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1 tra noi Numero 6-7 Giugno - Luglio 2015 Mensile di informazione della Comunità Pastorale "SANTA CROCE" in Garbagnate Milanese Dialogo Buone Vacanze

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tra noi

Numero 6-7Giugno - Luglio 2015

Mensile di informazione della Comunità Pastorale "SANTA CROCE" in Garbagnate Milanese

Dialogo

Buone Vacanze

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L’editoriale

Qui nella Comunità

Qui a Scuola

Qui Sport

Storia Locale

Qui nelle Parrocchie

Qui Associazioni

Qui Libri

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sommario

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Dialogo tra noiMensile delle parrocchie “Santi Eusebioe Maccabei”, “Santa Maria Nascente”,“S. Giuseppe Artigiano” e “S. Giovanni Battista”in Garbagnate MilaneseAnno XLVII, n° 6 e 7 Giugno - Luglio 2015Proprietà della Parrocchia Santi Eusebioe Maccabei, via Gran Sasso, 12 - tel. 02.9955607.www.comunitasantacrocegarbagnate.iteusebio.maccabei@tin.it

Direttore responsabile: don Claudio GalimbertiHanno collaborato: Lella Fierro Almiento,Giorgio Montrasi, Roberto Gianotti, Matteo Comi,Diana Toresini.Registrato al Tribunale di Milano il 15.09.1969 aln.249MCAziendagrafi ca, Via A. De Gasperi, 4 - 22072 CERMENATE (CO)Abbonamento annuale 18 euro

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ono ormai terminate le Scuole e, anche se molti di noi ancora lavorano, si per-cepisce un clima di vacanza diffuso, almeno come desiderio di “staccare un po’la spina”, come si dice nel gergo popolare. Le feste popolari, le serate insieme,le grigliate in famiglia, dicono di un clima un po’ diverso, e soprattutto segnalanoun’esigenza molto umana, sulla quale vale la pena di fare una piccola rifl essio-

ne. Nel mondo in cui viviamo, diventa quasi una necessità potersi ritemprare nel corpo enello spirito, specialmente per chi, come noi, abita in città, dove le condizioni di vita, spessofrenetiche, lasciano poco spazio al silenzio,alla rifl essione e al distensivo contatto con la natura. Le vacanze sono, inoltre, giorninei quali ci si può dedicare più a lungo allapreghiera, alla lettura e alla meditazione suisignifi cati profondi della vita, nel contesto sereno della propria famiglia e dei propricari. Inoltre il tempo delle vacanze offre op-portunità uniche di sosta davanti agli spet-tacoli suggestivi della natura, meraviglioso“libro” alla portata di tutti, grandi e piccoli. Acontatto con la natura, la persona ritrova lasua giusta dimensione, si riscopre creatura,piccola, ma al tempo stesso unica, “capace di Dio” perché interiormente aperta all’Infi nito.

Quante domande nascono davantia un lago alpino sotto un ghiaccia-io, o di fronte a un tramonto ma-rino illuminato dall’oro e dal rossodel cielo e dal blu delle acque. So-

spinti dalla domanda di senso che ci urge nel cuore, noi percepiamo nel mondo circostantel’impronta della bontà e della Provvidenza divina e quasi naturalmente ci apriamo alla lode ealla preghiera.Ma vorrei dire una parola anche a chi resterà a casa, perché non può andare via. Si può farevacanza e godere della propria casa, con uno sguardo diverso dal solito. Anche la città puòassumere una dimensione diversa, più umana, più a portata di mano. Non deve mancareneanche qui, dove il paesaggionon cambia, un tempo per pensa-re. È una grazia poter pensare eilluminare i nostri pensieri con lapreghiera, con i ritmi familiari piùdistesi e perciò senza quelle brut-te tensioni che ci portiamo in spal-la durante l’anno.Ci sono poi quelli che vanno in va-canza per stare nel caos: senzaorari, senza regole, senza… sen-so. Gente che trasforma la notte

l’editoriale

BUONE VACANZE

Sospinti dalladomanda di

senso che ci urgenel cuore, noi

percepiamo nelmondo circostante

l’impronta dellabontà e della

provvidenza divina

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in giorno per poi dormire di giorno. Una vita “esagerata”, ma non custodita, non offerta, fon-damentalmente egocentrica. Non sprecate il tempo e la vita nel disordine che all’apparenzaè liberante, ma alla fi ne ci schiavizza, ci riporta a casa più stanchi di prima e soprattutto con un vuoto nel cuore.Chiediamo allo Spirito Santo di accompagnarci e di sostenere la nostra fede, perché non man-diamo in vacanza il nostro rapporto con Gesù, ma anzi lo potenziamo con più tempo per Lui epiù spazio per la preghiera. Chiediamo alla Vergine Maria di insegnarci il segreto del silenzioche si fa lode, del raccoglimento che dispone alla meditazione, dell’amore per la natura chefi orisce in ringraziamento a Dio. Potremo così più facilmente accogliere nel cuore la luce della Verità e praticarla nella libertà e nell’amore. Buona vacanza a tutti.

Il Vostro aff.mo ParrocoDon Claudio

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PELLEGRINAGGIO A FATIMAE TOUR IN ALGARVE E ALENTEJO

qui nella Comunità

10 Maggio, ore 13.00 - Si decolla per ilPortogallo e, nonostante lo sciopero dei pilotidella compagnia portoghese, arriviamo in

perfetto orario a Lisbona. Atterriamo dopo unaspettacolare virata: da un lato le colline dellacittà, dall’altro il grande fi ume Tago (Tejo) e isuoi due ponti. A nord il ponte Vasco da Gama,che attraversa l’estuario del Tago per unalunghezza di quasi 18 km, a sud il ponte 25 deAbril (ribattezzato così dopo la Rivoluzione deiGarofani) che sovrasta la città ed il quartiereAlcântara.Ad attenderci le nostre due guide e compagnedi viaggio: Marilia e Paola. Ci separano solo120 Km da Fatima. Avvicinandoci a Fatima,

iniziamo a vedere lungo le strade i primi pellegriniin cammino verso il Santuario per le solennicelebrazioni in occasione dell’anniversario dellaprima apparizione, avvenuta il 13 Maggio 1917.Fra maggio ed ottobre, il 12° e il 13° giorno diogni mese, sono i momenti di maggiore affl uenza al Santuario dei pellegrini, che percorronoanche centinaia di chilometri a piedi in segnodi devozione. I fedeli si radunano nella grandespianata – che può contenere fi no a un milione di persone - dove si svolgono S. Messe, processioninotturne e benedizioni all’aperto.Una rapida sosta in albergo ed ecco i 59 pellegrinidi Garbagnate nella Conca d’Iria per ringraziare erendere alla Madonna la visita che ci ha donato ad

