numero 18
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periodico di attualità, politica, cultura e sportsabato 20 ottobre 2012 anno iV n. 18
Diretto da:Umberto Setolawww.ideeinliberta.info
Cardito, il sindaco completala giunta: il Pd latita
Giovani, andate via da questaterra: qui non c’è futuro
di UMBERTO SETOLA
Cardito in questi giorni è scossa
dalla tragica notizia della morte
del giovane Pasquale Romano,
trucidato per errore dalla camorra
mentre si recava dalla sua fidanzata a
Marianella. Un giovane onesto, mite e
lavoratore con tante aspettative nel
futuro. Proveniente da una famiglia
altrettanto onesta e perbene ha avuto il
solo torto di trovarsi nel posto sbagliato
al momento sbagliato. Queste belve
hanno distrutto una famiglia e nessun e
niente potrà mai risarcire un dolore così
forte. Purtroppo dalle nostre parti può
anche capitare di morire in questo modo.
Da sempre legato alla sua terra,
Pasquale, da piccolo frequentava l’azione
cattolica e seguiva la passione per lo
sport frequentando la locale scuola calcio
tifosissimo della sua squadra del cuore, il
Napoli. Ai giovani ci sentiamo di fare un
appello: andate via da questa terra
abbrutita dalla criminalità organizzata.
Qui non c’è futuro. Per questo tragico
evento, l’amministrazione comunale ha
decretato, per venerdì scorso, un giorno
di lutto cittadino. Da parte della nostra
redazione le più sentite condoglianze ai
familiari di Pasquale Romano. Non ci
resta che avere fiducia nelle forze
dell’ordine e nella giustizia perché chi ha
commesso questo delitto feroce sia
rinchiuso in carcere.
LL’’EEdd ii ttoo rr ii aa LL EE
Ambiente, il Consiglio
approva un documento
Frattamaggiore
A PAGINA 7
L’esecutivo Esposito
vara l’anagrafe digitale
Crispano
A PAGINA 9
Trattativa Stato-mafia,
Arlacchi sale in cattedra
Cardito
A PAGINA 3
Idee in libertà
ad ultimatum scaduto arriva
l’accordo nella maggioranza di
centro sinistra con la lista civica
“Cardito libera” che va ad occupare
l’ultima casella lasciata vuota proprio in
attesa che si componesse il puzzle della
nuova giunta. ora l’esecutivo guidato dal
sindaco Cirillo è al completo. distribuite
dal primo cittadino anche le deleghe agli
assessori. Biagio Garofalo in quota al
partito democratico ha ottenuto la delega
all’urbanistica, controllo e sviluppo del
territorio, condono edilizio, edilizia
pubblica e privata ed informatizzazione;
Albertina Impagliato che rappresenta
nell’esecutivo l’italia dei Valori si
occuperà di pubblica istruzione, sport e
cultura, politiche giovanili, servizi
sociali, gestione impianti sportivi e
palestre, , servizi demografici ed
elettorali e affari generali e sanità;
Giovanni Aprovidolo esponente della
civica “Cardito libera” ottiene la delega
al personale, bilancio, tributi, entrate,
finanze, patrimonio, economato e
contenzioso; Antonio Giangrande per i
“Popolari Cardito”, ha ottenuto la delega
ai lavori pubblici, gestione degli immo-
bili comunali e manutenzione strade –
fogne – rete idrica – pubblica illumina-
zione. a Luigi Iorio, per i socialisti di
Nencini, vanno le deleghe al verde
pubblico, alla villa comunale e alla
polizia municipale, viabilità e
toponomastica, arredo urbano,
commercio e attività produttive. il
sindaco Giuseppe Cirillo tiene per se la
delicata delega all’ambiente. Nella
composizione del nuovo esecutivo non è
mancato il colpo a sorpresa finale
costituito dal nome dell’ultimo
assessore, in termini temporali, che la
civica Cardito libera ha scelto come
proprio rappresentante in giunta. il volto
del quinto assessore ha il nome di
Giovanni aprovidolo, candidato alle
ultime amministrative nelle fila del
partito democratico, risultando essere il
primo dei non eletti della sua compagine.
Sembrava che dovesse essere proprio lui
a rappresentare i democratici in giunta
poi, la scelta era ricaduta su un altro
nome. Questa designazione
probabilmente provocherà non pochi
malumori all’interno dei democratici
carditesi che, vedono un proprio
esponente designato come assessore da
un’altra gruppo politico ad appena
quattro mesi dalle elezioni. Un vero è
proprio “schiaffo” nei confronti dei
democrat che a questo punto rischia di
vedere implodere il partito al proprio
interno. La politica con la “Pi”
maiuscola richiederebbe un’attenta
analisi di ciò che è accaduto ai democrat
che dovrebbe sfociare nelle dimissioni
del coordinatore cittadino, Elia Schiavo,
ed un azzeramento del gruppo dirigente
del partito. Le dimissioni darebbero un
segnale molto chiaro all’esterno, ossia di
un partito aperto alla discussione e
all’analisi politica senza dare
l’impressione di essere un contenitore
chiuso a riccio intorno a pochi intimi. La
notizia sembra essere passata inosservata
per ora. L’unico vincitore delle continue
mediazioni politiche delle ultime ore
risulta essere il sindaco Cirillo che ha
dimostrato autorevolezza nel nominare
vice sindaco, un candidato del suo stesso
partito di un altro gruppo politico.
Se questo possa rappresentare un
episodio di trasformismo politico o una
semplice evoluzione lo lasciamo come
sempre decidere ai nostri lettori.
