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Stabilimento di Albinia Dichiarazione Ambientale secondo i requisiti del Regolamento CE n. 1221/2009 EMAS Nuova edizione Dati aggiornati al 30/4/2013 CONSERVE ITALIA Società Cooperativa Agricola –STABILIMENTO DI ALBINIA STRADA REGIONALE MAREMMANA N.104-ALBINIA-ORBETELLO (GROSSETO) Foto inaugurazione Stabilimento post alluvione: taglio del nastro del 31-07-2013 La presente Dichiarazione Ambientale, terza edizione, racchiude le informazioni relative alla struttura, all’attività, agli aspetti ed impatti ambientali del sito e agli obiettivi di miglioramento e rappresenta uno strumento fondamentale per instaurare una comunicazione costante, chiara e coerente con tutte le parti interessate. Attività del sito: conferimento e trasformazione del pomodoro fresco per la produzione ed il confezionamento di derivati del pomodoro: riempimento a caldo di polpa, passata e concentrato in vetro ed in scatola; riempimento in sacchi sterili di estruso, passata e concentrato; produzione di salse preparate. Verificatore Ambientale Accreditato: BUREAU VERITAS ITALIA SPA V IT 0006 Albinia, agosto 2013

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Stabilimento di Albinia

Dichiarazione Ambientale secondo i requisiti del Regolamento CE n. 1221/2009 EMAS

Nuova edizione Dati aggiornati al 30/4/2013

CONSERVE ITALIA Società Cooperativa Agricola –STABILIMENTO DI ALBINIA STRADA REGIONALE MAREMMANA N.104-ALBINIA-ORBETELLO (GROSSETO)

Foto inaugurazione Stabilimento post alluvione: taglio del nastro del 31-07-2013

La presente Dichiarazione Ambientale, terza edizione, racchiude le informazioni relative alla struttura, all’attività, agli aspetti ed impatti ambientali del sito e agli obiettivi di miglioramento e rappresenta uno strumento fondamentale per instaurare una comunicazione costante, chiara e coerente con tutte le parti interessate.

Attività del sito: conferimento e trasformazione del pomodoro fresco per la produzione ed il confezionamento di derivati del pomodoro: riempimento a caldo di polpa, passata e concentrato in vetro ed in scatola; riempimento in sacchi sterili di estruso, passata e concentrato; produzione di salse preparate.

Verificatore Ambientale Accreditato: BUREAU VERITAS ITALIA SPA V IT 0006 Albinia, agosto 2013

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Stabilimento di Albinia

1.Politica Ambientale e informazioni generali

La presente Dichiarazione Ambientale è stata redatta dopo il ripristino delle attività dello stabilimento a seguito evento alluvionale che ha colpito l’azienda il 12-11-2012 per esondazione del fiume Albegna

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Stabilimento di Albinia

Dichiarazione Ambientale 2013

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INDICE

1 POLITICA PER L’AMBIENTE ED INFORMAZIONI GENERALI

1.1 IL GRUPPO CONSERVE ITALIA

1.2 Sostenibilità dello sviluppo di Conserve Italia

1.3 LO STABILIMENTO CONSERVE ITALIA DI ALBINIA

1.4 Inquadramento territoriale dello Stabilimento

1.5-16 L’alluvione del 12 Novembre 2012 (pluviogramma) e (idrogramma)

1.7 Struttura organizzativa

1.8.-1.8.1 Descrizione delle principali fasi del ciclo produttivo (derivati concentrati)

1.9 Descrizione delle principali fasi del ciclo produttivo (derivati cubettati)

1.10-1.11 Descrizione dei servizi annessi alla produzione

1.12 Il sistema di gestione ambientale (SGA) del sito

2. LA RIPRESA DELLE ATTIVITA’ DELLO ABILIMENTO

2.1 La ripresa delle attività

2.2 L’attività produttiva e di stabilimento

3. CONSUMI, EMISSIONI E PRODUZIONE DI RIFIUTI

3.1 I consumi di materie prime

3.2 I consumi di materie prime accessorie

3.3 I consumi idrici ed energetici

3.4 Le emissioni in atmosfera: ossidi di azoto

3.5 Le emissioni di gas ad effetto serra (anidride carbonica)

3.6 Le emissioni di sostanze lesive per l’ozono: gas fluorurati

3.7 Le emissioni sonore

3.8 Gli scarichi idrici

3.9-3.10 La produzione di rifiuti e rifiuti pericolosi

3.11-3.12 La produzione di rifiuti non pericolosi destinati allo smaltimento e recupero

4. Aspetti ed impatti ambientali

4.1 Il sistema di gestione ambientale (SGA)- principali attività

4.2 Analisi di alcuni aspetti ambientali

4.3 Valutazione della significatività degli aspetti ambientali diretti

4.4 Esito della valutazione degli aspetti ambientali diretti

4.5 Gli aspetti ambientali indiretti

4.6 Gli aspetti ambientali indiretti generati dall’alluvione

4.7 Valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti

4.8 Esito valutazione aspetti ambientali indiretti.

5. Indicatori di prestazione

5.1-5.2 Identificazione degli indicatori di prestazione ambientale e di efficienza dei materiali

5.3 Indicatori di prestazione: consumi idrici ed energetici

5.4 Indicatori di prestazione emissioni in atmosfera: ossidi di azoto

5.5 Indicatori di prestazione: emissioni di gas ad effetto serra

5.6 Indicatori di prestazione: emissioni di sostanze lesive per l’ozono

5.7 -5.8 Indicatore di prestazione: Rifiuti- scarichi idrici

5.9 Prestazioni conseguite dallo stabilimento rispetto alle MTD

6 Gli obiettivi e traguardi

6.1- 6.1.1 Obiettivi e programmi ambientali (2012-2013)

6.2 Conclusioni

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Gruppo di Lavoro

Preparazione Verifica Approvazione

Lorena Amadori Assicurazione Qualità-Ambiente-Sicurezza

Teobaldo Bernardi Direzione Operativa-Sede

Enzo Rossi Direttore Stab. di Albinia

Giancarlo Ferlini Resp. Sicurezza, Ambiente, Energia - Sede

Maurizio Mosconi Rapp. dei lavoratori

Stabilimento di Albinia

Contatti:

[email protected]

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1.1 Il gruppo Conserve Italia

Ragione Sociale Conserve Italia Società Cooperativa Agricola

Sede Legale Via P. Poggi, 11- S. Lazzaro di Savena (BO)

Base sociale

14.500 produttori di cui 47 cooperative e OP in 6 Regioni (Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Veneto Lombardia, Piemonte, Puglia)

Missione

Essere un’azienda leader in Europa nel settore delle conserve ortofrutticole, per realizzare la migliore valorizzazione dei prodotti agricoli dei Soci cooperatori e per dare al consumatore, grazie alla filiera cooperativa ed ai propri marchi, garanzie di qualità e di sicurezza alimentare

Numero dipendenti Oltre 3.000 tra dipendenti fissi e stagionali

Superfici agricole 23.000 ettari circa

Materie prime trasformate

Oltre 600.000 tonnellate tra pomodoro, frutta e vegetali

Produzione e commercializzazione

succhi di frutta, bevande a base di frutta, smoothie, conserve di pomodoro, conserve vegetali, frutta sciroppata, confetture, polpe di frutta, piatti pronti, bibite, prodotti IV gamma.

Unità produttive

13 stabilimenti di cui 9 in Italia, 3 in Francia ed uno in Spagna

Agenzie commerciali

Società controllate

Mercati Italia, Paesi UE, Paesi extra UE

Principali marchi

Sito web www.conserveitalia.it

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1.2 Sostenibilità dello sviluppo di Conserve Italia La sostenibilità dello sviluppo di Conserve Italia si fonda sulla realizzazione di strategie e politiche di tipo economico, sociale e ambientale necessarie per il perseguimento della propria missione.

Per perseguire la propria missione Conserve Italia si avvale di un insieme di strumenti di gestione atti a garantire comportamenti responsabili da parte di tutti i collaboratori dell’azienda:

Strumenti per la sostenibilità

Sistema di gestione ambiente, salute e Sicurezza, Sistema di gestione della qualità, Certificazioni di prodotto e di processo Sistema di gestione e rischi di impresa Codice etico e responsabilità sociale

Sostenibilità ambientale

- valutare, controllare e, ove possibile, minimizzare l’impatto ambientale dei processi e dei prodotti migliorando continuamente i risultati delle prestazioni aziendali, anche attraverso l’utilizzo delle Migliori Tecniche Disponibili (MTD) del settore;

- gestire le tematiche ambientali accrescendo la responsabilità e la formazione delle persone definendo obiettivi concreti e misurabili;

- prevedere un ridotto utilizzo di fitofarmaci;

- prestare attenzione al riutilizzo, recupero e riciclo dei rifiuti prodotti

Principali attività di sostenibilità ambientale nel comparto energetico

1988 Realizzazione di un impianto di cogenerazione presso lo stabilimento di Barbiano (Ra) con potenza elettrica di 2000 kW: produzione di ca. 4000 MWh/anno.

2001 Adesione al Consorzio Romagna Energia (C.R.E) per l’approvvigionamento di energia elettrica dal libero mercato.

2004 Adesione alla R.E.N. S.p.A., nata per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonte eolica e per la sua commercializzazione attraverso il C.R.E.

2007 Tutti i prodotti a marchio Valfrutta vengono certificati “100% energia verde” attraverso l’utilizzo di energia eolica.

2008 Progettazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da biogas presso lo stabilimento di Pomposa (Fe) mediante il recupero dei residui vegetali di trasformazione

Adesione al Consorzio Fortore Energia (C.F.E) con gli stabilimenti di Albinia (Gr), Alseno (Pc), Massa Lombarda (Ra), Mesagne (Br) e Ravarino (Mo). E’ il Consorzio a cui aderiscono le aziende produttrici e consumatrici di energia rinnovabile. Oggi il Consorzio ha in funzione impianti eolici per una potenza di 90 MW.

2009

Partecipazione alla costituzione di Op.En. S.p.A, società nata per lo sviluppo e la produzione di energia rinnovabile presso i Soci, tramite piccoli impianti eolici, fotovoltaici e di cogenerazione. Avvio alla costruzione di un impianto per la produzione di energia elettrica da biogas presso lo stabilimento di Pomposa (Fe).

2010

Entrata in funzione dell’impianto per la produzione di energia elettrica da biogas presso lo stabilimento di Pomposa (Fe).

2012

Concessione del diritto di superficie delle coperture dei capannoni relativi agli stabilimenti di Albinia e Ravarino per la costruzione di impianti fotovoltaici della potenza di ca. 1MW e conseguentemente rimozione e sostituzione delle vecchie coperture in eternit. Entrata in produzione di nuovi impianti eolici per ulteriori 50 MW.

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1.3 Conserve Italia Stabilimento di Albinia

Anno di fondazione 1968

Indirizzo Strada Regionale Maremmana Nr. 104 58010 – Albinia (Grosseto)

Telefono/fax 0564870027-0516228738

Partita IVA e Codice Fiscale 00708311204 - 02858450584

Codice di attività NACE: 10.3

Direttore di Stabilimento Enzo Rossi e-mail [email protected]

Addetti a tempo indeterminato n. 45 (n. 36 operai fissi –n. 8 impiegati ed un dirigente)

Addetti stagionali n. 303

Media mensile addetti n. 132

Orario di lavoro (campagna) N. 4 turni da 6 ore (stagionali) - N. 3 turni da 8 ore operai a tempo indeterminato

Orario di lavoro operai tempo det. 08:00/13:00 -14:00/17:00 e/o n. 3 turni da 8 ore

Area totale del sito mq. 113.400

Area coperta edificata mq. 20.400

Area adibita a parcheggio mq. 50.000

Capacità di trasformazione t 85.000 (pomodoro)

Sito web www.conserveitalia.it.-links: il Gruppo-gli Stabilimenti

Produzioni

Derivati del pomodoro: passate, polpe, estrusi e concentrati

Principali certificazioni di prodotto

Produzione da agricoltura Biologica

Produzione Integrata

Produzione 100% energia verde

prodotti Valfrutta

Certificazioni ambientali

Registrazione EMAS n IT 0008

ISO 14001

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1.4 Inquadramento territoriale dello Stabilimento

Inquadramento territoriale

Lo stabilimento è ubicato ad Albinia nel Comune di Orbetello. Albinia si è sviluppata a partire dagli anni '50 con l'avvento della Riforma Fondiaria che dette grande impulso alle attività rurali e a tutte quelle connesse all'agricoltura. In quegli anni fu costruito un Centro periferico di Colonizzazione dell'Ente Maremma che divenne un vero e proprio centro motore della Riforma Fondiaria. Sorsero numerosissime case coloniche e conseguentemente venne realizzata una fitta rete di strade poderali ed interpoderali che permise rapidi ed efficaci collegamenti. Nel 1968 in un periodo di gran fervore per l’agricoltura, iniziarono i lavori per la costruzione di uno stabilimento per la trasformazione del pomodoro, di proprietà oggi di Conserve Italia. Lo stabilimento è collocato lungo la Strada Regionale Maremmana, che costituisce l’accesso preferenziale al centro del paese. ll complesso industriale è individuabile nell’ area nord-occidentale del comprensorio comunale ed è posto alla quota assoluta di circa 2,5 metri sul livello del mare, in area pianeggiante.

Attualmente le attività agricole hanno ceduto il passo all’agriturismo e alle pratiche agricole intensive, meccanizzate, specializzate ed orientate ad una agricoltura ecocompatibile. L’area di pertinenza dello stabilimento è classificata come zona artigianale-industriale ed è circondata sia da strutture legate ad attività artigianali e commerciali che da edifici abitativi

Coordinate geografiche: latitudine 42° 30’ 15” NORD - longitudine 11° 12’ 45” EST

Geologia idrogeologia

La zona di Albinia è caratterizzata da depositi alluvionali e di colmata, costituiti da ghiaie e sabbie nelle parti prossime al fiume Albegna; nelle parti più alte, invece, da depositi di spiaggia e di retro spiaggia, costituiti da sabbie più o meno cementate.

Acque sotterranee

Nel territorio comunale di Orbetello il Piano di Tutela delle Acque individua corpi idrici sotterranei a grave deficit di bilancio idrico ed interessati da ingressione di acque marine. Gli studi idrogeologici di supporto al Piano Strutturale hanno tenuto in dovuta considerazione il piano suddetto ed hanno individuato in dettaglio le aree a sofferenza idrica e le aree di protezione per le necessarie misure per il raggiungimento della tutela qualitativa e quantitativa della risorsa.

Acque superficiali

ll corpo idrico di maggior rilievo è il Canale Radicata che sbocca alla foce del fiume Albegna per poi raggiungere il mare. In tale canale confluiscono le acque depurate dello stabilimento, in prossimità del quale è presente inoltre un canale (fosso nr. 6) gestito dal Consorzio di Bonifica Osa-Albegna. Il Consorzio assicura la manutenzione ed esercizio di quattro impianti idrovori di Camporegio in destra del fiume Albegna e Torre Saline in sinistra del fiume Albegna.

Clima

Le condizioni climatiche rientrano nel quadro più generale della zona tirrenica e del clima mediterraneo che come in tutta la provincia di Grosseto risente dell’influenza del mare.

Regime pluviometrico

Acque meteoriche sono circa 884 mm calcolati come valore medio annuo ultimo quadriennio 2008 /2011 -fonte LAMMACRES (GR)- di seguito si riporto dettaglio pluviometrico e idrogramma alluvione

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1.5 L’alluvione del 12 Novembre 2012 (pluviogramma)

L'intero evento meteorologico che ha interessato la provincia di Grosseto nei giorni 11-12 Novembre 2012 è stato molto significativo. Nel periodo compreso tra le ore 9 di domenica 11 novembre 2012 e le ore 01 di martedì 13 novembre sono caduti in circa 40 ore cumulati massimi compresi tra i 300 e i 400 mm, in particolare nella parte più meridionale della provincia (bacino dell’Albegna e del Fiora). Pare opportuno sottolineare che i cumulati annuali medi registrati negli ultimi 15 anni per la provincia di Grosseto risultano essere pari a 780 mm/anno.

