numero 1/ 2012 - TN - Trasportonotizie · L’inizio del 2012 ha portato alcune importanti novità...

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numero 1/ 2012 numero 1/ 2012 Poste Italiane - Spedizione in abbonamento postale - 70% aut. DCB/CUNEO N. 1772 - anno XIV - nr. 1 - contiene I.P. www.trasportonotizie.com Cuneo è nella rete autostradale italiana (pag. 8) Intervista all’On. Giachino (pag. 4) 400 milioni per l’autotrasporto (pag. 6)

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Cuneo è nella rete autostradale italiana (pag. 8)

Intervista all’On. Giachino (pag. 4) 400 milioni per l’autotrasporto (pag. 6)

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SOMMARIO4-5- Intervista all’On. Bartolomeo Giachino6-7- Autotrasporto360°8-9 -A33 Cuneo-Asti: inaugurato tratto auto-stradale Cuneo-Sant’Albano Stura 10- Cuneo11- I nostri consulenti al tuo servizio

11 -fiscale12 -13tariffe13 - qualità14 -legale14 -pratiche auto

16 -Liguria17 -Politicando18 -Varie

EDITORIALE

3 [Editoriale]TN

TN-TRASPORTONOTIZIE Piemonte e Liguria

TN-TRASPORTONOTIZIEPiemonte e Liguria

NUMERO 1 - 2012

Aut. Tribunale di Cuneo n. 535dell’11/12/2000

Proprietario DG Consulting s.c.

Direttore ResponsabileSecondo SandianoCoordinatoreFabio Rubero

CollaboratoriDavide Calvi, Gianluca FoisMassimo Leuci, Giorgio Pasetti,Aurelio Prisco, Giancarlo Tavella,Gabriella Tomasi.RedazioneCorso Soleri, 3 - 12100 CuneoTel. 0171/412816 – Fax 0171/426964mailto: [email protected]://www.trasportonotizie.com

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Inizio d’anno con il botto per la nostra rivista che nel primo numero del 2012 sfoggia una interessantissima intervista esclu-siva al Presidente della Consulta Generale dell’Autotrasporto e della Logistica, Bartolomeo Giachino.E’ più di una intervista. E’ un’attenta analisi sull’autotrasporto italiano a 360°, sui suoi punti di forza e di debolezza, suquello che si può fare e su quello che si dovrebbe fare; a pagina 4 trovate il resto.L’inizio del 2012 ha portato alcune importanti novità e su tutte voglio ricordare la possibilità di recuperare l’accisa sulgasolio trimestralmente e non più annualmente. Si tratta senza dubbio di una delle conquiste più importanti ottenute dagliautotrasportatori in questi ultimi anni. Parliamo poi delle tante novità, soprattutto in tema di accesso alla professione, apportate dal Decreto Semplificazioni dapoco convertito in legge. Altra notizia di straordinaria importanza di cui vi rendicontiamo in questo numero è l’ingresso della città di Cuneo nellarete autostradale italiana avvenuto il 20 febbraio 2012 che rimarrà una data storica per il capoluogo cuneese.Infine un piccolissimo cenno alle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012 soltanto per formulare il mio più sincero“in bocca al lupo” ai nostri collaboratori che sono candidati a consigliere comunale: Davide Calvi a Cuneo e Gianluca Foisa Genova.

- Fabio Rubero -

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TN[L’Intervista] 4

fabio ruberoIntervista all’On. Bartolomeo Giachino

D. On. Giachino, Lei è Presidente della Consulta Generale dell’Autotrasporto e della Logistica, principale organo decisio-nale dell'autotrasporto italiano. Ci parli dell'importanza delle associazioni di categoria nell'autotrasporto.R. Le associazioni di categoria dell'autotrasporto sono assolutamente necessarie nel nostro paese per il lavoro di sintesi cheriescono a svolgere. Il nostro territorio nazionale così diverso da zona a zona, la infinita varietà di committenti e le diversedimensioni aziendali fanno sì che ognuna delle 120 mila circa aziende di autotrasporto italiane abbia esigenze diverse dallealtre. Compito delle Associazioni sta nella capacità di ascoltare ogni azienda, dal padroncino alla grande flotta, facendo tesoroe sintesi delle singole esperienze e presentare una sintesi nel confronto con il Governo e la committenza.

D. Quelle associazioni con cui in veste di sottosegretario Lei ha avuto un dialogo costante e continuo che ha portato sì allasottoscrizione di importanti accordi programmatici ma anche, talvolta, a momenti di tensione ed a minacce di fermo deiserviziR. Vede, ad ogni Governo l'autotrasporto si presenta minacciando il fermo ed il Governo di cui ho fatto parte non si è sottrat-to a questa regola. Per il Governo il tavolo dell'autotrasporto è il più difficile in assoluto, molto più difficile di quello con i metal-meccanici per un semplice motivo. Perché la committenza paga poco e male l’autotrasporto, il quale vede nel Governo "lamamma" a cui chiedere perché "il papà" (committenza) non ti ha dato il dovuto.L'autotrasporto ha in mano lo strumento che nessun altra categoria ha e cioè la possibilità di bloccare il paese con il fermo deiservizi; va da sé che questo lo pone in una situazione molto particolare: debole con il mercato ma fortissimo con il Governo.Da qui le difficoltà di questo tavolo. Io sono molto contento di essere riuscito, pur negli anni difficili della crisi economica piùpesante degli ultimi 100 anni, a garantire la pace sociale. Il fermo dei tir costa moltissimo al Paese sia per quanto riguarda i dis-servizi sia per i danni alla nostra economia.

D. Lo sciopero dello scorso febbraio è costato 2 miliardi di euro e purtroppo anche la perdita di una vita umana. Quali sonoi motivi per i quali, come da Lei detto, la committenza riconosce poco all'autotrasporto?R. Negli ultimi 15-20 anni la produttività che è il fattore piu importante per la competività del paese non ha tenuto il passodegli stati esteri ed il risultato è che il sistema economico (committenza), per ovviare al problema, cerca di risparmiare là dovepuò e cioè sul costo del trasporto. Il trasporto è l'anello debole della catena sul quale si riversano tutti i problemi: tariffe sem-pre più basse, tempi di pagamento lunghissimi, ecc.D. A fronte di costi sempre più elevati…R Il Governo di cui ho fatto parte, per ovviare al problema dell'aumento dei costi, ha stanziato in questi anni ben 916 milioniin più del passato in favore del settore che sono serviti, anche a detta di alcuni tra i più importanti imprenditori italiani del set-tore, a mantenere in pareggio i bilanci, vessati da costi dovuti oltre ai fattori più noti come gasolio ed autostrade anche alla par-

Abbiamo incontrato l'On. BartolomeoGiachino quando si è da poco esaurito il suomandato di Sottosegretario ai Trasporti.Con il presidente della Consulta Generaledell'Autotrasporto e della Logistica (orga-no che riunisce associazioni di autotraspor-tatori da una parte e committenti dall'al-tra), al solito molto disponibile al dialogo,abbiamo analizzato (con inevitabili riferi-menti al passato) il presente ed il futurodell’autotrasporto italiano. Nel giusto equilibrio tra i tre componenti(Governo, autotrasportatori e loro associa-zioni, committenza) riteniamo stia la solu-zione ai problemi del settore. Trovarlo, evi-dentemente, non è così semplice.

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ticolare conformazione morfologica dell'Italia che ci impone costi aggiuntivi cometrafori e traghetti per uscire dal nostro paese.Con le "Autostrade del mare", abbiamo poi cercato di ovviare all'altro grande pro-blema per le aziende di autotrasporto: le carenze infrastrutturali. Nel 1975 avevamola seconda migliore rete autostradale europea ma l'emendamento Libertini (deputa-to Pci) che ha bloccato la costruzione di nuove autostrade per ben 25 anni, ci ha por-tati in questa situazione di sofferenza infrastrutturale di cui la Salerno-ReggioCalabria ne è, purtroppo, l'emblema.