Non vogliamo entrare nel merito di una
vicenda che di sicuro ha dei lati ancora
da chiarire e che potrà, in seguito, creare
momenti di destabilizzazione all’interno
del Pd e di riflesso sull’intera
maggioranza di centro sinistra. trapela
che nell’ultima riunione del Pd i
dissapori tanto annunciati del gruppo
consiliare non siano stati neanche
discussi, questo dimostra come il sindaco
Cirillo sia l’unico detentore della linea
politica del suo partito. intanto la
conferenza dei capigruppo, riunitasi
lunedì scorso, per la richiesta di una
parte della minoranza presente in
consiglio comunale, ha deciso la
convocazione dell’assise cittadina per il
prossimo 21 ottobre alle ore 19.00.
all’ordine del giorno le interrogazioni e
argomenti di forte interesse pubblico
quali le problematiche relative ai rifiuti e
lo stato dell’arte dei costruendi loculi del
cimitero. Prevista anche l’elezione del
Presidente del consiglio comunale e
delle commissioni consiliari permanenti,
argomenti che con molta probabilità sarà
rinviata ad una altra seduta di consiglio
comunale visto che, non si è ancora
deciso su chi dovrà occupare la seconda
carica istituzionale del paese. il bilancio
non ancora pronto e non ancora
approvato dalla giunta non è stato
inserito all’ordine del giorno,
sicuramente visto i tempi ormai esigui,
scadenza prevista al 31 ottobre, sarà
approvato in diffida nella prima decade
di novembre. il sindaco, visti i dolenti
fatti di cronaca che hanno scosso la
nostra cittadina, ha deciso un ordine del
giorno aggiuntivo da discutere nel
consiglio comunale di lunedì. oggetto la
solidarietà alla famiglia del giovane
Romano Pasquale e discussioni sulla
sicurezza. Nella giornata di giovedì il
sindaco Cirillo si è recato presso l’ottava
municipalità di Marianella per una
discussione sulla sicurezza e sugli
eventuali provvedimenti da
intraprendere.
2 CardIto
Cirillo nomina il vice sindaco e rompe gli equlibri con il Partito democratico
PolItICa
Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012
L’editore, il direttore
e la redazione
di Idee in libertà sono vicini
al direttore
del periodico “Mosaico”
Giovanni De Cicco
per la perdita del caro cugino
Pasquale Romano
Assegnate le deleghe ai cinque assessori: l’ambiente resta al sindaco
Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012
PolItICa CardIto 3
Il professore Pino Arlacchi: non ci fu trattativa tra lo Stato italiano e la mafia
“La trattativa tra Stato e mafia non è
mai esistita”. Questa una delle
affermazioni più importante
pronunciate dall’europarlamentare Pino
Arlacchi (nella foto con Giuseppe Barra),
maggiore esperto mondiale nella lotta alla
criminalità organizzata, a margine del con-
vegno – dibattito tenutosi sabato 13 a
Cardito all’interno dell’aula consiliare del
palazzo “Mastrilli” dal titolo Stato-
mafia: ci fu davvero trattativa?
La presunta trattativa tra Stato italiano e
Cosa nostra sarebbe stata una
negoziazione avvenuta all’indomani della
stagione delle bombe del ‘92 e ‘93 tra lo
Stato italiano e la mafia per giungere ad un
accordo che avrebbe previsto la fine della
stagione stragista in cambio di
un’attenuazione delle misure detentive
previste dall’articolo 41 bis. C'è stato un
momento di alta intensità emotiva al
convegno svoltosi sabato nell’aula
consiliare “Francesco Narciso” per
iniziativa del già sindaco Giuseppe Barra
da qualche giorno collaboratore al
Parlamento Europeo dello stesso arlacchi,
con la partecipazione di politici,
cittadini e rappresentanti delle istituzioni.
al dibattito erano presenti anche i sindaci
Francesco russo di Frattamaggiore, Carlo
Esposito di Crispano e Salvatore Sannino
di Casavatore. Giuseppe Barra e Pino
arlacchi. i due legati da sentimenti di
stima e amicizia reciproca hanno scelto
proprio Cardito per parlare di questo
importante argomento che da mesi ha
aperto un dibattito in tutto il paese tra chi
è possibilista sull’esistenza di questa
trattativa e appunto un’altra posizione
negazionista guidata dal professore
arlacchi per anni collaboratore e amico
personale di Falcone e Borsellino.
il legame tra il sociologo arlacchi e Barra
nasce all’epoca dell’ultima campagna
elettorale per le Europee del 2009 quando,
appunto, l’ex sindaco Giuseppe Barra
militava nello stesso partito del
consigliere Pasquale Barra (l’idv) che lo
convinse, da attento conoscitore dalla
storia politica e culturale del sociologo, a
partecipare ad una manifestazione
elettorale del candidato arlacchi
impegnato in Campania in una serie di
appuntamenti per promuovere la propria
candidatura. da allora il loro rapporto è
stato un continuo crescendo tanto da far
pensare agli addetti ai lavori ad una even-
tuale candidatura dell’ex sindaco Barra
nelle liste del Pd. Su questo punto i giochi
sono ancora aperti e bisognerà aspettare
l’approvazione della nuova legge
elettorale e la formazioni delle compagini
che si presenteranno alle elezioni.
