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periodico di attualità, politica, cultura e sport sabato 20 ottobre 2012 anno iV n. 18 Diretto da:Umberto Setola www.ideeinliberta.info Cardito, il sindaco completa la giunta: il Pd latita Giovani, andate via da questa terra: qui non c’è futuro di UMBERTO SETOLA C ardito in questi giorni è scossa dalla tragica notizia della morte del giovane Pasquale Romano, trucidato per errore dalla camorra mentre si recava dalla sua fidanzata a Marianella. Un giovane onesto, mite e lavoratore con tante aspettative nel futuro. Proveniente da una famiglia altrettanto onesta e perbene ha avuto il solo torto di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Queste belve hanno distrutto una famiglia e nessun e niente potrà mai risarcire un dolore così forte. Purtroppo dalle nostre parti può anche capitare di morire in questo modo. Da sempre legato alla sua terra, Pasquale, da piccolo frequentava l’azione cattolica e seguiva la passione per lo sport frequentando la locale scuola calcio tifosissimo della sua squadra del cuore, il Napoli. Ai giovani ci sentiamo di fare un appello: andate via da questa terra abbrutita dalla criminalità organizzata. Qui non c’è futuro. Per questo tragico evento, l’amministrazione comunale ha decretato, per venerdì scorso, un giorno di lutto cittadino. Da parte della nostra redazione le più sentite condoglianze ai familiari di Pasquale Romano. Non ci resta che avere fiducia nelle forze dell’ordine e nella giustizia perché chi ha commesso questo delitto feroce sia rinchiuso in carcere. L L E E d d i i t t o o r r i i a a L L E E Ambiente, il Consiglio approva un documento Frattamaggiore A PAGINA 7 L’esecutivo Esposito vara l’anagrafe digitale Crispano A PAGINA 9 Trattativa Stato-mafia, Arlacchi sale in cattedra Cardito A PAGINA 3 Idee in libertà

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idee in liberta

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periodico di attualità, politica, cultura e sportsabato 20 ottobre 2012 anno iV n. 18

Diretto da:Umberto Setolawww.ideeinliberta.info

Cardito, il sindaco completala giunta: il Pd latita

Giovani, andate via da questaterra: qui non c’è futuro

di UMBERTO SETOLA

Cardito in questi giorni è scossa

dalla tragica notizia della morte

del giovane Pasquale Romano,

trucidato per errore dalla camorra

mentre si recava dalla sua fidanzata a

Marianella. Un giovane onesto, mite e

lavoratore con tante aspettative nel

futuro. Proveniente da una famiglia

altrettanto onesta e perbene ha avuto il

solo torto di trovarsi nel posto sbagliato

al momento sbagliato. Queste belve

hanno distrutto una famiglia e nessun e

niente potrà mai risarcire un dolore così

forte. Purtroppo dalle nostre parti può

anche capitare di morire in questo modo.

Da sempre legato alla sua terra,

Pasquale, da piccolo frequentava l’azione

cattolica e seguiva la passione per lo

sport frequentando la locale scuola calcio

tifosissimo della sua squadra del cuore, il

Napoli. Ai giovani ci sentiamo di fare un

appello: andate via da questa terra

abbrutita dalla criminalità organizzata.

Qui non c’è futuro. Per questo tragico

evento, l’amministrazione comunale ha

decretato, per venerdì scorso, un giorno

di lutto cittadino. Da parte della nostra

redazione le più sentite condoglianze ai

familiari di Pasquale Romano. Non ci

resta che avere fiducia nelle forze

dell’ordine e nella giustizia perché chi ha

commesso questo delitto feroce sia

rinchiuso in carcere.

LL’’EEdd ii ttoo rr ii aa LL EE

Ambiente, il Consiglio

approva un documento

Frattamaggiore

A PAGINA 7

L’esecutivo Esposito

vara l’anagrafe digitale

Crispano

A PAGINA 9

Trattativa Stato-mafia,

Arlacchi sale in cattedra

Cardito

A PAGINA 3

Idee in libertà

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ad ultimatum scaduto arriva

l’accordo nella maggioranza di

centro sinistra con la lista civica

“Cardito libera” che va ad occupare

l’ultima casella lasciata vuota proprio in

attesa che si componesse il puzzle della

nuova giunta. ora l’esecutivo guidato dal

sindaco Cirillo è al completo. distribuite

dal primo cittadino anche le deleghe agli

assessori. Biagio Garofalo in quota al

partito democratico ha ottenuto la delega

all’urbanistica, controllo e sviluppo del

territorio, condono edilizio, edilizia

pubblica e privata ed informatizzazione;

Albertina Impagliato che rappresenta

nell’esecutivo l’italia dei Valori si

occuperà di pubblica istruzione, sport e

cultura, politiche giovanili, servizi

sociali, gestione impianti sportivi e

palestre, , servizi demografici ed

elettorali e affari generali e sanità;

Giovanni Aprovidolo esponente della

civica “Cardito libera” ottiene la delega

al personale, bilancio, tributi, entrate,

finanze, patrimonio, economato e

contenzioso; Antonio Giangrande per i

“Popolari Cardito”, ha ottenuto la delega

ai lavori pubblici, gestione degli immo-

bili comunali e manutenzione strade –

fogne – rete idrica – pubblica illumina-

zione. a Luigi Iorio, per i socialisti di

Nencini, vanno le deleghe al verde

pubblico, alla villa comunale e alla

polizia municipale, viabilità e

toponomastica, arredo urbano,

commercio e attività produttive. il

sindaco Giuseppe Cirillo tiene per se la

delicata delega all’ambiente. Nella

composizione del nuovo esecutivo non è

mancato il colpo a sorpresa finale

costituito dal nome dell’ultimo

assessore, in termini temporali, che la

civica Cardito libera ha scelto come

proprio rappresentante in giunta. il volto

del quinto assessore ha il nome di

Giovanni aprovidolo, candidato alle

ultime amministrative nelle fila del

partito democratico, risultando essere il

primo dei non eletti della sua compagine.

