I bamb ini malasenza ttie - sinpia.eu · nostra gloriosa tradizione che risale al 1123»....

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49 MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2010 Il caso FEDERICO RAMPINI Cibo e benessere ora l’America va a lezione da Slow Food La cultura SUSANNA NIRENSTEIN John Grisham “Basta legal thriller ho scelto l’ironia” Seidimoda Lo speciale sulle sfilate di New York Interattività Economia Alain Denis 35 anni di vignette OGGI SU REPUBBLICA.IT CASA & DESIGN: CHIEDI ALL’ARCHITETTO Viaggi I 10 orologi monumentali da scoprire Spettacoli Nella Dark Room c’è Lorella Cuccarini Repubblica Tv Appalti e favori la Società incivile MERCOLEDÌ ARCHEO-POLITIK FILIPPO CECCARELLI A rcheo-politik a sfondo contundente. L’altro giorno il sindaco di Gaeta, del Pd, ha chiesto ai legali del comu- ne di richiedere legalmente ai Savoia un maxi-risarci- mento per i danni provocati dall’assedio al fortino borbonico della città negli anni 1860-61. La rivendicazione si pone in li- nea con l’assiduo lavoro di revisionismo antiquario ingaggia- to su un altro versante dalla Lega sempre a proposito del Ri- sorgimento. C’è da dire che però la Padania non trascura le crociate, né la battaglia di Lepanto, né l’assedio di Vienna, tan- to da pretendere una fiction su Marco d’Aviano. Rispetto a ta- le vertigine storica, il sindaco di Gaeta intende rinverdire «la nostra gloriosa tradizione che risale al 1123». Municipalismo postumo e federalismo pregresso possono così illuminare di buon grado i secoli bui. Afferrare il più remoto passato e al- zarlo sulla cronaca come se fosse un nodoso tortore garanti- sce se non altro un titoletto. Ma l’attualità incalza insieme al- l’intimità e perciò il Giornale si slancia su un aborto della Jot- ti nel 1948, pure rivolgendosi confidenzialmente a quel bim- bo mai nato: «Avresti più di sessant’anni». Ecco quel che si di- ce un paese proiettato verso il futuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Monitorati dal concepimento al 21esimo anno d’età. Così negli Usa si cerca di far crescere una generazione con una salute di ferro ELENA DUSI S arà il ritratto di una genera- zione, quella che sta venendo alla luce in questi giorni. Allo studio ci sono da oggi salute, abitudini, tappe dello svilup- po fisico e psicologico di 100mila bambini americani. I riflettori si ac- cendono su di loro al momento del concepimento, ancora nel grembo materno. La luce li avvolgerà poi a 360 gradi fino al 21esimo compleanno, con una batteria di test studiata per non tra- scurare nessun particolare. Sangue, dna, urine, saliva, unghie, ormoni, vi- sta, udito, intelligenza, memoria, emo- tività, abilità linguistiche, attività fisi- che, acqua bevuta, aria respirata, uso di alcol, fumo, amici frequentati, ten- denza al comportamento violento, abilità nei videogiochi. Tutto per più di due decenni sarà analizzato e schedato con questionari, interviste telefoniche, mail e visite dei ricercatori a domicilio, sia ai ragazzi che ai loro genitori. I medici suddivisi in 105 centri di ri- ferimento su tutto il territorio statuni- tense ammasseranno e archivieranno una mole impressionante di dati da qui al 2025 per tracciare il ritratto più completo e di lunga durata della prima generazione del ventunesimo secolo. Qualcuno, per costi e ambizione, ha paragonato il National Children’s Study — iniziativa che sta prendendo il via in queste settimane — a un pro- getto della Nasa o all’acceleratore di particelle del Cern di Ginevra. SEGUE ALLE PAGINE SUCCESSIVE CON UN ARTICOLO DI UMBERTO VERONESI malattie senza I bambini C’ERA UNA VOLTA OBAMA www.limesonline.com il nuovo volume di Limes (1/10) la rivista italiana di geopolitica è in edicola e in libreria LA SOLITUDINE DEL NUMERO UNO NEL MONDO SENZA POLI NOI EUROPEI ORFANI DI MAMMA AMERICA

Transcript of I bamb ini malasenza ttie - sinpia.eu · nostra gloriosa tradizione che risale al 1123»....

