sacerdote a annipartì per il iappone a Vi rimase anniRientrato e bloccato dalla guerra vi tornò nel

per altri anni Ma anche quando rientròdefinitivamente continuò ad essere missionariodonandosi ai più infelici nel nome dell amoredi CristoSac iuseppe Spigo t a Torino Leumanna anniNato a Verona aveva respirato l atmosfera salesiana del vicino stituto Don Bosco Lavorònel suo Veneto fino al quando l ubbidienzalo chiamò al Centro Catechistico a curare leedizioni discografiche l suo tempo libero fututto per i ragazzi del quartiere nella difficileperiferia torinese dove svolse un autenticamissione salesiana Fu centro di gruppi giovanili vissuti nella fraternità nell impegnonella disciplina L inesorabile malattia lo fermòSperò ancora di guarire ma si affidò con serenità alla volontà di Dio « La nostra Comunità

scrive il direttore mentre si stringevaintorno a lui con fraterna solidarietà per aiutarloassisterlo vegliarlo riceveva in cambio un piùprofondo senso di amore reciproco di perdonodi pace » Lasciò ai giovani ai confratelli allamamma anziana la consolazione della speranzaSac Mario Borsani t a Maroggia Svizzeraa anniDopo aver fatto l operaio in una fabbrica milanese entrò come aspirante missionario advrea nel Partito l anno dopo per laThailandia vi fu ordinato sacerdote Lavoròfino a che il male che lo doveva portare allatomba lo costrinse a tornare Le Missionirimasero al vertice dei suoi pensieri e visseparlando e inventando sempre nuove iniziativeper loro

COOPER TOR DEFUNT

ioacchino Duca t a angi Palermo aanni

l Signore che gli diede lunga vita lo chiamòa sé quasi all improvviso Di tre figli che congenerosa e umile offerta aveva dato alla Congregazione Salesiana non ne ebbe alcuno presente in punto di morte Ma Don Bosco stessoil giorno della sua festa lo venne a prendereper mano per presentarlo al Dio della misericordia e di ogni consolazioneMaria Priod in Praduroux t a one ostaa o anniDonna di grande bontà e tatto fu un vero modello di mamma cristiana La gioia e la santafierezza di aver dato un figlio a Don Bosco

e alle Missioni causarono in lei un crescendocontinuo di fede di carità e di fervente devozione alla Vergine usiliatrice e a Don Boscolla loro protezione affidava se stessa e quanti

le erano carichille Sítia t a Cossano Belbo Cuneo aanni

Scrive il figlio don Carlo salesiano « Mio padrese ne è andato nel silenzio e nella preghieraDopo la morte di mia madre viveva con miasorella pensando sempre al figlio dolfo disperso in Russia Credo che sia stata la suacroce più grande l lavoro la precisione intutto la puntualità il buon umore sono statele caratteristiche della sua vita Preghiamoper luiRosa Pístol ved Ponzio Bíava t a Torinoa o anniPur con la sua bella età si sentiva giovane edera ricercata e amata da quanti la conoscevanoveva donato una figlia all stituto delle F M

e ne era orgogliosa mmirabile la fortezza nelnascondere le sue sofferenze e nel preoccuparsidel bene altrui Conservò intatta fino alla finela sua serenità l sacerdote che l assistettedisse « Per essere così tranquilla in punto dimorte dev essere sempre vissuta di fede »ngela Manassero ved Oreglio t a To

rino a go anniSorella di un salesiano offrì a Don Boscouna figlia nell stituto delle FM Era mammabuona sempre sorridente generosa attivaRicordava mamma Margherita e nonostantela sua veneranda canizie lavorava con zeloper le MissioniLucia Poli t a Torino a anniDedita all zione Cattolica e all assistenzadei poveri e dei bisognosi fu l anima dellasua parrocchia e rinunciò anche all insegnamento era dottoressa per dedicarsi interamente alla famiglia e all apostolato Nel periodo di guerra tornò all insegnamento comesupplente per non lasciare i ragazzi senzascuola Entusiasta del metodo educativo diDon Bosco lo applicò anche in famiglia incordiale dialogo con i suoi figli iutò i Salesiani e le Missioni e offrì per loro anche lemolte sofferenze che la purificarono negliultimi anninna De ndrea Colella t a Napoli

Manifestò il suo amore profondo per la Congregazione e Don Bosco aiutando le OpereSalesiane e le Missioni radì sempre la visita dei Salesiani a cui chiedeva la benedizionedi M usiliatrice Si prodigò a lavorare nell ssociazione dei Cooperatori e nella Parrocchia visitando i malati e facendo catechismoai piccoli Fu consolata negli ultimi giornidalla celebrazione della S Messa in casa edalla ComunioneMaria Cimorelli acontíni t a sernia a

anniFu educata dalle F M che la prepararonoalle vicende della vita Rimasta improvvisamente vedova con due bambini accettò il dolore e la solitudine con dignità e fede l fervore religioso la spinse a interessarsi del prossimo sofferente che confortava e soccorrevacome poteva funerali rivelarono quantariconoscenza sentiva per lei la gente di sernia

