numero 4, anno XVII - ilGrilloParlante
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pagina 1 i lGri l loPar lante ICS v ia Tolstoj - Des io
ilGrilloParlante
V enerdì 24 gennaio si è
tenuta una lezione
concerto con la band dei
Gippi Sound. Si tratta di un
gruppo di amici dai 30 ai 50
anni: non sono musicisti
professionisti ma suonano
insieme per hobby da circa
20 anni.
La lezione concerto aveva
principalmente obiettivi
educativi tra cui quello di
avvicinare i ragazzi alla
musica d'insieme, alla musi-
ca leggera e ai suoi stru-
menti. Aveva anche lo sco-
po di far capire ai ragazzi
che, impegnandosi, possono
ottenere dei buoni risultati: i
Gippi Sound, con passione
e determinazione, continua-
no a suonare insieme da
tanti anni e ampliano in
continuazione il loro pano-
rama musicale, spaziando
da un genere all'altro, dal
metal al pop. Hanno suona-
to brani italiani e internazio-
nali partendo dagli anni '60
e arrivando fino a canzoni
di oggi. Durante il concerto
ci sono stati presentati alcu-
ni personaggi della musica
leggera e sono state eseguite
delle loro canzoni: Zucche-
ro, gli AC/DC e i Beatles.
Per prepararci meglio al
concerto, la prof. Godino ci
ha fatto studiare una canzo-
ne dei Beatles, Hey Jude, in
modo da poterla cantare
insieme ai Gippi Sound la
sera del concerto!
(Continua a pagina 8)
2
3
4
5
6
Interviste ai genitori ...
Incontro con Anglisani
Vulcani e terremoti
Un Presepe nella notte
Il mio Natale in famiglia
ALL'INTERNO
Attualità
O ggi avrete modo di
aggirarvi nella
scuola vedendo mamme
felici, perché il figlio ha
raggiunto i suoi obiettivi,
con il sorriso stampato in
faccia, occhi che brillano,
modi di fare gentili e
molto cortesi e cammina-
ta lenta e tranquilla. A-
vrete anche modo di ve-
dere mamme tristi e addi-
rittura arrabbiate, con un
passo veloce e rigido,
occhi molto scuri e seri,
modi di fare bruschi.
Come tutti gli anni, verso
febbraio, sfortunatamen-
te, vengono consegnate
le pagelle. Precisamente
quest'anno, vengono di-
stribuite il 4 febbraio,
cioè oggi. Noi alunni
siamo sempre agitati,
preoccupati per i voti che
leggeremo, ma non im-
porta perché ci sarà il
secondo quadrimestre per
recuperare.
Tutti gli alunni, o almeno
la maggior parte, prova-
no emozioni, paura, agi-
(Continua a pagina 8)
I l 27 Gennaio è stata la
Giornata della Memo-
ria. La scelta di questa
data ricorda il 1945 quan-
do le truppe sovietiche
arrivarono presso la città
polacca di Auschwitz li-
berando i pochi superstiti
presenti nel Lager. La scoperta di Aushwitz
e le testimonianze dei
sopravvissuti rivelarono
per la prima volta al
mondo l'orrore del geno-
cidio nazista. Per chi volesse approfon-
dire il tema della Shoah,
questi sono alcuni dei
film assolutamente da
non perdere: - Arrivederci ragazzi, la
storia di tre ragazzini
(continua a pagina 7)
Un film per tutti
Gippi Sound Live
Anno XVII, numero 4 - 4 febbraio 2014
Istituto Comprensivo Statale via Tolstoj
scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria di 1°g
Desio
(continua a pagina 8)
NULLA
È
PERDUTO!
pagina 2 i lGri l loPar lante ICS v ia Tolstoj - Des io
scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
D opo l'incallita ricerca dei bollini Coop finalmente
abbiamo i risultati!
In tutto l'Istituto sono stati raccolti 26.200 bollini e la
nostra sezione secondaria si è classificata al primo posto
con ben 10.900 punti.
Grazie a questo nostro sforzo verranno consegnati alla
scuola “S. Pertini” 9 monitor Samsung da 18,5” con
funzione EcoSaving per ridurre il consumo energetico
sino al 50%, e 2 kit per le pulizie (9 flaconi multiuso con
candeggina da 750 ml, confezione 50 guanti monouso, 3
bobine milleusi da 500 strappi).
