Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump...

9
La tragedia di Corinaldo e il problema delle discoteche Senza lavoro, nessun futuro Terrapiattismo Forrest Gump Il segreto della tomba nascosta 17 Gennaio 1944 Matteo Jarno Santoni, III C Classico Tommaso Bacheca, VC Classico (pag.1/2) Mila Sergi, III D Classico (pag.3) Christian Forti, V A Classico (pag.4) Gianluca Aquilani e Edoardo Piacentini , V A Classico (pag.5) Martina Falci e Flavia Fortuna, V A Classico (pag.6) Matteo Jarno Santoni, III C Classico (pag.7/8) “IL BURATTINO SENZA FILI” Il giornale degli studenti del Liceo Classico e Linguistico Mariano Buratti Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019

Transcript of Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump...

Page 1: Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump Forrest Gump può essere considerato una delle colonne portanti del cinema americano.

La tragedia di Corinaldo e il

problema delle discoteche

Senza lavoro, nessun futuro

Terrapiattismo

Forrest Gump

Il segreto della tomba nascosta

17 Gennaio 1944

Matteo Jarno Santoni, III C Classico Tommaso Bacheca, VC Classico

(pag.1/2)

Mila Sergi, III D Classico (pag.3)

Christian Forti, V A Classico (pag.4)

Gianluca Aquilani e Edoardo Piacentini , V A Classico (pag.5)

Martina Falci e Flavia Fortuna, V A Classico

(pag.6)

Matteo Jarno Santoni, III C Classico (pag.7/8)

“IL BURATTINO SENZA FILI”

Il giornale degli studenti del Liceo Classico e Linguistico Mariano Buratti

Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019

Page 2: Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump Forrest Gump può essere considerato una delle colonne portanti del cinema americano.

Pagina 1

La tragedia di Corinaldo e il problema delle discoteche

E’ una fredda mattina di dicembre e, anche se i chilometri dalla costa sono pochi, il clima invernale si fa sentire. La campagna in località Madonna del Piano, a Corinaldo, si riempie di automobili di giornalisti delle varie testate, e di forze dell’ordine. Doveva essere una mattinata per riposarsi dalla lunga serata di venerdì, passata da molte persone presso la discoteca Lanterna Azzurra, ma c’è chi quella mattina non si è più svegliato. Cinque ragazzi come noi, Emma, Asia, Benedetta, Mattia e Daniele, e una giovane mamma, Eleonora, si erano recati presso il locale per passare una serata (la mamma per accompagnare il figlio) all’insegna del loro idolo, il trapper cinisellese Sfera Ebbasta. Ci è voluto molto poco a tramutare una serata di divertimento in una tragedia, dovuta all’impiego improprio e decisamente fuori luogo di una bomboletta contenente spray urticante al peperoncino, dispositivo che il buon senso lascerebbe utilizzare contro le aggressioni, ma che l’assurdità e la stupidità di qualcuno hanno portato ad utilizzarlo in un ambiente gremito, chiuso, dove la gente stava ballando. Questo atto scellerato ha provocato subito agitazione tra i presenti che si sono prontamente diretti verso le uscite di sicurezza, in un evidente stato di panico. Tra i primi individui ad uscire c’è un ragazzo che, appena fuori, ha iniziato a riprendere con il cellulare la folla che impegnava l’uscita, un’uscita che porta a una rampa sopraelevata. La moltitudine di ragazzi che voleva uscire, convogliata tutta sulla stretta passerella, ha provocato il cedimento dei parapetti. Ed è qui che è successo l’irreparabile. Decine e decine di corpi, da come vediamo nel video, cadevano nella cunetta sottostante, profonda circa un metro e mezzo. Già dai primi soccorsi venivano constatate le non buone condizioni dei feriti e, purtroppo, la presenza di vittime.