Pluviogrammi delle piogge orarie e cumulate relative all’intero evento

Per mettere in relazione la pioggia cumulata con la sua intensità sono state elaborate le mappe dei tempi di ritorno delle piogge. Nella seguente tabella sono riportate le stazioni in telemisura con tempi di ritorno più significativi. a tabella seguente riporta le piogge registrate dai pluviometri tra le ore 21.00 del giorno 11/11/2012 e le ore e le ore 21.00 dello giorno successivo (per una durata complessiva di 24 ore

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1.6 L’alluvione del 12 Novembre 2012 (idrogramma) L'evento registrato nei giorni 11-13 novembre 2012 dagli strumenti di monitoraggio nei bacini dell'Ombrone Gr., dell'Albegna, dell'Osa, del Bruna e del Fiora indicano la formazione e il transito di piene eccezionali. I valori idrometrici registrati dell’evento equivalgono al nuovo massimo storico per molte sezioni monitorate. Da sottolineare, inoltre, la persistenza di livelli idrometrici molto alti per un lungo periodo di tempo anche in bacini medio-piccoli (Albegna, Osa), oltre a incrementi di livello repentini (oltre 2 metri in un ora) dovuti alle forti precipitazioni. Da un punto di vista temporale, i primi forti innalzamenti del livello e i conseguenti picchi di piena, hanno interessato dapprima i bacini più meridionali della regione, come Albegna, Osa e Fiora e successivamente gli affluenti di sinistra dell'Ombrone Grossetano. L'idrogramma di piena, caratterizzato da innalzamenti repentini in occasione della prima fase piovosa, mostra dei livelli altissimi per tutto l'evento, con una media giornaliera nella sezione di Marsiliana di circa 7,50 m szi il giorno 12 novembre e una punta massima di 9,13 m szi alle 03:00 dello stesso giorno; va sottolineato anche che il livello massimo registrato nelle sezioni monitorate (massimo storico) ha probabilmente risentito delle esondazioni e delle rotture arginali verificatesi durante l'evento.

Riportiamo la sintesi dell’evento come relazionata al Consiglio Regionale del 20/11/2012:

“in sole ventiquattro ore, tra le ore 18 dell’11 novembre e le ore 18 del 12 novembre, tra i bacini dell’Albegna e del Fiora, si sono superati i 250 mm di precipitazioni piovose, con punte locali superiori ai 300 mm (Fonte Centro Funzionale Regione Toscana). A seguito di tali precipitazioni eccezionali si sono verificati ingentissimi danni, frane, smottamenti, rottura di argini, esondazioni di fiumi, danni alla rete idraulica, immensi allagamenti che hanno sommerso i primi piani delle abitazioni delle popolazioni soprattutto ad Albinia frazione del Comune di Orbetello. L’evento alluvionale ha colpito oltre quindicimila persone, di cui cinque sono morte; ne è risultato distrutto uno dei maggiori settori di sviluppo economico della zona e della Toscana: il polo dell’industria agroalimentare e la filiera di colture tradizionali che rappresentano oltre il 50 per cento della produzione regionale, serre per la coltivazione di frutta e verdura letteralmente spazzate via dalle acque, centinaia di ettari di terreno seminativo ridotti a “risaie”, centinaia di capi di bestiame e di animali da cortile. L’evento pertanto è stato caratterizzato da precipitazioni intense per un lungo periodo temporale, in particolare dalla sera del 11/11/2012 fino alla mattina del 12 novembre e, dopo una breve pausa caratterizzata da piogge deboli, da un’ ulteriore intensa fase piovosa fino alla tarda sera dello stesso 12 novembre a cui sono seguite le ultime piogge fino alle prime ore del 13 novembre.

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1.7 Struttura organizzativa di Stabilimento Tutti i processi organizzativi e le attività del sito sono finalizzati al conseguimento dei risultati, in linea con quanto stabilito dalla Direzione Generale. Processi ed attività sono sostenuti e sviluppati dalla Direzione dello Stabilimento che ripartisce adeguatamente le risorse per consentire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla Sede. L’organizzazione dello Stabilimento è rappresentata dall’organigramma di seguito riportato:

L’ attività dello stabilimento è gestita attraverso un sistema organizzato che include i principali processi di lavoro ossia:

• pianificazione della produzione, • approvvigionamento delle materie prime ed accessorie; • movimentazione e gestione delle scorte e dei magazzini.

Pianificazione della produzione

La pianificazione della produzione avviene in conformità ai programmi di produzione che vengono stabiliti sulla base delle previsioni di vendita e delle quantità e qualità di materia prima agricola conferita.

Approvvigionamento delle materie prime ed accessorie

Definizioni: • per materia prima agricola si intende il pomodoro da

industria conferito dai soci; • per materie prime si intende tutto ciò che viene impiegato

per la realizzazione del prodotto finito, ovvero tutto il necessario per l’ottenimento del prodotto destinato al cliente, come ad esempio ingredienti, imballaggi metallici, di vetro, di plastica, di carta e cartone, colle per il confezionamento, pedane di legno per lo stoccaggio e la spedizione ecc.;

• per materie accessorie si intendono i prodotti ed i materiali utilizzati sia per l’ attività produttiva, sia per i servizi a supporto della produzione.

L’approvvigionamento della materia prima agricola, delle materie prime ed accessorie avviene a mezzo di trasporto su strada. I materiali e i prodotti vengono scaricati dai camion con carrelli elevatori e stoccati, secondo la tipologia, in aree interne o esterne dello stabilimento.

Movimentazione e gestione delle scorte e dei magazzini

Conserve Italia ha creato nel tempo una rete di centri logistici dedicati allo stoccaggio ed alla spedizione dei prodotti finiti. L’attività di logistica viene gestita grazie ai sistemi informatici gestionali generali e ai sistemi specifici di gestione di magazzino capaci di coordinare l’intera catena della fornitura.

Direzione di Stabilimento

Controllo gestione

Responsabile sicurezza

Resp.di Fabbricazione e manutenzione

Resp. S. G. Q. S.G.A e

Sicurezza

Resp. Magaz. e spedizioni

Uffici amministrativi e personale

Laboratorio Controllo Qualità

Capo turno

Tecnici di Stabilimento ed

operatori di linea

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1.8 Descrizione principali fasi del ciclo produttivo (derivati concentrati)

Lo stabilimento è strutturato in due macroreparti: • reparto concentrato per la produzione di derivati a diversi gradi di concentrazione

(passate, concentrati, doppi e tripli concentrati), destinati al riempimento asettico in tanks, in sacchi sterili (semilavorati) e al riempimento dei contenitori metallici e/o di vetro (prodotti finiti),

• reparto cubettato per la produzione di salse pronte, polpe/cubettati in contenitori metallici e di vetro.

Entrambi i reparti hanno un'unica fase di accettazione materia prima agricola ed alimentazione linee di lavorazione (fasi comuni)

Accettazione materia prima agricola (fase comune alla linea cubettato)

La materia prima agricola destinata alla trasformazione è costituita da pomodoro proveniente da sementi non OGM e da coltivazioni adottanti tecniche di produzione integrata. Il ciclo produttivo inizia con il ricevimento del pomodoro, durante il quale vengono effettuati dei controlli per la verifica del rispetto dei parametri qualitativi e per la determinazione del valore monetario da attribuire al prodotto conferito. I controlli vengono effettuati sulla base dei capitolati di campionatura predisposti da Conserve Italia. Le partite non conformi vengono respinte. Il conferimento del pomodoro fresco avviene in bins di plastica da kg. 450 circa o alla rinfusa in vasche a tenuta stagna.

Linea concentrato

Alimentazione linee (fase comune alla linea cubettato)

I bins stoccati nel piazzale, vengono poi ribaltati, per la successiva selezione dei frutti, in un canale provvisto di desassatore e diserbatore, dove avviene una prima separazione dagli inerti derivanti dalle operazioni di raccolta meccanica. Successivamente, i frutti vengono calibrati, selezionati otticamente per colore, stoccati per qualità in piscine parzialmente riempite d’acqua ed inviati alle linee di trasformazione mediante trasporto idraulico. I frutti selezionati alimenteranno le linee di produzione del cubettato ed il pomodoro conferito alla rinfusa, se non selezionato, alimenterà le linee di produzione del succo e concentrato

Concentrazione

Linea riempimento

sacchi e /o tanks sterili

previo trattamento

termico di

Riempimento asettico di

sacchi sterili e tanks

Stoccaggio – Spedizione

e/o Rilavorazione

Polmonazione succo

Accentazione materia

prima agricola

Alimentazione linee di

lavorazione

Lavaggio e cernita

Triturazione e scottatura

Passatura e raffinazione

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1.8.1 Descrizione principali fasi del ciclo produttivo (derivati concentrati) Lavaggio e cernita. Questa fase prevede un lavaggio del pomodoro mediante il trasporto dei frutti su rulli e getti d’acqua potabile diretti su ogni singolo frutto. L’acqua potabile dopo l’utilizzo viene poi inviata al riciclo delle piscine ad integrazione del circuito. La cernita è effettuata sia manualmente e sia attraverso l’utilizzo di selezionatrici automatiche.

Triturazione scottatura E’ una fase che permette la triturazione molto fine del prodotto destinato alla linea concentrato ed un successivo riscaldamento a diverse temperature in relazione alla tipologia di prodotto che si vuole ottenere (bassa od alta consistenza e viscosità).

Passatura e raffinazione Il triturato dopo scottatura viene avviato al gruppo di passatura e raffinazione. La passatura consente, mediante setacci forati, la rimozione di semi, piccioli, parti verdi, gialle e bucce. La raffinazione elimina, mediante setacci a foratura più stretta, le particelle sfuggite alla passatrice, ottenendo così un succo privo di impurità. Il residuo di bucce e semi (sottoprodotto) risultante da queste fasi viene venduto ad aziende zootecniche. Lo stabilimento è infatti registrato per la produzione ed il commercio di mangimi per animali (nr. registrazione IT-09-053018-0000019).

Concentrazione Il processo di concentrazione consiste nell’eliminazione, mediante mezzi fisici (evaporazione), di una parte dell’acqua di costituzione del succo del pomodoro fresco. Gli impianti di concentrazione sono impianti a più stadi (duplice e triplice effetto). Tale sistema consente di ridurre i consumi energetici ed idrici in quanto il calore del vapore estratto dal succo nel primo effetto viene riutilizzato negli effetti successivi.

Il vapore estratto dal succo nell’ultimo effetto viene poi condensato per scambio termico diretto con acqua a circuito chiuso e le acque di condensa sono raccolte ed avviate alle torri di raffreddamento prima di essere convogliate in parte all’impianto di depurazione.

Il trattamento termico, fondamentale per stabilizzare il prodotto sotto l’aspetto microbiologico, avviene mediante scambiatori di calore. Dopo la sosta termica, il prodotto è raffreddato mediante scambio di calore con acqua.

Riempimento asettico Nel riempimento asettico è garantita l’assoluta asepsi mediante idonee condizioni operative.

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1.9 Descrizione principali fasi del ciclo produttivo (derivati cubettati)

• Accettazione materia prima agricola (fase comune rif . linea concentrato)

• Alimentazione linee (fase comune rif . linea concentrato)

Scottatura – pelatura e cernita manuale: per azione termofisica si ottiene il distacco della buccia dalla polpa. Il prodotto pelato viene poi sottoposto ad un’operazione di cernita manuale da parte di personale addestrato, allo scopo di scartare i frutti che presentano difetti estetici.

Cubettatura e cernita ottica del cubetto: i frutti pelati in uscita dal separa pelli vengono trasferiti, mediante una tramoggia, alle cubettatrici che effettuano il taglio del frutto in tre fasi successive: fette-listelli-cubetti.I cubetti vengono drenati e scaricati in un nastro per la selezione ottica del colore.

Riempimento/ colmatura Aggraffatura e/o avvitatura: il riempimento dei contenitori (scatole in banda stagnata, bottiglie e vasi di vetro) avviene a caldo a temperature superiori a 88°C. Con l’aggraffatura/avvitatura viene garantita l’assoluta ermeticità del contenitore

Pastorizzazione/sterilizzazione: nella pastorizzazione/ sterilizzazione sono applicate temperature per un tempo sufficiente a distruggere le forme batteriche, lieviti e muffe e a garantire la sterilità commerciale del prodotto salvaguardano le proprietà organolettiche.

Raffreddamento: L’acqua impiegata in questa fase è una miscela di acqua di rete ed acqua osmotizzata (dissalata). La sanificazione è effettuata con ipoclorito di sodio (varechina) in quantità tali che dopo l’utilizzo dell’acqua, sia ancora presente in essa una minima concentrazione di residuo attivo.). L’acqua di torre viene inoltre trattata con agenti antincrostanti e anticorrosivi. Il sistema di raffreddamento ad acqua è a circuito chiuso; si rende comunque necessario un reintegro, in quanto una parte dell’acqua è persa per evaporazione durante il passaggio nelle torri di raffreddamento.

Linea cubettato

Palettizzazione confezionamento stoccaggio e spedizione Il prodotto etichettato, confezionato in cartoni e/o in cluster ed in fardelli termofilmati viene palettizzato su pedane in legno e stoccato in magazzino per la successiva spedizione.

Confezionamento (linea vetro) Pallettizzazione

Stoccaggio-Confezionamento (linea scatole) e spedizione.

Pastorizzazione e raffreddamento

Chiusura dei contenitori aggraffatura avvitatura

Accentazione materia prima agricola

Pelatura e separazione delle pelli

Cernita manuale e separazione delle pelli

Linea riempimento cont. metallici e cont. vetro

Alimentazione linee di lavorazione

Selezione ottica e calibratura pomodoro

Lavaggio e cernita

Taglio delle fette e cubettato

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1.10 Descrizione dei servizi annessi alla produzione

Centrale termica Nota: dati ricavati dai libretti di caldaia

N

Generatori

chilo calorie

t/ora vapore

1 Mingazzini 9.600.000 16

2 Galleri 5.000.000 9

3 Galleri 3 5.000.000 9

4 Mingazzini 9.000.000 15

5 Mingazzini 12.000.000 20

La centrale termica è costituita da 5 caldaie a metano. L’acqua di alimentazione dei generatori di vapore è sottoposta, al fine di ridurre i fenomeni di incrostazione, ad un trattamento di demineralizzazione mediante resine scambiatrici di ioni. Quando la capacità di scambio è esaurita, il materiale viene rigenerato mediante lavaggio con soluzioni di acido cloridrico e soda caustica. Le cinque caldaie funzionano a pieno regime per circa 35/40 giorni all’anno, ovvero il tempo di durata della campagna di lavorazione del pomodoro fresco. Durante il periodo di rilavorazione viene attivata solo la caldaia n. 1 da 16 ton/ora di vapore.

Centrale elettrica

In azienda è presente una cabina di trasformazione che riduce la tensione da 15.000 Volt a 380 Volt ed una cabina di distribuzione ubicata all’interno dello stabilimento. La cabina di trasformazione, costituita da cinque trasformatori, è alimentata dalla rete a media tensione. Un’ altra cabina elettrica, costituita da un solo trasformatore, è ubicata in prossimità del Pozzo Tinaro-Parrina. Tutti i trasformatori sono ad olio dielettrico non contenente PCB.

