Numero 4 - Aprile 2015 - comunitasantacrocegarbagnate.it · ancora una volta l’inserimento del...

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tra noi Numero 4 Aprile 2015 Mensile di informazione della Comunità Pastorale "SANTA CROCE" in Garbagnate Milanese Dialogo

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tra noi

Numero 4Aprile 2015

Mensile di informazione della Comunità Pastorale "SANTA CROCE" in Garbagnate Milanese

Dialogo

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L’editoriale

Rifl essioni dal Mondo

Racconti in Foto

Qui in Oratorio

Qui nella Comunità

Qui a scuola

Qui sport

Storia locale

Qui nelle parrochie

Qui associazioni

Qui libri

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sommariopag.

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Dialogo tra noiMensile delle parrocchie “Santi Eusebioe Maccabei”, “Santa Maria Nascente”,“S. Giuseppe Artigiano” e “S. Giovanni Battista”in Garbagnate MilaneseAnno XLVII, n° 4 - Aprile 2015Proprietà della Parrocchia Santi Eusebioe Maccabei, via Gran Sasso, 12 - tel. 02.9955607.www.comunitasantacrocegarbagnate.iteusebio.maccabei@tin.it

Direttore responsabile: don Claudio GalimbertiHanno collaborato: Lella Fierro Almiento,Giorgio Montrasi, Roberto Gianotti, Matteo Comi,Diana Toresini.Registrato al Tribunale di Milano il 15.09.1969 aln.249MCAziendagrafi ca, Via A. De Gasperi, 4 - 22072 CERMENATE (CO)Abbonamento annuale 18 euro

In copertina: “Noli me tangere” del Beato Angelico(Convento di S. Marco, Firenze)

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l tempo di Pasqua è tempo di gioia piena e di testimonianza. In tutti i racconti evangelicilo stupore per la Risurrezione di Cristo è accompagnato da un invio, da un mandato“mi sarete testimoni fi no ai confi ni della terra” (At 1,8). Sette settimane più un giorno: è il tempo della pienezza che si apre sul 50° giorno, il giorno eterno: 50 giorni cheevocano e impegnano. Più che di cose nuove, il nostro mondo ha bisogno di

uomini nuovi. La novità non può venire che dall’uomo nuovo «creato nella giustizia enella santità» (Ef 4,24).In un mondo come il nostro, dove la disumanità ha toccato culmini mai raggiunti (guerre,torture, omicidi, efferatezze di ogni genere, violenze, rapine, ecc.), il vero rivoluzionarioche crea la vera novità non può essere che il credente/testimone, al quale Cristo affi da ancora una volta l’inserimento del lievito evangelico nella massa (Mt 13,33). Il credente/testimone o se volete il santo (intendo una santità fatta di pienezza umana, di concretezzaquotidiana nel vivere il Vangelo) è il solo che, di fronte a questo presente, può produrre uncambiamento. Il santo si sente responsabile di tutto e di tutti: e non si guarda intornoper vedere cosa fanno gli altri quando deve servire la comunità, mettersi in ginocchio ocaricarsi della croce. Costruire questo nuovoumanesimo cristiano, più che una questione di

materiale, è unaquestione dianima. Dietrol’esempio diCristo e nelle

proporzioni chiaramente segnate dai limiti stessi della persona umana, ogni cristiano ètestimone e profeta.La prima condizione, richiesta al testimone o al profeta, è una chiara coscienza cristianaper discernere ciò che concorda e ciò che non concorda col Vangelo. La prima cosache va difesa sul piano religioso per aiutare il confronto del nostro mondo col Cristo èla chiarezza del nostro giudizio cristiano. Chiarezza che non signifi ca rigidità, ma verità. Accanto a una chiara coscienza cristiana il testimone o profeta deve vigilare sulla veritàcon la stessa sollecitudine della Chiesa che ne ha il mandato divino: dare l’allarme a ogniaccenno di insidia occulta o palese, spingere con le parole e con l’esercizio i più ostinatia portare sul piano religioso i problemi quotidiani.Quale ricompensa è riservataal profeta? La salvezza, perchécosì parla il Signore: «Chiavrà perseverato sino allafi ne sarà salvato». E con la salvezza, la somiglianza colMaestro (“abbiate gli stessisentimenti che furono di Cristo”Fil 2,5). Infi ne, verrà dato al profeta fedele il riconoscimentonell’ultimo giorno: «Chiunque mi

l’editoriale

TEMPO DI PASQUA,TEMPO DI TESTIMONIANZA

Più che di cose

nuove, il nostro

mondo ha bisogno

di uomini nuovi.

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riconoscerà davanti agli uomini, anch’io riconoscerò luidavanti al Padre mio» (Mt 10,32).I credenti/testimoni, i Santi mostrano il vero volto delSignore. Perciò è infi nita la varietà di Santi: perché la santità è libertà. Nessuno deve sentirsi oppresso ocostretto: l’imitazione di Dio è un campo senza limiti e,oserei dire, senza strade: ognuno deve farsi la propriastrada, sviluppare l’immagine originale di Dio, che loSpirito santo gli ha messo nel cuore. Un uomo santo è ilcapolavoro di Dio; la cattedrale di Dio. Non c’è nulla nelCreato di più grande di un’anima buona. Che sia così loprova l’Incarnazione. Se Dio si è fatto uomo, ha patito,ed è morto per far buona un’anima, signifi ca che a Lui sta più a cuore un’anima che ogni altra cosa. Come sifa un santo? Con l’incontro di due amori: l’amore di Dioe l’amore di un po’ di polvere. Il Dio che si manifestanei Santi non è il Dio impersonale, ma il Dio vivente.Colui che ha innalzato queste cattedrali viventi non può essere una fantasia della nostraimmaginazione. Senza Dio il santo è un assurdo, una pazzia. La vita dei Santi ci obbliga aporci non soltanto di fronte a Dio, ma anche di fronte all’uomo: la potenza e la debolezza.Sono dei nostri fratelli: sono fango, su cui si è piegata misericordiosamente la Grazia perricostruire; e il fango ha risposto: Eccomi! Il disegno e la volontà di Dio su ognuno di noi èche noi diventiamo santi. Siate santi. È il nostro vero destino! Il mondo di oggi ha bisognodi vedere Dio in un tipo di santità che viva e operi nel suo cuore stesso. Occorre chequalcuno esca e pianti la tenda dell’amore accanto a quella dell’odio; del servizio accantoa quella della prepotenza. Non basta ripetere le parole del Vangelo, come non bastapiantare dei calvari, se nessuno vi si lascia poi inchiodare insieme col Dio. Occorronodei Santi. Tutti ormai riconoscono che la salvezza dipende dal numero di essi, dal lorocoraggio e dal loro sforzo. Il mondo cerca, con angoscia, non soltanto dei giusti, chegrazie a Dio non mancano nella Chiesa, ma una generazione di giusti che valga ancheper la città e ne corregga le istituzioni e i costumi secondo le regole della giustizia eternadel Vangelo, portando il «di là» un po’ più vicino, nel «di qua».Con queste rifl essioni che ho fatte mie vi invito a camminare verso la Pentecoste, testimoniando la bellezza della nostra vita nuova in Cristo.