Nelle ore successive, ore di strazio e di dolore, i rappresentanti del Governo esprimevano il loro cordoglio per l’accaduto e lo sdegno per il fatto che a persone innocenti era stata provocata una morte così atroce. Lo stesso Sfera Ebbasta (che sembra non sia mai giunto a Corinaldo poiché a Rimini in quel momento) si mostrava annichilito, tanto da tatuarsi nei giorni seguenti sei stelle sulla fronte, tante quante sono state le vittime, dando così il via ad ulteriori critiche. Si iniziava comunque a pensare che qualcosa dovesse essere andato storto: è possibile che siano stati strappati più biglietti dalle matrici di quelli che potevano essere venduti vista la capienza del locale? E’ stato accertato che sono stati venduti 680 biglietti e staccati 500, quando l’effettivo numero massimo di persone che permetteva la capienza della sala era di 469 (731 se si comprende anche il locale del pieno superiore) e, come ha ricordato il Ministro dell’ Interno, Matteo Salvini, anche una persona in più avrebbe costituito un problema. Questa terribile disgrazia ha avuto una grande eco sui canali di comunicazione di massa, anche se, nonostante la gravità della situazione, praticamente tutti i social sono stati riempiti di commenti ironici e di battute, formulate da individui che trovavano in quel momento divertente ironizzare sulle persone che avevano perso la vita. La vicenda ha sicuramente portato i frequentatori minorenni di discoteche e i loro genitori a riflettere su come ciò che è accaduto a Corinaldo potrebbe ripetersi se perdurasse l’inosservanza delle norme di sicurezza che purtroppo sovente i gestori di questi locali non rispettano per una mera questione di profitto. Ancora una volta in Italia si è dovuto attendere il peggio per capire che le norme di sicurezza non sono una formalità

Page 3: Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump Forrest Gump può essere considerato una delle colonne portanti del cinema americano.

Pagina 2

trascurabile (abbiamo potuto constatarlo anche con il crollo del viadotto Polcevera a Genova (cfr. numero 2 de “Il Burattino senza fili”); le discoteche poi dovrebbero essere scrupolosamente regolamentate, essendo luoghi frequentati talvolta da minori e da adulti che spesso assumono bevande alcoliche, che di certo non contribuiscono al mantenimento di uno stato di lucidità, accrescendo così le probabilità che accada un evento infausto, magari non voluto, ma non evitabile. Possono piacere o meno ma le discoteche e affini sono luoghi di aggregazione finalizzata al divertimento che non possono e non devono, per una imperdonabile negligenza umana, tramutarsi in posti dove la gente rischia perfino di perdere la vita, nell’eventualità che si ripeta un fatto atroce come quello di Corinaldo. Ma fino a che la logica e la bramosia del guadagno sarà considerata più importante di una vita umana, non possiamo pretendere che si facciano passi avanti, ma aspettarci soltanto ulteriori situazioni sgradevoli, come quella che ha portato alla morte di sei giovani innocenti.

Matteo Jarno Santoni, III C Classico

Tommaso Bacheca, VC Classico

Page 4: Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump Forrest Gump può essere considerato una delle colonne portanti del cinema americano.

Pagina 3

Senza lavoro, nessun futuro

La disoccupazione, ovvero la condizione di mancanza di lavoro a cui è soggetta ormai una parte della popolazione europea, è uno dei maggiori mali del nuovo secolo. La disoccupazione italiana è al terzo posto tra le più alte in Europa e negli ultimi 12 anni non ha fatto altro che aumentare. Lo stesso è avvenuto anche in Spagna e in Grecia, dove il tasso di disoccupazione equivale a circa il 20% della popolazione, essendo aumentato quasi del 10% negli ultimi 12 anni. Persino alcuni Stati tra più abbienti d'Europa hanno subito una netta diminuzione del numero di lavoratori, come la Danimarca, in cui il tasso di disoccupazione è aumentato di circa il 4%. Ovviamente non in tutti gli stati europei la situazione è così critica, ad esempio in Germania e in Polonia il tasso di disoccupazione non supera neanche il 5%. Molti di noi sono interessati alle ripercussioni sociali e politiche che questa rovinosa crisi può avere sulle nostre Nazioni, eppure non ci preoccupiamo abbastanza di ciò che accade nella mente umana. Proprio a questo proposito la psicologa Cecilia Tardini afferma: "I disturbi psichici più spesso associati alla disoccupazione sono risultati essere l'ansia e gli attacchi di panico, i disturbi del sonno, gravi forme di somatizzazione, disturbi del funzionamento sociale, stress e, soprattutto, la depressione." Come si può ben dedurre, la disoccupazione, oltre a causare, dopo l'uscita dal mercato, difficoltà a trovare un nuovo lavoro per la progressiva riduzione delle conoscenze e competenze, provoca anche dei traumi psicologici nel disoccupato. In particolare nel disoccupato hanno origine un intenso desiderio di vendetta e un significativo abbassamento dell'autostima. Quest'ultimo è causato dalla nascita nell'uomo di un forte senso di frustrazione, inferiorità, inadeguatezza e fallimento, che provocano una scarsa fiducia nella società futura. Alcuni degli elementi dannosi per la