Approvvigionamento idrico e trattamento acque

L’acqua potabile per i servizi al personale e per gli uffici tecnici ed amministrativi è fornita dal Consorzio Acquedotto del Fiora (acquedotto pubblico). L’acqua potabile per utilizzi tecnologici proviene dal pozzo Tinaro-Parrina, di proprietà dello stabilimento. Il pozzo ha una profondità di circa 100 metri ed una portata di 160 metri cubi/ora. L’acqua prelevata viene accumulata in un deposito, localizzato a 90 metri sul livello del mare, in una zona collinare e da qui, mediante conduttura, raggiunge lo stabilimento posto ad un’altitudine di 2,5 metri sul livello del mare. L’acqua sanificata al deposito, viene anche prelevata per un massimo di 10 litri al secondo dal Consorzio Acquedotto del Fiora in caso di deficit idrico per la popolazione del Comune di Orbetello. E’ importante sottolineare che sotto il profilo chimico l’acqua attinta dal pozzo Tinaro-Parrina è caratterizzata da una durezza e conducibilità piuttosto elevate e presenta un’alta concentrazione di cloruri. Per ridurre la concentrazione di sali nel circuito delle torri di raffreddamento, sono stati installati nel tempo un impianto ad osmosi inversa. A monte di quest’ultimo, è stato inserito un sistema di ultrafiltrazione alimentato da acqua in uscita dal depuratore. L’acqua attinta dal pozzo Tinaro-Parrina è utilizzata:

� per alimentare la centrale termica � nel processo produttivo � nella rete antincendio � nel raffreddamento dei prodotti in scatola od in vetro � nel raffreddamento del prodotto destinato agli

impianti asettici (riempimento tanks e sacchi sterili)

Servizio di aria compressa

L’impianto è costituito da nr. 3 compressori con una produzione totale di aria compressa di 27.000 litri/minuto.

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1.11 Descrizione dei servizi annessi alla produzione

Impianto di depurazione

Gli effluenti idrici convogliati nell’impianto di depurazione, tramite una rete di raccolta, sono costituiti da acque di lavaggio e trasporto del pomodoro, acque di processo, acque di spurgo delle torri di raffreddamento e della centrale termica, condensa dei vapori eliminati nella concentrazione, condensa non recuperata in centrale termica e acque provenienti dalle attività di pulizia di impianti, attrezzature, servizi al personale (servizi igienici, mensa, ecc.), uffici tecnici ed amministrativi. Le acque meteoriche dei piazzali interessati alla lavorazione del pomodoro (lato ovest) vengono convogliate all’impianto di depurazione. Le acque di dilavamento dei piazzali non coinvolti nell’attività sopra citata (lato est) vengono scaricate direttamente nel Fosso di bonifica nr. 6. Gli scarichi convogliati all’impianto di depurazione sono caratterizzati da un elevato carico organico (COD e BOD5) tipico degli stabilimenti produttori di conserve di pomodoro. L’impianto di depurazione dello stabilimento, a fanghi attivi, sfrutta la capacità naturale che hanno i batteri di degradare le sostanze organiche contenute nelle acque reflue. L’impianto è composto da una stazione di sollevamento e sgrigliatura, da vasche per il trattamento biologico ad ossigeno liquido ed atmosferico e da altre vasche per la decantazione, la disinfezione, il ricircolo e accumulo fanghi, nonché da una stazione di estrazione e disidratazione dei fanghi. Per soddisfare il notevole fabbisogno di acqua richiesto dalle operazioni di scarico ed alimentazione della materia prima agricola alle linee di lavorazione (acqua di trasporto), fin dal 1993, l’acqua viene re-impiegata dopo essere stata depurata, clorata e convogliata attraverso un gruppo di filtri a sabbia. Un’ area chiusa ed identificata del perimetro dell’impianto di depurazione è destinata allo stoccaggio dei prodotti chimici, e un’altra area al deposito temporaneo dei rifiuti.

Manutenzione

E’ effettuata dai tecnici dello stabilimento sugli impianti, macchinari, attrezzature, apparecchiature delle linee di produzione e di confezionamento. L’attività consiste in interventi di natura ordinaria (pianificati) e straordinaria.

Laboratorio ed uffici

L’attività di laboratorio comprende tutti i controlli necessari per garantire la sicurezza, legalità e qualità del prodotto. I vari uffici: personale, spedizione/logistica, magazzino ecc. svolgono attività di gestione amministrativa e del personale.

Servizi al personale

I servizi igienici, gli spogliatoi, la cucina e la mensa sono caratterizzati dall’utilizzo di acqua potabile proveniente dall’acquedotto pubblico. La pulizia dei servizi al personale è effettuata da personale incaricato solo a questa mansione.

Movimentazione interna

Per la movimentazione sono utilizzati sia carrelli elettrici (reparti produttivi) che diesel (scarico materie prime, spedizioni ecc).

Sollevamento acque nere

Decantazione finale

Ricircolo e trattamento fanghi di supero

Filtrazione a sabbia in caso di riutilizzo

Sgrigliatore

Disabbiatura e rilancio

Ossidazione biologica

Disinfezione con ipoclorito di sodio

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1.12 Il Sistema di Gestione Ambientale (S.G.A.)

Struttura organizzativa e responsabilità

La presenza presso lo Stabilimento di Albinia, di una cultura già consolidata in materia di logiche organizzative e di sistemi di Qualità e Sicurezza sui luoghi di lavoro da parte di tutto il personale, ha favorito l’implementazione del Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti previsti dalla norma UNI EN ISO 14001: 2004 e al Regolamento CE 1221/2009 (EMAS III). Si riporta una sintesi della struttura organizzativa del S.G.A: -la Direzione Generale, emessa la Politica per la Qualità e per l’Ambiente, ha assegnato alla Direzione Operativa la responsabilità sul Sistema di Gestione Ambientale di Albinia; -la Direzione di Stabilimento, in collaborazione con il Responsabile dei Sistemi di Gestione dello Stabilimento e la funzione di Sicurezza ed Ambiente di Sede, hanno la responsabilità operativa di gestione per l’identificazione degli obiettivi e dei traguardi ambientali, la verifica del loro raggiungimento e la dimostrazione verso l’esterno delle prestazioni ambientali raggiunte. -Compito del Responsabile dei Sistemi di Gestione è: assicurare il mantenimento e lo sviluppo del S.G.A; identificare gli aspetti ambientali associati alle attività dello stabilimento e valutare quelli significativi; promuovere all’interno dello Stabilimento la diffusione della cultura della tutela dell’ambiente; gestire le azioni di sorveglianza e monitoraggio al fine di tenere sotto controllo gli impatti ambientali.

Coinvolgimento e partecipazione Premessa: siamo fermamente convinti che il successo dell’implementazione del Sistema di Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza dipenda dal coinvolgimento e dall’impegno di tutto il personale. Lo Stabilimento è particolarmente impegnato nell’attività di informazione e formazione dei propri dipendenti e nel coinvolgimento a tutti i livelli dell’organizzazione, avendo intrapreso azioni specifiche di motivazione di tutto il personale. E’ infatti attivo un processo denominato “Suggerimenti/Segnalazioni” per il miglioramento dei Sistema di gestione Qualità-Ambiente e Sicurezza basato sulla raccolta di idee e segnalazioni, proposte dal personale, che comportino un beneficio per l’Azienda, per l’ambiente, per la salute e sicurezza dei lavoratori e per il cliente finale.

Comunicazione interna

5L’azienda assicura un’efficace comunicazione interna relativa agli aspetti, alle prestazioni, agli obiettivi e ai risultati in materia di Qualità, Ambiente e Sicurezza sui luoghi di lavoro.

Rapporti con l’esterno

Lo stabilimento partecipa attivamente alla vita del territorio in cui opera anche attraverso il sostegno verso Associazioni ambientaliste, culturali, sportive e sociali, ospitando studenti in stages e visite di scolaresche ecc.

Risposta all’ emergenza

Lo stabilimento è in possesso del Certificato Prevenzione Incendi (valido fino al 01/03/2018) e dispone di un piano di emergenza che integra gli aspetti relativi alla componente ambientale con quelli relativi alla sicurezza dei lavoratori, individuando, preventivamente, i comportamenti da osservare in caso di emergenza. Sono organizzate e simulate, una volta all’anno, prove di addestramento di “emergenza ambientale”, di allarme e di evacuazione. Anche durante l’alluvione del 12 Novembre 2012 lo stabilimento ha risposto in maniera molto efficace, come ampiamente illustrato nei documenti “Principali attività di risposta all’emergenza “alluvione” e Progetto di messa in sicurezza del fiume Albegna, agli atti presso gli enti competenti.

Direzione Generale

Direzione Operativa

Sicurezza Ambiente Direzione di

Produzione

Direzione di Stabilimento

Responsabile Sistemi di Gestione Qualità Ambiente e

Sicurezza

Responsabile di Fabbrica

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2.La ripresa delle attività dello stabilimento

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2.1 La ripresa delle attività

Il 18 Marzo 2013 riprende l’attività di produzione con la linea di riempimento bottiglie per la produzione di passata in bottiglia da rilavorazione Per ATTIVITA’ DI PRODUZIONE si intendono i volumi

produttivi ottenuti dalla lavorazione diretta del pomodoro fresco e dalla rilavorazione, calcolati in numero di pezzi

prodotti, suddivisi per referenza e formato, moltiplicati per il

peso netto unitario.

Il 20 Marzo 2013 riprende l’attività di etichettamento , confezionamento. Per ATTIVITÀ DI ETICHETTAMENTO/CONFEZIONAMENTO

si intende l’etichettamento ed il confezionamento del prodotto

nell’ imballaggio secondario (cartone, falda, vassoi e cluster

termoretratti).

Sono stati reimplementati entro il mese di Marzo , i documenti dei Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza.

Nei grafici seguenti si riportano i quantitativi (ton) di pomodoro trasformato ed i volumi ottenuti dall’ attività di produzione. Nota: dati risultano dal registro di lavorazione e forniti dal sistema SAP di Conserve Italia

Pomodoro fresco trasformato Per pomodoro fresco trasformato si intende il pomodoro

consegnato al netto dello scarto

(materiale inerte, frutti verdi e

marci)

Pomodoro trasformato (ton)

66.285,00 71.339,0065.161,00

58.474,0070.115,00

0,00

20.000,00

40.000,00

60.000,00

80.000,00

2008 2009 2010 2011 2012

Nota: nella campagna 2012 si registra una riduzione del pomodoro fresco trasformato del (-10,26%) rispetto alla campagna 2011.; si evince inoltre che il 2012 rappresenta l’anno di minor trasformazione del quinquennio.

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2.2 L’attività produttiva e di stabilimento

Volumi produttivi da lavorazione diretta del pomodoro fresco e da rilavorazione (ton) 2008-2009-2010-2011-12

Nota: i volumi produttivi del 2012 sono riferiti a 10 mesi di produzione per effetto dell’alluvione, con conseguente riduzione del (-7,85%)

Derivati 2008 2009 2010 2011 2012 Cubettati/estruso/salse 12.059 12.881 10.882 17.952 17.670

Concentrati 14.654 16.260 15.871 14.726 13.279

Ton lavorazione diretta 26.713 29.141 26.753 32.678 30.950

Ton rilavorazione 12.921 10.496 11.312 12.353 10.544

Ton volumi produttivi 39.634 39.637 38.065 45.031 41494

Volumi produttivi da rilavorazione (ton)

1° quadrimestre 2009-2010-2011-2012-2013 Per rilavorazione si intende

l’ utilizzo, nel periodo fuori

“campagna”, del prodotto

conservato in sacchi e tanks

sterili per il

confezionamento in

contenitori metallici e di

vetro.

Volumi produttivi da rilavorazione (ton)

5.008 4.7805.283

2.540

5.252

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

1° q. 2009 1° q. 2010 2° q. 2011 1°q. 2012 1°q. 2013

Nota: nel 1° quadrimestre 2013 si registra una riduzione dei volumi produttivi (-52%) rispetto allo stesso periodo del 2012 in quanto la produzione è ripresa il 18 Marzo 2013 per ripristino attività post alluvione

Attività di Stabilimento

Per ATTIVITA’ DI STABILIMENTO si intende la

somma dei volumi produttivi

derivanti dall’ ATTIVITA’ DI

PRODUZIONE e dei volumi

ottenuti dall’ attività di etichettamento/confezionamento. Nota: dati risultanti dal registro di lavorazione e forniti dal sistema SAP di Conserve Italia

Volumi produttivi totali (ton) 2008-2009-2010-2011-2012

Volumi produttivi totali (ton) 1° quad. 2009-2010-2011-2012-2013

Volumi (ton) 2008 2009 2010 2011 2012

Ton produzione 39.634 39.637 37.999 45.031 41.493

Ton etich/confezionamento 32.563 27.743 33.476 34.836 30.711

Ton att. di stabilimento 72.197 67.380 71.475 79.867 72204

Nota.: il 2012 si riferisce a 10 mesi di lavorazione ( causa alluvione) con conseguente riduzione dei volumi

Volumi (ton) 1° q. 2009

1° q. 2010

1° q. 2011

1°q. 2012

1°q. 2013

Ton produzione 5.252 5.008 4.780 5.283 2,540

Ton etich/confezionamento 9.386 11.627 11.092 11.675 4.435

Ton attività di stab. 14.638 16.635 15.872 16.958 6.975

Nota: come riportato precedentemente l’attività post alluvione è iniziata il 20 marzo 2013

Considerando i fattori di variabilità tipici delle aziende che trasformano pomodoro (come ad esempio: quantità di materia prima agricola trasformata, tipologie di produzione, di prodotto, di formato, di confezione, andamento climatico, di mercato, ecc.), i volumi produttivi espressi in ton ottenuti dall’ ATTIVITÀ DI PRODUZIONE (lavorazione diretta del pomodoro fresco e rilavorazione), o dall’ ATTIVITÀ DI STABILIMENTO (attività di produzione più attività di etichettamento/confezionamento) ci consentiranno di calcolare gli indicatori di prestazione ambientali.

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3. Consumi - Emissioni e Produzione di Rifiuti

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3.1 I consumi di materie prime Definizioni: per materie prime si intende tutto ciò che viene impiegato per la realizzazione del prodotto finito ovvero, tutto il necessario per l’ottenimento del prodotto destinato al cliente. I dati sono forniti dal sistema gestionale SAP di Conserve Italia

Consumi di materie prime (ton) - 2008-2009-2010-2011-2012

Materiali 2008 2009 2010 2011 2012

Ingredienti 114,076 77,421 67,743 110,565 98,756

Imballaggi metallici 2.062,106 2.185,886 1.956,768 2.237,044 2.071,537

Imballaggi di vetro 6.505,530 5.893,300 6.377,788 7.170,054 6.354,848

Imballaggi di plastica 3,237 4,127 4,369 6,599 5,084

Imb. di carta e cartone 443,226 346,369 415,516 502,695 423,445

Imb. secondari di plastica 92,645 88,548 106,023 243,653 95,948

Colle ed inchiostri 12,339 20,654 20,83 21,277 18,68

Totale (ton) 9.233,159 8.616,305 8.949,037 10.291,88 9.068,298

9.233,16

8.616,318.949,04

10.291,89

9.068,30

7.500,00

8.000,00

8.500,00

9.000,00

9.500,00

10.000,00

10.500,00

2008 2009 2010 2011 2012

Consumi di materie prime (ton)-1° quad. 2009-2010-2011-2012-2013

Materiali 1° q. 2009 1° q. 2010 1° q. 2011 1°q. 2012 1°q. 2013

Ingredienti 18,942 12,887 20,936 17,864 7,926

Imballaggi metallici 116,269 141,692 126,736 153,779 24,059

Imballaggi di vetro 2.246,37 2.030,43 1.973,24 2.159,46 1.218,47

Imb. carta e cartone 97,351 136,147 146,523 151,116 46,961

Imb. secondari plastica 25,203 34,362 32,138 39,049 10,932

Imballaggi di legno 0,422 0,612 0,697 0,799 0

Colle ed inchiostri 5,428 11,592 11,404 10,283 3,289

Totale (ton) 2.509,98 2.367,72 2.311,68 2.532,35 1.311,63

2.509,982.367,72 2.311,68

2.532,35

1.311,63

0,00

500,00

1.000,00

1.500,00

2.000,00

2.500,00

3.000,00

1° q. 2009 1° q. 2010 1° q. 2011 1°q. 2012 1°q. 2013

Nota: i consumi di materie prime registrati sia nell’anno 2012 che nel primo quadrimestre 2013 risultano diminuiti rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente per effetto dei danni causati dall’alluvione che ha impedito il normale svolgimento delle attività dello stabilimento.

