Nuovo Hiram 1/2016 - GOISICILIA · La Massoneria d’altronde è la Scienza della vita. Hiram,...

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Rivista quadrimestrale del Grande Oriente d’Italia n.1/2016 “Forza e Vigore” Stefano Bisi L’impegno della ricerca, il valore della testimonianza Santi Fedele Note sull’insegnamento esoterico della Libera Muratoria Claudio Bonvecchio La fisica contemporanea: nuove armi per la Conoscenza Massimo Andretta Cambiamenti climatici. Esistono ancora gli scettici ed i negazionisti? Gianmichele Galassi L’origine massonica del Tarocco esoterico Gerardo Lonardoni Perché non possiamo non dirci “massoni” Silverio Magno L’esoterismo in Accademia. La riscoperta della “conoscenza rifiutata” negli studi contemporanei Francesco Coniglione La palla nera Moreno Neri Modesto elogio della dotta ignoranza Giovanni Greco Linguaggio, mitologia e mistero in F.W.J. Schelling Fabrizio Sciacca Massoneria e identità europea Carlo Petrone Centralità dell’uomo: studio antropologico Pietro F. Bayeli Alcune considerazioni (massoniche) sul probabile significato dell’esistenza umana Davide Natta Costruttori di libertà. Da Platone a Fichte, per una effettività dell’iniziazione nel mondo contemporaneo Alessandro Sbordoni iram

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Rivista quadrimestrale del Grande Oriente dItalian.1/2016

Forza e VigoreStefano Bisi

Limpegno della ricerca, il valore della testimonianzaSanti Fedele

Note sullinsegnamento esotericodella Libera MuratoriaClaudio Bonvecchio

La fisica contemporanea: nuove armiper la ConoscenzaMassimo Andretta

Cambiamenti climatici.Esistono ancora gli scettici ed i negazionisti?Gianmichele Galassi

Lorigine massonica del Tarocco esotericoGerardo Lonardoni

Perch non possiamo non dirci massoniSilverio Magno

Lesoterismo in Accademia. La riscoperta dellaconoscenza rifiutata negli studi contemporaneiFrancesco Coniglione

La palla neraMoreno Neri

Modesto elogio della dotta ignoranzaGiovanni Greco

Linguaggio, mitologia e mistero in F.W.J. SchellingFabrizio Sciacca

Massoneria e identit europeaCarlo Petrone

Centralit delluomo: studio antropologicoPietro F. Bayeli

Alcune considerazioni (massoniche) sulprobabile significato dellesistenza umanaDavide Natta

Costruttori di libert.Da Platone a Fichte, per una effettivit delliniziazione nelmondo contemporaneoAlessandro Sbordoni

iram

Direttore responsabile: Stefano Bisi

Redazione:Massimo Andretta Claudio BonvecchioFranco ConiglioneSanti Fedele (coordinatore)Gianmichele Galassi (art director)

nuovo HIRAMRegistrazione Tribunale di Roman. 178/2015 del 20/10/2015Direzione e Redazione: Grande OrientedItalia, via San Pancrazio 8, 00152 Romaemail: [email protected]

Editore: Grande Oriente dItalia,via San Pancrazio 8, 00152 Roma.Iscrizione ROC n.26027Stampa: Consorzio grafico srl - Roma

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MassonicamenteLaboratorio di Storia delGrande OrienteRassegna Quadrimestrale

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Comitato scientificoGuglielmo Adilardi, Corrado Balacco Gabrieli, Cristiano Bartolena, PietroBattaglini, Pietro Francesco Bayeli, Eugenio Boccardo, Giuseppe Capruzzi,Francesco Carli Ballola, Pierluigi Cascioli, Giovanni Cecconi, Massimo Curini,Marco Cuzzi, Eugenio DAmico, Domenico Devoti, Ernesto DIppolito, Ber-nardino Fioravanti, Virginio Paolo Gastaldi, Morris Lorenzo Ghezzi, GiovanniGreco, Gonario Guaitini, Giovanni Guanti, Felice Israel, Giuseppe Lombardo,Pietro Mander, Claudio Modiano, Massimo Morigi, Gianfranco Morrone,Moreno Neri, Marco Novarino, Carlo Paredi, Claudio Pietroletti, GiovanniPuglisi, Mauro Reginato, Giancarlo Rinaldi, Carmelo Romeo, Claudio Sapo-retti, Alfredo Scanzani, Angelo Scavone, Angelo Scrimieri, Dario Seglie, Gian-carlo Seri, Nicola Sgr, Giuseppe Spinetti, Ferdinando Testa, Gianni Tibaldi,Enzio Volli.

menteM SSONICALaboratorio di storia del Grande Oriente d'Italia

Rassegna quadrimestrale online

ISSN 2384-9312

n.4 Sett.-Dic. 2015

http://www.grandeoriente.it

Non c modo migliore diiniziare il nuovo annoche con una piacevolenovit editoriale che va ad arric-chire larea divulgativa e la Co-municazione del nostro GrandeOriente e che, ne sono sicuro,tutti quanti apprezzerete sin daquesto primo numero. Il vecchioHiram dopo tanti anni di lode-vole servizio andato gloriosa-mente in pensione, con tutto ilsuo carico di prestigio e di ri-cordi, e mi sembra doverosoesprimere un sentito ringrazia-mento ai tanti Fratelli che nelcorso dei decenni ne hanno as-sicurato la puntuale uscita, scri-vendo pagine di qualit espessore, e consolidandone allo

stesso tempo il livello iniziatico.

LHiram che, come il Maestro, ri-nasce oggi, vede la prima ma-gnifica e beneagurante Luce del2016, tutto nuovo, intera-mente modificato nella vestegrafica e nei contenuti, e si av-varr del prezioso contributo ditanti qualificati Fratelli che for-meranno una Redazione moti-vata, piena di quella forza evigore necessarie per la nuovaed impegnativa missione che ciattende. Fratelli ai quali va sin daora il mio plauso e che in questimesi si sono impegnati nel-lideazione, nella messa a puntoe nella realizzazione di una pub-blicazione che sar aperta a tutti

Una rivista del libero pensiero pensata innanzitutto per offrire,per dare qualcosa in pi ad ognuno di noi

Il GranMaestro

Forza e Vigore

Editoriale 1

Carissimi Fratelli

coloro che vorranno generosamente offrireil loro contributo per rendere cos un pre-zioso servizio alla nostra Comunione. Lospirito del nuovo Hiram e dovr esseresempre quello di uno strumento, non perpochi eruditi o per lo sterile ed improdut-tivo sviluppo dellEgo, finalizzato alla cre-scita e allarricchimento interiore delsingolo e di tutti i fratelli che appartengonoalla Libera Muratoria Universale.

Una rivista del libero pensiero pensata in-nanzitutto per offrire, per dare qualcosain pi ad ognuno di noi, per cercare di illu-minare, con consapevole e saggia umilt,il nostro comune cammino iniziatico chenon si ferma mai. Hiram, nel solco della Tra-dizione, tratter le tematiche esoterichespecifiche di una Societ iniziatica come lanostra e, al contempo, cercher di invitaread una riflessione sui grandi temi etico-po-litici (dall'integrazione multiculturale alladifesa della laicit dello Stato, dall'ecologiaal problema dell'emigrazione, dalla salva-guardia dei diritti inviolabili della personaall'apertura verso le emergenze umanita-rie) che stanno cambiando lattuale StoriadellUomo e che vanno sapientemente fil-trati attraverso la lente dingrandimento ela sensibilit propria di noi iniziati. Vo-gliamo che sia una palestra esoterica maanche di libero confronto tra i Fratelli, e una

finestra aperta al dialogo, alle diverse vi-sioni, sullimmenso giardino del mondo edelle differenti culture ed opinioni. Ma nonmancheranno anche interessanti articoli dicarattere scientifico che abbiano unatti-nenza con gli eterni dilemmi che circon-dano la vita dellUomo sulla Terra e lenuove conoscenze sulla strada dellesi-stenza. La Massoneria daltronde laScienza della vita.

Hiram, quindi, come punto dincontro, didiscussione, dunione e di sintesi per i ri-cercatori della Tradizione e per il nutri-mento dello Spirito. Noi, da fedeli cultori ecustodi della strada tracciata nei secoli daipi grandi iniziati, cercheremo di nonsviare mai da essa mantenendo sempreviva la grande fiaccola del pensiero masso-nico. Lo faremo in piena libert e con lapassione e lamore di chi lavora nel cro-giolo per migliorare se stesso e lUmanit.

Possano queste pagine del nuovo Hiramoffrire a tutti i fratelli meravigliosi spunti diriflessione e di meditazione. Con lauspiciodi sviluppare limmaginazione e lintui-zione che, come tutti sappiamo, sono legrandi facolt che possono aprire ad ognipaziente e laborioso iniziato le porte aureee segrete di un mondo sublime e da tuttiagognato.

grandeoriente.it2 - Hiram n.1/2016

Stefano Bisi,Gran Maestro del Grande Oriente dItaliaPalazzo Giustiniani

SOMMARIO 3

Forza e Vigore...............................1Stefano Bisi

Limpegno della ricerca, il valore dellatestimonianza .................................4Santi Fedele

Note sullinsegnamento esotericodella Libera Muratoria .....................6Claudio Bonvecchio

La fisica contemporanea: nuove armiper la Conoscenza .........................12Massimo Andretta

Cambiamenti climatici. Esistono ancoragli scettici ed i negazionisti?................18Gianmichele Galassi

Lorigine massonica del Taroccoesoterico .......................................22Gerardo Lonardoni

Perch non possiamo non dircimassoni .....................................28Silverio Magno

Lesoterismo in Accademia.............32Francesco Coniglione

Recensioni (a cura di G. Galassi) ..............38

La palla nera .................................40Moreno Neri

Modesto elogioalla dotta ignoranza ......................44Giovanni Greco

Linguaggio, mitologia e mistero inF.W.J. Schelling .............................46Fabrizio Sciacca

Massoneria e identit europea ......50Carlo Petrone

Centralit delluomo: studioantropologico................................54Pietro F. Bayeli

Alcune considerazioni (massoniche)sul probabile significato dellesistenzaumana ..........................................56Davide Natta