D. Il Governo Monti ha portato nuovi interlocutori per gli autotrasportatori. Ilministro Passera, il vice-ministro Ciaccia ed il sottosegretario Improta. Il vice-ministro, nei suoi primi giorni di governo, ha incontrato le associazioni ottenendoche rientrasse la minaccia di fermo da alcuni paventata. Ma gli scioperi sono par-titi comunque prima in Sicilia poi nel resto del Paese. Sono dunque partiti con ilpiede giusto, almeno con le grandi associazioni?R. Il vice-ministro Ciaccia ha fatto bene a confermare la disponibilità di quanto laManovra Finanziaria del Governo Berlusconi, approvata nell’ottobre 2011, avea stan-ziato per il settore: 400 milioni dei quali rivendichiamo orgogliosamente la paternitàed a riconfermare l’intenzione di applicare la norma sui costi minimi. Forse è statasottovalutata la protesta annunciata con anticipo da parte di alcune associazioni. Sesi lascia scattare la protesta, questa poi si allarga e chi ne paga le conseguenze è ilPaese.

D. Il suo mandato, insieme a quello del governo Berlusconi, si è esaurito poco piùdi un anno prima della sua naturale scadenza. Quali lavori sono rimasti incom-piuti? R. Ad ottobre 2011, il presidente Napolitano ci disse di portare avanti soltanto lamanovra economica poiché il Decreto Sviluppo sarebbe stato appannaggio delnuovo Governo. Io avevo già pronti due provvedimenti che sono dunque rimasti"bloccati" ma che sono stati ripresi dal nuovo Governo. Si tratta dei rimborsi trime-strali (anzichè annuali) sulle accise del gasolio (una misura che costa al Governo 25-30 milioni presi dai 400 stanziati dal nostro Governo per il 2012) e della modifica alCodice della Strada in modo da ridurre i giorni di divieto per i camion che sono i piùalti d'Europa.

D. Insomma, autotrasporto italiano ancora nel segno di Bartolomeo Giachino…R. Questo lo lascio decidere a voi ed ai vostri lettori.

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Per il Governo il tavolo del-l'autotrasporto è il più diffici-le in assoluto, molto più diffi-cile di quello con i metalmec-canici per un semplice moti-vo. Perché la committenzapaga poco e male l’autotra-sporto, il quale vede nelGoverno "la mamma" a cuichiedere perché "il papà"(committenza) non ti ha datoil dovuto.

”Il Governo di cui ho fattoparte, per ovviare al proble-ma dell'aumento dei costi, hastanziato in questi anni ben916 milioni in più del passa-to in favore del settore amantenere in pareggio ibilanci

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TN[Autotrasporto360°] 6

400 milioni per l’autotrasporto italianoNel mese di febbraio i ministri dell’economia (Mario Monti) e dei trasporti(Corrado Passera) hanno approvato il testo che ripartisce i 400 milioni chevennero stanziati in favore dell’autotrasporto dalla Legge di Stabilità vara-ta dal Governo Berlusconi. Fu, di fatto, l’ultima azione di quel Governo eper lo stanziamento di questi fondi si battè molto, come dichiarato in unarecente intervista alla nostra testata, il sottosegretario ai trasporti di quelGoverno, vale a dire il Presidente della Consulta dell’Autotrasporto e dellaLogistica, Bartolomeo Giachino. Il nuovo Governo ha avuto il merito diconfermare questi fondi che si riveleranno sicuramente molto utili a dareossigenzo alle aziende di autotrasporto italiane in questo difficile momentodi crisi. Nel dettaglio la somma verrà così suddivisa:-26,4 milioni per compensare il rimborso trimestrale (anziché annuale) delleaccise sul gasolio;-91 milioni per la riduzione dei premi INAIL-102,6 milioni per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali-113 milioni per deduzioni forfetarie di spese di trasferta sulle piccoleaziende-22 milioni e per il rimborso del Servizio Sanitario Nazionale sui premi RCAuto DEL 2011-30 milioni per l’Ecobonus sulle tratte strada-mare effettuate nel 2011-15 milioni per la formazione professionale del settore.

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale nr. il Decreto Legge numero 1 del2012 inerente le liberalizzazioni all’interno del quale (all’articolo 61 intito-lato “Anticipo recupero accise per autotrasportatori”) viene anche dispostoil recupero trimestrale (anziché annuale come avvenuto sinora) delle accisesul gasolio per le aziende di autotrasporto con veicoli con massa comples-siva a pieno carico superiori a 7,5 tonnellate.Il decreto riduce anche notevolmente i tempi di presentazione della doman-da che dovrà infatti essere presentata al massimo entro un mese dopo lascadenza di ciascun trimestre solare. E’ stato inoltre eliminata la soglia di250 mila euro entro la quale vi è la possibilità di recuperare il rimborso tra-mite compensazione dei crediti di imposta utilizzando il modello F24.Per quanto concerne il primo trimestre del 2012 la domanda di rimborso vapresentata entro e non oltre il 30 aprile 2012; l’Agenzia delle Dogane, attra-verso il proprio sito web (www.agenziadogane.it) ha già diffuso il softwa-re che consente la compilazione sul computer e la stampa della domandache va presentata (sia in forma cartacea che su supporto informatico)all'Ufficio delle Dogane competente, oppure a quello di Roma I per coloro iquali non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi inItalia.Per il primo trimestre del 2012 l’importo che si può recuperare è di €189,98609 per 1000 litri di gasolio.

E’ legge il recupero trimestrale del gasolio

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7 [Autotrasporto360°]TN

Le novità dal Decreto semplificazioni per l’autotrasportoIl Decreto Semplificazioni convertito in legge nel mese di aprile porta con sè molte novità in tema di autotra-sporto.La più rilevante riguarda l’estensione dei requisiti necessari all’accesso alla professione di autotrasportatore(capacità professionale, capacità finanziaria, onorabilità) anche alle aziende che operano con mezzi di massacomplessiva a pieno carico non superiore a 35 quintali lasciando esenti dalla dimostrazione di tali requisiti sol-tanto le aziende che operano con mezzi di massa complessiva non superiore a 15 quintali. Permane tuttavia unapiccola differenza che consiste nel fatto che chi opera con iveicoli da 35 quintali potrà dimostrare la capacitàprofessionale semplicemente frequentando l’apposito corso senza dover sostenere l’esame. Inoltre, per man-tenere la capacità professionale, vi è l’obbligo di frequentare un corso di aggiornamento ogni 10 anni.Le aziende che operano con veicoli da 35 quintali e che hanno iniziato la loro attività prima del 4 dicembre 2011hanno tempo fino ad aprile 2013 per dimostrare di possedere i requisiti necessari. Qualora ciò non avvenisse èprevista la radiazione dall’Albo degli autotrasportatori conto terzi.Chi opera invece con mezzi di massa superiore a 35 quintali ed ha fino ad ora lavorato in regime di accesso prov-visorio (comprese quelle aziende che iscritte prima del 1978 non hanno mai dovuto dimostrare i requisiti) hadecisamente meno tempo. Entro il 4 giugno 2012, infatti, queste aziende dovranno dimostrare di possedere irequisiti di capacità professionale, capacità finanziaria ed onorabilità pena, anche per loro, la radiazionedall’Albo.Sulla figura del “gestore dei trasporti” invece la Legge prevede che per le aziende con un parco veicolare supe-riore ai 50 mezzi esso può svolgere tale funzione soltanto per quell’azienda. Le ditte più piccole invece potran-no avere un gestore dei trasporti esterno. Si diventa “gestore dei trasporti” frequentando l’apposito corso e supe-rando il conseguente esame. Tuttavia chi ha un diploma di scuola media superiore è esentato dal corso ma dovràcomunque sostenere e superare l’esame. Chi invece è in grado di dimostrare di avere diretto in maniera conti-nuativa una o più imprese di trasporto nei dieci anni precedenti la data del 4 dicembre 2009 e di essere rimastoin attività fino al 10 febbraio 2012 può diventare automaticamente gestore dei trasporti senza frequentare corsìe senza sostenere esami.Novità anche per quanto concerne l’accesso al mercato. Chi desidera farlo con mezzi non superiori ai 35 quinta-li ciò può avvenire in maniera diretta soltanto se l’azienda stessa immatricola almeno 2 veicoli Euro5. Chi inve-ce desidera accedere direttamente con mezzi di massa complessiva superiore ai 35 quintali può farlo soltanto sela massa complessiva dei suoi mezzi supera le 80 tonnellate e se tutti i veicoli sono dotati di motore Euro5.