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3.2 I consumi di materie prime accessorie Per materie prime accessorie si intendono i materiali ed i prodotti utilizzati sia per l’ attività produttiva sia per i servizi a supporto della produzione. Si precisa che, non sono stati considerati i prodotti il cui utilizzo prevede quantitativi poco significativi (es. prodotti per analisi di laboratorio e manutenzione).

Acquisti di materie prime accessorie (ton) - 2008-2009-2010-2011-2012

Prodotti 2008 2009 2010 2011 2012

Per la lubrificazione di impianti 2,476 2,366 2,323 2,386 4,930

Per la lubrificazione dei nastri 2,800 2,800 3,600 4,800 3,560

Per la conservazione in tank 26,178 25,458 19,399 22,198 21,411

Per la centrale termica 180,160 175,220 152,460 92,760 60,970

Per l’impianto di depurazione 514,330 505,195 412,566 414,960 455,865

Per il trattamento acque 33,820 38,615 33,665 37,530 31,905

Per la pulizia di impianti/attrezz. 28,445 27,284 33,011 35,477 32,878

Per la pulizia dei servizi ed uffici 1,019 1,652 1,316 1,401 1,783

Per autotrazione 33,412 35,943 35,178 43,725 37,125

Per il riscaldamento di uffici 6,240 4,524 zero zero zero

Per la refrigerazione zero 0,700 zero 1,000 1,150

Per i rabbocchi di fluidi refrigeranti. zero 0,068 0,128 0,032 0,028

Per “alluvione” (gasolio) zero zero zero zero 43,725

Per inertizz. eletrolita Zero zero zero zero 0,300

Totale (ton) 828,880 819,825 693,646 656,26 695,63

Nota: la tabella mostra un aumento significativo dell’anno 2012 di alcuni prodotti , rispetto allo stesso periodo 2011. Nello specifico prodotti per la lubrificazione di impianti, per l’impianto di depurazione, per la pulizia dei servizi e uffici al personale e gasolio per autotrazione e per alimentare i gruppi elettrogeni. Gli aumenti registrati ad eccezione per l’impianto di depurazione, sono la conseguenza dell’alluvione (esempio sostituzione nei variatori e nei riduttori dei motori di lubrificanti ; maggiori consumi di detergenti e sanificanti per pulizie generali di ripristino e utilizzo di gasolio per alimentare i carrelli elevatori di movimentazione dei prodotti/materiali da salvare o da smaltire, alimentazione dei gruppi elettrogeni di supporto all’impianto di depurazione e per la generazione di energia elettrica per gli uffici . Nella campagna 2012 il depuratore ha richiesto maggiori consumi di flocculanti e di ossigeno per migliorare la sedimentalbilità del fango.

Acquisti di materie prime accessorie (ton)- 1° quad. 2009-2010-2011-2012-2013

Prodotti 1° q.

2009

1° q.

2010

1° q.

2011

1° q.

2012

1° q.

2013

Per la lubrificazione di impianti 1,167 0,188 0,217 0,531 1,494

Per la lubrificazione dei nastri 0,600 0,800 1,200 1,400 0,800

Per la conservazione in tank 4,500 0,300 0,300 0,300 0,300

Per la centrale termica 32,950 41,180 14,230 zero 10,140

Per l’impianto di depurazione zero 1,030 zero zero zero

Per il trattamento acque 5,150 4,040 2,570 2,600 2,845

Per la pulizia di impianti/attrezzature 3,640 7,400 3,820 4,850 4,550

Per la pulizia servizi ed uffici 0,140 0,069 0,079 0,096 0,212

Per autotrazione 6,050 4,950 6,600 7,425 37,125

Per inertizzazione ricarica carrelli zero zero zero 0,300 zero

Per il riscaldamento di uffici 4,472 zero zero zero zero

Per la refrigerazione zero zero zero zero zero

Per i rabbocchi di fluidi refrigeranti 0,053 zero zero zero 0,040

Per “alluvione” (gasolio) zero zero zero zero 9,075

Totale (ton) 58,722 59,957 29,016 17,502 20,129

Nota: gli incrementi del primo quadrimestre sono conseguenti all’evento alluvionale come sopra descritto.

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Stabilimento di Albinia

Dichiarazione Ambientale 2013

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3.3 I Consumi idrici ed energetici

Al fine di ridurre ed ottimizzare i consumi idrici lo stabilimento ha predisposto, per la trasformazione del pomodoro fresco, dei sistemi di recupero e ricircolo interni. (Fonte: lettura contatore e fatturazione da parte dell’Ente gestore dell’acquedotto pubblico)

Consumi idrici

(mc)

Consumi 2008-2009-2010-2011-2012

e Consumi 1°

quadrimestre 2009-2010-2011-2012-

2013

Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012

mc totali 201.941 175.595 196.160 201.509 154.476

Nota: nel 2012 il consumi di idrici sono diminuiti (-23.3 %) rispetto al 2011 , nonostante 8600 mc utilizzati per le pulizie alluvione questo perché la materia prima si è presentata più pulita con conseguente riduzione dei consumi idrici e di produzione di fanghi

Descrizione 1° q. 2009

1° q. 2010

1° q. 2011

1° q. 2012

1° q. 2013

mc totali 26.190 29.975 32.633 36.522 25.464

Nota: anche nel 1° quadrimestre 2013 i consumi di idrici sono diminuiti del (-30%)

Il consumo di energia elettrica è attribuibile all’alimentazione di impianti per le attività di produzione e di confezionamento, per i servizi di supporto alla produzione, per l’illuminazione e per il riscaldamento dei locali dello stabilimento. (Fonte: fatture emesse dall’Ente fornitore)

Consumi di

energia elettrica

(MWh)

Consumi 2008-2009-2010-2011-2012

e Consumi 1°

quadrimestre 2009-2010-2011-2012-

2013

Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012

MWh totali 5.915,05 5.634,91 5.894,08 5.989,19 5.109,61

Nota : nel 2012 i consumi di energia sono diminuiti del (-15%), e si riferiscono ai primi 10 mesi dell’anno , questo miglioramento è stato determinato dalla diminuzione della produzione di concentrati a favore delle passate , meno energivore.

Descrizione 1°q. 2009

1°q. 2010

1°q. 2011

1°q. 2012

1° q. 2013

MWh totali 791, 22 976,10 974,02 950,47 431,249

Nota : nel 1° quadrimestre 2013 il consumi di energia sono diminuiti del (-54,6%) anche per la posticipata partenza produttiva ( 18-03-2013)

Il metano viene utilizzato per la produzione di vapore in centrale termica, per riscaldare i magazzini di stoccaggio, i servizi igienici, il laboratorio, gli uffici e per cucinare (mensa), mentre per la produzione di acqua calda ai servizi al personale è installato un impianto a pannelli solari. Per distinguere i consumi di metano per uso tecnologico (produzione di vapore ) da quelli “extra centrale termica”sono stati installati n. 5 contatori alle caldaie per il riscaldamento del nuovo e dei vecchi magazzini, degli uffici e dei servizi al personale ed alla mensa.

Consumi di metano (mc rapporto a MWh

equivalenti)

Consumi 2008-2009-2010-2011-2012

Consumi 1°

quadrimestre 2009-2010-2011-2012-

2013

Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012

mc totali 3.081.075 3.080.534 3.332.511 3.229.467 2.775.980

MWh eq. 32.598 32.592 35.258 34.168 29.370

Nota: nel 2012 il consumi di metano sono diminuiti (-14 %) rispetto al 2011 .e si riferiscono ai primi 10 mesi, questo miglioramento è stato determinato dalla diminuzione della produzione di concentrati a favore delle passate , meno energivore.

Descrizione 1° q. 2009

1° q. 2010

1° q. 2011

1° q. 2012

1° q. 2013

mc totali 263.084 334.173 350.053 397.723 163.363

MWh eq. 2.783 3.536 3.704 4208 1.729

Nota: nel 1° quadrimestre 2013 il consumi di energia sono diminuiti del (-59 %) anche per la posticipata partenza produttiva ( 18-03-2013)

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3.4 Le emissioni in atmosfera: ossidi di azoto

Ossido di azoto

(NOx) 2008-2009-2010-2011-

2012

Valori limite

mg/Nmc 250

Camino mg/Nmc

2008

mg/Nmc

2009

mg/Nmc

2010

mg/Nmc

2011

mg/Nmc

2012

C1 100 83 99,6 99 40,67

C2 49,7 44 57,9 60 27,66

C3 74,3 60 71,7 74 28,33

C4 100,7 80,67 97,7 98 40,32

C5 138,3 104,7 131,4 127 42,63

Nota : la riduzione è dovuta ad un miglioramento della combustione

kg/anno di (NOx)

2008-2009-2010-2011-

2012

Dati ottenuti

moltiplicando: durata emissione (ore/anno) per

kg/ora di (NOx)

2008 2009 2010 2011 2012

Camino NOx

Kg/h ore

NOx

Kg/h ore

NOx

Kg/h ore

NOx

Kg/h ore

NOx

Kg/h ore

C1 0,798 3.949 0,728 3.076 0,474 3.009 0,574 2.153 0,296 3.041

C2 0,338 948 0,411 956 0,338 758 0,351 1.952 0,128 971

C3 0,484 932 0,440 978 0,372 700 0,413 1.254 0,163 536

C4 0,780 792 0,782 970 0,634 894 0,748 1.049 0,238 887

C5 1,144 792 1,259 953 0,924 913 1,441 969 0,563 872

Kg/aa/NOx 5.500 3.353 5.020 4.620 3807

Nota: nel 2012 i Kg/anno di NOx risultano diminuiti del (–17,6 %) rispetto al 2011 oltre che per effetto della anticipata interruzione della attività produttiva ( alluvione) anche dal un miglioramento della capacità di combustione

kg/anno di (NOx) 1° q. 2009-2010-2011-

2012-2013

Dati ottenuti moltiplicando: la durata di emissione ore/anno) per kg/ora di (NOx)

1° q. 2009 1° q. 2010 1° q. 2011 1° q. 2012 1° q. 2013 Camino NOx

Kg/h ore

NOx Kg/h

ore NOx Kg/h

ore NOx Kg/h

ore NOx Kg/h

ore

C1-C2-C3

(2013 0,798 914 0,474 1.069 0,411 1.079 0,537 1.084 0,163 503

Kg/aa/NOx 729 507 443 582 82

Nota: anche nel 1° quadrimestre 2013 la diminuzione è diretta conseguenza della posticipata ripresa produttiva del 18-03-13

3.5 Le emissioni di gas ad effetto serra (anidride carbonica)

Lo stabilimento è autorizzato dal Ministero dell’Ambiente ad emettere gas ad effetto serra (Autorizzazione nr. 1459). Conserve Italia attua un piano di compensazione di quote di CO2 tra i sette gestori (stabilimenti) del gruppo autorizzati. Il piano, denominato “Piano di ricollocazione” prevede una redistribuzione delle quote dai gestori che hanno una eccedenza a gestori che hanno una carenza dovuta al superamento della CO2 assegnata.

Ton di CO2 emesse 2008-2009-2010-2011-2012 (Dati convalidati dall’ente di certificazione)

Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012

Ton di CO2 emesse: gas metano 6.067,92 5.998,00 6.488,62 6.303,51 5.418,36

Ton di CO2 emesse: gasolio zero (1) zero (1) zero (1) zero (1) zero (1)

Ton di CO2 emesse: gas propano (GPL) 22,42 13,55 zero (1) zero (1) zero (1)

Totale ton di CO2 emesse 6.090,34 6.011,55 6.488,62 6.303,51 5.418,36

Quote assegnate dal Ministero dell’Ambiente 6.008,00 6.008,00 6.008,00 6.008,00 6.008,00

Differenza di ton CO2 emesse-assegnate 82,34 3,55 480,62 295,51 589,64

Descrizione 1°q. 2009

1°q. 2010

1° q. 2011

1°q. 2012

1°q. 2013

Ton di CO2 emesse: gas metano 513,15 650,66 681,58 776,30 318,9

Ton di CO2 emesse: gasolio 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Ton di CO2 emesse: gas propano (GPL) 13,54 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale ton di CO2 emesse 528,70 650,66 681,58 776,30 318,9

Nota: nel 1° quadrimestre 2013 la diminuzione del (-59%) delle emissioni è diretta conseguenza della posticipata ripresa produttiva del 18-03-13.

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3.6 Le emissioni di sostanze lesive per l’ ozono : gas fluorurati Nella tabella seguente si riportano le apparecchiature di refrigerazione e condizionamento contenenti gas fluorurati classificati lesivo per lo strato di ozono ed ad effetto serra.

Inventario impianti contenenti gas fluorurati La quantità di gas è riportata sulla targa inserita dal costruttore dell’apparecchiatura

Tipo di gas Impianto kg di gas fluorurato Potenziale di

emissione( kg CO2)

N. 1 compressore alternativo CARRIER 64 108.800 R22 GWP* 1700 Nr. 3 pompe di calore e climatizzatori vari inferiore a 1 kg cad. 5.100

Nr. 1 compressore vol. CHILLER MACQUAY 96 124.800

Nr. 5 condizionatori quadri elettrici vari da kg 0,250 a kg 1,5 9.750

R134A GWP* 1300

Nr. 1 compressore ermetico rotativo Daikin 120 156.000

Nr. 1 climatizzatore mensa TRANE CXAN200 13 20. 800

Nr. 3 pompe di calore e climatizzatori vari da kg 0,510 a kg 0,700 3.360 R407C

GWP* 1600 Nr. 1 condizionatore uffici* TRANE 5,3 installato a luglio 2010 8.480

R410A GWP* 1890

Nr. 4 pompe di calore e climatizzatori vari da kg 0,630 a kg 1,00 7.560

Nr. 1 cella frigo DORIN

8 installato a luglio 2011 30.000 R404 A GWP* 3750 Nr. 1 essiccatore aria compressa 4 15.000

Totale potenziale di emissione kg CO2 : 489.650 = ton 489,65

Nota: * il GWP (potenziale di riscaldamento globale) definisce per ciascun gas-serra il relativo contributo al riscaldamento globale (effetto-serra) . Per definire l’impatto dei vari gas-serra viene attribuito all’anidride carbonica (CO2) un valore convenzionale di GWP = 1

Emissioni effettive annue espresse in CO2 (ton) eq. 2008-2009-2010-2011-2012

Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012

(ton) CO2 6.090,34 6.011,55 6.488,62 6.303,51 5.418,36

(ton) di rabbocchi (0,000) (0,068) (0,128) (0,032) (0,0275)

(ton) CO2 eq. rabbocchi zero 97,45 198,4 54,4 46,15

ton CO2 equivalenti 6.090,34 6.109,15 6.687,02 6.357,91 5.464,61 +

Emissioni effettive espresse in CO2 (ton) eq. 1° q. 2009-2010-2011-2012-2013

Descrizione 1° q

2009

1° q

2010

1° q

2011

1° q

2012

1° q

2013

(ton) CO2 528,708 650,66 681,58 776,30 318,86

(ton) di rabbocchi (0,015) zero zero zero (0,040)

(ton) CO2 eq. rabbocchi 25,5 zero zero zero 68

ton CO2 equivalenti 554,208 650,66 681,58 776,30 386,86

3.7 Le emissioni sonore Le abitazioni ad est e a sud dello stabilimento risultano classificate, nel Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA), realizzato dal Comune di Orbetello, in aree acustiche differenti e con limiti di zona diversi in relazione alle classi di appartenenza. Nella tabella seguente sono riassunti i valori limite di emissione ed immissione sonora misurati in Leq in dB (A) a cui è soggetto lo stabilimento (Fonte dati: PCCA del Comune di Orbetello)

Abitazione Classe di destinazione d'uso del territorio Limiti di emissione Leq dB (A):

A2 e A3 Classe V-Area prevalentemente industriale Per. diurno 65,0 Per. notturno 55,0

A1 e A4 Classe IV-Area di intensa attività umana Per. diurno 60,0 Per. notturno 50,0

Abitazione Classe di destinazione d'uso del territorio Limiti di immissione Leq dB (A):

A2 e A3 Classe V-Area prevalentemente industriale Per. diurno 70,0 Per. notturno 60,0

A1 e A4 Classe IV-Area di intensa attività umana Per. diurno 65,0 Per. notturno 55,0

.