Costruttori di libert.........................58Alessandro Sbordoni

Sommario

Il cammino iniziatico un percorso di ricerca attraverso ilquale il Libero muratore perviene alla consapevolezza dis, della sua pi intima essenza, del significato del suoessere al mondo. Un percorso di ricerca che si attua se-condo le modalit proprie, siccome si legge allart. 1 dellaCostituzione del Goi, di un Ordine universale iniziatico di ca-rattere tradizionale e simbolico.Chiave di volta del percorso, tanto impegnativo quanto esal-tante, che porta alla costruzione del Tempio interiore della Co-noscenza e dellEticit, con ogni evidenza il segreto iniziatico. appena il caso di rammentare la distinzione tra segretezza esegreto iniziatico. La segretezza, per taluni versi la stessa riser-vatezza, elemento storicamente determinato, contingente,transeunte; non fattore normativo bens scelta pratico-opera-tiva dettata dalle circostanze, cio a dire dai tempi e dai luoghiin cui una determinata Comunione massonica si trovata adoperare nellalternanza, di cui la storia dEuropa e del Mondo ricchissima desempi, tra contesti storici in cui alla Libera Mu-ratoria stato dato di agire alla luce del sole e altri in cui essae stata costretta a ricercare nella segretezza, e financo nellaclandestinit, riparo alle innumerevoli persecuzioni cui statafatta oggetto ad opera delloscurantismo religioso e della ti-rannide politica, non di rado associati.A differenza della segretezza e della riservatezza, il segreto ini-ziatico elemento fondante, costitutivo, essenziale del nostroessere massoni. In che cosa consiste il segreto iniziatico? Esso,mi azzarderei a rispondere, non un contenuto ma un metodo.In quanto tale affinamento continuo della propria condizioneinteriore, progressiva disposizione dellanimo verso la disci-plina della traditio, la trasmissione e il recepimento di intui-zioni arcane che si realizza nella quiete del Tempio attraversola dialettica sottile e fascinosa del silenzio e della parola, dellaricezione e della rielaborazione, dellacquisizione e della co-

struzione, dei gesti ritmati dellantico rituale e dei comporta-menti ispirati alla tolleranza e allamore fraterno.Il segreto iniziatico autonomia della persona, perch nellaconcezione massonica il singolo che, per quanto confortatoe sostenuto dai Fratelli sulla strada del perfezionamento inte-riore, deve pervenire allacquisizione individuale della cono-scenza e della saggezza. Il segreto iniziatico conoscenza persimboli, per segni, per intuizioni. In Massoneria segreto inizia-tico e simbolismo si compongono strettamente nella trasmis-sione di un sapere millenario, senza che tuttavia mai laconoscenza simbolico-intuitiva abbia ad entrare in contrastocollesercizio della razionalit; quella razionalit nella quale imassoni riconoscono al contempo il dato caratterizzante dellastessa umanit e il fondamento di conoscenze scientifico-in-tellettuali, strettamente correlate al progresso della civilt, chevanno certamente ricomprese ma giammai disconosciute inuna superiore sintesi conoscitiva.Il segreto iniziatico tensione perenne verso la verit, una ve-rit mai compiutamente posseduta e per costantemente ri-cercata nello sforzo e nel travaglio intellettuale supportati dallapassione morale di chi, come il massone, aduso a sperimen-tare nellinteriorit della propria coscienza linscindibilit dellaricerca del vero, dellanelito al bello, della pratica del bene.Il segreto iniziatico pertanto metodo di perfezionamento mo-rale, quella moralit che non si realizza nella facile adesioneesteriore ai precetti di una religione rivelata ma che un lungoed arduo percorso ascetico verso una condizione di perfezionemai compiutamente realizzata e per costantemente assuntaquale ideale normativo e regolativo dellumano operare.Se tale il segreto iniziatico, appare evidente che esso inat-taccabile dal mondo profano. Disinformazione, intolleranza,malafede, sindrome complottista, possono infatti alimentareabiette speculazioni e vieti scandalismi, possono violentare la

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Limpegno della ricerca,il valore della testimonianza

Santi Fedele

nostra riservatezza, ma non possono vulnerare il segreto inizia-tico. Poich esso non custodito nella memoria di un computern in alcun altro occulto ricettacolo ma presente e operantenella coscienza di ciascun massone. Sicch solo noi massoni, enon sconcerti questa affermazione, potremmo attentare al se-greto iniziatico qualora ritenessimo di poter rinunciare ad essosenza che la nostra Istituzione ne risulti per ci stesso intima-mente snaturata e trasformata in cosa estranea e diversa dallasua plurisecolare tradizione: un cenacolo culturale, un club ser-vice, unassociazione umanitaria.Qualora ci avesse sciaguratamente a prodursi, assai ne do-vremmo esser tristi, perch starebbe a significare che a noi e aquelli che verranno dopo di noi sar stata preclusa una delle pisublimi esperienze che a un essere umano dato provare: viverein Massoneria, vivere la Massoneria.Vivere la Massoneria, in una perenne ricerca protesa al perfezio-namento interiore ma anche in un impegno di testimonianzache mai da esso pu andare disgiunta.Il massone riceve la Luce e si forma nel Tempio, ma il suo sforzoincessante di perfezionamento interiore, lungi dallesaurirsi inse stesso, si riverbera nel mondo profano attraverso la quotidianatestimonianza dei valori in cui crede.Il massone persegue lintima coerenza tra cammino iniziatico epratica di vita vissuta. E ci in ogni aspetto della sua esistenza:nella vita familiare improntata al rispetto della propria compa-gna e alla cura costante delleducazione dei figli; nei rapporti la-vorativi ispirati a sentimenti di correttezza e lealt; nella

partecipazione convinta a tutte quelle iniziative di volontariatosociale in cui si esprime lafflato solidaristico che connota lIsti-tuzione massonica.Il massone s animato dalla pulsione ideale verso un mondodi uomini liberi perch eguali ed eguali perch liberi, ma viveal contempo la realt del mondo che lo circonda e con questa re-alt quotidianamente si confronta rifuggendo dalla tentazionedi una separatezza ammantata da malinteso esoterismo. Egli traedallintima condivisione dei valori di Libert, Eguaglianza e Fra-tellanza il coraggio di agire, di sognare sogni possibili secondolinsegnamento che ci proviene dal Gran Maestro Stefano Bisi,di immaginare un mondo diverso e di profondere ogni energiaperch qualcosa cambi, anche da subito.Il massone, che cresciuto nel Tempio alla pratica della fratel-lanza, sperimentando la gioia del dare e il conforto del ricevere, animato -come chi scrive ha avuto altre volte modo di rilevare-da una pulsione universalistica: estendere la pratica della fratel-lanza a tutti gli uomini perch le colonne del Tempio progressi-vamente si dilatino sino ad abbracciare lintera umanit. Cosfacendo, paradossalmente, il massone lavora per la fine dellastessa Libera Muratoria, cio per un tempo ultimo in cui i principimassonici avranno pervaso il mondo intero sino al punto da ren-dere superflua lesistenza della Massoneria come istituzione se-parata rispetto al resto del mondo profano. Utopia? Certamente.Ma lutopia il sale della storia, il fuoco interiore che scalda i no-stri cuori e vivifica le nostre menti.

Limpegno della ricerca, il valore della testimonianza 5

Particolare del Tempio di Giano. Rubens.

Conviene, preventivamente, affermare prima di pro-seguire su questo tema che lEsoterismo la natu-ralis religio della Libera Muratoria Universale, dovela parola latina religio, per, nulla ha a che vederecon la religione comunemente intesa: in senso dot-trinario, dogmatico, ecclesiologico o gerarchico. Significa, piut-tosto, coscienza, convinzione, scrupolo, impegno, dovere, sensodella trascendenza, ricerca dellinteriorit, sensibilit per tuttoci che spirituale e non gi intolleranza, convinzione assoluta,rifiuto del confronto, chiusura spirituale o proselitismo. Questo opportuno ribadirlo in un momento in cui, troppo spesso, lEso-terismo viene utilizzato come una sorta di passepartout univer-sale che tutto giustifica e appiattisce: anche ci che , da esso,distante mille miglia.

Che cosa lEsoterismo?LEsoterismo , soprattutto, una disciplina e un metodo di ricercainteriore. Certo, non tutti considerano lEsoterismo in questa ac-cezione. Molti e Umberto Eco ne un famoso esempio, fra itanti lo giudicano una congerie di insensatezze e di fantasieprive di senso. Nasconderebbe la ricerca di un padrone intesocome qualcosa che impedisce il libero ragionamento e sarebbeil segno di un profondo infantilismo, connotato da una notevole

credulit. Eppure, lEsoterismo vanta unantichissima (se non an-cestrale) storia, anche se stato marginalizzato. stato margi-nalizzato allo stesso modo in cui stata marginalizzata (e, spesso,criminalizzata) dalla Chiesa e dallopinione pubblica la LiberaMuratoria. Libera Muratoria che, nellOccidente, stata ed lacustode e linterprete privilegiata dellEsoterismo: come ricordaElamir Zolla. Oggi grazie ad una diversa sensibilit, in partedovuta anche alla New Age assistiamo alla sua riscoperta, ma una riscoperta cui si unisce, talora, la sua banalizzazione e lasua commercializzazione. LEsoterismo non e non pu essereun marchio o un prodotto da supermercato. E neppure pu es-sere identificato con le cosiddette scienze occulte. In proposito,va subito ed ulteriormente precisato che tali scienze occulte tra-dizionali sono, a pieno titolo, parte della Tradizione esoterica,ma non lo sono, necessariamente, delloccultismo. La differenzasta tutta nella loro contestualizzazione che, nel caso dellEsoteri-smo, data da un ferreo quadro precettistico e metodologico ap-preso allinterno di una comunit (Scuola, Rito o Ordine)iniziaticamente e tradizionalmente regolare. Come si deducedalla storia dellEsoterismo: da Bolo di Mende a Alberto Magno,a Lullo, a Ficino, a Ruggero Bacone, a Cornelio Agrippa, a Para-celso, solo per citarne alcuni, a caso. Questo non si verifica perloccultismo la cui diffusione avviene per iniziativa di un singolo

Note sullinsegnamentoesoterico della Libera Muratoria

Claudio Bonvecchio

o di un gruppo autoproclamatosi societ iniziatica. Sostanzial-mente per questi motivi, un autore di notevole profondit comeRiffard propende per definire loccultismo come neo-occulti-smo, delimitandolo anche temporalmente1.Ma cosa , allora, lEsoterismo o, se si preferisce, cosa sono leScienze Esoteriche. Si tratta della magia, dellalchimia, dellastro-logia, della teurgia, della kabbala definite anche scienze her-metiche, riferendole ad una loro presunta rivelazione da partedel dio egizio Thoth, ellenizzato in Ermete detto il Trismegisto:ossia il tre volte grande. dallinsegnamento di Ermete Trisme-gisto e da ci che simbolicamente rappresenta anche se indi-pendentemente dai contenuti letterali del Corpus Hermeticumvero e proprio che derivano tutte le scienze a carattere esotericoe iniziatico (religiose e non) che hanno preso il nome di scienzehermetiche e il loro intero complesso stato denominato comeHermetismo. Esso coincide con lEsoterismo in senso lato,anche se Antoine Faivre con giuste motivazioni propone dichiamarlo Hermesismo per evitare la confusione tra Herme-tismo (il Corpus Hermeticum vero e proprio con le relative in-terpretazioni) e Hermeticismo ossia la sua ripresarinascimentale, con tutti i conseguenti ulteriori apporti 2. Ma forse per comprendere meglio lessenza dellEsoterismo ilcaso di ricorrere a un apologo: ossia a una sorta di breve raccontoallegorico. In esso si narra di un saggio che, nel deserto, si eraimbattuto in tre fratelli, in lite tra loro a causa di una complessaeredit paterna. Il loro padre, infatti, aveva disposto che allasua morte dei 17 cammelli che avrebbe lasciato loro, il mag-giore ne avrebbe avuti la met, il secondo un terzo e lultimo (ilminore dei tre) un nono. Ora, essendo morto il padre, si trattavadi procedere alla divisione, ma i tre fratelli non sapevano comefare. Il saggio viandante si offr di aiutarli, aggiungendo di suo a prova della sua buona fede e per facilitare la divisione un ul-teriore cammello e portando, cos, il numero dei cammelli a 18.Si procedette, successivamente, alla divisione che comport peril maggiore 9 cammelli (ossia la met di 18), per il secondo 6cammelli (il terzo di 18) e per il minore 2 cammelli (il nono di18). Tuttavia, la somma dei cammelli cos divisi dava come ri-sultato 17. Il saggio viandante si riprese il suo cammello e se neand, dimostrando, magistralmente, che la sua invisibile ag-giunta aveva risolto uno spinoso problema, riportando pace earmonia laddove regnava discordia e inimicizia. Linsegnamentodellapologo indica in maniera immediata, intuitiva e disar-mante come la verit del visibile e del razionale sia la sua es-senza invisibile. Questa conclusione si pu, appunto, considerarecome lessenza dellEsoterismo.

