Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza...

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Sicurezza in agricoltura Sicurezza macchine e impianti e altri rischi

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Sicurezza in agricoltura

Sicurezza macchine e impianti e altri rischi

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Obiettivi del corso

Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro:1. Rischi per la sicurezza dei lavoratori

1. Statistiche infortuni2. Macchine in generale3. Attrezzature elettriche4. Macchine agricole aspetti comuni5. La trattrice6. Macchine agricole7. Impianti ed attrezzature8. Ambienti di lavoro9. Analisi di alcuni infortuni

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Statistiche infortuni

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Statistiche infortuni:meno infortuni in agricoltura

• Continuano a diminuire gli infortuni sul lavoro, in linea con il calo degli occupati, attestandosi nel 2009 a 52.600 casi (-1,3% rispetto al 2008 e ben -20,8% rispetto al 2005).

• Più colpiti sono gli uomini (78,6 % dei casi) di età compresa tra i 35 e i 49 anni, mentre le donne presentano una maggiore quota di infortuni nella classe di età 50-64.

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Statistiche infortuni:infortuni per tipo di lavoratori

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Statistiche infortuni:dinamiche più frequenti

• La dinamica più frequente (45,6% dei casi) continua ad essere la “perdita di controllo del mezzo” come troppo spesso avviene nelle nostre campagne a causa del ribaltamento del trattore.

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Macchine in generale

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Macchine in generale:macchine usate

• Articolo 23 T.U. - Obblighi dei fabbricanti e dei fornitorio 1. Sono vietati la fabbricazione, la

vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro, dispositivi di protezione individuali ed impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

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Macchine in generale:vendita di macchina pericolosa

• L’agricoltore che possiede una macchina non conforme alla normativa non può venderla ad altre aziende ma potrà solamente consegnarla ad un costruttore / rivenditore al solo scopo della messa a norma prima della commercializzazione.

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Non è possibile nemmeno il conto vendita presso un rivenditore.

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Macchine in generale:prestito di macchina pericolosa

• Anche se a titolo gratuito la cessione ad altri di una “macchina pericolosa” determina una responsabilità.

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L’agricoltore non può prestare o dare ad altri una macchina non conforme alla normativa.

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Macchine in generale:protezioni

• Tutte le attrezzature, le macchine e gli impianti produttivi devono essere progettati, costruiti e installati con la scrupolosa osservanza delle norme di Legge.

• Tali normative prescrivono l'applicazione di adeguate protezioni, segregazioni o dispositivi di sicurezza, sugli elementi delle macchine, quando questi risultano accessibili e costituiscono un pericolo per le persone.

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Macchine in generale:protezioni

• E’ vietato rimuovere le protezioni dalle macchine.

• La normativa di sicurezza ammette una deroga nei soli casi di "NECESSITÀ DI LAVORO".

• Devono però adottarsi precauzioni alternative in modo da garantire la stessa sicurezza operativa.

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Macchine in generale:pulire, oliare, ...

• Non serve quasi mai oliare, ingrassare o pulire direttamente a mano organi od elementi di macchine in moto ma se esistono reali esigenze tecniche si possono compiere queste operazioni usando accorgimenti o mezzi tali da eseguire l'operazione in sicurezza.

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Macchine in generale:manuale d’uso e manutenzione

• Serve per dare le necessarie informazioni di sicurezza.

• E’ utile per:o immissione sul mercato, imballaggio,

trasporto, installazione, collaudoo utilizzo e funzionamentoo manutenzioneo sostituzione delle partio dismissione, rottamazione e

smaltimento

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Il manuale deve accompagnare ogni macchinario (anche usato).

Utilizzare la macchina secondo il manuale d’uso e manutenzione.

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Macchine in generale:valutazione e sollevamento dei

carichi

• Quando possibile ricorrere al giusto macchinario per il sollevamento di carichi:• che superino il limite di peso previsto per la

situazione (comunque non superiore a 25 kg. per gli uomini e 15 kg. per le donne);

• Ingombranti e difficile da afferrare.• Usare le forche per sollevare esclusivamente

materiale su pallet.• Usare una gru per il

sollevamento di carichi non pallettizzati.