■ 49

MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2010 Il caso

FEDERICO RAMPINI

Cibo e benessereora l’Americava a lezioneda Slow Food

La cultura

SUSANNA NIRENSTEIN

John Grisham“Bastalegal thrillerho scelto l’ironia”

Seidimoda

Lo specialesulle sfilatedi New York

Interattività

Economia

Alain Denis35 annidi vignette

OGGI SUREPUBBLICA.IT

CASA & DESIGN: CHIEDI ALL’ARCHITETTO

Viaggi

I 10 orologimonumentalida scoprire

Spettacoli

Nella Dark Roomc’è LorellaCuccarini

Repubblica Tv

Appalti e favorila Societàincivile

MERCOLEDÌ

ARCHEO-POLITIK

FILIPPO CECCARELLI

Archeo-politik a sfondo contundente. L’altro giorno ilsindaco di Gaeta, del Pd, ha chiesto ai legali del comu-ne di richiedere legalmente ai Savoia un maxi-risarci-

mento per i danni provocati dall’assedio al fortino borbonicodella città negli anni 1860-61. La rivendicazione si pone in li-nea con l’assiduo lavoro di revisionismo antiquario ingaggia-to su un altro versante dalla Lega sempre a proposito del Ri-sorgimento. C’è da dire che però la Padania non trascura lecrociate, né la battaglia di Lepanto, né l’assedio di Vienna, tan-to da pretendere una fiction su Marco d’Aviano. Rispetto a ta-le vertigine storica, il sindaco di Gaeta intende rinverdire «lanostra gloriosa tradizione che risale al 1123». Municipalismopostumo e federalismo pregresso possono così illuminare dibuon grado i secoli bui. Afferrare il più remoto passato e al-zarlo sulla cronaca come se fosse un nodoso tortore garanti-sce se non altro un titoletto. Ma l’attualità incalza insieme al-l’intimità e perciò il Giornale si slancia su un aborto della Jot-ti nel 1948, pure rivolgendosi confidenzialmente a quel bim-bo mai nato: «Avresti più di sessant’anni». Ecco quel che si di-ce un paese proiettato verso il futuro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Monitorati dal concepimento al 21esimo anno d’età. Così negli Usa si cerca di far crescere una generazione con una salute di ferro

ELENA DUSI

Sarà il ritratto di una genera-zione, quella che sta venendoalla luce in questi giorni. Allostudio ci sono da oggi salute,abitudini, tappe dello svilup-

po fisico e psicologico di 100milabambini americani. I riflettori si ac-cendono su di loro al momento delconcepimento, ancora nel grembomaterno. La luce li avvolgerà poi a 360gradi fino al 21esimo compleanno, conuna batteria di test studiata per non tra-scurare nessun particolare. Sangue,dna, urine, saliva, unghie, ormoni, vi-sta, udito, intelligenza, memoria, emo-tività, abilità linguistiche, attività fisi-che, acqua bevuta, aria respirata, usodi alcol, fumo, amici frequentati, ten-denza al comportamento violento,

abilità nei videogiochi. Tutto per più didue decenni sarà analizzato e schedatocon questionari, interviste telefoniche,mail e visite dei ricercatori a domicilio,sia ai ragazzi che ai loro genitori.

I medici suddivisi in 105 centri di ri-ferimento su tutto il territorio statuni-tense ammasseranno e archivierannouna mole impressionante di dati daqui al 2025 per tracciare il ritratto piùcompleto e di lunga durata della primagenerazione del ventunesimo secolo.Qualcuno, per costi e ambizione, haparagonato il National Children’sStudy — iniziativa che sta prendendoil via in queste settimane — a un pro-getto della Nasa o all’acceleratore diparticelle del Cern di Ginevra.