Ci posto , forse, il caso di specificare che cosa non lEsoterismoLa risposta molto semplice: lEsoterismo non una religione(lo si gi detto), non un movimento politico ( evidente), enon una societ di mutuo soccorso: come molti tendono a con-siderarlo. Inoltre, nulla ha a che vedere con lo Spiritualismo (in-fatti lEsoterismo non una dottrina filosofica a caratteremetafisico) e neppure come gi accennato il nome nascostodelloccultismo, considerato da molti studiosi come Antoine Fai-vre o Ren Gunon un Esoterismo triviale o una pura e sem-plice contraffazione dellEsoterismo.

Che cosa vuol dire EsoterismoNon Aristotele, ma Luciano di Samosata e, in seguito, ClementeAlessandrino attribuiranno al termine esoterico il valore se-mantico di interno3, considerandolo come laggettivo conno-tante un insieme di dottrine, testi, rituali, simboli segreti, didifficile conoscenza e riservati a pochi, contrapposto ad essote-rico, nel senso di destinato al pubblico4. In questo senso, Tra-dizione e Esoterismo inteso, ovviamente, come Esoterismoautentico coincidono. Sono la medesima cosa. Ma convieneprecisare meglio. Etimologicamente, Esoterismo significa en-trare dentro, andare in profondit, configurandosi come unmetodo per lavorare su di s, un cammino interiore, una cono-scenza o Gnosi5, grazie a cui scoprire linteriore in ci che este-riore, ma anche quanto di esteriore presente nellinteriorit. Questa Gnosi o sapere della Verit il vero filo rosso checollega le grandi scuole esoteriche dellantichit agli esoteristimoderni che a tale Tradizioni sono rimasti fedeli6. In questosenso, la differenza tra le Scuole Eliopolitane, i Pitagorici, gli Or-fici, gli Gnostici, i (presunti) Rosa+Croce etc. minima.

LEsoterismo MuratorioLEsoterismo muratorio la forma in cui si manifesta lattualeaspetto della Libera Muratoria si pu considerare come lespres-sione specifica e istituzionalizzata del pi generale fenomenodellEsoterismo: quello di cui, sopra, si cercato di dare una de-finizione. Si identifica con quella comprovata, omogenea, rego-lare trasmissione esoterica che pur rappresentando la basestessa dellArte Reale, praticata dalla Libera Muratoria e conside-rata un suo sinonimo e come preparazione alla vera regalit7 difficilmente pu essere ricondotta ad una unica e indiscutibiledottrina, data una tantum e trasmessa, storicamente, in un Cor-

Note sullinsegnamento esoterico della Libera Muratoria 7

pus: organico e accettato. Equivale a dire che non esiste unCorpus esoterico-muratorio codificato storicamente nei secoli secondo i canoni normalmente utilizzati per sancire la rego-larit e la trasmissione di una istituzione: come ad esempio accaduto e accade nella Chiesa Cattolica o in altre consimili Isti-tuzioni religiose. A sua volta, definire cosa sia, effettivamente,lArte Reale estremamente difficile, a meno di non conside-rarla ed lipotesi pi accreditata come la denominazionesimbolica dellaspetto trasformativo operato dalliniziazione.Iniziazione che si intende ingresso, tirocinio, inizio di unaesperienza destinata a continuare. Attraverso liniziazione siopera un passaggio: da uno stato ad un altro, da uno stadio divita ad uno stadio nuovo, da un genere di vita ad un altro8.LIniziazione rivela, cos, un aspetto trasformativo che fa del-lIniziato un Re, un Maestro di s e della natura9. Si pu per-tanto considerare lArte Reale come la quintessenzadallEsoterismo e coincidente con la Tradizione, in tutta la suapienezza. A proposito delliniziazione, in relazione alla LiberaMuratoria, il caso di ricordare, poi, che luso di questo ter-mine(in greco teleutai) ampiamente utilizzato negli antichimisteri si pu iniziare a datare a partire dagli anni trenta del1700, anche se per tutto il secolo si continuer ad utilizzaretermini come ammissione, accoglimento. Sar a far tempodai primi anni del 1800 che verr comunemente utilizzatocome sinonimo per lentrata ufficiale di un profano nella LiberaMuratoria, collegandosi idealmente ed in diretta continuit con lantica Tradizione iniziatica10.

La regolarit e luniversalit della Libera MuratoriaUn interrogativo non di poco conto riguarda lannoso (e con-troverso) problema della continuit e della regolarit iniziaticadella Libera Muratoria. La regolarit della trasmissione inizia-tica della Libera Muratoria indistinguibile da quello della tra-smissione regolare della Tradizione esoterica, in quanto tale.Naturalmente, pura fantasia rivendicare, storicamente, unacontinuit diretta con i Collegia Fabrorum della romanit, coni misteri greci o con le presunte attitudini esoteriche dei Cava-lieri Templari: solo per citare alcune delle meno improbabiliipotesi avanzate. Ipotesi che, assai spesso, corrono il rischio direndere la Libera Muratoria oggetto di ridicolo da parte deglistudiosi o, peggio ancora, di ridurla ad una accolita di mito-mani, narcisisti dove regna la massima confusione tra realt efantasia. Molto pi attendibile , invece, lipotesi che individuanella trasmissione ontogenetica dellinconscio collettivo11 il

vero, intemporale, deposito di ogni Dottrina realmente Tradi-zionale e il garante della sua continuit: non storica ma spiri-tuale (o psicologica, se si preferisce). Ipotesi questa che valeanche per la Libera Muratoria. Cos, se la Tradizione incarna lavia e lo strumento simbolico per costruire concretamente, nellapersona, licona della Totalit, espressa sovrapponendo lespe-rienza del tempo quotidiano a quello metatemporale dellor-dine cosmico dallarchetipo del S, sufficiente perseguirelunione con il S (la Totalit, da intendersi non in senso meta-fisico, ma come Totalit psichica12) per allinearsi perfettamentecon la Tradizione e con la sua ricerca del Trascendente. Significa in breve che tutti coloro che fanno propria la ricerca del Ssi collocano nella continuit della Tradizione. Continuit chenon necessita di una verifica storica formale, ma si radica nellacatena interiore rappresentata dalla eterna e metastorica con-tinuit dellinconscio collettivo che agisce in tutti, indipenden-temente dal loro convincimento in proposito. Questa ricercadel S lo scopo precipuo della Libera Muratoria che la fa lin-terprete privilegiata della Tradizione esoterica.

Liniziazione e la morte simbolicaUn secondo interrogativo nel suo stretto e conseguente rap-portarsi al primo riguarda liniziazione e la morte simbolica.Richiede, per, una riflessione pi approfondita, in quanto sipossono considerare lIniziazione e la morte simbolica comeil centro stesso della dottrina della Libera Muratoria13. Tale ri-flessione motivata da fatto che landare in profondit generae necessita di situazioni contrastive: di ostacoli tanto interioriquanto esteriori. Ostacoli che devono essere superati in quantoprove indispensabili e funzionali per raggiungere, rinnovati,la meta14. Sono gli ostacoli e le prove che caratterizzano nel-lambito della Tradizione esoterica la pratica iniziatica: unapratica segnata dallo sforzo, dalla fatica e dal travaglio spiri-tuale. Lo sforzo, la fatica e il travaglio spirituale non devono,comunque, risolversi per essere effettivamente efficaci soloin cerimonie rituali e esteriori, ma devono indurre una sinceradisposizione dellanimo e una convinzione interiore. linizioche deve condurre ad una fine che ridiventa un inizio.Daltronde, il termine Iniziazione in greco , sostan-tivo derivato dal verbo che vuol dire compiere, mentrenella sua forma intransitiva ha come significato nasco,sorgo. Ora, esprime non a caso sia lidea di uncompimento (cio di una fine) che di un sorgere: ossia di unanascita o rinascita. Parimenti, la traduzione latina initiatus,

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initiatio, initia deriva dal verbo initio che significa consacrare,iniziare, ossia intraprendere qualcosa che si radica nella per-sona e che la sacralizza: dove il prefisso in (di Iniziazione) ri-manda a quellandare in profondit della persona per scoprireil nucleo della persona stessa, il suo nucleo sacrale: il S. LIniziazione rappresenta, pertanto, leccezionale salto qualitativoche porta luomo a superare la pesantezza dellesistere in unapi ampia e aperta visione di s, della natura e delluniverso. latto per cui luomo ri-presentificando, consciamente, la con-dizione ideale dellorigine si comprende e si percepisce, cometotalit e nella totalit, come con-creatore del mondo15. A tal fine, bisogna sperimentare lesperienza (decisiva e trasmu-tatoria) della morte simbolica: lunica che permette alluomo disuperare limmagine e il modello della realt finita che perce-piamo grazie alle (sicuramente importanti) categorie della ra-gione. Ma morire significa accettare di farsi materia, scenderenel grembo della terra-Madre16, calarsi nel buio mondo dellin-conscio che coincide con il mondo delle tenebre, dellindistinto,dellombra: delle nostre ombre e di tutto quanto abbiamo ri-mosso dalla nostra coscienza. Non pu, allora, meravigliare chesia indispensabile vivere lesperienza decisiva (e conscia) del-lunione con la materia tramite lesperienza della morte iniziatica,della morte simbolica: il limite estremo della materia. Per que-sto, nel Gabinetto di Riflessione dove redigendo il proprio te-stamento spirituale, intraprende il suo viaggio attraverso lamorte simbolica, propedeutica ad ogni rinascita spirituale lini-ziando Libero Muratore deve tirare le somme della propria vitaper poter accedere ad una conoscenza altra e pi alta17. Indi-cativo, in proposito, lacrostico alchemico V.I.T.R.I.O.L.: VisitaInteriora Terrae Rectificandoque Invenies Occultum Lapidemossia, Visita linterno della terra e rettificandolo troverai la Pietranascosta. Acronimo che, nellinterpretazione di Servier, signi-fica: discendi nel pi profondo di te stesso e trova il noccioloindivisibile su cui potrai costruire unaltra personalit, un uomonuovo18. Con il che, come si pu notare, il significato di iniziatico coin-cide del tutto e senza dubbio con quello di esoterico, se-condo letimo iniziale proposto da Faivre come qualcosa che vain profondit.

Iniziazione, Esoterismo e mondo modernoSi tratta ora di comprendere, compiutamente, come questo pro-getto di vita (lIniziazione) che sin dagli albori dellumanit stato uno dei capisaldi conclamati, indiscussi e palesi dellessere

e del vivere dellhomo sapiens et relegiosus sia diventato, oggi,qualcosa di diverso, di rifiutato e, perci, di celato e di nascosto:di esoterico come, superficialmente, viene definito dai pi. Ora ritornando ancora per un attimo alla Iniziazione evidenteche essa si fonda, come gi sottolineato, sul regressus ad uterum:con il ritorno nellalveo di un simbolico materno. da questacondizione, pressoch ancora inconscia, che nasce il desideriodi una maggiore e autonoma presa di coscienza. In questo pro-cesso, gli aspetti rituali della pratica iniziatica consentono il de-finitivo superamento sempre attraverso la morte simbolica,ossia il passaggio nel materno di ogni aspetto materiale, spessoinconscio, che ostacola il raggiungimento di un pi alto livellospirituale. Questo modus operandi contrasta, evidentemente,con le modalit con cui lepoca moderna e contemporanea con-cepisce ogni passaggio di status e di ruolo, attuati con una ridot-tissima e impoverita presenza simbolica e connotati da unamarcata impronta secolarizzante. Daltra parte, ogni atto che pualludere a una dimensione iniziatico/spirituale improntato,nella post-modernit, allindividualismo pi sfrenato e a un dif-fuso psicologismo, venato dal consumismo. Una assoluta ecce-zione data proprio dalla Libera Muratoria, in cui lIniziazione secondo la Tradizione collegata a una rilevantissima dimen-sione simbolica e a una fondamentale pratica esoterica: a tutti ilivelli. Come si pu riscontrare al di fuori della Libera Muratoria cheincarna una diretta continuit con la Tradizione iniziatico-esote-rica sussiste, nel sociale, una profonda e radicale cesura contutto quanto tramandato dalla Tradizione medesima e un altret-tanto radicale rifiuto per tutto quanto ha a che fare con lEsoteri-smo. Nel contempo, larido razionalismo della moderna societomologata e conformista sempre in cerca di placebo compen-sativi costruisce, quasi fossero prodotti del mercato, strutturepseudo-iniziatiche e dottrine pseudo-esoteriche su larga scala.Cos dalle pagine dei rotocalchi come dagli schermi televisivi,costante la presenza di imbonitori da strapazzo, di sedicentimaestri, di saggi patinati, di furfanti da quattro soldi che, millan-tando iniziazioni di ogni sorta, promettono a chicchessia straor-dinarie e improbabili conoscenze esoteriche e iniziatiche.Conoscenze che, ovviamente, non sarebbero mai conseguibiliseguendo il complesso e difficile percorso della Tradizione ossiatramite uno studio continuo e una serie di appropriate e gradualiprocedure iniziatiche ma vengono attribuite secondo i metoditipici delle vendite per corrispondenza. Il motivo dellallontana-mento della societ da un genuino Esoterismo e da genuine pra-