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Macchine in generale:abilitazione all’uso di certe

attrezzature

• Anche in agricoltura certe macchine vanno utilizzate solo da “persone abilitate” in seguito ad uno specifico corso sulla sicurezza.

• La durata dei corsi varia a seconda delle attrezzature come ad esempio:o Gru mobile:o Carrelli elevatori … :o Carrelli semoventi a

braccio telescopico:o Trattori agricoli o

forestali:

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Macchine in generale:abilitazione all’uso di certe

attrezzature

• Il percorso formativo è finalizzato all'apprendimento di tecniche operative adeguate per utilizzare in condizioni di sicurezza le attrezzature.

• Il corso prevede esercitazioni pratiche.

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Macchine in generale:abilitazione all’uso di certe

attrezzature

• A partire dal 12 marzo 2013 tutti i lavoratori adibiti all'uso delle attrezzature indicate nell’accordo, dovranno dimostrare di essere in possesso dei requisiti previsti dall'accordo.

• L'abilitazione deve essere rinnovata entro 5 anni dalla data di rilascio dell'attestato di abilitazione previa verifica della partecipazione a corso di aggiornamento (min. 4 h).

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I lavoratori del settore agricolo che alla data di entrata in vigore del presente accordo sono in possesso di esperienza documentata almeno pari a 2 anni sono soggetti al corso di aggiornamento da effettuarsi entro 5 anni dalla data di pubblicazione del medesimo accordo (12 marzo 2012 )

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Attrezzature elettriche

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Attrezzature elettriche:avviamento intempestivo

• Tutte le macchine, attrezzature e impianti industriali a funzionamento elettrico devono essere muniti di un dispositivo che NON consenta il riavviamento automatico a seguito di ritorno di tensione successivo ad una precedente interruzione.

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BOBINA DI SGANCIO

RELE’ DI MINIMA TENSIONE

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Attrezzature elettriche:arresto di emergenza

• Tutte le macchine devono avere un comando di arresto di emergenza, del tipo a fungo, a barra o a fune.

• Serve per porre la macchina nelle condizioni di minor pericolo in caso di necessità.

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Tale comando deve essere di colore rosso e prevedere il blocco nella posizione di azionamento.

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Attrezzature elettriche:macchine utensili

• Protezione e/o segregazione dell’utensile e della zona di lavoro.

• Collegamento a terra e verifica dell’impianto.

• Protezione contro le schegge.

• Uso dei DPI (occhiali, scarpe antinfortunistiche, guanti all’occorrenza e tuta con polsini chiusi).

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Macchine agricoleaspetti comuni

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Macchine agricole aspetti comuni:

rischio di presa e trascinamento

• Può avvenire per la presa, da parte degli organi in movimento della macchina (cinghie, pulegge, giunti cardanici, ecc.), degli indumenti del lavoratore.

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Macchine agricole aspetti comuni: dispositivi di protezione

• PROTEZIONE DEGLI ORGANI IN MOVIMENTOo Prese di forza: devono essere protette, in

quanto l’albero scanalato che fuoriesce dalla trattrice può costituire pericolo se vi si impigliano abiti.

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Macchine agricole aspetti comuni: rischio di presa e

trascinamento

• PROTEZIONE DEGLI ORGANI IN MOVIMENTOo Giunti cardanici: devono essere protetti con

guaine di plastica in modo da coprire interamente le parti sporgenti; la protezione deve essere libera dall’albero di trasmissione.

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Macchine agricole aspetti comuni: rischio di presa e

trascinamento

• PROTEZIONE DEGLI ORGANI IN MOVIMENTOo Cinghie e Pulegge: devono essere protette

da carter o grate resistenti e ancorate alle strutture portanti delle macchine.

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La trattrice

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La trattrice:rischio ribaltamento

• Il fenomeno più frequente è quello laterale, segue poi il ribaltamento posteriore (o impennamento).

