Nuovi standard UE per i documenti contabili: Peppol, Core ... · ricevendo ordini e emettendo...

S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO

Nuovi standard UE per i documenti contabili: Peppol, Core invoicing,

GIUSEPPE MANTESE

S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO 2

PEPPOL (Pan-European Public Procurement On-Line) è un progetto cross border dell’Unione Europea, partito nel 2008, avente l’obiettivo primario di innovare la disciplina degli appalti pubblici elettronici. public e-procurement: insieme di regole, strumenti e modalità di acquisto di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione tramite specifiche piattaforme informatiche in rete.

PEPPOL: Cosa è


Il contesto di riferimento 1/2

– Gli acquisti della PA nell’Ue ammontano a circa il 19% of GDP, (oltre 2.200 miliardi di Euro)

– E’ stato stimato che se l’e-Procurement fosse adottato da tutte le PA europee, il risparmio annuale sarebbe pari a 50 miliardi di Euro*

– Meno del 5% del totale degli appalti europei è assegnato attraverso sistemi e procedure elettroniche**

– Solo l’1,6% degli appalti vengono assegnati a imprese di un altro Stato membro***

*Source: Deutsche Bank Research: E-procurement, February 2011 **Source: Green Paper on expanding the use of e-Procurement in the EU. SEC(2010) 1214 ***Source: Green Paper on the modernisation of EU public procurement policy - Towards a more efficient European Procurement Market COM(2011) 15


Il contesto di riferimento 2/2

– Multitude of different standards and formats in use

for e-procurement

– Lock-in solutions and isolated islands of e-procurement

– E-procurement can be broken down into various components and phases, often resulting in solutions and standards that are implemented in isolation from the complete procurement cycle

– Fragmented legal framework


La Strategia di lungo termine di PEPPOL

Creare una rete di public e-procurement transnazionale in grado di permettere a ciascun operatore economico dell’UE di partecipare a una gara d’appalto elettronica di una P.A. di un altro Stato Membro, inviando le attestazioni per la partecipazione e le proprie offerte, ricevendo ordini e emettendo fatture, tutto in formato elettronico e con la possibilità di sottoscrivere con firma elettronica i documenti


La partecipazione a PEPPOL

Al Progetto Peppol hanno partecipato i rappresentanti di 12 Paesi membri riuniti in un Consorzio.

Consorzio

Reference group (Paesi “osservatori”)

Nodi regionali

Al fine di garantire la massima condivisione delle soluzioni adottate, è stata prevista la possibilità per i Paesi non membri del Consorzio di seguire i lavori partecipando al Reference Group.

Ad alcuni Paesi membri è stato affidato il ruolo di coinvolgere i Paesi non membri (Nodi regionali).

L’Italia è stata designata Nodo regionale per i seguenti Paesi: Bulgaria, Cipro, Malta, Romania, Spagna, Portogallo e Grecia.

L‘articolazione del Progetto 1/3

WP 2

Dossier digitale di impresa (GER)

Fase Pre-Aggiudicazione Fase Post-Aggiudicazione (Pagamento)

WP 8 - Architettura (DAN)

WP 1 – Firma elettronica (GER)

WP 3

Catalogo

elettronico

(ITA)

WP 4

Ordine

elettronico

(AUS)

WP 5

Fattura

elettronica

(DAN)

WP 7

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WP 6

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(Pubbl.)

Il Progetto è stato articolato in 8 workpackage (WP), ognuno coordinato da un Paese.

Fonte: PwC Norway


I WP « tecnici » WP1, WP2, WP3, WP4, WP5 avevano il compito di individuare soluzioni interoperabili per le singole componenti del processo di e-procurement: firme elettroniche, dossier digitale di impresa, cataloghi, ordini, fatture.


Il WP8 aveva il compito di fare in modo che i documenti generati dai WP tecnici possano essere scambiati in maniera sicura ed affidabile attraverso:

realizzazione di una infrastruttura comune

disponibilità di servizi web


Il WP 6 aveva il compito di coordinare tra di loro i WP e gestire gli aspetti amministrativi del Progetto


Il WP7 aveva il compito di assicurare la massima diffusione del Progetto all’interno di ciascun Paese aderente:

•sia allo scopo di favorire la conoscenza e sviluppare il consenso presso gli stakeholders •sia allo scopo di supportare i WP tecnici nel coinvolgimento di operatori pubblici e privati nella fase pilota