Sembrava che dovesse essere proprio lui

a rappresentare i democratici in giunta

poi, la scelta era ricaduta su un altro

nome. Questa designazione

probabilmente provocherà non pochi

malumori all’interno dei democratici

carditesi che, vedono un proprio

esponente designato come assessore da

un’altra gruppo politico ad appena

quattro mesi dalle elezioni. Un vero è

proprio “schiaffo” nei confronti dei

democrat che a questo punto rischia di

vedere implodere il partito al proprio

interno. La politica con la “Pi”

maiuscola richiederebbe un’attenta

analisi di ciò che è accaduto ai democrat

che dovrebbe sfociare nelle dimissioni

del coordinatore cittadino, Elia Schiavo,

ed un azzeramento del gruppo dirigente

del partito. Le dimissioni darebbero un

segnale molto chiaro all’esterno, ossia di

un partito aperto alla discussione e

all’analisi politica senza dare

l’impressione di essere un contenitore

chiuso a riccio intorno a pochi intimi. La

notizia sembra essere passata inosservata

per ora. L’unico vincitore delle continue

mediazioni politiche delle ultime ore

risulta essere il sindaco Cirillo che ha

dimostrato autorevolezza nel nominare

vice sindaco, un candidato del suo stesso

partito di un altro gruppo politico.

Se questo possa rappresentare un

episodio di trasformismo politico o una

semplice evoluzione lo lasciamo come

sempre decidere ai nostri lettori.

Non vogliamo entrare nel merito di una

vicenda che di sicuro ha dei lati ancora

da chiarire e che potrà, in seguito, creare

momenti di destabilizzazione all’interno

del Pd e di riflesso sull’intera

maggioranza di centro sinistra. trapela

che nell’ultima riunione del Pd i

dissapori tanto annunciati del gruppo

consiliare non siano stati neanche

discussi, questo dimostra come il sindaco

Cirillo sia l’unico detentore della linea

politica del suo partito. intanto la

conferenza dei capigruppo, riunitasi

lunedì scorso, per la richiesta di una

parte della minoranza presente in

consiglio comunale, ha deciso la

convocazione dell’assise cittadina per il

prossimo 21 ottobre alle ore 19.00.

all’ordine del giorno le interrogazioni e

argomenti di forte interesse pubblico

quali le problematiche relative ai rifiuti e

lo stato dell’arte dei costruendi loculi del

cimitero. Prevista anche l’elezione del

Presidente del consiglio comunale e

delle commissioni consiliari permanenti,

argomenti che con molta probabilità sarà

rinviata ad una altra seduta di consiglio

comunale visto che, non si è ancora

deciso su chi dovrà occupare la seconda

carica istituzionale del paese. il bilancio

non ancora pronto e non ancora

approvato dalla giunta non è stato

inserito all’ordine del giorno,

sicuramente visto i tempi ormai esigui,

scadenza prevista al 31 ottobre, sarà

approvato in diffida nella prima decade

di novembre. il sindaco, visti i dolenti

fatti di cronaca che hanno scosso la

nostra cittadina, ha deciso un ordine del

giorno aggiuntivo da discutere nel

consiglio comunale di lunedì. oggetto la

solidarietà alla famiglia del giovane

Romano Pasquale e discussioni sulla

sicurezza. Nella giornata di giovedì il

sindaco Cirillo si è recato presso l’ottava

municipalità di Marianella per una

discussione sulla sicurezza e sugli

eventuali provvedimenti da

intraprendere.

2 CardIto

Cirillo nomina il vice sindaco e rompe gli equlibri con il Partito democratico

PolItICa

Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012

L’editore, il direttore

e la redazione

di Idee in libertà sono vicini

al direttore

del periodico “Mosaico”

Giovanni De Cicco

per la perdita del caro cugino

Pasquale Romano

Assegnate le deleghe ai cinque assessori: l’ambiente resta al sindaco

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Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012

PolItICa CardIto 3

Il professore Pino Arlacchi: non ci fu trattativa tra lo Stato italiano e la mafia

“La trattativa tra Stato e mafia non è

mai esistita”. Questa una delle

affermazioni più importante

pronunciate dall’europarlamentare Pino

Arlacchi (nella foto con Giuseppe Barra),

maggiore esperto mondiale nella lotta alla

criminalità organizzata, a margine del con-

vegno – dibattito tenutosi sabato 13 a

Cardito all’interno dell’aula consiliare del

palazzo “Mastrilli” dal titolo Stato-

mafia: ci fu davvero trattativa?

La presunta trattativa tra Stato italiano e

Cosa nostra sarebbe stata una

negoziazione avvenuta all’indomani della

stagione delle bombe del ‘92 e ‘93 tra lo

Stato italiano e la mafia per giungere ad un

accordo che avrebbe previsto la fine della

stagione stragista in cambio di

un’attenuazione delle misure detentive

previste dall’articolo 41 bis. C'è stato un

momento di alta intensità emotiva al

convegno svoltosi sabato nell’aula

consiliare “Francesco Narciso” per

iniziativa del già sindaco Giuseppe Barra

da qualche giorno collaboratore al

Parlamento Europeo dello stesso arlacchi,

con la partecipazione di politici,

cittadini e rappresentanti delle istituzioni.