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Avviene soprattutto durante le lavorazioni su terreni con forte pendenza e quando la macchina lavora di traverso.E’ spesso preceduto da una fase iniziale in cui il mezzo inizia a scivolare a causa del terreno molto bagnato, oppure per la rottura di parti meccaniche

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La trattrice:rischio ribaltamento

• STRUTTURE ANTIRIBALTAMENTO o Protezioni applicate alle trattrici che, pur non

evitando il ribaltamento, ne limitano le conseguenze, consentendo al conducente di avere uno spazio di sopravvivenza: sono costituite da cabine e telai.

o L’installazione del telaio deve essere abbinato ad un sistema di ritenzione per l’operatore a bordo.

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La trattrice:rischio caduta

• CADUTA nelle fasi di salita e discesa dal posto di guida, dovuta :o alla difficoltà di accesso al posto di

guida,o alla mancanza di adeguati sostegni ed

appoggi, o alla scivolosità degli scalini per la

presenza di fango, o ad ostacoli o leve che impigliano ai

vestiti

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La trattrice:rischio caduta

• SISTEMI DI SICUREZZA PER LA SALITA E LA DISCESA DALLA TRATTRICEo Devono essere adottati accorgimenti atti a

facilitare l’accesso al posto di guida in modo tale da evitare il rischio di caduta durante la salita e la discesa alla trattrice.

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La trattrice:rischio ustione

• Può avvenire a carico degli arti superiori per contatto accidentale con il motore, il tubo di scarico, il radiatore, o per fuoriuscita improvvisa di olio dall’impianto idraulico.

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La trattrice:rischio ustione

• PROTEZIONE DELLE PARTI CALDEo Le parti esterne dei dispositivi di scarico dei

gas combusti devono essere protette con griglie o reti metalliche. Queste vanno posizionate in modo da evitare l’eccessivo riscaldamento.

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La trattrice:rischio rumore

• Può arrecare danni di tipo UDITIVO (danni all’udito...) e di tipo EXTRAUDITIVO (aumento della pressione arteriosa, insonnia...).

• Il rumore è ritenuto lesivo per l’udito sopra gli 85 dB(A) Leq.

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Esempio1 ora di funzionamento di un trattore 90 dB(A)7 ore di altre attività con rumore inferiore a 80 dB(A)Livello di Esposizione Quotidiano (8 ore) = 83,3 dB(A)

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La trattrice:rischio rumore

• PROTEZIONE DAL RUMOREo Nella scelta della

trattrice, soprattutto per lavori continuativi , occorre orientarsi verso il modello che produce minore rumore (solitamente la più nuova).

o In alternativa utilizzare otoprotettori.

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La trattrice:rischio vibrazioni

• Le vibrazioni possono essere fonte di fastidio, di patologie circolatorie a carico degli arti, specie superiori e di patologie osteoarticolari e possibili disturbi neurologici.

• Bisogna differenziare la valutazione in:o vibrazioni dell’intero

corpoo vibrazioni del sistema

mano-braccio .

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La trattrice:rischio vibrazioni

• MISURE DI PREVENZIONEo Sostituire le attrezzature più vecchie con

modelli migliori come ad esempio trattrici con assale ammortizzato, cingoli in gomma, ecc.

o Programmare una periodica manutenzione.o Ridurre i tempi di

esposizione.o Utilizzare DPI anti-vibrazioni.o Installare sedili e

pneumatici che attenuino efficacemente le vibrazioni.

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La trattrice: rischio di schiacciamento

• Può avvenire nelle fasi di attacco e distacco di attrezzi portati o trainati o per rotture e guasti alla macchina (es. del perno del gancio di traino e conseguente sganciamento del rimorchio).

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Infortunio grave: particolare dell’elemento “terzo punto” rotto per sollevamento di un carico eccessivo

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La trattrice: rischio di schiacciamento

• SISTEMI DI SICUREZZA PER L’AGGANCIO E LO SGANCIO DEGLI ORGANI TRAINATIo Al fine di evitare lesioni da schiacciamento, è

importante che l’organo trainato sia dotato di una barra alla cui estremità venga inserito un dispositivo meccanico manuale per la regolazione in altezza del carrello.

