Nuove Ipotesi n°10

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Settimanale on line della Provincia Regionale di Agrigento N. 10 - domenica 26 Maggio 2013 Il dott Mimmo Contino si insedia in Consiglio E’ stato un Eugenio D’Orsi a 360 gradi quello che, nella sua funzione di Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, ha fatto un bilancio della sua attività di amministratore ai vertici dell’Ente. L’incontro, avvenuto nella sala del Consiglio Provinciale, ha visto la pre- senza di alcuni dirigenti scolastici della città, sindacalisti, giornalisti. A supporto di quanto ha detto, il Presidente Dorsi ha fatto proiettare su una tela i vari interventi operati ai bilanci di questi 5 anni. I tagli delle società partecipate, la riduzione di quasi il 90 per cento dei contributi, la riduzione del salario accessorio del personale, la drastica riduzione della pubblicità televisiva sulle emit- tenti locali. Ad inizio il Presidente Dorsi ha vo- luto ringra- ziare gli As- sessori che per varie vi- cende politi- che naziona- li e regiona- li, si sono succeduti al terzo piano del palazzo del Governo. Il Presidente D’Orsi ha chiesto l’inter- vento dell’Assessore al Bilancio, Piero Marchetta, per illustrare alcuni punti cardini delle manovre di conte- nimento della spesa operata in questi anni all’Ente Provincia. «Nonostante le ripetute minacce di morte, gli attentati ed i processi, - ha proseguito il Presidente della Provin- cia - ho continuato a svolgere il com- pito che gli elettori, mi hanno affidato in quel lontano giugno 2008: risanare i conti e ridare dignità dell’Ente. Ho gestito la Provincia estinguendo i debiti che aveva, tagliando le spese inutili e clientelari e puntando sui grandi progetti. L’aeroporto sarebbe stato una stupenda realtà per il territo- rio: uno strumento che avrebbe cam- biare l’economia provinciale creando importanti occasioni di lavoro». Eugenio Dorsi velocemente ha illu- strato il taglio delle spese, lasciando nelle casse della Provincia un avanzo di amministrazione di 17, 6 milioni di Euro ottenendo altresì il riconosci- mento de «Il Sole 24 Ore» ( 26 mag- gio del 2011) di essere una delle poche province italiane virtuose. Drastica invece la riduzione dei tra- sferimenti alle società partecipate dalla «Prog. Eco»( da 40 mila euro del 2007 a zero euro nel 2008-2012) alla «Pro. Pi. Ter» che è passata da Euro 42.508,73 a zero nel 2012. Chiuse l’Azienda Autonoma Provinciale per il Turismo al quale nel 2007 veniva versata la somma di 950 mila euro per toccare zero euro nel 2009; chiusa l’Apea che aveva un bilancio di euro 120 mila nel 2007 e già nel 2009 era a zero euro. Al riguardo il Presidente Dorsi ha detto «Debbo anche ingraziare il Consiglio Provinciale per la sensibili- tà mostrata sostenendomi in questi due anni di attività di risanamento, prima che esplodessero le polemiche politiche. Noi abbiamo puntato sulle grandi infrastrutture tra le quali la «Maremonti» dove l’Ente si è impe- gnato per euro 153.370.00 all’ammo- dernamento della statale 189 da Agrigento a Palermo per un interven- to finanziario di euro 4.507.000,00 ed infine il grande progetto dell’aeropor- to». Vittorio Alfieri Il Presidente dell’Ente ha illustrato la relazione di «fine mandato» in merito all’attività amministrativa e contabile Eugenio D’Orsi: «Lascio la Provincia Regionale di Agrigento economicamente sana, forte e pronta a fare investimenti volti alla crescita sociale, civile ed economica» Si è concluso con un con- vegno a Malta il progetto SIBIT, progetto comuni- tario finanziato con il P.O. Italia-Malta 2007/ 2013, capofila la Pro- vincia Regionale di Agri- gento, al quale hanno aderito in partenariato anche quelle di Trapani, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa. Il convegno si è svolto nella prestigiosa sede del Mediterranean Conferen- ce Centre de La Valletta, già sede dell’antico Ospe dale dei Cavalieri di Mal ta, alla presenza, tra gli altri, del Ministro del Turismo di Malta, Karme nu Vella, di tutti gli ope ratori turistici e di gior- nalisti italiani e stranieri che hanno preso parte all’Edugrantour alla fine del mese scorso. L’Edugrandtour, che ha riscosso un notevole suc- cesso, avendo attraversa- to le località e i punti di attrazione più significati- vi della ciclovia, si è con- cluso proprio a Malta, nell’isola di Gozo, dopo avere attraversato la sug- gestiva ciclovia SIBIT attraverso le cinque pro- vince siciliane che si affacciano sulla costa meridionale e le isole maltesi. Al convegno finale, nel quale sono state ripercor- se le tappe del progetto, e tratte importanti conclu- sioni sulle potenzialità del cicloturismo nelle due Isole, hanno preso parte anche l’Assessore Provinciale all’Ambiente Francescochristian Schembri e il Direttore del Settore Ambiente e Politiche Comunitarie ing. Bernardo Barone. «Un progetto serio che rappresenta un investi- mento per il futuro dicono il Presidente D’Orsi e l’Assessore Schembri – e che darà nuova linfa al nostro comparto turistico. Molti gli operatori che hanno aderito con convinzione per puntare su un seg- mento turistico che nei Paesi del Nord Europa garantisce ogni anno migliaia di presenze, consentendo anche di destagionalizzarne i flus- si». Salvo Grenci Concluso il progetto europeo «Sibit» La cerimonia è avvenuta nei locali del prestigioso «Mediterranean Conference Centre» de La Valletta Dopo l’isola di Lampedusa indicata tra le più belle località balneari al mondo un altro gioello della nostra provincia conquista la top ten dei migliori 10 siti al mondo: la Scala dei Turchi il promontorio di marna bianca che fa bella mostra di se nella costa di Realmonte. Pienamente soddisfatto il Presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi che aggiunge «Se in questa maravigliosa terra la classe poli- tica a tutti i livelli dai Comuni al Go- verno nazionale, facesse squadra og- gi noi con il solo tu- rismo avremmo ri- solto i problemi dell’occupazione. Quanta gente potreb- be trovare occupazione nelle agenzie di viaggio, nei server che organizzano escursioni sia sulla costa che nell’inter- no e basti pensare alla bellezza natura- le dei Monti Sicani. Insomma la Provincia ha tutte le carte in regola per uno sviluppo eco-sostenibile. Invece beceri e esacrabili egoismi di piccolo cabotaggio condannano gli agrigentini ad una vita di stenti». Eugenio D’Orsi parla della bellezza della costa che corre da Cattolica Eraclea fino a Sciacca facendo un calzante paragone con la civiltà classica «I nostri avi avevano il senso del bello e lo dimostrano gli insedia- menti archeologici lungo la costa agrigentina, un segno, questo, che cercavano di armonizzare le proprie esigen- ze abitative con quelle del ter- ritorio. Oggi si pen sa solo ai propri interessi di botte- ga, a coltivare poli- ticamente, il pro- prio orticello con una miope politica che lascia nel bi sogno la gente. potrei parlare anche della costa frastagliata che da fiume Naro arriva a torre di Gaffe con le sue meravigliose insenature, i suoi scogli che consentono di osservare una discre ta fauna marina, ma mi fermi. Uno dei problemi che il nostro turismo ha è la mancanza di veloci ed adeguati colle- gamenti». v.a. Ancora un pezzo di Agrigento nella top ten mondiale L’occupazione potrebbe migliorare con il turismo politiche miopi e di bottega frenano lo sviluppo Il dott Domenico Contino, noto orto- pedico traumatologo agrigentino con vaste competenze per i soggetti neuro- motu-lesi, torna in Provincia. Nella seduta del 16 maggio scorso, infatti, è stato insediato in seno al Consiglio Provinciale in sostituzione di Riccardo Gallo Afflitto. Il dottore Contino era già stato ammi- nistratore dell’Ente Provincia rive- stendo la carica di Assessore provin- ciale in una delle prime giunte del Presidente D’Orsi. Mimmo Contino nelle ultime elezioni provinciali è stato candidato del Pdl risultando il primo dei non eletti con oltre 2.000 preferen- ze. Il dott. Mimmo Contino

