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O B I E T T I V I
Approccio al PRIMO SOCCORSO
� Il “TRIANGOLO DELLA VITA”
� MALORI: Shock, lesioni da caldo e da freddo, lipotimia, sincope, epilessia, TIA, ICTUS
� Le EMORRAGIE: trattamento.
� MEDICAZIONI: cenni trattamento lesioni cutanee
e osteoarticolari.
CUORE
IL “TRIANGOLO DELLA VITA”IL “TRIANGOLO DELLA VITA”
POLMONI
ENCEFALO
S I S T E M ACardio-CIRCOLATORIO
S I S T E M A RESPIRATORIO
S I S T E M ANERVOSO
• Frequenza Cardio-CIRCOLATORIA
• PRESSIONE Arteriosa
• Frequenza RESPIRATORIA
• OSSIGENAZIONE Sanguigna (SATURIMETRIA)
• TEMPERATURA Centrale
• COLORE della cute
I PARAMETRI VITALI…I PARAMETRI VITALI…
Possiamo distinguere, per soggetti ADULTI, i valori dei parametri :
• Frequenza Cardio-CIRCOLATORIA
• PRESSIONE Arteriosa
• Frequenza RESPIRATORIA
• OSSIGENAZIONE Sanguigna (SATURIMETRIA)
• TEMPERATURA Centrale
• COLORE della cute
(60-90 atti al minuto)
I PARAMETRI VITALI…I PARAMETRI VITALI…
(80-120 mmHg)
(12-20 atti al minuto)
(97-100%)
(circa 37°C)
(Rosato, nei caucasici)
I PRESIDI per il MONITORAGGIO ED IL SOSTEGNO dei parametri vitali sono:
• Frequenza Cardio-CIRCOLATORIA
• PRESSIONE Arteriosa
• Frequenza RESPIRATORIA
• OSSIGENAZIONE Sanguigna (SATURIMETRIA)
I PARAMETRI VITALI…I PARAMETRI VITALI…
V.d.S. Andrea Manocchi
IL PRIMO APPROCCIO...
E' cosciente?
??? Respira?
Ha polso? (Segni di Circolo)
DON’T MOVE!!!(NON MUOVERE Soggetti con PRESUNTI TRAUMI)
VALUTAZIONE
Il soggetto E' COSCENTE?
• Chiedere “aiuto” e
valutare il respiro,
allertare il 118
“NO”“SI”
• Valutazione
VALUTARE LA COSCENZA
V.d.S. Andrea Manocchi
Il soggetto INCOSCENTE RESPIRA?
• Telefonare al 118 per
richiedere soccorsi
e iniziare BLS(D)
“NO”“SI”
• P.L.S.
• Telefonare al 118 per
richiedere soccorsi.
VALUTARE IL RESPIROVALUTARE IL RESPIRO
Se INCOSCENTE e RESPIRA
PLS (Posizione Laterale di Sicurezza)
- Paziente non cosciente
- Attività respiratoria presente normale
- NO NEL TRAUMA
- Dopo 30’ cambia lato (se possibile)
V.d.S. Andrea ManocchiP.L.S.
In base alla loro natura, possiamo distinguere i malori in:
• Disturbi circolatori
• Disturbi cardiaci
(shock, colpo di calore, colpo di sole).
(angina, infarto cardiaco).
• Disturbi respiratori (dispnea, edema polmonare acuto).
• Disturbi neurologici (lipotimia, sincope, TIA, ictus, epilessia).
• Disturbi gastrici (addome acuto, intossicazione alimen.).
• Disturbi locomotori (traumi, crampi, osteoporosi ).
Spesso, coesistono piu’ disturbi contemporaneamente, dando origine a forme
complesse di malori, difficili da diagnosticare.
TURBE E DISTURBI …TURBE E DISTURBI …
Lo “S H O C K”Lo “S H O C K”
Sindrome caratterizzata da una sofferenza generale
dell’organismo, dovuta ad un brusco abbassamento della
Pressione Arteriosa e ad una diminuzione dell'afflusso di
sangue nei tessuti.
Parola di origine inglese che significa “colpire-colpo”.
Dilatazione dei vasi sanguigni.
Può essere conseguente a:
Incapacità del cuore di far circolare una quantità adeguata di
sangue.
Tipologie di “S H O C K”Tipologie di “S H O C K”Può manifestarsi in seguito a molteplici patologie, in ragione delle
quali è possibile distinguerlo in:
• Shock IPOVOLEMICO
(dovuto alla diminuzione del volume di sangue)
• Shock NEUROGENO
(causato da una dilatazione dei vasi sanguini)
E’ spesso associato allo Shock Ipovolemico.