al dibattito erano presenti anche i sindaci

Francesco russo di Frattamaggiore, Carlo

Esposito di Crispano e Salvatore Sannino

di Casavatore. Giuseppe Barra e Pino

arlacchi. i due legati da sentimenti di

stima e amicizia reciproca hanno scelto

proprio Cardito per parlare di questo

importante argomento che da mesi ha

aperto un dibattito in tutto il paese tra chi

è possibilista sull’esistenza di questa

trattativa e appunto un’altra posizione

negazionista guidata dal professore

arlacchi per anni collaboratore e amico

personale di Falcone e Borsellino.

il legame tra il sociologo arlacchi e Barra

nasce all’epoca dell’ultima campagna

elettorale per le Europee del 2009 quando,

appunto, l’ex sindaco Giuseppe Barra

militava nello stesso partito del

consigliere Pasquale Barra (l’idv) che lo

convinse, da attento conoscitore dalla

storia politica e culturale del sociologo, a

partecipare ad una manifestazione

elettorale del candidato arlacchi

impegnato in Campania in una serie di

appuntamenti per promuovere la propria

candidatura. da allora il loro rapporto è

stato un continuo crescendo tanto da far

pensare agli addetti ai lavori ad una even-

tuale candidatura dell’ex sindaco Barra

nelle liste del Pd. Su questo punto i giochi

sono ancora aperti e bisognerà aspettare

l’approvazione della nuova legge

elettorale e la formazioni delle compagini

che si presenteranno alle elezioni.

“La presunta trattativa tra apparati

statali e le organizzazioni mafiose - ha

spiegato il professore Pino arlacchi

all’affollata platea - su cui la magistratu-

ra sta indagando, non c'è mai stata”.

i lavori del dibattito sono stati introdotti da

due video, una scheda di presentazione

sulla personalità di Pino arlacchi e l’altro

sulle stragi di mafia che hanno segnato

tragicamente la storia del nostro paese.

Un dibattito dopo le dichiarazioni

rilasciate dal procuratore aggiunto di

Palermo, antonio ingroia, a proposito

della presunta trattativa Stato-mafia.

“Come poteva Dell’Utri trattare con

Ciancimino se era in galera? Questa

invenzione della trattativa presuppone

della gente che tratta con persone che non

ci sono. Capisco che uno voglia

ricostruire una storia, ma fai un saggio,

non un processo”, così si conclude la

giornata di dibattito organizzata nell’aula

consiliare del Comune.

Un successo annunciato per un convegno

che ha visto la prestigiosa presenza di Pino

arlacchi studioso e uomo pubblico che

ha dedicato la sua vita alla lotta per la

giustizia. Noto in italia e nel mondo per i

suoi libri, tradotti in molte lingue e per il

suo impegno nelle istituzioni e nella

società civile. Grande amico dei giudici

Falcone e Borsellino, arlacchi è stato

Presidente della Fondazione Falcone, è

considerato “l’architetto” della strategia

antimafia dell’italia negli anni ‘80 e ‘90.

Parlamentare per due legislature, come

consigliere dell’allora ministro degli

interni ha redatto il progetto esecutivo

della dia, la direzione investigativa

antimafia. La dia e la Procura Nazionale

sono oggi due pilastri del contrasto alla

grande criminalità in italia e a livello

mondiale. Ha ricoperto l’incarico di

Vice-Presidente della Commissione

bicamerale antimafia. dal 1997 al 2002 è

stato vicesegretario Generale dell’oNU e

direttore Esecutivo del programma per il

controllo delle droghe con sede a Vienna.

Pino arlacchi è professore ordinario di

Sociologia all’Università di Sassari.

Ha insegnato alla Columbia University di

New York ed all’Università della Calabria

e di Firenze. durante il suo mandato

all’oNU, la produzione di oppio ed

eroina in afghanistan - il paese che

produce il 95% della droga consumata in

Europa — è stata quasi azzerata.

La produzione della coca in Bolivia si è

ridotta del 90% , e su sua iniziativa 127

Paesi hanno firmato a Palermo, nel

dicembre 2000, il primo trattato mondiale

contro le mafie. il lavoro del professore è

stato lodato in pubblico e privatamente da

personaggi come Papa Giovanni Paolo

II, Bill Clinton, Kofi Annan, Nelson

Mandela, Vladimir Putin, Jimmy

Carter, il re della Tailandia, la Regina

di Svezia, i premi Nobel San Su Kyi e

Soynka e vari altri. Nel corso degli anni

ha ricevuto molte minacce ed intimidazio-

ni causate dal suo impegno contro la

criminalità e il malaffare. infatti, per

questo è stato protetto da guardie del

corpo per complessivi 13 anni e nel

maggio del 1994 durante un processo fu

addirittura minacciato pubblicamente di

morte da totò riina il capo di cosa nostra.

Nella sua carriera di scrittore numerosi

sono i testi tradotti e pubblicati in più

lingue. tra quelli che hanno riscosso

maggiore successo ed attenzione da parte

di addetti ai lavori, studiosi e lettori

risultano essere: L’Inganno e la Paura, la

Mafia imprenditrice, gli Uomini del

disonore, Addio cosa nostra.

dibattito nell’aula consilare organizzato dall’ex sindaco Giuseppe Barra

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oSPitiaMo da QUEStE CoLoNNE L’iNtErVi-Sta iN ESCLUSiVa riLaSCiata da ViNCENzo