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Settimanale on line della

Provincia Regionale di AgrigentoN . 1 0 - d omen i c a 2 6 Magg i o 2 0 1 3

Il dott Mimmo Contino si insedia in Consiglio

E’ stato un Eugenio D’Orsi a 360gradi quello che, nella sua funzione diPresidente della Provincia Regionaledi Agrigento, ha fatto un bilanciodella sua attività di amministratore aivertici dell’Ente.L’incontro, avvenuto nella sala delConsiglio Provinciale, ha visto la pre-senza di alcuni dirigenti scolasticidella città, sindacalisti, giornalisti.A supporto di quanto ha detto, ilPresidente Dorsi ha fatto proiettare suuna tela i vari interventi operati aibilanci di questi 5 anni. I tagli dellesocietà partecipate, la riduzione diquasi il 90 per cento dei contributi, lariduzione del salario accessorio delpersonale, la drastica riduzione della

p u b b l i c i t àt e l e v i s i v asulle emit-tenti locali.Ad inizio ilPres iden teDorsi ha vo-luto ringra-ziare gli As-sessori cheper varie vi-cende politi-che naziona-li e regiona-

li, si sono succeduti al terzo piano delpalazzo del Governo.Il Presidente D’Orsi ha chiesto l’inter-vento dell’Assessore al Bilancio,Piero Marchetta, per illustrare alcunipunti cardini delle manovre di conte-nimento della spesa operata in questianni all’Ente Provincia.«Nonostante le ripetute minacce dimorte, gli attentati ed i processi, - haproseguito il Presidente della Provin-cia - ho continuato a svolgere il com-pito che gli elettori, mi hanno affidatoin quel lontano giugno 2008: risanare

i conti e ridare dignità dell’Ente. Hogestito la Provincia estinguendo idebiti che aveva, tagliando le speseinutili e clientelari e puntando suigrandi progetti. L’aeroporto sarebbestato una stupenda realtà per il territo-rio: uno strumento che avrebbe cam-biare l’economia provinciale creandoimportanti occasioni di lavoro».Eugenio Dorsi velocemente ha illu-strato il taglio delle spese, lasciandonelle casse della Provincia un avanzodi amministrazione di 17, 6 milioni diEuro ottenendo altresì il riconosci-