Sono stati scelti questi prodotti perché i monitor della
scuola ormai sono vecchi e si stanno rompendo.
Quindi ... un grazie a tutti gli studenti che hanno
contribuito e alla Coop che ha organizzato il progetto...
speriamo vi siano altre occasioni di questo tipo.
S. Cannarozzi - 3^B & D. Marino - 3^A
“L’unione fa la forza”
D urante la giornata dell'open day abbiamo
intervistato le persone che aiutano la scuola: le
mamme bibliotecarie e il signor Cottini.
Queste sono le risposte delle mamme bibliotecarie Laura,
Patrizia; Mariadele, Alessandra, Filomena, Katia ed Elisa.
Cosa fate quando siete in biblioteca? Ultimamente sistemiamo i libri negli scaffali,
sostituiamo le loro etichette ormai rotte e puliamo
togliendo la polvere dai libri. In più abbiamo
incominciato ad utilizzare un programma sul computer
per sistemare più velocemente e meglio i libri. Il lavoro
così è più veloce e ordinato e si può vedere quali sono i
libri più letti. Quando i ragazzi cercano un libro noi
consigliamo quelli più interessanti per esperienza
personale. Infatti, quando siamo in biblioteca e non c'è
niente da fare, magari leggiamo anche noi …
Perché avete dato la vostra disponibilità per la
biblioteca?
Innanzitutto perché serviva una mano alla scuola per
la biblioteca. Ci siamo offerte di aiutare anche perché
volevamo concretamente essere vicine ai nostri figli.
È impegnativo liberarsi durante la settimana per
venire alla biblioteca della scuola? Se si riesce a programmare le diverse attività, no
Vengono tanti ragazzi per i libri?
Dipende, va a settimane: ci sono giorni in cui vengono
tanti ragazzi e altri in cui la biblioteca è quasi vuota.
Credete di rifarlo l'anno prossimo?
Sì, vorremmo rifarlo anche il prossimo anno perché
per noi è un piacevole hobby.
Un grazie di cuore alle mamme bibliotecarie!
M. Pesarin & A. Savio - 2^B
Interviste ai genitori che aiutano la scuola
D ue parole sul signor Cottini: papà di Elisa di terza C,
è il coordinatore del Comitato Genitori della Scuola
Pertini.
Noi: Quale lavoro svolge nel nostro istituto?
Sig. Cottini: Ho il compito di interagire tra scuola e
genitori: faccio parte, infatti, del Comitato Genitori della
vostra scuola
Noi: Che ruolo ha nel Comitato?
Sig. Cottini: Sono il Coordinatore delle Scuole Pertini.
Se vi interessa, è stata una mia idea quella del
calendario. Mi sono rivolto al Comitato Genitori per
metterla in atto.
Noi: Lavora da solo oppure ha una collaboratrice?
Sig. Cottini: Sì, collabora con me Mary, la mamma di un
ragazzo di 2^D.
Grazie, signor Cottini, per le risposte che ci ha dato, ma
soprattutto, grazie per tutte le ore passate a scuola a dare
una mano per la manutenzione dei computer ...
F. Basili - 2^B & A. Novati - 2^A
Il Grillo Parlante sostiene progetti
in Camerun
Il Grillo Parlante sostiene progetti
in Camerun
Il Grillo Parlante sostiene progetti
in Camerun
pagina 3 i lGri l loPar lante ICS v ia Tolstoj - Des io
scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
I l 16 Dicembre la seconda A e e la seconda D hanno
incontrato l'autore di Giungla, Roberto Anglisani, per-
ché parteciperanno al torneo di lettura che si terrà il 30
Gennaio. Una delle prove sarà quella di riscrivere il finale
del libro Giungla.
Questa, nelle intenzioni degli insegnanti e degli organiz-
zatori, potrebbe essere una buona occasione per avvicina-
re i ragazzi alla lettura e alla scrittura.
Anglisani, durante l'incontro, si è confrontato con noi sul
modo più giusto per scrivere un nuovo finale al suo libro:
partire da un punto che non ci piace più e provare ad im-
maginare come potrebbero svolgersi diversamente i fatti.