Note sullinsegnamento esoterico della Libera Muratoria 9

tiche iniziatiche identificabile nel progressivo venir meno diquellequilibrio tra conscio e inconscio, tra interiorit e esterio-rit che caratterizzava epoche ancora temporalmente a noiprossime. Conseguentemente, la sfera deI conscio/razionaleha assunto un peso determinante e schiacciante, marginaliz-zando e relegando nella regressione o nella pura sopravvi-venza catacombale ci che invece come lIniziazione inpassato era qualcosa di accettato, di ovvio e fondamentale.Cos, la dimensione iniziatica e lEsoterismo sono state relegatenella buia notte del mistero, dove tutte le vacche sono neree dove si pu presumere che tutto possa accadere: anche lepratiche pi assurde, gli intrighi pi improbabili, gli imbroglipi incredibili o gli indicibili arcana imperii. Ci che prima eraalla luce del sole ha dovuto nascondersi e individualizzarsi,mentre ci che si configurava come un modo di essere, unostile di vita la via iniziatico-esoterica si , per lo pi, tra-sformata in uno pseudo-sapere, riservato agli strati meno coltidella popolazione. Invertire questa linea quello che, da tempo, si sforza di farela Libera Muratoria, cercando di diffondere senza essereesente da limiti e contraddizioni un messaggio sapienzialeche sottolinea come, superando il superficiale materialismodellesistere, permesso ascendere ad una elevata saggezza:una saggezza che non nega la vita ma ne esalta laspetto mi-gliore. Ne condizione la comprensione che vita e saggezza come insegna il percorso iniziatico non sono in contrasto traloro, ma sono i diversi aspetti di una unica realt. A condizionedi accettare vivendola che lesperienza della vita consentedi raggiungere lo spirito e lesperienza dello spirito la vita. Dal-tronde, in ogni Tradizione autenticamente esoterica, la verasaggezza passa per la capacit di vivere materialmente, parte-cipando nel contempo allo spirituale e viceversa: come inse-gnano le esperienze anche estreme dei santi, dei mistici edei Grandi Iniziati. La si pu considerare come lesperienzadellineffabile, dellunit, della vera Vita e della Libera Mura-toria.In questa accezione, lOrdine Muratorio senza avanzare nes-suna retorica primazia, che sarebbe fuori luogo rivendica diessere lultimo anello di una plurimillenaria catena. Vanta diessere assolutamente congruente con il primo di questo anelloe si ritiene illuminato dalla Luce del conscio/razionale al finedi rendere ancora pi potente, consapevole e ordinata lazionedellinconscio. Significa semplificando allestremo che il Li-bero Muratore, nel suo pieno e consapevole vivere il rituale

iniziatico, ritiene di poter raggiungere lobiettivo che lo renderuomo totale. Obiettivo che se si propone lunione dei contrarinella complexio oppositorum lunione del conscio con ci chenon lo la realizza gi, di fatto, nella unione tra conscio e in-conscio che si manifesta nellIniziazione e nella sua espres-sione simbolica. Indicativamente e significativamente, lasimbologia muratoria nel suo esplicito rifarsi a quella costrut-tivo-operativa tutta indirizzata alla costruzione delluomointeriore affinch, poi, possa mutare in meglio, con il suo esem-pio, lesteriorit: il mondo. Con linguaggio muratorio, si po-trebbe affermare che il cambiamento esteriore del tuttoanalogo alla creazione delluomo nuovo e del mondo nuovo,facendo della trasformazione una creazione: e viceversa. Sicomprende, allora, perch nel Rituale Muratorio, il Maestro Ve-nerabile che inizia un profano ossia lo guida nellIniziazione pronuncia la parola ti creo, ma si comprende parimenti per-ch ogni Iniziazione una trasformazione e come ogni trasfor-mazione implica una creazione. Come insegnano i miti e lereligioni e come auspica e vuole la Tradizione esoterica di cuila Libera Muratoria ambisce essere depositaria e custode.

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Laboratorio dellalchimista. Illustrazione di Hans Vredeman deVries. Amphitheatrum Sapientiae Aeternae di Heinrich Khunrath.

Note1 Cfr. P. A. Riffard, Lesoterismo, trad. it., BUR, Milano 1996, volume se-condo, pp. 1181-1182. Il filone del Tradizionalismo cattolico postulainvece anche se, talora, con argomentazioni ideologiche e fantasiose una strettissima unione tra Esoterismo e occultismo (cfr. ad esempioC. Nitoglia, L esoterismo: lauto-divinizzazione delluomo e lunita tra-scendente delle religioni alla luce della metafisica tradizionale, CentroLibrario Sodalitium, Verrua Savoia 2002).2 Cfr. A. Faivre, Accs de lsotrisme occidental, Gallimard, Paris 1996,volume primo, pp. 48-49.3 Cfr. Luciano di Samosata, I Filosofi allasta, 26, in I Filosofi allasta - IlPe-scatore La morte di Peregrino, trad. it., BUR, Milano 2004, pp. 82-83.4 Cfr. Clemente Alessandrino, Gli Stromati Note di vera filosofia, V, cap.9, 58,3, a cura di G. Pini, Paoline, Milano 1985, p. 592.5 Per molti autori, lEsoterismo solo Gnosi.6 Padre Antonio Gentili ritiene che la radice del moderno Esoterismosia gnostica (cfr. Dentro il mistero: indagine sullesoterismo cristiano,Ancora, Milano 1993).7 Cfr. O. Wirth, I misteri dellArte Reale, Atanor, Roma 2002, p. 49 eanche La Massoneria resa comprensibile ai suoi adepti Il Maestro, Ata-nor, Roma 1990, p. 16.8 J. Ries, I riti di iniziazione e il sacro in I riti di iniziazione, a cura di J.Ries, Jaka Book, Milano 1989, p. 25 e anche A. van Gennep, I riti di pas-saggio, trad. it., Boringhieri, Torino 19883, passim.9 la tesi di Amelie Gdalge cit. da J. Boucher, La simbologia massonica,Atanor, Roma 1990, p. 257.10 Sullevoluzione di questo concetto, cfr. la voce Initiation:lemploi dumot initiation et son volution in E. Maisondieu, Dictionnaire Thma-tique illustr de la Franc-maonnerie, ditions du Rochet, Paris 1993,pp. 285-297, mentre per una approfondita ed ampia analisi cfr. sia I.Mainguy, Les Initiations et linitiation maonnique, Edimaf, Paris 2000che B. Parodi di Belsito, Liniziazione, Ma.Gi, Roma 2002. Sul rapportotra il Rituale massonico e lArte Regia, cfr. P. Lucarelli, Muratoria e ArteRegia. Rapporti del Rituale massonico con lesoterismo ermetico dellaGrande Opera in Hiram, anno 2000, n.1, pp. 51-57.11 Questa terminologia implica senza dubbio una sorta di prossimit conla riflessione junghiana. che rappresenta una vera e propria compiuta vi-sione del mondo, a sfondo gnostico-esoterico, in cui i punti di contattocon il pensiero della Tradizione malgrado la incomprensibile contrarietdi molti studiosi della Tradizione medesima (come Gunon ed Evola) sono numerosissimi e fondamentali. il caso, tra laltro, di ricordare cheC. G. Jung, secondo molti studiosi, stato affiliato alla Libera Muratoriapresso la Loggia Modestia cum Libertate allOriente di Zurigo nellambitodel Rito Scozzese Rettificato, in cui aveva raggiunto il grado pi elevato(cfr. G. Vannoni, Le societ segrete, Sansoni, Firenze 1985, p. 101 e ancheV. Vanni, La protomassonera fiorentina in Hiram, anno 2006, n. 2, p. 33che probabilmente si ispirato a P. Mariel, Le societ segrete che domi-nano il mondo, trad. it, Vallecchi, Firenze 1976, p. 206.12 Cfr. C. G. Jung, Aion in Opere, Vol 9, Tomo II, Boringhieri, Torino 1991,p. 184.13 Sulliniziazione nella Libera Muratoria, cfr. I. Mainguy, Simbolica Mas-sonica del terzo millennio, a cura di P. Lucarelli, Mediterranee, Roma

2004, pp. 41-44 e anche J. Boucher, La simbolica massonica, op. cit.,pp. XVIII-XXII.14 Sono lessenza delle prove iniziatiche la terra, lacqua, laria, il fuoco o viaggi che liniziando, simbolicamente spogliato delle sue vesti,deve affrontare per sublimarsi alchemicamente dalle scorie profane(la pesantezza della materia) ed essere in grado di ricevere (e soppor-tare) la rinascita. Cfr., indicativamente, O. Wirth, I misteri dellArteReale, op. cit., pp. 70-78 e J. Boucher, La simbologia massonica, op. cit.,pp. 40-44.15 Cfr. M. Eliade, Il Sacro e il profano, trad. it., Bollati Boringhieri, Torino19923, p. 105 ss.16 Cfr., in proposito, E. Neumann, La Grande Madre: fenomenologia delleconfigurazioni femminili dellinconscio, trad. it., Astrolabio, Roma 1981.17 Wirth paragona il Gabinetto di Riflessione allUovo Filosofico dellAl-chimia (ossia lalambicco in cui si compivano le operazioni della GrandeOpera), dove liniziando deve simbolicamente morire per, poi, risor-gere (cfr. O. Wirth, I misteri dellArte Reale, op. cit., pp. 66-67). Sullasimbologia del Gabinetto di Riflessione, cfr. tra i tanti possibili I.Mainguy, Simbolica Massonica, op. cit., pp. 173-190).18 J. Servier, Luomo e linvisibile, trad. it., Borla, Torino 1967, p. 160.Questo nocciolo indivisibile cui fa riferimento Servier il Lapis phi-losophorum, la Pietra nascosta, la totalit, il S.

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Joh. Michaelis Faustij. Compendium alchymist, 1706.