Delega autotrasporto, logistica e interporti ad ImprotaIl Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera, ha asse-

gnato al sottosegretario ai Trasporti, Guido Improta, tre importanti delegheche ancora non erano state assegnate.

Si tratta della delega alla logistica, agli interporti (di cui si sta discuten-do la riforma proprio in questo periodo) e, soprattutto, quella che maggior-mente ci riguarda e cioè la delega all’autotrasporto che, dopo l’On.Giachino, torna ad avere un interlocutore istituzionale “dedicato”.

E’ stata invece assegnata al vice-ministro Ciaccia, tra le altre, la delegaalle infrastrutture.

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A33 CUNEO-ASTIinaugurato tratto autostradale Cuneo-Sant’Albano Stura

Il tratto autostradale Cuneo-Sant’Albano Stura, nell’ambito del più ampio colle-gamento autostradale A33 Cuneo-Asti, è stato ufficialmente inaugurato il 20 feb-braio 2012. A margine della cerimonia di inaugurazione, la presidente dellaProvincia di Cuneo, Gianna Gancia, ha dichiaratao: “Oggi per Cuneo è un gior-no importante: la città ha, infatti, il suo collegamento autostradale. Per questodesidero ringraziare quanti hanno collaborato alla realizzazione dell’opera. Nonposso, però, esimermi da alcune brevi considerazioni, anzitutto in materia diburocrazia e delle conseguenti dilatazioni dei tempi di realizzazione. Vorrei,inoltre, riflettere su un’abitudine tutta italiota di chiedere opere complementariche qualcuno ha definito tangenti istituzionali, senza comprendere che incidonosui costi dell’opera, finendo per gravare sulle tasche dei cittadini”. “In un recen-te intervento su un quotidiano nazionale, ho citato – ha aggiunto Gancia – l’au-tostrada Siracusa-Gela, alle pendici dei monti Iblei, finanziata dalla legge 259 del1998, la stessa dell’Asti-Cuneo. A che punto sono i siciliani? Più indietro di noi,come opere: 40 sono i km aperti al traffico tra Siracusa e Rosolini, con tanto disvincoli a Noto e Avola. Gli utenti, però, percorrono gratuitamente l’arteria(gestita dal Consorzio per le Autostrade Siciliane). Un dato che fa pensare. Perquanto ci riguarda, continueremo a mantenere alta l’attenzione sulla realizza-zione dei lotti mancanti”. Il tratto, che collega il capoluogo provinciale alla rete autostradale nazionale, èlungo 14 chilometri. La cerimonia si è svolta a Castelletto Stura, in prossimitàdella barriera. Presenti sindaci ed amministratori del territorio, autorità civili emilitari, consiglieri provinciali, oltre al vice presidente della Provincia GiuseppeRossetto e agli assessori provinciali Stefano Isaia, Roberto Russo, Pietro Blengini.Numerosi gli interventi. Nell’ordine hanno preso la parola: Agostino Spoglianti,presidente dell’autostra Asti-Cuneo spa; Roberto Cota, presidente della RegionePiemonte; Giuseppe Sambo, amministratore delegato dell’autostrada Asti-Cuneo spa; Paolo Pierantoni, amministratore delegato Sias spa; Massimo Schittuper Aiscat; Elio Lombardo, sindaco di Castelletto Stura, Alberto Valmaggia, sin-daco di Cuneo; Pierfranco Ferraris assessore della Provincia di Asti; GiannaGancia, presidente della Provincia di Cunao; Pietro Ciucci, amminsitratore unicoAnas spa. Nella pagina a fianco riportiamo alcune dichiarazioni rilasciate dai presenti.

Il 20 febbraio 2012 rimarrà una data storica per il capoluogo di Cuneo. E’ il giorno, infatti, in cui il capoluo-go piemontese, per la prima volta nella storia, ha il suo collegamento autostradale. Il commento della presidente della provincia Gianna Gancia: “Bene, ma attenzione alla burocrazia e all’a-bitudine tutta italiota di chiedere opere complementari che gravano sulle tasche dei cittadini”.

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L’inaugurazione del tratto che collega Cuneo alla autostrada A6 e di qui alla reteautostradale europea è un enorme passo in avanti per la competitività dell’eco-nomia cuneese e del suo sistema trasportistico. Gli esperti sostengono che unarete di trasporti efficiente dà una spinta aggiuntiva alla crescita economica del17%. Ora occorre lavorare con senso pragmatico alla conferenza di servizio suilotti albesi. A giugno il completamento dei lavori a Isola d’Asti e il completa-mento dei lavori per la messa in sicurezza della SS.231 rappresenteranno un altroimportante momento di miglioramento della circolazione nella parte che collegaAlba ad Asti. Sono orgoglioso di aver potuto dare nei tre anni e mezzo di lavorocome Sottosegretario ai trasporti un contributo alla Asti-Cuneo, l’opera piùimportante per il futuro economico della “Granda”. Bartolomeo Giachino Presidente della Consulta Generale dell’autotrasporto e della logistica

E' stato superato il gap dell'isolamento di Cuneo dalla rete autostradale. Cuneoha perso per questo isolamento competività come territorio. Il collegamento è unimportante motore per tutta la regione. Roberto Cota - Presidente Regione Piemonte

HANNO DETTO...

L'inaugurazione del nuovo tratto è un momento per noi storico. Elio Lombardo - Sindaco di Castelletto Stura

Quest’opera fa parte del 1° tronco compreso tra lo svincolo di Massimini (sul-l'autostrada A6 Torino-Savona) e Cuneo, lungo complessivamente 32 km, e siaggiunge ai 7 lotti, di lunghezza complessiva di 39,505 km, gia' realizzatidall'Anas nel 2008. Ad oggi sono pertanto aperti al traffico oltre 53 km dell'au-tostrada, pari al 60% della lunghezza complessiva dell'autostrada (90,2 km).'Rimangono da completare il lotto della circonvallazione di Cuneo nel 1° troncoe 5 lotti del 2° tronco dell'autostrada, compreso tra lo svincolo di Marene (sul-l'autostrada A6 Torino-Savona) e lo svincolo di Asti est (sull'autostrada A21Torino-Piacenza-Brescia) e, in particolare, i lotti 2.5 e 2.6 che riguardano un com-plesso sistema di gallerie nel territorio di Alba. Il lotto 2.6 che permettera' di col-legare, senza soluzione di continuita', le citta' di Asti con Cuneo, verra' avviato,compatibilmente con la chiusura della conferenza di servizi in corso, entro l'au-tunno di quest'anno. Questo lotto, pertanto, di estrema importanza, dovra' pre-vedere opere atte a migliorare la viabilita' di adduzione all'autostrada. Pietro Ciucci - Presidente Anas

BARTOLOMEO GIACHINO

PIETRO CIUCCI

Finalmente ci colleghiamo con Torino e con il mare.Alberto Valmaggia - Sindaco di Cuneo

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Variante di Pollenzo, la ProvinciaVariante di Pollenzo, la Provinciaapprova il progetto preliminare approva il progetto preliminare