mento de «Il Sole 24 Ore» ( 26 mag-gio del 2011) di essere una dellepoche province italiane virtuose.Drastica invece la riduzione dei tra-sferimenti alle società partecipatedalla «Prog. Eco»( da 40 mila euro del2007 a zero euro nel 2008-2012) alla«Pro. Pi. Ter» che è passata da Euro42.508,73 a zero nel 2012.Chiuse l’Azienda AutonomaProvinciale per il Turismo al quale nel2007 veniva versata la somma di 950mila euro per toccare zero euro nel2009; chiusa l’Apea che aveva unbilancio di euro 120 mila nel 2007 egià nel 2009 era a zero euro.Al riguardo il Presidente Dorsi hadetto «Debbo anche ingraziare ilConsiglio Provinciale per la sensibili-tà mostrata sostenendomi in questidue anni di attività di risanamento,prima che esplodessero le polemichepolitiche. Noi abbiamo puntato sullegrandi infrastrutture tra le quali la«Maremonti» dove l’Ente si è impe-gnato per euro 153.370.00 all’ammo-dernamento della statale 189 daAgrigento a Palermo per un interven-to finanziario di euro 4.507.000,00 edinfine il grande progetto dell’aeropor-to».

Vittorio Alfieri

Il Presidente dell’Ente ha illustrato la relazione di «fine mandato» in merito all’attività amministrativa e contabile

Eugenio D’Orsi: «Lascio la Provincia Regionale di Agrigento economicamente sana,forte e pronta a fare investimenti volti alla crescita sociale, civile ed economica»

Si è concluso con un con-vegno a Malta il progettoSIBIT, progetto comuni-tario finanziato con ilP.O. Italia-Malta 2007/2013, capofila la Pro-vincia Regionale di Agri-gento, al quale hannoaderito in partenariatoanche quelle di Trapani,Caltanissetta, Ragusa eSiracusa.Il convegno si è svoltonella prestigiosa sede delMediterranean Conferen-ce Centre de La Valletta,già sede dell’antico Ospedale dei Cavalieri di Malta, alla presenza, tra glialtri, del Ministro delTurismo di Malta, Karmenu Vella, di tutti gli operatori turistici e di gior-nalisti italiani e stranieriche hanno preso parteall’Edugrantour alla finedel mese scorso.L’Edugrandtour, che hariscosso un notevole suc-cesso, avendo attraversa-to le località e i punti di

attrazione più significati-vi della ciclovia, si è con-cluso proprio a Malta,nell’isola di Gozo, dopoavere attraversato la sug-gestiva ciclovia SIBITattraverso le cinque pro-vince siciliane che siaffacciano sulla costameridionale e le isolemaltesi.Al convegno finale, nelquale sono state ripercor-se le tappe del progetto, etratte importanti conclu-sioni sulle potenzialitàdel cicloturismo nelledue Isole, hanno presoparte anche l’AssessoreProvinciale all’AmbienteF r a n c e s c o c h r i s t i a nSchembri e il Direttore

del Settore Ambiente ePolitiche Comunitarieing. Bernardo Barone.«Un progetto serio cherappresenta un investi-mento per il futuro –dicono il PresidenteD’Orsi e l’AssessoreSchembri – e che darànuova linfa al nostrocomparto turistico. Moltigli operatori che hannoaderito con convinzioneper puntare su un seg-mento turistico che neiPaesi del Nord Europagarantisce ogni annomigliaia di presenze,consentendo anche didestagionalizzarne i flus-si».

Salvo Grenci

Concluso il progetto europeo «Sibit»La cerimonia è avvenuta nei locali del prestigioso«Mediterranean Conference Centre» de La Valletta

Dopo l’isola di Lampedusa indicata trale più belle località balneari al mondoun altro gioello della nostra provinciaconquista la top ten dei migliori 10 sitial mondo: la Scala dei Turchiil promontorio di marna biancache fa bella mostra di se nellacosta di Realmonte.Pienamente soddisfatto ilPresidente della Provincia,Eugenio D’Orsi che aggiunge«Se in questa maravigliosaterra la classe poli-tica a tutti i livellidai Comuni al Go-verno nazionale,facesse squadra og-gi noi con il solo tu-rismo avremmo ri-solto i problemidell’occupazione. Quanta gente potreb-be trovare occupazione nelle agenzie diviaggio, nei server che organizzanoescursioni sia sulla costa che nell’inter-no e basti pensare alla bellezza natura-le dei Monti Sicani. Insomma laProvincia ha tutte le carte in regola peruno sviluppo eco-sostenibile. Invecebeceri e esacrabili egoismi di piccolocabotaggio condannano gli agrigentini

ad una vita di stenti». Eugenio D’Orsiparla della bellezza della costa checorre da Cattolica Eraclea fino aSciacca facendo un calzante paragone

con la civiltà classica «I nostriavi avevano il senso del belloe lo dimostrano gli insedia-menti archeologici lungo lacosta agrigentina, un segno,questo, che cercavano diarmonizzare le proprie esigen-ze abitative con quelle del ter-

ritorio. Oggi si pensa solo ai propriinteressi di botte-ga, a coltivare poli-ticamente, il pro-prio orticello conuna miope politicache lascia nel bi

sogno la gente. potrei parlare anchedella costa frastagliata che da fiumeNaro arriva a torre di Gaffe con le suemeravigliose insenature, i suoi scogliche consentono di osservare una discreta fauna marina, ma mi fermi. Uno deiproblemi che il nostro turismo ha è lamancanza di veloci ed adeguati colle-gamenti».

v.a.