Un ruolo molto importante nel filone iniziaticoitaliano e, pi in generale, occidentale, statosvolto, indubbiamente, dalla scuola pitagorica,nata a Crotone intorno al 530 a.C. Scuola i cuiinflussi si ritrovano ancor oggi in molti simboli erituali sia della Massoneria Azzurra sia di molte Camere RitualiSuperiori. Uno degli insegnamenti, forse pi importanti dellafilosofia pitagorica, dato dal valore della scienza comestrumento di purificazione e di elevazione spirituale perluomo, mezzo per affrancarsi dallignoranza, ritenuta, dalfilosofo di Samo, una colpa ed un ostacolo alla comprensionedella presenza del divino nella natura ed in noi stessi.Quale pu essere il ruolo che, ai nostri giorni, la scienza pusvolgere in questo senso? Il fondamento della scuolamistericofilosofica di Pitagora ancora attuale ed applicabile,alla luce delle scoperte e rivoluzioni scientifiche, nel campodella fisica, di questi ultimi anni? In maniera quasi provocatoria, vorrei, innanzitutto, richiamareunaffermazione molto poco scientifica, fatta dal famoso fisicoed ingegnere britannico Lord William Thomson, I barone diKelvin. Scienziato, tra laltro, membro, dal 1851, della RoyalSociety di Londra. Accademia, questa, fondata, nel 1660 adopera di Francis Bacon, sulla tradizione dell Invisible Collegee germinata nella serra speculativa, innalzata dallo stessofilosofo inglese1, del II Grado Massonico. Nonostante talipremesse, nel 1900 Lord Kelvin dichiar, in un discorso tenutoalla British Association for the Advancement of Science che, asuo avviso: Adesso non c niente di nuovo da essere scopertoin fisica. Tutto quello che rimane sono misure sempre piprecise2.Affermazione contraddetta, per altro, dallo stesso scienziato, in

occasione di una successiva lezione, tenuta pochi mesi dopoed intitolata Nineteenth-Century Clouds over the DynamicalTheory of Heat and Light (Nubi del diciannovesimo secolo sullateoria dinamica del calore e della luce)3. Le due nubi oscurea cui alludeva Lord Kelvin in questa sua lectio magistralis eranole insoddisfacenti spiegazioni che la fisica classica, in auge inquel periodo, poteva dare di due fenomeni sperimentaliosservati negli ultimi anni del XIX secolo: lesperimento diMichelson-Morley sulla costanza della velocit della luce nelvuoto e lo spettro di radiazione del corpo nero. Oggettoideale, questultimo, studiato dai fisici a partire dal 1860 ecostituito da una cavit che assorbe tutta la radiazioneelettromagnetica incidente apparendo, cos, completamentenero. In altre parola, una sorta di forno mantenuto atemperatura costante; le cui pareti emettono e assorbono,continuamente, radiazioni elettromagnetiche di tutte lepossibili lunghezze donda dello spettro, con un processo fisicoche dipende unicamente dalla temperatura e non dalmateriale specifico di cui costituito il forno.Proprio dagli sconcertanti risultati di questi esperimenti, nelsecolo scorso si svilupparono due importanti teorie cherivoluzionarono il nostro modo di concepire la natura e, pi ingenerale, la nostra stessa visione delluniverso. Mi riferisco allaTeoria della Relativit ed a quella della Meccanica Quantistica,entrambe nate dalle geniali intuizioni di Albert Einstein. Allequali, a completamento della rivoluzione epistemologicacompiutasi nel XX secolo, si pu aggiungere anche la Teoriadel Caos. Senza voler assolutamente entrare, per ovvie ragioni, in questasede, nei dettagli matematici di tali teorie, vorrei, tuttavia,descrivere brevemente e con un linguaggio che auspico possa

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La fisica contemporanea:nuove armi per la Conoscenza

Massimo Andretta

risultare sufficientemente divulgativo4, il loro significatoessenziale e fondante. E questo, allo scopo di poter riflettere, concognizione di causa, sulle conseguenze e sugli influssi chequeste cattedrali del pensiero del XX secolo possono apportarealla nostra riflessione muratoria. La Teoria della Relativit di Einstein si compone, in realt, di duedistinti modelli matematici5: La Teoria della Relativit Specialeo Ristretta e la Teoria della Relativit Generale. La prima,elaborata nel 1905, parte da due postulati fondamentali: ilprimo conseguente allevidenza sperimentale, emersa dairisultati del gi menzionato esperimento di Michelson-Morleydel 1887, relativo alla costanza della velocit della luce nel vuoto(denominata, per convenzione universale, con la letterac=299.792.458m/s), indipendentemente dallo stato di motodi un qualunque osservatore rispetto alla sorgente luminosa; ilsecondo, basato sullinvarianza delle leggi fisiche in tutti i sistemidi riferimento in moto rettilineo uniforme gli uni rispetto aglialtri (i cos detti sistemi inerziali). Per cercare di spiegare meglioquestultimo assunto si pu affermare, utilizzando un esempioelaborato dallo stesso Albert Einstein, che le leggi fisiche chedescrivono i fenomeni osservati da due osservatori posti uno aterra e laltro su di un treno ideale che viaggi, senzasussulti, a velocit costante, devono essere uguali.O, se vogliamo, che nessun passeggero dentroad un simile treno ideale, privo di finestre, in grado, attraverso un qualche esperimentoscientifico, di capire se sia in quiete o in motorettilineo uniforme rispetto alla terra ferma. Da tali assunti, Albert Einstein ricav una seriedi equazioni che prevedono, fra laltro, lacontrazione delle lunghezze e la dilatazionedei tempi misurati da due osservatori in motorelativo luno rispetto allaltro. Ovviamente, talieffetti, sono rilevanti solo a velocit prossimea quelle della luce; in tutte le situazionipratiche, esperite nellesperienza quotidiana,le equazioni classiche della DinamicaNewtoniana coincidono, a tutti gli effetti, conquelle della Relativit Ristretta. La Relativit Generale, elaborata nel 1915, puessere considerata una generalizzazione della teoriadella Relativit Speciale. Essa parte dallassunto diestendere linvarianza delle leggi fisiche al caso di osservatori inun generico stato di moto (anche accelerato) gli uni rispetto agli

altri. Da tale ipotesi si ricava il cos detto Principio diEquivalenza: vale a dire losservazione che unaccelerazione siaindistinguibile, a livello locale, da un campo gravitazionale. O,se vogliamo, lequivalenza fra la massa inerziale, la grandezzache compare nella Seconda Legge delle Dinamica e la massagravitazionale, la grandezza che compare nella Legge diGravitazione di Newton. Con un altro esempio, sempre elaboratodallo stesso Einstein, si pu affermare che un ipoteticoastronauta, posto in una capsula sigillata e soggettounaccelerazione costante, non in grado di distinguere selaccelerazione a cui soggetto sia dovuta, ad esempio, allaspinta dei motori della navicella o al campo gravitazionale di unpianeta.Da tali premesse, Einstein deriv un insieme di equazioni chedescrivono la gravitazione non pi, come nella formulazionenewtoniana, in termini di una forza esterna che propagaunazione istantanea nello spazio (o meglio, nello spazio-tempo),

La fisica contemporanea: nuove armi per la Conoscenza 13

Luca Della Robbia.Pitagora ed Euclide o

LAritmetica e la Geometria

bens come una mera conseguenzadellinerzia dei corpi in uno spazio-tempo deformato. Usandounanalogia, potremmo dire che ilfisico tedesco descrive lattrazionegravitazionale in modo simile aquello che accade ad una biglia cherotoli su di un piano elasticodeformato da un altro oggettopesante, che pare attrarre la sferaper effetto della deformazione delpiano elastico su cui questa rotola.Come la precedente, anche la Teoriadella Relativit Generale si dimostrata estremamente accuratae, ad oggi, mai confutata,nonostante le innumerevoliverifiche sperimentali a cui statasottoposta. Basti pensare, adesempio, che gli attuali GPS, che noi tutti abitualmenteutilizziamo, possono funzionare correttamente proprio graziealle previsioni della Relativit Generale degli effetti dei campigravitazionali sulle misurazioni cronometriche. Tuttavia, taleteoria si sviluppata in maniera completamenteindipendentemente e, per molti versi, assolutamenteinconciliabile, con unaltra grande rivoluzione scientifica delXX secolo: la Meccanica Quantistica. Teoria elaborata,anchessa, a partire dai primi anni del Novecento e basedellattuale sviluppo tecnologico fondato sulla micro-elettronica.La peculiarit fondamentale della meccanica quantistica quella di descrivere la radiazione6 e la materia7 sia come unfenomenoondulatorio sia, allo stesso tempo, come entitparticellari. Descrizione, questa, assolutamente contraria allaintuitiva e, a noi tutti, connaturata visione dellafisica classica.Per la quale, ad esempio, la luce descritta solo come unonda,con tutti i fenomeni propri di tali entit (come la diffrazioneche crea, in particolari condizioni, zone di interferenza conbande chiare alternate ad altre scure) e lelettrone che, percontro, descritto come una particella, con propriet propriedei punti materiali (avente, ad esempio, posizione e velocitben definite, come quando, in un vecchio schermo televisivo,urta la superficie fluorescente e produce un punto luminoso). Agli inizi del XX secolo, per, tale visione classica, da un lato

della luce come semplice onda e,dallaltro, degli elettroni comeparticelle, venne confutata danumerosi esperimenti. Leosservazioni del cos detto effettofotoelettrico (il fenomeno fisicocaratterizzato dallemissionedi elettroni da parte di unasuperficie metallica quando vienecolpita da una radiazioneelettromagnetica, ossia daluce avente una certa lunghezzadonda, vale a dire uno specificocolore) indicavano, infatti, come, intale fenomeno, la luce non sicomportasse pi come unonda,bens agisse sugli elettroni delmetallo come un fascio di particelle:i cos detti fotoni. In altri termini,

come entit dotate di velocit ed energie localizzate inpacchetti confinati nello spazio e nel tempo8.Questa inaspettata, contro intuitiva, contraddittoria propriet,chiamatadualismo onda-particella9, la principale ragionedel fallimento delle teorie classiche sviluppate fino ai primidel 900; la nube relativa alla teoria dinamica del calore edella luce riportata nella gi precedentemente citataconferenza di Lord Kelvin. Lultima, importante teoria del XX secolo che ha prodotto unprofondo ripensamento filosofico e costituito un importantespunto di riflessione sulla nostra capacit di comprensionedella natura la cos detta Teoria del Caos10. Teoria sviluppatasi,in maniera coerente e matura a partire dagli anni 80 del secoloscorso, partendo dallo studio delle caratteristiche e peculiaritdei sistemi dinamici non lineari (vale a dire descritti daequazioni con relazioni fra variabili in cui figurano potenzesuperiori alla prima). Con questultima teoria si scoperto, anche a livellomacroscopico, lindeterminatezza che la Meccanica Quantisticaaveva rilevato a livello subatomico; conseguenza, questultima,del gi citato dualismo onda-particella. Emblematica, a questoriguardo, lormai famosa definizione dell Effetto Farfalla(The Butterfly Effect), coniata dal matematico e meteorologostatunitense Edward Norton Lorenz: Si dice che il minimobattito dali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano