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La trattrice:lesioni dorso lombari

• Possono derivare da posizioni scorrette riconducibili principalmente all’eccessiva rigidità del posto di guida.

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La trattrice:intossicazione da (CO)

• Può essere provocata dall’inalazione di monossido di carbonio durante le lavorazioni in locali chiusi per l’accumulo dei gas di scarico.

• Si manifesta con irritazione delle vie aeree superiori, tosse, mal di testa, percezione visiva sfocata, palpitazioni. Nei casi più gravi nausea, vomito, vertigini o svenimenti.

• La morte sopraggiunge quando il tasso di carbossiemoglobina supera all’incirca il 66%.

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La trattrice:registro dei controlli

• La recente normativa prevede che:o i trattori agricoli o forestali siano

adeguati ai requisiti minimi di sicurezza di cui al D.Lgs.81/08.

o i trattori agricoli o forestali siano oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza

o siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro di controllo.Anno 2012

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La trattrice:registro dei controlli

• La frequenza dei controlli è prevista dalle buone prassi emesse dall’INAIL.

• Indicativamente deve essere biennale ovvero ogni 1000 ore di utilizzo, e comunque, al raggiungimento di uno dei due parametri o in caso di eventi eccezionali.

• I controlli vanno fatti da persona competente.

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La trattrice:registro dei controlli

• Il registro dei controlli deve essere corredato della necessaria documentazione di supporto, atta a dimostrare la rispondenza dell’intervento

• Es.: documenti fiscali, schede tecniche dei pezzi di ricambio, ecc.

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Page 46: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole

Anno 2012

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Page 47: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:caricatore frontale

• Stabilità della combinazione trattrice-

caricatore.

• Scelta della trattrice idonea.

• Comandi ad azione

mantenuta.

• Il montaggio e lo smontaggio

dei bracci di sollevamento che

deve poter essere eseguito

da una sola persona. Anno 2012

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Macchine agricole:carro desilatore

• Organi di comando.

• Distanza fra bracci porta fresa e cassone.

• Coclee e organo fresante.

• Nastro trasportatore(scarico)

• Organi di trasmissione.

• Parti mobili (comando

ad azione

mantenuta)

Anno 2012

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Macchine agricole:carro desilatore

• Organi di comando.

• Distanza fra bracci porta fresa e

cassone.

• Coclee e organo fresante.

• Nastro trasportatore(scarico)

• Organi di trasmissione.

• Parti mobili (comando

ad azione

mantenuta)

Anno 2012

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Page 50: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:carro spandiletame

• Presa di potenza.

• Organi di trasmissione del moto.

• Organi di spandimento.

• Trasportatori.

• Mezzi di

accesso.

Anno 2012

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Page 51: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:carro spandiliquame

• Serbatoio.

• Mezzi di accesso.

• Dispositivi di sicurezza.

• Braccio di

spargimento.

• Presa di forza.

• Stabilità.

Anno 2012

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Page 52: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:cimatrice per vigneti

• Organi di taglio.

• Organi di trasmissione.

• Protezione dell’operatore.

• Stabilità degli

organi di taglio.

Anno 2012

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Page 53: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:decespugliatore

• Dispositivi di taglio.

• Protezione dell’operatore (D.P.I.).

• Dispositivo di arresto del motore.

• Imbracature (>7,5 Kg).

Anno 2012

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Page 54: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:elevatore a forche

Anno 2012

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• Riparo sui montanti

• Sicurezza sistema

idraulico

• Leve di comando

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Macchine agricole:falciatrice

Anno 2012

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• Protezione dalle lame.

• Protezione dalla proiezione di materiali.

• Comandi per le regolazioni.

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Macchine agricole:fresatrice

Anno 2012

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• Contatto con gli organi lavoratori.

• Contatto con organi di trasmissione.

• Regolazione profondità di lavorazione .

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Macchine agricole:irrigatore

Anno 2012

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• Organi di trasmissione del moto.

• Schiacciamento fra le razze.

• Stabilità.