Il vostro Aff.mo ParrocoDon Claudio

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rifl essioni dal Mondo

TUTTI A PIEDIAndare a scuola camminando conviene non solo perché è salutare,

ecologico, economico, ma perché è educativo.

Se la mattina tra le 8.00 e le 8.30 c’è uningorgo, sicuramente è perché nellevicinanze c’è una scuola. Macchine

parcheggiate in doppia fi la, in curva, al centro della carreggiata, alla fermata dell’autobus. Èl’italica usanza di accompagnare in macchinai fi gli a scuola. Papà e, soprattutto, mamme iperprotettive che vedono pericoli dappertut-to. Paura dello zingaro, di un attacco dell’Isis,di un’invasione aliena. Non si sa mai. Preve-nire le ansie è meglio che curarle. Eppure an-dare a piedi a scuola sarebbe meglio per tutti.Riduce lo stress di mamma e papà e portai bambini verso la conquista dell’autonomia.Non è solo una questione di vita sobria. An-dare a piedi conviene non solo perché è sa-lutare, ecologico, economico, ma perché èeducativo. «Il bambino – spiega Ezio Aceti,psicoterapeuta – impara prima a scegliere,a farsi un programma, a prevedere». L’Italia,secondo un recente studio dell’Istc-Cnr pro-mosso dal Policy Studies Institute di Londra,che riguarda 15 paesi del mondo, è tra i paesipiù arretrati. L’autonomia di spostamento deibambini italiani nell’andare a scuola è pas-sata dall’11% nel 2002 al 7% nel 2010. Perfornire un metro di paragone, l’autonomia deibimbi inglesi è al 41% e quella dei tedeschi

al 40%. «È questo uno dei problemi italiani– commenta Ezio Aceti -: abbiamo dei ragaz-zi intelligenti ma un po’ immaturi, con pocaautonomia. È una società in cui qualcuno tidice quello che devi fare. Si potrebbe calco-lare l’incidenza che ha sul Prodotto internolordo, perché maggiore autonomia signifi ca maggiore propensione al rischio anche im-prenditoriale». Tra i vantaggi dell’andare apiedi, il consumo di calorie, fi no a 70, il recu-pero delle relazioni, l’osservazione dei colori

della natura, dei rumori della città. Uno stu-dio dell’università di Buffalo dimostra come ibambini che arrivano a piedi a scuola hannolivelli di stress inferiori a chi ci arriva in mac-china. Ma, forse, per arrivare a questa con-clusione non necessitava una ricerca. Benvengano le iniziative come “Pedibus – l’auto-bus a piedi”, una carovana di bambini accom-pagnati da due adulti, un “autista” davanti eun “controllore” a chiudere la fi la. L’obiettivo è incentivare gli spostamenti a piedi nei tragitticasa-scuola.

(da Città Nuova)

Una sorta di bus che si muove grazie ai piedi dei propripasseggeri: bambini e adulti che vi partecipano. Questaè l’iniziativa “Pedibus”, attiva in numerose scuole italia-ne.

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racconti In Foto

DALLE PALME A PASQUA

Con la Domenica delle Palme sono iniziati i riti della Settimana Santa.In S. Eusebio la processione dal Santuario alla Basilica e, nella serata di lunedì 30aprile, la Cena del Povero, aperta a tutta la Comunità, con la raccolta delle offerte peri nostri Missionari.Giovedì sera la Messa in Cena Domini, venerdì la Via Crucis per le vie del centro econclusione in Basilica, con la partecipazione di tutte le Parrocchie.Sabato sera, infi ne, la celebrazione solenne della Resurrezione di Cristo con l’accen-sione del fuoco e la benedizione dell’acqua lustrale.

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racconti In Foto

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Erano più di 200, conle kippah colorate intesta per mostrare

l’appartenenza alla propriasquadra, erano pronti acantare, a giocare, ma anchead assistere alle celebrazionipiù intense e importanti dellafede cristiana, quelle dellaPassione di Gesù.Sono i ragazzi e bambini chehanno preso parte al TriduoAutentico, la “tre giorni”di attività d’oratorio dellaComunità pastorale SantaCroce, che si è svolta dal 2al 4 aprile. La proposta del Triduo ènata solo tre anni fa, da un’idea didon William: permettere ai più piccoli,

i bambini dell’iniziazione cristiana, divivere con attenzione i momenti piùimportanti della celebrazione pasquale,

ma soprattutto di poternecomprendere il signifi cato più profondo. Nei tre giorniche precedono la Pasqua,l’oratorio S. Luigi si animacon canti, giochi, tornei eteatro: tutto ruota attornoalla Passione di Gesù equanto accaduto dal suoingresso a Gerusalemme.Ulivi, immagini della “vera”Gerusalemme, le kippah,tutto serve per permettere aibambini di immedesimarsi eil lavoro degli animatori fail resto: con il teatro vieneraccontato il Vangelo, con

TRIDUO AUTENTICO INORATORIO

qui in Oratorio

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i giochi, la caccia al tesoro e i quiz sispiega quello che accadde a Gesù,perché si è arrivati alla Croce e allasua risurrezione. Anche quest’annonon sono poi mancati tornei e canti,balli e musica perché, come ogni verooratorio, alla fi ne una squadra doveva vincere e aggiudicarsi questo Triduo2015: quest’anno ha vinto al squadradei gialli ma, per tutti gli altri, ci sarà ilprossimo anno per tentare di scalare laclassifi ca.