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Sir Isaac Newton

dallaltra parte del mondo11.Locuzione, questa, che racchiude,fondamentalmente, la nozionedi dipendenza sensibile allecondizioni iniziali dei sistemi dinamicinon lineari presente nellaTeoria delCaos. Vale a dire, lidea che piccole,aleatorie, ineluttabili ed ineliminabilivariazioni nelle condizioni inizialiproducano grandi, a prioriimprevedibili, variazioni nelcomportamento a lungo termine diun sistema macroscopico. Tale scoperta ha conferito alle leggiscientifiche, anche a quelle della cosdetta meccanica classica, non pi uncarattere deterministico, bensintrinsecamente probabilistico. Nella concezione della fisica classica,infatti, il determinismo era fondamentale e la probabilit era unamera approssimazione dovuta solo alla nostra imperfettacapacit di misurazione delle grandezze rilevanti per ilfenomeno di interesse (ad esempio, la posizione e la velocit,ad un certo instante, di tutte le molecole di un gas in una stanza,pari a circa un miliardo di miliardi di miliardi). Informazioneimprecisa ma, comunque, almeno in via teorica e concettuale,migliorabile fino al livello di precisione necessario per ridurre alminimo, al limite annullare, gli aspetti probabilistici delle nostreprevisioni matematiche. Oggi, invece, la nostra visione scientifica completamente mutata: le strutture della natura ci costringonoa introdurre le probabilit in maniera ineluttabile edineliminabile; conseguentemente, dobbiamo accettare chequesta sia la massima informazione ottenibile dai sistemi fisicistudiati. Noi oggi viviamo in un mondo nel quale sono cadute le grandiideologie, dove anche le idee, che fino qualche anno fasembravano portanti, paiono aver cessato la loro spintapropulsiva ideale. Un mondo nel quale, secondo il sociologopolacco Zygmunt Baumann, le esperienze individuali e lerelazioni sociali sembrano segnate da caratteristiche e struttureche si vanno decomponendo e ricomponendo rapidamente, inmodo vacillante e incerto, fluido e volatile. Basti pensare, adesempio, ai movimenti politici o di rivolta sociale che nascono,in varie parti del mondo, aggregando simpatizzanti in maniera

apparentemente spontanea erapidissima, anche grazie alluso diInternet e delle evanescenti comunitvirtuali12 che, con gli strumenti dellaRete, si possono creare. Una modernit nella quale non si pupi parlare di morale post-moderna,in quanto, la fine delle grandinarrazioni del Novecento, cio delleideologie, ha reso impossibile lapretesa di verit assolute e fattonascere, di conseguenza, tante moralidifferenti. Quella che, secondo laconcezione sociologica di Baumann,viene definita una societ liquida13.In questo nuovo contesto ideologico,la prima lezione, anche in sensolatomistico, che nasce da unariflessione sulle conseguenze delle

nuove teorie scientifiche sulla nostra concezione del mondo esul nostro cammino di ricerca della Verit, riguarda lintrinsecaed ineliminabile natura parziale, provvisoria, relativistica erazionalistica dellumana conoscenza. Aspetto relativistico dadeclinarsi, ovviamente, non in termini meramente scientifici,bens (e in senso lato), con unaccezione filosofica del termine,riferendosi alle interpretazioni che di relativismo danno, adesempio, diverse scuole filosofiche (ad esempio: la scuolasofistica14, quella di Wittgenstein15 e quella di Kuhn16). Mentre,per quanto attiene alla natura razionalistica, ci si deve riferire, inparticolare, al concetto di razionalismo critico espresso dalfilosofo austriaco Karl Popper, secondo il quale: La baseempirica delle scienze oggettive non ha in s nulla di assoluto.La scienza non poggia su un solido strato di roccia []. comeun edificio costruito su palafitte17.La descrizione strettamente deterministica, quella propria dellacos detta fisica classica, sviluppatasi fino ai primi del 900, nonsi applica, infatti, che a situazioni semplici, idealizzate, che nonsono rappresentative della articolata realt fisica che ci circonda.Realt che si comporta secondo leggi che non possiamoconoscere precisamente, anche se la loro comprensione intermini probabilistici sufficiente per la manipolazionetecnologica.Una prima conseguenza, filosoficamente rilevante, che laScienza, fin da Galileo, in un certo qual senso, fornisce una

La fisica contemporanea: nuove armi per la Conoscenza 15

Karl Popper

visione limitata e parziale. E questo avvenuto proprio perchil cos detto metodo galileiano, pur con i suoi indubbi meriti ecapacit conoscitive e predittive, partiva da un presuppostofilosofico che, col senno di poi, si rivelato solo parzialmenteadeguato ed oggi superato. Vale a dire che alla variet dellanatura dovesse sottostare la costanza delle leggi che ladeterminano ai differenti livelli descrittivi. Ma c unaltra conseguenza ben pi importante dellarivoluzione scientifica e filosofica dei primi del 900:lunificazione, sul piano culturale, del mondo scientifico conquello umanistico. Secondo la Teoria della Complessit, infatti,i sistemi complessi non sono spiegabili, semplicemente, conle singole parti che li compongono, appartenenti ad un livellodi complessit inferiore. Un semplice esempio: il comune saleda cucina ha propriet che non appaiono nei suoi singolicomponenti, il cloro (un gas giallo-verde) e il sodio (metallocolor argenteo). Si parla allora di propriet emergenti,propriet, cio, che emergono dallunione dei componenti,assolutamente diverse dalla semplice somma delle lorosingole caratteristiche. Lo spostamento epistemologico dalla centralit dalle cose alleloro interrelazioni, costituisce una rivoluzione enorme, la verarivoluzione filosofico - culturale del secolo scorso. Infatti, lepropriet emergenti dalle intercorrelazioni assumono sempremaggiore rilevanza nel tentativo di comprensione del mondo,fino agli stadi pi alti della nostra riflessione: allainterpretazione dei meccanismi della nostra mente, anche inrelazione agli stati del cervello umano. Vale a dire, nella sfidarappresentata dal desiderio di descrivere e dal tentativo diinterpretare, in maniera scientifica, le nostre sensazioni, lacoscienza, la nostra stessa soggettivit. Coscienza, che secondoil biologo statunitense Gerald Maurice Edelman,premio Nobelper la medicina nel 1972, ed il neurofisiologo trentino GiulioTononi, risulta essere una propriet emergente delleinterconnessioni neuronali18. Siamo partiti, nel XVII secolo, con Galileo Galilei, a studiare inmodo scientifico-sperimentale il moto di gravi in caduta libera,di sfere su piani inclinati, di pendoli oscillanti. Nellarco di 400anni siamo giunti a riflettere, con metodo razionale, logico-formale, sulla natura ultima e sul significato di io e di liberascelta. E questo stato possibile grazie al metodo scientifico,basato sui paradigmi della ripetibilit, della controllabilit edella falsificabilit19, coscienti del relativismo filosofico dellenostre teorie e dei conseguenti slittamenti di paradigma20

che accompagnano ogni rivoluzione scientifica. Il dubbio,quindi, che, lontano dai dogmatismi e da ogni forma di cosdetta verit rivelata (Il famoso sophisma auctoritatis: l Ipse dixitdella scolastica medievale) costituisce il motore primo dellaricerca, sia exoterica e scientifica, sia esoterica ed interiore,quale quella che dovremmo svolgere nellOrdine Latomistico. Siamo forse giunti, oggigiorno, alle soglie di una nuova e ancorpi importante rivoluzione culturale; quella che permetter diindagare, con nuovi strumenti ed archetipi conoscitivi, lanatura stessa del fondante dualismo ontologico cartesiano,basato sulla netta opposizione fra spirito e materia, fra rescogitans e res extensa21. Dottrina metafisica sulla quale si sviluppata la riflessione filosofico- morale delloccidente, daSpinoza a Leibniz, da Berkeley a Kant22, fino ai contemporaneiHabermas, Singer 23 e Jonas24.Si pu, quindi, affermare che non ci sia pi soluzione dicontinuit tra cultura scientifica (elettroni e protoni che,unendosi, costituiscono un atomo, ad esempio di sodio) edumanistica (il colore della rosa, gli stati danimo provocatidallascolto di una sinfonia di un grande compositore o ilfascino che proviamo davanti alla Venere del Botticelli). La forzata suddivisione fra vie di ricerca della verit ed ambiticulturali, che ha lacerato la nostra cultura a partire dai primidecenni del 900 fino ai giorni nostri25 non ha, infatti, pialcuna ragione di esistere. Dovremmo, invece, far tesoro eriflettere, sia nella nostra esperienza muratoria, sia nella vitaprofana, sulle parole illuminate di Mohandas KaramchandGandhi: La verit una sola, ma ha molte facce come undiamante; noi ne vediamo solo una per volta, Dio le vede tutteinsieme.

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Il Trionfo della Scienza, 1816 (particolare).Vincenzo Dei. Aula Magna Accademia dei Fisiocritici (SI).

Note1 C. Knight, R. Lomas, La Chiave di Hiram, Arnoldo Mondadori Editore,Milano 2010.2 P. Davies, J. Brown ed.,Superstring: A theory of everything?,Cambridge University Press, Cambridge 1988.3 The London, Edinburgh and Dublin Philosophical Magazine andJournal of Science, Series 6, volume 2, p.1.4 Per un approfondimento delle citate teorie si veda, ad esempio: P.Davies (a cura di), La Nuova Fisica, Bollati Boringhieri, Torino 1998.5 A. Einstein, Relativity: The Special and General Theory, trad. Di R.W.Lawson, The masterpiece science Edition, Pi Press, New York 2005.6 A. Einstein, ber einen die Erzeugung und Verwandlung des Lichtesbetreffenden heuristischen Gesichtspunkt (Su un punto di vista euristicoriguardo alla produzione e alla trasformazione della luce),Annalen derPhysik17: 1905, pp.132-48.7 L. de Broglie,Recherches sur la thorie des quanta, 1924. Si veda:https://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00006807/document (ultimoaccesso del 09/11/2015).8 P. Lenard, Ueber die lichtelektrische Wirkung. Annalen derPhysik313 (5): 14998, 1902. DOI:10.1002/andp.19023130510(ultimo accesso del 01/11/2015).9 W. Greiner,Quantum Mechanics: An Introduction, Springer, Berlino2001, p. 29.10 M. Andretta et al., Introduction to the Physics of Complex Systems,Pergamon Press, Oxford 1986. 11 Il termine venne coniato da E. N. Lorenz durante lAnnual Meetingof the American Association for the Advancement of Science aWashington del 29 dicembre 1979, prendendo lo spunto dai risultatida lui riportati in: E. N. Lorenz, Deterministic nonperiodic flow.Journalof Atmospheric Sciences. Vol.20, 130141, 1963,http://dx.doi.org/10.1175/1520-0469(1963)0202.0.CO;2 (ultimo accesso del 31/10/2015).12 La cos detta: The Cloud, La Nuvola.13 Z. Bauman, Liquid modernity, Cambridge, UK 2000. Trad. it. di S.Minucci,Modernit liquida, Edizioni Laterza, Roma-Bari 2002.14 U. Nicola, Antologia illustrata di Filosofia. Dalle origini allera moderna,Giunti Editore, Firenze 2006, pp. 40-1.15 G. Reale, D. Antiseri, Storia della Filosofia dalle Origini a Oggi,Fenomenologia, Esistenzialismo, Filosofia Analitica e Nuove Teologie,RCS Libri S.p.A., Bompiani, Milano 2010, pp. 255-83.16 T. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Einaudi,Torino1979.17 K. Popper, Logica della scoperta scientifica, Einaudi,Torino 1970.18 Si veda: G. Tononi, Per un modello interpretativo della mente,

http://www.scienzaefilosofia.it/res/site70201/res546946_07-TONONI.pdf e G. Tononi, An information integration theory ofconsciousness, http://www.biomedcentral.com/content/pdf/1471-2202-5-42.pdf (ultimo accesso del 31/10/2015).19 K. Popper, Idem.20 T. Kuhn, Idem.21 U. Nicola, Antologia illustrata di Filosofia. Dalle origini allera moderna,Giunti Gruppo Editoriale, Firenze 2002, pp.219-34.22 U. Nicola, Idem, pp. 250-338.23 G. E. Rusconi, Cosa resta dellOccidente, GLF Editori Laterza, Bari 2012,pp. 244-57.24 H. Jonas, Materia, spirito e creazione. Reperto cosmologico esupposizione cosmogonica. Editrice Morcelliana, Brescia 2012.25 Si veda, ad esempio: A. Massarenti, 1911-2011: lItalia della scienzanegata, Il Sole 24Ore, Domenica 24 del 17 aprile 2011,http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-04-16/cosi-italia-azzoppo-scienza-164249.shtml?uuid=AaJFoZPD (ultimo accesso del06/11/2015).