• Presa di forza.

Page 58: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:mietitrebbiatrice

Anno 2012

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• Salita e discesa dal posto di guida e

piattaforma di servizio.

• Organo di comando della testata.

• Organi di trasmissione del moto.

• Coclea

convogliatrice.

• Polveri.

Page 59: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:motosega

Anno 2012

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• Impugnature.

• Arpioni.

• Acceleratore.

• Manutenzione.

• Parti calde.

• Impianto elettrico.

• Copribarra.

• Uso … con due mani.

Page 60: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:pigiadiraspatrice

Anno 2012

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• Organi di trasmissione del moto

• Coclea

• Protezioni fisse

• Comando della

macchina

Page 61: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:raccoglimballatrice

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• Dispositivo di raccolta

• Sistema di formazione della balla

• Apertura anteriore del gruppo legatore(carter)

• Distanza fra camere

• Portellone

posteriore

• Rimozione di

blocchi

Page 62: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:sega circolare

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• Disco dentato e proiezione di materiale.

• Rifiuto del pezzo(coltelli divisori).

• Lavorazione

piccoli pezzi.

• Presa di forza .

Page 63: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Macchine agricole:sollevatore telescopico

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• Caratteristiche.

• Portata.

• Zona di operazione.

• Cabina.

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Macchine agricole:spandiconcime

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• Organo agitatore rotante.

• Organo spanditore.

• Presa di forza.

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Macchine agricole:voltafieno

Anno 2012

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• Protezione contro i contatti accidentali con

organi lavoratori.

• Stabilità

a riposo.

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Macchine agricole:trinciatrice

Anno 2012

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• Organi lavoratori e presa di forza.

• Stabilità.

• Proiezione di materiali ed emissione di polveri.

• Organi di trasmissione.

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Impianti ed attrezzature

Anno 2012

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Impianti ed attrezzature:deposito carburanti

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- Rispetto di una distanza di protezione non inferiore ai 3 metri completamente sgombra e priva di vegetazione.

- Presenza di almeno 3 estintori portatili per classi di fuoco A-B-C con capacità estinguente non inferiore a 39-144B-B.

Page 69: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Impianti ed attrezzature:deposito carburanti

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• I depositi di gasolio fuori terra devono avere un bacino di contenimento di capacità almeno pari al 30% del massimo quantitativo del serbatoio.

• Il serbatoio deve essere fissato al terreno, posto ad almeno una distanza di 3 m. dagli edifici, munito di tettoia e protetto lateralmente contro l’urto accidentale di veicoli in manovra;

Page 70: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Impianti ed attrezzature:scale

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• Montanti, pioli, gradini, dispositivi di trattenuta ed antisdrucciolevoli, che devono essere tutti in perfetto stato.

• Inclinazione della scala in opera.

• Fissaggio della scala durante il lavoro.

• Appoggio di entrambi i montanti se la scala viene sistemata sul tronco o sui rami.

Page 71: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Impianti ed attrezzature:scale

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• Possibilità di usare una attrezzatura più sicura (carro raccoglifrutta, ponteggio, scala con ballatoio, ecc.).

• Vicinanza a linee elettriche raggiungibili dalla scala.

• Necessità di staccare entrambe le mani nel cui caso va usata una cintura di sicurezza.

Page 72: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Impianti ed attrezzature:scale

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• Stato di salute degli alberi e presenza di rami secchi prima della potatura su scala.

• Presenza di operatori a terra durante la potatura nel cui caso vanno allontanati.

• Scivolosità conseguenza di intemperie.

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Impianti ed attrezzature:scale

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• Uso dei necessari DPI con particolare riferimento al casco.

• Presenza di un secondo operatore che può garantire l’aiuto in caso di bisogno.

• Uso di imbracatura di sicurezza in caso di uso di piattaforme.

Page 74: Obiettivi del corso Conoscere i rischi presenti negli ambienti di lavoro: 1.Rischi per la sicurezza dei lavoratori 1.Statistiche infortuni 2.Macchine.