“La presunta trattativa tra apparati
statali e le organizzazioni mafiose - ha
spiegato il professore Pino arlacchi
all’affollata platea - su cui la magistratu-
ra sta indagando, non c'è mai stata”.
i lavori del dibattito sono stati introdotti da
due video, una scheda di presentazione
sulla personalità di Pino arlacchi e l’altro
sulle stragi di mafia che hanno segnato
tragicamente la storia del nostro paese.
Un dibattito dopo le dichiarazioni
rilasciate dal procuratore aggiunto di
Palermo, antonio ingroia, a proposito
della presunta trattativa Stato-mafia.
“Come poteva Dell’Utri trattare con
Ciancimino se era in galera? Questa
invenzione della trattativa presuppone
della gente che tratta con persone che non
ci sono. Capisco che uno voglia
ricostruire una storia, ma fai un saggio,
non un processo”, così si conclude la
giornata di dibattito organizzata nell’aula
consiliare del Comune.
Un successo annunciato per un convegno
che ha visto la prestigiosa presenza di Pino
arlacchi studioso e uomo pubblico che
ha dedicato la sua vita alla lotta per la
giustizia. Noto in italia e nel mondo per i
suoi libri, tradotti in molte lingue e per il
suo impegno nelle istituzioni e nella
società civile. Grande amico dei giudici
Falcone e Borsellino, arlacchi è stato
Presidente della Fondazione Falcone, è
considerato “l’architetto” della strategia
antimafia dell’italia negli anni ‘80 e ‘90.
Parlamentare per due legislature, come
consigliere dell’allora ministro degli
interni ha redatto il progetto esecutivo
della dia, la direzione investigativa
antimafia. La dia e la Procura Nazionale
sono oggi due pilastri del contrasto alla
grande criminalità in italia e a livello
mondiale. Ha ricoperto l’incarico di
Vice-Presidente della Commissione
bicamerale antimafia. dal 1997 al 2002 è
stato vicesegretario Generale dell’oNU e
direttore Esecutivo del programma per il
controllo delle droghe con sede a Vienna.
Pino arlacchi è professore ordinario di
Sociologia all’Università di Sassari.
Ha insegnato alla Columbia University di
New York ed all’Università della Calabria
e di Firenze. durante il suo mandato
all’oNU, la produzione di oppio ed
eroina in afghanistan - il paese che
produce il 95% della droga consumata in
Europa — è stata quasi azzerata.
La produzione della coca in Bolivia si è
ridotta del 90% , e su sua iniziativa 127
Paesi hanno firmato a Palermo, nel
dicembre 2000, il primo trattato mondiale
contro le mafie. il lavoro del professore è
stato lodato in pubblico e privatamente da
personaggi come Papa Giovanni Paolo
II, Bill Clinton, Kofi Annan, Nelson
Mandela, Vladimir Putin, Jimmy
Carter, il re della Tailandia, la Regina
di Svezia, i premi Nobel San Su Kyi e
Soynka e vari altri. Nel corso degli anni
ha ricevuto molte minacce ed intimidazio-
ni causate dal suo impegno contro la
criminalità e il malaffare. infatti, per
questo è stato protetto da guardie del
corpo per complessivi 13 anni e nel
maggio del 1994 durante un processo fu
addirittura minacciato pubblicamente di
morte da totò riina il capo di cosa nostra.
Nella sua carriera di scrittore numerosi
sono i testi tradotti e pubblicati in più
lingue. tra quelli che hanno riscosso
maggiore successo ed attenzione da parte
di addetti ai lavori, studiosi e lettori
risultano essere: L’Inganno e la Paura, la
Mafia imprenditrice, gli Uomini del
disonore, Addio cosa nostra.
dibattito nell’aula consilare organizzato dall’ex sindaco Giuseppe Barra
oSPitiaMo da QUEStE CoLoNNE L’iNtErVi-Sta iN ESCLUSiVa riLaSCiata da ViNCENzo
SPadaFora aL GiorNaLiSta Ciro
GiUGLiaNo PEr i QUotidiaNi “CroNaCHE
di NaPoLi E CroNaCHE di CaSErta”
a colloquio con Vincenzo Spadafora(nella foto), responsabile dell’autoritàgarante per l’infanzia e l’adolescenza.Nato ad afragola, carditese di adozione, èstato nominato un anno fa dal presidentedel Senato, Renato Schifani, e dal presi-dente della Camera dei deputati,Gianfranco Fini, dopo una proficua espe-rienza alla guida di Unicef italia. L’autorità “nasce con il fine di occuparsidei bambini dagli 0 ai 18 anni e di moni-torare le azioni del Governo, i soldi chedestina e come vengono spesi”, spiegaSpadafora. Un compito cruciale, dunque,in un’italia che ha il triste primato tra iPaesi dell’ocse - organizzazione per lacooperazione e lo sviluppo economico -,del più elevato tasso di povertà relativa trai minori, nel senso che non muoionoletteralmente di fame, ma sono privi delminimo indispensabile a una vitadignitosa. il bambino prelevato a forzadavanti alla scuola sotto l'occhioimpietoso di una telecamera e davanti adaltri bambini sottolinea ancora lemanchevolezze di un sistema che nontutela affatto i più deboli. Perché si arriva a questo punto e comerisolvere la situazione? “Non c’è dubbio che quelle immaginiabbiano turbato molto l’opinionepubblica e rimarranno impresse nellamente di tutti noi per molto tempo.Rimarranno anche un terribile ricordoper tutti quei bimbi che hanno assistitoalla scena. E saranno anche, ovviamente,indelebili per il piccolo Leonardo. Nonpossiamo però farci trascinare dall'ondadell’emotività, bisogna fermarsi eriflettere. Ritengo positivo il fatto che lapolizia abbia avviato un'inchiesta internaper fare luce sulla vicenda ed individuareeventuali responsabilità. La situazione sirisolve prendendo spunto dal caso diCittadella per affrontare un problema piùampio, quello dei bimbi contesi. Servononuovi strumenti per far sì che ci siamaggiore attenzione alla mediazionefamiliare. Per poter il più possibileappianare i conflitti tra i genitori di cui iminori restano le sole vittime”. Madri detenute e bambini in carcere,infanzia negata?“Il tema delle madri detenute e deibambini in carcere è un argomentoparticolarmente spinoso e molto attuale.In Italia si contano oggi circa 70 bambinidietro le sbarre. La legge consente ditenerli in prigione fino all'età di 3 anniinsieme alle madri detenute appunto. Daquando mi sono insediato come Garantedell’Infanzia e dell’Adolescenza, insiemeal mio staff, ho posto particolareattenzione a questa situazione. Di recentelo stesso ministro della Giustizia PaolaSeverino ha detto: ‘Il carcere nellamigliore delle situazioni è un luogoincompatibile con le esigenze disocializzazione e di corretto sviluppopsicofisico del bambino’. La legge nr. 40