Nel rispetto del Piano di controllo e monitoraggio, allegato all’A.I.A, lo stabilimento effettua, ogni tre anni, i rilevamenti strumentali durante il periodo di normale attività (mese di Marzo) ed ogni anno durante il periodo di maggiore attività (mesi Luglio ed Agosto) ed è risultato sempre conforme alla Legge quadro sull’inquinamento acustico” e del PCCA del Comune di Orbetello.

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3.8 Gli scarichi idrici L’acqua depurata è costantemente monitorata sia in considerazione del suo riutilizzo che nel rispetto del Piano di Controllo e Monitoraggio, allegato all’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) rilasciata dalla Provincia di Grosseto. Le tabelle seguenti riportano il bilancio idrico, ossia i quantitativi di acqua trattata dall’impianto di depurazione.

a) BILANCIO IDRICO 2008-2009-2010-2011-2012

BILANCIO IDRICO (MC)

2008 2009 2010 2011 2012

Consumi idrici 201.941 175.595 196.160 201.509 154.476

Acqua evaporata dai concentratori 41.239 46.176 43.982 32.083 28.106

Acque meteoriche (valori calcolati fino al 2008 con 616 mm di pioggia/anno, con mm. 1.180/anno nel 2009, 2010 mm. 857/anno e nel 2011 con mm. 312/anno -fonte LAMMACRES (GR)-

18.480 40.774 29.395 10.702 19.098

Sub-totali mc 261.660 262.545 269.537 244.294 201.680

Perdite evaporative da torri di raffreddamento ed utilizzi tecnologici (valori stimati in 25,50 mc/ora e calcolati in base alle ore di funzionamento a regime.)

-24.480 -23.280 -24.480 24.480* 24.480*

Totale acqua scaricata mc. 237.180 239.265 245.057 268.774 226.160

Nota (*) nel bilancio idrico del 2012, le perdite evaporative sono state sommate, in quanto la sezione di rilancio dell’acqua depurata all’impianto di ultrafiltrazione è stata posizionata prima del registratore di portata.

b) BILANCIO IDRICO 1° quadrimestre 2009-2010-2011-2012-2013

BILANCIO IDRICO (MC)

1° quad. 2009

1° quad. 2010

1° quad. 2011

1° quad. 2012

1° quad. 2013

Consumi idrici 26.190 29.975 32.633 36.522 25.464

Acque meteoriche I valori del 1° q. 2013 mm. 355, sono stati determinati dalla media aritmetica dell’ultimo quadriennio (1° q. 20009: mm. 675 - 1° q. 2010:

mm. 434,4 - 1° q. 2011: mm. 207 - 1° q. 2012: mm. 104,2)

20.250 14.886 7.100 3.574 12.177

Totale acqua scaricata mc. 46.440 44.861 39.733 40.096 37.641

Nota: l’acqua evaporata dai concentratori è riferibile solo alla trasformazione del pomodoro fresco, e nel periodo di rilavorazione le perdite evaporative non sono significative.

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3.9 La produzione di rifiuti

La gestione dei rifiuti in stabilimento, avviene nel rispetto della gerarchia sancita dall’ articolo 179 del Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010 che stabilisce i seguenti criteri di priorità :

PREVENZIONE - RIUTILIZZO - RICICLAGGIO-RECUPERO - SMALTIMENTO.

Alla fine del processo produttivo risultano inevitabilmente rifiuti, ma la nostra attenzione è volta a ridurne l'impatto sull'ambiente.

All'interno dello stabilimento si ottimizza il RICICLAGGIO/RECUPERO (raccolta differenziata e destinazione al riutilizzo in agricoltura dei fanghi che derivano dal trattamento delle acque reflue) ed il RIUTILIZZO (scarti di lavorazione delle materie prime)

La lavorazione del pomodoro di per sé non genera rifiuti pericolosi, quelli presenti derivano soprattutto da attività di manutenzione ordinaria e straordinaria su impianti ed attrezzature. I principali rifiuti non pericolosi prodotti dallo stabilimento sono elencati di seguito

PRINCIPALI RIFIUTI NON

PERICOLOSI PRODOTTI

I fanghi da depurazione privati dell’eccesso di acqua mediante centrifughe e filtri-pressa, vengono RIUTILIZZATI in agricoltura (ai sensi della Legge 99/92), in quanto apportano carbonio organico (autorizzazioni rilasciate ad agosto 2011 e a gennaio 2012 dall’Ente Competente).

I rifiuti differenziati derivano dalle attività di confezionamento e di sconfezionamento di prodotti e materiali. Tali rifiuti sono raccolti in modo differenziato per essere destinati al RICICLAGGIO-

RECUPERO.

Gli scarti vari non differenziati sono originati principalmente da sfridi di produzione (scatole non ermetiche, schiacciate, mal conservate, sacchi asettici svuotati, prodotto non conforme, ecc.). Detti rifiuti vengono triturati al fine di recuperare la parte organica (contenuto) mediante l’auto smaltimento presso l’impianto di depurazione dello stabilimento, e di ridurre il volume della parte costituita da imballaggi metallici e di vetro (contenitori).

I rifiuti assimilabili agli urbani vengono SMALTITI attraverso il Servizio Pubblico.

DEPOSITO

TEMPORANEO DEI

RIFIUTI

I rifiuti sono stoccati al di sotto dei limiti temporali e di quantità previsti dalle norme vigenti, in apposite aree segnalate. Ogni tipo di rifiuto è identificato mediante apposita cartellonistica riportante la tipologia, il codice CER (Catalogo Europeo dei rifiuti) e la relativa segnaletica di sicurezza (infiammabile, irritante, corrosivo, tossico, nocivo, ecc.).

La nostra politica di gestione dei rifiuti è volta a RECUPERARE

quanto più possibile, si è posta quindi grande attenzione alla valorizzazione in sottoprodotti da destinare al RIUTILIZZO in altri cicli produttivi agricoli: materiali litoidi provenienti dalle operazioni di grossolana pulizia dei frutti di pomodoro e prodotti zootecnici (bucce e semi) originati dalla spremitura dei frutti. I sottoprodotti vengono ceduti a terzi per essere utilizzati o come mangime in zootecnia (bucce e semi di pomodoro) o come materiali di riporto in terreni agricoli (materiali litoidi o terre da coltivazione).

Nota: lo stabilimento è registrato come produttore di alimenti per il bestiame (mangime) ed è autorizzato al commercio dello stesso (numero di registrazione IT-09-053018-0000019). Le “buccette”, nel rispetto delle norme di sicurezza igienico-sanitaria e di rintracciabilità degli alimenti per animali, vengono direttamente caricate su camion provvisti di vasche a tenuta stagna e trasportate alle aziende agricole che provvedono al loro utilizzo somministrandole al bestiame tal quali o previa maturazione in appositi silos (insilaggio).

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Stabilimento di Albinia

Dichiarazione Ambientale 2013

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3.10 La produzione di rifiuti pericolosi ���� SMALTIMENTO

Le principali tipologie di rifiuti pericolosi sono costituite da olio esausto dei motori, batterie al piombo dei carrelli elevatori, tubi fluorescenti esauriti, solventi organici, ecc. Le tabelle seguenti riportano le quantità di rifiuti pericolosi prodotti, suddivisi per codice CER ed il relativo indicatore

a) Tipologia di rifiuti PERICOLOSI (ton) 2008-2009-2010-2011-2012 (I dati sono ricavati dalla comunicazione annuale della quantità e della qualità dei rifiuti prodotti (MUD)

CER DESCRIZIONE RIFIUTO 2008 2009 2010 2011 2012

020108* Rifiuti agrochimici zero 0,175 0,155 0,08 0,09

130208* Oli per motori, ingranaggi e lubrificazione 0,740 1,250 1,930 1,045 1,110

160601* Batterie al piombo 3,450 0,160 3,270 0,015 0,06

150110* Imballaggi contenenti residui di sost. peric. 0,640 1,000 0,710 1,485 1,050

160213* Apparecchiature fuori uso 0,040 0,090 zero zero 0,035

200121* Tubi fluorescenti contenenti mercurio 0,095 0,071 0,150 0,09 0,11

080312* Scarti di inchiostro 0,020 0,083 0,051 0,03 0,021

150202* Assorbenti materiali filtranti contaminati 0,45 0,520 1,060 0,59 0,85

080111* Pitture e vernici di scarto zero 50 40 0,11 0,051

160104* Veicoli fuori uso zero 0,950 0,950 zero zero

160107* Filtri dell’olio zero 0,035 0,054 zero 0,002

160708* Rifiuti contenenti olio zero 0,550 zero zero 2,3

120112* Cere e grassi zero 0,070 0,028 0,09 0,07

170603* Materiali isolanti zero 0,110 zero zero zero

140602* Miscele di solventi zero 0,280 zero zero zero

160211* Frigoriferi da privati zero zero 0,300 zero zero

160504* Gas in contenitori a pressione zero zero 0,045 0,07 0,01

170303* Catrame di carbone zero zero 0,060 zero 0,01

200123* Apparec. Fuori usi con CFC zero zero 1,800 zero zero

150111* Imb. met. cont. sost. peric. zero zero zero zero 0,11

160303* Rifiuti inor. cont. sost. peric. zero zero zero zero 0,003

Ton di rifiuti PERICOLOSI ���� SMALTIMENTO 5,435 5,394 10,603 3,605 5,882

b) Tipologia di rifiuti PERICOLOSI (ton) 1° quadrimestre 2009-2010-2011-2012-2013 (I dati sono ricavati dal registro di carico/scarico)

CER DESCRIZIONE RIFIUTO 1°q.

2009

1°q.

2010

1°q.

2011

1°q.

2012

1°q.

2013

020108* Rifiuti agrochimici 0,025 0,050 0,030 0,025 0,080

130208* Oli per motori, ingranaggi e lubrificazione 0,380 0,740 0,300 0,360 2,550

160601* Batterie al piombo zero zero 0,015 0,010 0,150

150110* Imballaggi contenenti residui di sost. peric. 0,650 0,300 0,860 0,350 0,590

200121* Tubi fluorescenti contenenti mercurio 0,001 0,020 0,070 0,010 0,020

150202* Assorbenti materiali filtranti contaminati 0,100 0,100 0,090 0,150 0,470

080312* Scarti di inchiostro 0,010 0,010 0,015 0,003 0,218

120112* Cere e grassi zero 0,005 0,080 0,050 0,240

160107* Filtri dell’olio zero 0,005 zero 0,001 zero

160104* Veicoli fuori uso zero 0,950 zero zero zero

170303* Catrame di carbone zero 0,020 zero zero zero

160504* Gas in contenitori a pressione zero zero 0,040 0,010 0,030

080111* Pitture e vernici di scarto zero zero 0,070 0,003 0,080

080112* Pittura indurita zero zero zero zero 0,020

140603* Altri solventi e miscele di solventi zero zero zero zero 0,420

Ton di rifiuti PERICOLOSI ���� SMALTIMENTO 1,166 2,200 1,570 0,972 4,868

Nota: i rifiuti pericolosi prodotti nel 2012 e nel 1° quadrimestre 2013 sono aumentati significativamente rispetto ai medesimi periodi dell’anno precedente per effetto dei danni generati dalla alluvione

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3.11 La produzione rifiuti non pericolosi ���� SMALTIMENTO

Le tabelle seguenti riportano le quantità di rifiuti non pericolosi prodotti dal 2008 al 2012 e nel 1° quadrimestre dal 2009 al 2013, suddivisi per codice CER ed il relativo indicatore di prestazione.

c)Tipologia di rifiuti NON PERICOLOSI (ton) 2008-2009-2010-2011-2012 (I dati sono ricavati dalla comunicazione annuale della quantità e della qualità dei rifiuti prodotti (MUD)

CER DESCRIZIONE RIFIUTO 2008 2009 2010 2011 2012

150106 Imballaggi. In materiali misti 31,870 9,950 24,230 27,960 15,980

170604 Materiali isolanti diversi zero 0,080 1,110 0,401 0,370

200304 200306

Fanghi fosse asettiche e rifiuti della pulizia delle fognature

18,500 58,500 65,120 31,240 75,420

080318 Toner per stampanti zero 0,040 0,041 0,015 0,038

150110 Contenitori vuoti sporchi 0,150 zero zero zero zero

190802 Rifiuti dell’eliminazione della sabbia 41,000 17,000 zero zero zero

160214 Apparecchi fuori uso 0,090 0,100 zero 0,120 0,190

150203 Assorbenti materiali filtranti 0,250 0,290 0,270 0,260 0,132

160304 Rifiuti inorganici non peric. 0,010 zero zero zero zero

160306 Rifiuti organici 0,050 zero zero zero zero

020304 Scarti inutilizzabili per consumo trasf. 177,900 159,170 79,470 95,850 2.549,31

160604 Batterie alcaline zero 0,020 zero zero zero

080410 Adesivi e sigillanti di scarto zero 0,240 0,200 0,045 0,250

160122 Componenti di gomma zero 0,070 0,050 zero zero

120117 Materiale abrasivo di scarto zero 0,045 0,025 0,04 zero

170203 Plastica zero 0,170 18,580 zero zero

160505 Gas in contenitori a pressione zero zero 0,050 zero zero

170904 Altri rifiuti da attività demoliz. zero zero 0,090 zero zero

120101 Limatura e truc. Ferrosi zero zero 0,340 zero zero

Ton di rifiuti NON PER.���� SMALTIMENTO 269,820 245,675 189,576 155,931 2641,69

d) Tipologia di rifiuti NON PERICOLOSI (ton) 1° q. -2009-2010-2011-2012-2013 (I dati sono ricavati dal registro di carico/scarico)

CER DESCRIZIONE RIFIUTO 1° q.

2009

1° q.

2010

1° q.

2011

1°q.

2012

1°q.

2013

150106 Imballaggi in materiali misti zero 10,620 11,380 8,600 263,98

170604 Materiali isolanti diversi 0,050 0,020 0,100 zero 0,29

200304 200306

Fanghi fosse asettiche e rifiuti pulizia delle fognature

7,000 36,120 9,000 4,140 10,980

080318 Toner per stampanti 0,015 0,010 0,010 0,002 0,035

150203 Assorbenti materiali filtranti zero 0,050 0,160 0,002 175,61

160604 Batterie alcaline 0,020 zero zero zero zero

160304 Rifiuti inorganici non pericolosi zero zero zero zero zero

160306 Rifiuti organici zero zero zero zero 0,615

020304 Scarti inutilizzabili per consumo trasf 24,920 zero 25,780 zero 1854,26

160214 Apparecchi fuori uso zero 0,120 0,080 0,050 zero

160103 Penumatici fuori uso zero 0,050 zero zero zero

080410 Adesivi e sigillanti di scarto zero 0,150 0,045 zero 8,500

160505 Gas in contenitori a pressione zero 0,050 zero zero zero

150110 Contenitori vuoti sporchi zero zero zero zero 0,015

190905 Resine scambio ionico zero zero zero zero 9,780

Ton di rifiuti NON PER. ���� SMALTIMENTO 32,005 47,190 46,555 12,794 2324,065

Nota: anche per i rifiuti non pericolosi il forte incremento è la diretta conseguenza dell’alluvione.