salute, causati dalla perdita del lavoro o dalla vana ricerca di esso, sono la nascita di abitudini rovinose come l'abuso di alcolici e sostanze stupefacenti. Molti uomini, inoltre, vengono spinti da un senso di insoddisfazione al suicidio stesso. Il punto dolente di questa società dedita al progresso non può essere davvero la mentalità dell'uomo. Non possiamo permetterci di fare altri errori.

Mila Sergi, III D Classico

Page 5: Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump Forrest Gump può essere considerato una delle colonne portanti del cinema americano.

Pagina 4

Terrapiattismo

Da molti anni siamo paciosamente abituati a subire o condividere ogni genere di idea, proposta, moda, provenienti generalmente da paesi come gli Stati Uniti, l’Inghilterra o la Francia, ma ultimamente, forse perché sono a corto di vere proposte innovative, abbiamo assistito al nascere e al diffondersi in modo alquanto preoccupante di un qualcosa che soltanto a definirlo “fenomeno scientifico” provoca spasmi in chiunque conservi un minimo di materia grigia, ovvero la nascita e la proliferazione (quasi si trattasse di un virus) del terrapiattismo, una teoria assolutamente strampalata e priva di riscontri o basi scientifiche. Una parte cospicua della popolazione negli ultimi mesi ha letto, visto in televisione o su qualche altro supporto un video, un'intervista o il racconto di qualcuno di questi strampalati sostenitori del terrapiattismo, ma facciamo un piccolo sunto nel caso vi foste persi queste esternazioni. Questo vero e proprio 'fenomeno mediatico’ nasce già nel secolo scorso in Inghilterra ma attrae solo pochi curiosi, poi con il diffondersi dei mezzi di comunicazione e di pari passo con le prime esplorazioni spaziali, ha preso sempre maggior campo, fino ad oggi, quando migliaia di persone, e una maggioranza negli Stati Uniti e in Inghilterra, sono divenuti profeti e paladini di questo pseudo movimento. Secondo i terrapiattisti quindi il nostro pianeta sarebbe un grosso disco bidimensionale: intorno alla Terra si troverebbe una catena montuosa alta 400 chilometri e lunga 72mila, color smeraldo e popolata da guardiani che difendono i confini terrestri da oltre 2mila anni, nutrendosi dei frutti della terra. Oltre quei confini, molte altre terre ancora inesplorate. Sul nostro pianeta un tempo regnavano i giganti, ecco spiegati il ritrovamento delle ossa che noi poveri profani abbiamo attribuito ai dinosauri, e la conservazione di monumenti dalle notevoli dimensioni quali Stonehenge e le piramidi che per i giganti furono costruiti. I novelli “profeti” del vero dichiarano con assoluta certezza e sono pronti a dimostrarlo con documenti e teorie che da sempre l'uomo è assoggettato al potere di pochi eletti forse vicini al demonio, che condizionano da sempre la nostra vita illudendoci con menzogne e falsità, come ad esempio le missioni spaziali della NASA o le scoperte di Einstein. L'Australia è invece un continente fantasma, fatto testimoniato da alcuni piloti d'aereo. Inoltre, si può girare il mondo andando sempre dritti in aereo per il

cosiddetto effetto Pac-man: proprio come nel giochetto, e stiamo confrontando millenni di ricerche con un gioco in cui quando si esce da una parte della mappa si entra nell'altra. Forse io sono un po' troppo 'terrasferico’ ma credo

che l'evoluzione non abbia avuto per tutti gli stessi

risultati. Non voglio fare critiche, ma a determinate

cose non si può assolutamente prestare fede,

dovrebbe esserci un limite a tutto, specie a questo

fenomeno che mi sembra essere più patetico che

ridicolo.