Impianti ed attrezzature:D.P.I. - Indicazioni generiche

• I DPI vanno utilizzati solo se non è stato possibile adottare altri accorgimenti di tipo “collettivo”.

• Categorie:o I cat. DPI “solo per rischi minori”o II cat. DPI per tutti i rischi non

rientranti nella I e III categoria “rischio medio”

o III cat. DPI per rischi di morte o di lesioni gravi.

o I DPI devono riportare la marcatura CE

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Impianti ed attrezzature:D.P.I. - Classificazione

PROTEZIONI AURICOLARI

PROTEZIONI DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONI DEGLI OCCHI

PROTEZIONI DELLE MANI

PROTEZIONI DEI PIEDI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEL CAPO

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Ambienti di lavoro

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Ambienti di lavoro:accessibilità e viabilità

• Tenere distinta l’area abitativa da quella produttiva (depositi, stalle, fienili, officine, ricovero attrezzi, ecc.);

• Separare la viabilità e gli accessi tra l’attività aziendale e quelladomestica;

• Il passo carraio di accesso all’azienda deve essere largo almeno 5 m.;

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Ambienti di lavoro:suolo e terreno

• Il suolo è statisticamente uno dei principali elementi di rischio presenti in agricoltura.

• A causa delle asperità del suolo o della sua consistenza, spesso si verificano cadute e scivolamenti soprattutto in presenza di fango, ghiaccio e neve.

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Ambienti di lavoro:suolo e terreno

• Va prestata la massima attenzione soprattutto in zone accidentate, a forte pendenza, con dirupi e burroni.

• In queste situazioni è indispensabile l’utilizzo di idonee calzature antisdrucciolo.

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Ambienti di lavoro:fienili, soppalchi e depositi

sopraelevati

• Deve essere installato un parapetto costituito da un corrente superiore posto ad almeno 1 mt. dal piano di calpestio, corrente intermedio ed una fascia ferma piede alta almeno 15 cm.

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Ambienti di lavoro:fienili, soppalchi e depositi

sopraelevati

• Lo stoccaggio del materiale deve avvenire in modo da evitare il pericolo di rovesciamento.

• Evitare lo stoccaggio di balle di fieno e paglia nei locali sopraelevati per evitare rischi di investimento e caduta.

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Ambienti di lavoro:coperture

• Andare sui tetti o sopra le coperture rappresenta un rischio elevato di caduta.

• Sulle coperture in fibrocemento (eternit) o simili, oltre al rischio di caduta verso l’esterno, vi è il rischio di sprofondamento.

• Chiedere l’intervento di imprese specializzate utilizzare, se ne si conosce l’uso, un sistema anticaduta con imbracatura di sicurezza.

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Ambienti di lavoro:silos

• Le coclee e i nastri di trasporto, le macine e i mulini, devono essere protetti e, se necessario, dotati di aspiratori per le polveri.

• Per i lavori all’interno vanno usati idonei DPI (tuta, stivali, con suola antiscivolo).

• La scala di accesso se supera i 5 mt. deve essere protetta con gabbia (scala marinara).

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È vietato entrare nei silos verticali, senza aver verificato l’effettuazione di una idonea aerazione.

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Ambienti di lavoro:silos

• Non fumare e non avvicinare fiamme libere nelle zone dei silos delle granaglie.

• Fare attenzione alla presenza di sostanze tossiche, asfissianti o infiammabili in caso dio permanenza prolungata con

scarso ricambio di aria;o reazioni chimiche di

ossidoriduzione di sostanze;Anno 2012

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Un importante fattore di rischio è la scarsa illuminazione.

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Ambienti di lavoro:rischio incendio

• Il rischio incendio va sempre valutato anche se di entità trascurabile.

• Gli incendi possono essere provocati da materiali pericolosi e infiammabili, dalla concentrazione di gas tossici, da eccessivo riscaldamento a causa di un corto circuito o di un sovraccarico di corrente elettrica.

• In quest’ultimo caso non usare acqua perspegnere l’eventuale incendio.