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3.12 La produzione rifiuti non pericolosi ���� RECUPERO

I rifiuti non pericolosi destinati al RECUPERO/RICICLAGGIO provengono dalla raccolta differenziata interna, dalla manutenzione ordinaria e straordinaria, dalla ristrutturazione e/o edificazione di fabbricati ed estrazione dei fanghi di depurazione riutilizzabili in agricoltura come ammendante per il terreno. L’estrazione dei fanghi biologici dura circa 40-50 giorni all’anno ed è in relazione all’estensione della superficie autorizzata.

e) Tipologia di rifiuti NON PERICOLOSI (ton) 2008-2009-2010-2011-2012

(I dati sono ricavati dalla comunicazione annuale della quantità e della qualità dei rifiuti prodotti (MUD)

CER DESCRIZIONE RIFIUTO 2008 2009 2010 2011 2012

020305 Fanghi biologici 1.299,000 764,000 610,000 220,000 360,000

120101 Limatura e trucioli ferrosi zero zero zero 1,250 0,030

150101 Carta e cartone 88,160 77,320 53,500 69,300 126,500

150102 Imballaggi di plastica 24,660 58,100 90,510 63,310 79,640

150104 Imballaggi metallici 7,680 12,240 10,360 11,780 8,780

200102 Rottami di vetro 12.280 5,660 25,040 16,100 15,980

170405 Ferro ed acciaio 57,160 70,320 104,720 56,460 41,500

170904 Misti costruzione e demoliz. zero zero zero zero zero

170203 Plastica a basso peso sp. 3,080 zero zero zero 9,560

170407 Metalli misti zero zero zero zero zero

160103 Penumatici fuori uso zero 0,035 0,050 zero zero

160214 Apparecchiature fuori uso zero zero 0,570 zero zero

170401 Rottami di rame zero zero 0,080 0,15 1,090

170411 Cavo di rame zero zero zero 0,10 zero

200125 Oli e grassi commestibili zero zero zero zero 1,150

020304 Scarti inutil. consumo zero zero zero zero 3.374,58

Ton di rifiuti NON PER���� RECUPERO 1.492,020 987,675 894,830 438,45 4.018,81

Nota: Nonostante il grande disagio provocato dall’alluvione che ha incrementato in modo esponenziale la produzione dei rifiuti l’azienda ha applicato le procedure di differenziazione favorendone la destinazione verso il recupero.

f) Tipologia di rifiuti NON PERICOLOSI (ton)1° q. 2009-2010-2011-2012-2013

(I dati sono ricavati dal registro di carico/scarico)

CER DESCRIZIONE RIFIUTO 1° q.

2009

1° q.

2010

1° q.

2011

1° q.

2012

1° q.

2013

020305 Fanghi biologici 4,000 20,000 zero zero zero

150101 Carta e cartone 21,640 6,500 11,800 7,900 103,200

150102 Imballaggi di plastica 22,160 14,580 9,240 32,240 35,950

150104 Imballaggi metallici zero zero zero 2,940 81,960

200102 Rottami di vetro zero 7,040 zero 8,040 226,060

170405 Ferro ed acciaio 13,800 19,390 20,460 18,200 zero

120101 Limatura di metalli ferrosi zero zero 0,350 zero zero

020304 Scarti inutil. consumo zero zero zero zero 191,500

150103 Imballaggi in legno zero zero zero zero 345,100

Ton di rifiuti NON PER���� RECUPERO 61,600 67,510 41,850 69,320 983,770

Nota : gli incrementi del primo quadrimestre sono conseguenti all’evento alluvionale come sopra descritto.

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4. Aspetti ed impatti ambientali

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4.1 Il Sistema di Gestione Ambientale (S.G.A.)- principali attività Identificazione degli aspetti ambientali diretti, indiretti e significatività, definizioni:

per aspetti ambientali “diretti” si intendono gli aspetti derivanti esclusivamente dalla propria attività e sui quali lo stabilimento ha un controllo di gestione diretto;

per aspetti ambientali “indiretti” si intendono gli aspetti che possono derivare dall’interazione della propria attività con terzi (soci fornitori e clienti) ma sui quali lo stabilimento non esercita un controllo gestionale;

per “significatività” si intende un aspetto ambientale che ha, o può avere, un impatto ambientale significativo.

L’identificazione degli aspetti ambientali diretti ed indiretti è stata valutata attraverso un’attenta analisi ambientale e, mediante l’applicazione di criteri oggettivi, ne è stata valutata la significatività. Il processo di identificazione degli aspetti ed impatti ambientali è un processo continuo che viene svolto e riesaminato periodicamente in relazione a modifiche dei processi, servizi o prodotti, ecc.

Valutazione andamento annuale delle prestazioni ambientali

Per la valutazione dell’andamento delle prestazioni ambientali sia nel 2012 che per il 1° quadrimestre 2013 , si è convenuto di riportare una commento in quanto i risultati sono influenzati dall’evento alluvionale.

Sorveglianza, misurazioni ambientali e Piano di Controllo e Monitoraggio (P.C.M.)

Nel marzo 2008, l’Ente Competente ha rilasciato allo stabilimento l’ Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) con allegato il Piano di Controllo e Monitoraggio (P.C.M.) che si integra perfettamente con il “Piano di sorveglianza e misurazioni ambientali” redatto dallo Stabilimento. Il P.C.M. oltre a stabilire le matrici ambientali da controllare (scarichi idrici, emissioni in atmosfera, emissioni sonore e rifiuti), determina la frequenza ed i criteri per il monitoraggio degli indicatori di prestazione ambientale che dovranno essere confrontati con gli indicatori specifici di settore riportati nelle Linee Guida per l’individuazione delle Migliori Tecniche Disponibili in materia di industria alimentare edizione del 22 marzo 2005, aggiornata al Decreto Ministeriale del 01.10.2008.

Verifiche ispettive interne e riesame del Sistema

Il funzionamento, l’idoneità e l’efficacia del Sistema di Gestione Ambientale sono garantite da verifiche ispettive interne pianificate e programmate, dall’ analisi) dei risultati raggiunti e di interventi mirati nel caso in cui si riscontrino scostamenti dai valori previsti.

Gli aspetti ambientali “ diretti”

Lo stabilimento ha attuato un’analisi ambientale iniziale di tutto il proprio processo produttivo e delle diverse attività che in esso si svolgono, al fine di individuare tutti gli aspetti ambientali ed i relativi impatti. Sono stai analizzati i seguenti aspetti ambientali diretti e valutata la loro significatività secondo i criteri di seguito descritti:

materie prime e prodotti risorse idriche risorse energetiche emissioni in atmosfera di ossidi di azoto emissioni in atmosfera di anidride carbonica emissioni in atmosfera di gas ad effetto serra emissioni sonore scarichi Idrici produzione rifiuti amianto contaminazione del suolo effetti sulla biodiversità impatto visivo rischio incendio odori

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4.2 Analisi di alcuni aspetti ambientali Gli aspetti ambientali relativi ai consumi di materiali prodotti , idrici , elettrici ecc , sono stati ampiamente descritti precedentemente. Nella attuale sezione descriviamo altri aspetti ambientali quali :amianto, contaminazione del suolo ed effetti sulla biodiversità. Amianto

Le coperture in amianto dei magazzini adiacenti ai reparti produttivi, ad Aprile 2012 sono stati bonificati per l’installazione dei pannelli fotovoltaici. La bonifica ha riguardato mq.10.000 ca. Le uniche coperture in cemento-amianto rimaste sono quelle dei magazzini situati nell’area denominata ex-Fimet (ca. mq. 2000), utilizzati saltuariamente per lo stoccaggio di materiali. Al fine di verificare lo stato di conservazione di dette coperture lo stabilimento ha incaricato una ditta esterna per il monitoraggio sul rilascio di fibre potenzialmente pericolose nell’ambiente circostante. Si riportano le conclusioni del monitoraggio effettuato a febbraio 2013: in base alle prove eseguite e ai risultati ottenuti, le coperture sottoposte a verifica sono state giudicate complessivamente discrete ed i valori di concentrazione di fibre e polveri di amianto rientrano nel valore limite.

Contaminazione del suolo

In azienda non sono presenti serbatoi interrati. L’impianto di depurazione è costituito da n. 5 vasche parzialmente interrate (vasche di equalizzazione, ossidazione, accumulo fanghi, sedimentazione finale e disinfezione) sottoposte a controllo visivo periodico. Le sostanze chimiche sono stoccate o in soppalchi in cemento armato o in luoghi coperti e pavimentati. I depositi di tali sostanze sono dotati di bacini di contenimento, di pompe rotative e pneumatiche di travaso e di materiale assorbente (sabbia inerte) in caso di sversamenti accidentali. L’alluvione ha provocato lo sversamento di oli minerali e gasolio prontamente assorbiti ed aspirati dallo “spurgo” come rifiuti contenenti olio

Rischio incendio Lo stabilimento, ha rinnovato il Certificato Prevenzione Incendi (valido fino al 01/03/2018), dispone di un piano che integra i comportamenti da tenere sia in caso di emergenza ambientale e di sicurezza dei lavoratori.

Effetti sulla bio diversità

La Regione Toscana acquisito il lavoro iniziato nella primavera del 2008 e svolto nell’ambito della Convenzione con il WWF Italia, ha definito il Piano Ambientale ed Energetico Regionale (PAER) parte “Aree protette e biodiversità” 2013-2015. Oltre agli obiettivi in esso presenti, sono stati affrontati da ARPAT temi legati a “Energia e cambiamenti climatici”, “Natura e biodiversità”, “Ambiente, salute e qualità della vita”, “Uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti. Azioni svolte dallo stabilimento a tutela della biodiversità: la Maremma Tosco-Laziale, individuata da WWF Italia come una delle 36 aree prioritarie, coincide con l’area di coltivazione del pomodoro da industria conferito allo stabilimento. Al fine di salvaguardare la biodiversità gli agricoltori conferenti coltivano i loro appezzamenti nel rispetto delle buone pratiche agricole e delle indicazioni fornite da Conserve Italia sulla scelta e diversificazione delle varietà di pomodoro tra quelle più idonee all’ambiente ed al clima della zona e non OGM; sull’ utilizzo della tecnica di fertirrigazione che consente un impiego minore e localizzato di nutrienti minerali e di acqua di irrigazione; sulle pratiche agronomiche di difesa fitopatologia dettate dal Disciplinare della Regione Toscana per la riduzione dell’uso di concimi, fitofarmaci ed altri prodotti di sintesi chimica ed infine sull’adesione al Sistema certificato di produzione a lotta integrata che contribuisce a rispettare ed a rafforzare l’agro-biodiversità. Lo stabilimento inoltre, utilizzando il cloro come agente sanificante delle acque di scarico, adotta una tecnica di declorazione per ridurne gli effetti dannosi sulla flora e fauna acquatica presente nel corpo ricettore.

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4.3 Valutazione della significatività degli aspetti ambientali diretti Per la valutazione della significatività sono stati individuati 4 criteri rispetto ai quali esprimere le singole valutazioni in condizioni normali, anomale e di emergenza. C1 - Criterio legislativo: tiene conto del rispetto di leggi, Regolamenti Regionali, Nazionali, Comunitari, prescrizioni delle autorità locali, norme e regolamenti tecnici sottoscritti dall'azienda. Valutazione: SI se è presente un obbligo di legge da rispettare o un’autorizzazione C2 - Importanza per i “portatori di interesse” tale aspetto viene valutato in relazione alla sensibilità espressa o implicita delle parti interessate interne o esterne all'azienda (dipendenti, clienti, cittadinanza, Enti pubblici, associazioni private… ecc). Valutazione: SI se sono presenti contestazioni/lamentele/richieste esplicite delle parti interessate o se l’aspetto è ritenuto importante per l’azienda o vi è intenzione di fare degli investimenti. C3 - Potenziale di danno ambientale: pericolosità e/o tossicità degli impatti generati dall'aspetto considerato, quali: emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti…. ecc. Valutazione: SI se l’aspetto genera: consumi elevati, se i consumi sono aumentati sensibilmente rispetto al precedente periodo osservato, se un potenziale incidente può generare un inquinamento significativo di sostanze pericolose dell’ambiente circostante. C4 – Fragilità dell’ambiente locale, regionale o globale tale aspetto tiene conto delle aree sensibili da un punto di vista ambientale nell’intorno dell’azienda Valutazione: SI se nel raggio di 5 km. è presente un parco naturale o un’area protetta; se in prossimità dell’azienda sono presenti scuole, ospedali, o altri elementi sensibili e l’azienda emette: rumore vibrazioni, odori polveri, impatto visivo; in caso di incidente ambientale possono esservi effetti negativi sulla biodiversità. SIGNIFICATIVITA’: l’aspetto diretto è significativo se viene attribuito almeno un “ SI “

4.4 Esito della valutazione degli aspetti ambientali “diretti” Sono risultati SIGNIFICATIVI :

Aspetto ambientale

Processi correlati Impatto ambientale

Risorse idriche

Produzione, rilavorazione, produzione di vapore, lavaggio impianti ed attrezzature, servizi al personale ecc.

Impoverimento risorse idriche

Consumi energetici Impianti ed attrezzature di produzione.

Consumo di risorse non rinnovabili ed emissione di gas serra

Scarichi idrici Impianto di depurazione Inquinamento dei corsi d’acqua superficiali e del mare

Emissioni in atmosfera Impianti termici Inquinamento atmosferico locale

ed emissione gas serra Emissioni sonore Impianti collocati all’esterno Inquinamento acustico

Rifiuti Impianto di depurazione, manutenzione, produzione, ecc. Smaltimento rifiuti pericolosi

Amianto Manutenzione coperture in eternit Rilascio di fibre e smaltimento di sostanze pericolose

Materiali e prodotti

Trattamento acque potabili (primarie), di caldaia, di raffreddamento, reflue, lavaggio e sanificazione impianti

Sversamenti accidentali di sostanze pericolose

Nota: l’alluvione del 12/11/2012 non ha generato aspetti diretti significativi.

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4.5 Gli aspetti ambientali “ indiretti”

Lo Stabilimento ha identificato i seguenti aspetti ambientali indiretti: aspetti ambientali connessi all’attività dei produttori, prestazioni ambientali e comportamenti ambientali di fornitori di beni e servizi, questioni legate al prodotto.

Aspetti ambientali connessi all’attività dei produttori

Le Cooperative socie si impegnano a coltivare le varietà di semi (no OGM) scelte da Conserve Italia ed a conferire le quantità di pomodoro programmate annualmente, nel completo rispetto dei Disciplinari di Produzione Integrata e di Produzione da Agricoltura Biologica. Conserve Italia, consapevole che la difesa delle piante da organismi patogeni è una fonte di rischio per l’ambiente, per gli agricoltori che effettuano i trattamenti fitosanitari e per i consumatori, ha attivato, nello stabilimento di Albinia e presso gli altri stabilimenti del Gruppo: un Sistema di Produzione Integrata un Sistema di Produzione da Agricoltura Biologica che prevedono un controllo totale della filiera dal campo allo scaffale.

Prestazioni e comportamenti ambientali di fornitori di beni e servizi

Ai fornitori coinvolti nelle attività individuate come significative, vengono comunicate le istruzioni operative di loro pertinenza, affinché si conformino ai requisiti richiesti dall’azienda.

Questioni legate al prodotto

Conserve Italia è sempre stata attenta alle relazioni che intercorrono tra l’ambiente in cui vengono prodotte le materie prime agricole e l’attività produttiva; da qui è maturata una mentalità di sviluppo eco-compatibile, conscia del fatto che un buon prodotto va realizzato nel pieno rispetto della natura e delle sue risorse. In nome di questa politica Conserve Italia inserisce nelle proprie etichette icone volte a sensibilizzare il cliente verso una più consapevole tutela dell’ambiente, come ad esempio i simboli: “non disperdere nell’ambiente”, - “punto verde” (simbolo che attesta l’adesione dell’azienda al Consorzio Nazionale di recupero degli imballaggi) - “100% da energia verde” (simbolo di impiego di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili che è indicato sulle etichette dei prodotti Valfrutta, un marchio da sempre espressione di naturalità).

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4.6 Aspetti ambientai indiretti generati dalla alluvione Risorse idriche

Maggiori consumi per lavaggio e pulizia di ambienti impianti e attrezzature

Emissioni in atmosfera di assido di azoto

Il fermo produzione non ha generato impatti.

Emissioni in atmosfera di anidride carbonica

Sono stati attivati i gruppi elettrogeni alimentati a gasolio per illuminare gli ambienti di lavoro, riscaldare gli uffici e per utilizzare gli utensili durante la manutenzione straordinaria.. Il loro contributo emissivo è risultato poco significative in regime de minimis.

Scarichi idrici

Il fermo produzione non ha generato impatti.