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Ottobre scorso.Quando si entra nell’immensa spianata a forma dianfi teatro, dove la Madonna apparve per la prima volta ai tre pastorelli, si viene avvolti dal silenzio.Da un lato, sulla sinistra, la Basilica della SS.Trinità, costruita nel 2007, in grado di contenerenovemila fedeli, dall’altro lato, sulla destra, acorona del piazzale, la Basilica dedicata allaMadonna del Rosario, realizzata nel 1953 in stileneoclassico, con ai lati i colonnati che richiamanoquelli del Bernini di Piazza San Pietro.Il silenzio viene interrotto da un canto dedicatoalla Madonna, che proviene da una copertura avetrata, posta a fi anco del colonnato di sinistra, vicino ad un leccio. Ci avviciniamo e scorgiamoall’interno una piccola cappella con davanti unbasamento e la statua della Madonna, custodita inuna teca di vetro. È la Cappella delle Apparizioni(la “Capelinha”, così chiamata dai portoghesi)eretta proprio nel luogo esatto in cui la Madonnaapparve a Lucia dos Santos, Francisco e GiacintaMarto. Qui sostiamo per un momento di salutoe di preghiera, in preparazione al Rosariomeditato che ogni sera si recita alle 21,30. Ilclima attorno alla Capelinha risulta essere dimassimo raccoglimento nonostante i numerosifedeli intervenuti. Al termine del Rosario segue lafi accolata, la Procissao dos Velas, con la statuadella Madonna portata in processione lungo ilpiazzale. I pellegrini impugnano le fi accole per

seguire la statua della Madonna, un forte senso disacralità pervade l’aria e rende il pellegrinaggio aFatima un’esperienza unica e commovente.La seconda giornata inizia con la celebrazionedella S. Messa in lingua italiana, presso laCapelinha, presieduta dal cardinale Velasio DePaolis e concelebrata dai nostri sei sacerdoti, edil trasferimento nel piccolo villaggio di Alijustrel,vicino Fatima, per visitare la casa natale deiveggenti. Tra i lecci e gli ulivi iniziamo la Via Crucistra le cappelle fatte costruire su commissionedai rifugiati cattolici ungheresi. Segue la visitadel luogo in cui avvenne la quarta apparizionedella Madonna (Valinhos) e della località, Locado Cabeço, dove i tre pastorelli ebbero la primae la terza visione dell’Angelo della Pace, nellaprimavera e nell’autunno del 1916.Nel pomeriggio torniamo nella Conca d’Iria.La chiesa della SS. Trinità è una strutturamodernissima, in marmo bianco, progettatadall’architetto greco A. Tombazis. Il porticod’entrata con sculture di angeli, sospese tra duetravi, la porta è in bronzo dedicata a Cristo, ailati pannelli che illustrano i misteri del rosario, visono altre 12 porte sempre in bronzo dedicate agliapostoli. Entriamo quindi nella chiesa, le paretisono bianche, una sola navata di forma circolare,con un diametro di circa 130 metri, un solo altareposto al centro della parete, con il grande mosaicorettangolare del gesuita M. I. Rupnik, che raffi gura la Gerusalemme celeste e i santi, di color oro. Ilmosaico si ispira all’Apocalisse di S. Giovanni. Nelmosaico Dio è rappresentato dall’Agnello, i santia destra e a sinistra sono raffi gurati con tonalità dorate diverse, per comunicare che sono statiilluminati dalla luce e quindi da Dio, non mancanonaturalmente i riferimenti a Fatima. Sopra l’altareun grande Cristo crocefi sso in bronzo.All’esterno,sulpiazzaledavantiallachiesa,dominala grande e altissima Croce stilizzata dell’artistairlandese C. Green, ai lati le statue di San GiovanniPaolo II e del Beato Paolo VI, i papi che si sonorecati qui in pellegrinaggio. Ci incamminiamoverso la Basilica del Santuario. L’attenzione tornaal toccante tragitto votivo effettuato dai pellegrini,che percorrono in ginocchio tutto il piazzale,girando poi, sempre in ginocchio, attorno allaCapelinha e alla statua della Madonna, con unadevozione sincera e popolare. Pellegrini chepercorrono il tragitto in silenzio o pregando, conin mano un cero o il rosario e nel cuore la propriastoria. Dalla torre campanaria risuonano le note

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dell’Ave Maria. Domina la piazza, dall’alto dellatorre, la grande statua del “Cuore Immacolato diMaria”. Purtroppo, causa lavori, la Basilica nonè accessibile per intero, è possibile visitare l’aladove sono custodite le tombe dei tre pastorelli, ibeati Francisco e Jacinta e Suor Lucia.3° giorno - La nostra permanenza a Fatima ègiunta al termine. Dopo aver salutato la “Mamma”(come i portoghesi chiamano la Madonna) e i 26pellegrini garbagnatesi in partenza per il ritorno inItalia, saliamo sul pullman insieme con la nostraguida, Marilia, diretti verso sud.Il paesaggio inizia a mutare, la vegetazionediventa mediterranea, più bassa e cespugliosarispetto ai verdi boschi e agli eucalipti che hannoaccompagnato i nostri spostamenti fi no a questo momento. Arriviamo nella regione dell’Alentejo,nota per la produzione di sughero, e ci fermiamoad Evora, cittadina medievale patrimoniodell’UNESCO. Passeggiando nel centro storicoincontriamo Praça do Geraldo, considerataforo della città su cui si impone una fontana in

marmo. Proseguendo, giungiamo all’entratadella Sé: la cattedrale più grande del Portogallo,è in stile gotico, simile ad una fortezza, come avoler simboleggiare la difesa della fede cristianadall’invasore mussulmano.Molto suggestiva l’Igreja de São Francisco

(Chiesa di S. Francesco) e in particolare la CapelaDos Ossos (Cappella delle Ossa), fatta costruireda un monaco francescano quale monito per lavita dissoluta dei nobili dell’epoca. Interamenterivestita da ossa umane, riporta all’ingresso unamacabra lapide che recita: “Nos Ossos Que AquiEstamos Pelos Vossos Esperamos” (“Noi ossache qui stiamo, le vostre aspettiamo”). Il principalemonumento della città e simbolo del passatoromano è il tempio dedicato a Diana, dea dellacaccia; al suo fi anco il belvedere sulla pianura Alentejana. Lasciamo Evora verso l’Algarve,il giardino d’occidente, la regione portoghesesull’Oceano con i suoi 160 km di costa checaratterizzano una delle regioni turistiche piùfamose del Portogallo. Ci fermiamo ad Albufeira,una località turistica con i suoi vicoli acciottolati el’atmosfera moresca.4° giorno - Partiamo alla volta di Sagres, la puntasud ovest del Portogallo; un angolo di terraincontaminata, battuta da perturbazioni atlantichee venti in continua mutazione, che ne rendonolo scenario atipico e ricco di orizzonti sconfi nati. Proseguiamo poi per Cabo De São Vincente,estremo lembo sud occidentale del Portogalloe del continente europeo. Si tratta di un aspropromontorio spazzato dal vento con all’estremitàun faro Rosso. Il punto di partenza delle navi deipiù grandi esploratori del Portogallo, da Enrico ilNavigatore a Vasco da Gama. Questo tratto dimare è più roccioso e frastagliato, caratterizzatoda alte falesie che nascondono spiagge bianchee dorate tipico della costa Sopravento (cheva da Lagos a Cabo de São Vincente), maproseguendo verso est le rocce lasciano spazioalla sabbia e agli scenari più turistici della CostaCentrale (da Portimao a Faro). Ci dirigiamoverso Lagos, affacciata sul Rio Bensafrim, peruna visita all’Igreja de Santo Antonio, operabarocca. Lasciamo Lagos, con il suo lungo trattosabbioso contornato da scogliere di colore ocrae rosso, diretti verso Portimao, cittadina con unasuggestiva ed estesa spiaggia.5° giorno - Questa mattina visitiamo Faro, capitaledell’Algarve. La parte più antica della città, cintadalla cerchia muraria medioevale, si trova sul latoorientale del piccolo porto. Attraversiamo l’arcoalla fi ne dei giardini Bivar Manuel. Il colore che predomina è il viola delle giacarande in fi ore. Sulla sommità degli edifi ci di colore bianco nidifi cano le cicogne. Seguiamo la stretta strada lastricata,Rua do Municipio, per giungere nel Largo da