Ad alcuni Paesi è stato inoltre affidato, nell’ambito del WP7, il ruolo di Nodo regionale con il compito di:

•coinvolgere i Paesi non aderenti al progetto •supportare i Paesi entranti nell’impostazione della propria strategia di comunicazione


Il processo di una gara pubblica e Peppol


La strada finora percorsa dal progetto Peppol


OpenPEPPOL cosa è OpenPEPPOL è un’associazione no-profit internazionale sotto la legislazione belga composta da membri sia pubblici che privati, la quale si è assunta la piena responsabilità dello sviluppo e della manutenzione dei servizi istituiti dal progetto PEPPOL. The purpose of OpenPEPPOL is to enable European businesses to easily deal electronically with any European public sector buyers in their procurement processes, thereby increasing opportunities for greater competition for government contracts and providing better value for tax payers’ money.


Gli obiettivi principali di OpenPEPPOL •Encourage European governments and their suppliers to continue implementing eProcurement, by using the PEPPOL specifications and promoting best practices. •Encourage the development of innovative PEPPOL-based ICT products and services, promoting the use of PEPPOL in the Business to Business domain in order to harmonise processes across the private and public sectors, thus simplifying eProcurement adoption for small and medium sized enterprises.

•Ensure that the PEPPOL network continues to grow in an open, accessible and compliant manner, supporting interoperability for European public services and helping Europe move towards a Digital Single Market.


Esempi di diffusione degli standard PEPPOL

Austria: Dal 2014, i fornitori del Governo federale sono obbligati a ricorrere alla fatturazione elettronica. L’uso delle specifiche PEPPOL per l’eInvoicing ed il network sono una delle due opzioni consentite per le transazioni nazionali e quelle transfrontaliere. Danimarca: La piattaforma nazionale per l’eInvoicing è abilitata a PEPPOL. Norvegia: Dal luglio 2012 il governo ha stabilito il ricorso obligatorio all’ eInvoicing nel B2G, basato sulle specifiche PEPPOL Svezia: eInvoicing e eOrdering sono obbligatori per il settore pubblico. Le specifiche PEPPOL e il network sono I sistemi raccomandati. Fonte: PEPPOL Final Report


Il mercato unico digitale europeo - alcuni dei progetti più significativi

Fonte: Commissione europea


La road map europea verso il mercato unico digitale

Fonte: Commissione europea

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PEPPOL e l’Emilia Romagna .


Intercent-ER: cosa è?

Intercent-ER è l’Agenzia per lo sviluppo dei mercati telematici della Regione Emilia-Romagna.

Istituita con la legge regionale n. 11 del 2004, l’Agenzia ha il compito di ottimizzare, razionalizzare e semplificare la spesa per beni e servizi delle Pubbliche Amministrazioni del territorio regionale, attraverso:

–la gestione di un sistema telematico di negoziazione (e-procurement),

–la centralizzazione degli acquisti,

–la standardizzazione della domanda e l’elaborazione di strategie di gara innovative.


Sistema regionale per la dematerializzazione del ciclo passivo (SiCiPa-ER)

Secondo quando previsto dalla legge regionale n. 17 del 2013, Intercent-ER ha il compito di promuovere il Sistema regionale per la dematerializzazione del ciclo passivo (SiCiPa-ER), istituito dalla Regione Emilia-Romagna per: –semplificare i processi di acquisizione e ridurne i costi di gestione;

–consentire l'inserimento automatico dei dati nei sistemi di contabilità;

–garantire il monitoraggio della spesa pubblica, la trasparenza e la tracciabilità dei processi di acquisto;

–stimolare la diffusione della fatturazione elettronica.


Sistema regionale per la dematerializzazione del ciclo passivo (SiCiPa-ER)

Soggetti che devono aderire a SiCiPa-ER:

•la Regione, gli enti e gli organismi regionali, le loro associazioni e consorzi, quali

le agenzie, le aziende e gli istituti, anche autonomi,nonché gli enti e le aziende del Servizio sanitario regionale;

•gli organismi di diritto pubblico e le società strumentali partecipate in misura totalitaria o maggioritaria dai soggetti suindicati;

Soggetti che ne hanno facoltà:

•gli Enti locali, i loro enti ed organismi, le loro associazioni, unioni e consorzi, quali le aziende e gli istituti, anche autonomi,

•le istituzioni, gli organismi di diritto pubblico e le società strumentali partecipate in misura totalitaria o maggioritaria da tali soggetti,

•gli istituti di istruzione scolastica e universitaria presenti e operanti nel territorio regionale.