Con l’approvazione del progetto preliminare del valore di 2,2 milioni di euro si è datoil via al secondo lotto dei lavori sulla strada provinciale 7 per la variante di Pollenzoallo scopo di migliorare i collegamenti dell’area albese e braidese con i caselli auto-stradali di Alba Ovest e di Cherasco. Nel dettaglio l’opera prevede la realizzazione dicirca 1 chilometro stradale che collegherà la sp 7 in prossimità del ponte sul fiumeTanaro con la sp 7 in direzione di Santa Vittoria d’Alba, sfruttando il ponte già esi-stente con la statale 231 verso la comunale via Nogaris. Nell’ambito dell’iter proce-durale, il progetto preliminare – inserito nel Piano regolatore generale di Bra – è statosottoposto al preventivo esame dei Comuni interessati territorialmente che hannorichiesto modesti adeguamenti del tracciato legati ad esigenze reali o per risolvereeventuali interferenze con servizi esistenti. Gli ultimi adeguamenti non comportanovariazioni sotto il profilo ambientale o espropriativo. “Il progetto è stato riapprovatocon piccole modifiche - hanno dichiarato la presidente Gianna Gancia e l’assessorealla Viabilità Giuseppe Rossetto – ed è stato inserito nelle opere complementari dellacostruenda autostrada Asti-Cuneo che per accordi devono ottenere la conformitàurbanistica e l’approvazione del nostro ente, che abbiamo appunto dato. Dal puntodi vista della viabilità, la variante di Pollenzo migliorerà notevolmente la fruibilitàdella zona, eliminando quel pericoloso e stretto percorso stradale pieno di curve checosteggia le mura della tenuta di Pollenzo. Un altro passo avanti importante per lasicurezza stradale dei cittadini”. Il progetto è inserito nel Programma Triennale deiLavori pubblici 2011-2013 e sarà finanziato con contributo statale.

TN[Cuneo] 10

La strada provinciale 7 nei pressi di Pollenzo (foto archivio Provincia di Cuneo)

Intervento da 2,2 milioni di euro. Si eviterà la strada che costeggia le mura della tenuta di Pollenzo

Senato approva Convenzione delle Alpi senza il protocollo trasporti.Soddisfatti Giachino, Gancia ed Enrico Costa.Voto definitivo del Senato alla Convenzione delle Alpi contenente otto protocolli, masenza il protocollo trasporti, così come – grazie alla presa di posizione del GovernoBerlusconi rappresentato all’epoca dal sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino– votato già dalla Camera dei Deputati. L’On. Giachino ha espresso la sua soddisfazio-ne: “Il protocollo trasporti, essendo ispirato al principio del contenimento del trafficoalpino, senza aver ancora realizzato i trafori ferroviari tra cui la Tav, avrebbe penaliz-zato econonomicamente solo il nostro Paese. Questa decisione è molto importante peril settore trasporti, considerato che circa il 50% delle esportazioni e delle importazioni(per un totale di 157 milioni di tonnellate di merce) passa attraverso i valichi e i traforiautostradali. L’Italia, come aveva giustamente affermato il conte Cavour, è l’unicoPaese che per andare in Europa deve attraversare le Alpi, con un costo aggiuntivo perle nostre merci di circa 1,5 miliardi di euro. Ovviamente debbono essere portate avantitutte le politiche che salvaguardano l’ambiente e l’ecosistema alpino, come abbiamofatto negli anni scorsi incentivando, con ben 83 milioni di euro, la sostituzione dei vec-chi mezzi pesanti con gli Euro 5. Con la esclusione del protocollo trasporti dallaConvenzione delle Alpi, al nostro Paese, tanto per fare due esempi a me cari, sarà con-sentito lavorare per migliorare le statali 20 e 21 (Colle della Maddalena) verso la Francia.Per questo motivo occorrerà che i gruppi parlamentari, in particolare quelli a cui si devequesta positiva decisione, discutano con molta attenzione e partecipazione il disegno dilegge Peterlini sul protocollo trasporti”. Soddisfatta anche la presidente della provinciadi Cuneo, Gianna Gancia, che ha dichiarato: “Come Provincia, al Governo chiediamodi prendere in esame il collegamento autostradale tra Cuneo e Sisteron. Lo facciamo conla condivisione dei due Dipartimenti francesi, quello di Gap e di Dignes, e nella con-vinzione che mettendo in rete i due tronchi che oggi si fermano a Tallard (la A51 fran-cese) e a Cuneo (la A33) si otterrebbe una direttrice internazionale indubbiamente pro-pizia per l’economia non solo del nostro territorio”. Analoga soddisfazione, pur nonessendo potuto intervenire, ha espresso l’on. Enrico Costa. ENRICO COSTA

GIUSEPPE ROSSETTO

GIANNA GANCIA

L’ON. GIACHINO INTERVISTATO

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II nnoossttrrii ccoonnssuulleennttiiII nnoossttrrii ccoonnssuulleennttiiaall ttuuoo sseerrvviizziiooaall ttuuoo sseerrvviizziiooLa nostra rivista, si avvale e mette a disposizione, in collaborazione con CTS(Consulting Team Service), una squadra di consulenti di assoluto livello. Sitratta di professionisti che operano principalmente in Piemonte e Liguria.

L'art. 19 del DL 6.12.2011 n. 201 con-vertito nella L. 22.12.2011 n. 214, c.d."manovra Monti", ha istituito un'im-posta dello 0,76% sugli immobili este-ri posseduti dalle persone fisiche resi-denti, a decorrere dal 2011; un'impo-sta dello 0,10% per il 2011 e il 2012,ovvero dello 0,15% dal 2013, sulle atti-vità finanziarie detenute all'estero dapersone fisiche residenti; un prelievoannuale a titolo di imposta di bollospeciale, pari all'1% nel 2012, all'1,35%nel 2013 e allo 0,4% dal 2014, sui capi-tali rimpatriati con il c.d. "scudo fisca-le" e ancora segretati; un'impostastraordinaria dell'1% sulle attivitàfinanziarie "scudate" che, alla data del6.12.2011, sono state in tutto o in parteprelevate dal rapporto di deposito,amministrazione o gestione acceso pereffetto della procedura di emersioneovvero comunque dismesse.Si attendono ora i provvedimentidell'Agenzia delle Entrate con i qualisaranno stabilite le disposizioni attua-tive.Con la disposizione sopra citata vieneistituita un'imposta sul valore degliimmobili situati all'estero, a qualsiasiuso destinati dalle persone fisicheresidenti in Italia con decorrenzaretroattiva al 2011.Sono quindi tenute al versamento del-l'imposta sugli immobili esteri le per-sone fisiche residenti ai fini fiscali inItalia che siano proprietarie dell'im-mobile ovvero titolari di altro dirittoreale sullo stesso. Sono invece esclusidall'ambito di applicazione dellanuova imposta gli immobili situatiall'estero posseduti da società com-merciali (snc, sas, srl, spa, societàcooperative) ed enti ad esse equipara-ti, società semplici ed enti ad esse