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qui nella ComunitàSé: la Cattedrale di Faro, con sculture dorate epiastrelle decorate (azulejos), venne edifi cata tra il XII e XIV secolo e restaurata dopo esserestata saccheggiata e data alle fi amme dal conte di Essex nel 1596 e danneggiata dal devastanteterremoto del 1755.Ultima tappa dell’Algarve, Tavira, una dellecittadine più pittoresche di questa regione, con lesue vie caratteristiche, con case bianche e tetticolorati, vicoli acciottolati e piazze ombreggiate.Nella Chiesa della Misericordia si possonoapprezzare la decorazione rinascimentale dellecolonne e le pale dell’altare maggiore e dellecappelle laterali, ottimi esempi di decorazionein legno intagliato e dorato del XVIII secolo. Allepareti è degno di nota il rivestimento di azulejosdel XVIII secolo, che rappresenta le opere dellaMisericordia e scene della vita di Cristo. Inizia ilnostro trasferimento verso Lisbona e l’ingresso incittà attraversando il ponte 25 de Abril.6° giorno - Accompagnati da un forte ventoraggiungiamo il Cristo Rei,una imponente statua che sitrova nella città di Almada,sulla riva sinistra del fi ume Tago, di fronte alla città diLisbona su una altura di 120metri. La statua, ispirata allastatua del Cristo Redentoreche si trova a Rio de Janeiro,voluta dall’Arcivescovo diLisbona, venne inaugurata nel1959. La base della statua hala forma di una porta alta 82metri, al di sopra della qualeè posta la statua di 28 metriraffi gurante il Cristo Re. Comea Rio, è possibile raggiungerein ascensore la sommitàdella struttura su cui si ergela statua. Incantevole la vistadella città da quassù.Raggiungiamo la cittadina di Sintra divenutafamosa perché luogo di villeggiatura dei realidel Portogallo. Dall’alto dominano il Palacio daPena, costruzione formata da più edifi ci dove si riscontrano diversi stili architettonici, dalmoresco al gotico, dal manuelino al barocco, ecolori differenti per ogni edifi cio e il Castelo dosMouros, una piccola muraglia lunga circa mezzochilometro costruita dagli arabi nel VIII secolo. Nelcentro della cittadina si trova il Palacio Nacional, di

origine araba, divenne residenza reale portogheseed è caratterizzato da due monumentali caminidi forma conica che spuntano in mezzo ad uninsieme di eleganti costruzioni in stile gotico-moresco.Lasciamo Sinora, e l’oceano Atlantico ci accogliecon tutto il suo splendore. Arriviamo a Caboda Roca, il punto più ad ovest del continenteeuropeo, dove una massiccia formazione rocciosaalta circa 140 metri si protende a precipizio sulmare impetuoso. L’acqua è di un colore verde-blustupendo e tira un vento molto forte. Lo spettacoloche abbiamo davanti lascia tutti senza fi ato; portiamo con noi la frase del poeta portogheseLuis de Camoes: “Qui… dove la terra fi nisce e il mare comincia” e salutiamo l’oceano alla volta diCascais. Una piacevole passeggiata sul litoraleci permette di ammirare le ville in stile da un latoe la scogliera sul mare dall’altro. IncontriamoVilla Italia (ex residenza di Umberto II durantel’esilio, ora lussuoso hotel) e poco dopo arriviamo

alla Boca do Inferno, unagola naturale dove il mares’infrange sulla scoglieradopo avere attraversato unarco naturale. Più avantil’imponente Fortezza militare(ora fanteria) e poi il portoturistico. A seguire Estoril, conil suo Casinò.7° giorno – L’ultimo giornoè dedicato a Lisbona e allavisita dei suoi tre centri storici.La parte antica con la Chiesadi S. Antonio, costruita sul sitodella casa natale di S. Antoniodi Padova, che a Lisbonanacque e visse per moltianni, e la Cattedrale, la Sé,in stile romanico. Fu costruitanel XII secolo, subito dopo lariconquista della città da parte

dei cristiani. Venne distrutta dal terremoto del1755. Rimase intatto solo il battistero dove vennebattezzato S. Antonio.Ci spostiamo nella parte alta di Lisbona, la collinadel Bairro Alto, da dove si gode un panoramanotevole. La vista spazia verso sud sul fi ume Tejo e verso est sul centro storico della Baixa. Difronte a noi la parte antica dell’elevato quartieredell’Alfama, dominato dal Castelo de Sao Jorge.Scendiamo verso la Baixa, visitando la Chiesa de

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Sao Roche e la Chiesa di Loreto, la chiesa degliitaliani di Lisbona, fondata dai genovesi nel 1500e ricostruita dopo il terremoto. A fi anco la PraçaLuis de Camoes, una delle piazze più importantidella Rivoluzione dei Garofani, che vide i militariabbattere la dittatura di Salazar e dare inizio allademocrazia in Portogallo. La Rivoluzione deiGarofani prende il nome dai fi ori offerti per strada ai militari. Percorriamo la Rua Garrett, con la suabella calçada (pavimentazione tipica portoghesecon cubi di pietra bianca e nera alternati), la stradache divide in due il Chiado, quartiere dei poeti edegli artisti, particolarmente amato da FernandoPessoa. Una statua in bronzo del poeta sedutoal tavolino del caffè A Brasileira fa compagnia aituristi che si confondono con artisti ed intellettuali.Raggiungiamo la parte barocca della città. Ilquartiere centrale della Baixa, anche chiamatoBaixa Pombalina in onore del Primo Ministro del reJose I, il Marchese di Pombal che, dopo il terremotoed il relativo tsunami, guidò la ricostruzione dellacittà decidendo di abbattere i resti del terremoto ecostruendo una grande scacchiera urbanistica divie che si incrociano ad angolo retto, con edifi ci uniformi in stile neoclassico. Le vie sono pienedi negozi, banche e uffi ci; portano nomi che richiamano i vecchi commerci come per esempiola Rua da Prata (argento), o la Rua do Ouro (oro)e la via centrale la Rua Augusta.Molto elegante la Praça de Figueira, la piazzaper eccellenza con la pavimentazione tipica ed ilcolore viola delle giacarande fi orite. Imbocchiamo la Rua Augusta, il salotto di Lisbona. La via è isolapedonale ed è pavimentata con ricchi decori. Alla