Ancora un pezzo di Agrigento nella top ten mondialeL’occupazione potrebbe migliorare con il turismopolitiche miopi e di bottega frenano lo sviluppo

Il dott Domenico Contino, noto orto-pedico traumatologo agrigentino convaste competenze per i soggetti neuro-motu-lesi, torna in Provincia. Nellaseduta del 16 maggio scorso, infatti, èstato insediato in seno al ConsiglioProvinciale in sostituzione di RiccardoGallo Afflitto.Il dottore Contino era già stato ammi-nistratore dell’Ente Provincia rive-stendo la carica di Assessore provin-ciale in una delle prime giunte delPresidente D’Orsi. Mimmo Continonelle ultime elezioni provinciali è statocandidato del Pdl risultando il primodei non eletti con oltre 2.000 preferen-ze. Il dott. Mimmo Contino

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P R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T OP R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T O ppppaaaaggggiiiinnnnaaaa 2222

Bilancio - Piero Marchetta, Assessore al Bilancio, Edilizia e Gestione patrimoniale della Provincia Regionale di Agrigento

«La Provincia ha sempre avuto un fondo cassa positivo senza ricorso all’anticipazione»

«La positività della gestione corrente,ha permesso di creare flussi finanziarisia per diminuire il livello di indebita-mente con conseguente aumento del-l’avanzo di amministrazione».Ad illustrare questo concetto l’asses-sore provinciale al Bilancio, PieroMarchetta.I debiti (residui passivi) nel 2007erano k€ 156.830 contro k€ 91.979con riduzione di k€ 64.851.Particolare rilievo assume la diminu-zione dei mutui verso la Cassa Depositi e Prestiti. L’avanzo di amministra-zione nel 2007 era di k€ 16.883 rispet-to a k€ 21.597 del 2012. Nello specifico l’indebitamento CassaDepositi e Prestiti s.p.a. ha avuto ilseguente andamento anno 2007 .............€ 42.455.487,62 anno 2008 ............€ 27.647.487,62 anno 2009 .............€ 20.271.956,68 anno 2010 .............€ 12.494.406,06 anno 2011 .............€ 11.435.367,10,

anno 2012 .............€ 7.085.358,87 con la seguente quota d’interessi anno 2007 ................€ 1.636.029,50 anno 2008 ................€ 1.604.546,96anno 2009 ................€ 999.984,25 anno 2010 ................€ 714.128,46 anno 2011 ............... € 439.128,80 anno 2012 ................€ 400.768,06.La prova dell’incremento della ric-chezza (o avanzo) e diminuzione del-l’indebitamento, trova conferma indue indici di bilancio particolari e pre-cisamente: il limite locale pro capiteche misura il rapporto tra debiti permutui diviso la popolazione che da27,89 del 2010 diminuisce a 15,87 del

2012 e l’indice patrimonio pro-capiteche da 219,64 è salito nel 2012 a228,82.«La Provincia ha sempre avuto unfondo cassa positivo senza ricorsoall’anticipazione – ha dichiarato PieroMarchetta - e qui veniamo alle notedolenti. Una iniqua legge sul patto distabilità che impone due obiettivimisti di competenza per la gestionecorrente e di cassa per la gestione inconto capitale non ci ha permesso puravendone le risorse di effettuare inve-stimenti finanziati con fondi propri. Conclusioni, spesso si accusa la classepolitica di aver trasferito i debiti sullefuture generazioni, in questo caso , aldi là di come si manifesterà il futurodelle Province all’amministrazionedel Presidente D’Orsi non solo nonpotrà essere rimproverato ciò ma ilcontrario, si rimette all’amministra-zione un ente migliorato in tutti gliindici patrimoniale e finanziari”.

Eugenio D’Orsi:

«Un grazie al Personaledell’Ente per la serietà e la professionalità espresse»Nonostante le numerose minacce dimorte, gli attentati ed i processi, hocontinuato a svolgere in questi cin-que anni il compito che gli agrigen-tini, con le loro preferenze elettora-li , mi hanno conferito: risanare iconti dell’Ente e contenere la spesapubblica. Ho gestito il bilancio conoculatezza estinguendo tutti i debitiche l’Ente aveva, tagliando le speseinutili e clientelari e puntando sugrandi progetti.L’aeroporto sarebbe stato una stu-penda realtà per il nostro territorio:un importante strumento cheavrebbe potuto cambiare l’econo-mia della nostra provincia.Su questo grande progetto non solosono stato lasciato solo, da chiavrebbe dovuto lavorare per il benedegli agrigentini (i nostri deputatinazionali e regionali) ma sono statoboicottato da poteri forti che hannoremato contro chissà per qualireconditi fini. I dati forniti e le rap-presentazioni grafiche della pubbli-cazione riassumono l’impegno dicinque anni di am ministrazione. Oggi lascio in eredità a chi verràdopo di noi, una Provincia saraeconomicamente, forte e pronta ainvestimenti volti alla sua crescitasociale, civile ed economica.Infine voglio esprimere a tutto ilpersonale dell’Ente un ringrazia-mento per la serietà e la professio-nalità espressa in questi cinqueanni di governo che ha permesso ilraggiungimento di grandi obietti.