del 2001 introduce dei sistemi alternativialla detenzione per le mamme detenute matroppo spesso la realtà è ben diversa daquello che possiamo immaginare. Nel nidodi Rebibbia si trovano attualmente circa20 detenute con i loro piccoli. In quelcontesto la situazione anche se adattataresta comunque incompatibile con uncorretto sviluppo psicofisico dei minori. Inquesto senso il Garante svolge un'opera disensibilizzazione rispetto al problema dei‘piccoli detenuti’ denunciando la graveviolazione dei diritti dei bambini sancitidalla Convenzione internazionale suidiritti dell'infanzia”. Sono in aumento le classi multietniche,l'integrazione a scuola tra i bambiniaiuta anche quella nella società?“Assolutamente sì. I bambini, al contrariodi noi adulti, si relazionano fra di loro econ gli adulti molto più liberamente esenza porre attenzione a tutte quellesovrastrutture culturali che, troppospesso, impediscono ai grandi direlazionarsi con il ‘diverso’ (extracomuni-tario, rom). Direi che, sotto questoaspetto, noi adulti abbiamo molto daimparare dai bambini. Sì, l'integrazionenella società passa attraverso legenerazioni. Le scuole costituiscono unvero e proprio laboratorio dell’integrazio-ne”. Sempre più bambini vengono trascinatidalle famiglie in strada per l’accatto-naggio, come salvarli?“Di recente, appena qualche settimana fa,c’è stata una sentenza da molti definitastorica della Corte di Cassazione. Il fattoera accaduto a Cosenza dove un rom erastato arrestato e condannato per averecostretto la piccola di 10 anniall'accattonaggio. Dopo la condannadella Corte d’Assise d’Appello diCatanzaro i legali dell'uomo avevanoavanzato ricorso nell'ultimo grado digiudizio, ma il ricorso è stato respinto edè arrivata la conferma della pena. Chicostringe un bambino a chiedere l’elemo-sina va condannato per riduzione in schia-vitù. Una sentenza storica. Il problema sirisolve offrendo gli strumenti legislativinecessari alle polizie locali per arginare ilfenomeno nelle nostre città, soprattuttoma non solo nelle aree più grandi. Restatanto da fare ma la sentenza apreun'interessante prospettiva su cui ènecessario riflettere”.
Qual è la condizione dei bambini inCampania? In quali ambienti bisognaintervenire per una piena ed effettivatutela?“Come ha sottolineato il GaranteRegionale Cesare Romano, insediatosirecentemente, sono diversi i temi spinosida affrontare. Uno dei problemi piùurgenti è quello della dispersionescolastica. Le cifre devono metterci inallarme: in Campania quasi 23milaragazzi abbandonano la scuola, il 20%sul dato nazionale. A Napoli sono 1.283 iminori che hanno messo da parteprematuramente i libri e che non vannopiù a scuola. Bisogna intervenire negliambienti più poveri dove spesso i ragazzidevono lavorare per contribuire alsostentamento della famiglia o, peggioancora, vengono arruolati in strada danuclei della criminalità organizzata. Miviene in mente la frase di don ToninoPalmese, parroco di Portici e referentecampano di Libera: ‘Quando penso aibambini soldato - disse una volta - pensoall'esercito di quei bambini organizzatidalla criminalità nell'Italia meridionale’.Da garante dell'Infanzia edell’Adolescenza rivolgo il mio pensiero aquesti giovani bruciati che finiscono nellarete della malavita e credo che questoPaese abbia il dovere morale di garantireloro un futuro migliore”.Come si può intervenire per contrastarela dispersione scolastica? “Serve mettere in moto una macchinastraordinaria di interventi che consenta diavviare un processo culturale anche fragli adulti ma allo stesso tempo un’azionedi monitoraggio forte e capillare. E’ unpercorso lungo e faticoso. Tanti progettisono stati avviati ma le istituzioni devonolavorare in sinergia fra di loro e in strettacollaborazione con la rete dell'associazio-nismo”. La rete del volontariato riesce ad averun ruolo nel lavoro quotidiano diistituzioni ed enti che si occupano diminori?“Come stavo per accennare trattando iltema della dispersione scolastica, ilcontributo della rete delle associazioni divolontariato è di indubbia rilevanza. Leistituzioni da sole non ce la possono fare.Ricordiamoci sempre una cosa: chi lavoraquotidianamente nel sociale, soprattuttonelle aree di maggiore degrado, ad esem-pio nelle periferie di Napoli, compie deiveri e propri miracoli. Proprio adesso,con l'inizio delle scuole, riprendono anchele iniziative proposte da associazioni chesi occupano del recupero di minori arischio. Le associazioni, nella maggiorparte dei casi, collaborano con le scuoleoffrendo loro un servizio extrascolasticoper evitare che i ragazzi crescano secondo‘le regole della strada’. Un minore chevive nel disagio sociale e nell'illegalità enon conosce altri modi di vivere ha pochepossibilità di scegliere la strada giusta.Diamo a questi ragazzi la possibilità discegliere tra legalità e illegalità, solocosì potremo porre le basi per una socie-tà migliore”.