Andrea Fregi

qui in Oratorio

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qui nella Comunità

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Il mese di marzo ha visto la scuo-la S. Luigi molto impegnata indiverse attività incentrate sulla

solidarietà, la socializzazione, ilconfronto e la cultura.Alcune uscite didattiche della scuo-la secondaria hanno avuto come ri-ferimento principale la conoscenzadi Milano e del patrimonio artisticoche la città nasconde, infatti i ra-gazzi delle seconde hanno visitatola Pinacoteca Ambrosiana veden-do da vicino opere di Leonardo,Caravaggio e Raffaello per poi visi-tare il Duomo, scoprendone storiae segreti sotto la guida attenta e preci-sa di Don Andrea Piccotti, e salire sulleguglie potendo godere di un magnifi co panorama cittadino, con uno skyline mo-

difi cato dai grattacieli del Quartiere Isola.Le classi terze hanno unito la cultura, visi-tando la casa museo Boschi-Di Stefano,scrigno che conserva una delle più im-portanti collezioni di arte contemporanea

italiana, ad un’esperienza unicae molto importante, che la scuolapropone ogni anno, proprio per-ché fondamentale per ogni ragaz-zo: il percorso di Dialogalo al Buioall’istituto dei ciechi. Un percorsodurante il quale tutti sono guidati acomprendere quanto i nostri sensivengano surclassati dalla vista acui attribuiamo troppo spesso unruolo esclusivo, dimenticando glialtri altrettanto fondamentali. Èun primo passo di avvicinamen-to alle attività poi svolte nel corsodel mese e organizzate per classe

qui A Scuola

MARZO DISOLIDARIETÀ,

CULTURA E SPORT

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nella giornata di sabato 6 marzo: gli alun-ni delle classi prime hanno incontrato imembri dell’AVO – associazione volontariospedalieri - e hanno preparato pacchettiregalo per gli anziani della casa di ripo-so Pertini di Garbagnate da consegnaredomenica 8 marzo dopo la celebrazionedella messa animata dai canti dei ragazzistessi, che hanno anche trascorso qual-che ora con gli anziani e animato la loromattinata.Le classi seconde si sono avvicinate almondo del mercato equo-solidale, simu-lando le attività alla base del commerciosolidale. I ragazzi di terza hanno potutoconfrontarsi con un portatore di handicapche ha spiegato loro le diffi coltà che quo-tidianamente deve affrontare, ma anchela possibilità di continuare a fare le cosedi tutti i giorni, incluse le attività sportivee per questo i ragazzi sono stati invitati asperimentare alcune attività sportive perdisabili.Tutte le attività sono state accolte conentusiasmo dagli alunni che hanno rispo-sto in modo sempre positivo.Il mese per la scuola secondaria si èchiuso ancora una volta molto favorevol-mente con le gare sportive di corsa cam-pestre. I risultati sono stati molto positiviper tutte le classi: per le classi Prime ilprimo classifi cato è stato Samuel Sardo

qui A Scuola

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qui A Scuola

di prima B. Per le classi Seconde segna-liamo gli ottimi piazzamenti sia delle ra-gazze che dei ragazzi. Per le classi Terzeil podio è stato conquistato da Serena La-fi osca di Terza B e Claudia Coppolella di Terza A. Un successo sancito soprattuttodal fatto che i ragazzi hanno ben com-preso lo spirito dello sport: impegnarsi edare il massimo ma soprattutto divertirsi.Il mese si è concluso martedì 31 marzocon la celebrazione della Santa Messadurante la quale Don Claudio e Don An-drea, prima di augurare a tutti una serenaPasqua, hanno invitato i ragazzi all’impe-gno costante e a tenere il cuore sempreaperto agli altri rimanendo accoglienti egenerosi.Moltissime sono state anche leattività della scuola Primaria:prima fra tutte la festa di SanGiuseppe aperta a tutti gli uo-mini delle famiglie degli alun-ni della Scuola. Il pomeriggioè stato animato da una cacciaal tesoro molto particolare congare tra quattro squadre, com-poste da alunni di classi diver-se, pronte a sfi darsi in diversi giochi tra i quali un cruciverbonee la composizione di un gingle

promozionale della propria squadra. Glioltre duecento partecipanti hanno potutogodere anche dell’esibizione, al CinemaItalia, del “Coretto S. Luigi” formato daglialunni più piccoli della Primaria. La sera-ta di festa si è conclusa con una pizzacomune e la presentazione dei quattrogingle. Bambini e adulti si sono divertiti inuna serata di svago e gioco in compagniain cui tutti sono stati vincitori.Anche per la scuola Primaria il mese si èconcluso all’insegna della Pasqua con lavia Crucis svolta nel pomeriggio di mar-tedì 31 marzo con le celebrazioni tenuteda don William.

Prof.ssa Dora Meroni

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qui A Scuola

Nel pomeriggio di sabato 28 marzo, nellacappellina della Casa di Riposo SandroPertini, ospiti e fedeli intervenuti hanno

celebrato la Domenica delle Palme con lacolorata e gioiosa presenza dei piccoli alunnidella scuola dell’Infanzia S. Luigi.Come da tradizione, anche quest’anno i pic-coli dai 3 ai 5 anni hanno preso parte allaMessa, celebrata dal parroco don Claudio,animando la celebrazione con i loro sorrisi,piccoli rametti di ulivi agitati nell’aria e vestiticon tuniche colorate: una piccola rappresen-

tazione della stessa festosità che ha accoltoGesù nel suo ingresso a Gerusalemme, trauna folla in festa, prima che iniziasse la suaPassione.La celebrazione si è svolta davanti al pre-zioso Reliquiario della Passione, giuntoa Garbagnate direttamente dal Duomo diMilano, rimasto poi esposto nella cappelladella Casa Pertini fi no a domenica pomerig-gio.