NoTI-ER Nodo telematico di interscambio

Nell’ambito del Sistema regionale per la dematerializzazione del ciclo degli acquisti, Intercent-ER ha realizzato il Nodo Telematico di Interscambio (NoTI-ER) per le P.A. del territorio. NoTI-ER è un'infrastruttura tecnologica messa gratuitamente a disposizione degli Enti dell’Emilia-Romagna per gestire la dematerializzazione, la trasmissione e l'invio in conservazione di tutti i documenti del ciclo degli acquisti, dall'ordine al documento di trasporto alla fattura.


NoTI-ER Nodo telematico di interscambio

Tramite NoTI-ER, un Ente può:

–digitalizzare l’intero processo di acquisto

–inviare e ricevere fatture verso il Sistema Di Interscambio (FatturaPA)

–gestire la movimentazione di tutti i documenti del ciclo di e-procurement (inviare e ricevere ordini e documenti di trasporto verso tutti gli intermediari degli operatori economici) validare i documenti movimentati;

–inviare in conservazione i documenti al Polo Archivistico Regionale

–scambiare documenti conformi sia agli standard nazionali sia a quelli europei (ricevere fatture elettroniche da fornitori italiani ed eventuali fornitori esteri, nel rispetto della nuova Direttiva Comunitaria sulla fatturazione elettronica nel procurement pubblico.)

NoTI-ER: lo schema di funzionamento con i documenti in standard PEPPOL

FONTE: NoTI-ER


La fatturazione elettronica: un tema strategico per il sistema


La “spinta” sovranazionale

La spinta irreversibile verso la diffusione della fatturazione elettronica, deriva dai contesti economico-giuridici in cui l’Italia opera, in particolare:

–Unione Europea

la Commissione UE nell'ambito dell' Agenda digitale europea considera la e-invoicing un obiettivo faro per i vantaggi e i risparmi che la stessa produce;

Si stima in 240 miliardi di euro i risparmi che si potrebbero ottenere in UE qualora entro il 2020 circolassero solo fatture elettroniche e non più cartacee

– O.C.S.E.


Perché la digitalizzazione della fattura La fatturazione elettronica viene vista come una risposta fondamentale alle istanze di miglioramento dell’efficienza e di incremento della competitività provenienti dal sistema economico nel suo insieme:

– riduzione dei costi amministrativi e delle spese generali;

– integrazione ed ottimizzazione dei flussi contabili e finanziari;

– accelerazione delle transazioni;

– riduzione degli errori e dei tempi di risoluzione delle anomalie;

– disponibilità di dati più accurati per la gestione aziendale;

– incremento dell’utilizzo dell’ICT nelle PMI;

– integrazione con i servizi di e-payment (EIPP Electronic Invoice Presentment and Payment );

– supporto allo sviluppo di commercio elettronico, e-procurement ed e-Contract;

– creazione di nuovi servizi;

– trasparenza, certezza, tax compliance, lotta all’evasione


La necessità di un “linguaggio” condiviso L’utilizzo pervasivo di

fatture elettroniche strutturate secondo semantiche e sintassi interoperabili

è da sempre visto come l’unico strumento per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei sistemi amministrativi. – Da ultimo, Direttiva 2014/55/UE, Considerando (7):

– “I benefici della fatturazione elettronica sono massimizzati allorché le fatture sono generate, inviate, trasmesse, ricevute ed elaborate in modo completamente automatizzato. Per questo motivo, soltanto le fatture leggibili da una macchina che possono essere elaborate automaticamente e digitalmente dal ricevente dovrebbero essere considerate conformi alla norma europea sulla fatturazione elettronica. Un semplice file di immagini non dovrebbe essere considerato una fattura elettronica ai fini della presente direttiva.”


– La strategia a livello UE, e OCSE, è quindi definitivamente decisa.