La "manovra Monti"Nuove imposte patrimoniali

equiparati, trust ed enti non commer-ciali.L'aliquota dell'imposta è stata deter-minata nella misura dello 0,76% edeve essere applicata: sul costo del-l'immobile risultante dall'atto diacquisto o dai contratti ovvero in man-canza di tale riferimento, sul valore dimercato rilevabile nel luogo in cui èsituato l'immobile.In relazione a questa ennesima impo-sta ritengo utile segnalare che essa siapplica proporzionalmente alla quotadi possesso dell'immobile e ai mesidell'anno nei quali si è protratto il pos-sesso; a questo scopo il possesso èdeterminato, come già per l'ICI, perquindicine. E' comunque possibilededurre, fino a concorrenza del suoammontare, un credito d'imposta pariall'ammontare dell'eventuale impostapatrimoniale versata nello Stato esteroin cui è situato l'immobile.Il versamento dell'imposta dovrà esse-re effettuato entro il termine del versa-mento a saldo delle imposte sui reddi-ti relative all'anno di riferimento, poi-ché la nuova imposta si applica a par-tire dal 2011, il primo versamentodovrà quindi essere effettuato, a menodi proroghe entro il 18.6.2012 ovveroentro il 18.7.2012, con la maggiorazio-ne dello 0,4%.Con il medesimo decreto viene istitui-ta anche un'imposta sul valore delleattività finanziarie detenute all'esterodalle persone fisiche residenti in Italiacon decorrenza anche per questaimposta dal 2011.L'imposta inciderà quindi sulle attivitàestere di natura finanziaria che sonotutte quelle da cui derivano redditi dicapitale o redditi diversi di naturafinanziaria di fonte estera, per cui

dovrebbero essere soggetti alla nuovaimposta anche i conti correnti bancariesteri.Si rimane in attesa comunque di unchiarimento da partedell'Amministrazione finanziariasulla nozione di "attività finanziariadetenuta all'estero". Ricordiamo che ladetenzione all'estero si verifica, adesempio, quando la persona fisicacustodisce o ha depositato l'attivitàfinanziaria presso un intermediarionon residente o mediante intestazionea una fiduciaria non residente, mentrenon dovrebbero invece rientrare nelcampo di applicazione della nuovapatrimoniale le attività finanziarieaffidate in custodia e amministrazio-ne, o in amministrazione fiduciaria, aintermediari residenti in Italia, a pre-scindere dal luogo in cui questi leabbiano depositate.In ogni caso, non dovrebbe rilevareche l'emittente o la controparte sianoresidenti o meno in Italia o che l'emis-sione di titoli pubblici ed equiparatisia avvenuta all'estero.Sono previste due aliquote: 0,1%, peril 2011 e il 2012 e 0,15%, a decorreredal 2013.La base imponibile su cui applicare lesuddette aliquote è costituita dal valo-re di mercato, rilevato al termine diciascun anno solare nel luogo in cuisono detenute le attività finanziarie,anche utilizzando la documentazionedell'intermediario estero di riferimen-to per le singole attività; in mancanzadel valore di mercato, secondo il valo-re nominale o di rimborso.Si segnala inoltre che la nuova impo-sta si applica proporzionalmente allaquota e al periodo di detenzione e cheè possibile dedurre, fino a concorren-za dell'imposta medesima, un creditod'imposta pari all'ammontare dell'e-ventuale imposta patrimoniale versatanello Stato estero in cui sono detenutele attività finanziarie.Anche per questa imposta il versa-mento deve essere effettuato entro iltermine del versamento a saldo delleimposte sui redditi relative all'anno diriferimento con le modalità e i terminidi cui all'imposta sugli immobili este-ri.

Dr. Giancarlo Tavella - fiscaleE’ laureato in “Economia dell’Azienda Moderna” presso l’Università LUMJEAN MONNET – Facoltà di Economia. E’ iscritto all’Ordine dei DottoriCommercialisti e degli Esperti Contabili di Cuneo ed è Revisore contabile. E’ stato Sindaco del Comune di Farigliano (CN) dal 2004 al 2008.

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Qualsiasi operatore autonomo, siaimprenditore, sia professionista, èpienamente consapevole che in unmercato nazionale in una situazionedi crisi generalizzata, quale l'attuale,per sopravvivere con le proprie forzenella battaglia quotidiana con i con-correnti nazionali e "foresti" (parolagenovese più orecchiabile del termi-ne "stranieri"), deve essere in posses-so di una professionalità di alto livel-lo, acquisita con molti anni di studi,di esami, con plurimi anni di praticaaziendale, anche quale dipendente,con continui sacrifici personali.La dottrina liberale, che ha impron-tato ed impronta i paesi europei, sibasa sul principio per il quale l'eco-nomia di mercato si evolve libera-mente ed efficacemente per l'azioneche gli operatori autonomi realizza-no progressivamente con la propriacapacità e competenza, facendo, sìche la combinata dinamica dell'of-ferta e della domanda trovi un conti-nuativo equilibrio, rimanendo attivii più capaci, che, sapendo adeguarsiai tempi ed innovare, creano pro-gresso, sviluppano le imprese, illavoro, i redditi, i consumi e l'econo-mia nazionale.Un tale processo di valenza economi-ca e sociale si disgrega ove sia loStato ad intervenire avvalendosidella ammaliatrice parola "liberaliz-zazioni". I padri dell'economia libe-

rale, per i quali l'ingerenza delloStato nelle categorie imprenditorialicostituiva una iattura, si rivoltereb-bero nella tomba.Il termine appare suggestivo perammantare suadentemente autorita-tive quantificazioni, per legge, diaggiuntive immissioni numerichefra le categorie, pur nella stagnazio-ne di un mercato di consumi inregressione.Da cui: ove più settori del mercatoeconomico imprenditoriale, in crisi,vengono colpiti - in forza di leggi,non per una naturale apertura deimercati - da manovre di inserimentoinflativo di un repentino maggiornumero di imprenditori, vengonomandati allo sbaraglio sia i nuovi, siai precedenti. Ed altresì si è lontani efuori dal "liberalizzare" allorchévenga anche astrattamente quantifi-cato riduttivamente il numero diclienti "territoriali " dei quali ognunodovrebbe potersi avvalere, come sepotesse disporre degli stessi quasi sitrattasse di merce contingentataassegnata e depositata in magazzinoin attesa di utilizzo e come se laclientela potesse, per legge, essereindirizzata e gestita in ambiti territo-riali.Significativamente i vettori "padron-cini" da 200.000 circa del 1990, oggisono circa 100.000. I minimi delletariffe a forcella introdotti con il D.

M .del 1982, consentivano a malape-na la sopravvivenza; ma la sbandie-rata "liberalizzazione" del 2006 ne hadeterminato l'abolizione. Era com-prensibile ed era stata preventivatala recente reazione del blocco effet-tuato dai vettori; evitabile con tem-pestivo buon senso da parte di chiavrebbe dovuto comprendere che lasituazione non poteva essere più tol-lerata. Quando una corda viene tira-ta troppo si strappa allorché vengaraggiunto il punto di rottura. Così seun automezzo rischia un fuoristradaviene fermato prima da chi lo condu-ce, ma spesso coloro ai quali, percompetenza specifica di interventirimediativi, si evidenzia che su quel-la strada non si può proseguire, fanfinta di niente e tacciono.Nel detto quadro la manovra diincrementare per legge il numero deitaxisti (le tariffe dei quali sono fissa-te dai Comuni, non dagli stessi), deifarmacisti, dei notai, nell'invarianzanumerica dei potenziali, ma noneffettivi, clienti nel territorio, squili-bra immediatamente la redditività edetermina equivalenti licenziamenti.Quando un reddito è insufficienteper uno lo è ancor di più per due. Lecrisi delle categorie non sono rime-diabili con " tapulli" (genovesismoper rappezzi) normativi, che posso-no anche farle incrementare, invecedi alleviarle. Aggiuntivamente: l'abolizione deiminimi tariffari traduce la qualità diuna prestazione professionale perottenere il conseguimento dei dirittinon riconosciuti ad un assistito, allivello di acquistabilità di una merceda contrattare al ribasso, (neanche igiornali si vanno a comprare con untale criterio), con un mercanteggia-mento senza regole come in un bazarorientale.Se inoltre vengono strumentalmentecontrapposte le figure dei consuma-tori e dei produttori, dimenticandoche i secondi sono anch'essi consu-matori dei prodotti di altri, gli stessinon riescano più a rimanere sul mer-cato, e ne escono anche quali consu-matori, unitamente ai loro dipenden-ti.La società é un unicum intercorrelatonon divisibile a fette, pena la suafrantumazione. Le contrapposizioniclassistiche sono estranee alla naturaed alla logica del liberalismo e ad ini-ziative denominate, del tutto impro-priamente, di "liberalizzazione".Dietro le belle etichette spesso sitrova un prodotto scadente.Tale alterata visuale del ruolo del-l'imprenditoria è appunto comincia-ta con l'abolizione di quell'equo com-