attualItà CardIto 5
Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012
Caso Leonardo, il garante Spadafora:“il dramma dei bambini contesi”
Frattamaggiore - Consiglio comunale
monotematico, quello che si è
tenuto lo scoraso otto ottobre.
all’ordine del giorno la problematica dei
roghi tossici. ad assistere alla seduta di
consiglio comunale anche il parroco Don
Maurizio Patriciello e l’ing. Augusto
Albo, promotori del “coordinamento
comitato fuochi”. dopo gli interventi dei
consiglieri comunali presenti alla seduta,
il Presidente dell’assise cittadino mette ai
voti i contenuti del documento presentato
dal coordinamento comitato fuochi, come
atto di indirizzo ai fini di una successiva
valutazione degli interventi da attuare.
il documento passa all’unanimità dei
presenti in aula.
L’inquinamento ambientale delle nostre
terre è cosa tristemente risaputa,
fortunatamente in questo periodo i mass
media locali e nazionali, grazie alle
attività di denuncia messe in piedi da
diversi comitati, hanno fatto focus su una
delle concause più pericolose, quella dei
roghi tossici. anche il comune di
Frattamaggiore ha mostrato la propria
sensibilità a questo tema, convocando un
consiglio comunale ad hoc, al quale hanno
partecipato anche i comitati territoriali.
degni di nota sono stati gli interventi di
padre Maurizio Patriciello, uno dei
simboli di questa battaglia, che ha fatto
riflettere tutti sulla tragedia che stiamo
vivendo, e quello del consigliere
comunale Orazio Capasso che a margine
del consiglio si è trattenuto con la nostra
redazione per un'intervista sul tema.Dottore lei oltre che un amministratore
è anche medico, una doppia
responsabilità nei confronti dei suoi
concittadini, che sono costretti a vivere
in queste condizioni non certi ideali per
la loro salute. In questa prima domanda
vogliamo coinvolgere proprio loro, cosa
si sente di dire a chi ogni giorno si
sveglia e sa che l'ambiente inquinato
che lo circonda mette in pericolo la sua
vita?
Guardi in realtà io sono prima medico e
poi politico, e come medico so che la
speranza è l'ultima a morire. Capisco la
rabbia che si prova, e anzi dobbiamo
incanalarla verso situazioni positive, la
rabbia infatti è dei combattenti, la
rassegnazione è dei vinti. Di certo i miei
concittadini non si arrendono così
facilmente.
Eppure non è facile, considerato anche
che spesso la gente si è sentita
abbandonata dalle istituzioni, anche
quelle nazionali, e ha dovuto
combattere da sola.
Ricordo che dopo l’incendio di questa
estate delle Ecoballe nel deposito di
Acerra, il Ministro dell’ambiente Clini,
paventava il sospetto che dietro a quei
roghi ci potessero essere delle
organizzazioni camorristiche, nessuna
scoperta clamorosa, è una cosa risaputa.
E se proprio devo dirla tutta,
personalmente mi sento anche preso in
giro quando il Ministro del dicastero della
sanità Balduzzi, parla del monitoraggio
della diossina presente sul nostro
territorio e quindi di una presunta
bonifica, pur sapendo che il governo
tecnico è stato nominato solo per
risparmiare. Per questo capisco lo
sconforto.
Sconforto che si acuisce ancora di più
quando si percepisce che l'inquinamen-
to di cui si parla è sotto i nostri occhi
quotidianamente.
Purtroppo è vero, sabato sera mi sono
recato nella chiesa di Sant’Antonio, in
piazza Riscatto, per seguire il dibattito sui
roghi tossici e anche lì si è fatto
riferimento agli sversatoi createsi lungo il
percorso dell’Asse Mediano. Un dato che
posso confermare proprio per la mia
esperienza di responsabile delle
Commissioni di Invalidità Civile che
operano sul territorio. Infatti è dalla
inaugurazione di questa strada, che le
malattie tumorali sono aumentate in
maniera esponenziale.
Come possiamo uscire da questo
tunnel?
Dobbiamo smettere di fare chiacchiere, è
giunto il momento dei fatti , lo dobbiamo a
noi stessi, ai nostri figli e anche ai nostri
avi che lo hanno difeso strenuamente.
E' necessario partire dai piccoli gesti, è da
quelli che si distingue il confine tra
legalità ed illegalità ma, soprattutto
dobbiamo smetterla di alimentare il
mercato nero, quello degli evasori,
comprando una borsa contraffatta, ad
esempio, sia mo corresponsabili, perchè
queste industrie illegali dovranno trovare
per forza un metodo illegale per smaltire i
loro rifiuti ed ecco il perchè dei roghi
tossici.