SPadaFora aL GiorNaLiSta Ciro

GiUGLiaNo PEr i QUotidiaNi “CroNaCHE

di NaPoLi E CroNaCHE di CaSErta”

a colloquio con Vincenzo Spadafora(nella foto), responsabile dell’autoritàgarante per l’infanzia e l’adolescenza.Nato ad afragola, carditese di adozione, èstato nominato un anno fa dal presidentedel Senato, Renato Schifani, e dal presi-dente della Camera dei deputati,Gianfranco Fini, dopo una proficua espe-rienza alla guida di Unicef italia. L’autorità “nasce con il fine di occuparsidei bambini dagli 0 ai 18 anni e di moni-torare le azioni del Governo, i soldi chedestina e come vengono spesi”, spiegaSpadafora. Un compito cruciale, dunque,in un’italia che ha il triste primato tra iPaesi dell’ocse - organizzazione per lacooperazione e lo sviluppo economico -,del più elevato tasso di povertà relativa trai minori, nel senso che non muoionoletteralmente di fame, ma sono privi delminimo indispensabile a una vitadignitosa. il bambino prelevato a forzadavanti alla scuola sotto l'occhioimpietoso di una telecamera e davanti adaltri bambini sottolinea ancora lemanchevolezze di un sistema che nontutela affatto i più deboli. Perché si arriva a questo punto e comerisolvere la situazione? “Non c’è dubbio che quelle immaginiabbiano turbato molto l’opinionepubblica e rimarranno impresse nellamente di tutti noi per molto tempo.Rimarranno anche un terribile ricordoper tutti quei bimbi che hanno assistitoalla scena. E saranno anche, ovviamente,indelebili per il piccolo Leonardo. Nonpossiamo però farci trascinare dall'ondadell’emotività, bisogna fermarsi eriflettere. Ritengo positivo il fatto che lapolizia abbia avviato un'inchiesta internaper fare luce sulla vicenda ed individuareeventuali responsabilità. La situazione sirisolve prendendo spunto dal caso diCittadella per affrontare un problema piùampio, quello dei bimbi contesi. Servononuovi strumenti per far sì che ci siamaggiore attenzione alla mediazionefamiliare. Per poter il più possibileappianare i conflitti tra i genitori di cui iminori restano le sole vittime”. Madri detenute e bambini in carcere,infanzia negata?“Il tema delle madri detenute e deibambini in carcere è un argomentoparticolarmente spinoso e molto attuale.In Italia si contano oggi circa 70 bambinidietro le sbarre. La legge consente ditenerli in prigione fino all'età di 3 anniinsieme alle madri detenute appunto. Daquando mi sono insediato come Garantedell’Infanzia e dell’Adolescenza, insiemeal mio staff, ho posto particolareattenzione a questa situazione. Di recentelo stesso ministro della Giustizia PaolaSeverino ha detto: ‘Il carcere nellamigliore delle situazioni è un luogoincompatibile con le esigenze disocializzazione e di corretto sviluppopsicofisico del bambino’. La legge nr. 40

del 2001 introduce dei sistemi alternativialla detenzione per le mamme detenute matroppo spesso la realtà è ben diversa daquello che possiamo immaginare. Nel nidodi Rebibbia si trovano attualmente circa20 detenute con i loro piccoli. In quelcontesto la situazione anche se adattataresta comunque incompatibile con uncorretto sviluppo psicofisico dei minori. Inquesto senso il Garante svolge un'opera disensibilizzazione rispetto al problema dei‘piccoli detenuti’ denunciando la graveviolazione dei diritti dei bambini sancitidalla Convenzione internazionale suidiritti dell'infanzia”. Sono in aumento le classi multietniche,l'integrazione a scuola tra i bambiniaiuta anche quella nella società?“Assolutamente sì. I bambini, al contrariodi noi adulti, si relazionano fra di loro econ gli adulti molto più liberamente esenza porre attenzione a tutte quellesovrastrutture culturali che, troppospesso, impediscono ai grandi direlazionarsi con il ‘diverso’ (extracomuni-tario, rom). Direi che, sotto questoaspetto, noi adulti abbiamo molto daimparare dai bambini. Sì, l'integrazionenella società passa attraverso legenerazioni. Le scuole costituiscono unvero e proprio laboratorio dell’integrazio-ne”. Sempre più bambini vengono trascinatidalle famiglie in strada per l’accatto-naggio, come salvarli?“Di recente, appena qualche settimana fa,c’è stata una sentenza da molti definitastorica della Corte di Cassazione. Il fattoera accaduto a Cosenza dove un rom erastato arrestato e condannato per averecostretto la piccola di 10 anniall'accattonaggio. Dopo la condannadella Corte d’Assise d’Appello diCatanzaro i legali dell'uomo avevanoavanzato ricorso nell'ultimo grado digiudizio, ma il ricorso è stato respinto edè arrivata la conferma della pena. Chicostringe un bambino a chiedere l’elemo-sina va condannato per riduzione in schia-vitù. Una sentenza storica. Il problema sirisolve offrendo gli strumenti legislativinecessari alle polizie locali per arginare ilfenomeno nelle nostre città, soprattuttoma non solo nelle aree più grandi. Restatanto da fare ma la sentenza apreun'interessante prospettiva su cui ènecessario riflettere”.