Emissioni sonore

Nessun impatto derivante dall’evento nonostante l’utilizzo nei primi giorni di mezzi pesanti come bobcat, scavatori ecc

Rifiuti

L’alluvione ha generato i seguenti rifiuti: - scarti di prodotto CER 020304 (ca ton 8.000),

- scarti di imballaggi metallici, di vetro, di plastica, di carta e cartone alluvionati e differenziati destinati al recupero;

- materiali sporchi di olio CER 160708*(la forza dell’acqua ha causato capovolgimenti e conseguenti sversamenti di lubrificanti e gasolio da autotrazione),

- fanghi fosse asettiche e rifiuti per pulizia fognature

Materiali e prodotti

Sversamenti accidentali di sostanze pericolose

4.7 Valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti

Per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti sono stati considerati: il grado di controllo che lo stabilimento può esercitare, l’importanza che l’attività ha per lo stabilimento L’aspetto indiretto è significativo: se il grado di controllo è presente e l’ importanza è rilevante.

4.8 Esito valutazione aspetti ambientali indiretti sono SIGNIFICATIVI

ASPETTO AMBIENTALE INDIRETTO IMPATTO AMBIENTALE Attività dei produttori per l’utilizzo dei

fitofarmaci Rilascio di sostanze pericolose sull’ecosistema

Attività dei produttori per la tutela e la conservazione dell’ agro-biodiversità

Perdita della agro-biodiversità

Attività dei fornitori di servizio (assistenza di impianti di condizionamento e frigoriferi)

Rilascio di sostanze classificate lesive per lo

strato di ozono e ad effetto serra

Rifiuti generati dall’alluvione Smaltimento abnorme di rifiuti

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5. Indicatori di Prestazione

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5.1 Identificazione degli indicatori di prestazione ambientale Per una corretta interpretazione degli indicatori , è necessario fare una premessa, l’alluvione del 12-11-2012 ha influenzato in modo rilevante la loro determinazione , infatti:

1. l’attività di produzione è stata interrotta nel Novembre 2012 e ripresa in Marzo 2013 con evidenti perdite di produttività e di economia di scala

2. l’anomala produzione di rifiuti e conseguente attività di ripristino del sito hanno generato forti aumenti di consumi energetici e idrici non attinenti alla attività di produzione dello stabilimento

La combinazione sinergica di questi due fattori ha inevitabilmente determinato un peggioramento degli indicatori di prestazione Gli indicatori di prestazione permettono di valutare l’andamento nel tempo, comparando un anno all’altro, di effettuare un confronto con gli indicatori specifici di settore e di confrontare le prestazioni rispetto agli obblighi regolamentari. Considerando i fattori di variabilità tipici delle aziende che trasformano pomodoro (come ad esempio quantità di materia prima agricola trasformata, tipologie di produzione, di prodotto, di formato, di confezione, andamento climatico, di mercato ecc.), si è ritenuto definire:

� indicatore di prestazione: il rapporto tra il consumo/impatto riferito ad un periodo (anno e/o 1° quadrimestre) ed i volumi produttivi, espressi in ton, ottenuti o dall’ATTIVITÀ DI PRODUZIONE (lavorazione diretta del pomodoro fresco e rilavorazione ), o dall’ATTIVITÀ DI STABILIMENTO (ATTIVITÀ DI PRODUZIONE più attività di etichettamento/confezionamento).

Nota: la suddivisione in ATTIVITÀ DI PRODUZIONE e in ATTIVITÀ DI STABILIMENTO si rende necessaria poiché alcuni consumi/impatti riguardano prevalentemente l’ ATTIVITÀ DI PRODUZIONE (esempio consumi di acqua, consumi di energia termica, emissioni di ossido di azoto ecc.) altri, invece, sono riferiti all’ ATTIVITÀ DI STABILIMENTO (come ad esempio consumi di energia elettrica, produzione di rifiuti, emissioni di gas ad effetto serra ecc.).

5.2 Indicatore di prestazione: efficienza dei materiali Ton di materie prime ed accessorie/ton ATTIVITA’ DI STABILIMENTO 2008-2009-2010-2011-2012

MATERIALI E PRODOTTI 2008 2009 2010 2011 2012

Ton di mat. prime 9.233,2 8.616,305 8.949,037 10.291,89 9.068,298

Ton di mat. accessorie 828,880 819,825 693,646 656,26 695,602

Ton di mat. prime ed accessorie 10.062,04 9.436,13 9.642,68 10.948,2 9.763,9

Ton ATTIVITA’ DI STAB. 72.197 67.380 71.541 79.867 72.204

Indicatore ton /ton ATT. DI STAB. 0,139 0,140 0,135 0,137 0,135 Ton di materie prime ed accessorie/ton ATTIVITA’ DI STABILIMENTO 1° q. 2009-2010-2011-2012-2013

MATERIALI E PRODOTTI 1°q. 2009 1°q. 2010 1°q. 2011 1°q. 2012 1°q. 2013

Ton di mat. prime 2.509,98 2.367,72 2.311,68 2.532,35 1.311,63

Ton di mat. accessorie 58,72 59,957 29,016 17,50 20,129

Ton di mat. prime ed accessorie 2.568,70 2.427,68 2.340,7 2.549,85 1331,76

Ton ATTIVITA’ DI STAB. 14.638 16.636 15.872 16.958 6.975

Indicatore ton /ton ATT. DI STAB. 0,175 0,146 0,147 0,150 0,191 Note: la variabilità degli indicatori di prestazione è collegata, come già sottolineato, a diversi fattori, alcuni difficilmente prevedibili, variabili di anno in anno e che comportano maggiori o minori consumi di materie prime ed accessorie come ad esempio:

• per le materie prime: variabilità dei programmi di produzione, di rilavorazione e di confezionamento pianificati in base alle esigenze di mercato;

• per le materie prime accessorie: carico organico delle acque da depurare, i fermi di produzione non programmati con necessità di lavaggi straordinari, ecc.

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5.3 Indicatori di prestazione: consumi idrici ed energetici

Consumi idrici mc/ton ATTIVITA’ DI

PRODUZIONE 2008-2009-2010-2011-

2012

mc/ton ATTIVITA’ DI PRODUZIONE - 2008-2009-2010-2011-2012 Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012

mc totali 201.941 175.595 196.160 201.509 154.476

Ton attività di prod 39.634 39.637 38.065 45.031 41.493

INDICATORE mc/ton 5,10 4,4 5,15 4,47 3,72

Note: dai risultati del 2012 si osserva un miglioramento dell’indicatore di efficienza nonostante l’interruzione della produzione il 12-11-12 causa alluvione

Consumi idrici

mc/ton ATTIVITA’ DI PRODUZIONE

1° quadrimestre

2009-2010-2011-2012-2013

mc/ton ATTIVITA’ DI PRODUZIONE - 1° quad. 2009-2010-2011-2012-2013

Descrizione 1°q. 2009 1°q. 2010 1°q. 2011 1°q. 2012 1°q. 2013

mc totali 26.190 29.975 32.633 36.522 25.464

Ton attività di prod. 5.252 5.008 4.780 5.283 2.540

INDICATORE mc/ton 5,0 5,98 6,83 6,91 10,03

Note: l’indicatore di prestazione consumi idrici nel primo quadrimestre 2013 risulta superiore rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente per effetto dei danni causati dall’alluvione che hanno richiesto ingenti quantità di acqua per la pulizia di piazzali, attrezzature e impianti .

EFFICIENZA ENERGETICA

MWh /ton ATTIVITA’ DI STABILIMENTO

2008-2009-2010-2011-2012

MWh /ton ATTIVITA’ DI STABILIMENTO 2008-2009-2010-2011-2012 Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012

MWh energia elettrica 5.915,05 5.634,91

5.894,08

5.989,19

5.109,61

MWh metano 32.598 32.592 35.258 34.168 29.370 Ton ATTIVITA’ DI STAB. 72.197 67.380 71.541 79.867 72.204

INDICATORE MWh /ton 0,53 0,57 0,58 0,50 0,48 Note : dai risultati del 2012 si osserva un miglioramento dell’indicatore di efficienza nonostante l’interruzione della produzione il 12-11-12 causa alluvione

EFFICIENZA ENERGETICA

MWh /ton ATTIVITA’ DI STABILIMENTO

1° q. 2009-2010-2011-

2012-2013

MWh /ton ATTIVITA’ DI STABILIMENTO 1° q. 2009-2010-2011-2012-2013

Descrizione 1° q. 2009

1° q. 2010

1° q. 2011

1° q. 2012

1° q.

2013

MWh energia elettrica 791, 22 976,10 974,02 950,47 431,249

MWh metano 2.783 3.536 3.704 4.208 1.729 Ton ATTIVITA’ DI STAB. 14.638 16.636 15.872 16.958 6.975 INDICATORE MWh /ton 0,24 0,27 0,29 0,30 0,31

Note: l’indicatore di prestazione nel primo quadrimestre 2013 risulta peggiorato rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente per effetto dei danni causati dall’alluvione che ha impedito il normale svolgimento delle attività dello stabilimento.

ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

MWh 100% Energia rinn./ ton Valfrutta

(Dati ricavati dai documenti

certificati dal CESI)

Energia 100% rinnovabile (MWh) 2009-2010-2011-2012 Descrizione 2009 2010 2011 2012

MWh energia el.(*) 5.431,16 5.718,76 5.787,012 3.022,129

Energia rinnovabile (MWh) 2.502,13 1.650,00 1.657,875 1.217,619 % Energia rinnovabile 46,07 28,85 28,65 24,37 Spedito totale (ton) 14.485,73 22.020,2 18.010,5 12.401,03 Spedito Valfrutta (ton) 6.672,98 6.231,92 5.259,04 3.022,13 % Spedito Valfrutta 46,07 28,30 29,20 24,30 INDICATORE MWh /ton 0,37 0,26 0,32 0,40 Note: i campi eolici, coprono il fabbisogno di energia elettrica per la produzione a marchio Valfrutta. L’indicatore nel 2012 è migliorato grazie all’aumento di “spedito Valfrutta” dallo stabilimento di Albinia.

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5.4 Indicatori di prestazione per le emissioni in atmosfera: ossidi di azoto

Indicatore di prestazione: kg NOx/ton attività di

produzione 2008-2009-2010-

2011-2012

Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012

Kg/anno NOx 5.500 3.353 5.020 4.620 3807 ton ATTIVITA’ DI PR. 39.634 39.637 38.065 45.031 41.493

INDICATORE kg. NOx/ton

0,139 0,085 0,132 0,103 0,092

Nota: nel 2012 l’indicatore , si riferisce ai primi 10 mesi e ha migliorato del (+10,7%)

Indicatore di prestazione kg. NOx/ton attività di

produzione 1° quad. 2008-

2009-2010-2011-2012

Descrizione 1°q. 2009

1° q. 2010

1° q. 2011

1° q. 2012

1° q. 2013

Kg/anno NOx 729 507 443 582 82 ton ATTIVITA’ DI PR. 5.252 5.008 4.780 5.283 2.540 INDICATORE kg. NOx/ton

0,139 0,101 0,093 0,110 0,032

Note: nel 1° quadrimestre 2013 la diminuzione del (- 70,9%), è diretta conseguenza della posticipata ripresa produttiva del 18-03-13

5.5 Indicatori di prestazione: per le emissioni di gas ad effetto serra

Indicatore di prestazione:

Ton di CO2 / ton ATTIVITÀ DI

STABILIMENTO

2008-2009-2010-2011-2012

Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012 ton di CO2 emesse

6.090,3 6.011,5 6.488,6 6.303,5 5.418,4

ton ATTIVITA’ DI STAB. 72.197 67.380 71.541 79.867 72.204 INDICATORE Ton di CO2/ ton

0,084 0,089 0,091 0,079 0,075

Note: nel 2012 l’indicatore è diminuito del (- 5,1%) rispetto al 2011

Indicatore di prestazione:

Ton di CO2 / ton ATTIVITÀ DI

STABILIMENTO 1° q. 2009-2010-2011-2012-2013

Descrizione 1° q. 2009

1°q. 2010

1°q. 2011

1 q. 2012

1°q. 2013

ton di CO2 emesse 528,70 650,66 681,58 776,30 318,9 ton ATTIVITA’ DI STAB. 14.638 16.636 15.872 16.958 6.975 INDICATORE Ton di CO2/ ton 0,036 0,039 0,043 0,045 0,045

Note: l’indicatore nel 1° quadrimestre 2013 è il lena al periodo precedente.

5.6 Indicatori di prestazione: emissioni di sostanze lesive per l’ozono

Lo stabilimento è autorizzato dal Ministero dell’Ambiente ad emettere gas ad effetto serra

Indicatore di prestazione:

Ton CO2 eq./ton ATTIVITÀ DI

STABILIMENTO

2008-2009-2010-2011-2012

Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012 Ton CO2 eq. 6.090,34 6.109,15 6.687,02 6.357,91 5.464,61 Ton ATTIVITA’ DI STAB.

72.197 67.380 71.475 79.867 72.204

CO2 (ton) eq./ton 0,084 0,091 0,093 0,080 0,076 Note: nel 2012 l’indicatore è diminuito del (- 5%) rispetto al 2011

Ton CO2 eq./ton ATTIVITÀ DI

STABILIMENTO 1° q. 2009-2010-2011-2012-2013

Descrizione 1°q. 2009

1°q. 2010

1°q. 2011

1°q. 2012

1°q. 2013

Ton CO2 eq. 554,208 650,66 681,58 776,30 386,86 Ton ATTIVITA’ DI STAB.

14.638 16.636 15.872 16.958 6.975

CO2 (ton) eq./ton 0,038 0,039 0,043 0,045 0,055

Note: nel 1° q. 2013 l’indicatore ha subito un aumento (+ 22,2%) per effetto dei rabbocchi

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5.7 Indicatore di prestazione :Rifiuti Premessa: i dati sono ricavati dalla comunicazione annuale della quantità e della qualità dei rifiuti prodotti

(MUD) e dal registro di carico e scarico

a) Tipologia di rifiuti PERICOLOSI (ton) 2008-2009-2010-2011-2012 e 1° quadrimestre 2009-2010-2011-2012-2013

DESCRIZIONE RIFIUTO 2008 2009 2010 2011 2012 Ton di rifiuti PERICOLOSI ���� SMALTIMENTO 5,435 5,394 10,603 3,605 5,882 Indicatore: ton rifiuti peric./ton attivita’ di stab. 0,00008 0,00008 0,00025 0,00004 0,00008

DESCRIZIONE RIFIUTO 1°q. 2009 1°q. 2010 1°q. 2011 1°q. 2012 1°q. 2013

Ton di rifiuti PERICOLOSI ���� SMALTIMENTO 1,166 2,200 1,570 0,972 4,868 Indicatore: ton rifiuti peric./ton attivita’ di stab. 0,00008 0,00013 0,00010 0,00006 0,0007

b) Tipologia di rifiuti NON PERICOLOSI (ton) 2008-2009-2010-2011-2012 e 1° quadrimestre 2009-2010-2011-2012-2013

DESCRIZIONE RIFIUTO 2008 2009 2010 2011 2012 Ton di rifiuti NON PER.���� SMALTIM. 269,820 245,675 189,576 155,931 2641,69 Indicatore: ton/ton attivita’ di stab. 0,0037 0,0036 0,0026 0,0019 0,036

DESCRIZIONE RIFIUTO 1° q. 2009 1° q. 2010 1° q. 2011 1°q. 2012 1°q. 2013

Ton di rifiuti NON PER.���� SMALTIM. 32,005 47,190 46,555 12,794 2324,065 Indicatore: ton/ton attivita’ di stab. 0,0022 0,0028 0,0029 0,0007 0,032

Nota : sia dai risultati del 2012 che del 1° quadrimestre 2013 si osserva un netto peggioramento dell’indicatore di efficienza causa alluvione

c) Tipologia di rifiuti NON PERICOLOSI (ton) 2008-2009-2010-2011-2012 e 1° quadrimestre 2009-2010-2011-2012-2013