Avv. Giorgio Pasetti Iscritto all’Albo Avvocati di Genova - Diritto del lavoro e civile.Operatività ventennale nella conduzione delle trattative federa-li dei CCNL artigiani

L I B E R A L I Z Z A Z I O N I ovvero frittura mista con affettato di cipolle crude

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penso che, pur mantenendo unaequilibrata concorrenza, consentivaai trasportatori merci almeno quelminimo previsto dalle tariffe a for-cella, travolto da "libere" trattativeindividuali fra parti aventi un pote-re contrattuale totalmente differen-ziato.Oggi si è giunti alla generaliz-zazione del principio "liberi tutti",senza regole.Se chi viene immesso in un mercatoapertogli illusoriamente per legge,non sopravvive, nessuno se ne assu-me la responsabilità; ma peggio èper chi, dopo una vita di investimen-ti per la qualità del suo prodotto,non riesce più a reggere in unasituazione combinata di crisi nazio-nale e di indotto inflazionamento diuna aggiuntiva concorrenza intro-dotta con leggi statali. Sono gliimprenditori che fanno il mercato enon viceversa.L'attuale dissesto non è a loro riferi-bile, ma alla dissennata speculazio-ne finanziaria internazionale, alla

quale è stato consentito di prevari-care - liberamente - le leggi dell'eco-nomia, alle quali viene altresì preclu-sa l'azione che ha consentito un pro-gressivo superamento dei periodi dicrisi con riequilibrio del mercato,per l'opera degli artigiani, dei com-mercianti, degli industriali, deglioperatori nei settori dei servizi. La libertà del mercato non è compa-tibile con il dirigismo statalistico. Laprofessionalità imprenditoriale è ilrisultato di una vita di lavoro, non diimprovvisazioni estemporanee.Anche i ristoranti più prestigiosi e letradizionali trattorie tipiche localioffrono portate innovative e didiverso valore, ma chi "liberalizzato"si trovi ad essere immesso nella tito-larità di un locale di ristorazione,affrontando il mercato del territoriosenza conoscerlo e vanti quale spe-cialità della casa una frittura dipescato vario, porgendo al cliente uncoltello per tagliarsi egli stesso unaffettato di cipolle crude , assicuran-

dogli che sarà più buona e gli faràbene agli occhi, liberando i canalilacrimali, non è dissimile dal mini-stro che in una prestigiosa ed affolla-ta manifestazione al Palazzo Ducaledi Genova ha affermato che il basili-co del pesto genovese era frutto diuna innovativa "mutagenesi deisemi", suscitando l'indignazionegenerale e della stessa stampa citta-dina. La frittura mista delle categorienon è una soluzione che “libera” ilmercato ma deprime ulteriormentel’economia.L'art. 1 della Costituzione riconosceche "la sovranità appartiene al popo-lo" e che "la Repubblica è fondata sullavoro". Se anche l'autonomia operativa dellavoro viene sottratta alla libertàdegli imprenditori con normativeche la precludono , gli stessi , com-ponenti del popolo, prima o poi se lariprendono; ma nei periodi bui nonilludeteli sostenendo di averli "libe-ralizzati".

Oggi tratterò un argomento sempre di grande attuali-tà nel campo dell’autotrasporto: il cronotachigrafodigitale. Come senz’altro saprete, a regolamentare lamateria è il Decreto del Ministero dello SviluppoEconomico del 10 agosto 2007. Per quanto concerne ilmio ambito di competenza, mi soffermerò in modoparticolare sull’articolo 6 comma 5 di questo Decretoche dice testualmente che “gli organismi di certificazione,d’ora in poi, si dovranno impegnare ad inviare, entro trentagiorni dalla conclusione delle visite ispettive, effettuate insede di certificazione o di sorveglianza, i relativi rapporti alMinistero ed alla Camera di commercio competente per ter-ritorio”. Ciò significa che il ruolo degli enti di certifica-zione nei processi di taratura dei cronotachigrafi maanche della gestione dei dati rilevati dagli stessi è diprimissimo piano dovendo gli stessi provvedere allacomunicazione di quanto rilevato agli Organi compe-tenti. A maggior ragione, dunque, trattandosi di argo-mento delicatissimo, ritengo di fondamentale impor-tanza consigliare alle officine che si occupano dellataratura e della conservazione dei dati di dotarsi diprocedure ad hoc che rendano minime le possibilità dierrore. Una perfetta organizzazione aziendale è requi-sito fondamentale per l’azienda del terzo millennio, amaggior ragione in questo difficilissimo momento dicrisi economica perchè può davvero rappresentare l’e-lemento decisivo per la vittoria sui “competitors” .

Dr. Aurelio Prisco - qualità trasporti

Sulla taratura e sulla gestione dei dati del cronotachigrafo digitale...

Nel suo percorso lavorativo ha maturato specifiche competenze in metodologie e tecniche organizzative (qualità, organizzazione egestione manageriale) presso imprese private nel settore agroalimentare e trasporti. E' Assessor dei modelli per l'Eccellenza Aziendale(EFQM - PQI) e ha partecipato a tutte le edizioni nazionali del Premio Qualità, e dal 2007 è valutatore per il premio sull l'innovazionegestito dalla Confindustria sotto il patrocinio della Presidenza della Repubblica. E' Lead auditor abilitato dal Ministero dei Trasporti (deli-bera 16/07 del 30 maggio 2007) per la certificazione del sistema di qualità ai fini della sicurezza nel trasporto dei prodotti agroalimenta-

ri. Il suo percorso professionale nasce negli anni 90 presso il gruppo Agroalimentare PAVO come Responsabile unità operative e a livello di gruppo per lo svi-luppo del Sistema di gestione per la qualità. Negli anni 2000 svolge l'attività di libero professionista nella consulenza operante nel campo dell'OrganizzazioneAziendale e dei Sistemi di Gestione Certificabili; è Lead auditor di un prestigioso ente di certififcazione nei settori logistico e agroalimentare.

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Vanta una trentennale esperienza nel campo, è titolare di agenzia di pra-tiche auto. Consulente in materia di autotrasporto opera sul territoriopiemontese e ligure.

Massimo Leuci - pratiche auto

solare" con le seguenti: "a pena didecadenza, entro il mese successivoalla scadenza di ciascun trimestresolare". La modifica consentirà agli eser-centi le attività di autotrasportomerci di poter presentare la dichia-razione per richieste di recuperodelle accise nel mese successivo allascadenza di ciascun trimestre.Ulteriori modifiche vengono appor-tate all'art. 4, comma 3, D.P.R. n.277/2000, consentendo la fruizionedel credito entro il 31 dicembre del-l'anno solare successivo a quello incui è nato il diritto al rimborso. IlD.L. n. 1/2012 dispone, poi, che dal2012 non si applichi il limite annua-le di 250 mila euro per l'utilizzo incompensazione dei crediti d'impo-sta che derivano dal riconoscimentodi agevolazioni concesse alle impre-se da indicare nel quadro RU delmodello di dichiarazione dei reddi-ti. Sono, ad avviso dello scriventenorme molto importanti per l'interosettore che recepiscono in buonaparte le richieste provenienti daglioperatori del settore stesso.