Qual è la condizione dei bambini inCampania? In quali ambienti bisognaintervenire per una piena ed effettivatutela?“Come ha sottolineato il GaranteRegionale Cesare Romano, insediatosirecentemente, sono diversi i temi spinosida affrontare. Uno dei problemi piùurgenti è quello della dispersionescolastica. Le cifre devono metterci inallarme: in Campania quasi 23milaragazzi abbandonano la scuola, il 20%sul dato nazionale. A Napoli sono 1.283 iminori che hanno messo da parteprematuramente i libri e che non vannopiù a scuola. Bisogna intervenire negliambienti più poveri dove spesso i ragazzidevono lavorare per contribuire alsostentamento della famiglia o, peggioancora, vengono arruolati in strada danuclei della criminalità organizzata. Miviene in mente la frase di don ToninoPalmese, parroco di Portici e referentecampano di Libera: ‘Quando penso aibambini soldato - disse una volta - pensoall'esercito di quei bambini organizzatidalla criminalità nell'Italia meridionale’.Da garante dell'Infanzia edell’Adolescenza rivolgo il mio pensiero aquesti giovani bruciati che finiscono nellarete della malavita e credo che questoPaese abbia il dovere morale di garantireloro un futuro migliore”.Come si può intervenire per contrastarela dispersione scolastica? “Serve mettere in moto una macchinastraordinaria di interventi che consenta diavviare un processo culturale anche fragli adulti ma allo stesso tempo un’azionedi monitoraggio forte e capillare. E’ unpercorso lungo e faticoso. Tanti progettisono stati avviati ma le istituzioni devonolavorare in sinergia fra di loro e in strettacollaborazione con la rete dell'associazio-nismo”. La rete del volontariato riesce ad averun ruolo nel lavoro quotidiano diistituzioni ed enti che si occupano diminori?“Come stavo per accennare trattando iltema della dispersione scolastica, ilcontributo della rete delle associazioni divolontariato è di indubbia rilevanza. Leistituzioni da sole non ce la possono fare.Ricordiamoci sempre una cosa: chi lavoraquotidianamente nel sociale, soprattuttonelle aree di maggiore degrado, ad esem-pio nelle periferie di Napoli, compie deiveri e propri miracoli. Proprio adesso,con l'inizio delle scuole, riprendono anchele iniziative proposte da associazioni chesi occupano del recupero di minori arischio. Le associazioni, nella maggiorparte dei casi, collaborano con le scuoleoffrendo loro un servizio extrascolasticoper evitare che i ragazzi crescano secondo‘le regole della strada’. Un minore chevive nel disagio sociale e nell'illegalità enon conosce altri modi di vivere ha pochepossibilità di scegliere la strada giusta.Diamo a questi ragazzi la possibilità discegliere tra legalità e illegalità, solocosì potremo porre le basi per una socie-tà migliore”.

attualItà CardIto 5

Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012

Caso Leonardo, il garante Spadafora:“il dramma dei bambini contesi”

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Frattamaggiore - Consiglio comunale

monotematico, quello che si è

tenuto lo scoraso otto ottobre.

all’ordine del giorno la problematica dei

roghi tossici. ad assistere alla seduta di

consiglio comunale anche il parroco Don

Maurizio Patriciello e l’ing. Augusto

Albo, promotori del “coordinamento

comitato fuochi”. dopo gli interventi dei

consiglieri comunali presenti alla seduta,

il Presidente dell’assise cittadino mette ai

voti i contenuti del documento presentato

dal coordinamento comitato fuochi, come

atto di indirizzo ai fini di una successiva

valutazione degli interventi da attuare.

il documento passa all’unanimità dei

presenti in aula.

L’inquinamento ambientale delle nostre

terre è cosa tristemente risaputa,

fortunatamente in questo periodo i mass

media locali e nazionali, grazie alle

attività di denuncia messe in piedi da

diversi comitati, hanno fatto focus su una

delle concause più pericolose, quella dei

roghi tossici. anche il comune di

Frattamaggiore ha mostrato la propria

sensibilità a questo tema, convocando un

consiglio comunale ad hoc, al quale hanno

partecipato anche i comitati territoriali.

degni di nota sono stati gli interventi di

padre Maurizio Patriciello, uno dei

simboli di questa battaglia, che ha fatto

riflettere tutti sulla tragedia che stiamo

vivendo, e quello del consigliere

comunale Orazio Capasso che a margine

del consiglio si è trattenuto con la nostra

redazione per un'intervista sul tema.Dottore lei oltre che un amministratore

è anche medico, una doppia

responsabilità nei confronti dei suoi

concittadini, che sono costretti a vivere

in queste condizioni non certi ideali per

la loro salute. In questa prima domanda

vogliamo coinvolgere proprio loro, cosa

si sente di dire a chi ogni giorno si

sveglia e sa che l'ambiente inquinato

che lo circonda mette in pericolo la sua

vita?

Guardi in realtà io sono prima medico e

poi politico, e come medico so che la

speranza è l'ultima a morire. Capisco la

rabbia che si prova, e anzi dobbiamo

incanalarla verso situazioni positive, la

rabbia infatti è dei combattenti, la

rassegnazione è dei vinti. Di certo i miei

concittadini non si arrendono così

facilmente.

Eppure non è facile, considerato anche

che spesso la gente si è sentita

abbandonata dalle istituzioni, anche

quelle nazionali, e ha dovuto

combattere da sola.

Ricordo che dopo l’incendio di questa

estate delle Ecoballe nel deposito di

Acerra, il Ministro dell’ambiente Clini,

paventava il sospetto che dietro a quei

roghi ci potessero essere delle

organizzazioni camorristiche, nessuna

scoperta clamorosa, è una cosa risaputa.

E se proprio devo dirla tutta,

personalmente mi sento anche preso in

giro quando il Ministro del dicastero della

sanità Balduzzi, parla del monitoraggio

della diossina presente sul nostro

territorio e quindi di una presunta

bonifica, pur sapendo che il governo

tecnico è stato nominato solo per

risparmiare. Per questo capisco lo

sconforto.

Sconforto che si acuisce ancora di più

quando si percepisce che l'inquinamen-

to di cui si parla è sotto i nostri occhi

quotidianamente.

Purtroppo è vero, sabato sera mi sono

recato nella chiesa di Sant’Antonio, in

piazza Riscatto, per seguire il dibattito sui

roghi tossici e anche lì si è fatto

riferimento agli sversatoi createsi lungo il

percorso dell’Asse Mediano. Un dato che

posso confermare proprio per la mia

esperienza di responsabile delle

Commissioni di Invalidità Civile che

operano sul territorio. Infatti è dalla

inaugurazione di questa strada, che le

malattie tumorali sono aumentate in

maniera esponenziale.