DESCRIZIONE RIFIUTO 2008 2009 2010 2011 2012 Ton di rifiuti NON PER���� RECUPERO 1.492,020 987,675 894,830 438,45 4.018,81 Indicatore: ton /ton attivita’ di stab. 0,020 0,015 0,013 0,005 0,056

DESCRIZIONE RIFIUTO 1° q. 2009

1° q. 2010 1° q. 2011

1° q. 2012

1° q. 2013

Ton di rifiuti NON PER���� RECUPERO 61,600 67,510 41,850 69,320 983,770

Indicatore: ton /ton attivita’ di stab. 0,0042 0,0040 0,0026 0,0041 0,0136

d) % RIFIUTI ���� RECUPERO/TOTALE RIFIUTI PRODOTTI 2008-2009-2010-2011-2012

Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012 Totale rifiuti ton 1.767,27 1.238,74 1.095,0 597.986 6.666,38 Ton ���� RECUPERO-RICIC. 1.492,02 987,67 894,83 438.450 4.018,81 % ���� RECUPERO 84,42 79,73 81,72 73,32 60,3 Nota: nel calcolo non sono considerati i sottoprodotti(bucce di pomodoro e materiali litoidi )

e) RIFIUTI E SOTTOPRODOTTI (ton) ���� RECUPERO/RICICLAGGIO /RIUTILIZZO (Dati ricavati dal MUD e dai documenti di vendita dei sottoprodotti)

Descrizione 2008 2009 2010 2011 2012 Ton di rifiuti 1.767,27 1238,74 1.095,0 597,986 6.666,382

Ton di sottoprodotti 1.965,91 3.664,66 5.239,38 3.993,5 3.297,72 Ton di rifiuti e sottoprodotti 3.733,18 4.903,40 6.334,38 4.591,50 9.964,102 Ton ����RECUPERO/RIUTILIZZO 3.457,93 4.652,34 6.134,21 4.432 7.316,81 % ���� RECUPERO/RIUTILIZZO 92,63 94,88 96,84 96,53 73,43

f) RIFIUTI PRODOTTI (ton) ed indicatore di prestazione Descrizione 1°q. 2009 1°q. 2010 1°q. 2011 1°q. 2012 1°q. 2013

Totale ton di rifiuti prodotti 94,771 116,9 89,975 83,086 3312,70 % Recupero/ ton rifiuti prodotti 65,0 57,8 46,5 83,4 29,7 INDICATORE ton/ton ATT. DI STAB. 0,0064 0,0069 0,0056 0,0049 0,4750

Nota: è facile intuire che il grande incremento è attribuibile ai danni creati dalla alluvione .

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5.8 Indicatori di prestazione : scarichi idrici Efficienza dell’ impianto: per valutare l’efficienza dell’ impianto di depurazione è stata calcolata la resa di depurazione, ovvero, la percentuale di abbattimento del C.O.D. (parametro maggiormente significativo del livello di inquinamento delle acque reflue) tra ingresso liquami ed uscita refluo (anni 2008-2009-2010-2011-2012 e 1° quadrimestre 2009-2010-2011-2012-2013).

c) COD Ingresso/Uscita mg/l (I dati sono ricavati dalle analisi effettuate dal laboratorio interno)

DESCRIZIONE 2008 2009 2010 2011 2012 1°q. 2009

1°q. 2010

1°q. 2011

1°q. 2012

1°q. 2013

INGRESSO LIQUAMI 1.609 1.362 1.031 1.022 874 500 680 465 468 461 USCITA REFLUO 23,6 21 19 19 22 15 16 24 27 23 % Resa 98,5 98,5 98,2 98,1 97,5 97,0 97,6 94,8 94,2 95,0

Nota: la resa di depurazione evidenzia che l’impianto garantisce ampi margini di sicurezza per il rispetto dei limiti di legge.

Prestazione Ambientale

rispetto ai limiti di legge

d) COD USCITA dal 2008 al 2012 confrontato con il limite di legge 160 mg/litro

24 21 19 19 22

0

40

80

120

160

2008 2009 2010 2011 2012

mg/

litro

USCITA

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5.9 Prestazioni conseguite dallo stabilimento rispetto alle MTD Sono definite “prestazioni rispetto alle disposizioni di legge” le prestazioni di un aspetto ambientale rispetto agli obblighi regolamentari. Definizioni: ���� Per MTD (Migliore Tecnica Disponibile) si intende una qualsiasi tecnica, individuata come la migliore disponibile, che possa contemporaneamente essere riproponibile all’interno di una qualsiasi realtà e nel settore specifico a cui lo stabilimento di Albinia appartiene. La condizione di applicabilità deve coerentemente tener conto anche di fattori, quali: la sostenibilità economica e la riproducibilità all’interno di realtà industriali simili. ���� Per prestazioni conseguibili secondo BRef/MTD si intendono gli indicatori di prestazione ambientale specifici di settore contenuti nei documenti di riferimento, BRef comunitario-Food, Drink and Milk Industries-edizione 2006 e le Linee Guida per l’identificazione delle migliori tecniche disponibili (LG MTD)-edizione del 22.05.2005, aggiornata al DM 1.10.2008.

NOTA: gli indicatori di prestazione specifici di settore sono riferiti ai quantitativi di prodotto finito distinti nelle due tipologie di prodotti: polpa/estruso/cubettati, passata/concentrati rapportati a 28-30 °brix. Si riporta l’esempio di come il rapporto tra le due tipologie di prodotto può variare di anno in anno in funzione delle richieste di mercato.

% di pomodoro fresco ����polpa/cubettato/estruso���� passata/ concentrati (Dati ricavati dal registro di lavorazione) 2008-2009-2010-2011-2012

Campagna % di pomodoro fresco ����polpa/cubettato/estruso

% di pomodoro fresco ���� passata/ concentrati

2008 30,67 69,33 2009 21,80 78,20 2010 19,07 80,93 2011 33,88 66,12 2012 34,82 65,18

Confronto tra prestazioni conseguibili e prestazioni conseguite nella lavorazione del pomodoro fresco (campagne 2009-2010-2011-2012)

(Dati ricavati dal piano di controllo e monitoraggio allegato all’ Autorizzazione Integrata Ambientale

Aspetto ambientale Applicabilità all’impianto BRef/MTD 2009 2010 2011 2012

mc/ton polpa/estruso/cubettati 35/40 4,65 5,49 3,45 3,20 CONSUMI IDRICI mc/ton pass/conc. 28/30 °Bx 130/180 4,23 4,42 4,71 474

kWh / ton polpa/estruso/cubettati 19/24 22,5 23,47 24,48 16,38 CONSUMI DI ENERGIA

ELETTRICA kWh/ ton pass/conc. 28/30 °Bx 90/125 94,8 99,81 97,53 97,53

kg vapore/ ton polpa/estruso/cub. 750/850 741 863 579 539 CONSUMI DI ENERGIA TERMICA kg vap./ ton pass/conc. 28/30 °Bx 2.300/2.800 2.061 2.141 2.376 2.399

kg CO2/ ton polpa/estruso/cub. 200/220 170 210,5 162,1 145,6 EMISSIONI IN ATMOSFERA kg CO2/ ton pass/conc. 28/30 °Bx 700/900 476 524,7 665,2 648,2

kg COD/ ton polpa/estruso/cub. 7/10 0,39 0,293 0,34 0,913 kg COD/ ton pass/conc. 28/30 °Bx 10/12 0,63 0,399 1,21 0,227 kg BOD5/ ton polpa/estruso/cub. 6/7 0,69 0,386 0,070 0,378

SCARICHI

IDRICI (COD e BOD5)

kg BOD5/ ton pass/conc. 28/30 °Bx 6/7 1,10 0,526 0,248 0,094

kg rifiuti/ ton polpa/estruso/cub. 25/35 4,73 3,65 2,3 9,69

RIFIUTI kg rifiuti/ ton pass/conc. 28/30 °Bx 160/210 7,59 4,97 8,9 2,41

Andamento indicatore

Nota: il confronto tra le prestazioni conseguibili e quelle conseguite evidenzia che lo stabilimento ha ottenuto anche nel 2012 buoni risultati nonostante l’evento alluvionale .

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6.Obiettivi e Traguardi

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6.1 Obiettivi e programmi ambientali 2013-2015 In ottica di miglioramento continuo sono stati definiti gli obiettivi e traguardi in linea alla politica ambientale dell’organizzazione e rispondenti ai criteri SMART:

1. Specifici (ogni traguardo deve riguardare un’unica questione)

2. Misurabili (deve essere possibile quantificare ogni traguardo)

3. Accessibili ( deve esser possibile raggiungere il traguardo)

4. Realistici ( i traguardi devono esser impegnativi e stimolare un miglioramento continuo)

5. Temporalmente definiti ( si deve fissare un tempo di attuazione ). Come evidenziato nella Valutazione Annuale dell’ARPAT (prot n 45553 del 1-06-2013 ) ,il programma di miglioramento approvato per il biennio 2013-2014 riguarda lo slittamento di quanto non è stato possibile raggiungere entro il dicembre 2012 a causa dell’alluvione in particolare:

- per la matrice rifiuti, si riferisce all’ottimizzazione della gestione degli stessi sia dal punto di vista pratico che amministrativo,

- per la matrice emissioni in atmosfera riguarda l’ottimizzazione della gestione degli analizzatori in continuo dei fumi . Per quanto concerne gli analizzatori citati sono stati acquistati n° 5 strumenti di nuova generazione che rilevano e registrano in continuo O2, CO, C02, temperatura fumi e aria comburente e rendimento della combustione.

Nella tabella successiva verranno riportati gli obiettivi raggiunti nella precedente edizione e quelli che l’azienda si prefigge di raggiungere nel prossimo triennio 2013-2015. Comunque si vuole sottolineare che l’obiettivo prioritario è stato quello di ricostruire lo stabilimento, distrutto dall’evento catastrofico del 12 Novembre 2012 (alluvione), per farlo ripartire con la trasformazione del pomodoro fresco………ed in soli otto mesi ci siamo riusciti…. l’obiettivo è stato raggiunto !!!

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Aspetto Ambientale Limiti e valori di riferimento

Obiettivo di miglioramento

Azione Prevista Responsabile attuazione

Costi (euro)

Risorse idriche, energetiche, scarichi

idrici, emissioni in atmosfera

MTD e parametri

di legge

Mantenimento

Rispetto dei valori di riferimento

-

-

Riduzione di kg. 80 di R 22 e riduzione dei consumi di en. elettrica

ca. 40.000 KWh

Attuato con l’acquisto di un condizionatore in sostituzione del compressore MACQUAY GRAD con un impianto nuovo contenente kg. 100 di R134A.

DS 30/06/2012 ATTUATO

45.000 Sostanze lesive per

lo stato di ozono

Parametri di legge per

l’eliminazione totale di R22

Eliminazione R 22 Sostituzione di kg. 64 di R 22 con R22 rigenerato nel compressore Carrier

DS 30/12/2014

Amianto Eliminazione

totale di amianto

Eliminazione di ca. mq. 10.000 di amianto dai

tetti

Rimozione dell’amianto e rifacimento delle coperture in alluminio. Su parte delle coperture dello stabilimento, è stato ceduto il diritto di superficie del lastrico solare e sulle stesse è stato installato un impianto fotovoltaico della potenza di 844 kW. L’energia prodotta verrà integralmente immessa in rete.

DS 30/06/2012 ATTUATO

0

Emissioni Parametri di

legge

Ottimizzazione nella gestione degli

analizzatori in continuo dei fumi

Acquisto di nr. 5 analizzatori che rilevano e registrano in continuo: % ossigeno, ossido di carbonio, % anidride carbonica, temperatura dei fumi e dell’aria comburente, % rendimento combustione.

DS 31/03/2013 18.000

Completamento oasi ecologica per il deposito temporaneo dei rifiuti

DS 31/12/2013

25.000 Rifiuti

Ottimizzazione della gestione

dei rifiuti

Realizzazione intervento Ottimizzazione dell’affidamento del servizio di

smaltimento rifiuti a soggetti autorizzati DS

31/12/2013 0

Riduzione degli impatti ambientali

Siglato accordo volontario con il

Ministero dell’ambiente

Identificare nei diversi stadi di vita di un

prodotto opportunità di miglioramento degli

aspetti ambientali

Analisi del ciclo di vita (LCA*) dei prodotti Valfrutta per l’etichettatura ecologica di 3° tipo (etichette che riportano dichiarazioni secondo il sistema EPD** )

DS 31/12/2015

30.000 euro

Note 1: (LCA*) Life Cycle Assessment (valutazione del ciclo di vita) è una metodologia con cui si studia e si quantificano gli impatti ambientali che vengono generati lungo ls filiera produttiva da quando si producono le materie prime fino a quando si smaltiscono i prodotti finali. Note 2: EPD** è una Dichiarazione Ambientale di Prodotto che deve essere sviluppata utilizzando LCA come metodologia per l’identificazione e la quantificazione degli impatti ambientali. La EDP costituisce un valido strumento di comunicazione delle prestazioni ambientali di un prodotto/servizio. Le informazioni contenute in una EPD devono essere verificate da un Ente terzo indipendente che garantisce la veridicità e la correttezza di quanto dichiarato

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6.1.1 Obiettivi e programmi ambientali 2013-2015 L’intento di ridurre gli impatti ambientali ha spinto Conserve Italia, a siglare un accordo volontario con il Ministero dell’ambiente che in una logica di LCA quantifichi e riduca le emissioni verso l’ambiente esterno, in particolare nella produzione di conserve di pomodoro a Marchio Valfrutta ha consentito di valutare i potenziali impatti ambientali del processo lungo le varie fasi della filiera in un ottica di ottimizzazione di processo e di comunicazione credibile di informazioni ambientali.

L’obiettivo dello studio è:

1. identificare opportunità /aree di miglioramento degli aspetti ambientali dei prodotti nei diversi stadi del loro ciclo di vita;

2. prendere delle decisioni di pianificazione strategica nella progettazione o

riprogettazione di prodotti o processi a minor impatto ambientale;

3. scegliere indicatori rilevanti di prestazione ambientale con relative tecniche di misurazione.

Relativamente ai primi risultati , per tutti i formati in vetro e banda stagnata la produzione dei materiali di packaging è risultata una delle fasi più significative in termini di emissioni di gas serra contribuendo alla categoria d’impatto GWP dal 38%, per la bottiglia in vetro con tappo, al 75% per il barattolo in banda stagnata. Il brik di poliaccoppiato contribuisce al GWP in media solo per il 5%. Lo studio effettuato sulle conserve di pomodoro ed attualmente in corso per altri prodotti a Marchio Valfrutta, ha mostrato come gli sforzi congiunti di agricoltori ed operatori dell’industria alimentare relativi all’impiego di tecniche di produzione che fanno un uso efficiente delle risorse debbano essere affiancati da scelte alimentari sostenibili da parte dei consumatori che, congiuntamente ad un minore spreco di alimenti, possono contribuire ad aumentare l’efficienza delle risorse e la sicurezza alimentare a livello globale.

Valfrutta per la Terra Conserve Italia e Ministero Ambiente:

firmato l'accordo

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6.2 Conclusioni La presente Dichiarazione Ambientale è un aggiornamento dei dati ambientali al 30/04/2013 e contiene il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati.

CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE Il verificatore ambientale accreditato che ha verificato la validità e la conformità di questa Dichiarazione Ambientale ai requisiti dal regolamento CE n. 1221/2009 è:

BUREAU VERITAS ITALIA SPA Viale Monza 261 – 20126 MILANO n. accreditamento APAT: IT-V-006

Per ogni richiesta di informazioni, approfondimenti o curiosità relativa ai contenuti della Dichiarazione Ambientale, si prega di far riferimento a:

Conserve Italia soc. coop. agricola - Stabilimento di Albinia Strada Regionale Maremmana N. 74-Km.1 58010 - Albinia (Grosseto) Tel: 0564870027

Contatti: Enzo Rossi (Direttore dello Stabilimento) e-mail: [email protected] Lorena Amadori (Assicurazione Qualità, Ambiente e Sicurezza) e-mail: [email protected]