Abbiamo rivolto a Roberto qualche domanda tra cui quel-
la di Christian che ha chiesto se il libro era tratto da una
storia reale. Lui ci ha risposto che non era una storia vera
ma aveva preso spunto da Il libro della giungla di Ru-
dyard Kipling e aveva inserito riferimenti a luoghi e tem-
pi a noi vicini.
L'anno scorso, quando Anglisani (che è anche un bravis-
simo attore di teatro) è venuto nella nostra scuola e ha
portato in scena Giungla, l'auditorium era pieno: c'erano
quasi tutte le classi, ma il clima di silenzio e attenzione ha
accompagnato l'intero spettacolo. Alla fine c'è stato un
lungo, lunghissimo applauso. Questa rappresentazione
teatrale ha interessato così tanto i ragazzi che gli insegnati
hanno deciso di proporre quest'anno un altro spettacolo di
Roberto Anglisani, Giovanni Livigno, tratto dal romanzo
Il gabbiano Jonathan Livingston, che si terrà il 27 febbra-
io.
Questa è la storia di un piccione di nome Giovanni Livi-
gno, uno come tanti, con tanta voglia di volare libero fuo-
ri dal nido. La settimana è composta da quattro normalis-
simi giorni, il venerdì di mercato, il sabato della trasgres-
sione e la domenica di riposo. Si fa casino, si passa il
tempo ma non si sconfigge ugualmente la noia. Si sente il
bisogno di cercare qualcosa di nuovo, di diverso, di peri-
coloso.
Un giorno, alla discarica della città, Giovanni incontra un
maestro e l'avventura inizia...
M. Gili, D. Monguzzi & R. Scorza - 2^A
Incontro con
Roberto Anglisani
C i è stato chiesto quale
elemento (solo uno!)
porteremmo se dovessimo
partire immediatamente per un
luogo sperduto.
Molti hanno optato per il
telefono o il computer ma ci sono
molte cose di utilizzo quotidiano
della cui esistenza quasi non ci
accorgiamo.
Pensiamo alle vere necessità, alle
cose che ci tornano più utili nella
vita di tutti i giorni ... Ci sono
venuti in mente dei semplici
oggetti con cui in passato ci si
divertiva in modo spontaneo e
autentico.
Dovremmo cercare di tornare
bambini e dare più importanza
alle cose solo all'apparenza
banali e infantili ...
Alcuni esempi: delle matite, una
gomma ed un album da disegno
(perché le passioni sono
importanti), una chitarra
classica (da suonare, magari
vicino ad un falò), un coltellino
(non si sa mai ...), libri e infine
ciò che a noi risulta più caro
(come la copertina di quando
eravamo piccoli, il furgoncino
che ricevemmo a Natale o il
pupazzetto che ci aiutava la
notte a dormire).
Questa è la soluzione per noi
meno ovvia ma più sensata.
A. Novati & R. Scorza - 2^A
La migliore necessità
Riciclare ogni giorno toglie la spazzatura di torno
pagina 4 i lGri l loPar lante ICS v ia Tolstoj - Des io
& oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio
Vulcani e terremoti
C ari Lettori,
In questo articolo volevo parlar-
vi dei vulcani e dei terremoti più fa-
mosi in Italia.
Uno di questi è lo Stromboli situato
nell’omonima isola situata in provin-
cia di Messina; lo Stromboli è un
vulcano attivo e le sue eruzioni av-
vengono con una frequenza media di
circa una ogni ora.
Lo Stromboli ha quota 750 m s.l.m.
Periodi di totale inattività sono piutto-
sto rari: il più lungo tra quelli regi-
strati è durato per circa 2 anni, dal
1908 al 1910.
Il vulcano è chiamato dai suoi abitanti
(gli strombolani) Struògnoli, o anche
Iddu (Lui in siciliano), in riferimento
alla natura divina.
Dopo il grande Stromboli volevo par-
larvi di un altro grande vulcano della
Sicilia: l’Etna.
L’Etna è situato in Sicilia nella pro-
vincia di Catania, anch’esso è attual-
mente attivo e considerato “più attivo
ed esteso” d’Europa.
La sua superficie è caratterizzata da
folte foreste e piccoli centri abitati,
esso raggiunge i 3.340 m. s.l.m..
Poi c’è il Vesuvio, in Campania, in
stato di quiescenza; la sua altezza mi-
surata nel 2010 è di 1281 metri s.l.m.,
è uno dei vulcani pericolosi più stu-
diati al mondo; ciò è dovuto al fatto
che sulle sue pendici abitano circa
700.000 persone. La sua eruzione sa-
rebbe disastrosa.