fi ne della via attraversiamo l’Arco Do Triunfo e citroviamo nella Praça do Comèrcio, circondata sutre lati da edifi ci maestosi, mentre il lato di fondo si affaccia sul fi ume Tejo.Lasciata la Baixa, raggiungiamo il quartierepiù occidentale, quello di Belém (Betlemmein portoghese), dove rimangono le maggioritestimonianze dello stile Manuelino (da re ManuelI), gotico iperdecorato con temi di caratterenautico. Ci fermiamo ad ammirare la Torre diBelém, simbolo di Lisbona. Da qui partì Vascoda Gama alla conquista dell’impero. La torre,costruita nel 1515, è proprio tra l’oceano el’ingresso del fi ume Tejo, svolgeva la funzione di controllo per le navi che si avvicinavano.Sempre sulla riva del fi ume si trova il monumento Dos Descobrimentos, inaugurato nel 1960per celebrare i 500 anni dalla morte di Enrico ilConquistatore. È un monumento alla memoria edin onore di tutti i navigatori ed i marinai portoghesi.È a forma di caravella stilizzata con scolpiti illustripersonaggi portoghesi, tra cui lo stesso Henrique,Vasco Da Gama, Magellano, il poeta Luis deCamoes. Di fronte all’entrata del monumento,disegnata per terra, c’è la rosa dei venti (50 metridi diametro) che riporta all’interno tutte le rottescoperte dai navigatori portoghesi.L’ultima nostra visita è dedicata al mastodonticoMosteiro dos Jeronimos, fatto costruire in onoredi Vasco Da Gama al ritorno dalla rotta per leIndie. Si entra nella chiesa attraverso un grandeportale riccamente decorato; all’interno, sotto levolte gotiche sostenute da alte colonne rivestite dibellissimi bassorilievi, si trovano oltre alle tombereali, quelle di Vasco da Gama e del poeta Luis deCamoes. Terminata la visita culturale, seguiamoil consiglio di Marilia. Trovandoci qui, una tappaobbligata è la pasticceria più famosa ed anticadi Lisbona, “Pastel de Belem”, per assaggiareil tipico e gustoso dolce del posto: i “Pasteis deBelem” (tortini caldi di pasta sfoglia ripieni dicrema pasticcera). Dopo l’assaggio si capisceperché questa pasticceria è così rinomata!La nostra permanenza in Portogallo è, purtroppo,giunta al termine. Portiamo in Italia il ricordo diFatima, i paesaggi spettacolari e mozzafi ato di questa terra, i sapori delle prelibatezze eno-gastronomiche, la solarità del popolo portoghese,la professionalità e l’allegria di Marilia, la nostraguida speciale. L’aereo è sulla pista di decollo.Nel cuore un po’ di saudade…

Roberta

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LE 4 PARROCCHIEDELLA COMUNITÀ“SANTA CROCE”

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Nella serata di domenica 31 maggio in piazza della Croce la comunità di Garbagnate siè ritrovata per la recita del S. Rosario a chiusura del Mese Mariano.

Giovedì 4 giugno, la festa liturgica del Corpus Domini ha nuovamente riunito i fedeli che, partitidalla chiesa di S. Giovanni Battista, hanno seguito la processione presieduta da Padre TullioBenini, che quest’anno ricorda i 50 anni di ordinazione sacerdotale. All’arrivo in Basilica, dopouna breve rifl essione di Padre Tullio, sono stati presentati alla Comunità i componenti del neo eletto Consiglio Pastorale.

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Il 9 giugno alle 7,30 sono partiti da Garbagnate quattro pullman con 216 personedirette a Torino per la visita alla Santa Sindone in questa ostensione straordinarianella ricorrenza dei 200 anni dalla nascita di San Giovanni Bosco. In Duomo tutti

hanno potuto contemplare il Sacro Telo dedicando diversi minuti alla preghiera in unaatmosfera di raccoglimento emozionante. Successivamente il gruppo si è recato aColle Don Bosco, luogo di nascita del Santo, dove nel pomeriggio, dopo una esausti-va spiegazione dei luoghi da parte di un salesiano e la visita al borgo, ha partecipato,nella chiesa inferiore della Basilica, alla S. Messa concelebrata dai nostri sacerdotiche hanno accompagnato i pellegrini.

LA COMUNITÀ “SANTA CROCE”A TORINO

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SPECIALE SACRAMENTI

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qui nella ComunitàMaggio è il mese tradizionalmente dedicato ai Sacramenti per i ragazzi dell’inizia-zione cristiana. Per tutti loro, della Comunità Pastorale “Santa Croce” (sono circa500), in giorni e orari diversi, il Parroco con i sacerdoti delle varie parrocchie hacurato la celebrazione della Prima Comunione e della Cresima amministrata daMons. Gianfranco Meana per S. Maria Nascente e da Mons. Gianpaolo Citterio pertutte le altre.Il 10 maggio la Prima Comunione a S. Giovanni Battista (foto 1), il 17 maggio a S.Maria (foto 2) e S. Giuseppe Artigiano (foto 3) e il 24 maggio a S. Eusebio (foto 4 e5); il 30 maggio le Cresime a S. Maria (foto 6) e il 31 maggio a S. Giovanni Battista(foto 7), a S. Giuseppe Artigiano (foto 8) e a S. Eusebio (foto 9).I servizi fotografi ci sono stati realizzati da Studio Itaphoto Battaglino e Studio Paolo Barbera.

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qui A Scuola

DALLA PRIMARIA S. LUIGI…

FESTA DI FINE ANNO

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qui A Scuola

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qui A Scuola

Un anno scolastico ricco di iniziative come quello appena trascorso non potevache chiudersi in bellezza!Qui potete vedere le foto delle attività dell’ultima settimana di scuola: gita pre-

mio per gli alunni più meritevoli, al Golf Club di Lainate, visita all’EXPO per tutte leclassi, campionati interstudenteschi, festa della scuola con saluto alle classi terze.Un anno pieno di soddisfazioni e di attività interessanti che hanno visto la partecipa-zione viva e coinvolgente di alunni ed insegnanti, con una grande varietà di iniziative,in parte centrate su EXPO, come lo spettacolo di Natale, in parte legate ad altri aspet-ti dell’attività didattico-educativa, come l’uscita notturna all’osservatorio astronomicodi Campo dei Fiori in gennaio, o lo spettacolo in lingua spagnola a metà maggio, soloper citarne alcune. Ed ora, un meritato riposo per tutti.Buone vacanze dalla San Luigi!