Andrea Fregi

I PICCOLI ALUNNI DELLASCUOLA S. LUIGI

ANIMANO LA FESTA DELLEPALME ALLA CASA PERTINI

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EXPO 2015: il più grande eventomai realizzato sull’alimentazio-ne e la nutrizione. Per sei mesi

Milano diventerà una vetrina mondia-le, in cui i Paesi mostreranno il megliodelle proprie tecnologie per dare unarisposta concreta a un’esigenza vitale:riuscire a garantire cibo sano, sicuro e

suffi ciente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Un’areaespositiva di 1,1 milioni di metri qua-dri, più di 140 Paesi e Organizzazioni

qui A Scuola

EXPO.PAPYALLE SCUOLE DELL’INFANZIA

“SAN LUIGI” E “CABELLA”

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qui A Scuola

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internazionali coinvolti, oltre 20 milionidi visitatori attesi. Sono questi i nu-meri dell’evento internazionale più im-portante che si terrà nel nostro Paese.Expo Milano 2015 sarà la piattafor-ma di un confronto di idee e soluzionicondivise sul tema dell’alimentazione,stimolerà la creatività dei Paesi e pro-muoverà le innovazioni per un futurosostenibile. Ma non solo. Expo Milano2015 offrirà a tutti la possibilità di cono-scere e assaggiare i migliori piatti delmondo e scoprire le eccellenze dellatradizione agroalimentare e gastrono-mica di ogni Paese. Per la durata del-la manifestazione, la città di Milano eil Sito Espositivo saranno animati daeventi artistici e musicali, convegni,

spettacoli, laboratori creativi e mostre.Anche noi della 6උඝඔඉ�ඌඍඔඔ¶එඖඎඉඖ�ජඑඉ, nel nostro piccolo, abbiamo pro-vato a declinare parte di questo temasulla ) ඍඛගඉ�ඌඍඔ�3ඉඪ e, orgogliosa-mente, dobbiamo ammettere che ne èscaturito un LAVORO ENTUSIASMAN-TE.I papà sono stati invitati a cena a scuo-la e, al termine di questa, si sono messiall’opera, nelle classi, per creare ognu-no con il proprio bambino, e con ma-teriali di recupero, il PIATTO CHE PO-TEVA IDENTIFICARE LA COPPIA.Dunque siamo passati da Stefano eLaura (5 anni) che si sono rappresen-tati in un piatto di spaghetti abbracciatied intrecciati (realizzati con i fi li elettri-ci), a Christian e Sabrina (3 anni) chesi sono identifi cati in bistecca e pata-tine perché ricordano loro le grigliatecon gli amici (realizzato con spugnaricoperta di carta velina e polistirolo) ole dolci coccole rappresentate dai dol-cetti di Gabriele (5 anni) e il suo papà(realizzati con cotone e perline).Occasione unica e speciale per sotto-lineare uno dei legami più importantinella vita: quello con il proprio papà.

qui A Scuola

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qui Sport

POSCAR1 2

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qui Sport

“La categoria calcio UNDER12 ha vinto il campionato invernale classifi candosi al pri-mo posto con 29 punti (a distanza dalla seconda con 21 punti) e meritandosi pertantoil 7ඈඋඇൾඈ�&ඈඉඉൺ�3අඎඌ�FRQ�DUELWUDJJLR�XI¿�FLDOH�QHO�SULP DYHULOH�LQL]LDWR�QHO�ZHHNHQG�dell’11-12 aprile.Anche la nostra Volley UNDER11 annata 2004-2005 (foto 8) parteciperà al torneo&ඈඉඉൺ�3අඎඌ�3උංආൺඏൾඋංඅൾ�SRLFKp�q�DUULYDWD��a in classifi ca con 26 punti, a distanza di soli 8 punti dalla prima, il GOSS di Bollate”.

Categoria:BIGSMALL (Annata 2007)- Iscritti nr. 10 - (foto 1)

OPEN A - Iscritti nr. 13 - (foto 4)PRIMICALCI (Annata 2008-9-10)- Iscritti nr. 18 - (foto 3)

UNDER12 - (Annata 2003) Iscritti nr. 10 - (foto 2)UNDER11 - (Annata 2004) Iscritti nr. 9 - (foto 5)

UNDER10 - (Annata 2005-2006) Iscritti nr. 12 - (foto 7)

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storia Locale SS. Eusebio eMaccabei

LIBERTÀVA CERCANDO

CH’È SÌ CARA….

Tutto ha origine dalla sciagura della primaguerra mondiale, di cui presto parleremo.Ai morti, alle rovine, ai debiti, alla povertà

e alla miseria, provocati dalla guerra, si aggiun-gono il malcontento dei reduci che non trovano

lavoro; la crisi dell’agricoltura e dell’industria;il vertiginoso aumento del costo della vita; laprotesta per il miglioramento delle condizioni dilavoro e di vita. Dal 1919, l’Italia precipita in unaprofonda crisi sociale e istituzionale e proprio

sfruttando il serpeg-giare del malcontentogenerale, si impo-ne la fi gura di Beni-to Mussolini, sino apoco prima agitatorepolitico socialista,che promette ordine,benessere e progres-so per tutti. Il movi-mento da lui fondato,di lì a poco costituitoin Partito Fascista,con un atto di forzaagguanta il potere. IlRe Vittorio EmanueleIII sotto la pressionedelle colonne fascistein camicia nera, ar-mate e dirette versola Capitale (la famo-sa Marcia su Roma),

“Libertà va cercando ch’è sì cara come sa chi per lei vita rifi uta”. Questo bellissimo verso di Dante, preso dalla Divina Commedia, è l’epitaffi o scolpito nel marmo del monumento alla Resistenza, posto all’ingresso del Cimitero di Garbagnate, eretto a perenne ed indelebilememoria dei caduti per la lotta di liberazione e di tutti coloro che combatterono per i valoridi libertà, di pace e di democrazia.Questo 25 Aprile ricorre il 70° anniversario di quel fatidico giorno, che vide il nostro paesee la nostra comunità garbagnatese riprendere il faticoso cammino della democrazia inter-rotto dalla oppressione di un regime autoritario e dalla brutalità della guerra. Ricordiamoquegli storici eventi, anche grazie alle memorie scritte di un importante testimone di queitempi, Don Ambrogio Legnani, parroco di Garbagnate dal 1919 al 1961