SEGUE ALLE PAGINE SUCCESSIVE CON UN ARTICOLO

DI UMBERTO VERONESI

malattiesenzaI bambini

C’ERA UNA VOLTA OBAMA

www.limesonline.com

il nuovo volume di Limes (1/10)la rivista italiana di geopolitica

è in edicola e in libreria

LA SOLITUDINE DEL NUMERO UNO

NEL MONDO SENZA POLI

NOI EUROPEI ORFANI DI MAMMA AMERICA

I nati tra il 2010 e il 2014 saranno

i più monitorati di sempre: dal Dna

alle abilità intellettive, dalle patologie

alle emozioni. Parte negli Stati Uniti

il primo screening di un’intera

generazione:centomila futuri uomini

(e i loro genitori)sempre sotto esame,

dall’utero fino alla maturità

americano Barack Obama e il di-rettore dei National Institutes ofHealth, Francis Collins, che han-no resuscitato il progetto autoriz-zato dal Congresso nel 2000 con

Bill Clinton come presidente mastrangolato da George W. Bushche aveva inserito la cifra “zero”accanto al finanziamento per ilNational Children’s Study.

In questi giorni i reclutatori delgoverno americano stanno bus-sando alla porta delle case doveun bambino è appena stato con-cepito. Usano, se necessario, tra-duttori in urdu, nepalese e russo— come racconta un reportagedel New York Times di ieri — perraggiungere ogni ceto sociale edetnia, cercando di convincere i ge-nitori che partecipare allo studiosarà forse faticoso, ma permetteràal bambino di entrare a far parte di“un progetto storico che influen-zerà la salute di generazioni diamericani”. L’obiettivo, infatti, èriuscire finalmente a legare alcu-ne cause ambientali (presenza disostanze chimiche nell’acqua,

nell’aria o perfino nelle vernicidelle superfici di casa, scuola opalestra, infezioni, esposizionead acari o polveri, disturbi nelmodo in cui il corpo metabolizzagli zuccheri, stress, depressione,scarsa attività fisica e passioneper i videogiochi e la tv) al boomdi malattie croniche (diabete, al-lergie, asma, autismo, deficit diapprendimento, obesità, au-mento delle nascite pretermine)osservato nell’infanzia statuni-tense negli ultimi decenni.

Disegnati miliardi di punti suun foglio, i medici di cinquegrandi enti governativi america-

ni, specializzati in medicina eambiente, si occuperanno poi ditracciare le linee congiungenti.Solo a questo punto si vedrà se losforzo avrà pagato. Se Obamaavrà avuto ragione su Bush e sul-le critiche dei detrattori del Na-tional Children’s Study. I ricer-catori impegnati nei prossimidecenni ad analizzare l’immen-sa mole dei dati saranno mi-gliaia. Il reclutamento dellemamme è iniziato a gennaio eandrà avanti per quattro anni. Iprimi dati sono attesi nel 2025. Enon è un caso che uno dei piùferventi sponsor dell’iniziativasia quel Francis Collins che oltreun decennio fa guidò il consor-zio pubblico incaricato di deci-frare il genoma umano: unoscienziato abituato a pensaremolto in grande.

Se il National Children’sStudy è il più massiccio, non ècerto l’unico fra gli studi che cer-cano di fotografare fette di po-polazione per estrarre dati di sa-lute pubblica. Genetisti e car-diologi sono forse i più abituati ascavare nelle banche dati. «Ilproblema è molto semplice»spiega Giuseppe Novelli, gene-tista, preside della facoltà di me-dicina di Tor Vergata a Roma.«Sappiamo che fumo, coleste-rolo e ipertensione fanno maleal cuore. Ebbene, il 50 per centodei pazienti che arrivano alpronto soccorso con un attaccocardiaco non aveva nessuno diquesti fattori di rischio. Cosa haprovocato l’infarto a un malatosu due? Non lo sappiamo. Pro-babilmente il Dna gioca un ruo-lo importante. Ma dobbiamo in-