Come possiamo uscire da questo

tunnel?

Dobbiamo smettere di fare chiacchiere, è

giunto il momento dei fatti , lo dobbiamo a

noi stessi, ai nostri figli e anche ai nostri

avi che lo hanno difeso strenuamente.

E' necessario partire dai piccoli gesti, è da

quelli che si distingue il confine tra

legalità ed illegalità ma, soprattutto

dobbiamo smetterla di alimentare il

mercato nero, quello degli evasori,

comprando una borsa contraffatta, ad

esempio, sia mo corresponsabili, perchè

queste industrie illegali dovranno trovare

per forza un metodo illegale per smaltire i

loro rifiuti ed ecco il perchè dei roghi

tossici.

Partire da qui per arrivare a sconfigge-

re un sistema che ci sta uccidendo.

Esatto, per questo ognuno deve svolgere il

proprio ruolo onestamente, soprattutto noi

politici che siamo chiamati a

rappresentare la nostra comunità. Noi più

di tutti dovremmo sempre ispirarci a

valori di etica e di morale e su tutto

dovremmo rispettare la volontà dei

cittadini che ci hanno votato. I roghi

tossici sono solo la punta dell’iceberg, ma

è tutto il sistema di illegalità che persiste

sul nostro territorio che porta a questo e

che ci sta uccidendo. Per combattere i

roghi dobbiamo innanzitutto batterci per il

rispetto della legalità, ogni giorno e in

qualsiasi circostanza ci si trovi.

Roghi tossici, il consiglio comunale vota all’unanimità un atto di indirizzo

IIIIIdee lIbertà Sabato 20 ottobre 2012

PolItICa FrattaMaGGIore 7

il consigliere Capasso: basta chiacchiere, l’obiettivo è uscire dal tunnel

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CriSPaNo. Convegno pubblico

sull’E-governance applicata alla

pubblica amministrazione che si

terrà il giorno 25 ottobre prossimo presso

l’aula consiliare “raffaele Galante”.

all’importante appuntamento prenderan-

no parte il sindaco Carlo Esposito, il

relatore, Guido trombetti assessore

regionale all’università e alla ricerca

scientifica già rettore dell’università

Federico ii di Napoli, l’onorevole Corrado

Gabriele, Consigliere regionale e

membro Vi Commissione -istruzione e

Cultura, ricerca Scientifica, Politiche

Sociali, Nunzio Cennamo assessore al

bilancio, innovazione tecnologica e fonti

rinnovabili . Per una politica di E-gover-

nance é necessario partire da processi di

partecipazione già esistenti (si pensi ad

esempio alle sperimentazioni di un

bilancio partecipativo), per supportarli

attraverso specifiche piattaforme, posto

che è logicamente possibile partire anche

dalle piattaforme e dalla comunicazione

per stimolare e avviare i processi. il

secondo passo è individuare i “portatori di

interesse” che supporteranno e alimente-

ranno la piattaforma: a questo proposito il

processo ha le migliori possibilità di

riuscita se esiste un coinvolgimento

diretto di “personale politico” (gli eletti:

assessori, sindaci, parlamentari, ministri

perché no!). a questo scopo risulta

utilissimo il coinvolgimento di tutti i

livelli amministrativi possibili. a Crispano

si partirà con il progetto “pilota”

dell’informatizzazione di servizi legati

all’anagrafe. ogni cittadino potrà

attraverso l’uso di una username e

password stampare le autocertificazioni

anagrafiche. a tutti i cittadini le credenzia-

li di accesso a questo servizio saranno

consegnate da 10 (due studenti per le 5

microaree in cui è suddiviso il territorio di

Crispano) studenti universitari, reclutati

attraverso il meccanismo delle borse

lavoro sulla scorta dell’esperienza di

quello che è stato fatto per le borse lavoro.

in questo modo si realizza un altro

capitolo del progetto “la città che

vogliamo”. il passo successivo al proget-

to internet gratis per i cittadini crispanesi.

Per essere precisi il progetto dell’ammini-

strazione crispanese prevede che gli

studenti universitari notificheranno altre

alle credenziali di accesso ai servizi online

anche la carta dei servizi e la smart card da

utilizzare all’isola ecologica per

raccogliere punti e accedere agli sconti

sulla bolletta della tarsu in base alla

diligenza che ogni cittadino metterà in atto

nel fare una buona raccolta differenziata.

Se questo esperimento “pilota” dovesse

andare a buon fine, verrà esteso anche agli

altri servizi comunali. inoltre, il comune di

Crispano è in procinto di presentare un

brevetto sulla serra fotovoltaica che

sorgerà nell’area P.i.P. il brevetto è al 50%

con un impresa privata che si occuperà di

realizzare materialmente il prototipo

mentre, il comune si è preoccupato di

realizzare il progetto. L’azienda privata

potrà anche mettere sul mercato il

brevetto registrato producendo un utile per

il comune. in questo modo il comune

realizza un utile attraverso una proprietà

intellettuale senza necessariamente

passare attraverso un tributo comunale.

Questo è il primo esperimento del genere

che viene fatto da un ente locale. Crispano

è davvero un cittadina a passo d’uomo. a

breve dovrebbe partire il bando per le

borse lavoro così da partire, entro

dicembre, alla consegna “porta a porta

”delle credenziali d’accesso ai servizi sul

portale del comune. «Questo è solo l’ini-

zio–aggiunge l’assessore all’innovazione,

Nunzio Cennamo – perché tale settore

sarà presto arricchito con altri servizi,

come quello che riguarderà i tributi e

quello che darà la possibilità ai cittadini

di comunicare,via internet,con la giunta.