Il monumento alla Resistenza (Cimitero di Garbagnate)

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storia Locale SS. Eusebio eMaccabei

per scongiurare una guerra civile, “accetta” ledimissioni del primo ministro Luigi Facta e inca-rica Mussolini di formare il nuovo governo.Annota il parroco don Legnani nel Liber Chro-nicus per l’anno 1922: “il 22 ottobre scoppia larivoluzione fascista che preparata e guidatadall’onorevole Benito Mussolini, rovesciava ilgoverno, per insediarsi essa stessa alla reg-genza del paese”. Il progetto fascista di argi-nare disordini e crisi si trasforma ben presto inazioni di forza, fuori dalla legalità, per mettere atacere ed eliminare uomini e libere associazio-ni che professano idee diverse o si oppongonoal nuovo regime. Nel 1923, scrive Don Legnaninel Chronicus: ”In quest’anno l’Amministrazio-ne Comunale popolare (cattolica) fu defene-strata dal Partito Fascista; sorte toccata a tutti iComuni d’Italia. Ed in seguito a nuove elezioni,che ebbero luogo con nota di coercizione e diminacce, subentra un’Amministrazione di tintafascista”. Il parroco sottolinea nei suoi appuntile parole: coercizione e minacce. Vengono esi-liati o imprigionati gli oppositori; sciolti i Partitipolitici e il Parlamento; sostituiti i Sindaci, rap-presentanti democratici dei Comuni, con i Po-destà scelti dal Partito fascista; inquadrati i la-voratori nelle Corporazioni e vietati gli scioperi;nelle scuole gli studenti sono iscritti all’OperaNazionale Balilla e alla G.I.L. (Gioventù Italianadel Littorio).L’intolleranza del regime stronca ogni voce chesi leva in difesa libertà e democrazia, ed eliminacol carcere, l’esilio o la morte i personaggi piùcoraggiosi: Don Giovanni Minzoni, arciprete diArgenta, è assassinato a randellate per le suedifese a favore dei giovani e dei braccianti e peraver attaccato i fascisti; l’on. Giacomo Matte-otti, deputato socialista, dopo aver pronunciatoin Parlamento un discorso con cui denuncia leviolenze e gli imbrogli delle elezioni (sussurraai Parlamentari vicini di banco: “Ho detto quelloche dovevo dire. Ora sta a voi preparare la miaorazione funebre”), alcuni giorni dopo vienesequestrato, ucciso e sepolto. Il suo cadavereverrà ritrovato tre mesi dopo in un bosco; Anto-nio Gramsci, segretario del Partito Comunista,è imprigionato e muore per i disagi e i maltrat-tamenti subiti in carcere; Carlo e Nello Rosselli,socialisti, esiliati in Francia, vengono raggiuntie uccisi dalla polizia fascista; e tanti altri che su-

biscono soprusi tra cui molti politici, oppositori,intellettuali a cui non rimane che prendere la viadell’esilio: Amendola, Gobetti, Don Sturzo, Nitti,Turati, Nenni, Saragat, Pertini, Sforza, Togliatti,Terracini.Questi fatti, la durezza dell’oppressione, la tota-le mancanza di libertà fanno nascere in Italia iprimi movimenti spontanei di “Resistenza”. Il 10giugno 1940 Mussolini entra in guerra a fi anco dei nazisti: è l’inizio di una tragedia! Le forzeantifasciste si riorganizzano ridando vita a Par-titi, movimenti, gruppi di Resistenza: Cattolicipopolari, Comunisti, Socialisti, Partito d’Azionee altri ancora. Poco dopo lo sbarco in Siciliadelle forze inglesi e americane, il 25 luglio 1943il Gran Consiglio del Fascismo vota controMussolini; costretto a rassegnare le dimissioni,il Re lo fa arrestare e incarica il maresciallo Ba-doglio di formare il nuovo Governo. Badoglio,spinto da importanti esponenti della Resisten-za, prende contatto con gli Alleati per fi rmare un armistizio: è l’ 8 settembre 1943, Badoglioannuncia alle radio che il Governo Italiano hachiesto e fi rmato l’Armistizio con gli Alleati e…la guerra continua! Hitler considera quella fi rma come un tradimento ed invia in Italia migliaiadi soldati che iniziano l’occupazione con unaserie di operazioni militari e di atrocità verso inostri comandi e i nostri soldati. Il Re e la suacorte fuggono a Brindisi; l’esercito italiano, sen-za direttive, è allo sbando; molti soldati sonocatturati e portati nei campi di concentramento

La Sezione del Fascio a Garbagnate(da un dipinto di A. Allievi)

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storia Locale SS. Eusebio eMaccabei

tedeschi. A Roma si costituisce il Comitato diLiberazione Nazionale: il C.L.N.: sarà l’autoritàche dirigerà la Resistenza armata contro tede-schi e fascisti.Dopo la liberazione di Mussolini ad opera deitedeschi nel settembre del 1943, al nord, nel-le regioni occupate dai tedeschi nasce la Re-pubblica sociale di Salò: il Fascismo e le sueorganizzazioni ormai agli ordini dei tedeschi, ri-costituiscono l’esercito “repubblichino”. Questoè e sarà all’origine di tanti drammi e di tanti lutti:è la guerra fratricida tra partigiani e fascisti. Lareazione tedesca e fascista colpisce duramen-te: soldati sterminati, cittadine incendiate, parti-giani e loro sostenitori fucilati. La lotta esplodeovunque.Nel maggio 1944 gli Alleati sfondano la LineaGustav, lo sbarramento difensivo meridiona-le dell’esercito tedesco: il 4 giugno entrano aRoma; in agosto sono a Firenze e per l’inver-no si attestano sulla dorsale appenninica, dovec’è il secondo sbarramento tedesco, la LineaGotica. Tra il 1944-45 nell’Italia del Nord siinasprisce la lotta partigiana contro tedeschi efascisti della Repubblica di Salò. Chi dà ospita-lità ai partigiani, chi tenta di fuggire al controllirischia la morte. I partigiani operano ovunque,sui monti e nelle città, organizzati in Gruppi oSquadre di Azione Partigiana (GAP e SAP), siincontrano clandestinamente mettendo in atto iloro piani d’azione: attentati contro comandi fa-scisti e tedeschi, sabotaggio di linee telefonichedi collegamento militare e a depositi di munizio-ni, ostacolo agli spostamenti nemici. Mussolinichiama alle armi i giovani di leva, ma la granparte di essi non si presenta preferendo infolti-re le fi le dei partigiani nascosti nelle montagne, che si ingrossano mese dopo mese: 20.000 inaprile, 50.000 in luglio, 80.000 nell’agosto del1944. Scattano i rastrellamenti e vengono per-petrate da parte delle formazioni nazi-fascistevere e proprie stragi (Marzabotto, S. Anna diStazzema, la Benedicta, le fosse Ardeatine etante altre meno note).Il Fascismo a GarbagnateQuando il Fascismo prende il potere, nel 1922,Garbagnate è un piccolo paese ad economiaagricola che conta circa 3.500 abitanti; solouna piccola parte della popolazione è occupatanell’industria. E’ un paese tranquillo, dove i par-