Christian Forti, V A Classico

Page 6: Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump Forrest Gump può essere considerato una delle colonne portanti del cinema americano.

Pagina 5

Forrest Gump

Forrest Gump può essere considerato una delle colonne portanti del cinema americano. Uscito nelle sale nel luglio del 1994, molto apprezzato dalla critica e considerato come uno dei migliori film degli ultimi 50 anni. Ottenne numerosi riconoscimenti, 13 nomination agli Oscar e 6 premi vinti, tra cui miglior regia, miglior attore protagonista e miglior film. Questa pellicola, ispirata all’omonimo romanzo di Winston Groom, è stata diretta da Robert Zemeckis e vanta la magistrale interpretazione di Tom Hanks. Il film racconta l’avventurosa vita di Forrest Gump, personaggio nato negli Stati Uniti negli anni ‘40 e dotato di un basso sviluppo cognitivo. La storia viene narrata dallo stesso protagonista, partendo dall'infanzia e arrivando fino al 1982. Questa vicenda ci fornisce uno spaccato dei massimi avvenimenti accaduti negli Stati Uniti del dopoguerra, nei quali inaspettatamente lo stesso Forrest Gump sarà coinvolto. Conoscerà personalità importanti come Kennedy, Nixon o Elvis Presley, diventerà una stella del football e poi del Ping-pong, senza però mai rendersi totalmente conto di quanto tutto ciò che ha vissuto fosse straordinario. Forrest Gump è riuscito a raggiungere un incredibile successo toccando in maniera profonda diversi aspetti della società americana e sembra continuare a farlo anche a distanza di tempo. Il film si apre nello stesso modo in cui si chiude: mostrandoci una piuma trasportata dal vento, un'immagine che trasmette leggerezza. L'intera opera è caratterizzata da una narrazione leggera, proprio come una piuma trasportata dal vento. E questo tipo di narrazione coincide con la visione della realtà del

protagonista. Forrest affronta una serie di incredibili avventure, prende addirittura parte alla guerra in Vietnam. Tali eventi aiutano lo spettatore a vedere la realtà attraverso gli occhi di Forrest, ovvero gli occhi di un bambino, questo uomo-bambino che è ingenuamente portatore di una profonda conoscenza della vita, forse proprio a causa del suo lento sviluppo cognitivo. La prova attoriale di Tom Hanks ci rende partecipi di un commovente incontro tra comicità e tristezza, tra grandi risate e profonde verità. Nella pellicola capiamo come ogni persona, per quanto umile o svantaggiata, sia capace di imprese straordinarie. Ci accorgiamo di come i concetti apparentemente più semplici della vita siano gli stessi che ci fanno provare le emozioni più forti. Non esiste nulla di più emozionante della sincerità. E forse l'arte, il cinema, trova la sua essenza in questo concetto. Il cinema è sincerità. Il cinema non è niente di più, il cinema non è niente di meno. Il cinema è semplicità.

Gianluca Aquilani e Edoardo Piacentini , V A Classico

Page 7: Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump Forrest Gump può essere considerato una delle colonne portanti del cinema americano.