La fisica contemporanea: nuove armi per la Conoscenza 17

http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-04-16/cosi-italia-azzoppo-scienza-164249.shtml?uuid=AaJFoZPDhttp://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-04-16/cosi-italia-azzoppo-scienza-164249.shtml?uuid=AaJFoZPDhttp://www.biomedcentral.com/content/pdf/1471-2202-5-42.pdfhttp://www.biomedcentral.com/content/pdf/1471-2202-5-42.pdfhttp://www.scienzaefilosofia.it/res/site70201/res546946_07-TONONI.pdfhttp://www.scienzaefilosofia.it/res/site70201/res546946_07-TONONI.pdf

In ambito accademico quando si parla con un collega chesi occupa di un diverso settore scientifico - e capita di fre-quente - siamo assolutamente consapevoli che la sua opi-nione debba essere prevalente. Bench possa capitare diavere una propria idea in materia, ben sappiamo di nonavere la preparazione necessaria a dibattere con chi si occupaper mestiere di quella materia, soprattutto a quel livello. Natu-ralmente, il collega si comporta allo stesso modo: comprensi-bile come sia una questione di buon senso, quando si lavora insquadra per una ricerca scientifica, ognuno consapevole deipropri limiti dettati dalla particolare specializzazione del propriocampo di studioIn definitiva, il paradigma della scienza moderna - ed il comunebuon senso - sentenziano che le affermazioni della comunitscientifica internazionale in un determinato settore di ricercasono ben pi ricche di significato rispetto allopinione di coloroche per vivere si occupano di tuttaltro mestiere. Detto ci, michiedo perch nessuno discuta con il proprio reumatologo, men-tre quando si tratta di clima si sente in dovere di rifiutare cate-

goricamente le evidenze scientifiche ormai dimostrate e ritenuteaccertate, quali ad esempio: lesistenza di un riscaldamento glo-bale del pianeta di origine antropica, ossia umana, oppure la cre-scente presenza di CO2 nellatmosfera.Daltra parte, la causa maggiore di questo diffuso fraintendi-mento sembra essere responsabilit di politici e media che,come riporta Naomi Orekes su un vecchio numero di Science(vol.306, 2004, p.1686), spesso asseriscono che la scienza cli-matica altamente incerta. Soprattutto negli Stati Uniti, fino allasvolta operata dal presidente Obama, molti utilizzavano questoargomento al fine di impedire misure drastiche per la riduzionedei gas serra a favore delle grandi multinazionali. Il 31 gennaio2007 usciva un articolo intitolato Pressioni sui climatologi sta-tunitensi riguardo i cambiamenti climatici (US climate scientistspressured on climate change) su New Scientist che denunciavaappunto come molti scienziati del settore, circa 150, avesserosubito pressioni politiche ripetute affinch si adeguassero alloscetticismo sul cambiamento climatico dellamministrazioneBush: Quasi la met di tutti gli intervistati hanno percepito o

CambiamenticlimaticiEsistono ancora gli scettici

ed i negazionisti?

Un tema di grande attualit ed importanza per il futuro di tutto ilgenere umano e dellintero pianeta: un argomento su cui si devefare chiarezza attraverso il dialogo e la seria informazione. Comein numerosi altri casi, in ambito ambientale, sono ormainecessarie scelte repentine atte a risolvere i problemi, prima chesia troppo tardi: sviluppo economico e sostenibilit ambientaledevono crescere, parallelamente ad una diffusa consapevolezzadelle enormi implicazioni prospettate dagli esperti.

Gianmichele Galassi

personalmente sperimentato pressioni per eliminare le parolecambiamenti climatici, riscaldamento globale o altri terminisimili da una variet di (loro) comunicazioni (Francesca Grifo,membro del gruppo di controllo Union of Concerned Scien-tists). Larticolo prosegue Rick Piltz, un ex scienziato del go-verno degli Stati Uniti, ha detto al comitato (House Oversightand Government Reform Committee) che l'ex funzionario dellaCasa Bianca Phil Cooney ha avuto un ruolo attivo nel metterein dubbio le conseguenze del cambiamento climatico globale.Piltz ha detto che si era dimesso nel 2005 come risultato dellapressione a minimizzare i risultati sul riscaldamento globale.Cooney, che era un lobbista per l'American Petroleum Institute,prima di diventare capo dello staff presso il Consiglio sulla Qua-lit Ambientale della Casa Bianca (White House Council on En-vironmental Quality), anche lui dimissionario nel 2005, hacontinuato a lavorare per il gigante petrolifero Exxon Mobil, che stato recentemente accusato di spendere 16 milioni di dollariper sostenere gli scettici. Questo, qualora fosse verit, soloun esempio, ma ve ne sono molti altri, di ci che alcuni uomini

sono capaci di fare a scapito dellintero genere umano per ar-ricchirsi o per mantenere una posizione di potere...

Definizione del problemaInnanzitutto, per cominciare si rende necessaria una prima di-stinzione fra Tempo Meteorologico che indica le condizioniatmosferiche in un dato momento e in un certo luogo, eClima che, invece, rappresenta linsieme delle condizioni me-teorologico-ambientali che caratterizzano una regione geogra-fica in un lungo periodo -di solito 20/30 anni- e vengonodefinite in termini di indici statistici di sintesi. Gi da qui evi-dente come la semplice osservazione di un unico luogo nonpossa in alcun modo rappresentare ci che accade global-mente sul pianeta, in pi si comprende come, per esaminaree trarre conclusioni dagli innumerevoli dati disponibili, sianonecessarie competenze assai elevate in vari settori scientifici,compreso quello della modellistica ed analisi statistica. Tuttoquesto a conferma di quanto detto in apertura

Immagine satellitare di tre uragani da record nel Pacifico, chiamati rispettivamente Kilo, Ignacio, e Jimena. 31 Agosto 2015.NOAA GOES West image dal NOAA EVL. Al centro le isole Hawaii.

Il dibattito e le soluzioniNegli ultimi anni, seppur faticosamente, la comunit scientificapi accreditata sul clima e settori affini ha cominciato a levare sem-pre pi forte la propria voce: ad oggi, numerose le review che loconfermano, tutti gli scienziati pi autorevoli sono unanimementeconcordi nellattribuire il mutamento climatico in atto alla manodelluomo, inoltre tale impronta ecologica sembra aver, semprepi, dimensioni ragguardevoli che rendono assai preoccupati gliesperti. Del resto, il clima globale il fattore maggiormente re-sponsabile della sopravvivenza della vita: lo studio della lunga sto-ria del nostro pianeta ha evidenziato come i mutamenti climaticisiano stati i principali responsabili delle varie fasi attraversate dallosviluppo evolutivo della vita. Ed ecco espressa largomentazioneprincipale degli scettici che, per, risulta facilmente confutabile inquanto tali mutamenti climatici necessitano di enormi cataclismi(migliaia di esplosioni vulcaniche, caduta di un meteorite gigan-tesco etc.) o di un tempo assai lungo, parliamo in termini di secolio addirittura millenni, mentre quelli a cui stiamo assistendo, sonoaltrettanto statisticamente significativi, ma si sono verificati inpochi decenni senza alcun fattore naturale cos evidente o aggra-vante. Esistono cicli di lunghissimo periodo che affettano lorbitaterrestre attorno al Sole che a sua volta pu incrementare o dimi-nuire la propria attivit, esistono fenomeni chimici, meteorologicie di varia natura che influenzano il delicato equilibrio climatico,ma -seppur congiuntamente- non si reputa abbiano un effetto coseclatante nel breve-medio periodo. A questo tema poi legato in-dissolubilmente quello energetico, anchesso di valenza macro-scopica: i combustibili fossili non sono inesauribili, le alternativesono moltissime, ma la strada per un impiego di massa che siaeconomicamente vantaggioso ancora lunga. Dovremmo percidestinare pi risorse alla scoperta di fonti alternative come lidro-geno che potrebbero rivelarsi essenziali per il prossimo futuro inquanto non inquinanti. Purtroppo altre fonti alternative, gi inparte prodotte ed utilizzate, come le biomasse (etanolo etc.) sem-brano rivelarsi ultimamente non cos ecologiche: limpatto am-bientale accresciuto da due fattori principali, il primo la resa diquesti combustibili che producono comunque CO2 in alte quan-tit, il secondo la necessit di enormi coltivazioni che soventevanno a sostituire zone boschive e ricche di vegetazione come ac-caduto in Amazzonia. Infatti, se prima della rivoluzione indu-striale si stima che nellatmosfera vi fossero 280 parti per milioni(ppm) di anidride carbonica, oggi il livello ha superato le 375ppm;questa concentrazione crescente produce il cosiddetto effettoserra ovvero impedisce alle radiazioni solari di disperdersi nello

spazio aumentando la temperatura media del pianeta. Le ultimenotizie affermano che citt come New York, Londra, Shangai, Ve-nezia potrebbero ben presto finire sottacqua per lo scioglimentodei ghiacci: immaginate la catastrofe a livello mondiale...Nel settecento, quando nacque la Massoneria moderna, il princi-pale problema che affliggeva la societ era la diffusa ignoranzamista ad analfabetismo: chi non sapeva leggere e scrivere credevaspesso a ci che gli veniva detto, mentre per gli alfabeti le fontidel sapere erano sovente costituite esclusivamente da letture reli-giose o fogli e phamplet politici (600 inglese e 700 francese);questa era la fonte dei dissidi sociali di maggiore violenza e dellecampagne religiose di inquisizione. Perci la Massoneria concen-tr la propria opera a favore del dialogo fra persone di ceto, credoe razza diverse e verso la diffusione della cultura: celebre lo stimolodi Ramsay nel 1736 a favore della creazione di unEnciclopedia.

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Immagini del giacciaio Muir Inlet, Glacier Bay National Park and Preserve,Alaska, riprese nel 1892 e nel 2005. Fonte: U.S. Geological Survey.

Cambiamento climatico: le innondazioni che si presentavanoogni 500 anni adesso hanno una frequenza di 24 anni

L'innalzamento del livello del mare e un aumentonelle grandi tempeste continueranno a minacciarela costa atlantica degli Stati Uniti ed il mondo in-tero.

Le nuove ricerche esposte da Benjamin Horton,professore in scienze marine e costali alla RutgersUniversity, in un intervista pubblicata dal NewScientist mettono in evidenza la necessit di agirerapidamente visto che le tempeste che si mani-festavano una volta ogni sette generazioni adessoaccadranno due volte ogni generazione: il risul-tato che illustra il notevole aumento della fre-quenza di tempeste di grande intensit, fruttodi una ricerca che ha coinvolto ben cinque istitu-zioni ed ha preso in esame i dati dei livelli delmare di centinaia di anni.

Da queste brevi considerazioni, forse noi Massoni dovremmo chie-derci quali sono i maggiori problemi che affliggono la societodierna nelle sua globalit... per questo motivo ho voluto intro-durre il tema del clima che contiene in s anche quello dellinqui-namento e delle risorse, vuoi energetiche vuoi idriche vuoialimentari, a loro volta collegate allenorme problema dellespo-nenziale crescita demografica. Insomma, un insieme di fattori diforte preoccupazione per tutta la comunit scientifica che da annileva il proprio grido disperato di allarme che purtroppo viene ra-ramente amplificato dai media, ormai controllati da grandi aziendeo finanziati e conniventi con gli interessi delleconomia piuttostoche dellinformazione.In conclusione dovremmo imparare a vivere nei limiti del nostropianeta alimentando le nostre necessit in modo pulito e sosteni-bile: la speranza che, in un futuro lontano, il XXI sar ricordatocome il secolo in cui lumanit ha rischiato la catastrofe energe-tico-ambientale o, addirittura, lestinzione. Come gi premesso,non sono un esperto del settore, ma leggendo numerosi articoliscientifici di una certa autorevolezza, lo scenario che si prospetta alquanto grave: la preoccupazione maggiore che alcune delle

attivit umane imputate come causa di tale riscaldamento sem-brano produrre al contempo elementi attenuanti il fenomenostesso; in tal caso, linterruzione immediata potrebbe condurre afenomeni assai estremi nel brevissimo periodo. Tutto ci per con-cludere, ricordando quanto sia preziosa la natura e, insostituibiliper la vita, i suoi elementi: questi dovrebbero essere universal-mente riconosciuti come i veri e irrinunciabili tesori per lUmanit:arte, economia, benessere sebbene apprezzabili non sono affattocomparabili con lacqua che beviamo, laria che respiriamo e la terrache coltiviamo per mangiare.