Avv. Davide Calvi - legale

Autotrasporto, la nuova disciplina per ilrecupero delle accise sui carburanti

Svolge la professione di avvocato dall’anno 2002. Dal 2004 al 2005 è statoconsulente per il Ministro delle Riforme Istituzionali. Dal 2008 al 2011 èstato consulente per il Ministro della Semplificazione Normativa diretta-mente alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il D.L. n. 1/2012 il cosiddetto decre-to liberalizzazioni continene alcuneindicazioni positive per il settoredell'autotrasporto. Il provvedimen-to contiene una riduzione dei tempidel recupero da parte degli autotra-sportatori delle accise sui carburan-ti che consente, in seguito allamodifica dell'articolo 3 del Decretodel Presidente della Repubblica n.277/2000 di presentare le richiestedi rimborso "a pena di decadenza,entro il mese successivo alla sca-denza di ciascun trimestre solare" enon più in unica soluzione annuale.La precedente richiesta di rimborsoera annuale e il termine perentorioprevisto era riferito trenta giugnodi ogni anno. Ora il Decreto "libera-lizzazioni" recante "Disposizioniurgenti per la concorrenza, lo svi-luppo delle infrastrutture e la com-petitività, in G.U. n. 19 del 24 gen-naio 2012, S.O. n. 18) contiene alcu-ne disposizioni che mirano a lenirel'effetto negativo del "caro" carbu-rante che colpisce il settore dell'au-totrasporto.Interessante è notare che la relazio-ne tecnica che accompagna ilDecreto Legge in parola ha eviden-ziato che le misure adottate si sonorese opportune sia per allineare lanormativa italiana a quella deglialtri Paesi europei, sia per limitarel'esposizione finanziaria che gliaumenti delle accise comportano inattesa del rimborso, che fino adoggi è annuale. Nella relazione ministeriale infattisi legge che il Governo riconosceche "i recenti aumenti delle accisesul gasolio per autotrazione stannomettendo a dura prova la tenuta delcomparto, che ha già dovuto sop-portare ulteriori rincari di altre vocidi spesa come assicurazioni emanutenzione dei veicoli, in uncontesto economico che è tuttora aldi sotto dei livelli antecedenti allacrisi". Nel dettaglio, l'articolo 61 deldecreto introduce una serie dimodifiche al D.P.R. n. 277/2000(Regolamento recante disciplinadell'agevolazione fiscale a favore

degli esercenti le attività di traspor-to merci, a norma dell'articolo 8della legge 23 dicembre 1998, n.448). Viene modificato l'art. 3,comma 1, del D.P.R. n. 277/2000(articolo che disciplina le modalitàdi presentazione all'Agenzia delleDogane della dichiarazione che gli"esercenti le attività di autotraspor-to merci" devono seguire per poterusufruire del beneficio della ridu-zione degli oneri su di essi gravan-ti, in pratica per poter richiedere ilrimborso delle accise). l'articolo 61comma 1 in parola sostituisce leparole "entro il 30 giugno successi-vo alla scadenza di ciascun anno

Svizzera, aumenta la tassa sul traffico pesanteLa tassa sul traffico pesante in terri-torio svizzero, denominata TTPCP,costerà di più a partire dal prossimo1° luglio.Il Consiglio Federale Svizzero,infatti, ha modificato gli importi peri veicoli fino alla categoria Euro5.Ricordiamo che questa tassa, istitui-ta ormai più di 10 anni fa, è commi-surata alla classificazione Euro delmezzo e precisamente è così suddi-visa: una prima fascia denominata“categoria 1” comprende i veicoliEuro0, Euro1 ed Euro2 ed è quellache paga gli importi più alti. La “categoria 2” comprende soltan-to i veicoli Euro3 mentre la “catego-ria 3” comprende i veicoli Euro4,Euro5 ed Euro6 fino al 30 giugno2012 poichè dal 1° luglio gli Euro6avranno una categoria a sè stanteche pagherà il 10% in meno rispettoalla “categoria 3” che sarà dunquecomposta soltanto dai veicoli Euro4ed Euro5.Giova inoltre ricordare che l’avermontato appositi filtri anti-partico-

lato sui mezzi Euro2 ed Euro3 dà lapossibilità di ottenere uno scontodel 10% sul prezzo pieno e che oltrealla categoria Euro del mezzo, inci-de sul costo finale anche il pesototale del mezzo.Infine ricordiamo che i mezzi fino a35 quintali sono esentati dal paga-mento della TTPCP.

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TN[Liguria] 16

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Il trasporto è sviluppo per Genova

Si sta avvicinando un momento di grandeimportanza per la vita , lo sviluppo e lacrescita della città di Genova, le elezioniamministrative del 6 e 7 Maggio 2012. Il tema del trasporto e di tutta la parte eco-nomica e finanziaria legata alla logisticaed ai trasporti rappresentano un puntofondamentale nella capacità di scelta perla città. Queste materie hanno un ruolo di primis-simo piano all'interno dello sviluppoinfrastrutturale ed intermodale dell'interoNord Ovest e di tutto il nostro paese.Forse mai come oggi con il nodo dellaGronda, il Terzo Valico e la DirettriceTorino-Lione il tema dei trasporti è diven-tato materia di approfondimento percapire la politica economica del quotidia-no, questo conosciuto. L'autotrasportonon può essere insensibile alle politicheattuate sul territorio dalle diverse forzepolitiche. Noi vogliamo la Gronda evogliamo tutto ciò che può migliorare "laqualità" del trasporto su gomma nellanostra regione. E' vero, allo stato attuale,ci sono alcune criticità sulla materia nonpiù rimandabili. Il nostro territorio si deveadeguare alle nuove ed importantissimesfide dettate dalla globalizzazione deimercati delle merci. Urgenza di adeguateinfrastrutture moderne ed efficienti che

Laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Genova con tesi inDiritto Parlamentare. Grande appassionato e studioso di Scienza della Politica eSociologia, ha pubblicato due libri: "Un giovane cittadino nei meandri dellaCostituzione" (1996) e nel 1998 "Mass media. Cuore e cervello della gente: iltrentenne vittima predestinata?" Dall'agosto 2004 pubblica articoli su "Il Giornale"su argomenti vari di politica e cultura.

tendano a velocizzare le operazioni discarico e carico. Ma, nello stesso tempo,diano la possibilità all'autotrasporto difare "numeri" importanti con una supe-riore qualità di vita per chi guida.Sposare la parte della logistica con quelladel trasporto è un'operazione economicadi assoluta rilevanza ed utilità nel brevecome nel medio e lungo periodo. Piùvolte nei convegni come nelle assembleela logistica è stata individuata come undriver importantissimo per il nostropaese. Genova per il posto che occupanello scacchiere mondiale deve partecipa-re alla composizione degli scenari futuri.Oggi, purtroppo, siamo ancora fermi.Gli investimenti infrastrutturali apparten-gono a quel genere di cose che devonotrovare il sostegno di tutti in particolareper coloro che vivono ed operano sul ter-ritorio. La forza politica e contrattuale diuna categoria di fronte agli eventi è tale seè "autentica" e "strutturata" nel pienorispetto del lavoro delle parti. Cioè a dire,l'autotrasporto deve "vivere"nella consa-pevolezza che gli interessi economici efinanziari che sposta sono una partemolto importante e "significativa"del tes-suto economico e sociale ligure e diGenova nella sua interezza. La città devecomprendere che questo settore dell'eco-

nomica cittadina, con tutte le sue attivitàcollegate, rappresenta un nucleo rilevantedella vita per tutti gli abitanti. Ecco perchéla politica non è qualcosa che si mangia odi cui ci si deve ricordare ogni tanto.I politici devono essere responsabili dellescelte economiche che la loro azione odinazione può determinare sul territorio.La congiuntura economica non sembraoffrire spazio ai proclami e tanto menoalle tendenze isolazioniste. Gli attualinumeri europei nel contesto internazio-nale "impongono" di esplorare sempre ifenomeni di sinergie e individuare nellemacro regioni economiche del nostropaese nuovi punti di approdo sul qualeinvestire denaro. Il Nord Ovest è uno spa-zio, appunto economico, che deve esserepercorso con forza ed impegno attraversoprogetti tendenti a "creare nuovo valore"per i territori. L'autotrasporto fa parte diquesta partita. Una forte, coordinata esentita organizzazione per la crescita delPorto di Genova non può non passareattraverso il canale del miglioramentodelle modalità del trasporto su gommaoggi in essere. L'Italia ed i mercati mon-diali non possono più aspettare i nostriritardi burocratici e soprattutto l'inerziadella politica locale. Genova ha bisognodella Gronda, per superare le criticità delterritorio, ormai croniche, e per dare altrasporto la possibilità “di fare il propriomestiere” con profitto e possibilità di cre-scita negli occupati. Mai come oggi direPorto vuol dire logistica e trasporto, unoalimenta l'altro nell'ambito delle sine rgieche si devono creare fra i diversi livelli delprocesso produttivo.