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P R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T OP R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T O ppppaaaagggg iiiinnnnaaaa 3333

L’ipocrisiadella PoliticaSquilli di trombe, cam-pane che suonano a fe-sta, pomposi proclamiannunciano la chiusuradelle Province in SiciliaBene siamo tutti conten-ti che un Ente «inutile»è stato chiuso.Abbiamo ritrovato l’in-serto «Il venerdì di Re-pubblica» datato 2 marzo 2012 n. 1250 e sfo-gliandolo alla pagina39 leggiamo un titolo:«La ricetta di Romiti:con la crisi poveri mabelli» ed un catenaccioche recita «Lo storicoAD della Fiat e bracciodestro di Agnelli, com-menta lo stato dell’eco-nomia, con una preghie-ra: salvate le province,sono l’Italia vera».L’articolo inizia conquesta frase «A CesareRomiti, che pure nonera tenero con gli spre-chi, le province nondispiacciono: «Sono piùvicine alla gente. Piuttosto tagliamo le regio-ni, di dubbia utilità econ tanti vizi di corru-zione titpici dello statocentrale». In queste po-che parole è espresso unprofondo concetto che inostri uomini di poteresconoscono o voglionosconoscere. I maggiorisprechi e scandali, per iquali la magistratura hain corso numerose inchieste, si verificanoproprio nelle regioni erarissimamente nelleprovince.Non passa giorno chenon vengono alla lucesperperi e ruberie invarie regioni d’Italia:dalle Alpi allo stretto.Eppure nonostante idati del Ministero delTesoro che in questinumeri abbiamo ripor-tato, si continua a par-lare di chiudere le Pro-vince quale Ente inutile.L’aspetto più grave èche l’opinione pubblicane è convinta bombar-data come è dai mezzi diinformazione che esal-tano queste decisioni.Perchè non si chiudonole regioni?Potremmo risparmiarecentinaia di milioni dieuro a fronte degli spic-cioli che costano leProvince in rapporto aquesti veri e propri sti-pendifici e prebende va-rie quali le Regioni.Questa è pura ipocrisiapolitica ed ignoranzageneralizzata per tenta-re di mantenere i propribenefici da parte deipolitici. La colpa è anche dellaProvince Regionali chenon hanno saputo svi-luppare adeguatamentei numerosi compiti chele varie leggi del decen-tramento hanno lorodemandato.

Vittorio Alfieri

La legge della regione Sicilia n.9 del 6 marzo 1986 istituisce illibero Consorzio dei Comunidenominato ProvinciaRegionale, quale organo di rife-rimento delle comunità locali,votata al coordinamento dellosviluppo economico e socialedel territorio. Le province regio-nali hanno un importante ruolodi coordinamento finalizzatoallo sviluppo economico e socia-le . Art. 4 Natura e compiti delle province regionali Le province regionali, costituitedalla aggregazione dei comunisiciliani in liberi consorzi, sonodotate della più ampia autono-mia amministrativa e finanzia-ria. Esse sono espressioni dellecomunità operanti in territori didimensioni sovracomunali, sto-ricamente integrate o suscettibilidi integrazioni intorno ad ununico polo di direzione, che con-sentano l'organizzazione dellestrutture e dei servizi connessiallo sviluppo delle relative aree,nonchè l'elaborazione e l'attua-zione di una comune program-mazione economica e sociale. La provincia regionale, entepubblico territoriale, realizzal'autogoverno della comunitàconsortile e sovrintende, nelquadro della programmazioneregionale, all'ordinato sviluppoeconomico e sociale della comu-nità medesima. Essa è titolare difunzioni proprie ed esercita lefunzioni delegate dallo Stato odalla Regione. Per le funzioni statali o regiona-li ad essa non delegate, la pro-vincia regionale svolge compitidi proposta. Il territorio della provinciaregionale può costituire circo-scrizione di decentramento sta-tale. La legge regionale 9/1986 legit-tima le Province siciliane adadottare un piano di programma-zione economico sociale che siaconforme con la pianificazionedi sviluppo regionale e con leesigenze del territorio. Il pianodi sviluppo economico socialecostituisce espressione di mag-giore rilevanza del ruolo dimediazione e coordinamentodella Provincia regionale traStato, Regione e Comuni.

Art. 9 Programmazione economico-sociale In conformità agli indirizzi ed

agli atti della programmazioneregionale di sviluppo economi-co-sociale ed in armonia con irelativi obiettivi e priorità, laprovincia regionale, in relazionealle complessive esigenze di svi-luppo della comunità provincia-le, adotta un proprio programmapoliennale articolato in piani oprogetti settoriali e territoriali,contenente gli obiettivi da perse-guire, le priorità da osservare,gli interventi e le opere da rea-lizzare, in rapporto alle risorsefinanziarie comunque disponibi-li. Il piano provinciale di sviluppoeconomico-sociale tiene contodelle risultanze dell'assembleagenerale dei sindaci dei comunidella provincia regionale, datenersi annualmente su convoca-zione del presidente della pro-vincia. Nella stessa sede il presidentedella provincia regionale riferi-sce sullo stato di attuazione dellaprogrammazione provinciale.