Rita Zígliara Costa t a Roma a anniDicevano di lei « Le vogliono tutti bene »Bontà a tutta prova fede viva sorriso accogliente immedesimarsi dei problemi altruifacevano di lei una donna eccezionale chenell impiego nel lavoro di casa o nel centrodei Cooperatori seminava largamente bontà• fiducia l male terribile che in tre mesi latolse ai suoi bambini non le impedì di trasformare la stanza dell ospedale in una piccolachiesa dove si respirava la speranza Fu unadelle iniziatrici dei « iovani Cooperatori »Maria Rosaria Rosanía t a Venosa Pza anniFu cooperatrice e fedele amica dell opera diDon Bosco mmalata per moltissimi annifece della sua vita una continua offerta a Diosoprattutto per le anime sacerdotaliMichele Pacaccio t a RomaCooperatore ed exallievo affezionato brillòper l intemerata coscienza la limpidezza degliscritti e la rettitudine negli uffici e nelle relazioni socialiRosina Barísellí t a Chiari a anniSeppe donare a chi soffriva un sorriso sincerouna parola incoraggiante un aiuto di preghieraDalla fede viva le vennero semplicità di cuorebontà di animo e disponibilità al sacrificioFu Cooperatrice salesiana attenta e buona eper i Salesiani di Chiari fu un « angelo di carità » fin dai primi tempi dell Opera Ricordavacon gioia un incontro con don Rinaldi chel aveva benedetta e incoraggiataElisa Trabucchi t a Torino a annimava tanto Don Bosco e la sua ssociazione

• si adoperava con la presenza e la parola adincrementare la vita dei Cooperatori Collaborò con il delegato ispettoriale alla organizzazione e al riordinamento del Centro spettoriale Cooperatori ccettò con rassegnazionealla volontà di Dio il lungo e doloroso calvariocon cui terminarono i suoi giorniRemo Pregno t a Moncalvo a anniDedicò la sua vita al lavoro alla famiglia allaparrocchia Nella malattia non smentì il suospirito profondamente cristiano buono paziente ndò a festeggiare in Cielo Don Boscodel quale era profondamente devotodele Frattíní t a Varesenscritta all Unione Cooperatori come Don Bo

sco amò i fanciulli dei quali fu assistente premurosa e oculata nsegnò loro ad amare esùEucarestia e Maria usiliatrice Lavorò purecon zelo in parrocchia rande fu la sua bontàverso i bisognosi e gli ammalati Solo in Cielosi potrà conoscere il bene fatto da questa umileCooperatrice che ogni giorno si alimentavanella meditazione quotidiana Lasciò nel vecchiobabbo un vuoto doloroso che dal Cielo sapràcolmareSac Felice Frà t a Devesi di Ciriè a anniNelle case salesiane di Valdocco e di Penangoassorbì una profonda fede Passato in seminario• ordinato sacerdote fu un valido insegnantedi catechismo e poi parroco a Devesi Brillòper la carità e la fede gioiosa che aveva attintoda Don Bosco di cui ricordava con simpatiaparale e fatti mò e fece amare esù Eucarestia la Madonna e il Papa

L D REZ ONE ENER LE OPERE DON BOSCO con sede in ROM riconosciuta giuridicamente con D P del n e L ST TUTO S LES NO PER LE M SS ON con sede in TOR NO avente personalità giuridica per Decreto n possono legalmente ricevere Legati edEredità d evitare possibili contestazioni si consigliano le seguenti formule

Se trattasi d un legato « lascio alla Direzione enera e Opere Don Bosco con sede in Roma oppure all istituto Salesiano per le Missioni con sedein Torino a titolo di legato la somma di lire oppure l immobile sito in »

Se trattasi invece di nominare erede di ogni sostanza l uno o l altro dei due Enti su indicati la formula potrebbe essere questa

« nnullo ogni mia precedente disposizione testamentaria Nomino mio erede universale la Direzione enera e Opere Don Bosco con sede in Romaoppure l stituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo»

luogo e data firma per disteso

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BORSE COMPLETEBorsa Per onorare la memoriadella signora melia Mondina

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r Uff Primino Bersano cura diavv Maria R Bersano Roma lire