titi politici non vivono grossi contrasti: la mag-gior parte degli elettori simpatizza per il PartitoCattolico, che esprime l’Amministrazione deltempo, ma i fermenti e le iniziative dei Socialistiattirano sempre più i primi gruppi di operai.Sono anni di crisi generale: il reddito familia-re è molto misero, quasi interamente ricavatodell’agricoltura o dai bassi salari dell’industria.La crisi economica che prende sempre più cor-po, costringe molti garbagnatesi ad emigrare,tanto che le statistiche demografi che registra-no un calo netto di abitanti nonostante allorale nascite superassero di gran lunga i decessi.Come detto, dal 1923 si interrompe la vita am-ministrativa democratica. Il Prefetto, istituzioneche risponde al regime, nomina il Podestà delpaese.Alla fi ne del ventennio fascista nel 1944, Gar-bagnate conta poco più di 5.000 abitanti; Po-destà è il rag. Dionigi Gianotti. Al piano terrenodel vecchio Palazzo Comunale in via Milano,l’insegna dei Fascio sovrasta la locale Sezionedel Partito Nazionale Fascista, l’unico ammes-so dal regime; essa fa riferimento alla Sezione,ben più importante, del Fascio di Bollate; il se-gretario politico della Sezione è Luigi Preatoni.Negli anni tutto si era adeguato al regime: vie epiazze sono intestate a simboli e fatti connessicol fascismo (l’attuale Via Libertà, ad esempio,in precedenza via Gaetano Uboldi, era statadenominata Via del Littorio). Gli abitanti sonodi fatto costretti ad iscriversi al Partito e a se-guirne le direttive, per non essere “malvisti “dai dirigenti locali. L’obbligo è assoluto per idipendenti pubblici. I documenti dell’epoca ciforniscono questa situazione: iscritti al Fasciomaschile 416 (di cui 4 squadristi e 18 Militi);iscritti al Fascio femminile 306; Iscritti alla Se-zione Massaie Rurali 274; Iscritti alla SezioneS.O.L.D.(sezione operaie e lavoranti a domici-lio) 245. Per Gioventù Italiana del Littorio: Gio-vani Fascisti 150; Giovani Fasciste 80; Avan-guardisti 82; Giovani Italiane n. 30; Balilla 139;Piccole Italiane 190; Figli della Lupa 95; Figliedella Lupa 93 (in tutto quindi circa 2100 per-sone su circa 5200). Il Fascismo come si vedecontrolla tutte le fasce di età della popolazione;chi si oppone viene “avvertito” o “consigliatoa comportarsi bene”. Chi non vuole sentirnedi prendere la tessera subisce intimidazioni e

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chi è dichiaratamente antifascista viene fattorichiamare dai carabinieri….L’inatteso evento della caduta di Mussolini nelluglio 1943 è accolto con entusiasmo dalla po-polazione garbagnatese, che in massa si river-sa nelle strade e si dirige verso la Sezione delFascio. I più audaci forzano la porta, entrano esaccheggiano i gagliardetti, le camice nere de-gli squadristi, vari documenti che vengono bru-ciati sulla pubblica via. Con un colpo di martelloviene anche abbattuta l’insegna del fascio chesovrasta la Sezione. Vengono poi cancellate lescritte del regime e viene abbattuto il pino postodavanti all’attuale Santuario dedicato al fratellodel Duce.È questo però il tempo di scelte decisive: o fe-deltà e inquadramento nelle fi le nazifasciste o clandestinità e rischi per lottare contro il terroree la sopraffazione. Molti hanno già preso la de-cisione aggregandosi alle formazioni del C.L.N.in opposizione ai tedeschi ed ai repubblichini,come vengono chiamati i seguaci di Mussolinidopo la fondazione della Repubblica dì Salò.Signifi cativi sono alcuni episodi che si verifi ca-no nel nostro Comune.L’8 settembre sosta per due giorni lungo il Vialedel Sanatorio (ora Viale Forlanini) una colon-na militare diretta in Val Sesia: i primi partigianigarbagnatesi si impossessano di armi preleva-te clandestinamente dai carri della colonna.Le armi sono nascoste in Via Milano, in una ca-scina della Corte del Leonin, proprio a fi anco della sede del Fascio!Nei pressi della fornace Macciachini, altri par-tigiani garbagnatesi requisiscono moschetti e