Pagina 6

Il segreto della tomba nascosta

Ci siamo mai chiesti quale sia stata veramente l’importanza della nostra città per la storia nel corso dei secoli? Viterbo fu uno dei centri più importanti per la storia della Chiesa, una città piena di tesori e segreti tutti da scoprire, come quello di cui parleremo qui di seguito. Dal 2011 un gruppo di ricerca costituito da circa 80 esperti provenienti da tutto il mondo, sotto la guida dell’archeologo Alberto Pichardo, si è messo al lavoro per ritrovare la tomba di Papa Alessandro IV, mistero irrisolto che va avanti da ben più di sette secoli. Rinaldo de Jenne era il nome del papa prima di diventare Alessandro IV, nacque a Jenne nel 1199 circa, proveniva da una famiglia importante da cui emersero le figure di altri due papi rilevanti; fu prima di tutto un uomo di cultura e conseguì il titolo di magister con gli studi all’Università di Parigi. Grazie all’aiuto dello zio Ugolino di Anagni, ovvero papa Gregorio IX, riuscì ad ottenere cariche importanti ed entrò in contatto per la prima volta con Viterbo. L’ormai cardinale Rinaldo di Jenne prese parte a tre elezioni papali, ma la più importante fu quella del 12 dicembre 1254, in cui, all’età di 55 anni, fu eletto papa all’unanimità a Napoli; il 20 dicembre fu consacrato e assunse il nome pontificale di Alessandro IV. Durante il suo pontificato spiccò per le sue doti di gestione e per essersi circondato dei più illustri saggi e teologi dell’epoca, tra i quali troviamo figure come san Bonaventura da Bagnoregio, sant’Alberto Magno e san Tommaso d’Aquino, ma il vero tratto distintivo del suo pontificato fu la sua forte volontà di riunire la Chiesa cattolica con la Chiesa ortodossa. Nel 1257 prese una decisione clamorosa, trasferì la

sede papale a Viterbo, città ritenuta più sicura rispetto a Roma che in quel momento stava vivendo un periodo difficile caratterizzato da violente persecuzioni e sommosse. Per lo stesso motivo, nel 1261, in seguito alla sua morte improvvisa, le sue spoglie furono nascoste nella cattedrale viterbese per evitare che venissero profanate, ma tutt’ora ancora non si è riusciti a trovarle, nonostante più volte nel corso dei secoli siano state iniziate le ricerche della tomba. Per la città di Viterbo, l’importanza di papa Alessandro IV è collegata a Santa Rosa, infatti fu proprio lui, il 4 settembre del 1258, a disporre la traslazione del corpo di Rosa dalla sua originaria sepoltura nella Chiesa di Santa Maria in Poggio al monastero di San Damiano, che è poi diventato il Santuario della santa. Se da una parte tramite gli studi geofisici è stata individuata la presenza di una possibile cripta o camera sepolcrale proprio sotto l’attuale Piazza San Lorenzo grazie al rilevamento di oggetti ferromagnetici di origine antropica, dall’altra parte alcune fonti scritte ci suggeriscono che la collocazione della tomba sia all’interno del Duomo, in particolare, nell’abside della navata sinistra. I nostri esperti continueranno le ricerche finché non riusciranno a portare alla luce la testimonianza di una prestigiosa scoperta come questa, che finalmente porterà ad una riconsiderazione dell’importanza della nostra città nella storia.

Martina Falci e Flavia Fortuna, V A Classico

Page 8: Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump Forrest Gump può essere considerato una delle colonne portanti del cinema americano.

Pagina 7

Considerazioni compendiarie sulla Viterbo del 1943-44: il 17 Gennaio 1944

Questa di cui sopra può, da una prima impressione, sembrare una data senza particolare significato, ma per la nostra città rappresenta senza dubbio un giorno significativo, da non dimenticare. La situazione di quegli ultimi mesi era molto grave. Cominciavano a scarseggiare i viveri e molti di questi venivano inviati, contravvenendo le regole, a Roma. Difatti gli abitanti della capitale soffrivano molto di più di fame di quanto ne potessero soffrire i viterbesi o i residenti della Tuscia, che bene o male, data la sua vocazione per l’agricoltura e la coltivazione, riusciva a dare sostentamento a molte persone. Gli obiettivi del bombardamento erano i luoghi in quel momento più saturi di persone: le stazioni ferroviarie delle Ferrovie dello Stato (particolarmente quella di Porta Fiorentina), la stazione della Società Romana per le Ferrovie del Nord (linea Roma-Nord) e l’autostazione della società di corse automobilistiche di Igino Garbini. Tutti insediamenti collocabili tra l’attuale piazzale Antonio Gramsci (già piazza Umberto I), viale Trento e viale Trieste (quest’ultima allora strada della Madonna della Quercia/via dei Villini). La presenza in quei luoghi di tanta gente era giustificabile perché i servizi ferroviari e automobilistici erano gli unici mezzi per raggiungere la provincia e quindi la capitale, anche se venivano soprattutto preferiti i treni, constatata la possibilità di uno spogliamento dei mezzi automobilistici da parte dei tedeschi. La ferrovia Roma-Nord era l’infrastruttura più utilizzata e quella che fu interrotta per minor tempo (tre mesi in tutto) anche se venne danneggiata considerevolmente; nel regolamento di esercizio del 1939 vennero stabilite le norme da attuarsi in caso di oscuramento e quindi con conseguente riduzione dell’illuminazione dei treni, treni che viaggiavano soprattutto di notte, dalle 21 alle 7 di mattina, poiché la ferrovia, essendo a trazione elettrica, necessitava di approvvigionamento di corrente, che di giorno era riservata alle aziende e egli opifici. La ferrovia stessa funse da mezzo per lo sviluppo del mercato clandestino di viveri, inviati nella capitale (non di rado sanzioni, anche salate, venivano comminate ai contrabbandieri di generi alimentari inoltrati attraverso il treno). La mattina del 17 gennaio 1944, alle ore una e un quarto circa, risuonarono le sirene antiaeree, pochi istanti prima che ventiquattro aerei bombardieri statunitensi iniziassero a lanciare gli ordigni sulla città che furono contati in numero di centoquarantadue,