Borsa S iovanni Bosco e Don Filippo Rinaldi in suffragio del notaioLuigi Bersano cura di avv MariaR Bersano Roma LBorsa S iovanni Bosco e Don Filippo Rinaldi per intercedere protezione e salute per Celestina Bersanocura di avv Maria R Bersano RomaLBorsa Maria SS usiliatrice eDon Filippo Rinaldi in ringraziamento e per ottenere grazie e benedizioni cura di avv Maria R Bersano Roma LBorsa n onore di Mons C ^attiper riconoscenza cura di Ferrarorag Oreste Torino LBorsa S Cuore di esù Don Michele Rua e Papa iovanni riconoscente per grazia ricevuta e per ottenere ancora grazie e protezionecura di D gnese aeta LatinaL

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TOT LE M N MO PER BORS L • vvertiamo che la pubblicazione di una Borsa incompleta si effettua quando il versamentoiniziale raggiunge la somma di L ovvero quando tale sommaviene raggiunta con offerte successive Non potendo fondare una Borsasi può contribuire con qualsiasi somma a completare Borse già fondate

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lesiani cura di Celestino OslenghiTorino LBorsa esù Sacramentato MariaSS usiliatrice e S iovanni Bosco per grazia ricevuta e supplicandoprotezione cura di Vittorina onella Torino LBorsa Maria SS usiliatrice eS iovanni Bosco in ringraziamento

ON

e per la loro continua protezionecura di C LBorsa Don Bosco per la protezione dei miei cari cura di F Cenova L

Borsa Maria SS usiliatrice eS iovanni Bosco per grazia ricevuta cura di Franca Ponzio vreaTorino L

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Borsa Maria SS usiliatrice eS iovanni Bosco pregate per noiper la pace nel mondo e proteggetecisempre cura di P E C Moncalieri Torino LBorsa Maria SS usiliatricecon riconoscenza cura di iuseppinaCassaro LBorsa S iovanni Bosco e S iuseppe da Copertino per grazia ricevuta cura di N N L

Borsa S Maria Mazzarello S iuseppe da Copertino e Padre Pioper grazia ricevuta cura di N NL o ooo

Borsa n memoria della defuntaTeresa Sommaruga cura di N NNovara LBorsa S Domenico Savio in ringraziamento cura di iorgio e iuliano LBorsa S Domenico Savio per graziaricevuta cura di Tommaso ZerbinoRoma L

Borsa Maria SS usiliatrice DonBosco e Don Rua in suffragio dellaconsorte Piera cura di TommasoZerbino Roma L

Borsa Maria SS usiliatrice eS Domenico Savio in ringraziamento e per costante protezione curadi dele e Maria Venturini Viareggio Lucca LBorsa Maria SS usiliatrice eDon Bosco cura di Silvia RicciRoma LBorsa Don Bosco in riconoscenzae per particolare protezione della famiglia cura di Rosina Musso vedMarchisio Castelnuovo Don Bosco

sti LBorsa Maria SS usiliatrice Regina degli postoli S iovanniBosco e S Domenico Savio pregateesù Bambino perché susciti tanti Sa

cerdoti cura di Evaristo MussoCastelnuovo D Bosco sti lire

Borsa Maria SS usiliatrice eesù Sacramentato in suffragio di

Ruggero Cordella cura di Elenaladdanza Roma L

Borsa Maria SS usiliatrice eesù Sacramentato in suffragio di

Ruggero Cordella cura di Elenaaddanza Roma L

Borsa Maria SS usiliatrice eS iovanni Bosco per ottenere lagrazia di cui ho tanto bisogno e per laloro protezione in vita ed in morte perme e per i miei cari cura di Biagia

iuliano Polonghera Cuneo lire

Borsa Maria SS usiliatrice eSanti Salesiani in suffragio dei parenti benefattori e amici e delle animepiù bisognose cura di Bina endusoved Rettmayer Palermo L

Borsa S Teresa d vila a ricordoe suffragio dei miei cari e dei defuntidi numerose famiglie offerenti curadi Teresa Ferrero Moretta CuneoL

Borsa Maria SS usiliatrice eDon Bosco cura della direttriceScuola Materna di S Maria dellaVersa Pavia LBorsa Maria SS usiliatrice eS iovanni Bosco cura di N Nndria Bari L

Borsa n suffragio di iulia ntonella cura di uido ntonelli Latina L cossu vs

2015 - Digital Collections - Biblioteca Don Bosco - Roma - http://digital.biblioteca.unisal.it

Page 36: ocre e isoruere o RmIO - UNISALbiblioteca.unisal.it/repository/Bollettino_Salesiano... · 2015. 12. 12. · che la coscienza comune riconosce essenziali all istituto matrimoniale

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Direttore responsabile Teresio Boscoutorizz del Trib di Torino n del febbraio

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Come attuare il nostro rinnovamentoperché incida sulla persona dell uomo

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