bombe a mano, abbandonati dai militari dellapostazione ivi operante per la segnalazione divoli aerei notturni.In questo clima drammatico, gli attivisti antifa-scisti fanno opera di convinzione tra i giovani,per creare una organizzazione antifascista lo-cale. Gli incontri avvengono presso le osteriedel paese. Anche nella chiesa di S. Maria Ros-sa con Don Luigi Colombo e nella chiesetta diSan Luigi (posta ove ora sorge il condominioQuattro Comete) con Don Giacomo Gervasoni,coadiutore e assistente dei ragazzi dell’Orato-rio, si svolgono questi incontri clandestini!Pur agendo nella clandestinità, questi movi-menti provocano sospetti presso le autoritàfasciste, che non tardano ad effettuare i primiarresti. Tra gli arrestati, tradotti a San Vittore aMilano, un prete! Scrive don Legnani nel LiberCronicus (ottobre 1943): “...i tedeschi inferocitiper la defezione dell’Italia governano col ter-rore. Lo spionaggio è nel massimo vigore. Lapolizia tedesca denominata SS è feroce nellarepressione ovunque. Prove di repressione te-desca non mancarono anche a Garbagnate.Tre incarcerati quale rappresaglia per avvenutarottura di fi li telefonici. Quattro altri incarcera-ti quali sospetti anti tedeschi. Fra questi ultimivenne catturato il coadiutore Don GiacomoGervasoni. Fu strappato da casa il 28 ottobre.Immaginarsi la commozione generale che neseguì in paese! La prigionia fu piuttosto dura.Così da biglietti che di nascosto il carceratoinviava dal carcere al parroco. Il parroco mos-se tutte le pedine per la liberazione portandosianche presso i comandi tedeschi sempre trin-cerati da un mutismo crudele e difesi da sol-dati con armi spianate. Il carcere durava fi no al 3 dicembre giorno nel quale egli cogli altritre fi nalmente poteva ritornare libero in paese. Il suo ritorno fu un ingresso trionfale; tutto il pa-ese con a capo il parroco che primo lo salutavacon affettuoso abbraccio, gli mosse incontro.Su tutti i volti spuntavano le lacrime. Raggiun-tasi la chiesa, il coadiutore, tra il pianto per lacommozione, fi nalmente dopo più di un mese, poteva celebrare.”

(continua)

Giorgio Montrasi

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La Chiesetta di San Luigidel vecchio Oratorio maschile

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LE “GIUSEPPIADI”per festeggiare i papà: cene,

giochi e tornei per stare insieme

Un debutto bagnato quello della primafesta di S. Giuseppe dell’oratorio di S.Maria: la pioggia non ha aiutato la pri-

ma edizione delle “Giuseppiadi”, festa orga-nizzata dalla parrocchia, con la guida di Mat-teo e don William, per celebrare tutti i papà,rendere omaggio al patrono dell’oratorio ecreare tante occasioni per stare insieme.Le Giuseppiadi sono iniziate mercoledì18 marzo con la tradizionale cena di S.Giuseppe, dove circa 70 papà hanno gu-stato, insieme ai loro piccoli, i piatti pre-parati per loro dallo staff di cucina, tuttoal femminile. Ad animare la cena, truccabimbi e palloncini e, infi ne, il laboratorio “Expo-papy” per i piccolissimi alunni del-la scuola dell’infanzia Cabella.La festa dei papà è stata celebrata an-che giovedì sera con una messa solen-ne, animata dai bambini dell’iniziazionecristiana e venerdì pomeriggio, dedicato

alla via crucis ma anche a giochie merenda in oratorio.Sabato è stata la giornata più“sfortunata”: la pioggia non hainvogliato ad uscire di casa perprendere parte ai vari tornei or-ganizzati in oratorio, dove si sonocomunque svolte le prime fasidel Torneo di scala 40. Ritmocompletamente diverso, invece,domenica per la giornata con-clusiva, iniziata con la messa eproseguita poi con il ricco pranzoa buffet, a cui hanno partecipa-to 120 persone. Il pomeriggio ètrascorso tra gonfi abili, giochi a stand come il tiro ai barattoli, Justdance e “attacca la coda”, oltre

alle fasi conclusive del torneo di Scala. Tantipiccoli momenti per trascorrere insieme unagiornata spensierata, con il proprio papà, lafamiglia e gli amici.

Andrea Fregi

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UNA NUOVA OPERA PER LACHIESA DI S. ILDEFONSO

Durante la celebrazione dellaDomenica delle Palme, nella chie-sa del Beato Schuster di S. Maria

Rossa, tutta la comunità ha assistito

all’inaugurazione di un nuovo dipinto.“Il Crocifi sso risorto”, realizzato dal pro-fessor Angelo De Natale, si trova nellaCappella Feriale della chiesa “nuova”,com’è chiamata dai suoi parrocchiani: lostile è moderno, in perfetta armonia conle altre opere già poste a decoro dell’e-difi cio sacro.La scelta d’inaugurare l’opera durantele festività pasquali ben si sposa con ilmessaggio del dipinto, che abbelliscelo spazio prima bianco e spoglio dietrol’altare feriale: la gioia e la luce della re-surrezione, di Cristo risorto, prendono ilposto delle tenebre e della tristezza del-la sua morte.

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BARIANA IN FESTACON IL CAMMINO

DEI PICCOLIDA 0 A 6 ANNI

Domenica 12 aprile, festa dellaDivina Misericordia, nella par-rocchia S. Giuseppe Artigiano

di Bariana si sono concluse le dome-niche insieme del tempo forte di Qua-resima.L’animazione è toccata ai piccoli dellacomunità insieme con i loro genitori.

Accompagnati dal canto gioioso“Gesù che sta passando” i bambinisono entrati in processione in chiesae, con i gesti del canto, hanno anima-to l’inizio della S. Messa. Successi-vamente sono stati protagonisti i lorogenitori con la proclamazione delleletture e l’animazione della presenta-

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zione dei doni.Come consuetudine hanno poi gene-rosamente offerto uno squisito aperi-tivo a tutta la comunità.In seguito i genitori hanno partecipatoall’ultimo incontro dedicato al cammi-no dei piccoli nella comunità cristiana,tenuto dalla pedagogista GraziellaParadisi, mentre i bambini faceva-no attività di laboratorio seguiti dallasempre frizzante Adriana, coordina-trice della Scuola dell’infanzia parroc-chiale San Giovanni XXIII, proprio perrafforzare il rapporto di collaborazio-ne tra Scuola dell’infanzia e iniziativeparrocchiali.Al termine dell’incontro un abbon-dante e gustoso pranzo ha deliziato i

bambini e i loro genitori, così da poterpermettere a tutti di condividere qual-che ora insieme in un clima di festa egioia.Nel pomeriggio hanno avuto inizio itornei primaverili di calcio e pallavo-lo, dei bambini di tutte le fasce d’etàdell’associazione sportiva POSCAR.Queste occasioni permettono la siner-gia tra le diverse anime della comu-nità educante (parrocchia, oratorio,Scuola dell’infanzia, Società sportiva)creando il giusto clima di collabora-zione e corresponsabilità, strumentiche consentono il successo di tutte leiniziative.