PolItICa CrISPano 9

Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012

“ Idee in libertà”

aut. trib. Napoli n° 12 del

03 febbraio 2009

Anno IV - n° 18

Editore: associazione “ idee in Libertà”

Direttore Responsabile: Umberto Setola

Contatti: [email protected]

tel. 3662031540

Sede Legale: Via Piave, 11 - Cardito (Na)

Stampa: Litografia Buonaurio

Via iV Novembre, 6 - Casoria (Na)

chiuso: venerdì 19 ottobre 2012

L’amministrazione dice sì all’anagrafe digitaleE-governance, se ne parla nell’aula consiliare

dibattito il 25 ottobre con il sindaco, l’assessore Cennamo e il prof. trombetti

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Rubrica curata dagli avv.

Francesco Castaldo

e Mario Setola

Egregio avvocato, mi chiamo Matteo e sono di Afragola, nel suo testamento, mio suocero ha lasciato la casa a mia moglie

riservando però l’usufrutto alle due figlie nubili (premetto che entrambe sono anziane!). E’ possibile l’usufrutto di uno

stesso immobile a due persone “vita natural durante”? Che cosa succede se una di esse muore?

Gentile sig, Matteo, grazie per averci contattato. Veda, l’usufrutto è un diritto reale minore di godimento su cosa altrui regolato dagli

articoli 978 e seguenti del Codice Civile, e consistente nella facoltà di godimento di un bene uti dominus (utilizzandolo per il

proprio vantaggio, potendo percepirne anche i frutti), limitata solo dal non poterne trasferire la proprietà principale ed al rispetto della

destinazione economica impressavi dal proprietario. Si tratta di un diritto reale di godimento su cosa altrui dal contenuto molto vasto:

le facoltà dell’usufruttuario hanno infatti un’estensione che si approssima, pur senza raggiungerla, alla facoltà di godere delle cose

spettante al proprietario, al quale residua la nuda proprietà. il diritto di usufrutto è sempre temporaneo. Non può infatti durare oltre

la vita dell'usufruttuario o, se questo è una persona giuridica, oltre il termine di trenta anni. L'usufrutto, che viene disposto contro il

proprietario, può essere costituito anche a favore di una pluralità di viventi, ed opera fra questi il diritto di accrescimento,

estinguendosi in questo caso l’usufrutto alla morte dell'ultimo superstite. Quindi, per rispondere al suo primo quesito, e come avrà

potuto capire, il diritto in parola, può spettare a più persone. occorre tuttavia verificare l’effettiva volontà del testatore. infatti, se

l’usufrutto è dato con diritto di accrescimento, la morte di un usufruttuario comporta l’accrescimento della quota degli altri

usufruttuari (ossia, la quota di usufrutto della persona deceduta va ad aumentare la quota degli usufruttuari superstiti). tuttavia, il

testatore può anche disporre che alla morte di un usufruttuario la quota ad esso spettante vada a ricongiungersi con la nuda

proprietà. in questo specifico caso, qualora quindi suo suocero abbia concesso l’usufrutto ignorando il diritto di accrescimento, sua

moglie, in caso di morte di una delle due sorelle, e vengo al secondo quesito, potrà già godere dell’immobile nella misura in cui ne

godeva la sorella passata a miglior vita. in tal caso di conseguenza, la quota degli altri usufruttuari (l’altra sorella nel suo caso) non

si accresce ed essi conservano immodificato il loro diritto limitatamente alla parte “ricevuta in usufrutto” originariamente.

L’usufrutto, in ogni caso, si estinguerà solo quando tutti gli usufruttuari, saranno deceduti. Solo allora sua moglie potrà godere

esclusivamente del bene immobile oggetto del lascito testamentario.

rubrICa l’aVVoCato rISPonde 13

Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012

L’undicesima edizione dei

campionati italiani femminili Elite

è andata di scena a roseto degli

abruzzi dal 21 al 23 settembre scorsi.

il ring, allestito nella suggestiva cornice

del Lido la Lucciola sul Lungomare della

Città adriatica, si sono disputate le Finale

della Massima Competizione Pugilistica

Femminile e quelle del torneo Elite. 34 in

totale le atlete che dalle 14.30 – orario

d’inizio del torneo Elite – alle 19, ora in

cui si sono concluse le Finale del

Campionato Nazionale, si sono

avvicendate tra le sedici corde. Nella

categoria fino a 48 Kg ha trionfato

un’atleta della nostra terra, Carmela

Chiacchio della società CP - aSd GoL-

dEN BoYS che ha battuto 18-14 detentri-

La boxe femminile si tinge di rosa con Carmela Chiacchio trionfa nella categoria Elite fino a 48 Kg al campionato italiano

ce del titolo, Sabrina Marconi (Lazio –

aSd team Boxe roma Xi). Soddisfatto il

Presidente FPi, Franco Falcinelli, che ha

rilasciato queste dichiarazioni: “sono

contento per il gran numero di

partecipanti, che dimostra la vitalità del

Pugilato Femminile. In questa tre giorni si

è assistito ha un’apprezzabile qualità

agonistica delle atlete. Nel Campionato

Elite ho riscontrato delle ottime cose dal

punto di vista tecnico, che spero siano di

buon auspicio sulla strada che ci porterà

verso Rio 2016. Edizione delle Olimpiadi

dove le categorie femminili saranno

minimo raddoppiate rispetto a Londra.

Il mio augurio e speranza è che in Brasile

gareggino anche delle nostre boxer.”