Gianluca Fois

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PPoliticando...oliticando...Non è nella naturà nè nella storia e nella tradizione della nostra rivista occuparci di politica. Nei nostri tredici annidi vita lo abbiamo fatto pochissime volte e sempre per “giustificato motivo” laddove, con questa locuzione, inten-diamo l’aver segnalato l’impegno politico in prima persona di esponenti del mondo dell’autotrasporto che, in quan-to tali, a nostro giudizio, possono rappresentare, per ovvieragioni, più di altri nelle Assemblee e nei Consigli ai quali sicandidano le istanze e le necessità di tale mondo.Lo abbiamo fatto, ad esempio, nel 2010 quando segnalammo edospitammo sulle nostre pagine la candidatura di uno storicoesponente dell’autotrasporto ligure quale Sandro Biasotti.Oggi, a ridosso delle elezioni amministrative alle quali sonochiamati milioni di elettori italiani per designare sindaci e pre-sidenti di provincia, riteniamo di poter segnalare due personag-gi di rilievo che con l’autotrasporto ed il trasporto hanno moltoa che fare non foss’altro per il fatto che sono due importanti col-laboratori della nostra rivista.Alle elezioni comunali di Cuneo è infatti candidato, in qualitàdi consigliere nelle liste della Lega Nord a sostegno del candi-dato sindaco Claudio Sacchetto, l’avvocato Davide Calvi, cheavete avuto modo di conoscere ed apprezzare in questi annicome nostro esperto ed autore degli articoli della rubrica“Legale” e che probabilmente, con i suoi articoli, ha risolto tantivostri dubbi e quesiti. In questo numero lo trovate a pagina 14.Dovete invece soltanto spostare lo sguar-do sulla pagina a sinistra di questa pertrovare l’articolo di Gianluca Fois che ècandidato quale consigliere al Comunedi Genova nelle liste del Popolo dellaLibertà a sostegno del candidato sindacoPier Luigi Vinai.Gianluca Fois è da poco entrato a fareparte della cerchia dei nostri collaborato-ri ma, già dall’articolo presente in questonumero, è facilmente comprensibilecome egli abbia profondamente a cuorele questioni legate ai trasporti.Tra le migliaia di candidati, queste sonole persone che conosciamo noi e che,ripetiamo, ci permettiamo di segnalaresicuri come siamo del fatto che abbiano acuore le questioni legate al mondo deltrasporto tuttavia siamo ben consci chece ne sono tante altre che per storia per-sonale o altro possono rappresentare leistanze che tutti noi abbiamo a cuore.Qualora siate candidati anche voi oabbiate conoscenti che lo sono e che pos-sono essere utili all’autotrasporto italia-no vi preghiamo di segnalarcelo all’indi-rizzo e-mail: [email protected] .Saremo ben lieti di ascoltare le idee, leiniziative, i programmi di tutti i candida-ti che ci contatteranno e di pubblicarli sulnostro sito web www.trasportonotizie.com

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TN[Varie] 18

Incontro costruttivo tra l’assessore provin-ciale ai Trasporti, Roberto Russo e una dele-gazione del Movimento dei Sindaci (in rap-presentanza dei Comuni di Boves, Cuneo,Busca, Racconigi, San Michele Mondovì,Peveragno, Elva, Tarantasca e Valdieri)sulla riorganizzazione dei trasporti pubblicilocali. Gli amministratori comunali hannomanifestato preoccupazione sulla riduzionedel servizio in seguito ad una determinazio-ne provinciale di fine 2011 che prevede unariorganizzazione del trasporto pubblicolocale, in base alle disposizioni regionali chepuntano ad una razionalizzazione del servi-zio. Russo ha messo al corrente gli ammini-stratori dell’attuale situazione del trasportopubblico locale: “Alla luce del processo dirazionalizzazione delle risorse che coinvolgeanche il trasporto – ha detto Russo -, laProvince con la Regione stanno predispo-nendo criteri per evitare i cosiddetti “tagli lineari” che colpisocono in egual misura tuttii territori. La nostra intenzione è quella di garantire servizi di qualità necessari, tenendoconto in particolare dell’utenza principale del servizio e delle zone più disagiate”. Il sin-daco di Busca e portavoce del Movimento, Luca Gosso, ha chiesto di istituire un tavoloper approfondire gli argomenti e ha dato la disponibilità ad elaborare proposte di razio-nalizzazione del servizio che evitino la logica dei tagli lineari. “Ringraziamo l’assessoreRusso per la disponibilità a dialogare con il territorio – ha aggiunto Gosso – ed a costi-tuire un tavolo di lavoro formato da tecnici che possano trovare soluzioni alternativesoprattutto per le aree zone marginali”.

Cuneo, trasporti locali: chiesto tavolo per soluzioni condivise col territorio

LUCA GOSSO

ROBERTO RUSSO

Attualmente il fatturato del trasporto terrestre del container, sulla nostra provincia, è di circa trenta milioni di euro per un traffico dicirca 85.000 container all'anno, solo il 15% circa viene fatturato da ditte di trasportatori cuneesi, mentre il resto dei trasporti viene effet-tuato da aziende esterne, situate fuori dalla provincia di cuneo e da altre regioni che dispongono di flotte di centinaia di automezzipropri e loro terzisti.Sono pochissime le aziende che hanno i requisiti per svolgere la logistica del container direttamente con le compagnie marittime, gran-di aziende di import-export e grandi spedizionieri internazionali in quanto non si riescono a soddisfare le pretese che essi hanno, perpoter ottenere una collaborazione con queste figure è necessario garantire loro i servizi richiesti, è di fondamentale importanza infat-ti la presentazione del curriculum aziendale:1) Esperienza aziendale pregressa dimostrata nella logistica del container2) Personale operativo esperto e di fiducia in grado di gestire correttamente l'attività operativa del traffico dei container3) Terminal attrezzato per il deposito e la movimentazione dei container4) Essere in grado di sottoscrivere contratti impegnativi in base al loro capitolato5) Una flotta composta da almeno una centinaia di automezzi, dimostrazione di un'azienda strutturata che garantisce l'esecuzione dei loro traffici.Attualmente la Tercom possiede tutti di questi requisiti, ad eccezione dell'ultimo requisito sopra indicato, e cioè il numero degli auto-mezzi, è proprio questo il motivo che ci spinge a cercare dei partner per poter concretizzare il progetto del gruppo.La Tercom propone un semplice progetto dal detto "L'unione fa la forza" e cioè quello di riunire aziende del trasporto per formare unaflotta composta da un centinaio di mezzi, senza la necessità di costituire nuove società e senza il bisogno di investimenti finanziari odaltro sia, usando ed ottimizzando i mezzi e le strutture che si hanno a disposizione, in modo da poter essere presi in considerazionedai vari clienti , creare un gruppo comparativo ai loro attuali fornitori del trasporto sia strutturalmente che economicamente, in quan-to abbiamo dei sensibili vantaggi di riduzione dei costi del trasporto ed aziendali che si aggirano intorno al 10% rispetto la concor-renza, essendo il loco.La Tercom mette a disposizione il proprio know-out per tutte le necessità, ed inoltre un terminal attrezzato per la movimentazione elo stoccaggio dei container per conto dei propri partner e delle compagnie marittime, grandi aziende cuneesi e spedizionieri interna-zionali. Il lavoro da svolgere è quello di effettuare delle tratte, navette, giornaliere dai porti Liguri al Terminal Tercom, a Fossano eviceversa. Attualmente questo progetto è rivolto solamente alla nostra provincia, ma considerando la crisi del settore vi sarà un'am-pia possibilità di espansione per le altre provincie del Piemonte.Restiamo a vostra completa disposizione per qualsiasi delucidazione in merito.

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