Partire da qui per arrivare a sconfigge-
re un sistema che ci sta uccidendo.
Esatto, per questo ognuno deve svolgere il
proprio ruolo onestamente, soprattutto noi
politici che siamo chiamati a
rappresentare la nostra comunità. Noi più
di tutti dovremmo sempre ispirarci a
valori di etica e di morale e su tutto
dovremmo rispettare la volontà dei
cittadini che ci hanno votato. I roghi
tossici sono solo la punta dell’iceberg, ma
è tutto il sistema di illegalità che persiste
sul nostro territorio che porta a questo e
che ci sta uccidendo. Per combattere i
roghi dobbiamo innanzitutto batterci per il
rispetto della legalità, ogni giorno e in
qualsiasi circostanza ci si trovi.
Roghi tossici, il consiglio comunale vota all’unanimità un atto di indirizzo
IIIIIdee lIbertà Sabato 20 ottobre 2012
PolItICa FrattaMaGGIore 7
il consigliere Capasso: basta chiacchiere, l’obiettivo è uscire dal tunnel
CriSPaNo. Convegno pubblico
sull’E-governance applicata alla
pubblica amministrazione che si
terrà il giorno 25 ottobre prossimo presso
l’aula consiliare “raffaele Galante”.
all’importante appuntamento prenderan-
no parte il sindaco Carlo Esposito, il
relatore, Guido trombetti assessore
regionale all’università e alla ricerca
scientifica già rettore dell’università
Federico ii di Napoli, l’onorevole Corrado
Gabriele, Consigliere regionale e
membro Vi Commissione -istruzione e
Cultura, ricerca Scientifica, Politiche
Sociali, Nunzio Cennamo assessore al
bilancio, innovazione tecnologica e fonti
rinnovabili . Per una politica di E-gover-
nance é necessario partire da processi di
partecipazione già esistenti (si pensi ad
esempio alle sperimentazioni di un
bilancio partecipativo), per supportarli
attraverso specifiche piattaforme, posto
che è logicamente possibile partire anche
dalle piattaforme e dalla comunicazione
per stimolare e avviare i processi. il
secondo passo è individuare i “portatori di
interesse” che supporteranno e alimente-
ranno la piattaforma: a questo proposito il
processo ha le migliori possibilità di
riuscita se esiste un coinvolgimento
diretto di “personale politico” (gli eletti:
assessori, sindaci, parlamentari, ministri
perché no!). a questo scopo risulta
utilissimo il coinvolgimento di tutti i
livelli amministrativi possibili. a Crispano
si partirà con il progetto “pilota”
dell’informatizzazione di servizi legati
all’anagrafe. ogni cittadino potrà
attraverso l’uso di una username e
password stampare le autocertificazioni
anagrafiche. a tutti i cittadini le credenzia-
li di accesso a questo servizio saranno
consegnate da 10 (due studenti per le 5
microaree in cui è suddiviso il territorio di
Crispano) studenti universitari, reclutati
attraverso il meccanismo delle borse
lavoro sulla scorta dell’esperienza di
quello che è stato fatto per le borse lavoro.
in questo modo si realizza un altro
capitolo del progetto “la città che
vogliamo”. il passo successivo al proget-
to internet gratis per i cittadini crispanesi.
Per essere precisi il progetto dell’ammini-
strazione crispanese prevede che gli
studenti universitari notificheranno altre
alle credenziali di accesso ai servizi online
anche la carta dei servizi e la smart card da
utilizzare all’isola ecologica per
raccogliere punti e accedere agli sconti
sulla bolletta della tarsu in base alla
diligenza che ogni cittadino metterà in atto
nel fare una buona raccolta differenziata.
Se questo esperimento “pilota” dovesse
andare a buon fine, verrà esteso anche agli
altri servizi comunali. inoltre, il comune di
Crispano è in procinto di presentare un
brevetto sulla serra fotovoltaica che
sorgerà nell’area P.i.P. il brevetto è al 50%
con un impresa privata che si occuperà di
realizzare materialmente il prototipo
mentre, il comune si è preoccupato di
realizzare il progetto. L’azienda privata
potrà anche mettere sul mercato il
brevetto registrato producendo un utile per
il comune. in questo modo il comune
realizza un utile attraverso una proprietà
intellettuale senza necessariamente
passare attraverso un tributo comunale.
Questo è il primo esperimento del genere
che viene fatto da un ente locale. Crispano
è davvero un cittadina a passo d’uomo. a
breve dovrebbe partire il bando per le
borse lavoro così da partire, entro
dicembre, alla consegna “porta a porta
”delle credenziali d’accesso ai servizi sul
portale del comune. «Questo è solo l’ini-
zio–aggiunge l’assessore all’innovazione,
Nunzio Cennamo – perché tale settore
sarà presto arricchito con altri servizi,
come quello che riguarderà i tributi e
quello che darà la possibilità ai cittadini
di comunicare,via internet,con la giunta.
PolItICa CrISPano 9
Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012
“ Idee in libertà”
aut. trib. Napoli n° 12 del
03 febbraio 2009
Anno IV - n° 18
Editore: associazione “ idee in Libertà”
Direttore Responsabile: Umberto Setola
Contatti: [email protected]
tel. 3662031540
Sede Legale: Via Piave, 11 - Cardito (Na)
Stampa: Litografia Buonaurio
Via iV Novembre, 6 - Casoria (Na)
chiuso: venerdì 19 ottobre 2012
L’amministrazione dice sì all’anagrafe digitaleE-governance, se ne parla nell’aula consiliare
dibattito il 25 ottobre con il sindaco, l’assessore Cennamo e il prof. trombetti
Rubrica curata dagli avv.