Infine ci sono i numerosi vulcani sot-
tomarini come per esempio il Marsi-
li: questo vulcano è situato nel mar
Tirreno Vicino alla Calabria, questo è
stato indicato come potenzialmente
pericoloso, perché potrebbe innescare
un maremoto.
Dopo avervi parlato dei vulcani, vole-
vo anche dirvi qualcosa sui terremoti
in Italia, principalmente quelli più
disastrosi.
I tre terremoti più disastrosi sono sta-
ti: a Messina il 28 dicembre 1908 che
causò la morte di 100.000 cittadini, in
Val di Noto, Sicilia orientale, l’11
gennaio 1693 e provocò 60.000 morti,
e infine a Reggio Calabria il 5 febbra-
io 1783, con 50.000 morti.
Anche recentemente si sono verificati
terremoti abbastanza devastanti in
Italia: per stare aggiornati possiamo
cercare informazioni sul sito
dell’Istituto Nazionale di Geofisica:
http://www.ingv.it
S. Cannarozzi - 3^B
È giunta l'ora di iscriversi alla scuo-
la superiore, una decisione impor-
tante che potrebbe tracciare il nostro
futuro!
Gli alunni delle classi terze dell'Istitu-
to hanno compilato un nostro questio-
nario volto a capire che cosa abbia
maggiormente inciso sulle loro scelte
e dove si siano orientati in prevalen-
za.
Da quanto elaborato abbiamo visto
che gran parte delle persone hanno
scelto la scuola grazie allo stage
(36%) e all'open-day (30%) nella
scuola superiore.
Per quanto riguarda il consiglio orien-
tativo dato dai professori a novembre,
il 42% degli studenti ne hanno tenuto
conto, ma una percentuale significati-
va di studenti (30%) non ne hanno
tenuto assolutamente conto o lo han-
no considerato solo in parte (26%).
Il 74% degli alunni si dicono certi
della loro scelta.
Consolante è il fatto che solo il 14%
degli allievi ha scelto la scuola supe-
riore perché l'ha scelta l'amico.
In cifre questo è il corso di studi supe-
riori scelto dai ragazzi.
Liceo 32%
Istituto Tecnico 30%
Istituto Professionale 20%
Formazione Professionale 14%
bianche o nulle 4%.
Non resta che salutare tutti i ragazzi
di terza, augurando che il loro anno si
concluda positivamente e che il pros-
simo percorso risulti progettato al
meglio!
S. Cannarozzi, 3^B & D. Marino, 3^A
Una scelta ponderata?
pagina 5 i lGri l loPar lante ICS v ia Tolstoj - Des io
& oltre DESIO &OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO &OLTRE desio
V orrei condividere con voi la storia di due cani: Fortunata,
detta Nata, e Braccobaldo, detto Bracco. Sono due meticci, entrambi, purtroppo, sono stati abbandonati su una spiaggia in Sicilia, dove io ho trascorso le vacanze. Hanno trovato la signora Gianna, che li nutre e si prende cura di loro.
Fortunata (sopra) ha circa tre anni, è stata abbandonata due anni fa: da allora la signora Gianna si prende cura di lei. Si chiama Fortunata perché è s o p r a v v i s s u t a a u n
avvelenamento di qualche balordo che le voleva male. La signora Gianna l’ha trovata incinta e magrissima: per questo ha iniziato a darle da mangiare, ha poi partorito sei cuccioli, tutti piazzati dalla stessa signora, che poi l’ha anche fatta sterilizzare. Braccobaldo (a destra) è stato abbandonato due anni fa, dopo agosto, ha circa quattro anni, è un maschio. Quando la signora Gianna ha iniziato a prendersi cura di Bracco, lui era appena stato abbandonato, era in salute e n o n m o s t r a v a s e g n i d i maltrattamento. Bracco segue sempre Fortunata dappertutto. D’estate dormono un po’ ovunque, la mattina stanno in spiaggia a correre, mentre nelle ore calde stanno all’ombra. In inverno, invece, dormono sotto il gommone del marito della signora Gianna. In Sicilia ci sono molti cani abbandonati, molti muoiono
di fame o investiti, molti sono costretti a rovistare nella spazzatura per trovare da mangiare. Pochissimi sono fortunati come Bracco e Nata che hanno trovato un angelo custode come la signora Gianna!