Le Province regionali sovrin-tendono alla pianificazione dellarete delle principali vie di comu-nicazione stradali e ferroviariedel territorio provinciale e allalocalizzazione delle opere edimpianti di interesse sovracomu-nali.

Art. 12 Pianificazione territo-riale La provincia regionale, fermerestando le competenze deicomuni, adotta un piano rela-tivo: 1) alla rete delle principali vie dicomunicazione stradali e ferro-viarie; 2) alla localizzazione delle opereed impianti di interesse sovraco-munale. Qualora i comuni interessati nonprovvedano ad adeguare i lorostrumenti urbanistici alle previ-sioni di detto piano, le delibera-zioni delle province regionalirelativamente alle suddettematerie costituiscono variantirispetto agli strumenti urbanisti-ci comunali. Ai fini della formulazione delpiano territoriale regionale, laprovincia formula proposte rela-tive alle vocazioni prevalenti delsuo territorio, specie per quantoriguarda lo sviluppo delle attivi-tà produttive. In relazione al perseguimentodelle proprie finalità ed attribu-zioni la provincia regionale pre-senta osservazioni agli strumen-

ti urbanistici generali adottatidai comuni ed in corso di appro-vazione. Le funzioni amministrative eser-citate dalle Province regionalisiciliane riguardano vaste zoneintercomunali o l’intero territo-rio provinciale. Le competenzepiù rilevanti spettanti alleProvince regionali sono i servizisociali, la gestione dei beni cul-turali e la diffusione della cultu-ra, lo sviluppo economico, latutela del territorio e dell’am-biente, la difesa del suolo e lasalvaguardia della risorse idro-geologiche

Art. 13 - Funzioni amministra-tive (1) (integrato dall'art. 19,comma 13, della L.R. 19/2005) Nell'ambito delle funzioni diprogrammazione, di indirizzo edi coordinamento spettanti allaRegione, la provincia regionaleprovvede sulle seguenti materie:

1) servizi sociali e culturali: a) realizzazione di strutture eservizi assistenziali di interessesovracomunale, anche mediantela riutilizzazione delle istituzionisocio-scolastiche permanenti, inatto gestite ai sensi dell'art. 2della legge regionale 5 agosto1982, n. 93; restano ferme lecompetenze comunali in mate-ria; b) distribuzione territoriale,costruzione, manutenzione, arre-damento, dotazione di attrezza-ture, funzionamento e provvistadel personale degli istituti diistruzione media di secondogrado; promozione, negli ambitidi competenza, del diritto allostudio. Le suddette funzionisono esercitate in collaborazionecon gli organi collegiali dellascuola; c) promozione ed attuazione,nell'ambito provinciale, di ini-ziative ed attività di formazioneprofessionale, in conformitàdella legislazione regionalevigente in materia, nonchè rea-lizzazione di infrastrutture per laformazione professionale; d) iniziative e proposte agliorgani competenti in ordineall'individuazione ed al censi-mento dei beni culturali edambientali ricadenti nel territo-rio provinciale, nonchè alla tute-la, valorizzazione e fruizionesociale degli stessi beni, anchecon la collaborazione degli entie delle istituzioni scolastiche eculturali. Acquisto di edifici o di

beni culturali, con le modalità dicui all'art. 21, secondo e terzocomma, della legge regionale 1agosto 1977, n. 80. Per l'eserci-zio delle funzioni suddette, laprovincia si avvale degli organiperiferici dell'Amministrazioneregionale dei beni culturali edambientali; e) promozione e sostegno dimanifestazioni e di iniziativeartistiche, culturali, sportive e dispettacolo, di interesse sovraco-munale;

2) sviluppo economico: a) promozione dello sviluppoturistico e delle strutture ricetti-ve, ivi compresa la concessionedi incentivi e contributi; realiz-zazione di opere, impianti e ser-vizi complementari alle attivitàturistiche, di interesse sovraco-munale; b) interventi di promozione e disostegno delle attività artigiane,ivi compresa la concessione diincentivi e contributi, salve lecompetenze dei comuni; (4) c) vigilanza sulla caccia e lapesca nelle acque interne; d) autorizzazione all'aperturadegli esercizi di vendita al detta-glio di cui all'art. 9 della leggeregionale 22 luglio 1972, n. 43;

3) organizzazione del territo-rio e tutela dell'ambiente: a) costruzione e manutenzionedella rete stradale regionale,infraregionale, provinciale,intercomunale, rurale e di boni-fica e delle ex trazzere, rimanen-do assorbita ogni competenza dialtri enti sulle suindicate opere,fatto salvo quanto previsto alpenultimo alinea dell'art. 16della legge regionale 2 gennaio1979, n. 1; b) costruzione di infrastrutturedi interesse sovracomunale eprovinciale; c) organizzazione dei servizi ditrasporto locale interurbano; d) protezione del patrimonionaturale, gestione di riservenaturali, anche mediante intese econsorzi con i comuni interessa-ti; e) tutela dell'ambiente ed attivitàdi prevenzione e di controllodell'inquinamento, anchemediante vigilanza sulle attivitàindustriali; f) organizzazione e gestione deiservizi, nonchè localizzazione erealizzazione degli impianti dismaltimento dei rifiuti e di depu-razione delle acque, quando icomuni singoli o associati nonpossono provvedervi.