(segue dalla copertina)

ELENA DUSI

Il costo giustifica il parago-ne ardito: 6,7 miliardi didollari è il budget previstoalla partenza del NationalChildren’s Study, ma da

qui al 2025 la cifra potrebbe lie-vitare. Il Congresso incaricato distanziare il denaro ha già inizia-to a storcere il naso. Non mancanegli Usa chi critica la strategiadi spendere fondi enormi perprogetti a spettro così ampio. Ele donne in gravidanza, contat-tate dai medici per entrare a farparte dello studio con il bambi-no che portano in grembo, stan-no rispondendo in maniera piùscettica di quanto non si atten-dessero i ricercatori convinti dipoter finalmente disegnare lamappa più completa che esistadell’intreccio fra geni, fattoriambientali e salute umana.

I pezzi del puzzle nella testa deimedici, infatti, al momento noncombaciano. Epidemia di diabe-te, boom di obesità, diffusione in-spiegabile delle allergie, aumen-to dell’autismo sono alcuni dei fe-nomeni che si osservano neibambini da un lato. Dall’altro, itest genetici sempre più diffusisono in grado — almeno in teoria— di indicare la predisposizionedi ciascun individuo alle malattie.Tutte o quasi. Tracciare un pontefra i due pilastri della medicinamoderna — geni e ambiente —che al momento paiono ancoralontani fra loro è in effetti unobiettivo che giustifica la spesa.Ne sono convinti il presidente

salute

Da 0 a 21 anniil Grande fratellodella

R2CRONACA■ 50

MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2010

la RepubblicaL’INCHIESTA

L’obiettivo? Gettareun ponte trail quadro genetico,l’ambiente e lemalattie osservate

Ecco come le cellulerimarranno giovani

Un team di ricercatori inglesi etedeschi delle Università diNewcastle e Ulm fa luce sulprocesso di invecchiamentodelle cellule: lo studio puòcondurre all’elaborazione dinuove strategie terapeutichecontro malattie senili, diabetee disturbi cardiovascolari. Irisultati sono stati pubblicatisu Molecular Systems Biology.Gli scienziati con un modellomatematico hanno chiarito ilpercorso che impedisce allecellule alterate di duplicarsi.«Il prossimo passo saràsviluppare un farmaco che ciaiuti a prevenire le patologiein cui l’invecchiamento dellecellule gioca un ruolodecisivo», dice il ricercatoreThomas von Zglinicki.

COOPERATIVA PER LA COSTRUZIONE DI CASE

POPOLARI ED ECONOMICHE “BELCANTONE”

SOC. A R.L. con sede in Bologna Via Barca

29 Cod.Fiscale: 80043050378, P. Iva:

00289650376 iscritta al Registro Imprese di

Bologna con il 80043050378 e iscritta all’Albo

Società Cooperative con il numero A129520 –

sezione Cooperative a Mutualità Prevalente –

Categoria: Cooperative Edilizie di Abitazione.

I Soci sono convocati in assemblea Ordinaria

presso la sede sociale per il giorno 3 Marzo

2010 alle ore 22.00 per discutere e deliberare

sul seguente

ORDINE DEL GIORNO1) Revisione valore rivalutazione volontaria

immobili iscritto in bilancio al 31/12/2008

e conseguente rettifica al bilancio stesso.

2) Riapprovazione del Bilancio chiuso al

31/12/2008;

3) Varie ed eventuali.

Qualora l’assemblea non risultasse in

numero legale per la 1ª convocazione, la 2ª

convocazione è fissata sin d’ora, nello stesso

luogo, per il giorno Giovedì 4 Marzo 2010

alle ore 21.30.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

DI AMMINISTRAZIONE

(Athos Passerini)

AZIENDA NAPOLETANAMOBILITA’ S.p.A.