A. Fachin - 1^C
Fortunata & Braccobaldo: cani del Sud
mercoledì 8 gennaio 2014
“Cara Roberta, per Natale io e il mio papà abbiamo fatto il Presepio.
Lo abbiamo messo in salotto poi abbiamo preso un
vecchio scatolone che conteneva la nuova tv. Con un'asta di legno e con il coltello abbiamo tagliato dei legnetti per fare due casette. Dopo io e il mio papà con i pennelli abbiamo colorato le casette con gli acquarelli.
Il mio papà ha fatto con il polistirolo una scala poi l'ha
colorata. Poi abbiamo messo le statuine e gli alberi e
alla fine le lucine e le lampadine.
La Capanna di Maria e Giuseppe l'abbiamo messa in
basso e inserito nella capanna Maria, Giuseppe, Gesù
bambino, l'asino e il bue. Gesù Bambino lo abbiamo messo nella sua culla venerdì 20 dicembre, perché il mio papà ha voluto
così!!! Domenica 29 dicembre, alla sera sono venuti gli zii e i
cugini, hanno visto il presepio e hanno detto: “è bellissimo!”. Infine abbiamo messo le nuove statuine.
Anche per me era bellissimo e ho già un'idea per il
prossimo Presepio.” C. Pollastri - 2^B
Un Presepe nella notte lettera alla professoressa Roberta
pagina 6 i lGri l loPar lante ICS v ia Tolstoj - Des io
& oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio
A nche se noi abbiamo solo 12 o 13 anni san Valentino lo
festeggiamo comunque, regalando cioccolatini agli amici o amiche più cari, ma soprattutto al proprio ragazzo o ragazza. Questa festa permette ai ragazzi della nostra generazione di provare emozioni e sentimenti speciali. I ragazzi in queste situazioni provano delle impressioni indescrivibili, un insieme di felicità,
farfalle nello stomaco e un'infinità di sensazioni piacevoli. Le ragazze sono attratte dai ragazzi con una bella personalità
ed un carattere simile al loro, e che le facciano stare bene. I ragazzi, invece provano emozioni ben diverse, loro guardano solo l'aspetto fisico e il carattere, sono meno sensibili rispetto alle ragazze. Questo è quello che pensiamo noi, se qualche ragazzo o ragazza non la pensasse così può farci cambiare idea. Fateci sapere!! WQ
A. Carlet & A. Mingotto - 3^B
San Valentino sta arrivando!
25 DICEMBRE 2013: IO LA
MAMMA E IL PAPÀ SIAMO
ANDATI A CASA DELLA ZIA
GABRIELLA CHE SA CUCINARE
TANTE COSE BUONE ... NON
CAPISCO PERCHÈ LA NONNA
OLIVIA MI RIEMPIE SEMPRE
IL PIATTO DI PASTA E MI
URLA: “MANGIAAAAAA!!!”... IO
NON HO VOGLIA DI
MANGIARE TANTO.
A CASA DELLA ZIA
GABRIELLA ABBIAMO
TROVATO ALTRE 15 PERSONE
CHE ERANO NOSTRI PARENTI
TRA CUI: MIO CUGINO ELIA
CON SUA MAMMA E PAPÀ
(CHE SONO ZIO MICHELE E
ZIA ROMINA), ZIO MARINO
MARITO DI ZIA GABRIELLA
MA LA LORO FIGLIA SILVIA
(MIA CUGINA) E TIZIANO
(SUO MARITO) NON C'ERANO!
“aiutooo quanta gente in casa!!!!”
C'ERA ANCHE IL MIO
BELLISSIMO MATIAS (IL
CUCCIOLO DI CASA!!!) ...TUTTI
LO AMANO TANTO E MATIAS
ERA TANTO FELICE DI STARE
CON TUTTA LA FAMIGLIA.
“ti voglio beneeeeee”
ZIA GABRIELLA E TUTTE LE
DONNE DI CASA HANNO
PREPARATO UNA BELLISSIMA
TAVOLA PER IL PRANZO CON
UNA FAVOLOSA TOVAGLIA
ROSSA, TOVAGLIOLI ROSSI
BICCHIERI ELEGANTI A
CALICE E POSATE IN
ACCIAIO … SEMBRAVA UN
MONDO MAGICO!