Per le finalità di cui al numero 2,lettera a), del primo comma delpresente articolo e di altre dispo-sizioni di leggi regionali, gliuffici periferici e gli enti regio-nali operanti nel territorio sonocollegati e coordinati dalle pro-vince regionali. La provincia regionale svolge,altresì, le attribuzioni delle sop-presse amministrazioni provin-ciali, esplica ogni altra attività diinteresse provinciale, in confor-mità delle disposizioni di legge,può essere organo di decentra-mento regionale e realizzareinterventi per la difesa del suoloe per la tutela idrogeologica.

v.a.

Le funzioni delle Province Regionali siciliane

Page 4: Nuove Ipotesi n°10

Quale sarà il futuro dellesocietà partecipate e cioèl’istituto superiore distudi musicali «Toscanini» di Ribera ed il Consorzio universitario di «Calcarelle», finanziate prin-cipalmente dalla Provin-cia Regionale di Agrigento quando l’Ente saràsoppresso?Alla domanda ha cercatodi dare risposta il Consiglio Provinciale convo-cato in seduta straordina-ria dal presidente Rai-mondo Buscemi.I Consiglieri, preoccupatiper il futuro delle parteci-pate hanno deciso dieffettuare un primo passopresso le Commissioni“Affari Generali” e Cultura della Regione per chia-rire il futuro delle parte-cipate e contestualmentesviluppare un documentocon il quale si proponealla Regione l’azzera-mento di ogni gettone dipresenza degli ammini-stratori per “…tornare afare politica – ha dettoRaimondo Buscemi –con quella passione checi ha sempre contraddi-stinti e dare risposte chia-re e concrete all’opinionepubblica sui veri costidella politica». Buscemiha proposto l'abbattimen-to di tutti i costi dellapolitica, dei gettoni dipresenza e delle altreindennità degli Ammini-stratori, mantenendo leattuali strutture e compe-tenze delle province chenon avrebbero così alcuncosto aggiuntivo. PerBuscemi appare necessa-rio mantenere le elezionidirette da parte dei citta-dini degli organismi pro-vinciali quali garanzia divera democrazia. La seduta straordinariadel Consiglio Provin-ciale, era stata chiesta daicomponenti la XI Commissione Consiliare “Vi-gilanza sugli Enti Partecipati”, presieduta da Stefano Girasole e sotto-scritta da 17 Consiglieri. Ad inizio di seduta Rai-mondo Buscemi ha stig-matizzato l’assenza deisoggetti che erano statiinvitati e cioè i verticidelle società partecipate,l’Assessore Regionaleall’Istruzione Nelli Scila-bra, i componenti della VCommissione RegionaleCultura, i deputati regio-nali e nazionali della pro-vincia di Agrigento, ilPresidente della Provincia Eugenio D’Orsi e gliAssessori Provinciali(presenti in quattro), glistudenti del polo di Agrigento e dell’Istituto To-scanini. «E’ mortificante rilevare– ha detto Buscemi – come questi problemi noninteressano gli stessi

attori e alla nostra classepolitica. Sono assoluta-mente da condannare queste assenze di fronte adun così grave problemache rischia di far saltarequanto, con fatica e tantoinvestimento di denaro,si è realizzato in provin-cia sia per il ConsorzioUniversitario di Calcarel-le che per l’Istituto Mu-sica le Toscanini diRibera».Il consigliere MaurizioMasone nel suo primointervento ha volutoricordare la grande figuradello storico sicilianoFrancesco Renda, scom-parso nei giorni scorsi eche tanto lustro ha datoalla nostra terra a cui èstato dedicato un minutodi raccoglimento. Il consigliere StefanoGirasole, presidentedella XI Commissioneconsiliare ha parlato diun danno enorme per lademocrazia partecipatastigmatizzando le pesantiassenze «La totale assen-za della classe politicaregionale dimostra anco-ra una volta come la poli-tica si disinteressi del ter-ritorio. Con lo sciogli-mento delle Provincia sicausa un danno enormenell’organizzazione terri-toriale e soprattutto neiservizi resi al cittadino. IlCupa ed il Toscaninisono due stupende realtàculturali operanti nelnostro territorio masoprattutto consentonoalle famiglie poco agiatedi far studiare i proprifigli senza dover affron-tare le esose spese neivari atenei. Il Cupa con-sente a tanti giovani di

raggiungere la laurea,cosa che se l’università diCalcarelle scomparisse,taglierebbe le gambe atante intelligenze. L’Arsha legiferato non preoc-cupandosi minimamentedel futuro di queste im-portanti strutture cultura-li che da decenni operanonel nostro territorio. Inostri deputati regionalidebbono dare delle rispo-ste concrete e contestual-mente è bene articolareun pesante documentonel quale esprimere tuttoil nostro dissenso neiconfronti della classepolitica sia siciliana chenazionale».Deciso l’intervento delcapogruppo consiliaredel Pdl Ivan Paci «Siamo alle solite. Avevamochiesto questo Consiglioper incontrare i Deputati,gli Assessori regionali , ilpresidente del Cupa e delToscanini, per affrontareil problema, ma debboconstatare la loro totaleassenza e disinteresse.Questa operazione di tra-sformazione delle Pro-vince in Consorzi a miomodesto parere non è cheuna becera operazione dibassa politica come direche passiamo da unademocrazia partecipatanella quale il cittadinoesprime liberamente lapropria preferenza, allagestione di pochi intimiche in una stanza decido-no chi nominare. Questarivoluzione di carta vienefatta per risparmiare, macon quale coraggio allaRegione si parla di risparmio, quando tutti noiconosciamo gli sperperi equanto costa la Regione