ESTRATTO BANDO DI GARA

L’Azienda Napoletana Mobilità S.p.A. indice ga-ra europea, mediante procedura aperta ai sen-si del D.Lgs. 163/06, per l’affidamento del servi-zio sostitutivo di mensa mediante la fornitura dicirca 1.650.000 (±20%) buoni pasto del valorefacciale di 5,28 Euro/cad., per un periodo di 24mesi. Importo massimo per l’intera fornitura:Euro 8.712.000,00 (±20%) oltre IVA. Il termineper la presentazione delle offerte è fissato alleore 14,00 del giorno 07.04.2010. Il Bando inte-grale e la documentazione per partecipare allagara sono disponibili sul sito www.anm.it. Perinformazioni: Unità Gare e Appalti: tel.081.7632104 - fax 081.7632105.

IL DIRETTORE GENERALE(Dr. Ing. Renato MURATORE)

azienda napoletana mobilitàCOMUNE DI PIACENZA - DirezioneOperativa Risorse - Servizio Acquisti e Gare

Esito di gara di appaltoAffidamento del servizio di assistenza per l'integra-zione scolastica degli alunni disabili o in condizio-ni di disagio socio-economico per certificate edocumentate cause presso le scuole cittadine per ilperiodo dall'1.9.2009 al 30.5.2012. Proceduraaperta aggiudicata con il criterio dell'offerta econo-micamente più vantaggiosa; offerte pervenute eammesse: n. 4. Aggiudicatario: Cooperativa SocialeCoopselios, Via M.K. Gandhi n. 3 - Reggio Emilia.Importo aggiudicato pari ad € 2.239.852,08#,con un ribasso del 2,6% sull'importo complessivobase d'asta pari ad € 2.299.983,20 oltre IVA diLegge - Verbali di gara approvati con determinazio-ne dirigenziale n. 1526 del 16.9.2009. Determinaaggiudicazione definitiva n. 74 del 29.1.2010.

Il Responsabile del Servizio Sergio Fuochie.17.02.10

dagare meglio il rapporto fra fat-tori genetici e ambientali. Inquesto senso, lo studio america-no è benvenuto». Uno studio co-sì onnicomprensivo della salutedi un bambino non è scevro peròda problemi etici. «Se i ricercato-ri — si chiede Novelli — doves-sero scovare in un bambino i se-gni precursori di una malattiafutura, interverranno per curar-lo oppure no? Nel primo casofalserebbero i risultati dello stu-dio, rendendo inutile lo sforzo.Nel secondo verrebbero menoalla loro etica».

Benvenuto, ma forse insuffi-ciente, è lo studio secondo Atti-lio Màseri, cardiologo fra i più

importanti in Italia, oggi alla gui-da della fondazione “Per il tuocuore” dedicata alla ricerca del-le cause ignote di alcune malat-tie cardiovascolari. «Sappiamoche il colesterolo alto provoca,per esempio, il 30 per cento di ri-schio di infarto. Questa infor-mazione è altamente insoddi-sfacente per noi. Vuol dire che sucento persone, tutte con lo stes-so livello di colesterolo alto, 30hanno un infarto e 70 no. E per-ché questa differenza? Ricavareun dato statistico da uno scree-ning come quello che gli ameri-cani si apprestano a fare ci offrirà

qualche informazione nuova.Ma aprirà quesiti ancora piùprofondi. Credo che fermarsi a 21anni non sarà sufficiente. La mag-gior parte delle malattie si svilup-pa più tardi, non certo nell’infan-zia. Probabilmente si sentirà il bi-sogno di continuare a studiare iragazzi anche dopo». È il sensodel bicchiere mezzo vuoto. Ed èproprio quello che prova Giusep-pe De Rita, presidente del Censis:«Sezionare, frammentare, divi-dere un problema nelle sue com-ponenti minime è una tendenzadel pensiero moderno, special-mente medico e scientifico. Mami chiedo se non sia altrettantoimportante puntare sulla sintesi.Interpretare quella mole di datinon sarà facile».