DALLA SECONDARIA

S. LUIGI…

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qui A Scuola

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qui A Scuola

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FINE ANNOALL’ASILO CABELLA

qui A Scuola

Sabato 6 giugno, tutti i piccoli alunnidella scuola dell’infanzia Cabellahanno dato vita ad uno spettaco-

lo che si è trasformato quasi in un girodel mondo. Un viaggio, alla scoperta deicinque continenti attraverso però i nostrisensi: osservando i colori, annusando iprofumi, ascoltando musiche e toccandoanimali esotici, i piccoli hanno conosciu-to le bellezze del mondo. I cinque sensihanno fatto da guida, portando alla lucele differenze tra africani, indiani, cinesi,italiani e hawaiani, ma sottolineando an-che una grande cosa che ci accomunatutti: siamo tutti umani, tutti abbiamo bi-sogno di amore e di amicizia. lo spettaco-lo si è concluso con il tradizionale salutoalle “mongolfi ere”, i “grandi” che si prepa-rano alla grande avventura della scuolaprimaria. Ma per loro la festa prosegueancora: venerdì 19 una gustosa pizza liattende a scuola per festeggiare di nuovocon le maestre, la coordinatrice e mam-ma e papà.

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Immensa soddisfazione in casa OSL BasketGarbagnate dopo la grande vittoria in Gara 2dei Playoff, sabato 23 maggio ad Asola

(MN): il 63-76 fi nale, infatti, chiude la serie sul 2-0, e decreta il passaggio in C Gold. Èla “vecchia” C1, ma rispetto a questa, allaluce della riforma dei campionati, è persinoun piano più su: si tratta infatti della quartacategoria assoluta.Che un Oratorio possa raggiungere questilivelli, ha dell’incredibile: dato l’ambito, qual-cuno parlerà di “miracolo”, senza sbagliare;ma al tempo stesso, non è questione di casoo fortuna: piuttosto, il merito è di una attenta,chiara programmazione, portata avanti conconvinzione e pazienza.La promozione è la degna conclusione di uncampionato strepitoso, chiuso al secondo po-sto (piazzamento ottenuto con due giornatedi anticipo), con i playoff “in tasca” addiritturaa 4 turni dal termine della regular season.Poi, la serie contro Asola: Gara 1, domenica17 maggio, è un dominio: 93-64, e palestra di

Via Varese, gremita all’inverosimile, in delirio.I tifosi indossano orgogliosamente la magliet-ta regalata dalla Società, la cui scritta reci-ta: “Io sono il sesto uomo in campo: se vuoivincere, devi battere anche me”, e mai slo-gan fu più azzeccato: i Mantovani, che nonconoscono la nostra realtà, vengono travoltisul campo e sugli spalti, da cori, coreografi a e applausi.Per la lunga trasferta di Gara 2, tutti sul pul-lman messo a disposizione dalla società:squadra, dirigenti e tifosi, in un viaggio indi-menticabile, all’andata e soprattutto al ritor-no, pur con stati d’animo così diversi… Tantialtri garbagnatesi sono arrivati al palazzettocon mezzi propri, facendo sì che, anche intrasferta, “si giocasse in casa”.La partita segue il copione di Gara 1: i nostririspondono alla cattiva sorte (infortuni di al-cuni uomini chiave) con rabbia, giocando inmodo spietato, duro, e organizzato, trovandonel gruppo le risorse per sopperire alle man-canze individuali.

qui Sport

L’OSL RESISTORGARBAGNATE

CONQUISTA LA C GOLD

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Al termine, tifosi in visibilio, con i giocatori aringraziare e a festeggiare davanti alla “cur-va”. Il Prez Enzo Marrapodi, visibilmentecommosso, ha avuto parole di plauso per il“suo” pubblico e per i “suoi” ragazzi, molti deiquali garbagnatesi DOC, da sempre in OSLe in Oratorio, a partire dal Capitano, AlessioAllegri (illegale con i suoi 30 punti). Un grup-po unito, anzi, una “famiglia”: così i ragazzi– attenzione: soprattutto quelli che sono quida meno tempo! – amano defi nire questa squadra, in cui anche le fi danzate e le mogli si sono integrate, come mai in passato.Orgoglio e lacrime anche per i coach, Loren-zo e Roberto, e per il GM Stefano: chi li havisti fradici a fi ne gara, però, sa bene che la

colpa non è del pianto, ma della piacevoledoccia di spumante, birra e acqua che i gio-catori hanno riservato loro…Avvertiti subito del prestigioso traguardo, DonClaudio e Don William si sono complimentatied erano felici che una realtà sportiva orato-riana, anche giocando a livelli alti, non abbiamai dimenticato i valori di cui un oratorio èportatore ed espressione: centralità dellapersona, lealtà, rispetto, impegno, senso diresponsabilità e dedizione.Complimenti a tutti: una pagina importantedella storia dell’OSL Basket, dell’Oratorio edella Città di Garbagnate è stata scritta.

OSL BASKET

qui Sport

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/ ඉ�3කඑඕඉDiametro alla bocca 745 mm; Spessore 52 mm;Peso 295 KgIscrizioni: $ඖඏඍඔඑ�ඛඝඑඛ�ඕඉඖඌඉඞඑග�ඌඍ�ගඍ�ඝග�උඝ�ඛගඌඑඉඖග�ගඍ�එඖ�ඕඖඑඊඝඛ�ඞඑඑඛ�ගඝඑඛ��ඔඉඞඌඉගඍ�ඞඍ�කඑ�ඌඕඑඖඞඕ�(Ha mandato i suoi angeli perché ti

custodiscano in tutte le tue vie. Lodate, fanciulli ilSignore.)Iconografi a: Spirito SantoNota nominale: Sib3

/ ඉ�6ඍඋඖඌඉDiametro alla bocca 800 mm; Spessore 56 mm;Peso 380 KgIscrizioni: 2 ඍකඉඕ�ඌඉඖගඍඛ�උඉගඔඑඋඉඍ�ඉඋගඑඖඑ�ඍග�ඕඑඛඛඑඖඑඊඞඛ�ඉඞචඑඔඑඞඕ�එඕඔකඉඖගඍඛ (Per soste-nere l’opera dell’Azione Cattolica e per chiedereaiuto a favore delle missioni.)Iconografi a: Annunciazione.Nota nominale: La3

/ ඉ�7ඍකජඉDiametro alla bocca 907 mm; Spessore 63.5 mm;Peso 506 KgIscrizioni: ඛ��ඎකඉඖඋඑඛඋ�එගඉඔඑඉඍ�ඉගකඖ��ඉච�ඍග�ඊඖඞඕ�උඑඞඑගඉඛ�ඐඉඍඋ�කඞඏඖඉගකඞඕ�ඛඋඑඍගඉඛ�කඝඏඖඉගකඝඕ�ඝඖඑ�(S. Francesco patrono d’I-talia. Pace e bene a questa città e ai difensori dellasocietà e dell’unità.)Iconografi a: San Francesco d’Assisi, simbolo del comune di Garbagnate Milanese, elmetto militarecon dietro due bandiere incrociate.Nota nominale: Sol3

/ ඉ�4 ඝඉකගඉDiametro alla bocca 1015 mm; Spessore 69 mm;Peso 700 Kg

storia Locale SS. Eusebio eMaccabei

LA PRIMA

IL CONCERTODI CAMPANE

DELLA BASILICA

Tra le iniziative promosse in occasione del 75° della dedicazione della nostra Basilica, c’è stata la

possibilità di raggiungere i 45 metri della cella campanaria, “scalando”, non senza fatica, ben 220

gradini, l’equivalente di un palazzo di 15 piani!