Maria Forcinito

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Domenica 22 Marzo, i bambini dellascuola materna parrocchiale GiovanniXXIII di Bariana, hanno festeggiato i

propri papà con grande gioia ed entusiasmo,mettendo in scena uno spettacolo cherappresentava “la creazione di Dio delpapà”.I bambini con i loro papà si sono messi in giocoin modo divertente, attivo e partecipativogiocando, ballando e travestendosi.I piccoli attori hanno poi recitato per i loropapà una poesia che nel fi nale citava

le parole:”mano nella mano insiemecamminiamo”. I papà commossi hannourlato in coro che era l’augurio più bello chepotessero fargli.Terminata la festa le mamme hanno offertoai bambini e ai papà una deliziosa eabbondante merenda e tutti insieme hannopotuto approfi ttare per avere un momento di condivisione e fraternità.

I papà della scuola materna.

I BAMBINI DELLA SCUOLAMATERNA GIOVANNI XXIII

FESTEGGIANOI LORO PAPÀ

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Il Circolo Acli “Carlo Castiglioni” di GarbagnateMilanese propone, per le vacanze estive ormaiprossime, soggiorni in due strutture di indubbio

richiamo per chi ama il mare: Marina Rey BeachResort in Sardegna e Florio Park Hotel in Sicilia. Ilprimo è situato sull’incantevole spiaggia di CostaRei, ritenuta una delle più belle e incontaminatedella Sardegna, poco distante dal promontorio diCapo Ferrato, dove sterminate spiagge si alterna-no a splendide scogliere, mentre alla vista si offreun paesaggio caratterizzato dalla tipica macchiamediterranea che garantisce una vacanza pia-cevole e rilassante. Il secondo sorge in una po-sizione privilegiata: domina lo splendido porto diCastellamare, con un’eccezionale vista sul maree sul caratteristico porticciolo di Terrasini, un pit-

toresco villaggio di pescatori, ed è poco distantedalla tipica cittadina di Cinisi. Grazie alla sua collo-cazione geografi ca, inoltre, consente di effettuare escursioni in località di notevole interesse storico,culturale e naturalistico.A Costa Rei, località tra l’altro poco distante dallafoce del Flumendosa e da Porto Corallo, vengonoproposti due soggiorni, uno dal 19 al 26 giugno el’altro dal 19 giugno al 3 luglio. La quota di parte-cipazione adulti è di 760 euro per il primo (supple-mento camera singola 140 euro) e di 1.295 europer il secondo (supplemento camera singola di280 euro). La quota di partecipazione comprende:viaggio aereo di andata e ritorno, inclusa tassaportuale; trasferimento dall’aeroporto al villaggioe viceversa; sistemazione presso il Marina Rey incamere doppie con servizi privati; trattamento di

pensione completa a buffet con bevanda ai pasti;omaggio ai partecipanti; tessera club; animazio-ne diurna e serale; servizio spiaggia con lettini eombrelloni dalla terza fi la; assicurazione medico e bagaglio. La quota non comprende: assicurazioneannullamento 25 euro; adeguamento carburante;tassa di soggiorno da pagare in loco; eventualiescursioni; gli extra di carattere personale e quan-to non specifi cato. Sono previste riduzioni per bambini dai 2 ai 12 anni e per ragazzi dai 12 ai 16e di 16 anni.Il soggiorno presso il Florio Park Hotel è previstodal 17 al 31 luglio e la quota per adulti è di 1.300euro, con supplemento camera singola di 280euro (è prevista la riduzione par bambini dai 3 ai12 anni). Le condizioni sono simili a quelle previsteper il soggiorno a Marina Rey.La prenotazione per i tre soggiorni proposti deveessere effettuata entro e non oltre il 30 aprile pros-simo nella sede del Circolo Acli (via Varese, 25/a).Informazioni più dettagliate si possono avere te-lefonando ai numeri 0299029629, 3382441844(Giulio), 3388284576 (Michele) il martedì e il ve-nerdì dalle ore 15.30 alle 17.30, giorni e orari utilianche per le prenotazioni.

Vincenzo Quartu

qui Associazioni

IN VACANZACON LE ACLI

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Sergio Bocchini

INDAGINE SULLA SINDONEEDB€.15.30Questa indagine sulla Sindone si propone di off rire un’informazione corretta e documentata sul dibattito, ricco e complesso, a volteconfuso e tormentato, che circonda il Telo di Torino.Il volume rico-struisce la storia del lenzuolo funebre e di sudari e veli analoghi,commenta i testi sulla passione di Gesù, illustra le ricerche dellascienza e la posizioni della Chiesa cattolica, la storia delle osten-sioni pubbliche e della devozione popolare. In appendice, cinqueinterviste off rono altrettanti sguardi sul mistero del telo torinese: la parola passa dunque al biblista Giuseppe Ghiberti, allo stori-co Andrea Nicolotti, al giornalista Marco Fracon, al fondatore delGruppo Abele e di Libera Lugi Ciotti e al parroco ortodosso Lucian

Rou. L’intento è «raccontare» la Sindone senza pregiudizi, ingenuità e forzature, evitandodi prendere posizione a favore o contro l’auteniticità...

Card. Giacomo Biffi

I PICCOLI E IL REGNOEd. ELLEDICI€. 2.90Negli anni lontani in cui facevo il parroco, ho creduto chefosse cosa possibile e utile proporre agli alunni della Scuo-la Materna i ‘misteri del Regno’, cioè la ricchezza dellastoria di salvezza, come è rivissuta dalla Chiesa nell’an-no liturgico. A tale scopo mi sono servito di brevi poesie.Ciascuna di esse dipinge una specie di quadretto sacro: ilbambino, più che a farsi spettatore, è invitato a entrare inogni scena e a diventare partecipe dell’avvenimento dellasua grazia... (dalla Prefazione dell’Autore).

qui Libri

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