• Shock CARDIOGENO
(conseguente a difetti della pompa cardiaca)
• Shock SETTICO
(originato da infezioni batteriche, febbre, patologie croniche).
• Shock ANAFILATTICO
causato da una reazione allergica (anafilassi) verso una sostanza detta
allergene a cui l’organismo è ipersensibile.
Tipologie di “S H O C K”Tipologie di “S H O C K”
Qualunque sia la causa dello shock, esso presenta
generalmente sempre gli stessi sintomi.
Temporanea riduzione attività circolatoria
(regredisce spontaneamente).
Può originare:
evolvere in uno scompenso ematico irreversibile.
SINTOMI E SEGNISINTOMI E SEGNI
� Colorito molto pallido (a volte con tratti cianotici).
� Sudorazione fredda e brividi.
� Ipotermia.
� Polso debole (Ipotensione) ed accelerato (Tachicardia).
� Respirazione debole e frequente (Dispnea).
� Asma.
� Debolezza.
� Ansia e disorientamento.
� Dilatazione delle pupille (Midriasi).
� Perdita di conoscenza.
SHOCK
COSA FARE…COSA FARE…
1. Mantenere il soggetto supino.
2. Liberare le vie aeree.
3. Controllare se sono presenti respiro e battito cardiaco.
4. Allentare ciò che stringe, per facilitare la respirazione.
5. Individuare ed eliminare la causa dello Shock. (emostasi, tranquillizzare).
6. Coprire con una coperta e non muovere, se possibile.
COSA FARE…COSA FARE…
1. Mantenere il soggetto supino.
2. Liberare le vie aeree.
3. Controllare se sono presenti respiro e battito cardiaco.
4. Allentare ciò che stringe, per facilitare la respirazione.
5. Individuare ed eliminare la causa dello Shock. (emostasi, tranquillizzare).
6. Coprire con una coperta e non muovere, se possibile.
• Se cosciente, e non ha subito un trauma, farlo sdraiare sulla
schiena, con le gambe sollevate di 30° (Posizione ANTISHOCK).NO, in caso di dolore toracico o difficoltà respiratorie.
• Se incosciente, e non ha subito un trauma, adottare la PLS
(Posizione Laterale di Sicurezza).
V.d.S. Andrea ManocchiCOLPO DI CALORE
Portare in luogo FRESCO
e AREATO
Allentare ciò che costringe
Posizione semiseduta o
supina (se rischio shock)
RAFFREDDARE con
impacchi bagnati o
ventilando con giornale
Pericoli connessi alle Ferite:Pericoli connessi alle Ferite:
�� InfezioniInfezioni
�� EmorragieEmorragie
�� Compromissione funzioni vitaliCompromissione funzioni vitali
MEDICAZIONIMEDICAZIONI
USO DEI D.P.I.
AUTOPROTEZIONE…AUTOPROTEZIONE…
Guanti in nitrile (i piu’ utilizzati…)
INDOSSATI SEMPRE
AUTOPROTEZIONE…AUTOPROTEZIONE…
CLASSIFICAZIONE DELLE MASCHERE FACCIALI FILTRANTI
� Classe FFP1S adatta per manovre a medio-basso rischio
(filtrazione 80%).
� Classe FFP2S adatto per manovre di assistenza al
paziente con TBC o altra patologia a trasmissione aerea
(filtrazione 90%).
� Classe FFP3S adatta a manovre atte a far espettorare,
tossire e nelle manovre di broncoscopia su paziente con
certa o sospetta TBC o patologie aerotrasmesse
(filtrazione 98%).
AUTOPROTEZIONE…AUTOPROTEZIONE…
PROTEZIONE RESPIRATORIA
� TBC POLMONARE = maschera facciale FFP3
� MENINGITE = maschera facciale FFP3
� SARS = indossare DPI kit in dotazione.
� MORBILLO, VARICELLA= non necessaria per il personale immune; il personale non immune deve indossare maschera facciale FFP3
EMOSTASI EMOSTASI Emorragie EsterneEmorragie Esterne
Spesso causate da traumiSpesso causate da traumi, possono essere, possono essere::
� VENOSE VENOSE (sangue (sangue rosso scuro rosso scuro che esce in modo fluido e continuo)che esce in modo fluido e continuo)
�� ARTERIOSE ARTERIOSE (sangue (sangue rosso vivo rosso vivo che esce a getto ritmico)che esce a getto ritmico)
MEDICAZIONIMEDICAZIONI
EMOSTASI EMOSTASI Emorragie EsterneEmorragie Esterne
MEDICAZIONIMEDICAZIONI
� Per compressione diretta
� Per compressione del vaso
Alcuni Casi particolari:Alcuni Casi particolari:
Arto amputato:Arto amputato: applicare una cinghia emostatica sul tessuto applicare una cinghia emostatica sul tessuto sano, avvolgere arto amputato in garze sterili e trasportarlo insano, avvolgere arto amputato in garze sterili e trasportarlo inun sacchetto di plastica avvolto nel ghiaccio. un sacchetto di plastica avvolto nel ghiaccio.