Progettato nel 1955 dall’arch. ing. A. Aresi, il campanile, la cui altezza complessiva è di 64 metri,

fu innalzato nel 1957; la cella campanaria rimase vuota fi no al 1959 anno in cui furono fuse dalla

Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia) le nove campane del

concerto. Le campane furono “trionfalmente” ricevute in parrocchia il 30 agosto 1959, in occasione

delle feste giubilari di Mons. A. Legnani cui si deve la costruzione della chiesa e del campanile

stesso. Sentiamo sempre riecheggiare il loro suono solenne per le vie e per le contrade della città:

questa è l’occasione per ”conoscerle” più da vicino. La traduzione delle iscrizioni è libera.

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Iscrizioni: කඍඑඍඕ�ඉඍගඍකඖඉඕ�ඌඖඉ�ඍඑඛ�ඌඕඑඖඍ�(L’eterno riposo dona loro Signore.)Iconografi a: Anime del Purgatorio.Nota nominale: Fa3

/ ඉ�4 ඝඑඖගඉDiametro alla bocca:1139 mm; Spessore 79 mm;Peso 1.000 KgIscrizioni: ඛ�ඛ��ඕඉඋඐඉඊඉඍඑඛ�ඕ�ඕ��ඍග�ඍඝඛඍඊඑ�ඍ��ඉගකඖඑඛ�ඉඛඑඋඑගඍ�ඍග�ඞඑඌඍගඍ�ඍග�ඌඑකඑඏඑගඍ�ඞඑඍඖඉඕ�එඛගඉඕ�ඞඉඕ�ඌඍඞඛ�ඔඉඖගඉඞඑග�(Ai SS. MaccabeiMartiri e a S. Eusebio vescovo patroni: volgete losguardo e vedete e guidate questa vigna che il Si-gnore ha piantato.)Iconografi a: Sant’ Eusebio Vescovo e Martiri Mac-cabei.Nota nominale: Mib3

/ ඉ�6ඍඛගඉDiametro alla bocca 1228 mm; Spessore 87.5mm; Peso 1.200 KgIscrizioni: ඛ��ඒඛඍඐ�ඉගකඖ�ඕකඑඍඖගඑඝඕ�ඍග�ඏඔකඑඉඍ�ඍග�ඍචඍඕඔඉකඑ�එඎඑඋඝඕ�කඉ�ක�ඖඊඑඛ�ඉගකඖඍ�ඕකඑඍඖගඑඞඕ�ඍග�එඖගඍකඋඍඛඛක�ඍඛග�ඖ�ඛගකඞඕ�(A S. Giuseppe patrono dei morenti e gloriae onore dei lavoratori: prega per noi e intercedi pernoi.)Iconografi a: San Giuseppe col Bambino.Nota nominale: Re3

/ ඉ�6ඍගගඑඕඉDiametro alla bocca 1372 mm; Spessore 95.5mm; Peso 1.680 KgIscrizioni: ඊ��ඕ��ඞඑකඏඑඖඑ�ඛ��ඛ��කඛඉකඑඑ�ඛඉඖඋගඉ�ඌඍඑ�ඏඍඖඑගකඑච�ගකඉඖඛඕඑගගඍ�ඖඊඑඛ�ඛඉඖඋගඑඎඑඋඉගඑඖඍඛ�ගඞඉඛ�ඐඝඑඝඛ�ඔඍඊඑඛ�ඕඉගකඍඛ�ඕඖඍඛ�ඉඞඍ�ඕඉකඑඉ�(AllaB.V. del Rosario: Santa madre di Dio dona al tuopopolo ogni santifi cazione. Ave Maria.)Iconografi a: Madonna del Rosario.Nota nominale: Do3

/ ඉ�6ඍගගඑඕඉ�ඕඑඖකඍDiametro alla bocca 847 mm; Spessore 58 mm;Peso 410 KgIscrizioni: ඛ��ඛ��ඉඔඒඛඑ�උඖඎ��ඉඏඖඍගඑ�ඕ��ඍග�ඒඉඖ�ඖඑ�ඊඛඋ�ඐඞඑඞඛ�ඔඍඊඑඛ�ඒඞඞඍඖගඞඛ�ඛඍ�ඌඍඞඞඍග�ඍග�ඛඞඊ�ඍකඞඕ�කගඍඋගඑඖඍ�ඛඍ�උඖඎඞඏඑග�(A S. Luigiconfessore, a S. Agnese martire e a S. GiovanniBosco: il popolo dei giovani esprime la loro devo-zione e si rifugia sotto la sua protezione.)Iconografi a: San Luigi Gonzaga, Sant’Agnese, San Giovanni Bosco.Nota nominale: Lab3

,ඔ�&ඉඕඉඖඖඍDiametro alla bocca 1547.5 mm; Spessore 114mm; Peso 2.500 KgIscrizioni: ඒඍඛඝ�උකඑඛග�උකඝඋඑඎඑච�ඖගඑඎඑඋඍ�ඛඝඕඕ�ඉඉ�ඒඉඖඖඍ�චචඑඑඑ�ඍඕ��උඉකඌ��ඒඉඖඖඍ�ඊඉගඑඛගඉ�ඕඍඌඑඔඉඖඑ�ඉකඋඐඑඍඑඛඋ�ඉඕඊකඛඑඝඛ�ඔඍඏඖඉඖඑ�ඉකඋඐඝඛ�ගගඝඛඝඍ�ඝඔඝඛ�ඏඉක�ඊඉඏඖඉගඍඖඛඑඛ�ඉඖඖ�ඌ��ඕඋඕඔඑච�ඌඍඌඑඋඉඞඍකඝඖග�ඉ�ඎඞඔඏඞකඍ�ඍග�ගඍඕඍඛගඉගඍ�ඍග�ඉඊ�ඕඖඑ�ඕඉඔ�ඔඑඊඍකඉ�ඖඛ�ඌඕඑඖඍ (Dedicata a Gesù crocifi sso, sotto il pontifi cato di Giovanni XXIII, essendo Arcivescovo di Milano il Card. Giovanni Battista Montini e par-roco Ambrogio Legnani, con tutto il popolo. Dallafolgore e dalle tempeste e da ogni male liberaci oSignore.)Iconografi a:Crocifi sso, Angelo con l’ulivo.Nota nominale: Sib2

Come si vede, queste nostre campane, come tuttele campane del mondo, hanno un corpo (le lorodimensioni e il peso), un’ “anima” (quella di cui por-tano il nome o la dedica) e una voce (la nota chefanno risuonare). Il loro suono ci accompagna nelcammino della vita, segnando il tempo della pre-ghiera, la festa, i momenti felici e quelli tristi.Per noi credenti sono… la voce di Dio.