per ogni cittadino. Se unente è da abolire, benequesto è certamente laRegione di dubbia utilitàe con tanti vizi di corru-zione tipici dello Statocentrale».Il capogruppo del Mpa,Totò Scozzari è statomolto pesante nel suoi n t e r v e n t o : » Q u e s t eassenze dimostrano quanto possa interessare lorole esigenze del territorioagrigentino. Ai nostrideputati regionali noninteressano i tanti serviziche l’Ente provincia eroga ai cittadini. L’opera-zione di Crocetta non èche fumo negli occhiall’opinione pubblica:non è con la chiusuradelle Province che sirisparmia sui costi dellapolitica in quanto èampiamente dimostratoche l’Ente intermedio èquello che costa meno ditutti. Quello che incidesui bilanci sono i costidella Regione Sicilia.Facciamo un esempio:ognuno dei 90 deputati disala d’Ercole percepisce,al netto, ogni mese ben11.781 euro così distri-buiti: 5.101 compensobase più 3.500 euro didiaria e 3.180 euro dicontributi per attivitàpolitica. Se uno ha inoltredelle cariche quali presi-dente di commissionescatta un bonus di 2.089euro, questa volta, però,al lordo. L’aspetto piùgrave di questa farsasono le dichiarazioni diquesti nuovi deputatiregionali che per tantianni sono stati ospiti avario titolo di questopalazzo della Provincia e

che oggi, solo oggi, guar-da caso, dopo venti anni,si accorgono che è unEnte inutile dopo chehanno fatto carrieradistribuendo a destra ed amanca contributi presidal bilancio della Pro-vincia. Io dico che inostri politici ed i sinda-cati a tutti i livelli hannotradito la Sicilia ed il suopopolo. Una vera rivolu-zione sarebbe stata quelladi decurtare del 50 percento il numero dei depu-tati regionali e di un 70per cento il loro stipendiomensile. Ma su questonon ci sentono».Il Consigliere OrazioGuarraci si è dichiaratocontrario all'abolizionedelle province parlandodi un esproprio democra-tico della volontà popola-re con l'introduzione del-l'elezione di secondogrado. Per Guarraci ilGoverno Regionale difatto ha impedito ai citta-dini di eleggere i proprirappresentanti. Le pro-vince, ricorda Guarraci,sono già liberi consorzicon una propria identitàculturale. Guarraci profe-tizza, tra qualche anno,un peggioramento dellagestione delle provinceper mancanza di un dise-gno organico di riordinoche non porterà ad alcunvantaggio per i cittadini.Il Consigliere MaurizioMasone ritiene che ildestino delle Province siaancora incerto e l'aboli-zione delle stesse sia unaforzatura inutile dovutaal sentire comune dellasocietà civile che le vuolecancellate dall'ordina-mento perché le ritieneinutili. Masone ha chie-sto al Presidente delConsiglio di andare allaRegione in audizione alleCommissioni Affari Isti-tuzionali e Cultura peresporre il punto di vistadel Consiglio Provincialee rappresentare il rischiodella chiusura del Consorzio Universitario edell'Istituto Toscanini dicui non si comprende ilfuturo. Nino Spoto di Rifondazione Comunista conrammarico ha dichiarato:«Non mi sento più rap-presentato da questa deputazione agrigentina aSala d’Ercole, la loroassenza è sintomatica diquanto interesse hannoper la nostra provincia ed

i suoi abitanti che sonopoi coloro che li hannoeletti. Ma sappiano chetirare la corda prima opoi si rompe».Arturo Ripepe parlandodella situazione politicacon amarezza ha dichia-rato «Nessuno ha capitoo vuole capire il verosignificato di questapseudo rivoluzione diCrocetta. La chiusuradelle Provin ce non potràche causare probleminell’organizzazione terri-toriale. Crocetta vuoletogliere la democraziaper mettere al loro posto ipropri uomini e gestirel’intera Sicilia. Questo ilvero significato di questasquallida operazionepseudo-politica. Speroche il Governo capisca ecapirà che non riuscirà afare le modifiche allecompetenze delle provin-ce entro il 31 di dicem-bre». Ripepe si augurache le province venganoriempite, invece, di con-tenuti «...per dare realiservizi al territorio».

Vittorio Alfieri

P R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T OP R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T O ppppaaaagggg iiiinnnnaaaa 4444

Questa edizione del settimanale«Agrigento:

Nuove Ipotesi»viene elaboratapresso l’Ufficio di

Presidenza della ProvinciaRegionale

p.le A.Moro 1AGRIGENTO

La sala « Giglia» nel corso di una seduta del Consiglio Provinciale

Il Presidente delConsiglio ProvincialeRaimondo Buscemi

Consiglio Provinciale straordinario sul futuro del Consorzio Universitarioe dell’Istituto Musicale di Ribera

La chiusura delle Province una rivoluzione di cartaEvidenziati gli alti stipendi dei deputati che al netto portano a casa ogni mese Euro 11.871 netti

Maurizio Masone Nino Spoto Ivan Paci

Arturo Ripepe

Stefano Girasole Orazio Guarraci Totò Scozzari