B. Giussani - 2^A
Il mio Natale in famiglia ...
pagina 7 i lGri l loPar lante ICS v ia Tolstoj - Des io
cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA
U no dei capitoli che mi hanno
maggiormente colpito nel libro
"Il Piccolo Principe" è quello che
racconta l'incontro con la volpe.
L'animale rivela al bambino che desi-
dera essere addomesticato, la sua vita
è monotona, vuole creare dei legami.
Tutti noi abbiamo bisogno di entrare
in contatto con gli altri e di diventare
unici per qualcuno. La volpe dice: "Se
mi addomestichi, la mia vita sarà illu-
minata" e intende dire: "La mia vita
avrà un valore aggiunto, l'amicizia
darà un senso alla mia esistenza."
Possiamo essere persone qualsiasi,
ma se facciamo l'altro nostro amico,
lui diventa per noi unico al mondo, ne
dobbiamo essere responsabili, dobbia-
mo averne cura, ascoltarlo con pa-
zienza e dedicargli del tempo. È il
tempo che perdiamo per qualcosa o
per qualcuno che rende quel qualcosa
o quel qualcuno speciale. L'autore si
sofferma quindi sull'importanza di
coltivare, oltre che creare, dei legami
d'amicizia, sul fatto che questi legami
possono essere tanti, ma sempre unici
e ci permettono di vedere le cose in
modo nuovo, più profondo.
Mi piace molto, nel testo, il momento
in cui il Piccolo Principe chiede alla
volpe: "Ma allora che ci guadagni?" e
lei risponde: "Ci guadagno il colore
del grano." Vuol fargli capire che an-
che ciò che prima era inutile e super-
fluo per lei, se la addomestica, pren-
derà valore e le ricorderà qualcosa di
lui, in questo caso il colore dei suoi
capelli.
La volpe poi parla dei riti. Dopo aver
"acquistato" questi legami senza ri-
correre a un mercante, bisogna saper
vivere al massimo l'amicizia, servono
dei riti. L'animale mostra al Piccolo
Principe il meraviglioso modo dell'at-
tesa. Quelle cose, magari piccole, che
rendono un giorno diverso dagli altri
giorni, un'ora dalle altre ore. Occorro-
no i riti per prepararsi il cuore.
Significativo è anche il segreto che la
volpe rivela al bambino prima di salu-
tarlo: "Non si vede bene che col cuo-
re. L'essenziale è invisibile agli oc-
chi." La vera essenza delle cose si può
cogliere solo con il cuore. Tutto, se
guardato chiudendo gli occhi e apren-
do il cuore, assume un significato di-
verso, un valore più profondo, al di là
delle apparenze.
L. De Rosa - 3^ C
Addomestichiamoci
A ll'interno della nostra scuola,
precisamente in giardino, ci so-
no dei graffiti alquanto offensivi nei
confronti dei professori e dei ragazzi.
Per alcuni giovani questo potrebbe
essere un modo per sfogarsi, ma sicu-
ramente è fuori dalle regole.
Lungo il porticato, però, ci sono altre
colonne decorate molti anni fa da al-
cuni alunni con fantastici disegni che
rappresentano giochi o attività sporti-
ve. All'inizio avevano catturato molto
l'attenzione di chi li vedeva, ma ormai
la gente non ci fa più caso.
Sarebbe bello che i ragazzi della no-
stra scuola, durante le ore dei labora-
tori; con l'aiuto degli insegnanti con
uno spirito artistico, o un minimo di
esperienza, facessero dei murales che
lancino un messaggio accattivante
agli alunni, ma anche a tutte le perso-
ne che visitano la nostra scuola.