Francesco Castaldo
e Mario Setola
Egregio avvocato, mi chiamo Matteo e sono di Afragola, nel suo testamento, mio suocero ha lasciato la casa a mia moglie
riservando però l’usufrutto alle due figlie nubili (premetto che entrambe sono anziane!). E’ possibile l’usufrutto di uno
stesso immobile a due persone “vita natural durante”? Che cosa succede se una di esse muore?
Gentile sig, Matteo, grazie per averci contattato. Veda, l’usufrutto è un diritto reale minore di godimento su cosa altrui regolato dagli
articoli 978 e seguenti del Codice Civile, e consistente nella facoltà di godimento di un bene uti dominus (utilizzandolo per il
proprio vantaggio, potendo percepirne anche i frutti), limitata solo dal non poterne trasferire la proprietà principale ed al rispetto della
destinazione economica impressavi dal proprietario. Si tratta di un diritto reale di godimento su cosa altrui dal contenuto molto vasto:
le facoltà dell’usufruttuario hanno infatti un’estensione che si approssima, pur senza raggiungerla, alla facoltà di godere delle cose
spettante al proprietario, al quale residua la nuda proprietà. il diritto di usufrutto è sempre temporaneo. Non può infatti durare oltre
la vita dell'usufruttuario o, se questo è una persona giuridica, oltre il termine di trenta anni. L'usufrutto, che viene disposto contro il
proprietario, può essere costituito anche a favore di una pluralità di viventi, ed opera fra questi il diritto di accrescimento,
estinguendosi in questo caso l’usufrutto alla morte dell'ultimo superstite. Quindi, per rispondere al suo primo quesito, e come avrà
potuto capire, il diritto in parola, può spettare a più persone. occorre tuttavia verificare l’effettiva volontà del testatore. infatti, se
l’usufrutto è dato con diritto di accrescimento, la morte di un usufruttuario comporta l’accrescimento della quota degli altri
usufruttuari (ossia, la quota di usufrutto della persona deceduta va ad aumentare la quota degli usufruttuari superstiti). tuttavia, il
testatore può anche disporre che alla morte di un usufruttuario la quota ad esso spettante vada a ricongiungersi con la nuda
proprietà. in questo specifico caso, qualora quindi suo suocero abbia concesso l’usufrutto ignorando il diritto di accrescimento, sua
moglie, in caso di morte di una delle due sorelle, e vengo al secondo quesito, potrà già godere dell’immobile nella misura in cui ne
godeva la sorella passata a miglior vita. in tal caso di conseguenza, la quota degli altri usufruttuari (l’altra sorella nel suo caso) non
si accresce ed essi conservano immodificato il loro diritto limitatamente alla parte “ricevuta in usufrutto” originariamente.
L’usufrutto, in ogni caso, si estinguerà solo quando tutti gli usufruttuari, saranno deceduti. Solo allora sua moglie potrà godere
esclusivamente del bene immobile oggetto del lascito testamentario.
rubrICa l’aVVoCato rISPonde 13
Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012
L’undicesima edizione dei
campionati italiani femminili Elite
è andata di scena a roseto degli
abruzzi dal 21 al 23 settembre scorsi.
il ring, allestito nella suggestiva cornice
del Lido la Lucciola sul Lungomare della
Città adriatica, si sono disputate le Finale
della Massima Competizione Pugilistica
Femminile e quelle del torneo Elite. 34 in
totale le atlete che dalle 14.30 – orario
d’inizio del torneo Elite – alle 19, ora in
cui si sono concluse le Finale del
Campionato Nazionale, si sono
avvicendate tra le sedici corde. Nella
categoria fino a 48 Kg ha trionfato
un’atleta della nostra terra, Carmela
Chiacchio della società CP - aSd GoL-
dEN BoYS che ha battuto 18-14 detentri-
La boxe femminile si tinge di rosa con Carmela Chiacchio trionfa nella categoria Elite fino a 48 Kg al campionato italiano
ce del titolo, Sabrina Marconi (Lazio –
aSd team Boxe roma Xi). Soddisfatto il
Presidente FPi, Franco Falcinelli, che ha
rilasciato queste dichiarazioni: “sono
contento per il gran numero di
partecipanti, che dimostra la vitalità del
Pugilato Femminile. In questa tre giorni si
è assistito ha un’apprezzabile qualità
agonistica delle atlete. Nel Campionato
Elite ho riscontrato delle ottime cose dal
punto di vista tecnico, che spero siano di
buon auspicio sulla strada che ci porterà
verso Rio 2016. Edizione delle Olimpiadi
dove le categorie femminili saranno
minimo raddoppiate rispetto a Londra.
Il mio augurio e speranza è che in Brasile
gareggino anche delle nostre boxer.”
Presente, come osservatore del torneo, il
responsabile tecnico delle Nazionali
Femminili, Cesare Frontaloni, che ha così
commentato gli incontri di giornata: “Per
quel che riguarda il Campionato
Nazionale, sono stati rispettati i pronostici
della Vigilia. in finale, infatti, sono
arrivate le migliori e si è visto dall’alto
contenuto tecnico-agonistico dei match.
domenica 14 ottobre 2012 aCarpi, si è svolta la 25° edizionedella maratona d’italia. Graziealla passione, all’amore e allagrandissima organizzazione di(Mr. di Gaetano Brilla) ilgruppo (run for love) ha potutopartecipare all’evento ottenendoottimi risultati. Nella foto (da Sx)E. Almavera, G. Grimaldi,G. Brilla, G. Papaccioli, F.Giustino, M. De Francesco, M.D’Anto, T. Prisco, P. Altruda.