Del valore degli studi a lunghis-simo termine i cardiologi sonoben coscienti. Era il 1948 quandoavviarono il “Framingham heartstudy” sottoponendo 5mila fra gliabitanti del paesino di Framin-gham, nel Massachusetts, a unabatteria di test per misurare la sa-lute del cuore e proseguendo imonitoraggi per tre generazioni.«È da quello studio — spiega Mà-seri — che abbiamo imparato co-me fumo, peso eccessivo, cole-sterolo alto e diabete danneggia-no la salute del cuore. I dati diFramingham ci dicono anche inquale fascia di età i fattori di ri-schio fanno i danni maggiori, equesto grazie alla sua grandeestensione. Credo che lo studiosui bambini americani sarà soloun punto di partenza. Si sentiràsicuramente l’esigenza di andareancora più lontano».

(segue dalla prima pagina)

Si dovrebbe così capirequanto gli agenti esternilegati allo stile di vita in-cidano in questa popo-

lazione in rapporto alla causa-lità genetica. Si tratta del piùgrande studio di popolazione diquesto genere ed è nato per di-rimere uno dei più grandi dub-bi del mondo scientifico mo-derno che vede contrappostedue scuole di pensiero. La pri-ma è favorevole all’ipotesi am-bientale: sono i fattori esterni imaggiori responsabili dellemalattie. La seconda sostienel’ipotesi genetica: il destino del-la nostra salute è scritto inequi-vocabilmente nei nostro dna.

Siamo di fronte ad uno sforzoenorme della scienza e cometutte le grandi imprese presen-ta un rischio di insuccesso. Inparticolare gli studi di popola-zione così ampi e protratti neltempo possono presentare dif-ficoltà perché i bambini si spo-stano e cambiano abitudini, lafamiglia può sentirsi infastiditadal contatto continuo ed assi-duo con i ricercatori e decideredi interrompere la sua parteci-pazione.

Tuttavia lo studio pilota sem-bra indicare la fattibilità e l’ac-cettabilità da parte delle donne.Rimane il fattore critico del co-

sto. Molti ritengono che 7 mi-liardi di dollari potrebbero es-sere meglio investiti in altre ri-cerche più urgenti o nei Paesiche hanno pressanti emergen-ze. Io credo che il quesito postosia cruciale per il futuro dell’in-terpretazione delle malattie edunque è giusto osare. È sem-pre difficile scegliere di intra-prendere una grande ricerca ecalcolarne i rischi di insucces-so. In questo caso dobbiamopensare che è probabile che siraggiungeranno risultati atten-dibili e statisticamente signifi-cativi perché se anche tre quar-ti dei centomila bambini si“perdessero di vista”, i rima-nenti sarebbero già un buoncampione.

Il problema è piuttosto che gliobiettivi dello studio sono pocospecifici. Sarebbe meglio con-centrarsi sul legame fra alcunifattori e alcune malattie. Adesempio tutti vorremmo sape-re se e quanto la leucemia è do-vuta al radon, o ai raggi cosmici,o alla radioattività della terra oalle radiazioni da esami medici.Oppure vorremmo sapere la si-curezza dei tanti vaccini e l’effi-cacia nel proteggersi dalle ma-lattie. In ogni caso le conoscen-ze di un’analisi genetica ed am-bientale cosi estesa sarà ungrande regalo al nostro futuro.

Dalla maxi-indagine risposte a molti dubbi: un regalo per il nostro futuro

Una ricerca coraggiosaaprirà nuovi orizzonti

Il commento

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@MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2010

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.nationalchildrensstudy.govwww.periltuocuore.it

Giuseppe De Rita,presidente Censis:“Interpretarequella mole di datinon sarà facile”

Il cardiologo AttilioMaseri: “Nel 2025forse si sentirà ilbisogno di studiarlianche da adulti”

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ONCOLOGO

L’ex ministroe direttorescientificodell’Ieodi Milano,UmbertoVeronesi

UMBERTO VERONESI