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Ambienti di lavoro:rischio incendio

• Distanze di sicurezza:- pagliai e fienili (distanza da altri

edifici non inferiore a 30 metri);- deposito combustibili con bacino di

contenimento nei serbatoi a vista collocati all'interno o all'esterno del fabbricato;

- deposito di legna, paglia e fieno (metri 15 da linee elettriche);

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Ambienti di lavoro:rischio incendio

• Distanze di sicurezza:o serbatoio GPL fuori terra in spazio

recintato (metri 10 da scantinati, bocche di lupo, aperture comunicanti con locali posti al di sotto del piano di campagna).

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Ambienti di lavoro:estintori

- In prossimità di ciascun estintore va esposto un cartello indicatore.

- Accertarsi che l’estintore sia libero da intralci.

- Generalmente vanno sistemati a muro o su strutture fisse.

- Devono essere mantenuti in efficienza e controllati almeno ogni sei mesi.

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ESTINTORI CONSIGLIATI:- a polvere chimica- ad anidride carbonica

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Ambienti di lavoro:estintori

• Percorsi per raggiungerli < di mt. 30.

• Capannoni avicoli - n. 2 estintori interni, n. 2 estintori esterni e poi n. 1 ogni 30 metri.

• Ambienti piccoli (es. mq 200) - n. 1-2 estintori da Kg. 6 vicino agli ingressi (meglio all'esterno).

• Estintori per trebbiatrice da Kg. 6

• Estintori per auto da Kg. 1-2

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Ambienti di lavoro:impianti elettrici

• Gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d’arte, conformemente a quanto previsto dal D.M. 37/08 e secondo le indicazioni contenute nelle Norme tecniche (Norme CEI o altre norme equivalenti).

• Gli impianti elettrici devono essere mantenuti in modo da prevenire i pericoli derivanti da contatti accidentali con gli elementi in tensione ed i rischi di incendio.

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Ambienti di lavoro:impianti elettrici

• Possono installare, trasformare, ampliare o modificare gli impianti esclusivamente le imprese “abilitate” che rilasciano la dichiarazione di conformità.

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Il FAI DA TE ELETTRICO non è tollerato nemmeno nel mondo dell’agricoltura.

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Ambienti di lavoro:impianti elettrici

• Gli impianti devono prevedere una "protezione dai contatti indiretti", cioè dalla possibilità che l'involucro metallico di una apparecchiatura elettrica, a causa del guasto del suo isolante interno, venga in contatto con una parte in tensione e che quindi una persona, toccando questo involucro, possa "prendere la scossa".

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Nel contatto indiretto, essendo un pericolo invisibile, ci si può difendere solo con un adeguato sistema di protezione .

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Ambienti di lavoro:impianti elettrici

• Tranne in casi particolari la protezione contro i contatti indiretti realizzata con differenziali da 0.5 A è più che sufficiente.

• E’ bene proteggere con il “salvavita” da 0.03 A i circuiti che alimentano prese a spina o elementi le cui parti attive possano venire in contatto con il corpo umano.

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Ambienti di lavoro:impianti elettrici

• Potrebbero rimanere dei rischi anche in presenza di un impianto di messa a terra.

• Questo soprattutto se:o le utenze non sono ben collegate

all’impianto;o lo stesso si è

deteriorato nel tempo.

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E’ sempre necessario verificare periodicamente l’impianto di terra.

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Ambienti di lavoro:impianti elettrici

• Raccomandazionio Se vengono inseriti più apparecchi elettrici

in una sola presa, questa si potrebbe sovraccaricare di corrente. Una presa sovraccarica è una potenziale causa di surriscaldamento, con possibili conseguenze di corto circuito, incendio, interruzione di energia e danneggiamento dell’impianto.

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Usare una presa per ogni apparecchio.

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Ambienti di lavoro:impianti elettrici

• Raccomandazionio Prima di iniziare qualsiasi

“lavoro” sull’impianto, anche il più semplice, se non è possibile staccare la spina, disinserire sempre l’interruttore generale.

o Per interventi di questo tipo l’interruttore che si usa normalmente non garantisce un sufficiente grado di sicurezza, perché interrompe solo uno dei due fili elettrici di alimentazione.