Idee In lIbertà Sabato 20 ottobre 2012
La dislessia è un disturbo dell’
apprendimento che impedisce
l’automatismo nella gestione dei
fonemi e dei segni grafici. i problemi
cominciano già in prima elementare e
nonostante i bambini dislessici
comprendono il testo, la lettura resta
sempre lenta e difficoltosa. La musicotera-
pia sembra associarsi alle terapie classiche
con ottimi risultati in questi bambini.
Conoscere le cause della dislessia è un
compito difficile perchè le aree del
cervello specializzate nella comprensione
e nella produzione del linguaggio sono
molto diverse . Le indagini neurologiche
mostrano un diverso funzionamento
nell’elaborazione delle informazioni da
parte dei bambini dislessici e questo può
riguardare il recupero delle informazioni
,la loro organizzazione o la velocità di
elaborazione. ad ogni modo i bambini
dislessici presentano un normale range di
intelligenza. il problema si presenta già
dalla prima elementare, successivamente
tra la seconda e quarta elementare i
bambini dislessici apprendono
gradualmente l' alfabeto, ma possono
persistere delle difficoltà nel controllare le
parole più complesse. Un approccio
innovativo è quello che usa la MUSiCa
per aumentare la sensibilità del cervello ai
suoni. L’esposizione alla musica è utile al
cervello durante lo sviluppo di bambini
dislessici, così come per quelli autistici ,
ma anche per i normodotati. i ricercatori
della NortHWEStErN UNiVErSitY
di CHiCaGo hanno rilevato che suonare
uno strumento ha degli effetti sul tronco
encefalico (che governa diverse
funzionalità automatiche come la
respirazione) . La musicoterapia potenzia
meccanismi neurali importanti anche nel
linguaggio. L' ascolto musicale ma
soprattutto lo studio pratico, possono
modificare alcune funzioni cerebrali e
migliorare le performance in diversi
campi cognitivi.
SPort e attualIta’ CardIto 15
La dislessia si cura con la musicoterapia
Fareambiente è un movimento
ecologista Europeo che nasce per
iniziativa di un gruppo di docenti
universitari, esperti in politica e gestione
dell’ambiente, insieme a molti giovani,
lavoratori, professionisti, imprenditori,
cittadini, che hanno deciso di unirsi per
contrastare una metodologia anacronistica
per tutelare l’ambiente e l’ecosistema.
ogni fondamentalismo finisce per nuocere
alla causa, risultando spesso irrazionale e
fideistico. il principio di sussidiarietà
enunciato da aristotele, S. tommaso,
Proudhon, tocqueville e dalla Chiesa
cattolica rappresenta un modello non solo
di divisione di competenze, ma una filoso-
fia di vita che regola essenzialmente il
rapporto tra il cittadino e l’autorità.
Fareambiente ha una organizzazione
federale regionale: i coordinamenti regio-
nali, provinciali e i laboratori verdi. ogni
Laboratorio verde rappresenta una struttu-
ra locale operativa e può essere costituita
con un minimo di 10 iscritti. il principio è
quello del network, della rete di nodi che
si intessono in una maglia così stretta da
creare un dinamismo simbiotico virtuoso
tra le parti.abbiamo incontrato, Biagio
Barbato, vice coordinatore regionale del-
l’associazione ambientalistica per capire
letematiche ambientale da loro afforntate e
capire le iniziative future. Barbato,
conoscitore della materia ambientalistica è
laureato in scienze politiche, due master in
scienze ambientali. attualmente titolare di
undottorato di ricerca in diritto
comparato presso la seconda università
degli studi di Napoli.
Dott. Barbato cos’è FareAmbiente?
FareAmbiente è un movimento
ecologista che si occupa non solo della
salvaguardia dell’ambiente ma, anche
della tematica della salute pubblica.
Nell’affrontare le problematiche
ambientali abbiamo un approccio
costruttivo. prima di denunciare il
problema proproniamo anche le possibili
soluzioni.
Quando nasce FareAmbiente?
Il nostro moviemnto nasce nel 2006 anche
se solo nel 2009 arriva il riconoscimento a
livello italiano ed europeo. Stiamo
rafforzando la nostra presenza anche nei
comuni infatti, in queste settimane sono
stati nominati i coordinatori a Cardito e
Crispano.
Qauli sono gli obiettivi primari
dell’associazione?
Ottenere una legislazione ambientale
rivisitando in quest’ottica il Testo Unico
ambientale del 2006. Una campagna a
livello nazionale sul riutilizzo dei rifiut,
chiedendo alle imprese di collaborare
eliminando alla fonte i rifiuti superflui.
Più incisività sull’uso delle energie
alternative, obbligando i Comuni al
bilancio energetico stabilendo dei tetti di
risparmio e una pianificazione della
produzione di energia eco-compatibile.
Come vede questi sono solo alcuni dei
temi per cui ci battiamo da anni.
Un’attenzione particolare va al problema
del mercato e dell’ambiente sulla scia dei
principi comunitari: l’acqua è pubblica,
ma la gestione può essere pubblica e
privata.
FareAmbiente mette le radici in città, Russo nominata coordinatriceBiagio Barbato: “Non solo denuncia ma anche proposte concrete”