Giorgio Montrasi

storia Locale SS. Eusebio eMaccabei

IL CAMPANONE

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Il 7 giugno è stato un giorno di grande festaper la parrocchia dei SS. Eusebio e Mac-cabei: si è festeggiato il 75° anniversario

della dedicazione della chiesa e questa èstata l’occasione per una serie di celebra-zioni. In mattinata, la più signifi cativa è stata l’inaugurazione e benedizione delle nuoveporte laterali della Basilica, restaurate e ab-bellite con quattro pannelli in bronzo operadi Paolo Ciaccheri; poi le ricorrenze deglianniversari solenni di matrimonio (a partiredal primo anno fi no ai 60 anni) durante le

S. Messe delle 10 e delle 11,30 e succes-sivo rinfresco presso il Bar. Nel pomeriggioun concerto per organo dell’organista russaOlga Papykina e, per chi ha avuto coraggio,la salita a piedi del campanile (assistita daivolontari dei Vigili del Fuoco e di alcune as-sociazioni garbagnatesi) per ammirare il pa-norama a 360 gradi.Non meno apprezzata è stata la Mostra foto-grafi ca sulla storia della nostra chiesa, dalla sua nascita fi no ai giorni nostri, allestita in Cappella S. Luigi.

75° DI DEDICAZIONEDELLA BASILICA

qui Nelle Parrocchie SS. Eusebio eMaccabei

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qui Nelle Parrocchie SS. Eusebio eMaccabei

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qui Nelle Parrocchie SS. Eusebio eMaccabei

21 giugno 2015. Nel giorno della festadell’Oratorio S. Luigi, con una bella, coloratae animata Celebrazione Eucaristica, don

William Abbruzzese ha ricordato i 10 anni disacerdozio. I bambini, con i loro cappellini colorati,hanno festeggiato il loro don William partecipandoalla S. Messa delle 10, che ha visto impegnati ilCoretto S. Luigi e la Corale S. Ambrogio. Al Donsono stati consegnati una busta con le offerteraccolte tra i fedeli e un grande crocifi sso scolpito in legno. Sul sagrato della Basilica, presente il CorpoMusicale S. Cecilia, don William ha lanciato due

colombe simboliche.Di seguito bands ecanti hanno rallegratotutti. Ai presenti è statoofferto un aperitivo, cuiè seguito il “Pranzodel Decennio” sotto la tensostruttura, con più di260 persone presenti. Il taglio della mega tortacon 10 candeline ha segnato il clou della festa.Nel pomeriggio giochi e attrazioni varie. Alla sera,dopo cena, uno spettacolo di magia ha interessatoi molti ragazzi e le famiglie presenti. Bella festa!

DON WILLIAM,PRETE DA 10 ANNI

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Venerdì 5 giugno all’oratorio della parroc-chia San Giovanni Battista si sono vistivolti nuovi. Su invito dei membri del grup-

po Missionario della Comunità Santa Croce e dioperatori della Caritas, una decina di personeimmigrate hanno dialogato cordialmente, anzi fa-miliarmente, per novanta minuti. Erano presenti,oltre a una dozzina di italiani, quattro albanesi,due bielorusse, una moldava, un senegalese. Maall’APERI CENA ETNICA che gli organizzatoridella festa patronale di San Giovanni Battista re-alizzeranno il 25 giugno prossimo, saranno attivianche dei marocchini, delle persone provenientida Maurizius, dallo Sri Lanka, da Togo e dal SudAmerica. Il desiderio del Gruppo missionario del-la nostra Comunità è che questo “APERI CENAETNICO” sia un punto di partenza per un dialogotra i cristiani del territorio di Garbagnate e gli im-migrati di altre culture e religioni e per vivere non

solo” accanto” gli uni agli altri, ma “insieme”,arricchendoci reciprocamente umanamente eculturalmente. In particolare, avendo scopertoche il numero degli albanesi presenti da noi èmolto alto, vorremmo che intervenissero nume-rosi all’APERICENA” per farci gustare le lorobontà culinarie, con l’auspicio di una loro futuraaggregazione. Possiamo infatti contare sull’aiutodi Don Antonio, un prete attualmente a Legnanoche è stato 16 anni missionario in Albania. Ve-nerdì sera era presente anche lui all’incontro eha promesso che porterà un gruppo folkloristicoalbanese al momento dell’APERI CENA”. Insom-ma l’augurio è che la prossima APERI CENA ET-NICA non sia solamente un piccolo avvenimentoche si esaurisce lì, fi ne a se stesso, ma un vero INCONTO DEI POPOLI che vivono, lavorano, epregano qui da noi. Gli organizzatori lo speranodavvero!

qui Associazioni

IL GRUPPO MISSIONARIODIALOGA CON GLI IMMIGRATI

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Giovedì 4 giugno, al termine della pro-cessione del Corpus Domini, un vo-lontario della Caritas ha letto una re-

lazione sulle attività di questa associazione,attivamente presente sul nostro territorio. Lapubblichiamo anche per chi non era presente.

“Noi tutti siamo Chiesa: ci cibiamo del corpo edel sangue di Cristo e ci nutriamo della Paroladi Dio: questo ci fa diventare come Lui.E per questo ci siamo riuniti questa sera, cispiega Paolo: perché “… benché molti, siamoun solo corpo perché tutti partecipiamo all’u-nico pane”, allo stesso nutrimento, allo stessocorpo di Cristo.Quello stesso Cristo che, nelle richieste deibisognosi, ci chiede da mangiare, da bere,da vestire e di essere aiutato e che conclude:“Ogni volta che avete fatto queste cose ad unosolo di questi più piccoli, l’avete fatto a me”.Il Signore ci chiede di agire così per esserecome lui.Dunque la comunità, che si raduna nella Pa-rola di Dio per cibarsi del corpo e del sanguedel suo Signore, è chiamata anche a prender-si cura della sua parte più debole: dei fratelliche sono nel bisogno perché il Cristo stesso siidentifi ca in loro. E questo è la Caritas: la comuni-tà parrocchiale che si prende curadei suoi piccoli, delle persone chesono nel bisogno, che hanno biso-gno della nostra mano.Caritas siamo tutti noi, comunità,che uniamo le nostre singole, pic-cole forze e risorse e mettendoleinsieme riusciamo a dare un aiutoconcreto a chi ce lo chiede: allostesso Cristo che ci tende la mano.E allora tutti noi siamo invitati apartecipare a questo gesto di amo-re che si traduce nell’offrire qual-che cosa di noi a chi manca delnecessario, ma anche a dare una