Bibliografia N. Oreskes. The Scientific Consensus on Climate Change. Science,Vol.306, no.5702, p.1686, 3 December 2004. S. Solomona, G-K. Plattnerb, R. Knuttic and P. Friedlingsteind. Irreversi-ble climate change due to carbon dioxide emissions. Proceedings of theNational Academy of Sciences of the United States of America (PNAS),vol.106, n.6, pp.1704-1709, 2009. D. Javeline, J. J. Hellmann, R. Castro Cornejo and G. Shufeldt. Expert Opi-nion on Climate Change and Threats to Biodiversity. BioScience, Oxford Univ.

Cambiamenti climatici. Esistono ancora gli scettici ed i negazionisti? 21

Nellimmagine le anomalie medie della temperatura globaleregistrate dal 2008 al 2012.

Fonte: NASA Goddard Institute for Space Studies (http://www. nasa.gov/topics/earth/features/2012-

http://www.nasa.gov/topics/earth/features/2012-temps.html

Alcuni anni fa uscito per i tipi delle edizioni Mimesis il vo-lume Il segreto dei Tarocchi massonici, con allegato mazzodi carte appositamente disegnate con iconografie origi-nali; fra i coautori figura un nome ben noto come MorrisGhezzi. Un altro mazzo con iconografie originali e librettoesplicativo dal titolo Tarot maonnique uscito in Francia nel 1987;lautore era Jean Beauchard. Questultimo mazzo presenta uninterpre-tazione massonica del Tarocco pi approfondita ma mancano i riferi-menti alla storia comune delle due tradizioni; per tale motivo ho scrittodiversi articoli e un libro, La Via del Sacro, nellintento di portare a co-noscenza del pubblico i profondi e ancora in gran parte inesplorati le-gami che sintrecciano fra Tarocchi e Libera Muratoria.Si crede abitualmente che i Tarocchi siano le carte divinatorie per ec-cellenza: nulla di pi falso. Anticamente venivano usate per la divina-zione le carte da gioco ordinarie, del genere delle odierne romagnoleo della loro versione francese, e anche tale pratica attestata assai spo-radicamente. La cartomanzia fino a tempi piuttosto recenti era una pra-tica divinatoria assolutamente trascurabile, di cui gli antichi trattati dimagia come quelli di Paracelso e Cornelio Agrippa non fanno alcuncenno. Luso dei Tarocchi per la divinazione diviene ordinario solo apartire dalla fine del Settecento, quando essi erano diffusi in Europada almeno quattro secoli. Ma nel frattempo era accaduto qualcosa dimolto importante. A partire dal 1773 un erudito francese, di originesvizzera e di religione protestante, il cui nome era Court de Gbelin,aveva pubblicato una serie di volumi di unopera monumentale dal ti-tolo Le Monde primitif. La stessa Famiglia Reale ne prenot un centi-naio di copie; apparvero nove volumi dellopera, prima che la

Loriginemassonica delTarocco esoterico

Gerardo Lonardoni

Ritratto di Antoine Court de Gbelin, incisione, 1784.Opera di Franois Huot

pubblicazione venisse definitivamente interrotta dalla morte del-lAutore nel 1784. Il mondo primitivo di cui parla De Gbelin lepoca primor-diale dellumanit, che non affatto vista come un periodo diselvaggi ignoranti, ma tuttal contrario come unet delloro incui la civilt umana era unica e indivisa: esistevano un solo lin-guaggio, uguali costumi, una cultura comune ed una sola reli-gione. Court de Gbelin offriva qui una visione della storia dellacivilt che aveva qualche parentela con il buon selvaggio delsuo contemporaneo Jean Jacques Rousseau; ma lesoterista fran-cese, rispetto al filosofo, era convinto di poter riportare alla vitaquellantica civilt primordiale, mediante lanalisi comparata deimiti e dei linguaggi tuttora esistenti, da cui contava di risalirealla loro comune origine. Di questopera gigantesca, ricca di ambizioni ma assolutamentecarente sul piano storico e scientifico, oggi sarebbe scomparsoanche il ricordo, se non fosse per un breve saggio contenuto nellibro VIII dellopera, che si apre con un prologo famoso fra tuttigli studiosi del Tarocco e ampiamente riportato: Se ci apprestas-simo ad annunciare che, ai nostri giorni, sussiste unOpera degliantichi Egizi sfuggita alle fiamme che hanno distrutto le loro su-perbe biblioteche, unopera che contiene la pi pura dottrinadegli Egizi su alcuni interessanti argomenti, chi non sarebbe im-paziente di conoscere un libro tanto prezioso, tanto straordinario!E se aggiungessimo che questo libro molto diffuso in granparte dellEuropa, che da secoli va per le mani di tutti, siamo certiche la sorpresa aumenterebbe e probabilmente salirebbe alcolmo se arrivassimo a sostenere che nessuno ha mai suppostoche questo libro che possediamo come se non lo possedes-simo, e di cui nessuno ha mai tentato di decifrare un solo foglio egizio, che il risultato di tanta squisita sapienza viene riguar-dato come un mazzo di strane figure prive di senso! Chi non pen-serebbe che scherziamo o che vogliamo approfittare dellacredulit degli ascoltatori? Con tali parole, Court de Gbelin an-nunciava al mondo degli eruditi della sua epoca che il Tarocco il solo libro egizio sopravvissuto alla distruzione delle loro biblio-teche, aggiungendo che nessuno prima di lui ne aveva intuitolillustre origine.Laffermazione del de Gbelin e le poche pagine da lui dedicateal Tarocco sono state il punto dinizio come la pallina di neveche origina la valanga di un movimento mondiale dimmaniproporzioni, in cui migliaia di ricercatori dogni luogo ed epocacontinuano a sfornare libri per interpretarne il simbolismo, e ar-

tisti famosi come Dal, Guttuso e Balbi creano sempre nuove ico-nografie dedicate o ispirate al Tarocco. Sar proprio in seguitoagli scritti di Court de Gbelin che prender piede la pratica car-tomantica con i Tarocchi, in cui divennero celebri Etteilla e la si-gnorina Lenormand, mentre prima dellerudito francese essierano usati quasi esclusivamente a scopo ludico.Nellambito degli studi accademici il de Gbelin consideratosostanzialmente un mistificatore, che ha inventato di sana piantala leggenda dei Tarocchi egizi e lha diffusa con la sua opera sto-rico-mitologica. Credo di essere stato il primo in Italia, a fornirneuna visione alquanto diversa.Lerudito francese occupava a Corte una posizione di rilievo, es-sendo uno dei Censori Reali. Era un degno figlio del Secolo deiLumi, ma soprattutto per i fini che si propone il presente articolo era un esoterista e un Libero Muratore di spicco. Era entrato inMassoneria nella Loggia parigina Les Amis Runis; quindi si unad una Loggia famosa, Les Neuf Soeurs, di cui facevano parte ipi illustri personaggi della sua epoca in ogni campo, dagliscienziati Lalande e Benjamin Franklin al filosofo Voltaire, al ri-voluzionario Danton. Nel 1777 tenne un ciclo di conferenze neltempio della Loggia principale del Rito Scozzese sui significatiallegorici dei gradi massonici. Fu poi tra i padri fondatori dellOr-

Lorigine massonica del Tarocco esoterico 23

Deck di Tarocchi. Mannheim, c. 1778. Reiss-Engelhorn-Museums.

dine dei Filaleti, filiazione della Les Amis Runis in cui conflui-rono in seguito anche diversi membri dellOrdine degli ElettiCohen, che si era dissolto nel 1781 ed il cui ultimo Gran Sovranoaffid gli archivi del suo Ordine appunto ai Filaleti. Lapparte-nenza del de Gbelin al circuito esoterico settecentesco quindiun dato di fatto, e per tale motivo ho sostenuto, nel La Via delSacro, che egli non invent nulla riguardo al Tarocco. Quanto eglidiffuse sullargomento doveva essere invece il frutto di cono-scenze riservate cui aveva avuto accesso nelle Logge che frequen-tava; tali conoscenze probabilmente gi allepoca del de Gbelinerano diventate spurie, e non fosse stato per la sua opera si sa-rebbero definitivamente disperse. Non sappiamo neppure seegli fosse autorizzato a rivelarle lo storico Giordano Berti ne du-bita n sappiamo se le rifer correttamente o in modo distorto,per insufficiente conoscenza dellargomento o addirittura inten-zionalmente. Quando il mio libro era gi stato dato alle stampe,appresi che in Inghilterra era uscita unopera di taglio accade-mico scritta da tre dei maggiori studiosi contemporanei di storiadel Tarocco: linglese Michael Dummett, filosofo e docente del-luniversit di Oxford, considerato il massimo esperto mondialedi storia delle carte; lamericano Ronald Decker, e il franceseThierry Depaulis. Il libro, dal titolo A wicked pack of cards, non mai stato tradotto in italiano; i tre illustri autori non solo soste-nevano quanto anche a me sembrava ovvio e cio che il de G-belin non invent nulla riguardo al Tarocco, ma diffuse idee checircolavano nelle Logge della sua epoca ma lo dimostravanoin modo storicamente ineccepibile sulla base dellesame accu-rato dei documenti originali.In una nota a pi di pagina del trattato sui Tarocchi contenutonellopera del de Gbelin, si trova anche uninteressante osser-vazione: Ventidue tavole formano un libro ben poco volumi-noso; ma se, come appare verosimile, le Tradizioni primordialisono state conservate nei Poemi, una semplice immagine, ca-pace di fissare lattenzione del popolo, al quale veniva spiegatoil fatto, gli serviva di supporto mnemotecnico, al pari dei versiche le descrivevano.La pi probabile spiegazione del brano che, se le carte con leloro immagini simboliche erano sopravvivenze di antiche sa-pienze, ad esse andavano certamente aggiunte didascalie, even-tualmente in forma di poemi; si pu ipotizzare che allepoca delde Gbelin queste aggiunte verbali fossero ancora esistenti, oche se ne fosse conservata la memoria nei circoli occultistici deltempo. De Gbelin fa poi unaffermazione che rivela la sua acu-tezza: laspetto ludico del Tarocco stato il mezzo con cui la dot-

trina segreta degli Egizi ha potuto perpetuarsi attraverso i secoli,sfuggendo al vigile occhio dellInquisizione. Cos si esprime loscrittore francese: La forma frivola e leggera di cui si rivestitoquesto Libro gli ha consentito di trionfare di tutti i Tempi e di per-venire fino a noi in una forma sostanzialmente fedele, e la stessaignoranza nella quale eravamo rimasti circa il suo vero significatoha costituito, per cos dire, il prezioso salvacondotto grazie alquale ha potuto attraversare incolume i Secoli, senza che qual-cuno fosse tentato di toglierlo dalla circolazione (Monde Primitif,op. cit. pag. 19).Anticipando Edgar Allan Poe, loccultista francese dice giusta-

grandeoriente.it24 - Hiram n.1/2016

Dettaglio dei Tarocchi della Cary Collection (Beinecke Rare Book and Ma-nuscript Library, Yale University, New Haven, Connecticut) probabil-

mente stampati a Milano intorno al 1500

mente che il modo migliore per celare qualcosa di prezioso erenderlo invisibile, porlo sotto gli occhi di tutti in un aspettoprivo di ogni attrattiva.Lipotesi dellorigine egizia del Tarocco non ha naturalmente rettoal vaglio della st