– La fatturazione elettronica e, in generale, la dematerializzazione documentale sono procedure che verranno adottate in maniera sempre più estesa e pervasiva, anche per obbligo di legge, per massimizzare l’integrazione dei sistemi di fatturazione con: • I sistemi di incasso/pagamento

• I sistemi dell’Amministrazione Finanziaria

Una strategia ormai decisa


La centralità del documento “fattura”

– La fattura rappresenta il punto di connessione tra il ciclo dell’ordine e il ciclo dei pagamenti

Da: Arthur D. Little (2005), Electronic Invoicing and the Financial Processing Requirement - Presentation to ITPWG - TBG15 UNECE Project,


Gli interventi giuridici UE: le fonti

DAL 2001 AL 2012:

– Direttiva 2001/115/CE

• Recepita da D.LGS. 52/2004 (mod. art. 21 e 39 del D.P.R. 633/72)

I risultati ottenuti rispetto alla diffusione della fatturazione elettronica nella UE non sono stati ritenuti soddisfacenti.

L’adozione non è stata assolutamente soddisfacente tra le PMI, che, a differenza dei soggetti maggiori, non realizzano economie di scala, di scopo, di skill. La non adozione delle PMI impedisce al sistema di completarsi e di ottenere tutti i potenziali benefici della fatturazione elettronica.



ATTUALMENTE:

Direttiva 2010/45/UE • modificativa della Direttiva 2006/112/CE

• recepita da Legge di Stabilità 2013 (Legge 228/2012), art. 1, commi da 324 a 335

• modificativa degli artt. 21 e 39 del D.P.R. 633/72 con entrata in vigore dal 1 gennaio 2013

anche la nuova Direttiva, di per sé, non ha sufficientemente incrementato la diffusione dell’e-invoicing, per cui si stanno introducendo ulteriori misure...



ATTUALMENTE: DIRETTIVA 2014/55/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 aprile 2014 relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici

Entro il 27 novembre 2018 gli Stati membri devono garantire che le stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione ricevano ed elaborino fatture elettroniche conformi alla norma europea sulla fatturazione elettronica emesse a seguito dell’esecuzione di contratti di appalto (art.7) norma europea sulla fatturazione elettronica (art. 3): norma europea per il modello semantico dei dati degli elementi essenziali di una fattura elettronica


ART. 3 DELLA DIRETTIVA 2014/55/UE

La Commissione ha chiesto al competente organismo europeo di normazione (CEN) di elaborare una norma europea per il modello semantico dei dati degli elementi essenziali (cd core) di una fattura elettronica.

PRINCIPALI REQUISITI DA RISPETTARE:

•neutralità tecnologica;

•compatibilità con le norme internazionali in materia di fattura elettronica;

•compatibilità con normativa privacy;

•coerenza con le corrispondenti disposizioni della direttiva 2006/112/CE;

•supporto per l'istituzione di sistemi di fatturazione elettronica pratici, di facile uso, flessibili ed efficienti in termini di costi;

•Presidio delle esigenze specifiche delle PMI nonché delle pubbliche amministrazioni

•utilizzabile nelle transazioni commerciali tra imprese.


“La core invoice europea”

E’ stato costituito nel 2014 il Project Committee CEN/PC

434 che sta elaborando:

1.uno standard europeo del modello semantico dei dati degli elementi essenziali (core) per una fattura elettronica;

2.un elenco di formati/sintassi riconosciuti a livello Ue;

3.il mapping di ogni formato in relazione al modello semantico e strumenti per la validazione automatica;

4. linee guida per la trasmissione delle fatture el.

E’ prevista la pubblicazione sulla GU Europea, dei riferimenti dello standard europeo e dei documenti collegati entro il 27 Maggio 2017


Attuazione della Direttiva 2014/55/EU

Gli Stati membri adottano, pubblicano e applicano le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 27 novembre 2018:

Ogni PA europea deve accettare fatture in formato elettronico conforme allo standard europeo e in uno qualsiasi dei formati specificati negli standard europei dopo 18 mesi per le PA centrali dopo 30 mesi per le PA locali

In aggiunta, è consentito continuare a supportare formati

nazionali


“La core invoice europea”

informazioni comunemente usate e accettate che non sono specificiche

di un settore o di un Paese

informazioni necessarie per l’ottemperanza alle leggi

riguardanti la fatturazione elettronica comunemente in vigore

in tutta l’UE

informazioni che sono esclusivamente specifici che di un

settore industriale, filiera o acquirenti e venditori di un particolare tipo di prodotto.

Informazioni che rappresentano le esigenze specifiche di un

determinato Stato membro in aggiunta e al di fuori degli

elementi della “Sezione Core


FINE PRESENTAZIONE

Grazie per l’attenzione!

Giuseppe Mantese Commissione Informatica ODCEC Milano

[email protected]

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