alcuni dei quali sarebbero esplosi anche nelle ore successive. Viterbo ne risultò pesantemente danneggiata. La stazione di Porta Fiorentina fu distrutta in buona parte, così come lo stabilimento dei Consorzi Agrari e l’autorimessa della Soc. Garbini, che furono rase la suolo. La stazione della Roma Nord fu demolita in gran parte del fabbricato e perse la vita la bigliettaia Liliana Bizzarri. Risultò danneggiata ingentemente anche la zona di piazza della Rocca (sede anche della caserma Bazzichelli), la fontana del Vignola e l’allora Albergo Grandori (aperto anni prima dal padre di Don Alceste G.), nonché la chiesa di San Francesco, della quale fu distrutta buona parte di una parete e del tetto. Sempre in quella zona, qualche periodo prima, erano state bombardate varie vie (nell’intento fallito di

Page 9: Numero 4 A.S. 2018/2019 Febbraio 2019 “IL BURATTINO SENZA … · 2019-02-23 · Forrest Gump Forrest Gump può essere considerato una delle colonne portanti del cinema americano.

Pagina 8

colpire l’ aeroporto militare Fabbri, molto più a nord), tra le attuali via Matteotti, Cairoli e il termine del quartiere di San Faustino, ove infatti si riconoscono molti edifici eretti tra la fine degli anni quaranta e cinquanta. Nella zona retrostante il palazzo dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e la Biblioteca degli Ardenti sono ancora presenti edifici bombardati e non ricostruiti. Piazza Verdi vide danneggiato il teatro Unione, soprattutto nella facciata; anche il cinema Teatro Genio, luogo molto frequentato allora, fu distrutto. Ingenti danneggiamenti si rilevarono anche nella zona di porta Romana, fu rovinata moltissimo la Chiesa di San Sisto, della quale rimase in piedi solamente la torre campanaria, mentre fu perduta la chiesa di Santa Maria delle Fortezze, non più ricostruita. Non fu risparmiato nemmeno l’ edificio della Gioventù Italiana Littorio (G.I.L.), costruzione che attualmente ospita il nostro Liceo Ginnasio. Santa Maria in Gradi fu interessata in misura minore dai bombardamenti, tuttavia, negli anni successivi alla guerra, il tetto e la volta della chiesa, scampati alla distruzione nel periodo bellico, furono demoliti per volontà dell’amministrazione penitenziaria della Casa Circondariale ivi impiantata. In memoria di questo giorno, tanto significativo per la storia della città di Viterbo, ogni anno viene deposta una corona.

(per ulteriori informazioni e testimonianze sull’argomento, diamo appuntamento al prossimo numero)

Matteo Jarno Santoni, III C Classico

Crediti fotografici Le foto dei bombardamenti relativi a piazza Fontana

Grande, a piazza della Rocca, e al Teatro dell’ Unione provengono dalla collezione Biaggi.

La foto dei danni arrecati dai bombardamenti alla stazione

della ferrovia Roma Nord proviene dal libro Il treno della

Tuscia (op. cit.), p.68, cap. La vita dell’esercizio, la guerra.