mano e un po’ del nostro tempo per concre-tizzare il nostro voler bene al Signore, impe-gnandoci come volontari Caritas .Anche quest’anno, in questa prima metà, ab-biamo coperto con le consuete attività setti-manali di distribuzione di viveri, di vestiario edi generi di altra necessità, le richieste di 153famiglie, la maggior parte delle quali sono sta-te accolte, ascoltate e quindi inviate, dal no-stro centro d’ascolto, ai punti di raccolta degliaiuti.Abbiamo seguito circa una cinquantina di ra-gazzi nel dopo scuola delle medie e una ses-santina tra ragazzi e adulti stranieri per lo stu-dio dell’italiano.Abbiamo aiutato 60 famiglie a coprire i costidelle utenze domestiche alle quali non riusci-vano più a far fronte.In tutto, oltre alle donazioni di cibo avute daalcuni negozi e alle attività dei volontari, ab-biamo distribuito aiuti per circa 9.000 €, fruttodella generosità di questa comunità pastorale.Ognuno è prezioso e può dare un grande aiu-to anche con poco, dedicando qualche ora delsuo tempo: è un appello che lanciamo a tuttiper sentirci un solo corpo e per parteciparedegnamente all’unico pane”.

LA CARITAS CITTADINA

qui Associazioni

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Il Circolo Acli “Carlo Castiglioni” e l’Associazione“Circolo delle idee” propongono, per i prossimimesi, due interessanti iniziative culturali: la visita

guidata alla mostra “Leonardo 1452-1519” e la “vi-sita introduttiva” alla Pinacoteca di Brera. La primaè programmata per domenica 12 luglio, con ingres-so alle 13,30, mentre la seconda si terrà domenica27 settembre a partire dalle 14,30.La mostra su Leonardo da Vinci, allestita nel Palazzo Reale di Milano,è ritenuta la più grande e la più importante mai organizzata in Italia:suddivisa in dodici sezioni, ricostruisce la vita e la personalità, polie-drica, geniale e originalissima dell’artista toscano che ha saputo spa-ziare dall’arte all’ingegneria, dalla scenografi a alla scienza, offrendo al pubblico del suo tempo e di oggi un’emozione continua di ingegnoe di creatività. Insieme ad opere ritenute di enorme importanza, qualiil “San Gerolamo” del Museo Vaticano, il “Ritratto di Musico” dellaPinacoteca Ambrosiana, la “Scapigliata” della Galleria Nazionale diParma, la “Madonna Dreyfuss” della National Gallery di Washington,sono in esposizione oltre cento disegni autografi di Leonardo, alcuni modelli storici di macchine di sua costruzione, provenienti dal Museodella Scienza e della Tecnica di Milano, e importanti opere di confronto di diversi artisti, tra i quali spicca-no Sandro Botticelli, Donato Bramante, Antonello da Messina, Filippo Lippi, Ghirlandaio, Paolo Uccelloe Verrocchio.La “visita introduttiva” alla Pinacoteca di Brera offre l’occasione di effettuare un interessante percorsoattraverso la storia dell’arte italiana dalla fi ne del Duecento fi no al Novecento. Essa si snoderà per le sale del museo, focalizzando l’interesse sui capolavori dei più noti artisti italiani a partire dalle testimonianzedel Medioevo per passare all’arte del Rinascimento, periodo del quale si potranno ammirare capolavori,quali il “Cristo morto” di Mantegna, la “Pietà” di Bellini, lo “Sposalizio della Vergine” di Raffaello. Si pro-seguirà con l’analisi delle pitture del Seicento, secolo caratterizzato dalla compresenza di Classicismo,Barocco e Naturalismo, che ha in Caravaggio uno dei massimi esponenti, del quale si potrà ammirare la“Cena di Emmaus”. Si proseguirà quindi nelle sale dedicate al Settecento, contenenti opere dei più gran-di artisti del tempo tra i quali Tiepolo e Canaletto, e si concluderà con lo spazio riservato all’Ottocento,che, insieme a “Il bacio” di Francesco Hayez, ospita opere di artisti appartenenti al Neoclassicismo, alRomanticismo, al movimento dei Macchiaioli e al Divisionismo rappresentato dall’imponente “Fiumana”di Pellizza da Volpedo.Il costo è di 22 euro per la mostra “Leonardo”, di 20 euro per Pinacoteca di Brera. La visita guidata a

Palazzo Reale inizierà alle 13,30, quella alla Pinacoteca alle 14,30.Il ritrovo è fi ssato un quarto d’ora prima nei cortili interni di entrambi i palazzi. Per informazioni più dettagliate e prenotazioni ci si deverivolgere a: Circolo Acli “Carlo Castiglioni” (via Varese 25/A; telefono0299029629; 3382441844, 3388284576); Centro VariEtà (via Bol-zano 22; telefono 0299072600).Le proposte del Circolo Acli e dell’Associazione “Circolo delle idee”,che da quest’anno in campo turistico e culturale operano in sintonia,hanno il patrocinio del Comune di Garbagnate e del Centro VariEtà.

Vincenzo Quartu

qui Associazioni

Visita alla mostra “Leonardo”e alla Pinacoteca di Brera

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Aristide Fumagalli

La questione GENDERUna sfi da antropologica

Novità editorialeEditrice Queriniana€ 9.00Maggio 2015

Un saggio attuale e documentato che delinea lo stato dell’arte sulla cosid-detta questione del gender. Offre innanzitutto elementi di conoscenza percomprendere le diverse voci che si levano nel dibattito in corso. E offre al-tresì solidi criteri valutativi: sia per interpretare le teorie più attestate, sia per

orientarsi nelle conseguenze – positive o problematiche – che ne possono derivare sul piano giuridico,educativo, culturale, religioso.

D’Incalci Tommaso

ABRAMOL’incredibile promessa

Pagine 48Collana Libri per ragazzi. 5-13 anni€. 10.00Ottobre 2011

La storia di Abramo e Sara per bambini e ragazzi

Paolo SartorMassimo PavanelloGuida alla Milano cristiana

Pagine 128Collana Guide San Paolo€.9.90Marzo 2015

Dieci itinerari attraverso la Milano cristiana: dieci percorsi che spaziano dalCentro, alla cerchia dei Navigli, fi no ad alcune possibili esplorazioni fuori porta. Luoghi noti e meno noti, del passato e del presente. Pure oggi, infatti,nella metropoli lombarda vengono compiute scelte ed esistono luoghi la cui

radice è nel Vangelo. La guida suggerisce anzitutto monumenti, dipinti e sculture: altrettanti inviti adassaporare, quartiere dopo quartiere, una città forse non abbastanza nota e certo mai scontata. Ma ancheistituzioni, persone e storie che esprimono il volto di una Milano viva e solidale.

qui Libri

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