Presente, come osservatore del torneo, il

responsabile tecnico delle Nazionali

Femminili, Cesare Frontaloni, che ha così

commentato gli incontri di giornata: “Per

quel che riguarda il Campionato

Nazionale, sono stati rispettati i pronostici

della Vigilia. in finale, infatti, sono

arrivate le migliori e si è visto dall’alto

contenuto tecnico-agonistico dei match.

domenica 14 ottobre 2012 aCarpi, si è svolta la 25° edizionedella maratona d’italia. Graziealla passione, all’amore e allagrandissima organizzazione di(Mr. di Gaetano Brilla) ilgruppo (run for love) ha potutopartecipare all’evento ottenendoottimi risultati. Nella foto (da Sx)E. Almavera, G. Grimaldi,G. Brilla, G. Papaccioli, F.Giustino, M. De Francesco, M.D’Anto, T. Prisco, P. Altruda.

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Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012

La dislessia è un disturbo dell’

apprendimento che impedisce

l’automatismo nella gestione dei

fonemi e dei segni grafici. i problemi

cominciano già in prima elementare e

nonostante i bambini dislessici

comprendono il testo, la lettura resta

sempre lenta e difficoltosa. La musicotera-

pia sembra associarsi alle terapie classiche

con ottimi risultati in questi bambini.

Conoscere le cause della dislessia è un

compito difficile perchè le aree del

cervello specializzate nella comprensione

e nella produzione del linguaggio sono

molto diverse . Le indagini neurologiche

mostrano un diverso funzionamento

nell’elaborazione delle informazioni da

parte dei bambini dislessici e questo può

riguardare il recupero delle informazioni

,la loro organizzazione o la velocità di

elaborazione. ad ogni modo i bambini

dislessici presentano un normale range di

intelligenza. il problema si presenta già

dalla prima elementare, successivamente

tra la seconda e quarta elementare i

bambini dislessici apprendono

gradualmente l' alfabeto, ma possono

persistere delle difficoltà nel controllare le

parole più complesse. Un approccio

innovativo è quello che usa la MUSiCa

per aumentare la sensibilità del cervello ai

suoni. L’esposizione alla musica è utile al

cervello durante lo sviluppo di bambini

dislessici, così come per quelli autistici ,

ma anche per i normodotati. i ricercatori

della NortHWEStErN UNiVErSitY

di CHiCaGo hanno rilevato che suonare

uno strumento ha degli effetti sul tronco

encefalico (che governa diverse

funzionalità automatiche come la

respirazione) . La musicoterapia potenzia

meccanismi neurali importanti anche nel

linguaggio. L' ascolto musicale ma

soprattutto lo studio pratico, possono

modificare alcune funzioni cerebrali e

migliorare le performance in diversi

campi cognitivi.

SPort e attualIta’ CardIto 15

La dislessia si cura con la musicoterapia

Fareambiente è un movimento

ecologista Europeo che nasce per

iniziativa di un gruppo di docenti

universitari, esperti in politica e gestione

dell’ambiente, insieme a molti giovani,

lavoratori, professionisti, imprenditori,

cittadini, che hanno deciso di unirsi per

contrastare una metodologia anacronistica

per tutelare l’ambiente e l’ecosistema.

ogni fondamentalismo finisce per nuocere

alla causa, risultando spesso irrazionale e

fideistico. il principio di sussidiarietà

enunciato da aristotele, S. tommaso,

Proudhon, tocqueville e dalla Chiesa

cattolica rappresenta un modello non solo

di divisione di competenze, ma una filoso-

fia di vita che regola essenzialmente il

rapporto tra il cittadino e l’autorità.

Fareambiente ha una organizzazione

federale regionale: i coordinamenti regio-

nali, provinciali e i laboratori verdi. ogni

Laboratorio verde rappresenta una struttu-

ra locale operativa e può essere costituita

con un minimo di 10 iscritti. il principio è

quello del network, della rete di nodi che

si intessono in una maglia così stretta da

creare un dinamismo simbiotico virtuoso

tra le parti.abbiamo incontrato, Biagio

Barbato, vice coordinatore regionale del-

l’associazione ambientalistica per capire

letematiche ambientale da loro afforntate e

capire le iniziative future. Barbato,

conoscitore della materia ambientalistica è

laureato in scienze politiche, due master in

scienze ambientali. attualmente titolare di

undottorato di ricerca in diritto

comparato presso la seconda università

degli studi di Napoli.

Dott. Barbato cos’è FareAmbiente?

FareAmbiente è un movimento

ecologista che si occupa non solo della

salvaguardia dell’ambiente ma, anche

della tematica della salute pubblica.

Nell’affrontare le problematiche

ambientali abbiamo un approccio

costruttivo. prima di denunciare il

problema proproniamo anche le possibili

soluzioni.

Quando nasce FareAmbiente?

Il nostro moviemnto nasce nel 2006 anche

se solo nel 2009 arriva il riconoscimento a

livello italiano ed europeo. Stiamo

rafforzando la nostra presenza anche nei

comuni infatti, in queste settimane sono

stati nominati i coordinatori a Cardito e

Crispano.

Qauli sono gli obiettivi primari

dell’associazione?

Ottenere una legislazione ambientale

rivisitando in quest’ottica il Testo Unico

ambientale del 2006. Una campagna a

livello nazionale sul riutilizzo dei rifiut,

chiedendo alle imprese di collaborare

eliminando alla fonte i rifiuti superflui.

Più incisività sull’uso delle energie

alternative, obbligando i Comuni al

bilancio energetico stabilendo dei tetti di

risparmio e una pianificazione della

produzione di energia eco-compatibile.

Come vede questi sono solo alcuni dei

temi per cui ci battiamo da anni.

Un’attenzione particolare va al problema

del mercato e dell’ambiente sulla scia dei

principi comunitari: l’acqua è pubblica,

ma la gestione può essere pubblica e

privata.

FareAmbiente mette le radici in città, Russo nominata coordinatriceBiagio Barbato: “Non solo denuncia ma anche proposte concrete”

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