A. Carlet & A. Mingotto - 3^B
ebrei clandestinamente ospitati in un
collegio cattolico. - Il bambino con il pigiama a righe,
un film che ci accompagna ogni anno
e che non smette mai di emozionar-
ci... E' la storia di un' amicizia attra-
verso il filo spinato. - Jona che visse nella balena, la tra-
gedia di un bambino che a 7 anni è
costretto a cambiare vita trovandosi in
una situazione scomoda e drammati-
ca. - La vita è bella, la storia di una fami-
glia deportata in un campo, ma anche
la storia di un padre che vuole na-
scondere la dura verità al figlio. - Jakob il bugiardo: un uomo che vi-
ve in un piccolo ghetto polacco finge
di possedere una radio (oggetto proi-
bito nei ghetti) per dare una speranza
ai suoi compaesani. - Monsieur Batignole, la versione
francese de “La vita è bella”
Ora per la 3° media: - Schindler's list, la storia vera di O-
skar Schindler che da sfruttatore di-
venta salvatore strappando dalla ca-
mera a gas più di 1100 persone. - Il pianista, la tragedia del ghetto di
Varsavia, uno dei principali bersagli
della furia nazista e di Wladtyslaw,
un promettente pianista, costretto ad
assistere ad un terribile spettacolo.
D. Monguzzi & R. Scorza - 2^A
(Continua da pagina 1)
Un film per tutti
È tempo di cambiare
pagina 8 i lGri l loPar lante ICS v ia Tolstoj - Des io
relax RELAX relax RELAX relax RELAX relax RELAX relax RELAX relax RELAX relax RELAX relax RELAX relax
Alessia Carlet
Alessio D'Alessandro
Alice Monteforte
Alice Savio
Andrea Novati
Arianna Mingotto
Arianna Silva
Beatrice Giussani
Carmelo Romeo
Chiara Pollastri
Daniele Marino
Davide Monguzzi
Davide Puleri
Francesco Basili
Gabriele Ardia
Giacomo La Rosa
Luca Marrone
Manuel Fava
Martina Gili
Michela Pesarin
Petro Ambros
Raffaele Scorza
Riccardo Bramante
Riccardo Crespi
Simone Cannarozzi
Simone Scarfone
Stefano Moroni
Swami Ilardi
Szymon Moskwa
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE via Tolstoj – DESIO scuola dell’Infanzia, Primaria & Secondaria 1° grado
IL GRILLO PARLANTE anno XVII^ numero 4
redazione presso
scuola secondaria di 1° grado - Sandro Pertini 2^ A - B & 3^ A - B
composta da
É stata una iniziativa davvero interessan-
te... peccato per la cantante che in quella
serata aveva poca voce e ha potuto can-
tare solo due brani ...
S. Ilardi, M. Pesarin & A. Savio - 2 B
(Continua da pagina 1)
tazione, tristezza, stupore,
ecc.. ma bisogna vincere
tutto ciò, senza abbattersi.
Anche se vi andrà male,
potrete recuperare senza
aver nessun timore, basta
crederci, perché NIENTE
è impossibile: mettendovi
a studiare e impegnandovi
nei compiti che dovrete
svolgere, tutto il meglio
verrà da solo.
A. Monteforte & A. Silva - 3^B
(Continua da pagina 1)
NULLA È PERDUTO
Il Grillo Parlante sostiene progetti
in Camerun
I ragazzi in bilico tra il mondo dell'in-fanzia e quello adulto provano fre-
quentemente “la prima sigaretta”. Spesso è una moda che i ragazzi se-guono per sentirsi meno emarginati dal gruppo. Di solito dopo la prima sigaretta alcuni adolescenti continuano a fumare, sia perché gradiscono il gusto del tabacco (ovvero hanno “preso il vizio”), sia perché così si sentono grandi. Una componente da non dimenticare nella motivazione a fumare è anche il piace-re del trasgredire, comportarsi da a-dulti.
Il fatto interessante è che i giovani sono molto informati e sanno perfettamente quali sono le conseguenze del fumo per la loro salu-te, ma se ne “fregano”. L'età in cui i ragazzini iniziano a fuma-re si aggira tra i 13/14 anni. Nella nostra scuola ci sono pochi ra-gazzi che fumano, alcuni perché han-no preso il vizio e altri per farsi notare. Il fumo provoca: tumori, problemi car-diovascolari, invecchiamento della pel-le, ma soprattutto provoca dipenden-za. Se abbiamo scritto questo articolo è per farvi capire che il fumo è molto popolare e fa davvero male alla salute. Gli adolescenti che risultano più dipen-denti dagli adulti, sono sicuramente più protetti da esperienze adulte trop-po anticipate.
G . La Rosa, D. Puleri & R. Bramante - 3^B
Il FUMO tra i giovani
Gippi Sound Live
Il Grillo Parlante sostiene progetti
in Camerun
Il Grillo Parlante sostiene progetti
in Camerun