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Interruttore bipolare

Interruttore unipolare

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Ambienti di lavoro:impianti elettrici

• Conduttori flessibili / prolungheo non devono essere sovrapposti;o non devono intralciare il passaggio;o vanno collocati preferibilmente in altezza;o vanno protetti se stesi a terra;o a fine lavoro

spegnere l’apparecchio elettrico e togliere la spina della prolunga dalla presa.

o non usare prolunghe avvolte su bobine senza svolgerle tutte.

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Ambienti di lavoro:impianti elettrici

• Avvertenze generalio Impiegare solo

componentistica certificata. Metà degli infortuni mortali sono causati da materiali scadenti o non a norma;

o Far sostituire da personale qualificato la componentistica elettrica deteriorata;

o Le chiavi dei quadri elettrici di distribuzione devono essere asportate.

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Ambienti di lavoro:impianti elettrici

• Avvertenze generalio gli apparecchi utilizzatori (eccetto

quelli in classe II) devono essere collegati all’impianto di terra;

o gli apparecchi utilizzatori portatili di potenza superiore a 1 kw devono essere collegati a prese interbloccate tali da consentire l’inserimento della spina nella presa solo in assenza di tensione;

o a tal proposito devono essere utilizzate prese e spine conformi alla Norma CEI 23-12/1 (Spine e prese per uso industriale).

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Ambienti di lavoro:D.U.V.R.I.

• Quando si lavora insieme ad altri (es. terzisti) o si affidano lavori ad altre aziende, si creano nuovi rischi di tipo interferenziale.

• Questi rischi vanno ricercati, analizzati e vanno trovate le misure di prevenzione e protezione più opportune.

• E’ meglio mettere queste considerazioni per iscritto.

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Questo documento si chiamerà DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali).

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Analisi di alcuni infortuni

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Analisi di alcuni infortuni:ribaltamento vecchio carro raccogli

frutta

• Infortunio grave: lo sterzo non ha risposto ai comandi facendo precipitare il mezzo e le tre persone a bordo dentro ad un canale pieno d’acqua.

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Analisi di alcuni infortuni:ribaltamento vecchia trattrice

• Infortunio mortale: per il traino di un grosso trattore è stata usata una vecchia trattrice di dimensioni ridotte che si è prima impennata e poi ribaltata uccidendo l’autista.

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Analisi di alcuni infortuni:caduta di un lavoratore da una

pedana sollevata

• Infortunio mortale: per tagliare dei rami è stato sollevato su un bancale ma ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra.

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Analisi di alcuni infortuni:lavoratore infortunato dentro carro

desilatore

• Infortunio grave: è intervenuto con la macchina in movimento e la coclea non protetta di un carro desilatore ed è stato preso dagli organi in movimento

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Analisi di alcuni infortuni:si ustiona gravemente bruciando

sterpaglie

• Infortunio grave: si è ustionato gravemente mentre gettava benzina per favorire il fuoco dato ad un mucchio di sterpaglie.

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Analisi di alcuni infortuni:si impiglia nella fresa con il piede

• Infortunio grave: si è impigliato con un piede dentro la fresa durante un intervento con l’attrezzo in moto.

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Analisi di alcuni infortuni:caduta dentro ad un tombino

• Infortunio grave: frattura di una gamba per caduta dentro ad un tombino coperto con materiale inadatto (traslucido)

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Analisi di alcuni infortuni:agricoltore impigliato nel cardano

• Infortunio grave: l’operatore si è impigliato con la manica della tuta a causa del cardano non protetto.

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Analisi di alcuni infortuni:si ribalta nel canale con la motosega

• Infortunio mortale: l’operatore con la “motosega” si ribaltata nel canale di irrigazione.

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Analisi di alcuni infortuni:cade dal tetto di una struttura

• Infortunio grave: caduta da un annesso rustico durante il taglio degli alberi.

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Sicurezza in agricoltura

Progetto formazione dei lavoratori autonomiMateriale sviluppato dal Dott. Giancarlo Negrello