Otorragia:Otorragia: (sangue dall(sangue dall’’orecchio) mettere il pazienze con il lato orecchio) mettere il pazienze con il lato leso in basso senza tamponare. leso in basso senza tamponare.
Rinorragia:Rinorragia: (sangue (sangue abbondanteabbondante dal naso) lasciare defluire e dal naso) lasciare defluire e mettere il paziente seduto se cosciente o in posizione laterale mettere il paziente seduto se cosciente o in posizione laterale di di sicurezza se incosciente. sicurezza se incosciente.
Epistassi: Epistassi: (sangue (sangue poco abbondante poco abbondante dal naso) mettere il paziente dal naso) mettere il paziente con la testa sollevata e pinzare il naso tra pollice e indice pecon la testa sollevata e pinzare il naso tra pollice e indice per r alcuni minuti. Se non si arresta trasportare il paziente in alcuni minuti. Se non si arresta trasportare il paziente in ospedale. ospedale.
MEDICAZIONIMEDICAZIONI
I bendaggi o fasciature hanno il compito di:
- proteggere le ferite;
- assorbire le secrezioni;
- tamponare le emorragie;
- bloccare distorsioni, lussazioni, fratture.
V.d.S. Andrea Manocchi
LE FASCIATURE
MEDICAZIONIMEDICAZIONI
In ragione della origine della lesione, vengono distinte in:
- ustioni termiche
- ustioni elettriche
- ustioni da radiazioni
- ustioni chimiche
(causticazioni)
V.d.S. Andrea ManocchiLE USTIONILE USTIONI
La GRAVITA’ di una ustione va valutata in ragione di:
- estensione superficie ustionata (percentuale).
- profondità (grado);
V.d.S. Andrea ManocchiLE USTIONILE USTIONI
•
V.d.S. Andrea Manocchi
In ragione della profondità della lesione, vengono distinte in:
ustioni di I, II, e III grado.
LE USTIONILE USTIONI
V.d.S. Andrea Manocchi
Più è ESTESA l’area ustionata
maggiore è il PERICOLO di vita
(indipendentemente dal grado)
LE USTIONILE USTIONI
Per valutare l’estensione delle ustioni in percentuale,
si utilizza la “Regola del nove” o “di Wallace”, la quale:
“REGOLA DEL NOVE”
•
-
V.d.S. Andrea Manocchi
SE PIU’ DI 1/3
DEL CORPO
E’ USTIONATO,
SI CORRE IL
PERICOLO
DI MORTE !
- suddivide la superficie totale del corpo in SETTORI di RISCHIO;
- associa ad ogni settore un percentile (a sua volta suddividibile)
Ustione da FUOCO
- NON tentare di togliere i vestiti bruciati
(alcune sostanze come l'acido solforico e la calce viva, reagiscono con l'acqua producendo grande quantità di calore).
- Bagnare con acqua fredda
Ustione da CORRENTE ELETTRICA
- Cercare l’ustione di entrata e quella di uscita della corrente e trattarle come ustioni di terzo grado (il soggetto va visitato da personale medico).
- Bagnare con acqua fredda
Ustione CHIMICA (causticazione)
- NON gettare acqua se non si conosce la sostanza ustionante.
In questi casi, dirigere un forte getto d’acqua sulla parte lesa per rimuovere meccanicamente la sostanza, senza darle tempo di reagire con l’acqua, almeno per 10 minuti. (No impacchi con acqua)
V.d.S. Andrea ManocchiLE USTIONILE USTIONI
APPARATO NEUROLOGICOAPPARATO NEUROLOGICO
� LIPOTIMIA o PRESINCOPE
� SINCOPE
� CRISI CONVULSIVE (Epilessia)
� TIA
� ICTUS Celebrale
R I A S S U M E N D O...
Approccio al PRIMO SOCCORSO
� Il “TRIANGOLO DELLA VITA”
� MALORI: Shock, lesioni da caldo e da freddo, lipotimia, sincope, epilessia, TIA, ICTUS
� Le EMORRAGIE: trattamento.
� MEDICAZIONI: cenni trattamento lesioni cutanee
e osteoarticolari.